I custodi del destino

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20 cresta era un tratto di scogliera breve, ma in pratica verticale; se volevo continuare, l’unica via percorribile era salire fino alla sommità di quella specie di dirupo e da lì costeggiarlo fino a ritornare verso la spiaggia successiva. Non era un’impresa semplice perché la pendenza aumentava e vicino alla sommità era in pratica a strapiombo. Dal basso si scorgevano alcune fenditure che potevano offrire appigli, ma potevo valutare la situazione solo da vicino per cui, scartata in partenza la soluzione di tornare indietro, mi feci coraggio e iniziai lentamente a salire. “Fai attenzione a dove metti mani e piedi, bilancia bene il peso, non guardare in basso ma solo verso l’alto… ” continuavo a ripetere mentalmente mentre la concentrazione m’impediva di pensare ad altro. “Devi essere impazzito per cercare di scalare a mani nude una parete del genere… e se cadi? Se ti ferisci chi pensi possa venire a salvarti?” Scacciai di prepotenza questi pensieri nefasti e solo allora mi accorsi di essere giunto su una stretta terrazza, invisibile dal basso, larga forse un po’ più due metri, frutto probabilmente di una frana di chissà quanto tempo prima. Potevo finalmente riprendere fiato e guardarmi intorno senza correre il rischio di precipitare; da lì si dominava un vasto tratto di mare aperto, scintillante sotto un cielo limpido e sereno, ma desolatamente privo di un qualsiasi tipo d’imbarcazione che potesse prestarmi soccorso. Ero circa a metà della salita e fino a lì mi era andata piuttosto bene; qualche escoriazione di poco conto e un’infinità di piccoli dolori muscolari erano i danni patiti durante il primo tratto di arrampicata e tutto sommato ero pienamente soddisfatto sia di me sia dei risultati ottenuti. Mi presi tutto il tempo necessario per riposare e rifocillarmi, mangiando anche una delle barrette energetiche che mi ero portato in caso di emergenza e solo a quel punto affrontai l’ultima parte della salita. Dalla piattaforma su cui mi trovavo saliva in diagonale una stretta fenditura che, girando dietro il costone roccioso, proseguiva fino quasi alla sommità della scogliera; se avessi trovato appigli sufficienti mi avrebbe portato a un passo dalla cima. Ma non dovetti


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