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Il 22 maggio torna "Bollicine elettriche"

Secondo appuntamento per l’evento ideato da "Andiamo elettrico" in collaborazione con Elevator

Innovation Hub e Caval Service per avvicinare la comunità alla mobilità ecosostenibile

■ E’ in programma lunedì 22 maggio, con inizio alle ore 17.30, il secondo appuntamento con “Bollicine elettriche”, il format ideato da “Andiamo elettrico” in collaborazione con Elevator Innovation Hub (ndr. polo tecnologico di Vicenza che guarda ai progetti di innovazione) e Caval Service per avvicinare la comunità alla mobilità ecosostenibile e all’economia circolare attraverso una serie di incontri in cui i principali attori del mondo accademico, istituzionale, imprenditoriale e di servizi portano i loro progetti ed esperienze.

A fine marzo è “andata in onda” la prima puntata che ha visto al tavolo dei relatori illustri ospiti in una tavola rotonda moderata dal noto giornalista Rai Giuseppe Gioia e presentata da Carlo Valente, giornalista e founder di “Andiamo Elettrico”.

Tanti i temi trattati, a volte visti con posizioni contrapposte, che hanno preso il via dal voto della Commis- sione europea di mettere al bando, dal 2035, la produzione di autoveicoli con motore endotermico.

“ACI difende la posizione dell’automobilista, la fascia più colpita dalle decisioni europee – ha esordito Luigi Battistolli, presidente di ACI Vicenza – Bisogna, infatti, tener conto dei numeri. L’inquinamento deriva dal parco macchine datato: una vettura Euro 1 inquina 28 volte di più di dell’Euro 6. Ben venga, comunque, la mobilità elettrica e ben vengano, soprattutto, i supporti che aiutano questa transizione. Un esempio? Il Belgio incentiva con 9000 euro il cambio d’auto per passare all’elettrico”.

Chiamato in causa sul tema del mercato la parola è passata a Vit- torino Bisson, presidente dei Concessionari di Vicenza nonché di Bisson Auto: “Abbiamo lavorato per il passaggio all’elettrico ed é un cambio a cui ci stiamo preparando da tempo, che comporta tra le altre cose un differente rapporto con i clienti per il quale c’è bisogno di una formazione molto approfondita. E’ tuttavia un viaggio eccitante, che dobbiamo interpretare in maniera umile cercando di esprimere al meglio il nostro dna. Proprio nel cambiamento assumeremo un ruolo sempre più importante”.

Il vice sindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron ha puntato l’attenzione su Vicenza: “Siamo tra le città che investono di più – ha dichiarato - C’erano pochissime colonnine di ricarica mentre, nei prossimi mesi, arriveremo a 90. Certo, c’è ancora tanto da fare anche dal punto di vista culturale, per pensare ad una mobilità elettrica soprattutto nei nostri centri storici. Personalmente sono convinto che, nel prossimo futuro, gli spostamenti diventeranno condivisi, offrendo una serie di servizi che si costruiscono assieme. Ed è compito dell’amministrazione comunale assolvere questi impegni”.

Giorgio Conte, presidente di AGSM AIM Smart Solutions, ha aperto il suo intervento con una provocazione: “Perché siamo fanalini di coda in Europa nella mobilità elettrica? La burocrazia ci impedisce di dotarci di un servizio all’altezza. Per quanto ci riguarda installeremo 450 nuovi punti di ricarica tra Verona e Vicenza con un investimento di 2 milioni di euro a fronte delle sollecitazioni delle amministrazioni comunali per rispondere alle nuove esigenze”.

Gary Fabris, responsabile del Gruppo Veicoli Elettrici di Confindustria ANCMA, ha spostato il discorso sulle due ruote: “In Italia si vendono quattro biciclette muscolari contro una elettrica mentre in Europa il rapporto é del 50 per cento. Si parla di numeri importanti, con un fatturato di 2 miliardi di euro, in cui il Veneto fa la parte del leone, tra le province di Vicenza, Treviso, Padova e Rovigo. Poi c’è la componentistica, con 40.000 persone coinvolte in maniera diretta o indiretta. Senza dimenticare il cicloturismo con i suoi 5 miliardi di euro di fatturato. E se ci fossero più piste ciclabili si potrebbe fatturare 8 volte di più”.

