GENNAIO 2020

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Anno XLII n. 1 Gennaio 2020 Euro 2.50 - I.P.

SOCIETÀ

Gli italiani e la rete: iperconnessi ma...

Senior e giovani a rischio di “digital divide”

EVENTI

ATTUALITÀ

SCIENZE

Corti di Lunga Vita: cronaca della terza edizione

Uno psicologo al fianco del medico di base

Antibiotici e salute: pericolo resistenza

I vincitori premiati al MAXXI di Roma

Una nuova figura in aiuto dei pazienti

Una risorsa a rischio a causa del “fai da te”


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È online la nuova piattaforma di 50&Più, uno strumento di comunicazione rivolto al mondo degli over. Un angolo del web piacevole e divertente, dedicato prevalentemente a chi ha superato i 50 anni e cerca un approccio veritiero ai problemi che riguardano l’età matura. Un luogo in cui l’informazione, sempre attenta e aggiornata, è dedicata a coloro che vogliono sentirsi parte attiva della società. www.spazio50.org vi aspetta, vieni a scoprire di più!

www.spazio50.org


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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 74. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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società

64. Gli italiani e la rete È divario digitale di Giada Valdannini

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Il Terzo Tempo Una generazione fortunata di Lidia Ravera

64

12.

Una famiglia per tutti Storia di un padre single di Lavinia Viti

14.

20. 27 gennaio 1945 Il dovere di ricordare di Carlotta Poselli

36. Lo psicologo di “base” A sostegno dei pazienti di Giovanna Dall’Ongaro

anteprime

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__SOCIETÀ__ Fiapa, la voce internazionale per tutti i senior Da 40 anni la Federazione dà forza e voce agli anziani di Laura Gavinelli-Centro Studi 50&Più

50. Galway e Rijeka

Due città, uno spirito europeo di Giovanni Orso

56. Italia in...Canto 2020 La finale si avvicina di Luisella Berti

22

__le INTERVISTE__ Paolo Virzì: «Raccontare è la medicina per vivere meglio» Tutta una vita dedicata alla scrittura e al cinema di Giada Valdannini

61

Si può essere felici? __SOCIETÀ__

Con le idee giuste, sì Intervista a Eliana Liotta per provare ad esserlo di Raffaello Carabini

58. Una vita per la Tv

Vito Molinari racconta... di Barbara Di Sarno

cultura i

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www.spazio50.org

INDICE

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GENNAIO 2020

Capitale della cultura A Parma, un anno di eventi di Rachele Randon

44.

45. Libri 46. Arte 47. Teatro 48. Musica 49. Cinema

GENNAIO 2020 I 3


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66. Uomini, parliamo di prostata Dall’ipertrofia ai tumori, l’importanza della prevenzione di Paola Stefanucci

viaggio i

scienze

52. Incantevole Sardegna Dove la natura è da vivere di Loris Porcheri

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69. Il benessere a tavola Le nuove linee guida per una sana alimentazione di Rossana Martini

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

Quando le aree cerebrali preposte al movimento entrano in sofferenza di Alessandro Mascia

72. Antibiotici: pericolo inefficacia Lo sconsiderato “fai da te” e il rischio di sviluppare resistenza a cura di Fondazione U. Veronesi

parliamo di... i

eventi

26. Corti di lunga vita 2019

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39. XXXVIII Concorso Prosa,

intervista

32. Sergio Cammariere,

75. Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

86. Previdenza

Poesia, Pittura e Fotografia Siete pronti a iscrivervi?

un artista dalla vita piena «La musica è arte del divenire» di Raffaello Carabini

di Gianni Tel

89. Fisco

di Alessandra De Feo

98. Bazar

a cura del Centro Studi 50&Più

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Massimo Cervoni, www.newyork.cbslocal.com, Shutterstock: Denys Prykhodov, GoneWithTheWind, Yulia Grigoryeva, Gimas, ChameleonsEye, Vinciber, jon lyall, bondvit, ìjean-francois meì, Ivan Nemet, Ovidiu Hrubaru, FREEDOMPIC, Lukas Maverick Greyson. Foto di copertina: Agf. Illustrazioni: Enrico Riposati.

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ANNO XLII - n. 1 gennaio 2020

Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it

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Anno XLII n. 1 Gennaio 2020 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 SOCIETÀ

Gli italiani e la rete: iperconnessi ma...

Senior e giovani a rischio di “digital divide”

Aderente a:

EVENTI

ATTUALITÀ

SCIENZE

Corti di Lunga Vita: cronaca della terza edizione

Uno psicologo al fianco del medico di base

Antibiotici e salute: pericolo resistenza

I vincitori premiati al MAXXI di Roma

Una nuova figura in aiuto dei pazienti

Una risorsa a rischio a causa del “fai da te”

Finito di stampare: 20 dicembre 2019

4 I spazio50.org I GENNAIO 2020

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

70. Se il corpo non risponde...

al Maxxi di Roma Le opere e i vincitori di Luisella Berti

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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“VENTI VENTI”

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale GENNAIO 2020

FREEDOM HOUSE, UN’ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA INTERNAZIONALE CHE CONDUCE ATTIVITÀ DI RICERCA E SENSIBILIZZAZIONE SU DEMOCRAZIA, LIBERTÀ POLITICHE E DIRITTI UMANI NEL MONDO, HA APPENA PUBBLICATO IL 13° RAPPORTO ANNUALE SULLA LIBERTÀ DELLA RETE. Il forte allarme contenuto nel rapporto L’ALLARME RIGUARDA 2019 riguarda l’uso sempre più distorto di L’USO SEMPRE Internet e dei social media che, favoriti PIÙ DISTORTO dalla incapacità dei vari governi di legifeDI INTERNET rare per dare una regolamentazione seria E DEI SOCIAL MEDIA ed efficace al mondo online, da iniziali strumenti di libertà di informazione e di condivisione si sono progressivamente trasformati in strumenti di manipolazione politica e di controllo della società. La disinformazione, lo sappiamo bene, può scatenare dei veri e propri linciaggi morali e a volte, in persone esaltate, essere il pretesto per azioni violente. È così che lentamente si distrugge la fiducia nei mezzi di comunicazione e nelle istituzioni democratiche, nella serietà e nella rispettabilità delle persone più impegnate nella società civile e, drammaticamente, nelle regole basilari della convivenza. È un argomento, questo, che naturalmente ci interessa e ci riguarda molto da vicino. L’impegno a dare ai nostri lettori notizie, approfondimenti, informazioni analizzate da più punti di vista, è un compito impegnativo ma l’unico, crediamo, in grado di rispondere in maniera seria ed equilibrata a tematiche complesse come quelle che abitualmente affrontiamo su queste pagine. È, d’altra parte, lo stesso impegno che condividiamo con il nuovo magazine online che l’Associazione 50&Più sta promuovendo anche sulle pagine del nostro mensile: www.spazio50.org, un portale che ha l’ambizione di diventare un volano per la crescita culturale e di responsabilità del mondo senior. Il 2020 (che sentiremo nominare sempre più spesso come venti venti), è un anno carico di appuntamenti: da quelli sportivi che culmineranno con le Olimpiadi di Tokyo, a quelli politici con scadenze elettorali che in Italia riguarderanno numerose realtà locali e regionali, per finire in novemIL NOSTRO IMPEGNO bre con le elezioni presidenziali negli Stati È DARE AI LETTORI Uniti, destinate a condizionare le scelte INFORMAZIONI di molti paesi occidentali e il clima politico, ANALIZZATE DA PIÙ economico e sociale del mondo. In tutto PUNTI DI VISTA ciò la rete, i social, Internet giocheranno un ruolo che, come già accaduto in passato, potrà risultare determinante anche nella nostra realtà nazionale. Se esserne coscienti è il primo passo da compiere, sarà il confronto con la diversità delle fonti e delle opinioni il vaccino che ci renderà capaci di conservare un giudizio critico e autonomo.

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Detrazioni fiscali

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PERSONE DI CUI FIDARSI, DAL 1867.


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ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

Nei primi due anni dall’entrata in pensione, secondo dati di studi internazionali, aumentano stati depressivi, eventi cardiovascolari, ricorso a medici e specialisti

L’ESPERIMENTO

FINITO L’ANNO SI TIRANO LE SOMME DI UNA DELLE RIFORME BANDIERA DEL PASSATO GOVERNO: LA COSIDDETTA QUOTA 100. Annunciata come la controriforma della riforma Fornero e occasione per dare lavoro stabile a centinaia di migliaia di giovani, nei numeri e negli effetti “sociali” si è dimostrata una riforma per pochi e che non ha offerto alle nuove generazioni tutte le opportunità di lavoro annunciate, considerato che il tasso di sostituzione ogni 10 pensionati è stato di 4 giovani. Come se non bastassero le critiche già piovute da ogni dove, a fine anno si sono aggiunti i geriatri italiani, riuniti in congresso a Roma. «Andare in pensione fa male alla salute. Lavorare stanca, ma protegge corpo e mente», non solo: andarci prima del previsto peggiora le cose. Questo il grido di allarme dei geriatri. Nei primi due anni dall’entrata in pensione, secondo dati di studi internazionali, aumentano stati depressivi, eventi cardiovascolari, ricorso a medici e specialisti. Alla pensione la maggior parte delle persone associa l’idea di essere inutile e uscire dal processo produttivo, la mancanza di un impegno nella società, il senso di marginalizzazione - dicono gli esperti Sigg (Società italiana di Gerontologia e Geriatria) - ha una ricaduta sulla salute sia delle singole persone che della società.


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IN AGENDA DAL MONDO

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CAVALCATA DEI RE MAGI

gennaio

A Madrid si tiene la tipica Cavalcata dei Re Magi. Da piazza di San Juan de La Cruz a piazza Cibeles, grande spettacolo di carrozze e marionette giganti. www.spain.info

10

MADRID (SPAGNA)

LA MODA MASCHILE MILANO

gennaio Fino al 14 il capoluogo lombardo ospita

10

IL RE DEL TRASFORMISMO

gennaio

Fino al 19, al Sistina di Roma, Arturo Brachetti è in scena con Solo, The legend of quick-change. Un tour che sta toccando le principali città d’Europa. www.ilsistina.it

Milano Moda Uomo, l’evento internazionale con le tendenze prèt-à-porter presentate dalle più importanti case di moda. www.cameramoda.it

ROMA

A PROPOSITO DI... SALUTE

INSALATA IN BUSTA

Ginnastica sì, ma a digiuno

Secondo una ricerca inglese, fare attività fisica prima della prima colazione aiuta a bruciare più grassi. Questo perché, a digiuno, si vanno a consumare direttamente le riserve di grasso dei propri tessuti. www. focus.it

i PSICOLOGIA

COMODA E PRATICA SÌ - Già lavata, tagliata e inserita in un sacchetto pronto all’uso. Basta aprirla direttamente in tavola, condirla e servirla.

Carico mentale e lavoro

Al lavoro, ma col pensiero delle tante altre cose da gestire a livello domestico. Si chiama Mental load, ossia carico mentale - o sovraccarico psicologico - che ruba tra i 30 e i 180 minuti a settimana. www.d.repubblica.it

AMBIENTE

L’odore della pioggia

Quando piove avvertiamo un odore terroso. È il petricore: un mix di ozono, conseguenza dei fulmini, geosmina (che conferisce l’odore terroso) e oli delle piante, diffusi nell’aria con la pioggia. www.focus.it

i RECORD

Un genio di 9 anni

POCO ECONOMICA NO - Un chilogrammo di lattuga costa in media 1 euro. Uno di insalata pronta arriva anche a 10 euro al chilo.

Laurent Simons sta studiando ingegneria elettronica presso la Eindhoven University of Technology (Tue), nei Paesi Bassi. Ma ha solo 9 anni. Si tratterebbe del più giovane laureando del mondo. www.ilfattoquotidiano.it

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MEDICINA

Basta vitamina D!

IN NUMERI

IL LIVELLO DEL MARE E I PORTI ITALIANI

FONTE: PROIEZIONI ENEA

Secondo proiezioni dell’Enea, i porti italiani registreranno un innalzamento del livello del mare per via dei cambiamenti climatici. La stima è di circa un metro al 2100, con picchi superiori a Venezia (più 1.064 metri), a Napoli (più 1.040 metri) e a Cagliari (più 1.033 metri).

LIVELLO DEL MARE A VENEZIA NEL 2100

LIVELLO DEL MARE A NAPOLI NEL 2100

LIVELLO DEL MARE A CAGLIARI NEL 2100

1.064 mt

1.040 mt

1.033 mt

8 I spazio50.org I GENNAIO 2020

Stop alla prescrizione generalizzata della vitamina D e alle ricette rosse per chi non ha precise malattie. Tanto usata e spesso poco utile. Cambiano le direttive dell’Agenzia del Farmaco (Aifa). www.repubblica.it

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PERISCOPIO

LUNGO LA STRADA, INSIEME

a cura di Samuela Gangi


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18

LA FESTA DEL TARTUFO

gennaio

Fino al 19, Festa del Tartufo, organizzata dall’Unione dei produttori di tartufo nero del Périgord e della città di Sarlat. Una manifestazione imperdibile. www.sarlat-tourisme.com

SARLAT (FRANCIA)

28

IL FESTIVAL DEL FUOCO

gennaio

Il più bel festival del fuoco d’Europa in un arcipelago di un centinaio di isole. Sono le Shetland, nel nord della Gran Bretagna che ospitano l’Up Helly Aa. www.uphellyaa.org

SCOZIA

IN

L’ARTISTA IN MOSTRA

gennaio

Fino al 12, a Palazzo Nicolosio Lomellino, Bernardo Strozzi (1582 /1644). La conquista del colore: mostra monografica dedicata all’artista genovese. www.visitgenoa.it

GENOVA

RELAZIONI

Tensioni in famiglia e salute

Rapporti tesi con genitori, fratelli o cugini? Per il Journal of Family Psycology possono essere dannosi per la salute e produrre il peggioramento di condizioni croniche, come frequenti mal di testa. www.momentoitalia.it

i COMPORTAMENTI

Cibo e resistenza

Le donne faticano più degli uomini a controllare fame e stimolo del cibo. Il motivo? I meccanismi di gratificazione e metabolismo cerebrale risultano diversi. Lo afferma uno studio del San Raffaele di Milano. www.tgcom24.it

i STILI DI VITA

IN GIAPPONE, IL PAESE CHE CONTA LA POPOLAZIONE PIÙ ANZIANA DEL MONDO, IL SIGNOR SHINOBU TAKAHASHI ha dato vita ad un’interessante iniziativa con l’intento di affrontare, nel suo piccolo, due importanti “questioni” del suo Paese: l’alto tasso di anzianità e il notevole numero di soppressioni di animali ricoverati nei rifugi, primi fra tutti cani e gatti in là con gli anni. È così che è nato “Senior Dog Supporter”, un programma che consente ai senior di salvare la vita di un

amico a quattro zampe “anziano” attraverso l’adozione. Un binomio vincente, secondo Takahashi, poiché i senior hanno molto tempo da dedicare ai loro animali domestici che, vista l’età avanzata, sono meno attivi fisicamente e quindi meno impegnativi. Di contro, neanche a dirlo, l’affetto ricevuto in cambio dagli amici animali è immenso e incondizionato. I cani adottati finora hanno tra gli 8 e gli 11 anni e sono stati felicemente accolti da persone di età compresa tra i 70 e gli 80 anni.

Camminare fa bene

Secondo Shane O’Mara, neuroscienziato del Trinity College di Dublino, camminare diminuisce la pressione, aiuta il passaggio del cibo attraverso l’intestino, agevola la creatività e la soluzione dei problemi. www.youmanist.it

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FELLINI 100 GENIO IMMORTALE. LA MOSTRA Rimini celebra i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini con un’esposizione itinerante che, il prossimo aprile, giungerà anche a Roma per poi varcare i confini nazionali. Rimini, Castel Sismondo, fino al 15 marzo


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______IL TERZO TEMPO______

UNA GENERAZIONE FORTUNATA di Lidia Ravera HO LETTO LA VITA LUNGA DELLE DONNE DI MARINA PIAZZA (SOLFERINO EDITORE) DUE VOLTE: una volta avidamente, come leggo tutto ciò che riguarda il mio tema preferito, la “nuova vecchiaia”, come la chiamano, il “Terzo Tempo” come preferiamo chiamarla noi, chi legge e chi scrive questa pagina. L’ho letto avidamente, cercando conforto per la battaglia culturale che sto portando avanti da anni, una specie di disinfestazione radicale da quegli sciami di stereotipi che bocciano una parte della vita senza nemmeno aver provato a scoprirla, a leggerla, a ridefinirla. La seconda volta l’ho letto adagio, cercandogli l’anima. La vita lunga delle donne non è un saggio, non ha tesi da dimostrare. Non è un manuale consolatorio, scritto col nobile scopo di sintonizzare le anziane su un think positive che ormai puzza di consumismo: se non sie12 I spazio50.org I GENNAIO 2020


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te giovani non preoccupatevi, potete sempre fingervi giovani. Magari usando questa e quella crema, cavalcando, pedalando, facendo sesso, ispirandovi a Jane Fonda eccetera eccetera. La vita lunga delle donne è il frutto dell’applicazione al tema dell’invecchiare di una straordinaria capacità di ascolto. Marina Piazza ascolta, chiede, stimola, confronta e riflette. Ha conversato dell’invecchiare, in tre anni, con 60 donne d’età compresa fra i 60 e i 78 anni. Con un obbiettivo: costruire una comunità di persone che, senza troppe reticenze, mettono in comune le loro paure, il loro progetti, i loro guadagni. Che si fidano le une delle altre, che vogliono imparare a vivere meglio il terzo tempo e perciò praticano l’attenzione e l’ascolto. Percepire, nominare, mettere in comune, politicizzare, sortirne insieme, ciascuna a modo suo ma con il valore aggiunto dell’elaborazione collettiva. È un metodo che molte delle donne nate negli Anni ’40 e ’50 del secolo scorso hanno conosciuto da giovani, col femminismo. Del resto Marina Piazza lo dice benissimo: «Cercavo di cogliere la peculiarità dell’in-

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

crocio tra le dinamiche del passaggio d’età e l’esperienza di una particolare generazione di donne». Già, una particolare generazione di donne, una generazione di cui io faccio parte con migliaia di altre. Un “noi” che resiste anche se scomposto in migliaia di io. Ciascuno con una vita lunga dietro, tutta da decifrare, e una piccola vita davanti, tutta da inventare. Come invecchiano le donne che, fin da ragazzine, hanno rifiutato di subire una collocazione coatta nello scenario delle relazioni, di vestire i panni che avevano vestito le loro madri? Siamo state ventenni ribelli. Trentenni combattive. Cinquantenni consapevoli. Ses-

santenni pugnaci. Che vecchie vogliamo diventare? Che ottantenni saremo? Certo non abbiamo nessuna intenzione di scegliere la via della rimozione. Le donne ascoltate da Marina sono donne intelligenti e strumentate. Si definiscono fragili, nominano le loro fragilità, ma non le usano per giustificare alcun tipo di rinuncia o pigrizia mentale. Le guardano in faccia e ci fanno i conti. Si tratta di fragilità fisiche soprattutto, perché, psichicamente, sono donne parecchio robuste, o quantomeno allenate a difendersi. C’è una cosa che le, ma forse dovrei dire che “ci”, ha unite tutte: la sorpresa. Io non ho pensato ad altro che alla tragedia annunciata

dell’invecchiare da quando avevo 20 anni, eppure quando sono diventata, oggettivamente, vecchia, ho provato un sentimento di stupore. Marina Piazza scrive che siamo una generazione fortunata. Ed è vero. Abbiamo tutto da inventare. Non ci sono mai stati questi 30 anni in più. Adesso ci sono. Come vogliamo sceneggiarli? Che cosa ci unisce, oltre al nostro bagaglio di donne che sanno pensare? Scrive Marina Piazza: «La prossimità della fine? Ciascuna per sé e la morte per tutte?». Comunque sia siamo tante: 7 milioni di persone hanno più di 65 anni, oggi in Italia 4 milioni più di 75. Un milione e 200mila più di 85 e 17mila più di 100 anni. E la vita continua ad allungarsi.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ «NON HO SCELTO I LORO NOMI, MA HO SCELTO LORO»

Così ha detto Bryant davanti alle telecamere della Cbsn New York.

Guy Bryant, pensionato, da 12 anni è un padre adottivo. Con un record: 50 adolescenti, strappati alla strada

UN PADRE SINGLE, L’AMORE DI UNA FAMIGLIA, UN PROGETTO DI VITA

di Lavinia Viti

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DENTRO LA NOTIZIA

Chi trova una famiglia affidataria meglio di un genitore che ha già l’esperienza di un bambino in adozione? “A CASA, LONTANO DA CASA”. COSÌ IL BAMBINO TORNA A SORRIDERE

L’ACS, Administration for Children’ Service, il Dipartimento che nella città di New York si occupa di minori a rischio abbandono, adozione e affido, negli ultimi sei anni ha contribuito a ridurre del 70% il numero di bambini in affidamento e ad aumentare del 50% le famiglie affidatarie. Quest’ultimo obiettivo è stato raggiunto grazie al progetto statale Home away from home, “A casa, lontano da casa”, nel quale gli stessi genitori adottivi hanno trovato nuove famiglie affidatarie, e creato quindi una rete di mutuo sostegno tra di essi.

14 I spazio50.org I GENNAIO 2020

«TUTTI DOVREBBERO AVERE UNA FAMIGLIA, ANCHE SE NON SI HA ALCUN LEGAME BIOLOGICO CON ESSA». È così che la pensa Guy Bryant, intervistato dall’emittente televisiva Cbsn New York. Ma perché ha catturato l’attenzione della Tv newyorkese? Perché Guy, 61 anni, è un genitore adottivo, che in 12 anni ha accolto in casa ben 50 adolescenti. L’eccezionalità della vicenda, però, non sta soltanto nel fatto che abbia dato un tetto ed una famiglia a così tanti adolescenti in così poco tempo, ma perché Guy è un genitore adottivo single e non ha nessun altro con cui condividere questo ruolo. Guy Bryant ha lavorato per anni nei servizi sociali che si occupano di infanzia finché, alle soglie della pensione, ha de-

ciso di passare “dall’altra parte della barricata” e di occuparsi di adolescenti non più come operatore ma come genitore. «Ogni giorno della tua vita lavori per migliorare te stesso. E quando smetti di lavorare, non avendo più la possibilità di migliorarti, le cose vanno in pezzi. Ed è in questa fase continua Guy - che devi agire e devi provare, ogni giorno, a fare qualcosa di meglio o qualcosa di più». Attualmente con Bryant vivono quattro ragazzi, la cui età varia da 16 ai 21 anni. «Ogni figlio adottivo ha una tragedia alle spalle e per aiutarli non bastano solo il cibo ed un tetto. È l’amore della famiglia, l’energia che esso sprigiona ad aiutare i ragazzi ad andare avanti e a trovare la strada giusta da percorrere».



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Negli Anni ’80 nasce la Fiapa, Federazione Internazionale delle Associazioni delle Persone Anziane, per dare maggiore voce e forza alle loro istanze. 50&Più è tra i fondatori. La Fiapa offre un punto di vista importante per capire come rispondere alle sfide attuali e future poste dall’invecchiamento. Ne seguiamo la storia e l’evoluzione, insieme alle azioni messe in campo e ai progetti per il futuro

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

FIAPA, UNA VOCE PER I SENIOR

di Laura Gavinelli Centro Studi 50&Più

+

PARTITA COME REALTÀ EUROPEA CON ASSOCIAZIONI PROVENIENTI DA QUATTRO PAESI, OGGI LA FIAPA RAPPRESENTA 52 MEMBRI - TRA FEDERAZIONI E ASSOCIAZIONI - E 35 PAESI DI TUTTO IL MONDO

16 I spazio50.org I GENNAIO 2020

È UN DATO DI FATTO CHE LA SENSIBILITÀ AL TEMA DELL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE E ALLE MOLTE SFACCETTATURE DELLA CONDIZIONE ANZIANA SIA ANDATA CRESCENDO NEGLI ANNI, DI PARI PASSO CON IL PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE. Entro il 2050, nel mondo gli over 60 saranno 2 miliardi (il 22% della popolazione globale), mentre in Italia la popolazione over 65 sarà più di un terzo del totale. Parliamo, quindi, di una fetta importante di cittadini che crescerà numericamente e che richiede attenzione, risposte e azioni mirate. Ma quando si è cominciato a parlare di condizione anziana a livello istituzionale e internazionale e attraverso quali organismi? Un esempio interessante lo abbiamo con la Fiapa - la Federazione Internazionale delle Associazioni delle Persone Anziane - in francese

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Fédération internationale des associations de personnes âgées - che nasce a Parigi il 26 settembre 1980 su iniziativa di circa 60 associazioni provenienti da Francia, Belgio, Italia e Spagna. Negli anni la Fiapa diventerà un inter-

locutore autorevole sulle tematiche legate all’anzianità: riconosciuta come pubblica utilità, la Fiapa è un’organizzazione internazionale non governativa (Ingo), con status consultivo, il più alto delle Nazioni Unite. A livello

europeo, ha uno status partecipativo alla Conferenza delle Ingo al Consiglio d’Europa a Strasburgo. Siede ai tavoli di consultazione insieme a Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite), Unesco (Organizzazione delle Nazioni

Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), Consiglio d’Europa e Unione Europea. Con sede a Parigi come uffici, oggi la Fiapa conta 52 membri e rappresenta Paesi di tutto il mondo come: Belgio, Camerun, Colombia, Congo, Costa d’Avorio, Cina, Francia, Guadalupa, Italia, Madagascar, Mali, Malta, Marocco, Martinica, Mauritius, Messico, Ruanda, Russia, Senegal, Spagna. Dal punto di vista organizzativo, assicura il coordinamento tra i suoi diversi membri attraverso cinque hub regionali: Europa, Asia, Africa, America Latina, Oceano indiano. Questi i numeri della federazione: 52 membri ripartiti in 35 Paesi, tra cui la Russia e la Cina con i suoi 289 milioni di aderenti. I suoi membri sono per la maggior parte federazioni nazionali che raggruppano associazioni nazionali, regionali e locali (oltre 10.000 associazioni locali). Nel suo complesso, la Fiapa rappresenta oltre 302 milioni di persone anziane di tutti i continenti. Se la dimensione della Fiapa è aumentata, la sua missione è rimasta la stessa: “promuovere e difendere i diritti e gli interessi delle persone anziane nella società, » GENNAIO 2020 I 17


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SOCIETÀ ATTUALITÀ eliminando ogni forma di disparità tra i cittadini dovuta all’età, soprattutto nei diritti e nei doveri”. Per quasi 40 lunghi anni Fiapa ha favorito la partecipazione degli anziani a progetti, messo a loro disposizione informazioni e documentazione sulla condizione anziana, facilitato contatti o scambi di esperienze tra associazioni di Paesi diversi attraverso l’organizzazione di incontri e simposi locali, nazionali e internazionali, partecipato ai tavoli internazionali sull’invecchiamento, e monitorato e denunciato eventuali violazioni della Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei. Ma come nasce l’idea della Fiapa? Lo abbiamo chiesto a Sonia Guaragna, segretario generale della Federazione. «Le associazioni degli anziani hanno preso coscienza della necessaria solidarietà che lega gli anziani oltre le frontiere; come le altre categorie sociali, esse avvertono la necessità di una collaborazione a livello internazionale in cui si situano nuovi centri decisionali che intervengono in settori sempre più ampi. Infine si aggiunge la volontà delle associazioni di mettere in comune la propria esperienza grazie al reciproco arricchimento che ne trarranno per meglio servire i loro soci». La Fiapa ha un punto di osservazione internazionale. L’Italia presenta qualche peculiarità? L’Italia è il secondo Paese al mondo per percentuale di persone anziane. Rappresenta quindi un contesto interessante da osservare e con cui confrontarsi in tema di anzianità.

