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Un approccio personalizzato fondato sul dialogo

A cura di intertraffic.com (*)

Lamobilità del futuro deve diventare più sostenibile. Questa trasformazione è già iniziata, ma per lo più senza il coinvolgimento degli stakeholder principali: i cittadini. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e innovazione e mantenerli nel lungo termine è necessaria una visione della mobilità del futuro orientata alla domanda e articolata. Tom Vöge, responsabile EU Relations and Projects della società di consulenza strategica The Cadmus Group, con sede a Bruxelles, sostiene che questo sia realizzabile solo coinvolgendo direttamente gli utenti, in considerazione di tutti i loro punti di vista. Un format partecipativo per il cittadino ben progettato aumenta la consapevolezza della necessità di una trasformazione nel settore della mobilità, offrendo al contempo un prezioso contributo per una definizione più equilibrata di strategie e di misure e strumenti normativi. Un approccio personalizzato è essenziale per processi partecipativi efficaci, dal momento che ognuno di essi è diverso dall’altro. A questo scopo esistono importanti criteri di successo metodologici e correlati al processo, ossia: quali temi e quale livello deve prevedere la partecipazione? Quali metodi sono più idonei? Quali formati raggiungono i gruppi target desiderati? Come selezionare i partecipanti?

MOBILITÀ FUTURA: LA VIA È TRACCIATA

Protezione del clima, riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico e miglioramento della sicurezza stradale: gli obiettivi per la mobilità del futuro sono chiari, ma allo stesso tempo dobbiamo garantire che le disposizioni in materia di mobilità siano flessibili, economicamente accessibili e socialmente eque.

Gli obiettivi per il settore dei trasporti e i limiti in termini di polveri sottili sono stati ampiamente discussi dai media. Peraltro, esistono politiche meno in vista, come i valori target per contrastare i rumori del traffico, i piani per limitare lo spazio dedicato alle infrastrutture stradali e ai parcheggi e le strategie per una maggiore sicurezza stradale (ad es. Vision Zero). Parimenti, le istanze sociali inerenti la mobilità, come ad esempio l’equità di accesso ai trasporti, il contrasto all’esclusione sociale e l’uso equo dello spazio, stanno diventando sempre più importanti.

Per tutti questi obiettivi e finalità da applicare alla mobilità di tutti i giorni è necessario che ogni stakeholder coinvolto sia incluso nella loro implementazione. Sebbene le persone concordino in maggioranza sui principi alla base della mobilità del futuro, gli sviluppi concreti sono infatti spesso percepiti come processi a lungo termine. La mobilità ci riguarda tutti e ogni giorno prendiamo varie decisioni in merito; tuttavia, nel prendere queste decisioni, tendiamo a concentrarci non tanto sulle finalità più ampie della mobilità sostenibile, quanto sui nostri bisogni individuali a breve termine.

Il Ruolo Basilare Dei Cittadini

Questo divario tra obiettivi a breve e a lungo termine minaccia di rallentare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e innovazione. Una buona partecipazione civica, per contro, aumenta la consapevolezza della necessità di una trasformazione nel settore della mobilità, offrendo parallelamente agli organi decisionali spunti per la progettazione delle politiche pertinenti.

Il dibattito sulla mobilità del futuro è vasto e controverso, spesso condotto da gruppi di sensibilizzazione e per compartimenti stagni. In molti casi, è carico di valenze emotive, influenzato da modelli commerciali e contrassegnato da incertezze. Le scoperte scientifiche sono sovente interpretate in maniera differenziata, a seconda delle posizioni personali. I cittadini, invece, tendono a essere più pragmatici nella loro mobilità di tutti i giorni e più interessati alla soluzione di problemi specifici. Il coinvolgimento della cittadinanza presenta i seguenti vantaggi concreti per la realizzazione di una mobilità del futuro:

• Sensibilizza: il dialogo rende consapevoli del fatto che la mobilità del futuro non può significare mantenere lo status quo. I cittadini possono riflettere sul proprio comportamento in termini di mobilità e discutere insieme sulle caratteristiche del sistema di mobilità basato sui bisogni e orientato al futuro che vorrebbero.

• Crea incentivi: le politiche devono essere sia efficaci, sia socialmente accettabili, per incoraggiare un comportamento in termini di mobilità orientato al futuro. Il dibattito con la cittadinanza deve presentare strumenti (di incentivo) complessi, dare spazio alla discussione e rendere i risultati trasparenti per tutti.

• Definisce la normativa: per raggiungere gli obiettivi climatici, il sistema di mobilità deve essere governato con strumenti normativi. Tali norme, finora, sono state discusse in modo molto unilaterale, mentre è necessario che i politici informino la cittadinanza sulle ragioni sottostanti, le opzioni strategiche e le implicazioni.

