Giugno 2019

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Anno XLI n. 6 Giugno 2019 Euro 2.50

Senior al volante: quanto conta davvero l’età?

Investigatori in prima linea per tutelare la nostra Arte

In Giordania, alla scoperta Alimentazione e salute: ancora troppe leggende del Regno Hashemita

VIAGGI

SCIENZE

Guidare si può, se la sicurezza resta in primo piano

Il generale Riccardi e il TPC, reparto speciale dell’Arma

Un suggestivo itinerario tra palazzi, fortezze e castelli

I falsi miti sul cibo che ormai assediano il nostro benessere

INCHIESTA

SOCIETÀ


IN ITALIA, OGNI GIORNO, 1000 PERSONE SCOPRONO DI AVERE UN TUMORE.

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Dato Italia. Fonte: Registro Tumori AIRTUM 2018

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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo/Soluzioni 97. Lettere

i

società i

18

18.

Senior con la patente Quanto conta davvero l’età di L. Berti, L. Russo e R. Vinci

12.

Il Terzo Tempo Sfogliando pagine d’amore di Lidia Ravera

16.

Anziano a chi? A scuola di modernità di Rachele Randon

17.

anteprime

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www.50epiu.it

INDICE

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GIUGNO 2019

26

__SOCIETÀ__ Le campagne di crowdfunding per “finanziare” la salute Le raccolte di fondi in rete a sostegno delle spese di cura di Giovanna Dall’Ongaro

30

__le INTERVISTE__ Rita Dalla Chiesa ripercorre gioie e dolori, affetti e perdite Nel suo libro Mi salvo da sola tanti ricordi e il racconto di una vita di Giada Valdannini

36

__SOCIETÀ__ Infrastrutture d’Italia: sì o no? Il dibattito è ancora aperto Il punto della situazione, dalla scarsa manutenzione alle opere in itinere di Ilaria Romano

Streaming e serie Tv Il 33% del pubblico è over di Rossana Martini

24. Mestieri di ieri Allevare è proprio un’arte di Carlotta Poselli

34. Divorzi over 50 Un fenomeno in crescita di Lavinia Viti

50. Italia In...Canto Audizioni da Nord a Sud di Luisella Berti

51.

La Festa della Musica Eventi in Italia e non solo di Anna Mercuri

53. Detective per l’Arte Carabinieri in prima linea di Raffaello Carabini

56. Cruelty free fashion La moda diventa etica di Winda Casula

60. Turismo del benessere Per ritemprare la mente di Barbara Di Sarno GIUGNO 2019 I 3


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viaggio

cultura i

45. Libri 46. Arte 47. Teatro 48. Musica 49. Cinema

64. Incantevole Giordania

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Nel magico Regno Hashemita di Loris Porcheri

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

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68. Il pinguino imperatore Gli scienziati lanciano l’allarme: la specie rischia l’estinzione di Giulia Rachele Deli

70. Bandiere Blu d’Italia

parliamo di...

Quest’anno ben 182 comuni ne sono stati insigniti di Giovanni Orso

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72. Sigarette elettroniche e Htp Il fumo 2.0 ha ancora troppe domande senza risposta a cura di Fondazione Veronesi

74. Le bugie non si mangiano Sfatiamo i falsi miti alimentari che assediano la nostra salute di Paola Stefanucci

77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

86. Previdenza di Gianni Tel

89. Fisco di Alessandra De Feo

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

eventi i

40. Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia Baveno ci aspetta con un fitto programma di appuntamenti di Luisella Berti

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Moderne elder Academy/Facebook, www.chipconley.com, www.visitjordan.com, Shutterstock: Sergey Didenko, tanuha2001, Stefano Guidi, Olga Vorontsova, michelangeloop, Bignai, Daniel Krason, Denis Makarenko. Foto di copertina: Contrasto. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLI - n. 6 giugno 2019 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLI n. 6 Giugno 2019 Euro 2.50

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914 SOCIETÀ

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

Senior al volante: quanto conta davvero l’età?

Investigatori in prima linea per tutelare la nostra Arte

In Giordania, alla scoperta Alimentazione e salute: ancora troppe leggende del Regno Hashemita

VIAGGI

SCIENZE

Guidare si può, se la sicurezza resta in primo piano

Il generale Riccardi e il TPC, reparto speciale dell’Arma

Un suggestivo itinerario tra palazzi, fortezze e castelli

I falsi miti sul cibo che ormai assediano il nostro benessere

INCHIESTA

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Aderente a: Finito di stampare: 23 maggio 2019

4 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma. NUMERO CERTIFICATO 8544 DEL 18/12/2018

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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UN PO’ DI DEMOGRAFIA

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale GIUGNO 2019

IN QUESTI TEMPI UN PO’ STRANI, DOVE RIESCONO A TROVARE ATTENZIONE E SEGUITO, ANCHE MEDIATICO, PERSINO I COSIDDETTI “TERRAPIATTISTI”, CI SONO VOCI CHE CERCANO DI FARSI SENTIRE PER SOTTOLINEARE CRITICITÀ CHE HANNO INVECE IMPORTANTI RICADUTE SULLA VITA DI TUTTI E SEMBRANO RIMANERE INASCOLTATE. DAL MONDO Una di queste sottolineature - o volendo, di DELLA DEMOGRAFIA questi campanelli d’allarme - riguarda quello GIUNGONO SEMPRE che i demografi chiamano “indice di dipenPIÙ FREQUENTI SEGNALI D’ALLARME denza”. In apparenza una definizione per specialisti, ma in effetti indicatore di un rapporto molto semplice: quello tra la popolazione che, a causa dell’età, si ritiene essere non autonoma - cioè dipendente, e la fascia di popolazione che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al suo sostentamento. L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore rilevante sia a livello economico che sociale. Tanto maggiore è la percentuale del rapporto, infatti, tanto minori saranno le risorse disponibili per ognuno: come dire, più sono le persone alle quali va distribuita la torta tanto minore è la quantità che ne spetterà a ciascuno! Non meraviglia, quindi, che dal mondo della demografia, che ha ben presenti numeri, classi di età, andamenti demografici presenti e soprattutto futuri, giungano sempre più frequenti segnali di allarme sulla sostenibilità del rapporto tra coloro che producono ricchezza e coloro che la ricevono soltanto. Nella parte di popolazione solitamente indicata dipendente si sono sempre considerati due segmenti di popolazione: quello da 0 a 14 anni e gli ultra 65enni. Per contro, la parte considerata “attiva” comprende convenzionalmente il bacino di popolazione dai 15 ai 64 anni. Nel momento in cui si esce dalle logiche per fasce di età e si prendono in considerazione semplicemente gli inattivi in rapporto agli attivi, la situazione riguardante le risorse ridistribuibili peggiora drammaticamente. L’indicatore che emerge da questo rapporto, si avvicina oggi in Italia al 60%, una percentuale che non solo è di svariati punti percentuali superiore agli altri Paesi europei, ma ben oltre la soglia di allarme del 50%. Questo rende gli anni a L’INDICE DI DIPENDENZA venire del nostro Paese assai poco rasÈ CONSIDERATO sicuranti considerato che per garantire UN INDICATORE sostenibilità e benessere futuro occor- RILEVANTE A LIVELLO rerebbe dar vita tempestivamente a po- ECONOMICO E SOCIALE litiche che aumentino la percentuale di popolazione attiva. La demografia (e la longevità che caratterizza il nostro Paese) richiederebbe di fare in tempo le scelte giuste in vari campi: dall’immigrazione alla natalità, dalle politiche per l’occupazione femminile a quelle per ridurre gli inoccupati al favorire le condizioni per una lunga vita lavorativa. Insomma, non proprio le politiche intraprese finora, ma essendo tempi strani e sorprendenti, chissà anche la realtà, per il bene di tutti, non riesca a dire la sua. GIUGNO 2019 I 5


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IN AGENDA DAL MONDO

IN

LEONARDO IN MOSTRA

giugno

Fino a fine mese, alle Scuderie del Quirinale, una grande mostra per celebrare e raccontare al pubblico la complessa figura di Leonardo da Vinci. www.scuderiequirinale.it

ROMA

01

FESTE JOANNIQUES REIMS

giugno

Fino al 2 tornano le Feste Johanniques di Reims. Ricordano Giovanna D’Arco e commemorano l’incoronazione di Carlo VII nella cattedrale di Reims nel luglio 1429. www.reims-fetes.com

FRANCIA

02

LO SPOSALIZIO DEL MARE

giugno

Per la 575a volta si ripete l’emozionate cerimonia dello Sposalizio del Mare. L’arcivescopo benedice le acque del mare in segno di gratitudine verso i suoi frutti. www.turismo.comunecervia.it

CERVIA (EMILIA ROMAGNA)

A PROPOSITO DI... ARCHEOLOGIA

12 minuti di gentilezza

COWORKING

Se il morale è a terra bastano 12 minuti di pensieri gentili verso il prossimo per sentirsi meglio. Lo dimostra una ricerca americana dell’Iowa State University. Altruismo e cortesia vincono sempre. www.repubblica.it

i AMBIENTE

Una App contro gli sprechi Con oltre otto milioni di utenti europei, arriva in Italia l’App danese antispreco Too Good To Go. Permette a bar, ristoranti e supermercati di vendere online a prezzi ribassati il cibo invenduto. www.ilsole24ore.it

i

STIMOLANTE... SÌ - Si lavora in spazi con-

divisi con altre persone. Fuori casa, si riesce a distinguere più facilmente il tempo lavorativo.

...MA DISPENDIOSO NO - Prendere in affitto anche solo una scrivania in un coworking può arrivare a costare qualche centinaio di euro.

IN NUMERI Sempre più persone si spostano con mezzi non inquinanti: bicicletta, veicoli elettrici o a piedi. Ma solo in due capoluoghi oltre il 50% della mobilità avviene con mezzi “green”. FONTE: WWW.INFODATA.ILSOLE24ORE.COM

Scoperta in Egitto una tomba con affreschi e iscrizioni perfettamente conservati e dai colori rimasti brillanti. Si trova nella necropoli di Saqqara, databile 3.400 anni fa, appartenente al nobile Khuwy. www.ilmessaggero.it

i ECOLOGIA

Donne in cammino È nato da tre mesi e sta già facendo parlare di sé il nuovo “network green” che unisce le energie delle donne impegnate nel mondo dei cammini e dell’ecologia. Si chiama Rete delle Donne in Cammino. www.iodonna.it SALUTE

Il bacio aiuta a difendersi dai virus, abbassa i livelli di cortisolo, in più ha un effetto booster sul metabolismo. Sono i risultati di una ricerca americana pubblicata sulla rivista Medical Hypotheses. www.glamour.it

IN TRENO, NEL CUORE DEL BELPAESE

i

Baciare riduce lo stress

CAPOLUOGHI “GREEN” D’ITALIA

CITTÀ ITALIANE CON MAGGIORE UTILIZZO DI MEZZI A ZERO EMISSIONI

MILANO

NAPOLI

TORINO

52%

50%

40%

6 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

La tomba colorata

©N. MALCANGIO - ARCHIVIO FONDAZIONE FS ITALIANE

RICERCHE

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PERISCOPIO

a cura di Samuela Gangi


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07

SAGRA DEL PESCESPADA

giugno

Una tradizione che si rinnova da 30 anni. Durante l’evento degustazioni e artigianato locale. Fino al 9 (e si ripete anche il 12, 13 e 14 luglio). www.festasangiovanni.it

ACITREZZA (SICILIA)

22

DANZA CLASSICA IN PIAZZA

giugno

Un appuntamento all’aperto: sedie da campeggio, cesti da picnic, maxischermi sulla Sechseläutenplatz, da cui viene trasmessa la diretta dal Teatro dell’Opera. www.zuerich.com

ZURIGO (SVIZZERA)

IN SPIAGGIA 23 FALÒ SPAGNA giugno

La notte di San Juan si festeggia in spiaggia accendendo molti falò. Allo scoccare della mezzanotte vengono bruciati pensieri e sentimenti negativi. www.guidavalencia.com

STILI DI VITA

La felicità? Basta sorridere Vuoi sentirti più felice? Secondo la rivista Psychological Bulletin, le espressioni facciali influenzano il cervello, spingendolo a generare sentimenti positivi. Allora, che aspetti? Sorridi! www.corriere.it

i CURIOSITÀ

Profumazioni a confronto Qual è la differenza tra “Eau de Toilette” e “Eau de Parfum”? A cambiare sono essenzialmente concentrazione di alcool e oli essenziali e la persistenza. L’Eau de Parfum ha fragranza più intensa e più duratura. www.fanpage.it

i PSICOLOGIA

Legittimata l’irriverenza CHE NE DITE DI UN VIAGGIO LUNGO LA LINEA PIÙ PANORAMICA DEL NOSTRO PAESE? È la cosiddetta Transiberiana d’Italia: la ferrovia Sulmona-Isernia. Un percorso su rotaia, a bordo di carrozze Anni ’30 e ’40, colorate fuori di marrone e verde, con dettagli dalle tinte rosse. Dai finestrini si ammirano montagne e natura, borghi e bellezze del parco della Majella e dell’Appennino, toccando quota 1.268 tra Rivisondoli e Pescocostanzo, frequentati, d’inverno, da amanti dello sci. Era il 1897

quando fu associata per la prima volta alla linea ferroviaria Mosca-Vladivostok, proprio a causa delle abbondanti nevi che in giugno lasciano il posto al verde dei prati. La linea fu inaugurata nel 1892 e corre su un tracciato di 130 chilometri, con un dislivello che va dai 400 ai 1.268 metri. Nel 2014 la Fondazione FS Italiane (www.fondazionefs.it) ha riattivato la tratta Sulmona-Carpinone (sospesa nel 2011) nell’ambito del progetto “Binari senza tempo”. Per saperne di più: www.lerotaie.com

Le imprecazioni sono indice d’onestà e trasparenza. Almeno secondo lo studio internazionale “The relationship between profanity and honesty” della rivista Psychological and Personality Science. www.repubblica.it

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Z TRENT’ANNI

8 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

SONO STATI RECENTEMENTE PUBBLICATI SULLA RIVISTA SCIENTIFICA LANCET PUBLIC HEALTH i risultati di una ricerca condotta in 195 Paesi del mondo su un periodo compreso tra il 1990 e il 2017. Per la prima volta si è indagato il rapporto tra età anagrafica ed età biologica con riferimento ai 65 anni. Si sono quindi valutati gli effetti “negativi” correlati all’età misurando 92 indicatori relativi all’alterazione di una serie di funzioni biologiche e alla perdita delle abilità fisiche, mentali e cognitive. L’indagine ha così certificato scientificamente quello che per molti era già evidente, ovvero che insieme al corredo genetico anche il contesto ambientale influisce in maniera significativa sulle condizioni psicofisiche delle persone, per cui un giapponese e uno svizzero solo a 76,1 anni dimostrano biologicamente 65 anni mentre, all’estremo opposto, chi vive in un Paese in via di sviluppo invecchia molto prima: così un abitante di Papua Nuova Guinea a 45,6 anni ha già tutti i problemi di salute correlati all’età di un sessantacinquenne. Con una differenza sostanziale di qualità della vita di ben trent’anni! In questa classifica l’Italia si piazza all’ottavo posto tra le nazioni più “giovani”. Dimostriamo infatti 65 anni ad una età anagrafica di 74 anni e 8 mesi.

Una recente ricerca pubblicata sul “Lancet” ha certificato ciò che era evidente: oltre alla genetica, è il contesto ambientale ad influire sulle condizioni di invecchiamento



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UN’EVOLUZIONE TUTTA AL FEMMINILE La rivoluzione silenziosa. Donne e lavoro nell’Italia che cambia è la mostra fotografica che racconta l’evolversi dell’occupazione femminile nel nostro Paese, alla luce del suo processo di trasformazione. A Brescia, fino al 31 luglio 2019

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+ 1 Romagna,1974 - Lavorante a domicilio

(Photo©Marina Guerra); 2 Valle di Cogne (Aosta), 1959

(Photo©Pepi Merisio); 3 Italia, 1960 (Photo©Nicola Sansone).

(Le immagini della mostra fotografica La rivoluzione silenziosa. Donne e lavoro nell’Italia che cambia sono esposte al Ma.Co.F. - Centro della Fotografia Italiana -, situato presso Palazzo Martinengo Colleoni, a Brescia).

+

3


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______IL TERZO TEMPO______

SFOGLIANDO PAGINE D’AMORE di Lidia Ravera

ALLORA: EMMA HA 63 ANNI ED È CONVINTA CHE IL SUO MATRIMONIO SIA PERFETTO, DOPO DECENNI SUO MARITO ANCORA LA DESIDERA E LA CERCA PER FARE L’AMORE. Casca perciò dalle nuvole quando scopre, fortuitamente, che il fellone ha un’amante. Bella, sportiva e trentenne. Casca dalle nuvole e si fa male, Emma. Reagisce con rabbia. Si infuria. Strepita. Digiuna. Si ubriaca. Maledice tutto il genere maschile, poi ripesca un vecchio fidanzato e ci va a letto ma non ne trae alcun beneficio. Si getta a corpomorto nel lavoro, è una donna colta e organizza, da anni, incontri per una libreria indipendente. È bravissima. E il proprietario, con cui ha lavorato gomito a gomito per decenni, sembra improvvisamente molto interessato a lei... Non vi dico gli sviluppi della storia né il colpo di scena finale. Vi basti sapere che è un romanzo, che si intitola Non essere 12 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019


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ridicola, che l’autrice è Brunella Schisa (64 anni, bellissima) e che è un romanzo d’amore. È in libreria dal maggio scorso, ed è il primo volume di una collana edita da Giunti che ha lo stesso titolo di questa pagina “Terzo Tempo”. Il secondo titolo, in libreria insieme a Non essere ridicola, è Appena in tempo di Emanuela Giordano. Sono romanzi spiritosi, in cui si ride di noi stessi (noi over 60) e delle nostre paure, ma alla fine si parte per l’imprevedibile avventura di formare una nuova coppia. È una collana dedicata. Non ce n’è una uguale in tutta Europa e forse anche fuori dall’Europa. La nostra età, in genere, non viene considerata un “target”, si sfornano storie per bambini, per adolescenti (le chiamano “young adults”, ce n’è centinaia), oppure per tutti. Mai per noi. Per questa nuova età della vita (la terza) che fino a qualche decennio fa non c’era. Fino a qualche decennio fa smettevi di lavorare e ti mettevi in pensione un attimo prima di morire. Adesso quando compi i fatidici 65 hai ancora davanti un quarto di secolo.

+

PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

Come vuoi viverlo? Aspettando la fine, facendo passare il tempo con qualche hobby senza peso e tanta infelicità e noia? Davvero soltanto i nipotini ti smuovono qualcosa dentro? Non è piuttosto che hai rinunciato a desiderare e a sentirti desiderata? Bene, la collana “Terzo Tempo” è nata per raccontare l’amore al tempo dei capelli grigi, del girovita che si allarga, della paura di essere emarginati, delle rughe e dell’esperienza. Usciranno sei romanzi all’anno, forse, più avanti, otto. Sono libri stampati con caratteri più grandi, per la gioia dei pre-

sbiti. Hanno copertine allegre e prezzi bassi, nonostante la cura e il numero delle pagine, 13 euro invece dei 19/20 cui l’editoria ci ha abituati. Sono storie che finiscono bene. E questo è l’unico obbligo imposto alle scrittrici e agli scrittori che ho ingaggiato e ingaggerò per scrivere questi “rosa d’autore” per più che adulti, questi pink-grey con cui intendo giocare con voi ed, eventualmente, insegnarvi a giocare con voi stessi. Sì, avete capito bene, questa collana me la sono inventata io e la dirigo con sincero entusiasmo. Fa parte, come

questa pagina, di un vasto progetto di rifondazione delle età della vita. L’idea è di lavorare sull’immaginario collettivo, per rimuovere tutti gli stereotipi che ci impediscono di ballare, di scatenarci, di illuderci, di innamorarci, di vivere fino in fondo, sbagliando e sognando come abbiamo sempre fatto. Lo slogan è sempre lo stesso: “per una vita che duri tutta la vita”. E se avete delle storie d’amore, sbocciate imprevedibilmente negli anni che dovrebbero essere aridi e secchi come un giardino in inverno, scrivete a questa pagina. Sarò felice di leggerle.

GIUGNO 2019 I 13


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MODERN ELDER ACADEMY

Mi rimetto IN GIOCO cerca di chi si è stati e di che cosa si è diA prima vista sembra solo una bellissima sposti a fare per rendere migliore il protenuta vicino Cabo San Lucas, in Messico, prio futuro mentre ci si incammina verso in uno di quei luoghi di cui si dice che di esso. È la Modern Elder “andrebbero visitati almeAcademy, una scuola per no una volta nella vita”, ALLA MODERN persone mature, la cui miscon le onde dell’oceano ELDER ACADEMY sione è aiutarle a riutilizche ti accompagnano SI STUDIA PER DIVENTARE “ANZIANI MODERNI”, zare le proprie conoscenze, mentre fai meditazione e DIMINUENDO LO STRESS, acquisire un ruolo di cuil verde dei giardini che ti AUMENTANDO L’ADATTABILITÀ stode e cercatore di sagfa ombra passeggiando. E PREPARANDOSI AL FUTURO gezza, eliminare lo stress Cibo meraviglioso, camere di Rachele Randon mentre ci si avvia a dispettacolari e personale ventare “un anziano modisponibile completano derno”. Tra le materie da studiare: “L’arte l’offerta ma, rispetto ad un hotel stellato, della vita reale” e “Come prepararsi per questo luogo offre molto di più: la possiun lavoro o una nuova carriera”. bilità di esplorare dentro se stessi alla ri-

In alto, Chip Conley, fondatore della Modern Elder Academy. Al centro, docente e studenti durante una delle lezioni; sopra, il primo gruppo di “laureati’.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

+ DAL CINEMA DAL TELECOMANDO A INTERNET

di Rossana Martini

Non c’è più solo il grande schermo o la televisione a trasportarci nel mondo della celluloide. Oggi i film si guardano anche su di un computer

ALLO SCHERMO DEL PC Le serie originali messe in streaming da Netflix, la più famosa piattaforma produttrice e distributrice di film, serie tv e programmi d’intrattenimento, richiamano soprattutto spettatori over 50 GUARDARE LA TV SU INTERNET È ROBA DA GIOVANI, ANZI GIOVANISSIMI. Cercare un film sul computer piuttosto che utilizzare il telecomando della cara, vecchia Tv è tipico delle nuove generazioni, che trascorrono sempre più tempo incollate al Pc o al proprio smartphone, compagno insostituibile di intere giornate. Questo il pensiero comune, fin-

ché Netflix, la piattaforma di streaming on demand, ha commissionato a Nielsen una ricerca sul profilo dei propri utenti ed ha scoperto che i maggiori fruitori dei suoi servizi sono proprio gli over 50. Nel 2018, infatti, il 33% degli utenti che ha seguito le produzioni originali messe in streaming da Netflix è rappresentato da persone oltre i 50 anni, contro il 27% delle altre fasce d’età. Un dato sorprendente che i ricercatori hanno motivato con l’interesse del pubblico over proprio per le produzioni originali della piattaforma, mentre i più giovani sono alla ricerca delle storiche serie Tv, già viste dai nonni.

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__le INCHIESTE di 50&Più__

+

NEI PAESI DELL’UE LA NORMATIVA SUL RINNOVO DELLA PATENTE È MOLTO VARIA. IN SVEZIA, BELGIO, FRANCIA, GERMANIA NON SONO PREVISTE PROCEDURE DI RINNOVO SE NON DI TIPO AMMINISTRATIVO E, NEL CASO DELLA GERMANIA, NON SONO BASATE SULL’ETÀ

SENIOR ALLA GUIDA: NIENTE PAURA! Fino a che le condizioni di salute lo consentono, non c’è un limite di età per smettere di guidare. In alcuni casi possono subentrare limitazioni che permettono la guida a determinate condizioni, come solo in alcune ore del giorno, su determinate strade o su percorsi ridotti. Ciò che conta è garantire la sicurezza di tutti

di Luisella Berti

LA VITA MEDIA È AUMENTATA E COSÌ ANCHE L’ETÀ DEGLI AUTOMOBILISTI, IN ITALIA COME NEL RESTO D’EUROPA. In futuro gli anziani alla guida occuperanno un posto sempre più importante nel trasporto su strada, basti pensare che ad oggi l’età media alla guida, nel nostro Paese, è di 54 anni. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i patentati in Italia sono circa 39 milioni, la stragrande maggioranza (22,5 milioni) ha un’età che va dai 45 agli oltre 65 anni, in particolare gli over 65 sono circa 7.500.000. Non pochi nemmeno gli over 90 che sarebbero ben 60.000. Purtroppo, da qualche anno i dati statistici sugli incidenti stradali vedono un aumento significato degli anziani coinvolti. In attesa del rapporto annuale di Aci e Istat, solitamente in uscita nel mese di luglio, in prossimità delle vacanze estive, i dati attualmente disponibili confermano una tendenza preoccupante con ben il 45% dei feriti gravi tra gli ultrasettantenni nel 2017 e un aumento delle vittime del 12,9% sul 2016. Per rendere meglio l’idea a livello europeo nel 2010 la percentuale delle vittime over 65

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era del 18% mentre nel 2017 è schizzata al 26%. Come è possibile salvaguardare la sicurezza degli anziani alla guida e degli altri utenti della strada? È previsto, ad esempio, un limite di età per smettere di guidare? E perché mai poi dovrebbe esserci? «Una persona a 85 anni può mantenere intatte tutte le capacità alla guida rispetto a una persona più giovane - sottolinea Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria -. Piuttosto, il problema vero è quello di indagare a fondo la condizione di salute della persona nei vari ambiti, come il grado di mobilità, l’aspetto cognitivo, gli organi di senso. Un’indagine approfondita sulle capacità di guida in sicurezza, senza però alcun preconcetto legato all’età». A parte la breve parentesi nel 2011/ 2012 della norma che prevedeva per gli over 80 le visite presso le commissioni mediche locali, provocando notevoli disagi per i cittadini tanto da essere ben presto abolita, grazie anche all’intervento di 50&Più, per i patentati più maturi il rinnovo

della patente avviene come per tutte le altre fasce di età. «Anche se la visita dovesse durare pochi minuti, il medico è in grado di accorgersi se la persona manifesta delle difficoltà e, in questo caso, si rimanda alla Commissione medica locale». A maggior tutela dell’anziano e degli automobilisti in generale: «La visita per il rinnovo della patente dovrebbe essere più approfondita per tutti, indipendentemente dall’età - afferma Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza stradale dell’Emilia Romagna -. A nostro parere dovrebbe esserci un collegamento tra il medico di base, che conosce le nostre problematicità fisiche, e il rinnovo della patente. Oggi è sufficiente una autocertificazione per autodichiarare, appunto, il proprio stato di salute. Inoltre, riteniamo siano necessari corsi di aggiornamento su quelle che sono le novità della strada per chi la patente l’ha conseguita decenni prima. È questa una proposta che abbiamo inviato alla Commis» GIUGNO 2019 I 19


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ SERVIZIO EMERGENZA ANZIANI

A RIMINI, S.O.S. TAXI ONLUS

COMUNE DI BRUGHERIO (MB)

Le Associazioni Sea offrono un pronto intervento domiciliare gratuito per anziani in difficoltà. È possibile “prenotare” il trasporto chiamando un numero fisso. Le Associazioni Sea sono diffuse nelle province di Torino, Cuneo, Asti e Alessandria, ed hanno una sede anche a Milano.

Servizio di trasporto sociale e sanitario riservato ad anziani e disabili. Viene richiesto il pagamento di una tessera annuale di 20 euro, e di un libero contributo in base alla distanza. Servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 18, prenotabile telefonicamente.

Organizza un servizio trasporti continuativi e occasionali per anziani e disabili. Il servizio è gratuito per situazioni familiari con reddito inferiore al minimo vitale. Negli altri casi la tariffa è determinata in base al regolamento dei Servizi Sociali.

sione Trasporti». Il tema della sicurezza stradale è centrale anche in seno all’Unione Europea che, visti i buoni risultati ottenuti nel 2001-2010, ha rilanciato l’obiettivo del dimezzamento del numero di vittime della strada entro il 2020, un risultato che, purtroppo, nonostante il calo dei sinistri, non sarà raggiunto. Per il futuro, comunque, sono previste nuove misure a partire dalle autovetture che dovranno essere dotate di sistemi avanzati di assistenza alla guida. L’esposizione agli incidenti stradali degli anziani e i programmi di prevenzione sono stati illustrati nel documento Rischi e contromisure per il traffico stradale per anziani in Europa (Progetto: ElderSafe), finanziato dalla Commissione Europea. Tra gli interventi per consentire una guida sicura il più a lungo possibile, si può ricorrere a delle restrizioni nel rinnovo della patente, soddisfacendo allo stesso tempo le esigenze di sicurezza e mobilità degli anziani. Nel documento si precisa che la decisione sulla cessazione della guida o sulle restrizioni «non dovrebbe essere basata sull’età o sulla diagnosi di una particolare malattia, ma su un giudizio delle capacità e abilità necessarie

NEL RESTO DEL MONDO di Linda Russo (Centro Studi 50&Più)

E ALL’ESTERO? PAESI AGLI ANTIPODI

IN NUOVA ZELANDA, NEL 2013, ROBERT EDWARDS GUIDAVA OGNI MATTINA PER 15 KM FINO ALLA PRIMA EDICOLA PER COMPRARE IL GIORNALE E POI TORNARE A CASA: a quell’epoca aveva 105 anni ed era il più vecchio automobilista del mondo. Vantando un solo incidente e un’unica multa per eccesso di velocità, il neozelandese ha superato le visite per il rinnovo della patente per ben 12 volte dopo aver compiuto 80 anni. Si tratta di un record che si appresta a diventare normalità se è vero che l’aspettativa di vita è aumentata e i senior godono di una salute migliore rispetto alle generazioni precedenti. Una considerazione a cui è giunto anche il governo svizzero che dal 1° gennaio ha alzato

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il limite d’età in cui gli automobilisti devono sottoporsi agli esami obbligatori per il rinnovo della patente: le visite, infatti, ora vengono fatte a partire dai 75 anni, anziché dai 70. In direzione opposta si muove il Giappone, Paese in cui, lo scorso anno, il 13,5% degli incidenti stradali è stato causato da automobilisti over 65. Un dato che ha spinto il governo a ricercare alcune strategie che convincano i senior a rinunciare alla patente: già dieci anni fa le banche offrivano una percentuale di interessi maggiore agli anziani che abbandonavano la guida. Oggi, invece, si ricorre addirittura a sconti del 15% sui servizi offerti dalle pompe funebri o a buoni rilasciati dalla polizia per un pasto gratuito.


