Bilancio di Sostenibilità 2023

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2023 Bilancio di Sostenibilità

Innovativi per tradizione
Innovativi per tradizione

Gentili Stakeholder,

la mission di ACI Informatica racchiude sviluppo e sostenibilità in un valore unico, un binomio di componenti concomitanti ed imprescindibili. L’impegno di supportare il Paese al fianco di ACI come P.A. attiva nel processo di trasformazione, innovazione e digitalizzazione si concretizza infatti attraverso soluzioni, modelli, strategie e servizi per la mobilità sostenibile, con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita dei cittadini di oggi e delle generazioni future. Un commitment convinto e trasparente che si riflette nella profonda integrazione della strategia industriale con quella di sostenibilità, per far muovere il Paese con semplicità, come indicato testualmente nella vision.

In questo contesto si colloca il disegno di una strategia efficace e al passo coi tempi, di supporto primario all’azionista e al Paese, e l’analisi di impatti, rischi ed opportunità per lo sviluppo sostenibile. Il modello di business è orientato a trasformare, attraverso le attività gestite da ACI Informatica, le risorse di input (ambientali, sociali, economiche e di governance) per creare valore in favore degli stakeholder e del Paese nel breve, medio e lungo termine.

Grazie alle sinergie tra le diverse aree di business, in una logica di innovazione, l’azienda offre il proprio contributo per limitare l’impatto ambientale, valorizzare le tematiche sociali, soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità e garantire elevati standard di sicurezza per i cittadini, i dipendenti e i fornitori.

Per tradurre questo impegno in un risultato concreto, ACI Informatica ha articolato un processo di analisi di materialità che si sviluppa in modo dinamico, coinvolgendo i propri stakeholder nella valutazione dei temi rilevanti per lo sviluppo sostenibile e per la rendicontazione delle performance. A questo proposito, nel corso del documento, si evincerà l’andamento positivo complessivo degli indicatori di sostenibilità relativi agli obiettivi dei sei capitali aziendali analizzati.

L’anno appena trascorso è stato caratterizzato dall’intreccio di conflitti geopolitici, cambiamenti climatici e crisi energetiche. Sullo sfondo, gli strascichi di una pandemia che sembra ormai superata, ma che ha profondamente segnato le abitudini e le aspettative della società e dell’economia, dimostrando tutti i limiti delle previsioni umane e la supremazia dello stakeholder silente, il cui nome è “natura”.

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In un contesto di cambiamento continuo ed incertezza sul futuro, il raggiungimento di risultati importanti non sarebbe possibile senza l’eccezionale contributo delle donne e degli uomini di ACI Informatica, che quotidianamente infondono nel loro lavoro competenza, responsabilità, dedizione ed impegno, e ai quali desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento.

Ringraziamo inoltre tutti i nostri stakeholder, per gli stimoli che ci forniscono a percorrere la strada dello sviluppo, e i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il determinante contributo alla crescita, auspicando un impegno sempre crescente verso obiettivi di successo sostenibile.

Buona lettura.