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TUTTI I NUMERI

52

Membri

35

Paesi

10.000

associazioni locali

5

hub regionali (Europa, Asia, Africa, America Latina,. Oceano Indiano)

302

milioni di anziani rappresentati

Nel 2020

la Fiapa festeggerà a Roma i suoi 40 anni. Lo farà insieme a 50&Più

Ci racconta un progetto di cui la Fiapa è particolarmente fiera? Sicuramente un tema a noi caro è l’impegno a lottare contro i maltrattamenti inflitti agli anziani. Come esempio posso ricordare i lavori svolti dalla Fiapa sulla prevenzione degli abusi nei confronti degli anziani e, in particolare, gli abusi finanziari; dal punto di vista della comunicazione, abbiamo realizzato 21 spot televisivi che possono essere trasmessi nel mondo. Quali sono i grandi temi che l’Europa deve a parer suo affrontare oggi rispetto al tema dell’invecchiamento? Ne cito cinque: la lotta contro l’ageismo e il cambiamento di paradigma, la discriminazione legata all’età, il ruolo attivo delle persone anziane nella società, lavorare più a lungo e l’accesso alle cure. Dal 1980 ad oggi le attività della Fiapa si sono moltiplicate e specializzate. Un’iniziativa che merita di essere ricordata è la costituzione dell’Osservatorio mondiale sull’invecchiamento, proposta in forma congiunta da Fiapa e Onu in occasione della 41a sessione della Commissione per

lo sviluppo sociale, tenutasi a New York dal 10 al 21 febbraio 2002. L’obiettivo dell’Osservatorio era quello di avviare un censimento permanente ed aggiornato sui bisogni delle persone anziane nel mondo, che permettesse di monitorare le politiche in atto a loro favore e prevedere misure in grado di garantire i diritti fondamentali agli anziani, in particolare le persone in situazioni di particolare fragilità. Qualche novità sugli anni in corso? Il festeggiamento dei 40 anni della creazione della Fiapa a Roma nel mese di novembre 2020 con il tema del concetto dell’età. Con il gruppo di lavoro non limitato sull’invecchiamento mondiale che si tiene a New York, la Fiapa vuole ottenere la creazione di uno strumento internazionale vincolante per promuovere e proteggere i diritti delle persone anziane. Inoltre, uno dei grandi temi da affrontare nel futuro sarà quello delle persone anziane in situazioni di calamità naturale. A questo riguardo la Fiapa porta avanti un progetto per la ricostruzione di una casa di ri-


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poso nella Dominica che era stata distrutta. Sono già state avviate attività di formazione per le popolazioni che vivono le catastrofi naturali e per i professionisti che accompagnano gli anziani attraverso gruppi di parola sul tema dello stress post traumatico. Abbiamo anche il progetto di formazione richiesto dalla Cina per le persone che si occupano dell’assistenza a domicilio degli anziani. Con Cuba stiamo collaborando per lo sviluppo di cooperazione a livello geriatrico e gerontologico. Infine, in Senegal, abbiamo in prospettiva un congresso panafricano sulla condizione anziana. Il 2020 sarà un anno particolare per la Fiapa: festeggerà i suoi 40 anni di attività e lo farà a Roma insieme a 50&Più, che è stata tra i fondatori della Federazione. «Il quarantennale della Fiapa coincide con un rinnovato impegno politico e di rappresentanza dell’associazione. Si apre una nuova fase in cui 50&Più può portare ulteriore e nuovo contributo». Lo dichiara Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più, a cui chiediamo qual è lo spirito che accomuna 50&Più alla Fiapa nella visione dell’anzianità. «La Fiapa è particolarmente attiva sul coordinamento tra le associazioni, sullo scambio di conoscenza per promuovere una cultura dell’anziano e sulla difesa degli anziani, particolarmente quelli con maggiori fragilità. 50&Più ha tutto questo nel suo statuto. Fin dalla sua

LE ORGANIZZAZIONI IN EUROPA

EUROLINK AGE

FERPA

Rete europea di organizzazioni focalizzata sugli anziani e i problemi dell’invecchiamento. Costituita nel 1981, ha sede a Londra e a Bruxelles. www.eurolinkage.org

Fédération Européenne des Retraités et des Personnes Agées è l’organizzazione sindacale europea rappresentativa dei lavoratori pensionati e delle persone anziane nei confronti di tutte le istituzioni europee. Costituita nel 1985, ha sede a Bruxelles. www.ferpa.online/it

AGE PLATFORM Piattaforma europea costituita da organizzazioni di persone anziane e da organizzazioni che si occupano delle persone anziane. Ha come obiettivo la sensibilizzazione di cittadini e istituzioni sui problemi legati all’anzianità. Costituita nel 2000 da Fiapa/Eurolink Age/ Epso, ha sede a Bruxelles. www.age-platform.eu fondazione, il cuore della Fiapa è stato il valore dello scambio e delle esperienze che vede vari Paesi diversi

BAGSO Organizzazione ombrello tedesca di oltre 100 organizzazioni della società civile gestite da anziani o che lavorano per gli anziani. Costituita nel 1996, ha sede a Bonn. www.bagso.de anche per i percorsi fatti. Ci sono Paesi che hanno temi più urgenti rispetto a quello dell’anzianità e

quindi da loro l’anzianità non è ancora un tema prioritario. A livello globale, però, vediamo che si va verso l’invecchiamento: sono quindi importanti non solo lo scambio delle esperienze e il riconoscimento delle migliori pratiche - ce ne sono tante e diverse in tutto il mondo -, ma è importante anche lo scambio culturale, perché è da qui che si ha la misura del valore che è riconosciuto all’anzianità. Ci sono Paesi, ad esempio quelli orientali come Giappone e Cina, dove l’anziano è sacro: le feste più importanti nel corso dell’anno sono quelle riservate agli anziani. È dal confronto che ci si alimenta reciprocamente dei valori che riguardano l’anziano. Ne deriva quanto sia importante stare insieme: stando insieme il confronto avviene in modo più spontaneo e autentico». Il dibattito sulla condizione anziana è ormai maturo e articolato e questo è testimoniato anche dal numero di associazioni attive sui senior.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Anche quest’anno, il 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria in cui vengono ricordati 15 milioni di vittime dell’Olocausto. Il perché della sua attualità

IL DOVERE DI RICORDARE di Carlotta Poselli

TORNA PUNTUALE, COME OGNI ANNO. OGNI 27 DI GENNAIO. MA PER SCONGIURARE CHE SI TRASFORMI IN UN RITUALE VUOTO, la Giornata della Memoria va puntellata nel presente. È il giorno in cui, settantacinque anni fa, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa fecero irruzione nei pressi della città polacca di Auschwitz, mettendo fine alla mattanza messa in atto nel campo di concentramento e sterminio dove si è perpetrato il più grande omicidio di massa della storia avveNEL MUSEO AMERICANO nuto in uno stesso luogo. Stando Tutti i numeri dell’orrore allo US Holocaust Memorial MuStando allo US Holocaust Memorial Museum, il museo delseum, le SS tedesche uccisero lì l’olocausto ufficiale degli Stati Uniti d’America, nel campo di almeno 960mila ebrei, 74mila posterminio di Auschwitz, le SS tedesche uccisero almeno lacchi, 21mila rom, 15mila prigio960mila ebrei, 74mila polacchi, 21mila rom, 15mila prigionieri nieri di guerra sovietici e 10mila di guerra sovietici e 10mila persone di altre nazionalità.

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persone di altre nazionalità. Ma furono milioni le vittime della furia nazista: anche omosessuali, oppositori politici, intellettuali, prostitute, malati psichiatrici e senzatetto. Il fattore comune? Essere diventate obiettivo di un vero e proprio annullamento sociale di categorie umane ritenute nocive. Un orrore perpetrato nel cuore d’Europa e una certezza - quella, sì - che la nostra comunità sia stata in grado di operare un autentico sterminio. Eppure, ancora oggi, c’è chi punta a far cadere l’ombra su tutto: l’ombra del dubbio se non addirittura della negazione. Ma quella mattina del 27 gennaio 1945, intorno a mezzogiorno, le truppe sovietiche del generale Viktor Kurockin entrarono ad Auschwitz trovandovi circa 7mila prigionieri: tra di essi, tanti bambini lasciati in vita ma brutalizzati come cavie per la ricerca medica. È in memoria di quanto accaduto che, solo quattordici anni fa, una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di dedicare la giornata del 27 alla memoria. Ci si domanderà perché. Uno sterminio simile potrà mai più accadere? Ma proprio oggi, in tempi di odio sociale diffuso tramite la rete, occorre fare uno sforzo di memoria, di attualizzazione di essa. Stando a un recente studio Swg (azienda che realizza sondaggi), oltre la metà degli italiani giustifica gli atti razzisti. «Se il 45% degli italiani è contro ogni atto di razzismo, il 55% in qualche modo, anche con

IL LIBRO PER NON DIMENTICARE

Liliana Segre racconta

molti distinguo, alla fine li giustifica. Non si può dire che il razzismo sia in crescita, ma i dati illustrano una diminuzione, un affievolimento degli anticorpi». Queste le parole di Enzo Risso, direttore scientifico di Swg a commento dei risultati dell’indagine dell’Istituto triestino. Dati che si sommano alla Mappa dell’odio prodotta nel progetto ideato da Vox-Osservatorio italiano sui diritti, la cui co-fondatrice, Silvia Brena, ha detto al Corriere della Sera: «I tweet sugli stranieri sono al 32% xenofobi, quelli islamofobici sono il 15% mentre il 10% sono antisemiti. Solo 4 anni fa, all’inizio delle nostre ricerche, i tweet antisemiti erano l’1%». Un monitoraggio che indica anche come la distribuzione dell’intolleranza sia concentrata soprattutto al Nord e al Sud;

dato che si capovolge se si parla di antisemitismo: una realtà in evidenza soprattutto nel Lazio e nel centro Italia. Con risultati definiti “Inquietanti” dallo stesso Osservatorio Italiano sui diritti e “specchio di un’Italia intollerante verso le minoranze e le diversità”. Si può allora liquidare con leggerezza una simile fotografia? Può la nostra società ritenere di avere gli anticorpi in grado di limitare possibili danni? Oggi, in un contesto altamente digitalizzato, 140 caratteri macchiati di odio possono significare molto. Ed è forse proprio per questo che il monito della memoria può servire tanto più oggi perché, come ripete la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti: «L’indifferenza è il nostro nemico più insidioso».

«Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere». Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. È costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent’anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. Nel libro La memoria rende liberi (Rizzoli) Enrico Mentana raccoglie i dolorosi ricordi di Liliana Segre, testimone d’eccezione dell’orrore nazista: «Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea».

+ IL 27 GENNAIO 1945, VERSO MEZZOGIORNO, LE TRUPPE SOVIETICHE DEL GENERALE VIKTOR KUROCKIN ENTRARONO AD AUSCHWITZ TROVANDOVI CIRCA 7MILA PRIGIONIERI

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intervista di Giada Valdannini

«RACCONTARE È LA MEDICINA PER VIVERE MEGLIO» 22 I spazio50.org I GENNAIO 2020


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__le INTERVISTE di 50&Più__

PAOLO VIRZÌ

«ERO UN RAGAZZINO SCONTROSO, SOLITARIO CON PROBLEMI DI ADATTAMENTO E DI RELAZIONE CON GLI ALTRI. Quindi, tendevo ad avere delle manie che erano leggere, scrivere e inventare». Racconta così la scintilla che ha dato vita alla sua scrittura, Paolo Virzì, uno tra i registi più premiati degli ultimi anni, autore di film come Ferie d’agosto, La prima cosa bella e La pazza gioia. Lo abbiamo incontrato alla premiazione del concorso Corti di lunga vita, giunto alla sua terza edizione. È lui infatti ad aver presieduto la giuria che ha esaminato le 64 opere in gara, provenienti non solo dall’Italia ma anche da altri Paesi. Delle opere dei tre finalisti ha detto: «Sono storie diverse, stili diversi accomunati però da una padronanza stilistica felice». “Tutta la vita” è il tema di questa edizione: come giudica il

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La terza età lo affascina. Grazie anche al rapporto di amicizia con lo scenaggiatore Furio Scarpelli, nata quando lui era un giovane alle prime armi e Scarpelli un maestro del cinema poi divenuto amico. Lo abbiamo incontrato alla manifestazione “Corti di lunga vita”, di cui è stato presidente di giuria

modo in cui è stato anche, credo, da un trattato nelle tre sentimento profondo, opere vincitrici? cioè da un desiderio di Sono opere che si sono esprimere un legame confrontate con un teviscerale, di nostalgia ma complesso, esistenche però produce speziale come è quello di ranza. Olivetti 82, di raccontare la vita, fare Gianmarco Santoro e dei bilanci. Esserci riuDario Lanciotti, ha una sciti in pochi minuti forte impronta da gratrattandosi di cortomephic novel distopica traggi - è un esercizio con questo bianco e necreativo interessante, ro che si rivela molto una sfida che allo stesso tempo si adatta alla comu«AVEVO 21 ANNI, nicazione contemC’ERA IL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA CHE FACEVA poranea. I racconIL SUO BANDO DI CONCORSO, ti per immagini DAVANO ANCHE UNA BORSA una volta erano DI STUDIO. IO NON AVEVO UNA LIRA, PROVAI E FUI DENTRO» patrimonio esclusivo delle sale cinematografiche, oggi sono fruibili in tutespressivo. Nella terza ti i modi, anche con la classificata, Letizia, rapidità e la maneggel’autore azzarda la rivolezza dello smartphopresa verticale che si ne. Un segnale incorivela però efficace. raggiante. Nonostante a me facCosa vi ha colpiti di cia ancora soffrire - diciascuna di esse? co: gli occhi sono diDodici minuti di piogsposti orizzontalmente gia di Fabio Teriaca - calza nella narrazioun cortometraggio di ne. Incontrando infatti animazione - è un’opela protagonista - Letira che colpisce per la zia, appunto -, mi renpadronanza espressiva do conto di quanto sia fortissima che arriva Giacomettiana, una fi-

gura - quella di questa anziana donna - che si eleva e quindi si presta alla ripresa verticale. Un’opera che mi ha convinto per la capacità di far convivere in un ritratto dolcezza e forza. Il suo rapporto con la scrittura come è iniziato? Ero un ragazzino scontroso, solitario con problemi di adattamento e di relazione con gli altri. Quindi, tendevo ad avere delle manie che erano leggere, scrivere e inventare. Il primo romanzo lo scrissi che avevo sei anni, copiando la storia dal Giornalino di Gian Burrasca e cambiando giusto i nomi: la maestra la prese per buona. Da lì, ho sempre un po’ provato - ovviamente con grande goffaggine, soprattutto all’inizio - a scrivere per il teatro, poi brevi racconti e quindi è arrivata la grande passione per il cinema. Le prime esperienze le ho fatte nella mia città, Livorno, »

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PAOLO VIRZÌ con una compagnia filodrammatica fino a che, un giorno, ho provato alla “lotteria”: avevo 21 anni, c’era il centro sperimentale di cinematografia che faceva il suo bando di concorso, davano anche una borsa di studio. Io non avevo una lira, provai e fui dentro. Mi presero alla classe di sceneggiatura che era il 1985: venni a Roma pensando che sarebbe stata una piccola buffa parentesi della mia vita e invece non sono più tornato. Osservare le opere in Concorso le ha fornito qualche spunto? Certo, sono aperto verso gli spunti. Al cortometraggio di animazione vincitore del primo premio guardo con ammirazione e anche con un po’ di invidia: col disegno c’è il controllo totale del mezzo, al contrario di noi poveri cineasti del vero che dobbiamo confrontarci coi corpi degli attori, le atmosfere meteorologiche che troviamo un certo giorno sul set, con le location reali: quindi, con la ruvidità del reale. Il disegno animato permette la realizzazione di qualsiasi visione tu abbia in mente, anche nel passato e nel futuro. A proposito di futuro, molti contributi arrivati per l’edizione di quest’anno sono prodotti da Millennials, ragazzi giovanissimi. È bello, commovente, incoraggiante che, nel fragore di queste nostre vite apparentemente così sconclusionate e sottoposte a ritmi frenetici, ci sia chi ha voglia di raccontare. «IL RAPPORTO Raccontare è sempre CON LA PROPRIA VITA, LE RELAZIONI CON la medicina per vivere GLI AFFETTI, IL DOLORE meglio. In questo caso, E LA GIOIA CREDO SIANO si tratta anche di racESATTAMENTE CIÒ CON CUI TUTTE LE MIE STORIE conti che si sono dovuHANNO A CHE FARE» ti misurare con un tema di respiro ampio, esistenziale, che può sembrare altisonante ma che è poi il nocciolo di tutta l’attività del narrare. Rapporti familiari, radici sono al centro di questi lavori.

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In alto, Virzì con Donald Sutherland ed Helen Mirren sul set del film “Ella & John”. Sopra, da sinistra, Valeria Golino, Paolo Virzì e Valeria Bruni Tedeschi.

Quanto hanno significato nella sua di narrazione? Sono la bottega dove uno va a comprare le trame. Il rapporto con la propria vita, le relazioni con gli affetti, il dolore e la gioia credo siano esattamente ciò con cui tutte le mie storie hanno a che fare. Quando si intende raccontare, bisogna chiedersi ciò che veramente ci sta a cuore: domandarsi cosa ci fa piangere o ridere, ciò per cui perdiamo il sonno per poi provare a lavorare su quello.

Quanto somiglia lei oggi al ragazzino che è stato? Totalmente, perché quando ero bambino ero già vecchio e adesso sono vecchio ma ancora bambino. Ma la vecchiaia precoce dà tanti vantaggi, sa? Anzi, io l’ho anche cercata. Uno dei miei primi premi lo ricevetti in una trattoria romana da vecchi maestri della sceneggiatura e del cinema come Scarpelli, Benvenuti e De Bernardi: mi diedero un diploma che, se non ricordo male, era “Vecchio honoris causa”.

CARRIERA

1996

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FERIE D’AGOSTO Con Silvio Orlando e Sabrina Ferilli, il film racconta il conflitto tra due famiglie italiane in vacanza a Ventotene. Un’opera che ha vinto il David di Donatello come miglior pellicola dell’anno conquistando anche due Ciak.

2008

TUTTA LA VITA DAVANTI Commedia agrodolce, racconta il precariato attraverso il mondo dei call center. Ottiene 2 Nastri d’Argento per regia e migliore attrice non protagonista (Sabrina Ferilli), 2 Globo d’Oro e 2 Ciak d’Oro.


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LA FAMIGLIA

«La vita è saper convivere col cambiamento: la forza, la debolezza, la gioventù e la vecchiaia»

Firenze, novembre 2019: il regista riceve il Pegaso d’Oro, massimo riconoscimento della Regione Toscana.

Avevo giusto 23 anni ma facevo discorsi, nel bene e nel male, da vecchio cineasta. Quindi la vecchiaia mi affascina, non la vedo soltanto come un problema. Invecchiare, però, in qualche modo la spaventa? Beh, invecchiare è atroce naturalmente (ride, ndr) perché dentro mi sento ancora un bambino - come tutti credo, perché lo custodiamo dentro quel puer -, ma poi devi fare i conti con l’inadeguatezza del corpo. Ogni tanto, quando mi im-

2010

batto in uno specchio, mi dico: «Toh, guarda, ma chi sarà quel simpatico anziano signore?». E poi, appunto, devo constatare con rammarico che sono io. Ma come dicevo, per altri versi, ho sempre desiderato essere vecchio. Al Ginnasio avevo la barba e ricordo che mi fingevo uno dell’ultimo anno; una volta, mi spacciai per un docente supplente in una classe e mi misi a interrogare. Ha avuto figure che ritiene le siano state di guida?

LA PRIMA COSA BELLA Nono film di Virzì. Ottiene 18 candidature ai David di Donatello, tra cui quelle per il miglior film e il miglior regista, e 3 premi per sceneggiatura, attrice e attore protagonisti (Micaela Ramazzotti e Valerio Mastandrea).

2016

NELLA VITA E NEL LAVORO

Sono una tra le coppie più celebri e ammirate del cinema italiano. Il regista Paolo Virzì e l’attrice Micaela Ramazzotti sono uniti nella vita e sul lavoro dal 2008, quando si conobbero sul set di Tutta la vita davanti. Poi, assieme, sono arrivati film molto amati come La prima cosa bella (2010) e La pazza gioia (2016), mentre coltivavano parallelamente e individualmente le loro carriere di regista e attrice. Si sono sposati il 17 gennaio 2009 e hanno avuto due figli, un maschio e una femmina: Jacopo che ha 10 anni e Anna 7, il cui parto è andato in scena sullo schermo de Il nome del figlio, della regista Francesca Archibugi.

Ho sempre avuto una venerazione per gli insegnanti, per i maestri. Mi piaceva molto avere dei modelli anche coi quali confrontarsi in maniera dialettica, polemica, non per forza in forma di venerazione. A Roma ho conosciuto alcuni grandi maestri del cinema che sono stati per me fondamentali. Tra tutti, il più importante è stato Furio Scarpelli, che era un ragazzo del 1919 e che, quando lo conobbi, aveva già sulla settantina ma che diventò il mio migliore amico e la persona con cui mi divertivo di più. Con lui ho imparato la bellezza di condividere lo sguardo, le giornate, il lavoro. E del giovanilismo a tutti i costi che cosa ne pensa? C’è da capirlo… C’è un forte bisogno di promuoversi e quindi uno si promuove secondo i canoni correnti che però, spesso, sono anche una maniera per condannarsi: una gabbia, una prigione. La vita è invece saper convivere col cambiamento: la forza, la debolezza, la gioventù e la vecchiaia. Possibilmente, essendo vecchi il prima possibile: verso i tre, quattro anni.

LA PAZZA GIOIA Vincitore di cinque David e sette Nastri d’Argento, il film con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi, è ambientato nei pressi di Pistoia e racconta l’inaspettata amicizia tra due donne.

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__EVENTI__

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I CANDIDATI

SONO STATE 64 LE CANDIDATURE ALLA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO CHE QUEST’ANNO HA COINVOLTO ANCHE MOLTI REGISTI PROVENIENTI DA VARIE NAZIONI

di Luisella Berti foto di Massimo Cervoni

TUTTA LA VITA... SUL PODIO

Premiati i finalisti del Concorso di cortometraggi Corti di lunga vita. Un’edizione che si caratterizza per la forte partecipazione dei giovani registi, per il suo respiro internazionale e per aver raccontato la vita nell’età matura senza preconcetti e luoghi comuni

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IL DESIDERIO DI UN FUTURO, DI UNA VITA PIENA, DI RELAZIONI, DI AMORE. SEMPRE, AD OGNI ETÀ. Anche quando gli anni di vita alle spalle sono tanti, anche quando sono ancora pochi e la vita la si vuole vivere a tutti i costi. Per guardare avanti,


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però, spesso c’è bisogno di tornare indietro, al tempo dei ricordi, all’infanzia e alla giovinezza. Contenuti profondi e costanti, narrati attraverso una pluralità di sguardi e tecniche cinematografiche, con delicatezza e leggerezza, con ironia e colpi di scena finali. Queste le caratteristiche più salienti delle opere candidate alla terza edizione del Con-

corso internazionale di cortometraggi Corti di lunga vita. Organizzato dall’Associazione 50&Più in collaborazione con il suo Centro Studi, ogni anno propone un tema specifico per puntare i riflettori sulla popolazione senior, sull’età matura, ricca di sfaccettature. “Tutta la vita” è stato il titolo di quest’anno, ispirato a uno dei brani più

noti di Lucio Dalla, colonna sonora di questa edizione. Al Concorso hanno partecipato 64 registi provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Polonia, Ungheria, Colombia e Spagna. Forte la partecipazione dei giovani, con un’età dai 17 agli 84 anni. La cerimonia di premiazione, con la conduzione della giornalista Ales- »


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CORTI DI LUNGA VITA

PREMIO 50&PIÙ

Fabio Teriaca (a sinistra), insieme a Paolo Virzì durante la premiazione.

sandra Rissotto, si è tenuta al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. A decretare i vincitori la giuria tecnica presieduta dal Maestro Paolo Virzì, e composta da Lidia Ravera, scrittrice, Lina Pallotta, fotografa, Marco Trabucchi, geriatra, Nadio Delai, sociologo. A vincere questa edizione è stato il corto Dodici minuti di pioggia, del quarantaquattrenne regista catanese Fabio Teriaca. Un cortometraggio d’animazione, un racconto semplice che potrebbe riguardare chiunque. È la storia di un ritorno, quello di Carmelo che in gioventù lascia

PER I SOCI 50&PIÙ

L’OPERA VINCITRICE Durante la premiazione è stato consegnato il “Premio 50&Più”, riservato agli iscritti all’Associazione e alle 50&Più provinciali. Il Premio, secondo il giudizio dei componenti del Consiglio direttivo dell’Associazione, è stato conferito al cortometraggio Niente è come sembra, di Vincenzo D’Amuri (nella foto, in alto) classe 1935, il regista più anziano di questa edizione. L’opera presenta un dialogo a senso unico: seduto sulla panchina di un parco, un anziano signore cerca di intavolare un discorso con il ragazzo al suo fianco che continua a leggere il giornale senza prestargli attenzione. Il senso di solitudine si acuisce insieme all’ostinata indifferenza del giovane ma, come suggerisce il titolo dell’opera, niente è come sembra. Commenta D’Amuri: «Nonostante l’esperienza accumulata nel corso degli anni, non c’è un’età limite per trovarsi di fronte a situazioni nuove e inaspettate e imparare. “Tutta la vita” è ancora e sempre un insegnamento».

i suoi affetti più cari, i genitori, un borgo rurale in provincia di Ragusa, per trasferirsi al Nord, dove trova impiego alla Fiat e si afferma professionalmente. Ma è sufficiente la vista di alcune foto di famiglia per convincerlo a ritornare alle sue origini. Inizia così un viaggio a ritroso, un dolce e nostalgico ritorno. La narrazione è accompagnata dalle musiche di Sergio Cammariere tratte dall’album Piano, eseguite solo al pianoforte. «Equilibrando intensità e atmosfera, l’autore ha realizzato un film breve ma intenso che scorre lungo la via dei ricordi. Avvalendosi della tecnica d’animazione, la narrazione risulta tenera e coinvolgente, rivelando una chiara padronanza del mezzo e un’impostazione personale matura», si legge nella motivazione della giuria tecnica. «La scelta dell’animazione spiega Teriaca - è stata voluta

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«LA 50&PIÙ HA SAPUTO, ANCORA UNA VOLTA, DAR VITA AD UN EVENTO CHE RIESCE A NARRARE LA REALTÀ PIÙ PROFONDA DELLA VITA NELL’ETÀ MATURA, A ESSERE FONTE DI ISPIRAZIONE PER ANZIANI E GIOVANI E DI INTERPRETAZIONE DEL RAPPORTO TRA GENERAZIONI», HA DICHIARATO CARLO SANGALLI, PRESIDENTE NAZIONALE DI 50&PIÙ, NELLA FOTO ACCANTO

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non solo per dare un tono più poetico e lento alla narrazione, ma anche per lanciare un messaggio alle giovani generazioni: quello di non dimenticare le proprie origini, la propria terra e di portare sempre con sé il ricordo delle persone che nella vita ci sono state care». Oltre che regista, produttore e scrittore (di prossima uscita il libro Il volo delle foglie, da cui è tratto il cortometraggio), Teriaca è un medico fisiatra, professione che lo impegna molto. Cammariere, intervenuto alla premiazione, ha sottolineato gli otto premi internazionali ricevuti per le musiche di Dodici minuti di pioggia. Al secondo posto si classifica Olivetti 82, di Gianmarco Santoro, 23 anni, di Roma, e Dario Lanciotti, 26 anni, di Latina. I due giovani registi hanno realizzato un cortometraggio in bianco e nero che racconta la storia di un uomo al quale rimangono solo due anni di vita e l’unica salvezza sembra arrivare proprio dalla macchina da scrivere: basta premere un tasto e la sua vita si allungherà di un anno, a discapito però della vita degli altri e con il risultato di rimanere solo. «Questo cortometraggio - spiegano gli autori - è nato per caso, stavamo lavorando ad un’altra


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MENZIONE SPECIALE CENTRO STUDI IL LAVORO DI DUE GIOVANI REGISTI

L’AMORE VINCE SU TUTTO La menzione speciale del Centro Studi 50&Più è stata conferita al corto Tutto il tempo che vogliamo, opera di due registi poco più che trentenni: Riccardo Menicatti (nella foto, in basso), di Genova, e Bruno Ugioli, di Torino. Interpretato da Lina Bernardi e Cesare Scova, l’opera racconta l’amore tra due anziani da un punto di vista insolito, con leggerezza e poesia. Il dialogo vivace dei protagonisti diverte e commuove, aprendo le porte all’amore nella sua forma più forte, quella che resiste alla malattia, ancorandosi a ricordi sbiaditi e fugaci momenti di felicità. «Questo cortometraggio nasce dall’idea di esorcizzare la paura della perdita della memoria, e quindi di noi stessi - spiega Menicatti -, ma l’amore, in questo caso, vince su tutto e porta i due protagonisti a scegliersi nuovamente».

Sopra, a destra, Gabriele Sampaolo, segretario generale 50&Più. Sotto, in ordine, da sinistra: Dario Lanciotti, Romeo Vincenzo De Nicola, Paolo Virzì, Gianmarco Santoro, Riccardo Menicatti e Fabio Teriaca.

storia senza venirne a capo. D’altra parte è così che nascono le idee migliori». Terzo classificato Letizia, di Romeo Vincenzo De Nicola, ventisettenne romano. Que-

sto cortometraggio racconta la complessità e il fascino della vecchiaia. L’opera nasce dall’idea di realizzare un corto girato interamente in formato verticale. «Per sperimentare questo mezzo - racconta De Nicola - ho scelto il linguaggio del documentario e ho deciso di farlo intervistando una persona che avevo conosciuto e che mi aveva colpito profondamente. Letizia - prosegue De Nicola - è il racconto di una vita che dimostra come la bellezza non sia un concetto legato alla sfera estetica, perché si può essere affascinanti anche a novantasette anni». E Letizia, elegantissima e com-

mossa, ha salutato il pubblico in sala. «Non è stata una selezione semplice, considerando la qualità delle opere e la profondità con cui il tema “Tutta la vita” è stato affrontato - ha ammesso Paolo Virzì -. Ci siamo trovati di fronte a una ricchezza di contenuti e punti di vista, di una varietà di tecniche cinematografiche e fotografiche che ci hanno positivamente sorpresi. Opere differenti dal punto di vista tecnico, ma che hanno in comune l’accuratezza estetica e il gusto del dettaglio. Questo induce lo spettatore ad un’attenzione totale. »


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CORTI DI LUNGA VITA Testimonianza incoraggiante di una consapevolezza di sguardo che non può non essere apprezzata e premiata». Raccontare la vita nell’età matura, senza cadere nei luoghi comuni è un’operazione per niente scontata. Se poi a farlo è lo sguardo di un under 30, allora il risultato è ancora più sorprendente. «La grande partecipazione al Concorso di molti giovani registi ha un enorme valore - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente nazionale di 50&Più -. La 50&Più ha saputo, ancora una volta, dar vita a un evento che riesce a narrare la realtà più profonda della vita nell’età matura, a essere fonte di ispirazione per anziani e giovani e di interpretazione del rapporto tra generazioni. Un rapporto e un dialogo reciproco che può portare a sviluppi certamente interessanti». «L’idea del tema “Tutta la vita” è arrivata grazie a una riflessione con il Maestro Virzì - spiega Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più -. Il nostro obiettivo era cercare gli elementi costanti nelle varie fasi della vita, da giovani come da anziani. E questi elementi li abbiamo trovati nei corti di quest’anno: sono la voglia di imparare, la complicità, il desiderio di rela-

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I CORTI SUL WEB

LE OPERE FINALISTE DEL CONCORSO SONO VISIBILI SUL CANALE YOUTUBE DEL CENTRO STUDI 50&PIÙ E SUL SITO WWW.CORTIDILUNGAVITA.IT

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zionarsi, la compagnia, il futuro. Quindi, siamo molto soddisfatti di come le opere abbiano colto e ben rappresentato il tema che abbiamo proposto. Il valore aggiunto di questa edizione è una visione più rea-

listica ed equilibrata della vita vissuta in tarda età, anche con momenti di leggerezza e spensieratezza: una rappresentazione che va al di là degli stereotipi, concentrandosi di più sulla verità».

La giuria dei Corti di lunga vita: da sinistra, Lina Pallotta, Paolo Virzì, Lidia Ravera, Nadio Delai.

LA GIURIA

LIDIA RAVERA

LINA PALLOTTA Fotografa e docente

MARCO TRABUCCHI Geriatra

Sociologo

«Personalmente sono attratta dal fascino della vecchiaia. Non bisogna aver paura di invecchiare. Con i miei libri cerco di combattere gli stereotipi legati all’età che avanza».

«Il cortometraggio, a differenza della fotografia, è un racconto sicuramente più strutturato. È fatto non solo di immagini ma anche di dialogo che spesso la fotografia elude».

