MAGGIO 2017

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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

Anno XXXIX n. 5 Maggio 2017 Euro 2.50 - I.P.

SOCIETÀ

SCIENZE

ATTUALITÀ

VIAGGIO

Formazione e longevità: apprendere dopo gli anta

Energie rinnovabili: l’esempio nordeuropeo

1957-2017: i 60 anni dei Trattati di Roma

Patagonia: dalla Terra del Fuoco a Iguazù

Continuare ad imparare migliora e allunga la vita

Ma il nostro Paese non resta a guardare

L’Europa prova a ripartire. Ce la farà?

Un itinerario per scoprire la maestosità della Natura


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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 94. Bacheca 95. Oroscopo / Soluzioni 96. Lettere

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inchiesta i

Sempre più over negli atenei di Ilaria Romano

società i

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16. Lauree senza età

19. L’Erasmus oggi Un viaggio lungo 30 anni di Romina Vinci

22. Ecco la Cie 3.0 La nuova carta d’identità di Donatella Ottavi

28. Amministrative 2017

anteprime

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www.50epiu.it

INDICE

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MAGGIO 2017

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__SOCIETÀ__ L’apprendimento costante allunga l’aspettativa di vita Continuare ad imparare aumenta la riserva cognitiva di Anna Maria Melloni

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__le INTERVISTE__ Uto Ughi: «Ciò che non fa la scuola dovrebbero farlo i musicisti» Ascoltare ed insegnare musica per migliorare la vita di Raffaello Carabini

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__SOCIETÀ__ 25 marzo 2017: l’Europa rinasce a Roma? A 60 anni dai Trattati di Roma l’Unione prova con un nuovo slancio di Leonardo Guzzo

Al voto in oltre 1.000 Comuni di Ilaria Romano

30. Coppie celebri P. Curie e M. Sklodowska di Giada Valdannini

36. Vita da caregiver È ora di curarsi di chi cura di Giovanna Dall’Ongaro

39. La Magnum in mostra Fotogiornalismo storico di Giovanni Orso

48. Dalla fama all’incuria Il Villaggio Olimpico di Torino di Rita Nicosanti

56. Il Giro d’Italia n. 100 Il filo rosa che unisce il Paese di Emanuele Mùrino

63. Italiani al volante Piuttosto indisciplinati di Valerio Maria Urru

66. L’arte di invecchiare 2037: che famiglia sarà? di Marco Trabucchi MAGGIO 2017 I 3


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viaggio

scienze

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68. Primati in estinzione

52. Patagonia e Terra del Fuoco Un viaggio ai confini del mondo di Loris Porcheri

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La Terra non è più un pianeta per le scimmie di Giovanna Dall’Ongaro

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it

71.

Energie rinnovabili Dalla rivoluzione del Nord Europa agli esempi tutti italiani di Winda Casula

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

74. Sovrappeso e obesità Proviamo ad affrontare le patologie articolari di Alessandro Mascia

cultura

parliamo di...

43. Libri 44. Arte 45. Teatro 46. Musica 47. Cinema

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86. Previdenza

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concorso

di Gianni Tel

40. Concorso Prosa, Poesia,

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Pittura e Fotografia I supervincitori 2016 di Luisella Berti

89. Fisco di Alessandra De Feo

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

intervista i

59. A tu per tu con Rita Forte

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Olycom, Shutterstock, Sintesi, Gazzetta dello Sport, © RCS Sport, Ufficio Stampa Uto Ughi; Foto Mostra Modigliani: Courtesy Richard Delh. K.A.D. Gallery - Bruxelles, Israele - Collezione privata; Shutterstock, gmp/a-promise, Olgysha, emka74, Rusly95, Denis Makarenko, Enzart, Foto Trattati di Roma: dal sito www.europarl.it. Foto di copertina: Contrasto Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XXXIX - n. 5 maggio 2017 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 Per fax: 06.68139323 m@il: redazione@50epiu.it

Anno XXXVI n. XX Mese 2015 Euro 2.50 - I.P.

Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 SOCIETÀ

SCIENZE

ATTUALITÀ

VIAGGIO

Formazione e longevità: apprendere dopo gli anta

Energie rinnovabili: l’esempio nordeuropeo

1957-2017: i 60 anni dei Trattati di Roma

Patagonia: dalla Terra del Fuoco a Iguazù

Continuare ad imparare migliora e allunga la vita

Ma il nostro Paese non resta a guardare

L’Europa prova a ripartire. Ce la farà?

Un itinerario per scoprire la maestosità della Natura

Aderente a: Finito di stampare: 28 aprile 2017

4 I 50epiumagazine.it I MAGGIO 2017

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Abbonamenti: Pubblicità: Tel. 06.68134552 Tel. 06.68883469 Fax 06.68139323 Rel.Com@50epiu.it

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Fanucchi Antonio Pigozzi Maria Antonia Procuratore Gabriele Sampaolo

77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

Contro la malattia dobbiamo sempre giocare d’anticipo di Giada Valdannini

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Luigi Valitutti Tel. 335491325 mail: valitutti@lvgroup.it

Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

NUMERO CERTIFICATO 8147 DEL 06/04/2016

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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AMARSI È ANCHE UN VACCINO

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale MAGGIO 2017

C’È QUALCOSA DI DIFFICILMENTE COMPRENSIBILE nell’atteggiamento che si sta diffondendo in alcuni Paesi, tra i quali il Nostro, riguardo alla decisione di non vaccinare i bambini o rifiutare di vaccinarsi, come nel caso degli anziani nella stagione invernale contro l’influenza. Questa ritrosia GLI ULTRA 65ENNI CHE trova, nei risultati che derivano dalSI SONO VACCINATI la mancata prevenzione, una con(IL VACCINO È GRATUITO) seguenza così grave da imporre una SONO SCESI SOTTO riflessione sulla pericolosità di queLA SOGLIA DEL 50% ste tendenze e sulla diffusione di informazioni fuorvianti, se non addirittura false, che si rivelano spesso letali. Anche questa primavera si sono tirate le somme della passata campagna d’inverno e troviamo numeri che battono tutti i record negativi raggiunti l’anno precedente. Non si tratta solo di registrare un numero maggiore di morti, ma anche di anziani che hanno visto compromesse le loro condizioni salute, con una riduzione della propria autonomia e un conseguente carico di sofferenza per sé e per i loro familiari. Da un lato gli ultra 65enni che si sono vaccinati (il vaccino è gratuito) sono scesi sotto la soglia del 50%, dall’altro si è registrato un aumento del 15% dei decessi legati alla sindrome influenzale (circa 20mila persone). Questo pone il nostro Paese al primo posto in Europa. Un primato mortale che deve scuotere le persone dall’indifferenza verso questa pratica, allarmare la classe medica che dovrebbe farsi, per prima, protagonista di un’azione di persuasione e convincimento presso gli anziani - tanto più se portatori di sindromi che li mettono particolarmente a rischio - e, infine, spingere le amministrazioni sanitarie regionali e quella nazionale a dare impulso a campagne di stampa e di sensibilizzazione tese ad incentivare una profilassi, essenziale per la salute di una parte rilevante della popolazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica nel 75% di over 65 vaccinati lo standard ottimale da raggiungere - e mantenere che consentirebbe anche di otQUANDO SI TRATTA tenere “l’effetto gregge”, vale a DELLA VITA ANCHE dire la capacità di estendere la UN VACCINO PUÒ ESSERE protezione anche a chi non si UN ATTO D’AMORE vaccina, in virtù della mancata VERSO SE STESSI E TUTTI diffusione del virus. Quando si tratta della vita non è possibile lasciare l’ultima parola al caso, al fatalismo sciocco, a un frainteso sentirsi bene e pensarsi sempre giovani. Quando si tratta della vita anche un vaccino può essere un atto d’amore verso se stessi e di rispetto verso tutti. MAGGIO 2017 I 5


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IN AGENDA DAL MONDO

FESTIVAL DEI TULIPANI

maggio

Fino al 14 la città si riempie di aiuole enormi e vasi ricolmi di tulipani colorati. L’intero territorio olandese è famoso per questi bei fiori. www.planturista.com

AMSTERDAM

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LA CUCINA FRANCESE

maggio

Diciotto chef parigini si incontreranno per Taste of Paris al Grand Palais di Parigi, presentando a tutti la squisita cucina francese. Fino al 21. www.paris.tastefestivals.com

PARIGI

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INTERNAZIONALI DI TENNIS

maggio

Fino al 21 gli attesissimi Internazionali di Tennis. I più grandi campioni e campionesse di questa disciplina si sfideranno nella ormai consueta sede del Foro Italico. www.internazionalibnlditalia.com

ROMA

A PROPOSITO DI...

LAVARE CAPELLI

MODA

A cosa serve il taschino? Fu introdotto a fine Ottocento come “watch pocket”: gli uomini infatti lo usavano per riporre gli orologi da tasca. Negli anni ha perso la funzione originale finendo per essere puramente decorativa. www.corriere.it

TUTTI I GIORNI SÌ - Sono sempre molto puliti, liberi da smog e dalle sostanze collegate all’inquinamento atmosferico.

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ANIMALI

CURIOSITÀ

Venerdì 13: giorno nero? Una spiegazione risale alla mitologia scandinava che contemplava dodici semidei, cui se ne unì un tredicesimo - Loki - sanguinario. Altri la collegano alle tredici persone all’Ultima Cena. www.focus.it

i ARTE

Lo stress e i cani

Decori “equestri”

Secondo la rivista Applied animal behaviour science, il protrarsi di eventi stressanti può causare un precoce ingrigimento del mantello dei nostri amici a quattro zampe, soprattutto intorno al muso e agli occhi. www.repubblica.it

Melody Cannon, artista inglese, al posto della tela, usa il manto dei cavalli. Lo taglia dando forme particolari. Molti i proprietari che la ingaggiano per decorare il pelo del proprio amato cavallo. www.amoreaquattrozampe.it

PRODOTTI ADATTI NO - Con prodotti aggressivi si rischia di seccare troppo cute e capelli, spingendoli a produrre più sebo.

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IN NUMERI

CONCORSI

Greenpeace indaga sulle etichette del pesce

FONTE: GREENPEACE

Dall’indagine “Muta come un pesce”, solo il 20% delle etichette secondo norme europee indica attrezzo di pesca e zona di cattura. Su 600 etichette controllate, in 100 banchi di pesce di 13 Regioni, le maggiori irregolarità riguardano i mercati rionali e le pescherie. Va meglio nei supermercati.

ETICHETTE DI PESCE NON A NORMA

80%

ETICHETTE CONTROLLATE

600

BANCHI DI PESCE CONTROLLATI

100

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REGIONI INTERESSATE ALL’INDAGINE

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PERISCOPIO

Una notte inquietante Premio singolare per un concorso “Airbnb”, il popolare sito di condivisione degli alloggi. Ai vincitori, una notte in una stanza trasparente, dentro le vasche dell’Acquario di Parigi. Intorno, 35 squali. www.adnkronos.it

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VERONA: UN “TETTO” PER L’ARENA a cura di Samuela Gangi


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L’INFIORATA IN SICILIA

maggio

Termina il 21 l’Infiorata di Noto, splendida città barocca a 30 km da Siracusa.Un’intera strada - lunga 100 metri e larga 6 sarà ricoperta di composizioni floreali. www.infioratadinoto.it

NOTO (SR)

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FESTIVAL DEL GUSTO

maggio

Durerà quattro giorni il Festival del Gusto, per conoscere la cucina dell’Alto Adige, una Regione ricca di storia e cultura. Centinaia gli stand lungo strade e piazze. www.festivaldelgusto.it

BOLZANO

IN maggio

FIORITURA DELLE LENTICCHIE NORCIA Se siete in Umbria, merita una visita la fioritura delle lenticchie di Castelnuovo di Norcia. Verso fine mese la pianta si tinge di colori variopinti. www.bellaumbria.net

LIBRI

Dedicato alle bambine Storie della buonanotte per bambine ribelli è un libro nato grazie al “crowdfounding” (raccolta in rete di fondi). Racconta donne distanti da ogni stereotipo ed è, dall’uscita, primo in classifica. www.ilfattoquotidiano.it

i AMBIENTE

Birra più sostenibile

FOTO GMP/A - PROMISE

A San Diego, in California, un’azienda produce birra utilizzando le acque reflue depurate. La casa è la Stone Brewing di San Diego e la birra, la nuova Pale Ale, è stata presentata da poco. Pare proprio che piaccia. www.repubblica.it

i VIAGGI

UNA SOLUZIONE DIFFICILE, ma che sembra prendere corpo. Lo scopo, dare un “tetto” all’Arena di Verona il cui futuro rischia di essere seriamente compromesso dalla continua esposizione ai fenomeni atmosferici. È così che è nata la gara per la copertura dell’anfiteatro, bandita dal Comune col supporto del gruppo Calzedonia. Un intervento congiunto, quindi, come già avvenuto per i restauri del “cugino” romano: il Colosseo. 84 progetti e un vincitore, premiato con 40mila euro destinati a uno stu-

dio tedesco, titolare dell’idea vincente. Gli esperti in Germania hanno previsto un restyling che rimanda agli antichi “velari” in canapa che nella Roma antica si utilizzavano per evitare la pioggia o il solleone estivo. Un sistema di teli di copertura che si dispiegano su un anello appoggiato al bordo superiore del teatro. Il fattore vincente è stato il sistema di riavvolgimento che permette di aprire quasi completamente lo spazio aereo. L’okay definitivo spetta ora al Ministero dei Beni Culturali.

Brutte sorprese Disavventura a bordo di un volo diretto in Alaska. Un bambino, salendo a bordo, ha visto un serpente fra i bagagli. L’assistente di volo, Anna McConnaughy, ha tranquillizzato tutti, catturandolo. www.unionesarda.it

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Z DALLO SPRECO ALLA SOLIDARIETÀ

8 I 50epiumagazine.it I MAGGIO 2017

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

LEROY MERLIN ITALIA, un’azienda presente in molte grandi città italiane con i suoi megastore dedicati a edilizia, giardinaggio, arredo, bricolage, ha dato vita ad una iniziativa chiamata gli Empori Fai da Noi. Si tratta di luoghi dove le persone o le famiglie in difficoltà che hanno bisogno di effettuare lavori di manutenzione, piccole ristrutturazioni o lavori di decorazione possono utilizzare gratuitamente - come presso una biblioteca - gli utensili necessari. A chi ne ha bisogno l’Emporio fornisce anche prodotti consumabili (vernice, stucco, lampadine e così via). In questa iniziativa l’azienda è affiancata dalle associazioni di volontariato e dalle Caritas diocesane, avvalendosi anche delle donazioni di tutti coloro che decidono di mettere a disposizione utensili in buono stato o materiali avanzati che non usano più. Un modo solidale di utilizzare prodotti e combattere lo spreco. Gli Empori fai da noi aperti sono a Torino, Biella, Piacenza, Mentana (Roma), Palermo e altrettanti stanno per essere attivati.

...le persone o le famiglie in difficoltà che hanno bisogno di effettuare lavori di manutenzione, piccole ristrutturazioni o lavori di decorazione possono utilizzare - gratuitamente gli utensili necessari



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1960, DESERTO DEL NEVADA (USA). MARILYN MONROE SUL SET DEL FILM “THE MISFITS”


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+ Scatti privati, reportage, immagini fuori dell’ordinario di grandi fotografi, pubblicati dal famoso settimanale statunitense. È questa la mostra “Life Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia” in corso a Cremona, al Museo del Violino, fino all’11 giugno

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© EVE ARNOLD / MAGNUM PHOTOS / CONTRASTO


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Continuare ad imparare, a conoscere, ad apprendere. Tutto ciò consente all’adulto di aumentare la riserva cognitiva, rendendolo meno esposto al rischio di demenza

APPRENDERE ALLUNGA LA VITA di Anna Maria Melloni Centro Studi 50&Più APPRENDERE, IMPARARE ANCORA, nozioni diverse, nonostante i banchi di scuola siano soltanto un ricordo lontano. È possibile? Certamente sì, purché lo si faccia tenendo conto della propria età, che da tempo si sono superati gli “anta” e si adotti un metodo diverso da quello che andava bene quando si era ragazzi. Qual è la differenza sostanziale tra l’apprendimento di un bambino e quello di un adulto? Il bambino apprende ogni cosa, come una spugna assorbe quello che gli viene trasmesso, purché l’insegnante sia in L’ANDRAGOGIA DI MALCOM KNOWLES grado di tener viva la sua attenzione, di Un modello di apprendimento per gli adulti sollecitare il suo interesse. Per l’adulto Secondo il noto educatore statunitense Malcom Knola cosa è differente, l’adulto ha bisogno wles, esistono alcuni elementi fondamentali per la di percepire in modo chiaro che ciò che formazione delle persone adulte: il bisogno di conodeve apprendere gli è utile, che servirà scere, il concetto di sé, la motivazione, la disponibilità a semplificargli un problema lavorativo, e l’esperienza.

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DAL 1973 È POSSIBILE MIGLIORARE LA PROPRIA RISERVA COGNITIVA DEDICANDOSI AD ATTIVITÀ CULTURALI, COLTIVANDO RELAZIONI SOCIALI, SVOLGENDO ATTIVITÀ FISICA, LEGGENDO...

che potrà aprirgli nuove strade, che soddisferà un interesse vivo da tempo. È la motivazione a fare la differenza per un adulto. Una persona che non è mai riuscita ad utilizzare un videoregistratore o un forno a microonde potrà così imparare, e con una certa facilità, ad utilizzare un pc o applicazioni come Skype e WhatsApp. A sostenerla, la motivazione, il desiderio di comunicare con un figlio o un nipote: la volontà di padroneggiare uno specifico strumento per una determinata funzione, “mi ci applico perché mi serve”. L’adulto ha già imparato tanto, ha esperienze alle spalle e ciò che potrà acquisire in una situazione di apprendimento sarà »

LA GERAGOGIA

Come imparare la vecchiaia La parola geragogia nasce dall’incrocio di geriatria e pedagogia. Venne utilizzata per la prima volta nel 1973 in un trattato di Angiolo Sordi, per parlare di educazione all’invecchiamento. La geragogia mira alla psico-attivazione dell’anziano, al mantenimento della sua autonomia e alla migliore organizzazione del suo ambiente di vita. Parte dal presupposto che occorre prepararsi ai cambiamenti dovuti all’avanzare dell’età ed è necessario farlo durante tutto l’arco della vita. Intende scardinare quei pregiudizi che vedono l’anziano emarginato e passivo, sensibilizzando in tal senso l’individuo, la famiglia e la collettività più in generale. Una vera e propria “educazione all'invecchiamento” deve partire dalla conoscenza degli stili di vita che favoriscono un invecchiamento sano e attivo, dell’importanza dell’attività fisica, di una equilibrata alimentazione, dei rischi connessi all’uso di certe sostanze tossiche. Senza trascurare la consapevolezza sull’importanza delle attività di tipo intellettuale, che possono non solo migliorare le conoscenze, ma portare ad un arricchimento dell’orizzonte esistenziale.

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SOCRATE LA MAIÈUTICA

Alla ricerca di idee e pensieri La parola maièutica deriva dal greco maieutike e significa letteralmente “arte ostetrica”. Viene utilizzata per indicare il metodo di insegnamento attribuito al filosofo ateniese Socrate (469-399 a.C.), secondo il quale, interrogando abilmente un interlocutore, lo si aiuta a mettere in luce il suo pensiero. Secondo quanto riportato da Platone, l’ispirazione di questo metodo venne a Socrate dalla madre Fenarete, che era una levatrice. Attraverso una serie di domande, il filosofo aiutava infatti i suoi allievi a partorire la verità. Come una levatrice aiuta la madre a far nascere il figlio, Socrate conduceva l’interlocutore a ricercare dentro di sé idee e pensieri, determinandoli in modo il più possibile autonomo. A distanza di oltre due millenni, il metodo socratico rappresenta ancora un importante riferimento nell’apprendimento degli adulti.

14 I 50epiumagazine.it I MAGGIO 2017

sempre e comunque inferiore a ciò che ha già appreso nel suo passato. Deve in qualche modo ancorare il nuovo apprendimento alla sua storia pregressa, agganciarlo alle competenze già acquisite, deve essere messo in condizione di attribuire significato ad eventuali nuove conoscenze a partire dalla propria esperienza: “posso apprendere ciò che ha significato, valore, utilità per me”. Esiste una disciplina, l’andragogia, che si occupa in modo specifico dell’apprendimento degli adulti. Il suo

nome deriva dall’unione di andr(o), ovvero uomo, e (ped)agogia, la disciplina che studia le teorie e i metodi relativi all’educazione dei bambini e dei ragazzi. Il suo massimo esponente è Malcolm Knowles (Livingston 1913 - Arkansas 1997), che ha individuato alcuni elementi fondamentali del modello dell’apprendimento degli adulti: • gli adulti devono percepire il bisogno di conoscere, devono sapere perché occorra apprendere qualcosa, a cosa possa servire; • un adulto ha poi un concetto di sé basato sull’autonomia, se vive una situazione in cui non può autogovernarsi, porrà delle resistenze; • per apprendere dovrà avere una motivazione: maggiori soddisfazioni lavorative, una migliore qualità della vita, l’accrescimento dell’autostima... • la disponibilità ad ap-

prendere è limitata, perché mirata a ciò che viene ritenuto utile, sarà quindi orientata a ciò che consente di assolvere un compito o affrontare problemi della vita reale; • l’esperienza rappresenta uno dei cardini da cui occorre partire, il nuovo apprendimento dovrà infatti integrarsi con quanto precedentemente acquisito. Quando non riusciamo ad imparare qualcosa, una materia ci risulta ostica, un contenuto del tutto inaccessibile, dobbiamo chiederci - prima di flagellarci e attribuirci la responsabilità dell’insuccesso - se percepiamo come davvero utile ciò a cui ci stiamo applicando, se lo riteniamo interessante e se chi ce lo sta proponendo lo sta facendo nel modo adeguato, tenendo quindi conto che ha davanti a sé un adulto, con un bagaglio di esperienza da cui potrebbe (e dovrebbe!) partire.


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APPRENDERE CONVIENE! COLLEGATE FRA LORO

La salute mentale e fisica L’apprendimento consente di rafforzare il nostro cervello, aumentando la riserva cognitiva e rendendolo così più resistente contro il rischio di demenza. Gli studi ci dicono che il cervello di un individuo con alta riserva cognitiva è un cervello potenzialmente più plastico, che ha creato reti cerebrali alternative attivabili in condizioni di particolare necessità (come dopo un ictus o all’insorgere di una malattia come l’Alzheimer). È possibile migliorare la propria riserva cognitiva dedicandosi ad attività culturali, svolgendo un lavoro che richiede uno sforzo intellettuale, coltivando relazioni sociali, praticando giornalmente un’attività fisica, leggendo e dedicandosi ad attività complesse come lo studio di uno strumento musicale o di una lingua

straniera. La riserva cognitiva può essere sviluppata anche dedicandosi ad attività creative, facendo i calcoli a mente, cercando di svolgere attività abituali in modo diverso. Dalla metà degli Anni ’70, si è cominciato a dare importanza all’alfabetizzazione medico-sanitaria, ovvero alla capacità delle persone di comprendere e utilizzare le informazioni in modo da poter promuovere e mantenere la propria salute. Numerosi studi dimostrano un’associazione tra scarsa alfabetizzazione sanitaria ed esiti clinici negativi, tra cui un incremento dell’ospedalizzazione ed una maggiore mortalità, che aumenta se il paziente è anziano. Questo dato è allarmante se si pensa che - secondo uno studio condotto su nove Paesi dell’Ue - il 55% della popolazione italiana dimostra livelli di alfabetizzazione inadeguata o problematica.

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_Laureati_Layout 1 19/04/17 15.02 Pagina 16

Amy Craton, hawaiana, si è laureata a 94 anni; Luigi Milana, italiano, ha cominciato l’università dopo i cinquant’anni e l’anno scorso è arrivato al settimo titolo. Sempre più spesso gli ultracinquantenni decidono di chiudere un percorso di studi interrotto in passato, o di aprirne uno tutto nuovo. Non per trovare lavoro, ma per stare meglio con se stessi ed entrare in contatto con le proprie passioni

__le INCHIESTE di 50&Più__

LAUREA, UN SOGNO SENZA ETÀ

di Ilaria Romano

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SECONDO ALMALAUREA, I LAUREATI OVER 50 PREFERISCONO SCIENZE POLITICHE E LETTERE. INOLTRE, IL 46% DI LORO SI DICHIARA INTENZIONATO A VOLER CONTINUARE GLI STUDI DOPO LA LAUREA

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NON SI PUÒ VIVERE SENZA SAPERE, perché l’istruzione è vita. Così Amy Craton, una donna hawaiana, ha spiegato semplicemente la sua sete di conoscenza che l’ha portata a laurearsi a 94 anni. Costretta ad abbandonare il college per accudire i figli dopo il divorzio, nel 2013 ha deciso di riprendere gli studi e di sfruttare il suo tempo per imparare ancora qualcosa, realizzando un sogno che tanti anni prima era stata costretta a mettere da parte. In questo nuovo percorso la tecnologia le è venuta incontro: a causa dei suoi problemi di udito avrebbe avuto serie difficoltà a seguire le lezioni in un ateneo, ma con il sistema on line ha risolto il problema, e ha cominciato a frequentare i corsi direttamente da casa, da-


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vanti allo schermo di un computer. Tre anni dopo ha festeggiato il suo diploma in Arte Creativa con amici e parenti, e persino il presidente della Southerns New Hampshire University Online è volato alle Hawaii per consegnarle di persona la sua pergamena. Una tenacia durata 75 anni è stata, invece, ciò che ha permesso ad Antony Brutto, americano del West Virginia, di concludere una carriera universitaria cominciata a 19 anni e terminata a 94 con la laurea, anche per lui in Arte. La sua storia è stata raccontata dal New York Post: si era iscritto nel 1939, ma poi era stato arruolato nelle forze aeree dell’esercito dove era rimasto fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946 ci aveva riprovato, ma era stato nuovamente costretto a sospendere i corsi per curare la moglie malata, e dedicarsi a lei e al suo lavoro di macchinista a tempo pieno. Da allora, quel sogno accantonato in gioventù non si era mai spento. Così, una volta in pensione, ha ripreso in mano i libri e nel 2015 è stato proclamato dottore. Anche in Italia non mancano studenti eccellenti, come Luigi Milana, che da giovanissimo

sognava di diventare un ingegnere e poi si è rimesso a studiare a 53 anni, e non si è più fermato. Nel 2016, a 83 anni, ha conseguito la sua settima laurea. Rimasto orfano a soli dieci anni, era stato costretto ad andare a lavorare molto presto, e per studiare Ingegneria era obbligatorio seguire le lezioni. «Io non potevo raccontava lo scorso anno dopo il settimo diploma -, perché avevo trovato un posto allo Zuccherificio di Pontelongo e poi nei cantieri navali di Venezia». Poco prima di andare in pensione ha deciso di studiare Lettere, e poi Teologia, Filosofia, Storia Moderna, Scienze Storiche, Scienze delle Religioni e, infine, Filologia. Concetta Perrone è invece diventata dottoressa in Filosofia a 84 anni, con una tesi in Psicologia generale sul ruolo dell’anziano nella società. Per lei è la seconda laurea, dopo la triennale nella stessa disciplina. «La capacità di apprendere non si affievolisce con l’età - ha raccontato - a patto di essere esercitata, e gli anziani possono avere un ruolo importante e attivo nella società». Un argomento che ha affrontato nella sua prova finale, e che ha dimostrato con la sua » MAGGIO 2017 I 17


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ esperienza personale. Gli esempi sono tanti, ciò che è certo è che per inseguire un sogno non c’è età se si è determinati. Oggi, poi, la tecnologia ci viene incontro, e chi vuole intraprendere un percorso di studi senza la difficoltà di doversi recare in ateneo a seguire i corsi può scegliere i percorsi delle università telematiche, che garantiscono un accesso in rete alle lezioni e ai contenuti, praticamente in tempo reale ma senza spostarsi fisicamente da casa, se non per sostenere gli esami; e, ovviamente, assicurano un titolo di studio di pari valore rispetto ai percorsi tradizionali. Secondo i dati del consorzio interuniversitario Almalaurea sul profilo dei laureati italiani, sono 2.500 i laureati che hanno conseguito il titolo oltre i cinquant’anni di età. Di questi il 68% ha un lavoro, il 49% ha già un precedente percorso universitario alle spalle e decide di rimettersi in gioco per conseguire una seconda laurea, in linea con il suo percorso professionale nel 50% dei casi, ma sulla spinta dei propri interessi culturali e dalla voglia di fare qualcosa per sé. Le facoltà più frequentate dagli over 50 sono Scienze Politiche (23,5% dei casi) e Lettere (17%). Rispetto ai colleghi universitari più giovani, si tratta molto spesso di persone che provengono da contesti sociali ed economici meno favoriti: solo l’11% ha a sua volta un genitore laureato, contro il 28% dei “laureati junior”, e

COME SE LA CAVANO

Risultati

Il voto medio degli esami per gli over 50 è 26/30. È 101,9 il voto di laurea.

Tempi

La durata media di un percorso di studi per gli adulti è di 8,1 anni (4,5 per i giovani).

Over 50

Provengono per il 45% da istituti tecnici. I giovani per il 64% dai licei.