Il Direttore Generale, Ing. Mauro Minenna

Il Presidente, Ing. Angelo Sticchi Damiani

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| pagina 6 SOMMARIO Lettera agli Stakeholder 3 Introduzione e nota metodologica 9 CAP. 1 GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE 13 Sustainable Development Goals (SDGs) 14 L’analisi di materialità 15 Tabella di raccordo temi 16 CAP. 2 IL CAPITALE INTELLETTUALE 23 La storia 24 Mission e Vision 26 La strategia 26 Service Company 28 Il modello di lavoro 29 Il valore delle competenze 30 Trasparenza, etica e integrità 37 La gestione integrata dei rischi di impresa 40 La struttura di Governance 41 CAP. 3 IL CAPITALE FINANZIARIO 45 Creazione e distribuzione di valore 46 CAP. 4 IL CAPITALE INFRASTRUTTURALE E DIGITALE 49 Evoluzione IT in ottica sostenibile 50 Nuovi modelli e standard architetturali 50 Gestione e governance dei dati 52 L’innovazione tecnologica in ACI Informatica 55 Strumenti Digital e Mobile per la fruizione dei servizi 56 Il Polo tecnologico: Data Center e Control Room 59 L’infrastruttura di rete 64 Cybersecurity 64 Gli sviluppi della sostenibilità digitale 66
2023 _Sommario
Bilancio
pagina 7 | CAP. 5 IL CAPITALE NATURALE 71 Gestione Efficiente dell’Energia 72 Applicazione ESRS E1 – Cambiamento climatico 74 Gestione dei rifiuti e dei materiali pericolosi 78 L’indagine sugli spostamenti casa-lavoro 80 CAP. 6 IL CAPITALE SOCIALE E RELAZIONALE 85 Le relazioni con gli stakeholder 86 Il Green Public Procurement 90 La democrazia digitale 92 Lo sviluppo della mobilità sostenibile 100 La promozione della sicurezza stradale 104 Qualità, accessibilità e sicurezza dei servizi 108 CAP. 7 IL CAPITALE UMANO 113 La composizione dell’organico 114 Salute e sicurezza dei lavoratori 115 La parità di genere 117 La formazione del personale 120 Lo sviluppo delle risorse umane 123 Applicazione ESRS S1 – Forza lavoro propria 124 CAP. 8 PROSSIMI PASSI VERSO LA GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITÀ 129 La nuova regolamentazione sulla sostenibilità 130 Le iniziative di sostenibilità in corso e prossime azioni 132 Progetto di efficientamento energetico del building 134 Leadership al femminile 134 Dibattito su lavoro e Intelligenza Artificiale 135 La tecnologia a supporto della smart mobility 135 La governance della sostenibilità 136 La trasformazione del modello di business 136 L’allineamento della governance agli obiettivi di sostenibilità 138 Informazioni, disclosure e assurance sulla sostenibilità 140 GRI Content Index 142

Introduzione e nota metodologica

INTRODUZIONE E NOTA METODOLOGICA

Per il quinto anno ACI Informatica, in maniera spontanea e volontaria, misura il proprio impegno sui temi della sostenibilità con l’ambizioso proposito di mappare le iniziative intraprese rispetto ai Sustainable Development Goals (SDGs) individuati dalle Nazioni Unite come obiettivi inderogabili per il 2030.

Come partner tecnologico dell’Automobile Club d’Italia, ACI Informatica porta il valore dell’innovazione tecnologica e contribuisce con il proprio knowhow alla trasformazione digitale del Paese.

La sfida dell’innovazione e la continua rivoluzione del contesto ICT presentano scenari ed opportunità sempre nuovi e spingono ad un lavoro costante per lo sviluppo di nuove strategie, modelli, soluzioni e servizi per una mobilità sostenibile. In quest’ottica ACI Informatica, come impegno sociale espresso anche nella propria mission, offre il proprio contributo in favore del benessere dei cittadini di oggi e delle generazioni future.

Le iniziative presentate nel Report hanno lo scopo di illustrare come l’azienda sia parte attiva nel processo di trasformazione digitale che abilita il dialogo fra Pubbliche Amministrazioni ed interconnette infrastrutture materiali ed immateriali, rendendo interoperabili gli ecosistemi digitali che sostengono il mondo della mobilità. In ottica di razionalizzazione ed efficientamento, la collaborazione tra soggetti pubblici e privati che nel nostro Paese detengono dati, infrastrutture e sistemi si rivela fondamentale, al fine di integrare i servizi degli operatori del settore della mobilità migliorando infine la qualità del servizio per i cittadini.

Grazie a concrete iniziative formative e alla crescente attenzione riservata ai temi ESG, nel 2023 il Report sulla Sostenibilità si è evoluto, rafforzando la vista per Capitali ed approfondendo la dimensione della “sostenibilità digitale” che, nello specifico contesto dell’industria ICT, si affianca alle tradizionali tematiche ESG e definisce le modalità con cui si dovrà sviluppare la tecnologia affinché contribuisca alla creazione di un mondo migliore, sia rispetto alla sua natura, sia rispetto al suo ruolo strumentale verso ambiente, economia e società.