«È estremamente positivo che in questa edizione del Concorso siano presenti tanti giovani registi che hanno deciso di mettere a disposizione il loro talento per raccontare la terza età della vita».

«C’è un filo conduttore che unisce i cortometraggi di questo Concorso: vita, leggerezza, futuro. Aspettative che vengono ben raccontate come un’onda positiva anche per gli over 70».

Giornalista e scrittrice

NADIO DELAI


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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

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intervista di Raffaello Carabini

SOLO IO ED IL MIO PIANO, PER RACCONTARE IN MUSICA LE IMMAGINI 32 I spazio50.org I GENNAIO 2020


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__le INTERVISTE di 50&Più__

SERGIO CAMMARIERE

È NOTO AL GRANDE PUBBLICO COME CANTAUTORE BRILLANTE, PROFONDO E IRONICO, CHE MISCELA I PIÙ DIVERSI GENERI MUSICALI. Ma Sergio Cammariere è anche un importante compositore di colonne sonore, per le quali ha ricevuto diversi premi internazionali. Dopo la gavetta nei pianobar, lei ha iniziato la sua carriera nel mondo professionale della musica come compositore di colonne sonore. Qual è il suo modo di interpretare e di sentire il rapporto tra musica e immagine? Una buona colonna sonora, una buona musica può dare molto al film. Aiuta in maniera importante, basti pensare ai film di Fellini senza le musiche di Nino Rota o alle opere di Sergio Leone senza quelle di Ennio Morricone. Quando il connubio tra regista e compositore è indovinato,

il film ne trae sicuramente vantaggio. Ogni regista chiaramente fa un film diverso e le suggestioni sono diverse, devo concordare sempre prima con lui le musiche che vanno su scena. Si lavora insieme per accompagnare le immagini e riuscire a trasmettere un’emozione. Ma in Italia, purtroppo, la cultura cinematografica va sparendo, anche per quanto riguarda le colonne sonore. C’è una specificità nello scrivere commenti per un cortometraggio, che necessariamente non permette divagazioni? Ho un grande archivio di composizioni mie inedite, catalogate per generi. A volte da questo archivio nascono canzoni o temi da film. Ovviamente sono composizioni pianistiche o di natura elettronica. Addirittura spesso è successo che una mia canzone sia diventata

Autore di numerose colonne sonore, continua ad avere un rapporto costante con il mondo del cinema e del racconto visivo. Sua è anche la colonna sonora di “Dodici minuti di pioggia”, in gara all’ultima edizione dei “Corti di lunga vita”

il tema di un cortometraggio o la song di un film, come Siedimi accanto per il film Maldamore di Angelo Longoni o L’anarchico per Il banchiere anarchico di Giulio Base. Com’è nata Dodici minuti di pioggia, che commenta l’omonimo corto aniLA MUSICA PER IL CORTO “DODICI MINUTI DI PIOGGIA” È STATA PREMIATA ANCHE DAL “MAHUL WOODS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL” E DALLA PIATTAFORMA WEB VIRGIN SPRING CINEFEST, ENTRAMBI INDIANI

mato di Fabio Teriaca e Juan Pablo Etcheverry e che, come altre sue composizioni, ha vinto premi prestigiosi? Quel giorno, quando incisi quel brano al pianoforte, era un pomeriggio autunnale. Davanti alla vetrata di casa che dà sul giardino cadevano le foglie e l’atmosfera era ovattata. Mi sono seduto al piano ed è nata la melodia.

Del brano esiste anche una clip in bianco e nero che miscela foto e girato con un’intenzione un po’ nostalgica. Ovvero la musica può essere letta in millanta modi da ciascun ascoltatore e visualizzata con altrettante immagini. E in fondo non ce n’è una autentica, nemmeno quella pensata dal suo autore... L’autore è solamente il creatore di un brano, poi ognuno se ne impossessa e lo reinterpreta come sente. Quando il pezzo diventa di tutti e viene condiviso è sinonimo di successo. La giuria del premio Corti di lunga vita, presieduta dal regista Paolo Virzì, lo ha proclamato vincitore dell’edizione di quest’anno, il cui tema era “Tutta la vita” . Secondo lei, per quale motivo è stato scelto dalla giuria? Perché racconta una storia italiana, una storia di crescita so- »

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SERGIO CAMMARIERE ciale e culturale. Una storia semplice che tocca il cuore. Come è avvenuto il suo passaggio alla canzone d’autore, solo dieci anni dopo, nel 2002, con il pluripremiato Dalla pace del mare lontano? Da sempre sono stato un autore di musica e canzoni, e il mio passato, la mia gavetta da musicista mi hanno insegnato molto. Io mi sento un continuatore della grande scuola degli Anni ’60. Come se dopo Tenco e tutti gli altri, in coda, arrivassi anch’io. Sono fiero di fare parte di questa piccola setta, siamo in pochi. La poesia è la differenza fra questo tipo di canzoni e quelle che passano alla radio. Oggi, che sta entrando nel suo sessantesimo anno di età, musicalmente parlando quali sono le qualità che crede di aver acquisito e le doti che le pare di aver perso? Ho acquisito l’esperienza e un rapporto più diretto con il pubblico, perché durante i concerti mi capita di giocare con il pubblico e di renderlo partecipe. Quello che ho perso… Non ho perso nulla, credo. La musica è una continua evoluzione, non si ferma. È arte del divenire. Quello che non perderò mai è il mio rapporto con il pianoforte, l’istinto creativo e improvvisativo. L’ironia che è sempre presente nel suo fare musica, lo è ancora oggi che l’Italia non vive un periodo propriamente “brillante” dal punto di vista socio-economico? Lo è ancora di più. Dopo aver pubblicato a maggio il decimo album IL SUO COMPAGNO La fine di tutti i guai, si DI CREAZIONI MUSICALI sente ancora “un canÈ PIPPO, UN GATTO NERO tautore piccolino conSPESSO IMMORTALATO frontato a Paoli Gino”? NEL SUO PROFILO Parlando di ironia, quello è INSTAGRAM sicuramente un brano ironico. Ho avuto il piacere di scrivere una canzone, Cyrano, con Gino Paoli, e abbiamo anche riso di questo… L’ultimo album è dedicato all’amore e rappresenta un poco la sua “svolta pop”. Perché questa scelta, dopo un

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Fabio Teriaca (a sinistra), vincitore della terza edizione dei Corti di lunga vita, ritira insieme a Cammariere il Premio conferito a “Dodici minuti di pioggia”. L’artista ha curato la colonna sonora del corto.

cd di pianoforte solo come Piano del 2017? Perché sono due anime della stessa persona. Le composizioni che fanno parte dell’album Piano hanno trovato collocazione in altre opere cinematografiche, per esempio nel docufilm Prima che il gallo canti, di Cosimo Damiano Damato, in Ritratto di mio padre, di Maria Sole Tognazzi, e in altre opere prime. È un disco dove ho provato a trasmettere la mia conoscenza musicale e spirituale. Solo io e il mio piano. Canzoni senza parole. Ogni brano un

quadro diverso, intimo, sincero e profondo. Viceversa La fine di tutti i guai è il mio decimo album da cantautore, 11 brani, sintesi di quei contenuti musicali che appartengono al mio mondo, abbracciando tutti i generi. Molto del suo fare musica è debitore del jazz o comunque si rapporta con la musica afroamericana. Cosa pensa del panorama jazzistico italiano di oggi? Il jazz italiano vanta grandi maestri, da Enrico Rava a Stefano Bollani, da Danilo Rea a

BIOGRAFIA

1960

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GLI ESORDI Sergio Cammariere nasce a Crotone, ma svolge tutta la sua attività di cantautore e compositore avendo come base Roma, città dove si trasferisce poco più che ventenne, dopo una parentesi a Firenze.

1992

LA GAVETTA Abbandonata giurisprudenza per dedicarsi alla musica, inizia la gavetta nei pianobar della Toscana. Sarà l’attore Pino Quartullo a farlo conoscere, affidandogli la colonna sonora del film Quando eravamo repressi.


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LA CARRIERA

«Ho un rapporto profondo e personale con Dio, anche musicale. Se non ci si mette in contatto con il Divino non si riesce ad essere veramente completi» Tra i lavori di Cammariere anche un Cd totalmente strumentale, “Piano”, con cui ha voluto trasmettere la propria conoscenza musicale e spirituale.

Paolo Fresu. E così dicendo potrei citarne tanti altri. E cosa pensa del panorama musicale in generale, con la pressoché totale dipendenza dei giovanissimi da rap e derivati vari? E come lo immagina tra dieci, vent’anni? Noi siamo il Paese del bel canto e la forza melodica delle nostre canzoni non finirà mai. Fa parte della nostra cultura, è nel nostro Dna. Io ho avuto la fortuna di conoscere alcuni grandi cantautori. Ad esempio, ho avuto un buon rapporto con Sergio Endrigo. Quando arrivai terzo

2003

a Sanremo, nel 2003, e dissi in Tv che anche Endrigo arrivò terzo con L’arca di Noé, mi telefonò per ringraziarmi. Perché grandi come lui, Lauzi e Bindi erano stati dimenticati. Lei è anche un appassionato di immagini: sono più di vent’anni che filma i momenti salienti della sua giornata. Perché? E che fine farà tutto quel materiale? Domanda interessante. La risposta è: non lo so. Una cosa è certa. Insieme al mio amico Gianmarco Tognazzi abbiamo anticipato i tempi. Siamo riu-

IL FESTIVAL DI SANREMO Prima apparizione a Sanremo con Tutto quello che un uomo, che gli vale il terzo posto, il Premio della Critica e quello per la Migliore composizione musicale. E due Dischi di platino per le vendite.

2017

CAMMARIERE E LE IMMAGINI

L’ultimo premio l’ha vinto al 17° “Roma Videoclip”, con l’animazione a commento della title-track del suo ultimo cd La fine di tutti i guai, dove gira Roma in veste di tassista, accompagnando i personaggi più disparati, da Gandhi a Che Guevara, da Totò a Frida Khalo. Compositore dal ventaglio espressivo amplissimo, appassionato di jazz e di musica brasiliana, di pop e di musiche etniche, Sergio Cammariere, oltre a quella di cantautore, vanta una lunga carriera come autore di colonne sonore per il cinema, la Tv, il teatro e i cortometraggi. Citiamo nel mucchio Teste rasate e altri film di Claudio Fragasso, L’abbuffata, di Mimmo Calopresti (premio per la miglior musica al “Festival Internazionale di Montpellier”), e la piece teatrale Teresa la ladra, oltre a numerosissimi corti.

sciti a fare con i mezzi di allora quello che si fa oggi sui vari social. Il selfie credo sia una mia invenzione, sono stato uno dei primi nel ’92 a usare obbiettivi grandangolari, autoriprendendomi quotidianamente. Ha in programma anche un documentario su Rino Gaetano, di cui ha scoperto essere cugino addirittura dopo la sua morte… È un progetto a cui tengo, ci stiamo lavorando. Non voglio dire ancora nulla. Quando sarà il momento ne riparleremo. Una cosa insieme alla fine però esiste e si può facilmente trovare. Cercando sul canale Sky on demand il format “33giri master” viene fuori una puntata intitolata Mio fratello è figlio unico, completamente dedicata all’album di Rino Gaetano. Nel filmato risuono con il mio piano questa canzone sulla voce indimenticabile di Rino. Ma la vita dell’artista è proprio ancora oggi in Italia, come diceva una sua canzone, una “vita da cani, senza illusioni”? La vita d’artista è una vita piena, non oserei definirla da cani. Un conto è l’ironia nelle canzoni, un altro è la realtà. Essere un artista è una vita piena di soddisfazioni. È uno scambio di sentimenti e d’amore con il pubblico.

IL CD STRUMENTALE Esce Piano, che lo vede in solitudine allo strumento. È il suo unico cd strumentale e contiene Dodici minuti di pioggia, brano che riceverà numerosi premi internazionali come miglior commento sonoro.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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I DATI EPIDEMIOLOGICI PARLANO DI CRESCENTE DISAGIO PSICOLOGICO CON PESANTI RICADUTE NELLA QUALITÀ DELLA VITA. BASTI PENSARE ALLA SOLITUDINE DELLE PERSONE ANZIANE

di Giovanna Dall’Ongaro

ARRIVA

“LO PSICOLOGO DI FAMIGLIA” I trattamenti più efficaci sono quelli rivolti tanto al corpo quanto alla mente. Perché non siamo divisi in compartimenti stagni e per stare bene abbiamo bisogno di dottori quanto di psicologi. Già prevista in altri Paesi, anche in Italia questa figura potrà affiancare i medici di base. La norma è contemplata nel decreto Calabria

BRUCIORI DI STOMACO, DISTURBI INTESTINALI, CEFALEE, INSONNIA, PALPITAZIONI. I SINTOMI SONO REALI, ma spesso alla loro origine c’è un problema psicologico. Ed è forse questo uno dei motivi per cui la recente normativa, chiamata “decreto Calabria”, ha introdotto la possibilità per il medico di base di farsi affiancare da uno psicologo. Ma di ragioni se ne possono immaginare altre: i malati cronici come tutte le persone affette da disturbi gravi e invalidanti potrebbero trarre giovamento da un sostegno psicologico, allontanando il rischio di venire sopraffatti dalla depressione e dall’ansia. Abbiamo sottoposto le nostre ipotesi a Federico Conte, il tesoriere dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, che ci ha spiegato l’obiettivo della nuova legge e gli effetti che avrà sulla salute della popolazione e sul Servizio Sanitario. Il decreto Calabria consente al medico di medicina generale di farsi affiancare da uno psicologo. Come è stata recepita la norma? Qual è la situazione nelle varie Regioni? La norma, a seguito di accordi regionali, per-

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_Psicologo.qxp_Layout 1 12/12/19 15:21 Pagina 37

mette di aumentare il numero massimo di assistiti in carico ai medici di medicina generale. L’obiettivo è quello di attivare modelli organizzativi multiprofessionali nei quali siano presenti, in collaborazione con il medico, lo psicologo e l’infermiere. Affinché la norma sia però realmente applicata, le Regioni devono rendere operativa la legge che ad oggi non ha ancora prodotto effetti concreti. Qual è la funzione dello psicologo nello studio del medico di base? In quali casi interverrebbe? Innanzitutto bisogna partire dal presupposto, ormai condiviso dalla comunità scientifica internazionale, che le persone non sono divise in compartimenti stagni e che quindi i modelli di cura più efficaci sono di tipo bio-psico-sociale, quelli cioè che prendono in considerazione tutti gli ambiti della vita del soggetto. Lo psicologo diventa così una figura indispensabile nella presa in carico e nella cura dei pazienti che si rivolgono al medico di famiglia. Ci sono poi dei casi in cui il trattamento di elezione è necessariamente di tipo psicologico, come per esempio tutti quei casi di disturbi psicosomatici che vengono spesso riferiti al medico di base dai propri assistiti. C’è poi tutto l’ambito dei disturbi d’ansia che hanno a che fare con la difficoltà di adattamento ai contesti che cambiano sempre più rapidamente. In questi casi i farmaci, prescritti in abbondanza dai medici, rappresentano dei palliativi, laddove solo un intervento congiunto (medico-psicolo- » GENNAIO 2020 I 37


_Psicologo.qxp_Layout 1 12/12/19 15:21 Pagina 38

go) risulterebbe invece davvero efficace e risolutivo. Con l’invecchiamento della popolazione, i medici di famiglia sono sempre più impegnati nella gestione di malattie croniche e di disturbi di ansia o depressione legati alla solitudine. In che modo la figura dello psicologo può essere di aiuto per questa tipologia di pazienti? La gestione delle malattie croniche è una delle sfide del Servizio Sanitario Nazionale sia in termini di impegno economico, sia in termini di capacità di far fronte con interventi articolati a situazioni altamente complesse. Come Ordine degli Psicologi del Lazio abbiamo attivato un Osservatorio sulle Malattie Croniche con diverse sperimentazioni che dimostrano come l’intervento dello psicologo migliori in modo significativo sia l’aderenza alla terapia, che è uno degli ostacoli più grandi nel trattamento della cronicità, che lo stato generale di benessere dei pazienti affetti da queste patologie. Disturbi d’ansia e dell’umore sono invece ormai all’ordine del giorno, un’esperienza purtroppo comune a tante persone che si rivolgono al proprio medico il quale, pur avendo alcuni strumenti per trattare questo tipo di bisogni, spesso si trova sguarnito di fronte a richieste che hanno a che fare più con il “senso della vita” che con la condizione di “malato”. Lo psicologo è invece equipaggiato professionalmente per affrontare questo tipo di richieste. 38 I spazio50.org I GENNAIO 2020

DATI E CURIOSITÀ

RIFLESSI

Un cospicuo risparmio Secondo alcune recenti indagini, la presenza dello psicologo di base procurerebbe un risparmio della spesa sanitaria per i farmaci pari al 31% e una riduzione delle spese sanitarie del 30% nei pazienti con malattie cardiovascolari.

1 miliardo È la cifra in sterline stanziata ogni anno in Inghilterra per una psicoterapia gratuita.

30 anni È da quanto esiste il servizio dello “psicologo di base” in Olanda.

Da un punto di vista dei costi, quale sarebbe il vantaggio economico per il Sistema Sanitario? Da come è strutturata la norma, il vantaggio è legato al fatto che non ci saranno costi aggiuntivi per il Sistema Sanitario. Dovrebbero infatti essere i medici a pagare lo psicologo che diventa a tutti gli effetti un suo collaboratore. A fronte di tale collaborazione, e a seguito di accordi regionali che ad oggi vanno stipulati, il medico potrà eccedere e superare il numero massimo di assistititi consentito, con un aumento del proprio introito. Con la somma che riceverà in più (ogni medico viene pagato una certa cifra per singolo assistito) potrà pagare lo psicologo. La ratio parte dal presupposto che il medico si trova ad af-

frontare nel proprio studio problematiche più facilmente gestibili con l’aiuto di uno psicologo. Se questo è vero, e personalmente ritengo lo sia, è possibile prevedere un aumento del numero di assistiti a fronte della collaborazione con altre figure professionali. Esistono esperienze all’estero da prendere come modello? All’estero, e in particolare in Nord Europa, ci sono diversi modelli che hanno preso piede e sono stabilmente finanziati dallo Stato. In Inghilterra viene stanziato circa un miliardo di sterline l’anno per offrire un intervento di psicoterapia (in questo caso si tratta di un intervento di secondo livello) gratuito a chi ne faccia richiesta, con un focus specifico al contrasto della depressione. In Olanda il modello di psicologo delle cure primarie è attivo già da diversi anni ed è molto simile a quello che immaginiamo possa essere il modello italiano. Si tratta di Paesi con una forte vocazione per il pragmatismo, tale per cui se una cosa funziona e fa risparmiare, si mette in pratica. In Italia purtroppo tempi e dinamiche sono diversi, ma siamo fiduciosi che questa sia la strada giusta.


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CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

APERTE LE ISCRIZIONI

Quel racconto o quella poesia, quel quadro o quella fotografia, non tenerli solo per te. Condividili, partecipa al “Concorso di Prosa Poesia Pittura e Fotografia” di 50&Più, l’unico rivolto ai creativi over 50, artisti dilettanti. Per partecipare è necessario inviare la propria opera entro il 3 aprile 2020. C’è ancora un po’ di tempo, quindi, a te la scelta. Può essere un’opera già realizzata oppure non è ancora nata o non aspetta altro che prendere forma. E se ti senti particolarmente ispirato, puoi partecipare anche a più sezioni del Concorso. Per iscriverti e inviare la tua opera ci sono due possibilità: online attraverso il sito dedicato www.concorso.50epiu.it, oppure puoi spedire tutto a: 50&Più - Servizio Eventi - Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma. Tutti i dettagli nel Bando del Concorso pubblicato nelle pagine a seguire.

PARTECIPA ANCHE TU


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__CONCORSO 50&Più__

BANDO DI CONCORSO Regolamento Articolo 1. L’Associazione 50&Più indice il XXXVIII Concorso “50&Più Prosa e Poesia”, riservato a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età purché non siano scrittori o poeti professionisti e non abbiano tratto mai profitto dalle attività letterarie. Articolo 2. Il tema delle opere è libero e per partecipare occorre inviare, entro il 3 aprile 2020, a 50&Più - Servizio Eventi (c.a. Laura Dotti) - Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma, alla e-mail infoeventi@50epiu.it o attraverso il sito www.concorso.50epiu.it: scheda dattiloscritta e firmata con i dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, telefono, email), il titolo dell’opera, un breve cenno biografico (massimo 5 righe), una dichiarazione di essere l’autore dell’opera presentata e di non esercitare professionalmente l’attività letteraria unitamente a una dichiarazione liberatoria che ne autorizzi la pubblicazione senza richiesta dei diritti d’autore e: • per il concorso di Prosa: 3 copie, scritte mediante mezzi elettronici (computer), formato microsoft word, di una piccola opera inedita della lunghezza massima 3 pagine (80 battute per 40 righe a pagina). Se l’opera è inviata via posta ordinaria dovrà essere accompagnata da supporto magnetico (Cd) o chiavetta usb; • per il concorso di Poesia: 3 copie, scritte mediante mezzi elettronici (computer), formato microsoft word, di un’opera inedita della lunghezza non superiore a 35 versi (in lingua italiana). Se l’opera è inviata via posta ordinaria dovrà essere accompagnata da supporto magnetico (Cd) o chiavetta usb. Articolo 3. Il superamento dei limiti di spazio indicati, l’invio di più di un’opera nella stessa disciplina, di opere scritte a mano o con macchine da scrivere meccaniche (obsolete), di opere con l’aggiunta di disegni, immagini o altri elementi comportano l’esclusione dal Concorso. Lo stesso concorrente può inviare sia un’opera di Prosa che un’opera di Poesia.

50&PIÙ PROSA E POESIA

Articolo 4. Insieme ai lavori dovrà essere inviato un contributo di euro 30,00 a opera mediante: • assegno non trasferibile (intestato a 50&Più); • versamento su c/c postale n. 19898006, (allegare copia ricevuta o inviare a: infoeventi@50epiu.it causale: Concorso ed. 2020); • bonifico bancario - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 (allegare copia ricevuta o inviare a: infoeventi@50epiu.it - causale: Concorso ed. 2020); • contanti. Articolo 5. Un apposito gruppo di lavoro esaminerà tutte le opere pervenute e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, quelle meritevoli di partecipare alla selezione finale. Ai non ammessi alla selezione finale sarà restituita la somma versata per la partecipazione e l’opera. Articolo 6. I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a) al diploma di partecipazione, alla Farfalla d’Argento ed elaborati della loro opera; b) all’inserimento dell’opera nelle copie personalizzate della raccolta antologica La parola e l’immagine, che sarà inviata ai concorrenti i primi mesi dell’anno successivo al Concorso. Articolo 7. Una commissione giudicatrice (Giuria) composta da poeti, scrittori, personalità della cultura, giornalisti sceglierà, a suo insindacabile giudizio, tra tutte le opere ammesse alla finale, 10 opere, 5 per la Prosa e 5 per la Poesia, che risulteranno vincitrici e segnalerà le opere meritevoli di menzione. Ai vincitori sarà consegnato il diploma e la Farfalla d’Oro; ai meritevoli di menzione il diploma e la Menzione speciale. Articolo 8. La premiazione avverrà nel corso di una manifestazione durante la quale ai partecipanti al Concorso, ai loro amici e a tutti quanti vorranno essere presenti, si offriranno occasioni di impegno culturale, attività turistica e spettacolo. Il programma e altre informazioni della manifestazione saranno pubblicate sulla rivista

50&Più, sul sito www.concorso.50epiu.it e sulla pagina facebook/50&Più (presumibilmente nel mese di maggio). Articolo 9. Le dieci opere vincitrici della Farfalla d’Oro verranno pubblicate all’interno della rivista 50&Più del mese di settembre, sul sito www.concorso.50epiu.it e sulla pagina facebook/50&Più. Fra esse saranno scelte le opere supervincitrici (una per la Prosa e una per la Poesia) mediante referendum fra i lettori della rivista e fra gli iscritti all’Associazione; sarà inoltre possibile votare anche attraverso il sito www.concorso.50epiu.it. Ai supervincitori sarà offerto il soggiorno per 2 persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato appositamente per i vincitori di questo premio.

Premio Libellula Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Farfalle d’Oro di tutte le precedenti edizioni - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio Libellula. Articolo 2. Un’apposita commissione esaminerà e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di ammissione alla selezione finale a cui verrà conferito il diploma di partecipazione, la Libellula d’Argento ed elaborati della loro opera. Inoltre le opere saranno inserite nelle copie personalizzate della raccolta antologica La parola e l’immagine, che sarà inviata ai concorrenti i primi mesi dell’anno successivo al Concorso. Articolo 3. Una Giuria qualificata sceglierà, fra tutte le opere ammesse alla finale e a suo insindacabile giudizio, le 2 opere vincitrici, una per sezione, cui andrà il diploma e la Libellula d’Oro e quelle meritevoli di segnalazione cui andrà il diploma e la Segnalazione speciale. Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro saranno pubblicate sulla rivista 50&Più del mese di dicembre, sul sito www.concorso.50epiu.it e sulla pagina facebook/50&Più.


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__CONCORSO 50&Più__

BANDO DI CONCORSO Regolamento Articolo 1. L’Associazione 50&Più indice il XXXVIII Concorso “50&Più Pittura e Fotografia”, riservato a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età purché non siano pittori o fotografi professionisti e non abbiano tratto mai profitto dall’attività pittorica o fotografica. Articolo 2. Il tema delle opere è libero e per partecipare occorre inviare, entro il 3 aprile 2020, a 50&Più - Servizio Eventi (c.a. Laura Dotti) - Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma o alla e-mail infoeventi@50epiu.it o attraverso il sito www.concorso.50epiu.it: scheda dattiloscritta e firmata con i dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, telefono, e-mail), il titolo dell’opera, un breve cenno biografico (massimo 5 righe), una dichiarazione di essere l’autore dell’opera presentata e di non esercitare professionalmente l’attività pittorica o fotografica unitamente a una dichiarazione liberatoria che ne autorizzi la pubblicazione senza richiesta dei diritti d’autore e: • per il concorso di Pittura (olio, acrilico, acquerello, grafica, collage) inviare, insieme alla scheda, due fotografie (10x15) stampate a colori dell’opera pittorica da presentare con l’indicazione del titolo del quadro, delle dimensioni e della tecnica (il quadro da inviare successivamente, ved. Art. 3); • per il concorso di Fotografia (a colori o in bianco e nero) inviare, insieme alla scheda, due copie della fotografia presentata in concorso stampate nel formato: 18x24, 20x25 o 20x30 cm, corredate del relativo negativo (restituito a fine Concorso), Cd o chiavetta usb (non restituiti) - in caso di foto digitale -, l’indicazione del titolo, dell’apparecchio usato e di eventuali tecniche adottate. Inviare il contributo di euro 30,00 a opera mediante: • assegno non trasferibile (intestato a 50&Più); • versamento su c/c postale n. 19898006, (allegare copia ricevuta o inviare a: infoeventi@50epiu.it causale: Concorso ed. 2020); • bonifico bancario - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 (allegare copia ricevuta o inviare a: infoeventi@50epiu.it - causale: Concorso ed. 2020); • contanti.

50&PIÙ PITTURA E FOTOGRAFIA

Articolo 3. Le opere pittoriche non dovranno superare la dimensione di cm 60x80 (compresa l’eventuale cornice), dovranno essere prive di vetro e fatte pervenire alla Segreteria della mostra (non spedite alla Segreteria del Concorso - Roma) nei termini e nel luogo che saranno successivamente comunicati ai concorrenti ammessi. Le opere pittoriche e fotografiche verranno esposte nel corso della manifestazione appositamente organizzata. Il mancato rispetto delle dimensioni indicate e di tecniche non specificate all’art. 2 punto a), comporteranno l’esclusione dal concorso. Articolo 4. Un apposito gruppo di lavoro esaminerà tutte le foto delle opere di Pittura e di Fotografia (con la relativa descrizione tecnica) pervenute e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, quelle meritevoli di partecipare alla selezione finale. Ai non ammessi alla selezione finale sarà restituita la somma versata per la partecipazione e l’opera (nella sezione Pittura solo la foto dell’opera; nella sezione Fotografia, oltre le foto, anche il relativo negativo). Articolo 5. I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a) al diploma di partecipazione e alla Farfalla d’Argento; b) all’inserimento dell’opera nelle copie personalizzate della raccolta antologica La parola e l’immagine, che sarà inviata ai concorrenti i primi mesi dell’anno successivo al Concorso. Articolo 6. Una commissione giudicatrice (Giuria) composta da poeti, scrittori, personalità della cultura, giornalisti sceglierà, a suo insindacabile giudizio, tra tutte le opere ammesse alla finale 10 opere, 5 per la Pittura e 5 per la Fotografia, che risulteranno vincitrici e segnalerà le opere meritevoli di menzione. Ai vincitori sarà consegnato il diploma e la Farfalla d’Oro; ai meritevoli di menzione il diploma e la Menzione speciale. Articolo 7. La premiazione avverrà nel corso di una manifestazione durante la quale ai partecipanti al Concorso, ai loro amici e a tutti quanti vorranno essere presenti, si offriranno occasioni di impegno culturale, attività turistica e spettacolo. Il programma della manifestazione e altre informazioni saranno pubblicate sulla rivista 50&Più, sul sito www.concorso.50epiu.it

e sulla pagina facebook/50&Più (presumibilmente nel mese di maggio). Articolo 8. Le dieci opere vincitrici della Farfalla d’Oro verranno pubblicate all’interno della rivista 50&Più del mese di settembre, sul sito www.concorso.50epiu.it e sulla pagina facebook/50&Più. Fra esse saranno scelte le opere supervincitrici (una per la Pittura e una per la Fotografia) mediante referendum fra i lettori della rivista e fra gli iscritti all’Associazione; sarà inoltre possibile votare anche attraverso il sito www.concorso.50epiu.it. Ai supervincitori sarà offerto il soggiorno per due persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato appositamente per i vincitori di questo premio. Articolo 9. Le opere pittoriche potranno essere ritirate dai partecipanti al termine della mostra. Tutte le opere non ritirate saranno restituite per posta o corriere. 50&Più, organizzatrice della mostra, non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni o smarrimenti dell’opera presentata.

