La memoria del corpo

Page 28

26 Mentre aspettava che aprissero le porte dell'asilo Sergio pensò che, per quanto potesse essere impegnativo accudire John, il piccolo nipotino gli riempiva la vita. Non avrebbe potuto più fare a meno di lui. Fino a pochi mesi prima del suo arrivo aveva cercato disperatamente una donna con cui costruire una vita in comune, ma da quando aveva iniziato a badare al bambino aveva compreso che non aveva bisogno di una donna, ma di una famiglia. Non vedeva l'ora che sua figlia si trasferisse a Roma. L'ultima sua relazione duratura era stata con Anna Ciuffa, una prostituta, con la quale si era frequentato fino a due anni prima. Tre anni prima, durante le indagini del caso più difficile della sua carriera, aveva conosciuto la zia di Anna, Simona, incontrata una sola volta durante un’incredibile notte. L'incontro era avvenuto nei pressi di Civita Castellana, in una casa diroccata nel bosco che sembrava infestata dai fantasmi. Simona era stata la pedina fondamentale che gli aveva permesso di risolvere il caso. In realtà Sergio e Simona si erano salvati la vita a vicenda. Lei lo aveva messo al corrente di alcune informazioni riguardanti l’assassino senza le quali il commissario avrebbe potuto rimetterci le penne, lui aveva elaborato un piano che aveva permesso di risolvere l'intricato caso salvandola dalle grinfie del folle maniaco. Simona era l'unica, oltre a lui, a conoscere tutti i retroscena del caso. Neanche il pubblico ministero era stato informato in maniera completa riguardo a ciò che in realtà era successo. Lui e Simona non si erano più sentiti da quell'unico decisivo incontro, per questo fu per lui una grande sorpresa ricevere una sua telefonata. Il telefono squillò appena era entrato in casa con John. «Pronto, chi parla?» «Sono Simona.» «Simona chi?» «Simona Ciuffa, la zia di Anna.» Il commissario ammutolì, dopo qualche secondo Simona proseguì: «Pronto? E' caduta la linea?» «No, sono qui. E' da tanto che non ci sentiamo.» «Già. Volevo sapere come stavi dopo così tanto tempo. Avrei piacere di incontrarti, così, per una chiacchierata.» «Va bene. Quando sei libera?» «Giovedì prossimo? A cena?» Il commissario fece mente locale e ricordò che era proprio la sera in cui sarebbero arrivati i suoceri di Lucia: «No, ho già un impegno inderogabile. Mercoledì?» «Sì, va bene mercoledì. Avevo un mezzo impegno ma mi libero. Dove ci troviamo?» «Ho voglia di pizza.»


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.