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solo il 12% ha una famiglia economicamente avvantaggiata, contro il 22% dei “giovani”. Nel corso degli studi superiori hanno frequentato istituti tecnici per il 45% dei casi, a fronte dei colleghi più giovani che provengono per il 64% dai licei. I tempi di conseguimento di una laurea per gli over 50 sono solitamente più lunghi, soprattutto se non si è ancora in pensione: la durata media del percorso di studi è di 8,1 anni contro i 4,5 dei più giovani. Di contro i risultati sono comunque buoni, e il voto medio degli esami è il 26, mentre quello di laurea 101,9; il 64% degli iscritti senior si dice soddisfatto dell’esperienza universitaria, e valuta positivamente le strutture che gli atenei mettono a disposizione, come biblioteche e laboratori. Com’è naturale, i laureati con oltre cinquant’anni svolgono meno tirocini e fanno meno esperienze all’estero durante il percorso di studi, ma ben il 46%, dopo il secondo titolo, si dichiara intenzionato a proseguire la formazione, in linea

con i suoi interessi personali. La domanda di cultura e formazione senza limiti di età è una tendenza diffusa. Secondo il New York Times, il numero di cittadini americani over 65 che frequentano i college è destinato a crescere. Questo perché molti pensionati hanno terminato la prima vita lavorativa quando erano ancora nel pieno della crescita professionale ma soprattutto personale, e quindi con piacere dirottano competenze ed esperienza nello studio. Non è un caso che negli Usa 22 università abbiano deciso di ragionare insieme proprio su questo nuovo target di studenti, per offrire percorsi formativi e servizi che tengano conto di una popolazione universitaria in continua evoluzione. Persino in Gran Bretagna il numero di studenti over 50 è di almeno 5mila persone, compresi anche alcuni over 70 e 80. E le università cominciano a ripensare alle tasse annuali, e ad eventuali prestiti che consentano anche ai pensionati di potersi pagare la retta universitaria.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Dal 1987 ad oggi oltre 9 milioni di studenti sono stati coinvolti nelle borse di mobilità, più di 350mila italiani. Storie di vite cambiate dall’Erasmus

ERASMUS, UN VIAGGIO LUNGO TRENT’ANNI di Romina Vinci DA TRENT’ANNI METTE IN CONTATTO PAESI, università e istituti di ricerca, permette la promozione del sapere e la scoperta dell’Europa. È il capitolo dell’integrazione preferito dai giovani. È l’Erasmus, il programma di mobilità studentesca nato nel lontano 1987 che, in tre decenni, ha fatto viaggiare nove milioni di studenti. Marta Rovagna, classe 1980, vive a Roma ed ha tre figli, non dimentica però quando, nel settembre del 1999, preparò la valigia e partì alla volta di Parigi: «È stata la mia prima esperienza fuori casa, molto dura, ma mi ha insegnato tanto. Il francese lì imparato mi è servito poi per i miei viaggi in Africa». Sono passati tanti anni, ed un velo di nostalgia si pone nel ricordo della sua esperienza d’oltralpe: «Si respirava fiducia, possibilità, speranza, era prima del 2001, era come il vecchio mondo, ma ancora non lo sapevamo», dice. »

DOPO GLI STUDI

Le statistiche positive Cinque anni dopo il completamento degli studi il tasso di disoccupazione degli studenti Erasmus è più basso del 23% rispetto agli altri. Il Parlamento Europeo ha stanziato 14,7 miliardi di euro con un aumento del 40% delle borse di mobilità. Quattro milioni di ragazzi potranno fare esperienze nell’Ue fino al 2020.

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Ferruccio Cittadini è un ingeNEI PAESI BASCHI gnere italiano Dalla curiosità che vive e lavora all’arricchimento personale a Parigi, ed anDomenico Borriello, 21 anni di origini napoche lui è approletane, da Febbraio si è trasferito a Vitoriadato nella capiGasteiz, la capitale dei Paesi Baschi, mosso tale francese graanche dalla curiosità per la filosofia calcistica zie all’Erasmus: dell’Atletic Club di Bilbao. È entusiasta dei «Nella mia facolsuoi primi mesi di Erasmus: «Il bello di tà di Ingegneria quest’esperienza - racconta - si vive in strada, Elettronica di insieme alla gente del posto e agli studenti Roma Tre, nel provenienti da ogni parte d’Europa. Vivere 2001, c’erano soin un altro Paese ti insegna che esistono lo otto borse di tanti modi di vivere, e quello della tua terra mobilità e quatnatia non è l’unico. Così devi abituarti agli orari, decisamente differenti, e a concetti tro destinaziocome la chiusura totale delle attività comni. Ne vinsi una merciali la domenica per favorire la concie scelsi Parigi», liazione familiare. Al termine di questa esperacconta. «In rienza credo che tornerò a casa con una quegli anni noi qualità in più, la flessibilità». studenti non pensavamo molto ad un futuro fuori l’Italia, ed un’espeCENNI STORICI L’ERASMUS DEVE IL SUO NOME rienza di studio all’estero AD ERASMO DA ROTTERDAM, non era nei progetti dei L’UMANISTA OLANDESE più. Nemmeno tra i miei. CHE NEL XV SECOLO GIRÒ L'EUROPA PER STUDIARE E invece mi arricchì sul USI E COSTUMI DEI VARI POPOLI piano didattico, scoprendo CHE LA COMPONEVANO modi diversi di insegnare e di apprendere. E dal lato umano, facendomi incontrare persone provenienti da tutto il mondo. Dopo l’Erasmus, ho deciso di laurearmi in fretta per tornare a Parigi e continuare qui i miei studi (specializ-

ESPERIENZE

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zazione post laurea e dottorato di ricerca). Penso che senza l’Erasmus oggi sarei altrove, forse ancora in Italia». Federico Castillo, 29 anni, milanese Doc, ha scelto invece di partire alla volta della Germania: «Ho vissuto sei mesi a Rostock ed è stata una grande opportunità per mettere alla prova le mie conoscenze linguistiche del tedesco. Non dimenticherò mai l’ansia dei primi giorni, quando si trattava di sistemare le documentazioni sull’appartamento e l’iscrizione all’università», ricorda. Tra le mete più gettonate dagli studenti c’è la Spagna. Elizabeth Jane, ad esempio, ha scelto Salamanca: «A distanza di dieci anni posso affermare che l’Erasmus mi ha dato sicurezza e fiducia in me stessa. Ricordo come ieri il momento in cui arrivai a Salamanca, ero piena di aspettative e di paure, il distacco con la famiglia è stato difficile perché all’epoca per telefonare c’erano solo dei cari call center oppure gli Internet point».

Anche Martina Vassallo, 34 anni, ha provato le stesse paure: «Ricordo benissimo il primo risveglio a Salamanca. Fu scioccante. Durante i giri pre partenza, con tutte le pratiche burocratiche da sbrigare, non c’era stato molto tempo per realizzare. Ma quella mattina compresi la portata di quello che stavo facendo e mi sembrò all’improvviso un’impresa gigante: ero sola e sarei stata nove mesi lontana da casa, dagli amici e dai luoghi a cui ero abituata. Il panico, quella fu la prima difficoltà, ma fu anche l’ultima». L’estrema funzionalità dei servizi, la dimensione a misura d’uomo, la mente super aperta delle persone che ha incontrato e la consapevolezza di trovarsi in un momento irripetibile della sua vita hanno trasformato quell’ansia in entusiasmo. «L’Erasmus mi ha dato la capacità di trovare la forza per cambiare punto di vista anche nei momenti più difficili e trasformarli in opportunità di crescita. Se dovessi racchiudere tutta l’esperienza in una sola immagine sceglierei quella


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IN GIRO PER L’EUROPA ANGELO GIUSEPPE PISANO

Dalla Sardegna all’Inghilterra passando per Grecia e Spagna Angelo è sardo ed ha frequentato Architettura in un’università, quella di Sassari che dà all’80% degli studenti la possibilità di partecipare a progetti internazionali con borse di studio. È così che è riuscito a fare ben tre esperienze all’estero. «Al terzo anno di università, grazie all’Erasmus Placement, sono partito per un tirocinio di tre mesi e mezzo in Grecia, ad Heraklion. Poi ho fatto un master in Spagna grazie ad una borsa regionale, vivendo per più di un anno tra Madrid e Barcellona. Dopo sono riuscito ad ottenere una borsa “Erasmus per giovani imprenditori", ed ho scelto l’Inghilterra. Qui a Bristol, al termine dell’Erasmus, mi hanno fatto un contratto, e oggi lavoro in uno studio di architettura. I miei boss a lavoro sono tre. Izaak è inglese, quindici anni fa ha fatto l’Erasmus in Danimarca. Elke, che è sua moglie, è tedesca, ha fatto l’Erasmus a Vienna. Il terzo capo è Federica, genovese, è partita per Parigi con il progetto Leonardo ed ha conosciuto suo marito, un ragazzo tedesco che aveva un lavoro a Bristol».

di me al mattino mentre raggiungo a piedi l’università attraversando la Plaza Mayor semi deserta e sorrido felice come una bimba che va all’asilo». Trovarsi davanti ai propri limiti, e scoprire la forza per superarli, è questo che rende l’Erasmus un’esperienza irripetibile. Nicoletta Frangipane aveva scelto Santiago de Compostela, la città più piovosa della Spagna: «Il mio Erasmus ha avuto due fasi, una iniziale di completo disagio, di poca socializzazione e incontri con persone sbagliate. I primi mesi li ho vissuti cercando di trovare il divertimento di cui tutti parlavano, ma non fu così. Ero sul punto di rinunciare, poi qualcosa è scattato nella mia testa: se fos-

si tornata in Italia avrei fallito, e mi sarei portata dietro il peso di questo fallimento. Ho deciso di resistere, e tutto è cambiato: sono arrivati dei nuovi coinquilini e dei vicini di casa fantastici. Eravamo costantemente insieme. Da lì sono nate amicizie che resistono ancora oggi, e sono passati dieci anni». Dopo Santiago Nicoletta è tornata a Roma a concludere i suoi studi, poi ha vissuto per quasi tre anni in Irlanda, e dopo si è spostata a Londra dove, dal 2010, convive con il suo compagno Irlandese. «L’Erasmus - racconta - non è solo serate di chupitos e paella, ma tanto di più: forma i giovani di domani, li rende cittadini del mondo, indipendenti, coraggiosi, ricchi nell’animo».

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__ATTUALITÀ__ LA SCELTA

Al momento della richiesta il cittadino potrà decidere se dare o meno il consenso alla donazione degli organi.

I dati variabili del documento sono stampati con una tecnica che produce una bruciatura degli strati interni della card

ECCO LA CIE 3.0: LA CARTA D’IDENTITÀ DIVENTA ELETTRONICA

di Donatella Ottavi

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COME RICHIEDERLA

Se sprovvisti di documento valido, sarà necessario recarsi accompagnati da due testimoni NEL DETTAGLIO

I cittadini possono richiedere la Cie presso il proprio Comune di residenza o di dimora, muniti di fototessera in formato cartaceo o elettronico (su supporto Usb) e codice fiscale. Nel caso vi sia l’impossibilità a presentarsi fisicamente presso lo sportello comunale, si potrà incaricare un delegato che, oltre a fornire una documento di riconoscimento del titolare, dovrà produrre anche la documentazione attestante la motivazione dell’impedimento. La validità della Cie varia in base all’età: 3 anni per i minori di età inferiore ai 3 anni; 5 anni per i minori di età compresa fra i 3 e i 18 anni; 10 anni per i maggiorenni.

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ANCORA STENTA a decollare perché molte amministrazioni non riescono ad attrezzarsi adeguatamente, ma la sperimentazione sull’emissione della carta d’identità digitale continua. Rispetto alla versione cartacea, che sembrerebbe essere la più contraffatta in Europa, la carta d’identità elettronica garantisce un alto livello di sicurezza: fatta di policarbonato, viene prodotta a Roma - nello stabilimento della Zecca -, con l’aggiunta di un chip non clonabile che contiene foto, codice fiscale, dati anagrafici, di residenza e cittadinanza, informazioni per la firma digitale. Potenzialmente è in grado di fare molto: dal velocizzare la procedura di trasporti su bus e metro a semplificare gli acquisti a rate, fino ad aprire varchi in stazioni, aeroporti e stadi...

Averla è semplice: basta fare domanda presso il proprio sportello comunale, lasciare l’impronta digitale e versare un contributo di 22 euro. Il costo maggiore rispetto alla versione cartacea - che si aggira attorno ai 5 euro - è dovuto alle spese industriali per la realizzazione, oltre che ai diritti di segreteria, alle spese di spedizione e all’applicazione dell’Iva. Entro sei giorni al massimo il cittadino che ne ha fatto richiesta riceve la carta a mezzo posta. Al momento, nel nostro Paese, circa 300mila cittadini di 199 Comuni sono in possesso del documento d’identità digitale. Secondo il ministero della Pubblica Amministrazione, però, entro la fine dell’anno il numero dei Comuni coinvolti salirà a 1.700.


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intervista di Raffaello Carabini

«PENSARE DI AVER RAGGIUNTO UN TRAGUARDO È COME ESSERE DI FRONTE AD UN MIRAGGIO» 24 I 50epiumagazine.it I MAGGIO 2017


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U UTO UGHI

L’AQUILA, 17 aprile 2016. Conclusione in bellezza della 70a stagione della Società dei Concerti Barattelli: suonano i maestri Uto Ughi al violino e Bruno Canino al piano, rispettivamente classe 1944 e 1935. Handel e Tchaikovsky, la celeberrima Sonata a Kreutzer di Beethoven e la funambolica Carmen Fantasy di Pablo de Sarasate, eseguite in maniera entusiasmante. Non solo. «Bruno, - ci dice il grande violinista, - quella sera ha dormito a Roma cinque o sei ore, poi ha preso un aereo e la sera successiva si è esibito splendidamente alla Carnegie Hall di New York. È miracoloso a oltre ottant’anni: ci vuole una resistenza fisica formidabile. Poi lui è un personaggio incredibile, con una cultura musicale sterminata. Passa da un repertorio romantico al contemporaneo, all’impressionistico, senza sforzo, da un

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__le INTERVISTE di 50&Più__

Non ha bisogno di presentazioni, è probabilmente il solista più famoso d’Italia. È stato da quasi subito un enfant prodige e poi ha continuato a suonare in tutto il resto del mondo, nelle maggiori istituzioni musicali e con i più grandi direttori. E oggi continua a farlo, emozionando cultori e semplici appassionati

+ momento all’altro». borgo di Cervo (Im) il Per un violinista, 54° Festival di Musica anche giovane, da Camera) - sia in un un’esperienza del quartetto d’archi sia genere sarebbe quacon orchestre come i si impossibile... Filarmonici di Roma Sì, proprio per una oppure i celebrati Soquestione fisica. Il mio listi Veneti. strumento si suona in «Ogni artista ha la sua piedi, in una posizione identità, il suo mondo, quasi da crocifisso, il suo modo di esprianatomicamente del mersi, che è assolutatutto innaturale, con mente unico e irripeuna fatica molto maggiore, anche «HO INCISO TUTTI I CONCERTI PIÙ se ovviamente, IMPORTANTI. IL CD È UNO SPECCHIO benché seduto, DI COME SI ERA 10, 20 ANNI FA. anche il pianista MA SI CAMBIA: APPREZZO DISCHI CHE AL MOMENTO MI PIACEVANO si affatichi. POCO E NE MIGLIOREREI ALTRI Il 73enne Uto CHE CREDEVO SAREBBERO Ughi, uno dei RIMASTI NEL TEMPO» musicisti italiani più amati, erede della nostra grande tibile, inimitabile dagli tradizione violinistica, altri. Suonare nei dienfant prodige che già versi contesti porta in a sette anni proponeva fondo ad atteggiamenti in pubblico Bach e Pacomplementari. Quanganini, non è da meno. do il solista suona con Continua ad allineare l’orchestra non è sepaconcerti preziosi, esirato, non è accompabendosi sia in duo con gnato dall’orchestra. pianisti - oltre a CaniBrahms o Tchaikovsky no, i quarantenni Marpropongono un tutco Grisanti, Marcello t’uno di solista e orcheMazzoni, Andrea Bacstra, si deve creare un chetti (il 14 luglio aprilegame tra solista e orranno nel magnifico chestra in modo che si

integrino tra loro. Dev’essere un unicum. Il concerto di Beethoven è una grande sinfonia con l’apporto di un violino solista, così il concerto di Brahms, che è una somma sinfonia romantica con l’apporto del violino. Il quartetto è un po’ diverso, perché nella musica cameristica bisogna cercare continuamente di ascoltare molto gli altri. Mai suonare per se stessi: è un dialogo a quattro voci. È un atteggiamento che bisogna assumere e che è molto utile alla maturazione musicale. Un musicista senza il confronto con gli altri non può progredire. Nessuno vive nella propria sfera separata e basta. Secondo me, un vero musicista “deve” fare musica da camera». Maestro, cosa l’ha portata a scegliere il violino? Perché ho sempre amato anche l’opera lirica. E il violino è lo strumento che somi- » MAGGIO 2017 I 25


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UTO UGHI glia di più alla voce umana. Ha tutte le tonalità timbriche di un tenore, di un baritono o di un soprano, dipende da quale espressione gli si vuole dare. Da quando avevo tre-quattro anni ho avuto la fortuna di ascoltare musica, perché mia nonna era pianista, era austriaca, di un Paese che ha sempre avuto un grande culto per la musica, che si è sviluppata soprattutto a Vienna. I miei erano triestini, altra città con una grande tradizione di musica classica. Ritiene sia più facile oggi sviluppare una carriera importante nella musica rispetto a quando ha iniziato lei oppure più difficile? Molto più difficile. Quando ho iniziato io c’erano ancora strutture solide, non c’erano i problemi economici di cui soffrono la musica classica e tutti i teatri oggi. I giovani non hanno sbocchi, le orchestre hanno chiuso oppure stanno chiudendo, si deve andare all’estero. Quando ero ragazzo e studiavo c’era un grande ottimismo, c’erano molte orchestre, c’era entusiasmo. Ma questo non avviene solo nella musica, i problemi di lavoro ci sono in tutti i settori. Quanti giovani, quanti cervelli devono espatriare perché in Italia non trovano un’occupazione adeguata? Che differenze ci sono tra il giovane Uto Ughi che sta per conquistare il mondo e il grande musicista Uto Ughi di oggi dal punto di vista dell’espressione musicale? È una realtà abbastanza complessa. Da giovani si suona con un grande entusiasmo, istinto, forza, talento che sorregge. «NELLE SCUOLE Man mano che passa il temLA MUSICA È UNA SCELTA COMPLEMENTARE, NON FA po ci si accorge della perPIÙ PARTE DELLA NOSTRA fettibilità del confronto con FORMAZIONE UMANISTICA: un’opera d’arte. L’interpreÈ UNA GRAVE PECCA tazione può essere contiDEL SISTEMA EDUCATIVO ITALIANO» nuamente messa in discussione perché non ne esiste una unica, va soggetta a ripensamenti o addirittura a concezioni diverse. La bellezza di un’opera d’arte è anche la problematica cui ti sottopone, nel non finire mai di mettere in discussione la propria interpretazio-

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In alto, Ughi (il secondo a sinistra), insieme ad Accardo, Gazzelloni, Petracchi, Garbarino, Brengola. L’occasione è quella del Festival “Omaggio a Venezia”.

ne. Chi crede di aver raggiunto un traguardo si trova sempre di fronte a un miraggio: man mano che ci si avvicina si allontana. Non ritiene che ogni stagione della vita di un uomo abbia la sua musica: il rock per i giovani, la musica leggera per gli adulti e magari la classica per i più maturi... Bella domanda. Io credo che la grande arte, la grande musica, così come il grande teatro o la grande letteratura, vadano bene per ogni

età. Per i bambini e gli anziani, i giovani e le persone mature. Certo i ragazzi dovrebbero essere abituati all’ascolto fin dai primi anni, dalla scuola. Avviene in molti Paesi del mondo; in Giappone e in Cina, ad esempio, ci sono milioni di giovanissimi che studiano lo strumento e ascoltano. Da noi non è così. L’ascolto non ha età, può essere valido sempre, fin dalla primissima infanzia. Quello che serve è l’educazione che insegna a sviluppare il gusto. Il gusto non è innato, dipen-

BIOGRAFIA

1954

SIENA Studia alla Chigiana di Siena: «Le lezioni di Pablo Casals su Bach erano dei monumenti alla musica. Il violoncellista è stato il primo dei numerosi artisti che mi hanno dato continue iniezioni di vitalità».

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1967

VENEZIA Sergiu Chelibidache lo dirige in un concerto alla Fenice di Venezia: «Mi impressionò l’enorme tensione e austerità musicale. Scoprii la straordinaria intensità e profondità spirituale dei tempi molto lenti».


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I VIOLINI

«Ho provato a dirigere un’orchestra, mi piace molto, ma chi si dedica a uno strumento per ore ogni giorno non ha il tempo per prepararsi alla direzione» 1980, festival “Omaggio a Venezia”. Uto Ughi (al centro della foto) durante il conferimento del premio “Una vita per la musica” ad Andrés Segovia (a destra).

de dal grado di cultura e di sensibilità. E certamente gli italiani non sono inferiori a nessuno al mondo in questo: abbiamo dato i natali ai più grandi musicisti, compositori, interpreti, direttori d’orchestra. Quello che manca è l’istruzione nelle scuole, un’adeguata preparazione, educazione e informazione. Si studiano tante materie, ma la musica è pressoché sempre esclusa. Ha dei compositori contemporanei che ama? Ce ne sono certamente diversi di valore e di spessore, però spesso la musica contempora-

1976

nea è quasi inaccessibile, troppo intellettuale. La musica dev’essere un fatto spontaneo e di ispirazione: in quella contemporanea c’è troppa ingegneria, troppa elettronica, troppa costruzione, più che uno sviluppo tematico di idee, com’era nella musica fino a cent’anni fa. È molto difficile che un giovane venga avviato alla musica contemporanea, lo si avvia a Vivaldi o a Mozart perché sono più immediati, ancora oggi più vicini a loro. Però ammetto che non si può fare di ogni erba un fascio. Lei ha un autore o un pez-

ROMA Dirige il 1° festival “Omaggio a Venezia”, che proseguirà con “Omaggio a Roma”. «Ciò che non fanno le scuole dovrebbero farlo i musicisti, scendendo dalla loro torre d’avorio e facendo concerti aperti ai giovani».

1997

LE VOCI UNICHE DELLA LIUTERIA

«Quando si parla di Stradivari e Guarneri, voci uniche nella storia della liuteria, si parla di arte. Nessuno ha mai raggiunto la perfezione e la bellezza del suono di quegli strumenti, realizzati a Cremona nella prima metà del ‘700. È come dire Raffaello e Michelangelo: dopo non ci sono stati pittori più grandi. Sono dei geni incomparabili e insuperabili». Ughi si esibisce con lo Stradivari Kreutzer (appartenne al francese Rodolphe per cui Beethoven scrisse la magnifica Sonata) del 1701 e con il Guarneri del Gesù Hennel-Rosé del 1744. A ottobre scorso lo Stradivari Molitor è stato battuto a New York per 3,6 milioni di dollari; nel 2010 il Guarneri del Gesù Vieuxtemps venne venduto per 18 milioni di dollari, la cifra più alta mai pagata per un violino. «Suonare un Guarneri è come gustare ricco cioccolato, mentre uno Stradivari ha il sapore di un gelato alle fragole», affermava il cultore Geoffrey Fushi.

zo del cuore? No. Ne esistono tanti, dipendono dal momento psicologico che si sta attraversando, dal bisogno che uno ha di risvegliare certe corde della sensibilità. Non esiste una situazione fissa. Potrei ascoltare la Passione secondo Matteo di Bach o sentire la necessità di Schubert. È come dire qual è il libro preferito. Esistono tanti stadi della vita in cui si è più vicini a un autore oppure a un altro. Non c’è una scelta programmatica fissa. Anche perché la musica in qualche modo aiuta la crescita individuale. Non che sia terapeutica, ma... No, no. Invece è proprio terapeutica. Ho partecipato a congressi di musicoterapia, e molti terapeuti e psicologi mi hanno spiegato che ad esempio la musica di Mozart, che è senza tortuosità, senza angosce, generata spontaneamente dall’autore - a differenza di quella di molti altri, come Beethoven, che prima di scrivere un’opera ripeteva, cancellava, rifaceva, era macerato dalla fatica - è rasserenante e rivitalizzante. Mozart scriveva senza correzioni, come acqua che scorre da una sorgente, e questo aiuta moltissimo nelle nevrosi e nello stress di ogni giorno.

RICONOSCIMENTI Il Presidente Scalfaro gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per gli elevati meriti artistici; nel 2004 Ciampi la Medaglia d’Oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

In oltre mille Comuni italiani si vota per eleggere il sindaco e il nuovo consiglio comunale. Le prossime amministrative interessano anche quattro capoluoghi di Regione

AMMINISTRATIVE 2017: AL VOTO di Ilaria Romano QUEST’ANNO ANDRANNO AL VOTO 1.021 Comuni che l’11 giugno sono chiamati a rinnovare il sindaco e il consiglio comunale. Si vota anche in quattro capoluoghi di Regione, Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo, e 21 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona). Anticipano al 7 maggio soltanto i Comuni della Valle D’Aosta e delle Province AutoNUOVE REALTÀ AL VOTO nome di Trento e Bolzano. Per la prima Le fusioni per soppressione dei Comuni volta andranno alle elezioni anche nove Quest’anno sono state approvate 13 fusioni di Codei nuovi Comuni istituiti quest’anno atmuni, per un totale di 26 Comuni soppressi. Il nutraverso il processo di fusione amministramero complessivo dei Comuni italiani passa da tiva. Il numero degli abitanti considerato 7.998 a 7.982, mentre le Regioni interessate dai per distinguere i Comuni al voto (più o meprocessi di accorpamento sono Emila Romagna, no di 15mila cittadini residenti) è quello Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto.

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Togliere Italy

INDISPENSABILE che risulta dall’ultimo Censimento del 2011 come popolazione legale, e determina le modalità di elezione, a turno unico o con ballottaggio, oltre al numero di consiglieri ed assessori che potranno essere eletti. Nei Comuni con meno di 15mila abitanti si voterà con una sola scheda: il nome di ciascun candidato sindaco sarà già stampato ed affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati consiglieri. Il voto per il sindaco e quello per il consiglio sono uniti, il che significa che votare per un possibile primo cittadino assegna automaticamente la preferenza anche alla lista a lui associata. Verrà eletto il candidato che otterrà il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare per il ballottaggio la seconda domenica successiva. Alla lista che appoggia il candidato più votato andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti saranno distribuiti proporzionalmente fra le altre liste. Nei Comuni con più di 15mila abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno indicati i nomi dei candidati sindaco e, a fianco di ciascuno, i simboli delle liste che lo appoggiano. L’elettore potrà esprimere il voto tracciando un segno solo sul simbolo della lista, e in questo modo assegnerà anche la preferenza al candidato sindaco; oppure tracciando un segno sul simbolo della lista ed indicando eventualmente anche una doppia preferenza per i consiglieri comunali, purché si tratti di

due candidati di genere diverso. Potrà tracciare anche un segno sul nome del candidato sindaco, pure se non collegato alla lista votata (voto disgiunto); o, infine, segnare solo il nome del candidato sindaco, votando in questo caso solo per lui e non per la lista o le liste collegate. È eletto al primo turno il candidato che ottiene il 50% più uno dei voti validi. Nel caso in cui questa soglia non si raggiunga, si tornerà al ballottaggio la seconda domenica successiva per scegliere fra i due candidati che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del consiglio si tiene conto del primo turno e degli eventuali collegamenti nel secondo: se la/le lista/e collegata/e al candidato sindaco vincente non ha ottenuto il 60% dei voti nel primo o nel secondo turno, ma nel primo abbia ottenuto almeno il 40%, avrà automaticamente il 60% dei seggi, mentre i restanti saranno divisi tra le altre liste in proporzione alle preferenze ottenute. Nuove regole arriveranno invece per i Comuni della Re-

IN CASO DI VOTO

La tessera elettorale

gione Sicilia, che la scorsa estate ha approvato una legge elettorale che oltre a prevedere l’elezione diretta del candidato sindaco che abbia raggiunto il 40% (non più il 50% più uno) dei voti, introduce anche il principio del trascinamento: se l’elettore indica solo la preferenza per la lista o il consigliere comunale, il voto verrà assegnato automaticamente anche al candidato sindaco collegato. Resta invece possibile il voto disgiunto, se viene espressa una preferenza per il candidato sindaco di un’altra lista. In Sicilia, dunque, un candidato sindaco potrà essere eletto automaticamente al primo turno se raggiunge il 40% dei consensi, evitando il ballottaggio. Per saperne di più www.ancitel.it/amministrative/ index.cfm?m=22

Ogni elettore, al compimento del 18° anno di età, riceve una tessera elettorale che resta valida fino al riempimento dei 18 spazi presenti, che saranno timbrati di volta in volta ad ogni elezione o referendum dal presidente del proprio seggio. Se la tessera è stata persa, l’elettore può chiederne un duplicato presso l’Ufficio Elettorale del Comune di residenza, presentando il modulo di richiesta di emissione, corredato da un’autocertificazione dell’avvenuto smarrimento. Se la tessera è stata rubata, al modulo bisogna allegare anche la denuncia. Se è deteriorata e si intende sostituirla, oltre al modulo di richiesta bisogna restituire il documento rovinato, per procedere al suo annullamento. Anche in caso di variazione e rettifiche sui dati anagrafici viene emessa una nuova tessera elettorale, con le stesse procedure. Il documento può essere consegnato ad un delegato, purché in possesso di documento di identità valido e autorizzazione scritta del richiedente.