Premio Libellula Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Farfalle d’Oro di tutte le precedenti edizioni - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio Libellula. Articolo 2. Un’apposita commissione esaminerà e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di ammissione alla selezione finale, a cui verrà conferito il diploma di partecipazione e la Libellula d’Argento. Inoltre saranno inserite nelle copie personalizzate della raccolta antologica La parola e l’immagine, che sarà inviata ai concorrenti i primi mesi dell’anno successivo al Concorso. Articolo 3. Una Giuria qualificata sceglierà, fra tutte le opere ammesse alla finale e a suo insindacabile giudizio, le 2 opere vincitrici, una per sezione, cui andrà il diploma e la Libellula d’Oro e quelle meritevoli di segnalazione cui andrà il diploma e la Segnalazione speciale. Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro saranno pubblicate sulla rivista 50&Più del mese di novembre, sul sito www.concorso.50epiu.it e sulla pagina facebook/50&Più.


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SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

XXXVIII CONCORSO 50&PIÙ

PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA 2020 Il sottoscritto: Cognome

Nome

Nato/a

il

Residente a

Via/P.zza

n.

Cell.

Cap

Prov.

Tel.

E-mail PER I PARTECIPANTI AL PREMIO LIBELLULA

Vincitore della “Farfalla d’Oro” nel Via/P.zza

n.

Cap

nella Sezione Prov. Tel.

chiede di partecipare alla XXXVIII edizione del Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia (scadenza 3 aprile 2020) con: un’opera di Prosa dal titolo: (allegare 3 copie come da regolamento - non più di 3 cartelle)

un’opera di Poesia dal titolo: (allegare 3 copie come da regolamento - non più di 35 versi)

un’opera di Pittura dal titolo: (allegare 2 foto opera - non quadro - come da regolamento - quadro max cm 60x80)

un’opera di Fotografia dal titolo: (allegare 2 copie della foto come da regolamento - cm 18x24 - 20x25 - 20x30)

A tal fine provvede al versamento di euro 30,00 per ognuno dei lavori presentati in Concorso, mediante: assegno bancario/circolare N.T. intestato a 50&Più - Banca

n.

versamento c/c postale n. 19898006 intestato a 50&Più (allegare ricevuta) bonifico bancario intestato a 50&Più - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 causale: Partecipazione Concorso ed. 2020 (allegare ricevuta) contanti euro

/

;

altro

Curriculum:

Come previsto dal regolamento del Concorso, il sottoscritto dichiara di essere l’autore dell’opera presentata, di non essere un professionista, di non aver mai tratto profitto dall’attività letteraria, pittorica o fotografica e ne autorizza la pubblicazione senza richiesta dei diritti d’autore. Firma I dati personali contenuti nella presente scheda, dei quali consento il trattamento, verranno utilizzati esclusivamente ai soli fini e scopi dell’evento anche per quanto concerne la pubblicazione sulla rivista 50&Più e su Internet di immagini e video relativi al predetto Concorso (art. 96 Legge 633/41). Tali dati potranno, su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento, come previsto dal Decreto Legislativo 30.06.2003, n. 196, come modificato dal D.Lgs n. 101 del 10/08/2018, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679.

Firma


Un nuovo Anno di FelicitĂ


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_CULTURA_

PARMA 2020 L’ARTE BATTE IL TEMPO

A Parma, per celebrare il capoluogo emiliano cativi e gastronomici; tutto sotto l’ombrello eletto Capitale italiana della Cultura per il dello slogan “La cultura batte il tempo”. 2020, ci sono oltre 400 Parma 2020 viene inaueventi che si snodano nel gurata con tre giorni di ELETTA CAPITALE ITALIANA corso di un intero anno. festeggiamenti. L’11 genDELLA CULTURA, PARMA SI APPRESTA A VIVERE Spettacoli, mostre, connaio una parata percorre UN ANNO DI GRANDI EVENTI. certi, ma anche visite guila città da Parco Ducale a CENTINAIA LE INIZIATIVE date alla scoperta di una piazza Garibaldi. Il 12 la CHE COINVOLGONO ANCHE LE CITTÀ LIMITROFE città che nel corso dei secerimonia istituzionale al DI PIACENZA E REGGIO EMILIA coli ha visto mutare il proTeatro Regio, con il taglio di Rachele Randon prio assetto urbanistico, del nastro da parte del lasciando dietro di sé teCapo dello Stato, Sergio stimonianze architettoniche di grande pregio. Mattarella. Il 13 gennaio, per la festa di SanMa accanto ad un programma culturale ed ar- t’Ilario, patrono della città, si alternano ovuntistico, anche percorsi cinematografici, edu- que reading e concerti.

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cultura __LIBRI CULTURA__

UNA STORIA CHE SI DIREBBE D’AMORE E DI FANTASCIENZA I CIELI DI SANDRA NEWMAN. Intreccia storie ambientate in periodi diversi, dalla peste di Londra alle Torri Gemelle. La protagonista, Kate, vive nei primi anni di un duemila singolarmente distonico e in un mondo senza guerre. E, accanto, la poetessa cinquecentesca Emilia, amante di uno Shakespeare ancora oscuro versificatore. Il mondo rappresentato nelle pagine iniziali è qualcosa che somiglia all’utopia. Poi, mentre la storia procede, coincide sempre più con la nostra situazione attuale. Chiedo alla cinquantatreenne scrittrice nativa di Boston e newyorchese d’adozione: È il desiderio di un mondo migliore che fa i conti con la realtà? Per me la realtà è meno plausibile della versione utopica. Quando leggi dell’utopia, dici che è naturale, è ovvia, così le cose dovrebbero essere.

LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

Quando vedi che le cose vanno male, è I CIELI assurdo che tanti erPONTE ALLE GRAZIE 252 PAGINE rori possano essere 16,80 EURO commessi. Giudizio di 50&Più: Il fantastico è uno spazio in cui si elaborano ansie e ossessioni sociali? Un viaggio nel tempo che parta proprio ogStorie diverse, così come gi, con tutte le nostre paure clidiversi sono i periodi in cui matiche ed epovengono collocate. “I cieli” è cali, come può un viaggio nel tempo che elaborare questa analizza ansie e ossessioni ansia e questa ossessione? della nostra società Il terrore è quello che proviamo dinnanzi all’idea di pendi Renato Minore sare dove siamo arrivati. Non capiamo come ci siamo potuti arrivare. La gente si sta immaTURBOLENZA ginando la nostra storia come David Szalay Adelphi - 128 pagine se fosse un errore dovuto ad 15,00 euro un viaggio nel tempo, come se Giudizio di 50&Più: il tempo fosse spezzato in tante Dodici storie quelle dell’ungherese David Szalay possibili direzioni e ora ha scelper un romanzo in forma di racconti, vite colto la peggiore.

IL NOSTRO + MONDO TRA UTOPIA E REALTÀ

legate tra loro, una ha il testimone dall’altra, una inanellata all’altra. Un pilota fuori turno, un giardiniere con un colpevole silenzio, una ragazza e i suoi difficili rapporti con i genitori: i personaggi si sfiorano tra aeroporti, cabine di pilotaggio, taxi. In un mondo complesso, interconnesso e in un momento di passaggio, con decisioni da prendere, svolte improvvise e drammatiche, la minaccia della malattia, la bancarotta, la violenza domestica. Su tutto, al primo sussulto della turbolenza che pone fine ad ogni illusoria sicurezza, l’ineluttabilità che inchioda ogni destino al volto più vero e doloroso, ognuno è completamente perso e profondamente turbato.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI

Castello Visconteo Sforzesco P.za Martiri della Libertà, 3 Novara Orari: da martedì a domenica 10,00/19,00. Lunedì chiuso. Biglietti: € 10; ridotti € 8 (dai 6 ai 25 e over 65 anni; giornalisti, gruppi, convenzioni); ridotto € 5 per le scolaresche; gratuito fino a 6 anni, docenti con scolaresca, disabili, guide turistiche.

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DA NON PERDERE

VENEZIA

I collezionisti fiamminghi Oltre 140 opere, tra cui 12 Rubens e 7 Van Dick, capolavori di Tintoretto (L’annunciazione del martirio a santa Caterina, già di David Bowie) e Tiziano (il magnifico Ritratto di gentildonna con la figlia) per la grande mostra Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe. A Palazzo Ducale fino all’1 marzo REGGIO EMILIA

La decorazione What a wonderful world è un importante percorso espositivo che illustra come, dalla protostoria a oggi, l’arte intervenga sempre nella quotidianità, sotto la forma di ornamento. Con 200 opere, di Dürer, Leonardo, Matisse, Warhol e così via. A Palazzo Magnani fino all’8 marzo

Aperta a Novara, fino al 5 aprile, una suggestiva mostra dedicata alla “prima avanguardia italiana”

MOSTRE

ALLA (RI)SCOPERTA DEL DIVISIONISMO IN ITALIA, IL PERIODO A CAVALLO TRA ’800 E ’900 È SEMPRE STATO CONSIDERATO “MINORE”. Fino all’avvento del futurismo si producevano opere, a detta dei più, provinciali, antiquate, poco stimolanti. Anche se di certo non ha avuto un appeal mondiale come la coeva arte francese e i nostri migliori, nonostante qualche attenzione sporadica non hanno fatto breccia nel nascente collezionismo privato, oggi l’attenzione degli studiosi e degli appassionati è decisamente risalita, tanto che analisi, ricerche, esposizioni, così come i prezzi dei quadri venduti alle ultime aste, sono costante-

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di Ersilia Rozza

mente in crescita. Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, i tre capiscuola di quella che è stata definita “la prima avanguardia italiana”, hanno sicuramente un respiro internazionale. A ognuno di loro è dedicata una sala della mostra Divisionismo. La rivoluzione della luce, che a Novara presenta una visione globale di quello stile nato dalle ricerche scientifiche contemporanee sulla complementarietà dei colori e sulla luce bianca, ma poi sviluppatosi verso istanze di idealizzato impegno sociale e di emozionalità simbolista. Andando ben oltre il puntinismo d’Oltralpe e con un’im-

mediatezza esemplare, come mostrano anche altri pittori determinanti quali Cesare Maggi, Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Angelo Morbelli. Altra testimonianza di questa rinnovata considerazione è l’interessante mostra Carlo Fornara e il divisionismo, aperta al Museo Archeologico di Aosta fino al 15 marzo. Del maestro piemontese, assistente dell’ultimo Segantini, a poco più di 50 anni dalla morte è proposto il momento determinante della carriera, appunto quello divisionista.


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© ANGELO TRANI

__TEATRO CULTURA__

L’ETERNO RAGAZZO IN SCENA A BOLOGNA

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LO SHOWMAN GIOVANNI VERNIA APPRODA IL 14 AL POLITEAMA DI GENOVA COL NUOVO, ESILARANTE SPETTACOLO VERNIA O NON VERNIA? INFO: 0108393589

A teatro con la passione di Glauco Mauri, il divertimento di Giovanni Vernia e l’intensità di Morandi TEATRO

STASERA GIOCO IN CASA UNA VITA DI CANZONI, non è solo il titolo dello spettacolo di Gianni Morandi al Teatro Duse di Bologna, è anche un modo di essere, di raccontarsi in maniera informale, confidenziale, nella sua città, davanti a un pubblico che lo segue e lo ama da sempre.

Perché Morandi ha conquistato intere generazioni che cantano con lui e, nello show, dialogano dalla platea. Il grande successo di questa nuova avventura artistica, con la regia di Saverio Marconi, ha fatto annunciare altre date a gennaio che sono il 3, 4, 11, 12, 25, 26. Anche

FIRENZE

Glauco Mauri recita Shakespeare © FILIPPO MANZINI

Re Lear è considerata una delle migliori tragedie di Shakespeare, scritta intorno al 1605-1606. Ricca di personaggi, narra la vicenda del sovrano della Britannia che, col passare degli anni, decide di abdicare, dividendo il suo regno fra le tre figlie. Il ruolo del Re è stato interpretato in passato da grandi attori, ma generalmente è considerata una parte che può essere recitata soltanto da chi ha raggiunto un’età ragguardevole. E allora chi meglio del grande Glauco Mauri? Età, passione, esperienza, non gli mancano, tanto che in passato ha raggiunto 500 repliche per questo testo. Il primo allestimento nel 1984, il secondo nel 1999, ora una nuova versione diretta da Andrea Baracco. In scena, fra i numerosi attori, anche Roberto Sturno. Lo spettacolo debutta al Teatro della Pergola di Firenze il 10 gennaio e il 21 arriva all’Eliseo di Roma. Info: 0550763333

di Mila Sarti

Gianni Morandi torna a casa, e sul palco del Teatro Duse di Bologna inizia il suo avvincente viaggio in musica e parole la scenografia col suo divano, il computer, il frigo, il pianoforte, racconta la quotidianità di una vita costellata da ricordi ed emozioni. Ricordi che diventano canzoni, aneddoti, storie dell’uomo e dell’artista Morandi, accompagnato in scena dai musicisti Alessandro Magri ed Elia Garutti. E così comincia il viaggio in musica e parole del nostro Gianni, che ha affidato al nipote Paolo Antonacci, la “responsabilità” di scrivere il brano d’apertura, un emozionante inedito che aveva promesso alla sua città, Bologna,

e al suo pubblico. Quindi l’essenza della vita raccontata attraverso le sue canzoni, protagoniste assolute, e poi i ricordi dell’amicizia con Lucio Dalla e la sua musica, la telefonata di Mogol per organizzare la squadra di calcio, la severità del padre, la voglia di scappare da Monghidoro, i primi amori, i primi passi nel mondo dello spettacolo. Alla domanda: «Gianni, ha ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?». Mi ha risposto: «Ho fatto tutto, sono io che devo restituire...». info: 051231836 GENNAIO 2020 I 47


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Christian Ginepro sarà per tutta la stagione teatrale 2020 Willy Wonka, il protagonista del musical Charlie e la Fabbrica di Cioccolato, in scena alla Fabbrica del Vapore di Milano.

La casa editrice Hoepli propone contemporaneamente quattro nuovi volumi dedicati alla musica giovanile

MUSICA

di Raffaello Carabini

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L’OPERA A BERGAMO

Il Donizetti perduto. Otto anni di lavoro per ricostruire la partitura smembrata de L’Ange de Nisida MUSICA RISCOPERTA

“Un tema duro, imbarazzante, censurato. Il re di Napoli che stupra una minorenne non poteva passare. Nemmeno a Parigi, dove il compositore la propose”. La musicologa Candida Mantica ha lavorato sulle 470 pagine manoscritte della Bibliotèque Nationale di Parigi per ricostruire L’Ange de Nisida. L’opera ha debuttato in forma scenica a novembre, quasi 200 anni dopo la stesura, al teatro Donizetti della sua città, Bergamo. Romantica e coinvolgente, sotto l’apparenza semiseria scolpisce il dramma della protagonista con finezza psicologica e una mirabile costruzione melodica.

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ROCK, DISCO E... TANTA MUSICA DA LEGGERE IL PROBLEMA DELLA (NON) LETTURA STA ARRIVANDO A LIVELLI PREOCCUPANTI SOPRATTUTTO TRA I GIOVANISSIMI. Videogiochi e social sono ormai i loro riferimenti principali. Plaudiamo allora al tentativo che la storica editrice Hoepli, pressoché unica in Italia, sta facendo per approfondire tematiche della musica giovane, rivolgendosi sì a chi ne ha vissuti i momenti clou, ma anche a chi vuole riscoprirli grazie ad analisi attente e facilità di lettura. Sono quattro i libri apparsi poco prima di Natale. La storia del rock in Italia, di Roberto Caselli e Stefano Gilardino, analizza l’epopea che si aprì il 18 maggio 1957 al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Al primo festival italiano di rock’n’roll parteciparono “il molleggiato”

Celentano, Baby Gate (poi diventata Mina), Gaber, Tenco, Jannacci, e da allora tutto cambiò, non solo nel contesto sonoro, ma nell’intero mondo giovanile. La storia della disco music, di Andrea Angelo Bufalini e di Giovanni Savastano, affronta un fenomeno amato quanto osteggiato, arrivato dalle radici afro e funk alle contaminazioni con l’elettronica, diventando un melting pot sociale, culturale e sonoro di massa. Fra la via Emilia e il West - Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica, di Paolo Talanca, è dedicato a uno dei nostri maggiori cantautori. Ladri di canzoni, di Michele Bovi, tratteggia 200 anni di plagi attraverso le accuse, i processi, le condanne e gli accordi sottobanco tra compositori, parolieri e discografici in Italia e nel mondo.


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__CINEMA CULTURA __

Renee Zellweger è fenomenale in “Judy” tra ribalta e privato: «Sono la Garland per un’ora a notte, il resto del tempo faccio parte di una famiglia»

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

JUDY, STORIA DI UN’ARTISTA SUBLIME

DRAMMATICO

SORRY WE MISSED YOU REGIA di Ken Loach con: K. Hitchen e D. Honeywood Giudizio di 50&Più:

COMMEDIA

ODIO L’ESTATE REGIA di Massimo Venier con: Aldo, Giovanni e Giacomo Giudizio di 50&Più:

Il regista inglese Ken Loach, attivista e militante, ci narra una nuova storia di disagio convinto che, stigmatizzare la precarietà dei lavoratori, sia un dovere per chi fa cinema. Ricky (K. Hitchen) e Abby Turner (D. Honeywood), dopo la grave crisi finanziaria del 2008, cercano di non far mancare nulla ai loro figli nonostante i mestieri precari: lei fa l’infermiera geriatrica, lui le consegne. Con magri stipendi e zero diritti, tentano di superare le difficoltà, ma quando Ricky convince Abby a vendere l’auto per comprare un furgone a rate e diventare un fattorino free lance, sorgeranno problemi che metteranno a rischio l’unità familiare.

Grande ritorno per Aldo, Giovanni e Giacomo. Una commedia leggera a base di vacanze ed equivoci. Tre famiglie assai diverse per cultura ed estrazione sociale (un commerciante, un dentista e un ipocondriaco), per errore devono condividere una casa di campagna presa per l’estate: come da copione, dall’iniziale odio reciproco si passerà al recupero delle affinità. Cast eterogeneo, con la partecipazione straordinaria di Massimo Ranieri e Michele Placido.

CINEMA

HA BALLATO, RISO, PIANTO, AMATO E CANTATO SENZA RISPARMIARSI. Profumo di Oscar per Renée Zellweger, che emoziona e convince nei panni di Judy Garland nel film diretto con mano invisibile da Rupert Goold. Biopic incentrato su un breve periodo della protagonista di È nata una stella, di George Cukor: quello dei concerti londinesi del ’69 al Talk of the Town, che segnano il tramonto di una carriera sfolgorante iniziata dalla giovanissima interprete di Over the rainbow proprio con il Mago di Oz, e proseguita rincorrendo le luci di un arcobaleno di cartapesta tra premi Oscar e Golden Globe vinti. Un film saturo di vita e di sofferenza Judy, cucito sul talento di una grande attrice - una Zellweger davvero in stato di grazia - che ha saputo immedesimarsi nel ruolo della Garland per restituire sullo schermo tutta la fragilità di una donna senza filtro:

ribelle sul set, amorevole con i figli e appassionata, tanto nelle relazioni private quanto negli eccessi di alcol e pillole. Non deve essere stato facile per l’artista farsi le ossa a Hollywood in quegli anni, col fiato sul collo dei boss della Mgm che la tennero sotto pressione (e sotto psicofarmaci) per sostenere i ritmi forsennati sul set e per evitare che ingrassasse. Cinque mariti e vari problemi di salute, tra cui la depressione, portarono la Garland a morte prematura il 22 giugno del 1969 per eccesso di barbiturici. Della sua voce, che rivive nel timbro della figlia Liza Minnelli, e della sua vitalità resta solo l’eco degli applausi tributati a un’artista sublime: una superstar che dietro le quinte diventava una donna divorata dall’insicurezza e da mille paure. Regia: Rupert Goold Genere: biografico Giudizio di 50&Più:

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__ CULTURA__

GALWAY E RIJEKA 2020 CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA di Giovanni Orso

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GALWAY E RIJEKA raccolgono il testimone di Matera e Plovdiv come Capitali europee della cultura per l’anno 2020. Due città poste agli antipodi dell’Europa (la prima nella Repubblica d’Irlanda, la seconda in Croazia), eppure accomunate da uno stesso progetto: esaltare la diversità culturale e creare luoghi dove i cittadini provenienti da altri Paesi possano sentirsi a casa EUROPEAN CAPITAL OF CULTURE

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GIOVANE, COSMOPOLITA, Galway (Gaillimh, in gaelico), si trova sulla costa occidentale dell’Irlanda; da un lato si affaccia sulla baia che prende il suo nome, dall’altro sul lago di Lough Corrib, il più grande del Paese, famoso per il numero di pesci di cui è popolato e la bellezza del paesaggio. Sede di un’antica università, Galway è conosciuta per il

suo aspetto un po’ bohemienne, per i suoi locali e i suoi pub affollati di giovani, per i suoi festival e per quell’atmosfera frizzante ed impregnata di arte e cultura. Eppure, nonostante l’aria sbarazzina che si respira e i colori vivaci delle sue stradine, che rafforzano l’allegria, Galway non dimentica le proprie tradizioni. Qui la lingua gaelica è par-


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L’INIZIATIVA

IL PORTO DELLA DIVERSITÀ

È IL TEMA SCELTO DALLA CITTÀ DI RIJEKA, PRONTA ALLA SFIDA MULTICULTURALE EUROPEA

RIJEKA È CENTRO AMMINISTRATIVO E POLITICO DELLA CROAZIA OCCIDENTALE. Meglio conosciuta come Fiume, è una città moderna e industriale, cresciuta enormemente negli ultimi anni, pur avendo patito gravi difficoltà a seguito della guerra nei Balcani della fine del XX secolo. Eventi bellici che hanno, però, portato la Croazia ad essere uno Stato libero e sovrano, nel 1991, e membro dell’Unione Europea, nel 2013. E la dimensione europea e transnazionale acquisita da Rijeka è ben visibile negli obiettivi scelti come Capitale europea della cultura per il 2020, racchiusi nel tema Il porto della diversità, il cui fine ultimo è quello di realizzare una città che sia richiamo culturale e creativo dell’Europa odierna e futura. Il progetto di Rijeka 2020 è promuovere il multiculturalismo e il multilinguismo, inco-

lata ovunque, e lo spirito degli antichi celti riemerge nella musica, nelle danze, in ogni forma d’arte e in ogni nuovo progetto. Ed è proprio sulla tradizione che si baserà il programma di Galway 2020, nel quale saranno coinvolti non soltanto la città ma anche i villaggi, le isole e gli angoli più remoti dell’intera contea. I tre temi principali - il lin-

raggiare il senso di appartenenza dei cittadini all’Europa, investire sulla comprensione reciproca e moltiplicare le occasioni di scambio artistiche e culturali tra i Paesi. Ed è per questo che Rijeka 202o, con inizio il 1° febbraio, riunisce 29 città e comuni della regione Primorje-Gorski Kotar, 129 partner provenienti da ogni parte dell’Ue, gemellaggi con ex capitali europee della cultura e scambi culturali con 48 Paesi europei e del mondo. Per accogliere al meglio i turisti che si appresteranno a visitare Rijeka, sono stati ristrutturati diversi simboli della città e dato il via a nuovi progetti tra cui il Museo d’arte moderna e contemporanea, la Biblioteca civica, la Casa del bambino, il Museo civico di Fiume, il nuovo centro culturale RiHub e la nave museo Galeb. Per informazioni: www.rijeka2020.eu/en/

guaggio, il paesaggio, la migrazione - verranno sviluppati seguendo l’antico calendario celtico, suddiviso in quattro stagioni: Imbolc, Bealtaine, Lughnasa e Samhain. Ciascuna delle stagioni si aprirà con un festival del fuoco, richiamo alla tradizione irlandese secondo la quale l’inizio dei diversi periodi dell’anno debbano essere celebrati con il fuoco.

L’evento di apertura di Galway 2020 si svolgerà nell’arco di una settimana, dall’1 all’8 febbraio. Le celebrazioni inizieranno nei villaggi e nelle frazioni più lontane della contea e, via via, si avvicineranno a Galway, finché la sera di sabato 8 febbraio tutte le strade e le piazze della città saranno invase da migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Irlanda, per ce-

Nata nel 1985, su iniziativa dall’allora Ministro della Cultura greco, Melina Mercouri, la “Capitale europea della cultura” ha diversi scopi: ● mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa; ● celebrare le caratteristiche culturali condivise da tutti gli europei; ● accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a uno spazio culturale comune; ● promuovere il contributo della cultura allo sviluppo delle città. Ogni evento offre a chi lo ospita opportunità come: ● riqualificare le città; ● potenziare il loro profilo internazionale; ● ridare vitalità alla cultura cittadina; ● rilanciare il turismo.

lebrare i valori fondamentali degli irlandesi: il coraggio, la creatività e la resilienza. Fino a gennaio 2021 Galway e la sua contea ospiteranno oltre 1.900 eventi, centinaia di progetti nazionali e internazionali che riguarderanno arte, musica, mondo digitale, danza, teatro, circo, cinema, architettura e letteratura. Per saperne di più: www.galway2020.ie/en

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__IN VIAGGIO__

SARDEGNA, TERRA D’INCANTO di Loris Porcheri

Acque turchesi, chilometri di spiagge di sabbia fine, baie nascoste e fondali visibili a occhio nudo. Un luogo a cui la natura ha donato tutta la sua magnificenza NELLA NOTTE DEI TEMPI, GLI ANGELI CHIESERO AL SIGNORE DI REALIZZARE UN LORO DESIDERIO: occupare una terra dove potessero vivere felici. Il Signore assecondò la richiesta ma a patto che gli angeli trovassero essi stessi il luogo da abitare. 52 I spazio50.org I GENNAIO 2020

E fu così che iniziarono ad esplorare ogni angolo di mondo ma, nonostante ciò, non videro alcun paese che rispondesse ai loro desideri. Avevano quasi abbandonato le speranze, quando scorsero una terra bellissima, posta sulla punta meridionale di un’isola, nella quale lun-

ghi arenili si tuffavano nel mare cristallino, enormi spazi verdi si alternavano a colline speranzose di diventare alte montagne, mentre calette e insenature si rincorrevano come in un gioco festoso. Gli angeli, entusiasti di questa porzione d’isola, decisero di eleggerla a loro dimora, cosicché il mare antistante fu chiamato Golfo degli Angeli. I demoni, però, decisi ad impossessarsi di quel luogo paradisiaco, scatenarono una guerra con tanto di burrasche e temporali. E fu durante la battaglia decisiva che l’Arcangelo Michele disarcionò Lucifero il quale, colmo di rabbia per la sconfitta, prese la sua sella e la scagliò con violenza nel mare. Questa, al contatto con l’acqua, si trasformò in un promontorio dalla caratteristica forma, che da allora prese il nome di Sella del Diavolo. Il Golfo degli Angeli e la Sella del Diavolo, a pochi chilometri da Cagliari, sono ancora oggi alcuni dei luoghi più belli della Sardegna. Qui il mare turchese è punteggiato di insenature che regalano oasi di tranquillità, e sentieri che si arrampicano fino alla cima del promontorio dal quale si può godere di un panorama senza eguali. Spiagge bianche e acque che mescolano tutte le sfumature del blu, tanto da confondersi, in lontananza, con l’azzurro del cielo, si susseguono per chilometri lungo la costa meridionale della Sardegna, rivelando paesaggi unici e meraviglie che lasciano senza fiato. Come la spiaggia di Mari Pintau, che si in-


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contra percorrendo la strada panoramica che da Cagliari porta a Villasimius. Mari Pintau, che significa “mare dipinto”, ha l’acqua talmente trasparente che il fondale marino è perfettamente visibile. Qui i ciottoli sapientemente levigati dalla carezza del mare vanno lentamente trasformandosi in una sabbia bianca finissima; la lunga spiaggia è abbracciata dalle colline punteggiate dalla macchia mediterranea, che sprigiona nell’aria i propri profumi. E mentre spiagge, promontori, baie nascoste si susseguono lungo la costa, nel profondo del mare si rincorrono profonde spaccature, pinnacoli e bastioni, popolati da specie ittiche di ogni dimensione, che vanno a costituire un delicato ecosistema. L’area marina protetta di Capo Carbonara, che si trova a poca distanza da Villasimius, ha un’espansione di 86 chilometri quadrati e si estende da Capo Boi all’isola di Serpentara; al suo interno l’isola dei Cavoli e le secche dei Berni, di Mezzo, di Libeccio, dei Pescatelli e di santa Caterina. I suoi fondali popolati da una grande varietà di pesci - dalle cernie alle orate fino ai barracuda - vedono la presenza di circa 200 tipologie di piante, compresa la Posidonia oceanica, fondamentale per l’ossigenazione delle acque. All’interno di Capo Carbonara vivono anche tartarughe e delfini, di cui è possibile ammirare i guizzi festanti al largo dell’isola della Serpentara, soprattutto all’alba e al

VILLASIMIUS

Luoghi incantati Di spiaggia in spiaggia SE DICI MARE, NON PUOI NON PENSARE ALLA SPIAGGIA. Se dici spiaggia non puoi non pensare a lunghi arenili fatti di sabbia impalpabile, onde che si infrangono su di una battigia imperlata di ciottoli levigati dal trascorrere del tempo. E se si parla della bellezza del mare e delle spiagge della Sardegna, il pensiero non può che andare alle lunghe spiagge vicine a Villasimius, nelle quali la sabbia bianca viene esaltata dalla vegetazione che regala quelle pennellate di autenticità come solo la natura sa fare. E così, la spiaggia di Porto Giunco, incastonata tra due promontori, porta con sé il profumo degli eucalipti che la circondano, mentre la spiaggia di Punta Molentis, con le sue acque che virano dal blu al turchese, è così affascinante da essere stata set di numerose pellicole e spot pubblicitari. E poi la spiaggia Timi Ama, con la sua sabbia bianca e la macchia mediterranea che la separa dallo stagno Notteri, nel quale albergano i fenicotteri rosa che qui hanno trovato il loro habitat naturale. E la spiaggia del Riso, con la particolarità del suo arenile: granelli di quarzo granitico, simili a chicchi di riso.

tramonto. Nella profondità delle sue acque sono conservati i relitti di imbarcazioni colate a picco nel corso dei secoli: da una galera romana a un veliero aragonese fino al piroscafo Egle, affondato durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre si trasferiva da Cagliari a La Maddalena. Le spiagge, fatte di dune bianche e macchia mediterranea, sono una caratteristica della zona circostante Villasimius, città antica con un museo archeologico, un porto turistico e una popolazione che d’estate si triplica. Ed un litorale che mescola sapientemente lo stile caraibico e quello mediterraneo, in un mix senza eguali.

