Lets Bike

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INTRODUZIONE 4

6

12

Via Francigena 16

A.I.D.A. 22

Sentiero Valtellina 28

Abruzzo Bike to Coast 32

FRANCIA

Ciclovia della Loira 36

Route des Grandes Alpes 42

Véloroute des Deux-Mers 48

Véloscénie 54

REGNO UNITO

Ciclovia del Vallo di Adriano 58

The Cornish Way Cycle Route 64

Hebridean Way 68

Great North Trail 72

GERMANIA

Ciclabile del Meno 78

Romantische Strasse 84

Percorso del Muro di Berlino 90

Weinstrasse 94

SPAGNA

Cammino di Santiago 98

Vía Verde de Ojos Negros e Vía Verde Xurra 104

Gran Canaria Sud-Ovest 110

REPUBBLICA CECA

Ciclabile Ohre 114

Sommario

POLONIA

Green Velo 118

Ciclabile del fiume Dunajec 124

AUSTRIA

Ciclovia del Danubio 128

Ciclabile del Salzkammergut 134

SVIZZERA

Percorso panoramico

delle Alpi 138

NORVEGIA

Canal Route 144

PAESI BASSI

Giro dell’Ijsselmeer 148

FINLANDIA

Ciclabile del Lago NäsiKarhunkaataja 152

SLOVENIA

Trans Slovenia 01 156

PORTOGALLO

Ecovia do Litoral 162

DANIMARCA

Ancient Road 166

ISLANDA

Ring Road 170

PERCORSI TRANSNAZIONALI

ITALIA - SLOVENIA - CROAZIA

Ciclovia Parenzana 174

AUSTRIA - ITALIA

Ciclovia dell’Alpe Adria 178

GERMANIA - AUSTRIA - ITALIA

Ciclovia dell’Amicizia

Monaco-Venezia 184

FRANCIA - REGNO UNITO

Avenue Verte 190

REPUBBLICA CECA - GERMANIA

Ciclovia Oder-Neisse 196

GERMANIA - SVIZZERA - AUSTRIA

Ciclabile del Lago di Costanza 200

NORVEGIA - SVEZIA - DANIMARCA - GERMANIA - PAESI BASSI - BELGIO - FRANCIA - REGNO UNITO

Ciclovia del Mare del Nord

Eurovelo 12

204

SVEZIA - FINLANDIA - RUSSIAESTONIA - LETTONIA - LITUANIAPOLONIA - GERMANIA - DANIMARCA

Ciclovia del Baltico

Eurovelo 10

NORVEGIA - FINLANDIA - SVEZIA - DANIMARCA - GERMANIAREPUBBLICA CECA - AUSTRIAITALIA - MALTA

Ciclovia del Sole

Eurovelo 7

BIOGRAFIA - CREDITI

FOTOGRAFICI

210

216

222

Introduzione

Per alcuni è quasi uno stile di vita; per altri è un mito, un progetto, un’ipotesi desiderata da tempo: saltare in sella a una bicicletta e partire - alla scoperta di Paesi lontani o più semplicemente di angoli nascosti della propria regione - è il sogno di moltissime persone, di ogni età e condizione. Non a caso il cicloturismo sta conoscendo negli ultimi anni uno straordinario sviluppo in tutta Europa, supportato da una crescente rete di appositi percorsi e servizi. Una tendenza che non stupisce, dal momento che viaggiare in bicicletta risponde perfettamente a una serie di esigenze e sensibilità collettive sempre più diffuse. In primo luogo c’è l’aspetto ecosostenibile di questo tipo di viaggio: la bicicletta è un mezzo “leggero”, gentile nei confronti dell’ambiente, che non inquina l’aria, non fa rumore, non richiede imponenti infrastrutture; e che inoltre, “obbligando” a viaggiare leggeri e a eliminare tutto ciò che è inutile, educa a un approccio ai consumi più attento e responsabile. Un secondo elemento, collegato al precedente, è quello della costante crescita di forme di turismo lento (a piedi o in bicicletta), diametralmente opposto ai viaggi “mordi e fuggi” in voga fino a pochi anni fa: una vera filosofia di riscoperta di tempi, spazi e ritmi a misura d’uomo, legata a una sana e non esasperata attività fisica, al piacere dell’incontro e del dialogo, al contatto diretto con l’ambiente e la natura.