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HELLOUGO.COM

ROMA, PRONTO NONNO

TRASPORTO SOCIALE A BARI

UGO dispone di un team di accompagnatori formati per affiancare i senior nelle attività quotidiane o durante le visite mediche. È una start up sviluppata da quattro ragazzi, ed eroga un servizio attivo nelle province di Genova, Milano e Torino. Il costo è di circa 15 euro l’ora.

È un’associazione di volontariato attiva nella Capitale che fornisce supporto per urgenze mediche e per commissioni presso le farmacie agli anziani over 65 che vivono da soli o che, per diverse ragioni, si trovano in una situazione di difficoltà.

Il capoluogo pugliese organizza servizi di trasporto sociale per soggetti diversamente abili ed anziani. Due tipologie: servizio “a chiamata verso sedi non prestabilite” (massimo due al giorno) e servizio “a chiamata verso sedi prestabilite”, erogato a 102 persone.

Guidare e godere di autonomia negli spostamenti è una libertà alla quale è difficile rinunciare. Lo sanno bene nel Regno Unito e lo sa il principe Filippo: il novantasettenne marito della regina che nei primi giorni del 2019 è rimasto coinvolto in un incidente d’auto mentre rientrava nella residenza di campagna. Uscito fortunatamente illeso dal sinistro, il reale britannico ha poi rinunciato alla patente di guida. Secondo uno studio condotto proprio in Gran Bretagna, però, gli over 60 rispondono correttamente ad un maggior numero di quesiti sul Codice della Strada rispetto ai giovani. Questo dato sembra quindi ricondurre gli incidenti causati dai senior a problemi che insorgono o si accentuano con l’aumentare degli anni, come i disturbi alla vista, la scarsa re-

attività o i rallentamenti motori. Il sindaco di un piccolo comune del Brandeburgo, in Germania, ha proposto una soluzione alternativa per i senior che hanno rinunciato alla patente, promuovendo un servizio di minibus elettrici che arrivano direttamente a casa dell’utente: in questo modo anche chi ha difficoltà a raggiungere le fermate del trasporto pubblico è agevolato negli spostamenti. Un’idea che indossa vesti più futuristiche in Florida con lo studio pilota della start up Voyage. L’innovativo progetto americano prevede l’utilizzo di macchine senza conducente che fungono da taxi: a testarle sono i residenti dell’area urbana The Villages, che ospita 125mila abitanti per lo più over 55.

per guidare in sicurezza». Il rinnovo della patente con delle limitazioni, quando necessarie, sono delle formule intermedie che: «Consentono - aggiunge Trabucchi - all’anziano di guidare in determinate circostanze, come in particolari ore della giornata, solo su strade urbane e non sull’autostrada, ad esempio. Permettono, quindi, all’anziano di guidare e conservare la propria autonomia». Il mancato rinnovo della patente, infatti, potrebbe essere una misura eccessiva con conseguenze molto pesanti sulla persona stessa. E i famigliari non sempre sono di aiuto. «La preoccupazione dei familiari, figli, nipoti, coniuge è legittima - prosegue Trabucchi -, ma non deve essere a priori collegata all’età. Se la persona ha ottenuto la possibilità di continuare a guidare è come tutti gli automobilisti. Che senso ha limitarlo? Spesso lo stereotipo basato sull’età arriva dai famigliari stessi: è vecchio e allora non può più guidare». Tra gli orientamenti del progetto ElderSafe della Commis-

sione Europea c’è anche quello di prevedere a livello locale una formazione volontaria e un’autovalutazione degli automobilisti più maturi. Come appunto la possibilità di partecipare a corsi di aggiornamento. Una possibilità che in Emilia Romagna c’è ed è stata avviata proprio dall’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza stradale. Il progetto si chiama “Liberi di guidare sempre” e si rivolge agli over 65. «Il coinvolgimento negli incidenti stradali degli over 60 o meglio di chi ha un’età tra i 70 e i 75 nella nostra regione, come nel resto d’Italia, è molto alto, rappresenta il 36,8%», chiarisce Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio. «Abbiamo ben 780mila persone con la patente B che hanno superato il 70° anno di età. L’attenzione quindi è doverosa: considerato che si tratta anche di persone che hanno conseguito la patente 50 anni fa, un corso sull’evoluzione delle regole del Codice della Strada ci è sem» GIUGNO 2019 I 21


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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ brato opportuno. In più, parliamo anche di persone che spesso si prendono cura di nipoti e familiari o che sono impegnate nel sociale e, quindi, la possibilità di guidare ha un importante significato di autonomia. E guidare in sicurezza è fondamentale». I corsi sono partiti a fine 2017. «Abbiamo iniziato con Bologna e, a seguire, con undici comuni della Romagna. Andiamo avanti per provincia di anno in anno. I corsi sono gratuiti e volontari. Prevedono sia un aggiornamento teorico sia uno pratico. La polizia locale o i carabinieri illustrano le variazioni al Codice della Strada avvenute negli ultimi 50 anni. La cartellonistica che vedevamo 50 anni fa è molto cambiata, oggi le variazioni sono ben 62». Poi, sempre gratuitamente, con le autoscuole del luogo con le quali è stata fatta una convenzione si passa alla guida. «Ad esempio, si fanno delle prove su come imboccare bene una rotonda. Sembra una stupidaggine, ma è proprio qui che accadono parecchi incidenti. Quindi, anche un’educazione a quella che è la più grossa variazione strutturale delle strade di oggi. Dopo il corso rilasciamo un attestato di partecipazione». Non c’è una valutazione né tanto meno una sospensione della patente, cosa che inizialmente ai potenziali interessati ha suscitato non poche perplessità. «Vogliamo solo aggiornare le persone sulle nuove norme della strada, a tutela degli anziani e di tutti gli utenti della strada». Un’iniziativa che andrebbe replicata.

SE A MANCARE È L’AUTONOMIA La mancanza di mobilità in autonomia è uno dei fattori che tende ad isolare l’anziano; lo rattrista ed avvilisce una vita già provata dall’invecchiamento. Perché si ritrova, di punto in bianco, a non essere più indipendente, a dover chiedere aiuto per potersi spostare, e questa diventa una condizione difficile da sopportare, soprattutto per gli uomini. Il terzo settore si è attivato in materia, molte amministrazioni comunali prevedono dei servizi trasporto anziani (oltre a quelli per disabili), ci sono associazioni di pubblica assistenza ed anche varie realtà di volontariato che cercano di alleviare questo isolamento, fornendo non solo un trasporto, ma anche un

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valore umano dato dal tempo impiegato insieme. È il caso della Croce Bianca Onlus, oppure dell’Apici (Associazioni Provinciali Invalidi Civili e Cittadini Anziani), che vanta diverse sedi su tutto il territorio nazionale. Attraverso una rete di servizi queste realtà rispondono alle emergenze quotidiane, accompagnano l’anziano dal medico, al supermercato, a fare delle analisi, a sbrigare delle commissioni. Nel Nord, molto più che nel resto del Paese, ci sono varie associazioni di volontariato adibite al trasporto anziani. «È difficile trovare persone disposte ad impiegare il loro tempo in questo servizio. Nella nostra associazione siamo una quarantina di volontari, di mag-

di Romina Vinci gioranza femminile», racconta Caterina, del Servizio Emergenza Anziani (Sea) di Torino Nord. Ha iniziato una ventina di anni fa con un’attività che, all’epoca, si rivolgeva solo ai parrocchiani, è seguito un allontanamento dovuto ad impegni lavorativi e poi, arrivata alla pensione, ha deciso di rimettersi a disposizione degli altri. «È importante per me, stare accanto a loro mi aiuta a capire le loro difficoltà, quelle difficoltà che, tra qualche anno, riscontrerò anche io», confida. Navigando sul web si trovano anche vari siti, soprattutto start up, che erogano servizi e con una tariffa oraria forniscono un’assistenza specializzata tarata sulla terza età.


Macula


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__MESTIERI DI IERI__

Maria Rinaldi è una mungitrice e ha 53 anni. Vive in Puglia e munge mucche in un allevamento di bovini ad appena 9 chilometri da San Giovanni Rotondo

ALLEVARE, UN LAVORO PIENO DI SIGNIFICATO di Carlotta Poselli IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA. DEVE SAPERNE QUALCOSA MARIA RINALDI CHE MUNGE IL LATTE DA OLTRE TRENT’ANNI - TUTTI I GIORNI - A SAN SALVATORE, IN PROVINCIA DI FOGGIA. È una lavoratrice instancabile - mamma di tre ragazzi di 35, 32 e 25 anni - che ha sposato la campagna per amore. «Fin da giovanissima - ci dice - la passione di mio marito per il bestiame mi ha contagiata anche se, col diploma magistrale, a casa speravano davvero che facessi altro». Ciononostante, MaFATICA E UMILTÀ ria non ha sentito ragioni e così, noIl valore di un bicchiere di latte vella sposa, negli anni Ottanta, ha «Vorrei raccontare cosa c’è dietro una bottiglia di latte, messo su un’impresa agricola impafar capire quanto siano importanti i lavori più duri e umili rando il mestiere della mungitura da così abbandonati ultimamente». A dirlo è Maria Rinaldi, allevatori anziani. Oggi ha un’azienda mungitrice da oltre trent’anni. È titolare di un’impresa agricola di famiglia fondata negli anni Ottanta col marito. nel Gargano che può contare su un

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LE PROTAGONISTE centinaio di mucche che munge personalmente due volte al giorno. Al mattino, svegliandosi alle 5.00, in modo che il latte, per le 7.30, sia pronto per il caseificio e poi, nel tardo pomeriggio. «Una parte di questi animali vive nelle nostre stalle, mentre gli altri - le mucche di razza podolica, tipiche del Gargano - pascolano liberamente nei prati». Delle cento, lei ne munge una sessantina con un impegno di quasi tre ore ogni volta. Bestie che “conosce per nome” e che lava una a una prima che il latte prodotto venga riversato nel lattedotto che lo porta direttamente in vasca di refrigerazione. Levatacce, dunque, ma anche soddisfazioni: «Vuoi mettere vedere l’alba, le prime luci nelle case che si accendono al mattino. E poi, quando nevica? Uno spettacolo che mi godo calpestando per prima paesaggi immacolati, dove non c’è neppure un’orma». Ma se oggi, pur a costo di sacrifici, Maria si gode alcune soddisfazioni - «Siamo riusciti a far studiare i figli e li ho potuti seguire dato che casa è adiacente all’azienda» -, gli inizi non sono stati affatto semplici: «Rinunciammo al viaggio di nozze pur di comprare i primi capi. Coi soldi ricevuti, acquistammo le prime cinque mucche. Poi, una volta consociati con altri produttori, abbiamo preso a gestire insieme un caseificio in cui tutt’oggi produciamo mozzarelle, ricotta e caciocavallo podolico». Una vera gioia per una donna che non conosce feste né domeniche e che, col sole e col gelo, è sempre

al lavoro. «Non esistono giorni liberi: le mucche vanno munte ogni giorno sennò rischiano la mastite. Certo, avrei voluto viaggiare, fare una vacanza, ma la nostra è un’attività di famiglia e non abbiamo mai delegato». Forse è anche questo il segreto della tenuta di questa impresa che ha resistito alle difficoltà, nonostante la crisi: «Ho un’attività redditizia che ci ha permesso di comprare una casa anche a Manfredonia, dove ci stabiliremo una volta in pensione». Un futuro non troppo distante soprattutto per chi, come lei, ha iniziato a darsi da fare da giovane a dispetto di tutti quelli che, anche in paese, le dicevano: «Lascia stare, è un lavoro sporco, non adatto a una donna». E invece Maria sente di essere «la testimonianza che si può fare, mantenendo intatta la propria femminilità». La stessa che non perde neanche quando lascia le stalle per raggiungere il pascolo: incarico che in genere è del marito, ma che capita spesso svolga proprio lei stessa. «Con gli animali si crea un rapporto diretto - racconta -, una sorta di fiducia tra loro e l’uomo»,

LE MUCCHE

Queste sconosciute

al punto da capire, solo osservando, se una bestia ha problemi o è in difficoltà, di certo comprendendo a chi dare, ad esempio, la guida della mandria. Semplice? «Anche tra gli animali si creano degli equilibri di rispetto e di forza. Tra loro c’è sempre quella che fa da traino e sarà la guida che le altre seguiranno per raggiungere il pascolo». Ma se le chiedi che futuro c’è per la sua professione, le certezze vacillano quando dice: «Il nostro settore è in crisi, il latte viene pagato troppo poco». La svolta, a suo avviso, sta nel «lavorare senza delegare. Solo così si hanno buone entrate e la possibilità di andare avanti». A un giovane che volesse fare il suo mestiere, che si sente di dire? «Per imparare, l’unica è mettersi in gioco, essere disponibili e cercare allevatori che abbiano voglia di insegnarti il lavoro. Ce ne sono e sarebbero pure felici di tramandare un mestiere antico come il nostro».

Sono parte integrante del nostro immaginario contadino, ma pochi conoscono veramente animali come le mucche. Sono molto intelligenti e in grado di immagazzinare l’esperienza acquisita, anche grazie ad un’ottima memoria che dà loro l’opportunità di un rapporto intenso con l’uomo. Nutrono infatti simpatie e rancore a seconda di chi gli si rivolga. È anche ormai assodato che le mucche stringano amicizie durature e che, in gruppo, ricerchino la leader che poi diviene capo branco: colei che gestisce e governa l’attività sociale del gruppo. Il classico muggito è solo uno degli strumenti di comunicazione tra di esse: perché “parlano” anche attraverso il corpo, muovendosi oppure assumendo espressioni col muso. Secondo i veterinari, amano il contatto fisico con l’essere umano, ricambiando il tocco dell’allevatore con amore e affetto, fino a rimuovere con tempo esperienze brusche del passato e giungendo al perdono. Il che ne fa un animale dalla forte personalità, con grande capacità di comprendere il contesto che ha intorno.

+

«COI SOLDI RICEVUTI, ACQUISTAMMO LE PRIME CINQUE MUCCHE. POI, UNA VOLTA CONSOCIATI CON ALTRI PRODUTTORI, ABBIAMO PRESO A GESTIRE INSIEME UN CASEIFICIO IN CUI TUTT’OGGI PRODUCIAMO MOZZARELLE, RICOTTA E CACIOCAVALLO PODOLICO»

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C’è una innovativa terapia disponibile da qualche parte del mondo che potrebbe salvargli la vita. L’ultima speranza dopo aver provato invano di tutto. Ma i costi del trattamento sono proibitivi. Così i pazienti chiedono aiuto al popolo del web, lanciando campagne di raccolta fondi per le loro giuste cause. Donare è lodevole, ma è bene accertarsi che le cure finanziate siano affidabili

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

IL CROWDFUNDING PER CURARSI +

L’INVITO A DONARE È SEMPRE VALIDO, MA È BENE VERIFICARE PRIMA LA QUALITÀ DELLE CURE CHE SI SCEGLIE DI FINANZIARE. EVITANDO DI ALIMENTARE FALSE SPERANZE

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di Giovanna Dall’Ongaro

IN UN SOLO WEEK END AVEVA RACCOLTO 540MILA EURO. Più di 20mila persone avevano risposto al suo appello in rete offrendo un contributo per aiutarlo a sostenere le spese di un’innovativa terapia che avrebbe potuto salvargli la vita. La macchina del crowdfunding aveva funzionato alla perfezione. Ma Lorenzo Farinelli, il giovane medico di Ancona affetto da un linfoma resistente alla chemioterapia, non ce l’ha fatta. La malattia non gli ha lasciato il tempo di partire per gli Stati Uniti e sottoporsi alla Car-T therapy, l’ingegnosa strategia di rafforzamento del sistema immunitario che ha ottenuto risultati molto incoraggianti nel trattamento dei tumori del sangue, ancora (ma si spera per poco) non accessibile in Italia.


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Dopo pochi giorni dalla sua scomparsa, i genitori e la fidanzata avevano annunciato la morte di Lorenzo sulla pagina della piattaforma di crowdfunding “GoFundMe”, attraverso la quale era stata lanciata la raccolta fondi, comunicando ai donatori la nuova destinazione della cospicua somma raggiunta. Tra i beneficiari dell’eredità di Lorenzo c’è Calogero, il 27enne siciliano affetto anche lui da un tumore del sangue che, proprio come Lorenzo, spera nella solidarietà del web per poter accedere alle ultime conquiste dell’oncologia. La destinazione di Calogero è Israele, dove potrebbe essere sottoposto alla terapia Car-T. «Chi non è d’accordo con la nuova destinazione dei fondi, può legittimamente chiedere un rimborso. Successivamente al 9 marzo, tutti i fondi rimasti, sottratti eventuali rimborsi, saranno utilizzati come spiegato sopra», hanno precisato i parenti di Lorenzo sulla piattaforma di finanziamento dal basso. I casi di Lorenzo e di Calogero non sono isolati. Sono sempre di più i pazienti che in ogni parte del mondo chiedono aiuto alla rete per poter affrontare i costi proibitivi di trattamenti non rimborsati dai servizi sanitari pubblici o dalle assicurazioni private. Tra loro c’è anche Pamela, una donna di 37 anni che ha scoperto di essere affetta da linfoma non-Hodgkin mentre era al sesto mese di gravidanza. Pamela, dopo aver dato alla luce il suo bambino, ha iniziato i cicli di chemioterapia senza ottenere i risultati sperati. Anche lei vorrebbe sottoporsi alla terapia Car-T in America o in Israele, ma le spese del viaggio, dell’alloggio e della cura sono insostenibili per la famiglia. La solidarietà del web è ancora una volta l’unica speranza. È così che le storie di Lorenzo, Calogero, Pamela e di tanti altri finiscono sulle piattaforme di crowdfun» GIUGNO 2019 I 27


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SOCIETÀ ATTUALITÀ ding, come “GoFundMe” e “YouCaring”, da qualche anno molto attive anche in Italia. Ma le costose cure per le quali i pazienti o le loro famiglie chiedono un contributo sono sempre affidabili? L’efficacia della terapia Car-T è stata dimostrata da lunghe e complesse sperimentazioni, condotte secondo rigorosi criteri scientifici passate al vaglio degli enti regolatori. La procedura, in estrema sintesi, consiste nel prelevare dal paziente le cellule immunitarie (i linfociti T), modificarle in laboratorio per renderle capaci di riconoscere e attaccare le cellule cancerose e reintrodurle con una trasfusione nel circolo sanguigno della persona malata, permettendo all’organismo di difendersi da solo contro il cancro. La medicina ufficiale si è già pronunciata a favore dell’efficacia e della sicurezza del trattamento. Insomma, i donatori possono stare tranquilli: i soldi offerti a Lorenzo, Calogero e Pamela vanno a buon fine. Ma ci sono delle eccezioni. Più spesso di quanto non si pensi, la destinazione dei finanziamenti solleva qualche perplessità. Comprensibilmente, la disperazione induce a provarle tutte: terapie con staminali dagli effetti ancora misteriosi, cure omeopatiche palesemente inutili, trattamenti alternativi con rischi per la salute superiori ai benefici. Chi risponde agli appelli dei pazienti con la propria donazione sta realmente sostenendo una giusta causa? O rischia piuttosto di fare

QUALCHE DATO

È una pratica di finanziamento collettivo dal basso, che mobilita persone e risorse attraverso il web.

Nel 2015 il valore complessivo del fenomeno ammontava a 65 milioni di euro.

Dopo 3 anni si è arrivati a registrare un valore totale di circa 245 milioni di euro.

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un favore a sedicenti guaritori che vendono fumo e illusioni a malati che hanno perso ogni speranza di guarire? Il dubbio è legittimo. Tanto che un gruppo internazionale di scienziati ha avvertito la necessità di condurre un’accurata indagine sulle campagne on line di crowdfunding per la salute. Quel che ha scoperto è preoccupante. Gli autori dello studio, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Lancet Oncology lo scorso gennaio, hanno eseguito una semplice ricerca per parole chiave sulla piattaforma “GoFundMe”, digitando termini come “cancro”, “omeopatia”, “terapie alternative”, ecc… Così sono state individuate 220 campagne di crowdfunding per le quali sono stati raccolti in tutto 1,4 milioni di dollari. La maggior parte dei promotori dell’appello erano malati terminali, il 28% dei quali sono deceduti poco dopo aver chiesto aiuto alla rete. I pazienti cercavano sostegno economico per una serie di interventi dall’efficacia non dimostrata tra cui diete particolari, integratori, rimedi erboristici, infusioni di vitamina C, trattamenti

con l’ossigeno o con l’ozono, sedute nella camera iperbarica, sistemi di disintossicazione, medicina tradizionale cinese, massaggi linfatici, aromaterapia e tanti altri rimedi non validati scientificamente, ma considerati dai pazienti come l’ultima e unica speranza. I toni fiduciosi degli appelli invitano a perorare una causa che secondo la scienza è inequivocabilmente persa. Spesso (nel 30% dei casi) le cure alternative vengono scelte come unico trattamento terapeutico e non come terapia aggiuntiva alle cure tradizionali. Il dilemma etico a questo punto è evidente: assecondare le richieste del paziente permettendogli di curarsi come desidera pur sapendo di finanziare terapie, nella migliore delle ipotesi inutili e nella peggiore dannose? I ricercatori del Lancet non hanno dubbi: il crowdfunding per terapie non approvate non può essere accettato dalla comunità scientifica. Gli scienziati temono che le raccolte fondi on line possano alimentare la disinformazione lasciando circolare messaggi pericolosi a sostegno di terapie dall’efficacia indimostrata. Per incoraggiare le donazioni, infatti, i promotori delle campagne spesso raccontano meraviglie delle cure a cui ambiscono accedere, attingendo a prove che qualunque scienziato scarterebbe senza pensarci due volte. Nessuno vuole mettere un freno alla generosità, ma prima di partecipare alla colletta per un dono così importante bisognerebbe essere sicuri di quel che viene regalato.


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intervista di Giada Valdannini

«NON HO MAI TRADITO UN IDEALE E IL MIO SENSO DI LIBERTÀ» 30 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019


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__le INTERVISTE di 50&Più__

RITA DALLA CHIESA

«SONO COME INCAPSULATA NEL SILENZIO DI UN URLO CHE DURA ORMAI DA TUTTA UNA VITA. E senza che nessuno mi abbia detto niente, capisco da sola che hanno ucciso mio padre. Mentre io guardavo un film sdraiata sul divano del soggiorno, mio padre moriva». Rita ha 34 anni quando suo padre, il generale Dalla Chiesa, viene assassinato dalla mafia. Oggi è in libreria con un libro autobiografico dal titolo Mi salvo da sola (Mondadori). Rita Dalla Chiesa, Mi salvo da sola inizia proprio dal racconto di quel dramma e dal grande amore che la legava a suo padre. Ho vissuto per anni col timore di perderlo, con la paura che potesse capitargli qualcosa. Però, mi dicevo: «Papà è forte, ha battuto le Brigate Rosse, ha riportato l’ordine a Milano, a Torino. Cosa può accadergli in Sicilia?».

Eppure, quando fu nominato prefetto di Palermo, qualcuno le disse: «Lo stanno mandando a morire». Sì, e io mi arrabbiai molto. Amavo Palermo per le estati trascorse a Mondello e tutto pensavo fuorché si trasformasse nel luogo in cui avrei pianto mio padre. Ma si sa: la mafia uccide quando si accorge che ti hanno lasciato solo. Ero impreparata che gli succedesse qualcosa a Palermo ma sapevo che, prima o poi, qualcosa sarebbe accaduto. A chi dava fastidio suo padre? Mio padre dava fastidio a una certa politica collusa. Soprattutto in Sicilia. A 37 anni dalla sua scomparsa, per certi versi non è cambiato niente. Io lo so che la Sicilia è terra di gente perbene, ma c’è quella specie di cancro che non riesce a essere vinto. Chi ci vive lotta co-

+ La giornalista e conduttrice, volto noto della Tv, è in libreria con Mi salvo da sola, un libro edito dalla Mondadori. Un racconto “liberatorio” e pieno di sentimento in cui ripercorre dolori e gioie della sua vita, amori, affetti e tantissimi ricordi

+ me fa il malato di tumore per debellarlo, ma non c’è chemioterapia che li butti fuori a questi maledetti. Ecco le ragioni per cui non volli sul feretro di mio padre la corona della Regione siciliana. Piuttosto preferì il berretto da carabiniere. Ho preferito il suo ber-

SUO PADRE, IL GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA, MUORE IL 3 SETTEMBRE 1982. VIENE UCCISO A PALERMO, POCHI MESI DOPO IL SUO INSEDIAMENTO COME PREFETTO

retto della divisa da carabiniere perché i carabinieri sono sempre stati la mia famiglia. Suo padre, da carabiniere, le ha trasmesso i valori dell’Arma? Se sì, quali? Intanto, la fedeltà. La fedeltà e il senso di rispetto per la libertà di chiunque: la mia e quella degli altri. La fedeltà per me ha un

valore altissimo. Nella mia vita non ho mai tradito un amico, qualcuno che si sia fidato di me o affidato a me. Non ho mai tradito un ideale. Non ho mai tradito il mio senso di libertà. Una libertà che, però, l’ha posta più volte di fronte a un bivio. Si sposa giovane, un bel matrimonio con un uomo di buona famiglia, eppure rinuncia, insegue la sua autonomia. Perché? Perché nel momento in cui mi accorgo di avere dei lacci intorno al collo, comincio a scalpitare. È vero, ho rinunciato a cose che, nella vita, mi avrebbero anche portato una sicurezza economica diversa oppure una vita sociale molto più divertente, ma io ho sempre preferito fare a modo mio. Non mi piego alle regole degli altri. Le regole cosa sono per lei? Gli unici limiti con cui la mia libertà fa i » GIUGNO 2019 I 31


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conti perché, per il resto, non conosco né pregiudizi né confini. È merito dell’educazione ricevuta dai miei: due genitori amorevoli e colti che più che dettare regole ci hanno cresciuti dando il buon esempio. Il primo colpo che riceve - ancor prima della scomparsa di suo padre - è la morte di sua madre. Fatico a parlarne perché è stato uno choc terribile. Lì ho rischiato veramente di andare ko perché mamma aveva 52 anni ed era veramente giovanissima. L’ho sentita al mattino contando di richiamarla più tardi e invece “più tardi” lei non c’era più. Credo sia stato lo choc più violento della mia vita. Il lavoro l’ha aiutata a ripartire? Il lavoro mi ha aiutata sempre, perché buttandomi nel lavoro sono riuscita ad affrontare meglio molti dolori. Perlomeno, alcune ore della giornata sono riuscita ad attraversarle con maggiore serenità. Il lavoro a me ha sempre dato grande conforto. Ma il lavoro le ha anche dato dispiaceri. Penso a quando finì per lei la conduzione di Forum. Forum era diventata la mia famiglia. Per me che una famiglia non ce l’avevo più - certo avevo mio fratello, mia sorella pur distanti -, trovarsi di botto senza lavoro e senza gli affetti quotidiani è stata dura. Non si è trattato solo di assenza di lavoro, ma di un modo di vivere la redazione che era famiglia. Mi dissero che, dopo di me, il programma sarebbe finito: non è stato così. Mi sono sentita tradita. «IL LAVORO MI HA E per contro, quale la AIUTATA SEMPRE, PERCHÉ più grande soddisfazioBUTTANDOMI NEL LAVORO ne lavorativa? SONO RIUSCITA AD AFFRONTARE MEGLIO Ho sempre lavorato come MOLTI DOLORI» un mulo. Ne ho avute tante e le ho sempre vissute con pudore al punto che faccio fatica a parlare di una in particolare. La radio (Radio Norba, ndr) in questi anni mi sta dando grande gioia. La mia nuova famiglia. Per anni ha vissuto accanto a Fabrizio Frizzi. Nel libro racconta con

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ISTITUTO LUCE CINECITTÀ/CONTRASTO

RITA DALLA CHIESA

In alto, nel 1947, con il padre, il generale Dalla Chiesa, e la madre. Sopra, nel giorno dei funerali del padre, vittima della mafia.

pudore il vostro fidanzamento, il matrimonio e quindi la separazione. Come vive dopo la sua scomparsa? Da quando se ne è andato ho un grande senso di vuoto. Mi manca anche come persona amica, come punto di riferimento, come faro, confronto. Quando hai una persona con la quale sei cresciuta, diventa per te un riferimento assoluto. Un legame che ha coinvolto anche la sua famiglia d’origine…

Certo, lui ha continuato a frequentare mio fratello Nando e mia sorella Simona anche dopo che ci siamo lasciati. Non solo. La prima persona da cui Fabrizio ha portato Carlotta (la moglie, ndr) è stata proprio mia sorella, nella sua casa al mare. Ricordo ancora che mi disse: «Rita, posso portare Carlotta da Simona?». Io gli risposi: «Certo!». Nel libro racconta anche il disagio che le procurò una certa differenza d’età. Oggi gli amori

CARRIERA

1983

A Forum con il giudice Santi Licheri. 32 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

LA PRIMA VOLTA IN TV L’esordio televisivo è del 1983 in conduzione del programma Vediamoci sul Due (Rai2). Nella stagione 1985/1986 è al fianco di Fabrizio Frizzi in Pane e marmellata, trasmissione per ragazzi.