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IL PARCO DELLA GIARA È UN ALTIPIANO DOVE LA NATURA SELVAGGIA SI PRESENTA NELLE FORME PIÙ DIVERSE: BOSCHI, PRATERIE, MACCHIA MEDITERRANEA. E DOVE VIVONO LIBERI I FAMOSI CAVALLINI CHE PRENDONO IL NOME DAL LUOGO

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50&PIÙ EVENTI  NAZIONALI INCONTRI 50&PIù

DAL 30 MAGGIO AL 28 GIUGNO

2020

“Incontri 50&Più” è una grande festa di inizio estate dove i soci 50&Più si incontrano e condividono il piacere di una vacanza all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento e della scoperta di nuovi luoghi. La scelta dei villaggi turistici di qualità, a prezzi competitivi, la personalizzazione del soggiorno arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di fotografia e cucina, tornei di burraco e gara di ballo, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono il vero valore aggiunto per i soci 50&Più e la ragione del grande successo di partecipazione.

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Dal 30 maggio al 28 giugno

CALASERENA VILLAGE - Geremeas (CA), in Sardegna

Si ritorna nella splendida Sardegna, con il mare tra i più belli del mondo e terra dalle incantevoli meraviglie storico-culturali: dall'architettura dei suggestivi nuraghi (a circa 80 km dal villaggio) alle opere artistiche dei musei e delle pinacoteche di Cagliari (a soli 30 km), dalla bellissima Villasimius (a soli 20 km) all'isola di S. Pietro con le sue splendide calette (a 125 km). Vi aspettiamo nella bella Sardegna! SOGGIORNO AL CALASERENA VILLAGE (4 stelle Sup.) Situato direttamente su una delle più belle spiagge sabbiose dell’Isola, fra Cagliari e Villasimius, nel sud della Sardegna, a 35 km dall’aeroporto di Cagliari, il villaggio, del gruppo BLUSERENA è immerso in una folta vegetazione e in un suggestivo bosco di pioppi, eucalipti e tamerici che lo con-

giunge al mare. Le camere sono suddivise in palazzine di 3 piani con ascensore e da villini a due piani, dotate di tutti i comfort. L’ampia spiaggia sabbiosa e privata è attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio, spogliatoi e docce, bar, punto di assistenza e informazioni. A disposizione degli ospiti barche a vela e windsurf, canoe e campo da beach volley.


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RICONFERMATA LA FORMULA EXTRA ALL INCLUSIVE COMPLETA Tutta la caffetteria, correzioni, crema caffè, the e infusi, bibite alla spina, birra alla spina, succhi di frutta, sciroppi, granite, vino bianco e rosso, prosecco, amari e liquori, aperitivi spritz, vermouth e grappe. Sono esclusi cocktail, champagne e tutti gli alcolici definiti “speciali” sul listino bar.

ESCURSIONI FACOLTATIVE Sardegna, terra dalle incantevoli meraviglie storico-culturali: dall'architettura dei suggestivi nuraghi (a circa 80 km dal villaggio) alle opere artistiche dei musei e delle pinacoteche di Cagliari (a soli 30 km), dalla bellissima Villasimius (a soli 20 km) all'isola di S. Pietro con le sue splendide calette (a 125 km). L’intera costa offre inoltre un’incredibile vista mare insieme ai limpidi colori dell'acqua ed alle lunghe e finissime spiagge. A 120 km il Parco della Giara, uno dei rari esempi in Europa di natura ancora incontaminata.

QUOTA DI SOGGIORNO Camera Camera PER PERSONA doppia singola Dal 30 maggio al 7 giugno (8 notti/9 giorni) € 590 € 750 Dal 7 al 14 giugno (7 notti/8 giorni) € 640 € 770 Dal 14 al 21 giugno (solo per estensioni soggiorno) su richiesta Dal 21 al 28 giugno (7 notti/8 giorni) € 740 € 870 Riduzioni adulti e bambini in 3°/4° letto su richiesta Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45

3°/4° letto adulti € 480 € 515

SARDEGNA

Parco della Giara Cagliari Isola di S. Pietro

Villasimius CALASERENA VILLAGE

€ 590

Le quote comprendono: soggiorno presso il Calaserena Village nei periodi preassegnati Trattamento di pensione completa (bevande incluse) - Formula Extra All Inclusive - Servizi balneari in spiaggia - Animazione - Partecipazione ad attività culturali organizzate da 50&Più e alle attività quotidiane proposte dell’animazione - Assistenza di personale medico H24 - Assistenza staff 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione. Le quote non comprendono: trasporti da e per il Calaserena Village - Escursioni in loco - Imposta di soggiorno comunale, da regolare in loco - Extra in genere e tutto quanto non specificato.

Richiedi programma dettagliato e quotazioni definitive

E-mail: info@50epiuturismo.it - Tel. 06 6871108/369 Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più (Aut. Reg. 388/87)

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__EVENTI__

I TALENTI OVER VERSO LA FINALE XVIII EDIZIONE

2020

di Luisella Berti

Per i 50 cantanti semifinalisti l’attesa sta per finire. A breve sarà annunciata la rosa dei finalisti che si sfideranno per la XVIII edizione del Concorso

MANCA POCO, ANCORA QUALCHE GIORNO E LA COMMISSIONE MUSICALE DI ITALIA IN…CANTO SVELERÀ I 21 FINALISTI, cantanti dilettanti con più di 50 anni di età, che si esibiranno al Teatro Ariston di Sanremo il 16 maggio 2020. Un altro palco, un’altra città della canzone: per la prima APPUNTAMENTO IN LIGURIA volta, infatti, la finale di Italia in… Canto da Napoli, dove I CANTANTI AMMESSI nel 2000 si tenne la prima edizione voluta e trainata dal La finale è prevista per il 16 maggio 2020. presidente provinciale della 50&Più di Napoli, Vincenzo In 21 si esibiranno sul prestigioso Cozzolino, si sposta a quello dell’Ariston di Sanremo. È palco dell’Ariston di Sanremo. questa la grande novità di Italia in...Canto 2020, anche se non mancheranno altre sorprese. Intanto, come saranno selezionati i 21 finalisti che si contenderanno il disco d’Oro, d’Argento e di Bronzo, oltre al Premio della Critica e al Premio 50&Più? La parola ai componenti della Commissione musicale impegnati nella delicata selezione: saranno valutate la voce, l’interpretazione generale, la presenza scenica e non solo. «Il compito è difficilissimo, i cantanti sono arrivati molto preparati», dichiara Maurizio Merolla, showman, attore e regista teatrale. «Cercheremo di dare il massimo della rap56 I spazio50.org I GENNAIO 2020


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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA” presentanza a livello nazionale. Per questo - spiega seguiremo anche il criterio dell’interregionalità». Infatti, è proprio nello spirito della 50&Più quello di coinvolgere tutta l’Italia e di dare un respiro nazionale all’evento. Un risultato possibile grazie alle audizioni che anche in questa edizione si sono svolte in diverse città da nord a sud della Penisola, Isole comprese. Proprio grazie alla formula delle audizioni itineranti: «Nelle edizioni 2016 e 2018 siamo riusciti a selezionare 19 cantanti di 19 Regioni diverse», conclude Merolla. Ad accompagnarlo nella selezione dei finalisti ci sono Chiara Padellaro (cantautrice, docente di canto moderno e jazz, arrangiatrice, musicista), Gaetano Raiola (direttore d’orchestra, docente di musica e di canto corale), Gennaro Carbone (musicista e docente di pianoforte). «Non mi aspettavo un livello così alto - afferma la Padellaro - non sono professionisti, ma sicuramente professionali vista la loro preparazione. È bello vedere persone con più di 50 anni che hanno trovato nella musica la loro grande

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TANTI BRANI FAMOSI

MUSICA PROTAGONISTA A Sanremo, sullo storico palco del Festival, i finalisti di Italia in…Canto interpreteranno alcuni dei brani più famosi della canzone italiana

passione. Personalmente faccio musica per mestiere - mi hanno dato una grande forza». La qualità dei cantanti sta dando del filo da torcere a tutti i componenti della Commissione: «Abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta - afferma Gennaro Carbone -, c’è bisogno di tutto il nostro impegno. Mi è piaciuto il fatto che i cantanti non la prendano poi troppo sul serio. Sono tutti amici, si sostengono e si danno anche consigli. Tutto questo mi ha colpito molto!». Infine, il Maestro Gaetano Raiola che, anche per la XVIII edizione, dirigerà l’orchestra che accompagnerà i cantanti. Dal palco del Teatro Mediterraneo di Napoli a quello di Sanremo, gli chiediamo se è emozionato: «In realtà sorride - non sono nuovo a Sanremo, del Festival ho curato alcuni arrangiamenti. Ma, a parte la mia personale esperienza sanremese, l’impegno più arduo ora è nella selezione dei finalisti: è molto difficile perché abbiamo a che fare con i migliori, quelli che hanno superato le audizioni». Insomma, la Commissione sembra proprio alle prese con una selezione molto dura. Ai 50 semifinalisti non resta che incrociare le dita in attesa del verdetto finale. E se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, l’importante è averci provato e ritentare. Perché Italia in…Canto non si ferma.

le parole che

CANTAVAMO Cosa è una canzone? Dante, nel suo “De vulgari eloquentia”, la definiva: «Un’opera compiuta di chi compone parole in armonia tra loro, in vista di una modulazione musicale». Una descrizione che, a livello tecnico, soddisfa anche noi moderni. Ma “Le parole che cantavamo”, 12° volume de Le Perle della Memoria, è soprattutto uno scrigno di ricordi dove una canzone assume la valenza di una foto d’epoca: rammentare un refrain può proiettarci negli squarci illuminanti della storia personale e collettiva.

BUONO

D’ORDINE

PER L’ACQUISTO DEL VOLUME

LE PERLE DELLA MEMORIA N. 12 - 171 PAGINE

LE PAROLE CHE CANTAVAMO DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/E DEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,07 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**) (*) I soci 50&Più, le Università della Terza Età e gli iscritti che hanno partecipato alla ricerca possono acquistare il volume a 12,00 euro (con uno sconto del 30% rispetto al costo sopra indicato). (**) Per ordini fino a un massimo di 5 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 5,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 10,00 euro per tutti gli altri interessati. Per ordini superiori ai 6 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 10,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 20,00 euro per tutti gli altri interessati.

I Socio 50&Più - Tessera n° ................. I Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA

Nome ___________________________________________________ Cognome _______________________________________________ Via _____________________________________________________ Città _________________________________Cap _______________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono ________________________________________________ Mail ____________________________________________________ Data _______________ Firma _______________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


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__INCONTRI__

«“Carosello” è stato una punta di diamante dello spettacolo. Ha inventato un modo diverso di vivere e fatto da leva al cambiamento sociale»

UNA VITA PER LA TELEVISIONE di Barbara Di Sarno

VITO MOLINARI È STATO UNO DEI CREATORI DELLA TELEVISIONE ITALIANA. HA DEBUTTATO COME REGISTA IL 3 GENNAIO 1954, in occasione del programma inaugurale della Rai, e da allora ha curato la regia di oltre duemila produzioni, ne è stato autore ed è diventato anche scrittore e narratore di quel mondo lì. Considerato a pieno titolo uno dei padri fondatori dello spettacolo leggero - rivista, varietà, balletti, opeDAL TEATRO ALLA TV retta - ma anche prosa e scenegGli inizi con Sandro Pugliese giati, ci racconta, alla soglia dei 90 «Molinari, con quel naso! I presentatori sono tutti belli, anni, la sua intensa carriera. biondi e possibilmente con gli occhi azzurri. Lei sa fare Il suo sogno da giovane era delle belle regie e le farò fare il regista». Così Sandro il teatro ed è invece finito a Pugliese incalzò Vito Molinari, aprendogli la strada a fare televisione… una carriera televisiva (e non solo) che iniziò con la nascita stessa della televisione italiana. Io sono nato a Sestri Levante, ma mi

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BIOGRAFIA 1929 GLI ESORDI Nato il 6 novembre 1929 a Sestri Levante. Fonda il Cut - Centro Universitario Teatrale - di Genova. Recita e fa le prime esperienze di regia al Circolo Lumen diretto da Aldo Trabucco ed Enrico Bassano. Scrive e dirige il Ciclo dei Processi Celebri dell’Antichità.

sono trasferito ben presto a Genova dove ho cominciato a recitare in compagnie dilettantesche. Una sera - quando avevo 17 anni - mi vide Gilberto Govi che mi offrì di recitare nella sua compagnia come attore giovane. Allora si diventava maggiorenni a 21 anni. Dovetti chiedere il permesso ai miei genitori che non acconsentirono. Govi mi disse: «Sarà per un’altra volta». Era il 1947 e la “prossima volta” sarebbe arrivata dopo quasi 40 an-

ni quando, nel 1986, feci le sette puntate di Tutto Govi, una trasmissione dedicata al celebre attore comico genovese che univa filmati di suoi spettacoli a materiale giornalistico. Quando poi mi iscrissi all’Università di Genova, fondai con il professor Della Corte il Cut Centro Universitario Teatrale -, e qui ci inventammo il ciclo de I grandi processi dell’antichità, di cui ero regista e attore. Una sera venne a vedere le Catilinarie Sergio Pugliese, che era stato incaricato dalla Rai di fondare la televisione. Mi convocò il giorno dopo per un colloquio. Mi chiese se mi sarebbe piaciuto fare la televisione. Non sapevo bene cosa fosse ma risposi che mi sareb-

be piaciuto fare il presentatore. Pugliese con il suo vocione mi bloccò subito dicendomi: «Molinari, ma con quel naso! I presentatori sono tutti belli, biondi e possibilmente con gli occhi azzurri. Lei sa fare delle belle regie e le farò fare il regista». E così nel 1953 sono andato a Milano, dove ho partecipato al periodo sperimentale della televisione di cui, il 3 gennaio 1954, diressi la trasmissione augurale. Che tipo di televisione era quella degli esordi? Pugliese lanciò lo slogan della televisione come una finestra aperta sul mondo. Improvvisamente nelle case, nei bar arrivarono le immagini di Londra e di New York. Gli »

1954 IL DEBUTTO Debutta come regista nel 1954 in occasione del programma inaugurale della Rai di cui curerà la regia di oltre duemila produzioni per la televisione italiana fra cui L’amico del giaguaro, La via del successo, Un, Due Tre e l’edizione del 1962 di Canzonissima.

1970 LA TELEVISIONE Nel 1970 cura la regia di Al cavallino bianco con Tony Renis e Aldo Fabrizi e nel 1972 La principessa della Czarda con Adriana Innocenti ed Elio Pandolfi. Lavora spesso insieme a Erminio Macario, dirigendolo nei lavori televisivi: Macario uno e due (1975) e Macario più (1978).

1980 I LIBRI Negli Anni Ottanta è regista di alcune serie televisive. Nel 1990 è coautore del libro Tutto Govi, dedicato al comico genovese. Nel 2009 realizza il commento in video per la serie di 10 Dvd Carosello - La storia di un mito.

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CONTRASTI DURANTE LA CARRIERA

Gli stop della censura Ho avuto un rapporto terribile con la censura. «L’annunciatrice è sacra, rappresenta la Rai, non si permetta mai più di toccarla!», mi rimproverò Pugliese il giorno dopo aver fatto vestire Furia Colomba da damina del ’700, in occasione di un concerto con strumenti e costumi d’epoca. Un due tre venne cancellato dopo lo sketch in cui Tognazzi e Vianello riproposero la caduta al Teatro della Scala del Capo dello Stato Gronchi. Ero regista e coautore di Canzonissima quando bloccarono lo sketch sulle morti bianche nei cantieri edili, che in quel periodo era un tema molto caldo. Fo e la Rame se ne andarono. Il resto è storia.

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«C’ERANO QUESTE ENORMI TELECAMERE. CI VOLEVANO DUE O TRE OPERATORI PER MUOVERNE UNA. CI SIAMO MESSI ADAGIO ADAGIO A INVENTARE UN LINGUAGGIO DI CUI NON C’ERANO REGOLE NÉ SINTASSI»

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italiani iniziarono a capire il mondo attraverso questo mezzo di comunicazione che, a detta di molti, non sarebbe durato più di qualche anno. A me e ai miei colleghi non ha insegnato niente nessuno. C’erano queste enormi telecamere che ogni tanto si rompevano anche. Erano davvero grandi e ci volevano due o tre operatori per muoverne una. Ci mettevamo, sera dopo sera, a inventare un linguaggio di cui non c’erano né regole né sintassi. Cercavamo lo specifico televisivo, un qualcosa che potesse differenziare la Tv dal cinema o dal teatro. Pensai alla rivista televisiva e così, con le prime trasmissioni come Guarda chi si vede e Ti conosco mascherina, abbiamo dato il via a questo nuovo filone. Con Un due tre e la coppia Tognazzi e Vianello abbiamo pensato poi ad una Tv autoreferenziale, che prendesse in giro i programmi che andavano in onda. Da lì ho fatto L’amico del Giaguaro e le prime domeniche po-

meriggio, dove ho lanciato Paolo Villaggio che già conoscevo ai tempi dell’università. Quando abbiamo realizzato che c’era bisogno di nuovi personaggi in Tv, abbiamo pensato a Cochi e Renato, Ric e Gian, Oreste Lionello e ai tanti comici e soubrette che si sono succeduti nel tempo. Proprio a loro ho dedicato due miei libri, Le mie soubrette e I miei grandi comici. Ci può raccontare degli aneddoti di quel periodo? Ricordo Wanda Osiris che entrava in scena a cavallo di un cammello, con una persona in abiti arabeggianti a seguire, che con una scopetta spazzava gli escrementi che l’animale lasciava. Una sera questa persona non è entrata in scena, il cammello ha fatto quel che doveva fare, il pubblico ha iniziato a ridere, la Osiris si è spaventata, ha pensato di aver stonato, ha guardato cos’era successo e ha improvvisato: «Che entri lo stronziere!». La Paola Borboni invece amava molto mangiare la cucina russa e, dopo qualche bicchierino di vodka, iniziava a raccontare aneddoti

divertentissimi della sua vita. Una sera raccontò di un litigio con Rascel, che aveva davvero un carattere molto duro e che l’apostrofò dicendole: «Lei è solo un’attrice brutta e vecchia». E lei: «Sì, ma io sono stata bella e giovane, lei alto non lo è stato mai!». Tra i comici invece il primo con cui ho lavorato è stato Macario, che ha inventato la rivista. Tognazzi e Vianello erano i ragazzacci della televisione italiana. Dario Fo era un genio assoluto. Walter Chiari, geniale sì, ma ingestibile e ingovernabile. Non voleva fare le prove, dovevo corrergli dietro. Se si dovesse dare un Nobel alla comicità, lo darei a lui. E dopo Carosello tutti a nanna è uno dei suoi ultimi lavori letterari. Cosa ricorda di quel periodo? Carosello è stato una punta di diamante dello spettacolo per vent’anni. Ha inventato un modo diverso di vivere e fatto da leva a un cambiamento sociale che comunque ci sarebbe stato, ma magari in tempi più dilatati di quel ventennio che fu davvero straordinario.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Venticinque idee, universali e antiche sono state individuate dalle ultime ricerche delle neuroscienze, e, se attuate, permettono di vivere con gioia e serenità

PROVARE AD ESSERE FELICI? SÌ, GRAZIE! di Raffaello Carabini

«LA FELICITÀ / AH AH AH / IO SO DOVE STA / AH AH AH / TI CI PORTERÒ / OH OH OH / SE VERRAI CON ME / EH EH EH», Cantava Iva ZanICChI nel 1968. Una canzonetta che risolveva in una fuga d’amore secoli di ricerche personali e di approfondimenti filosofici, di speranze e di aspettative da parte di tutti. Fortunatamente i neuroscienziati hanno fatto di più. negli ultimi anni, rapportandosi non solo con la psicologia, la sociologia e l’antropologia, ma anche con numerose discipline mediche, dall’immunologia alla cardiologia, sono arrivati a identificare molecole prodotte dal nostro cervello che possono essere definite “felici”, dalla dopamina, la molecola del piacere, all’ossitocina, quella del benessere, alle endorfine che hanno attività analgesica ed eccitante. Il nostro compito sembra così molto semplice: attivarne la produzione senza cadere negli eccessi della dipendenza. Cosa incredibilmente più facile di quanto possiamo immaginare. Ce lo spiega eliana liotta nel suo ultimo libro Prove di felicità - 25 idee riconosciute dalla scienza per vivere con gioia (la nave di teseo, pagg. 280, € 18,00), ricco di rimandi filosofici, » GENNAIO 2020 I 61


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CONSIGLI ESSERE FELICI

Una vita sana e gioiosa, appagante e resiliente, umana e serena Vi elenchiamo i “25 comportamenti” che attivano nel cervello una chimica positiva, che fa bene e fa stare bene. Che evita le disfunzioni e rafforza le nostre difese. Il primo passo è scegliere di essere felici, evitando i paradisi artificiali. Poi doniamo amore, coltiviamo amicizie, facciamo del bene, abbracciamo, sorridiamo, accarezziamo e diciamo grazie. Viviamo in equilibrio, dormiamo il giusto, viaggiamo, ascoltiamo buona musica, facciamo attività fisica, recuperiamo il tempo lento. Stiamo in compagnia di noi stessi, facciamo respiri profondi, curiosiamo, prendiamo iniziative, lasciamoci andare alle lacrime, rendiamoci utili. Mangiamo in compagnia, scopriamo il piacere di un cibo buono, equilibrato, happy e che favorisce i microbi che convivono in noi.

Nella foto, Eliana Liotta.

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letterari e scientifici. «Sono partita dalla curiosità di capire qual era il peso di questo ingrediente, sinora così poco quantificabile, della nostra salute fisica e mentale. e sono andata a guardarmi, con l’aiuto dei medici e dei ricercatori, degli psichiatri e dei neuroscienziati di un grande istituto scientifico e universitario come il San Raffaele di Milano, i risultati delle ricerche più attendibili su questi tema. non tanto la psicologia positiva, che ho volutamente trascurata, ma proprio le ricerche dei neuroscienziati che ormai misurano quello che succede nel cervello con la risonanza magnetico-funzionale e vedono quali sono i comportamenti che effettivamente portano alla produzione delle molecole definibili “felici”. adesso una sensazione così ineffabile com’è la felicità in realtà è diventata un dato abbastanza misurabile. e non è una questione di luoghi comuni, ma di ricerche di laboratorio». Ma il bello dei 25 sugge-

rimenti dell’autrice dei bestseller La dieta smartfood e L’età non è uguale per tutti è che sono semplicissimi da attuare e, soprattutto, capaci di renderci persone migliori. e ovviamente non è obbligatorio attivarli tutti contemporaneamente, basta iniziare con quelli che sentiamo più nelle nostre corde, più affini a noi. ad esempio, possiamo cominciare sorridendo di più, prendendoci del tempo per noi, dormendo il giusto, dicendo grazie oppure abbracciando di più le persone che ci sono vicine. «Il mio saggio non vuole dare ricette, solo ricordare come recenti studi rigorosi abbiano dato risultati che ognuno di noi può sperimentare su se stesso. e che evidenziano realtà che valgono tutta la vita, come l’amore, la chiave più potente di felicità, quello di coppia, l’amore verso i figli, verso i nipoti se sei un nonno, verso gli amici. tutte le forme di amore in qualsiasi fase della vita sono essenziali non solo per stare bene mentalmente,

ma per la salute. hanno fatto delle analisi del sangue a persone di una certa età molto molto sole e hanno riscontrato livelli altissimi di infiammazione cronica, che è legata a tutte le peggiori malattie. Fa bene a ogni età stare in compagnia: i bambini americani di 10 anni che pranzano da soli, si è riscontrato abbiano maggiori possibilità di sviluppare comportamenti antisociali. Stare con gli altri nelle diverse forme è essenziale per l’uomo a qualsiasi età. Diceva il poeta John Donne: “nessun uomo è un’isola”, ed è così a tutte le età. noi abbiamo bisogno degli altri. allo stesso modo vale a tutte le età la necessità di stare sotto la luce del sole, che è direttamente collegata all’umore, alla produzione di serotonina, altra molecola della felicità. Con il sole la nostra pelle produce la vitamina D, che è essenziale per le ossa, utilissima per gli anziani per evitare l’osteoporosi, ma anche per i bambini. e pare sia essenziale an-


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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

LE RICERCHE

esperienze di

LA SCIENZA E LA FELICITÀ

Forse non sapevate che... 1 Uno studio dell’Università di Chicago ha calcolato che per-

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dere i contatti con gli altri dopo i 50 anni è quasi letale quanto vivere nella miseria e due volte più dell’obesità. Una ricerca dell’Università dello Utah sostiene che un matrimonio pieno di litigi genera uno stato depressivo in entrambi i partner e, nella donna, anche problemi di salute. Un istituto di Bonn ha documentato come nasciamo programmati per il bene: i bimbi di un anno e mezzo restituiscono la penna a chi è caduta senza avere nulla in cambio e senza che nessuno gliel’abbia insegnato. In una ricerca apparsa sulla rivista Nature vari neuroeconomisti hanno individuato un’attività cerebrale più “felice” in chi attua la generosità verso gli altri. Numerose ricerche indicano che l’espressione facciale influenza le emozioni: sorridere può smuovere sentimenti di felicità in ogni stagione della vita.

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I libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi, sono un mezzo di condivisione ma, soprattutto, un formidabile strumento di trasmissione in grado di passare di generazione in generazione. Il 19° volume de Le Perle della Memoria, “Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo”, racconta il grande rilievo rivestito dalla narrativa e dal romanzo nella vita delle persone tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Un nuovo tassello nell’affascinante mosaico della nostra memoria.

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che per l’umore. Insomma, ci sono molte idee che valgono in ogni epoca della nostra esistenza». Ma alla fine non è che arriveranno una serie di pillole con tutte queste molecole e saremo felici tutti quanti senza fatica? no... Il cervello è complicatissimo. noi cerchiamo di capire come funzioniamo: questo è quello che fanno gli scienziati, che rispondo-

no in fondo al nostro moto primario, che è la curiosità. Ciò che muove il genere umano è la curiosità, ne vogliamo sapere di più. Grazie alla scienza e alla tecnologia oggi ne sappiamo di più, ma certo non conosciamo ogni dettaglio. Magari ci fosse una pillola della felicità; non esiste e non potrà esistere. esiste invece la possibilità di scegliere la felicità, che è un dono che va desiderato.

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Nome ___________________________________________________ Cognome _______________________________________________ Via _____________________________________________________ Città _________________________________Cap _______________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono ________________________________________________ Mail ____________________________________________________ Data _______________ Firma _______________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

L’Italia è tra i Paesi più in ritardo rispetto alla costruzione di un solido e-Government e sconta lo scarso utilizzo dei servizi web da parte della popolazione

GLI ITALIANI E LA RETE TRA DIVARIO DIGITALE IPERCONNESSI MA SCARSAMENTE DIGITALI. 55 MILIONI DI ITALIANI ACCEDONO A INTERNET IGNORANDONE, PERÒ, LE POTENZIALITÀ. di Giada Valdannini Secondo il Rapporto Desi - The Digital Economy and Society Index 2019, solo il 44% di noi - tra i 16 e i 74 anni - possiede competenze digitali di base, mentre nel resto d’Europa il dato è al 57%. In buona sostanza, pur crescendo la disponibilità di servizi pubblici online, degli open data (dati che è possibile reperire in maniera autonoma e che sono pubblici) e la diffusione di serPUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIGITALE vizi medici in rete, mancano comUna strada ancora piuttosto lunga petenze digitali diffuse che permetIl percorso per la conversione della Pubblica Amministrazione tano alle persone di farne uso. Ne al digitale è ancora lungo. Secondo il Desi, Digital Economy abbiamo parlato con Luca Attias, and Society Index, un indice sviluppato dalla Commissione Commissario straordinario per l’atEuropea in grado di misurare la diffusione del digitale nei Paesi Ue -, siamo al 24° posto su 28 Paesi europei. tuazione dell’Agenda Digitale, il cui 64 I spazio50.org I GENNAIO 2020


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team ha il compito di sviluppare e coordinare programmi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Attias, come spiega il ritardo del nostro Paese? Negli anni, il tema delle competenze digitali di base non è stato abbastanza approfondito. Il nostro Paese sconta una mancanza di continuità progettuale legata ai frequenti cambi di governo che, insediandosi, smantellano il lavoro di quelli precedenti. Ma processi come la digitalizzazione e l’istruzione hanno bisogno di tempo per essere sviluppati e consolidati. È una di quelle circostanze in cui nella politica dovrebbe prevalere il bene comune. Un’assenza di strategia che può creare “emarginati digitali”, gruppi a rischio di esclusione sociale e, tra questi, ci sono sicuramente gli anziani. Di fronte a questo scenario, il pensiero corre subito agli anziani, ma chi rischia di patire il divario digitale sono invece i giovani. Gran parte degli adolescenti e dei nativi digitali passa ore sugli smartphone, ma ne fanno un utilizzo corretto o andrebbero accompagnati? Occorre un’educazione alla cittadinanza digitale. Gli anziani, proprio in virtù della loro esperienza, sono quelli che più di altri hanno coscienza e consapevolezza. Ecco perché il rapporto tra anziani e nuove generazioni - anche da un punto di vista digitale - è fondamentale. In prospettiva, se si facesse servizio civile digitale sarebbe un grande successo e questo perché si potrebbe lavorare su uno

scambio tra generazioni. Che genere di scambio? Come scrive Alfonso Fuggetta nel suo libro Cittadini al tempo di Internet, i digital immigrants - i non nativi digitali, per intenderci - hanno una grande responsabilità poiché devono da un lato saper accogliere le novità, la sana e travolgente ingenuità dei nativi, e dall’altra aiutarli a sviluppare quella maturità che va ben oltre la superficiale dimestichezza con gli strumenti di Internet. È un connubio vitale dal quale loro potrebbero apprendere invece la dimestichezza con gli strumenti digitali. Solo il 37% degli utenti di Internet italiani che inviano moduli alla Pubblica Amministrazione lo fa online. Cosa perde chi non sfrutta il web? L’Unione Europea definisce le otto competenze chiave senza le quali un cittadino dell’Ue non può vivere appieno la cittadinanza. Tra queste, la competenza digitale è stabile al quarto posto. Per l’Unione Europea quella digitale è una competenza fondamentale. Il digitale è trasversale e pervasivo, il che significa che influenza tutte le altre sette competenze.

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L’ANALISI GLI ITALIANI E IL WEB

Quanto e perché si naviga?

