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Cinque secondi di troppo Menegatti sfiora l'oro sulle prove dolomitiche

Assecondato

da Nicola Rutigliano il pilota di Zanè non è riuscito a soffiare il primo posto al trentino Zanolli vincitore della gara con una Skoda Fabia in coppia con Denis Pozzo. Terza piazza per Daprà-Conci

■ La seconda edizione del Dolomiti Brenta Rally, con partenza ed arrivo ad Andalo, ha registrato il successo di Alessandro Zanolli in coppia con Denis Pozzo su Skoda Fabia R5.

Per il driver trentino è stato il coronamento di un percorso lungo e travolgente, condiviso con il navigatore pordenonese (ma roncegnese d'adozione). Zanolli nei due giorni di competizione ha ottenuto il miglior tempo in tre delle sette prove speciali in programma, firmando il suo primo successo rallistico al secondo tentativo. Dopo tante gare in salita in cui ha avuto modo di mostrare il suo enorme talento, il pilota trentino ha spremuto la sua vettura fino ad issarsi in vetta alla classifica. Al secondo posto, a pochi secondi, Paolo Menegatti e Nicola Rutigliano (Skoda Fabia Rally2 evo) con all'attivo una vittoria di speciale. Terzo gradino per Matteo Daprà e Mattias Conci (Skoda Fabia Rally2 evo), che avrebbero potuto punta- re alla vetta senza una penalità di 10" per una partenza anticipata. Quarti i portacolori di ACI Vicenza

Alessandro Battaglin-Selena Pagliarini (Hyundai i20 R5), rallentati nel primo giro di prove da un assetto non ideale, seguiti da Pietro De Tisi-Ivan Gasparotto (Skoda Fabia Rally2 evo) e Maurizio Chiarani-Raffaele Gallorini (Skoda Fabia R5).

Il rally dolomitico, organizzato dalla Power Stage di Schio, ha esaltato Paolo Menegatti, in forma, solido e determinato al punto da giocarsi, fino all'ultima speciale, una vittoria assoluta che gli è sfuggita per poco più di cinque secondi.

Il pilota di Zanè, in gara con una Skoda Fabia Rally2 Evo di MS Munaretto ed affiancato da Nicola Rutigliano, era partito con il piede giusto già dal primo impegno cronometrato.

Nei seguenti c'è stato il deciso cambio di passo del vicentino, terzo tempo nelle prime due prove e secondo, a soli sei decimi dallo scratch, in una “Fai della Paganella” che lo confermava nel treno di testa.

L'acuto era ritardato solamente di pochi chilometri: miglior parziale nella seconda “Val Lomasona” dove riusciva a ridurre il gap dai battistrada a poco più di tre secondi.

La lotta era sempre più serrata ma al portacolori di Jteam non bastavano altri due secondi tempi al controllo stop per poter compiere il sorpasso decisivo per l'alloro più prestigioso.

“Siamo partiti cauti – ha raccontato Menegatti – per il fondo viscido causato dalla neve e dalla pioggia. Poi abbiamo iniziato a spingere, vincendo una prova ed avvicinandoci al ritmo dei migliori. Abbiamo iniziato a "domare" la Skoda come piace a noi. Sono molto soddisfatto, tuttavia questo deve essere il punto di partenza per crescere ancora”.

Alessandro Battaglin su Hyundai i20 R5 curata da PR2 Sport, ha messo in bacheca il quarto assoluto. Alla vigilia puntava ad una medaglia di pregio.

“Mi piace un sacco correre con questa Hyundai – racconta Battaglin – ed anche il contesto del Dolomiti Brenta è di quelli che ti lasciano a bocca aperta. Al primo giro di prove abbiamo avuto un problema ad un semiasse e ce lo siamo portati dietro, perdendo tempo prezioso. Nel secondo giro abbiamo migliorato ma eravamo ormai troppo lontani per recuperare sul podio. È stata comunque una gara positiva, abbiamo capito cosa non andava nell'assetto e siamo fiduciosi per il futuro. Miglioreremo strada facendo, ne sono sicuro, però siamo soddisfatti".