Tommaso Gecchelin, founder di Next Future Transportation, ha presentato la novità di un minibus elettrico modulare, che si può comporre a seconda delle esigenze: “Il cuore dell’ innovazione sta nella modularietà” ha sottolineato, rivelando come l’idea sia piaciuta niente meno che allo sceicco di Dubai sposandola per una città in continua evoluzione.

Sonia Poletto, private banker di Banca Fideuram Vicenza ha ribadito come i temi trattati possano essere importanti nelle scelte di investimento.

Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia, ha rimarcato il passaggio che si sta vivendo: “Le sfide sono enormi, le direttrici abbastanza definite e la mobilità privata é destinata all’elettrico anche se la strada é ancora lunga. Le infrastrutture ci sono, c’è però bisogno di norme chiare. Inoltre, un passo fondamentale sarà quello del riciclo delle batterie: i produttori sono responsabili, quindi sono già previsti piani di reciclo. Bisogna poi investire per l’alta potenza che abbrevia i tempi di ricarica. L’elettrico, inoltre, deve riguardare non solo la mobilità urbana, ma anche quella extra urbana”.

Ferma la posizione di Plinio Vanini, presidente del Gruppo Autotorino: “Questo é il momento giusto per mettersi in discussione – ha dichiarato – Personalmente sono per la neutralità tecnologica e sono contro le scelte lapidarie europee. Bisogna che l’Europa vada di concerto con le esigenze di ogni paese. In Italia, ad esempio, l’elettrico riguarda il 4% del mercato, che é davvero nulla. Se l’automobile é accessibile a tutti é democratica. Gli incentivi servono solo se a brevissimo raggio. E serve un piano di defiscalizzazione seria. Poi, per quanto mi riguarda, non sono d’accordo con il car-sharing perché non ha funzionato come si pensa- va”.

Matteo Pozzi, presidente di Elevator Innovation Hub, ha ribadito il supporto alle iniziative che comportano rischio come prevede l’innovazione: “Bisogna creare un terreno fertile per chi guarda al futuro”.

Nuovo giro di interventi. Luigi Battistolli ha sottolineato come oggi pensare solo all’elettrico, visti i numeri, non sarebbe democratico: “Devono diminuire i costi e, forse, l’idrogeno può essere l’altra alternativa da percorrere. Come ACI ci preoccupa la fascia debole della popolazione: oggi di 600000 auto, 2500 sono elettriche, 18.000 ibride e le altre con motore tradizionale”. L’altro problema riguarda gli incentivi: “Sono molto brevi e di solito escludono il 90% delle auto elettriche – ha spiegato Vittorino Bisson - Nel prossimo futuro il prezzo delle auto tenderà a scendere e nel 2030 un 40% dei veicoli sarà elet- trico”.

Matteo Celebron ha illustrato come le domeniche ecologiche servano principalmente a far vivere meglio il centro delle nostre città e non per combattere l’inquinamento.

“E’ fondamentale lavorare sulle politiche da mettere in campo e sulla cultura di mobilità, non rincorrendo il facile consenso. Non bastano solo le energie rinnovabili, serve una visione di politica europea”.

Gli ha fatto eco Giorgio Conte: “Bisogna mettersi d’accordo sulle criticità e sugli obiettivi da raggiungere. Non innamoriamoci solo di una tecnologia. Ad esempio, considerando anche il numero dei ciclisti, occorre fluidificare il traffico e mettere in sicurezza chi sceglie le due ruote per gli spostamenti”.

Tommaso Gecchelin ha osservato che l’uso di biciclette e monopattini cala quando piove.

Sonia Poletto ha aggiunto che economia circolare vuol dire far circo- lare le idee cercando di avere una visione d’insieme.

Stefano Sordelli ha replicato che l’Europa garantisce la neutralità tecnologica: “Ci sono 110 mila punti di ricarica pubblica contro i 36.000 dell’Italia”.

Contro corrente Plinio Vanini: “Non si può dare dell’ignorante a chi acquista un’auto – la sua provocazione – basti pensare che con un diesel si possono percorrere 940 chilometri. L’industria dovrà dare delle risposte al consumatore tenendo conto delle sue esigenze. Bisognerà creare una cabina di regia vera per traghettare la transizione, avendo la capacità di riconoscere se il prodotto é sbagliato. Perché alla fine deve vincere il consumatore”.

Applausi per tutti ed appuntamento a lunedì 22 maggio quando, tra gli ospiti, ci sarà anche il vice presidente di ACI Vicenza, il conte Stefano Marzotto.

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