Più concretamente, nella vita quotidiana? Potersi scaricare un qualsiasi certificato senza fare file interminabili, usare l’homebanking, fare acquisti online. Ad oggi chi è integrato a livello digitale risparmia quantitativi enormi di tempo. Cosa si fa per ridurre la distanza tra cittadini e amministrazioni? Io ho raccolto il testimone da Diego Piacentini che, nel 2016, fu chiamato dall’allora Governo Renzi a guidare il team. Quando si è insediato, c’erano piattaforme create ma non ancora in funzione. Lui ha costruito una squadra che ha prodotto risultati importanti, uno su tutti l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Esisteva già dal 2014, ma è stata implementata producendo grossi risparmi e maggiore efficienza. Oggi, un cambio di residenza avviene in tempo reale e attualmente sono coperti i due terzi della popolazione. Un asset stabile in cui entrano 30, 40 Comuni al giorno.

Pur aumentando la copertura a banda larga veloce (identifica Internet veloce, ovvero la trasmissione e ricezione di una grande quantità di dati simultaneamente lungo lo stesso cavo o mezzo radio, ad una velocità superiore ai precedenti sistemi di telecomunicazione, Ndr), più della metà della popolazione italiana non sa cosa farsene. In generale l’uso di servizi Internet rimane ben al di sotto della media Ue. Il 19% degli individui residenti nel nostro Paese, quasi il doppio della media Ue, non ha mai usato la rete. Le attività online più diffuse sono lo streaming o il download di musica, guardare video e il gioco online. Seguono l’uso dei Social Network e la lettura delle notizie online (sebbene questa attività si trovi all’ultima posizione tra i 28 Stati Membri dell’Ue). Frequentare corsi online è l’attività meno diffusa (anche se più diffusa rispetto ad altri Paesi dell’Eurozona). L’uso di servizi di video on demand (23% contro il 31% nell’Ue) è l’attività online che ha registrato l’aumento maggiore dall’anno passato (+8%).

«PER L’UNIONE EUROPEA QUELLA DIGITALE È UNA COMPETENZA FONDAMENTALE. IL DIGITALE È TRASVERSALE E PERVASIVO, IL CHE SIGNIFICA CHE INFLUENZA TUTTE LE ALTRE SETTE COMPETENZE»

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scienze SALUTE TECNOLOGIA

Il cancro alla prostata registra ogni anno 37mila nuovi casi. Se identificato in tempo utile, potrebbe essere curato con successo. Eppure otto italiani su dieci continuano a disertare la visita urologica __SALUTE__

PROSTATA: PARLARNE SI PUÒ, ANZI, SI DEVE! di Paola Stefanucci

QUELLO ALLA PROSTATA, SECONDO I MEDICI, SAREBBE FRA I TUMORI PIÙ PREVEDIBILI E (MEGLIO) CURABILI, se la salute della piccola (20 grammi) e laboriosa ghiandola produttrice del liquido seminale non fosse così spesso bistrattata. Per disinformazione, imbarazzo, pudore. Prevenzione e diagnosi precoce potrebbero limitare questa temibile patologia urogenitale che colpisce generalmente gli uomini al di sopra dei 50 anni. Ne parliamo con Pietro Acquati, membro dell’Ufficio Ricerca della Siu (Società italiana di Urologia), urologo al Policlinico San Donato Milanese, diretto da Luca Carmignani, presidente della Fondazione

Siu Urologia. Dottor Acquati, l’ipertrofia prostatica con l’età è inevitabile? La prostata tende ad ingrossarsi per lo stimolo ormonale cui è sottoposta nel tempo. Pertanto con l’età il volume aumenta. Non è detto però che una prostata di dimensioni aumentate dia per forza una sintomatologia urinaria; anche prostate piccole possono essere ostruenti. Qual è l’età media della scoperta clinica della malattia? La prevalenza varia dal 50 al 75% nei cinquantenni e aumenta all’80% nei settantenni e oltre. Pertanto, quella intorno ai 50 anni è la finestra in cui in media si mani-

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festa l’ipertrofia prostatica benigna. A quali sintomi bisogna prestare attenzione? E come facciamo a distinguere una ipertrofia prostatica benigna da un tumore? Sintomi tipici dell’ipertrofia prostatica benigna sono il getto urinario debole, la necessità di andare ad urinare più spesso, soprattutto di notte, la sensazione di svuotare male la vescica e urinare in più tempi, la necessità di spingere con la pancia per svuotare la ve-

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FATTORI DI RISCHIO SONO L’ETÀ, PRESENZA DI TUMORE PROSTATICO NELLA STORIA FAMILIARE E CATTIVE ABITUDINI, COME SEDENTARIETÀ, OBESITÀ, ALCOL, FUMO


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AL BANDO I TABÙ

Per quanto possa sembrare insensato, ancora oggi una diagnosi precoce su eventuali problematiche alla prostata è spesso compromessa da un ingiustificato senso del pudore, complice la “cattiva” abitudine maschile di trascurarsi sotto il profilo medico. La prevenzione, invece, è come sempre fondamentale. scica o l’impossibilità a trattenere lo stimolo. Il tumore della prostata, invece, viene identificato con il PSA (antigene prostatico specifico) e soprattutto con la visita urologica. Per questo è importante andare dall’urologo soprattutto intorno ai 50 anni, anche prima se vi fosse familiarità. Oltre al PSA, quali esami confermano la diagnosi? Di grande aiuto è la risonanza magnetica multiparametrica che identifica aree sospette meritevoli di eventuale biopsia. Inoltre, si possono utilizzare per conferma o esclusione diagnostica alcuni test come il PHI o le 4 callicreine (4K score) o il PCA3 (misurato nelle urine), che tuttavia sono piuttosto costosi e non universalmente utilizzati. Secondo una diffusa credenza l’ipertrofia della ghiandola predispone al cancro. È corretto? Assolutamente no, sono due patologie ben distinte e in più coinvolgono anche due zone distinte della prostata. L’ipertrofia si localizza nella parte centrale, il tumore generalmente nella porzione periferica della ghiandola. Nella sfortunata eventualità di un tumore

ATTENTI AL PSA!

RITARDI FATALI

Il cancro della prostata è sovente asintomatico per anni. Talvolta viene scoperto quando è troppo tardi. Perciò è importante dai 50 anni in poi sottoporsi alla visita urologica con cadenza biennale e al controllo costante del Psa.

Come tutte le neoplasie maligne anche quella prostatica può produrre metastasi in altri organi. La scarsa prevenzione fa sì che la diagnosi avvenga in fase già metastatica, compromettendo il successo terapeutico.

Tra le tante campagne lanciate da comunità scientifiche, istituzioni e associazioni per vincere i tabù e aumentare la consapevolezza sul primo tumore per diffusione negli uomini italiani la più singolare è “Qui Pro Quo”. Si tratta di una divertente web sitcom in cinque puntate, ideata da Proformat Comunicazione, per la regìa di Alessandro Bardani e Paola Pessot. Gli attori, Francesco Paolantoni ed Emanuela Rossi, sono una coppia di mezza età. Lui è refrattario alla visita urologica… Non vi diremo altro, tanto la storia è su www.prostataquiproquo.it. Iniziativa promossa, tra l’altro, da Europa Uomo Onlus, Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) e Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica).

PROTAGONISTA ANCHE SUL WEB

Con 471mila casi, il tumore prostatico rappresenta, in Italia, il 18% delle neoplasie

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__SCIENZE SALUTE__

prostatico, quando è indicata una sorveglianza attiva? La sorveglianza attiva può essere proposta all’interno di alcuni protocolli se il tumore della prostata è di basso grado, localizzato in pochi prelievi e con un PSA non eccessivamente elevato. Il monitoraggio prevede, in un preciso piano terapeutico, la ripetizione del PSA, la visita, una risonanza magnetica e una rebiopsia. Appena vi sono segni di progressione di malattia il paziente esce dalla sorveglianza attiva e avviato agli opportuni trattamenti. La terapia per il tumore della prostata varia dalla radioterapia all’ormonoterapia, sino all’intervento chirurgico. Non è possibile generalizzare; la terapia va costruita sul paziente in base alle sue necessità e alla sua condizione clinica. Chi sono i candidati al trattamento chirurgico?

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UN RIALZO EMATICO, SUPERIORE A 4NG/ML DEL PSA (ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO) È INDICE DI PATOLOGIA

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La chirurgia viene generalmente proposta a pazienti giovani che quindi vogliono mantenere una continenza e una buona potenza sessuale, se possibile. Solitamente la radioterapia passa in secondo piano per gli effetti collaterali a lungo termine che potrebbero compromettere la qualità di vita. Per questo viene proposta in pazienti più anziani con diverse comorbidità che non possono sostenere un intervento chirurgico. Allo stesso modo l’ormonoterapia. Nei tumori più aggressivi, entrambe le alternative vengono utilizzate per completamento terapeutico. Dopo l’intervento quali complicanze si possono presentare? I due aspetti principali sono la compromissione della potenza sessuale e della continenza urinaria. Oggi con le tecniche laparoscopiche robotiche il rischio si riduce moltissimo. Inoltre, se dovessero presentarsi, siamo “armati” di terapie farmacologiche per il deficit erettile o con la ginnastica del pavimento pelvico per l’incontinenza urinaria.

Qual è l’approccio ideale per coinvolgere il paziente affetto da questa patologia, ancora tabù, nella decisione operatoria? Il paziente deve sentirsi compreso ed accompagnato in questo percorso terapeutico, scegliendo col medico la strategia migliore per sé. Anche nel postoperatorio deve essere sostenuto nella fase di riabilitazione, così come i familiari che svolgono nella fase pre e postoperatoria un ruolo fondamentale. Perché, secondo lei, gli italiani tendono ad evitare la visita urologica e ignorano gli screening? Purtroppo, culturalmente, l’uomo italiano non è abituato ad andare spesso dal medico, tende a trascurarsi. La visita di leva militare è scomparsa e nemmeno da adolescenti si pensa di dover andare dall’urologo. Per questo, noi medici ci stiamo impegnando in diverse campagne di sensibilizzazione per far capire che la visita urologica è un passaggio fondamentale nella vita degli adulti. Ed anche dei ragazzi perché la prevenzione parte dalla giovane età.

L’INIZIATIVA

“Semi di salute” dal Sud al Nord

I maschi italiani che hanno più di 15 anni sono circa 25 milioni. Di essi solo il 15% si sottopone a una visita medica, contro il 50-60% delle donne di pari età. Per avvicinare il sesso forte alla prevenzione la Fondazione, partenopea Pro (Prevenzione e Ricerca in Oncologia) scende in campo con “Semi di salute”. Il progetto prevede, da gennaio a giugno, 220 eventi (in)formativi su fertilità, sessualità/disfunzione erettile, spermiogramma, ipertrofia prostatica benigna e tumori urologici, oltre a visite gratuite e screening in tutte le Regioni del Belpaese. info: www.fondazionepro.it.


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SALUTE

Il BENESSERE a tavola Diete selvagge addio! Attenzione alle mode che spingono a non seguire una dieta varia e bilanciata. Quando si acquistano i prodotti, controllare la loro composizione ci aiuta nella scelta dell’alimento più idoneo al nostro fabbisogno.

LE ULTIME INDICAZIONI UFFICIALI vegetali sotto forma di legumi, che risalgono a circa 15 anni fa; ben vengano, vengono consumati in meno di una quindi, le nuove Linee Guida per una porzione a settimana invece di tre. Sana Alimentazione emaAumentare il consumo nate dal Centro di ricerca di latte (“tre porzioni al PIÙ FRUTTA,VERDURA, alimenti e nutrizione giorno da 125 ml”), diLEGUMI E LATTE. (Crea), che ci aiutano a minuire i formaggi e utiMENO CARNE ROSSA portare sulla nostra tavolizzare cereali integrali. E FORMAGGI. ECCO LE NUOVE LINEE la alimenti che favoriscoNel fare la spesa è bene GUIDA PER UNA SANA no il nostro benessere. tenere sotto controllo ALIMENTAZIONE Sono 13 le raccomandaanche la sostenibilità di Rossana Martini zioni, con un focus parambientale e acquistare ticolare sull’importanza prodotti di stagione, a del consumo quotidiano di porzioni di chilometro zero e nella giusta quantità, frutta e verdura, sulla riduzione della per evitare sprechi. Anche gli integracarne rossa (“non più di 100 gr a settori devono essere assunti con cautela timana”) e sull’incremento di proteine e quando realmente necessari.


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__SCIENZE SALUTE__

Gli atti motori, automatici e volontari, sono gestiti da distinte zone del nostro cervello: dal cervelletto e dal tronco encefalico i primi, e dalla corteccia cerebrale i secondi. Ma cosa succede quando queste aree entrano in sofferenza?

SE IL CORPO NON RISPONDE... di Alessandro Mascia

GLI SCHEMI MOTORI

I SENSI E I MUSCOLI

Nello sport la corsa è controllata da livelli neurologici semi-automatici (cervelletto e nuclei della base) in modo che il cervello debba occuparsi soltanto dell’esecuzione dei gesti tecnici più elaborati e raffinati. È un sistema di risparmio energetico indispensabile. Se così non fosse, per una corsa di soli 100 metri sarebbe necessario un impegno incalcolabile.

Perché il movimento finalizzato venga effettuato in modo preciso è necessaria l’integrazione di tanti livelli di controllo motorio e sensoriale. La vista, l’udito, il controllo dell’equilibrio da parte del labirinto (nell’orecchio interno) sono soltanto alcuni dei sistemi che devono comunicare in tempo reale tutte le informazioni per permettere la realizzazione del gesto corretto.

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SE DOVESSIMO PROGRAMMARE E COSTRUIRE OGNI NOSTRO SINGOLO MOVIMENTO NON BASTEREBBE UN CRANIO TRE VOLTE PIÙ GRANDE. La natura ha creato un sistema di controllo motorio particolarmente elaborato ed ingegnoso, affidando la gestione di tutti i movimenti automatici al cervelletto e al tronco dell’encefalo (che si trova alla base del cranio, sotto il cervelletto). Sono sistemi di cellule nervose preposte alla gestione dei movimenti ripetitivi e che non necessitano di essere pensati e coordinati dalla volontà. L’atto motorio nasce dalla necessità degli esseri viventi di poter interagire con l’ambiente circostante. Il sistema nervoso centrale percepisce ed analizza, grazie ai cinque sensi, l’infinità di informazioni che giungono dall’esterno per poter

poi elaborare risposte, comportamenti e movimenti finalizzati. Il cervello quindi acquisisce, memorizza, integra tutte le informazioni percepite per poter poi elaborare, pianificare, programmare e finalizzare un movimento coerente e misurato in relazione allo stimolo. Questa è una competenza fondamentale per gli esseri viventi perché proprio dalla capacità di muoversi dipende la loro sopravvivenza (cercare cibo, difendersi, trovare riparo ed interagire così con il mondo esterno). Alla base della programmazione e del controllo del movimento esiste un’organizzazione gerarchica ben precisa del sistema nervoso centrale e periferico. La corteccia cerebrale è responsabile dei movimenti volontari. Siamo ad un livello di comando superiore preposto all’elaborazio-


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ne del movimento volontario finalizzato. Grazie all’area motoria della corteccia è possibile effettuare tutti i movimenti che fanno parte delle attività quotidiane. Le attività manuali, le attività sportive, suonare uno strumento musicale, disegnare, scrivere al computer, sono soltanto alcune delle infinite attività di pertinenza delle aree motorie del cervello. Il livello motorio gerarchicamente inferiore è quello semi-automatico, controllato dal cervelletto ed altre aree di cellule specializzate (nuclei della base e tronco dell’encefalo). Qui vengono elaborati e coordinati i movimenti ripetitivi come correre, camminare, masticare, guidare. Sono automatismi che prevedono sempre una fase iniziale di apprendimento. Il livello gerarchicamente più basso è costituito da un semplice cir-

cuito di due neuroni connessi tra loro a livello del midollo spinale, che sono alla base di risposte muscolari riflesse (riflessi osteo-tendinei). I problemi nascono quando queste aree entrano in sofferenza per un trauma, una frattura, una emorragia, un ictus, un tumore. Nel caso in cui l’area colpita sia quella della corteccia motoria, si avrà una paralisi dei muscoli degli arti e, a volte, anche del viso (se la zona colpita è più estesa). Se la patologia è a carico del cervelletto, o dei nuclei della base, si evidenzia un’estrema difficoltà nel compimento di gesti ripetitivi (come camminare e correre) e nella coordinazione e programmazione delle attività di vita quotidiana. Se è invece il midollo spinale a subire un trauma, si interrompe il canale di comunicazione tra sistema nervoso centrale e periferico. Si può avere una paralisi degli arti inferiori o, nei casi peggiori, dei quattro arti. La cura di questi pazienti è affidata ad una équipe pilotata dal neurologo. Lo stretto legame con la motricità rende indispensabile l’inizio precoce della riabilitazione. Esistono diverse metodiche di neuroriabilitazione che, attraverso diverse tecniche di stimolazione e mobilizzazione degli arti e del tronco, favoriscono la possibilità di ricreare gli schemi motori (sia i più semplici che quelli comples-

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IL LATO DESTRO DEL CORPO È COMANDATO DALL’EMISFERO CEREBRALE SINISTRO, MENTRE IL LATO SINISTRO DEL CORPO FA RIFERIMENTO ALL’EMISFERO DESTRO

si e coordinati) perduti a causa della malattia. Nella riabilitazione neuromotoria l’attivazione muscolare coinvolge più sistemi che devono interagire costantemente attraverso l’apprendimento e la ripetizione del movimento, ripercorrendo le fasi dello sviluppo del bambino.

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Il riflesso spinale I CIRCUITI è il test attraverso NERVOSI il quale il medico analizza l’integrità dei nervi periferici

Esistono diversi test dei riflessi a seconda della zona che necessita di valutazione. I più comuni sono il “riflesso rotuleo” ed il “riflesso achilleo”, attraverso i quali l’operatore valuta l’integrità dei circuiti nervosi dei nervi motori della colonna lombare. Sono utili in caso di lombosciatalgia o cruralgia. Evidenziano un’eventuale sofferenza del nervo sciatico o del nervo femorale. La riduzione o assenza dei riflessi indica normalmente la presenza di un’ernia discale che infiamma le radici dei nervi. È segno di sofferenza midollare anche una risposta esagerata.

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__SCIENZE SALUTE__

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L’ANDAMENTO IN ITALIA

SOTTO CONTROLLO

Resistenza in calo Dopo anni di crescita, la resistenza agli antibiotici in Italia fa registrare la prima inversione di tendenza: nel 2018 le percentuali per gli otto patogeni posti sotto sorveglianza - Staphylococcusaureus, Streptococcuspneumoniae, Enterococcusfaecalis, Enterococcusfaecium, Escherichia coli, Klebsiellapneumoniae, Pseudomonasaeruginosa e Acinetobacterspecies - sono state più alte rispetto alla media europea, ma in calo rispetto agli anni precedenti. Oggi l'emergenza più temuta è rappresentata dagli enterobatteri (Klebsiellapneumoniae ed Escherichia Coli) che producono le arbapenemasi, enzimi in grado di indurre resistenza ad antibiotici ad ampio spettro.

Sono un’arma potentissima contro serie malattie di origine batterica, ma il diffuso utilizzo “fai da te” ci espone al rischio di sviluppare resistenza

ANTIBIOTICI: MANEGGIARE CON CURA a cura di Fondazione Umberto Veronesi

HANNO RIVOLUZIONATO LA MEDICINA DELL’ULTIMO SECOLO E MIGLIORATO LA VITA DELLE PERSONE. Gli antibiotici hanno permesso di contrastare malattie gravi come colera, tifo, tubercolosi, sifilide, cancrena. Oggi, però, la comunità scientifica lancia l’allarme: un utilizzo scorretto ed eccessivo di antibiotici, negli esseri umani e negli animali, sta imprimendo una preoccupante accelerazione alla comparsa di microrganismi resistenti. Il rischio, quindi, è incontrare sempre più spesso batteri che resistono all’azione di questi farmaci e li rendono inefficaci di fronte alle infezioni.

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Con diversi meccanismi d’azione gli antibiotici sono farmaci che combattono lo sviluppo di batteri, microrganismi composti da una sola cellula, che hanno un diametro che non supera i 10 micron (millesimi di millimetro). I batteri patogeni possono dare luogo a infezioni e portare a malattie. Ad esempio, lo Streptococco, cui si devono tonsilliti e faringiti, otiti, fino a meningiti e malattie reumatiche; lo Stafilococco aureo, che può provocare infezioni della pelle e dei tessuti molli (ascessi, impetigine), ma anche manifestazioni più gravi a danno degli organi inCOSA SONO

terni e del sangue. O lo Pneumococco, responsabile di polmoniti e alcune forme di meningite, e il temuto Meningococco, cui si devono meningiti e setticemia. Già nell’antichità si usavano miele e varie forme di muffe per le loro proprietà antibatteriche. Ma è nel XX secolo che arrivano i primi farmaci veri e propri: il Salvarsan contro la sifilide, il Protonsil e la penicillina. Nel corso dei decenni successivi, l’impatto degli antibiotici e la possibilità di curare malattie prima senza speranza contribuì ad aumentare l’aspettativa di vita I SUCCESSI


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IL VADEMECUM DALL’OMS

Sei azioni contro l’antibiotico-resistenza

nei Paesi industrializzati. Crollò la mortalità per bambini, anziani, puerpere e malati ricoverati. Le malattie infettive vennero soppiantate da tumori e malattie cardiovascolari come principali cause di morte. Ora questa storia di successi rischia di fermarsi. Ogni anno in Europa sono almeno 30.000 le vittime di infezioni da batteri resistenti, un terzo delle quali in Italia. IL PROBLEMA DELLA RESISTENZA E LA COMPARSA DEI “SUPERBATTERI”

Era l’11 dicembre 1945 quando Sir Alexander Fleming, ricevendo il premio Nobel per la scoperta della penicillina, pronunciò un discorso in cui prefigurava anche i rischi della resistenza al farmaco. «Verrà il giorno in cui la penicillina potrà essere acquistata da chiunque nei negozi. E da qui il pericolo che un uomo incompetente possa

prenderne una dose inadeguata e, esponendo i microbi a quantità non letali del farmaco, possa renderli resistenti». A distanza di settant’anni la profezia si è avverata: l’antibiotico-resistenza in tutto il mondo sta mettendo a rischio la capacità di contrastare le malattie infettive e di effettuare in sicurezza interventi e terapie mediche. Gli antibiotici vengono utilizzati in maniera errata (ad esempio, contro infezioni virali oppure in tempi e dosi inadeguati), spesso senza una prescrizione medica o senza accertare la natura dell’infezione. Negli allevamenti si utilizzano antibiotici non sempre per curare capi malati, ma anche per

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prevenire malattie, promuovere la crescita degli animali e massimizzare i guadagni. Il risultato è che in molti Paesi sta diventando sempre più complicato curare tubercolosi, malaria, Hiv, gonorrea, influenza. Molti batteri, infatti, entrati in contatto con l’antibiotico mettono in atto strategie per sopravvivere e si diffondono dunque in una forma resistente: diventano “superbug”, “superbatteri”. Tre cose fondamentali, ricordano le autorità sanitarie internazionali: promuovere la ricerca di nuovi farmaci, educare a un uso corretto degli antibiotici e prevenire, in ogni modo, le malattie infettive per evitare di dover ricorrere a terapie antimicrobiche. Solo così potremo preservare un patrimonio di salute per le generazioni future. COSA SI PUÒ FARE?

In occasione della World Antibiotic Awareness Week 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito sei suggerimenti per contribuire a ridurre i rischi di rendere la medicina impotente di fronte alle infezioni. • Vaccinazioni. I vaccini prevengono decine di malattie debilitanti; ogni malattia evitata è un antibiotico risparmiato. • Sesso protetto. Ogni giorno nel mondo, oltre un milione di persone contrae infezioni sessualmente trasmesse; l’uso corretto del profilattico protegge ed evita di dover ricorrere a farmaci. • Igiene alimentare. Le infezioni possono provenire dagli alimenti. Imparare a conservare e preparare i cibi in modo sicuro aiuta a prevenire malattie. • Mani pulite. Lavarsi le mani spesso e con cura è uno dei modi più efficaci per ridurre la trasmissione di patogeni. È fondamentale nei luoghi di cura. • Acqua pulita e servizi igienici. Sono fondamentali per la salute in tutto il mondo. Inoltre scarichi non trattati o inefficienti possono portare al rilascio nell’ambiente di antibiotici, di patogeni resistenti e di geni resistenti. • Uso responsabile dei farmaci. Usare antibiotici solo su prescrizione medica, mai per infezioni virali come raffreddori e influenza.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

STUDI E RICERCHE

La politica nel mondo

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TRIBUTI

Si paga con pagoPA

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ASTROLOGIA

Come sarà il 2020?

Fondato nel 1934, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, in acronimo Ispi, è riconosciuto tra i più prestigiosi think tank (serbatoio di pensiero) dedicati allo studio delle dinamiche internazionali. L’attività di ricerca dell’Ispi è volta ad effettuare analisi rigorose e imparziali delle dinamiche geopolitiche, strategiche ed economiche di tutto il sistema internazionale.

L’Agenzia delle Entrate ha iniziato il rinnovo della modalità di pagamento dei tributi. I bollettini RAV saranno gradualmente sostituiti dai bollettini pagoPA. Grazie a questa infrastruttura di pagamento verso la P.A., il cittadino riceve in tempo reale l’attestazione del pagamento e l’amministrazione chiude contestualmente la posizione debitoria. Leggete sul sito tutte le specifiche.

Anno nuovo, vita nuova! Vedremo. Intanto, anche i più scettici possono provare a dare uno sguardo all’oroscopo 2020. Il sito OroscopoNaturale.it ne propone diversi, dall’oroscopo del giorno a quello dell’anno, l’oroscopo cinese, celtico, maya, il calcolo dell’ascendente, i tarocchi, la smorfia ed altro ancora. Una curiosità: nell’astrologia cinese, il 2020 è l’anno del Topo.

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www.pagopa.gov.it

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www.oroscoponaturale.it

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www.ispionline.it

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LO SAPEVATE CHE?

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Facebook lancia “News”, una nuova area dedicata a notizie ed approfondimenti giornalistici di qualità. Al momento disponibile solo negli Usa, potrebbe a breve essere fruibile anche in Italia.

Dai senior degli anni ruggenti alla “generazione Z”: l’evoluzione dei media di comunicazione

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SOCIETÀ

Ad ogni generazione la sua forma di comunicazione

DI CHE MEDIA SEI?

IL TERMINE “GENERAZIONE” IDENTIFICA LE PERSONE NATE IN UN PRECISO PERIODO STORICO che subiscono l’influenza degli eventi, costumi e tendenze del momento. A partire dal secolo scorso, oltre a dare un nome a queste generazioni, vediamo qual è il media di comunicazione di massa preferito. “Generazione degli anni ruggenti”: nati prima del 1945. Media preferito: lettere; “Baby Boomers”: nati tra il ’45 e gli Anni ’50, durante il boom economico. Media preferito: televisione; “Generazione X”. Nati tra gli Anni ’60 ed ’80. Media preferito: computer; “Generazione Y”: detti millennial(s), nati tra gli Anni ’80 e ’90. Media preferito: smartphone e tablet; “Generazione Z”: nati tra il 1996 e il 2010. La generazione dei nativi digitali. Creano e condividono contenuti.


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

COME MANTENERE ATTIVA LA MENTE

PAVIA

Memoria in allenamento

A una certa età la memoria qualche volta può tradire. Ma un rimedio c’è, basta tenerla in allenamento attraverso alcuni facili e pratici esercizi. Di questo si è parlato al convegno “Promuovere un invecchiamento attivo: come allenare e mantenere giovane il cervello”, organizzato dalla 50&Più provinciale di Pavia presso la sede Ascom. A parlare dell’argomento è intervenuta la dottoressa Alessia Rosi del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università degli Studi di Pavia.