+ IL COMUNE PIÙ PICCOLO CHE ANDRÀ AL VOTO È QUELLO DI BLELLO (BG): CONTA SOLO 71 ABITANTI AL 31 DICEMBRE 2015, DATA DELL’ULTIMO BILANCIO DEMOGRAFICO ANNUALE DELL’ISTAT

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__COPPIE CELEBRI__

TRA AMORE E SCIENZA

PIERRE CURIE E MARIA SKLODOWSKA

UN AMORE da Nobel. Tenuto insieme col collante straordinario della scienza. È la storia di Pierre e Marie Curie, celebre coppia di fisici cui l’Accademia di Svezia conferisce il massimo dei riconoscimenti per gli studi sulle radiazioni, che ampliano quelli sull’uranio già condotti da Henri Becquerel. Siamo nel 1903 e si tratta d’un primato assoluto: mai una donna è stata insignita di una simile onorificenza. Chi è Marie Marie Curie nasce Maria Sklodowska nella Polonia del 1867. Sua madre muore che lei è ancora piccola e cresce educata dal papà, insegnante di fisica. In quegli anni,

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Il 3 novembre 1891 Maria - il cui nome diventa Marie - mette piede per la prima volta alla Sorbonne. È una 24enne ma, di Giada Valdannini da lì a quindici anni, sarà la prima insegnante donna dell’ateneo parigino. I coniugi uniti in casa Chi è Pierre come all’interno Pierre Curie nasce nel 1859 da una fadel loro laboratorio miglia di medici che, pur non vivendo nell’agiatezza, punta sull’istruzione dei alle donne non è consentito di frequentare figli. Per giunta, in casa, amano tutti le l’università, così che Maria e sua sorella scienze tanto che Pierre, pioniere della prendono lezioni privatamente. Viste le cristallografia e del magnetismo, conduce difficoltà della famiglia Sklodowska, Maria indagini sul tema col fratello Jacques. lavora per pagare gli studi alla sorella. E, Precoce negli studi, si laurea in matesolo dopo essersi trasferita in Francia, riematica a 16 anni e in fisica a 18. Solo che, sce a completare i suoi. per problemi economici, abbandona il


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dottorato optando piuttosto per un impiego come istruttore di laboratorio. Nel 1885, l’occasione: diventa professore all’École supérieure de Physique et de Chimie Industrielles di Parigi. L’incontro Il primo incontro tra Marie e Pierre risale al 1894. Li presenta il comune amico Józef Kowalski che cerca un posto per Marie. I due s’intendono immediatamente: Pierre ritiene Marie coraggiosa, affascinante e presto la chiede in sposa. Ma è lei a tentennare: autonoma com’è, non intende rischiare di finire in una relazione convenzionale che la allontani dagli studi. Le nozze Così Marie, prossima alle nozze, pretenderà un abito da sposa «Semplice, sobrio e pratico, che possa poi indossare come camice in laboratorio». E in regalo, i coniugi - è il 1895 - riceveranno due biciclette con cui attraverseranno la Bretagna. «Un matrimonio tra poveri, ricchi soltanto del loro grande amore e di quello, immenso, per la scienza», scriverà Françoise Giroud in una biografia. Appena due anni e nasce la loro prima figlia, Irène, che seguirà le orme dei genitori ottenendo col marito il Nobel per la scoperta della radioattività artificiale. Ève, la secondogenita, nasce nel 1904 e, pur non occupandosi di scienze - si dedica alla musica - lascerà una biografia della madre, pubblicata nel 1937. La scoperta Nel laboratorio improvvisato di Rue Lohmond, poco più che un garage, i Curie studiano la “radiazione”, il fenomeno da poco scoperto dal fisico Henri Becquerel. Grazie agli esperimenti, intuiscono che alcuni minerali hanno una radioattività

più forte di altri. Ipotizzano che nella torbernite e nella pechblenda, oltre all’uranio, ci sia un elemento più radioattivo. Così, nel ’98, scoprono e isolano il Polonio - cui daranno questo nome in onore delle origini polacche di Marie - aggiudicandosi, assieme a Henri Becquerel, il Nobel per la fisica. In solitaria Il 19 aprile del 1906, Pierre Curie sta attraversando la strada con le carrozze che sfrecciano scivolando per via della pioggia: cade e finisce sotto un carro morendo all’istante. A 47 anni. Marie, distrutta dal do-

lore, prosegue sola gli studi intrapresi col marito. Nel 1911 ottiene, grazie ad essi, il secondo Nobel, stavolta per la chimica. Dopo il polonio, riesce a isolare il radio sotto forma di metallo, rendendolo più facilmente lavorabile. Ma, a causa della continua esposizione a materiali radioattivi Marie li rimescola con una lunga asta di ferro - si ammala di anemia aplastica e muore nel 1933. I loro resti oggi riposano insieme nel Pantheon di Parigi, che raccoglie le spoglie di uomini e donne che hanno segnato la storia di Francia. 1

COMPETENZE SUL CAMPO

Pionieristiche radiografie

Durante la Prima Guerra Mondiale, Marie Curie, grazie agli studi sulla radioattività, operò in qualità di radiologa per il trattamento dei soldati feriti. Dotò dapprima un’automobile di un’apparecchiatura radiografica e poi diffuse questa sperimentazione a un numero di auto sempre maggiore. Grazie a delle pionieristiche radiografie, infatti, i medici erano in grado di individuare proiettili nel corpo dei feriti e intervenire adeguatamente. Per allestire queste unità radiologiche mobili, visto che la Curie non aveva competenze mediche, si mise a studiare l’anatomia sul campo, circondandosi di specialisti. 3

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4 1 Parigi, 1895: i coniugi

appena dopo il matrimonio 2 e 4 Due immagini della coppia

all’interno del loro laboratorio 3 I Curie insieme alla loro primogenita, Irène

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un’Unione Europea in crisi ha celebrato i sessant’anni dei Trattati fondativi del mercato comune provando a darsi nuovo slancio per poter ripartire

25 MARZO 2017: L’EUROPA RINASCE A ROMA? di Leonardo Guzzo SESSANT’ANNI E DIMOSTRARLI TUTTI. L’anniversario a cifra tonda dei Trattati di Roma, che il 25 marzo del 1957 sancirono la nascita della Comunità Economica Europea, cadeva in un momento cruciale per le sorti dell’Europa unita. Dopo aver raggiunto l’acme all’inizio del nuovo millennio, il processo d’integrazione comunitaria si è incagliato nelle secche. L’introduzione della moneta unica e l’allargamento dell’Unione facevano presagire un futuro più roseo, ma è bastato qualche anno - il maglio della crisi 1957-2017 economica a sconvolgere equilibri Due date storiche e sicurezze, il ritorno di paure e Il vertice del 25 marzo si è tenuto in Campidoglio, particolarismi - per rimettere in nella sala degli Orazi e Curiazi, la stessa dove nel discussione tutto il processo. La 1957 furono firmati i Trattati di Roma (per l’Italia perdita del pilastro britannico nel toccò al presidente del Consiglio, Antonio Segni e al ministro degli Esteri, Gaetano Martino). giugno del 2016, il nuovo corso

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IL PERCORSO DALLA CECA ALLA CEE

Il lungo cammino verso l’Unione

profondo ripensamento, un’idea di rinnovamento dalle radici. Il vertice di Roma, che ha festeggiato i 60 anni dei Trattati “fondativi” del 1957, doveva fornire risposte importanti. «L’incontro - spiega il professor Giovanni Orsina, ordinario di Storia contemporanea alla Luiss di Roma - ha giustamente celebrato una grande idea: il sogno della civiltà europea che si ricompone dopo il suicidio della Seconda Guerra Mondiale. È un fatto straordinario, soprattutto se lo si considera nella prospettiva del 1957. Già nel 1951, a soli cinque anni dalla fine della guerra, Francesi e Tedeschi si erano dati la mano mettendo in comune la gestione di risorse del calibro di carbone e acciaio. A Roma, lo slancio di collaborazione si rinnovava e si spandeva degli Stati Uniti, l’urlo scomposto di populisti ed euroscettici che sognano un revival della nazione, l’esodo biblico che preme ai suoi confini e le guerre che infuriano appena fuori, l’insidia del terrorismo diffusa fin dentro le sue capitali impongono all’Europa scelte nuove e coraggiose. Un rilancio del processo d’integrazione, dopo anni di basso profilo, di algoritmi economici e politica conservativa, o perfino un suo

all’energia atomica e al mercato comune. C’era un clima di grandi speranze, oggi smarrito insieme alla memoria, uno spirito utopistico dettato da una sorta di esaltazione ma non privo di sostanza. Il senso e il valore storico di quel passo rimangono intatti». Accanto ai motivi di orgoglio c’è però il bilancio non proprio in attivo del processo di integrazione. «L’integrazione europea - ricorda il professor Orsina - è avvenuta secondo il modello funzionalistico proposto dal francese Jean Monnet. Si è partiti dal versante tecnico, quello politicamente meno sensibile, secondo l’idea che la funzione sviluppa l’organo. In base a questo schema il mercato comune avrebbe richiesto organi per governarlo, gli organi sarebbero cresciuti, si »

Nata nel 1951, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio rappresentò il primo concreto tentativo di superare secoli di rivalità nel cuore dell’Europa. Vi aderivano Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo. Sei anni dopo nacquero a Roma la Comunità Europea dell’Energia Atomica e la Comunità Economica Europea. Ne facevano parte gli stessi membri della Ceca, cui si aggiunsero poi Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, Grecia, Spagna e Portogallo. Nel 1986 l’Atto Unico Europeo stabilì la trasformazione dell’unione doganale in un vero mercato comune. Il trattato di Maastricht del 1992 sancì la nascita dell’Unione Europea, fondata su tre pilastri: la Comunità Economica, la politica estera e di sicurezza comune, la cooperazione nei settori giustizia e affari interni. A Maastricht, inoltre, furono poste le basi per l’unione economica e monetaria, realizzata nel 2002 con l’entrata dell’euro. Nel 2004 fu adottata dai Paesi membri una “Costituzione europea”, con lo scopo di delineare nuove prospettive di integrazione. Due referendum popolari, in Olanda e Francia, bocciarono però la ratifica del testo, che venne solo parzialmente ripreso dal Trattato di Lisbona del 2007. Nel frattempo, altri 16 Paesi sono entrati nell’Unione. Ma la crisi economica e la questione sicurezza degli ultimi anni hanno creato pesanti contrasti politici, culminati - nel 2016 con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione.

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sarebbe reso necessario un traCOMPOSIZIONE E FUNZIONI sferimento di Atti legislativi, politiche, normative: sovranità e, alla tutto nel rispetto della democrazia fine, si sarebbe Commissione, Consiglio e Parlamento sono arrivati a una i tre principali organi di governo dell’Ue. La struttura fedeCommissione (formata da tanti membri quanrale. I Trattati di ti sono i Paesi dell’Unione) propone gli atti Roma prevedelegislativi, gestisce le politiche e assegna i vano un autofinanziamenti comunitari, sorveglia il rispetto matismo per cui, della normativa e rappresenta l’Ue a livello dopo otto anni, internazionale. Il Consiglio, organo di Stati si sarebbe passa(i Paesi membri vi partecipano con rappreti dal voto alsentanti a livello ministeriale), adotta la normativa e il bilancio, coordina le politiche dei l’unanimità al 27 membri, elabora la politica estera e di voto a maggiosicurezza comune, conclude accordi interranza, cioè dalla nazionali. Il Parlamento, eletto a suffragio Cee come orgauniversale e formato da 751 deputati, adotta nismo intergola legislazione insieme al Consiglio, elegge il vernamentale alpresidente della Commissione e assicura il la Cee come orcontrollo democratico delle istituzioni. ganismo sovranazionale. Questo processo fu però blocNEL 2012 L’UNIONE EUROPEA cato negli Anni ’60 da De HA RICEVUTO IL PREMIO NOBEL Gaulle e, successivamente, PER LA PACE. MOTIVO: AVER dalla Thatcher, nella conFAVORITO LA RICONCILIAZIONE E LA STABILITÀ NEL CONTINENTE vinzione che l’Europa avrebbe dovuto essere non più di una confederazione di Stati indipendenti. Oggi siamo al redde rationem del modello funzionalista: lo schema si è inceppato per il blocco degli Stati (e anche dei popoli), che rifiutano di mettere in co-

L’UNIONE EUROPEA

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mune materie come la sicurezza, il debito pubblico, la politica fiscale e sociale. Esiste una necessità funzionale, esistono organi comuni, ma gli Stati nazionali non vogliono rinunciare alla sovranità. Usando una metafora si potrebbe dire che l’approccio funzionalista ci ha portati nel fiume, ma non ci indica il guado. Proprio in questa fase storica denuncia il suo limite essenziale: 60 anni di integrazione tecnica non hanno costruito un’identità europea, favorendo al contrario la sopravvivenza delle case nazionali. Gli interessi particolari e le percezioni degli elettorati nazionali contano ancora più di tutto. Si tratta di una situazione creata in buona parte dagli errori del processo d’integrazione. La costruzione dell’euro (con la scelta di includere Paesi gravati da pesanti problemi strutturali) e l’allargamento ad Est hanno rappresentato scelte imprudenti e irrazionali, figlie della scarsa pazienza che affligge le democrazie occidentali e della stessa componente utopistica, la

volontà di gettare il cuore oltre l’ostacolo, che è alla base dell’Europa unita. L’Unione ha fatto il passo più lungo della gamba in alcuni settori e manca invece di voce comune e strumenti pratici in ambiti strategici, come la politica estera e di difesa». La soluzione pare complicata. «Allo stato attuale l’ipotesi più razionale è quella dell’Europa a più velocità. Gli Stati più virtuosi e volenterosi si integrano maggiormente, a condizioni sostenibili; gli altri stanno all’uscio, fermi a un livello più basso d’integrazione, salvo potersi aggiungere in una fase successiva. Tuttavia il progetto, contestato dai Paesi del gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) e dalla Grecia, si è tradotto a Roma in una dichiarazione piuttosto vaga. Al vertice, peraltro, è sembrato aleggiare uno spirito nuovo, di cordialità e dedizione alla causa: un buon viatico per sfide concrete e battaglie politiche ancora da affrontare».


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Non sono né volontari né lavoratori. I caregiver, al pari delle persone che assistono, sono soggetti fragili degni di tutela perché, curando, rischiano di ammalarsi

È ORA DI CURARSI DI CHI CURA di Giovanna Dall’Ongaro CAREGIVER, TRADOTTO IN ITALIANO, VUOL DIRE “colui che si prende cura”. Ma chi si prende cura di lui, o meglio di lei, visto che nella maggior parte dei casi si tratta di donne? I caregiver svolgono compiti pesanti, non conoscono riposo, spesso rinunciano al lavoro e alla vita sociale per dedicarsi 24 ore su 24 a un familiare gravemente malato o disabile. E finiscono per ammalarsi anche loro. Abbiamo chiesto a Chiara Bonanno - assistente sociale, caregiver e curatrice del blog “La cura invisibile” - di parlarci dei rischi a cui vanno BASSE ASPETTATIVE incontro le persone che “si prendono cura” Lo stress toglie dieci anni di vita e delle proposte per tutelarli. Elizabeth Blackburn ha vinto il Premio Nobel Ai caregiver viene chiesta la luna: per la Medicina nel 2009 con uno studio che devono fare gli infermieri, svolgere ha dimostrato come lo stress a cui sono esposti pratiche burocratiche, intrattenere i caregiver riduca l’aspettativa di vita dai 9 ai l’assistito, cucinare, mantenere l’or17 anni, rispetto al resto della popolazione.

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SOTTO PRESSIONE IN FAMIGLIA

Caregiver a rischio di ansia e depressione

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È GIÀ PARTITO L’ITER PARLAMENTARE PER TRE PROPOSTE DI LEGGE SUL RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DEL CAREGIVER: VOLONTARIO O PROFESSIONISTA?

giver ci sono quelle osteoscheletriche, come accade per gli infermieri. Sollevare un malato di un certo peso varie volte al giorno può causare problemi gravi che possono portare anche all’invalidità. Un’altra seria minaccia per la salute è dovuta alla carenza di sonno. Non dormire per varie notti consecutive può provocare seri problemi psichiatrici nei caregiver. La privazione del sonno, è risaputo, incide sulla salute mentale e può esdine in casa. Non stupisce che siano più esposti a una serie di malattie. A quali per la precisione? Intanto possiamo partire con il dato di uno studio scientifico che ha valso il Nobel alla scienziata che lo ha condotto: l’aspettativa di vita dei caregiver è inferiore a quella del resto della popolazione di un valore dai 9 ai 17 anni. Come è facile immaginare tra le patologie più frequenti nei care-

sere all’origine anche di comportamenti violenti o di semplici errori che possono mettere in pericolo l’assistito. È legittimo pensare che depressione o ansia siano disturbi tipici dei caregiver. È così? Non solo ansia e depressione, ma anche la sindrome da stress post traumatico, quella che colpisce i reduci di guerra per intenderci; è una patologia frequente nei famigliari che accudiscono una persona malata o disabile. Lo stress dovuto a situazioni di emergenza, come una manovra di rianimazione in seguito a una crisi respiratoria o la gestione di una crisi epilettica, lasciano segni profondi, difficilmente superabili. »

Negli Stati Uniti più di 34 milioni di persone accudiscono un familiare colpito da una grave patologia, disabile o malato terminale. Un quarto di loro manifesta sintomi tipici della depressione e un terzo di ansia. Sono i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della University of Missouri School of Medicine che avvertono gli esperti di saluta pubblica: quando una persona si ammala in modo grave, bisogna prestare attenzione alla salute dell’intera famiglia. «Gli operatori sanitari generalmente sono concentrati sul paziente piuttosto che sull’intera famiglia - afferma Debra Parker-Oliver a capo dello studio -. Anche se in molti casi la malattia colpisce l’intera famiglia. È più corretto pensare di avere a che fare con due pazienti: il caregiver e il malato terminale». I ricercatori suggeriscono, quindi, di effettuare screening periodici dei caregiver per individuare segnali precoci di disturbi psichici. Parker-Oliver e i suoi colleghi hanno sottoposto a test per la depressione e l’ansia 395 caregiver, trovando che il 23% mostrava segni di depressione e il 33% di ansia. «Tristezza e preoccupazione sono comprensibili in chi si prende cura di un membro della famiglia che sta per morire - dice Parker-Oliver, a capo dello studio -, ma i disturbi clinici di depressione e ansia sono un’altra cosa».

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In Parlamento sono in discussione vaINDIPENDENZA E AUTONOMIA rie proposte A che punto siamo in Italia? di legge per la Nel 2007 l’Italia ha firmato la Convenzione tutela dei caOnu sui diritti delle persone con disabilità, regiver. Cosa impegnandosi a garantire a queste: ne pensa? a) la possibilità di scegliere, su base di uguaPenso che tutte glianza con gli altri, il proprio luogo di requeste proposte sidenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sipartano da un stemazione; presupposto sbab) l’accesso ad una serie di servizi a domicilio gliato. Il loro o residenziali e ad altri servizi sociali di soobiettivo è inquastegno, compresa l’assistenza personale drare la figura del necessaria per consentire loro di vivere caregiver come nella società e di inserirvisi, impedendo che volontario oppusiano isolate o vittime di segregazione; re come lavorac) i servizi e le strutture sociali destinate a tore. Ma così si tutta la popolazione siano messe a dispoperde di vista il sizione, su base di uguaglianza con gli nodo cruciale: il altri, delle persone con disabilità e siano caregiver deve adattate ai loro bisogni. essere riconosciuto dallo Stato come un soggetto fragile degno delle stesse tutele della persona disabiPER SAPERNE DI PIÙ PER EVENTUALI le. Non è né un volontario, APPROFONDIMENTI LEGATI né un lavoratore. EtichetALLA REALTÀ DEI CAREGIVER tarlo in un modo o nell’altro SI PUÒ CONSULTARE http://la-cura-invisibile-blogspot.it non farebbe altro che aumentarne le possibilità di sfruttamento. Quale sarebbe, allora, la legge giusta da introdurre? Chi dice che ci sia bisogno di una nuova legge? Con un gruppo di caregiver, insie-

DAL 2007

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me allo psicologo con disabilità Lelio Bizzarri, abbiamo messo a punto uno strumento pratico che può esser utilizzato già adesso, senza bisogno di riforme legislative. Si tratta di un test di valutazione del caregiving per individuare, caso per caso, i bisogni e le criticità della famiglia in cui l’assistito risiede. Riesce a farci qualche esempio? Lo scopo del questionario di 63 domande è quello di arrivare a una personalizzazione dell’assistenza sanitaria che attualmente manca del tutto. Lo Stato stabilisce le prestazioni di cui l’assistito ha diritto in base a criteri standard, senza entrare nel merito delle diverse realtà famigliari. Rischiando così di assegnare aiuti a chi ne potrebbe fare a meno o negandoli invece a chi ne avrebbe più bisogno. Il nostro questionario fornisce invece alle istituzioni una fotografia precisa dei bisogni di ogni singola famiglia. Quali domande sono previste nel questionario? La prima che mi viene in mente è una molto pratica:

il valore dell’indice di massa corporea della persona da assistere e del caregiver. In questo modo si possono valutare i rischi che corre l’assistito nel caso in cui fosse molto più grosso di chi lo accudisce. Inoltre, si monitora la condizione di salute dei caregiver che spesso soffrono di disturbi alimentari, anoressia o bulimia, dovuti allo stress e al fatto di non avere pasti regolari. Il questionario, insomma, fa da bussola per orientare nella giusta direzione i servizi alle famiglie… Sì, e proprio così. E interviene per correggere situazioni a rischio. Una di queste, per esempio, è l’eccessivo isolamento del caregiver che può condurre a una doppia criticità: il famigliare che ha tagliato ogni relazione con l’esterno può diventare pericoloso perché può sentirsi in diritto di prendere decisioni inappropriate e inoltre, escludendo anche l’assistito dal resto del mondo, impedisce l’inserimento del malato nella società, che è invece fondamentale per la gestione della malattia.


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© DENNIS STOCK / MAGNUM PHOTOS

__SOCIETÀ EVENTI__ A sinistra: Usa. New York City, 1955. James Dean a Times Square, di Dennis Stock in “Life-Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia”. Sotto: Ciudad Madero, Messico,1983, di Alex Webb in “Magnum. La première fois - La prima volta”.

© ALEX WEBB / MAGNUM PHOTOS

Grandi fotografi, centinaia di immagini, così l’Italia rende omaggio ai 70 anni dell’agenzia Magnum

UNO SCATTO PER RACCONTARE LA VITA E LA STORIA di Giovanni Orso

L’ITALIA IN MOSTRA © MARTIN PARR / MAGNUM PHOTOS

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Un nuovo modo di vedere il mondo e di proporlo attraverso le foto. Fu questa la vera rivoluzione della Magnum Photo L’ITALIA DI MAGNUM. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin

Oltre 200 immagini che attraversano l’Italia nell’arco di 70 anni. È questa la mostra allestita presso Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino (fino al 21 maggio), in cui gli scatti dei grandi fotografi della Magnum raccontano luoghi, personaggi, arte e vita di tutti i giorni dell’Italia che fu. Suddivisa in decenni - l’esposizione parte da un omaggio di Cartier-Bresson al nostro Paese -, ripercorre le grandi tappe della Storia: la fine della Seconda Guerra, il boom economico, la nascita di Cinecittà, le Olimpiadi del 1960 fino ad arrivare agli anni Duemila, il nostro recente passato. (Nella foto: Italy. Pisa. The Leaning Tower of Pisa. From “Small World”. 1990, di Martin Parr).

ERA IL 1947, precisamente il 22 maggio, quando sulla terrazza del Museo d’Arte Moderna di New York, alcuni dei più grandi fotografi dell’epoca Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger e David Seymour - s’incontrano e “si alleano” per costituire una cooperativa così da prendere decisioni unitarie; diventare proprietari del proprio lavoro salvaguardandone i diritti fotografici e la corretta diffusione delle immagini; proporsi, comunque, autonomamente alle varie testate editoriali. E così nasce l’agenzia fotografica Magnum, il cui intento è mostrare attraverso le immagini «gli eventi, le persone, i luoghi e la cultura mondiali con una potente narrazione che sfida la convenzione, rompe lo status quo, ridefinisce la storia e trasforma la

vita». I fondatori forniscono immagini da ogni parte del globo: Cartier-Bresson dall’Asia, Seymour dall’Europa, Rodger dall’Africa, e Capa ovunque lo porti il suo spirito libero. A distanza di 70 anni, il mondo rende omaggio a questa grande agenzia e ai suoi tanti fotografi, con eventi e mostre. In Italia, le immagini diventate icona e quelle inedite si possono ammirare a Cremona e a Brescia. A Cremona, presso il Museo del Violino, con la mostra Life-Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia (fino all’11 giugno), sponsorizzata, tra gli altri, da Confcommercio Cremona. A Brescia, nel Museo di Santa Giulia, si tengono due mostre: Magnum’s First e l’esclusiva Magnum. La première fois La prima volta (entrambe fino al 3 settembre).

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__EVENTI__

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UN EVENTO CHE SI RINNOVA ALL’INSEGNA DELL’ARTE, DELL’AMICIZIA E DELLA BELLEZZA. QUESTO È IL CONCORSO 50&PIÙ. L’APPUNTAMENTO È A BAVENO, NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL LAGO MAGGIORE

CREATIVITÀ OVER 50

PROTAGONISTA BAVENO (VB) – LAGO MAGGIORE 2/8 LUGLIO 2017

Mentre la finale del Concorso si avvicina, laboratori, workshop ed escursioni attendono tutti i partecipanti. Intanto, ecco i nomi dei supervincitori dell’edizione 2016 che saranno premiati a Baveno a cura di Luisella Berti

CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

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CON RACCONTI, poesie, quadri e fotografie, gli over 50 sono i protagonisti del Concorso 50&Più. Un’esperienza, che va avanti da 35 anni. Questi creativi dell’età matura, tutti rigorosamente dilettanti, desiderano condividere le proprie opere, rendendole pubbliche, sottoponendosi al giudizio di esperti senza remore, perché non conta tanto il risultato, quanto esprimersi in piena libertà, con leggerezza. In tanti, poi, terminate le selezioni, amano proseguire il cammino partecipando alla settimana dedicata alla finale che si tiene nella splendida cornice del Lago Maggiore, a Baveno dal 2 all’8 luglio. Un’occasione per trascorrere giornate in amicizia tra laboratori e workshop o partecipare alle escursioni tra le bellezze del territorio. Intanto, attraverso la rivista 50&Più e il sito www.50epiu.it, si è concluso il voto dedicato ai supervincitori dell’edizione 2016. A Baveno, le “Superfarfalle” saranno assegnate a: Rainalda Torresini (Tv) con il racconto La seconda volta, Giulio Rocco Castello (Sa) con la poesia Un giorno nuovo, Annalisa Macchione (Rm) con il dipinto Bosco di betulle, Riccardo Podavini (Bs)


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con la fotografia Burrasca sul Lago di Garda. Per accogliere al meglio i finalisti che vorranno essere presenti alla manifestazione, 50&Più sta curando l’organizzazione nei minimi dettagli. È stata riproposta la possibilità di partecipare alla fase finale del Concorso scegliendo sia il soggiorno per l’intera settimana, dal 2 all’8 luglio, oppure a partire dal 4 luglio (vedi pagina a fianco). Anche quest’anno la partecipazione è aperta, non solo ai finalisti, ma anche ad amici e parenti che potranno approfittare delle diverse iniziative culturali e artistiche, oltre che assistere alla proclamazione dei vincitori dell’edizione 2017, secondo il giudizio della giuria composta da noti e affermati nomi della cultura. Un momento molto emozionante che culmina con la consegna delle Farfalle e Libellule d’Oro. La settimana dedicata alla finale del Concorso è soprattutto una grande opportunità per i finalisti di sperimentare nuove tecniche dedicate alle quattro arti in gara, con l’ausilio di veri maestri: per la fotografia, Lina Pallotta; per la pittura, Enrico Benaglia; per la scrittura in prosa, Francesco Tarquini; infine, per la poesia, Elio Pecora. Ci sarà tempo anche per scoprire il Lago Maggiore e i suoi dintorni. Saranno infatti proposte diverse escursioni, tra le quali: la vicina Svizzera, le Isole Borromee, il Lago d’Orta e Macugnaga ai piedi del Monte Rosa. Le giornate, poi, si chiuderanno in bellezza con gli spettacoli serali, sempre molto apprezzati. Per chi volesse conoscere nel dettaglio il programma della settimana dedicata alla finale del Concorso, l’appuntamento è sul prossimo numero di Giugno. MAGGIO 2017 I 41


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I SUPERVINCITORI DELLA XXXIV EDIZIONE

SOGGIORNO A BAVENO LAGO MAGGIORE (VB) - 2 / 8 LUGLIO 2017

PROSA

VOTI

Rainalda Torresini La seconda volta Maria Teresa Fiorato Un viaggio, una terra, un’anima Arturo Falaschi Sul ring Marcello Pierucci La sera che venne Armstrong Mario Simonato L’ora dai riflessi di sangue POESIA

2.574 1.092 936 624 468 VOTI

Giulio Rocco Castello Un giorno nuovo Giulia Maria Barbarulo Rose bianche per fanciulle in fiore Lina Bozzon Casagrande Perdere un’amica Rossana Pianigiani Ti cerco Dino Ariasetto Ti parlerà la neve PITTURA

9.945 6.279 3.042

FOTOGRAFIA

819 VOTI

1.560 1.482 936 741 624 VOTI

Riccardo Podavini Burrasca sul Lago di Garda Luciana Niccoli Corrispondenza d’amorosi sensi Marino Boero L’indifferenza Flora Martignoni Cassiera dell’Uzbekistan Sergio Tinti Pesci... molletta

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INFORMAZIONI TURISTICHE Quest’anno si ritorna a Baveno, nella splendida cornice del Lago Maggiore. Una località turistica di fama internazionale, ubicata nel punto più panoramico del Lago, dinanzi alle incantevoli Isole Borromee. Non mancherà la possibilità di esplorare le

splendide località che si affacciano sul Lago Maggiore, in quanto verranno proposte interessanti escursioni facoltative. SISTEMAZIONE ALBERGHIERA L’Evento 50&Più si svolgerà nelle strutture del Gruppo Zacchera Hotels, il primo gruppo alberghiero sul Lago Maggiore e uno dei principali in Italia. Da oltre 150 anni, stile, tradizione e professionalità contraddistinguono il gruppo. TRASPORTI TRENITALIA Grazie all’accordo di partnership con Trenitalia, per i partecipanti all’Evento sono previste tariffe agevolate con partenza da tutte le principali città italiane servite dai treni: Freccia Rossa, Freccia Argento, Freccia Bianca e Intercity. Quotazioni individuali e gruppo su richiesta.

1.248

Annalisa Macchione Bosco di betulle Maria Paola Camporese Struggenti memorie Maria Busato Battigia. Laguna veneta Sandra Tavoloni La natura si colora di emozioni Roberto Polidori Paesaggio di maremma

CONCORSO 50&Più Il Concorso, arrivato alla XXXV edizione, è rivolto a tutti gli over 50 che vogliono vivere l’esperienza artistica, esprimendo la propria creatività e mettendola in gioco. Durante il soggiorno nella bella Baveno i concorrenti potranno partecipare a seminari e laboratori, condotti da noti artisti, e condividere la propria ispirazione con altri partecipanti quali pittori, scrittori e fotografi, dilettanti. Una Giuria, composta da affermati nomi della cultura nazionale, selezionerà le opere che saranno premiate con i due simboli del Concorso: la Farfalla e Libellula d’Oro e d’Argento.