Anni ’80

UNA STORIA D’AMORE All’inizio degli anni Ottanta Rita e Fabrizio si sono conosciuti. Comincia così la storia d’amore cui segue il matrimonio, in seconde nozze per Rita, nel 1992. La coppia si separa nel 1998.


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IL LIBRO

ISTITUTO LUCE CINECITTÀ/CONTRASTO

«Oggi, a 70 anni, mi sento positiva nei confronti di me stessa. Ho molte mancanze, molte assenze. Però ho una gran voglia di mordere la vita e andare avanti» Sopra, insieme ad Andrea Barberi, nel 1990, con il quale conduceva il programma “Linea continua”.

con uomini più giovani non fanno notizia. All’epoca, i suoi dieci anni in meno erano tanti. Siamo andati contro i benpensanti di quel periodo. Ma non era tanto questo: in quel momento frequentavo giornalisti, pseudo intellettuali, persone che ritenevano di volare alto con i discorsi e invece giudicavano. Era Fabrizio, invece, a volare alto. Di suo. A proposito di affetti, che mamma è stata? A Giulia, mia figlia, credo

1998

di aver dato tutto il possibile: lei è sempre stata la mia priorità. Ho fatto delle rinunce di cui non mi pento pur di occuparmi di lei, come rifiutare il trasferimento a Milano per lavoro. Come tutte le mamme, però, ho dei sensi di colpa. Le madri li hanno sempre: corriamo sottraendo talvolta tempo ai figli. E il ruolo di nonna come le calza? A pennello. Sono come la nonna de Il tempo delle mele. Con Lorenzo abbia-

LA CONDUZIONE DI “FORUM” È nel 1988 che Rita Dalla Chiesa inizia la lunga stagione televisiva del popolarissimo programma Forum. Lo conduce fino al 1997 per poi riprendere negli anni che vanno dal 2003 al 2013.

2015

NODI DA SCIOGLIERE

Dopo Il cacciatore di stelle e altre fiabe scritto con Fiordaliso, Rita Dalla Chiesa torna in libreria con Mi salvo da sola, un libro autobiografico in cui ripercorre i momenti più importanti della sua vita: dall’uccisione di suo padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al matrimonio con Fabrizio Frizzi. Un viaggio tra grandi dolori con la consapevolezza di essere lei stessa il proprio punto fermo. Mi salvo da sola è “il tentativo di sciogliere dei nodi. Un flusso di ricordi uscito di getto, senza costruzione, programmazione, scaletta”. È scritto in modo fotografico. Istantanee che catapultano nella storia di una donna la cui vicenda familiare e privata si intreccia profondamente con la storia del nostro Paese.

mo un rapporto sano e divertente. Quando era più piccolo gli raccontavo storie di viaggi mai fatti, ispirata giusto dalle storie di Discovery Channel. A lui bastava: se ne stava lì, con gli occhi sgranati, ad ascoltare a bocca aperta. Ma una volta sì che mi ha lasciato a bocca aperta. Mi disse: «Nonna, tu non ti sei mai stata sposata». Io gli risposi: «No, sbagli: la nonna è stata sposata due volte». «E allora - fa lui - perché non hai la fede al dito?». Da allora, ne ho comprata una che non mi tolgo più. È un anello di fedeltà verso me stessa. Oggi, Rita Dalla Chiesa che donna è? Una che si è sempre salvata da sola. Qualunque cosa mi sia capitata nella vita, non mi sono mai appoggiata a qualcuno con l’intento di dire: «Ti prego, dammi la tua spalla. Aiutami perché sennò da sola non ne vengo fuori». Ne sono sempre venuta fuori facendo leva su me stessa, con la voglia magari di buttarmi sotto una doccia e ricominciare. Perciò oggi, a settant’anni, mi sento positiva nei confronti di me stessa. Ho molte mancanze, certo, molte assenze. Però ho una gran voglia di mordere la vita e andare avanti.

NUOVI PROGRAMMI Conduce La Posta del Cuore insieme all’ex marito Fabrizio Frizzi, con il quale è divorziata da oltre dieci anni. Nel 2016 pubblica insieme a Fiordaliso il libro per bambini Il cacciatore di stelle e altre fiabe. GIUGNO 2019 I 33


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__SOCIETÀ__

IN CRESCITA I DIVORZI OVER 50

ORA CAMBIO VITA IL MATRIMONIO, NEL NOSTRO PAESE, sono quadruplicati: da 376mila si è arrivati a SI FA ATTENDERE. Andando ad approfon1 milione e 672mila. E qui c’è la sorpresa: dire i dati emersi dalle ulmoltissimi divorzi sono time rilevazioni dell’Istat tra over 50. Nella classe (2108), infatti, c’è un’alta 55-64 anni si è passati IN BASE AGLI ULTIMI DATI ISTAT, percentuale di giovani, tra dallo 0,8% al 5,3% per gli NEL NOSTRO PAESE I DIVORZI SONO QUADRUPLICATI, i 25 e i 34 anni, che ancora uomini e dall’1% al 6,4% E MOLTISSIMI AVVENGONO TRA non si è sposata: l’81% per le donne; solo negli OVER 50. SPESSO SONO GLI UOMINI sono uomini, mentre il anni fra il 2008 e il 2015 A FARE IL PRIMO PASSO, ANNOIATI DALLA ROUTINE FAMILIARE 65% sono donne. Una i divorzi registrati ogni di Lavinia Viti bella fetta di celibi e nubili, anno sono cresciuti da che ammonta a circa 3 mi2.789 a 6.131. E spesso lioni in più rispetto ai dati del 1991. Ma se da sono gli uomini a cercare una nuova vita. un lato diminuiscono i matrimoni, dall’altro Motivi? Desiderio di libertà, di una nuova paaumentano i divorzi che, tra il 1991 e il 2018, ternità, annoiati dalla solita routine.

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da Lunedì a Venerdì ore 14.00 -17.00 consumer@named.it

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Dalle ferrovie alle autostrade, l’Italia ha un complesso sistema di infrastrutture ma spesso sconta una distribuzione diseguale delle reti sul territorio e una manutenzione non sufficiente. E oggi fa i conti con grandi opere in itinere, stop burocratici e un’opinione pubblica attiva sul territorio, anche per dire no

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

INFRASTRUTTURE D’ITALIA: SÌ O NO? +

I CANTIERI DELLE GRANDI OPERE SONO DISTRIBUITI IN MANIERA DISEGUALE FRA NORD E SUD, CON UNA PREVALENZA NELL’ITALIA SETTENTRIONALE. FA ECCEZIONE IL GASDOTTO TAP, CANTIERE APERTO IN SALENTO

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I

di Ilaria Romano

IL TEMA DELLE INFRASTRUTTURE IN ITALIA È SEMPRE PIÙ SPESSO TERRENO DI DIBATTITO, ALL’INTERNO DELLE ISTITUZIONI COME NELLA SOCIETÀ CIVILE. Basti pensare alla Tav, l’Alta Velocità Torino-Lione, o al gasdotto Tap, Trans Adriatic Pipeline, per citare due casi di rilevanza internazionale. Il termine infrastrutture ha però un significato molto più esteso, perché delinea l’insieme di reti sul territorio che permettono ad un Paese di muovere flussi di persone, merci, capitali, informazioni e servizi (strade, ferrovie, porti, aeroporti, oleodotti e gasdotti, reti di telecomunicazioni, ...). Le connessioni fra queste reti, e la loro equa distribuzione sul territorio, incidono fortemente sullo sviluppo di un Paese e sulla formazione di relazioni economiche, sociali


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e tecnologiche. Storicamente in Italia è mancata una valutazione complessiva del sistema infrastrutturale, e le singole reti si sono spesso formate in modo indipendente l’una dall’altra. Per quanto riguarda ad esempio il sistema dei trasporti, soffriamo ancora oggi alcune disfunzioni che si traducono in una concentrazione del movimento delle merci su gomma più che su rotaia, e attraverso alcuni grandi assi stradali piuttosto che attraverso un sistema diffuso e capillare, con una penalizzazione evidente del Mezzogiorno, carente di autostrade e sistemi ferroviari evoluti. Attualmente i lavori di alcune grandi opere già avviate sono stati temporaneamente bloccati, in attesa di rivalutarne i costi e l’impatto. Se si guarda alla mappa dell’Italia, queste infrastrutture si trovano tutte al Nord: la Tav Torino-Lione, la Gronda di Genova, il Tunnel del Brennero, la Pedemontana Veneta, le tangenziali Verona-Vicenza-Padova, la Tav Brescia-Padova, la terza corsia Firenze-Pistoia della A11, l’Autostrada Tirrenica. In totale si tratta di 21 miliardi di euro di investimenti bloccati, nonostante i 150 miliardi già messi a disposizione grazie ad un accordo con la Banca Europea degli Investimenti, di cui 60 mi-

liardi destinati al Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale, 27 del Fondo sviluppo e coesione, 15 di fondi strutturali, 9,3 di investimenti a carico delle Ferrovie dello Stato che controlla Rfi, la Rete Ferroviaria Italiana. Insomma, i soldi non mancano, ma intorno ai grandi cantieri si sviluppano problematiche di vario tipo, dalla burocrazia all’impatto ambientale, fino alla risposta del territorio e delle comunità locali, non sempre favorevoli.

Il caso Tav Si comincia a parlarne già negli anni Novanta, quando il governo italiano e francese decidono di studiare un nuovo collegamento tra i due Paesi che attraversi l’arco alpino occidentale. In quegli stessi anni l’Unione Europea inserisce la Torino-Lione nella lista dei progetti transeuropei di trasporto, in particolare del Corridoio 5 che unisce Lisbona a Kiev. Il primo progetto è del 1996, ma solo nel 2001 parte la fase degli studi e delle opere preliminari. Dal lato italiano nasce il Movimento No Tav in Val Susa, che protesta duramente contro il progetto, e che non smetterà di dichiararsi contrario anche dopo il cambio del tracciato originale. Una nuova intesa Francia-Italia sulla ripartizione dei costi viene rag- » GIUGNO 2019 I 37


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SOCIETÀ ATTUALITÀ giunta nel 2012, e oggi si è nel pieno della fase esecutiva, con 81 bandi di gara articolati su 12 cantieri fra i due Paesi, con un impatto stimato su 20mila imprese e 8mila lavoratori, fra diretti e dell’indotto. Negli ultimi mesi si è discusso a lungo di quanto sarebbe costato bloccare l’opera, arrivati a questo punto. Secondo il commissario per l’Alta Velocità, circa due miliardi di euro, più che concluderla. Nello specifico, la Torino-Lione ha assorbito risorse per 2,5 miliardi, e nella valutazione sullo stop definitivo andrebbe anche inserito il budget stanziato dall’Europa, ma non ancora utilizzato se non in minima parte, di 813 milioni di euro. Il 9 maggio scorso la Tav è stata inserita tra le opere prioritarie nell’emendamento al Decreto “blocca cantieri”.

CRITICITÀ comprende 72 km di nuovi tracciati, e che si allaccia agli svincoli che delimitano la città di Genova, che da vent’anni è contestato e resta controverso.

La Tav

è l’opera che più di altre ha visto una dura opposizione della società civile.

Anche il no al gasdotto Tap ha portato alla costituzione di un movimento di cittadini.

La Gronda di Genova La nuova strada di collegamento fra le autostrade A26 e A7, a lungo contestata, era stata approvata nel settembre 2017, e dopo il drammatico crollo del Ponte Morandi è tornata di estrema attualità: se prima si trattava di alleggerire la mole di traffico sulla A10 e quindi anche sul Ponte, oggi è necessario intervenire con rapidità per fronteggiare l’enorme problema di viabilità che la chiusura obbligata di quella tratta ha comportato. In particolare, la Gronda di Ponente dovrebbe raccordare le due autostrade, mentre quella di Levante andrebbe a unire Chiavari con la A7, migliorando la viabilità nella parte orientale della Liguria. Si tratta di un progetto che

Il gasdotto Tap In questo caso il cantiere non riguarda il Nord Italia e nemmeno i collegamenti stradali, ma il tratto finale di un gasdotto di 4mila km che parte dall’Azerbaijan e approda in Salento, dopo aver attraversato Turchia, Grecia, Albania e Mar Adriatico. Il progetto viene reso noto nel 2011, e già dall’anno seguente nasce il Comitato No Tap che continua a battersi contro l’opera ritenuta ad alto impatto ambientale e non necessaria per l’approvvigionamento energetico italiano; contrariamente a quanto deciso, in nome della diversificazione delle fonti energetiche e del trasporto in Europa di gas che non sia necessariamente proveniente dalla Russia.

La manutenzione

Ma

il problema delle grandi opere italiane resta la manutenzione di quelle esistenti.

38 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

Il tema delle infrastrutture non deve però esaurirsi alle grandi opere che finiscono al centro delle cronache o che creano discordie politiche. Perché l’altro aspetto che riguarda le reti e i servizi nel nostro Paese è la manutenzione

del patrimonio già esistente. Il crollo del ponte di Genova del 14 agosto 2018 è il caso più grave, ma purtroppo non l’unico degli ultimi tempi: il 9 marzo 2017 era già franato un altro ponte vicino ad Ancona, sul tratto marchigiano della A14, e l’anno prima era toccato al cavalcavia sulla provinciale 49 all’altezza del km 41 della statale Milano-Lecco. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Unione Province d’Italia (dati del 2018), stimando in almeno 30mila il patrimonio di opere infrastrutturali fra ponti, viadotti e gallerie in gestione alle province, quasi 6mila presentano un quadro di intervento chiaro, e di questi quasi duemila necessitano di lavori urgenti, perché soggetti a limitazioni di transito o completamente chiusi. Altre 14mila sono considerate opere da sottoporre a indagini tecnico diagnostiche. Anche l’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori, ha effettuato un monitoraggio sulle opere italiane incompiute, che include oltre alle infrastrutture legate alla viabilità, che sono la maggioranza, anche altri tipi di progetti, come quello per il completamento dell’Ospedale Morelli di Reggio Calabria, e quello per il nuovo ospedale di La Spe-


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zia. In totale, a partire dalla già citata Gronda di Genova, sono 27 quelle da importi superiori a 100 milioni. Nel sito www.sbloccacantieri.ance.it, l’Ance ha classificato opere incompiute, cantieri mai chiusi e infrastrutture a rischio suddivisi per regione, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini e alle inchieste giornalistiche. La lista è lunga e viene aggiornata puntualmente, e comprende strade, dalla Civitavecchia-Orte alla Livorno-Civitavecchia, dal sottopasso ferroviario di Trani al Passante di Mezzo di Bologna, fino alle ex scuole in stato di abbandono come l’Istituto PeanoDoria di Cinisello Balsamo. Fra i tanti stop qualcosa però si muove, grazie anche al contributo europeo. Un esempio è il Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti, dedicato alle regioni del Sud (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). L’obiettivo è di potenziarne il trasporto ferroviario, portuale, il traffico aereo e la mobilità regionale, per un totale di 57 interventi e un miliardo e 843 milioni di euro di finanziamento complessivo (http://www.ponir.mit.gov.it).

ALLE ORIGINI DI FERROVIE E AUTOSTRADE IN ITALIA Sin dai primi anni dall’unificazione d’Italia vengono progettate alcune grandi direttrici da Nord a Sud per avvicinare le zone del Paese ancora distanti. Dal 1861 al 1866, i chilometri di strada ferrata passano da 2.370 a 4mila. Dal 1.881 al 1.895 sono realizzati altri 6.500 km di nuove linee ferroviarie che vanno a integrare quella principale, e nel 1905 l’intera rete viene nazionalizzata. Due anni dopo, il primo treno trainato da una locomotiva a vapore stabilisce il record di velocità di 120 km/h. In cinque anni, gli oltre 20 mi-

lioni di viaggiatori che si contavano al momento della nazionalizzazione, diventano quasi 30. Lo sviluppo autostradale, partito invece nella seconda metà degli anni Venti, diventa il simbolo della trasformazione infrastrutturale italiana che comincia a strizzare l’occhio alla mobilità privata e alla celebrazione del motore. La costruzione delle vie di comunicazione su gomma è inizialmente concentrata nel Centro-Nord. Nel 1925 apre la Milano-Laghi, la prima tratta italiana per i pochi che all’epoca possiedono un’automobile. Nel

1940 i km di autostrada italiana sono già 500. Dopo la crisi del 1929 e la nascita della progenitrice dell’Anas, l’Azienda Autonoma Statale della Strada, fondata un anno prima, comincerà il vero boom delle strade a pedaggio, il cui successo più significativo sarà la Milano-Torino. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la storia della mobilità italiana sarà caratterizzata da un grande sviluppo del settore automobilistico, con una conseguente caduta di interesse per il trasporto pubblico negli anni Cinquanta e Sessanta. GIUGNO 2019 I 39


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__EVENTI__

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CONTO ALLA ROVESCIA PER LA PROSSIMA EDIZIONE DEL CONCORSO DI PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

L’ARTE

CHE VINCE SU TUTTO Laboratori, workshop, escursioni e spettacoli serali. Questo il programma della XXXVII edizione del Concorso artistico di 50&Più che si terrà a Baveno (Lago Maggiore) dal 7 al 12 luglio. In attesa che la manifestazione entri nel vivo, vi presentiamo René Bokoul, autore del dipinto che accompagnerà questa edizione: «Non c’è un’età definita per diventare un artista», afferma

a cura di Luisella Berti SI AVVICINA LA FASE FINALE DELLA XXXVII EDIZIONE DEL CONCORSO DI PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA DI 50&PIÙ. Un ritorno nelle atmosfere magiche del Lago Maggiore, a Baveno, dal 7 al 12 luglio. In attesa della fatidica giornata della proclamazione dei vincitori, i partecipanti avranno la possibilità di esprimere tutta la loro creatività e imparare nuove tecniche tra laboratori e workshop. Il primo appuntamento è con la Fotografia, Ritratti&Autoritratto con Lina Pallotta, seguono i laboratori di Pittura con Enrico Benaglia, I doni del mare, di Poesia con Elio Pecora, La poesia e il poetico, di Scrittura narrativa con Francesco Tarquini, Scrittura come gioco della parola. Infine, dopo il successo della scorsa edizione, torna il laboratorio di Lettura ad alta voce, Leggere per raccontare, con Fiorella Magrin e Vittorio Viviani. Non

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può certo mancare il laboratorio musicale preparatorio dello spettacolo 50&Più show Viaggio a Sanremo… la città del Festival, che concluderà l’evento, con il Maestro Vincenzo De Filippo. Tra un laboratorio e l’altro saranno proposte diverse escursioni, visite guidate e spettacoli serali. Si parte con il Music Social Club con Cerca il mio sguardo, parole, musica e immagini daranno vita a una narrazione suggestiva e coinvolgente. Ci si scatenerà con Abbashow, tributo agli Abba, la famosa band culto degli Anni ’70. Sonorità, luci, colori, abiti e coreografie ricreeranno l’atmosfera tipica di quegli anni. Sarà un’edizione ricca di contenuti e di messaggi importanti, come solo l’arte sa veicolare e come ci insegna René Bokoul, l’artista autore dell’opera creata appositamente per i 37 anni di questo Concorso. Il dipinto si intitola


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Le monde en couleur (Il mondo a colori), un’opera in cui Bokoul ha esaltato il valore dell’individuo nella sua diversità e bellezza attraverso la forza del colore. Ma conosciamo meglio questo artista la cui vita è la testimonianza di come neanche la guerra, la fuga, la ricerca disperata di una casa possano distruggere la realizzazione di un sogno: quello di diventare un grande pittore. Bokoul si è formato nella prestigiosa scuola d’arte di Poto-Poto in Congo, la sua terra natale. Ma poi, negli Anni ’90, allo scoppio della guerra tutto cambia. Lascia il Congo e nel 2006 arriva in Italia. Dal nostro Paese ottiene lo status di rifugiato e nulla più. La sua vita a Torino è estremamente precaria così, nel 2009, decide di trasferirsi in Francia, dove attualmente vive. Il suo è un percorso artistico straordinario. Ecco cosa ci ha detto. Le sue opere sono narrazioni: racconti, fiabe, poesie. Ognuna di esse lancia dei messaggi all’umanità semplici e profondi. Cosa la spinge a fare della sua arte uno strumento di denuncia e di speranza? La pittura è l’unico modo per esprimere la mia contraddizione. Parlo attraverso il mio pennello, esprimo bellezza e faccio sognare alle persone un nuovo mondo pieno di speranza nonostante i suoi problemi (riscaldamento globale, razzismo e immigrazione). Quanta importanza dà alla tecnica? Una tecnica è l’insieme di processi il cui scopo è raggiungere un dato risultato. In altre parole, è un insieme di regole, metodi o protocolli impiegati come mezzo per arrivare a un fine. La tecnica nasce dalla necessità di cambiare il suo

concetto e adattarlo ai propri bisogni e si caratterizza per essere trasmissibile. Chi vuole cimentarsi nell’arte pittorica può apprendere la tecnica anche osservandone un’altra, modificarla e addirittura inventarne una nuova. I partecipanti al Concorso 50&Più sono artisti dilettanti, molti di loro hanno iniziato a dipingere in tarda età, soprattutto dopo il ritiro dal lavoro. Qualche consiglio per loro? Non c’è un’età definita per diventare un artista; ad esempio, le persone più grandi, come chi si è ritirato dal lavoro, hanno più tempo e stabilità per diventare artisti rispetto a un giovane che è preso da altre cose: la sua carriera professionale e trovare una stabilità economica. Tutto è possibile per diventare un artista, l’unica persona che può fermarti sei tu. A cosa sta lavorando? Ci sono mostre in arrivo? Sto preparando diverse mostre in tutta la Francia quest’anno: nella cappella della città di Le Dorat e a Mulhouse e Strasburgo; inoltre sarò ospite d’onore nel sito di arte contemporanea dedicato all’artista J. B. Corot (pittore paesaggista francese dell’Ottocento, ndr). Come vive oggi lontano dalla sua terra, il Congo? Un artista è un cittadino del mondo ovunque si trovi. Io mi considero a casa in qualsiasi luogo, il che mi permette di sopportare la discriminazione che a volte subisco e di uscirne a testa alta. Mi considero un figlio adottivo, amo mia madre che è il Congo ma amo anche la mia madre surrogata che è il resto del mondo. Ho trovato, infatti, nella città di Saint Junien “mia madre”, una madre adottiva.

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RENÉ BOKOUL, NATO IN CONGO NEL 1973, È CONSIDERATO UN CAPOSCUOLA NEL SUO PAESE E UNO DEI PIÙ IMPORTANTI ARTISTI AFRICANI IN ATTIVITÀ, VINCITORE DEL PREMIO PICASSO E DEL PREMIO DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA DEL CONGO


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PROGRAMMA* BAVENO (VB) 7 - 12 LUGLIO 2019

Ore 15,30 - Sala Urano Laboratorio di Pittura: I doni del mare, con Enrico Benaglia

*Il programma può subire variazioni

Ore 15,30 - Titano Laboratorio di Poesia: La poesia e il poetico, con Elio Pecora Ore 16,00 - Sala Plutone Laboratorio di Lettura ad alta voce: Leggere per raccontare, con Vittorio Viviani e Fiorella Magrin Ore 18,00/19,00 - Sala Titano Animazione musicale; preparazione spettacolo 50&Più show, con il M° Vincenzo De Filippo Ore 21,30 - Auditorium Serata danzante con orchestra

MARTEDÌ 9 LUGLIO

DOMENICA 7 LUGLIO

Intera giornata • Arrivo e sistemazione in albergo • Consegna dei quadri per allestimento esposizione Ore 21,00 - Auditorium Presentazione della settimana agli ospiti. A seguire Saluto del Sindaco Concerto di benvenuto della Banda di Baveno

LUNEDÌ 8 LUGLIO

Ore 10,30 - Esterna Workshop di Fotografia: Ritratti&Autoritratto, con Lina Pallotta Ore 10,30 - Sala Plutone Laboratorio di Scrittura narrativa:

Ore 9,30 - Teatro Nuovo • Cerimonia di consegna delle Libellule d’Argento 2019 • Premiazione dei Supervincitori del Concorso 2018 Ore 15,30 - Urano Laboratorio di Pittura: I doni del mare, con Enrico Benaglia Ore 15,30 - Sala Titano Laboratorio di Poesia: La poesia e il poetico, con Elio Pecora Ore 16,00 - Sala Plutone Workshop di Fotografia: Ritratti&Autoritratto, con Lina Pallotta Ore 18,00/19,00 - Sala Titano Animazione musicale; preparazione spettacolo 50&Più show, con il M° Vincenzo De Filippo

Scrittura come gioco della parola, con Francesco Tarquini • In segreteria è possibile ritirare gli elaborati di Poesia e Prosa

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MERCOLEDÌ 10 LUGLIO

Ore 9,30 - Auditorium • Cerimonia di consegna delle Farfalle d’Argento 2019 Ore 15,30 - Sala Urano Laboratorio di Pittura: I doni del mare, con Enrico Benaglia Ore 15,30 - Sala Plutone Laboratorio di Scrittura narrativa: Scrittura come gioco della parola, con Francesco Tarquini Ore 16.00 - Sala Titano Laboratorio di Lettura ad alta voce: Leggere per raccontare, con Vittorio Viviani e Fiorella Magrin Ore 18,00/19,00 - Sala Titano Animazione musicale; preparazione spettacolo 50&Più show, con il M° Vincenzo De Filippo Ore 21,30 - Auditorium Spettacolo: Abbashow Tributo agli Abba

GIOVEDÌ 11 LUGLIO

Ore 9,30 - Teatro Nuovo • Proclamazione dei vincitori del XXXVII Concorso 50&Più • Cerimonia di consegna delle Farfalle e delle Libellule d’Oro 2019 Ore 16,00 - Sala Titano Prove 50&Più Show Ore 21,30 - Auditorium 50&Più show, lo spettacolo dei 50&Più Viaggio a Sanremo... la città del Festival diretto dal M° V. De Filippo

VENERDÌ 12 LUGLIO

Ore 21,30 - Sala del Ballo/Auditorium Spettacolo: Cerca il mio sguardo Gruppo Social Club

Rientro dei partecipanti alle località di provenienza.


Concorso_2019_ok.qxp_Layout 1 15/05/19 15:28 Pagina 43

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ TUTTO IN LUI NASCE DALL’ESILIO. Ma che cosa è l’esilio per Juan Octavio Prenz che lo conosce sulla propria pelle da più di quarant’anni? «Un’opportunità. Un modo che mi era dato per condividere la storia di altri luoghi e persone. Anche un’imposizione, non una scelta, ma nel momento in cui mi ci sono trovato, ho cercato di assumerlo come una mia scelta. Non sono mai stato succube della nostalgia». Nato nel 1932, argentino di origini istriane croate, Prenz nel 1975 è stato costretto all’esilio per motivi politici e si è trasferito prima a Belgrado e Lubiana, poi a Trieste. Ha appena pubblicato Il signor Kreck, romanzo kafkiano di un uomo che scompare tra le maglie di uno Stato che tratta i cittadini come beni di proprietà. I suoi personaggi non sono chiusi in se stessi. Vivono in mondi e Stati che non ci sono più. Non sono

LA VITA + QUOTIDIANA, L’UNICA POSSIBILE

sradicati. Gli chiedo se sia questo il suo ideale di vita. «Direi di sì. Questa è una questione legata all’identità. Per quei personaggi, per me, l’identità è fondamentalmente un atto di condivisione dello stesso tempo e spazio in cui si trovano, pur nella diversità, in una proiezione comunitaria, comune. L’identità non è solo legata al passato ma anche, e soprattutto, a un progetto futuro». Per molti di loro l’immaginazione trova nella quotidianità un’inesausta fonte di scoperta? Conclude Prenz: «La vita quotidiana è l’unica possibile, per me non ce ne sono altre. E lì c’è tutto lo splendore e la miseria dell’uomo e del mondo».

