Valeria Marini Calendario

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La linea di moda di Valeria Marini si chiama Seduzioni Diamonds. Lei, specialista nello stupire, ha detto: «Il mio film erotico cult è Histoire d’O con Corinne Clery. In una delle mie collezioni ho rielaborato la sua vestaglietta da indossare senza intimo e da slacciare con un solo gesto per spogliarsi con un colpo di mano. Modello: “Apri e gusta”».

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PERSONAGGI di Antonio Osti

La seduzione del marketing Valeria Marini, l’ultima diva dopo la Loren e la Lollo, come l’ha definita Franco Zeffirelli, lancia un nuovo calendario. Senza dimenticare L’isola dei famosi, la sua linea di moda e un sacco di altre cose. Perché lei è un’industria e sa come monetizzare ogni cosa del dorato mondo dello spettacolo. Altro che svampita!

Sento il bisogno di allontanarmi dalla realtà, evadere, io amo molto il mio Paese, ma in questo momento scappare su un’isola deserta non fa male. È un qualcosa che ti libera di molti stress e schiavitù. Non ho paura di niente, tirerò fuori la tempra sarda che ho ereditato da mia madre: nonostante il mio glamour ho un’anima selvaggia». Così parlò Valeria Marini, alla vigilia della sua seconda partenza per L’isola dei famosi. Non prima di aver lanciato un nuovo calendario, dodici scatti con le immagini dei più importanti fotografi che hanno ritratto Valeria. L'artista Alex Turco ha reinterpretato queste immagini e ha poi realizzato dodici quadri che saranno venduti durante le mostre internazionali di Turco. Dodici immagini di storia dello spettacolo italiano viste attraverso gli occhi di uno dei maggiori artisti contemporanei. Dal manifesto del film di Bigas Luna, Bambola, alla copertina di Playboy. Da un fermo immagine del suo indimenticabile film con Alberto Sordi, Incontri proibiti, ai vari scatti in cui è stata musa tra gli

altri, di Helmut Newton, David Lachapelle, Valeria Marini ha scelto le fotografie che potessero raccontare al meglio questi suoi anni vissuti sempre sulla cresta dell’onda. Il calendario è stato presentato a Milano proprio alla vigilia della partenza per L’isola dei famosi e Valeria ha salutato tra applausi e bollicine made in Italy, i suoi più cari amici, volti noti del mondo della spettacolo e della moda: Ramona Badescu, il Presidente della Camera della moda Mario Boselli, Cristina Chiabotto, Elenoire Casalegno, Cecilia Capriotti, Elio Fiorucci, Claudia Peroni, Rossano Rubicondi, Sara Tommasi, Raffaella Zardo, Antonio Zequila e l’imprenditore Gianni Cottone, suo eterno fidanzato-sfidanzato. Tutti i proventi della vendita del calendario e dei quadri saranno devoluti all'Associazione Malattie Reumatiche Infantili, di cui Valeria Marini è madrina e testimonial. A proposito di calendari, sentiamo che ne dice proprio Valeria (nel suo libro Lezioni intime): «Non posare, ma studia le tue posizioni più fotogeniche. Questa

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Valeria tra le sue modelle alla fine di una sfilata Seduzioni Diamonds. Un classico delle sue collezioni sono il tanga gioiello e le sottovesti-abito.

Valeria Marini vista dal disegnatore Milo Manara, con il cappello di Federico Fellini, che è stato un grande ammiratore della showgirl.

lezione l’ho imparata facendo i calendari, dei quali sono stata una pioniera. Il primo, con ritratti del grande Marco Glaviano, me lo ha proposto la IP nel ’95. All’epoca non mi ero ancora resa conto che simili pubblicazioni sarebbero diventate molto importanti nel percorso di un personaggio. Se una volta il calendario era considerato roba da camionisti, oggi, quando è realizzato da un mago dell’obiettivo, è come un ritratto d’autore che conferma il tuo successo. Un punto d’arrivo anziché di partenza, come fu invece per Marilyn. Il mio mito americano posò senza veli per il paginone di Playboy. Già allora aveva colto in pieno il potenziale mediatico di questo strumento e la forza delle immagini. Anch’io ho un legame strettissimo con l’obiettivo. Che sia di una macchina fotografica o di una telecamera, poco importa: lo cavalco con un rapporto quasi fisico. Lo considero uno strumento di piacere col quale fare l’amore. Adoro sedurlo, provocarlo, sfidarlo. E “lui” mi manda quasi in trance. Ma il gioco lo conduce sempre la sottoscritta, anzi, riesco a passare dalla parte di questo attrezzo lungo e miracoloso, vedendo come mi sente e come mi ritrarrà immaginando perfettamente l’istantanea fatta e finita. E non sto parlando solo degli scatti ufficiali. Anche quando poso con i fan per le loro foto ricordo, cerco sempre l’inquadratura migliore, mettendoli e mettendomi in posa. Non tollero l’idea che possa circolare un mio ritratto brutto. Quando guardo le mie fotografie mi devono rappresentare, altrimenti non mi riconosco. Per la migliore riuscita di un’immagine è determinante la luce. Mai mettersi all’ombra: cerca sempre il sole. I raggi ti devono colpire in pieno per-

ché sono vita e fanno risplendere. Hai mai visto una stella buia? Quanto alle pose, vanno identificate accuratamente per mettere in risalto le parti migliori del corpo e i tratti della personalità, nascondendo gli eventuali difetti. Quando poso senza veli, invece, offro sempre al primo piano il profilo del mio fianco: la parte più sexy che anche nuda non mostra nulla. Lavorare spogliata non m’imbarazza, soprattutto se dietro l’obiettivo c’è un maestro come Helmut Newton. Nel ’96 mi ha ritratta per il secondo calendario IP. È stato l’unico che mi ha “fatta nera”, nel senso che mi ha immortalata con una parrucca di capelli corvini. Ero un po’ contrariata per questo fuori programma nella mia storia di “Stella Bionda”, ma ancora una volta mi sono lasciata guidare dal talento del grande maestro. E con immessa soddisfazione, quest’opera che veniva regalata con un pieno di benzina, ha segnato il record di 3 milioni di copie. Ma il vero capolavoro ritengo che sia stato il calendario di David Lachapelle allegato a Chi. È stata l’opera che ha saputo rappresentare al meglio tutte le mie fantasie… Più che una raccolta di ritratti d’autore, lo considero un film sul mio immaginario erotico in 12 fotogrammi». E i fotografi, che dicono di lei? Marco Glaviano: «Ho lavorato con Valeria Marini quando ha scattato il primo calendario IP. Mi ha colpito per la fermezza con la quale aveva saputo crearsi un personaggio che non c’era, credendoci e sostenendolo in ogni modo. A differenza di tante altre donne, sempre ossessionate dalla linea, prima di posare mi disse: “Non farmi troppo magra, agli italiani piaccio generosa e curvilinea”». Fantastica Valeria!

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In sequenza i dodici scatti che formano il calendario.

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