Senza dimenticare il fascino intrinseco della pedalata, piacere istintivo che accomuna tutte le età, e del viaggio in assoluta libertà, senza vincoli né costrizioni, guidati unicamente dall’entusiasmo per la scoperta di ambienti e panorami nuovi. Questo libro raccoglie una serie di itinerari ciclistici attraverso tutta l'Europa, selezionati in funzione della loro bellezza e della loro varietà. Una eterogeneità di contesti resa possibile dalla straordinaria quantità di elementi di interesse distribuiti nell’intero continente: natura incontaminata e città d’arte, vette di alta quota e memorie storiche, villaggi tradizionali e metropoli modernissime. Un caleidoscopio di suggestioni che diventano ancora più memorabili ed emozionanti se vissute in sella a una bicicletta. Il concetto di varietà si estende anche alla lunghezza degli itinerari: le proposte comprendono percorsi che vanno da giri di poche centinaia di chilometri percorribili in un weekend lungo, descritti in dettaglio tappa per tappa, fino a “grand tour” da un capo all’altro del continente, destinati a durare interi mesi; in quest’ultimo caso l’itinerario, impossibile da dettagliare giorno per giorno, è stato suddiviso in macrosezioni che possono anche costituire l’oggetto di viaggi specifici di minore lunghezza. Analogamente si è voluto dare spazio a diverse tipologie di percorso, così da comporre un mix di proposte per ciclisti delle diverse caratteristiche e dai differenti livelli di preparazione: esordienti assoluti, famiglie con bambini, cicloviaggiatori di lungo corso, sportivi amanti delle grandi salite o dei percorsi fuoristrada. Anche se, in gran parte, a fare la differenza non è tanto il tracciato in sé quanto il modo di

affrontarlo: lo stesso itinerario può risultare faticoso e sfidante se percorso in poche ore, o rilassante e divertente se spalmato su due giornate di tranquillo vagabondare. Le indicazioni dei giorni e dei chilometri di percorrenza sono state calcolate sulla base di un cicloturista mediamente allenato, e possono variare significativamente a seconda del grado di esperienza e del livello di preparazione fisica; tutti gli itinerari sono pensati per biciclette tradizionali (le cosiddette “muscolari”) ma possono essere interamente percorsi anche in sella a e-bike a pedalata assistita.

Un’ultima annotazione: il panorama viabilistico europeo si modifica costantemente, e con esso le ciclovie; i tracciati sono in continuo aggiornamento e molti percorsi sono attualmente in fase di realizzazione. Prima di mettersi in viaggio è bene quindi verificare la situazione aggiornata; oppure si può decidere semplicemente di lasciarsi ispirare dal fascino dell’itinerario prescelto, accettando le sorprese e i cambi di programma come componente integrante di un tipo di viaggio che, prima ancora che al corpo, regala libertà alla mente e allo spirito.

La rete EuroVelo

EUROVELO 1 - Ciclovia della Costa Atlantica • Dalla Norvegia al Portogallo 11.000 km 6 nazioni

EUROVELO 2 - Ciclovia delle Capitali • Dall’Irlanda alla Russia 5.000 km 7 nazioni

EUROVELO 3 - Ciclovia dei Pellegrini • Dalla Norvegia alla Spagna 5.300 km 7 nazioni

EUROVELO 4 - Ciclovia dell’Europa Centrale • Dalla Francia all’Ucraina 5.100 km 7 nazioni

EUROVELO 5 - Via Romea (Francigena) • Dal Regno Unito all’Italia 3.200 km 7 nazioni

EUROVELO 6 - Atlantico-Mar Nero • Dalla Francia alla Bulgaria 4.450 km 10 nazioni

EUROVELO 7 - Ciclovia del Sole • Dalla Norvegia a Malta 7.700 km 9 nazioni

EUROVELO 8 - Ciclovia del Mediterraneo • Dalla Spagna a Cipro 7.500 km 10 nazioni

EUROVELO 9 - Baltico-Adriatico • Dalla Polonia alla Croazia 2.050 km 6 nazioni

EUROVELO 10 - Ciclovia del Baltico • Tour ad anello 9.000 km 9 nazioni

EUROVELO 11 - Ciclovia dell’Europa Orientale • Dalla Norvegia alla Grecia 6.550 km 11 nazioni

EUROVELO 12 - Ciclovia del Mare del Nord • Dalla Norvegia al Regno Unito 7.050 km 6 nazioni