IL SIGNOR KRECK LA NAVE DI TESEO 267 PAGINE 17,50 EURO Giudizio di 50&Più:

Un’imposizione trasformata in una “scelta”, senza lasciarsi andare alla nostalgia. Così Juan Octavio Prenz affronta il suo esilio di Renato Minore

LA CONFRATERNITA DELLA ROSA NERA Riccardo De Palo Marsilio, pagine: 160 prezzo: 16,50 euro Giudizio di 50&Più:

Siamo in Val Gardena, con i suoi spazi, il paesaggio, la lingua, il suo ladino, come una veste leggera e frusciante, dai tratti a volte onirici che avvolgono la storia raccontata in La confraternita della rosa nera. Tutto ha inizio in un paradiso dove fiorisce il roseto più alto d’Europa. Una giovane bibliotecaria viene trovata uccisa ed entra in azione l’ispettore capo Moroder, “aborigeno” ricapitato in quella terra dopo l’apprendistato nella capitale, dolorosamente concluso con la morte della moglie e lo scontro con la banda della Magliana. Accanto, una collega bella, un po’ secchiona e di lui innamorata, e due coloriti collaboratori, l’uno romano e l’altro napoletano. Riccardo De Palo, giornalista e scrittore, ha scritto (ben scritto) un noir veloce e colto, all’ombra del complotto che minaccia il mondo con risvolti inquietanti di attualità.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Palazzo Sturm - Via Schiavonetti, 40 - Bassano del Grappa fino al 30 settembre - orari: 10/19; martedì chiuso biglietto € 7; ridotto € 5 info: tel. 0424 519940; info@museibassano.it

+

DA NON PERDERE

FAENZA

La ceramica di Miquel Barcelò Artista poliedrico, uno dei massimi contemporanei, è noto per la sua pittura gestuale tra neoespressionismo e transavanguardia. Ama la ceramica (suo il monumentale rivestimento di una cappella della Cattedrale di Palma di Mallorca), di cui propone una mostra antologica. MIC fino al 6 ottobre BELLUNO

Il “movimentato” Sebastiano Ricci Fu una vita in vorticosa attività, sia per il frenetico dipingere nelle corti di mezza Europa sia per le vicende personali (fu persino condannato a morte per bigamia e poi rilasciato), quella del pittore cadorino, una dei massimi del nostro barocco. Rivali ed eredi è la mostra che la sua città gli dedica. Palazzo Fulcis fino al 22 settembre

A Bassano del Grappa riapre il settecentesco Palazzo Sturm con una grande mostra dedicata ai uno dei più grandi incisori di ogni tempo

MOSTRE

IL MONDO MULTIFORME E COMPLESSO DI DÜRER di Ersilia Rozza

SONO 260 LE INCISIONI DI ALBRECHT DÜRER, il maestro del Rinascimento tedesco, un corpus che unisce la ricchezza della tradizione nordica con la nitidezza della lezione italiana di Pollaiolo e Mantegna. Divise tra calcografie (incise su lastra di rame) e xilografie (disegnate su legno, e poi scavate negli spazi vuoti), furono un riferimento culturale e artistico per mezza Europa, segnando una tappa imprescindibile dalla fine del ’400 in poi. La mostra Albrecht Dürer. La collezione Remondini ne propone 214, la più consistente raccolta al mondo (insieme a quella viennese della Galleria Albertina), ereditata dal comune,

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insieme ad altri 8.300 pezzi, dalla locale dinastia di stampatori. Nel ricco Palazzo Sturm, reduce dagli ultimi restauri che hanno ridato vita agli affreschi di Giorgio Anselmi del 1760, il virtuosismo tecnico è impareggiabile e sorregge un’espressività visionaria e fantastica, infinite minuzie di tradizione gotica, certezze spaziali rinascimentali, continua ricerca della verità, raffinato dinamismo e mille significati simbolici. Avrebbe dovuto seguire le orme paterne il terzo dei 18 rampolli dell’omonimo orafo Albrecht, e di Barbara, di 25 anni più giovane. Finito l’apprendistato, però, ebbe il permesso di viaggiare, ferman-

dosi a lavorare qui e là, finché, appena 21enne, non divenne celebre con la prima xilografia. Tutte quelle che la seguirono - comprese le serie in mostra dell’Apocalisse, della grande e della piccola Passione, della Vita di Maria - e l’importante opera pittorica, gli studi di matematica e di costruzioni, la prosa innovativa dei suoi trattati ne fecero un personaggio cardine di tutta l’arte tedesca.


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__TEATRO CULTURA__

TEATRO PRONTA PER UNA NUOVA AVVENTURA CULTURALE E SOCIALE, parte la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia 2019, capitanata dall’inarrestabile direttore artistico Ruggero Cappuccio che, forte del consenso degli anni passati, amplia la struttura del Festival con do-

dici sezioni, aggiungendo anche il Teatro Ragazzi. Così, dall’8 giugno al 14 luglio, Napoli e altre città campane respireranno e vivranno la magia di teatro, danza, letteratura, cinema, video-performance, musica, mostre e laboratori, tutto a prezzi contenuti. Grande attenzione

SIRACUSA

All’Istituto Nazionale del Dramma Antico

© FABIO LOVINO

Continua con successo la stagione 2019 della Fondazione Inda al Teatro Greco di Siracusa, con la Sovrintendenza di Antonio Calbi. Un appuntamento atteso che ha registrato negli ultimi due anni quasi 300mila spettatori da ogni parte del mondo. Tre le nuove produzioni in scena fino al 25 luglio, e poi due eventi unici con Luca Zingaretti che legge La sirena di Tomasi di Lampedusa e il concerto di Ludovico Einaudi. E, inoltre, mostre e incontri. Il tema di questa edizione ruota intorno al rapporto fra donne e guerra, declinato nei tre titoli proposti, Elena, Le Troiane, Lisistrata, interpretate da grandi attrici come Laura Marinoni, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi. A firmare la regia delle opere di Euripide e di Aristofane, gli apprezzati Davide Livermore, Muriel Mayette e Tullio Solenghi. info: 0931487226 - info@indafondazione.org

DAL 20 GIUGNO AL 13 LUGLIO IL TEATRO GRANDE DI POMPEI OSPITA LA TERZA EDIZIONE DI POMPEII THEATRUM MUNDI. INFO: 0815513396 WWW.TEATROSTABILENAPOLI.IT

Oltre 150 eventi in programma tra danza, letteratura, cinema, mostre, laboratori e videoperformance

© PHOTO AUDRONIS

© MARCO GHIDELLI

AL VIA IL NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA 2019

+

di Mila Sarti

Drammaturgia, ma anche tutte le scritture di scena e le arti in generale sono il fiore all’occhiello di questa edizione multidisciplinare quest’anno alla multiculturalità, che fa del capoluogo partenope un crocevia di linguaggi e sonorità diverse. Assisteremo così, negli oltre 150 eventi in programmazione, anche a progetti che raccontano la migrazione e il ruolo degli artisti in esilio in Europa. Significativa la mostra dedicata al grande regista lituano Eimuntas Nekrošius (nella foto in alto a destra), scomparso lo scorso anno. Legato a Napoli e al Festival che gli rende omaggio con lo spettacolo Zinc e con la mostra di fotografie, bozzetti, appunti

e oggetti di scena, Il Meno Fortas di Eimuntas Nekrošius, a cura del figlio Marius e della moglie, la scenografa Nadežda Gultiajeva. Sessanta e più le prime nazionali e internazionali ospitate in spazi di grande prestigio, molti i nomi famosi degli artisti, tante le compagnie giovani e meno giovani da sostenere. Fra i grandi ricordiamo Lepage e Mnouchkine, Bruni e De Capitani, Moscato, Martone, Gassmann, Takagi, Kadour, Bucci e Maglietta. info: info@napoliteatrofestival.it GIUGNO 2019 I 47


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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Il 1° giugno di cinquant’anni fa John Lennon incise Give Peace A Chance, scritta durante il celebre bed-in della luna di miele con Yoko Ono. L’inno pacifista fu registrato a Montreal con 4 microfoni e un registratore, davanti a numerosi giornalisti e personaggi alternativi.

A cinquant’anni dal debutto sanremese, la livornese Nada Malanima, cantautrice e scrittrice, propone un nuovo, ostico, duro cd

NADA E IL PESSIMISMO DELLA CONSAPEVOLEZZA

MUSICA di Raffaello Carabini

+

MUSICA CHE CI RACCONTA

1958-1982: LA RIVOLUZIONE ITALIANA

“Noi... non erano solo canzonette”, alla Promotrice delle Belle Arti di Torino fino al 7 luglio

Furono gli anni che cambiarono il Paese. Quelli che ci traghettarono dal boom economico alla “grande illusione”, terminata come sappiamo. Seguendo la punteggiatura delle canzoni, da Nel blu, dipinto di blu di Modugno a Vado al massimo di Vasco, la rassegna fotografica “Noi... non erano solo canzonette”, alla Promotrice delle Belle Arti di Torino fino al 7 luglio, li racconta magistralmente. Da non perdere il magnifico catalogo in grande formato (Skira, 240 pagine, € 35,00).

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CERTO CHE FESTEGGIARE I CINQUANT’ANNI DI CARRIERA CON UN ALBUM INTITOLATO È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO NON È PROPRIAMENTE IL MASSIMO DELLA POSITIVITÀ. Ma Nada è un tipo duro, abituata a procedere senza concessioni. E senza, ovviamente, nulla che ricordi la timida 15enne che debuttava a Sanremo 1969 con Ma che freddo fa. «Questo album narra un’inquietudine, ma anche la voglia di comunicare l’idea che bisogna ricavare del buono dagli eventi negativi. Di fronte alla tecnologia che ci ha travolti senza che fossimo pronti e al perso senso della realtà, io cerco di migliorarmi, di essere più compassionevole, tollerante, più vicina agli altri: mi apro alla condivisione».

I suoi brani, da anni ormai è anche autrice apprezzata (ha vinto, tra gli altri, il Premio Amnesty International Italia 2017 con Ballata triste, la migliore song sui diritti umani), sono sempre contaminati, impossibili da classificare, che prendono frammenti dal panorama del rock indie e che distillano melodie dilatate, che si stagliano inquieti e persino indigesti, come fossero Senza un perché, come recita la sua canzone del 2004 scelta dal regista Paolo Sorrentino per il soundtrack della serie The Young Pope. La tematica pessimista e densa dei testi è la protagonista. Inevitabile per un personaggio che è anche scrittrice: Leonida, il suo ultimo romanzo, parla di una bambina non voluta che vive un’esistenza privata dell’amore.


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__CINEMA CULTURA __

Il libro di Federica Angeli, sotto scorta per le sue inchieste sulla mafia romana, diventa un film, perché: “Chi sta dalla parte giusta non perde mai”

di Alessandra Miccinesi

+

FILM IN USCITA

A MANO DISARMATA

THRILLER

RED JOAN REGIA di Trevor Nunn con: T. Hughes, S. Campbell Moore Giudizio di 50&Più:

Un doppio ruolo per la leggendaria Judy Dench. Quando, nel 2000, la pensionata Joan Stanley viene arrestata dall’MI5 per aver venduto segreti militari ai sovietici durante la Seconda Guerra Mondiale, emerge che la vera identità della donna coincide con quella dell’Agente Lotto: brillante scienziata e spia del Kgb. Accusata di aver preso parte al complotto per la realizzazione della bomba atomica, Joan “la rossa” rivelerà i retroscena che la obbligarono a pagare un prezzo altissimo per la pace, scegliendo tra tradire il proprio Paese e i propri affetti oppure salvarli. Il film è tratto dall’omonimo libro di Jennie Rooney.

MUSICALE

ROCKETMAN REGIA di Dexter Fletcher con: T. Egerton, J. Bell Giudizio di 50&Più:

Storia speciale di un talento ispirato, un artista con le note delle canzoni già in testa e tanta voglia di diventare se stesso: ricordi, musica e costumi sgargianti di Reginald Dwight, meglio noto come Elton John. Tra stivali alati, occhiali e lustrini, ecco il film che svela come un “grassottello venuto dal nulla”, capace di incarnare il mito del soul man, sia riuscito a far vibrare milioni di cuori scossi dal suo tocco al pianoforte. «Forse dovevo essere più normale» è sempre stato il cruccio del baronetto Elton John. Grazie per non esserlo stato, Sir!

CINEMA TRATTO DA UNA STORIA VERA, È LO “STRILLO” DEL FILM. Una storia che per Federica Angeli, cronista delle pagine locali de La Repubblica, non è ancora finita. Dal 2013 la giornalista di nera - alla quale Claudia Gerini sullo schermo presta il volto e il temperamento - vive sotto scorta a causa delle minacce ricevute per aver pubblicato articoli sulla criminalità organizzata di Ostia. Minacce pesanti che hanno turbato il clima familiare creando una tensione palpabile, ma che non hanno fermato la giornalista dal proseguire nel suo lavoro in maniera puntuale, raccontando il tessuto criminale radicato nel litorale, senza mai pensare di girare la testa dall’altra parte. Come fecero, una notte di qualche anno fa, gli inquilini del palazzo abitato dalla Angeli, quando furono esplosi due spari: la giornalista fu l’unica ad affacciarsi alla finestra contravvenendo all’intimidazione criminale “tutti den-

tro, lo spettacolo è finito”. Lei, ferma a guardare, fu l’unica a testimoniare i fatti nonostante la paura e le minacce dei boss. «Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde», mette nero su bianco la giornalista, che dopo aver scritto la sua storia nel libro omonimo (edito da Baldini&Castoldi), A mano disarmata: cronaca di millesettecento giorni di scorta, ha collaborato con Domitilla Shaula Di Pietro alla stesura della sceneggiatura del film fortemente voluto da Claudio Bonivento, produttore di Mery per sempre, Ultrà, La scorta e Pasolini: un delitto italiano. Nel cast Nini Salerno, Francesco Pannofino, Rodolfo Laganà e Maurizio Mattioli. Regia: Claudio Bonivento Genere: drammatico Giudizio di 50&Più:

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__EVENTI__

DI CITTÀ IN CITTÀ

LE AUDIZIONI DI ITALIA IN…CANTO Nove tappe, dal Nord al Sud, Isole comprese. aperte da Firenze, a seguire Bologna, Milano, Sono le audizioni di Italia In… Canto, l’unico Pescara, Bari, Palermo, Catania, Napoli e Catalent canoro dedicato a chi gliari, ultima tappa di giuha più di 50 anni. «L’obietgno. Al termine, la tivo che ci siamo dati è Commissione Musicale quello di andare incontro al (nella foto, in alto, da sinitalento degli over 50 e alla stra: Maurizio Merolla, loro passione per la muGennaro Carbone e Laura AUDIZIONI 2019 sica. Nasce da qui l’idea Dotti) sceglierà i cantanti delle audizioni itineranti. che a ottobre, a Roma, di Luisella Berti Per 50&Più rappresentano parteciperanno alle semiun maggiore sforzo orgafinali. Gli artisti selezionizzativo, ma sono sicuro che anche quest’anno nati saranno i protagonisti della finalissima che ci daranno grande soddisfazione!», afferma il avverrà a maggio 2020, dove saranno decretati vice presidente vicario della 50&Più nazionale, i tre vincitori premiati con il Disco d’oro, d’arVincenzo Cozzolino, che nel 2000 diede vita gento e di bronzo, il Premio della Critica e il alla manifestazione. Le audizioni sono state vincitore del “Premio 50&Più”.

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__CULTURA__

CURIOSITÀ

La prima Festa della Musica è stata celebrata il 21 giugno del 1982 per iniziativa del Ministero della Cultura francese. Dal 1985, Anno Europeo della Musica, la Festa si svolge in Europa e nel mondo.

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EVENTI IN NOTE di Anna Mercuri

Il 21 giugno si tiene la Festa della Musica. Tra le iniziative c’è “IO SUONO PERCHÉ”, campagna nazionale organizzata dall’associazione Dismamusica OGNI TIPO DI MUSICA E IN OGNI LUOGO. Parchi, musei, luoghi di culto, carceri, ambasciate, ospedali, centri di cultura, stazioni ferroviarie, metropolitane ma, soprattutto, strade e piazze di tutta Italia. Nel 2018 sono state ben 700 le città che hanno aderito alla Festa della Musica e quest’anno il contatore continua a salire con migliaia di iniziative. Basta collegarsi al sito dedicato, www.festadellamusica.beniculturali.it, per capire la portata dell’evento che è sì culturale, ma è anche armonia, integrazione, universalità. In una parola è musica, e di ogni genere. Tutti sono coinvolti: solisti, cori, orchestre, gruppi e bande musicali, sia artisti professionisti che amatoriali. Italiani, stranieri e nuovi italiani. Un evento senza confini: geografici, politici, etnici, perché la musica è universale, unisce e non divide. Vi partecipano gli assessorati al-

PERCHÉ SUONARE FA BENE ALL’ANIMA la cultura, le scuole di musica, le proloco, i negozi di musica, le biblioteche, le librerie, le Istituzioni, i conservatori, le associazioni musicali. Tutti possono dare il proprio contributo iscrivendosi al sito dell’evento dedicato. Tra le iniziative a carattere nazio-

nale c’è quella di Dismamusica, Distribuzione Industria Strumenti musicali e artigianato: «In questa edizione della Festa della Musica - dichiara Antonio Monzino, presidente di Dismamusica - vogliamo portare all’attenzione delle Istituzioni e dell’opinio-

IMPARARE A SUONARE

NELLE SCUOLE PER CRESCERE “Io suono perché” È la campagna di Dismamusica per testimoniare i benefici che la musica può dare. A raccontarlo, attraverso brevi clip, saranno personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che suonano per diletto e che dalla musica ricevono quell’influsso positivo per il corpo e la mente. La campagna sarà lanciata attraverso il sito www.dismamusica.it e i canali social dell’Associazione ed ognuno potrà condividerla ed esserne parte attiva.

ne pubblica quanto sia importante l’insegnamento della musica nelle scuole. Lo strumento musicale è un prodotto culturale che dovrebbe essere alla stregua del libro: suonare uno strumento musicale permette ai ragazzi di avvicinarsi alla musica e di ottenerne tutti i benefici formativi». A questo fine, Dismamusica lancerà la campagna “Io suono perché”, dove ognuno potrà essere parte attiva (vedi box accanto). La Festa della Musica è promossa e patrocinata dal MiBac (Ministero dei Beni Culturali e Turistici), insieme all’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, con il contributo della Siae e in collaborazione con soggetti pubblici e privati. GIUGNO 2019 I 51


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un reparto speciale dei Carabinieri in prima linea per tutelare il nostro patrimonio artistico. Ce ne parla il generale Roberto Riccardi

DETECTIVE PER AMORE DELLA “BELLEZZA” SI CHIAMA COMANDO TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE. È il corpo scelto dei Carabinieri che si occupa della protezione dai falsari e del recupero delle opere di Raffaello Carabini d’arte trafugate nel nostro territorio. Un’eccellenza italiana riconosciuta nel mondo, e chiamata spesso a contribuire in zone di crisi come l’Iraq o la Serbia oppure all’addestramento di reparti analoghi di forze dell’ordine di altri Paesi, dalla Spagna al Perù. Eppure chi passa da una squadra operativa di repressione alla criminalità organizzata ci mette un po’ a non sentirsi sminuito, confinato in uno spazio più limitato, lontano dalla battaglia quotidiana contro chi minaccia la sicurezza delle persone, contro individui pericolosi. Non molto, perché l’attività di coloro che il generale Roberto Riccardi deANNIVERSARI scrive nel suo bel libro Detective dell’arte. Dai Monuments Men ai Carabinieri Sul campo da cinquant’anni della cultura è quella di “salvare pezzi della civiltà universale, tesori di valore asIl Comando Tutela del Patrimonio Culturale soluto la cui unicità irripetibile li rende maledettamente insostituibili”. compie cinquant’anni. Fu infatti istituito in Generale, lei cita per nome, ed è molto piacevole leggerlo, i numerosi occasione del furto nell’oratorio di San Locarabinieri del TPC, che sono preparatissimi, assai lontani dallo sterenzo, a Palermo, della Natività di Caravaggio. Da allora sparita nel nulla. reotipo del carabiniere da barzelletta...

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DA VEDERE DA ROMA A PECHINO

Una mostra itinerante Il 3 maggio scorso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato al Quirinale l’esposizione L’arte di salvare l’arte, aperta fino al 14 luglio a ingresso libero. Si tratta di una cinquantina delle più importanti opere recuperate nei 50 anni di attività dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Dal Giardiniere di Van Gogh e dagli antichi Cratere di Eufronio e Triade capitolina alla Madonna di Senigallia di Piero della Francesca. La mostra, in forma più ridotta - portare le opere in giro per il mondo è più complicato e più oneroso - ma comunque del tutto rappresentativa, sarà poi a Parigi presso l’Unesco, New York alla sede dell’Onu e Pechino nella Città Proibita.

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DIVERSE OPERE TRAFUGATE SI TROVANO AL MUSEO DI BELGRADO O AL PAUL GETTY DI SAN FRANCISCO. NON LE RESTITUISCONO PERCHÉ, AFFERMANO, ACQUISTATE IN BUONA FEDE: UNA SENTENZA LO NEGA

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Sopra,il generale Roberto Riccardi.

Sono tutti di elevato livello culturale, che già precede l’accesso nell’Arma oppure che è conseguito all’ingresso nel TPC. L’esperienza sul campo è anche approfondire l’arte, gli stili, e possedere cultura nel senso più alto del termine. E utilizzano un po’ tutte le tecniche investigative: da quelle di intelligence a quelle di infiltrazione più antiche... un incontro tra Sherlock Holmes, CSI e Serpico... È una sintesi particolare ma efficace, perché ci sono metodi tradizionali di indagine, ci sono le orecchie tese nell’ambiente del mercato dell’arte, perché è il luogo dove si può piazzare un’opera falsa o rubata; poi ci sono le perizie dei RIS che analizzano

colori e pigmenti per definire la datazione e capire se l’attribuzione è congrua oppure falsa. Ma in Italia si continuano a rubare opere d’arte, dai tombaroli ai musei o le chiese... I musei sono protetti piuttosto bene, tanto che tutti gli ultimi furti sono delle rapine, cioè effettuati bloccando l’addetto alla vigilanza e non perché l’impianto d’allarme non funzionava o non era inserito. Per quanto riguarda gli scavi o le chiese la situazione è differente, perché gli uni sono diffusi su ampie zone e le altre sono numerosissime e non di rado non presidiate. Non c’è lo stesso livello di sicurezza di un museo, dove però ci sono numerose opere importanti, mentre in altre situazioni magari ce n’è una sola o non si sa neppure se sotto terra c’è qualcosa. Di quali strumenti ha bisogno il nucleo per raggiungere risultati ancora migliori? L’attività del TPC è stata utilissima, sia a livello preventivo sia di repressione, perché c’è bisogno anche di quella. Ci sono miglio-

ramenti tecnologici e giuridici che potranno aiutare in futuro. Armonizzare la normativa internazionale in modo da far scattare automatismi che oggi non ci sono, come ottenere l’esecuzione in un altro Paese di una sentenza emessa in Italia, è certo una frontiera. Il TPC recupera, insieme ai capolavori, opere minori. Quali indagini sono più difficili? Ogni indagine ha la sua complessità. Non è detto che un bene di minor valore sia più facile da rintracciare di un capolavoro. Paradossalmente a volte è il contrario, perché l’opera importante è maggiormente riconoscibile, unica. Sono complessità diverse, ma della stessa importanza per quel che concerne il sentire della gente. Aver recuperato un crocifisso di legno che stava in una chiesa dove avevano pregato generazioni di persone di quella comunità ha localmente un impatto straordinario. Com’è possibile che falsi arrivino anche in grandi mostre, come è successo a Genova con alcuni Modigliani? Per i Modigliani si è ancora


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IL LIBRO STORIE VERE

Avvincenti imprese a tutela dell’arte

© RIZZOLI

Il generale Roberto Riccardi, pluripremiato saggista e romanziere, in Detective dell’arte (Rizzoli, 230 pagine, € 18) narra i recuperi delle opere - sia capolavori, dai Raffaello ai sarcofaghi etruschi, sia crocifissi di provincia ritrovati grazie all’intuito di un’anziana perpetua -, l’arresto di ladri e basisti, lo smascheramento di falsari, anche di opere contemporanee, e le azioni in zone di guerra, effettuati dai carabinieri del TPC. Sono racconti di fatti reali, punteggiati di suspense, di testimonianze e di citazioni, che vedono i nostri (degni eredi dei Monuments Men del Secondo Conflitto Mondiale, resi celebri dal film di George Clooney) protagonisti di un’attività complessa, che passa dagli appostamenti notturni alle indagini telematiche più sofisticate. Un’epopea avvincente che si legge d’un fiato.

in fase di indagine, non si può dare un giudizio definitivo, però è indubbio che ci sono anche falsari molto bravi. Ricordo il caso dell’olandese Han van Meegeren che, accusato di collaborazionismo per aver venduto due Vermeer al gerarca nazista Göring, si autodenunciò come autore di quei quadri. Per farsi credere, poiché tutti li consideravano autentici, dovette dipingere un nuovo falso davanti alla corte. Ebbe una condanna a un anno invece dell’ergastolo. Oggi in più ci sono nuove tecniche per imitare, perché la tecnologia non serve soltanto ai buoni, ma anche ai cattivi: si fanno lavori con l’aiuto della grafica web e dei computer per avvicinarsi al meglio allo stile di un maestro. Anche chi per un’opera spende dai 500 ai due,

tremila euro rischia di incappare in un falso? È possibile, ci sono anche artisti con quelle quotazioni che vengono imitati. Di solito pittori della stessa zona ne copiano un altro di cui sono apprezzati, ad esempio, i paesaggi. E se non riescono a vendere possono essere indotti a intraprendere un’altra strada: metterci anche la firma del caposcuola e tentare di piazzare i quadri come fossero dell’altro. Si crea una contraffazione in un certo ambito, di solito limitato. Quando si tratta di poche migliaia di euro è facile che la falsificazione si consumi nella stessa area dove l’artista imitato è più amato e venduto. Posso fare l’esempio dei post-macchiaioli livornesi, come Renato Natali, Gino Romiti, Piero Filippelli, Giovanni Lomi, di cui girano diversi

falsi, perché nell’alta Toscana sono piuttosto ricercati. Internet aiuta la distribuzione dei falsi? Non si può criminalizzare nessun settore. Certamente in tutti i luoghi dove avvengono delle vendite si può attuare quella spuria. Chi acquista deve sempre cercare di seguire degli accorgimenti, non deve abboccare al primo amo. Se un artista vale duemila euro e viene proposto in un sito, in un mercatino oppure in una galleria a una cifra nettamente inferiore, questo deve insospettire. Non dobbiamo vedere tanto la possibilità dell’affare quanto piuttosto quella di trovarci di fronte a un imbroglio. Come possono i cittadini supportare l’attività del comando? Chi frequenta il mondo dell’arte può segnalare le anomalie che riscontra quando riceve un’opera in offerta con qualcosa che non torna, può dare informazioni se vede commettere un atto vandalico, se vede trascurare una parte del patrimonio culturale. E aiutando il TPC si è aiutati. Per ogni cittadino che voglia acquistare un quadro è possibile consultare la banca dati del nucleo. Se c’è il sospetto che un’opera possa essere rubata si può scrivere, anche via mail, al comando, che verifica e risponde. Aiutato se risulta rubata, perché scatta l’indagine e il recupero, e aiutando il cittadino a non cadere nelle mani di un’organizzazione criminale. Il futuro dell’arte è di chi ne profetizza la totale riproducibilità o clonabi-

lità, come fanno i collettivi di cracking art e di obvious, oppure è ancora affidato al talento del singolo? Sono possibili entrambe le vie. Una tendenza alla riproducibilità c’è, ma io penso che nel lungo periodo valga il talento individuale. Anche nel contemporaneo, dove tutto è possibile, si distingue chi ha un’idea originale da chi invece, in nome della riproducibilità, non esprime uno stile personale. Le linee di tendenza ci sono, tutto cambia, l’arte evolve, il gusto si sposta in mille direzioni, però ci sarà sempre chi sa creare la differenza, con nuove forme, nuovi stili, qualcosa di alto valore. Come risponde alla domanda “la bellezza salverà il mondo?” che Dostoevskij fa porre al principe Miškin ne L’idiota? No, la bellezza non può salvare il mondo. Ce n’era tanta in Paesi dove sono stati compiuti degli orrori generalizzati, anche nel ’900, non solo in altri secoli. L’importante è che il mondo salvi la bellezza, si ponga il problema di conservare la parte migliore della nostra identità, della nostra storia, della nostra cultura. La crescita dell’uomo è aiutata dall’arte, dall’incontro, dalla conoscenza e dall’amore verso il bello. La bellezza è un invito all’amore: se una persona ama la vita e le cose belle, difficilmente commette orrori verso i suoi simili o verso quel patrimonio culturale. È questo il valore importante della bellezza e va preservata, tutelata, sostenuta.