2.106 1.521 1.443 624 273

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Dal 02/07 all’08/07 (6 notti/7 giorni) In camera doppia € 510 In camera singola € 790 Suppl. vista lago garantita su richiesta Dal 04/07 all’08/07 (4 notti/5 giorni) In camera doppia € 365 In camera singola € 540 Suppl. vista lago garantita su richiesta Quota apertura pratica per i non soci € 45 La quota comprende: Trasferimento da e per l’Hotel, in orari prestabiliti dalla stazione Ferroviaria di Stresa • Soggiorno in camera doppia in Hotel del gruppo Zacchera, per il periodo prescelto • Trattamento di pensione completa (acqua minerale in bottiglia inclusa ai pasti) • Partecipazione ai convegni ed agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione • Ingresso alla piscina interna ed esterna • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio • Assistenza di personale 50&Più. La quota non comprende: Tassa di soggiorno del Comune di Baveno: attualmente pari a € 1.50 al giorno (da regolare in loco) • Trasporti da e per Baveno • Bevande ai pasti • Trattamenti presso il Centro Benessere SPA • Escursioni facoltative • Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

Informazioni e prenotazioni: (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

www.50epiuturismo.it


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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ «LA LETTERATURA assomiglia alla mia visione del mare: un luogo dove è possibile sperimentare altre vite, altri pensieri, altre identità, altre passioni, dove è possibile mettersi interamente in gioco», dice Björn Larsson, che nei suoi libri si è sempre misurato con l’ignoto, con l’avventura e la solitudine. A bordo della sua barca a vela “Rustica”, su cui spesso vive, il sessantaquattrenne narratore svedese ha scritto il suo romanzo più famoso La vera storia del pirata Long John Silver, in cui protagonista è il terribile pirata di Stevenson ne L’Isola del Tesoro, una figura sfaccettata, spregiudicata, anarchica, ma anche amante della vita. Nel suo ultimo libro, Raccontare il mare, si torna a parlare del suo luogo d’elezione, attraverso alcuni grandi classici della letteratura, intrecciando le biografie dei personaggi e dei loro autori, convinto che «trovarsi a vivere la potenza distruttiva di una tempesta

OLTRE + IL LIMITE DELLA IMMAGINAZIONE

può di per sé regalare anche la capacità di raccontarla». Perché «il mare è il luogo primario dove si vede lontano, oltre il limite dell’immaginazione». Larsson si dichiara però deluso da Ulisse, come marinaio. «Naufraga, non sa navigare: il suo andare per mare non è una libera scelta come la mia. È una condanna all’errare». E considera Cristoforo Colombo «il più bravo marinaio della letteratura. In un’epoca in cui non si conoscevano gli alisei e le barche a vela, non potevano navigare controvento di bolina, ha saputo sfruttare queste caratteristiche per andare verso nord, senza carte navali e previsioni del tempo. Un’impresa straordinaria, unica».

RACCONTARE IL MARE IPERBOREA 192 PAGINE 15,50 EURO Giudizio di 50&Più:

Una personale visione del mare quella di Björn Larsson, un luogo in cui è possibile mettersi in gioco, sperimentare altre vite, pensieri e passioni di Renato Minore

L’ARMINUTA Donatella Di Pietrantonio Einaudi - 176 pagine 17,50 euro Giudizio di 50&Più:

«Restavo orfana di due madri viventi. Una mi aveva ceduta con il suo latte ancora sulla lingua, l’altra mi aveva restituita a tredici anni. Ero figlia di separazioni, parentele false e taciute, distanze». Una storia di famiglie dentro cui si trova incastrata la protagonista. Lei, “l’arminuta”, “quella che è tornata”: così si dice nel dialetto dell’entroterra montano abruzzese che ne è lo sfondo negli Anni ’70. Ed è tornata nella casa della famiglia d’origine, perché quella adottiva non può più tenerla. Questa condizione molto ha a che fare con la sua cocciuta determinazione per cercare di capire le ragioni dell’improvviso abbandono materno fino alla rivelazione finale che sconvolge ogni attesa. Donatella Di Pietrantonio regge bene il filo del racconto con una scrittura asciutta e calibrata che sa toccare le emozioni, i pensieri, i dolori e le piccole gioie della vicenda.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Genova, Palazzo Ducale P.zza Giacomo Matteotti, 9 Orari: 9.30/19.30, venerdì 9.30/22.00 Ingressi: intero € 13, ridotto € 11, ridotto scuole € 6 www.modiglianigenova.it fino al 16 luglio

+

DA NON PERDERE

FIRENZE

La suora pittrice

CATANIA

Escher torna in Sicilia Quarta tappa della grande mostra itinerante Escher, dedicata al magico grafico del ’900, Maurits Cornelis Escher. Celebre per architetture impossibili e disegni bizzarri, ebbe anche un periodo italiano, in cui disegnò luoghi solitari come quelli nell’isola, dal magnifico Chiostro di Monreale all’Etna in eruzione. Al Palazzo della Cultura fino al 17 settembre

MODÌ, L’ARTISTA “MALEDETTO” MODÌ INIZIÒ il giorno dei suoi funerali a essere Amedeo Modigliani. Ovvero uno dei pittori più costosi di sempre: nel 2015 Nu couché fu battuto da Christie’s a 170,4 milioni di dollari. Fino al 24 gennaio 1920, il livornese era uno dei tanti maudit, “maledetti”, artisti che gironzolavano nel quartiere parigino di Montparnasse, ridotti quasi all’accattonaggio: offrivano opere in cambio di una minestra o di una bevuta, bizzarri e puzzolenti. A 35 anni una meningite e il deperimento organico per gli eccessi e le droghe, lo stroncarono poco dopo aver ottenuto la sua unica personale. Guascone e collerico, di cultura e

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MOSTRE

di Ersilia Rozza

intelligenza vive, sensibile e charmant, possedeva però un rigore che non gli fece praticamente mai dipingere quei paesaggi che avrebbe potuto vendere con facilità: “il paesaggio non vive”. Al funerale c’erano tutti: Pablo Picasso, il detrattore che in pubblico usò una tela di Modì per dipingervi sopra una sua opera; Chaim Soutine, compagno di ubriacature e di fame vera, ebreo russo maltrattato fin da bambino e sempre sporco; Susanne Valadon, sarta, cameriera, acrobata, modella, compagna del musicista folle Erik Satie, nonché pittrice dotata; e gli altri, che pagarono le esequie con una colletta, raccolta dal bellissimo

KMSKA © LUKAS - ART IN FLANDERS, VZW FOTO HUGO MAERTENS

«Monaca, et oggi priora, la quale cominciando a poco a poco a disegnare et ad imitar coi colori quadri e pitture di maestri eccellenti...», così Vasari della fiorentina Plautilla Nelli (1524-1588). Prima donna di cui si abbiano pitture autonome, realizzava immagini sacre, come si ammira nella mostra Arte e devozione in convento sulle orme di Savonarola. Agli Uffizi - fino al 4 giugno

A Genova ritorna il pittore italiano più conteso nelle aste internazionali e più a “rischio autenticità”

Moise Kisling, noto per le “libertà” che si prendeva con le donne che posavano per lui. Erano i protagonisti di una Parigi splendida e crudele, innocente, feroce e innovativa, insieme agli intellettuali e gli amici che Modì disegnava e dipingeva con occhi vuoti e corpi distesi, colli infiniti e visi esangui, mani in grembo e capelli rossi, creando un universo “fenomenico” inscalfibile nel tempo. Lo si ammira a Genova nella suggestiva esposizione Modigliani, che allinea 30 dipinti e altrettanti disegni.


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__TEATRO CULTURA__

UNO SPETTACOLO ALL’INSEGNA DEL RITMO

LA STAGIONE TEATRALE STA TERMINANDO. IL POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE PROPONE DUE PARTITE, DI CRISTINA COMENCINI, E IL PREZZO, CON UMBERTO ORSINI INFO: 0403593511

FIRENZE

Varie commedie Di tutt’altro genere le tre proposte del Teatro della Pergola. Il regista Maurizio Scaparro mette in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett, Aspettando Godot (2-7), e poi Teatro del Porto (23-28), versi, prosa e musica di Raffaele Viviani. Dal 9 al 14, invece, Mario Martone si cimenta con il dramma di Georg Büchner, Morte di Danton, sguardo sugli ultimi giorni del Regime del Terrore, sulla caduta di Danton e la sua rivalità verso Robespierre. Due protagonisti della Rivoluzione Francese, prima amici, poi avversari, entrambi condannati alla ghigliottina. Con una nutrita compagnia di grandi attori si va ad indagare sulle storie singole per raccontare la storia comune, dal rapporto fra uomini e donne, al materialismo, alla natura della rivoluzione fino al ruolo del teatro stesso. Info: 0552264347

FOTO MARIO SPADA

volgente armonia. Arrivano al Teatro Brancaccio di Roma dal 9 al 21, dopo un successo mondiale che dura da venticinque anni e che li ha fatti conoscere, apprezzare e premiare coi più prestigiosi riconoscimenti. La loro esibizione ha dato

© PH. FILIPPO MILANI

A maggio suona l’ultima campanella, affrettatevi ad andare a teatro perché cala il sipario su questa stagione

TEATRO NON HA UNA TRAMA, non si recita, non ci sono personaggi ma un formidabile gruppo, gli Stomp, che mette in scena un coinvolgente spettacolo (omonimo) dove il rumore del nostro tempo si trasforma magicamente in un’intensa, ritmica e coin-

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di Mila Sarti

Danza, teatro, musica: Stomp è il dirompente spettacolo capace di trasformare i rumori del nostro tempo in una intensa e ritmica sinfonia uno scossone alla normalità rivoluzionando i classici canoni del “fare teatro” perché i loro spettacoli sono un insieme di danza, teatro e musica. «Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone!», ha scritto il The Sunday Telegraph. Ed è proprio così, perché ogni oggetto produce musica. Armati di normali e insospettabili attrezzi che tutti abbiamo fra le mani, dai bidoni della spazzatura ai pneumatici, dai lavandini agli spazzoloni, gli Stomp creano sinfonie che stupiscono e coreografie che

ti abbagliano. Perché ogni loro performance rivela l’essenza, cerca la bellezza nel nostro vivere quotidiano. I battiti di mani si trasformano in conversazione, i bidoni diventano percussioni, ogni strumento vive e racconta qualcosa e lo spettatore viene inevitabilmente travolto dal vortice ritmico, colorato, trasgressivo, che questi incredibili ballerini-percussionisti-attori-acrobati suscitano tutte le volte che si alza il sipario. Assolutamente da non perdere. Info: 0680687231 MAGGIO 2017 I 45


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Al 44° festival Ravenna Jazz, dal 5 al 14 maggio, grandi nomi tra cui Pat Metheny, Billy Cobham, Marc Ribot, Grace Kelly, Trio Bobo, Nico Gori, Laura Avanzolini, Paolo Fresu e Tommaso Vittorini.

Preparata da onorevoli, senatori e professionalità impegnate nei live show, potrebbe essere approvata presto

UNA NUOVA LEGGE PER GLI SPETTACOLI DAL VIVO

MUSICA di Raffaello Carabini

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PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO

Premio Amnesty International Italia a Nada per “Ballata triste”, il migliore brano sui diritti umani dello scorso anno CONTRO IL FEMMINICIDIO

«Lei l’han trovata/con una mano/sulla porta/e una sul cuore/sul cuore che si è spaccato/quando l’ha colpita/perché/nessuno/l’ha fermato?/Le ore le ore le ore senza parlare/nessuno la va a cercare/che cosa succede/le ore le ore che passano nel dolore/nessuno che va a cercare/nessuno che va a vedere». Ballata triste di Nada è la canzone vincitrice del 15° Premio Amnesty International Italia. Una giuria di giornalisti ha scelto questo intenso brano sul femminicidio, tratto dal cd L’amore devi seguirlo (Santeria), per il prestigioso riconoscimento. La premiazione sarà il 23 luglio a Rosolina Mare (Ro).

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DURANTE BERGAMOJAZZ “la città è vestita a festival”. Quest’anno, oltre a notevoli concerti (in particolare, William Parker Organ Quartet e Marilyn Mazur’s Shamania) e alle svariate iniziative premiate da una partecipazione diffusa, è stata presentata la nuova “legge per lo spettacolo dal vivo”. Il primo firmatario, l’onorevole Roberto Rampi, ha illustrato come si intenda riordinare un settore ancorato a una norma del 1967, da tempo obsoleta, partendo dal concetto che la musica è cultura ed è cittadinanza di un Paese, oltre che fenomeno economico con lavoro, indotto e attrattiva turistica. La riforma proposta prevede: aumento dell’investimento pubblico sullo spettacolo dal vivo (fino allo 0,1% contro l’at-

tuale 0,025%, equiparandolo a quello sul cinema), con risorse anche per le strutture; estensione del tax credit e dell’Art Bonus, crediti d’imposta sulle donazioni alla cultura, per incentivare l’apporto dei privati; iva agevolata (al 4% come sui libri), semplificazioni procedurali e tutele per i lavoratori con discontinuità operativa; per i jazzisti, che fanno oltre 4.500 concerti l’anno per circa 600mila spettatori, il riconoscimento del diritto di improvvisazione da parte della Siae. Infine, incentivi a promozione, orchestre giovanili, piccoli concerti. E alla politica educativa: nel 2015, il 78,8% degli italiani non è andato a nessun concerto e l’80% di chi ci è andato non ne ha visti più di tre.


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__CINEMA CULTURA __

Magnati del Web, database spiati ed hacker informatici: dalla vita allo schermo, con il premio Oscar Tom Hanks ed Emma Watson interpreti di The Circle

di Alessandra Miccinesi

+

FILM IN USCITA

THE CIRCLE, SOTTO SORVEGLIANZA

CINEMA

COMMEDIA

TUTTO QUELLO CHE VUOI REGIA di Francesco Bruni con: G. Montaldo, A. Carpenzano e D. Finocchiaro Giudizio di 50&Più:

Alessandro, 22enne, di Trastevere, ignorante e rabbioso, e Giorgio 85enne, poeta dimenticato, vivono vicini ma non si sono mai visti. Tra loro nasce un’intesa quando il giovane, per lavoro, accetta di accompagnare quel signore elegante, preda dell’Alzheimer, a passeggio. Ma ecco giungere dalla mente di Giorgio memorie di un passato e indizi di una caccia al tesoro che Alessandro intraprende. «La parte cruciale del film - spiega il regista è il viaggio di quattro ragazzi con l’anziano che rivive, sulla scorta di alcuni ricordi, la Seconda Guerra Mondiale sull’Appennino Tosco Emiliano».

DRAMMATICO

QUELLO CHE SO DI LEI REGIA di Martin Provost con: C. Frot, C. Deneuve Giudizio di 50&Più:

Claire (Catherine Frot) è un’ostetrica di talento che, con gli anni, ha messo in discussione la sua professione per i metodi ospedalieri che vorrebbero trasformare i reparti d’ostetricia in “fabbriche” di neonati. Un giorno riceve una telefonata da Béatrice (Catherine Deneuve), vitale amante del suo compianto padre: la donna, sparita per 30 anni, vuole vederla per comunicarle una notizia importante. Tra figli non voluti e maternità perdute, l’incontro porterà queste due donne agli antipodi ad accettarsi.

«IL CAOS DEL WEB che diventa eleganza» è la definizione usata per descrivere il Cerchio: azienda di tecnologia e social media dove nessuno ha segreti. O almeno, questo è ciò che vorrebbe il guru della più grande azienda di social media mondiale (interpretato da un inedito Tom Hanks) il quale, con piglio da motivatore, teorizza i benefici della sicurezza derivati da un controllo serrato delle informazioni. Ma si può essere sicuri rinunciando ad ogni privacy, e quanto è lecito “sorvegliare” gli utenti in nome di un regime di trasparenza? Basato sull’omonimo bestseller internazionale di Dave Eggers scritto nel 2013, The Circle è un thriller psicologico che fa riflettere sul ruolo delle grandi multinazionali della comunicazione, sulla natura dei social network e su come questi hanno influenzato e modificato le nostre vite. Appena fa

il suo ingresso al Cerchio, mega azienda impegnata nella gestione delle e-mail private, delle chat online e di ogni traccia lasciata dagli utenti sul Web, l’impiegata Mae (Emma Watson) viene indottrinata dal fondatore della società, Eamon Bailey (Hanks), che la incoraggia a rinunciare alla propria privacy: «Perché conoscere è un bene, ma sapere tutto è meglio». Tesi opinabile, visto che è proprio quando poche persone hanno la possibilità di “controllare” tutti che nessuno può dirsi al sicuro. Mae se ne accorgerà presto, scoprendo che l’efficace sistema di controllo in realtà ha delle falle che potrebbero mettere a nudo i segreti di milioni di persone. Nel cast anche John Boyega e Karen Gillan. Regia: James Ponsoldt Genere: thriller Giudizio di 50&Più:

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ cluso e mi hanno mandato via. Ho dormito al Parco Valentino per alcuni mesi, non ero solo, c’erano altri amici con me. Ogni sera camminavamo tanto per cercare il posto migliore dove coricarci, ma poi ha iniziato a fare davvero freddo, è arrivata la neve. Non ce l’avremmo fatta a sopravvivere in quelle condizioni. Così siamo venuti a sapere delle palazzine occupate, era un posto coperto, c’era un letto e non ci chiedevano l’affitto, non ce lo siamo fatti ripetere due volte, e siamo arrivati qui». Sono due anni e mezzo ormai che Sihi vive nell’ex Moi. Ha ottenuto lo status di rifugiato, ha seguito corsi di italiano e di metalmeccanica. Non ha un lavoro fisso, soltanto un piccolo business di vendita di prodotti africani insieme ad alcuni suoi amici. «Qui all’ex Moi ho trovato una famiglia, ci aiutiamo tutti, il cibo non manca mai perché chi lavora dà una mano a quelli che sono senza soldi». Certo, le difficoltà non mancano nella convivenza, e lo spiega Krubale, originario del Mali: «Sai quante persone qui non riescono a capirsi perché parlano lingue diverse? La maggior parte di noi CASA COMUNALE 3 ha i documenti in reNon si sa quanti prodi Rita Nicosanti gola, ma senza lavoro fughi vi siano all’intercosa ce ne facciamo del no delle palazzine. Alpezzo di carta? Chi arriva all’ex Moi non ha altra l’anagrafe ne risultano ottocento, sono quelli che scelta. È tutto difficile, anche trovare del sapone hanno dichiarato di vivere in “Via della Casa comuper lavare i vestiti. C’è chi viene da Milano, da nale 3”, un indirizzo creato ad hoc per permettere Roma, per non parlare di tutti quelli che arrivano loro di chiedere i permessi o rinnovare quello umada Foggia: vanno lì d’estate per lavorare, e poi tornitario. Ma di sicuro la cifra è molto più numerosa. nano qui quando la raccolta dei pomodori è finita». La vita all’interno delle palazzine non è semplice. Alcuni appartamenti sono malridotti, vi convivono tropIL QUARTIERE pe persone in condizioni precarie. Altri sono dotati Su Via Giordano Bruno, intanto, la popolazione del di luce e tv satellitare. Capitolo a sé meritano i garage: Lingotto è stanca ed esausta. Hotel Parco Fiera è alcuni sono stati adibiti a dormitori, altri a piccole una struttura che si trova di fronte alle palazzine attività commerciali. Ci sono dei mini-spacci, qualche occupate. La proprietaria è stanca, stringe le spalle: barbiere, chi si specializza nella vendita dei panini. «La gente ha paura, di turisti se ne vedono sempre Il primo a parlare è Sihi. Ha 23 anni, viene dalla meno. Quest’estate ho affittato le stanze a prezzi Costa d’Avorio ed è arrivato in Italia nel 2011. «Sono irrisori e, nonostante tutto, alcuni clienti non si stato in un centro d’accoglienza a Settimo Torinese sono voluti fermare appena si sono guardati » fino al 2013 - racconta - poi il programma si è conSONO STATE REALIZZATE nel 2006 per ospitare gli atleti che partecipavano alle Olimpiadi invernali di Torino, sarebbero dovute poi diventare alloggi per gli studenti, ma invece le palazzine ex Moi hanno conosciuto un destino di abbandono. Sono tornate alla ribalta otto anni dopo, per essere state occupate abusivamente da alcuni profughi. Era il 2013, i fondi stanziati alle cooperative per l’emergenza Nord Africa erano terminati, e così molti migranti si sono trovati per strada da un giorno all’altro, privi di assistenza, ed hanno deciso di occupare le quattro palazzine del Villaggio Olimpico, come atto di risposta alle carenze governative. Nel corso degli anni le palazzine ex Moi sono diventate un rifugio per molti, vi convivono oggi 25 nazionalità diverse, mille e trecento profughi dicono alcuni, ma si tratta di cifre approssimative, visto che non esiste alcun censimento. Ed il colore delle palazzine si è sbiadito, pezzi di intonaco iniziano a staccarsi, e al degrado si uniscono episodi di intolleranza nel quartiere.

D DALLE OLIMPIADI ALL’ABBANDONO

Nato per rilanciare il quartiere durante le Olimpiadi Invernali 2006, l’ex Villaggio Olimpico - divenuto terra di nessuno - dal 2013 è occupato da centinaia di profughi

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CENSIRE E RICOLLOCARE

Il piano del Comune

La Giunta Appendino sta mettendo in piedi un piano per lo sgombero. Si parte con la prima palazzina che ospiterebbe all’incirca 250 persone. L’opzione prioritaria è quella di progetti che coinvolgano piccoli nuclei di persone dislocate in più luoghi della città, ma sono ancora in fase di individuazione le strutture destinate ad ospitarIi temporaneamente. Si procederà dapprima con un censimento per capire quanti hanno diritto d’asilo e quanti no. I primi verranno sistemati in luoghi più dignitosi (da individuare) e in un percorso di inserimento (coadiuvati dalla Compagnia San Paolo). Per i secondi, invece, non è ancora chiara la manovra d’adottare: i non richiedenti asilo, infatti dovrebbero essere obbligati a lasciare il Paese, ma in che modi, e con quali mezzi, non è lecito sapere. Il Viminale intanto, da parte sua, ha stanziato 150 militari per presidiare il quartiere.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

IERI E OGGI intorno. Io non ho problemi con i profughi - continua la donna -, i tafferugli capitano di rado, ma il problema è che sono tanti e, soprattutto d’estate, stanno qui fuori fino a notte fonda, e i clienti si lamentano perché non dormono». L’albergatrice pensa al passato con un velo di malinconia: «Questa era una zona fiorente, mentre ora le saracinesche dei negozi sono quasi tutte abbassate». Tra quelli che resistono c’è il Roxy Bar, in Piazza Tancredi Galimberti. «Siamo un’attività a gestione familiare, ecco perché riusciamo a stare a galla - dice il proprietario -. Lavoriamo sette giorni su sette, e ce la facciamo a malapena a sopravvivere. Prima c’erano i Mercati Generali, e si lavorava molto bene. Poi sono arrivate le Olimpiadi, ci avevano promesso benessere, sviluppo, ed invece è stato tutto un flop. Hanno allestito questo Villaggio olimpico e poi lo hanno abbandonato a se stesso, noi li ricordiamo i camion che venivano di notte a caricare lavatrici, televisioni, letti: tutti arredamenti nuovissimi, usati per una settimana appena. Dove sono andati a finire? Perché hanno lasciato morire questo quartiere? Il problema qui non sono i profughi, se non l’avessero occupati loro questi appartamenti lo avrebbe fatto qualcun altro, il problema è che un’intera area è morta a seguito degli sperperi delle Olimpiadi, e nessuno ha fatto niente per fermarlo».

2006

L’anno in cui sono state realizzate le palazzine per ospitare gli atleti che partecipavano alle Olimpiadi invernali di Torino. Sarebbero dovute diventare alloggi per studenti.

1.300

Le persone che, si stima, vivano all’interno delle palazzine occupate, ma non ci sono cifre esatte, perché non esiste alcun censimento.

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LA MUSICA COME RISPOSTA

Xxx Una fusione di culture ed esperienze, le parole di chi alla fine ce l’ha fatta RAGAZZI ITALIANI E AFRICANI si mettono insieme per realizzare un qualcosa che vada al di là del mero assistenzialismo: nasce così “Re-Fugees - Southern Turin Crew”, un progetto musicale che fonda le sue radici nell’esperienza condivisa di ragazzi vicini alla situazione della palazzine occupate dell’ex Moi. «Siamo partiti un anno e mezzo fa, ci siamo conosciuti in un contesto delicato, è vero, ma siamo andati avanti, abbiamo creato il nostro gruppo di amici, e stiamo iniziando a portare la nostra musica in giro», a parlare è Claudio Canaparo (nella foto, a sinistra), 24 anni, uno dei fondatori del gruppo. Re-Fugees propone serate con Dj Set e Live set in cui i ragazzi migranti sono i protagonisti diretti delle performance: le selezioni musicali alternano Dj’s italiani e africani, i brani cantati prendono spunto dai Paesi di origine e dalle storie di chi è si è spostato attraverso il mare per arrivare in Italia. Tra i fautori dell’iniziativa c’è Elarco Dabo (nella foto, a destra), un ragazzo nato in Libia da genitori Senegalesi, 31 anni, gli ultimi tre trascorsi a Torino. «Ho vissuto al Villaggio Olimpico per quasi un anno, andavo a scuola ed ho iniziato a fare volontariato in un negozio dove riparavano bici. Così ho fatto esperienza, e poi ho trovato un’officina che mi ha assunto come stagista all’inizio, e poi a tempo indeterminato». Oggi Elarco vive in affitto in una casa in centro a Torino, ed è lì che ha allestito il quartiere base di Re-fugees: «I miei amici sono dei fratelli per me, e per loro la mia casa è sempre aperta».

LE PALAZZINE OCCUPATE DELL’EX MOI

L’esperienza di Paola e l’idea di una tesi «Sin da quando ho sentito parlare dell’occupazione delle prime palazzine, ero incuriosita da quello che stava succedendo, ma non mi era mai capitato di poterlo approfondire. Poi, grazie ad alcuni amici, mi sono avvicinata a quella realtà, ho iniziato a conoscerla, ed ho capito che c’era un progetto sociale dietro». A parlare è Paola Polletta, una studentessa di Asti che ha deciso di fare la tesi sui progetti di collaborazione che ci sono all’interno delle palazzine ex Moi. A Paola sta piacendo quest’esperienza: «Ho capito che l’integrazione non va costruita a tavolino, ma basta lasciarsi andare, basta aprirsi agli altri. Non so quale sarà il destino dei ragazzi che adesso vivono nelle palazzine, ma so per certo che non ci perderemo di vista».


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__in VIAGGIO__

DOVE FINISCE IL MONDO Tra Patagonia e Terra del Fuoco: qui il mondo termina e qui per molti inizia un viaggio interiore. Siamo alla presenza di una natura immensa, fatta di distese pianeggianti, di colline, laghi, boschi, dove è possibile sentire i ghiacci del Perito Moreno scivolare nel Lago Argentino

di Loris Porcheri

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NAIPI ERA UNA FANCIULLA bellissima, figlia di Igobi, un capo tribù indio; la ragazza era così bella che quando si affacciava sul fiume Iguazù e si specchiava nelle sue acque, queste si fermavano incantante a guardarla. Il fiume era abitato dal potente dio Serpente che, invaghitosi di Naipi, chiese di sposarla. Al matrimonio furono invitate tutte le tribù del popolo Guarani, anche quelle delle terre più lontane. Con i capi tribù arrivò anche il giovane guerriero Tarobà, che vedendo Naipi se ne innamorò all’istante. Tarobà, ricambiato nell’amore, chiese al consiglio degli anziani e al padre della ragazza, di cancellare le nozze tra Naipi e il dio Serpente. La richiesta venne respinta, ma i due giovani non rinunciarono al loro sogno: approfittando della confusione dei festeggiamenti, presero una canoa e fuggirono attraverso l’Iguazù. I colpi di pagaia, però, risvegliarono il dio Serpente che, furioso, spaccò il letto del fiume a colpi di coda e fece precipitare i due innamorati nei crepacci che si erano creati. Nella caduta, il dio trasformò Naipi in una roccia mentre Tarobà divenne una pianta protesa sul fiume. I crepacci formatisi dalla furia del dio Serpente diedero vita alle cascate di Iguazù, una meraviglia che si trova incastonata tra i confini di Argentina, Brasile e Paraguay. »

Cascate di Iguazù, al confine tra Argentina e Brasile.


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IN VIAGGIO BUENOS AIRES

SANTIAGO DEL CILE

VALPARAISO (CILE)

La capitale dell’Argentina è un insieme di stili europei e sudamericani, caffè antichi, spazi pieni di charme che si alternano ad angoli caratteristici con un gusto un po’ retrò. Un continuo richiamo ad una bellezza mai sopita ed un fascino senza eguali.

Un mix di storia e cultura, di arte e natura è ciò che anima la capitale cilena, stretta tra Ande e Oceano. Moderna e cosmopolita, è tra le metropoli più attrattive per i giovani, un luogo dove tecnologia e architettura d’avanguardia si danno appuntamento.

È un’autentica opera d’arte, distribuita su 42 colline, con case coloratissime e palazzi che le regalano un’atmosfera elegante e civettuola. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità, custodisce gelosamente murales e graffiti che la rendono unica.

Patrimonio Unesco, le cascate oggi fanno parte delle sette meraviglie naturali del mondo: sono 275, e intersecandosi l’una con l’altra, si estendono per circa tre chilometri, con una caduta tra i 60 e gli 80 metri. Visibili sia dal lato brasiliano che da quello argentino, raggiungono l’apice della bellezza nella Garganta del Diablo, la Gola del Diavolo, una profonda U dalla quale è possibile ammirare le cascate da una distanza ravvicinata. Le cascate d’Iguazù fanno parte dell’omonimo Parco Nazionale, uno dei più belli del Sudamerica, che si snoda attraverso la foresta e regala emozioni e sorprese come solo la natura sa fare. E più si scende verso la Patagonia, nella parte terminale del Continente, più si viene rapiti dalla bellezza senza eguali del panorama. Distese pianeggianti, laghi, colline, montagne,

ghiacciai, boschi e vulcani si alternano in quella che nell’immaginario collettivo è la terra delle mille avventure, dei grandi navigatori come Ferdinando Magellano e John Byron e di illustri studiosi come Charles Darwin. Laggiù, dove il mondo termina e dove per molti inizia il viaggio dentro se stessi, le acque di due oceani, l’Atlantico e il Pacifico, si incontrano, mentre la terra lascia il passo all’acqua che va a perdersi nell’Antartide. La città di Ushuaia è la più meridionale della terra, luogo di partenza per Capo Horn. Fondata in prossimità del Canale di Beagle e posta sul bordo del Par-

Il Faro Les Eclaireurs nel Canale di Beagle vicino Ushuaia.