EUROVELO 13 - Percorso della Cortina di Ferro • Dalla Norvegia alla Turchia 9.950 km 20 nazioni

EUROVELO 14 - Acque dell’Europa Centrale • Dall’Austria all’Ungheria 1.125 km 2 nazioni

EUROVELO 15 – Ciclabile del Reno • Dalla Svizzera ai Paesi Bassi 1.500 km 4 nazioni

EUROVELO 17 - Ciclabile del Rodano • Dalla Svizzera alla Francia 1.250 km 2 nazioni

EUROVELO 19 - Ciclabile della Mosa • Dalla Francia ai Paesi Bassi 1.050 km 3 nazioni

Oslo
Helsinki
Stoccolma
Tallin
Copenhagen
Riga
Vilnius
Minsk
Varsavia
Kiev
Mosca
Chisinau
Bucarest
Sofia
Skopje
Izmir
Atene
Dublino
Amsterdam
Londra
Bruxelles
Lussemburgo
Parigi
Berlino
Praga
Berna
Bratislava
Vienna Budapest
Lubiana
Zagabria
Belgrado
Sarajevo
Nicosia
Pristina
Podgorica
La Valletta
Roma
Madrid
Lisbona
Tirana

Via Francigena

Insieme al Cammino di Santiago e al viaggio a Gerusalemme, la Via Francigena rappresenta uno dei tre “grandi pellegrinaggi” della regione cattolica nati in epoca medievale. Questo percorso, che porta a Roma partendo da Canterbury, è stato riscoperto negli ultimi anni con particolare riguardo alla parte che si svolge in territorio italiano e rappresenta oggi una delle più affascinanti destinazioni per un viaggio in bicicletta. Non si tratta di un percorso di tutto riposo: una volta attraversata la Pianura Padana, l’itinerario supera l’Appennino e prosegue per centinaia di chilometri con incessanti e faticosi saliscendi. Per contro, i paesaggi attraversati sono un concentrato di straordinaria ed emozionante bellezza. Da qualche tempo è stato sviluppato uno specifico percorso ciclabile, che si discosta in alcuni punti dal percorso pedonale e permette di evitare i tratti più stretti e sconnessi. Il percorso è interamente marcato con fascette adesive e frecce bianco-azzurre con la scritta "CicloVia Francigena" e/o il simbolo del pellegrino circondato da una ruota di bicicletta; le tracce gpx sono scaricabili dal sito ufficiale. Caratteristica della Via Francigena è l’estrema varietà del percorso: si va dai 2473 metri di quota del Passo del Gran San Bernardo alle calde e assolate colline dell’Alto Lazio, passando per una molteplicità di ambienti e climi. Anche se meno sviluppato di quello di Santiago, questo itinerario può considerarsi ben attrezzato per le esigenze dei pellegrini, con una molteplicità di strutture di accoglienza di vario livello, inclusi alcuni ostelli ricavati all’interno di edifici storici, che costituiscono parte integrante dell’esperienza e meritano sicuramente di essere utilizzati.

Sezione 1

2 Sezione 3 Sezione 4

Passo della Cisa
Vercelli
Passo del Gran
Bernardo
Radicofani Roma

16 - I panorami della Val d’Orcia, a sud di Siena, sono attraversati da splendidi e impegnativi percorsi sterrati noti come “strade bianche”.

Partenza: Passo del Gran San Bernardo

Arrivo: Roma

Distanza: 1040 km

Tappe: 15/22

Tipo di fondo: asfalto e sterrato

Difficoltà: elevata

Paesi attraversati: Italia

"ECO" PERCHÉ: In uno dei tratti più caratteristici del percorso, la Val d’Orcia, l’armonia tra uomo e ambiente naturale non è una scoperta recente, ma ha radici molto antiche e solide. Lo ha confermato anche la Commissione UNESCO che ha incluso quest’area nel Patrimonio dell’Umanità, specificando nelle sue motivazioni che “le immagini della Val d’Orcia e in particolare le riproduzioni dei suoi paesaggi, in cui si raffigura la gente vivere in armonia con la natura, sono diventate icone del Rinascimento e hanno profondamente influenzato il modo di pensare il paesaggio negli anni futuri”.

16-17 - L’arrivo della Via Francigena non si trova in realtà in Italia ma nello stato di Città del Vaticano, davanti al colonnato di Piazza San Pietro.