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__ATTUALITÀ TENDENZE__

CRUELTY FREE L’ATTENZIONE ALL’AMBIENTE È UN TEMA SEMPRE PIÙ DIBATTUTO ANCHE NEL CAMPO DELLA MODA. Per questo sentiamo parlare sempre più spesso di “cruelty free fashion” e di marchi e stilisti che dicono no allo sfruttamento degli animali nella produzione di capi di abbigliamento. Oggi esistono diversi certificati che attestano l’ecosostenibilità, secondo principi guida di rispetto ambientale, sociale e dei diritti degli animali. 56 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

LA MODA È ETICA di Winda Casula In linea generale, la definizione indica abiti e accessori che vengono prodotti tenendo conto delle condizioni di lavoro della manodopera, dell’impatto ambientale e dello sfruttamento, maltrattamen-

to e uccisione degli animali per ricavarne lana, pelli, pellicce. Ma come si fa a sceglierli in modo consapevole? La Lav, Lega Anti Vivisezione, ha ideato “Animal Free Fashion”, una classifica etica che valuta le aziende produttrici in base al non utilizzo di materiali di origine animale assegnando, ad esempio, una “V” a chi utilizza materiali alternativi alla pelliccia animale, fino ad arrivare ad una quadrupla “V” per le aziende che rinunciano alla lana.


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Sempre più marchi di abbigliamento mettono al bando i prodotti di origine animale, e sempre più consumatori manifestano una sensibilità etica anche nel campo della moda. L’Europa però resta il principale produttore di pellicce e pellame, anche se 12 Paesi hanno ormai messo al bando gli allevamenti di volpi e visoni

GLI EVENTI

Non solo abbigliamento...

Più saranno i materiali di origine animale ai quali l’azienda deciderà di rinunciare, migliore risulterà la sua classificazione, ossia il “livello di rating raggiunto”. Per essere presa in considerazione e avviare il percorso di certificazione, l’azienda dovrà almeno aver avviato una politica di abolizione delle pellicce come primo passo. Secondo un sondaggio condotto da Ispo Ricerche e commissionato proprio da Lav, è emerso che un numero crescente di persone acquista capi di abbigliamento privi di materiali di origine animale. La ricerca ha interessato sei Paesi europei: Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Olanda e Polonia, e ha misurato la propensione all’acquisto di vestiti e accessori senza pelliccia, piume, pelle, seta e lana. Tra tutti i Paesi, i risultati hanno dimostrato una spiccata sensibilità al tema soprattutto gli italiani e i francesi, con più dell’80% del campione attento alla moda etica. Quindi non si tratta di un consumo di nic»

Lo scorso febbraio, a Los Angeles, si è tenuta la prima edizione della “Vegan Fashion Week”, evento dedicato alla moda “cruelty free”. L’organizzatrice Emmanuelle Rienda, stilista e attivista per i diritti degli animali, ha messo insieme il mondo della moda con quelli del cibo e della cosmetica, alternando esposizioni animal-free con tavole rotonde di attivisti, influencer e imprenditori. Il prossimo appuntamento sarà ad ottobre. Ad agosto, invece, tornerà a Londra la “Bare Fashion”, organizzata anche quest’anno dal magazine Vegan Food&Living. L’evento raccoglierà non solo il meglio dell’abbigliamento vegano, ma anche prodotti di bellezza e accessori etici.

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DA UN SONDAGGIO CONDOTTO DA ISPO RICERCHE E COMMISSIONATO DA LAV, È EMERSO CHE UN NUMERO CRESCENTE DI PERSONE ACQUISTA CAPI DI ABBIGLIAMENTO PRIVI DI MATERIALI DI ORIGINE ANIMALE


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__ATTUALITÀ TENDENZE__ chia, ma di un mercato in espansione, come confermano le scelte di molti stilisti di fama internazionale: già nel 2013 Stella McCartney lanciava sui social network il suo “no Fur”, no alle pellicce, seguita dalla griffe Gucci che è diventata portavoce del “cruelty free”, abolendo completamente le pellicce dalla collezione primavera-estate di un anno fa. Scelta condivisa e rivendicata anche da Donatella Versace a John Galliano e Giorgio Armani. Anche nel fashion a basso costo il benessere animale sta giocando un ruolo importante, e così la pelliccia naturale è stata rimpiazzata da quella ecologica da Yoox, Zara, Zalando, H&M, Asos e Mr Porter. Ci sono infine i brand nati in nome della sostenibilità, come Quagga che commercializza solo prodotti privi di sostanze nocive per il consumatore, i lavoratori e il territorio di produzione; Tu&Tu che sceglie cotone, lino, fibra di bamboo, canapa e altri tes-

suti derivati da alghe, soia e proteine vegetali; CamminaLeggero che produce scarpe senza usare pelli, cuoio, lana, seta o altro materiale che causi sofferenza agli animali. Vegea ha creato una sorta di pelle vegetale utilizzando la vinaccia, il residuo della lavorazione del vino, per creare un tessuto molto simile a quello di origine animale. Questo prodotto gli è valso il Global Change Award, un premio istituito da H&M Foundation per dare visibilità alle idee innovative nel campo della moda sostenibile. Il marchio Esemplare realizza tessuti di alta qualità ottenuti dal riciclo di materiali plastici, e senza l’impiego di pelli, pellicce e piume. La Pagurojeans si è specializzata nella produzione di jeans tagliando il consumo di acqua e prodotti chimici del 60% e di energia elettrica del 40%. Nonostante il “cruelty free” sia in crescita, in Europa esistono ancora circa 6mila allevamenti di animali da pelliccia, che insieme producono oltre il 60% delle pelli di visone e il 70%

CERTIFICAZIONI

Abbigliamento sostenibile

A garanzia dell’abbigliamento sostenibile esistono apposite certificazioni rilasciate da enti internazionali e locali in merito alle categorie sociale, ambiente e animali. Ad esempio, Fair Wear Foundation e Sa 8000 riguardano il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori; Blue Sign garantisce la sostenibilità sociale e ambientale dei siti di produzione; Global Organic Textile Standard accerta i parametri sociali e ambientali per la lavorazione tessile delle fibre organiche; Organic Content Standard certifica l’impiego di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica; Animal Free certifica la rinuncia totale o parziale all’impiego di materie di derivazione animale.

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IN EUROPA ESISTONO ANCORA CIRCA 6MILA ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA, MA SONO MOLTI I PAESI CHE NE HANNO STABILITO IL DIVIETO TOTALE

delle pelli di volpe poi vendute in tutto il mondo, principalmente sui mercati russi e cinesi. Ma se l’Europa è sempre stata il principale produttore mondiale di pelli, oltre che un punto di riferimento per la moda, ha anche rappresentato l’avanguardia delle battaglie etiche che hanno portato al divieto di importazione di pellicce di foca, cane e gatto, e ai divieti di allevamento per volpi e visoni sempre più diffusi. Olanda, Norvegia, Austria, Regno Unito, Croazia, Serbia, Slovenia, Macedonia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Bosnia e Belgio hanno stabilito un divieto totale di allevamento di animali da pelliccia. In Germania sono state imposte delle restrizioni che porteranno alla totale chiusura degli allevamenti nel 2023. Insomma, qualcosa si muove, ma la strada è ancora lunga. L’ultima notizia che preoccupa le associazioni animaliste è la volontà da parte della Commissione Europea di creare il secondo centro di riferimento Ue per il benessere degli animali negli allevamenti, includendo anche quelli da pelliccia. Ritenendo che le condizioni di vita nelle gabbie per visoni e volpi non siano migliorabili e che questi allevamenti debbano essere aboliti anche da quei Paesi, Italia compresa, che li mantengono, Eurogroup for animals, organizzazione con 54 membri in 24 Paesi, ha lanciato una petizione ad hoc che ha già trovato l’appoggio di numerosi europarlamentari.


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«La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste semplicemente nell’assenza di malattia o di infermità» (Organizzazione Mondiale della Sanità)

IN VACANZA, ALL’INSEGNA DEL BENESSERE di Barbara Di Sarno SI CHIAMANO “HEALING HOLIDAYS” E SONO LE VACANZE DEDICATE AL PROPRIO BENESSERE PSICOFISICO. Nuova frontiera del turismo esperienziale, assicurano benefici che ritemprano corpo e mente dai ritmi frenetici della quotidianità, restituendoci il piacere del contatto con noi stessi e con la natura che ci circonda. Yoga retreat, Spa nel deserto, NEL SEGNO DELLO YOGA E DELLA MEDITAZIONE healt farms, resort nel bel mezzo I vortici di Sedona, una vacanza nell’Arizona della foresta pluviale: sono sempre Una terra che da sempre richiama viaggiatori alla ricerca più numerose le strutture ricettive del benessere spirituale è Sedona, un luogo sacro agli nel mondo che offrono programmi Indiani d’America situato nel deserto rosso dell’Arizona. per il viaggiatore che opta per il coQui, tra le rocce erose dal vento, si trovano i “vortexes”, siddetto “feel good tourism” e che i punti dove si ritiene essere focalizzata l’energia terrestre, propongono trattamenti benessere oggi meta per le sedute di yoga e meditazione per singoli tout court, dalla cucina salutare alavventurieri e gruppi.

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TECNOLOGIA ZERO DIGITAL DETOX

Come staccare la spina da smartphone, tablet e pc

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«CI SONO DUE GIORNI ALL’ANNO IN CUI NON PUOI FARE NIENTE: UNO SI CHIAMA IERI, L’ALTRO SI CHIAMA DOMANI, PERCIÒ OGGI È IL GIORNO GIUSTO PER AMARE, CREDERE, FARE E, PRINCIPALMENTE, VIVERE» (DALAI LAMA)

l’attività fisica, dalle discipline olistiche alla meditazione. La scelta è davvero ampissima e spesso sorprendente. Basti pensare che sulle nostre Alpi - tra le più classiche passeggiate nei boschi ed escursioni lungo i sentieri di paesaggi scoscesi - è possibile praticare lo Shinrin-yoku che significa letteralmente “fare il bagno nella natura”. Secondo gli esperti, questa disciplina orientale migliora le capacità

mnemoniche, regolarizza la pressione arteriosa, potenzia le difese immunitarie e diminuisce i livelli di stress incidendo sul suo ormone, il cortisolo. L’immersione totale in ampie distese arborifere - respirarne i profumi, osservarne i colori e ascoltarne i suoni - aiuta insomma concretamente ad abbattere lo stress e a riequilibrare la mente. Ma non è solo lo straordinario territorio italiano ad essere una fonte infinita di benessere per corpo, anima e spirito. Per coloro che sono alla ricerca di viaggi

in bilico tra le millenarie filosofie orientali del benessere e il comfort moderno, il Far East asiatico rappresenta oggi una sempre allettante destinazione. Nelle farm immerse nelle piantagioni di cocco tra le cascate delle Filippine si può ripristinare, infatti, l’equilibrio del proprio fisico con una dieta disintossicante ricca di sostanze nutritive personalizzate che - unite a sessioni di allenamento ad hoc - forniscono una spinta rivitalizzante a tutto l’organismo. Per coloro che amano invece il silenzio di spazi sconfinati, i retreat nelle selvagge steppe della Mongolia propongono programmi intensivi di meditazione, yoga, camminate e passeggiate a cavallo tra il deserto del Gobi e il parco nazionale di Gorkhi Terelj, con momenti di relax tra saune e sessioni di massaggi. In Sri Lanka, tra la »

Sotto, Islanda, Laguna Blu, una delle mete più gettonate dai turisti del benessere.

La digital detox, pratica nata negli Stati Uniti per curarsi dall'overload comunicativo e dall’intossicazione digitale, ci aiuta a ritrovare un equilibrio psicofisico e i giusti bioritmi. In Italia, uno tra i primi resort ad essere concepiti senza interferenze hitech si trova sull’isola di San Pietro, in Sardegna. Non ci sono Tv, telefono, connessione Internet: l’unica esperienza immersiva è quella con il bellissimo paesaggio circostante. Stesse condizioni per chi, a Matera, volesse alloggiare in una suite realizzata nelle grotte naturali locali: nessun privilegio hi-tech, ma la pace e il silenzio in una perfetta cornice rupestre. Staccare da tutto, cellulari e tablet compresi, può significare anche andare alla ricerca del proprio angolo di spiritualità e decidere di trascorrere un weekend in santuari o conventi, tra congregazioni di frati francescani o cappuccini. Le possibilità sono tante: in Umbria, in Toscana o nella laguna veneziana, telefoni spenti, celle singole e pasti consumati in rigoroso silenzio. In Irlanda, in Spagna e in altri Paesi europei, per chi volesse partecipare a una “digital rehab”, le strutture ricettive prevedono un kit di sopravvivenza techno-free con giochi da tavolo e mappe della città. Parola d’ordine: lasciare ogni dispositivo elettronico in una cassetta di sicurezza fino alla partenza!

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cucina tradizionale Ayurvedica e la pratica quoNEI RANCH tidiana dello yoUn soggiorno da cowboy Praterie sconfinate, scenari montani, cavalga, è possibile gocate tra i fiumi, nottate sotto le stelle: la dere dello Shirofuga dal caos della città non è mai stata così dhara, un tratta“wild”. Se in America Robert Redford ha fatto mento energetico da apripista con il suo Sundance Resort, tedi origine millenuta in stile ranch dove s’impara a cavalcare naria che consisu percorsi impervi per poi ritemprarsi con ste in una dolce i trattamenti naturali della Spa, in Italia sono e ininterrotta cosempre più numerosi i “rancheri” che decidono lata di olio medidi aprire i cancelli delle proprie tenute per cato, latte e dequanti vogliano indossare i panni di un vero cotti di erbe che cowboy. Toscana, Veneto e Basilicata sono va a stimolare il solo alcune delle regioni italiane in cui si può godere di una vacanza in perfetto stile “councentro della frontry”, tra passeggiate a cavallo nella natura te - il sesto punto incontaminata, corsi di doma e storie davanti Chakra detto teral fuoco al suono della fisarmonica. zo occhio - creando un profondo stato di rilassamento e contrastando una varietà di patologie fra cui CON IL TWENTY DANCING FINGERS MASSAGE IL CORPO sinusite, rinite allergica, inLIBERA LE SUE ENERGIE sonnia, disturbi neurologiDANDO BENEFICIO ci. Per chi optasse invece ALLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA E LINFATICA: per gli atolli paradisiaci di QUATTRO MANI E VENTI DITA Maldive e Seychelles, la ricSI MUOVONO IN SINCRONIA chezza in fatto di benessere LUNGO I MERIDIANI ENERGETICI di queste isole è nei trattamenti legati alle materie prime locali e alle tradizioni. Se con il Marine brightening la pelle torna a splendere grazie a un trattamento alle alghe bianche, ossigeno marino e vitamina C e un delicato gommage

FUGA DALLA CITTÀ

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alle alghe wakame e gigartina che elimina la pelle secca e disidratata, con il Twenty Dancing Fingers Massage il corpo libera le sue energie e la circolazione sanguigna e linfatica non possono che beneficiarne. Questo massaggio da sogno vista Oceano viene praticato da due terapiste - quattro mani e venti dita che si muovono in sincronia - seguendo con la digitopressione una danza armonica lungo i meridiani energetici. Il corpo viene così cullato dalla costante pressione dei pollici e da gesti profondi e ritmati, che si propagano come onde di benessere. Sempre in tema di mare, nell’arcipelago delle Turks and Caicos le lunghe spiagge di sabbia bianca diventano, all’alba e al tramonto, una perfetta location per lezioni di yoga e pilates, il tutto condito da un ottimo buffet di cucina crudista. Cambiando nettamente scenario, nel cuore del deserto dello Utah, tra distese aride e pareti rocciose, è possibile godere di trattamenti benessere ispirati ai principi olistici da sempre osservati dalla popolazione Navajo che ancora abita questi luo-

ghi. In Cile, nel suggestivo deserto dell’Atacama, con vista sul vulcano Licancabur, si possono provare fanghi di geyser, terapie con pietre e cristalli locali sui meridiani del corpo, impacchi con erbe che crescono solo in queste zone. Nel bel mezzo della foresta pluviale, a Nuevo Arenal, in Costa Rica, le acque delle sorgenti termali sono utilizzate per l’idroterapia naturale. I minerali disciolti nelle sorgenti rilassano e offrono un’esperienza di totale benessere. Tornando nel Continente europeo, merita una menzione la spettacolare Laguna Blu a Grindavik in Islanda. All’immersione in questa Spa geotermica, apprezzata dai turisti di tutto il mondo per i benefici delle sue acque termali, si possono unire le camminate lungo i torrenti fino alle sorgenti nascoste e ai vasti campi di lava, le nuotate alla luce dell’aurora boreale e le esplorazioni del più grande ghiacciaio in Europa. Qui si ha la possibilità di vivere uno dei paesaggi più incontaminati al mondo e di fare il carico di ossigeno, passo essenziale per la salute di ogni giorno.


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__in VIAGGIO__

GIORDANIA, MERAVIGLIA DELL’UOMO Petra, con le sue spettacolari costruzioni scolpite nella roccia, il Wadi Rum, suggestivo deserto rosso modellato dal vento, Gerasa, città dominata e resa splendente dai Romani… E poi, le antiche fortezze dei Crociati e la raffinata e cosmopolita Amman… La Giordania è un miracolo orientale di colori

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di Loris Porcheri «PETRA È IL PIÙ BEL LUOGO DELLA TERRA... NON PER LE ROVINE, MA PER I COLORI DELLE SUE ROCCE TUTTE ROSSE, NERE, CON STRISCE VERDI E AZZURRE. NON SAPRAI MAI COS’È PETRA IN REALTÀ, A MENO CHE TU NON CI VENGA DI PERSONA». Così il leggendario Lawrence d’Arabia descriveva la città simbolo della Giordania, stupefacente risultato tra ciò che l’ingegno dell’uomo riesce a costruire e quello che la natura decide di regalare. Patrimonio dell’Umanità Unesco, Petra è il risultato di una lunga storia iniziata più di duemila anni fa, quando i Nabatei, popolo nomade originario della penisola arabica, si stabilirono nell’area di Wadi Musa - conosciuta come la Valle di Mosé - trasformando radicalmente questa porzione di territorio inospitale in una delle meraviglie del mondo. Abili commercianti di seta e spezie, i Nabatei entrarono in contatto con le popolazioni limitrofe per intrecciare fiorenti affari, tanto da trasformare Petra nel principale snodo delle rotte commerciali che attraversavano il Medio Oriente e che mettevano in contatto Cina e India con Egitto, Siria, Grecia e Roma. Eppure non solo di commercio era costituita la forza dei Nabatei, ma anche di dazi che imponevano alle carovane che attraversavano il loro territorio, »


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IN VIAGGIO OASI DI BENESSERE

TRA CROCIATI E SALADINO

PASSATO E FUTURO

Le acque del Mar Morto hanno una salinità del 32%, e contengono 21 tipi di minerali tra cui magnesio, sodio, bromo e potassio, oltre ai 12 che esistono solo lì. Il loro potere terapeutico va dalla cura dell’artrite alle allergie.

Karak era la roccaforte dei Crociati, che impiegarono oltre vent’anni a costruire il castello fortificato. Qui si svolsero i feroci combattimenti durati otto mesi, tra Rinaldo di Chatillon e Saladino, che conquistò la città.

Amman è la capitale della Giordania. Raffinata e cosmopolita, riesce a mescolare la modernità fatta di grattacieli, boutique, gallerie d’arte ed hotel, ad un cuore antico, ricco di testimonianze storiche, romane e bizantine.

IL DESERTO nonché di un servizio di scorta armata, offerta alle stesse, per proteggerle lungo il percorso. Gli enormi guadagni accumulati con i commerci fecero prosperare Petra che, al suo massimo splendore, era abitata da oltre 30mila persone. Le case, i luoghi di culto e le tombe venivano scolpiti nella roccia, mentre mirabili opere di ingegneria idraulica dotarono la città di preziose riserve d’acqua raccolte in oltre 200 cisterne, in grado di irrigare campi, giardini, alimentare acquedotti, riempire piscine monumentali; in tutto si calcola che, ogni giorno, scorressero nella città 40 milioni di litri d’acqua. Petra fu conquistata dai Romani, e fu annessa all’Impero da Traiano che diede alla città ancora lustro e splendore. Ma i continui terremoti cominciarono a distruggere le sue meraviglie finché, dopo le Crociate, se ne perse memoria, diventando nascosto rifugio di beduini. Fu

IL WADI RUM

Nella Valle della Luna È così che viene chiamato uno dei deserti più suggestivi al mondo, il Wadi Rum o Valle della Luna, nel quale Lawrence d’Arabia decise di stabilire il suo quartier generale durante la rivolta degli Arabi contro gli Ottomani. Dalla sabbia rossa si ergono enormi rocce di arenaria, modellate per migliaia di anni dal vento che le accarezza. Una distesa infinita, frequentata soltanto dai beduini che lo abitano e ne conoscono i segreti conservati gelosamente.

Le splendide architetture della città romana di Gerasa, oggi Jerash.

In apertura, uno scorcio di Al Deir, a Petra. Sopra, un tratto di costa del Mar Morto.

solo nel 1812 che l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, camuffato da viandante arabo, riuscì a farsi mostrare quella “città fantasma” scolpita nella roccia, abitata da spiriti malvagi a guardia di favolosi tesori. Ad oggi, l’unico tesoro è la città stessa, le cui rocce, con il variare dell’altezza del sole, cambiano le sfumature cromatiche: dal giallo all’ocra, dal rosso al

rosa, al bianco, al blu, al viola. Per raggiungerla è necessario addentrarsi nel Siq, una stretta gola lunga oltre un chilometro che si fa strada attraverso pareti rocciose alte più di 80 metri, così ravvicinate che in certi punti distano fra loro poco più di un metro. Al termine del Siq ci si trova di fronte ad una delle meraviglie mai create dall’uomo: El Khasneh, la facciata di un palazzo scolpito nella roccia, con colonne in stile ellenistico, alto 43 metri e largo 30, color rosa. Il suo nome completo è El Khasneh Al Faroun, ovvero “Il tesoro del faraone” perché una leggenda racconta che alla sommità della costruzione ci fosse un’urna contenente il tesoro di un faraone. Che fosse un tempio, un nascondiglio o una tomba non si sa, ma all’interno contiene una piccola stanza.


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VIAGGIO IN GIORDANIA • Jerash Mar Morto

• AMMAN • Madaba • Karak • Petra

GIORDANIA

• Wadi Rum

Il sito archeologico di Petra conserva altre meraviglie: la casa del Djin, la tomba dell’obelisco, e poi le grandiose opere romane come l’anfiteatro, capace di contenere 3mila persone, la strada colonnata e la Porta Traianea, fino ad arrivare ad Al Deir, un monastero in cima ad una montagna a cui si arriva salendo 800 gradini scavati nella pietra. L’impronta della dominazione dei Romani la si ritrova fortemente anche nella città di Jerash, l’antica Gerasa, che Pompeo conquistò nel 63 a.C. Qui si possono ammirare ancora le splendide architetture romane fatte di templi, archi, colonnati, mura, terme, strade lastricate. E chi ama i colori, non può non farsi abbagliare dalle sfumature azzurre del Mar Morto. Posto a 400 metri sotto il livello del mare, è il punto più basso del mondo. Deve il suo nome all’alta salinità delle sue acque, 14 volte superiore rispetto agli altri mari, che non permette vita alcuna. Il sale fa sì che vicino alle coste l’acqua sia bianca ma, man mano che ci si allontana verso il centro del mare, diventa di un blu intenso. Ma niente paura, qui non si può sprofondare negli abissi perché si resta sempre sulla sua superficie, sospesi tra cielo e mare.

ALLA SCOPERTA DEL REGNO HASHEMITA E DEL DESERTO DEL WADI RUM DAL 22 AL 30 NOVEMBRE 2019 - 8 NOTTI/9 GIORNI La Giordania è da sempre circondata da un alone di magia. Lungo la via dei più importanti siti biblici si ripercorre la storia di una delle nazioni più spettacolari del Medio Oriente, la cui bellezza è stata gelosamente custodita da una distesa desertica che racchiude al suo interno inaspettate ricchezze, palazzi, fortezze e castelli millenari 1° giorno: Partenza per Amman Arrivo all’aeroporto e trasferimento in Hotel. 2° giorno: Amman - Umm Qais - Jerash Escursione al sito di Umm Qais, con i teatri in pietra basaltica nera. Al termine, partenza di Jerash, l’antica Gerasa, un sito romano tra i meglio conservati al mondo. 3° giorno: Amman - Madaba - Monte Nebo - Umm Rasas Partenza per Madaba e visita dei mosaici della chiesa greco ortodossa di San Giorgio. Proseguimento per il Monte Nebo, dove Mosè vide la terra promessa. Proseguimento per il sito Unesco di Umm ar-Rasas. 4° giorno: Madaba - Karak - Petra Si percorre la Strada dei Re attraverso il canyon di Wadi Mujib, che conduce a Karak. Visita dei castelli crociati di Karak e Shouback. 5° giorno: Petra Intera giornata di visita dell’antica capitale dei Nabatei, accessibile a piedi attraverso il Siq. Nel pomeriggio possibilità di risalire al Monastero. 6° giorno: Petra - Wadi Rum (jeep tour) Partenza per il Wadi Rum per effettuare la fantastica escursione in jeep 4x4 nel deserto caratterizzato da montagne con colorazioni varie intervallate da canyon e dune sabbiose. Pernottamento ai bordi del deserto. 7° giorno: Wadi Rum - Mar Morto Partenza per il Mar Morto, situato a circa 400 metri sotto il livello del mare, e tempo a disposizione per relax con la possibilità di un bagno nelle acque salatissime. 8° giorno: Mar Morto - Amman Partenza per Betania, sulle rive del fiume Giordano e luogo di culto della fede cristiana, dove Gesù fu battezzato da Giovanni Battista. Nel pomeriggio visita della città Amman e della cittadella situata sulla collina più alta della città. 9° giorno: Amman - Rientro in Italia Trasferimento in aeroporto e partenza con volo per il rientro in Italia.

QUOTE PER PERSONA IN CAMERA DOPPIA Quota base 15 partecipanti Quota base 20 partecipanti Suppl. camera singola Tasse aeroportuali Assicurazioni

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scienze ANIMALI AMBIENTE SALUTE ALIMENTAZIONE TECNOLOGIA

Gli scienziati hanno rilevato che, per il terzo anno consecutivo, gli esemplari di pinguino imperatore della seconda colonia più estesa al mondo non si sono riprodotti e sono sull’orlo dell’estinzione __ANIMALI__

UN IMPERATORE SENZA ALCUN DISCENDENTE di Giulia Rachele Deli

PUÒ SUPERARE IL METRO D’ALTEZZA E IL SUO PESO RAGGIUNGERE OLTRE I QUARANTA CHILI. È il pinguino imperatore, un uccello che non è in grado di volare e vive esclusivamente sui ghiacci dell’Antartide, battuti da venti impetuosi e sui quali le temperature possono raggiungere anche i 6o gradi al di sotto dello zero. Ma nonostante l’inospitalità dell’ambiente circostante, il pinguino imperatore è riuscito a sviluppare una

serie di adattamenti fisiologici e di comportamenti sociali che gli hanno permesso di sopravvivere e riprodursi sulle banchine ghiacciate antartiche. Questo almeno fino a tre anni fa, quando gli scienziati del British Antarctic Survey (Bas) che seguono le diverse colonie di pinguini, si sono accorti che qualcosa stava minando la loro sopravvivenza. Studiando le immagini satellitari, ad altissima risoluzione, della colonia di pinguini che si trova ad Halley Bay - la seconda più numerosa al mondo, con un numero di coppie riproduttive che varia da 14mila a 25mila, ovvero il 5-9% della popolazione dei pinguini imperatore -, i ricercatori

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hanno rilevato la quasi totale assenza di pulcini. Un evento che si è manifestato la prima volta nel 2016 e si è ripetuto nel 2017 e nel 2018. Che cosa è accaduto? I pinguini imperatore, a differenza delle altre specie di pinguini, non depongono le uova sulle rocce ma direttamente sul ghiaccio; ciò avviene tra maggio e giugno, in pieno inverno, durante il quale le uova vengono accudite fino al loro schiu-

+

SI STIMA CHE IL NUMERO DEI PINGUINI IMPERATORE ADULTI PRESENTI IN ANTARTIDE SIA DI CIRCA 600MILA INDIVIDUI, SUDDIVISI IN 54 COLONIE, OGNUNA DELLE QUALI COMPOSTA DA 200 A 50MILA COPPIE


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A rischio un milione di animali e piante

Lo ha decretato l’Onu, nell’ultimo Rapporto sulla biodiversità e gli ecosistemi, redatto negli ultimi tre anni, da 145 scienziati appartenenti a 50 Nazioni, e approvato dai delegati di 130 Paesi. Nello studio è stato evidenziato che il 40% degli anfibi, quasi il 33% delle barriere coralline e oltre un terzo dei mammiferi marini sono a rischio di estinzione, “un declino pericoloso della natura senza precedenti”, come è stato sottolineato nel Rapporto. dersi. I pulcini, però, saranno in grado di nuotare ed essere autosufficienti all’arrivo dell’estate antartica, ovvero a dicembre quando le banchise si sciolgono. L’innalzamento delle temperature registrate in questi ultimi anni ha decretato, invece, lo scioglimento dei ghiacci intorno ad ottobre, quando i pulcini ancora non sapevano nuotare. Ciò ha determinato la morte di migliaia di piccoli (si stima circa 25mila ogni anno) e il progressivo spopolamento della colonia di Halley Bay. Cosa accadrà in questo 2019 è ancora presto per dirlo, ma forse un barlume di speranza di salvare il pinguino imperatore dall’estinzione c’è ancora. Nella colonia di Dawson Lambton, infatti, il numero dei pinguini è aumentato notevolmente, probabilmente per “l’emigrazione” degli esemplari, provenienti dalla vicina Halley Bay, in cerca di un territorio adatto a far crescere i propri piccoli. Un comportamento migratorio non abituale per i pinguini imperatore, per i quali si prospetta la sparizione del 50-70% degli esemplari entro la fine del secolo, se l’Antartide continuerà a sciogliersi.