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Uno scorcio del Parco Nazionale Torres del Paine.

co Nazionale della Terra del Fuoco, Ushuaia da città missionaria divenne colonia penale fino al 1947. Oggi conta 65mila abitanti, ha un museo da non perdere (quello della “Fine del mondo”), un faro, il Les Eclaireurs, diventato suo simbolo e foche e pinguini che qui hanno il loro regno incontrastato. Divisa tra Argentina e Cile, la Patagonia non finisce di sorprendere con i suoi parchi e le

riserve naturali, come il Parco Nazionale Torres del Paine dichiarato dall’Unesco Riserva della Biosfera, nel quale tra laghi, fiumi e ghiacciai, campeggiano le montagne del Paine, giganteschi monoliti di granito - e quello del Los Glaciares, il cui protagonista indiscusso è il Perito Moreno, uno dei ghiacciai più grandi al mondo (foto pagina accanto). 30 chilometri di lunghezza, 60 metri di altezza, il Perito Moreno è la terza riserva mondiale d’acqua dolce. La sua mole avanza di due metri al giorno, e questo determina il distacco di grossi blocchi di ghiaccio dalla sua parete. Il fragore della caduta, nel silenzio totale, è uno delle esperienze più belle che si possano vivere: è la voce della Natura che ribadisce la propria libertà.


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Cascate di Iguazù

VIAGGIO IN ARGENTINA E CILE ARGENTINA

CASCATE IGUAZÙ - BUENOS AIRES - PAMPA ARGENTINA TERRA DEL FUOCO (USHUAIA) - PATAGONIA ARGENTINA (El Calafate, Lago Argentino e Ghiacciaio Perito Moreno) - PATAGONIA CILENA (Puerto Natales, Parco del Paine e Punta Arenas) - VALPARAISO - SANTIAGO DEL CILE

Valparaiso Santiago del Cile

C IL E

Buenos Aires

DAL 19 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2017 Un viaggio che coinvolge e affascina chi vuole scoprire la maestosità della natura. L’itinerario inizia dall’estremo nord dell’Argentina, al confine con il Brasile, con le spettacolari Cascate di Iguazù; scendendo a sud, si visita la romantica città di Buenos Aires. Si prosegue all’estremo sud per raggiungere la Terra del Fuoco (“la fin del mundo”) e navigare il Canale di Beagle. Segue la fantastica esperienza della Patagonia, prima quella argentina con il Parco Los Glaciares e l’incredibile scenario naturale del ghiacciaio Perito Moreno e del Lago Argentino e, a seguire, quella cilena con il panoramico Parco del Paine, la cittadina di Puerto Natales sulle rive de Seno de Ultima Esperanza e Punta Arenas. Infine si visitano la moderna Santiago del Cile, i vigneti ai piedi delle Ande e la pittoresca Valparaiso 1° giorno: Partenza per Iguazù Volo di linea da Milano (o altri aeroporti italiani) per Iguazù. 2° giorno: Cascate di Iguazù Arrivo e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio visita delle cascate di Iguazù, una delle riserve naturali più grandi del Brasile. 3° giorno: Cascate di Iguazù Buenos Aires Visita delle cascate nel Parque Nacional de Iguazù, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1984. Al termine volo per Buenos Aires e sistemazione in hotel. 4° giorno: Buenos Aires Visita del quartiere di San Telmo, dove si svolge il mercatino domenicale. Nel pomeriggio visita della Plaza de Mayo con la Casa del Gobierno, El Cabildo, la Cattedrale e la Casa Rosada. Si prosegue per il quartiere La Boca, il quartiere di Palermo e la Recoleta. Cena in ristorante con spettacolo di tango. 5° giorno: Buenos Aires Giornata dedicata all’escursione all’Estancia Don Silvano, con pranzo tipico “asado” per vivere l’esperienza della vita campestre argentina dei gauchos. 6° giorno: Buenos Aires - Ushuaia Volo per Ushuaia e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio navigazione in catamarano lungo il Canale di Beagle, fino all’Isla de los Lobos con la colonia di leoni marini e il Faro de Les Eclaireurs. 7° giorno: Ushuaia - El Calafate Escursione nel Parco Nazionale Terra del Fuoco, l’area protetta più australe del mondo, con la Baia di Lapataia e il Lago Roca. Nel pomeriggio volo per Calafate. 8° giorno: Ghiacciaio Perito Moreno Escursione al Perito Moreno, il ghiacciaio tra i più conosciuti al mondo. Nel pomeriggio breve navigazione lungo l’impo-

Perito Moreno Lago Argentino El Calafate Torres del Paine Puerto Natales Punta Arenas Ushuaia

ANTE PRIMA DI VIA GGIO

nente fronte del ghiacciaio di 5 km con un’altezza di 60 metri. 9° giorno: Lago Argentino Navigazione per osservare i ghiacciai posti all’estremità del Ghiacciaio “Hielo Continental Sur”. Sbarco all’Estancia Cristina per vivere il suggestivo ambiente naturale patagonico. 10° giorno: El Calafate Puerto Natales (Cile) Partenza per il confine cileno di Cancha Carrera, attraverso la pampa patagonica. Disbrigo delle formalità doganali e proseguimento per Puerto Natales, sulle rive del Fiordo de Ultima Esperanza. 11° giorno: Parco Torres del Paine Escursione nel Parco Nazionale Torres del Paine, nel panorama di montagne granitiche, laghi turchesi, torrenti e fiumi, cascate, ghiacciai, foreste e steppa patagonica popolate da fauna andina.

12° giorno: Punta Arenas Santiago del Cile Trasferimento a Punta Arenas, sulla sponda nord del Canale di Magellano. Partenza in volo per Santiago del Cile. Arrivo e trasferimento in hotel. 13° giorno: Escursione a Valparaiso Partenza per Valparaiso e visita di Playa Las Salinas, Reñaca e Viña del Mar. Visita di Valparaiso (XVI sec.), dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. 14° giorno: Santiago - Rientro in Italia

Visita della città con la Cattedrale, il Palazzo del Governo “la Moneda” e il Cerro San Cristobal, da dove si potrà godere di una meravigliosa vista di Santiago e della Cordigliera delle Ande. Partenza in volo per il rientro in Italia. 15° giorno: Arrivo in Italia Le quote, in definizione, saranno pubblicate sul prossimo numero di giugno. Per qualsiasi informazione contattare 50&Più Turismo o la sede 50&Più della tua Provincia.

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Al via, il Giro d’Italia numero 100. In 21 tappe, ricorderà i grandi campioni, celebrerà la bellezza del Paese e porterà il suo calore nelle zone terremotate

FOTO ARCHIVIO GAZZETTA DELLO SPORT

© RCS SPORT

__SOCIETÀ EVENTI__

CENTO DI QUESTI…GIRI! di Emanuele Mùrino

ARCHIVIO POLIZIA STRADALE

«IL GIRO È DA SEMPRE IL FILO ROSA che unisce la nostra Nazione», così Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, gara che venerdì 5 maggio vedrà al via la sua edizione numero 100. Difficile non essere d’accordo con la sua analisi: Vegni è al timone della corsa rosa dal 2014 e conosce bene il sentimento che essa genera lungo il tracciato. Chi non ha impresse nella memoria le immagini delle ali di folla che stringono le salite verso gli arrivi più impervi? Chi non ricorda l’asfalto costellato di DOPO LA GUERRA scritte e disegni per incitare e saLa scorta del Giro, un sodalizio antico lutare i ciclisti? E ancora, chi non Risale al 1946 il felice matrimonio tra Polizia Stradale ha negli occhi il calore dei bambini e Giro. Si trattava della 29a edizione, la prima dopo la che, all’arrivo o sul percorso, viguerra, e la scorta era composta da 17 uomini: 11 vono il passaggio della gara motociclisti e 6 poliziotti, su due jeep e un camion. »

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RICORDI

IL GIRO 100 TRA SPORT E STORIA Da venerdì 5 a domenica 28 maggio, il Giro 100 attraverserà la penisola in 21 tappe e coprirà 3.572,2 km. Sei le frazioni in programma per i velocisti, otto di media difficoltà, cinque di alta difficoltà e due a cronometro. Per gli amanti delle statistiche, la Cima Coppi sarà sullo Stelvio, a 2.758 metri. Il via scatterà dalla Sardegna che, dopo il 1991 e il 2007, ospita per la terza volta l’inizio del Giro. Il gran finale, una cronometro di 28 chilometri, coniugherà le due alle quattro ruote: bandiera verde dall’Autodromo di Monza - dove si compirà un giro completo della pista, nel parco della Villa Reale - e arrivo dei più classici, in Piazza del Duomo a Milano, dopo aver passato Porta Venezia e Piazza San Babila. Nel mezzo, 19 tappe disegnate per onorare la storia d’Italia e la memoria dei campioni del passato. «Penso a luoghi come Ponte a Ema, dove è nato un uomo della statura morale di Bartali, non solo un campione ma soprattutto un Giusto - mette in evidenza il direttore del Giro, Mauro Vegni -. Penso al Piemonte, a Coppi e alle imprese di Pantani a Oropa… e come non ricordare lo Stelvio e il Mortirolo, salite che hanno fatto la storia del Giro e di questo sport?». Mercoledì 17 maggio, si ricorderà un’icona del ciclismo come Gino Bartali: l’undicesima tappa, da Firenze a Bagno di Romagna, avrà il km 0 a Ponte a Ema, dove il grande campione è nato, proprio davanti al Museo a lui dedicato. Il giorno dopo, la tappa da Forlì a

Reggio Emilia unirà le due città con un filo sportivo e storico. A Forlì, è nato Ercole Baldini, vincitore del Giro 1958; a Reggio, nel 1797 è stata esposta la prima bandiera tricolore italiana. Il campionissimo Fausto Coppi, vincitore cinque volte del Giro, sarà celebrato con un arrivo e una partenza. Da Reggio Emilia, la carovana si sposterà in Piemonte con traguardo a Tortona, dove Coppi morì il 2 gennaio 1960. Il giorno seguente, la 14a tappa partirà da Castellania, città natale di Coppi, e si collegherà idealmente a un altro campione scomparso: Marco Pantani. Si potrebbe chiamarla tappa Coppi-Pantani, da Castellania a Oropa, sul cui traguardo il pirata trionfò nel 1999 con una rimonta impossibile, una scalata da leggenda del ciclismo. Il 21 maggio, altro tuffo nella storia d’Italia: a Bergamo, la Città dei Mille, così chiamata da Giuseppe Garibaldi, visto l’alto numero di garibaldini originari della città orobica. E ancora un campione da onorare: Felice Gimondi, tre volte vincitore del Giro, nato proprio a Bergamo e protagonista di tante sfide e vittorie a cavallo degli Anni ’60 e ’70. E poi, il tappone dolomitico con quattro passi - Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei - da Moena a Ortisei, famosa per il traguardo del 1940, quando Bartali e Coppi arrivarono da soli e il campionissimo ipotecò il suo primo Giro. Il Giro 100 si accavallerà con il 70esimo della fondazione della Polizia Stradale, i cui centauri sono, dal 1946, gli angeli custodi

della corsa rosa. Non mancheranno le iniziative e anche nel 2017 la Polstrada, in collaborazione con Rcs Gazzetta dello Sport, seguirà il Giro con il Pullman Azzurro, un mezzo attrezzato con aula multimediale al cui interno si farà educazione stradale. Si tratta del progetto “Biciscuola” del Giro d’Italia, giunto alla 16a edizione, che coinvolge ogni anno 100.000 scolari di 4.000 classi primarie in tutta Italia. L’obiettivo è far conoscere ai bambini il mondo e i valori del Giro, avvicinarli alla cultura della bicicletta e al fairplay, trattando anche i temi della mobilità sostenibile, educazione alimentare e stradale.

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NOZZE D’ORO A 50 ANNI DALLA PRIMA VOLTA, IL GIRO TORNERÀ SULL’ETNA, CON TRAGUARDO AI 1.892 METRI DEL RIFUGIO SAPIENZA, E IN ABRUZZO, SUL BLOCKHAUS, A 1.675 METRI: NEL 1967, QUI VINSE MERCKX

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ALLA GUIDA

come una festa dal sapore magico e concreto, al tempo stesso? Il Giro è così: impossibile non amarlo! E non passa anno senza che la corsa leghi il suo nome a un evento, una ricorrenza, un episodio, un particolare. Il “Giro 100”, così è stato chiamato per l’occasione, non sarà da meno e promette di regalare emozioni e ricordi come

forse mai prima d’ora. Già dal 25 gennaio 2017, centesimo giorno prima della partenza, le città italiane che ospiteranno il Giro hanno mostrato in tutta evidenza il loro legame con la gara: monumenti, piazze, vie e opere create per l’occasione, illuminati di rosa! Tra i tanti: la Torre Sulis ad Alghero, la fontana del Nettuno a Firenze, la Porta

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San Giacomo a UNA CORSA DAVVERO ROSA! Bergamo, la Un comandante donna stele Coppi sulper la scorta lo Stelvio, simL’edizione 100 del Giro d’Italia avrà una boli resi unici in donna come Comandante della scorta: il un inedito e Vice Questore Aggiunto Mirella Pontiggia. suggestivo quaDal 2009 alla guida della Sezione Polstradro monocroda di Bergamo, ha già curato il Giro femmatico. minile nel 2012, quattro Giri di Lombardia Fuor di retorie varie competizioni nazionali. ca, se c’è un Affidata per tradizione al Compartimento fattore che uniPolizia Stradale della Lombardia, la scorta sce borghi e citsarà composta di 40 poliziotti. tà nel Belpaese, Due autovetture, ad aprire e chiudere la esso è di certo carovana, 20 motociclisti con ruoli ben il Giro d’Italia. precisi, più due auto per la logistica e i E quello del rifornimenti di carburante. E ancora: un’au2017 non sarà to per curare l’efficienza delle comunicasolo una gara zioni radio e un furgone-officina mobile su sportiva ma cui c’è pure una moto di riserva. anche un evento culturale ed etico, che mira tanti luoghi e città che a portare alla ribalta inhanno fatto di questa maternazionale il Paese, le nifestazione la Festa di sue tradizioni, i suoi valori Maggio, una festa non solo e il made in Italy. Il tutto, sportiva ma che ha coincon un’anima solidale ben volto e coinvolgerà pure il precisa: non a caso, “Amotessuto sociale del nostro re Infinito” è il motto che magnifico Paese. Toccheaccompagnerà tutte le iniremo le zone colpite dal ziative. terremoto e faremo sentire «Il Giro 100 partirà dalla il nostro ideale abbraccio Sardegna - prosegue il dialle popolazioni che hanno rettore Vegni - toccando tanto sofferto. Certamente, attiveremo alcune iniziative sul territorio ma credo che far sentire la vicinanza del Giro alla gente sia la cosa più importante». Tra la nona e la decima tappa, infatti, lunedì 15 maggio il giorno di riposo a Foligno - sarà dedicato alla solidarietà con iniziative ed eventi a favore delle persone colpite dal terremoto in Italia centrale.


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R RITA FORTE

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__le INTERVISTE di 50&Più__

Il 14 maggio l’Airc torna in piazza con le Azalee della Ricerca, un modo concreto e solidale di contribuire agli studi per debellare il cancro, insieme al racconto della cantante, una testimonial speciale per ricordare che dalla malattia si può guarire

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CONTRO LA MALATTIA DOBBIAMO GIOCARE D’ANTICIPO intervista di Giada Valdannini MAGGIO 2017 I 59


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RITA FORTE «OCCORRONO GAMBE VELOCI PER BATTERE IL CANCRO. Serve di stargli col fiato sul collo, raggiungerlo e superarlo; anche se è un osso duro: corre». Usa questa metafora, Rita Forte, cantante e musicista, personaggio noto del piccolo schermo. La usa tenendo insieme l’importanza della prevenzione con la necessità, unica, della ricerca: temi che ha sposato, diventando testimonial dell’Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. E lo ha fatto partendo da un’esperienza personale: «Diciotto anni fa mi sono ammalata. E ho voluto raccontarlo per dire che dal cancro si può guarire. Spero di essere d’aiuto a chi sta combattendo oggi la propria battaglia. Ricerca e prevenzione sono armi fondamentali. Per questo, domenica 14, vi invito a scendere in piazza per cercare le Azalee della Ricerca». Una pianta colorata che, in più di trent’anni di storia, è diventata prezioso alleato per la salute delle donne, consentendo di destinare risorse a sostegno di progetti di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili. Nel 2016, in Italia, oltre 65mila donne sono state colpite da tumore al seno o agli organi riproduttivi. Il cancro al seno è il più frequente, con circa 50mila nuove diagnosi, ma è anche la patologia per la quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’85,5%. Un traguardo importante, necessariamente migliorabile, se si considera l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3mila le giovani che, ogni anno, si sottopongono a protocolli di cura. NEL 2015 È STATA Rita Forte, perché ha TRA GLI SFIDANTI IN TALE E QUALE SHOW, deciso di raccontare la UNA GARA CANORA sua malattia? E INTERPRETATIVA Perché diciotto anni fa, FRA DODICI VIP IN ONDA SU RAI1. A CONDURRE, CARLO CONTI quando mi sono ammalata, c’era enorme difficoltà a farlo. Si tendeva a tacere: per paura o riservatezza. Col tempo, fortunatamente, le cose sono cambiate e trovo doveroso condividere e stare accanto a chi vive oggi la situazione di disagio che ho vissuto io. Perché, grazie alla prevenzione, ci sono meno

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Un’amicizia solida, quella tra Rita Forte e Luciano Rispoli, il cui collante è stata la profonda stima. Un amico che le è stato accanto anche durante la malattia.

casi di mortalità, ma la lotta contro il tumore è lunga. A lei cosa è capitato? Che durante una visita di controllo il mio ginecologo si insospettisse e volesse vederci chiaro. Grazie a lui e a un ottimo radiologo, scoprii infatti di avere un carcinoma lobulare in sito: pericolosissimo, ma fortunatamente piccolo come una capocchia d’ago. Che reazione ebbe scoprendolo? Scoppiai in lacrime. Avvisai mamma, cercando però di non farmi sentire troppo

sconvolta. Immediatamente dopo chiamai la mia amica del cuore a Terracina e crollai in un pianto disperato. In quel momento, ti crolla il mondo addosso. Avevo appena finito Il Tappeto volante e chiamai subito Sandra Mondaini che era stata spesso nostra ospite per parlare di prevenzione, avendo avuto lei stessa a che fare col tumore. Che le disse? Le chiesi il numero del professor Veronesi. «Voglio andare da lui, ma non so come raggiungerlo». Lei, forte, ironica, pronta a sdrammatiz-

BIOGRAFIA

1962

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LA NASCITA Rita Forte nasce il 14 marzo a Terracina. Piccolissima è già attratta dalla musica. Talento che la mamma la incentiva a coltivare, a patto che studi e si laurei. Cosa che fa in Scienze Politiche.

1992

L’ESORDIO L’artista fu scoperta da Luciano Rispoli nel 1992, mentre partecipava al Festival di Sanremo con la canzone Non è colpa di nessuno. «Grazie a lui il mio sogno si è trasformato in una splendida realtà».


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PER LA RICERCA

«Dico alle donne che stanno bene di fare prevenzione. È lì che freghi il tumore. Coraggio, il cancro si può sconfiggere!» Sopra, Rita Forte in veste di testimonial Airc. Nella pagina successiva, a sinistra, un’immagine tratta dalla trasmissione “Unomattina estate”; a destra, con Fabrizio Frizzi ed Elisa Di Gati nella trasmissione “Cominciamo bene”.

zare, mi disse: «Si raggiunge facile, il suo numero è sull’elenco». Ma si sa, in quei momenti, anche la cosa più banale ti sembra complessa. Così chiamò lei per me; l’ho incontrato e nel giro di dieci giorni mi sono operata. Che ricordo ha di quell’incontro? Di un uomo straordinario - il professor Veronesi -; persona di grande umanità. Paziente nello spiegarti le cose perché il rapporto umano è fondamentale. Mi disse: «Brava!», per aver agito tempestivamente. Infatti, aver preso in tempo

1993

il tumore ha significato che non avesse messo “rami”. Se lo avessi tenuto, la situazione avrebbe potuto degenerare. Sono stata fortunata perché non ho fatto chemio e ho tenuto il mio seno; senza nemmeno ricorrere alla quadrectomia (resezione parziale e rimodellamento del seno, ndr). Che messaggio si sente dunque di dare? Dico alle donne che stanno bene di fare prevenzione. È lì che freghi il tumore. Coraggio, il cancro si può sconfiggere! La malattia ha cambiato in qualche modo il suo

LA TELEVISIONE La sua esperienza a Telemontecarlo inizia col programma La più bella sei tu e prosegue col celebre Tappeto volante. «Un ingaggio che sembrava dovesse durare quindici giorni. Ci ho lavorato sei anni».

2000

AZALEE IN PIAZZA

Domenica 14, insieme alle piantine di azalea, i volontari Airc distribuiranno anche una speciale Guida con preziose informazioni in tema di cure: dagli elementi da valutare nella scelta delle strutture a cui affidarsi fino alla presentazione delle nuove “breast unit”, centri interdisciplinari di senologia che rappresentano una nuova opportunità di cura e assistenza per affrontare il tumore al seno con gruppi di specialisti dedicati. Volto della campagna, la dottoressa Anna Bagnato, che rappresenta i circa 5mila scienziati sostenuti da Airc, e, in particolare, tutti coloro che sono impegnati nel contrasto dei tumori femminili. Negli ultimi cinque anni l’Associazione ha investito oltre 70 milioni di euro per finanziare 661 progetti in quest’ambito, tra programmi pluriennali guidati dai migliori ricercatori italiani e borse di studio per la crescita e la formazione dei giovani talenti. (www.airc.it)

approccio alla vita? Me l’ha cambiata. Perché quando mi accorgo che sto male, che mi arrabbio per cose che riguardano l’amicizia, il lavoro, i sentimenti, torno a quella sofferenza e penso a quanto la salute sia cosa prioritaria. Così, mi dico: «Ricordi come stavi diciotto anni fa?», ecco meglio evitare di soffrire per cose da niente. Per delle stupidaggini. Chi le è stato accanto in quel momento? Mia mamma, preoccupata più di me. La mia più cara amica e alcuni colleghi: quei pochi cui lo avevo raccontato. Tra loro, “zio Luciano” (Luciano Rispoli, Ndr), Maurizio Costanzo, con cui in quel momento lavoravo e che è stata una persona meravigliosa: «Ora cerca di avere cura di te. Noi, qui, ti aspettiamo». Che rapporto ha avuto con Luciano Rispoli? Viscerale, lo chiamavo “zio Luciano”. Ora che non c’è più, ho perso parte della mia famiglia. Luciano è stato tanto. Mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno. È stato il mio pigmalione, ho avuto un rapporto meraviglioso con la sua famiglia. E mi è stato molto vicino quando mia madre si è ammalata. Come è nata la vostra collaborazione? »

PROGRAMMI Altra grande occasione le viene offerta in seguito da Maurizio Costanzo. È grazie a lui che entra a far parte del cast di Buona domenica: il seguitissimo rotocalco settimanale in onda su Canale 5. MAGGIO 2017 I 61


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RITA FORTE

«Quando mi accorgo che sto male per cose futili, ripenso alla malattia, a come stavo, diciott’anni fa, e mi accorgo di quanto la salute sia fondamentale»

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QUELLA PER IL TEATRO È LA SUA PASSIONE PIÙ RECENTE. IN QUESTA STAGIONE, HA CONDIVISO IL PALCO CON PIETRO LONGHI NE IL GUFO E LA GATTINA

All’epoca lavoravo in un locale a Roma. Feci Sanremo nel ’91 e nel ’92 e lui mi sentì cantare. Disse ai suoi collaboratori: «Andatela a cercare». Così mi raggiunse al locale Enrico Vaime, cui evidentemente feci una buona impressione. Così zio Luciano una sera venne al locale con la moglie e iniziammo a parlare. Poi mi chiamò la produzione per La più bella sei tu. In seguito, mi volle a Il Tappeto Volante: un ingaggio che doveva essere per quindici giorni, diventati poi sei anni. Dieci anni fa ci siamo ritrovati su Canale Italia e mi volle di nuovo al suo fianco, in conduzione. Torniamo a sua mamma. Che mamma è stata? Mi manca molto e mi mancherà. D’altronde, ho vissuto in simbiosi con lei, avendo perso il papà che avevo otto anni in un incidente stradale. È stata molto presente: mi ha fatto da padre e da madre. Straordinaria per aver capito i miei desideri, i sogni: che era quello dell’arte, della musica. Non mi ha mai ostacolata. Mi chiese solo una cosa: «Desidero che ti laurei», cosa che

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ho fatto in Scienze Politiche. E trovai anche subito lavoro, in uno studio notarile. Ma non ce la facevo a fare la segretaria e glielo dissi. Lei: «Realizza i tuoi sogni e cerca di essere indipendente, da tutto e da tutti». Un regalo che mia madre mi ha fatto. Tanto che prima di andarsene, mi ha sussurrato all’orecchio: «Sono fiera di te. Io me ne vado. Sei quello che desideravo: una donna indipendente e forte». In quale ambito sente di avere oggi le maggiori soddisfazioni? I concerti. In questa stagione ho fatto concerti al Teatro Manzoni, a Roma, interpretando canzoni di Domenico Modugno e il pubblico mi ha ricoperta di affetto. Il che mi dà un’immensa gioia. Ma la stessa gioia, da otto anni a questa parte, me la dà il teatro. Da attrice. Mi sono messa in gioco studiando, con un mestiere che non avrei mai immaginato di saper fare. Un’altra vita, meravigliosa, che diverte, stimola e mi fa battere il cuore. A proposito, cosa le fa battere il cuore oltre al teatro?

Il mio fidanzato che ho ritrovato dopo trentacinque anni e con cui convivo da sei. Avevo 18 anni la prima volta che siamo stati insieme. Poi, però, ci siamo persi durante l’università e ognuno ha avuto la propria vita. Una sera di qualche anno fa, è venuto a vedermi a un concerto. Ci siamo ritrovati e subito innamorati. Subito. Che amore è? L’amore della maturità è completamente diverso da quello dei vent’anni: fa lo stesso battere il cuore, ma si è più maturi, consapevoli. Si ha più voglia di superare le difficoltà per stare insieme. Da giovani non si ha quella pazienza: si litiga e si taglia. E poi l’amore non ha età. Non è mica una prerogativa dei giovani. In un amore maturo assapori le piccole gioie della vita; da giovane, no: hai tutto da sperimentare, sei proiettato verso il futuro. Quali sono queste piccole gioie? Un viaggio, un film abbracciati sul letto, il cinema, un piatto di spaghetti o un bicchiere di vino, una bella passeggiata in bicicletta sul lungomare o in spiaggia.


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__STATISTICHE__

T R O P P O I N D I S C I P L I N ATA

ITALIA AL VOLANTE Non rispettiamo i limiti di velocità, guidiamo 50% viaggia sul sedile posteriore senza cinsenza cinture e usiamo il cellulare senza auritura e il 42% trascura la distanza di sicurezza. colari o vivavoce. Noi itaE ancora, il 41% non riliani al volante siamo poco spetta sempre le norme sul disciplinati, secondo un’intrasporto dei bimbi e solo CON BUONA PACE DEI LUOGHI dagine della MPS Evolving il 23,5% ammette l’uso del COMUNI E DEI DETRATTORI DELLE QUOTE ROSA AL VOLANTE, Marketing Research su vivavoce o auricolare col L’AUTOMOBILISTA INDISCIPLINATO circa 1.000 automobilisti. telefonino. È INVECE MASCHIO E GIOVANE Anche se il 72% dice di riÈ la fascia giovane la più di Valerio Maria Urru spettare il Codice della spericolata, rispetto alla Strada, il 35% della fascia più matura: supera i limiti giovane (18-44 anni) ammette di rifarsi più al di velocità (56% contro 46%), non mantiene “buon senso”, un approccio che scende al la distanza di sicurezza (47% contro 38%) e 20% in quella matura (45-75 anni). Altri dati usa impropriamente il telefonino (29,5% generali? Il 51% supera i limiti di velocità, il contro 17,1%).

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__INVECCHIARE NON È UNA MALATTIA__

LA FAMIGLIA TRA VENT’ANNI... di Marco Trabucchi - Associazione Italiana di Psicogeriatria e Fondazione Leonardo

Continua il tentativo di descrivere quale sarà la condizione della persona anziana tra 20 anni, considerando le varie situazioni che accompagneranno la sua vita. In occasione del “Caregiver Day”, analizzo la possibile evoluzione della struttura famigliare, considerando che fino ad ora ha costituito il grande pilastro sul quale si sono appoggiate le persone nelle età avanzate AD OGGI SI CALCOLA che del milione e centomila persone affette da vari livelli di demenza non più di 120.000 sono ospiti di strutture residenziali. Quindi la gran massa è accompagnata, sostenuta, guidata dalla famiglia, nelle sue molte possibili organizzazioni. Un re-

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cente studio del Censis ha dimostrato che negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo invecchiamento sia delle persone affette da demenza che vivono nel loro domicilio sia dei loro caregiver; inoltre, è aumentata in modo rilevante la solitudine della coppia curante-curato.

