Guidaci - Maggio 2023

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RIVISTA DELL'AUTOMOBILE CLUB DI VICENZA - anno 10 - numero 4 - 2023 REG.TRIB VICENZA N. 1499/14 del 21/05/2014 www.vicenza.aci.it
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Numeri in crescita di un bilancio in salute

■ I numeri, per uno sportivo, sono un qualcosa con cui confrontarsi quotidianamente: misurano prestazioni, distacchi, miglioramenti e, naturalmente, indicano le classifiche rappresentando un valore inconfutabile benché, a volte, i verdetti di gara siano condizionati da fattori che vanno al di là degli autentici risultati espressi.

In campo economico le cifre sono altrettanto esaustive e lasciano ancora meno adito a dubbi o confutazioni. Logico, quindi, che i dati positivi del bilancio di ACI Vicenza, che si chiude con un abbondante risultato positivo, approvato lo scorso aprile dall’assemblea dei soci, non possono che rendermi soddisfatto anche considerando il difficile momento che sta attraverso il settore dell’automotive.

Ma i numeri sono in aumento anche per quanto riguarda attività e servizi a testimonianza di un Ente in salute e che, grazie al lavoro di una “scuderia” affiatata, può diversificare i suoi campi d’azione. Si va dalla mobilità quotidiana per soci e cittadini allo sport passando per il sociale e, perché no, anche organizzando eventi di promozione del territorio in cui auto e moto storiche sono protagoniste.

E proprio con il proposito di promuovere il nostro territorio in tutte le declinazioni possibili, ma soprattutto naturalistica, storica ed enogastronomica, ACI Vicenza, con il patrocinio di Provincia di Vicenza e dei Comuni di Roana e Cogollo del Cengio, ha fissato un appuntamento per i collezionisti di auto storiche. Anche quest’anno viene organizzata nel Vicentino una tappa di Ruote nella Storia, programma coordinato da ACI Storico, la cui finalità primaria è quella di tutelare e promuovere le vere auto d’epoca, che appartengono alla storia sociale ed industriale del nostro Paese. Dunque, domenica 21 maggio, sull’Altopiano di Asiago, precisamente

a Forte Corbin, converrà una cinquantina tra quattro e due ruote, rigorosamente costruite entro il 31 dicembre 1992: lo spunto nella scelta della destinazione è stata la rilettura del romanzo “vissuto” L’alcòva d’Acciaio di Filippo Tommaso Marinetti, figura di sicuro controversa ma ancora d’interesse, che fu uno dei primi cantori dell’automobile e della velocità. Sono certo che questa iniziativa, veicolata dai canali ACI Sport e ACI Vicenza, susciterà interesse e curiosità anche fuori dai nostri confini.

Aspettando le grandi corse di fine mese, a cominciare dal Rally Campagnolo, mi piace ricordare altre due manifestazioni biancorosse, già svolte o in corso di svolgimento mentre il giornale va in stampa. Anzitutto, Le Strade dei quattro Anelli, organizzato dall’Audi Sport Club di Vicenza, giunto oramai alla sesta edizione dopo quattro anni di stop forzato. Era presente “Zippo” il campione europeo 2022 Rally auto storiche che non ha mancato di sottolineare l’importanza anche turistica, oltre che culturale, del movimento delle auto storiche, che non hanno niente a che vedere con le auto “vecchie” le quali, al contrario, andrebbero in fretta rottamate per guardare ad un parco macchine non inquinante e, soprattutto, efficiente in termini di sicurezza sulle strade di tutti i giorni. Secondo evento, il Panda Raid, che – almeno in parte - si snoda in uno scenario totalmente diverso, cioè lungo le carovaniere del deserto marocchino. Vi partecipano due equipaggi berici “targati”, uno, Scuderia Palladio, l’altro, Bassano Rally Racing, impegnati in quella che è una gara di regolarità, connotata da una certa dose di adrenalinica avventura ma anche da finalità solidali a favore delle popolazioni locali, in particolare, dei bambini. E a questo punto, non mi resta che augurarVi “Buona lettura”.

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LUIGI BATTISTOLLI

FOTO CLICK

■ Un suggestivo scatto di Max Ponti che inquadra l'equipaggio composto da "Lucky" e Fabrizia Pons, secondi al Vltava Rally. Un risultato che proietta il Team Bassano al vertice della classifica dell'Europeo per la prima volta nella sua storia.

RALLY

SOMMARIO ACI INFORMA 3 Editoriale 6 Vittorino Bisson L'evoluzione del mercato 9 L'angolo dell'avvocato Diritto di recesso 10 Viabilità Vicenza Cambiano i varchi 12 Parcheggi 250 posti al Cattaneo 14 Ready2Go L'esame della patente 18 Bollicine elettriche Appuntamento a maggio 22 Mobilità inclusiva Nuovo mezzo AISM 25 Corso prima licenza Il 13 maggio in sede ACI 26 Ruote nella storia Il tour al Forte Corbin 29 Bonus trasporti Un contributo statale 30 Paolo Bozzatto Un Illustre bassenese 32 Strade dei 4 Anelli Oltre 30 equipaggi Rivista fondata da ROBERTO CRISTIANO BAGGIO segreteria@vicenza.aci.it Via Enrico Fermi 233, Vicenza Telefono 0444/966046
34 Vltava Lucky-Pons d'argento Zippo primato in fumo 40 Rally Piemonte Crugnola-Ometto le suonano a tutti Doppietta di Pisani 44 Rally Due Valli Albertini al fotofinish 48 Rally Costa Smeralda Musti non fa sconti 52 Rally Bellunese Sartor-Rocca sul podio 54 Dolomiti Brenta Rally Menegatti sfiora l'oro 58 Kart challenge Moretto brucia i tempi 60 Panda Raid Dalla Spagna all'Africa

Vittorino Bisson racconta l’evoluzione del mercato dell’auto

Il presidente dell’Associazione dei concessionari di Vicenza sottolinea i cambiamenti di un settore che guarda sempre di più alle vetture elettrificate, che comportano grandi vantaggi a fronte di un costo ancora elevato. Aumenta la richiesta degli ibridi: da rinnovare il parco di veicoli commerciali datati

■ Come sta il mercato dell’auto?

A fornirci la cartina di tornasole del settore è Vittorino Bisson, presidente della Bisson auto e dell’Associazione dei concessionari di Vicenza.

Vicentino doc, classe 1968, ha seguito le orme di famiglia. Suo nonno Vittorino fu il fondatore dell’omonima azienda che partì con i

trattori Fordson per poi passare, nel 1991, con suo papà Gianfranco, alle vetture del marchio Ford a cui si sono aggiunte, in seguito, Mazda e Volvo.

Appassionato del rapporto con i clienti e i suoi dipendenti, Vittorino Bisson inizia così la nostra intervista: “In questo particolare momento il mercato dell’automo-

bile si sostiene considerando tre elementi importanti: innanzi tutto l’aumento del costo delle vetture negli ultimi due anni e la scarsa disponibilità di materiali che hanno praticamente azzerato la vendita in pronta consegna. Ultimo ma non ultimo l’assenza di eco-incentivi statali a fronte della transizione che ha portato a produrre più auto

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elettrificate. O, meglio, gli incentivi ci sono per modelli il cui costo non superi i 35.000 euro più Iva, vale a dire una fascia davvero minima. Un altro bonus riguarda le vetture con emissioni tra i 61 e i 135 g di CO2, ma di solito si esaurisce nel giro di un mese. Detto tutto questo, il mercato non va male”.

Di certo, si tratta di un settore che è cambiato in maniera tangibile: “E qui torniamo al discorso delle auto elettrificate. Se i dati forniti vengono gestiti in maniera corretta, con manutenzione preventiva, pronta risoluzione degli eventuali problemi segnalati attraverso un codice guasto, allora si capisce come è cambiato il nostro lavoro. Ci stiamo strutturando per offrire un’assistenza mobile e nuovi servizi che una volta non c’erano. Un esempio? Con un abbonamento al costo di 5,99 al mese si può avere

un navigatore, che fornice meteo, condizioni del traffico e della viabilità. C’è poi un servizio “secure”, che prevede la geolocalizzazione della vettura. In altre parole, una serie di agevolazioni che vanno incontro alle esigenze di chi guida”. Ma l’elettrico o, meglio, l’elettrificato piace ai vicentini?

“Si parla di “early adopters” per indicare gli utilizzatori che subiscono il fascino dei nuovi prodotti. In realtà la sensibilità alle auto elettrificate è proporzionale all’età del fruitore e all’importanza che attribuisce al valore dell’ambiente. C’è comunque da tener presente che il potere d’acquisto è per una fascia di età medio - alta considerando i costi. La richiesta degli ibridi, poi, sta crescendo e diminuendo di pari passo quella per i motori diesel e benzina”.

Per chi non è proprio un esperto del

settore, le vetture elettrificate comprendono mild hybrid, full hybrid e plug-in.

“L’elettrico puro ha un costo importante e fa ancora fatica a decollare in Italia – spiega Bisson – Il nostro paese è in controtendenza rispetto a tutta Europa, con vendite che sono calate dal 4 al 3%, una nicchia davvero minima del mercato”. Chi si avvicina alle vetture elettrificate è mosso dal desiderio di guardare al futuro e, di conseguenza, di rispettare e preservare l’ambiente in cui viviamo.

“Chi fa questo passo nel 95% dei casi non vuole più tornare indietro. Del resto la silenziosità, le prestazioni, la sicurezza sono un qualcosa a cui, una volta provato, si fa fatica a rinunciare. Si contano davvero sulle dita di una mano le persone che non riescono ad adattare la vita quotidiana all’elettrico. C’è

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però un grosso punto di domanda che riguarda i punti di ricarica: nei viaggi lunghi, infatti, le ricariche ad alta potenza sono determinanti. C’è poi da aggiungere che molti condomini non prevedono la colonnina domestica considerando invece che attraverso l’apposita app si può programmare la ricarica ad una determinata ora, direttamente a casa: per una vettura plug-in occorrono circa 4 ore mentre per un’ elettrica mettendola in carica tutta la notte si arriva ad un 50-70% di autonomia. Discorso differente, invece, per gli spostamenti più lunghi e che richiedono almeno una sosta”. Ma a Vicenza la situazione come è?

“A fronte degli investimenti dell’Amministrazione comunale per fornire nuove colonnine di ricarica, mancano ancora quelle ad alta potenza. Del resto, considerando le fonti di energia, per il

futuro non vedo grandi alternative all’elettrico”.

Di certo sta cambiando lo scenario della mobilità: “Abbiamo registrato una flessione di clienti che comprano un’automobile tradizionale – prosegue Bisson - Nei centri urbani bisognerà pensare ad una mobilità integrata, con bici elettriche e servizi pubblici efficienti anche su ferro. Purtroppo il nostro parco veicoli commerciali è vecchissimo e contribuisce in maniera determinante all’inquinamento ambientale. Bisognerebbe invece spostarsi verso l’elettrico anche grazie ad incentivi statali ed arrivare, un giorno, che forse non è poi così lontano, alla guida autonoma”.

In tutto questo è cambiato molto anche il ruolo dei concessionari: “La parte elettrica diminuisce il costo di assistenza, aumenta i servizi e riduce i modelli o, come si dice, le “series”. Noi concessionari,

dunque, dobbiamo abbandonare il vecchio know-out ed orientarlo verso il corretto grado di elettrificazione, consigliando il cliente nella scelta più corretta a seconda delle esigenze specifiche. Bisogna quindi cambiare le abitudini, la coscienza di guida che impatta nella quotidianità e, ultima ma non certo ultima, la consulenza non deve essere finalizzata alla vendita bensì all’assistenza. In tal modo crolleranno i ricambi venduti ai clienti per la manutenzione, tuttavia il costo della mano d’opera sarà più alto proprio per la specializzazione. In inglese si definisce “Total cost of ownership (TCO)”, che rappresenta il costo totale di possesso della tecnologia in un’azienda. Le vendite on line? Ci sono e si rivolgono in particolar modo alla generazione Z, ma starà a noi recitare un nuovo ruolo nel mercato anche in virtù dell’usato e dei finanziamenti”.

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Il diritto di recesso nell’acquisto di auto “a distanza”

■ L’acquisto di un automobile può avvenire non solo nei locali della concessionaria bensì anche “a distanza”.

Ai sensi dell'art. 45, lett. g), del “Codice del consumo” (d. lgs. n. 206/2005) si intende per contratto a distanza “qualsiasi contratto concluso tra il professionista e il consumatore nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l'uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso”.

L'aspetto essenziale della contrattazione a distanza è quindi riconducibile all'assenza di contatto tra consumatore e concessionaria e dallo svolgersi di un rapporto tra soggetti che non entrano fisicamente in relazione tra loro.

Nell’ambito dei contratti a distanza il Codice del consumo prevede una serie di strumenti tesi a colmare l'asimmetria tra la posizione della concessionaria e quella del consumatore quali: a) il rispetto di determinati requisiti formali del

contratto (artt. 50 e 51 del d. lgs. n. 206/2005); b) l'adempimento di taluni obblighi informativi (art. 49 del d. lgs. n. 206/2005); c) la previsione di disposizioni di favore per il consumatore in tema di recesso (art. 52 del d. lgs. n. 206/2005).

Ai sensi dell'art. 52 del d. lgs. n. 206/2005 il consumatore ha a disposizione un periodo di quattordici giorni di calendario per esercitare il diritto di recesso.

L'esercizio del recesso non deve

essere motivato e deve ritenersi essenzialmente gratuito.

I giudici dei tribunali italiani hanno affermato che il diritto di recesso deve essere esercitato nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza.

Per tale motivo il recesso non potrà essere esercitato per fini estranei allo scopo per il quale è previsto ovvero consentire la migliore valutazione in termini di qualità e caratteristiche dell’automobile.