Il percorso di educazione ai temi della sostenibilità si accompagna ad un importante investimento nella formazione delle risorse, anche in vista dell’adozione delle note direttive europee che, nei prossimi anni, chiameranno ACI Informatica a perfezionare le metodologie di rendicontazione, con l’obiettivo di fornire un contributo di innalzamento dei livelli di sostenibilità in ottica di miglioramento continuo.

LE NOVITÀ DEL REPORT DI SOSTENIBILITÀ 2023 DI ACI INFORMATICA

Il Report di Sostenibilità 2023 è stato redatto in conformità ai GRI Standards, definiti nel 2016 dal Global Reporting Initiative (GRI), secondo l’opzione di rendicontazione “Core”. Quest’ultima edizione del Report, tuttavia, anticipa importanti cambiamenti, in linea con l’evoluzione del contesto normativo e delle politiche ESG (in primis la Corporate Sustainability Reporting Directive e la Tassonomia Europea), che saranno recepiti in misura crescente nei Bilanci degli anni a venire. Primo importante passo compiuto quest’anno verso la conformità del presente Report alla CSRD è l’implementazione dei due principali ESRS (European Sustainability Reporting Standards) richiesti alle organizzazioni in maniera obbligatoria:

• il cambiamento climatico (ESRS E1), con paragrafo dedicato nel capitolo 5 sul capitale naturale

• la forza lavoro propria utilizzata (ESRS S1), con paragrafo dedicato nel capitolo 7 sul capitale umano.

Come per il Bilancio di Sostenibilità dello scorso anno, il filo narrativo del Report si dispiega in una trattazione “per capitale”, rispondente in modo più logico ed efficace alle interrelazioni fra tematiche ESG e capitali in azienda (tangibili, intangibili e naturali), evitando di conseguenza la dissertazione delle attività aziendali svolte nel corso dell’anno, ove non afferenti ad ambiti ed obiettivi di sostenibilità.

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Bilancio 2023 _Introduzione

DESCRIZIONE DEI CAPITALI

I capitali sono le risorse fondamentali per creare valore nel tempo attraverso una pianificazione e gestione responsabile delle loro interazioni, considerandone anche gli impatti sugli stakeholder

I capitali sono al tempo stesso input, ovvero stock di partenza misurabili da un anno all’altro, e outcome che rappresentano il contributo al raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

La rappresentazione per capitali è la risposta più efficace alla rendicontazione che considera anche il valore intangibile generato a beneficio di tutti gli altri stakeholder e dell’ambiente

L’informativa di sostenibilità è pubblicata con cadenza annuale.

Anche quest’anno il Report di Sostenibilità è stato redatto per confermare l’impegno concreto di ACI Informatica in relazione alle performance ESG, alla rendicontazione dei risultati conseguiti e alla volontà di raggiungere obiettivi sempre più sfidanti nei prossimi anni. I dati sono stati rilevati in modo puntuale sulla base delle risultanze della contabilità generale e degli altri sistemi informativi utilizzati; in caso di stime, nella determinazione degli indicatori, è stata indicata la modalità seguita per quantificarle.

Nel Report (se non diversamente specificato) è esposta la situazione riguardante l’anno 2023, al fine di fornire al lettore un parametro di confronto della performance economica, sociale, ambientale e di governance rispetto agli anni precedenti.