Di fatto la famiglia, anche se sempre più fragile, è oggi il principale attore dell’assistenza; il fenomeno dell’invecchiamento sopradescritto è ovviamente in evoluzione e rischia di diventare sempre più rilevante e di incidere sull’organizzazione delle comunità. Oggi non sarebbe infatti ipotizzabile nel nostro Paese una presa in carico da parte dei servizi di milioni di anziani non autosufficienti, sia per l’impreparazione sul piano organizzativo, sia per l’insostenibilità economica. Lo scenario è per molti aspetti cupo e preoccupante, anche perché nella gran parte dei Paesi avanzati non sembra esistere una sensibilità politica per questi problemi e mancano non solo interventi concreti, ma soprattutto la progettualità. Si procede alla cieca, tra problemi che crescono (l’immigrazione, la riduzione delle nascite, l’invecchiamento dovuto in particolare alla sopravvivenza di persone malate), la crisi culturale rispetto all’organizzazione e agli scopi del sistema di welfare, la riduzione delle disponibilità economiche dovute ai forti vincoli di bilancio. La natalità, per esempio, dal 2008 al 2016 ha registrato una riduzione del 18% (cioè circa 100.000 nati in meno). Il fenomeno è in continuo aggravamento perché nel 2016 le nascite sono state 474mila, 12.000 in meno rispetto al 2015. A questi livelli evolutivi (1,34 figli per donna), valore ben lontano dal tasso di sostituzione di due nati per donna, sarà difficile organizzare un’adeguata assistenza agli anziani, i quali nel frattempo sono aumentati in modo


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veloce. Ad esempio, gli ultranovantenni, cioè una fascia della popolazione che molto facilmente ha l’esigenza di qualche forma di supporto, sono aumentati dai 466.700 del 2007 ai 727.000 del 2017. Se questo trend dovesse continuare in modo lineare, cioè se non avvengono mutamenti sostanziali a livello dell’organizzazione sociale, dei costumi, delle scelte individuali, nel 2037, cioè tra 20 anni, gli ultranovantenni potrebbero arrivare ad oltre 1.200.000 unità, a fronte di una famiglia che invece si riduce progressivamente rispetto ai numeri assoluti e alla sua organizzazione interna. Inoltre, si deve considerare che anche nella fascia 80-90 anni di età si verificano numerose condizioni di sofferenza, con perdita dell’autosufficienza; si tratta di altre varie centinaia di migliaia di concittadini. Si deve in aggiunta tener conto delle modificazioni interne della famiglia, che cambia anche a causa di separazioni, divorzi, convivenze non formalizzate; si tratta di situazioni che rendono difficile sul piano organizzativo la possibilità di prendersi cura di un anziano, sia se i suoi bisogni assistenziali sono pesanti, a causa di una più o meno grave non-autosufficienza, sia se il bisogno prevalente è quello di combattere la solitudine. A fronte di queste prospettive negative, fondate sull’ipotesi che continui il modello attuale di organizzazione sociale, possono però crescere anche soluzioni diverse, conseguenti alla profonda modificazione dei costumi avvenuta in que-

EVENTI

Il Caregiver Day Questo mese, per il settimo anno consecutivo, arriva il “Caregiver Day”, l’appuntamento dedicato ai caregiver familiari, coloro che si fanno carico della cura e dell’assistenza di un familiare malato. Promossi dalla cooperativa “Anziani e non solo”, dal 3 al 31 maggio si terranno una serie di workshop, laboratori, rassegne cinematografiche e convegni pensati per tutti coloro (si parla di più di tre milioni di persone) che si assumono questo compito. Tutti gli eventi avranno luogo in diverse località dell’Emilia Romagna, la regione ospitante. È proprio l’Emilia Romagna, ad oggi, l’unica regione italiana che riconosce formalmente la figura del caregiver familiare, grazie ad una legge del 2014 che inoltre fornisce formazione e supporto per questo tipo di attività assistenziali. Nel resto d’Italia, purtroppo, i caregiver non godono ancora di nessun tipo di riconoscimento giuridico, anche se il 24 gennaio scorso è stato avviato l’iter parlamentare per un disegno legge (Ddl 2128) che potrebbe finalmente sbloccare la situazione. Il programma completo di “Caregiver Day 2017” è scaricabile dal sito www.caregiverday.it. Per saperne di più: Fondazione Leonardo Via Fucine 7 - 28887 Omegna (Vb) info@fondazioneleonardo.it - www.fondazioneleonardo.it

sti anni. Si diffonderanno convivenze informali tra generazioni diverse senza legami di sangue, tra persone legate da affinità peculiari (ad esempio, religiose), tra persone dello stesso sesso. Inoltre, dati sempre più rilevanti indicano un superamento della crisi che ha accompagnato negli ultimi 10 anni la robotica e l’Ict, caratterizzata da un grande progresso tecnologico, incapace però di modificare realisticamente la qualità della vita delle persone anziane non autosufficienti. Si assisterà a breve ad una modificazione delle tecnologie che diventeranno sempre più “amiche dell’uomo” e quindi in grado di aiutare le persone a superare le limitazioni imposte dalle malattie.

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2037: PREVISIONI GLI ULTRANOVANTENNI, SONO PASSATI DAI 466.700 DEL 2007 AI 727.000 DEL 2017. SE QUESTO TREND DOVESSE CONTINUARE, TRA 20 ANNI GLI ULTRA 90ENNI POTREBBERO SUPERARE 1.200.000 UNITÀ, A FRONTE DI UNA FAMIGLIA CHE, INVECE, SI RIDUCE PROGRESSIVAMENTE RISPETTO AI NUMERI ASSOLUTI E ALLA SUA ORGANIZZAZIONE

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scienze ANIMALI AMBIENTE STAR BENE & TECNOLOGIA

In alcuni casi non raggiungono il numero minimo per comporre una classe. In altri si contano poche migliaia di esemplari. Di questo passo i primati non umani spariranno entro 50 anni __ANIMALI_

LA TERRA NON È IL PIANETA DELLE SCIMMIE di Giovanna Dall’Ongaro

LA LISTA È INFINITA. Inizia con gorilla, scimpanzé, gibboni, uistitì, tarsi, lemuri e lori e prosegue con altre 300 specie di primati non umani in pericolo di scomparire per sempre dalla faccia della Terra entro 25-50 anni. L’allarme è stato lanciato da 31 primatologi dalle pagine della rivista Science Advances lo scorso gennaio. Secondo quella che è senza dubbio la più nera delle previsioni finora apparse su una pubblicazione scientifica, il 60% delle scimmie è minacciato di estinzione. E il resto non se la passa bene. Chi non scompare diventerà talmente raro da far fatica a dimostrare

di esistere. La popolazione del 75% delle scimmie è infatti in rapida diminuzione. Il colpevole di tutto ciò va cercato in famiglia. È il loro cugino, l’essere umano, ad avere reso la Terra inospitale per gorilla, scimpanzé gibboni e tutti gli altri. Altro che pianeta delle scimmie. Da quanto riportato nello studio, gli habitat naturali dei nostri parenti stretti sono stati fatti fuori uno dopo l’altro e rimpiazzati da campi agricoli, stabilimenti industriali, cemento. L’agricoltura ha fatto i danni maggiori. Sottraendo alle foreste, tra il 1990 e il 2010, 1,5 milioni di metri quadri,

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un’area delle dimensioni del triplo della Francia, tanto per dare l’idea. Le piantagioni di olio di palma a Sumatra e nel Borneo hanno messo davvero a dura prova la vita dell’orangotango. In Cina, i luoghi abitualmente frequentati dai gibboni dalla guancia bianca sono stati trasformati in piantagioni di

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SIAMO NOI, I LORO CUGINI, I PRINCIPALI RESPONSABILI DELLA LORO SCOMPARSA. ABBIAMO DISTRUTTO GLI HABITAT NATURALI DI PRIMATI COME LEMURI, GORILLA E SCIMPANZÉ

ALLARME Il 60% delle specie di scimmie è a rischio di estinzione


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Il conto alla rovescia

1,5 MLN I metri quadri di foresta sottratti alle scimmie tra il 1990 ed il 2010

Nel mondo esistono circa 504 specie di primati. Secondo una recente ed autorevole valutazione di 31 primatologi, il 75% è caratterizzato da una forte diminuzione della propria popolazione, mentre il 60% è già in declino, tanto da rischiare l’estinzione se non si corre presto ai ripari

L’ORANGO

IL GIBBONE

A Sumatra e in Borneo, la distruzione delle foreste, in seguito all’introduzione della coltivazione di palma da olio, ha portato in fretta al declino le popolazioni di orango.

In Cina, l’aumento delle piantagioni di alberi della gomma minaccia la sopravvivenza del gibbone dalle guance bianche, del gibbone crestato nord e di quello di Hainan.

caucciù e le buffe scimmie con le inconfondibili macchie chiare sui due lati del viso non si sono adattate al cambiamento. Gli occhi dei primatologi sono tutti puntati su quattro Paesi del mondo: Brasile, Madagascar, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo. È proprio qui, infatti, che hanno il loro habitat ideale e vivono i due terzi delle specie di scimmie. Nel solo Madagascar l’87% dei primati rischia l’estinzione. I ricercatori avvertono: non c’è tempo da perdere, per mettere in salvo le scimmie servono interventi urgenti. Una volta tanto, lo dobbiamo ai nostri cugini.

IL CERCOPITECO

Decimato dai cacciatori di “carne di foresta”, del cercopiteco Roloway - che vive tra Ghana e Costa d’Avorio rimangono solo poche sacche di popolazione.

LA SCIMMIA NUDA, QUESTA INCORREGGIBILE EGOISTA

Tutta colpa dell’uomo. Oltre all’agricoltura, a minacciare la sopravvivenza dei nostri parenti è il commercio di legname tropicale e la conseguente deforestazione in varie zone dell’Asia, dell’Africa e del Sud America. Sull’isola di Dinagat, nelle Filippine, le miniere di oro, nickel e rame hanno messo in serio pericolo il tarsio. In Nigeria e in Camerun 150mila primati di 16 specie diverse ogni anno vengono cacciati per scopi alimentari. Nel Borneo tra i 2mila e i 3mila orangotanghi vengono uccisi per essere mangiati.

Gli uomini sono una minaccia per lemuri e scimpanzé anche perché veicolano alcune infezioni batteriche

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__SCIENZE ANIMALI__ OCCHI PUNTATI SU...

Brasile, Madagascar, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo: sono i quattro Paesi su cui i primatologi si stanno concentrando.

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SECONDO GLI STUDIOSI

POSSIBILI SOLUZIONI

Ora ripariamo i danni «Ovviamente dobbiamo intervenire sulle cause dell’estinzione, dall’attività agricola alle miniere fino al disboscamento - sostiene Russell Mittermeier, coautore dello studio -. Ma se noi concentriamo tutti gli sforzi in quella direzione prima che otterremo un risultato non resterà più nulla. Prima dobbiamo proteggere gli ultimi habitat e, se non esistono aree protette, crearle». FERMIAMO IL DECLINO

Non è tutto perduto

«Restiamo convinti - dicono gli autori del rapporto - che la conservazione dei primati non sia una causa persa e siamo ottimisti sulla possibilità di poter ancora annullare l’impatto dell’uomo sull’ambiente che ne ha provocato il declino».

I primati stanno scomparendo, ma l’addio definitivo può essere evitato. Siamo ancora in tempo

È NECESSARIO AGIRE PIUTTOSTO VELOCEMENTE

di Giovanna Dall’Ongaro

A CONTARLI ci vuole un attimo: la popolazione del Gibbone di Hainan, una specie di scimmia che vive nell’omonima Isola cinese, si è ridotta a trenta esemplari. Ma le comunità di primati non umani che contano poche migliaia di iscritti sono tante. C’è il lemure catta, che si distingue per la sua originale coda ad anelli, il colobo rosso degli Udzungwa, dalla vistosa cresta rossa, il presbite dalla testa bianca, con gli inconfondibili occhi cerchiati, la scimmia dal naso camuso dello Yunnan e il gorilla di Grauer, cresciuto nella sfortunata Repubblica Democratica del Congo. Legittimamente qualcuno potrebbe

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chiedersi: perché preoccuparsi tanto della scomparsa di specie di cui si è per lo più ignorata l’esistenza? I primatologi rispondono spiegando che questi animali sono una componente essenziale della biodiversità tropicale perché contribuiscono alla rigenerazione delle foreste e alla salute dell’ecosistema. I primati, infatti, sono sia prede che predatori e hanno un ruolo chiave nella catena alimentare. Senza dimenticare il fatto che per gli scienziati osservare i comportamenti delle scimmie, le loro abitudini sociali, l’evoluzione delle malattie che le colpiscono è un po’ come guardarsi allo specchio. Co-

noscerle meglio significa conoscere meglio noi stessi. «Abbiamo un’ultima opportunità - scrivono gli autori dello studio su Science Advance, tra cui ci sono anche Claudia Barelli e Francesco Rovero del Muse di Trento - per ridurre notevolmente o addirittura eliminare le minacce umane ai primati e ai loro habitat, per guidare gli sforzi di conservazione e per aumentare in tutto il mondo la consapevolezza della loro situazione. Dopotutto, sono i nostri parenti biologici viventi più vicini». Come fare? Cominciando con un semplice gesto: non comprare più legno tropicale, per esempio.


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__SCIENZE AMBIENTE__

Ad Aarhus, in Danimarca, si produce acqua potabile da quella reflua, generando energia pulita. Ma anche in Italia ci sono tanti esempi virtuosi

IL NORD EUROPA SCOMMETTE SULLE RINNOVABILI di Winda Casula NON È UN CASO se Aarhus, secondo centro urbano della Danimarca, sia stata definita la più “piccola grande città del mondo”. Perché in fatto di rinnovabili detiene un primato mondiale: attraverso l’impiego di biogas ottenuto dalle acque di scarico, produce la maggior parte dell’acqua potabile domestica. In pratica, attraverso il riciclo delle acque reflue, è in grado di creare l’energia per alimentare gli impianti » MAGGIO 2017 I 71


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__SCIENZE AMBIENTE__

C’È ANCHE LA GEOTERMIA

La geotermia, fonte di energia poco conosciuta, trae origine dal calore della terra che si propaga fino alle rocce prossime alla superficie. Può essere sfruttata in diversi modi: per temperature superiori ai 150°C è possibile produrre energia elettrica con una turbina a vapore o centrale geotermoelettrica; per temperature fra 150°C e 90°C si utilizzano le pompe di calore; per quelle inferiori a 90°C si impiega la differenza di temperatura del terreno rispetto all’aria esterna.

RINNOVABILI IN ITALIA

In dieci anni i Comuni italiani in cui è stato installato almeno un impianto da fonti rinnovabili sono passati da 356 a 8.047. Il solare fotovoltaico ha raggiunto il 100% dei Comuni italiani, per un totale di 18.960 Mw. In 6.882 Comuni sono installati pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. 850 Comuni ospitano invece impianti eolici, per un totale di 9.270 Mw. Sono 1.503 quelli che possiedono almeno un impianto idroelettrico.

Sono 39 i Comuni d’Italia, secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, dove con un mix di impianti diversi si è raggiunto il 100% di energia da fonte rinnovabile, sia per usi termici che elettrici 72 I 50epiumagazine.it I MAGGIO 2017

idrici cittadini. Tutto è partito dall’opera di ristrutturazione dell’impianto di trattamento del sistema di scarico della città, che oggi consente di produrre il 150% dell’energia necessaria al suo funzionamento. In questo modo l’energia non impiegata può essere dirottata per alimentare la rete di distribuzione che collega 200mila famiglie residenti. Le acque provenienti dagli scarichi dome-

stici vengono convogliate in quelli che si chiamano “digestori”, dove sono trattate ad una temperatura di 38°C che consente ai batteri di sviluppare il biogas, in gran parte costituito da metano. Questo biogas viene poi bruciato per ricavare calore e, di conseguenza, elettricità. Un processo del tutto naturale, dunque, sviluppato grazie a severe regole ambientali che hanno favorito l’eliminazione di perdite d’acqua nella rete cittadina e la riduzione al minimo di nitrati e fosfati. L’investimento su questo impianto è stato di circa tre milioni di euro, una cifra alta ma ammortizzabile nel giro di soli cinque anni, grazie al risparmio sulla manutenzione e sulla vendita di energia in eccesso. Molte altre città della Danimarca, e anche degli Stati Uniti, stanno studiando per replicare il sistema di Aahrus. Ma è ormai un dato che le fonti rinnovabili riescano a garantire fino alla metà dei consumi medi non solo in Danimarca, ma anche in Spagna, Portogallo e persino in Italia. Proprio il nostro Paese ha visto una crescita nell’utilizzo di fonti alternative negli ultimi dieci anni, dal 15% al 35,5%, ed oggi è il primo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici. Secondo i dati di Legambiente raccolti nel Rapporto Comuni Rinnovabili, i Comuni italiani in cui è stato installato alme-

no un impianto da fonti rinnovabili sono passati in un decennio da 356 a 8.047. Nel 2015 è aumentata la diffusione di tutte le fonti, dal solare fotovoltaico a quello termico, fino agli impianti a biomasse e biogas. Il comune di Val di Vizze, in provincia di Bolzano, ha vinto il premio “Comuni Rinnovabili 2016” per aver raggiunto il 100% di produzione di energia con un mix di cinque diverse tecnologie da fonti rinnovabili, fra mini idroelettrico, tetti solari, teleriscaldamento a biomasse e impianto a biogas per i rifiuti zootecnici degli allevamenti. Ora ha messo in atto il potenziamento di 13 km di rete elettrica a 20 Kw, che permetterà di gestire l’energia prodotta da diversi impianti da fonti rinnovabili già presenti e di installare la fibra ottica per la gestione delle reti elettriche. In Calabria, invece, è San Lorenzo Bellizzi, in provincia di Cosenza, ad essere capofila di buone pratiche. Una piccola realtà di 660 abitanti, nel Parco del Pollino, dove il solare è stato messo al servizio dei citta-


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dini. Grazie ad alcuni terreni ceduti gratuitamente da cooperative agricole, il Comune ha fatto installare 15 Mw di impianti fotovoltaici sulle serre, e le entrate derivate dal conto energia, circa 80mila euro l’anno, sono state ridistribuite ai cittadini attraverso l’esenzione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. I ricavi della vendita dell’energia elettrica sono invece stati investiti nell’azzeramento delle tasse comunali per la ristrutturazione degli immobili del centro storico. Infine, su due terzi degli edifici pubblici sono stati realizzati impianti fotovoltaici. Un esempio che dimostra quanto il ricorso a fonti alternative possa tradursi anche in risparmio economico per la collettività. A Crescentino, in provincia di Vercelli, sorge il primo impianto al mondo per la produzione di biocarburanti di seconda generazione che, a regime, produrrà 75 milioni di litri all’anno di bioetanolo, grazie allo sfruttamento di prodotti agricoli residuali. Si tratta di uno stabilimento autosufficiente per i con-

sumi energetici e assicura un riciclo dell’acqua del 100%. Non sono solo i piccoli Comuni ad essere virtuosi, perché anche sette città con più di 100mila abitanti producono più energia di quella consumata dalle famiglie residenti. Parma e Ravenna hanno rispettivamente 50 e 132 Mw installati di solare fotovoltaico, Foggia ha 131 Mw di solare e altri 47 Mw di eolico. Interessante la strada scelta dal Comune di Ferrara che, ormai da 4 anni, ha dotato i propri dipendenti di mezzi elettrici per gli spostamenti durante il servizio, nell’ambito del progetto “Free Carbon City”. Questi veicoli, compresi van e furgoni, vengono alimentati da un impianto fotovoltaico da 99,40 Kw installato sul tetto dei magazzini di proprietà comunale.

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NEGLI ULTIMI DIECI ANNI L’IMPIEGO DI FONTI RINNOVABILI IN ITALIA È PASSATO DAL 15% AL 35,5%. OGGI SIAMO QUINDI IL PRIMO PAESE PER INCIDENZA DEL SOLARE RISPETTO AI CONSUMI ELETTRICI, CON UN AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA PULITA DI BEN 57,1 TWH

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7 notti con trattamento di pensione completa (bevande escluse) Sistemazione in camera doppia Classic Visita medica con stesura del protocollo di cura Integratore di sali minerali ed estratti vegetali alcalinizzante e antiossidante 6 applicazioni di fango 6 bagni termali all’ozono 6 trattamenti personalizzati (25 minuti) a scelta tra massaggi terapeutici o rilassanti 1 seduta di prova nella stanza del sale Spa kit con accappatoio e telo piscina per l’intera durata del soggiorno Acquagym di gruppo in piscina Ginnastica di gruppo in palestra Tutti i servizi inclusi Atlantic Natural Spa: utilizzo sauna finlandese e bagno turco, area relax con lettini interna e all’aperto, area fitness Technogym®, accesso al centro benessere con piscine termali (canale di collegamento interno ed esterno) dotate di idromassaggi, lettini, cascata d’acqua per massaggi cervicali e percorso Kneipp Serata con cena di gala e intrattenimento musicale I servizi inclusi Atlantic Free Time: parcheggio auto e noleggio city bike A partire da € 670,00 a persona con impegnativa ASL (quota ticket esclusa)

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__SCIENZE STAR BENE__

Le persone in sovrappeso affette da patologie articolari necessitano di un approccio integrato da parte di una équipe composta da medici specialisti e riabilitatori

IN CASO DI OBESITÀ: COME AFFRONTARE LE PATOLOGIE ARTICOLARI di Alessandro Mascia

DISFUNZIONI ORMONALI

REFLUSSO GASTROESOFAGEO

La diagnosi e la cura delle disfunzioni ormonali costituiscono lo step principale nella valutazione clinica del paziente in sovrappeso. L’endocrinologo ed il nutrizionista hanno poi un ruolo cardine nel controllo ponderale, consigliando un’alimentazione equilibrata ed ipocalorica volta ad aiutare il paziente a perdere i chili in eccesso e rientrare nel suo pesoforma.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo ricorrente nell’obeso. L’equilibrio delle pressioni interne tra addome e torace è necessario per prevenire o migliorare i sintomi delle ernie iatali. È bene non trascurare l’esofagite in quanto predispone a patologie della porzione inferiore dell’esofago. Si deve sempre ricercare un adeguato equilibrio tra pavimento pelvico e diaframma toracico.

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PER OBESITÀ SI INTENDE un aumento ponderale superiore al 20% rispetto al peso ideale. Esistono 3 gradi in rapporto alla percentuale del sovrappeso. L’inquadramento terapeutico del paziente obeso deve essere obbligatoriamente multidisciplinare in quanto questi soggetti soffrono normalmente di patologie cardio-vascolari, venose, respiratorie, endocrine, epatiche, gastro-intestinali e linfatiche. L’équipe medica deve quindi essere composta dallo specialista di medicina generale, dal cardiologo, dallo pneumologo, dall’endocrinologo, dall’ortopedico, dal nutrizionista e, non ultimo, dal riabilitatore. Alcuni dei fattori di rischio principali per l’usura precoce delle articolazioni sono lo stress meccanico (da sovra utilizzo) ed il carico eccessivi. Nel primo caso rientrano

tutte le categorie professionali cosiddette usuranti, dove il sistema muscolo-scheletrico viene quotidianamente sollecitato con movimenti ripetitivi e faticosi come, ad esempio, per i manovali e gli artigiani. Altro aspetto riguarda lo stress da carico al quale le articolazioni sono sottoposte nei soggetti in sovrappeso. È utile puntualizzare che, mentre nel caso del manovale il complesso mio-articolare è sovraccaricato normalmente in attività dinamiche (per cui le zone di carico nelle articolazioni cambiano), nel soggetto obeso le cartilagini soffrono sempre nelle stesse aree in quanto parliamo di soggetti quasi sempre molto sedentari. Questa è una condizione di notevole svantaggio perché le linee di carico alle quali i capi articolari sono sottoposti sono pressoché costanti ed erodono precocemente


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la cartilagine sempre negli stessi punti, fino a determinare una vera e propria deformazione delle ossa. L’evoluzione artrosica degli arti inferiori e della colonna vertebrale è più rapida rispetto alle persone normo-peso e l’usura precoce della cartilagine articolare espone direttamente l’osso, determinando grande dolore e limitazione articolare. Quelli appena descritti sono tutti fattori che predispongono la popolazione in sovrappeso ad una protesizzazione precoce delle anche e delle ginocchia, ma anche di possibili interventi di stabilizzazione della colonna vertebrale. È evidente quanto la condizione essenziale per garantire dei risultati ottimali debba essere la perdita di peso. È indispensabile diminuire il carico che grava sulle articolazioni. Si deve ridurre l’azione diretta della forza di gravità,

ma anche la tensione alla quale è sottoposta la colonna vertebrale per l’effetto indotto dalla trazione dei sistemi di ancoraggio dei visceri sulla colonna stessa. Infatti il colon ed il tenue sono “appesi” alla colonna cervico-dorsale e dorso-lombare e determinano una trazione in avanti di questi segmenti vertebrali. Ne conseguono sofferenze discali ed instabilità articolare al punto da poter creare i presupposti per lo scivolamento anteriore delle vertebre lombari (lisi-listesi). In questo caso l’osteopatia offre una valida risorsa dal momento che opera, tra le varie competenze, anche sulla possibilità di attenuare le tensioni indotte dagli organi interni. L’aumento della pressione interna dell’addome induce una spinta meccanica dei visceri verso l’alto e può alterare la regolarità dell’attività del cuore favorendo l’insorgenza di un possibile scompenso cardiaco. La rieducazione respiratoria nel paziente in sovrappeso è volta a migliorare l’efficienza degli scambi di ossigeno ed anidride carbonica nei mantici polmonari. Arricchire l’approvvigionamento di ossigeno migliora la salute di tutti i tessuti e degli organi del soggetto. Il ritmo respiratorio completo e regolare è fondamentale per garantire sia il ritorno del sangue venoso verso il fegato che una ottimale circolazione linfatica che mantiene l’efficienza del sistema immunitario. Queste alterazioni della circola-

+

SECONDO DATI DEL 2014, IN ITALIA IL 36% DELLA POPOLAZIONE RISULTA ESSERE IN SOVRAPPESO MENTRE PIÙ DEL 10% È OBESA. LA PERCENTUALE PIÙ ALTA SI TROVA PREVALENTEMENTE NELLE REGIONI DEL SUD

zione dei liquidi traggono grande giovamento dalla idrochinesiterapia. Quest’ultima è una metodica riabilitativa eseguita in piscina e volta a sfruttare la diminuzione dell’assenza di gravità per permettere al paziente una capacità motoria altrimenti impossibile fuori dall’acqua. Beneficia inoltre dell’effetto drenante che la stessa acqua esercita sui tessuti durante l’esecuzione di esercizi. Per gli stessi motivi è necessario integrare l’azione terapeutica con il linfodrenaggio.

+ L’IMPORTANTE

L’attività motoria migliora l’attività È MUOVERSI cardiaca, la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti

DALLA PALESTRA ALLA PISCINA CON MODERAZIONE

La pratica sportiva nel soggetto in sovrappeso deve rispettare il sistema muscolo-scheletrico e non peggiorare gli effetti già gravosi della forza di gravità. Deve essere sempre un’attività aerobica (di movimento), possibilmente in acqua, per alleggerire il carico sulle articolazioni. È bene eseguire gli esercizi con moderazione per evitare di affaticare il cuore, monitorandone sempre la frequenza. Fuori dall’acqua si possono eseguire movimenti a corpo libero volti a migliorare l’instabilità articolare ed è consigliabile (laddove sia possibile) camminare con un passo rapido.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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CUCINA

Cuochi in pericolo?

Insegnare ai robot umanoidi a “comportarsi” in determinate situazioni come farebbe un essere umano, non è una cosa semplice. Nel frattempo, mentre gli studiosi sono alla ricerca della soluzione, in California debutta “Flippy”. Non è un robot umanoide ma è comunque in grado di preparare hamburger, friggere gli alimenti, tagliare le verdure e perfino impiattare i cibi. Vedere per credere.

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Le Teche della Rai dal 1924 ai giorni nostri. Un immenso patrimonio storico, educativo e di costume

www.vimeo.com/206666438

SANITÀ

Un importante servizio ai cittadini

Dovesalute è un’iniziativa del Ministero della Salute al servizio di tutti i cittadini. Grazie alle opportunità di condivisione offerte dalla rete, rendere la sanità italiana sempre più trasparente è diventato un obiettivo primario. Scegliere dove curarsi e trovare informazioni e contatti su dipartimenti, specializzazioni, servizi e facilitazioni, sicuramente sarà più semplice grazie a questo sito Web.

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www.dovesalute.gov.it

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SPORT

L’informazione corre sul Web

Vavel è un sito web di notizie sportive che segue una linea editoriale pluralista e obiettiva. Il funzionamento è analogo ad una piattaforma sociale che connette autori, giornalisti e blogger con i lettori. Attualmente la sua struttura è costituita da 15 edizioni. La versione italiana dedica spazio all’informazione sportiva di casa nostra: calcio, motori, basket, tennis e molto altro ancora.

