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Una guida “green” più sicura e inclusiva

di Lucia Vecere (Dirigente Mobilità e Sicurezza Stradale ACI)

In Europa si è tornati a parlare di Sicurezza Stradale in modo concreto intervenendo sulla Direttiva Patenti, adottata nel 2006, attraverso un processo di revisione che è iniziato con una prima fase di raccolta di commenti e osservazioni da parte della Direzione generale della Mobilità e dei trasporti DG MOVE nel periodo compreso tra il 23 aprile ed il 21 maggio 2021, a cui è seguita una consultazione pubblica durata dal 25 febbraio al 22 maggio 2022.

Nel marzo del 2023 si è quindi arrivati alla pubblicazione della attuale proposta da parte della Commissione

(COM(2023) 127 final).

Tale proposta è stata redatta in modo da integrarsi con il terzo pacchetto sulla mobilità della UE del maggio 2018 e con il relativo “piano d’azione strategico sulla sicurezza stradale”, nel quale era stata rappresentata l’importanza di un nuovo approccio per contrastare la stagnazione del processo di miglioramento della sicurezza stradale, anche per avvicinarsi all’obiettivo a lungo termine di zero vittime della strada in tutta l’UE entro il 2050 (“Visione Zero”).

Un programma politico ribadito nel giugno 2019 nel Framework 2021-2030 – Prossimi passi verso la

“Vision Zero” pubblicato dalla Commissione, in cui sono stati rappresentati gli obiettivi intermedi di riduzione del 50% del numero di vittime della strada tra il 2021 e il 2030, nonché di riduzione del 50% del numero di infortuni gravi nello stesso periodo, come raccomandato dalla dichiarazione della Valletta.

Nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente del 2020, la Commissione, ribadendo la priorità dell’obiettivo di zero vittime in tutte le forme di trasporto entro il 2050, aveva annunciato la revisione della direttiva relativa alla patente di guida anche dovendo tener conto dell’innovazione tecnologica intervenuta negli ultimi anni, sia con riferimento agli sviluppi di sistemi di guida assistita che delle sperimentazioni in atto in materia di guida autonoma. Nell’ottobre 2021 il Parlamento Europeo ha infatti adottato una risoluzione sul quadro politico dell’UE per la sicurezza stradale 2021-2030 invitando la Commissione a promuovere ulteriormente la sicurezza stradale, in particolare attraverso norme più rigorose destinate alla formazione dei conducenti.

Da qui l’annuncio nel programma di lavoro della Commissione per il 2022 e la redazione delle prime indicazioni sottoposte alla consultazione pubblica popolare ed il confronto con gli stakeholder per la redazione di una nuova regolamentazione volta a preparare i conducenti ai veicoli ad emissioni zero e alle tecnologie avanzate di guida assistita, nonché a condividere la strada con sempre più numerosi veicoli per la micromobilità e con i pedoni.

L’analisi delle best practice e delle regolamentazioni risultate più efficaci per contrastare e prevenire l’incidentalità nei diversi Paesi europei e la consultazione aperta a tutti i portatori d’interesse in materia ha portato a raccogliere informazioni, indicazioni e proposte che sono confluite quindi nell’attuale proposta di revisione che è tuttavia solo alla fase di partenza e che deve contemperare differenze contestuali, sociali e culturali tenendo conto dell’inarrestabile sviluppo delle tecnologie e della necessità di conciliare, se non far coincidere in una visione olistica, la sicurezza, l’inclusione sociale e la sostenibilità.

Le Principali Novit Proposte

Tra le proposte più innovative e quelle che estendono a tutta l’Europa prassi ed esperienze significative già in parte sperimentate in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, la Francia e la Germania, sono senz’altro da prendere in considerazione le seguenti.

Patente digitale. Tra le innovazioni proposte dalla Commissione europea particolare valore riveste la modifica senza precedenti del formato della patente di guida. Con la finalità di semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra gli Stati membri, la Commissione Europea propone infatti l’introduzione di una patente di guida digitale. Tale soluzione prevede il rilascio principale in formato “on line” e solo su richiesta in forma di card plastificata. Per quanto riguarda le procedure di rilascio e rinnovo, non c’è dubbio che attraverso questa modalità potrà essere molto più facile sostituire, rinnovare o cambiare una patente di guida, perché le procedure verranno eseguite online. Inoltre in questo modo per i cittadini dei Paesi Extracomunitari con standard di sicurezza stradale comparabili diventerà più facile convertire la propria patente di guida con una Patente UE. Non mancano tuttavia le critiche sull’adozione di questa misura, non ancora adottata da nessun altro Paese neanche al di fuori della UE, in quanto considerata l’età media della popolazione sempre più avanzata e le problematiche connesse alla cyber sicurezza, l’attivazione di un sistema di gestione esclusivamente o prevalentemente digitale sembra ancora non adeguato al livello generale di accettazione.