ACI INFORMA
Il consumatore ha a disposizione un periodo di quattordici giorni per esercitare il diritto di recesso, gratuito e che può non essere motivato nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza
dell’avvocato maggio 2023 | GuidACI 9
GIANLUCA VECCIA L’angolo

In centro storico cambiano i varchi Ztl

■ Cambia la zona ZTL in città. Da giovedì 20 aprile, infatti, i residenti autorizzati all’interno della zona a traffico limitato (Ztl) possono utilizzare tutti i varchi, sia in entrata sia in uscita dal centro storico e non più solo quelli indicati nell’apposito permesso.

La giunta ha approvato, infatti, una modifica alla disciplina dei permessi Ztl per la sola categoria dei "residenti" (cartoncino rosa).

Non sarà necessaria la sostituzione dei permessi cartacei vigenti in quanto la procedura sarà completamente gestita dagli uffici.

“Abbiamo analizzato i flussi di traffico del centro storico – ha

incidere sull’impatto ambientale

spiegato l’amministrazione comunale – e abbiamo deciso di non vincolare nessun residente all’interno della Ztl ad un solo varco in ingresso.

Essendo esiguo il numero di mezzi coinvolti dalla modifica della disciplina della Ztl, pari a 1.800, l’impatto ambientale è minimo e va a favorire l’accessibilità al centro storico da parte dei residenti nelle operazioni quotidiane”.

A quattro anni dall’entrata in vigore delle regole per l’accesso e la circolazione dei veicoli nelle zone a traffico limitato, l’amministrazione comunale ha deciso di modificare la disciplina vigente a sostegno della residenzialità nel

centro storico, anche in base a quanto previsto dal nuovo piano per la città storica di Vicenza. La modifica, che riguarda circa 1.800 permessi per residenti, consente di mantenere un equilibrio tra la necessità di controllo dei transiti nella zona a traffico limitato e le esigenze dei residenti del centro storico-monumentale, senza disparità con quanti abitano al di fuori della Ztl.

Restano invariate tutte le altre discipline per il rinnovo e il primo rilascio, le restanti tipologie di permessi, le scadenze e le modalità di cambio targa.

Per informazioni sui permessi Ztl: www.comune.vicenza.it/cittadino

I soli residenti potranno utilizzare tutte le vie di entrata e di uscita previste e non più solo quelle indicate nell’apposito permesso rosa. La decisione dell’Amministrazione comunale va incontro alle esigenze senza
ACI EVENTI
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Il parcheggio Cattaneo ha 250 nuovi posti auto nell’ex area Beltrame

Realizzata

anche una pista ciclo-pedonale fra via Cattaneo e corso S.S. Felice Fortunato mentre resta ancora da completare l’area verde

di sei mila metri quadrati

■ Sono disponibili più di 250 nuovi posti auto realizzati nell’area Pp7, ex acciaierie Beltrame, a seguito della bonifica ambientale e messa in sicurezza della zona. La nuova area di sosta, con accesso da via Cattaneo e corso S.S. Felice Fortunato, costituisce un ampliamento del preesistente parcheggio Cattaneo. Sono disponibili anche 8 stalli per persone con disabilità e 4 per i camper. È stata realizzata inoltre una pista ciclabile che collega via Cattaneo e corso S.S. Felice Fortunato. Sono presenti anche aiuole per il verde, in modo da ridurre l’impatto della superficie asfaltata e l’effetto isola di calore, una rete di smaltimento delle acque meteoriche e l'impianto di illuminazione.

“Con l’ampliamento del parcheggio Cattaneo – ha spiegato l’Amministrazione comunale nel corso di un sopralluogo – mettiamo a disposizione nuovi posti auto per cittadini e uffici delle zona di Corso S.S. Felice e del quadrilatero di viale Milano e intorno al Teatro comunale.

È giunto al termine un cantiere che ha riscontrato diverse problematiche, per quanto riguarda la bonifica ambientale e anche per aspetti tecnici, resta ora da completare l’area verde di sei mila metri quadrati per la quale siamo nella fase di realizzazione del progetto esecutivo”.

ACI INFORMA
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Nel nuovo ampliamento le tariffe della sosta, gestita da Gps, sono le stesse del parcheggio Cattaneo. L’intervento di bonifica ambientale e messa in sicurezza per la realizzazione della nuova area di sosta è stato realizzato grazie ad un finanziamento del cosiddetto

bando periferie e ad uno regionale per un importo complessivo di 1.760.000 euro. Oltre al parcheggio, nell’area Pp7 è prevista anche una zona verde di oltre 6 mila metri quadrati. Per la realizzazione degli interventi di bonifica ambientale e la successiva restituzione alla fru-

izione pubblica dell'area, è stato affidato l'incarico per la redazione del progetto esecutivo che recepisce le prescrizioni ambientali della Conferenza dei Servizi composta da Arpav, Ulss e Provincia. I lavori sono sostenuti anche da un contributo regionale di 290.957 euro.

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Come è cambiato l’esame della patente

Oggi, dopo il Covid, per la teoria sono previste 30 domande a cui il candidato deve rispondere vero o falso: sono consentiti al massimo 3 errori. Per gli stranieri è possibile richiedere di effettuare i test in francese o tedesco. I problemi legati al raddoppio dei tempi di attesa: a Vicenza si va oltre gli otto mesi

■ Alzi la mano chi non ricorda il proprio esame per il conseguimento della patente.

Faccio l’insegnante/istruttore di scuola guida dal 1981 e ho visto cambiare gli esami in maniera radicale. Quarant’anni fa il test teorico comprendeva 20 domande con tre risposte. Bisognava indovinare quella corretta. Si veniva bocciati se si commettevano più di tre errori, ma anche in caso di uno o due errori considerati gravi (tipo gli incroci), l’esaminatore aveva la facoltà di interrogare il candidato ed eventualmente ritenerlo non idoneo.

Erano i tempi in cui c’erano le tanto

odiate domande “sul motore”.

Domande tipo:

-U- Alla velocità di 30 km/h, il motore gira più velocemente in prima o in quarta?

1) Il motore gira più velocemente in prima marcia

2) Il motore gira più velocemente in quarta marcia

3) Il motore gira alla stessa velocità nelle due marce

Ma sicuramente qualcuno ricorderà anche:

-V- Quanti fili sono collegati alla calotta dello spinterogeno?

1) Ce ne sono tanti quante sono le valvole più uno.

2) Ce ne sono sempre cinque.

3) Ce ne sono tanti quante sono le candele più uno.

Oppure:

-Z- Quale dei seguenti organi fanno parte dei meccanismi dello sterzo?

1) Volano, corona dentata, albero della distribuzione.

2) Piantone, vite senza fine, settore dentato.

3) Frizione, coppia conica, differenziale.

Confessatelo, alcune di queste domande vi metterebbero in crisi anche oggi. E poi c’era la prova di guida. Quarant’anni fa l’esame era molto diverso, durava al massimo una decina di minuti. Qualche svolta, nessuna manovra di par-

SERGIO MAISTRELLO ACI INFORMA
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Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go

un errore)!

Per un certo periodo è stato consentito ai cittadini stranieri di effettuare un esame “orale” ma questa possibilità è stata poi tolta. Ad oggi è consentito richiedere l’esame nelle lingue tedesco o francese. Inoltre, c’è la possibilità per chi ha problemi certificati di dislessia o altro (DSA) di effettuare il test con un supporto audio. Il supporto audio è consentito anche ai candidati

a) privi di licenza di terza media;

b) privi di cittadinanza italiana;

c) che non hanno conseguito il titolo di titolo di studio equipollente alla licenza di terza media.

I test, per come sono strutturati, creano grandi problemi agli stranieri per il linguaggio con cui sono formulati. Faccio un esempio con questo quiz “Nel caso in cui la sosta è espressamente vietata da una norma del codice della strada, l’osservanza di tale divieto è comunque condizionata dalla presenza di cartelli segnaletici”. (Alla fine dell’articolo vi darò la risposta!) Una volta sperato l’esame di teoria viene rilasciato il foglio rosa che permette di esercitarsi alla guida presso le autoscuole, ma anche privatamente purché con a fianco una persona in possesso di patente B da almeno 10 anni oppure avente una patente di categoria superiore.

cheggio, e nel caso l’inversione di marcia veniva richiesta come “ancora di salvezza” nel caso l’allievo avesse fatto qualche errore “veniale”. Nonostante ciò, anche allora qualche candidato veniva respinto. E veniamo ai giorni nostri. Esame di teoria: si è passati dalla risposta multipla a delle proposizioni a cui il candidato deve rispondere vero o falso. Inizialmente 40 “quiz” con possibilità di commettere al massimo quattro errori. Nessuna

interrogazione, gli errori si equivalgono. Sbagliare un incrocio o una domanda che riguarda gli pneumatici o le luci si equivale. Con 5 errori si risulta non idonei e si deve ripetere l’esame. Recentemente, nel post Covid, le domande sono state ridotte a 30, con diminuzione degli errori consentiti, al massimo tre (il 10%). Riportiamo un fac-simile di test con alcune domande, nel caso qualcuno volesse cimentarsi nella soluzione (si può fare al massimo

E veniamo alla prova pratica. Di seguito, per non sbagliare, voglio elencare pari pari, cosa dice la circolare emanata dal ministero dei trasporti il 19/09/2019

La prova pratica di guida si svolge presso le sedi degli Uffici Motorizzazione civile ovvero, nel caso di candidati di autoscuole, presso sedi designate dalle autoscuole o dai gruppi di autoscuole organizzate, previamente ritenute idonee. La prova pratica di guida si articola in tre fasi:

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1^ Fase: verifica della capacità del conducente di prepararsi ad una guida sicura

Il candidato deve essere in grado di prepararsi ad una guida sicura. In particolare, l’esaminatore dovrà verificare che il candidato:

a) regoli il sedile nella corretta posizione di guida;

b) regoli specchietti retrovisori, cinture di sicurezza, poggiatesta;

c) controlli la chiusura delle porte;

d) sappia controllare o correttamente utilizzare almeno due dispositivi, scelti a caso tra pneumatici, sterzo, freni, dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, e sappia controllare i livelli dell’olio

2^ FASE: MANOVRE

Il candidato deve effettuare almeno due manovre tra quelle indicate di seguito, di cui almeno una a marcia indietro:

a) marcia indietro in linea retta o con svolta a destra o a sinistra, mantenendosi nella corretta corsia;

b) inversione del veicolo, ricorrendo sia alla marcia avanti che alla marcia indietro;

c) parcheggio del veicolo e uscita dallo spazio di parcheggio (allineato, a pettine dritto o obliquo; marcia avanti o indietro; in piano o in pendenza);

d) frenata di precisione rispetto a un punto di arresto predeterminato; l'esecuzione di una frenata di emergenza è facoltativa.

3^ FASE: COMPORTAMENTO NEL TRAFFICO

a) partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria;

b) guida su strada rettilinea: comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato;

c) guida in curva;

d) incroci: affrontare e superare incroci e raccordi;

e) cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia;

f) ingresso/uscita dall'autostrada (o eventuali strade ad essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione;

g) sorpasso/superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso);

h) elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso): rotonde; passaggi a livello; fermate di auto-

bus/tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese; gallerie;

i) rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.

LUOGO E DURATA DELLA PROVA PRATICA

La durata della prova e la distanza percorsa devono essere sufficienti per consentire la valutazione della capacità e dei comportamenti di cui è richiesta la verifica. (Normalmente non dura mai meno di 20 minuti).

La terza fase della prova pratica va condotta, se possibile, su strade al di fuori del centro abitato, su superstrade ed autostrade (o simili), nonché sui diversi tipi di strada urbana (zone residenziali, zone con limiti di velocità fissati a 30 e 50 km/h, strade urbane a grande scorrimento), rappresentativi delle diverse difficoltà che il futuro conducente dovrà affrontare.

È consigliabile che la stessa sia effettuata in diverse condizioni di traffico.

Che dite, assomiglia all’esame che avete fatto tanti anni fa?

E veniamo alle dolenti note. Quarant’anni fa il tempo necessario per il conseguimento della patente variava dai due ai quattro mesi. Il prolungamento dei tempi d’esame unito alla diminuzione degli esaminatori, che una volta andati in pensione non sono stati adeguatamente sostituiti, ha fatto sì che oggi i tempi siano raddoppiati. In particolare, a Vicenza siamo ben oltre gli otto mesi. Questo crea molte lamentele da parte dei ragazzi e anche, e soprattutto dei genitori, che non riescono a comprendere il perché di tali tempi di attesa. Le associazioni di categoria continuano a sollecitare gli enti preposti, ma ad oggi nulla di buono si vede all’orizzonte.

Ah, per chi fosse interessato ai quiz queste le soluzioni!

U = 1 V = 3 Z = 2

1(V); 2(V); 3(F); 4(F); 5(V) 6(F); 7(F); 8(F); 9(F), 10(V)

E la domanda contorta era FALSA!

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Il 22 maggio torna "Bollicine elettriche"

Secondo appuntamento per l’evento ideato da "Andiamo elettrico" in collaborazione con Elevator

Innovation Hub e Caval Service per avvicinare la comunità alla mobilità ecosostenibile

■ E’ in programma lunedì 22 maggio, con inizio alle ore 17.30, il secondo appuntamento con “Bollicine elettriche”, il format ideato da “Andiamo elettrico” in collaborazione con Elevator Innovation Hub (ndr. polo tecnologico di Vicenza che guarda ai progetti di innovazione) e Caval Service per avvicinare la comunità alla mobilità ecosostenibile e all’economia circolare attraverso una serie di incontri in cui i principali attori del mondo accademico, istituzionale, imprenditoriale e di servizi portano i loro progetti ed esperienze.