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www.vavel.com/it

LO SAPEVATE CHE? Il sito “Time.is”, oltre a verificare la precisione del vostro orologio grazie alla sincronizzazione con un orologio atomico, permette di sapere l’ora esatta in 7 milioni di località nel mondo. https://time.is

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TELEVISIONE E RADIO

Viaggio virtuale negli archivi storici

ILPATRIMONIO DELLE TECHE NELL’IMMAGINARIO collettivo il termine archivio storico viene identificato con una raccolta di documenti cartacei ordinatamente conservati. Il patrimonio delle Teche della Rai è invece di natura multimediale. Viene riproposto quanto è stato trasmesso dalla Tv dal 1954 e dalla radio dal 1924, fino ai giorni nostri. Le ore di materiale televisivo e radiofonico sono nell’ordine dei milioni. Notevole il patrimonio musicale, completamente digitalizzato, dei concerti della Rai di Roma, Torino, Milano e Napoli. Una notazione del tutto personale che farà riaffiorare ricordi in molti di voi. Mentre stavo facendo ricerche per testare il sito, ho ritrovato gli sketch di Paolo Stoppa e Rina Morelli in Eleuterio e Sempre Tua. http://www.teche.rai.it


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

GEMELLAGGIO TRA STORIA E CULTURA

BELLUNO E TREVISO

A Feltre (Bl), si è tenuto il gemellaggio tra la 50&Più provinciale di Belluno e quella di Treviso. Oltre 60 soci del trevigiano, accompagnati dalla presidente provinciale, Adriana Pasquali, sono stati accolti dal presidente di 50&Più di Belluno, Giuseppe Benozzi. Per l’occasione è stato organizzato il tour culturale “Un giorno a Feltre”, per scoprire questo “borgo verticale”, così denominato per la disposizione degli edifici. Nella splendida cornice della Sala degli Stemmi del Comune il folto gruppo dei 50&Più è stato accolto dalla vice sindaca Sabrina Bellumat che, nel suo saluto, ha sottolineato il valore del commercio di vicinato per i piccoli borghi e i paesi di montagna. Il presidente di Belluno, alla presenza della vice sindaca, ha consegnato alla presidente Pasquali una targa a ricordo del gemellaggio tra l’associazione 50&Più di Belluno e quella di Treviso. Tra gli obiettivi del gemellaggio, la promozione del patrimonio culturale dei due territori provinciali, oltre a un rafforzamento del senso di appartenenza all’Associazione mirato alla promozione e tutela degli over 50. La visita guidata di Feltre ha suscitato soddisfazione e meraviglia nei soci trevigiani, che hanno potuto ammirare la monumentale statua di Esculapio, la Cattedrale con la sua area archeologica, Piazza Maggiore e il Teatro de la Sena, il Museo diocesano e il Santuario dei Santi Vittore e Corona. info: 0437215264 - 042256481

VERCELLI

Un pranzo sociale per la solidarietà Il tradizionale pranzo sociale tra i soci quest’anno si è arricchito di un’iniziativa in più, particolarmente significativa perché all’insegna della solidarietà. La 50&Più di Vercelli, guidata dal presidente Alberto Filippini, ha organizzato per l’occasione una pesca di beneficenza il cui ricavato è stato devoluto all’associazione “Insieme”. Erano presenti il decano dell’Associazione Pierluigi Chiais e la presidente Marilia Bogni. Quest’ultima ha spiegato le finalità dell’Associazione di volontariato al servizio dei malati oncologici e dei loro famigliari. Il presidente Filippini ha ringraziato i numerosi soci 50&Più, sempre molto sensibili a questo tipo di iniziative, e la delegazione Avma (Associazione Vercellese Malati Alzheimer) accompagnata dalla presidente Letizia Filippone. Infine, un grazie a tutti i commercianti che, con l’offerta dei numerosi premi, hanno permesso il raggiungimento della finalità della manifestazione. info: 0161215344 www.50epiu.it/vercelli

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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

18 maggio

GENOVA Ore 15.00, al Circolo Unificato dell’Esercito, Un’ora per la tua salute: “Il sole...un amico?”. Il 24, ore 15.00 Terrazze del Ducale - Riciclo dei rifiuti: produzione di energia e risorse. info: 010543042 www.50epiu.it/genova

21 maggio

MILANO Ore 16.00, al Palazzo Castiglioni, Domenica in Jazz. Ingresso libero. Il 26 giugno, ore 10.30, Assemblea dei soci 50&Più a Palazzo Castiglioni. Al termine visita guidata. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

REGGIO CALABRIA CONFERENZA

09 giugno

NAPOLI Ore 11.00, Manifestazione regionale Concorso di Poesia “Raffaele Viviani”. Premiazione della XIX edizione dedicata al grande poeta e attore napoletano. info: 0815518187 www.50epiu.it

TRIESTE CARNEVALE

I misteri di piazza Garibaldi

La 50&Più in maschera

Presso la sede della 50&Più di Reggio Calabria si è tenuta un conferenza dal titolo “Piazza Garibaldi e i suoi misteri”, condotta dal professor Francesco Arilotta. Nessun geologo o archeologo è riuscito a fornire una spiegazione in merito ai misteriosi reperti archeologici, casualmente rinvenuti nella piazza Garibaldi di Reggio Calabria, in seguito agli scavi per la costruzione di un parcheggio sotterraneo. Il noto professore reggino ha evidenziato l’importanza storica ed archeologica di tali reperti e ha illustrato ai soci 50&Più alcuni aneddoti storici e mitologici relativi alla zona dei ritrovamenti. In particolare, ha narrato la leggenda della guarigione di Oreste, figlio di Agamennone. Questi guarì da una grave forma di psoriasi, bagnandosi nell’acqua termale dei 7 fiumi che attraversano la città di Reggio. Secondo il professore Arilotta, le acque termali attraversano ancora la città di Reggio Calabria e sarebbe possibile trivellare il terreno in alcune zone precise per creare delle fontane termali. La conferenza ha suscitato grande interesse nei soci 50&Più. info: 0965891543

Anche quest’anno la 50&Più di Trieste ha festeggiato il Carnevale con il Ballo del Commercio. La manifestazione è avvenuta all’Hotel Maria Theresia con la partecipazione di ben 90 soci. La scelta delle maschere è stata molto ricercata e piena di fantasia. Tra i costumi: 7 spose per 7 fratelli, accompagnati da musica originale con balletto annesso; Mary Poppins, accompagnata dallo spazzacamino; Monsignore, inseguito da tre diavolesse; 18 ballerini brasiliani e poi giapponesi, arabi, principesse, e tanto altro ancora. Un vero caleidoscopio di colori e allegria che ha confermato ancora una volta la validità dell’evento e l’entusiasmo che suscita. info: 0407707340

CATANZARO PROSSIME ATTIVITÀ

Gli appuntamenti di maggio Tante iniziative attendono i soci 50&Più. L’8, ore 17.30, il dottor Alessandro Musacchio tratterà de La Comunicazione Affettiva e il contatto umano. Il 18, ore 18.00, presso la Parrocchia San Giovanni Battista, Don Francesco Brancaccio, docente di teologia all’Istituto Teologico di Cosenza e Catanzaro, affronterà il tema Laicità e cristianesimo nel mondo globalizzato. Con la partecipazione di Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Bertolone. Il 27, visita guidata al Parco-Museo La Cappella Sistina in Calabria MuSaBa, di Mammola (Rc). info: 0961720352

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PADOVA GITE

Alla scoperta di Possagno e Treviso La bella stagione invita al viaggio e alla scoperta. La 50&Più di Padova ha organizzato una serie di visite ed escursioni. Tra le ultime mete ci sono Possagno e Treviso. A Possagno per catapultarsi negli anni della vita del grande scultore neoclassico Antonio Canova. I soci 50&Più hanno potuto conoscere nei particolari le tecniche di scultura nella sua Gipsoteca, divenuta oggi un museo che raccoglie tutti i modelli originali delle sue sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni e i dipinti. La giornata è proseguita con la visita a Treviso della mostra Le storie dell’Impressionismo al Museo di Santa Caterina, con le opere da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin. Il viaggio con la 50&Più di Padova prosegue a maggio a Milano, dal 18 al 20. Tre giorni di cultura e arte durante i quali si visiteranno il Cenacolo, Santa Maria delle Grazie, Palazzo Reale con la mostra di Manet, il Duomo, la Pinacoteca di Brera e il Teatro alla Scala con il suo Museo. info: 049655130 - www.50epiu.it/padova


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SPAZIO AUGURI

UNIVERSITÀ - LUCCA IN MOSTRA

“Le mille e una notte” Un pomeriggio all’insegna dell’arte, della buona musica, e della solidarietà, dedicato a tutte le donne. La splendida Sala Ademollo di Palazzo Ducale a Lucca è stata la cornice ideale della mostra Le mille e una notte, realizzata dall’associazione Arte Donna di Pisa, dalla 50&Più Università di Lucca, in collaborazione con il Circolo Lucca Jazz ed il Club Unesco per Lucca, e del concerto Jazz Aspettando Lucca jazz Donna 2017, - un’anteprima del Festival lucchese di jazz tutto al femminile.

Insieme al Maestro Ludovico Fulci, compositore e grande collaboratore di Ennio Morricone, oltre che pianista jazz, si sono esibiti Nino Pellegrini al contrabbasso e Vladimiro Carboni alla batteria, accompagnati da una grande interprete femminile: la cantante Michela Lombardi. Le offerte devolute dai partecipanti, come sempre numerosi e partecipativi, sono andate a favore dell’Associazione lucchese Silvana Sciortino, dal 1990 impegnata nella lotta alle malattie tumorali. info: 0583473170 www.50epiu-unilucca.it

ALESSANDRIA FOTONOTIZIA

Una festa insieme in onore delle donne Il piacere di stare insieme e di ritrovarsi in occasione di una giornata particolare dedicata alla Festa della Donna. I festeggiamenti sono avvenuti presso l’Hotel Ristorante di San Michele. La giornata è stata anche l’occasione per dare ulteriore impulso alle prossime attività associative. info: 0131260380

TANTI AUGURI A

Franca Campostrini e Paolo Maranghi Maresa Niccolucci e Sergio Cini PER I LORO 60 ANNI DI MATRIMONIO

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Moldavia Chisinau Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6135674532 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 00373 22855600 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086

LA SPEZIA CAMBIO INDIRIZZO

Trasferimento della sede La 50&Più provinciale di La Spezia ha cambiato indirizzo. La sede dell’Associazione si è trasferita da via Fontevivo 19/F a Via del Torretto 57/1 - 19121. info: 0187731142 MAGGIO 2017 I 79


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BERGAMO ONORIFICENZA

Maestri del Commercio Sono 14 gli imprenditori bergamaschi che hanno ricevuto la benemerenza di Maestro del Commercio, il premio assegnato dall’associazione 50&Più agli imprenditori del terziario che in tanti anni di attività hanno contribuito al benessere del territorio. La cerimonia si è svolta nella sede di Ascom Bergamo Confcommercio alla presenza del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, di Giuseppe Capurro, presidente 50&Più provinciale di Bergamo, Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo, e Alessandra Locatelli, consigliere della Provincia Bergamo. «È sempre un piacere una giornata come oggi - ha detto il presidente Borghi - perché il sentimento che domina è la riconoscenza. Grazie per quello che fate anche dal punto di vista sociale, per la testimonianza che date. Il lavoro nasce dal desiderio della persona di costruire qualcosa e voi lo state facendo da 30-40-50 anni. Ora

i vostri figli e nipoti hanno il compito di proseguire nel vostro cammino con attaccamento e passione. Oggi gli anziani sono una risorsa attiva - ha proseguito Borghi - che continuano a contribuire allo sviluppo di un territorio e all’educazione. Tutti abbiamo delle ferite, ma guardiamo dall’alto della forza dei nostri anni. Quindi il futuro è nostro, se crediamo nella persona che siamo e nella testimonianza». Una celebrazione molto emozionante i cui contenuti sono stati sottolineati del presidente provinciale 50&Più, Giuseppe Capurro: «Oggi è l’occasione per festeggiare imprenditori che sono stati protagonisti di un pezzo di storia del commercio tradizionale in città e in provincia. Le Aquile che consegneremo sono un’onorificenza di grande importanza, perché legate alle tradizioni e alla storia della nostra terra». A rappresentare il Comune di Bergamo era presente il vicesindaco Sergio Gandi: «Questa

platea rappresenta una grande forza della realtà provinciale. È necessario creare un ponte tra generazioni, servono esempi che facciamo da guida. Voi siete maestri di valori, maestri di lavoro e di vita». Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo Confcommercio, ha lodato il sacrificio degli imprenditori premiati. «Ciascuno di voi si è dedicato con passione alla propria attività, a contatto con i clienti. Lo dico per esperienza. Il nostro è un lavoro bellissimo e nello stesso tempo faticoso, per l’impegno che richiede a livello di tempo e di energie». Gratitudine e riconoscenza per i 14 Maestri del Commercio anche da Alessandra Locatelli, consigliere della Provincia di Bergamo: «Questo è un momento importante per una comunità.

Il panorama del commercio oggi è cambiato tantissimo e le sfide sono tante, ma è importante pensare che ci siano persone come voi che dopo tanti anni portano avanti la propria attività. Voi avete sempre il cuore rivolto alla vostra impresa». Sono stati premiati con: l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Cesare Belotti e Franco Pulcini; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Ernesto Crotti, Gabriella Grismondi, Maria Margosio, Giuseppe Ravasio e Luisa Rossi; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Samuele Carrara, Pierantonio Chiari, Maria Luisa Cortinovis, Alessandro Donadoni, Ivar Foglieni, Fermo Pesenti e Carlo Rossetti. info: 0354120126

FIRENZE PICCOLA, EPPURE GRANDE

Alla scoperta di Città della Pieve Tra le numerose attività artistiche e culturali della 50&Più provinciale di Firenze, merita particolare menzione la visita di Città della Pieve. Con poco più di 7.000 abitanti, adagiata su un colle di circa 500 metri, domina la Val di Chiana

con le sue costruzioni medievali in mattoni. L’appellativo di Città, nonostante le sue modeste dimensioni, fa riferimento alla storia che essa rappresenta, dai suoi monumenti alle opere d’arte che conserva gelosamente e che, in un compendio straordinario, la rendono universale. In questo piccolo paese si pos-

sono ammirare, oltre a costruzioni di grande valore architettonico, la Cattedrale, la Torre del Pubblico, la Rocca, il Convento, il palazzo della Corgna, opere di grande valore: dal Perugino al Pomarancio, da Nicolò Circignani a Salvo Salvini, solo per ricordare gli artisti più famosi. L’arte, la bellezza del paesaggio circostante, l’ottima cucina, hanno reso la visita di Città della Pieve una splendida esperienza per il numeroso gruppo di soci che vi ha partecipato. Prossimi appuntamenti: il 16 e il 17 maggio, alle ore 18.00, gita sull’Arno e aperitivo ai Canottieri; il 21 maggio, gita alle Cinque Terre. info: 0553289924 - www.50epiu.it/firenze


_Indirizzi_Spazio50_Layout 1 19/04/17 15.56 Pagina 81

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502

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in viaggio con 50&Più

>>ULTIME DISPONIBILITÀ

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PREN FINO OTAZIO AL 1 NI AP ° GIU ERTE GNO

INCONTRI 50&PIÙ 2017 - Torreserena Village cat. 4 stelle Sup. Dal 1 al 25 giugno Località Marina di Ginosa (TA) Puglia Una grande festa di inizio estate dove i soci 50&Più si ritrovano per condividere il piacere di una vacanza all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento e della scoperta di nuovi luoghi. La scelta di villaggi di qualità a prezzi competitivi, la personalizzazione del soggiorno arricchito con attività culturali, corsi e tornei, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono la chiave del grande successo di partecipazione a questo Evento 50&Più.

TORRESERENA VILLAGE (4 stelle Sup.) Un villaggio progettato e costruito a misura dell’Ospite. Una struttura nuova e continuamente migliorata, riconosciuta come modello della migliore ospitalità italiana. Situato a Marina di Ginosa, che per la qualità del suo mare e delle sue spiagge sabbiose, è stata riconosciuta “Bandiera Blu da oltre 15 anni”, dista circa 100 km dagli aeroporti di Bari e Brindisi. Quota individuale (8 notti/9 giorni) in doppia in singola 3°/4° letto adulti 1° Turno (dal 25 maggio al 1 giugno) su richiesta su richiesta su richiesta 2° Turno (dal 1 al 9 giugno) € 530 € 670 € 430 3° Turno (dal 9 al 17 giugno) € 575 € 730 € 460 4° Turno (dal 17 al 25 giugno) € 630 € 805 € 510 Bambino (da 0 a 3 anni non compiuti) in camera con 2 adulti gratuito Bambino (da 3 a 8 anni non compiuti) in camera con 2 adulti riduzione 80% Bambino (da 8 a 12 anni non compiuti) in camera con 2 adulti riduzione 50%

Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 Date e quote definitive saranno pubblicate sui prossimi numeri della rivista 50&Più e sul sito www.50epiuturismo.it

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50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO

50&Più in VIAGGIO DA LUGLIO A SETTEMBRE 2017

MOSCA e SAN PIETROBURGO

ARMENIA

Le città degli Zar

Nella cultura antica e mistica, tra Oriente e Occidente

Dal 9 al 16 luglio (7 notti/8 giorni)

Dall’8 al 16 luglio (8 notti/9 giorni)

Un viaggio nelle due città simbolo della ex Unione Sovietica. Mosca con il Cremlino, le Cattedrali, i quartieri storici e la Piazza Rossa, simbolo della storia del Paese. San Pietroburgo, elegante e ricca, con l’Hermitage, il Parco e i Palazzi di Caterina e la possibilità di vivere le affascinanti “notti bianche”.

Un viaggio per conoscere la storia millenaria della Chiesa armena. Terra di reminiscenze bibliche con monasteri edificati in luoghi scenografici, altopiani panoramici, laghi incastonati nelle vallate del Monte Ararat e villaggi con atmosfere del passato.

QUOTE A PARTIRE DA: € 1.870 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45

QUOTE A PARTIRE DA: € 1.380 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45

La quota comprende: Voli di linea - Treno rapido da Mosca a San Pietroburgo (2° classe) - Trasporti in pullman GT - Hotel 4 stelle, in mezza pensione + 6 pranzi - Visite guidate - Accompagnatore dall’Italia - Ingressi in tutti i siti e musei indicati. La quota non comprende: Visto € 85,00 - Tasse aeroportuali € 120,00 Assicurazioni € 50,00 - Bevande, mance e quanto non indicato.

La quota comprende: Voli di linea - Trasporti in pullman GT - Hotel 3/4 stelle in pensione completa - Visite, compresi gli ingressi - Concerto nel monastero di Ghegard - Visita delle Cantine del Brandy a Yerevan - Accompagnatore dall’Italia 50&Più. La quota non comprende: Tasse aeroportuali € 180 - Assicurazioni € 95 Bevande, mance e quanto non indicato.

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FIORDI NORVEGESI Copenaghen - Hellesylt Geiranger - Bergen - Kristiansand AArhus - Copenaghen Dal 28 luglio al 4 agosto (7 notti/8 giorni) Una delle esperienze più emozionanti per chi ama navigare. Un’immersione nei paesaggi di incredibile bellezza per la conformazione del territorio che non ha eguali nel mondo. Oltre all’opportunità di conoscere le città della Danimarca e della Costa norvegese. QUOTE A PARTIRE DA: In cabina interna € 1.230 - In cabina esterna € 1.385 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45 La quota comprende: Volo da Milano (suppl. da Roma €60) - Pensione completa - Polizza Medico Bagaglio - Assistenza in lingua italiana - Facchinaggio nei porti - Accompagnatore 50&Più a partire da min. 25 partecipanti. La quota non comprende: Tutte le bevande - Tasse portuali €140 - Escursioni - Quote di servizio - Polizza annullamento crociera: € 40 / € 50 - Tutto quanto non indicato.

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FATIMA e PORTOGALLO

Un cammino di “BELLEZZA” Dal 21 al 27 settembre (6 notti/7giorni) Fatima con i luoghi sacri, nel Centenario dell’apparizione della Madonna, per vivere momenti di fede e di speranza. E la scoperta del Portogallo, con la bellissima Lisbona, i paesaggi sorprendenti dell’Algarve, il Palazzo Reale di Sintra e il borgo di Évora: Patrimonio Unesco.

QUOTE A PARTIRE DA: € 1.240 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45 La quota comprende: Voli di linea - Tasse aeroportuali - Trasporti in pullman - Visite guidate, compresi gli ingressi - Hotel di categoria 3/4 stelle con trattamento di pensione completa - Assicurazioni - Mance - Accompagnatore dall’Italia. La quota non comprende: tutto quanto non indicato.

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__PREVIDENZA__

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730 2017: CALCOLI E NOVITÀ

Siamo alla terza stagione, ma restano ancora molti dubbi e siamo lontani da una dichiarazione solo da visionare e sottoscrivere

DOPO IL DEBUTTO AVVENUTO NEL 2015 IL MODELLO 730 di quest’anno affronta la sua terza stagione, arricchito di ulteriori dati, quelli relativi ai più frequenti oneri detraibili/deducibili: le spese sanitarie e per l’acquisto dei medicinali, quelle funebri e universitarie, le spese per le ristrutturazioni edilizie, gli interventi di risparmio energetico e il recupero del patrimonio edilizio sostenute nel 2016; mentre per gli anni precedenti erano già presenti nella scorsa dichiarazione, i mutui ipotecari, i premi assicurativi, i contributi previdenziali inclusi quelli per i lavoratori domestici. Sull’efficacia del precompilato rimangono ancora dubbi. È lontano l’obiettivo di una dichiarazione che il contribuente deve soltanto visionare e sottoscrivere, visto che permangono tutte le difficoltà intrinseche legate alla complessità delle norme tributarie. Uno dei problemi principali è la molteplicità delle voci di spesa che danno diritto ai benefici fiscali (ossia deduzioni dal reddito complessivo o la detrazione dall’imposta lorda), ognuna delle quali con percentuali e limiti diversi è legata alla presenza di particolari requisiti e condizioni. È questo il motivo per il quale l’Agenzia delle Entrate anziché inserire i dati direttamente nei righi del modello indica le notizie in suo possesso nel foglio informativo che accompagna il 730 precompilato. Il contribuente, dunque, ha oggi due possibilità: scaricare e spedire direttamente il modello, facendo particolare attenzione ai dati già caricati e a quelli da caricare assumendosi la piena responsabilità di quanto dichiarato, o rivolgersi ad un Caf o all’intermediario abilitato per farsi assistere nella compilazione delegando agli stessi ogni responsabilità. Non c’è alcun obbligo di visionare la dichiarazione proposta dal Fisco né, nel caso in cui si decidesse di farlo, si è tenuti a darle seguito, con o senza eventuali correzioni e/o integrazioni. » CHI PUÒ PRESENTARLO

La denuncia fiscale tramite il 730 è per molti, ma non per tutti. È l’unica possibilità offerta ai coniugi per presentare la dichiarazione dei redditi in forma congiunta. Riguarda i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente che nel 2016 hanno avuto anche i seguenti redditi: di terreni e/o fabbricati; di capitale; di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva; alcuni redditi diversi. Può essere presentato anche dai lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori per far valere oneri deducibili o la detrazione d’imposta (spese mediche, interessi passivi, assicurazioni sulla vita, etc.) e che danno diritto al rimborso di parte delle imposte trattenute, dal datore di lavoro o dall’Istituto previdenziale. » GLI ESCLUSI

a cura di Gianni Tel

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LE POSSIBILITÀ RESTANO SEMPRE DUE PER IL CONTRIBUENTE: SCARICARE E SPEDIRE DIRETTAMENTE IL MODELLO DOPO AVERLO BEN VISIONATO; RIVOLGERSI AD UN CAF O AD UN INTERMEDIARIO ABILITATO PER FARSI ASSISTERE DURANTE LA COMPILAZIONE

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Non può utilizzare il 730 ma il nuovo modello dei redditi persone fisiche chi nel 2016 ha posseduto: redditi d’impresa e/o di partecipazione; redditi di lavoro autonomo con partita Iva (anche in forma associata); redditi diversi, non compresi tra quelli indicati nel quadro D - righi D4 e D5 - (ad esempio proventi derivanti dalla vendita di aziende, dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende). Niente 730 per chi deve presentare la dichiarazione per conto di una persona deceduta; per i contribuenti non residenti in Italia nel 2016 e/o 2017, nonché per i contribuenti che devono presentare una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap e 770. » QUANDO E A CHI PRESENTARLO

La scadenza per presentare il 730 precompilato è il 7 luglio prossimo, chi invece provvede dal sito delle Entrate ha tempo fino al 23 luglio (quest’anno fino a lunedì 24). Se si chiede l’aiuto del Caf va esibita la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione, inclusi quelli certificati dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso i Caf rilasciano un visto di conformità, e i futuri controlli dell’amministrazione finanziaria vengono effettuati direttamente nei confronti del Caf che, in caso di errore nell’apposizione del visto di conformità, verrà chiamato a pagare una somma pari all’imposta, sanzioni e interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente. Le operazioni di conguaglio (addebito delle imposte dovute o accredito del rimborso spettante) sono effettuate sullo stipendio a partire da luglio prossimo o nella rata di pensione tra agosto e settembre.


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50&PIÙCAAF INFORMA CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE

» DOCUMENTI DA CONSERVARE

A seguito dell’aumento dei termini di prescrizione di un anno i documenti relativi alla dichiarazione 730/2017 vanno conservati fino al 31 dicembre 2022, termine entro il quale l’amministrazione finanziaria può richiederli. Tale documentazione deve essere mantenuta in originale dal contribuente e in copia dal Caf. » LA SCELTA DELL’8, DEL 5 E DEL 2 PER MILLE

Insieme al 730 si deve consegnare al Caf la scheda per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille (mod. 730/1) anche senza esprimere alcuna scelta. Tutti i contribuenti hanno la facoltà di scegliere la destinazione di una quota dell’Irpef (l’8 per mille) a confessioni religiose o allo Stato, per scopi di carattere sociale, umanitari e religiosi. È possibile, poi, destinare una quota (il 5 per mille), con lo stesso meccanismo dell’8 per mille, alle seguenti finalità: sostegno del volontariato, delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale; finanziamento della ricerca scientifica, dell’università e ricerca sanitaria; attività sociale svolta dal Comune di residenza del contribuente; sostegno delle attività di tutela, promozione e valorizzazione di beni culturali e paesaggistici. Si può destinare una quota (il 2 per mille) a favore di uno dei partiti politici iscritti nell’apposito registro. Da quest’anno, la stessa quota (2 per mille) non può più essere destinata a favore delle associazioni culturali. La scelta va espressa, sia per l’una che per le altre - obbligatoriamente per una sola istituzione - firmando l’apposito riquadro del modello. Gli uffici 50&PiùCaaf sono a disposizione su tutto il territorio nazionale per fornire consulenza e assistenza anche per: • Modello redditi persone fisiche (già Modello Unico); • ISEE per richiedere prestazioni sociali agevolate; • RED per certificare i redditi ai fini previdenziali; • IMU per calcolare l’imposta municipale unica; • TASI per calcolare la tassa sui servizi indivisibili; • MODELLI ICRIC-ICLAV-ACCAS; • MOD F24 - VISURE CATASTALI - SUCCESSIONI Numero verde 800929922 www.50epiucaaf.it (alla voce “Fisco”)

Per tutti coloro che non hanno familiarità con internet, o comunque preferiscono non cambiare le proprie abitudini, 50&PiùCaaf è a disposizione con un’assistenza garantita dalla competenza e da un’assicurazione, per aiutare tutti (pensionati e dipendenti) ad espletare ogni adempimento fiscale. Per l’elaborazione del Modello 730 è importante ricordare che, oltre agli originali che dovranno solo essere visionati, va consegnata al Caaf copia di tutta la documentazione. La scelta del Caf o del professionista abilitato è legata anche ad altri fattori. Già l’anno scorso era previsto un notevole vantaggio in tema di controlli: le verifiche e i controlli ricadono sul Caf professionista che è tenuto ad apporre sulla dichiarazione il visto di conformità e in caso di rilievi da parte del Fisco risponde per tutte le voci (imposta, sanzioni e interessi), a meno che la violazione riscontrata non dipenda da condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente. Ma vediamo le principali novità e la documentazione essenziale da presentare. » LE NOVITÀ

• Da quest’anno, le agevolazioni previste dalla legge “dopo di noi” (n. 112/2016), volte a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave, ha innalzato da 530 a 750 euro l’importo dei premi relativi ad assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte, finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, per i quali è possibile fruire della detrazione del 19 per cento. Inoltre, è deducibile il 20% delle erogazioni liberali non superiori a 100mila euro, a favore di trust o fondi speciali. • Modificate le agevolazioni fiscali per le spese di istruzione. La detrazione Irpef del 19% spetta, dal 2015, fino ad un importo annuo di spesa non superiore a 564 euro per alunno per la frequenza delle scuole: dell’infanzia, primarie, secondarie primo e secondo grado. La nuova disciplina vale per le scuole statali, paritarie, private e degli enti locali. • È stata confermata la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo degli immobili per i quali spetta la detrazione del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio. La nuova agevolazione è pari al 50% della spesa sostenuta, a partire già dal 6 giugno 2013, nel limite di euro 10.000 e va ripartita in 10 rate. • Per le spese relative ad interventi di recupero

del patrimonio edilizio confermata la detrazione del 50% nei limiti di euro 96.000. • Per interventi di qualificazione energetica, sostenuti dal 6 giugno 2013, la detrazione è stata confermata al 65%. » LA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE

• Copia del modello 730 o del modello Unico, con ricevuta di invio dello scorso anno; • tessera sanitaria, in cui è indicato il codice fiscale; • certificazione dei redditi da lavoro dipendente e della pensione percepiti nel 2016 (Certificazione Unica 2016 ex Cud); • certificazione o attestazione rilasciata per altri redditi; • ricevute relative a spese sanitarie, scontrini “parlanti” della farmacia, fatture rese da medici o per analisi; • documentazione per detrazioni degli interessi per mutui per acquisto dell’abitazione principale o per costruzioni e ristrutturazioni edilizie sempre dell’abitazione principale; • quietanze di polizze assicurative vita e contro gli infortuni stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000; • quietanze di polizze assicurative aventi per oggetto il rischio di morte, di invalidità permanente superiore al 5% o di non autosufficienza; • ricevute relative a spese funebri indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela col deceduto; • ricevute fiscali e scontrini con prescrizioni relative a spese veterinarie; • ricevute di pagamento per le spese per addetti all’assistenza personale; • ricevute del versamento di contributi previdenziali volontari; • ricevute del versamento dei contributi per addetti ai servizi domestici.