«A partire dai 60-65 anni - spiega - si può assistere al cambiamento di alcune abilità cognitive, una tra queste è la memoria. È normale, in un invecchiamento fisiologico, andare incontro ad alcune dimenticanze e non essere più efficienti come una volta. Il nostro cervello è molto simile a un muscolo: per mantenerlo giovane bisogna allenarlo». Pertanto: «Mantenersi attivi mentalmente è fondamentale per ridurre il rischio di insorgenza del declino cognitivo, per aumentare l’attività funzionale cerebrale e per migliorare l’efficienza e il funzionamento cognitivo nella

vita quotidiana». In proposito, il Global Council on Brain Health (2017) raccomanda che, per promuovere un invecchiamento attivo e mantenere allenato il cervello, è importante: • trovare ogni giorno attività che permettano di mantenere attiva la mente (lettura, parole crociate, hobby, attività ricreative, ecc.); • svolgere attività che esercitino non solo la mente ma anche il fisico; • promuovere la flessibilità mentale: cambiare il modo di pensare e assumere prospettive differenti; • svolgere attività che hanno un coinvolgimento sociale,

ad esempio il volontariato. Mantenere attiva la memoria nella vita di tutti i giorni è possibile mettendo in pratica alcuni semplici esercizi. «Ad esempio - prosegue la dottoressa Rosi -, fare uno sforzo per memorizzare la lista dei prodotti da comprare al supermercato, oppure cercare di memorizzare le informazioni lette in un articolo di giornale o in un libro, o ancora sforzarsi di ripercorrere mentalmente i luoghi visitati cercando di ricordare ogni singolo particolare. Ricordiamoci, però, che l’aspetto più importante è quello di mantenere un comportamento attivo nella vita quotidiana». info: 038228411 www.spazio50.org/pavia

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PISA

LODI

CULTURA

TOUR

La “Pompei del mare”

Il genio leonardesco a 500 anni dalla scomparsa

Ha suscitato grande entusiasmo tra i soci della 50&Più provinciale di Pisa, guidata da Franco Benedetti, la visita al Museo delle Navi Antiche di Pisa. Si tratta di un’esposizione grandiosa allestita all’interno degli Arsenali medicei, inaugurata lo scorso giugno. Il Museo ricostruisce il rapporto della Città con l’acqua ed il mare. Infatti, in epoca etrusca prima e romana poi, Pisa rappresentava un importante approdo per il commercio marittimo. I relitti navali di epoca romana esposti, quattro praticamente integri, sono

stati rinvenuti nel 1998 a seguito dei lavori delle Ferrovie per la realizzazione di un centro di controllo per la linea Roma-Genova, a fianco della stazione di Pisa San Rossore. Grazie all’eccezionale stato di conservazione, il Museo è stato definito la “Pompei del mare”. Oltre ai relitti navali, sono stati rinvenuti numerosi reperti di uso quotidiano e della vita a bordo dei marinai. Per il nuovo anno non mancheranno altre iniziative e viaggi della 50&Più Pisana. info: 0507846630 www.spazio50.org/pisa

In occasione delle celebrazioni dedicate al quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, la 50&Più provinciale di Lodi ha organizzato una visita al Castello Sforzesco di Milano e alla Casa degli Atellani. Un percorso che ha messo in luce la straordinaria attività artistica del genio toscano sotto gli Sforza. In particolare, la visita si è concentrata sulla famosa Sala delle Asse del Castello, una delle più importanti testimonianze della sapienza pittorico-scientifica del genio toscano. La visita è poi proseguita alla Casa degli Atellani per ammirare i vigneti che gli Sforza donarono a Leonardo come segno di riconoscenza per l’ultimazione di un altro grande capolavoro: il Cenacolo. La visita ha suscitato grande apprezzamento tra i soci 50&Più. info: 0371432575 - www.spazio50.org/lodi

FIRENZE ESCURSIONE

Soft trekking e non solo

Cosa c’è di meglio che trascorrere una giornata in mezzo alla natura tra percorsi di rara bellezza? Il trekking è una delle nuove attività proposte dalla 50&Più provinciale di Firenze. Il gruppo, ben equipaggiato, partito da San Donato in Collina attraverso il famoso sentiero d’Italia, lo “00”, che in parte si snoda sui percorsi della Via Romea e della Via Etrusca, ha raggiunto a circa 700 metri di altitudine la famosa “Fonte Santa e Poggio Firenze”. Il tutto tra panorami mozzafiato. info: 0553289924 - www.spazio50.org/firenze

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VICENZA SALUTE E BENESSERE

Nuovo ciclo di incontri: tutto sull’alimentazione

Anche per il 2020 la 50&Più provinciale di Vicenza organizza il ciclo di incontri su “Salute e Benessere”. Il primo si terrà il 19 febbraio, ore 15.00 - Via Faccio, 38 -, e riguarderà la tiroide, la sua funzione, le patologie e i rischi del suo malfunzionamento. L’argomento sarà trattato dal dottor Andrea Lupi, medico chirurgo dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Il tema successivo tratterà dell’alimentazione: la dietista Natascia Dell’Agli terrà due incontri nei quali illustrerà le linee guida per una sana e gustosa alimentazione, gli stili di vita, le scelte degli alimenti e come preparare la lista della spesa. Seguirà poi un incontro pratico di cucina con uno chef dell’Università del Gusto della Confcommercio. Queste le date: il 25 marzo, il 1° e l’8 aprile - ore 15.00, presso il Centro di Formazione Esac di Creazzo - Via Piazzon, 40 -. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati. Per partecipare è necessario comunicare la propria adesione alla segreteria 50&Più entro fine gennaio. info: 0444964300 - www.spazio50.org/vicenza

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch

Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361

Australia Perth

Telefono 0061 864680197

Belgio Bruxelles

Telefono 0032 25341527

Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre

Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720

Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto

Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6132325689 001 9056466555 001 4166523759

Germania Mettmann

Telefono 0049 21045089160

Moldavia Chisinau

Telefono 00373 22855600

Uruguay Montevideo

Telefono 0059 825076416

USA Fort Lauderdale

Telefono 001 9546300086

PERTH MAESTRI DEL COMMERCIO

Le eccellenze italiane in Australia: un esempio di impegno e successo all’estero

Sono l’esempio di un’imprenditoria di successo tutta italiana, quella che, come ricorda il presidente nazionale 50&Più, Carlo Sangalli, non toglie valore al nostro Paese, ma lo aggiunge, arricchendo l’immagine dell’Italia all’estero. Gli imprenditori premiati con la prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio da 50&Più a Perth ne sono una testimonianza. Per suggellare il loro impegno e sacrificio, che li ha portati a risultati straordinari, hanno ricevuto le onorificenze alla presenza del vice presidente nazionale vicario 50&Più, Sebastiano Casu, del direttore area estero, David Sensi, e del coordinatore del Patronato 50&PiùEnasco Australia, Nicola Comito. «Abbiamo premiato la passione e il coraggio, la capacità di creare dal nulla un’attività di successo - ha affermato Sebastiano Casu -. È stata una cerimonia molto emozionante e festosa che ha coinvolto anche le famiglie degli imprenditori premiati. Siamo felici di essere vicini ai nostri connazionali all’estero e di offrire loro il nostro supporto, grazie alla gamma di servizi del Sistema 50&Più». È stato premiato con l’Aquila d’Argento (30 anni di attività): Natalino Audino; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Adriano Terni, Cosimo Coniglio, Giovanni Calabro, Domenico Rollini, Giuseppe Santarini; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Antonino Federico. info: 00618 64680197 - www.spazio50.org GENNAIO 2020 I 77


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PIACENZA

La giusta postura per il benessere gegennaio nerale è il tema della conferenza che si terrà presso la sede 50&Più di Piacenza (Strada Bobbiese, 2). Relatore il dottor Roberto Antenucci. info: 0523461831 www.spazio50.org/piacenza

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CASERTA

Si terrà il Festival della vita 2020: gennaio l’importanza del viaggio nella crescita personale. Il 29/1 incontro su: L’allevamento delle chiocciole dalla gastronomia alla cosmetica. info: 0823326453 www.spazio50.org/caserta

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FIRENZE

Alle ore 15,30 si terrà la conferenza febbraio Il salotto finanziario, forme di investimento, alla presenza del dottor Alessandro Vitali. Per partecipare è necessario prenotarsi. info: 0553289924 www.spazio50.org/firenze

UNIVERSITÀ LUCCA

Nuovo Anno Accademico

La 50&Più Università di Lucca è arrivata al tredicesimo anno di attività e diventa sempre più importante il suo progetto di diffusione della cultura ed aggregazione nella città di Lucca. Centinaia di corsi, conferenze, eventi, concerti, visite guidate hanno attirato migliaia di iscritti che hanno potuto accedere ad una grande quantità di iniziative. E per quest’anno? Le proposte sono le più disparate e sono state presentate dal presidente della 50&Più provinciale di Lucca, Antonio Fanucchi, e dalla coordinatrice dell’Università, Rosa Conte, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico presso la Sala Tobino di Palazzo Ducale. Si terranno corsi di Lingue straniere, Informatica e nuove tecnologie, Storia dell’arte, Storia di Lucca, Canto corale, Balli di gruppo, due laboratori teatrali, Bioginnastica, Fotografia digitale, Storia della filosofia, Letteratura, Memoria e metodo, Storia degli strumenti musicali. A questi corsi si ag-

giungono le novità e cioè il Collage creativo, la Pittura su stoffa e il laboratorio di “Lettura per nonni”. La 50&Più è inoltre inserita nel progetto “Argento Vivo” promosso dall’Usl Toscana Nord-Ovest, che prevede la promozione dell’attività fisica attraverso l’at-

UNIVERSITÀ LIVORNO

Laboratorio teatrale

Sulla scia del corso “Lettura ad alta Voce”, la 50&Più Università di Livorno propone, a partire da gennaio, il laboratorio di “Storia del Teatro” tenuto da Gianluca Arena, attore e autore di testi teatrali. Il corso sarà articolato in due moduli di dieci ore ciascuno, con la possibilità di un terzo modulo, e s’incentrerà sulla storia del teatro occidentale dalla nascita fino al teatro contemporaneo. info: 0586898276 - www.spazio50.org/livorno

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tivazione dei Gruppi di Cammino in percorsi pedonali strutturati. Come di consueto sono in calendario numerosissime conferenze ed eventi, visione di film, visite guidate a mostre, musei, chiese e monumenti. In programma anche concerti e rappresentazioni teatrali, oltre a momenti di socializzazione. Continua, inoltre la collaborazione col Comune di Capannori e la scuola media, grazie alla quale anche quest’anno ci saranno i corsi di Lingua inglese, Storia dell’arte, Igiene alimentare, Cucina, Nuove tecnologie, due laboratori teatrali, Scrittura autobiografica, Storia della miniatura e Storia della filosofia, oltre a numerose conferenze. Il pomeriggio dell’inaugurazione si è concluso con un piacevole momento musicale che ha visto l’esibizione del Coro 50&Più Università diretto dal maestro Silvano Pieruccini e del duo canoro formato dal regista Francesco Tomei e dalla moglie Burcu Duran Tomei. info: 0583473170 www.50epiu-unilucca.it


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SASSARI CONVEGNO

Moda e artigianato

Valorizzare la creatività e la tradizione dell’imprenditoria locale attraverso uno scambio generazionale nella moda e nell’artigianato. Questo l’obiettivo del convegno organizzato dalla 50&Più provinciale di Sassari, presieduta da Sebastiano Casu, in collaborazione con la locale Camera di Commercio, Confidi, Amici del Banco e Distretto Sardegna. L’incontro, dal titolo “Imprenditoria e stilisti a Sassari”, tenutosi presso l’Hotel Grazia Deledda, ha visto la partecipazione di nomi noti della moda come Rinaldo Bagella, Paola Cassano, Paola Tangianu e Maria Conte, artista e orafa. Al convegno, moderato da Rosalba Crillissi, commissaria regionale Pari Opportunità, sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini, e Nicola Lucchi, assessore alle Attività produttive del Comune. È stata sottolineata l’impor-

tanza del lavoro artigianale e della manualità, espressione massima della creatività nel segno della tradizione e dell’innovazione. L’incontro si è concluso con una sfilata di moda con abiti e gioielli indossati da modelle e modelli soci della 50&Più e gli alunni del Liceo linguistico “Margherita di Castelvì” di Sassari nell’ambito del programma di “scambio scuola-lavoro”. info: 079243652 www.spazio50.org/sassari

RIMINI

SALERNO

ESCURSIONE

ARTE E SPIRITUALITÀ

Il gusto della tradizione per stare insieme

Da Assisi a Cascia, nel cuore dell’Umbria

Il piacere di stare insieme rinnovando uno degli appuntamenti tradizionali della 50&Più provinciale di Rimini. L’occasione è stata “la castagnata”, il frutto della castagna e dei suoi molteplici impieghi culinari. Il luogo scelto per trascorrere una giornata in allegria e all’insegna del gusto è stato il borgo di Bagno di Romagna, immerso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. info: 0541743202 - www.spazio50.org/rimini

Un itinerario fatto di arte e spiritualità quello proposto dalla 50&Più provinciale di Salerno. Il gruppo ha trascorso un fine settimana nel cuore dell’Umbria. L’itinerario si è snodato tra Assisi e Cascia con la frazione di Roccaporena, dove nacque Santa Rita. Tappa anche alla suggestiva Spello, con visita della cappella Baglioni di Santa Maria Maggiore, affrescata dal Pinturicchio. info: 089227600 - www.spazio50.org/salerno

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LECCO PREMIAZIONE

Maestri imprenditori del Commercio

Con una cerimonia festosa ed emozionante la 50&Più ha omaggiato 29 imprenditori del terziario della provincia di Lecco, conferendo loro un premio molto prestigioso. «La cerimonia di consegna dell’onorificenza di Maestro del Commercio rappresenta uno dei momenti più significativi per la nostra Associazione - sottolinea il presidente della 50&Più provinciale di Lecco, Eugenio Milani -. È l’occasione per celebrare il valore del lavoro e dell’impegno e per dire grazie a imprenditori che sono parte integrante del tessuto economico e sociale del territorio». La premiazione è avvenuta nella Sala conferenze del Palazzo del Commercio di Lecco. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Clarissa Arrigoni, Fulvia Nava, Sabina Melesi; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Anna Airaghi, Luigi Aldeghi, Annamaria Baruffaldi, Vittorio Fumagalli, Giuseppe Invernizzi, Luigi Alessandro Invernizzi, Ivan Mandelli, Giuseppina Riva, Giuseppina Scaccabarozzi, Pierserafina Selva, Maria Elena Todeschini, Giorgio Buzzoni; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Giovanni Bonaiti, Renato Bonaiti, Mario Ciresa, Egidio Crimella, Angela Teresa Dozio, Alessio Galbusera, Giuseppe Riva (alla memoria), Maria Tentori, Maria Franca Todeschini, Antonio Veraldi, Leonardo Viganò. Tre inoltre i riconoscimenti Gold Age a: Giuseppina Tentori e ai coniugi Rosa Flauto e Vincenzo Imparato per la continuità dell’attività imprenditoriale familiare da oltre 50 anni. Alla cerimonia,

oltre al presidente Milani, sono intervenuti il presidente Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, il vice sindaco di Lecco Francesca Bonacina, il presidente della provincia di Lecco, Claudio Usuelli. Durante la cerimonia sono stati assegnati altri importanti riconoscimenti: il Premio “Una Rosa per una donna” conferito a Elena Clamer, da anni impegnata nell’Associazione “Fabio Sassi” e rappresentante del mondo del volontariato lecchese; il Premio “La Chiave del Successo” è andato a Romeo Sozzi, fondatore di Promemoria, per l’intuitività, la creatività e il coraggio dimostrati. Infine, il Premio “I Maestri Più”, riconoscimento conferito a quelle realtà storiche che hanno saputo mantenere viva la tradizione guardando al futuro, è andato all’Istituto Parini di Lecco. info: 0341287279 - www.spazio50.org/lecco

PORDENONE ONORIFICENZE

Un premio al lavoro e alla dedizione

La 50&Più provinciale di Pordenone, guidata dal presidente Ezio Bordelot, e la locale Ascom-Confcommercio, hanno conferito l’onorificenza di Maestro del Commercio agli imprenditori che hanno contribuito al benessere sociale ed economico del territorio. La cerimonia è avvenuta a palazzo Montereale Mantica, alla presenza del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, del presidente provinciale Ascom, Alessandro Marchiori. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Giovanni De Marchi, Dominique Poletto; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Renzo Anzolin, Ezio Battistella, Albano Cescon, Bruna Di Lenardo, Fernanda Gambin, Roberta Giacomini, Mirta Perin, Paolo Pippolo, Lino Rizzieri Pretto, Alvaro Zanon, Bruno Zanette; con l’Aquila di Diamante 80 I spazio50.org I GENNAIO 2020

(50 anni di attività): Babbo Gianni, Adriano Baradel, Franca Corai, Maria Natalina Di Lenardo, Graziella Donadon, Sergio Grizzo, Bianca Angela Zanetti, Domenico Piccin. Inoltre, ancora otto riconoscimenti a imprese commerciali e di pubblico esercizio. Per i 20 anni di attività, il ristorante “Al Cavaliere Perso” di Pordenone; per i 40 anni di attività, l’albergo-ristorante “Belvedere” di Sequals; per i 50 anni di attività: pizzeria “Da Rosalba” di Roveredo in Piano, abbigliamento Marcuzzi Moda di Fiume Veneto, albergo-ristorante “Margherita” di

Cimolais e famiglia Mazzega di Gias di Aviano. A Pordenone, invece, Falcomer Calzature (60 anni di attività) e Panificio Piccinin con i suoi 100 anni di attività. Conferito anche il Premio “Elvio Fasan” a Flavio Rosolen, presidente dell’Ascom di Maniago, per essersi distinto nell’attività sindacale e di programma dell’Associazione di categoria. Infine, il Premio “Innovazione” attribuito dalla commissione Ascom a Stefano Marini della tabaccheria Marini di Pordenone. info: 0434549462 www.spazio50.org/pordenone


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IMPERIA ONORIFICENZA

Maestri del Commercio

A Sanremo, presso il Teatro del Casinò, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Maestri del Commercio. A ricevere la prestigiosa onorificenza ideata dalla 50&Più nel 1975, sono stati 22 imprenditori con tanti anni di attività alle spalle che operano nel settore del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Imperia. Ad aprire la cerimonia di premiazione il presidente della 50&Più provinciale, Francesco Gandelli, che ha sottolineato il valore del premio quale riconoscimento pubblico verso chi con continuità, passione e spesso sacrificio porta avanti la propria professione. Durante la premiazione si sono vissuti momenti di commozione, in particolare quando sono stati chiamati gli esercenti più longevi, molti ancora in attività. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Eugenia Gombi; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Carlo Saglietto, Armando Orecchia, Franco Prette, Giacomo Maria

Agnese, Orengo Milva, Giuseppe Calcagno, Giuseppe Costa, Raffaele Peluso, Teresina Piacenza, Assunta Amelia, Antonio Pietro Semeria, Roberto Galizia, Bruno Cerruti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Angiolina

Raineri, Fernanda Bianca Ausenda, Rosanna Massa, Catalda Giamusso Viviano, Luigi Palmero, Aldorino D’Alesio, Elio Bruno, Francesca Verda. info: 0183275334 www.spazio50.org/imperia

TREVISO FORMAZIONE

Corso di informatica

La 50&Più provinciale di Treviso, in collaborazione con Ascom Formazione Treviso, ha organizzato un corso di Informatica di base che inizierà a fine gennaio. Durante il corso si apprenderanno le funzionalità basilari di Windows, necessarie per poter utilizzare in modo semplice ed autonomo un personal computer. Verranno inoltre affrontate le nozioni principali per scrivere e formattare correttamente un documento con Microsoft Word. Quindi i vari strumenti che riguardano il carattere, il paragrafo, la pagina e l’inserimento delle immagini. Inoltre, spazio alla navigazione in Internet e all’uso della posta elettronica. Il corso prevede 10 incontri, due ore pomeridiane, dalle 15.00 alle 17.00, per un totale di 20 ore. info: 3474848433 www.50epiu.org/treviso GENNAIO 2020 I 81


_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 12/12/19 16:29 Pagina 82

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

82 I spazio50.org I GENNAIO 2020

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50

FRANCIA

GRANDI CROCIERE 50&PIU’

ITALIA

COSTA SMERALDA - ITALIA SPAGNA BALEARI PARTENZA DA CIVITAVECCHIA IL 23 APRILE O DA SAVONA IL 25 APRILE (7 NOTTI/8 GIORNI) La nuova Ammiraglia della flotta è un omaggio al calore e allo stile italiano. Un’esperienza di viaggio unica: luoghi magici, momenti di gusto e di convivialità ispirati al Belpaese. L’itinerario fa risaltare tutte le sfumature del Mediterraneo, dolce nei suoi colori e delicato nei suoi profumi, attraverso la scoperta dei borghi per la valorizzazione dell’Italia cosiddetta minore, poco conosciuta, ricca di un patrimonio unico e autentico.

SPAGNA Barcellona •

• Civitavecchia

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Partiamo dalla storica bellezza di Roma, proseguiamo con l’incanto dei borghi marinari delle Cinque Terre ed arriviamo a Savona, grazioso porto e ottimo punto di partenza per visitare la costa Ligure. Proseguiamo con Marsiglia e la Provenza; Barcellona con la Sagrada Familia, Patrimonio dell’Unesco, insieme a ben altri sette siti in città. Infine il relax di Palma di Maiorca, per poi rientrare sulla nostra Costa Smeralda, bella come un sogno, fra le stelle e il mare.

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DATA 23/04/20 24/04/20 25/04/20 26/04/20 27/04/20 28/04/20 29/04/20 30/04/20 01/05/20 02/05/20

PORTO

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Marsiglia •

Savona • • La Spezia

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Le quote comprendono: Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e assistenza di istruttori nella palestra

ARRIVO

PARTENZA

08.30 07.00 08.30 08.00 08.00 -----08.00 08.30 07.00

19.00 20.30 18.00 17.00 19.00 18.00 -----18.00 20.30 18.00

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• 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ

UZBEKISTAN ANTICHE VIE CAROVANIERE DAL 14 AL 21 APRILE 2020 (7 notti/8 giorni)

UZBEKISTAN • Urgench • Khiva

L’Uzbekistan si caratterizza, rispetto alle altre repubbliche dell’ex Unione Sovietica, per la stanzialità delle sue popolazioni originarie che ha consentito di creare e lasciare nel tempo le testimonianze della loro straordinaria storia e civiltà. Oggi qui sono conservate alcune delle città più antiche del mondo, che per 700 anni sono state le tappe centrali della Via della Seta. È la grande storia e la riscoperta dell’antica Transoxiana, una terra che, per duemila anni, è stata punto d’incontro-scontro tra Oriente ed Occidente, tra il mondo nomade delle steppe e le civiltà stanziali e colte dei grandi imperi. Un viaggio che affascina e stupisce. 1° giorno: Partenza per Urgench Volo di linea. 2° giorno: Urgench - Khiva Arrivo e incontro con la guida e trasferimento in hotel a Khiva. Giornata dedicata alla visita della più antica e meglio conservata cittadina sulla “Via della Seta”: la madrasa Mohammed Amin Khan, il mausoleo di Pakhlavan Mahmud, la madrasa Islam Khoja, la moschea di Juma, la Casa di Pietra, la Madrasa Allah Kuli Khan e il caravanserraglio. 3° giorno: Khiva - Bukhara Trasferimento per Bukhara attraverso il deserto Kizilkum e sosta lungo il fiume Amudaryo. 4° giorno: Bukhara Visita del complesso Poi-Kalon con la moschea, il minareto e la madrasa Mir-I-Arab. Visita dei 3 bazaar coperti, della fortezza Ark, antica quanto Bukhara, del mausoleo Ismail Samani (X sec.).

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5° giorno: Gijduvan - Samarcanda Proseguimento per Samarcanda con sosta al laboratorio di una famiglia di ceramisti Nasrullaev a Gijduvan. Dopo cena, tempo a disposizione per visita “by night” del centro di Samarcanda. 6° giorno: Samarcanda Visita della piazza Registan, del mausoleo dedicato a Timur e ai suoi discendenti, il mercato Siab, la Moschea Bibi-Khanym, la necropoli dei regnanti e dei nobili, Shakhi Zinda (il re vivente) e l’osservatorio Ulugbek. 7° giorno: Samarcanda - Tashkent Visita alla fabbrica della carta di Seta Koni Ghil e partenza per Tashkent. 8° giorno: Tashkent - Rientro in Italia Visita del complesso di HastiImom (la moschea di Tilla Sheikh, Kaffal Shashiy Masoleum, Barakkhan Medrassah, la biblioteca con il Sacro Corano), Kukeldash Madrasah e Bazaar Chorsu. Trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia.

• Tashkent Gijduvan • • Bukhara

• Samarcanda

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE Minimo 15 partecipanti € 1.470 Minimo 20 partecipanti € 1.415 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45,00 Le quote comprendono: voli di linea • Trasferimenti privati • Sistemazione in hotel 3/4 stelle in camera doppia • Trattamento di pensione completa (compreso un box-lunch durante il trasferimento da Urgench a Bukhara) • Visite ed escursioni indicate nel programma (parte di ingressi inclusi) • Guida/accompagnatore locale parlante italiano • Accompagnatore 50&Più Turismo dall’Italia. Le quote non comprendono: tasse aeroportuali (€ 195) • Assicurazioni (€ 80) • Escursioni e visite facoltative • Mance • Bevande • Extra personali e tutto quanto non specificato. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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__PREVIDENZA__ Con la legge di BilanCio 2020 e Con provvedimento di legge dello sCorso anno (deCreto legge n. 4 e legge di Conversione n. 26) in tema di riforme delle pensioni sono state introdotte importanti novità. sembra, comunque, che per fare cassa non si possa fare a meno di intervenire sulle pensioni. pensiamo alla manovra economica di fine 2011 (legge fornero) che ha scontentato tutti e, nonostante siano passati nove anni, restano tanti dubbi che assillano i prossimi e futuri pensionandi. le domande sono sempre le stesse: quando andrò in pensione? e con quanto? proviamo ad indicare in modo semplice cosa cambia quest’anno.

C

PENSIONE 2020: VECCHIE E NUOVE REGOLE Cercando di fornire risposte semplici, vediamo di chiarire cosa cambierà in tema di pensioni nel corso dell’anno entrante

a cura di gianni tel

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“QUOTA 100” CONSENTE DI ANDARE IN PENSIONE IN ANTICIPO, MATURANDO, ENTRO IL 31 DICEMBRE 2021, IL REQUISITO DELL’ETÀ (ALMENO 62 ANNI) E DEI CONTRIBUTI (ALMENO 38)

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introdotta in via sperimentale per il triennio 2019/2021, consente di andare in pensione in anticipo, maturando “Quota 100” come somma di età (almeno 62 anni) e contribuiti (almeno 38). sarà fruibile fino al 31 dicembre 2021, termine entro il quale vanno maturati età e contributi (per conseguire il diritto), ma la domanda di pensionamento potrà essere fatta anche successivamente. ne possono fruire tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati sia del settore privato e pubblico. sono esclusi forze armate, forze di polizia e polizia penitenziaria; personale operativo dei vigili del fuoco; guardia di finanza. Con “Quota 100” sono previste le “finestre” che fissano la decorrenza della pensione dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per i dipendenti pubblici. va chiarito, poi, che per questa prestazione è previsto un assegno più magro, visto che si cessa prima l’attività lavorativa (62 anni) e quindi ci sono meno anni di contribuzione. inoltre, il coefficiente di calcolo applicato è più basso per le età più giovani, dato che il montante accumulato viene spalmato su più anni di erogazione. secondo calcoli ministeriali, il taglio della pensione cresce dal 5% circa in caso di anticipo di un solo anno, mentre va oltre il 30% se l’anticipo supera i 4 anni. se si tiene conto però che la prestazione si percepisce per più tempo, la riduzione passa allo 0,22% per un solo anno di anticipo, mentre è del 9% per chi lascia il lavoro quest’anno anziché nel 2026 (al compimento di 67 anni di età e qualche mese per la vecchiaia). sempre l’attuale legge in vigore prevede anche la non cumulabilità di “Quota 100” con i redditi da attività lavorativa superiore a € 5.000 l’anno. divieto che durerà fino alla data in cui il pensionato compia l’età di vecchiaia, ossia 67 anni. È questa una condizione che scoraggia gran parte degli aventi diritto a cominciare, per esempio, dai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coldiretti) che sono obbligati a cessare le loro attività per accedere a questa nuova prestazione, nonché chi possiede elevata professionalità che, come è noto, se va in pensione si dedica a prestare consulenze. » QUOTA 100

È prorogata di un anno la misura di prepensionamento c.d. “opzione donna”. possono ottenere la pensione le lavoratrici, dei settori pubblico e privato, dipendenti o autonome, che entro il 31 dicembre 2019 hanno compiuto 58 anni di età se lavoratrici dipendenti ovvero 59 anni di età se lavoratrici autonome, in presenza anche di almeno 35 anni di contribuzione. avvalendosi di “opzione donna”, le lavoratrici possono mettersi prima a riposo in cambio, però, di ricevere la pensione calcolata tutta con il sistema contributivo (e non anche retributivo) e non prima di 12 mesi (lavoratrici dipendenti) o 18 mesi (lavoratrici autonome) dalla maturazione dei requisiti. la scelta non è indolore poiché il calcolo “contributivo” comporta spesso una decurtazione dell’assegno di circa 25-30% che resta poi per tutta la vita. Questa prestazione è comunque compatibile con eventuali redditi da lavoro dipendente, autonomo e parasubordinati. » PROROGATA L’OPZIONE DONNA


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almeno per la pensione anticipata (ex anzianità) il decreto legge n. 4/2019 ha disposto la cancellazione dell’adeguamento all’aspettativa di vita fino al 2026, cristallizzando il requisito contributivo unico previsto per detta prestazione, a 41 anni e 10 mesi per le donne, a 42 e 10 mesi per gli uomini, e a 41 anni per i precoci (chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni di età). la novità ha avuto effetto dal 1° gennaio 2019 annullando in questo modo l’incremento di 5 mesi già previsto. la possibilità di accesso a tale pensione, però, si consegue trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti. non è prevista la distinzione tra dipendenti pubblici e privati, a differenza di quanto indicato nella “Quota 100”. » PENSIONE ANTICIPATA

È disponibile anche quest’anno l’anticipo pensionistico (ape) nelle tre versioni: sociale, volontario, aziendale. tre soluzioni che consentono di ottenere uno scivolo economico verso la pensione vera e propria. in particolare l’ape sociale è a carico della fiscalità generale, un sorta di prepensione assistenziale di accompagno alla pensione. per accedere a questo anticipo gratuito occorre avere 63 anni di età, rientrare in una delle quattro categorie di beneficiari (disoccupati, caregivers, invalidi civili, addetti a mansioni gravose) e, al momento, 30 o 36 anni di contribuzione. la prestazione viene concessa fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia e l’importo è pari a quello della pensione maturata al momento della domanda dell’ape, con un massimo di € 1.500 lordi mensili erogati per 12 mensilità l’anno. occorre, poi, aver smesso di lavorare, ma successivamente detta prestazione è compatibile con la ripresa dell’attività lavorativa se da quest’ ultima deriva un reddito fino a € 8.000 l’anno da lavoro dipendente e fino a € 4.800 da lavoro autonomo. nella Tabella A che si riporta è indicato come ottenere quest’anno alcune importanti prestazioni di pensione, tenendo conto dell’età e dei requisiti contributivi richiesti. Infine in applicazione delle particolari normative evidenziate i chiarimenti e gli approfondimenti (possibili scelte e, tra queste, le più convenienti) si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiuEnasco, che con esperti operatori assiste da sempre gratuitamente su tutto il territorio nazionale. » APE SOCIALE

TABELLA A - COME ANDARE IN PENSIONE NEL 2020 ETÀ

TIPO DI PENSIONE PENSIONE DI VECCHIAIA (donne e uomini)

67 anni

PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA

71 anni

CONTRIBUTI 20 anni 5 anni

PENSIONE ANTICIPATA DONNE

41 anni e 10 mesi

PENSIONE ANTICIPATA UOMINI

42 anni e 10 mesi

QUOTA 41 (per soli lavoratori precoci)

41 anni

QUOTA 100

62 anni

38 anni

PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA (COMPUTO)

64 anni

20 anni

OPZIONE DONNA • lavoratrici dipendenti • lavoratrici autonome

58 anni 59 anni

35 anni 35 anni

63 anni

30 anni

63 anni

36 anni

APE SOCIALE • lavori gravosi

Per il 2020 minimi aumenti alle pensioni Minimi aumenti per le pensioni in pagamento quest’anno. Il decreto interministeriale Economia - Lavoro di fine novembre ha ufficializzato il valore di riferimento per la rivalutazione delle pensioni all’inflazione dello 0,4% pari alla variazione del costo della vita stimato per il 2019. Tale percentuale è più bassa rispetto alla previsione dello 0,6% indicata nel numero di dicembre dalla Rivista 50&Più. Si riportano nella Tabella A i nuovi valori elaborati a normativa vigente. In via generale, per tutte le classi di importo i pensionati ricevono aumenti mensili lordi difficilmente superiori a €10. È stato confermato all’1,1% il tasso di rivalutazione già applicato lo scorso anno. Dunque, in questo mese, non c’è alcuna compensazione, né in positivo né in negativo, rispetto a quanto percepito nel 2019. Con l’incremento dello 0,4% l’importo minimo mensile delle pensioni per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e Coldiretti), è pari a € 515,06; la pensione al “milione di lire” sale a € 651,50; la pensione sociale passa a € 378,94, mentre l’assegno sociale è pari a € 458,82. Questi trattamenti, erogati ad oltre 2,5 milioni di pensionati, segnano un progressivo mensile di circa 2 euro. Cosa dire...