Coinvolgimento E Partecipazione

Un processo partecipativo di successo deve essere personalizzato, visto che ognuno è diverso dall’altro. Nel momento in cui si definiscono contenuti e metodi, è necessario rispettare specifici criteri di processo. Occorre definire quali temi includere e a quale livello. La posizione di partenza è centrale su questo punto, ossia: quanto è stato discusso finora un determinato tema? Il focus delle precedenti discussioni sulla mobilità del futuro era invariabilmente centrato sulla protezione del clima, dell’ambiente e della salute o teneva conto anche degli interessi commerciali e settoriali?

Per riuscire a trasformare la mobilità è necessario stabilire un dialogo di ampia portata con chiunque sia coinvolto e comprenda l’entità e la complessità del compito. Questo evita che il dibattito sia parziale e si limiti alle posizioni di base.

Lo spettro dei contenuti per la partecipazione della cittadinanza al progetto di un sistema di mobilità olistico è ampio, e spazia dalle raccomandazioni di strategia politica a livello nazionale allo sviluppo di piccole infrastrutture locali.

Si possono inoltre fare distinzioni in base alla portata dei risultati (ossia, quante persone sono raggiunte e in quale area) e al livello di dettaglio della consultazione (ossia, quanto specifiche sono le misure discusse).

Anche le strutture spaziali pongono problemi diversi per la mobilità del futuro, ossia occorre distinguere tra aree metropolitane (urbanizzazione, inquinamento acustico, mobilità condivisa, città a misura di pedone) e rurali (diminuzione della popolazione, società che invecchia, servizi di trasporto pubblico fortemente sovvenzionati).

Fattori Chiave E Possibili Approcci

Il fattore decisivo è offrire alla cittadinanza un punto di riferimento centralizzato per domande, commenti e critiche. È importante anche riferire le complesse criticità delle questioni di mobilità e “tradurre” il linguaggio tecnico e normativo in favore dei cittadini, in modo che possano discuterne facendo riferimento alla propria esperienza. Per esempio, gli strumenti normativi di ordine fiscale ed economico sono molto astratti, ma sono proprio queste tematiche a esercitare un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini. Per un progetto partecipativo ben progettato occorre pertanto tenere conto delle seguenti considerazioni chiave:

• Definizioni: chiarimento degli obiettivi specifici del processo, del contesto in senso ampio e delle funzioni partecipative desiderate (ossia, informazioni, consultazione e partecipazione).

• Partecipanti: conduzione adeguata del reclutamento e del coinvolgimento di cittadini, professionisti vari e reti e piattaforme esistenti. Attività informative: comunicazione orientata al gruppo target, internamente ed esternamente.

• Gestione: strutture idonee alla gestione del progetto per garantire la neutralità permanente del processo e la capacità di integrare gli sviluppi strategici con modalità agili.

Vanno considerate inoltre specifiche tecniche e specifici formati di coinvolgimento:

• Preparazione –Delimitazione dell’ambito partecipativo: è utile, in particolare per tematiche complesse, iniziare con una breve sessione di partecipazione per stabilire la strada da seguire. Questo feedback da parte di stakeholder politici e tecnici e con la partecipazione della società civile aumenta il livello di accettazione dell’effettivo processo partecipativo, cosa che, a sua volta, aumenta il sostegno per i risultati.

• Format – Assemblee di cittadini: in anni recenti, le conferenze (stesse tematiche di discussione in sedi diverse) e i gruppi di interesse (piccoli gruppi con formazione intensiva) cittadini o regionali sono diventati un format utilizzato di frequente, che attualmente apporta valore aggiunto al dibattito in materia sociale. Alle assemblee di cittadini non si invitano esperti, media o responsabili decisionali: in questo modo si garantisce ai cittadini uno spazio sicuro per un dibattito franco e orientato ai risultati.

• Metodo – Approccio “backcasting”: questo metodo è particolarmente idoneo a dibattiti con la cittadinanza sulla mobilità del futuro. Come primo passaggio, si definisce una visione per la mobilità del futuro. Le politiche e le misure individuate collegano poi il futuro immaginato, attraverso tappe intermedie, al presente. Mediante l’utilizzo di scenari è possibile presentare e valutare diverse necessità.

• Composizione – Selezione casuale: negli ultimi anni, è diventata parte integrante del coinvolgimento della cittadinanza. A seconda dell’obiettivo, la selezione puramente casuale può essere estesa fino a includere quote e coefficienti di ponderazione. La selezione casuale rispecchia fedelmente l’eterogeneità della società e conferisce legittimità al processo partecipativo e ai relativi risultati.

(*) Intertraffic.com è il Portale B2B per professionisti ed esperti dei settori infrastrutture, gestione del traffico, sicurezza stradale, mobilità intelligente e industria del parcheggio. Il Portale offre l’accesso agli specifici siti dedicati ai diversi eventi Intertraffic in programma in tutto il mondo L’articolo originale in lingua inglese è disponibile a questo link

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