I risultati dell’analisi di materialità di impatto, svolta nei primi mesi del 2023, sono stati interpretati ed approfonditi nel corso dell’anno, mentre si affaccia una nuova consapevolezza sulla necessità di analisi della materialità finanziaria, quindi degli impatti inversi del mondo esterno (economia, ambiente e società) sull’organizzazione.

pagina 11 | Introduzione e nota metodologica
capitale finanziario capitale infrastrutturale capitale naturale capitale intellettuale capitale umano capitale sociale e relazionale

Capitolo 1

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS (SDGS)

“The new agenda is a promise by leaders to all people everywhere. It is an agenda for people, to end poverty in all its forms – an agenda for the planet, our common home”

(Ban Ki-moon, Segretario generale delle nazioni Unite, 2015)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta il programma d’azione delle Nazioni Unite, sottoscritto nel 2015, per promuovere il benessere, contribuire allo sviluppo globale e proteggere l’ambiente. L’Agenda prevede 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals), articolati in 169 Target, entrati in vigore il 1° gennaio 2016. Sebbene non siano legalmente vincolanti, rappresentano una fonte d’ispirazione e stanno guidando il mondo sulla strada da continuare a percorrere nei prossimi 7 anni. Le Nazioni, infatti, si sono impegnate a raggiungere la maggior parte di essi entro il 2030.

Nel Report viene descritto l’impegno di ACI Informatica di perseguire una sostenibilità a 360° (digitale, ambientale, economica, sociale) anche in linea con i temi direttamente correlati ai 17 Sustainable Development Goals (SDGs) individuati dalle Nazioni Unite come obiettivi non derogabili per il 2030, come esposto già dal primo Bilancio Sociale 2019 redatto a scopi di trasparenza e di comunicazione.

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Bilancio 2023 _Capitolo 1
LA RUOTA DEGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

Proprio in linea con gli SDGs, negli ultimi anni sono state avviate azioni orientate ai target dell’agenda 2030:

• innovazione dei servizi, considerando anche gli elementi di cybersecurity e di privacy dei clienti/utenti, senza tralasciare il tema della qualità, sia dal punto di vista del monitoraggio interno di efficacia e di efficienza, sia in termini di valore percepito attraverso azioni di rilevazione della customer satisfaction

• azioni di responsabilità nel business in termini di:

- ricadute positive per gli stakeholder

- attenzione all’etica e alla trasparenza

- impegno costante in termini di compliance e certificazioni e più in generale creazione di valore

• attenzione all’ambiente con gli importanti interventi relativi al Green IT attraverso la gestione efficiente dell’energia del building e le azioni condotte su Data Center e Control Room ottenute negli anni anche grazie al progetto di qualificazione delle infrastrutture di ACI Informatica come Polo Strategico Nazionale (PSN)

• azioni dedicate al benessere e alla tutela del capitale umano

• crescente attenzione alla sostenibilità digitale, al determinante contributo della tecnologia alla mobilità sostenibile o, più in generale, al successo sostenibile.

L’ANALISI DI MATERIALITÀ

L’identificazione degli aspetti rendicontati all’interno del documento, così come anticipato, è avvenuta nelle prime settimane del 2023, seguendo il criterio di materialità e in considerazione dei principi che definiscono il contenuto e la qualità della rendicontazione di sostenibilità (inclusività degli stakeholder, completezza delle informazioni, contesto di sostenibilità, equilibrio, comparabilità, chiarezza, tempestività, affidabilità e accuratezza).

Il processo di analisi di materialità si è sviluppato in cinque fasi principali:

1. Analisi preliminare

Nel corso della prima fase è stata definita una lista di tematiche materiali, attraverso:

i. un’analisi degli argomenti rilevanti per il settore, secondo la mappa di materialità definita dal SASB (Sustaina bility Accounting Standards Board)

ii. un’analisi di benchmark con alcuni comparable

iii. un’analisi delle evidenze emerse in sede di forum e corsi formativi

Una tematica è considerata materiale quando può avere un impatto - reale o potenziale, di natura economica, sociale e/o ambientale - sull’organizzazione, oppure quando può influenzare in modo significativo la valutazione della Società da parte degli stakeholder.