FRANCIA

Véloroute des Deux-Mers

Da un mare all’altro: dalle coste dell’Oceano Atlantico alle sponde del Mediterraneo, attraversando alcune delle zone più suggestive di Francia. Un viaggio attraverso località che evocano storie millenarie, come le regioni dell’Aquitania e dell’Occitania, le città di Bordeaux e Tolouse, i borghi medievali di Agen e Carcassonne. La “Ciclabile dei due mari” è sicuramente consigliabile anche a chi non ha grande esperienza di viaggi su due ruote: il percorso si svolge su un tragitto quasi completamente pianeggiante; le indicazioni sono frequenti; il tracciato è su ciclabili o strade a basso traffico (gli unici punti problematici per il traffico sono gli attraversamenti delle grandi città come Bordeaux e Tolouse); inoltre sul sito ufficiale sono sempre disponibili informazioni aggiornate sulla percorribilità dell’itinerario. Anche per quanto riguarda le possibilità di alloggio, si attraversa un territorio densamente popolato che offre sistemazioni di ogni tipo: se non proprio all’arrivo della tappa, nell’arco di una manciata di chilometri è sempre possibile trovare un albergo, una chambre d’hôtes, un campeggio; su alcuni dei canali che costeggiano il percorso c’è persino la possibilità di pernottare a bordo di imbarcazioni ancorate alle rive. Il percorso diretto che porta dall’estuario della Garonna fino alla cittadina di Sète è lungo poco meno di 700 chilometri: se però si dispone di una giornata in più, è consigliabile aggiungere una deviazione di un’ottantina di chilometri, verso la fine del percorso, per visitare Narbonne e affacciarsi sul Mediterraneo pedalando attraverso gli stagni, le saline e le isole compresi nella Riserva Naturale di Sainte-Lucie.

"ECO" PERCHÉ: La riscoperta della bicicletta come mezzo di trasporto è un tema di grande attualità in tutta la Francia. La città di Bordeaux, in particolare, è uno dei centri più attivi in questo senso, con quasi 1200 chilometri di piste ciclabili all’interno del territorio metropolitano e circa il 10% degli spostamenti quotidiani che avvengono su due ruote.

48-49 - La città medievale di Carcassonne vanta 52 torri e 3 chilometri di cinta muraria. In estate è sede di un celebre festival di spettacolli musicali.

Partenza: Royan

Arrivo: Sète

Distanza: 694/778 km

Tappe: 11/12

Tipo di fondo: asfalto e sterrato

Difficoltà: facile

Paesi attraversati: Francia

Royan

Braud-et-Saint-Louis

Bordeaux

La Réole

Agen

Montauban

Tolouse

Castelnaudary

Sète

Le Somail

Carcassonne Béziers

Porte-la-Nouvelle

Giorno 1

Giorno 2

Giorno 3

Giorno 4

Giorno 5

Giorno 6

Giorno 7

Giorno 8

Giorno 9

Giorno 10

Giorno 11

Giorno 12

Partenza: Vatersay

Arrivo: Butt of Lewis

Distanza: 297 km

Tappe: 6

Tipo di fondo: asfalto

Difficoltà: media

Paesi attraversati: Scozia

"ECO" PERCHÉ: L’intero arcipelago delle Ebridi è famoso per le sue coste frastagliate e i paesaggi naturali ancora relativamente intatti e poco antropizzati. In particolare, le Ebridi Esterne sono una delle principali mete britanniche per l'avvistamento di foche, balene, squali elefante e numerose specie d’uccelli.

68-69 - Le Isole Ebridi non sono raggiungibili agevolmente, ma i panorami incontaminati che offrono giustificano pienamente qualche complicazione nel trasferimento.