UN PADRE EROICO

MUTUO SOCCORSO

La femmina depone solo un uovo e va in cerca di cibo, per mesi. In questo periodo il maschio resta a digiuno e tiene l’uovo tra le zampe, coprendolo con una piega della pelle, fino alla schiusa.

Per sconfiggere il freddo invernale i pinguini imperatore si dispongono a cerchio stringendosi l’un l’altro. A turno, gli individui all’interno del gruppo si spostano all’esterno e viceversa.

imperaDALL’AFRICA ALLA Itorepinguini non sono i soli NUOVA ZELANDA: a rischio estinzioLa specie ocNESSUN PINGUINO ne. chigialli, per esempio, che vive nella È AL SICURO nella Nuova Zelanda sud orientale, è passata da 7mila esemplari nel Duemila a 1.600 nel 2017. La causa della sua scomparsa è dovuta, oltre ai cambiamenti climatici, alle reti da pesca che imprigionano questi esemplari. Il pinguino del Capo (in foto) vive principalmente in Sudafrica e Namibia. Il numero di esemplari è passato da 2milioni e mezzo, agli inizi del XX secolo, a 50mila di oggi. La causa principale della sua estinzione è l’inquinamento ambientale oltre alla rimozione del loro guano, che i pinguini utilizzano per nidificare. GIUGNO 2019 I 69


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__SCIENZE AMBIENTE__

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+ CELEBRAZIONI NEL MONDO

EVENTO GLOBALE

La Giornata Mondiale dell’Ambiente Si celebra il 5 giugno ed è stata istituita, nel 1974, dalle Nazioni Unite, per proteggere il nostro ambiente e incoraggiare i comportamenti virtuosi delle persone. Quest’anno il tema portante delle celebrazioni è l’inquinamento atmosferico, che causa milioni di decessi in ogni parte della terra. Il Paese ospitante dell’edizione 2019 è la Cina, la Nazione più popolosa al mondo con i suoi 1,39 miliardi di persone appartenenti a 56 diverse etnie.

Sono 182 i comuni italiani che si fregiano della Bandiera Blu, il riconoscimento alle località che si distinguono per qualità delle acque e servizi

UN TUFFO DOVE L’ACQUA È PIÙ BLU... È UN RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE, ISTITUITO IN OCCASIONE DELL’ANNO EUROPEO DELL’AMBIENTE DEL 1987. È assegnato annualmente dalla Fee (Foundation for Environmental Education) a 49 Paesi europei ed extraeuropei, per un totale di 4.558 siti suddivisi tra spiagge, approdi turistici e imbarcazioni. È la Bandiera Blu, che certifica e premia la qualità e la sostenibilità ambientale delle località marittime e lacustri e promuove «una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche l’attenzione e la cura

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di Giovanni Orso

per l’ambiente». Per le località insignite, quindi, non è sufficiente avere una qualità delle acque di balneazione eccellente, ma devono anche rispondere ad una serie di criteri - per l’esattezza 32, compresi la raccolta differenziata e le piste ciclabili - in grado di rendere il territorio vivibile ad alti livelli. Quest’anno, nel nostro Paese, sono stati insigniti della Bandiera Blu 183 comuni, per un totale di 385 spiagge (il 10% delle eccellenze mondiali); stesso riconoscimento a 17 località lacustri e a 72 approdi turistici. La regione in testa con il maggior numero di riconoscimenti

è la Liguria, con 30 località, seguita dalla Toscana con 19, la Campania con 18, le Marche con 15 e la Sardegna con 14. La Puglia riceve 13 Bandiere, mentre la Calabria 11, l’Abruzzo 10, il Lazio 9, il Veneto 8, l’Emilia Romagna ne ha 7, come la Sicilia. La Basilicata ha una nuova eccellenza, per cui sale a 5, e il Friuli Venezia Giulia ne ha 2. In coda il Molise con una sola Bandiera. Tra le nuove località balneari insignite dalla Bandiera, troviamo: Villalago (Abruzzo, L’Aquila, lago di Scanno); Pisticci (Basilicata, Matera); San Nicola Arcella (Calabria, Cosenza); Villapiana (Calabria, Cosenza); Anzio (Lazio, Roma);


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Anzio (Lazio); Peschici (Puglia); Maratea (Basilicata); Fossacesia (Abruzzo); Palinuro (Campania); Soverato (Calabria); Palau (Sardegna).

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LA CERTIFICAZIONE

Non sono solo acque cristalline, ma anche massima vivibilità

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Imperia (Liguria, Imperia); Riva Ligure (Liguria, Imperia); Sanremo (Liguria, Imperia); Gabicce (Marche, Pesaro Urbino); Maruggio (Puglia, Taranto); Sant’Antioco (Sardegna, Carbonia-Iglesias); Pozzallo (Sicilia, Ragusa). Quelle che l’hanno persa, sono: Porto San Giorgio (Marche, Fermo); Porto Sant’Elpidio (Marche, Fermo); Rodi Garganico (Puglia, Foggia) e Melendugno (Puglia, Lecce). Per quanto riguarda le Bandiere Blu lacustri, il numero più alto si conta in Trentino Alto Adige con 10, seguito dal Piemonte con 3, dall’Abruzzo con 2, dalla Lombardia e dal Lazio con una a testa. Tra gli approdi turistici, hanno guadagnato la Bandiera Blu: Goimperia (Liguria, Imperia); Marina di Loano (Liguria, Savona); Porto Turistico Rodi Garganico (Puglia, Foggia); Yachting Santa Margherita Procida (Campania, Napoli); Marina del Nettuno (Sicilia, Messina) e Venezia Certosa Marina (Veneto, Venezia).

La certificazione della qualità ambientale delle località balneari è determinata dalla Fee su criteri trasversali in grado di garantire “la massima vivibilità del territorio”. I criteri riguardano: la depurazione delle acque reflue; la gestione dei rifiuti; la regolamentazione del traffico veicolare (anche con l’istituzione di aree pedonali, piste ciclabili, parcheggi decentrati e bus-navetta); l’arredo ed il decoro urbano; la sicurezza ed i servizi in spiaggia.

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+

LE LOCALITÀ DEL NOSTRO PAESE, INSIGNITE DELLA BANDIERA BLU, SI TROVANO SUL SITO UFFICIALE DEL PROGRAMMA “BANDIERA BLU”: WWW.BANDIERABLU.ORG. IL SITO INTERNAZIONALE, INVECE, È WWW.BLUEFLAG.GLOBAL 7


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__SCIENZE SALUTE__

+

1,1 MILIONI DI “SVAPATORI”

IN ITALIA

Dimensioni del fenomeno La sigaretta elettronica ha vent’anni di storia, è stata inventata in Cina e nel nostro Paese ha iniziato a diffondersi intorno al 2010. Gli svapatori sono circa 1,1 milioni (dati 2018), di cui il 60,3% è anche fumatore, il 32,3% ex fumatore e il 7,4% non ha mai fumato. La maggior parte degli abitudinari (75,3%) è un consumatore duale, cioè usa insieme sigarette ed e-cig. Per quanto riguarda l’uso dei prodotti del tabacco di nuova generazione (tabacco riscaldato), nel 2018 dicono di averli provati 1,4 milioni di persone. Oltre a metà sono fumatori, l’11,4% sono ex e uno su tre non ha mai fumato.

Cosa sappiamo delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato: sono dannosi? Aiutano a smettere di fumare?

FUMO 2.0: MOLTI DUBBI E TROPPE DOMANDE a cura di Fondazione Umberto Veronesi IL FUMO DI SIGARETTA, OGNI ANNO, LASCIA DIETRO DI SÉ CIRCA 7 MILIONI DI VITTIME NEL MONDO. Una “epidemia”, dice l’Oms, “una delle più grandi minacce alla salute pubblica mai affrontate”. Da alcuni anni il mercato offre prodotti per fumare diversi da sigarette, sigari o pipe: le sigarette elettroniche e, più di recente, i prodotti a tabacco riscaldato. I numeri restano limitati rispetto ai fumatori tradizionali, ma crescono rapidamente. Consumatori e comunità scientifica si interrogano su questi nuovi prodotti, sugli effetti per la salute e sulla possibilità di considerarli una via

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per la disassuefazione dal fumo. Tante domande ancora restano aperte, ma ecco cosa sappiamo del fumo di seconda generazione. COS’È LA SIGARETTA ELETTRONICA

La sigaretta elettronica (o ecig) è un dispositivo in grado di vaporizzare una soluzione che può essere inalata. Esistono molti modelli, con diverse forme e soluzioni da nebulizzare, ma tutti sono composti da: un inalatore (la cosiddetta cartuccia, che contiene la soluzione); un atomizzatore (un elemento caldo che vaporizza il liquido); una batteria per alimentare l’atomizzatore. La si-

garetta elettronica offre sensazioni e gestualità simili al fumo di tabacco, ma senza la combustione e senza la carta; produce vapore e non fumo, motivo per cui è nato il neologismo “svapare”. Si possono scegliere liquidi con o senza nicotina, in quantità regolabili, e con aromi di vario tipo. SONO DANNOSE?

Sappiamo che il vapore delle e-cig è fatto all’80% di acqua, più altri composti estremamente variabili. È quindi difficile trarre delle conclusioni univoche sugli effetti reali per l’organismo e gli studi sono in corso. Il glicole propilenico (a cui si deve l’“effetto speciale”


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MENO DANNOSI? NON SOLO E-CIG

I prodotti a tabacco riscaldato o HTP

del fumo) e il glicerolo possono avere effetti irritanti e infiammatori sulle vie respiratorie; gli aromi sono considerati sicuri se si ingeriscono, ma alcuni irritano le vie aeree e non è del tutto chiaro quali siano i loro effetti una volta riscaldati e inalati. Diversi studi hanno rilevato piccole quantità di particelle fini e ultrafini nell’ambiente in cui si svapa, metalli pesanti e sostanze cancerogene in alcuni liquidi, sia pure in quantità probabilmente trascurabili. Se presente, la nicotina è una sostanza tossica nota, dannosa anche per il cuore e capace di indurre dipendenza (anche se pare in modo molto meno efficace rispetto alle sigarette tradizionali), e può causare intossicazioni acute se assunta in modo improprio.

in forte espansione, spesso usato quotidianamente e per anni, spiegano la cautela degli specialisti. Inoltre le e-cig hanno un appeal crescente presso i giovanissimi, e questo preoccupa non poco. In generale, il dato positivo è che mancano i tanti prodotti tossici della combustione, come il monossido di carbonio, ed è ormai acclarato che i possibili danni siano molto minori rispetto alle “vecchie” sigarette. Ma chi decide di usare sigarette elettroniche deve sapere che possono esistere rischi ancora non ben quantificati e che è bene, per precauzione, tutelare anche gli altri, evitando di usarle in presenza di bambini, anziani, donne in gravidanza, persone con problemi respiratori o cardiovascolari.

AIUTANO A SMETTERE DI FUMARE?

Si scelgono le e-cig per molti motivi: perché piacciono e attraggono, perché si vuole fumare (o svapare) riducendo il danno per la salute, oppure perché si vuole smettere e si cerca un aiuto per le prime fasi più difficili dell’astinenza dal fumo. Funziona? Anche in questo caso non c’è ancora una risposta definitiva e al momento gli esperti concludono che non esistono sufficienti prove scientifiche per consigliare le sigarette elettroniche a chi vuole liberarsi dalla dipendenza dal fumo. La raccomandazione è che smettere fa bene sempre, fa bene da subito, le soluzioni sono tante e rivolgendosi a un centro antifumo si può trovare l’aiuto necessario.

Di recente sono comparse alternative alle sigarette e alle e-cig: sono gli HTP (heated tobacco products), dispositivi elettronici che scaldano tabacco (in foglia o un derivato) e producono un aerosol da inalare attraverso un bocchino. Esistono vari prodotti sul mercato, ma tutti si distinguono dalle sigarette elettroniche perché contengono nicotina e producono fumo, non vapore. La temperatura è inferiore rispetto a quella della combustione delle sigarette (350 gradi anziché 6-800) e questo ridurrebbe la nocività delle emissioni. Secondo alcuni fra i pochi studi condotti finora, le sostanze tossiche presenti nell’aerosol sarebbero per quantità e qualità meno dannose di quelle del tabacco tradizionale (pur rilevando sostanze come formaldeide e black carbon). Ma non ci sono ancora prove che questo limiti il danno per la salute. Secondo l’Oms “tutte le forme di consumo di tabacco sono dannose” e gli esperti raccomandano di non usare gli HTP nei luoghi chiusi, negli ambienti pubblici e di lavoro.

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LE CAUTELE SONO D’OBBLIGO

Queste informazioni, se applicate a un prodotto nuovo, GIUGNO 2019 I 73


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__SCIENZE ALIMENTAZIONE__

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Nell’immaginario collettivo sul cibo esiste una sconfinata varietà di falsi miti. Alcuni innocenti, altri in grado di assediare il nostro benessere

ALIMENTAZIONE

LE BUGIE NON SI MANGIANO!

FALSA INFORMAZIONE

Ma è vero che...? «L’alimentazione quanto a miti fasulli supera ogni record per quantità, varietà e indistruttibilità di invenzioni, sempre nuove e sorprendenti. È doveroso non accettare passivamente i luoghi comuni e correggerli. Ciò attraverso l’informazione istituzionale acclarata, affidabile e scientificamente corretta», afferma il professor Ticca. Per contrastare le bufale alimentari e non solo si sono mobilitati online - attraverso i rispettivi portali web - l’Istituto Superiore di Sanità (https://www.issalute.it/index.ph p/falsi-miti-e-bufale/l-alimentazione) e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (https://dottoremaeveroche.it/ ).

IN TEMA DI (SANA) ALIMENTAZIONE OGNUNO ORMAI, PUR SENZA COMPETENZA NÉ TITOLO, DICE LA SUA. Ovunque, a (s)proposito. Così proliferano convinzioni errate sulle presunte virtù benefiche o malefiche di questo o di quel piatto, oltre a mode vane o nocive per la nostra sanità. Allora come orientarsi nella pletora di informazioni mediatiche - spesso ondivaghe e contraddittorie - su alimenti e diete? Lo abbiamo chiesto a Marcello Ticca, vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione e autore del volume Miraggi alimentari. 99 idee sbagliate su cosa

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di Paola Stefanucci e come mangiamo, pubblicato dagli Editori Laterza. Professor Ticca, innanzitutto perché ci sentiamo tutti “esperti” di alimentazione? Per l’interesse che suscita in noi il cibo, un bisogno primario col quale ci confrontiamo ogni giorno e più volte al giorno. E per la percezione, talvolta vissuta con una sensibilità esagerata, dello stretto rapporto tra ciò che mangiamo e il nostro benessere. Ciononostante, l’alimentazione viene considerata un argomento leggero, banalizzato ed alla portata di tutti e sul quale chiunque, pur essendo privo di una preparazione specifica,

Marcello Ticca, vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione

si sente in diritto di avanzare le proprie idee personali, senza pagare dazio. Mentre nessuno si azzarderebbe ad esprimersi con leggerezza su un tumore o su un problema cardiaco, sul cibo invece chiunque presenta le proprie opinioni come verità indiscutibili, incoraggiato anche dal proliferare in Tv di chef travestiti da nutrizionisti. Ciò contribuisce alla nascita e alla diffusione esponenziale - anche grazie al web - di tante bizzarre leggende alimentari, vecchie e nuove, che attecchiscono tenacemente ad ogni livello culturale. Il catalogo di bugie è sterminato…


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VERO O FALSO MITI INOSSIDABILI

Alt alle frottole!

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SPESSO L’ALIMENTAZIONE VIENE CONSIDERATA IN MANIERA SUPERFICIALE, BANALIZZATA E ALLA PORTATA DI TUTTI. INOLTRE, MOLTI ANCHE SE PRIVI DI UNA SPECIFICA PREPARAZIONE SI SENTONO IN DIRITTO DI AVANZARE LE PROPRIE IDEE

Sì, purtroppo. Dal bicchiere di vino che equivarrebbe ad un farmaco al limone che disinfetterebbe i frutti di mare, ma invece può costare pericolose tossinfezioni, alla cioccolata che acuirebbe il fenomeno dell’acne: di favole ne circolano tante, anche con il potenziale effetto di far sparire dalla nostra mensa alimenti importanti. Ad esempio? Il latte che, chissà perché, non andrebbe bevuto da adulti, o le uova che aumenterebbero il colesterolo. O il glutine, che andrebbe evitato, chissà perché, anche se non si è celiaci; perché si pensa che una dieta senza glutine sia dimagrante e salutare. Un’illusione: i prodotti liberati dal glutine - salvavita per i malati di celiachia - contengono molte proteine in meno rispetto a quelli di partenza, ma anche più grassi e perciò non promuovono nessuna perdita di peso. Ma danni al portafoglio, sì: infatti i cibi

“senza” costano di più rispetto a quelli tradizionali. I prodotti light sono davvero utili per eliminare i chili superflui? In teoria sì, in pratica no. In un regime dietetico ben sorvegliato se di un formaggio light prendo la giusta porzione, ottengo l’agognata riduzione di calorie. Ma in molte persone si instaura un meccanismo psicologico che porta a consumarne una quantità maggiore: “È light, me ne posso concedere un po’ di più”. Il successo degli integratori è meritato? Solo in parte. In linea generale, chi si nutre correttamente non ne ha bisogno. Il loro uso è consigliato in presenza di specifiche carenze (ferro, acido folico, vitamina B12 o vitamina D…), ma sempre sotto controllo medico. Facilmente accessibili e sostenuti da

massicce campagne pubblicitarie, gli integratori sono i prodotti più adatti per creare gli eccessi. La libera vendita conferisce loro una discutibile apparenza di innocuità. La ricerca scientifica e l’epidemiologia ci hanno insegnato che i benefici sulla salute che si ottengono dall’alimento inteso nella sua complessità di nutrienti e di varie sostanze bioattive, così come la natura ce lo propone, sono superiori agli effetti del singolo principio isolato e messo in commercio come tale. Infine, che cosa ci rende così vulnerabili alle “bufale alimentari”? La causa è da ricercarsi nel cattivo rapporto che abbiamo con la Scienza - un difetto culturale del nostro Paese - e nella insufficienza dell’educazione alimentare che viene messa in opera a vantaggio della popolazione, sia a livello scolastico sia attraverso i canali istituzionali.

Sfatiamo con il professor Marcello Ticca alcuni miti - inossidabili - sull’alimentazione. Lo zucchero di canna rispetto allo zucchero bianco è meno calorico? Quanto a calorie sono identici. Il gelato è un alimento completo? Non esistono alimenti completi (ovvero, che contengano tutti i nutrienti necessari) né in natura né come prodotti trasformati. Il gelato, con le sue 300/350 calorie, rappresenta un occasionale “fuori pasto” o un fine pasto. Non può sostituire il pasto principale, se non in rare occasioni. La frutta non va consumata a fine pasto? La frutta fresca può essere mangiata sempre. A fine pasto, anzi, comporta numerosi vantaggi, dalla sazietà alla fornitura di antiossidanti nel momento in cui servono di più, fino al miglioramento dell’assimilazione del ferro. Nei rari casi di dispepsia gastrica è consigliabile consumarla lontano dai pasti, ma non va esclusa dalla dieta. Ananas e pompelmo sono frutti brucia-grassi? No. Fanno bene, ma non fanno dimagrire. Aglio e cipolla sono un toccasana per il cuore? Sono spezie insaporenti, utili a ridurre il consumo di sale - la cui assunzione supera mediamente di dieci volte il fabbisogno giornaliero (1 gr). Ma per ottenere un minimo effetto favorevole per la pressione arteriosa e la colesterolemia, ad esempio, dovremmo ingerirne quantità non raggiungibili sul piano pratico. Il caffè fa male? Fino a tre/quattro tazzine al giorno sono consentite senza problemi alla massima parte delle persone. GIUGNO 2019 I 75


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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

MATEMATICA

Il convertitore di unità di misura

Le unità di misura sono standard internazionali che consentono di misurare in maniera certa le distanze, i volumi, le velocità ecc. Se dico 5 grammi o 2 metri, non avremo alcuna difficoltà a valutare queste misure. Possiamo esprimere la stessa sicurezza di fronte a misure come 6 pollici o 4 miglia? Un aiuto può venire da Converticious, un ottimo convertitore di unità di misura online.

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Internet: obbligatorio il sistema dei bollini Agcom per indicare le tecnologie di connettività

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STORIA

L’Impero romano in un click

Gli antichi Romani non appartengono a Roma né all’Italia, ma al mondo. Così esordisce l’autore del sito Imperium Romanum. Si tratta di un’opera monumentale, composta con diligenza, esperienza e anni di lavoro. Se dovessi dirvi cosa c’è, non saprei da dove cominciare; faccio prima a dirvi cosa ad esempio manca: il nome del calzolaio di Caligola. A parte gli scherzi, un sito imperdibile.

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www.romanoimpero.com/ 2009/09/romano-impero. html

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MUSICA

Concerti gratuiti in città

Anche in Italia, come in molte altre nazioni del mondo, il 21 giugno si celebra la giornata dedicata alla “Festa della musica”. In programma, tantissimi concerti gratuiti di musica dal vivo che si svolgono in tutte le città, all’aria aperta e con la partecipazione di musicisti di ogni genere e livello. Un messaggio importante di cultura ed universalità, come solo la musica riesce a fare.

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www.festadellamusica. beniculturali.it

LO SAPEVATE CHE? Dal 14 gennaio 2020, Microsoft non distribuirà più gli aggiornamenti per la versione Windows 7. Una notifica di cortesia da parte di Microsoft ma anche un velato invito ad effettuare l’upgrade a Windows 10.

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TECNOLOGIA

Fibra e Adsl: bollini Agcom obbligatori

IL SEMAFORO INTERNET PER TUTELARE I CONSUMATORI, AGCOM HA IMPOSTO AGLI OPERATORI DI TELECOMUNICAZIONI L’OBBLIGO DELL’UTILIZZO DI TRE BOLLINI COLORATI, VERDE, GIALLO E ROSSO, per identificare in modo chiaro la tecnologia utilizzata per la connessione Internet. C’è una bella differenza di prestazioni e quindi di costi tra una connessione tutto fibra, misto rame fibra o solo rame. Proprio per far chiarezza e consentire a tutti di scegliere in modo più consapevole tra le varie offerte, Agcom ha imposto l’obbligo dei bollini. Bollino verde, con la lettera “F”, tutto fibra fino a casa; bollino giallo, con le lettere “FR”, fibra fino alla cabina in strada e poi rame fino a casa; bollino rosso, con la lettera “R”, per connessioni che non prevedono la fibra ottica.


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

PREMIO MERCURIO 50&PIÙ 2019

TOSCANA

Elogio all’imprenditoria Già insigniti della prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio, 47 imprenditori del terziario hanno ricevuto dall’Unione Regionale della 50&Più Toscana il Premio Mercurio 50&Più 2019. Il Premio, al riconoscimento del valore imprenditoriale, aggiunge quello dei meriti sociali e culturali. La cerimonia di consegna con la targa del dio alato è avvenuta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. «Oggi abbiamo l’opportunità di riconoscere la caratura che il commercio ha nella costruzione dell’identità toscana e nell’organizzazione dell’accoglienza. Del resto, Mercurio è anche il dio della comunicazione e mette in relazio-

ne le persone». Queste le parole che il presidente del Consiglio Regionale Toscana, Eugenio Giani, ha rivolto ai premiati provenienti da tutte le province toscane. In un Salone dei Cinquecento gremito, alla cerimonia hanno preso parte i colleghi imprenditori, i familiari, i rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del sistema 50&Più e Confcommercio. La consegna delle targhe è avvenuta dalle mani del presidente Giani, dell’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze, Cecilia De Re, della presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini, del presidente dell’Unione Regionale di 50&Più, Antonio Fanucchi, e della vice presidente nazionale 50&Più, Brigida Gallinaro. A coordinare gli interventi

è stata la giornalista Serena Magnanensi. Nei vari interventi sono stati elogiati l’impegno e il sacrificio degli imprenditori premiati. Un esempio per le future generazioni. L’evento si è svolto con il patrocinio della regione Toscana e del comune di Firenze. I premiati della provincia di Arezzo: Antonio Aquiloni, Adelmo Baracchi, Massimo Bruschi, Pier Luigi Sacchetti, Giovanni Sassolini; della provincia di Firenze: Marta Baldesi, Primo Mordenti, Mauro Morelli, Iolanda Praduci, Loretta Praduci; della provincia di Grosseto: Roberto Baldi, Alfio Franco Baraldi, Madero Batisti, Giovanni Fabbri, Gianfranco Poli; della provincia di Livorno: Roberto Bechi, Pietro Giordano, Fulvio Giusti, Marco

Meini, Anna Sorbelli; della provincia di Lucca: Emilio Cacini, Marfisa Cerri, Tina Mencarini, Giuliano Pacini, Massimo Tarabori; della provincia di Massa Carrara: Cesare Emanuele Iacopetti, Giuseppe Lissana, Dina Rosati; della provincia di Pisa: Luciano Cappagli, Flora Cava, Carlo Conti, Marco Signorini, Fausto Alberto Vanni; della provincia di Pistoia: Leonello Baldi, Maurizio Calanchi, Tiziana Capecchi, Franca Pupilli, Lorena Tonini; della provincia di Prato: Anna Leda Bettazzi, Riccardo Cortesi, Alessandro Lastrucci, Roberto Lombardi, Cesare Mannucci; della provincia di Siena: Piero Busi, Liberto Coco, Delia Mazzeschi, Aleandro Olmastroni. info: 055664795


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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

05 giugno

TORINO In attesa dell’arrivo dell’estate, la 50&Più provinciale di Torino propone di far vivere i giorni di primavera rimasti con una gita, per ammirare le bellezze del Lago Maggiore. info: 011533806 www.50epiu.it/torino

27 giugno

GENOVA Torna puntuale, come ogni anno, l’incontro conviviale con apericena di fine giugno tra i soci. A fare da cornice, davvero esclusiva, sono le Terrazze del Teatro Carlo Felice di Genova. info: 010543042 www.50epiu.it/genova

ONORIFICENZA

I Maestri del Commercio della provincia

78 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

giugno

PARMA Un appuntamento da non perdere. La destinazione è l’Arena di Verona per assistere all’opera Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Durante il viaggio è prevista una introduzione all’opera del dottor Paolo Zoppi. info: 0521944278

VERCELLI

AREZZO

È stata la Valtiberina ad ospitare la cerimonia biennale di premiazione dei Maestri del Commercio della 50&Più provinciale di Arezzo. Ad accogliere i 48 imprenditori premiati è stato il Teatro dei Ricomposti di Anghiari. «Si tratta di una cerimonia importante perché ci offre l’occasione di valorizzare agli occhi delle nuove generazioni tanti esempi positivi di vita e di lavoro», ha sottolineato il presidente della 50&Più aretina, Giuseppe Cuseri. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente dell’Unione Regionale 50&Più Toscana, Antonio Fanucchi, il sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri, la presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini, e il direttore Franco Marinoni, il segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, Giuseppe Salvini. Ha condotto la cerimonia la giornalista, responsabile dell’ufficio stampa Confcommercio di Arezzo, Claudia Pennucci. Insieme al titolo onorifico di Maestri del Commercio, per i 25, 40, 50 e oltre anni di attività, gli imprenditori hanno ricevuto anche la spilla con l’Aquila di Calimala, l’antico simbolo della cor-

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porazione dei mercanti. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Giuseppe Bruschetti, Gian Piero Ceccherini, Iviano Ceccherini, Caterina Dell’Amico, Tiziana Gavilli, Liliana Gennaioli, Iva Pacini, Cristina Polzella; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Gianni Agnelli, Giovanni Aldinucci, Giuseppe Aldinucci, Antonio Aquiloni, Adelmo Baracchi, Donella Bardelli, Gian Carlo Bencivenni, Evasio Boncompagni, Sergio Boncompagni, Mirella Botti, Antimo Buzzichini, Vera Catorcioni, Argìa Leonardi, Osvaldo Lorenzini, Paola Pasqui, Siro Piantini, Paola Plini, Antonio Tinalli, Valerio Tricca; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Nello Antonelli, Lucio Cacioli, Andrea Cerroni, Renato Cerroni (alla memoria), Loreno Cherici, Mirco Chimenti, Giuseppe d’Amico, Roberto Dini, Enzo Ercoli, Mario Ercoli, Elia Gasparri, Giovan Battista Mariottini, Marcello Mariottini, Antonietta Menegatti, Velio Ortolani, Silvana Pettinari, Paolo Piccini (alla memoria), Claudio Santini, Elena Sassolini, Giovanni Sassolini, Giugliano Tofanelli. info: 0575354292