LA PEREQUAZIONE 2020 Importo di pensione mensile lorda a dicembre 2019

Fino a € 2.052,04 Oltre a € 2.052,04 fino a € 2.565,05 Oltre a € 2.565,05 fino a € 3.078,06 Oltre a € 3.078,06 fino a € 4.104,08 Oltre a € 4.104,08 fino a € 4.617,09 Oltre a € 4.617,09

Aumenti previsti prima della legge di bilancio 2018 (1)

Aumenti dovuti con la prossima legge di bilancio 2020 (2)

Scaglione in base al trattamento minimo Inps (3)

0,40% (100% Istat)

0,40% (100% Istat)

Fino a 4 volte

0,36% (90% Istat)

0,30% (77% Istat)

Oltre 4 fino a 5

0,36% (90% Istat)

0,20% (52% Istat)

Oltre 5 fino a 6

0,30% (75% Istat)

0,18% (47% Istat)

Oltre 6 fino a 8

0,30% (75% Istat) 0,30% (75% Istat)

0,18% (45% Istat) 0,16% (40% Istat)

Oltre 8 fino a 9 Oltre 9 volte

(1) La percentuale di aumento riguarda i singoli scaglioni di reddito. (2) Veniva applicato all'intera pensione la percentuale di aumento relativo allo scaglione più alto. (3) L'importo minimo Inps 2020 è pari a € 515,06 mensili, ovvero € 6.695,78.


Senza una esplicita richiesta alcuni trattamenti assistenziali e previdenziali che ti spettano, non vengono riconosciuti. Sono i “diritti inespressi”. Vieni a verificarli presso i nostri uffici di Patronato. RIENTRANO NEI DIRITTI INESPRESSI: • l’assegno per il nucleo familiare; • l’assegno familiare; • l’integrazione al trattamento minimo; • le maggiorazioni sociali; • la maggiorazione per ex combattenti; • la 14esima mensilità • l’aumento al “milione” • le prestazioni a favore degli invalidi civili

Rientrano, inoltre, i diritti insorti dopo il pensionamento, come il Supplemento di Pensione.

Per una verifica dei tuoi “diritti inespressi” e per il ricalcolo della tua pensione, rivolgiti al Patronato 50&PiùEnasco. Ti ricordiamo che la prescrizione di questi diritti è quinquennale, quindi è possibile recuperare le somme spettanti e mai percepite nei cinque anni precedenti. Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione per fornirti tutta l’assistenza e la consulenza necessarie. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

www.50epiuenasco.it

Aderente a:

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__FISCO__ IL REGIME FORFETARIO È RIVOLTO AI CONTRIBUENTI, PERSONE FISICHE, ESERCENTI ATTIVITÀ D’IMPRESA, ARTI O PROFESSIONI, IN POSSESSO DI DETERMINATI REQUISITI. La sua applicazione ha destato da sempre notevole interesse e ciò anche rispetto ad una corretta attuazione dei principi costituzionali. Il regime in questione è stato introdotto dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e, successivamente, dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di Bilancio 2019), con portata estensiva dell’ambito di applicazione. Gli interventi a questo regime, presumibilmente, non sono terminati in quanto, in sede di redazione del presente articolo, la bozza di Legge di Bilancio 2020 contiene modifiche che saranno successivamente vagliate ed esaminate. In attesa che venga approvata la Legge di Bilancio è importante fare un quadro sull’attuale situazione normativa, e ciò anche perché l’Agenzia delle Entrate è ulteriormente intervenuta con chiarimenti che dovranno essere considerati in seguito. L’Agenzia delle Entrate, dopo un interpello presentato da un contribuente, si è interessata ed ha esaminato in modo specifico le cause ostative al regime forfetario, di cui alla lettera d-bis del comma 57 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014, modificato dalla Legge di Bilancio 2019, che prevede la non applicabilità del regime forfetario alle persone fisiche la cui attività sia esercitata, prevalentemente, nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro, o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero, nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro. La ratio di detta norma consiste nella volontà di evitare artificiose trasformazioni di attività di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo, prevedendone un periodo di sorveglianza. A tale fine l’Agenzia ha precisato che per la decorrenza della causa ostativa assume rilevanza l’anno di applicazione del regime e non l’anno precedente, dal momento che il requisito della prevalenza può essere verificato solo al termine del periodo d’imposta di applicazione del regime forfetario. Conseguentemente, in linea generale, qualora il contribuente abbia la situazione che rientri nella normativa sopra indicata, potrà applicare, per il 2019, il regime forfetario, in quanto la presenza della causa ostativa va valutata alla fine del suddetto anno e, ove ne sia accertata l’esistenza, decadrà nel 2020. Come detto precedentemente, la bozza di Bilancio 2020 ha in previsione di inserire nella norma in esame un’ulteriore causa ostativa, rappresentata dall’essere pensionato. Vedremo in seguito quale evoluzione e quali limiti di applicazione avrà la norma.

I

IL REGIME FORFETARIO, CHIARIMENTI E POSSIBILI CAMBIAMENTI

L’approvazione della Legge di Bilancio 2020 potrebbe apportare ulteriori modifiche ma, nel frattempo, facciamo il punto sulla normativa attuale a cura di Alessandra De Feo

+

PER LA DECORRENZA DELLA CAUSA OSTATIVA È RILEVANTE L’ANNO DI APPLICAZIONE DEL REGIME E NON L’ANNO PRECEDENTE, DAL MOMENTO CHE IL REQUISITO DELLA PREVALENZA PUÒ ESSERE VERIFICATO SOLO AL TERMINE DEL PERIODO D’IMPOSTA DI APPLICAZIONE DEL REGIME FORFETARIO


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

G «Gelate notturne e grande freddo. Questa fase, oltre che incomoda agli uomini e agli animali bovini, non gioverà a qualche genere di piante» Almanacco Barbanera 1890

a cura di

GENNAIO È PER METÀ FESTAIO! Insomma, anche il proverbio ci ricorda che a scaldare il mese più gelato dell’anno ci sono ancora un bel po’ di feste, pronte a dare slancio ed energia al nuovo anno che nasce. Ultima ad arrivare l’Epifania, pronta a passare il testimone a sant’Antonio, chiamato a dare il via alle allegrezze del Carnevale. Perché al gelo d’inverno, il buonumore scalda i cuori e ci prepara al tempo nuovo, punteggiato magari da qualche fiocco di neve o dal freddo pungente, che purifica la terra. Ci sono poi gli ultimissimi frutti da raccogliere: ancora corbezzoli e i cachi dal bel colore arancio. Da gustare freschi o forse destinare alla preparazione di meravigliose confetture. Tra casseruole e barattoli, si seguono le ricette della tradizione, o magari quella di casa, scovata in qualche vecchia agenda. Intanto nel calendario arrivano i giorni della merla, quelli che tradizione vuole siano i più gelidi dell’anno. 90 I spazio50.org I GENNAIO 2020

GENNAIO

VERSO IL NUOVO ANNO CIME DI RAPA (Brassica rapa sylvestris)

Fa bene perché... Le cime di rapa, note anche come broccoletti, hanno un basso contenuto calorico che le rende ideali nelle diete. Ricche di antiossidanti, abbondano anche in fibre, minerali, ferro, calcio e vitamine A, C, K e B. Sono disintossicanti, rimineralizzanti, antistress, antinfiammatorie. Il proverbio La rapa e il rapanello fanno il viso bello.

Pollice bio Pasqua di Befana, la rapa perde l’anima. Facili da coltivare, le rape crescono bene nelle zone a clima mite e temperato-umido. Temono la siccità e le alte temperature, ma non il freddo. In vaso chiedono contenitori abbastanza profondi, con terriccio capace di trattenere l’umidità. La semina Si può fare scalarmente, in Luna calante, da aprile a settembre, senza interrare troppo il seme: sono sufficienti buchette di 1-2 cm. Una volta spuntate si diraderanno lasciando 8-10 cm tra le piante per le rape da radice, e 35-40 cm per le rape da broccoletti o da cime. Queste ultime si seminano anche in agosto, senza diradamento. Raccolta e conservazione Le rape raccolte dopo i primi freddi invernali sono le migliori. Quanto alle cime di rapa, si raccolgono in Luna crescente, da novembre a primavera, staccando infiorescenze e foglie insieme allo stelo centrale prima che i fiori comincino ad aprirsi. Nei climi più freddi si possono conservare in scatole o sacchi di rete, in luogo fresco e asciutto.


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BUONO A SAPERSI!

Aspettando la Befana Tutti i bambini attendono con ansia l’arrivo della Befana, con il suo sacco pieno di doni, dolci e l’immancabile pezzo di carbone. E siccome piace anche agli adulti, prepariamolo in casa con 1 kg di zucchero semolato, 300 gr di acqua, un albume e del colorante nero naturale. Bollire l’acqua con 300 gr di zucchero sino allo stadio di caramello, quindi aggiungere il colorante nero. Battere a neve l’albume, unirvi lo zucchero rimasto ridotto a velo e aggiungere tutto al caramello. Appena duro rompere a pezzettoni e donarlo ai più... buoni!

NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: aglio, cardi, carote, catalogna, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cime di rapa, cipolle, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, sedano, spinaci e valerianella. FRUTTA: arance tarocco, cachi, cedri, clementine, corbezzoli, limoni, pompelmi, mandarini, mele Golden e Deliziose, kiwi e pompelmi. AROMI: alloro, rosmarino, salvia e santoreggia.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Quando freddo e gelo riducono i lavori all’aperto, un’attenzione in più si dedica alle piante in casa. Se allora la Stella di Natale - la poinsettia o Euphorbia Pulcherrima - perde pian piano le belle foglie rosse, basterà potare i rami spogli, sistemarla in un ambiente caldo e buio, e rinvasarla poi a maggio. In ottobre ricomincerà a germogliare. Sul terrazzo è invece il momento di controllare l’efficienza delle protezioni sistemate in autunno. In caso di neve, rimuoverle dai rampicanti e dai sostegni per non compromettere la stabilità delle piante, lasciandole invece sopra le cassette che ne saranno protette. Continua la raccolta di cavoli, porri, valerianella, verze in Luna crescente per il consumo fresco, in calante per la conservazione. Sempre in crescente seminare in semenzaio cavolfiori e cavolo broccolo. In giardino è il momento di seminare in semenzaio azalee, begonie, primule, tuberose e bulbi a fioritura primaverile. Mettere a dimora e/o trapiantare alberi, arbusti e rampicanti a foglia caduca e rosai a radice nuda. Piantare anche i bulbi dei gladioli e preparare il terreno per avere le fragole in mezzo ai fiori. In Luna calante mettere a dimora in piena terra o in vasi capienti sul balcone i bulbilli di aglio e di cipolla invernale e seminare in semenzaio lattuga, radicchio estivo, ravanello, rucola, sedano, valerianella. In giardino lavorare superficialmente il terreno, aggiungendo concimi organici.

SE HAI ½ GIORNATA

UNA CASA PER LE COCCINELLE

Se nulla sembra muoversi nel giardino e nell’orto, in realtà la vita non si è fermata. Nei piccoli tronchi abbandonati e sotto i mucchi di foglie secche, stanno svernando vari insetti, tra cui le utilissime coccinelle. Sono lì, in attesa; poi, quando arriverà il caldo, torneranno efficientissime nel loro lavoro di lotta biologica ai dannosi afidi degli alberi da frutto e degli ortaggi. Ma ora, con il freddo e il gelo dell'inverno, è nostro il compito di pensare a loro mettendo a disposizione dei ripari, ad esempio, piccole cataste di legna o qualche tronchetto cavo in un punto del giardino al riparo dalle intemperie. Oppure si potrà costruire un vero e proprio hotel per coccinelle e insetti utili, realizzando una casetta in legno aperta su due lati, all'interno della quale inserire piccoli rami, cortecce, tronchi e foglie.

Dice il proverbio... Sereno a Capodanno, sereno tutto l’anno La Luna di gennaro luce come il giorno chiaro Gennaio dei gatti, febbraio dei matti

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 07.28 e tramonta alle 16.39. L’11 sorge alle 07.27 e tramonta alle 16.49. Il 21 sorge alle 07.23 e tramonta alle 17.00. Le giornate si allungano. Il 1° dicembre si hanno 9 ore e 11 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 9 e 59 minuti. Si guadagnano 48 minuti di luce. LA LUNA

Il 1° sorge alle 11.24 e tramonta alle 22.51. L’11 tramonta alle 08.03 e sorge alle 17.36. Il 21 sorge alle 04.21 e tramonta alle 13.57. Luna crescente dall’1 al 9 e dal 25 al 31. Luna calante dall’11 al 23. Luna Piena il 10. Luna Nuova il 24.

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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

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ORIZZONTALI 1. La massima divinità egizia; 3. Vi si teneva l’orologio; 9. Tra le nuvole; 11. Denota indecisione; 13. La Ilaria inviata di guerra uccisa in Somalia nel 1994; 15. Abbrevia poco; 16. Così è anche detto il Parrocchetto ondulato; 21. Poco stimabile; 22. Città belga sulla Schelda; 25. Una voce di malcontento; 27. La Degli Esposti attrice; 29. Impianto di trasporto con vagoncini sospesi; 32. Un dio del mare nella mitologia irlandese; 33. Fu uno degli esponenti più importanti del melodramma verista; 36. Un'operetta di Franz Lehár; 37. Un conflitto brevissimo; 38. Vi si consegna il Nobel per la Pace; 39. Sono opposti nella bussola; 40. Articolo per amici; 41. In rima; 42. Andare in breve; 43. Colosso petrolchimico; 44. È simile alla ninfea; 46. Una delle due figlie malvagie di Re Lear; 48. Tuoi in Francia; 50. Geni senza pari; 51. Nome maschile dell’est Europa; 52. Il continente più vasto; 53. Costringe il tennista a ripetere il servizio;

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55. Era simile alla suite; 59. Pende dalla lenza; 60. Lo dice chi acconsente; 61. Celebre soprano bulgaro naturalizzato italiano; 65. Regnarono a lungo in Italia; 67. Riconosciuto, individuato; 69. Animale da soma; 70. Fiore che si regala in segno di stima e ammirazione; 71. La lingua siamese; 72. Ente Morale. VERTICALI 1. Un arnese del falegname; 2. Elevati; 3. Le hanno gatti e topi; 4. Così sono dette certi centri per cure estetiche; 5. Combattimento, duello; 6. Un articolo determinativo; 7. L’antica lingua provenzale; 8. Estremamente magro;

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9. Una colla bianca; 10. Tra sett e nov; 12. Il gusto che piace di molti aperitivi; 14. È famoso quello da Palestrina; 17. Lo è il seme del ricino; 18. Precede il pi greco; 19. Andare, portarsi; 20. Una delle arpie; 22. Fu il primo cosmonauta; 23. Abbandonata da tutti; 24. La capitale dello Stato brasiliano del Pará; 26. Il nome della Dagover celebre attrice tedesca del passato; 28. Una roccia a precipizio; 30. Elogiare; 31. Pratici indumenti dell’abbigliamento casual; 34. La nazione europea che confina con il maggior numero di Stati;

35. Vi s’infila il bottone; 36. Un comune della Sardegna sud-occidentale; 39. Lo sono le persone di valore; 40. Tutt’altro che magra; 43. Il valore dei danni; 45. Fu capitale del Giappone; 47. Il nome di Copland; 49. Le incrociavano i duellanti; 50. Le sferette del rosario; 51. Il più celebre zio della letteratura russa; 54. La fine di Carmen; 56. Il Gance regista del film Napoléon del 1927; 57. Un avverbio di luogo; 58. Il 27° Presidente Usa; 62. Antico educatore privato; 63. Il nome della Basinger attrice; 64. Lo sport di Thoeni e Tomba; 66. Sigla di Vicenza; 68. Il mantra buddista.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Lo favorisce il vento; 3. Le bianche tagliano; 5. Il Desio che scalò il K2; 6. Ritornano agli editori; 7. La gode il solitario; 8. Verificare controllando attentamente; 10. Sta davanti al video; 12. Spronato, stimolato; 13. Hanno mine più o meno dure; 14. In questo modo; 16. Le otto di sera; 17. Severo e scostante;

18. Gli apparecchi per le Tv a pagamento; 21. Fu definito il Warhol italiano. VERTICALI 1. Lo seguono costantemente gli operatori di borsa; 2. Gli anni d’un secolo; 3. Un giornale che non dice niente di nuovo; 4. Salmo funebre; 5. Uno strumento a corda; 8. Onorate, stimate; 9. Già previsto come sicuro;

11. Permessi dalla legge; 14. Mitologico fiume degli Inferi; 15. Giovane donna non ancora sposata; 1

16. Dare a prezzo; 17. Misterioso, enigmatico; 19. Andavano a 33 o a 45 giri; 20. Assale il pauroso.

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stuzzica

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Enrico Diglio

TEST 1 Osservate attentamente le sottostanti sei stelle contenenti numeri e le parole ad esse collegate e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale numero va inserito nell’ultima stella.

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ORIZZONTALI 1. Uno spumante; 4. Pubblico Ministero; 6. I delfini più grandi e veloci; 8. Una particella pronominale; 10. Due romani; 11. Precedono le semine; 14. Divertente genere teatrale; 15. Gigante europeo dell’acciaio; 16. A noi; 17. In fondo a sinistra; 18. Le lettere nella formula dell’acqua; 19. Brasile, Russia, India e Cina; 21. Lo è tutto il mondo. VERTICALI 2. Un mezzo uomo; 3. Un giardiniere meccanico; 4. Esprime il grado di acidità o di basicità delle soluzioni; 5. Prostituta; 7. Tentennare… nel manico; 8. Sono detti anche bertucce; 9. Incassa le imposte; 12. Quel che l’inesperto deve ancora imparare; 13. A volte è confesso; 20. Il disegno meno degno.

REBUS Lionello 4 5

TEST 2 Osservate attentamente le sottostanti quattro coppie di figure e le terne di numeri ad esse associate e dite quale dei numeri sotto riportati può essere, secondo logica, considerato “intruso”. a)

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INDOVINELLO Favolino » L’ARRESTO DEL BOSS Questo avvenne in aprile: e come niente, proprio nei bassi fondi l’han pescato; ma lui non ha parlato chiuso nel suo mutismo.

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REBUS Lionello 5 4 3 2 5 GENNAIO 2020 I 95


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oroscopo di Aldebaran

GENNAIO

Attore

ANTONIO ALBANESE

soluzioni

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22 DIC. I 20 GEN. Forse vi farà piacere sapere che il 2020 passerà sotto i buoni influssi delle stelle. Sarà un po’ il vostro anno. Durante questo mese, contatti positivi con il mondo della burocrazia.

24 AGO. I 22 SET. Un problema riguardante la casa, un amico lontano o forse un genitore sarà felicemente risolto. Le stelle vi saranno favorevoli, a condizione che abbiate un atteggiamento positivo.

ariete

bilancia

21 MAR. I 20 APR. Ottime possibilità per fare dei lavori di ristrutturazione nella vostra casa. Attenzione, però, al vostro comportamento fra le mura domestiche: non siate troppo duri con chi vi vuole bene.

23 SET. I 22 OTT. È arrivato il mese in cui potrete staccare la spina e concentrarvi solo su cose che vi piacciono. Feste, amici, riunioni piacevoli. Avvertirete il desiderio di sentirvi più leggeri e ci riuscirete!

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21 APR. I 20 MAG. Favoriti i brevi viaggi verso luoghi romantici e i contatti con i vicini. Sarà apprezzata la vostra capacità di scrivere. Possibilità di un lascito. Cercate di curare il vostro aspetto e la salute.

23 OTT. I 22 NOV. Buon mese, soprattutto per quello che riguarda la situazione finanziaria. Le stelle vi aiuteranno a decidere e a fare un buon investimento. In arrivo ottime notizie da parte di figli o nipoti.

gemelli

sagittario

21 MAG. I 21 GIU. Farete la conoscenza di una persona che diventerà un amico fedele. A casa passerete dei momenti felici. Particolarmente favoriti i contatti con bambini. Proteggetevi dalle correnti di aria.

23 NOV. I 21 DIC. Un nuovo anno pieno di soddisfazioni. Saprete fare le cose giuste al momento giusto e i risultati positivi non si faranno attendere. Curate sempre bene la salute. Possibilità di viaggi.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. Ci vorrà un controllo medico dopo gli stravizi delle feste natalizie. Le stelle consigliano tisane e cure depurative. Otterrete vantaggi da fratelli, parenti stretti o vicini di casa. Fortuna al gioco.

21 GEN. I 19 FEB. Sta per iniziare una fase positiva. Le vostre attività, dovunque esse si svolgano, si troveranno sotto una buona stella. Gli amici si riveleranno fedeli e affettuosi. La salute sarà buona.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. Verrete protetti dalle stelle per tutto il mese. Sarà possibile un ritorno di fiamma. In famiglia, solo con l’accondiscendenza e il savoir faire vincerete ogni polemica. Non siate ansiosi.

20 FEB. I 20 MAR. Sarà un mese in cui tutti vi ammireranno molto per la vostra intelligenza e saggezza. Organizzate un bel viaggio con le persone che avete più a cuore. Fate il vaccino antinfluenzale.

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REBUS (5 4 3 2 5) ReC arpa; cetra L è; G Enti = Recar pace tra le genti REBUS (4 5) pupi A,va TI = Pupi Avati INDOVINELLO L’arresto del boss = Il pesce

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

Il numero che va sostituito al punto interrogativo nella stella contrassegnata dalla lettera f) è 7. Esso, infatti, consente di utilizzare lo stesso criterio impiegato negli altri tre casi: in ogni stella compare un numero uguale al numero di lettere che compongono la parola associata alla stella. DISCESA è composta da sette lettere Il numero contenuto nella stella associata alla parola è 7

TEST 2

Il numero che può essere considerato”intruso” è il 16, associato alla coppia di figure contrassegnata dalla lettera c). Esso, infatti, come tutti i terzi numeri associati alle coppie di figure, dovrebbe essere il risultato della moltiplicazione dei numeri dei lati delle due figure, mentre il primo e il secondo numero rappresentano il risultato rispettivamente dell’addizione e della sottrazione dei lati della figura rossa e di quella verde; in questo caso il risultato della moltiplicazione è uguale a 20 (cinque lati del pentagono moltiplicati per quattro lati del trapezio) e non 16 come “erroneamente” riportato.


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SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 06 6872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

BAMBINI INVISIBILI, ANIME SENZA DIRITTI

Sono venuti al mondo ma, senza iscrizione all’anagrafe, per i loro governi e per la legge non esistono. Una realtà per 166 milioni di bambini, quasi tutti dell’Africa subsahariana GENTILE DIRETTORE, leggo sempre con grande piacere la rivista che lei dirige, trovandola molto interessante, piena di spunti riflessivi e non soltanto per noi che abbiamo da un pezzo superato “gli anta”. Nel numero di dicembre ho visto un bell’articolo a cura del Centro Studi 50&Più, dedicato all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in cui si analizzano minuziosamente i punti che riguardano la vita di noi anziani e, scusate il gioco di parole, si fa il punto sulle politiche messe in campo. Mi riallaccio a questo articolo, perché ho letto una notizia diffusa dall’Unicef che mi ha lasciato un grande sgomento e che riguarda i cosiddetti “bambini invisibili”. Da uno studio da loro effettuato risulta che 166 milioni di bambini, al di sotto dei 5 anni, non sono registrati all’anagrafe. Questo com-

porta (cito dal sito dell’Unicef) che se un bambino non è iscritto all’anagrafe, “non esiste per il governo o per la legge. Senza prove che ne attestino l’identità, i bambini restano spesso esclusi dall’accesso all’istruzione, alle cure mediche o da altri servizi di prima necessità, e sono più vulnerabili allo sfruttamento e agli abusi”. La maggior parte dei bambini invisibili risiede nell’Africa subsahariana: Etiopia (3%), Zambia (11%) e Ciad (12%), che hanno i tassi di registrazione alla nascita più bassi del mondo. Garantire l’identità legale di ogni bambino rientra tra gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (che voi avete trattato vedendoli dalla parte degli anziani. Da qui, il mio aggancio...) da raggiungere nel 2030, ma francamente non so proprio se verrà raggiunto. Guardo i miei nipoti e immagino che cosa sarebbe di loro se si trovassero nella stessa situazione di quelle povere creature. Trovo atroce che si ignori l’esistenza di milioni di bambini e che nessuno si preoccupi di garantire loro un futuro. Angela Costanzi Infatti è atroce, signora Angela, ma fortunatamente il problema non è sfuggito all’Unicef, e anche noi, grazie a lei, ne stiamo parlando. È poco? Certo. Potremmo fare di più? Certamente, ma intanto facciamo questo piccolo passo, e con questa sua lettera puntiamo un faro su questo dramma. Sta, poi, ad ognuno di noi trovare la strada giusta per agire concretamente. GENNAIO 2020 I 97


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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

TRASFORMAZIONI TERZA ETÀ VITALE SEGRETI DELLE OSSA PET THERAPY Questo spazio offre informazioni, LIBRI curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it oppure al 0424708910.

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TRASFORMAZIONI PIÙ ASSISTENZA IN EUROPA Il nuovo studio sull’invecchiamento in Europa presentato da Eurostat conferma il progressivo invecchiamento della popolazione e sottolinea come, per questo cambio demografico, il bisogno di assistenza sia aumentato, soprattutto tra gli over 85. I dati mostrano anche che sono le donne in età anziana a sperimentare più facilmente povertà e gravi condizioni di salute.

ITALIA-FRANCIA, RECORD DI CENTENARI Gli italiani detengono insieme ai loro cugini d’oltralpe il record degli ultracentenari: al 1° gennaio 2019 erano infatti 14.456 gli over 100, di cui l’84% donne. Negli ultimi 10 anni la popolazione super longeva è diminuita. Il fenomeno si spiega con il fatto che sono entrati in questa fascia di età le coorti di popolazione poco numerose, comprendenti i nati in corrispondenza del primo conflitto mondiale.

TERZA ETÀ VITALE

VIDEOGAME D’ARGENTO I giocatori svedesi “Silver Snipers”, in italiano “Cecchini d’Argento”, hanno vinto il torneo Battle of the Nordics e poi il Dream-Hack. La squadra è composta da giocatori con un’età media di 71 anni che sono diventati campioni in questo e-Sport, affrontando competizioni agonistiche combattute nelle arene digitali, di norma frequentate dai giovani. Lo svantaggio dell’età in termini di minori riflessi è superato grazie all’esperienza e alla maggiore disponibilità di tempo per giocare.

LE DAMAS E I PAS In Cina è frequente vedere nei parchi e negli spazi pubblici anziani fare balli di piazza e di hip hop, praticare tai chi, kung fu, o giocare a ping pong e a scherma. Sono le Damas e i Pas, donne e uomini nati negli Anni ’50, che hanno visto nella vita carestie e disordini politici. Ora possono dare priorità al proprio tempo libero e alla felicità.

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SEGRETI DELLE OSSA

LA MEMORIA PASSA PER LE OSSA Dalle ricerche del premio Nobel per la Medicina Eric Kandel risulta che l’osteocalcina, ormone prodotto dalle ossa, diminuisce la perdita di memoria dovuta all’invecchiamento. Con esperimenti sull’ippocampo dei topi, Kanel ha dimostrato che, somministrando loro osteocalcina, migliorava la capacità di riconoscere un oggetto già conosciuto o un ambiente in cui avevano vissuto un’esperienza negativa. FACILE COME BERE UN BICCHIERE D’ACQUA L’acqua si è dimostrata ottimale per rinforzare lo scheletro e contrastare l’osteoporosi. Il calcio è presente in pochi alimenti e non è facile quindi assumerne le quantità raccomandate. L’acqua è un’ottima sorgente naturale di calcio, non apporta calorie e, unita ad uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata, mantiene le ossa forti. Tel: 0322841903 800995988

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PET THERAPY UN COMPAGNO PER TUTTI In Francia la Spa - Société Protectrice des Animaux ha lanciato il progetto Famille seniors per agevolare gli anziani che desiderano adottare un animale. I servizi sociali dei comuni iden-

tificano l’anziano e la Spa, che resta proprietaria dell’animale, e valutano se il nuovo padrone abbia bisogno di un aiuto economico per le spese veterinarie. Il vantaggio è duplice: anziani più felici e rifugi per animali meno congestionati.

MEDICINE PELOSE Gli animali domestici influenzano positivamente la nostra salute. Per chi vive solo, avere un gatto o un cane riduce il rischio di mortalità cardiovascolare fino al 36%. Gli animali portano sollievo emotivo anche ai malati di Alzheimer, riuscendo a stabilire rapporti fortemente empatici e a comunicare con loro. Una ricerca americana ne sottolinea inoltre l’utilità quando si deve superare un lutto. Tel: 0322841903 800995988

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LIBRI INVECCHIARE CON SAGGEZZA

di Martha C. Nussbaum, Saul Levmore Il Mulino, 2019, pp. 323

Invecchiare significa anche vivere più a lungo di altri ed entrare in una fase della vita dove non sempre si può contare su esperienze altrui. Ciò richiede una buona dose di consapevolezza e la disponibilità ad apprezzare le diverse prospettive che la vecchiaia offre. Gli autori affrontano temi legati allo stigma sociale che accompagna la senilità, dimostrando come confrontarsi possa costituire uno dei grandi piaceri dell’invecchiare.


ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.

Dal 2003 Fondazione Umberto Veronesi sostiene i migliori ricercatori, impegnati a trovare nuove terapie per i tumori, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Scopri di più su lasciti.fondazioneveronesi.it Per saperne di più e ricevere gratuitamente la guida informativa sui lasciti, telefona allo 02.76018187 o scrivi una e-mail a lasciti@fondazioneveronesi.it In alternativa, compila il coupon e invialo via fax al numero 02.76406966 oppure in busta chiusa a Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5 - 20122 Milano.

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