Per motivi di spazio gli elenchi sopra riportati non sono totalmente esaustivi. www.50epiucaaf.it


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CEDOLARE SECCA: ALCUNI CHIARIMENTI

La mancata comunicazione della proroga del contratto di locazione non comporta più la revoca della cedolare secca, ma solo una sanzione amministrativa commisurata al periodo di ritardo

a cura di Alessandra De Feo

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LA SANZIONE VA DAL 120 AL 240% DELL’IMPOSTA DOVUTA, OPPURE È DI 100 € SE IL RITARDO È SUPERIORE AI 30 GIORNI, O DI 50 € SE NON VA OLTRE QUESTO PERIODO DI TEMPO

COME INDICATO IN PRECEDENZA IN ALCUNI ARTICOLI DI 50&PIÙ, è stato introdotto il nuovo regime di imposizione dei canoni di locazione percepiti dalle persone fisiche, la cosiddetta cedolare secca. Con questa, la persona fisica può optare, in presenza di specifici requisiti previsti dalla normativa, per la tassazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (regionali e comunali), all’imposta di registro e di bollo previste per i contratti di locazione. Tralasciando le modalità e i termini applicativi già esaminati precedentemente, c’è stata nel frattempo un’importante modifica in materia. In proposito l’Agenzia delle Entrate, a seguito del disposto dell’articolo 7-quater, della Legge 1° dicembre 2016, n. 225, che ha convertito il D.L. n. 193/2016, entrato in vigore il 3 dicembre 2016, ha chiarito che la mancata presentazione della comunicazione della proroga del contratto di locazione, con il modello RLI, non comporta più la revoca dell’opzione a favore della cedolare secca ma, a patto che il contribuente abbia tenuto un comportamento coerente, la mancata comunicazione potrà comportare solo l’applicazione di una sanzione amministrativa. La sanzione va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta o comunque di 100 euro, se la comunicazione è presentata con ritardo superiore a trenta giorni, e di 50 euro, se la comunicazione è presentata con ritardo non superiore a trenta giorni. Nell’incontro della Agenzia delle Entrate con la stampa specializzata, lo scorso 2 febbraio, è stato chiarito anche che “la nuova disposizione di carattere procedurale trova applicazione anche in relazione alle comunicazioni di proroga del contratto che andavano presentate prima del 3 dicembre 2016, data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 193 del 2016, sempreché si tratti di contratti di locazione per i quali in sede di registrazione del contratto, ovvero delle annualità successive, sia stata già espressa l’opzione per la cedolare secca e il contribuente abbia mantenuto un comportamento concludente con l’applicazione del regime della cedolare secca”. In altre parole, la cedolare secca viene mantenuta sugli affitti anche da chi si è dimenticato di comunicare, prima del 3 dicembre 2016, la proroga del contratto di locazione. Il versamento della suddetta imposta è previsto in sede di dichiarazione dei redditi. A tale riguardo è bene sapere che il D.L. n. 193/2016 ha modificato sia i tempi per i versamenti a saldo, sia quelli a titolo di primo acconto delle imposte sui redditi che sono state spostate dal giorno 16 al 30 giugno. Tale modifica si applica anche ai versamenti in scadenza per il 2016 e per gli anni successivi. È possibile posticipare il versamento, con la maggiorazione dello 0,40%, se viene eseguito entro i 30 giorni successivi. Si ritiene, quindi, che anche rispetto alla cedolare secca sia applicato il nuovo termine, dovendosi reputare superato quello indicato dall’articolo 7, comma 2, del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 7 aprile 2011, che lo fissava per il 16 giugno, per il versamento del primo acconto della cedolare. A questo si deve aggiungere quanto già evidenziato in precedenza sulla possibilità di eseguire nuovamente i pagamenti superiori a 1.000 € attraverso presentazione dell’apposita delega presso la banca o la posta (si vedano i nr. 10 - Ottobre 2014, 5 - Maggio 2015 e 4 - Aprile 2016). MAGGIO 2017 I 89


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

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CON L’ESTATE ALLE PORTE

Cominciano a gustarsi i primi frutti, che van colti la mattina, prima che levi il sole per godere il beneficio della rugiada. Almanacco Barbanera 1800

a cura di

AD UN PASSO dall’estate maggio alimenta il buonumore. Nuove energie entrano in circolo, mettendosi a disposizione del mese più laborioso dell’anno. Un’aria nuova entra in casa, le giornate, finalmente lunghe, scandiscono i lavori nell’orto e nel giardino. Semine e trapianti si fanno ovunque, basilico, pomodori, dianthus e fiordalisi. E non si può perder tempo, i giorni chiedono impegno in vista delle raccolte estive. Ma il cuore vuole la sua parte. E tra il profumo delle rose, si programmano le uscite fuori porta. Ad aprire le danze arriva il 1° maggio, poi la festa della mamma, e quella delle spose, che dedicano al mese di Maia il loro sogno d’amore.

MAGGIO IL POMODORO (Solanum lycopersicum)

Fa bene perché... È fonte di vitamine C e A dovuta anche all’alto contenuto di carotene. Favorisce la diuresi, la digestione e l’eliminazione di acido urico. Ha inoltre funzione antibiotica ed è indicato in caso di reumatismi, diabete, colesterolo, inappetenza, affezioni vascolari. Ricco di potassio aiuta a controllare l’ipertensione. Il proverbio Per santa Maria Maddalena pomodori a cena. Pollice bio Pomodoro, piedi in acqua e testa al sole. Facile da coltivare, il pomodoro predilige terreni fertili e ben drenati. L’ideale è una posizione soleggiata e al riparo dal vento, ma richiede anche sostegni su cui potersi arrampicare. La semina Si semina con la Luna crescente, a primavera inoltrata, in un vasetto in una mistura di terriccio per semine e un terzo di torba. Dopo un mese si trapiantano le piantine. Oppure, dalla fine di aprile in poi, si acquistano piantine già pronte. La messa a dimora è preceduta dalla posa dei tutori che sosterranno le piante durante la crescita. Annaffiare abbondantemente nelle fasi iniziali. Raccolta e conservazione Si raccolgono i pomodori quando mostrano una colorazione uniforme, da fine giugno in Luna crescente per il consumo fresco. I frutti maturi si conservano per 10-15 giorni, quelli verdi fino a 20 giorni alla temperatura di 0° C. Se la maturazione è tardiva, a settembre-ottobre, e il sole non può più aiutare, si tagliano le piante al piede, si cimano e si appendono in un luogo ventilato e luminoso per favorirne la maturazione. Raccolti con la fase di Luna calante, i pomodori si conservano in passate e pelati.

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NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: agretti, asparagi, aglio, bietole, carciofi, catalogna, carote, cavolfiori, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, fave, finocchi, indivie, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, valerianella e zucchine. FRUTTA: ciliegie primaticce, fragole, mele e nespole.


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BUONO A SAPERSI!

Il balcone-soggiorno: un luogo di mezzo Se, come a volte accade, lo spazio in casa è ridotto, una cassapanca collocata in balcone può risultare utile ad accogliere gli oggetti più disparati. E può anche arredare in modo interessante e creativo: con sopra dei cuscini, diventa infatti una comoda seduta o un lettino per prendere il sole. Per sfruttare bene lo spazio, appendiamo i vasi al muro o creiamo una parete verde verticale. Si possono anche usare fioriere sulle balaustre o dei contenitori grandi o a scaletta appoggiati sui lati esterni, in cui far crescere più piante.

AROMI: basilico, menta piperita, mentuccia, prezzemolo, rosmarino e salvia.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Che maggio sarebbe senza fragole? E allora eccoci a raccoglierle con la Luna crescente per il consumo fresco, ma in calante per confetture e gelatine. Proseguono con la Luna crescente anche le semine di pomodori, zucche, zucchine, angurie, cetrioli, meloni, fagioli, fagiolini, crescione, maggiorana, basilico, prezzemolo. Tempo pure di trapiantare gli ortaggi principe dell’estate: peperoni, melanzane, sedano. Ma da fare c’è in questo momento anche in giardino dove seminare primule, dianthus, campanule, fiordalisi e garofani. Mettere a dimora gerani, dalie, tuberose e piantine di borragine e maggiorana. In Luna calante seminare invece lattuga, sedano, indivia riccia, scarola, porro, rapa, bietola da coste. Utilizzare i macerati di ortica come trattamenti curativi su ortaggi e piante da frutto. Ed eccoci ancora in giardino dove prestare molta attenzione alle rose: eliminare i rami non da fiore, eseguire la potatura di ringiovanimento e concimare il terreno con composti. Tenere inoltre sotto controllo eventuali attacchi di afidi con metodi biologici come la coccinella, o con nebulizzazioni di macerati di ortica. Potare le erbacee perenni e gli arbusti che hanno fiorito, per dargli rinnovato vigore. Iniziare ad eliminare i boccioli sfioriti delle rose per favorire la produzione di fiori. Concimare il prato.

Dice il proverbio...

Di maggio, ciliegie per assaggio Non è san Bernardino, se non riempie di fave il cestino Quando maggio è tutto in fiore, il sorriso è in ogni cuore

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 05.56 e tramonta alle 19.59. L’11 sorge alle 05.44 e tramonta alle 20.10. Il 21 sorge alle 05.34 e tramonta alle 20.20. Le giornate si allungano. Il 1° aprile si hanno 14 ore e 3 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 15: si guadagnano 57 minuti di luce solare. LA LUNA

SE HAI ½ GIORNATA UN SALTO NEL FRUTTETO

La piena primavera è il momento in cui distribuire alla base degli alberi da frutto il macerato di ortica e consolida, che rinforza le piante e tiene lontani gli insetti. Ma in particolare per il melo è ora di fare attenzione alla ticchiolatura, malattia fungina favorita da umidità e caldo, che comunque non risparmia anche altri fruttiferi quali ciliegi, albicocchi e susini. La malattia si rivela con macchie nere sul frutto e si tratta in modo biologico con la poltiglia bordolese, mistura di solfato di rame e calce idrata. Trattare, anche in azione preventiva, ogni 20 giorni.

Il 1° tramonta alle 00.29 e sorge alle 10.30. L’11 tramonta alle 06.22 e sorge alle 20.38. Il 21 sorge alle 03.05 e tramonta alle 15.06. Luna crescente dal 1° al 9 e dal 26 al 31. Luna calante dal’11 al 24. Luna Piena il 10. Luna Nuova il 25. MAGGIO 2017 I 91


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giochi 1

CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Segno dell’addizione; 4. Legumi a palline; 7. Sigla di Messina; 9. Impoverite da una spesa eccessiva; 16. Fu unita alla Castiglia; 18. L’animale più astuto; 20. Località nel sud di Israele; 21. Sigla di Pavia; 22. Deve rispettarli il forestiere; 23. Bianche senza anche; 24. Al centro del galoppo; 25. Intatte, senza incrinature; 26. Tipo di pane piatto e rotondo, lievitato, a base di farina di grano; 28. Si può effettuare spostando il mouse; 33. La fine di Fantomas; 34. Un esotico nome proprio di persona femminile; 36. Imbattersi per la strada; 37. Contrastano gli… altri; 38. Fra gli accessori del filatelico; 41. Grave malattia del sangue; 43. Li scelgono i tipografi; 44. Sono gustosi con la polenta; 45. Un gancio acuminato; 47. Adoratori di idoli; 48. Compagnia Nuove Indie; 49. Un fiume di Cosenza; 50. La Muti del cinema (iniziali); 51. Molto profonda; 52. La casa più… gelida!; 54. Un capo della Spagna; 56. In fondo alla caverna; 58. Fu sposa di Alfonso XIII; 59. Imbarazza l’acquirente;

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60. Il centro di Bari; 61. Alloggiano nel villaggio olimpico; 64. Pietanza da leccarsi le dita; 67. Far contento, rallegrare; 70. Il nome della Incrocci; 71. Il mese del Columbus Day statunitense; 73. Il fidanzato lo dà alla fidanzata!; 74. Il nome di Messi; 75. La ospita il palcoscenico. VERTICALI 1. Zanzare minutissime; 2. John regista del film I mastini della guerra; 3. La fine di Gargantua; 4. L’abbreviazione di una funzione trigonometrica; 5. Favorisce il turismo; 6. Al limite della crudezza; 7. In mezzo alla dimora;

8. Il grande Duke del jazz; 9. Spartire; 10. Ai… lati del letto; 11. È d’indole romantica; 12. Collocato, posto; 13. Il comico con Franz; 14. Un cittadino pugliese; 15. Un vento fresco; 17. Confina con il Messico; 18. Così sono i tipi sfuggenti; 19. Località vicina a Saint Moritz; 23. Nella corrida vengono conficcate sulla groppa del toro; 25. Ipocritamente carezzevoli; 27. Si segue… a episodi; 29. Tornare alla mente; 30. Gelati… da passeggio; 31. Il Trovatore verdiano; 32. La dea della Terra nel Sigfrido di Wagner; 35. È tumulata sul Gianicolo; 37. Articolo indeterminativo;

39. Una scienza militare; 40. European Association for Creativity & Innovation; 42. Il nome del soprano Bulicioff; 46. Fiume dell’Etiopia che fu esplorato da Bottego; 48. Confinati dal tribunale; 53. Un Edy grande ostacolista; 55. Native della Mecca; 57. Cresce soltanto; 58. Il nome del grande atleta cecoslovacco Zátopek; 59. Le porte dalle quali entrò il cavallo di Troia; 61. Il nome di Guinness; 62. Pesi… dei salumieri; 63. Disseminata di punte; 65. Il Tiriac ex tennista; 66. L’orecchio in medicina; 68. Loris senza vocali; 69. Un po’ d’euforia; 72. Un no capovolto.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello 23. Parte superiore della scarpa. ORIZZONTALI 1. Un’area protetta; 7. Cancellato con un tratto di penna; 8. Il nome del cantante Chao; 9. Goal!; 11. Fu scoperta nel 1492; 14. Lo è la talpa, ma anche il toporagno; 16. La regione posteriore del torace; 17. Prestare particolare attenzione a qualcosa; 18. Versi da asino; 19. Le… condizioni fisiche delle sostanze!; 21. Teoria musicale che nega i principi della tonalità;

VERTICALI 1. Si può anche fare alle spalle o sotto i baffi; 2. Così è anche detto il crotalo; 3. Inefficace, inutile; 4. Sigla dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico; 5. Mitico eroe dell’epopea indiana; 6. Una commedia di Aristofane; 10. Innamorata, spasimante; 12. Puri, schietti; 13. Può esserlo un diritto, o anche un titolo;

15. Che riguardano i boschi in ge- 21. Area contigua alla casa runere; rale; 16. Dispiegamento, disposizione; 22. Quello isolante è anche ade20. Satellite di Saturno; sivo. 1

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stuzzica

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Osservate attentamente le cinque figure sottostanti andate a pagina 95. 10

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ORIZZONTALI 2. Il coraggio che sostiene; 6. Un tipo di interruttore automatico; 8. Sigla di Enna; 9. Un assistente sull’aereo; 11. L’uomo politico dell’appartamento vista Colosseo; 12. Rigido… per l’ansia; 13. Lo praticano gli atleti; 16. Perduta; 17. Cattive; 18. Nota musicale; 19. Era meta di deportati. VERTICALI 1. Ha lasciato il posto alla Csi; 2. Di dubbia riuscita; 3. Lo stato degli Usa che ha per capitale Trenton; 4. Ha il becco giallo; 5. Fa dondolare la barca; 7. E quel che segue; 10. La provincia di Cervinia; 13. La Spezia… sulle auto; 14. L’impero degli Incas; 15. È frizzante a 2.000 metri; 18. Sigla di Mantova.

6, 2, 6, 9, 3, 4 Lionello

TEST 2 Osservate attentamente le cinque sequenze con le coppie di numeri poste accanto e dite quale numero va sostituito al posto del punto interrogativo, secondo un criterio logico da determinare.

IL BIFRONTE Lionello Si ha il Bifronte quando una parola (o frase) letta a ritroso dà luogo ad un’altra parola di senso compiuto. Esempi: amor/Roma enoteca/acetone anulare/era l’una. LIRICA SUL 2° TV (4) Per veder “l’Africana” passai sull’onda di questo canale; il primo trasmetteva fulmini sulla terra: micidiale!

SCIARADA (3+5=8) Favolino » MADRIGALE Idolo biondo, sogno mio purissimo... Ultimo desiderio e mia speranza... A te chiedo, fissando gli occhi al cielo, che il destino mi laceri il velo.

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TEST 3 Leggete attentamente il seguente brano e andate a pagina 95. Nella piccola contrada di Gemmablù, situata all’interno del parco dei Lapislazzuli, sulle rive del lago Acquamarina, vivono i 500 operai della vicina miniera di zaffiri. Nei pressi della miniera, alla quota di 1.000 metri, si trova il fantastico bosco Smeraldino, caratterizzato dai suoi incantevoli 2.000 alberi secolari sempreverdi.

INDOVINELLO Favolino » IL PIANISTA ESTROSO Un tipo chiuso, ritenuto spesso un uomo di giudizio; ma si sa che mentre esegue al piano un “improvviso” - se può - si prende qualche libertà.

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oroscopo di Aldebaran

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21 APR. I 20 MAG. Per approfittare della posizione degli astri durante l’attuale mese, converrà dedicarvi alle pubbliche relazioni. Alcuni di voi faranno piccoli viaggi durante i quali abbineranno l’utile al dilettevole.

23 SET. I 22 OTT. L’effetto benefico di Giove nel segno influirà sullo stato economico-finanziario. Passerete momenti felici in famiglia. Buona la salute. Cercate di non confondere amore e amicizia.

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21 MAR. I 20 APR. Si prospetteranno eventi positivi riguardanti la vita familiare. Cambiamenti nell’ambiente professionale. Venere vi regalerà buone opportunità sentimentali. Avrete voglia di muovervi e fare attività fisica.

23 OTT. I 22 NOV. Mese abbastanza fortunato. Anche se non tutto andrà come desiderate. Buon periodo per viaggiare e allargare il giro di amicizie. Nel lavoro cercate di produrre di più. Siate parchi a tavola.

gemelli

sagittario

21 MAG. I 21 GIU. Durante il mese di maggio lavorerete con impegno per aumentare il vostro capitale, ma i risultati non saranno molto rilevanti. Con Marte nel segno sarete più combattivi nei rapporti sentimentali.

23 NOV. I 21 DIC. Sarete estroversi, attivi e pieni di nuove idee per nuovi progetti. Datevi da fare il più possibile visto che le stelle vi saranno favorevoli. Ricordatevi di essere sempre gentili con tutti!

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DO nate; ILS angue; SAL vere; tè U; navi T A = Donate il sangue salverete una vita REBUS (6, 11) pie TR E in CA stonate = Pietre incastonate SCIARADA (3 + 5 = 8)

Madrigale = oro+scopo = Oroscopo INDOVINELLI

Il pianista estroso = L’evaso - Il bifronte (Lirica sul 2° TV) = Suez/Zeus

cancro

capricorno

22 GIU. I 22 LUG. Affronterete le difficoltà con spirito sportivo e sarete perseveranti. L’ambizione vi aiuterà a migliorare, sia professionalmente sia economicamente. Vi gioveranno momenti con giovani e bambini.

22 DIC. I 20 GEN. Il successo nella professione sarà il vostro grande obiettivo, ma la famiglia vi impedirà di spiccare in volo. Eccellenti amici e buon lavoro di gruppo. Prudenza negli spostamenti.

leone

acquario

23 LUG. I 23 AGO. Per voi maggio sarà un mese interessante sotto tutti i punti di vista. Potrete rischiare sia sul lavoro sia al gioco. Sarete desiderosi di spostarvi, di conoscere gente e terre lontane.

21 GEN. I 19 FEB. Bella situazione per tutto ciò che riguarda la vita privata. Ottimo mese in famiglia. Potreste decidere di migliorare l’organizzazione della casa. Le stelle vi manderanno frequenze positive.

vergine

pesci

24 AGO. I 22 SET. Sul lavoro dovrete affrontare delle responsabilità. Cercate di fare del vostro meglio. Un animale domestico vi darà qualche problema. Controllatevi nel mangiare ed evitate i grassi.

20 FEB. I 20 MAR. Grazie a Nettuno nel segno starete bene insieme agli altri. State aspettando di andare in vacanza e molti di voi preferiranno mete all’estero. Buon mese per fare delle cure termali.

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

Quale delle cinque seguenti figure non compare tra le cinque prima viste? a)

b)

c)

d)

e)

TEST 2

Il numero da sostituire al punto interrogativo è 8. Esso, infatti, consente di rispettare il criterio logico valido per tutte le sequenze fornite: i due nu1+0= 1 2+0= 2 1+2= 3 meri di ogni coppia sommati tra 3+1= 4 2+3= 5 0+6= 6 loro consentono di ottenere nu5+2= 7 5+3= 8 1+8 =9 meri che vanno da uno a quindi3 + 7 = 10 9 + 2 = 11 4 + 8 = 12 ci. Quindi:

4 + 9 = 13

6 + 8 = 14

7 + 8 = 15

TEST 3

A quanti metri di quota si trova il bosco Smeraldino? Da quanti alberi secolari esso è composto? MAGGIO 2017 I 95


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lettere

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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68139323 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

IL WEB, UN VASO DI PANDORA PIENO DI VERITÀ E MISTIFICAZIONI Si infiamma il dibattito sul diritto all’informazione ed il suo rapporto col Web, spesso veicolo di “fake news” e “bufale”. Come tutelarlo senza intaccare quello all’espressione? GENTILE DIRETTORE, sono un vostro lettore da tanti anni, e devo dire che in tutto questo tempo non mi avete mai deluso, sia per la profondità dei vostri servizi sia per i temi affrontati. Mi reputo un lettore attento, non soltanto di 50&Più ma anche di altre testate, e recentemente, dal momento che sono un curioso e mi piacciono le novità, mi dedico anche all’informazione sul Web: frequento i cosiddetti Social, e condivido volentieri le notizie, se sono interessanti. Insomma, sono un nonno 2.0. Ma... Ed ecco il punto: più tempo trascorro sul Web ad informarmi e più incontro notizie che mi “suonano”, per così dire, strane. Cibi miracolosi che ti fanno perdere tanti chili in pochi giorni, guadagni facili senza sforzo alcuno, fino ad arrivare a quelle

notizie “di cui non parla nessuno” (in genere c’è scritto così, a caratteri cubitali), che fanno quasi inorridire. Insomma, mi riferisco a quel fiorire di fake news (credo che questo sia il nome appropriato) di cui si parla anche in televisione e che sembra scaldare l’anima degli interlocutori tra sostenitori della libertà di pensiero ed espressione e chi ritiene addirittura necessario l’intervento delle Istituzioni. Ma chi ha ragione? Chi grida più forte, decantando un diritto a dire qualsiasi cosa, purché sussista una libertà di opinione, o chi, di converso, si adegua e gli urla contro che non tutte le opinioni sono scienza esatta e meritevoli di un giorno di gloria? A questo punto, mi chiedo: da tale deriva mediatica internettiana, come si può difendere il lettore comune? Perché, se è vero che il Web ha generato una grande rivoluzione di espressione, mi consenta di dire che questo regalo ha forse comportato una “eccessiva” libertà di espressione. Non crede? Franco Scandurria Lei, signor Franco, ha toccato un tema di grande attualità, che certamente affronteremo sul nostro giornale a breve. Un argomento molto delicato, proprio perché va a colpire, in un certo senso, la libertà di espressione, in quanto per mettere “un bavaglio” a chi elargisce notizie false (un tempo li avrebbero

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chiamati “untori”), si rischia di chiudere tutti i canali dell’informazione, o almeno, lasciarne aperti solo alcuni. E Le posso dire che il dibattito non è aperto solo in tv, ma anche il mondo giornalistico, quello vero, lo sta affrontando molto seriamente. Qualcuno dice che le notizie false non sono un prodotto di oggi, ma sono sempre esistite. Vero, ma è vero anche che oggi il Web, uno strumento straordinario, permette la diffusione dell’informazione in un battibaleno, e i Social sono i primi a far da cassa di risonanza alle notizie, soprattutto a quelle che colpiscono l’emotività influenzando l’opinione di chi le legge. Chi ci guadagna? Certamente chi diffonde la notizia falsa: ricevendo tante visite al sito, aumenta la propria visibilità e, conseguentemente, l’introito dei compensi derivanti dalla pubblicità. Ma anche chi ha interessi politici od economici su larga scala, ed intende far leva su determinati argomenti in grado di pilotare l’opinione pubblica. Ci si può difendere? Sì, se si mettono in atto alcuni accorgimenti e un po’ di buon senso nel vagliare le informazioni. Negli Usa, Melissa Zimdars, docente di Comunicazione e Media al Merrimack College in Massachusetts ha addirittura indicato delle regole da seguire che non fa male tenere a mente. Eccole. Per prima cosa, diffidare di titoli scritti totalmente in maiuscolo, e magari con dei punti esclamativi. Attirano l’attenzione, ma chi offre informazione vera non utilizza questa modalità. Attenzione all’indirizzo del sito e all’estensione. Ci sono siti che utilizzano indirizzi simili a quelli di quotidiani nazionali o istituzioni, oppure che hanno estensioni strane, diverse dalle più comuni. Controllare anche la sezione “Chi siamo”, per vedere a chi è attribuito il sito, e se esiste. Controllare sempre la fonte da cui proviene la notizia e verificare se altri siti ne parlino, aggiungendo altre infor-

malcostume dell’accattonaggio, e via discorrendo. Sinceramente ci sono rimasta molto male, e non so cosa fare se dovesse capitarmi di nuovo. Il mio gesto era solo di aiuto. Mariella

mazioni, e non la riportino solo con un “copia-incolla”. Verificare il nome dell’autore: controllare sul Web o cercare se ha un profilo sui vari Social. Verificare la data. Molte fake, non sono altro che la riproduzione di vecchie notizie, rielaborate ad arte. Ma io ritengo, che la cosa più importante, sia informarsi su siti affidabili, i cui redattori controllino le fonti prima di diffondere la notizia, e se commettono un errore (come purtroppo potrebbe accadere) pubblichino la rettifica della notizia o la sua smentita. Solo con un’informazione affidabile, pulita, puntuale, efficiente, ci si può mettere al riparo dalla menzogna.

+UN AIUTO CON IL CUORE GENTILE DIRETTORE, vorrei raccontarLe un episodio che mi è accaduto qualche giorno fa. Mi trovavo sulla metropolitana, quando una ragazza ha cominciato tra i passeggeri a chiedere l’elemosina. Era giovanissima, con un bambino in braccio che dormiva. Mi si è stretto il cuore quando li ho visti. Non ho resistito ed ho messo subito mano al portafoglio, allungandole qualche spicciolo. A me è sembrato un gesto d’affetto, un aiuto a chi ne aveva bisogno, senza badare al colore della pelle, alla razza o altro. Invece una signora che viaggiava con me, mi ha aggredita verbalmente, dicendo che non mi dovevo più permettere di dare l’elemosina, che così non facevo altro che alimentare il

Gentile Mariella, capisco il Suo stato d’animo ma, in un certo senso, comprendo anche la reazione dell’altra passeggera, pur non condividendo la sua modalità d’espressione. Molti tra coloro che chiedono aiuto per la strada, sono in realtà in mano ad organizzazioni criminali che li sfruttano, soprattutto se chi chiede l’elemosina è un minore. Quindi, dare del denaro, significa, troppo spesso, darlo ai loro aguzzini. Purtroppo non è semplice distinguere chi ha davvero bisogno da chi è costretto con la forza a chiedere l’elemosina. Nel dubbio, se la situazione lo consente, è meglio offrirsi di comprare qualcosa da mangiare piuttosto che dare dei soldi, oppure sostenere quelle organizzazioni umanitarie riconosciute ed affidabili, che intervengono direttamente con le persone bisognose ed offrono loro pasti e ricoveri. Anche questo significa dare aiuto. MAGGIO 2017 I 97


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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

TECNOLOGIA CURARSI-FILM COMUNITÀ-SERVIZI

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

+ TECNOLOGIA DA SEDIA A ROTELLE A SCOOTER Al Naidex di Londra (la più importante fiera europea di prodotti per l’ausilio) è stato premiato “Triride” come miglior prodotto innovativo per la mobilità delle persone. Triride è un progetto italiano che permette di trasformare le sedie a rotelle in comodi ed efficaci scooter, aumentando in maniera esponenziale la possibilità di movimento per le persone con disabilità motoria. SICUREZZA IN AUTO Anche l’industria dell’automobile fa i conti con il fenomeno dell’invecchiamento, a cominciare dalla sicurezza. Per i “crash test”, ossia le prove con le quali si misurano le conseguenze degli impatti in caso di incidente, sono stati adottati per la prima volta due nuovi modelli di manichini, uno di una persona obesa e l’altro di una signora di 70 anni. Sviluppare nuovi prototipi di manichini è necessario perché è dimostrato che le ferite causate dagli incidenti variano secondo la

conformazione del corpo e ormai è normale trovare in auto sia persone sovrappeso, sia persone anziane.

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oppure al 0424708910.

CURARSI LA SCARPA GIUSTA Uno studio di ricercatori spagnoli ha evidenziato come una calzatura scorretta possa provocare alle persone anziane dolori cronici da cui deriva una concatenazione di ulteriori disturbi. In vecchiaia la morfologia del piede cambia, ma non sempre viene accompagnata da calzature adeguate. Questa disattenzione può portare ad avere malformazioni alle unghie, alluce valgo, piedi piatti, che causano poi dolori, infezioni e limitano la mobilità, con ricadute negative in termini di ansia, depressione e apatia.

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oppure al 0424708910.

COMUNITÀ UN PORTIERE DI QUARTIERE A Genova, nello storico

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quartiere della Foce, grazie ai cooperatori sociali del consorzio Agorà, è nata una nuova figura: quella del Mani-man, il portiere di comunità. La gente lo potrà incontrare in Piazza Palermo, dentro un’edicola dove prima ci si recava a comperare il giornale o, quando non sarà operativo, a sbrigare le pratiche dei condomini. Obiettivo del lavoro del portiere di comunità è, infatti, prendersi cura del quartiere e dare impulso al miglioramento delle relazioni sociali. NEGOZI DI PROSSIMITÀ ADDIO Alcuni quartieri dell’hinterland milanese sono ormai “food desert”, vale a dire privi di negozi di prossimità dove poter comperare cibi freschi, nutrienti e di qualità, e questo costringe gli anziani ad allontanarsi a piedi o coi mezzi pubblici per fare acquisti. Una ricerca condotta dal dipartimento di Sociologia dell’Università “Bicocca” di Milano sottolinea che l’85,7% degli over 75enni intervistati va a fare la spesa da solo, più della metà invece pranza o cena in solitudine.

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Tel: 0322841903 800995988

FILM VI PRESENTO TONI ERDMANN Regia di Maren Ade con Peter Simonischek, Sandra Hüller Germania/Australia, 2016, 162 minuti Insegnante di musica in pensione, Winfried Conradi pas-

sa la sua vita tra le visite alla vecchia madre, le carezze al vecchio cane e un gran gusto per gli scherzi. Finché a casa della ex moglie, a sorpresa, ritrova sua figlia Ines: una quarantenne in carriera che dedica ogni ora della sua giornata a lavoro e azienda. Deciso a passare qualche giorno con Ines, per sconfiggere la sua evidente infelicità e la lontananza che lo ha separato da lei, Winfried infila una parrucca e una dentiera artificiale e irrompe nella sua vita come Toni Erdmann, un personaggio buffo ed eccentrico che consentirà ad entrambi di ritrovarsi.

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oppure al 0424708910.

I NOSTRI SERVIZI

BANCA DATI La banca dati del Centro Studi 50&Più contiene le presentazioni di 140 film e 240 testi di narrativa che hanno come protagonisti o coprotagonisti persone anziane. Nella banca dati attualmente sono presenti oltre 9.000 schede di articoli, libri, eventi, siti, ecc. Tutte le schede sono consultabili gratuitamente. È possibile ricevere aggiornamenti quindicinali sulle notizie inserite in banca dati iscrivendosi alla newsletter del Centro Studi. DOSSIER Il Centro Studi 50&Più ha realizzato due dossier: il primo è dedicato all’invecchiamento sano e attivo, il secondo al rapporto tra anziani e lavoro. Entrambi i testi sono reperibili sul sito: www.centrostudi.50epiu.it Tel. 065882587.


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