A fine marzo è “andata in onda” la prima puntata che ha visto al tavolo dei relatori illustri ospiti in una tavola rotonda moderata dal noto giornalista Rai Giuseppe Gioia e presentata da Carlo Valente, giornalista e founder di “Andiamo Elettrico”.

Tanti i temi trattati, a volte visti con posizioni contrapposte, che hanno preso il via dal voto della Commis-

sione europea di mettere al bando, dal 2035, la produzione di autoveicoli con motore endotermico.

“ACI difende la posizione dell’automobilista, la fascia più colpita dalle decisioni europee – ha esordito Luigi Battistolli, presidente di ACI Vicenza – Bisogna, infatti, tener conto dei numeri. L’inquinamento deriva dal parco macchine datato:

una vettura Euro 1 inquina 28 volte di più di dell’Euro 6. Ben venga, comunque, la mobilità elettrica e ben vengano, soprattutto, i supporti che aiutano questa transizione. Un esempio? Il Belgio incentiva con 9000 euro il cambio d’auto per passare all’elettrico”.

Chiamato in causa sul tema del mercato la parola è passata a Vit-

ACI INFORMA
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torino Bisson, presidente dei Concessionari di Vicenza nonché di Bisson Auto: “Abbiamo lavorato per il passaggio all’elettrico ed é un cambio a cui ci stiamo preparando da tempo, che comporta tra le altre cose un differente rapporto con i clienti per il quale c’è bisogno di una formazione molto approfondita. E’ tuttavia un viaggio eccitante,

che dobbiamo interpretare in maniera umile cercando di esprimere al meglio il nostro dna. Proprio nel cambiamento assumeremo un ruolo sempre più importante”.

Il vice sindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron ha puntato l’attenzione su Vicenza: “Siamo tra le città che investono di più – ha dichiarato - C’erano pochissime

colonnine di ricarica mentre, nei prossimi mesi, arriveremo a 90. Certo, c’è ancora tanto da fare anche dal punto di vista culturale, per pensare ad una mobilità elettrica soprattutto nei nostri centri storici. Personalmente sono convinto che, nel prossimo futuro, gli spostamenti diventeranno condivisi, offrendo una serie di servizi che si costruiscono assieme. Ed è compito dell’amministrazione comunale assolvere questi impegni”.

Giorgio Conte, presidente di AGSM AIM Smart Solutions, ha aperto il suo intervento con una provocazione: “Perché siamo fanalini di coda in Europa nella mobilità elettrica? La burocrazia ci impedisce di dotarci di un servizio all’altezza. Per quanto ci riguarda installeremo 450 nuovi punti di ricarica tra Verona e Vicenza con un investimento di 2 milioni di euro a fronte delle sollecitazioni delle amministrazioni comunali per rispondere alle nuove esigenze”.

Gary Fabris, responsabile del Gruppo Veicoli Elettrici di Confindustria ANCMA, ha spostato il discorso sulle due ruote: “In Italia si vendono quattro biciclette muscolari contro una elettrica mentre in Europa il rapporto é del 50 per cento. Si parla di numeri importanti, con

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un fatturato di 2 miliardi di euro, in cui il Veneto fa la parte del leone, tra le province di Vicenza, Treviso, Padova e Rovigo. Poi c’è la componentistica, con 40.000 persone coinvolte in maniera diretta o indiretta. Senza dimenticare il cicloturismo con i suoi 5 miliardi di euro di fatturato. E se ci fossero più piste ciclabili si potrebbe fatturare 8 volte di più”.

Tommaso Gecchelin, founder di Next Future Transportation, ha presentato la novità di un minibus elettrico modulare, che si può comporre a seconda delle esigenze: “Il cuore dell’ innovazione sta nella modularietà” ha sottolineato, rivelando come l’idea sia piaciuta niente meno che allo sceicco di Dubai sposandola per una città in continua evoluzione.

Sonia Poletto, private banker di Banca Fideuram Vicenza ha ribadito come i temi trattati possano essere importanti nelle scelte di

investimento.

Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia, ha rimarcato il passaggio che si sta vivendo: “Le sfide sono enormi, le direttrici abbastanza definite e la mobilità privata é destinata all’elettrico anche se la strada é ancora lunga. Le infrastrutture ci sono, c’è però bisogno di norme chiare. Inoltre, un passo fondamentale sarà quello del riciclo delle batterie: i produttori sono responsabili, quindi sono già previsti piani di reciclo. Bisogna poi investire per l’alta potenza che abbrevia i tempi di ricarica. L’elettrico, inoltre, deve riguardare non solo la mobilità urbana, ma anche quella extra urbana”.

Ferma la posizione di Plinio Vanini, presidente del Gruppo Autotorino: “Questo é il momento giusto per mettersi in discussione – ha dichiarato – Personalmente sono per la neutralità tecnologica e sono contro le scelte lapidarie europee. Bisogna che l’Europa vada di concerto con le esigenze di ogni paese. In Italia, ad esempio, l’elettrico riguarda il 4% del mercato, che é davvero nulla. Se l’automobile é accessibile a tutti é democratica. Gli incentivi servono solo se a brevissimo raggio. E serve un piano di defiscalizzazione seria. Poi, per quanto mi riguarda, non sono d’accordo con il car-sharing perché non ha funzionato come si pensa-

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Tra gli ospiti del primo incontro il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli: il conte Stefano Marzotto tra i prossimi invitati

va”.

Matteo Pozzi, presidente di Elevator Innovation Hub, ha ribadito il supporto alle iniziative che comportano rischio come prevede l’innovazione: “Bisogna creare un terreno fertile per chi guarda al futuro”.

Nuovo giro di interventi. Luigi Battistolli ha sottolineato come oggi pensare solo all’elettrico, visti i numeri, non sarebbe democratico: “Devono diminuire i costi e, forse, l’idrogeno può essere l’altra alternativa da percorrere. Come ACI ci preoccupa la fascia debole della popolazione: oggi di 600000 auto, 2500 sono elettriche, 18.000 ibride e le altre con motore tradizionale”. L’altro problema riguarda gli incentivi: “Sono molto brevi e di solito escludono il 90% delle auto elettriche – ha spiegato Vittorino Bisson - Nel prossimo futuro il prezzo delle auto tenderà a scendere e nel 2030 un 40% dei veicoli sarà elet-

trico”.

Matteo Celebron ha illustrato come le domeniche ecologiche servano principalmente a far vivere meglio il centro delle nostre città e non per combattere l’inquinamento.

“E’ fondamentale lavorare sulle politiche da mettere in campo e sulla cultura di mobilità, non rincorrendo il facile consenso. Non bastano solo le energie rinnovabili, serve una visione di politica europea”.

Gli ha fatto eco Giorgio Conte: “Bisogna mettersi d’accordo sulle criticità e sugli obiettivi da raggiungere. Non innamoriamoci solo di una tecnologia. Ad esempio, considerando anche il numero dei ciclisti, occorre fluidificare il traffico e mettere in sicurezza chi sceglie le due ruote per gli spostamenti”.

Tommaso Gecchelin ha osservato che l’uso di biciclette e monopattini cala quando piove.

Sonia Poletto ha aggiunto che economia circolare vuol dire far circo-

lare le idee cercando di avere una visione d’insieme.

Stefano Sordelli ha replicato che l’Europa garantisce la neutralità tecnologica: “Ci sono 110 mila punti di ricarica pubblica contro i 36.000 dell’Italia”.

Contro corrente Plinio Vanini: “Non si può dare dell’ignorante a chi acquista un’auto – la sua provocazione – basti pensare che con un diesel si possono percorrere 940 chilometri. L’industria dovrà dare delle risposte al consumatore tenendo conto delle sue esigenze. Bisognerà creare una cabina di regia vera per traghettare la transizione, avendo la capacità di riconoscere se il prodotto é sbagliato. Perché alla fine deve vincere il consumatore”.

Applausi per tutti ed appuntamento a lunedì 22 maggio quando, tra gli ospiti, ci sarà anche il vice presidente di ACI Vicenza, il conte Stefano Marzotto.

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Un nuovo mezzo AISM per le persone con disabilità

MOBILITÀ INCLUSIVA 22 GuidACI | maggio 2023

Grazie ad una donazione anonima l’associazione berica può contare su un pulmino a disposizione delle persone che frequentano il Centro riabilitativo di Travettore di Rosà. In provincia sono 1900 i casi di sclerosi multipla, patologia che colpisce anche i più giovani

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■ Mobilità per tutti vuol dire consentire alle persone con disabilità di potersi spostare con automezzi attrezzati e idonei alle loro esigenze. E così l’associazione AISM di Vicenza può contare su un nuovo pulmino.

“Grazie all'importante donazione ricevuta dalla famiglia di un nostro caro paziente e associato defunto, che ha espresso il desiderio di rimanere anonimo e ha lasciato come richiesta di rimanere vicino alle persone con sclerosi multipla e malattie correlate, abbiamo acquistato ed attrezzato un mezzo di tra-

sporto per le persone con disabilità che frequentano il centro riabilitativo di Travettore di Rosà – racconta la presidente Sonia Franzina – Per questa giornata speciale abbiamo aperto la sezione ed il Centro Riabilitativo per dare visibilità ad altre attrezzature e ausili che, grazie alle donazioni e ai nostri eventi di raccolta fondi, in collaborazione e con la guida degli operatori del centro sono stati inseriti nel materiale a disposizione”.

Tanti gli ospiti presenti tra cui il vice sindaco di Rosà Paolo Bordignon, l'assessore regionale alla Sanità e

servizi sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, il direttore sanitario dei centri Sclerosi Multipla del Veneto, dott.ssa Elisabetta Pedrazzoli, il presidente regionale Aism Carlo Adelchi Castrignanò, il consigliere Nazionale Aism Sante Morasset, oltre ai membri del Consiglio direttivo provinciale a i volontari che sono sempre di supporto nelle differenti attività.

“E’ stato veramente un piacere ed una grande emozione dare la possibilità di vivere da vicino la realtà e il lavoro dei volontari e delle persone che ci sono vicine nella realtà del territorio, delle famiglie e delle persone con sclerosi multipla – prosegue Sonia Franzina - In provincia abbiamo circa 1900 casi di sclerosi multipla, patologia autoimmune neurodegenerativa, seconda causa di disabilità nei giovani dopo gli incidenti stradali

Colpisce in un'età media dai 20 ai 40 anni, in maggioranza donne, con un rapporto di 2 a 1: chi ne è affetto ha bisogno di assistenza sanitaria psicologica fisioterapica e terapica. Essere presenti e vicini alle persone è molto importante per noi, non sempre facile e scontato, ma vogliamo arrivare a realizzare il nostro sogno: un mondo libero dalla sclerosi multipla”.

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Il 13 maggio il corso di prima licenza pilota

Si terrà in presenza nella sede di ACI Vicenza in via Fermi 233. Docente sarà Lino Fantinato

■ ACI Vicenza organizza un corso teorico in presenza per il rilascio di prima licenza pilota.

L’appuntamento é per sabato 13 maggio dalle ore 8.30 alle 13, nella sede dell’Ente in via Fermi 233 a Vicenza.

Docente del corso sarà Lino Fantinato, istruttore abilitato. Per informazioni ed iscrizioni contattare l’Ufficio Sportivo di ACI Vicenza telefonando allo 0444.966046 oppure con una mail a sport@vicenza.aci.it.

ACI SPORT
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Con Ruote nella storia alla scoperta di Forte Corbin

Domenica 21 maggio si terrà l’evento turistico amatoriale riservato ad auto e moto d’epoca costruite entro il 31 dicembre 1992. Dopo I Colli Berici della prima edizione cambia lo scenario che salirà sull’Altopiano di Asiago a Treschè Conca. Iscrizioni entro il 15 maggio per un massimo di 35 auto e 10 moto partecipanti

■ “Ruote nella storia” è il format creato dall’Automobile Club d’Italia e da ACI Storico con la presenza capillare sul territorio italiano degli Automobile Club provinciali, dedicato ai possessori di auto d’epoca, che desiderano utilizzare la propria vettura in un contesto turistico e culturale di eccellenza.

E mai come in occasione dell’e-

vento organizzato da ACI Vicenza per domenica 21 maggio la storia diventa il suggestivo scenario per auto e moto d'epoca costruite entro il 31 dicembre 1992.

Dopo i Colli Berici della prima edizione, andata in scena lo scorso giugno, sarà l’Altopiano di Asiago ad ospitare un evento che unisce la passione per i motori alla curiosi-

tà di conoscere posti nuovi. Ecco, dunque, che la scelta è caduta sul Forte di Punta Corbin, a Treschè Conca.

Come raccontiamo a parte, il forte, costruito a partire dal 1906 su uno sperone di roccia proteso sulla Valle dell’Astico con lo scopo di difendere la vallata da eventuali invasioni austroungariche duran-

ACI EVENTI 26 GuidACI | maggio 2023

Il forte militare oggi è un museo

striaci fino al 1918.

Terminata la guerra, il Corbin venne utilizzato per qualche anno dall’esercito come caserma per addestramenti, per poi essere abbandonato verso la fine degli anni Venti, quando fu autorizzata l’asportazione delle sei cupole di acciaio poste sul tetto della batteria lasciandolo a cielo aperto e senza sorveglianza.

Oggi, come detto, di proprietà della famiglia Panozzo, che ha effettuato l’opera di restauro, è divenuto museo storico, meta frequentata di scolaresche e turisti, che possono visitare la fortezza con l’aiuto di una mappa con il percorso illustrato, una guida scritta o un accompagnatore. Inoltre, all’interno del forte è stato realizzato un museo dove i reperti originali si integrano con le fotografie d’epoca e con i documenti recuperati negli anni grazie a donazioni e ricerche.