Ottavo assoluto Luca Ferri, rientrato dalla seconda edizione del Dolomiti Brenta Rally con le stesse sensazioni avute nelle ultime apparizioni. Il pilota di Arcugnano, al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo di Delta Rally ma per la prima volta con Nicolò Ventoso al suo fianco, è incappato in una toccata in una chicane.

“Staccando forte, per affrontare la chicane, sono arrivato lungo ed ho sbattuto sulle protezioni. L'auto sembrava non fermarsi più. Purtroppo mi ritrovo a vivere sempre lo stesso problema, ad ogni gara. Non sento l'avantreno sul volante quindi non riesco ad avere quella fiducia necessaria per spingere. Ad ogni curva non so mai quanto forte entrare quindi mi rendo con- to di essere troppo lento. Sento di non andare, di non avere ritmo e scorrevolezza quando guido, quindi non posso essere soddisfatto di un ottavo assoluto. Con questa vettura ho fatto fin troppe toccate per i miei gusti e ciò conferma che non è fatta per me. È la riprova delle mie sensazioni, non riesco a creare feeling. Il Dolomiti è una gara molto tecnica, ma ha dei trasferimenti troppo lunghi. Nelle inversioni dell'ultima prova mi sono divertito, dedicando al pubblico un bel po' di spettacolo. Sono arrivato sorridendo”.

Esordio nella classe regina anche per Christian Camazzola, alla destra di Michele Milani sulla Skoda Fabia Rally2 di Delta Rally, impegnati a prendere le misure, con qualche inciampo lungo il cammino, ad una vettura profondamen- te diversa da quella abitualmente utilizzata. Qualche errore, nato dall'inesperienza sulla trazione integrale della macchina ceca, ha contribuito a delineare il dodicesimo di classe R5 - Rally2 con il quale hanno archiviato la trasferta trentina.

Da un debutto ad un altro con Roger Vardanega, in coppia con Samuele Pellegrino, che si è ritrovato tra le mani il volante di una Peugeot 208 Rally4, curata da La Marca Racing. Il portacolori della scuderia Rally Team di Rosà si è dichiarato felice per l'esperienza vissuta, gratificato dalla sesta piazza in classe Rally4. Gara test, in vista di prendere il largo per il Campionato italiano assoluto rally junior, per Matteo Doretto che, in coppia con Andrea Budoia su una Renault Clio Rally5 di PR2 Sport, dopo aver risolto un iniziale problema ai freni ha saputo mettere in campo una grinta da consumato campione, recuperando terreno e firmando tre delle ultime quattro speciali.

Il secondo in gruppo RC5N ed in classe Rally5 sono di buon auspicio per l'avvio del tricolore.

“All'inizio abbiamo avuto un piccolo problema ai freni – ha spiegato al traguardo Doretto – ed abbiamo perso un po' di tempo. Una volta risolto il tutto siamo incappati in un errore in una inversione. Abbiamo fatto manovra e si è spenta la vettura, perdendo una decina di secondi. Da quel momento siamo andati in crescita, vincendo tre delle ultime quattro prove disputate. Siamo arrivati secondi, grazie ad una vettura che, problema ai freni a parte, è andata molto bene. Team al top, sempre bravo a consigliarmi le giuste gomme da montare. Adesso siamo pronti per gettarci nella mischia del Campionato italiano junior che si aprirà con la Targa Florio nel primo weekend di maggio.”

Bella la lotta nella categoria Due ruote motrici. L’ha spuntata l’equipaggio composto da Cesare Rainer-Thomas Moser (Renault Clio R3). La battaglia con il veronese Stefano Strabello (Peugeot 208 Rally4), navigato da Sara Montavoci, si è risolto negli ultimi metri: il divario fra i due era di appena 4"2, con Rainer che proprio nella penultima prova era riuscito a scavalcare l'avversario che lo aveva beffato in quella precedente. L'ultima speciale, della verità, ha confermato la situazione, con il trentino di altri sei decimi davanti al veronese.

Soddisfatti gli organizzatori a capo della Power Stage di Schio. Il team, con questa seconda edizione, ha consolidato il forte rapporto con il territorio e le sue amministrazioni, le quali hanno sostenuto l'evento con la rafforzata idea che possa essere un vero veicolo promozionale mediante il motorsport.

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