SOLIDARIETÀ

Contro le leucemie In favore della Vercelli Ail, Associazione ltaliana contro le Leucemie, linfomi e mieloma - “Carolina Banfo” Onlus, la locale 50&Più ha organizzato un pranzo con lotteria e premi. Il presidente della 50&Più provinciale, Alberto Filippini, si è rivolto agli oltre 70 soci 50&Più intervenuti ringraziandoli per la sensibilità dimostrata, manifestando così la volontà di essere vicini ai volontari impegnati nella ricerca e l’assistenza a domicilio per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla malattia. Parole di apprezzamento anche dal presidente Ascom di Vercelli, Tony Bisceglia, che ha evidenziato la generosità dei commercianti di Vercelli che hanno donato diversi oggetti e gadgets messi in palio per la pesca di beneficenza. Domenico Amato, vice presidente di Vercelli Ail, è intervenuto ringraziando 50&Più per l’iniziativa e la generosa donazione. Al ricavato della pesca di beneficenza si è aggiunto un ulteriore contributo della 50&Più vercellese. info: 0161250045


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UNIVERSITÀ LUCCA

La medicina rigenerativa Nell’ambito delle numerose iniziative della 50&Più Università di Lucca si è tenuto l’incontro con il dottor Pierpaolo Lunati, specialista in Ortopedia e Traumatologia dello Sport sul tema “La medicina rigenerativa nelle patologie ortopediche e sportive”. Grazie ai progressi della medicina è possibile intervenire con successo. In particolare, il dottor Lunati ha illustrato l’impiego dei fattori di crescita (PRP, acronimo di Platelet Rich Plasma) e delle cellule staminali nei tessuti biologici quali cartilagini, tendini, osso, legamenti, articolazioni. La tecnica PRP prevede l’utilizzo dei fattori di crescita che sono presenti all’interno delle piastrine ed estratti dal sangue intero dello stesso paziente. Il PRP è in grado di promuovere la migrazione e la proliferazione cellulare, favorendo e accelerando la riparazione dei tessuti. Il PRP è iniettabile in forma liquida oppure in forma solida con aggiunta di calcio gluconato. Questa tecnica può essere utilizzata nelle condropatie, nelle lesioni muscolari, nelle tendinopatie ed è particolarmente indicata nella traumatologia sportiva. La seconda tecnica riguarda le cellule staminali prelevate dal midollo osseo e in particolare dalla cresta iliaca. Le cellule staminali consentono la rigenerazione di zone lesionate, soprattutto cartilaginee. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it

NAPOLI INCONTRO

Il lungo cammino delle donne È stato dedicato alle donne uno degli appuntamenti dell’ormai consolidato Salotto Striano della 50&Più, condotto da Liliana Palermo, per soffermarsi sulle conquiste sociali, politiche e scientifiche, ma anche denunciare le discriminazioni e le violenze cui le donne sono state e sono ancora sottoposte in molti Paesi del mondo. Alla presenza del presidente provinciale della 50&Più di Napoli, Vincenzo Cozzolino, di numerosi soci, il professor Fortunato Danise, presidente del Club per l’Unesco di Napoli, ha ricordato molte donne che nel corso dei secoli hanno dato il loro straordinario contributo in tutte le discipline artistiche, scientifiche, oltre che in campo sociale e politico. Dalla greca Ipazia, matematica, astronoma e filosofa dell’antichità, a Marie Curie, chimica e fisica, premio Nobel nel 1903. Da Artemisia Gentileschi, pittrice del ’600, a Indira Ghandi, politica indiana trucidata dalle sue stesse guardie del corpo nel 1984. Accanto a queste donne, note quasi a tutti, il professor Danise ha ricordato anche alcune meno note, come Rosa Park, donna di colore che, nel 1956, negli Usa, divenne un’icona del movimento per i diritti civili. L’attrice Liliana Palermo ha letto uno scritto di Serena Dandini, Le edicole di Napoli, una storia di femminicidio raccontata in prima persona dalla stessa vittima. Poi è stato il momento della musica con la cantante Maria Rosaria Botti. Infine, le poesie di Alda Merini e William Shakespeare, interpretate da Liliana Palermo, e quelle dei poeti presenti in sala.

info: 0812514037 0815518187 www.50epiu.it/napoli

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina

Telefono

Buenos Aires

0054 1148135013

La Plata 1555

0054 2214242331

Villa Bosch

0054 1135019361

Australia

Telefono

Perth

0061 864680197

Belgio

Telefono

Bruxelles

0032 25341527

Brasile

Telefono

Florianopolis

0055 4832222513

San Paolo

0055 1132591806

Porto Alegre

0055 5130222720

Canada

Telefono

Burnaby

001 6042942023

Hamilton

001 9053184488

Woodbridge

001 9052661866

Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard

001 5142525041

Montreal Ville Lasalle

001 5146675592

Ottawa

001 6132325689

St. Catharines

001 9056466555

Toronto

001 4166523759

Germania Mettmann

Telefono 0049 21045089160

Moldavia

Telefono

Chisinau

00373 22855600

Uruguay

Telefono

Montevideo

0059 825076416

USA

Telefono

Fort Lauderdale

001 9546300086

GIUGNO 2019 I 79


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PIACENZA BENESSERE

PADOVA FOTONOTIZIA

Calo di memoria? Ecco come allenarla

In Giamaica, per un anticipo di estate

La 50&Più provinciale di Piacenza, presieduta da Franco Bonini, ha aderito alla campagna di checkup mentali gratuiti proposti da Assomensana. Sono stati coinvolti 20 associati che hanno partecipato al corso di ginnastica mentale con lo scopo di verificare la possibilità di migliorare la propria memoria. Il corso è stato tenuto dalla dottoressa Nicoletta Porcu e si è svolto in dieci sessioni settimanali. Durante le lezioni sono stati eseguiti esercizi stimolanti dei diversi tipi di memoria e analizzate, anche in discussioni di gruppo coordinate dall’insegnante, le diverse possibili strategie per “ricordarsi le cose”. I partecipanti hanno quindi appreso che per “ricordare” si può ricorrere a diverse modalità: associazione, categorizzazione, concatenazione, visualizzazione e creazione di scene in cui rappresentare le cose da ricordare. La scelta della modalità più adeguata è puramente soggettiva e lasciata alla persona. Al termine del corso ogni partecipante ha ricevuto un grafico con il confronto basato sul risultato dei test fra la situazione dei vari tipi di memoria posseduta all’inizio del corso e alla fine. È stato interessante notare come per tutti, in alcune aree, vi sia stato un effettivo miglioramento confermando la possibilità di mantenere, e perché no, migliorare la propria memoria che si modifica con il modificarsi naturale del cervello, al pari degli altri muscoli del corpo. Il corso ha suscitato tra i soci notevole interesse ed entusiasmo, così secondo la signora Mariapina: «È stata un’esperienza molto positiva che ha stimolato ancora di più la mia voglia di vivere». Per Lalla e Fausto le perplessità iniziali sono subito svanite: «Man mano che il corso si svolgeva aumentava l’interesse e il divertimento nell’esecuzione degli esercizi svolti nel gruppo. Abbiamo scoperto che la memoria si può allenare e mantenere». info: 0523461831 - www.50epiu.it/piacenza

Per un nutrito gruppo di soci 50&Più l’estate ha avuto un anticipo caraibico. Quest’anno la meta prescelta è stata la Giamaica. Il viaggio, organizzato dalla 50&Più Turismo con l’assistenza della responsabile della attività turistiche, Evi Mayer, ha proposto un soggiorno straordinario tra sole, mare stupendo e tanta allegria. info: 049655130 - www.50epiu.it/padova

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VARESE FOTONOTIZIA

Degustazione nelle Cantine Berlucchi L’Unione Regionale della 50&Più Lombardia ha organizzato una visita guidata alle Cantine Berlucchi, nel cuore della Franciacorta. Nella foto, il gruppo della 50&Più provinciale di Varese presieduta da Domenico Copreni. info: 0332342280


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TRAPANI A TEATRO

Omaggio a Pablo Neruda Il Gruppo teatrale della 50&Più provinciale di Trapani e del suo polo universitario, ormai inserito a pieno titolo nella cartellonistica delle compagnie dilettantistiche della provincia di Trapani, ha portato in scena, presso il cine-teatro “Don Bosco”, la rappresentazione Pablo e il Capitano. Un omaggio alla vita, alle opere, agli amori, all’impegno politico del poeta cileno Pablo Neruda. Lo spettacolo è stato arricchito dall’esibizione del coro polifonico e di alcuni componenti della scuola di danza. Visto il successo, lo spettacolo è stato successivamente replicato. info: 0923547829

LODI IN VIAGGIO

Destinazione Sorrento Per la 50&Più provinciale di Lodi, presieduta da Pietro Mezzadri, Il Golfo di Sorrento è una meta annuale. In questa occasione, le piacevoli condizioni atmosferiche e la perfetta accoglienza ricevuta hanno reso la vacanza un momento prezioso e felice

per tutti gli associati. L’incantevole soggiorno, all’insegna dell’amicizia e della condivisione, ha arricchito di emozioni e conoscenza tutti i partecipanti che, rigenerati, sono rientrati a Lodi con una nuova e allegra esperienza nel loro già ricco bagaglio. info: 0371432575 www.50epiu.it/lodi

IMPERIA PREMIAZIONE

Giovani promettenti e borse di studio Ogni anno la 50&Più provinciale di Imperia assegna agli allievi meritevoli dell’Istituto Alberghiero E. Ruffini - D. Aicardi di Arma di Taggia le Borse di Studio in memoria di Dario Berlusconi di Bordighera, dirigente Confcommercio e consigliere di 50&Più. Alla cerimonia di consegna, avvenuta in occasione di un pranzo organizzato dalla stessa scuola, hanno partecipato il sindaco di Taggia, Mario Conio, il dirigente scolastico Giuseppe Monticone, alcuni insegnanti della scuola e i genitori dei premiati. Nel suo intervento il presidente provinciale 50&Più di Imperia, Francesca Mantello, ha ricordato che le Borse di Studio sono una tradizione che si rinnova da oltre diciotto anni, ponendo al centro dell’attenzione i valenti e meritori studenti che frequentano l’Istituto Alberghiero di Arma di Taggia e che eccellono nei numerosi concorsi nazionali e internazionali. Per

l’anno scolastico 2017/2019, le Borse di Studio Dario Berlusconi 2019 sono state consegnate a Marco Acerbo e Lorenzo Micolucci - Articolazione Enogastronomica - e a Stefano Balbo - Articolazione Sala e Vendita -. info: 0183275334 GIUGNO 2019 I 81


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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

82 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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in viaggio con 50&Più Turismo

XXVI EDIZIONE

CROCIERE TOUR SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

OLIMPIADI 50&PIÙ MARINA DI PISTICCI (MT) in Basilicata MATERA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 DAL 15 AL 23 SETTEMBRE 2019 DURATA: 8 NOTTI/9 GIORNI L’Evento più atteso dai soci 50&Più quest’anno si arricchisce della speciale opportunità di vivere Matera, designata Capitale Europea della Cultura. Giunto alla XXVI edizione, l’Evento si svolgerà - con la formula soggiorno di 8 notti/9 giorni - in Basilicata, nello splendido villaggio TI BLU VILLAGE CLUB di Marina di Pisticci, idoneo allo svolgimento delle Olimpiadi per la presenza degli impianti sportivi necessari alle gare. QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE Dal 15 al 23 settembre (8 notti/9 giorni) Riduzioni bambini in 3°/4° letto

doppia

doppia 3/4 letto uso singola adulti

€ 530 € 670 su richiesta

€ 480

Quota apertura pratica per i non soci: € 45

La quota comprende: Soggiorno presso il Ti Blu Village Club con trattamento di pensione completa (acqua minerale e vino) - Soft all inclusive - Servizio di ombrelloni e lettini in piscina e spiaggia - Animazione - Assistenza di personale medico H24 Assistenza Staff 50&Più - Assicurazione. La quota non comprende: Trasporti da e per il Ti Blu Village Club - Noleggio teli mare (€ 5 più cauzione di €10) - Escursioni facoltative - Tassa di soggiorno e tutto quanto non specificato.

www.50epiuturismo.it

TI BLU VILLAGE CLUB Situato in uno dei tratti di costa più belli del Mar Ionio, particolarmente suggestivo, il Villaggio (4 stelle) è la meta ideale per una vacanza all’insegna dello sport, del relax e del divertimento. RISTORAZIONE Il ristorante si divide in due grandi sale con veranda esterna. Lo chef propone gustosi piatti di cucina mediterranea e una selezione di piatti tipici lucani con servizio a buffet. SPIAGGIA La spiaggia di sabbia finissima, ben attrezzata ed ampia, si trova a circa 500 metri dalla struttura ed è raggiungibile a piedi o con trenino-navetta a corse continue. INFORMAZIONI SPORTIVE L’organizzazione dei “giochi” sarà gestita dallo Staff 50&Più, supportata dai Giudici FIDAL. TRASPORTI In pullman organizzati dalle Sedi Provinciali - In aereo o in treno per Bari con i trasferimenti da e per il Villaggio. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TU

• Tikal • Ceibal • Flores

GUATEMALA LA CIVILTA’ MAYA E L’IMPRONTA COLONIALE

GUATEMALA Chichicastenango

DAL 7 AL 18 OTTOBRE 2019 – 11 notti/12 giorni Un viaggio alla scoperta della storia e della natura del Guatemala, di tradizioni, di fantastici paesaggi e selvaggia foresta pluviale, di mercati e di antichi riti animisti. Un’esperienza di viaggio di alto profilo archeologico, naturalistico e antropologico. 1° giorno: Partenza per Città del Guatemala - Antigua Arrivo all’aeroporto, incontro con la guida e trasferimento ad Antigua. 2° giorno: Antigua isita di Antigua, Patrimonio Unesco, con le strade in pietra e le mura colorate e i vicini villaggi di San Antonio Aguas Caliente e di San Juan del Obispo, sede della prima chiesa cattolica. 3° giorno: Antigua - Chichicastenango Visita del villaggio di San Juan Comalapa, famoso per la pittura kaqchikel. Proseguimento per Chichicastenango. 4° giorno: Chichicastenango - Quetzaltenango Visita del colorato mercato e proseguimento per Quetzaltenango con le costruzioni coloniali più antiche del Guatemala. 5° giorno: Quetzaltenango - Panajachel Visita di San Andres Xecul e San Cristobal Totonicapan. Proseguimento per San Francisco el Alto. Partenza per il Lago Atitlán. 6° giorno: Panajachel (escursione sul Lago Atitlán) Navigazione sul Lago Atitlán con il suo paesaggio suggestivo e visita dei villaggi di San Juan La Laguna, Santiago de Atitlán e San Antonio Palopò, dove le donne indossano ancora i tipici costumi locali. 7° giorno: Panajachel - Iximché - Antigua Visita delle rovine di Iximché, capitale del popolo Cakchilquel. Proseguimento per Antigua. 8° giorno: Antigua - Guatemala - Flores/El Remate Partenza per Città del Guatemala e visita della città. Volo per Flores. 9° giorno: escursione Rio La Pasion e Ceibal Navigazione lungo il Rio La Pasion per raggiungere il sito di Ceibal, nel mezzo della giungla, con le stele maya perfettamente conservate.

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•• Panajachel •

Quetzaltenango

• CITTA’ DEL GUATEMALA • Antigua

Lago di Atitlán

10° giorno: escursione a Tikal Visita del Centro Archeologico di Tikal, uno dei siti meglio conservati della Civiltà Maya, nel cuore del Parco Nazionale. 11° giorno: Flores/El Remate - Città del Guatemala Volo per Città del Guatemala e breve visita della città. Partenza con volo di rientro per l’Italia. 12° giorno: Arrivo in Italia QUOTA INDIVIDUALE E DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA Minimo 15 partecipanti € 2.980 Minimo 20 partecipanti € 2.890 Supplemento singola € 650 Tasse aeroportuali € 350 Assicurazioni € 100 Quota d’iscrizione per i non soci € 45 La quota comprende: Voli di linea da Roma (altri aeroporti su richiesta) per Città del Guatemala e ritorno - Voli interni per Flores e ritorno - Trasferimenti privati - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa - Visite ed escursioni compresi gli ingressi - Navigazioni (collettive) - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative - Bevande - Mance e tutto quanto non specificato. Richiedi programma dettagliato

E-mail: info@50epiuturismo.it - Tel. 06 6871108/369 Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più (Aut. Reg. 388/87) (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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Ù TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO

in viaggio con

50&Più in CROCIERA DAL 19 AL 26 LUGLIO

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FIORDI NORVEGESI WARNEMUNDE COPENAGHEN (GERMANIA) -

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WARNEMUNDE Warnemunde

L’imponenza dei panorami, l’aria pulita e frizzante, l’intensità della luce con il sole che praticamente non tramonta mai: l’estate al Nord è un’esplosione di colori. Tutta da scoprire al ritmo lento della crociera, con la nave che vi porta nel cuore dei fiordi, vi fa ammirare cime innevate e ghiacciai da una prospettiva straordinaria e vi fa entrare nelle città da una porta d’ingresso speciale. La nave, la Costa Favolosa, vi porta in una dimensione incantata, con ambienti scenografici, opere d’arte e novità tecnologiche. Una nave votata all’italianità. QUOTA PER PERSONA NELLE CABINE PRESCELTE Cabine Interne cabina doppia Cat. IC Cabine Esterne cabina doppia Cat. EP Cabine Esterne cabina doppia Cat. BC

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Quota apertura pratica per i non soci: € 45

SUPPLEMENTI E TASSE Tasse portuali Supplemento doppia uso singola Quote di servizio (obbligatorie da pagare a bordo) Supplemento volo da Roma Assicurazione annullamento viaggio (per importi sino a € 1.600) € 50 (oltre € 1.600)

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€ 150 su richiesta € 70 € 60 € 40

La quota comprende: Volo da Milano (o Roma con supplemento € 60) per Warnemunde • Sistemazione nella cabina prescelta • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Serata di Gala con menù speciale • Utilizzo di tutte le attrezzature della nave • Partecipazione alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e l’assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico Bagaglio EuropAssistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali. La quota non comprende: Tutte le bevande • Tasse portuali • Adeguamenti carburante • Escursioni e tour organizzati • Quote di servizio da pagare a bordo • Polizza Annullamento Crociera • Servizi di carattere personale • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”.

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O

__PREVIDENZA__

14 : È TUTTA QUESTIONE DI REDDITO A

Dal 2017 il beneficio è stato esteso anche ad una platea di 1.430.000 pensionati che inizialmente non lo percepivano

a cura di Gianni Tel

+

IL BENEFICIO SPETTA A TUTTI QUEI PENSIONATI CHE POSSEGGONO, OLTRE AD UN’ETÀ PARI O SUPERIORE A 64 ANNI, UN REDDITO COMPLESSIVO INDIVIDUALE DI € 10.003,63 ALL’ANNO

86 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

OGNI ANNO, CON L’INIZIO DELL’ESTATE, C’È UNA BUONA NOTIZIA PER 3,5 MILIONI DI PENSIONATI : DAL 1° LUGLIO PROSSIMO È IN PAGAMENTO LA COSIDDETTA “QUATTORDICESIMA”, INTRODOTTA DALLA LEGGE N. 127 DEL 2007 SULLE PENSIONI DI IMPORTO BASSO. Va ricordato che la Legge di Bilancio 2017 ha previsto alcune modifiche e aumenti per questa mensilità aggiuntiva. È stato concesso un incentivo di circa il 30% per i pensionati che già percepivano la 14a e che hanno un reddito quest’anno fino a 769,51 euro al mese. Tale beneficio è stato anche esteso a 1.430.000 pensionati che prima del 2017 non lo prendevano. Per costoro il limite di reddito massimo per avere diritto quest’anno a detta “somma aggiuntiva” è fino a 1.026,02 euro al mese, mentre la misura è quella precedente al 2017 non incrementata del 30%. La somma poi è legata all’anzianità contributiva come indicato nella Tabella A. » I REQUISITI

Il beneficio spetta ai pensionati da lavoro - privato, autonomo o pubblico - che posseggono, oltre all’età pari o superiore a 64 anni, un reddito complessivo individuale, relativo all’anno di riferimento. Nel 2019 il limite di reddito è di 10.003,63 euro annui (1,5 volte il trattamento minimo Inps). La novità, indicata dalla Legge di Bilancio 2017, ha previsto un nuovo requisito di reddito compreso tra 10.003,26 euro e 13.338,26 euro annui (tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo Inps). Per i pensionati che superano queste soglie di reddito, la somma aggiuntiva è ridotta in proporzione. Se si considera un titolare di pensione diretta del fondo lavoratori dipendenti con un’anzianità contributiva di 20 anni e un reddito annuale di sola pensione ammontante a 13.500 euro, la somma aggiuntiva spettante è di 258,26 euro complessivi (euro 13.338,26 + 420,00 - 13.500,00). Sempre nella Tabella A sono indicati i limiti di reddito 2019. » QUALI REDDITI

Per quantificare i limiti reddituali si considerano anche i redditi esenti o tassati alla fonte (interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli), le rendite Inail e gli assegni assistenziali. Bisogna denunciare tutto tranne i redditi da: casa di abitazione; indennità di accompagnamento; importi dei trattamenti di famiglia; somme riscosse per i trattamenti di fine rapporto, comunque, denominati (Tfr, Tfs, ecc.); importi arretrati soggetti a tassazione separata. La 14ª è esentasse, non costituisce reddito ai fini fiscali, né per il riconoscimento di altre prestazioni previdenziali assistenziali. Per gli autonomi (artigiani, commercianti e Coldiretti) sono stati stabiliti (vedi Tabella A) tre anni in più di contribuzione nelle relative fasce di anzianità contributiva legate agli aumenti pensionistici. » LA DOMANDA

A chi l’ha percepita dal 2007 al 2018 la 14ª viene pagata a luglio. Chi compie il 64° anno di età nel 2019 deve presentare un’apposita domanda, dichiarando che il suo reddito personale non superi il limite di legge. L’importo è corrisposto in tanti dodicesimi quanti sono i mesi in cui spetta, considerando mese intero quello in cui si compie il 64° anno di età. Per la domanda, va verificato l’ammontare della somma erogata da parte degli Istituti Previdenziali, come per i mancati riconoscimenti e/o adeguamenti. Il Patronato 50&PiùEnasco, presente in ciascuna provincia, è gratuitamente a disposizione per fornire tutti i chiarimenti del caso.


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Al riguardo, la nostra Associazione 50&Più ha più volte avuto modo di sottolineare e continua a sostenere che per la 14a, come per altre iniquità, c’è un’impostazione preconcetta che differenzia il lavoro autonomo da quello dipendente. Non si comprende perché un trattamento di sostegno al reddito, che deriva da risorse della collettività, possa differenziare i pensionati a seconda della categoria, con un’anzianità contributiva e con importi non allineati. Si viola, così, ogni principio di giustizia sociale e costituzionale, più volte rivendicati ai vari interlocutori di Governo in questi anni. Si è chiesto nuovamente e si auspica che questa nuova compagine di Governo nei prossimi provvedimenti di legge, possa trovare positive soluzioni di equità.

TAB. A - LA QUATTORDICESIMA

2019

PENSIONATI CON REDDITO PERSONALE FINO A € 769,51 AL MESE* Anni di contribuzione Limiti di reddito annuo Dipendenti Autonomi Importo Fino a 15 Fino a 18 437 € 10.003,63 € Oltre 15 e fino a 25 Oltre 18 e fino a 28 546 € Oltre 25 Oltre 28 655 € PENSIONATI CON REDDITO PERSONALE TRA € 769,51 E 1.026,02 AL MESE** Anni di contribuzione Limiti di reddito annuo Dipendenti Autonomi Importo Fino a 15 Fino a 18 336 € 13.338,26 € Oltre 15 e fino a 25 Oltre 18 e fino a 28 420 € Oltre 25 Oltre 28 504 € * Aumento del 30% per gli attuali beneficiari con reddito mensile fino a € 769,51, ovvero 1,5 volte il trattamento minimo Inps (circa 2 milioni di pensionati). ** Importi corrispondenti a quelli attuali per chi ha un reddito mensile oltre € 769,51 e fino a € 1.026,02, ovvero 2 volte il trattamento minimo Inps (circa 1,5 milioni di pensionati).

MANOVRA 2019: ADEGUAMENTO AL RIBASSO DELLE PENSIONI È accaduto nuovamente: la rivalutazione delle pensioni è stata bloccata per il triennio 2019/2021. L’attuale Governo, con la Legge di Bilancio del 2019 (Legge n. 145/2018) ha previsto una rivalutazione penalizzante e simile a quella precedente del Governo Renzi. L’operazione di adeguamento si è resa necessaria perché tali nuovi criteri non erano noti all’Inps quando ha operato la rivalutazione delle pensioni per il 2019 (operazione normalmente compiuta a dicembre dell’anno precedente), per cui le pensioni da gennaio a marzo sono state erogate senza tener conto delle novità di bilancio 2019. L’Inps ha recentemente fatto sapere che, dal mese di aprile scorso, le pensioni sono state erogate nei valori aggiornati alle nuove regole. L’eventuale recupero a carico dei pensionati, per i mesi da gennaio a marzo avviene a partire da questo mese di giugno. Tutti i pensionati Inps/ex Inpdap che percepiscono un assegno mensile di pensione superiore a 1.555,96 euro lorde, vedranno nuovamente ridotto il proprio potere di acquisto. Il costo della vita sale e le pensioni restano ferme. I pensionati penalizzati dal provvedimento sono poco più di 3 milioni su 16 milioni in totale; e i più penalizzati sono proprio quelli che hanno versato in maggior misura contributi e imposte, segnatamente l’Irpef, a differenza degli altri 8 milioni di pensionati totalmente o parzialmente assistiti dallo Stato.

È sconcertante poi pensare che il blocco delle rivalutazioni ha raggiunto la soglia dei dieci anni di anzianità! È certamente questa la parte più grave, iniqua e dolorosa introdotta dal legislatore. Tale sistema di adeguamento non ha mai tutelato concretamente il reale potere di acquisto dei pensionati che, negli ultimi 15 anni, ha subìto oltre il 30% di perdite. Le soluzioni adottate (10 volte) non sono state assolutamente ispirate a criteri di ragionevolezza. TAB. B - LA PEREQUAZIONE Importo pensione a dicembre 2018

Fino a € 1.522,26 Oltre € 1.522,26 fino a € 2.029,68 Oltre € 2.029,68 fino a € 2.537,10 Oltre € 2.537,10 fino a € 3.044,52 Oltre € 3.044,52 fino a € 4.059,36 Oltre € 4.059,36 fino a € 4.566,78 Oltre € 4.566,78

Anche se non siamo pessimisti ma realisti, queste incertezze crescenti, le promesse vaghe stanno creando tante paure e poche speranze tra i pensionati nel nostro Paese. La Tabella B mette a confronto la rivalutazione secondo le norme che dovevano tornare in vigore, dopo lo stop deciso negli anni precedenti per via della crisi economica, e quella in base alle norme della Legge di Bilancio 2019, sempre sulla base del tasso di inflazione dell’1,1%.

2019

Aumenti previsti prima della Legge di Stabilità 2019 (1)

Aumenti dovuti dopo l’approvazione della Legge di Stabilità 2019 (2)

Scaglioni in base al trattamento minimo Inps (3)

1,1% (100% Istat)

1,1% (100% Istat)

Fino a 3 volte

0,99% (90% Istat)

1,067% (97% Istat)

Oltre 3 fino a 4

0,99% (90% Istat)

0,847% (77% Istat)

Oltre 4 fino a 5

0,825% (75% Istat)

0,572% (52% Istat)

Oltre 5 fino a 6

0,825% (75% Istat)

0,517% (47% Istat)

Oltre 6 fino a 8

0,825% (75% Istat) 0,825% (75% Istat)

0,495% (45% Istat) 0,440% (40% Istat)

Oltre 8 fino a 9 Oltre 9

(1) La percentuale di aumento riguarda il singolo scaglione di reddito. (2) Verrà applicato all’intera pensione la percentuale di aumento relativa allo scaglione più alto. (3) L’importo minimo Inps 2019 è pari a € 513,01 mensile (annuo € 6.669,13).


Verifica con noi se hai diritto al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza. Siamo a tua disposizione per l'Invio della domanda all'Inps. REDDITO DI CITTADINANZA (RDC) E’ dedicato alle famiglie con un valore Isee inferiore a 9.360 €. PENSIONE DI CITTADINANZA (PDC) Si rivolge ai nuclei familiari composti da persone con un’età pari o superiore a 67 anni e/o da componenti inabili, con un Isee entro i 9.360 €.

ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE

Per saperne di più e per verificare i requisiti richiesti, puoi rivolgerti gratuitamente agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco. I nostri operatori potranno fornirti le indicazioni necessarie e provvederanno a inviare la domanda all’Inps. Inoltre, se non sei in possesso di un Isee valido, indispensabile per la richiesta del Rdc/PdC/, 50&PiùCaaf provvederà alla compilazione gratuita del modello Isee del tuo nucleo familiare.