■ Il forte militare di Punta Corbin è stata una delle fortezze che costituirono la linea difensiva italiana sulle Prealpi Vicentine durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra è stato restaurato e valorizzato dalla famiglia Panozzo, che lo ha reso un museo. Situato nella zona occidentale dell’Altopiano di Asiago, in prossimità del Monte Cengio e del paese di Treschè Conca, il Forte di Punta Corbin fu uno dei forti italiani che costituiro la linea difensiva sulle Prealpi vicentine. Costruito a partire dal 1906 su uno sperone di roccia proteso sulla Valle dell’Astico

con lo scopo di difendere la vallata da eventuali invasioni austroungariche, il Corbin fu progettato per essere una delle fortificazioni dell’Altopiano. Durante la Strafexpedition del 1916 venne occupato dall’esercito austroungarico, che vi si insediò per un mese mentre si svolgeva la cruenta battaglia contro i Granatieri di Sardegna sul vicino Monte Cengio. Quindi il forte tornò ad essere italiano e da quel momento, sia per i danni che presentava, sia per lo spostamento dello scontro in altre zone dell’Altopiano, servì come postazione e osservatorio verso il Cimone, occupato dagli au-

Il Forte Corbin è aperto tutto l’anno (nei mesi invernali, in caso di nevicate abbondanti, l’apertura potrebbe non essere garantita: si consiglia di telefonare per conferma) il sabato, la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 18.

Si apre anche in occasioni particolari: per conoscere le aperture straordinarie, leggere la sezione “eventi e news”.

Nei giorni feriali è visitabile su prenotazione per scolaresche, comitive e anche per singoli turisti, senza sovrapprezzo.

Nei mesi di Luglio e Agosto è aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 18.

te la Prima Guerra Mondiale, è di proprietà della famiglia Panozzo che alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dopo averlo restaurato e valorizzato, lo ha reso un museo. Il programma prevede alle ore 9 il ritrovo nella sede di ACI Vicenza, in via Enrico Fermi 233. Dopo le verifiche e la consegna del materiale illustrativo, oltre ad un buon caf-

fè, alle 10 ci sarà la partenza per un percorso di circa 70 chilometri con arrivo al Forte Corbin (Tresché Conca) dove verrà effettuata la visita guidata. Seguirà il pranzo presso Malga Roccolo e, nel pomeriggio, la carovana riprenderà la via di casa.

I partecipanti devono essere soci ACI Storico o Soci ACI. Le iscrizio-

ni vanno effettuate entro lunedì 15 maggio 2023: il costo è di 50 euro. L’evento è da considerarsi come turistico ed amatoriale e, per esigenze organizzative, saranno accettate, in base alla data di arrivo dell'adesione, un massimo di 35 auto e 10 moto.

La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo.

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ACI INFORMA

Bonus trasporti un contributo per gli abbonamenti

Dal 17 aprile possono essere presentate le domande accedendo al sito bonustrasporti.lavoro.gov.it.

I richiedenti devono avere un reddito che nel 2022 non abbia superato i 20 mila euro

■ Un aiuto per chi si sposta con i mezzi pubblici. Dal 17 aprile è attivo il bonus trasporti 2023. Di che cosa si tratta?

Di un sussidio, equivalente ad una somma massima di 60 euro, per studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo che nel 2022 non abbia superato i ventimila euro (in precedenza era di 35.000 euro).

La domanda può essere presentata tramite Spid o Carta di Identità Elettronica (Cie) accedendo al sito bonustrasporti.lavoro.gov.it.

Il contributo può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti mensili, plurimensili e annuali per i mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia.

Il bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento,

entro il mese solare di emissione. L'abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo Il bonus si può chiedere per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario: ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne.

La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha commentato: “Abbiamo mantenuto la promessa di accogliere le domande immediatamente dopo il nulla osta della Corte dei Conti per garantire il sostegno del Governo a chi ha più avvertito il peso della crisi a causa di redditi limitati e utilizza il trasporto pubblico per i propri spostamenti”.

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Paolo Bozzetto ad un passo dalla Formula Uno

L'Editrice

Artistica di Andrea Minchio gli ha dedicato un numero speciale dell'Illustre Bassanese scritto dal giornalista Roberto Cristiano Baggio

■ C'era anche Bruno Giacomelli, per tre stagioni pilota ufficiale dell'Alfa Romeo in Formula Uno, alla presentazione dell'Illustre Bassanese dedicato a Paolo Bozzetto, scritto dal giornalista Roberto Cristiano Baggio, fondatore di GuidAci.

L'incontro si è svolto in sala Chilesotti al museo civico di Bassano presenti, oltre all'autore, anche il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli, l'assessore allo sport Mariano Scotton e il presidente del Panathlon Club Alberto Calsamiglia.

Paolo Bozzetto è stato un pilota talentuoso, arrivato sino alle soglie della Formula uno (avrebbe dovuto debuttare nella squadra di Bernie Ecclestone con una Brabham), vincitore, nel 1972, della prima gara di Formula Italia. Nel corso della sua lunghissima carriera Bozzetto ha disputato centinaia di competizioni ed ottenuto risultati prestigiosi. Nel 1973 si è

messo in luce in Formula 3 e, l'anno successivo, appoggiato dalla Cucine Elba, ha disputato il campionato europeo di Formula due accanto ai più famosi piloti dell'epoca: Regazzoni, Lauda, Hunt, Tambay, Depailler, Watson, Jabouille, Lafitte, Peterson... L'anno successivo, ingaggiato dalla De Tomaso tramite l'Interauto di Padova, ha vinto con la Pantera il campionato italiano Gran Turismo aggiudicandosi, tra le altre corse, la Mille Chilometri del Tirreno a Pergusa. Ha disputato anche la 24 ore di Le Mans in coppia con il belga Pierre Rubens ed il Giro d'Italia classificandosi quinto assoluto davanti alla Stratos ufficiale di Sandro Munari. Ottavo assoluto anche alla salita del Costo, sempre con la Pantera di gruppo tre, subito dietro ai prototipi. Nel 1976 il ritorno in F.3, con l'appoggio della Calbros, prima con la Modus, poi con la March, la Lola e la Maco mettendo

in luce straordinarie doti di guida. Un grave incidente nel 1977 sulla pista di Magione lo allontanò dalle corse. Durò poco. L'industriale orafo Pietro Brigato, collezionista di vetture d'epoca, lo volle nel suo team affidandogli l'Alfa Romeo TZ e poi le Ferrari 300, Swb e la 250 TR Testarossa. Con quest'ultima, nel 1998, ha vinto

PERSONAGGIO
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il Challenge Ferrari Shell, il "mondiale" riservato alle più potenti e performanti auto storiche lottando contro piloti del calibro di Jacky Ickx, Derek Bell e David Piper.

Quando ormai aveva appeso il casco al chiodo la chiamata, nel 2003, dell'amico Luca Montezemolo lo riportò in pista per disputare il Trofeo Maserati al volante di una coupè di 4200 cc. La sua ultratrentennale carriera motoristica, ripercorsa dall'Illustre Bassanese dedicatogli dall'Editrice Artistica di Andrea Minchio, è stata rivissuta in sala Chilesotti sul filo della memoria e dei ricordi. Erano presenti, oltre a Bruno Giacomelli, anche piloti, tecnici e preparatori che lo hanno affiancato nell'attività agonistica, tra i quali lo storico dell'automobile Nino Balestra e il preparatore di motori Corrado Patella che lo ha seguito sui campi di gara.

"Ho incontrato Bozzetto nell'estate del '74 - ha ricordato Roberto Cristiano Baggio - Lo conoscevo di fama. Due anni prima ero stato in processione in via Verci a Bassano per ammirare nella vetrina della concessionaria Fiat la Formula Italia con la quale aveva appena vinto la gara d'apertura di Monza. Un successo che finì su tutti i giornali. La monoposto voluta dalla Csai era addestrativa, adatta a formare nuove generazioni di piloti e si rivelò uno straordinario trampolino di lancio per Paolo. Quell'anno non vinse il campionato solo perché lo squalificarono per due gare di segui-

to, ritenuta troppo irruenta una sua entrata su Francia. Mica scherzavano, allora, i piloti. In pista se le davano di santa ragione. L'anno dopo, l'Elba Cucine lo portò in Formula Tre e in quel 1974, quando lo conobbi, era già in Formula due, l'anticamera della massima serie. Erano stati avviati contatti con la Brabham di F.1 tramite Bernie Ecclestone ma la trattativa si bloccò quando sulla scena apparve lo svizzero Silvio Moser con una valigia piena di franchi. Nonostante l'appoggio sostanzioso dell'Elba, le risorse dell'elvetico erano nettamente superiori. Ecclestone era sensibilissimo al profumo dei soldi..." A fine stagione il rapporto con l'Elba si concluse. Paolo era senza volante. "Gli salvai la carriera - ha svelato Roberto Cristiano Baggio - La gara d'apertura del 1975 era la Coppa Mario Dalla Favera, un rally invernale pomposamente definito come il Montecarlo Italiano. Tra neve e ghiaccio, a sorpresa, debuttò la Pantera De Tomaso, bolide di 500 cavalli e motore di 5700cc che tutto aveva tranne le caratteristiche per affrontare i passi dolomitici innevati. L'Interauto di Padova, concessionaria della Casa modenese, l'aveva affidata a Pietro Polese e il pilota trevigiano la stava incredibilmente domando. Era terzo assoluto dietro alla Stratos di Tony e alla Porsche di Taufer, quando fu costretto a ritirarsi. Era rimasto senza benzina in prova speciale. Abituato a correre con l'Alpine Renault ave-

va clamorosamente sbagliato i conti con i consumi. A fine gara Polese mi confidò che De Tomaso voleva che corresse anche in pista, specialità molto più adatta alla "belva" assetata di benzina. L'Interauto lo aveva già iscritto alla Mille Chilometri del Tirreno a Pergusa, in Sicilia, ma aveva bisogno di un secondo pilota essendo una gara di durata e non sapeva a chi rivolgersi. Il giorno dopo andai trovarlo a Treviso assieme a Paolo." Raggiungere l'accordo, per i due, fu un gioco. Polese-Bozzetto disputarono la 1000 km.: miglior tempo in prova, pole position, record sul giro e vittoria finale. Polese, fortissimo sulle speciali, se la cavò bene anche in pista ma a fare la differenza, cronometro alla mano, fu Paolo. Per farla breve: la Interauto De Tomaso ingaggiò Bozzetto e gli fece disputare il campionato italiano Gran Turismo. Paolo ripagò la fiducia vincendolo”. Molto apprezzato anche l'intervento di Bruno Giacomelli che nel 1978 vinse ben otto delle dodici gare del campionato europeo di Formula due, exploit tuttora imbattuto. Il bresciano ha ricordato la lunga amicizia che lo lega a Bozzetto divertendo i presenti con indediti "dietro le quinte" della sua carriera iniziata, come per Paolo, con la Formula Italia. Visibilmente commosso, "l'illustre bassanese" Bozzetto ha ringraziato tutti per la partecipazione riannodando, sul filo della memoria, oltre trent'anni trascorsi coraggiosamente sulle piste di tutta Europa.

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Le Strade dei 4 Anelli sono tornate a “rombare”

■ Dopo quattro anni di attesa forzata domenica 16 aprile sono tornate protagoniste “Le Strade dei quattro Anelli”.

Oltre 30 gli equipaggi provenienti da differenti parti d’Italia, ma anche da Svizzera e Germania, che si sono dati appuntamento per l’evento turistico-enogastronomico organizzato dall’Audi Sport Club.

Anche questa sesta edizione ha voluto valorizzare il territorio veneto, in particolare le bellezze del paesaggio vicentino, dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di cimentarsi, molti per la prima volta, con un roadbook attraverso percorsi panoramici e dalle grandi suggestioni.

Il via dalla concessionaria Volkswagen Ceccato di Vicenza est: da lì le vetture hanno fatto rotta sull’Altopiano di Asiago dove è andato in scena il primo “pit-stop” con il pranzo al Gran Caffè Adler salutato con un brindisi grazie ai vini della Cantina Dal Maso.

Dopo aver fatto bella mostra in centro, ammirate ed osservate da vicino da tanti appassionati,

le vetture sono ripartite nel pomeriggio alla volta della pianura facendo tappa alla cantina IoMazzucato per poi chiudere la piacevole giornata al Mama L’Oca street bar dove i partecipanti hanno trovato ad accoglierli come gradito ospite il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli. Impeccabile la cabina di regia grazie al supporto dei ragazzi della Scuderia Palladio Historic che si sono prodigati per la mi -

gliore riuscita dell’evento, assistito fortunatamente anche dal meteo.

Doveroso un ringraziamento per la pattuglia della Polstrada che ha vigilato perché tutti gli spostamenti fossero effettuati in piena sicurezza e nel rispetto delle regole del codice della strada. Cosa aggiungere se non un arrivederci all’anno prossimo, naturalmente lungo le strade dei quattro anelli!

AUDI SPORT CLUB
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Dopo quattro anni di stop successo per l’evento turistico-enogastronomico che ha visto in gara oltre 30 equipaggi provenienti da tutta Italia, ma anche da Svizzera e Germania. All’arrivo ad accogliere i partecipanti anche il presidente di ACI Vicenza Luigi Battistolli

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Lucky-Pons d'argento 5 prove non bastano per il podio più alto

RALLY VLTAVA
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ROBERTO CRISTIANO BAGGIO MAX PONTI

Nella gara ceca valida per il campionato continentale riservato alle auto storiche l'equipaggio di ACI Vicenza ha sfiorato il successo

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■ Cinque vittorie parziali su dodici prove speciali non sono state sufficienti per salire sul podio più alto del Vltava Rally, gara valida per il campionato europeo auto storiche disputatasi in Cechia.