Hebridean Way

Dieci isole, sei ponti sopraelevati, due traghetti e quasi 300 chilometri di percorso nella natura selvaggia del Nord della Scozia. L’Hebridean Way è un percorso ciclistico (di cui esiste anche la versione per camminatori) che permette di andare alla scoperta di alcuni tra i più emozionanti panorami di tutta Europa. La ciclovia, ben attrezzata e segnalata (la sigla è NCN 780), è stata inaugurata nel 2016, quando Mark Beaumont (detentore del record del giro del mondo in bicicletta) l’ha percorsa interamente in sole 24 ore. Per i ciclisti normali sono invece necessari all’incirca 6 giorni, tenuto conto anche del fatto che i punti di interesse meritevoli di una sosta o di una deviazione sono moltissimi, e vale la pena di prendersi tutto il tempo necessario per visitare con calma la straordinaria varietà di panorami che l’itinerario offre: scogliere e spiagge, praterie fiorite, colline brulle formate da alcune delle rocce più antiche del mondo. L’itinerario può essere percorso in entrambi i sensi, ma la direzione da sud a nord offre maggiori probabilità di avere il vento a proprio favore: un fattore non trascurabile dal momento che Butt of Lewis, punto di arrivo dell’itinerario, è considerato il luogo più ventoso del Regno Unito. Le strade in condivisione con il traffico locale sono spesso a carreggiata unica, intervallata da slarghi (passing place) che permettono di accostare quando si incrociano veicoli in direzione opposta: è vietato sostare nei passing place (in caso di fermata le biciclette devono essere parcheggiate fuori dalla sede stradale) e in caso di più biciclette è richiesta la marcia in fila indiana. Per quanto isolate e remote, queste località possono risultare abbastanza affollate durante l’estate ed è quindi consigliabile programmare in anticipo i pernottamenti.

Giorno 1

Giorno 2

Giorno 3

Giorno 4

Giorno 5

Giorno 6

69 - La natura è padrona di casa anche sulle strade principali: non è raro incontrare segnali come quello di “attraversamento lontre”.

Berneray
Butt of Lewis
Callanish
Tarbert
Vatersay
Clachan
Daliburgh

Partenza: Berlino (Hermsdorf)

Arrivo: Berlino (Hermsdorf)

Distanza: 160 km

Tappe: 3

Tipo di fondo: asfalto

Difficoltà: facile

Paesi attraversati: Germania

Percorso del Muro di Berlino

90 - Numerosi artisti hanno celebrato la caduta del Muro; la scultura di Kerstin Becker si trova lungo il percorso tra Lichtenrade e Mahlow.

Una pedalata nella storia: potrebbe essere questo il sottotitolo del percorso ciclabile del Muro di Berlino. Un itinerario decisamente fuori dal consueto, che si svolge prevalentemente in aree urbane e suburbane; al tempo stesso, un percorso dal grandissimo potere evocativo, capace di suscitare memorie ed emozioni legate a pagine drammatiche della storia contemporanea. Il tracciato segue fedelmente quello dello sbarramento fortificato costruito dal governo della Germania Est intorno alla porzione occidentale della città di Berlino nell’agosto del 1961, divenuto famigerato simbolo della “cortina di ferro” e riaperto solo nel novembre 1989. Il muro, realizzato in blocchi di calcestruzzo armato, è stato fisicamente smantellato nel corso del 1990; ne restano oggi solo pochi spezzoni, conservati come monumento. La pista ciclopedonale è stata realizzata tra il 2002 e il 2006 ed è composta da 40 stazioni raggruppate in 14 tratte (con lunghezze dai 7 ai 21 km), ciascuna delle quali presenta elementi di interesse storico e paesaggistico. Il percorso è ben segnalato e, a intervalli regolari, sono affisse delle carte panoramiche che aiutano a orientarsi. Inoltre, nelle varie stazioni sono disponibili fotografie e testi informativi sulla divisione della Germania, sulla costruzione e sulla caduta del Muro, sugli avvenimenti accaduti nei singoli luoghi, sulla situazione politica e la vita quotidiana nella città drammaticamente divisa. Trattandosi di un percorso circolare, lo si può iniziare e interrompere in qualunque punto. La partenza e l’arrivo di tutte le tappe sono raggiungibili con i mezzi pubblici: sui treni delle ferrovie regionali, della S-Bahn e della U-Bahn è possibile trasportare le biciclette, con alcune limitazioni legate agli orari di punta.

Griebnitzsee
Schönefeld

"ECO" PERCHÉ: Nonostante le sue dimensioni, Berlino è considerata una delle città più eco-friendly del mondo, con oltre con oltre 300 chilometri quadrati di parchi, 440.000 alberi, 1000 km di piste ciclabili e un’immensa flotta di veicoli elettrici in condivisione. I molti edifici (case, fabbriche, magazzini) rimasti vuoti dopo la caduta del Muro sono stati per gran parte ristrutturati secondo i principi dell’economia condivisa e circolare, creando centri culturali d’avanguardia.