Gli uffici 50&Più sono a tua disposizione, trova la sede su:

www.50epiuenasco.it

Aderente a:

p_ENASCO_REDDITO DI CITTADINANZA_Layout 1 07/05/19 13:36 Pagina 1


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A

__FISCO__

CEDOLARE SECCA E LOCAZIONI COMMERCIALI Seppur con differenze e vincoli rispetto agli immobili residenziali, la Legge di Bilancio 2019 ha approvato l’estensione della cedolare secca anche agli affitti commerciali

a cura di Alessandra De Feo

+

L’OPZIONE DELLA CEDOLARE SECCA PER L’AFFITTO DI LOCALI COMMERCIALI PRESENTA UN VINCOLO TEMPORALE: È APPLICABILE SOLO AI CONTRATTI STIPULATI NEL 2019

A PARTIRE DAL 1º GENNAIO 2019 È ENTRATA IN VIGORE LA CEDOLARE SECCA SUI LOCALI A DESTINAZIONE COMMERCIALE, classificati nella categoria catastale C/1 - Negozi e botteghe - e le relative pertinenze, che sono quelle classificate nelle categorie catastali C/2 Magazzini e locali di deposito -, C/6 - Stalle, scuderie e rimesse - e C/7 - Tettoie chiuse e aperte - se congiuntamente locate, a cui, in via generale, si rendono applicabili le disposizioni previste per la cedolare secca degli immobili abitativi, esaminate in alcuni articoli della nostra rivista a cui si rinvia (50&Più - maggio e giugno 2017). In aggiunta a quanto previsto, la Legge di Bilancio 2019 indica, per i proprietari di detti locali, diversi vincoli ed alcuni requisiti, distinti rispetto a quelli precedentemente stabiliti per la cedolare secca degli immobili abitativi. La prima importante distinzione è data dall’avere ampliato la platea degli inquilini. Infatti, mentre l’Agenzia delle Entrate ha escluso gli inquilini-società per l’applicazione della cedolare in caso di immobili abitativi, la norma che istituisce la flat tax per gli affitti commerciali non contiene questo limite. Un vincolo importante posto ai fini dell’applicazione di detto regime è quello temporale (Agenzia delle Entrate, Circolare del 10.04.2019 n. 8/E). In particolare, l’opzione in esame è applicabile solo ai contratti di locazione stipulati nel 2019. È escluso per quei contratti che, seppur decorrono a partire dal 1° gennaio 2019, sono stati stipulati a fine 2018. Sono esclusi dalla cedolare anche i contratti commerciali in corso al 15 ottobre ed interrotti in anticipo rispetto alla naturale scadenza (si tratta di risoluzioni o di recessi anticipati). Così anche i contratti in essere alla data del 15 ottobre tra gli stessi soggetti e per lo stesso immobile, se interrotti in anticipo sulla scadenza naturale. Si ritiene che in questi casi dovrebbe essere possibile l’applicazione della cedolare, qualora si dovesse essere in presenza di contratti in cui il bene è lo stesso, ma cambiano i soggetti giuridici. Un altro vincolo è rappresentato dalla superficie del locale: affinché possa essere applicato il regime in esame, la superficie degli spazi in locazione non può essere superiore a 600 metri quadrati. Per il computo di detto limite, anche se ciò non viene specificato, si ritiene che, probabilmente, si debba trattare della superficie calpestabile, essendo questa l’unità di misura utilizzata ai fini della locazione e non quella lorda, utilizzata invece ai fini della vendita dell’immobile. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, ai fini del computo del suddetto limite non devono essere considerate le relative pertinenze. Aspetto del tutto analogo a quanto previsto per la cedolare degli immobili residenziali, anche per quelli commerciali è esclusa la possibilità di chiedere l’aggiornamento Istat del canone di locazione. Questo vincolo però non vale per i cosiddetti “canoni a scaletta”, che dovrebbero essere compatibili con la cedolare. All’applicazione della cedolare come sopra indicato, ci sono dei limiti da considerare, i quali rendono dubbia l’efficacia di questa norma, tanto da spingere varie associazioni di proprietari a chiedere alcune modifiche, che seguiremo e di cui daremo il giusto comunicato.

GIUGNO 2019 I 89


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Q

__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«Questa stagione di Solstizio sarò molto calorosa, perché il caldo andrà crescendo a poco, a poco, a la caligine le darà maggior significato»

FINALMENTE L’ESTATE...

Almanacco Barbanera 1822

a cura di

GIUGNO

CALDA E LUMINOSA, L’ESTATE SI FA STRADA IN UN CIELO AZZURRO ORMAI SGOMBRO DI NUBI. Nuove energie attraversano l’aria, si volta pagina e si sorride alla stagione più attesa dell’anno. A dare una bella mano al buonumore ci pensano il rosso brillante delle ciliegie, quello dei papaveri e dei primi pomodori pronti ad entrare nel cestino. E tra una raccolta e l’altra, l’attesa è per il giorno del solstizio, il 21, affollato di riti di lontana memoria. Già, perché questo è il momento di raccogliere erbe e fiori per preparare le acque miracolose e profumate di san Giovanni. Ma ad aspettarci ci sono anche le noci ancora verdi per il nocino, liquore digestivo che tradizione vuole assicuri a tutti salute e longevità. Senza però dimenticare che nell’orto c’è da annaffiare e, soprattutto, raccogliere verdure e ortaggi, erbe aromatiche e frutta.

IL PORRO (Allium porrum)

Fa bene perché... Ortaggio molto ricco di vitamine, ferro e acqua - più del 90 % -, contiene molto potassio e poco sodio che lo rendono un diuretico naturale. Eccellente lassativo, delicato e non aggressivo, tradizione vuole sia efficace anche contro le punture delle api: basterà tagliare a metà un tubero e strofinarvelo.

Pollice bio Non diventan porri se non quelli che si trapiantano. Piuttosto semplici da coltivare, i porri non amano i climi particolarmente umidi e piovosi. Resistono invece molto bene al freddo. Ora è il momento della raccolta delle varietà seminate nei mesi invernali. Ma si possono anche seminare in questo periodo per avere buoni raccolti per l’autunno e l’inverno. La semina Si fa in semenzaio in varie epoche, ma in genere a primavera - in Luna calante oppure direttamente in vaso, fino a luglio, con seme appena interrato, a file distanti 20-25 cm. Le piantine si trapiantano, sempre in calante, a fine primavera, quando hanno raggiunto un’altezza di 15 cm e un diametro di circa 8 mm, spuntando le radici a 1 cm e interrando bene il colletto. Se necessario in seguito si fanno irrigazioni. Raccolta e conservazione La raccolta può essere scalare per il consumo domestico - quindi in Luna crescente - e avviene a circa 3 mesi dal trapianto, quando i fusti raggiungono il massimo ingrossamento, ma può avvenire in qualsiasi stadio della crescita. Può iniziare a maggio/giugno e, se le semine sono state scalari, proseguire per tutto l’anno. In ambienti adatti si può conservare per periodi relativamente lunghi, ma la cosa migliore è conservarli in terra fino al momento dell’uso.

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BUONO A SAPERSI!

Le erbe di san Giovanni In questo periodo la natura è generosa di erbe e fiori per realizzare pot-pourri dagli aromi straordinari: artemisia, camomilla, fiori di tiglio... Raccogliamole, essicchiamole all’ombra e inseriamole in piccoli sacchetti da tenere in casa o in borsetta. Quelle stesse piante, appena raccolte, ci serviranno per preparare l’acqua di san Giovanni. Un rito che ci riporta alla notte che precede il 24 giugno (notte di prodigi), in cui il Santo benedirà quell’acqua profumata che donerà benessere e salute a chi la userà.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: aglio, bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, lattughe, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, piselli, valerianella e zucchine. FRUTTA: albicocche, amarene, ciliegie, fragole, lamponi, meloni, pesche, pere e susine. AROMI: origano, basilico, timo, prezzemolo, maggiorana, cedronella, menta, valeriana ed erba cipollina.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Prendersi cura del Pianeta vuol dire anche evitare il ricorso ai fertilizzanti chimici. Un’ottima alternativa sono allora i concimi organici, tra cui i macerati fertilizzanti, capaci di apportare sostanze nutritive al terreno, anche quello delle piante d’appartamento. Si preparano “in casa” da erbe, piante, ortaggi fatti macerare in acqua per un periodo che va dalle 2 alle 4 settimane. Tra i più noti c’è quello d’ortica, ricco d’azoto, da preparare prima che la pianta fiorisca, quindi tra maggio e luglio. Poi c’è quello di cavolo, ottimo per ortaggi e piante fiorite, e ancora di calendula, dente di leone, equiseto e foglie di pomodoro. Utile pure quello di barbabietola rossa, che favorisce la crescita del prato. Ma cosa c’è da fare in questo mese nell’orto e nel giardino? Con la Luna crescente seminare i fagiolini tardivi, cavolfiori e verze. Trapiantare il sedano. In giardino, estrarre dal terreno i bulbi dei fiori che mostrano le foglie secche e conservarli al buio e in luogo asciutto per il futuro reimpianto. Con la fase di Luna calante seminare all’aperto finocchi e trapiantare i cardi. Nell’annaffiare gli ortaggi non bagnare le parti aeree: li preserverà da molte malattie. Nel giardino eliminare le rose sfiorite, cimare i crisantemi e legare le piantine ai tutori. Fare talee di ficus da porre a radicare su sabbia e torba in parti uguali e sotto copertura: il ficus si riproduce bene anche per margotta. Annaffiare regolarmente le specie in vaso.

SE HAI ½ GIORNATA PACCIAMARE: UNA PROTEZIONE NATURALE

All’arrivo dell’estate le piante chiedono annaffiature e protezioni dai raggi solari. In quest’ultimo caso, efficace è la pacciamatura, utile a regolare il calore, ridurre l’evaporazione, proteggere il terreno da erosione. Il metodo migliore utilizza strati di materiale vegetale posti alla base delle piante perché poi, quando in autunno si vangherà, tutto verrà interrato apportando sostanza organica alle coltivazioni. Vanno benissimo i residui asciutti di falciatura. Bene anche paglia e foglie. La corteccia di pino può essere utilizzata, ma non per l’orto, mentre va bene per il giardino delle acidofile (azalee e rododendri). Ricordiamo che nell’orto va pacciamata solo la fila dove si trovano le piante più bisognose di acqua. Tra le file, invece, bisogna lasciare la terra nuda per poter intervenire, zappare e mantenere pulito e arieggiato.

Dice il proverbio... Giugno lucciolaio, grande festa per il granaio Se l’orto è nell’arsura poco o niente procura San Pietro e San Paolo piovosi, per trenta giorni son dannosi

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 05.27 e tramonta alle 20.29. L’11 sorge alle 05.24 e tramonta alle 20.35. Il 21 sorge alle 05.25 e tramonta alle 20.39. Le giornate prima si allungano, poi, dopo il Solstizio d’estate, riprendono ad accorciarsi. Il 1° giugno si hanno 15 ore e 02 minuti di luce solare e il 21 se ne hanno 15 e 14 minuti: si guadagnano 12 minuti di luce solare. Dal 22 al 30 si perdono 2 minuti di luce solare. LA LUNA

Il 1° sorge alle 04.27 e tramonta alle 18.21. L’11 tramonta alle 02.07 e sorge alle 14.09. Il 21 tramonta alle 09.03 e sorge alle 23.47. Luna calante dal 1° al 2 e dal 18 al 30. Luna crescente dal 4 al 16. Luna Nuova il 3. Luna Piena il 17. GIUGNO 2019 I 91


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coetaneo di buon carattere, vedovo, senza impegni famigliari. Lo cerco colto, piacente, onesto, serio, che mi dia amore e affetto per condividere i momenti belli e brutti assieme. Sono disposta anche a traferirmi solo dopo consolidamento del rapporto. Telefonare al 3791587230.

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ORIZZONTALI 1. I bersaglieri lo portano tuttora; 2. Allettano il poltrone; 4. La parola dei francesi; 7. Il generale statunitense che si batté per l’istituzione del Parco Nazionale di Yellowstone; 13. Né mie, né tue; 14. Originarie di una regione della Croazia; 17. Basilea in lingua originale; 18. Famoso gruppo musicale hard rock australiano; 21. Un enigma illustrato; 22. Più lontano di qui; 23. Il simbolo del Berillio; 24. Consente i salti più alti; 26. Gli autori di Pollicino; 28. Poco oculato; 29. Il poeta romantico del dolore universale; 31. La meta del viaggio di un’opera di Rossini; 32. La scienza delle malattie mentali; 35. Abbattuto, depresso; 37. Gli abissini più influenti; 38. Il Patrono della Scozia; 40. La Madame di una commedia di Victorien Sardou ed Émile Moreau; 42. Il secondo dei comparti trainanti dell’economia italiana; 44. Un colosso statunitense delle telecomunicazioni; 45. Una varietà di ocra; 46. Qualcuno lo prende di petto; 47. Principio d’autonomia; 48. L’antica Voghera; 50. Il soprannome di Carlo Alberto; 51. Il centro di Recanati;

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52. John, ex asso del tennis; 53. Un parco di divertimenti sul Lago Benaco; 55. Lo sono i disinvolti; 57. Acque contenenti zolfo; 60. La cantante australiana che ha raggiunto la fama mondiale con il singolo Chandelier; 61. Uno ad Amburgo; 62. Si riunisce a Palazzo Madama; 64. L’interno della massa; 65. Eric, regista tra i maggiori esponenti della Nouvelle Vague; 68. Confina con l’Europa; 69. La sigla della città dotta; 70. Le iniziali di Rossini; 71. Discontinuo, incostante. VERTICALI 1. L’appellativo del monaco; 2. Il dittongo di Cavour; 3. Località sciistica svizzera ai piedi del Cervino; 4. I mezzi d’assalto della storica

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25. Favorire, soddisfare; 27. Un preludio di Debussy; 30. Cercare la giusta posizione; 31. La Cancellieri della Tv; 32. Carne cotta in stufato; 33. Il gradasso di Tarascona; 34. Dissodare, lavorare la terra con l’aratro; 36. Capire, comprendere; 39. Un porto israeliano sul Mar Rosso; 41. Lo cercava Parsifal; 43. Un Charles famoso contrabbassista del jazz; 46. Il Pennac scrittore; 49. La rivale del Milan; 52. La gonna più corta; 54. Fa mancare il respiro; 56. Al di qua nei prefissi; 58. Ai lati dell’uscio; 59. Il West di Buffalo Bill; 63. Rendono stabile lo stile; 66. Le hanno mogli e cognate; 67. Le ultime da Honshu.

beffa di Buccari; 5. Le ultime lettere di Cechov; 6. Antico centro della Cirenaica; 7. Alla fine del mese; 8. La dea della giovinezza; 9. Il dio egizio del Sole; 10. Istituto di Studi e Analisi Economica; 11. La Clary che fu amata da Napoleone Bonaparte; 12. Il Robert considerato tra i migliori registi della storia del cinema americano; 13. Chi lo pratica segue un motoscafo; 14. Le smaltisce l’ubriacone; 15. Si accendono durante la frenata; 16. Il nome di Frassica; 19. Un’abbreviazione per centigrammo; 20. Fu la capitale del Ducato di Sassonia; 23. Un pirata come Henry Morgan;

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 2. Rilevare, far caso; 4. Il re di Castiglia consorte di Giovanna la Pazza; 7. Il giacobino che David ritrasse assassinato; 8. Arnesi da falegnami; 10. Quelli elettrici girano quando accendiamo le luci; 12. Molto istruita; 13. Resta insensibile anche se ne vede di tutti i colori; 14. Il ciclista italiano con il maggior numero di successi all’attivo;

15. Un grave incidente ferroviario; 17. Lascia passare un filo di luce; 18. È meglio che non canti; 19. Lo inoculano le vipere. VERTICALI 1. Il più armato al mondo è quello tra le due Coree; 2. Un ambitissimo premio; 3. Non sempre; 5. Un farmaco per uso esterno; 6. Celebre opera di Mozart; 9. Non sa cosa sia la prudenza; 10. La fanno i bimbi per determinare

a chi tocca; 11. Si celebra con solennità; 12. Una raccolta di denaro; 1

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14. Regolato nel vivere; 16. Una pubblicazione periodica; 17. Spunta sul rovo.

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Osservate attentamente le sottostanti figure in cui compaiono gruppi di caselle colorate, allineate orizzontalmente e verticalmente, contenenti numeri e lettere, e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale numero va sostituito al punto interrogativo posto nel triangolo che compare nell’ultima figura.

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ORIZZONTALI 1. Il Gustav che compose la suite I pianeti; 6. Abbracciano tutto l’alfabeto; 7. Le squadre di calcio di Mosca e Sofia; 8. Una delle figlie di Oceano e Teti nella mitologia greca; 9. Antica città siriana; 11. Santissimo nei calendari; 12. Lavora con malto, lievito e luppolo; 14. Sono pura apparenza; 15. Lo è un fiore spontaneo dei campi; 16. Dramma sinfonico di Gian Francesco Malipiero; 17. Cittadina laziale vicino a Subiaco. VERTICALI 1. Luminosa cometa che nel 1997 ha sfiorato la Terra; 2. Il Paese del meraviglioso mago di un celebre romanzo per ragazzi; 3. Erronee, inesatte; 4. Tra Mao e Tung; 5. È d’aiuto al cameriere; 8. Rozzi e ignoranti; 10. Un dono dei Re Magi; 11. Uno dei maggiori prestigiatori del XX secolo; 13. Noto film di fantascienza di Ridley Scott.

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TEST 2 Osservate attentamente le sei coppie di figure geometriche a lato e le parole in esse contenute, e dite quali parole si possono ottenere per ogni coppia di figure, secondo logica.

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oroscopo di Aldebaran

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21 MAG. I 21 GIU. Sarà senza dubbio il mese in cui si avvereranno molti dei vostri sogni. Passerete giorni sereni e felici con parenti e amici. Nelle brevi vacanze proverete molta soddisfazione e tanta serenità.

23 SET. I 22 OTT. Mese armonioso e senza grandi ostacoli. Un piccolo colpo di fortuna vi aiuterà a risolvere qualche problema riguardante il lavoro e il denaro. A casa riceverete gioie e soddisfazioni.

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21 MAR. I 20 APR. Il Sole vi darà energia e benessere. Non dite cose che non pensate in momenti di risentimento. Vi troverete bene in mezzo ai vostri cari e agli amici con i quali passerete le vacanze.

23 OTT. I 22 NOV. Spenderete del denaro per cose belle e piacevoli. Un’avventura estiva potrà sfociare in una relazione affettiva. Siate prudenti in mezzo al traffico. Rilassatevi facendo lunghe passeggiate.

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21 APR. I 20 MAG. In questo mese Venere esalta in modo speciale le doti estetiche, l’artisticità e il senso per la bellezza che è dentro di voi. Ottimo momento per curare le pubbliche relazioni o fare brevi viaggi.

23 NOV. I 21 DIC. Se volete ottenere buoni risultati dovrete aprire il cuore e parlare sinceramente agli altri dei vostri problemi. Riceverete buoni consigli. Attenti agli sbalzi improvvisi di temperatura.

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22 GIU. I 22 LUG. Il rapporto con i figli sarà facilitato da una maggiore comprensione reciproca. Gli investimenti portano ottimi risultati e anche al gioco sarete favoriti. Tentate la fortuna, non si sa mai!

22 DIC. I 20 GEN. Potrete programmare con successo un viaggio all’estero o avere contatti con stranieri. Controllate bene i documenti prima di partire. Moderate il consumo di cibi conservati.

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23 LUG. I 23 AGO. Se vi fidate dell’aiuto che vi possono dare gli astri cercate di fare più viaggi, week-end con tutta la famiglia in posti tranquilli. Vi sentirete tonificati ed energici più del solito.

21 GEN. I 19 FEB. Buon mese per godere delle vostre relazioni, nella serenità e nella pace della vostra casa. Avete bisogno di depurare un po’ l’organismo, anche se siete dei buongustai. Bevete molta acqua.

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24 AGO. I 22 SET. Abbandonate la solita timidezza e dimostrate i vostri veri valori senza farvi frenare dalle inibizioni. Si verificheranno alcuni colpi di fortuna. Una persona anziana vi darà dei consigli.

20 FEB. I 20 MAR. La salute migliorerà e spesso vi sentirete tonificati e stimolati a intraprendere nuove attività. Le stelle suggeriscono di aspettare un po’ prima di partire per le sospirate vacanze. Attenti al caldo-umido.

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10

R A

S

R

G

9

B

23 30

E

17

N

A

O

8

A

F

L

H

E

40

53 58

S

S

E 57

16

35

34

R

7

T O

V L

50

O

6

O

22

R

49

5

29

T

33

E

A

M

L

C

A

S

B 28

I

62

15

O

T

I

4

I

E

I

U

S

Z

N

A

A

3

M

44

C 47

O

M

38

R

2

P

NO

4

5

T K

S 11

13

S

S

I

O

R

R

R

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L

L

I

R

A

T

I

V

O

T

E

A

E

N N

17

I

REBUS (5 9)

A

V A

E

a mare V è; R A mente = Amare veramente REBUS (7 6) B E van da FR esca = Bevanda fresca

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

4 + 3 + 5 + 8 + 3 + 8 + 9 = 40 Il numero che va sostituito al punto interroga- 2 + 3 + 1 + 8 + 7 + 6 + 2 = 29 tivo è 11. Esso, infatti, si ricava addizionando tutti i numeri inseriti nel4 3 5 8 3 le caselle verdi e sottraendo al risultato così ottenuto tutti i numeri in40 – 29 =11 seriti nelle caselle rosse, 8 mentre i numeri posti all’interno delle caselle di colore arancione andranno addizionati e sottratti risultando ininfluenti. Quindi:

11

2 3 4

8

1

7

2 9 3 6 2

TEST 2

Le sei parole che si formano utilizzando le sei coppie di parole fornite sono: ALIANTE, ATOLLO, BICCHIERE, CALAMITA, COLONIA, MESSAGGIO. Esse si ottengono utilizzando il seguente criterio logico: delle parole contenute in ogni coppia di figure geometriche si prendono solo le ultime lettere in un numero uguale a quello dei lati della figura geometrica in cui sono contenute. Unendo tali lettere si ottiene la parola da determinare. Quindi: ALIANTE (da PETALI, contenuta in un triangolo, e FANTE, contenuta in un rettangolo), ATOLLO (da LATO e COLLO, poste entrambe in triangoli), BICCHIERE (da ALAMBICCHI, inserita in un esagono, e PANIERE, in un triangolo), CALAMITA (da SCALA e EREMITA, poste in rettangoli), COLONIA (da PERICOLO e NENIA, contenute rispettivamente in un rettangolo e in un triangolo), MESSAGGIO (ottenuto da RIMESSA e PUNTEGGIO, inserite rispettivamente in un pentagono e in un rettangolo).


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

IL BENE È SEMPRE SILENZIOSO E SPESSO INVISIBILE Capita di non fermarsi a riflettere sul lavoro duro, ma vitale, che molte persone svolgono accanto ai nostri cari. L’amore e la dedizione rischiano di passare inosservati, ma non sempre… EGREGIO DIRETTORE, ho letto con interesse un articolo che avete recentemente pubblicato su uno dei vostri ultimi numeri di 50&Più. Mi riferisco a quello intitolato “Sindrome Italia”, pubblicato sul numero di aprile, in cui si descrivono i disturbi che presentano molte delle donne immigrate nel nostro Paese, che hanno trovato lavoro come badanti. Mi ha molto colpita perché non ci si sofferma mai sul tipo di lavoro che fanno gli altri, sulle difficoltà che incontrano e su come ci si sente nello svolgere determinate mansioni. Tanto più quando si tratta di badanti, tantissime delle quali si trovano ventiquattr’ore su ventiquattro a stretto contatto con una persona sofferente e, in molti casi, se si tratta di anziani, affetti dalla sindrome di Alzheimer o, comunque, da qualche tipo di demenza senile, purtroppo molto difficile da gestire.

Mia madre è stata gravemente inferma per anni, ed io ho avuto la fortuna di incontrare due signore molto qualificate, originarie dell’India, che, alternandosi al suo capezzale, hanno accudito con grande amore la mia vecchietta e l’hanno fatta restare in vita per altri 5 anni dopo l’ictus che l’aveva colpita. Ricordo che lei non parlava, muoveva solo un braccio ma non mancava di accarezzarle dolcemente ogni volta che le si avvicinavano. Non credo che sarebbe vissuta così a lungo se quei due “angeli” non l’avessero accudita così amorevolmente, come fosse una persona di famiglia (la chiamavano “nonnina”), e non l’avessero amata come noi figlie, piangendo disperatamente quando mia madre ci ha lasciate. Ecco, volevo semplicemente dire che forse dovremmo considerare di più il lavoro del nostro prossimo, soprattutto quando viene svolto con amore e dedizione, salvando una vita. Francesca Taddei Una bella testimonianza questa Sua, Francesca, che ci apre una finestra in più su di una professione non sempre compresa e apprezzata fino in fondo. È vero, ci sono tante persone che si dedicano giorno e notte ad accudire ammalati, talvolta anche difficili, e che si caricano di tanta sofferenza che non sempre sono in grado di gestire a livello psicologico. Forse, come dice Lei, dovremmo fare più attenzione al lavoro altrui e, magari, dire “grazie” un po’ più spesso. GIUGNO 2019 I 97


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bazar FAMIGLIA DAL WEB ATTIVITÀ FISICA ALIMENTAZIONE FILM

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

gli interessati dichiarano di fare vita attiva (il 59%) e di essere in forma (il 30%).

FAMIGLIA NONNI MEDIATORI NEI DIVORZI Dall’introduzione del rito breve, i divorzi sono aumentati sensibilmente. All’atto della separazione l’età media è di 48 anni per gli uomini e 45 anni per le donne, il che comporta spesso la presenza di figli piccoli e un forte coinvolgimento dei nonni. Specie in situazioni conflittuali, la figura del nonno è quella del mediatore naturale, risorsa preziosa nel preservare l’identità e l’unità della famiglia, anche in presenza di nuovi partner. I SENIOR STANNO MEGLIO DI COME PENSANO I FIGLI Dalla ricerca Smart Aging: over 65 e family caregivers a confronto emerge che i senior italiani sono un segmento demografico in crescita, e che una strategia vincente per il futuro deve prevedere la costruzione di un ecosistema di servizi per loro. Affiora anche l’errata percezione che hanno i figli rispetto all’over 65 di riferimento: solo il 23% pensa sia in buona salute e autonomo, mentre

+ DAL WEB SOCIAL HOUSING ioabitosocial.it è la prima piattaforma dedicata all’esplorazione e alla ricerca delle soluzioni abitative temporanee di “Social Housing” in Italia. Esistono diversi modi di abitare una casa e il “Social Housing” è uno di questi: una nuova cultura dell’abitare, che fa della socialità il proprio punto di forza. Aumentano in Italia i progetti che offrono alloggi e servizi a canoni accessibili alle persone fragili. www.ioabitosocial.it MUSICA VS SOLITUDINE 2gether è un’App in inglese concepita per ridurre la solitudine degli anziani attraverso le canzoni. On line si acquistano due paia di cuffie e il codice per accedere ai contenuti. Oltre all’ascolto dei brani, l’App permette di lasciare feedback sullo stato d’animo, consultare un musicoterapeuta, registrare vo-

98 I 50epiumagazine.it I GIUGNO 2019

ci e suoni, scattare foto per creare un album virtuale. www.2gether.fun

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Tel: 0322841903 800995988ATTIVITÀ

FISICA

YOGA CONTRO ARTRITE E ARTROSI Sono milioni gli anziani che sono colpiti da artrosi e artrite. L’ultimo studio sull’argomento, la “Osteoarthritis Initiative”, ha valutato le condizioni, nell’arco di 4 anni, di pazienti tra i 49 e gli 83 anni sofferenti delle due patologie. Emerge che, grazie ad almeno 56 minuti di esercizio fisico svolto una volta a settimana, si abbassa fino all’86% il rischio di disabilità motoria e che la migliore attività è lo yoga. A OGNUNO IL SUO La Siot, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, ricorda come sia importante scegliere gli sport più adatti alla propria età. Per i bambini basket, volley, nuoto, corsa e atletica, per gli adulti attività che aiutino il rafforzamento muscolare, per gli anziani ginnastica a corpo libero, camminate lunghe, Tai Chi e Pilates.

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ALIMENTAZIONE SIAMO CIÒ CHE MANGIAMO Mangiare male può portare ad avere anche una cattiva salute mentale, indipendentemente dalle altre caratteristiche personali. Secondo

uno studio statunitense californiano, chi consuma più “junk food” ha maggiori probabilità di riportare sintomi di stress psicologico moderato o grave rispetto a chi segue una dieta più sana. E se i troppi zuccheri sono associati al disturbo bipolare, al cibo fritto e ai dolci lo è la depressione. I FUNGHI DI SINGAPORE Il rischio di compromissione cognitiva lieve si riduce mangiando 300 gr o più di funghi cotti. Il suggerimento arriva da Singapore, dove più di 600 cinesi over 60 sono stati intervistati e sottoposti a test per 6 anni per valutare l’eventuale declino cognitivo in relazione all’età. È stato così notato che mangiare più di due porzioni di funghi cotti a settimana porta ad una riduzione del 50% del rischio di lieve demenza.

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Tel: 0322841903 800995988

FILM AMANTI & TRADIMENTI di e con Michel Blanc, con Karin Viard, Carole Bouquet, Charlotte Rampling, Francia, 2018. La pellicola mette in scena una serie di personaggi collegati tra loro alle prese con diversi problemi, spesso generati da un’instabilità nella vita di coppia. La trama si intreccia in situazioni familiari complesse e permette di scoprire una galleria di persone di tutte le età.




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