Luigi "Lucky" Battistolli, in coppia con Fabrizia Pons, al volante della Lancia Delta Integrale preparata dalla K-Sport, ha sfiorato il successo nella difficile competizione internazionale, fallendo la conquista dell'oro per 25"8. A vincere sono stati Tibor Erdi junior e Istvan Kerek al volante di una Ford Sierra Cosworth 4x4, ben assecondati dalla loro vettura ricca di cavalleria.

Fatali, al tirar delle somme, si sono rivelate le scelte di gomme, prima della settima e della decima prova, che hanno fatto perdere all'equipaggio del Team Bassano complessivamente una quarantina di secondi. Troppi, decisamente, per

ambire alla testa della corsa. Eppure il presidente di ACI Vicenza aveva affrontato il rally con la determinazione dei giorni migliori, deciso a non lasciar nulla di intentato.

Assieme a Fabrizia Pons aveva già vinto, quattro anni fa, la gara ceca e in mano stringeva le carte giuste da calare per ripetersi nell'impresa. Nel 2019 Neumann, con la Escort RS, e Wagner, con la Porsche 911, rispettivamente secondo e terzo, erano finiti lontani.

La lotta sul filo dei secondi con Erdi è stata serrata sin da subito, prova ne sia il distacco inflitto all'austriaco Karl Wagner, con Gerda Zauner alle note, su Porsche 911 Sc, anche

in questa occasione avversari tosti e pericolosi, piazzatisi terzi. Tra Lucky e Wagner quasi tre minuti la dicono lunga sul ritmo imposto dai battistrada.

Bravissimi sono stati anche Jurgen Geist e Nico Otterbach, con una Opel Manta, a quattro minuti tondi dai vicentini. La top five è stata chiusa da Michael ed Elisabeth Pitz, a loro agio con la Porsche 911 Sc.

Il rally ha perso quasi subito uno dei favoriti, Andrea "Zippo” Zivian, in coppia con l'esperto Nicola Arena, tradito dal motore. La gara era iniziata molto bene per i portacolori della Palladio Historic. Nella

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Gli ungheresi Erdi-Kerek, rivali di Alberto Battistolli nell'Europeo per auto moderne, si sono imposti con una Ford Sierra Cosworth

prima prova avevano staccato il miglior tempo assoluto, giusto per ribadire che il titolo continentale conquistato lo scorso anno è meritatissimo, ma la loro Audi Quattro ha smesso improvvisamente

di rombare in quella successiva costringendoli al ritiro e lasciando spalancata la strada agli avversari. Purtroppo Lucky ha sbagliato le "scarpe": con quelle giuste la musica sarebbe stata di un altro, travolgente, ritmo!

Grazie ai punti raccolti in Cechia, ai quali vanno sommati quelli conquistati nella gara d'apertura dell'Europeo al Costa Brava in marzo dove si sono classificati terzi, Lucky-Pons sono passsati al comando della graduatoria mettendo un’ipoteca sul campionato che ri-

partirà il 12 e 13 maggio in Spagna con il Rally Asturias.

Scorrendo la classifica finale, il secondo equipaggio italiano al traguardo del Vltava è stato quello formato da Paolo Pasutti e Jean Campeis: con una Porsche Carrera Rs 3.0 si sono piazzati all'undicesimo posto, staccati dal leader di 9'05"9.

Il vincitore Tibor Erdi jr. è un giovane "figlio d'arte" impegnato nell' Europeo auto moderne, lo stesso nel quale gareggia Alberto Battistolli, figlio di Lucky.

CLASSIFICA 1 Erdi-Kerek Sierra Cosworth 4x4 1h 23'22" 2 Lucky-Pons Delta Integrale a 25"8 3 Wagner-Zauner Porsche 911 Sc a 3' 16" 4 Geist-Otterbach Opel Manta 400 a 4' 25"7 5 Putz-Putz Porsche 911 Sc a 5' 58"3 maggio 2023 | GuidACI 37

Per “Zippo” primato in… fumo

■ “Non mi sono nemmeno arrabbiato, dal momento che le corse sono fatte anche di momenti come questo: erano più di tre anni che non avevamo problemi di affidabilità al motore. Certo, il rammarico è tanto, perché stavamo dominando senza nemmeno spingere al limite. Invece la corsa al titolo si è complicata. Pazienza, guardiamo avanti”. È stato un weekend davvero amaro quello del due volte campione d’Europa Andrea Zivian, che alla seconda prova del 2023 del FIA European Historic Rally Championship, a Vltava, in Repubblica Ceca, si è dovuto ritirare alla prima giornata per una rottura del motore della sua Audi quattro.

“Dispiace – ha dichiarato “Zippo” – perché stavamo dominando nella prima giornata, con prove che in teoria avrebbero dovuto favorire i nostri avversari. Il secondo giorno invece le prove erano perfette per la nostra Audi quattro e avremmo potuto prendere il largo”.

Zivian, infatti, al momento del ritiro aveva già accumulato 35 secondi di vantaggio sul rivale di sempre, l’austriaco Wagner, e già si prospettava la terza vittoria in tre anni a Vlatava e il consolidamento del vantaggio in classifica di categoria, e la seconda vittoria assoluta su due.

“Si tratta di uno stop improvviso – ha commentato Zivian - che

ci ricorda che anche noi siamo umani, che le gare sono fatte anche di questo. L’avevamo preparata benissimo ed eravamo partiti alla grande, ma adesso dobbiamo guardare avanti e ricostruire un motore nel giro di venti giorni, in tempo per la prossima gara in Spa-

gna, alle Asturie, dove diventa imperativo vincere. La mia squadra è già al lavoro per preparare tutto in tempo, non ci faremo di certo cogliere impreparati”.

Appuntamento cruciale, quindi, al rally delle Asturie, in Spagna, dall’11 al 13 maggio.

RALLY VLTAVA
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MAX PONTI
maggio 2023 | GuidACI 39
Il campione in carica Zivian rompe il motore al rally di Vltava: “Erano tre anni che non succedeva. Ora voltiamo pagina e guardiamo alla prossima gara”

Crugnola-Ometto le suonano a tutti anche nelle Langhe

■ Crugnola-Ometto ancora sugli scudi. I campioni italiani in carica si sono aggiudicati anche la seconda prova del tricolore, il Rally Regione Piemonte, confermandosi la coppia da battere del Campionato italiano assoluto rally Sparco 2023. L’equipaggio ha messo tutti in riga, con la Citroen C3 Rally, sugli asfalti atipici e veloci di Alba e dintorni, lungo otto prove speciali per 101 km cronometrati.

Una sfida dal sapore internazionale quella organizzata da Cinzano Rally Team, che ha portato i migliori equipaggi nostrani al nuovo confronto con affermati piloti stranieri. A svettare è stato il varesino, in coppia con il navigatore bassanese. Un en plein nel Ciar Sparco completato dai 3 punti conquistati, come al Ciocco, nella Power stage iniziale. Nell’I -

taliano, tra la passata stagione e questa in corso, si tratta della quarta vittoria consecutiva per Crugnola-Ometto, power stage comprese. Un filotto impressionante che ribadisce preparazione e bravura dei due amici, sempre più affiati nell'abitacolo della loro

Citroen C3.

Il successo però non è stato facile. È arrivato dopo un colpo di scena, favorito dai guai che hanno frenato a sorpresa il francese Stephane Lefebvre, dominatore della corsa fino a due prove dal termine. Il transalpino naviga -

RALLY REGIONE PIEMONTE
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Il pilota varesino assecondato alle note dal navigatore bassanese ha vinto la gara valida per il campionato italiano assoluto con la Citroen C3 Rally

to da Andy Malfoy su Citroen C3 Rally2, campione del Mondo Wrc3 nel 2014, si è messo in mostra e ha fatto segnare il miglior tempo consecutivo nelle sei prove iniziali. Poi improvvise noie tecniche proprio nel giro conclusivo lo hanno rallentato, costringendolo a passare testimone e vittoria a Crugnola.

Nel finale si sono affacciati al vertice anche Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, che hanno fatto proprio ad Alba il loro ingresso nel Campionato. Il trevigiano è tornato sulla Skoda Fabia Rally2 che lo portò al titolo 2021 ed il suo rendimento è cresciuto alla distanza. Partito dalla sesta posizione nella parte iniziale, Basso ha costruito la rimonta e l’ha confezionata con un doppio sorpasso in chiusura, per garantirsi il secondo posto assoluto con un distacco di 22.4’’ da Crugnola, ottimamente assecondato dalla vettura della Delta

Rally di Cartigliano. Il francese Lefebvre si è dovuto così accontentare del bronzo essendo giunto al traguardo con un ritardo di 28" sui battistrada.

Fabio Andolfi e Nicolò Gonella, anche loro tra i migliori interpreti del rally cuneese, sono rimasti in scia di Crugnola per gran parte della gara, fino all’ingresso nella PS6 “Roddino” nella quale hanno patito la rottura del semiasse della Skoda, che li ha costretti ad affrontare tutta la speciale con due ruote motrici, tanto da perdere mezzo minuto. Nelle ultime due prove però Andolfi ha messo in strada il suo talento e con due scratch consecutivi si è riportato in quarta posizione assoluta, alle spalle di Lefebvre – “trasparente” per il Ciar Sparco – che gli è valsa quindi la terza piazza per il tricolore.

In quinta posizione ha chiuso uno dei più attesi in gara, Hayden

Paddon, coadiuvato alle note da Jared Hudson, su Hyundai i20 Rally2. Il neozelandese è tornato dalle parti di Alba per una garatest in preparazione delle prossime su asfalto nell’Europeo Rally, nel quale è leader dopo la prima vittoria, ma ha avuto più difficoltà del previsto ad imporsi.

Risultato poco soddisfacente, invece, per Damiano De Tommaso con Sofia D’Ambrosio su Skoda Fabia Rally 2, sesto assoluto a 40.2’’ dal vertice. Il varesino di ACI Team Italia ha stentato a trovare feeling con la macchina, messa alla frusta sugli asfalti sporchi ed insidiosi delle Langhe. De Tommaso ha gravitato in quinta posizione fino al giro finale, ma è entrato nell’ultima speciale con pneumatici poco adatti al bagnato dei 14 km finali, quindi ha subito il controsorpasso di Andolfi. Settima posizione per un’altra coppia francese, quella composta da Mathieu Arzeno e Romain Roche su Skoda Fabia, alla prima apparizione italiana. L’ottava posizione invece gratifica la prestazione di Luca Bottarelli e Walter Pasini con la seconda vittoria consecutiva nel Cir Promozione. Il bresciano sulla Skoda ha sofferto una foratura all’anteriore destra nella fase calda, ma è riuscito comunque a mantenersi in quota e a sfruttare anche le sfortune dei diretti avversari, come Scattolon-Farnocchia su Volkswagen Polo Rally2, usciti di strada in un capottamento mentre erano settimi assoluti e primi nella speciale classifica CIRP. Il nono posto equivale al secondo per il Promozione per Ivan Ferrarotti e Massimo Bizzocchi, anche loro su Fabia. A completare la top ten la Skoda del pilota locale Patrick Gagliasso con Matteo Migliore, seguita dai due equipaggi del Promozione Rusce-Musiari, su Skoda, quindi Mazzocchi-Gallotti su Citroen C3, che hanno conquistato anche i primi punti nel Ciar Sparco.

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Qui: Basso Granai; a sinistra: Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto;

Due ruote motrici Doppietta di Pisani con la Peugeot 208

■ Anche Gianandrea Pisani, come Crugnola, ha fatto doppietta, ma nel Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici, e ha conquistato, stavolta con Simone Brachi sul sedile di destra, su Peugeot 208 Rally4, anche il 19° posto assoluto. Per il lucchese è stata una gara solida dalla prima all’ultima cronometrata, vinte tutte ad eccezione della PS6 “Igliano”. Su quei 14,21 km infatti il giovane Gabriel Di Pietro, navigato da Andrea Destri, ha realizzato il miglior tempo: 3 secondi guadagnati in una piesse che però non hanno intaccato il vantaggio di Pisani, che alla fine ha vinto con 17.5’’ di margine. Dietro a Di Pietro-Dresti, hanno chiuso il podio delle due ruote motrici Fabio Farina e Zanni Gabriele, anche loro su vettura francese, con un distacco di 33.8’’.

La GR Yaris Rally Cup per gran parte della gara ha visto duellare per la vetta Paperini-Fruini con F.AndolfiSavoia. Il primo era arrivato da leader del trofeo, ma è uscito di strada a due prove dal termine mentre era in prima posizione. Il savonese, fratello di Fabio Andolfi, ha poi preso il comando e si trovava in testa alla penultima prova, ma è stato costretto al ritiro a causa di una

toccata al fondo della vettura che ha causato danni alla meccanica.

La vittoria è andata quindi ad Enzo Mattiauda e Massimo Iguera, davanti a Jacopo Facco e Nicola Doria, primo dell’Under 23 e nuovo leader del trofeo.

Continua il monologo di Matteo Giordano e Manuela Siragusa, vincitori in carica della Suzuki Rally Cup, che hanno dominato anche nel secondo appuntamento dedicato alle Suzuki Swift in versione rallistica. Il cuneese ha condotto la gara dall’inizio alla fine, vincendo anche la Power stage SS5 “Roddino” ed accumulando alla bandiera a scacchi 54’’ di margine. Hanno spinto forte però i giovani equipag-

gi Under 25 del trofeo “nipponico”, con Samuele Santero e Luca Metaldi che alla fine l’hanno spuntata per un soffio su Alessandro Forneris e Luigi Cavagnetto Luigi. Spinti dalla cavalleria della Hyundai I20 WRC Alessandro Gino e Daniele Michi hanno invece conquistato la prima vittoria nella nuova Coppa ACI Sport Wrc Plus, dedicata alle vetture più prestazionali tra quelle in circolazione. Il cuneese ha centrato la terza affermazione nella gara di casa, la seconda consecutiva tra le Plus, davanti al bresciano Luca Pedersoli in coppia con Andrea Adamo, ex Team Principal Hyundai e due volte Campione del Mondo Costruttori, per la

RALLY REGIONE PIEMONTE 42 GuidACI | maggio 2023

prima volta insieme sulla Citroen

C3 WRC Plus.