Guida accompagnata. Dalle esperienze più apprezzate già sviluppate in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia, c’è l’inserimento della guida accompagnata a 17 anni, che ha la finalità di consentire ai giovani conducenti di acquisire maggiore e progressiva esperienza di guida. Novità è invece l’introduzione dell’anticipazione della guida accompagnata anche per la patente C e D, che sono destinate alla guida professionale.

Norme “green” per la sicurezza stradale. Di particolare rilievo sono anche l’introduzione nelle conoscenze e competenze dei patentandi dei sistemi avanzati di assistenza alla guida e alle altre tecnologie automatizzate (ADAS), nonché dell’eco-guida. Grazie a quest’ultima i nuovi patentati imparano in che modo il loro stile di guida possa contribuire alla riduzione delle emissioni, ad esempio evitando brusche accelerazioni se non necessarie e mantenendo una velocità costante. Inoltre, a tale proposito, la massa ammessa dei veicoli della categoria “B” sarà adeguata per i veicoli a combustibile alternativo, in quanto i veicoli con batteria a zero emissioni sono di norma ben più pesanti di quelli con motore endotermico.

Tolleranza zero sull’alcol per i neopatentati. Un’altra best practice che la Commissione propone di estendere all’intera UE è la c.d. “tolleranza zero” sull’alcol per i neopatentati (è previsto un periodo di due anni), soprattutto in considerazione del fatto che in Europa due incidenti mortali su cinque coinvolgono conducenti con meno di trent’anni, nonostante rappresentino numericamente una piccola percentuale dei guidatori.

Tutela delle utenze vulnerabili. Nei programmi di formazione per il conseguimento della patente B e negli esami è stata proposta l’introduzione di nozioni volte alla tutela degli utenti vulnerabili, come pedoni, ciclisti e guidatori di monopattini elettrici, al fine di assicurare sulla strada la migliore convivenza nel rispetto reciproco e favorire, nel contempo, una transizione verso una mobilità urbana più sicura e sostenibile.

Idoneità medica. Per favorire l’inclusività, infine, la proposta della Commissione europea contempla anche una valutazione più mirata dell’idoneità medica, che possa tener conto anche dei progressi ottenuti nelle cure mediche per malattie come il diabete.

L’IMPEGNO CONGIUNTO DI ACI E FIA

L’Automobile Club d’Italia in collaborazione diretta con la Region I della Fédération Internationale de l’Automobile (FIA), che riunisce 100 Mobility Club in rappresentanza di oltre 36 milioni di associati provenienti da tutta Europa, Medio Oriente e Africa, ha partecipato attivamente al dibattito tra istituzioni e stakeholders per la definizione della proposta. In ragione dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto PAsCAL, relativo all’accettazione delle tecnologie dei sistemi di guida autonoma, l’ACI ha supportato la posizione della FIA nelle interlocuzioni con le istituzioni europee per sostenere, almeno come raccomandazione, l’introduzione nelle metodologie formative per il conseguimento della patente dell’uso del simulatore di guida. Quest’ultimo infatti consente di effettuare esercizi pratici in ambiente virtuale anche in contesti critici di guida, contribuendo ad aumentare le competenze e capacità dei futuri patentati fin dalla fase di apprendimento e con costi contenuti, grazie alle tecnologie similari attualmente sviluppate e in uso in molti altri settori. Tali raccomandazioni trovano come conseguenza l’introduzione nella proposta di revisione della direttiva, per tutte le categorie di patenti, tra le prove di capacità e comportamento, ossia il c.d. esame pratico, della valutazione dell’abilità del candidato nel reagire alle situazioni pericolose e anticiparle, con l’ausilio di simulatori.

Anche in materia di formazione permanente e di perfezionamento di uno stile di guida sicuro e sostenibile, l’ACI ha sostenuto l’importanza della pratica presso appositi Centri di Guida Sicura, già obbligatoria in Paesi come l’Austria e il Lussemburgo, il cui costo dovrebbe rientrare in un’avveduta politica di prevenzione dell’incidentalità, soprattutto per le fasce giovanili e per quanti utilizzano veicoli per periodiche percorrenze di lavoro. Altrettanto importante la realizzazione di corsi di aggiornamento per “vecchi” patentati, per apprendere con la pratica il miglior utilizzo delle nuove tecnologie di guida assistita a supporto di una mobilità sempre più sicura e sostenibile.

Siamo comunque solo all’avvio dell’iter di approvazione della proposta di revisione della Direttiva Patenti, che continueremo a monitorare e supportare con i Club FIA maggiormente coinvolti nel processo di revisione e adeguamento alle nuove istanze della mobilità nel segno, ribadiamo ancora una volta, della sicurezza, dell’inclusività sociale e della sostenibilità.

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