La città ospita inoltre alcune aziende agricole ad alto tasso di innovazione, come la ECF, la più grande fattoria acquaponica d’Europa, aperta anche ai visitatori.

91 - La East Side Gallery, una sezione di Muro lunga 1300 metri, è ricoperta da graffiti di artisti internazionali ed è considerata la più grande galleria d’arte all’aperto del mondo.

POLONIA

Partenza: Zakopane

Arrivo: Nowy Sa˛cz

Distanza: 200 km

Tappe: 5

Tipo di fondo: asfalto e sterrato

Difficoltà: facile/media

Paesi attraversati: Polonia

"ECO" PERCHÉ: Quello di Pieniny è il primo parco nazionale istituito in Polonia, nel 1932.

In aggiunta alla sua particolare conformazione geologica (con pareti fino a 500 metri di dislivello scavate dal fiume Dunajec tra le pareti calcaree), il parco è caratterizzato da una ricchissima flora, che include due piante endemiche che non crescono in alcuna altra parte del mondo: il mniszek pienin‘ski (una particolare specie di tarassaco) e lo pszonakpienin‘ski (della famiglia delle Crucifere).

124-125 - Il Lago Czorsztyn‘skie è un grande invaso artificiale, ideale per una pausa di relax lungo il percorso.

Ciclabile del fiume Dunajec

La Polonia negli ultimi anni ha saputo sviluppare egregiamente una serie di infrastrutture destinate alle biciclette. La regione di Cracovia (Małopolska, cioè “Piccola Polonia”) rappresenta la punta di diamante di questo sviluppo, con la realizzazione di piste ciclabili e percorsi di assoluta eccellenza a livello europeo. Uno degli esempi migliori è l’itinerario che segue il corso del fiume Dunajec (che, in polacco antico, significa “figlio del Danubio”) attraverso alcune delle più panoramiche catene montuose del Paese al confine con la Slovacchia: gli Alti Tatra, i Pieniny e i Beschidi. Un percorso che, oltre alle attrazioni di tipo naturalistico, permette di venire a contatto con ambienti ancora autentici, in cui il folklore e le tradizioni di montagna sono conservate e vissute nella quotidianità. Il tracciato per un tratto scorre lungo il confine con la Slovacchia e tocca alcune tra le località turistiche più note e apprezzate del Paese, a partire dalla cittadina montana di Zakopane, località di partenza dell’itinerario. Inoltre, per raggiungere questo centro, così come la località di arrivo Nowy Sa˛cz, è necessario transitare dalla città di Cracovia, l’antica capitale della Polonia, ricchissima di attrattive e per la quale è sicuramente consigliabile tenere libera una giornata di visita. Il percorso si svolge su piste ciclabili o su strade a basso volume di traffico e non presenta particolari difficoltà, a parte il fatto che in alcune tappe si presentano dei dislivelli da superare: si tratta comunque di pendenze non particolarmente marcate, alla portata di qualsiasi ciclista medio.

125 - Nuove strutture appositamente realizzate per il cicloturismo hanno reso la Polonia una delle destinazioni più apprezzate negli ultimi anni dai ciclisti europei.

Nowy Targ
Niedzica Szczawnica
Piwniczna-Zdrój
Nowy Sacz
Zakopane

Ecovia do Litoral

Il Portogallo è una destinazione speciale per chi viaggia in bicicletta: un Paese dalle grandi attrattive paesaggistiche, naturalistiche e culturali, in cui il turismo trova ancora spazio per aspetti e abitudini tradizionali. Il cicloturista, qui, non può contare sulla rete di percorsi riservati e sulla quantità di servizi diffusi in altre zone d’Europa; per contro, ha però a disposizione molte strade secondarie a basso traffico, una popolazione cordiale e accogliente e un clima mite.

Tra i pochi percorsi ciclistici ufficiali del Paese, l’Ecovia do Litoral percorre in larghezza la regione dell’Algarve, la più meridionale del Portogallo, seguendone la costa dal confine con la Spagna fino al punto più a ovest, arroccato sulle acque dell’Oceano Atlantico. Il tracciato non presenta salite particolarmente impegnative; d’altra parte, però, considerati alcuni tratti piuttosto dissestati, la scarsità di segnalazioni e la presenza di parti di percorso su strade con traffico automobilistico, è consigliabile a ciclisti che abbiano già una certa dose di esperienza.