Hanno vinto la gara valevole per la Coppa Rally di 1° Zona Elwis Chentre e Federico Boglietti, su Skoda Fabia.

Classifica Cir Sparco dopo rally regione piemonte: 1. Crugnola 43pt;

2. Andolfi 28pt; 3. De Tommaso 25pt; 4. Bottarelli 21pt; 5. Basso 15pt; 6. Ferrarotti 12pt; 7. Scattolon 10pt; 7. Rusce 5pt; 8. Avbelj 4pt; 9. Michelini 3pt; 10. Aragno 1pt

Classifica Cir Promozione dopo rally regione piemonte: 1. Bottarelli 44pt; 2. Ferrarotti 27pt; 3. Scattolon 21pt; 4. Rusce 18pt; 5. Mazzocchi 14pt; 6. Avbelj-Michelini 10pt;

8. Dall’Era 9pt; 9. Aragno 8pt; 10. Sulpizio 4pt;

Classifica Ciar Due Ruote Motrici:

1. Pisani 30pt; 2. Cambiaghi 14pt;

3. Lucchesi, Di Pietro 12pt; 5. Ni-

1 Crugnola-Ometto Citroen C3 R5 in 1:00'01.4 2 Basso-Granai Skoda Fabia Evo R5 a 22.4 3 Lefebvre-Malfoy Citroen C3 R5 a 28.0 4 Andolfi-Gonella Skoda Fabia Evo R5 a 32.9 5 Paddon-Hudson Hyundai I20 N R5 a 36.3 6 De Tommaso-D'Ambrosio Skoda Fabia Evo R5 a 40.2 7 Arzeno-Roche Skoda Fabia Evo R5 a 1'48.5 8 Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia Evo R5) a 2'01.2 9 Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia Evo R5) a 2'40.7; 10 Gagliasso-Migliore (Skoda Fabia Evo R5) a 3'03.0; CAMPIONATO
2023 5-6 maggio Targa Florio Rally coeff. 1,5 16-17 giugno San Marino Rally coeff. 1,5 28-30 luglio Rally di Roma Capitale coeff. 1,5 8-9 settembre Rally 1000 Miglia 29-30 settembre Rallye Sanremo 1-3 dicembre ACI Rally Monza coeff. 1,5
celli, Farina, Santero 10pt; 8. Cogni-Fiore 6pt; 10. Cardi 4pt.
CLASSIFICA ASSOLUTA RALLY REGIONE PIEMONTE
ITALIANO ASSOLUTO RALLY SPARCO
punti in chiave tricolore dopo aver vinto anche il rally del Ciocco, gara d'esordio della serie. Piazza d'onore per il rientrante Giandomenico Basso in coppia con Lorenzo Granai su Skoda Fabia della Delta Rally di Cartigliano
Il francese Lefebvre, dominatore delle prime sei prove speciali, alle prese nel finale con noie meccaniche, si è dovuto accontentare della terza piazza
La
coppia lombardo-veneta ha incamerato preziosi
maggio 2023 | GuidACI 43
Qui: Andolfi-Gonella

Albertini la spunta solo al fotofinish

Nella gara d'apertura del campionato italiano asfalto il bresciano l'ha spuntata per appena 2"2 su Campedelli. Entrambi hanno corso su Skoda Fabia R2

RALLY DUE VALLI 44 GuidACI | maggio 2023

■ Vittoria al fotofinish nel 41° Rally Due Valli, gara d'apertura del Campionato italiano rally asfalto, torneo nel quale è stato inserito anche il Città di Bassano in calendario a metà ottobre.

Attorno a Verona sono andate in scena due giornate di puro spettacolo, lungo 10 prove speciali disegnate su 82 chilometri cronometrati di asfalto, compresi tra Valpantena, Val d’Illasi e Lessinia. Tra le 143 vetture iscritte alla gara, valida per il tricolore ACI Sport e per la Coppa Rally di 3^ Zona, a catalizzare la scena è stato il duello serrato tra le Skoda Fabia Rally 2 di Stefano Albertini e Danilo Fappani contro Simone Campedelli e Tania Canton. Il testa a testa si è risolto solo al chilometro conclusivo dell’ultima PS10 “Ca’ del Diaolo” che ha consegnato la vittoria ad Albertini-Fappani per appena 2.2’’ di vantaggio sui rivali.

Dopo l’antipasto nella breve prova d’apertura “Busoni”, il confronto ha visto Campedelli primo leader. Il cesenate, chiamato a difendere il titolo Asfalto, si è lanciato al vertice grazie ai primi due scratch sulle lunghe “Moruri” e “Marcemigo” mentre sulla “Ca’ del Diaolo” Albertini limitava lo svantaggio ad 1.5’’. Parti invertite al secondo passaggio sulle stesse tre prove speciali. Il bresciano è passato al comando mentre Simone Campedelli rispondeva in chiusura per avvicinarsi ad appena 0.2’’ di distacco. Quindi il gran finale, che ha visto Stefano Albertini piazzare la spallata decisiva sulla terza versione della “Marcemigo”, nella quale ha guadagnato altri 2’’ in appena 5 chilometri di prova. Abbastanza per difendere il vantaggio ed arrivare in piazza Bra con il successo in tasca. Un equilibrio sottile tra i due asfaltisti, sottolineato dall’epilogo che ha visto Albertini-Fappani e CampedelliCanton segnare lo stesso tempo ex aequo nell’ultima speciale, evidenziato anche dalla parità nelle prove vinte, quattro ciascuno.

maggio 2023 | GuidACI 45

Sul terzo gradino del podio sono saliti Luca Rossetti e la scledense Eleonora Mori, (Hyundai i20 Rally2). Il friulano rientrava nel tricolore dalla vittoria del titolo 2021. Nonostante un avvio promettente, nel quale ha segnato il miglior crono nella prova d’apertura, non è riuscito a tenere il passo degli avversari, a causa anche della scarsa conoscenza della vettura coreana. Sono serviti più chilometri del previsto per entrare in ritmo anche a Giuseppe Testa e Gino Abatecola, confermati sulla Skoda per il terzo anno consecutivo nel CIRA. Accusato presto il distacco dal vertice nel primo giro di prove, il molisano ha recuperato fino alla quarta posizione che gli ha consegnato il successo per la Coppa Rally di Zona. A

Sugli scudi le navigatrici vicentine

Eleonora Mori (terza con Luca Rossetti) e Sofia Peruzzi (sesta con Federico Bottoni)

cedergli il passo è stato il biellese Corrado Pinzano all’esordio con Mauro Turati sulla nuova Citroen C3 Rally2.

Il primo dei veronesi, Federico Bottoni, si è piazzato al sesto posto in coppia con la vicentina Sofia Peruzzi. Ottimo risultato anche per il marosticense Giovanni Costenaro, settimo, navigato da Matteo Gambasin, alle prime esperienze tra le auto moderne su Skoda, che ha scalato la classifica nel finale e ot-

tenuto il terzo posto per la Coppa Rally di Zona.

Appena fuori dal podio della CRZ, si è riaffacciato al tricolore anche il vicentino Manuel Sossella con Gabriele Falzone, che ha mantenuto un rendimento crescente in una gara del tutto nuova per lui, all’esordio con la Hyundai i20 Rally2. Hanno completato le prime dieci posizioni altre due Skoda guidate da piloti esperti e spesso presenti al via del Due Valli, come lo scle-

46 GuidACI | maggio 2023

dense Efrem Bianco, affiancato da Dino Lamonato, e “Pedro” alla prima apparizione assieme a Fabio Grimaldi. Fuori dalle posizioni che offrono punti per il tricolore è scivolato solo nel finale Luca Hoelbling con Andrea Gaspari sulla Rally2 boema, che ha regalato spettacolo sulle strade amiche per festeggiare al meglio la sua 19^ presenza al Due Valli. Un Due Valli alla costante ricerca della perfezione quello di Lorenzo Grani e Samanta Grossi, che nel corso delle 10 prove hanno cercato di centrare l’assetto ideale sulla loro Peugeot 208 Gt Line. Alla fine hanno potuto gestire in tranquillità il grande vantaggio accumulato vincendo tra le Rally4 tutte le “piesse” sempre con ampio margi-

ne: l’ottima prestazione in crescendo vale per loro anche un rilevante 17° posto assoluto, nonché il primato tra le Due Ruote Motrici per il tricolore. Secondo tra le Rally4 Mattia Broggi, navigato da Andrea Chinaglia.

Incerto e spettacolare il duello in classe Super 1600 tra il veronese Denis Vigliaturo navigato da Ermanno ed il vicentino Giovanni Cocco con Christian Buccino, entrambi su Renault Clio. Una sfida risolta, anche in questo caso, all’ultima speciale del rally nella quale Vigliaturo ha dato 7’’ al rivale e completato la rimonta iniziata dalla seconda prova, subito dopo un testacoda.

Percorso netto invece in classe Rally5 per il vicentino Andrea Scal-

Settima piazza per il marosticense

Giovanni Costenaro

(Skoda Fabia) affiancato da Matteo Gambasin

zotto che ha tenuto il vertice della speciale classifica sin dall’inizio, in coppia con Sara Montavoci sulla Renault Clio, per concludere la gara con 25.6’’ su Davide Pesavento e Nicolò Lazzarini, anche loro a bordo della scattante due ruote motrici francese.

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Musti non fa sconti sulle prove sarde

In coppia con Agostino Benenti ha vinto la gara valida per il campionato italiano auto storiche al volante di una Porsche Carrera Rs

■ Matteo Musti ed Agostino Benenti su Porsche Carrera RS di 2° Raggruppamento hanno vinto il 6° Rally Costa Smeralda storico, gara organizzata dall’Automobile club Sassari, secondo appuntamento del campionato italiano rally auto storiche. L’equipaggio pavese della Mrc Sport ha dominato la classifica e si è aggiudicato complessivamente 5 prove speciali su otto. Una gara all'attacco, quella dell'equipaggio lombardo, che alla fine ha messo quasi un minuto fra sè e i più immediati inseguitori.

Seconda posizione sul podio generale e successo in 4° Raggruppamento per il padroni di casa Sergio Farris e Giuseppe Pirisinu, il pilota sassarese ed il codriver gallurese, portacolori Ro Racing, si sono anche avvicinati al vertice con due scratch in prova, pur evitando rischi estremi e pensando a mantenere il primato di categoria e testare definitivamente la Porsche 911 Sc preparata dal Team Guagliardo, in vista delle sfide europee. Colpo di scena e cambio di terza

posizione nel finale, quando il cedimento del cambio ha privato Matteo Luise e Melissa Ferro, portacolori del Team Bassano di Mauro Valerio, di difendere il 3° posto con la Fiat Ritmo 130 Abarth. L'equipaggio ha lasciato definitivamente via libera ai toscani Walter Pierangioli e Fabio Salis in decisa rimonta sulla Ford Sierra Cosworth, sulla quale il turbo ha fatto qualche

capriccio di troppo. L’equipaggio senese della Proracing ha portato il suo acuto con il successo nella Ps 5, la prima della seconda tappa. A premiare i vincitori sul podio, davanti ad un numeroso pubblico, è stato il presidente ACI Sassari Giulio Pes di San Vittorio, coadiuvato dall’assessore regionale al turismo Gianni Chessa.

Successo nel 3° Raggruppamento,

RALLY DELLA COSTA SMERALDA
48 GuidACI | maggio 2023

concluso sotto al podio generale, per gli altri toscani Riccardo De Bellis e Christian Soriani. Con la Porsche 911 hanno condotto una gara in progressione, riprendendo quota nel tricolore e riscattandosi dalla sfortuna avuta in casa nella prova d’esordio. Seconda gara della vita e su Porsche Carrera per il giovane ligure Emanuele Nucera, affiancato dall’esperta Umberta Ghibellini, navigatrice con diversi titoli tricolori in palmarés, che ha condiviso l’esaltante esperienza di

apprendistato per il pilota alla prima volta sulla strade sarde. Antonio Parisi e Giuseppe D’Angelo hanno vinto il duello tra Porsche 911 per il 1° Raggruppamento contro i sempre determinati Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi, alle prese con noie tecniche. A fine gara Parisi non ha nascosto la sua gioia per il risultato ottenuto nella terra in cui è nato, nonostante tracciati non proprio congeniali.

“Abbiamo attaccato nelle prime prove, che sono anche state le più

impegnative - ha dichiarato Matteo Musti al traguardo - I tre scratch della prima tappa ci hanno permesso di amministrare il vantaggio nella seconda, dove abbiamo comunque vinto due speciali. Brivido nell’ultimo crono, quando abbiamo avuto un problema al cambio. Una gara entusiasmante con organizzazione perfetta.”

“L’ansia di partire con il numero 1 sulle strade di casa ha pesato almeno quanto l’emozione di correre in Sardegna - ha spiegato Sergio Farris - Abbiamo testato la macchina in vista delle prossime uscite, senza correre rischi estremi, soprattutto contro un avversario esperto come Musti.”

