NOTIZIE IN COMUNE Giugno 2020
Riaprire è un forte segnale di speranza
PINO TORINESE Da domenica 14 giugno si può visitare il Museo delle Contadinerie
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l Museo delle Contadinerie torna fra noi e domenica 14 giugno ha riaperto i battenti dopo la dolorosa chiusura di questi mesi. Riaprire è segno di speranza, quella di poter tenere, sempre ben stretta, la bellezza d’incontrarsi di persona. I Musei sono luoghi d’incontro e vogliamo che ritornino sempre più ad essere vissuti di persona, visti camminandoci dentro, incontrando le guide, godendo degli spazi, potendo vedere le cose dal proprio punto di vista. I visitatori dovranno invece aspettare l’autunno per la ripresa di eventi, incontri, passeggiate, laboratori, che verranno segnalate per tempo. Per l’accesso sono in vigore le nuove disposizioni relative a tutti i musei italiani: - l’ingresso è contingentato a non più di 4 persone alla volta. - è obbligatorio venire al museo muniti di mascherina, gel igienizzanti disponibili all’ingresso. Apertura ordinaria: a partire da domenica, tutte le seconde domeniche di ogni mese, dalle ore 15 alle 17 solo su prenotazione. Apertura su richiesta: tutti i giorni feriali e festivi sempre su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: telefonare allo 328-8505150 o inviare una mail all’indirizzo m.contadinerie@gmail.com
Il Museo delle Contadinerie, che segue il criterio espositivo della rotazione delle stagioni agricole, raccoglie, restaura, ambienta oggetti che appartengono al vissuto della piccola storia locale ed è gestito dal Forum del Volontariato - Sportello Scuola Volontariato. La rete dei volontari junior e senior dipana il filo della tradizione contadina e dà vita a mostre, premi, eventi, incontri per raccontare il passato come opportunità di
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apertura al futuro. Il Museo si propone di costruire ponti mentali (relazioni tra generazioni, tra cittadini di antica e nuova anagrafe, tra impegnati e indifferenti, con particolare attenzione ai più anziani, ai più giovani, ai più segnati dal disagio), di accompagnamento, di risorsa, di propellente per sperimentazioni di vita attiva e partecipata, di apertura all’accoglienza di se stessi e dell’altro, di portatori di visioni pluralistiche del mondo.