L’Ecovia do Litoral rappresenta anche un tratto della lunghissima EuroVelo 1 (Ciclovia della Costa Atlantica/Atlantic Coast Route) che in oltre 11.000 chilometri collega le coste portoghesi all’estremo nord della Norvegia. Limitandosi ai 230 chilometri del percorso proposto, lo si considera generalmente percorribile in tre tappe; i più sportivi e allenati possono anche ridurre i tempi a due giornate, cogliendo l’occasione per pernottare ad Albufeira, vivace cittadina celebre per la sua vita notturna.

162 - Nei pressi di Saõ Rafael il percorso è intervallato da numerosi punti panoramici sull’alta costa rocciosa.

162-163 - Le splendide spiagge incastonate tra ripide scogliere che circondano la città di Albufeira hanno reso famoso questo tratto di costa.

Vila Real de Santo António

Partenza: Vila Real de Santo António

Arrivo: Cabo de São Vicente

Distanza: 230 km

Tappe: 3

Tipo di fondo: asfalto e sterrato

Difficoltà: media

Paesi attraversati: Portogallo

"ECO" PERCHÉ: Il Parco Naturale di Ria Formosa è un’area paludosa protetta: estesa su un’area di 18.400 ettari e 60 chilometri di linea di costa, rappresenta un patrimonio ecologico immenso. Un labirinto di canali, isole, paludi e spiagge sabbiose che ospita una straordinaria diversità di ecosistemi e di specie animali tra cui la gallinella d'acqua viola, specie endemica con un piumaggio dai colori incredibili, simbolo del parco naturale.

GERMANIA SVIZZERA

AUSTRIA

Partenza: Costanza (Germania)

Arrivo: Costanza (Germania)

Distanza: 242 km

Tappe: 5

Tipo di fondo: asfalto

Difficoltà: facile

Paesi attraversati: Germania, Svizzera, Austria

"ECO" PERCHÉ: La pulizia del Lago di Costanza è tale che la sua acqua è considerata perfettamente potabile: viene addirittura pompata fino a Stoccarda, costituendo un “serbatoio” idrico per circa 4 milioni di persone.

200-201 - La “Torre del Reno" costituiva la porta di accesso dal nord per la città di Costanza.

Ciclabile del Lago di Costanza

Il Lago di Costanza (Bodensee) è il terzo lago più grande dell’Europa centrale, sulle cui rive si affacciano tre diversi Stati: a nord, per 170 chilometri, la Germania; a sud, per una settantina di chilometri, la Svizzera; a est, per un breve tratto di 30 chilometri, l’Austria. La pista ciclabile che percorre l’intero perimetro del lago è una destinazione estremamente popolare: in primo luogo per la piacevolezza dei paesaggi, delle città e dei paesi attraversati, ma anche per la comodità e la facilità del tracciato, che lo rende adatto a principianti e a famiglie con bambini. Quasi completamente asfaltato e pianeggiante, il percorso si svolge in spazi separati e protetti; unico tratto fastidioso sono i 5 chilometri tra Fischbach e Friedrichshafen, in cui solamente una linea sulla carreggiata separa la ciclabile da una strada piuttosto trafficata. Per contro, i ciclisti più allenati possono spaziare su un’infinità di deviazioni, salite e percorsi alternativi, di cui l’intera area è ricchissima.

L’itinerario è segnalato con il logo ufficiale del Bodensee-Radweg (lo stesso nei tre Paesi) che raffigura un ciclista in sella a una bicicletta con la ruota posteriore blu. Per quanto sia effettuabile in entrambe le direzioni, solitamente il giro si svolge in senso orario. L’intera zona è perfettamente organizzata per l’accoglienza turistica: sulle sponde lacustri si trovano stabilimenti balneari e aree attrezzate, nonché una grande quantità di sistemazioni di ogni livello. Dal momento che si tratta di una meta estremamente popolare, è necessario prenotare nei periodi di alta stagione, che corrispondono ai mesi di luglio e agosto e alla settimana di Pentecoste (festa di grande importanza nei Paesi di lingua tedesca).

201 - L’abbazia benedettina sull’isola di Reichenau, nei pressi di Costanza, è celebre anche per i suoi orti-giardini.

Radolfzell
Kressbronn
Costanza
BodmanLudwigshafen
Arbon

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