“Siamo contenti del terzo posto che abbiamo cercato e voluto - sono le parole di Walter Pierangioli - Una gara sofferta per noi, perché sen-

maggio 2023 | GuidACI 49
Sfortunato Matteo Luise, insieme con Melissa Ferro, che ad un passo dal traguardo ha dovuto cedere il bronzo a Pierangioli per problemi al cambio della sua Ritmo 130 Abarth

za le noie tecniche avute avremmo potuto fare di più. Abbiamo cercato di risolvere i problemi al meglio e siamo riusciti ad ottenere questo risultato ed un successo in prova.” Soddisfatti dalla loro gara Beniamino Lo Presti e Claudio Biglieri che, con la Porsche 911 Sc, hanno ottenuto il secondo posto di 3° Raggruppamento, quanto desideravano, con il sesto nella generale. Terza piazza di raggruppamento per Marc e Stephanie Laboisse su Porsche 911. Poco proficua la gara di Natale Mannino solo quarto per via di un guaio tecnico sulla sua Porsche. Hanno rimontato fino al 7° posto gli ungheresi Laszlo e Edit Mekler sulla ammirata Lancia Rally 037, con cui hanno chiuso terzi di 4° Raggruppamento, precedendo i toscani Riccardo Mariotti e Sandro Sanesi su Ford Sierra Cosworth,

scivolati dalla 4^ in 6^ per una foratura conseguente ad un’uscita di strada.

Hanno completato il podio di 2° Raggruppamento i siciliani Nicola Tricomi e Giuseppe Lusco con la Porsche 911 con cui hanno chiuso noni. Alessandro Bottazzi ed Ilaria Magnani hanno completato la top ten con l’Opel Corsa con cui hanno primeggiato nella classe A/1600. Successo casalingo per Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano in classe A1300 sulla sempre pepata Peugeot 205 Rallye mentre il fratello Pietro Pes di San Vittorio è salito per secondo sul podio di A2000 con l’Opel Kadett condivisa con Veronica Cottu, alle spalle dei primi, Pierucci - Buonamano su Volkswagen Golf GTI. Ottima terza piazza di 1° Raggruppamento per Massimo Giuliani e Claudia Sora,

sulla intramontabile Lancia Fulvia Rally 1.3 HF, in gara con i colori della Scuderia Palladio Historic. Purtroppo sono stati costretti a fermarsi già sulla prima prova speciale Tiziano Nerobutto e Giulia Zanchetta che con la loro Golf Gti puntavano ad un piazzamento di rilievo.

Al Team Bassano, sbarcato in forze in Costa Smeralda, il primo posto nella speciale graduatoria riservata alle scuderie. Un tassello importante per comporre il mosaico che a fine anno consegnerà lo scudetto tricolore. Festeggiatissimo in Costa Smeralda il due volte campione del mondo rally, Miki Biasion, ospite degli organizzatori assieme a Markku Alen. Il vicepresidente di ACI Vicenza ha fatto da apripista al volante di una Lancia 037, gara che vinse con la vettura torinese sponsorizzata Totip nel 1983, anno in cui si aggiudicò sia il titolo europeo sia quello tricolore.

Classifica generale: 1 Musti - Benenti (Porsche Carrera RS) in 1h10’11”6; 2 Farris - Pirisinu (Porsche 911 SC) a 59”4; 3 Pierangioli - Salis (Ford Sierra Cosworth) a 2’42”3; 4 De Bellis - Soriani (Porsche 911 SC) a 3’32”2; 5 Nucera - Ghibellini (Porsche Carrera RS) a 4’31”9.

Classifiche di Raggruppamento:

1° Raggr.: 1 Parisi - D’Angelo (Porsche 911) in 1h19’20”8; 2 Palmieri - Zambiasi (Porsche 911) a 28”9; 3 Giuliani - Sora (Lancia Fulvia Rally 1.3 HF) a 2’51”1.

2° Raggr.: 1 Musti - Benenti (Porsche Carrera RS) in 1h10’11”6; 2 Nucera - Ghibellini (Porsche Carrera RS) a 4’31”9; 3 Tricomi - Lusco (Porsche 911 RS) a 7’26”6.

3 Raggr.: 1 De Bellis - Soriani (Porsche 911 SC) in 1h13’43”8; 2 Lo Presti - Biglieri (Porsche 911 SC) a 1’08”3; 3 Laboisse - Laboisse (Porsche 911 SC) a 4’40”1.

1 Raggr.: 1 Farris - Pirisinu (Porsche 911 SC) in 1h11’11”0; 2 Pierangioli - Salis (Ford Sierra Cosworth) a a1’42”9; 3 Mekler - Mekler (Lancia rally 037) a 3’45”1.

50 GuidACI | maggio 2023

Droandi-Fornasiero

prendono subito il largo nel Trofeo A112 Abarth

I toscani hanno dominato il rally vincendo ben sei speciali. Fatale a molti concorrenti la prima PS

■ Gara incredibile il Costa Smeralda riservato al Trofeo A112 Abarth Yokohama promosso dal Team Bassano. La prima prova speciale, infatti, ha dato un’impronta decisiva al rally, provocando ben cinque ritiri tra i quali almeno tre da parte di equipaggi che i pronostici davano in lizza per il podio. I toscani Ivo Droandi e Carlo Fornasiero sono stati bravi a non farsi prendere dalla frenesia pur sfruttando tutta la

potenza della loro berlinetta. Partiti con il piede giusto, hanno lasciato la concorrenza indietro aumentando progressivamente il vantaggio grazie all’en plein di quattro prove vinte su quattro della prima tappa, chiusa con oltre 1’ di vantaggio su Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras e più di 2’ su Francesco Mearini e Massimo Acciai.

Nella seconda frazione del rally Droandi non ha cambiato passo

nonostante il vantaggio e ha firmato anche le prime due speciali della domenica. Fuori classifica, Massimo Gallione e Laura Cattaneo, risolti i problemi della vettura, si sono tolti la soddisfazione di piazzare il doppio scratch nelle ultime due prove, stimolando anche Marco Melino e Andrea Sandrin, oltre ad Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro che hanno staccato tempi a loro consoni. Dall’Avo, invece, ha salutato la compagnia lasciando la posizione a Mearini che l'ha mantenuta saldamente sino alla fine. Grassi, per la prima volta, ha trovato il podio a portata di mano, nonostante il tentativo di rimonta di Tonetti. Al traguardo di Porto Cervo sono giunte undici delle quattordici vetture partite ma solo sei sono state ammesse nella classifica ufficiale che ha proclamato meritatamente Droandi e Fornasiero vincitori seguiti da Mearini-Acciai e Grassi-Figoni. In quarta posizione Nicola Tonetti e Mirko Valentino seguiti da Franco Beccherle e Roberto Benedetti che hanno perso qualche posizione a causa di una toccata all’anteriore nell’ultima prova del sabato. Completano la classifica assoluta i vicentini Giancarlo Nardi e Paola Costa.

All’arrivo sono transitati, fuori classifica, anche Fichera – Pagliaro, Melino – Sandrin, Gallione – Cattaneo, De Rosa Nolfi e Ribaldone – Zanone. Oltre al ritiro di Domenighi e Bionaz nella prima tappa, nella successiva si sono fermati Dall’Avo – Piras e Nocentini – Senigaglia.

maggio 2023 | GuidACI 51

Sartor-Rocca vittoria sul filo

Vigilia travagliata per la gara ma gli organizzatori sono riusciti a condurla regolarmente in porto

■ Nonostante le apprensioni della vigilia il Rally Bellunese 2023 è regolarmente giunto in porto e il bilancio finale non può che essere positivo.

La gara, giunta alla 37^ edizione, è stata vinta dall'equipaggio SartorRocca su Skoda Fabia. I due sono riusciti a battere con l'esiguo vantaggio di 3"3 la vettura gemella di Bernardi-Signor. Terza piazza per Bravi-Bertoldi (Hyundai i20) davanti a Pasa-Brugnaro (Skoda Fabia), Griso-De Guio e MenegattiRutigliano. I bassanesi Giampaolo Bizzotto-Sandra Tommasini, su Peugeot 208, hanno vinto il gruppo Rc4N davanti a De Barba-Piceno (Peugeot 208) staccati di 2.6 e a Rossetto-Polato (Opel Corsa) finiti a 44".5. Le consistenti fatiche organizzative del gruppo diretto da Achille “Brik” Selvestrel e dal suo vice Giancarlo Bogo, e di tutti i collaboratori, sono state ampiamente ripagate dagli unanimi consensi espressi dai concorrenti e dagli addetti ai lavori durante e al termine della manifestazione. Quest’anno essere arrivati al traguardo ha un valore più consistente che mai, non solo per Tre Cime Promotor, ma per la sopravvivenza stessa della cor-

sa. Inutile negare che, se per una qualsiasi ragione, ci fosse stato un altro stop, dopo quelli intermittenti degli anni passati, sulla lunga, splendida storia del Rally Bellunese si sarebbe mestamente scritta la parola fine.

L’impegno e l’orgoglio degli organizzatori sono stati premiati anche dalla vicinanza manifestata tangibilmente dalle amministrazioni comunali di Borgo Valbelluna e Limana e dalla popolazione che ha accolto con simpatia l’evento motoristico. Con fatica, tanta, ma con grande determinazione e riscontri oggettivi, si sono creati i presupposti per guardare al futuro con fiducia e spirito risollevato. Il Rally Bellunese 2023 ha tutto per trasformarsi nell’edizione della ripartenza della corsa nata nel lontano 1975. La prima edizione fu vinta da Leo Pittoni in coppia con "Fox" (Ida Cantarutti) su Alfetta Gtv.

Un ringraziamento, più che doveroso e sentito, la Tre Cime Promotor lo rivolge a quanti hanno lavorato dietro le quinte, con le parole del presidente Selvestrel: “Sarebbe bello poter nominare tutti coloro che, in varie forme, ci hanno sostenuto e spronato ad andare avanti, ma ovviamente non è possibile. Non è stato facile, però ci siamo riusciti. Condividiamo la gioia per questo traguardo raggiunto con tutti, ma proprio tutti quelli che, anche con una semplice pacca sulla spalla ci sono stati accanto. Grazie!”.

GRUPPO RC3N e Classe S1600:

1. Bulfon-Prizzon, Renault Clio S1600, in 48.39.0; 2. Bearzi-Chialina, Renault Clio S1600, a 33.7. GRUPPO RC4N: 1. Bizzotto-Tommasini, Peugeot 208, in 47.44.2; 2. De Barba-Piceno, Peugeot 208, a 2.6; 3. Rossetto-Polato, Opel Corsa, a 44.5.

RALLY DEL BELLUNESE
CLASSIFICA 1 Sartor-Rocca Fabia in 43.46.9 2 Signor-Bernardi Fabia a 3.3 3 Bravi-Bertoldi Hyundai j20 a 22.0 4 Pasa-Brugnaro Fabia a 1.25.6 52 GuidACI | maggio 2023

Automobile Club Vicenza

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Cinque secondi di troppo Menegatti sfiora l'oro sulle prove dolomitiche

Assecondato

da Nicola Rutigliano il pilota di Zanè non è riuscito a soffiare il primo posto al trentino Zanolli vincitore della gara con una Skoda Fabia in coppia con Denis Pozzo. Terza piazza per Daprà-Conci

■ La seconda edizione del Dolomiti Brenta Rally, con partenza ed arrivo ad Andalo, ha registrato il successo di Alessandro Zanolli in coppia con Denis Pozzo su Skoda Fabia R5.

Per il driver trentino è stato il coronamento di un percorso lungo e travolgente, condiviso con il navigatore pordenonese (ma roncegnese d'adozione). Zanolli nei due giorni di competizione ha ottenuto il miglior tempo in tre delle sette prove speciali in programma, firmando il suo primo successo rallistico al secondo tentativo. Dopo tante gare in salita in cui ha avuto modo di mostrare il suo enorme talento, il pilota trentino ha spremuto la sua vettura fino ad issarsi

in vetta alla classifica. Al secondo posto, a pochi secondi, Paolo Menegatti e Nicola Rutigliano (Skoda Fabia Rally2 evo) con

all'attivo una vittoria di speciale. Terzo gradino per Matteo Daprà e Mattias Conci (Skoda Fabia Rally2 evo), che avrebbero potuto punta-

BRENTA RALLY
DOLOMITI
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re alla vetta senza una penalità di 10" per una partenza anticipata. Quarti i portacolori di ACI Vicenza

Alessandro Battaglin-Selena Pagliarini (Hyundai i20 R5), rallentati nel primo giro di prove da un assetto non ideale, seguiti da Pietro De Tisi-Ivan Gasparotto (Skoda Fabia Rally2 evo) e Maurizio Chiarani-Raffaele Gallorini (Skoda Fabia R5).

Il rally dolomitico, organizzato dalla Power Stage di Schio, ha esaltato Paolo Menegatti, in forma, solido e determinato al punto da giocarsi, fino all'ultima speciale, una vittoria assoluta che gli è sfuggita per poco più di cinque secondi.

Il pilota di Zanè, in gara con una Skoda Fabia Rally2 Evo di MS Munaretto ed affiancato da Nicola Rutigliano, era partito con il piede giusto già dal primo impegno cronometrato.

Nei seguenti c'è stato il deciso cambio di passo del vicentino, terzo tempo nelle prime due prove e secondo, a soli sei decimi dallo scratch, in una “Fai della Paganella” che lo confermava nel treno di testa.

L'acuto era ritardato solamente di

pochi chilometri: miglior parziale nella seconda “Val Lomasona” dove riusciva a ridurre il gap dai battistrada a poco più di tre secondi.

La lotta era sempre più serrata ma al portacolori di Jteam non bastavano altri due secondi tempi al controllo stop per poter compiere il sorpasso decisivo per l'alloro più prestigioso.

“Siamo partiti cauti – ha raccontato Menegatti – per il fondo viscido causato dalla neve e dalla pioggia. Poi abbiamo iniziato a spingere, vincendo una prova ed avvicinandoci al ritmo dei migliori. Abbiamo iniziato a "domare" la Skoda come piace a noi. Sono molto soddisfatto, tuttavia questo deve essere il punto di partenza per crescere ancora”.

