Andrea Gabellini, sentimentale.
«Vuoi sapere come la penso? Ebbene, per me il cosiddetto tempo libero non esiste. È solo
un’invenzione o, se vuoi, una concessione. Nient’altro che questo. E noi possiamo solo scegliere se
beneficiarne o meno. Se lo facciamo apprenderemo a nostre spese che ci può essere chiesto indietro
in qualsiasi momento. Dunque come lo si può definire libero? Di contro, rinunciandovi, avremo in
cambio la libertà di questa scelta, ma niente di più.»
Il tempo. Loris ne ha fin troppo, sua moglie lo inganna con pomate e decolleté, Nicoletta non sa cosa
farsene. Il vecchio Lorenzo lo trascorre dispensando consigli, Fosco imprecando per uno pneumatico
liscio. Poi Don Giulio e il Maresciallo, a inseguir pecorelle e mascalzoni. Tutto è fermo, tutto scorre.
Ma quando Rino scompare, l’equilibrio si spezza. Un cartello con la scritta “Chiuso per meditazione”
e un enigmatico messaggio nascosto in una Campagnola del ’77 sono gli unici indizi che lascia dietro
di sé. In due partir