Alessandro Battaglin su Hyundai i20 R5 curata da PR2 Sport, ha messo in bacheca il quarto assoluto. Alla vigilia puntava ad una medaglia di pregio.

“Mi piace un sacco correre con questa Hyundai – racconta Battaglin – ed anche il contesto del Dolomiti Brenta è di quelli che ti lasciano a bocca aperta. Al primo giro di prove abbiamo avuto

un problema ad un semiasse e ce lo siamo portati dietro, perdendo tempo prezioso. Nel secondo giro abbiamo migliorato ma eravamo ormai troppo lontani per recuperare sul podio. È stata comunque una gara positiva, abbiamo capito cosa non andava nell'assetto e siamo fiduciosi per il futuro. Miglioreremo strada facendo, ne sono sicuro, però siamo soddisfatti".

Ottavo assoluto Luca Ferri, rientrato dalla seconda edizione del Dolomiti Brenta Rally con le stesse sensazioni avute nelle ultime apparizioni. Il pilota di Arcugnano, al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo di Delta Rally ma per la prima volta con Nicolò Ventoso al suo fianco, è incappato in una toccata in una chicane.

“Staccando forte, per affrontare la chicane, sono arrivato lungo ed ho sbattuto sulle protezioni. L'auto sembrava non fermarsi più. Purtroppo mi ritrovo a vivere sempre lo stesso problema, ad ogni gara. Non sento l'avantreno sul volante quindi non riesco ad avere quella fiducia necessaria per spingere. Ad ogni curva non so mai quanto forte entrare quindi mi rendo con-

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to di essere troppo lento. Sento di non andare, di non avere ritmo e scorrevolezza quando guido, quindi non posso essere soddisfatto di un ottavo assoluto. Con questa vettura ho fatto fin troppe toccate per i miei gusti e ciò conferma che non è fatta per me. È la riprova delle mie sensazioni, non riesco a creare feeling. Il Dolomiti è una gara molto tecnica, ma ha dei trasferimenti troppo lunghi. Nelle inversioni dell'ultima prova mi sono divertito, dedicando al pubblico un bel po' di spettacolo. Sono arrivato sorridendo”.

Esordio nella classe regina anche per Christian Camazzola, alla destra di Michele Milani sulla Skoda Fabia Rally2 di Delta Rally, impegnati a prendere le misure, con qualche inciampo lungo il cammino, ad una vettura profondamen-

te diversa da quella abitualmente utilizzata. Qualche errore, nato dall'inesperienza sulla trazione integrale della macchina ceca, ha contribuito a delineare il dodicesimo di classe R5 - Rally2 con il quale hanno archiviato la trasferta trentina.

Da un debutto ad un altro con Roger Vardanega, in coppia con Samuele Pellegrino, che si è ritrovato tra le mani il volante di una Peugeot 208 Rally4, curata da La Marca Racing. Il portacolori della scuderia Rally Team di Rosà si è dichiarato felice per l'esperienza vissuta, gratificato dalla sesta piazza in classe Rally4. Gara test, in vista di prendere il largo per il Campionato italiano assoluto rally junior, per Matteo Doretto che, in coppia con Andrea Budoia su una Renault Clio Rally5

di PR2 Sport, dopo aver risolto un iniziale problema ai freni ha saputo mettere in campo una grinta da consumato campione, recuperando terreno e firmando tre delle ultime quattro speciali.

Il secondo in gruppo RC5N ed in classe Rally5 sono di buon auspicio per l'avvio del tricolore.

“All'inizio abbiamo avuto un piccolo problema ai freni – ha spiegato al traguardo Doretto – ed abbiamo perso un po' di tempo. Una volta risolto il tutto siamo incappati in un errore in una inversione. Abbiamo fatto manovra e si è spenta la vettura, perdendo una decina di secondi. Da quel momento siamo andati in crescita, vincendo tre delle ultime quattro prove disputate. Siamo arrivati secondi, grazie ad una vettura che, problema ai freni a parte, è andata molto bene. Team al top, sempre bravo a consigliarmi le giuste gomme da montare. Adesso siamo pronti per gettarci nella mischia del Campionato italiano junior che si aprirà con la Targa Florio nel primo weekend di maggio.”

Bella la lotta nella categoria Due ruote motrici. L’ha spuntata l’equipaggio composto da Cesare Rainer-Thomas Moser (Renault Clio R3). La battaglia con il veronese Stefano Strabello (Peugeot 208 Rally4), navigato da Sara Montavoci, si è risolto negli ultimi metri: il divario fra i due era di appena 4"2, con Rainer che proprio nella penultima prova era riuscito a scavalcare l'avversario che lo aveva beffato in quella precedente. L'ultima speciale, della verità, ha confermato la situazione, con il trentino di altri sei decimi davanti al veronese.

Soddisfatti gli organizzatori a capo della Power Stage di Schio. Il team, con questa seconda edizione, ha consolidato il forte rapporto con il territorio e le sue amministrazioni, le quali hanno sostenuto l'evento con la rafforzata idea che possa essere un vero veicolo promozionale mediante il motorsport.

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Limena (PD),Via Breda 16/18, Tel. 049 884 8999

Gabriel Moretto “brucia” i tempi è già pronto per le auto

Il quindicenne pilota del Redder Racing Team

Challenge

■ Inizio di stagione a tutto gas per Gabriel Moretto. Il quindicenne portacolori del Redder Racing Team conferma tutte le sue qualità anche nel passaggio dalla categoria Junior alla super performante Senior dove si raggruppano i piloti di maggiore età e di più ampia esperienza agonistica.

Nelle prime due gare del Campionato Italiano Easykart, nella “classe regina” – la BMB Challenge - Moretto si conferma essere un debuttante senza timori reverenziali, sempre velocissimo e, come nelle passate stagioni, vero specialista delle qualifiche.

Sono infatti sue le prime due pole-

KART
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è sul podio della classifica del BMB
con un inizio di campionato che l’ha visto conquistare due secondi posti oltre a due pole-position

position del 2023, prologo dei due secondi posti in gara che lo lanciano già ai vertici della classifica generale del Trofeo.

“La classe BMB Challenge è davvero impegnativa – racconta il giovanissimo e talentuoso pilota - non solo per la maggior potenza espressa da questi motori da 125cc, ma anche per l’impatto generale sulla preparazione fisica. Gli pneumatici, poi, sono molto performanti e sono aumentate le accelerazioni laterali. Se non bastasse, oltre a questo, mi ritrovo a confrontarmi con piloti maggiorenni, già conoscitori della categoria e con un ampio bagaglio

di esperienza alle spalle. Sotto il profilo tecnico non siamo ancora al top delle conoscenze del mezzo, sia nello sfruttamento delle gomme, come anche nella gestione del motore, per cui fino ad oggi non ho ancora potuto esprimere il 100% del mio potenziale.

Mi trovo però al secondo posto della classifica generale e questo mi dà ulteriore motivazione per raggiungere i miei obiettivi. Ecco, spero arrivi presto la prima vittoria anche in questa categoria.” Gabriel Moretto ha in programma per quest’anno i primi test nelle auto da corsa, che inizieranno presumibilmente

nel corso del mese di giugno: “Non vedo l’ora di provare in pista la mia prima auto – ci dice – Parteciperò al progetto giovani piloti di ACI sotto la guida di una scuola federale e seguito da istruttori qualificati. Con l’applicazione e la mia determinazione, un po’ alla volta, spero di poter confermare la mia velocità anche nel campo automobilistico” Nel frattempo Gabriel Moretto sarà impegnato a metà maggio nel terzo round del trofeo BMB Challenge che si correrà al circuito di Viterbo. La gara sarà di fondamentale importanza, mettendo in palio punti doppi per la classifica.

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MOTORI

Il Panda Raid dalla Spagna all’Africa una sfida di solidarietà

Al via della corsa, partita il 28 aprile da Almeria, anche due equipaggi targati Bassano Rally Racing e Scuderia Palladio: non solo una gara di regolarità, ma anche l’occasione di portare aiuti alle popolazioni locali e, in particolare, ai bambini

■ “Una macchina, due persone e via. La vecchia Panda è quella roba lì. Riporta a quando si era giovani e la felicità era una cosa semplice. Niente telefonini, navigatori, gente attaccata ai social. Si stava bene così, spontanei, genuini, liberi, una vita che ormai è solo un ricordo cui si ripensa con nostalgia, perché le esperienze più belle sono quelle fatte con poche risorse, tecnologia al minimo e molta incertezza.

Il Panda Raid quest’anno si é svolto dal 28 aprile al 6 maggio 2023. Un percorso attraverso sei tappe su piste sabbiose da Almeria a Marrakech senza strumentazioni

AVVENTURA
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sofisticate, solo bussola, roadbook e intuizione. Uno spirito che, per l’essenzialità dei mezzi, riporta alla memoria la Parigi-Dakar e la passione per l’avventura più autentica. Il merito principale del raid è rendere accessibile un sogno: quello di vivere un’esperienza racing tra sabbia e sterrati, unendo il viaggio e la sfida, lo stress e le soddisfazioni sulle quinte di un paesaggio indimenticabile.

Viveri, carburante, utensili, tende: l’indispensabile è tutto caricato sulla Panda, l’utilitaria Fiat disegnata da Giugiaro nel 1980, protagonista di questo raid dedicato, che ha radunato in Spagna alla partenza circa trecentocinquanta partecipanti che hanno attraversato 3.000 chilometri di piste africane spesso sabbiose, caricando le quattro cose che servono senza esagerare. In questo modo si assapora la sfida.

Panda Raid è una gara di regolari-

tà. I partecipanti sono stati divisi in più gruppi. Lo spirito di Panda Raid è di reciproco soccorso. L’organizzazione, per favorire il metodo vecchia scuola, con etica, piacere di condividere e arrivare tutti insieme alla meta, impone l’aiuto tra equipaggi e in questo modo le situazioni di stallo si risolvono col cameratismo, aiutandosi con una spinta di gruppo. Poi la sera c’è molto senso di aggregazione. Si monta la tenda vicino alla propria macchina e si dà un’occhiata al roadbook del giorno seguente.

Non solo divertimento, ma anche solidarietà. Oltre che una grande avventura, Panda Raid è anche e soprattutto una gara di solidarietà che porterà degli aiuti umanitari a quelle popolazioni che, vivendo ai limiti della civiltà, fanno fatica ad accedere a quei beni che per noi sono di uso talmente comune da non curarcene nemmeno. A bordo delle già stracariche Panda, infat-

ti, materiale scolastico, giocattoli e abbigliamento da donare ai bambini delle popolazioni sub-sahariane che vivono nei villaggi attraversati dalla manifestazione”.

Questa descrizione, che si trova nel sito ufficiale di Panda raid, riassume lo spirito di una corsa diversa da tutte le altre e dal fascino tutto speciale.

Una gara che, anche quest’anno, ha parlato vicentino e bassanese con due equipaggi al via.

Uno di questi è quello composto da Paolo Grandesso, vice presidente di Bassano Rally Racing e di Erika Toniolo, segretaria della scuderia. L’equipaggio del BRR Team, con il patrocinio dell’ACI Vicenza grazie alla passione sconfinata del presidente Luigi Battistolli, si é presentato con una Fiat Panda 4x4 ex Anas, preparata dalle autofficine bassanesi Eleven e Scomazzon.

“Panda Raid è una competizione unica nel suo genere – spiega

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Grandesso – con tracciato in stile cross country, forte connotazione vintage nel suo complesso e obiettivi di solidarietà che vanno ben oltre la particolare assistenze e condivisione agonistica tra i partecipanti. Ci ha colpito, infatti, l’aspetto umanitario poiché l’organizzazione della corsa, in accordo con le associazioni locali, devolve una parte della quota di iscrizione per contribuire alla realizzazione di importanti progetti. Inoltre gli stessi concorrenti portano con sé dei doni e noi abbiamo fatto scorta di vario materiale, tra cui quaderni,

colori, ecc., da dare ai bambini delle zone più disagiate. Un grazie particolare, quindi, agli sponsor che ci sostengono in questo raid, Brotter Srl, Guzzo Trasporti, Edil Munarolo, Colpo Snc e HPRC – Plaber”. E non nuova ad iniziative del genere la Scuderia Palladio Historic è tra i sostenitori di un equipaggio formato da due giovani vicentini, Nicola De Munari e Luca Bogoni. “Assieme all’amico Luca Bogoni –racconta il ventiseienne De Munari – accomunati dalla voglia di avventura e di vivere esperienze forti e indimenticabili abbiamo deciso

di partecipare al Panda Raid formando il Team Panda Life Adventure. Dopo una prima analisi e ricerca abbiamo acquistato una Fiat Panda 4x4 del 1995 che abbiamo preparato per partecipare a questo evento”.

Il progetto è sostenuto anche dalla Scuderia Palladio Historic con l’importante contributo del presidente Mario Mettifogo, che ha provveduto alla revisione e alla preparazione del mezzo. I ricambi necessari per l'auto sono stati forniti da "Emporio dell'auto Angero S.a.S." di San Bonifacio mentre i sei pneumatici necessari per affrontare la gara provengono da "Baron Gomme" di Vicenza.

Allo scopo ludico si somma anche quello rivolto al sociale visto che il progetto vuole contribuire a sostenere l'Associazione Energia e Sorrisi di Altavilla Vicentina, attiva nel mondo dei rally motociclistici che si occupa di portare aiuti umanitari (vestiti, materiale didattico, cibo e farmaci) alle popolazioni povere, in particolare del Nord Africa e dell'Est Europa.

Lo scorso 25 marzo al Birrificio Lucky Brews di Vicenza De Munari e Bogoni hanno presentato il progetto e la vettura ad amici e sostenitori, illustrando in particolare l’aspetto sociale e umanitario della loro “impresa”.

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