2. Categorizzazione

Nella seconda fase, le tematiche individuate sono state condivise con il top management di ACI Informatica, raccogliendone indicazioni e punti di attenzione, per giungere alla formulazione finale del questionario di materialità. Si tratta di un questionario composto da trenta domande organizzate in sei sezioni, corrispondenti ai capitali aziendali:

pagina 15 | Gli obiettivi di sviluppo sostenibile

CAPITALE TEMA

SOSTENIBILITÀ DELLA STRATEGIA DI BUSINESS

ASSERTIVITÀ DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE

CAPITALE INTELLETTUALE

CAPITALE FINANZIARIO

CAPITALE SOCIALE E RELAZIONALE

CAPITALE INFRASTRUTTURALE E DIGITALE

CAPITALE UMANO

CAPITALE NATURALE

GESTIONE INTEGRATA DEI RISCHI D’IMPRESA

TRASPARENZA, ETICA E INTEGRITÀ NELLA CONDUZIONE DEL BUSINESS

COMPLIANCE NORMATIVA

CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DI VALORE ECONOMICO

COMPORTAMENTO (O APPROCCIO) CONCORRENZIALE

PIANIFICAZIONE ED OTTIMIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI IN OTTICA DI SOSTENIBILITÀ

DIGITALIZZAZIONE ED INCLUSIONE DIGITALE

STAKEHOLDER ENGAGEMENT

GESTIONE DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

RELAZIONI INDUSTRIALI E CON IL TERRITORIO

COMUNICAZIONE ESTERNA

TUTELA E PRIVACY DEI DATI DEI CLIENTI/UTENTI

QUALITÀ, ACCESSIBILITÀ E SICUREZZA DEI SERVIZI IN FAVORE DEL CLIENTE/UTENTE

ETICA E SOSTENIBILITÀ DIGITALE

AFFIDABILITÀ DI SISTEMI E SERVIZI ICT

GESTIONE DEL RICICLO DELLE INFRASTRUTTURE OBSOLETE

CYBERSECURITY E SICUREZZA DATI

CONSAPEVOLEZZA DEL VALORE DEL LAVORO

SALUTE E SICUREZZA DEI DIPENDENTI PARI OPPORTUNITÀ

DIVERSITÀ ED INCLUSIONE

GESTIONE DEI TALENTI

FORMAZIONE, CRESCITA E SVILUPPO PROFESSIONALE

CONDIZIONI DI LAVORO E WELFARE AZIENDALE

EMISSIONI DI CO2

GESTIONE DELL’ENERGIA

GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI MATERIALI PERICOLOSI

GESTIONE DELL’ACQUA E DELLE ACQUE REFLUE

| pagina 16 Bilancio 2023 _Capitolo 1

DESCRIZIONE

Gestione efficace del business attraverso azioni di pianificazione, monitoraggio e follow up dei suoi livelli di sostenibilità. Valorizzazione di questi temi nella Convenzione di Servizio ACI / ACI Informatica

Ruolo proattivo del Top Management; composizione, competenze e capacità appropriate; gestione e controllo a supporto delle strategie dell’azionista

Valore della gestione del rischio aziendale (inclusi i rischi della sostenibilità) e dell’attività di controllo supportando l’azienda nella creazione di un clima etico correttamente orientato

Trasparenza dei dati e processi amministrativi, open data per garantire l’apertura del patrimonio informativo pubblico permettendo un controllo costante dell’attività da parte dei cittadini, responsabilità degli amministratori pubblici, lotta alla corruzione e protezione degli autori di segnalazioni

Rispetto delle regole (leggi e regolamenti del settore di riferimento) nel governo delle attività aziendali

Generazione e distribuzione del valore economico agli stakeholder (es. ai fornitori, attraverso l’acquisto di beni e servizi, ai dipendenti, attraverso il pagamento di salari e stipendi, ecc.). Al fine di creare e distribuire valore economico e finanziario a tutti gli stakeholder, ACI Informatica non può prescindere dal raggiungimento di una performance economica e finanziaria sostenibile

Primarietà dei temi della congruità dei costi operativi, approccio concorrenziale perseguendo un modello di efficienza economica

Sviluppo di un mindset di ottimizzazione dei fabbisogni per la progettazione di acquisti in ottica sostenibile (ad es. acquisti hardware e software coerenti con decommissioning per evitare sprechi e realizzare possibili economie; approvvigionamenti pianificati con approccio sostenibile) Investimenti (materiali, di cambio culturale e di relazioni) a favore della dematerializzazione e digitalizzazione dei processi interni di lavoro e dei servizi offerti ai cittadini e alle PA in ottica di semplificazione e inclusione digitale

Coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder nella definizione e nello sviluppo dei temi rilevanti per l’azienda e la società civile. Follow up dei temi nel corso del tempo al fine di migliorare continuamente la reputazione aziendale e la soddisfazione degli stakeholder

Sistemi di selezione, qualificazione e monitoraggio dei fornitori (es. attività in linea con quanto richiesto dal Codice degli Appalti con particolare interesse ai temi sociali - come pratiche di lavoro, diritti umani, ecc. - ed ambientali - come introduzione CAM - Criteri Ambientali Minimi - anche attraverso lo svolgimento di indagini sui fornitori per i suddetti temi)

Miglioramento delle relazioni industriali, politiche e territoriali al fine di rafforzare sinergie, partnership e attività congiunte

Rafforzamento della comunicazione esterna al fine di incrementare la brand reputation

Politiche attive per la tutela e il governo dei dati sensibili e della privacy dei clienti/utenti (GDPR interno e per conto terzi)

Accrescimento della qualità, accessibilità e sicurezza dei servizi offerti per la soddisfazione dei clienti: servizi delegati (PRA, Tasse Automobilistiche), servizi istituzionali (Federazione Automobile Club, Soci, Educazione Stradale e Turismo), servizi alle Pubbliche Amministrazioni e cittadini, infrastrutture e sistemi ICT, etc.

Approccio etico allo sviluppo della tecnologia: privacy, trasparenza e spiegabilità, equità e non discriminazione, controllo umano della tecnologia, responsabilità professionale, rilevanza dei valori sociali ed ambientali nello svolgimento delle attività core (es. Green IT & coding)

Contributo strutturale ad assicurare la robustezza dei sistemi e servizi ICT anche in termini di legalità e compliance normativa che regola le attività svolte sul territorio nazionale e gli adempimenti collegati. Il controllo e monitoraggio del rispetto delle norme richiede sistemi infrastrutturali e servizi ICT capaci di fornire un supporto efficace ed efficiente in tal senso.

Dismissione materiali e sviluppo processi e/o progetti di riciclo infrastrutture obsolete

Protezione dei dati, della rete e di tutti i dispositivi da ogni tipo di attacco o minaccia intenzionale

Attuazione di modelli e pratiche per sviluppare la consapevolezza del valore del proprio lavoro/ruolo nel sistema aziendale e del proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi

Sistema di gestione della salute e sicurezza, riduzione degli infortuni, campagne per la sicurezza dei dipendenti

Pari opportunità di sviluppo e retribuzione relativamente ad aspetti quali età, composizione di genere, etnia e percorso formativo e professionale, anche in ruoli apicali

Valorizzazione delle diversità, occupazione e inclusione delle persone con disabilità, misure contro la violenza, la discriminazione e le molestie

Capacità di attrarre, trattenere e sviluppare nuovi talenti

Investimenti nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale per la crescita professionale

Politiche di sostegno e sviluppo del benessere aziendale, dialogo sociale, contrattazione collettiva, worklife balance

Attenzione ai consumi delle sedi (buone pratiche e dotazioni) per ridurre o contenere le emissioni di gas serra

Strategie di efficientamento energetico di sedi, infrastrutture e CED (es. nell’ambito della gestione della server farm, energy saving e contenimento dei costi)

Gestione efficiente dei rifiuti, sensibilizzazione sui corretti comportamenti della raccolta differenziata e particolare attenzione allo smaltimento dei rifiuti elettronici RAEE (es. nell’ambito dello smaltimento per l’ammodernamento dell’infrastruttura elettronica)

Strategie di efficientamento idrico e corretto smaltimento

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile pagina 17 |

3. Somministrazione

Il questionario così formulato è stato convertito in modulo Forms per consentirne la somministrazione online in forma anonima e la raccolta dei risultati in tempo reale. Di seguito la platea di stakeholder coinvolti - che hanno dedicato minuti preziosi del loro tempo e a cui vanno i ringraziamenti più sentiti da parte di ACI Informatica - in termini di numerosità di somministrazioni e risposte ricevute:

ACI Informatica Categoria Platea degli intervistati N° Somministrazioni N° Risposte %

4. Raccolta e ponderazione dei risultati

A ciascun tema è stata assegnata una collocazione su piano cartesiano data dalle seguenti coordinate:

- In ascissa dalla media dei punteggi ricevuti dai componenti del Board di ACI Informatica

- In ordinata dalla media dei punteggi delle cinque categorie di stakeholder intervistati, assegnando a ciascuna medesimo peso del 20%. Essendo differente la numerosità delle varie categorie di stakeholder si è tenuto conto, in tal modo, di un peso maggiore del singolo intervistato delle categorie meno numerose (ad esempio, la risposta della singola istituzione ha un peso 4 volte più alto della risposta del singolo dipendente).

5. Definizione matrice di materialità

I risultati del processo di analisi di materialità hanno generato la seguente graduatoria (in grassetto i primi 10 temi rilevanti):

TRASPARENZA, ETICA E INTEGRITÀ DEL BUSINESS

COMPORTAMENTO (APPROCCIO)

CONCORRENZIALE

GESTIONE CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

PIANIFICAZIONE ED OTTIMIZZAZIONE

DEGLI ACQUISTI

GESTIONE DELL’ACQUA E DELLE ACQUE REFLUE

RELAZIONI INDUSTRIALI E CON IL TERRITORIO

STAKEHOLDER ENGAGEMENT

COMUNICAZIONE ESTERNA

GESTIONE RIFIUTI E MATERIALI PERICOLOSI

GESTIONE INTEGRATA DEI RISCHI D’IMPRESA ETICA E SOSTENIBILITÀ DIGITALE

CAPITALI:

FINANZIARIO INFRASTRUTTURALE

INTELLETTUALE UMANO

NATURALE SOCIALE E RELAZIONALE

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ricevute ACI Informatica Board ACI Informatica Direttori ACI Informatica 10 7 70% Stakeholder Azionista ACI Selezione di Direttori ACI 6 6 100% Stakeholder Dipendenti ACI Informatica Ruoli intermedi di responsabilità 32 16 50% Aziendale Stakeholder Fornitori Maggior numero o valore 15 11 73% di contratti nel 2022 Stakeholder Federazione ACI / Rete ACP Direttori Automobile Club 79 38 48% Stakeholder Istituzioni Dipartimento Trasformazione Digitale 8 7 88% (PCM), AGID, MIT, Regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Trento), Fondazione Sostenibilità Digitale 150 85 57% CYBERSECURITY E SICUREZZA DATI DIGITALIZZAZIONE ED INCLUSIONE DIGITALE GESTIONE DELL’ENERGIA GESTIONE DEI TALENTI AFFIDABILITÀ DI SISTEMI E SERVIZI ICT CONSAPEVOLEZZA DEL VALORE DEL LAVORO ASSERTIVITÀ ORGANI DI AMMINISTRAZIONE QUALITÀ, ACCESSIBILITÀ E SICUREZZA DEL SERVIZIO FORMAZIONE, CRESCITA E SVILUPPO PROFESSIONALE EMISSIONI DI CO2 CONDIZIONI DI LAVORO E WELFARE AZIENDALE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 SALUTE E SICUREZZA DEI DIPENDENTI COMPLIANCE NORMATIVA DIVERSITÀ ED INCLUSIONE SOSTENIBILITÀ DELLA STRATEGIA DI BUSINESS GESTIONE INFRASTRUTTURE OBSOLETE TUTELA E PRIVACY DEI DATI DEI CLIENTI/UTENTI PARI OPPORTUNITÀ CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DI VALORE
Bilancio 2023 _Capitolo 1

Rappresentabile nella sottostante matrice di materialità di dettaglio:

Raggruppando i temi per appartenenza al capitale corrispondente, è stata infine sviluppata la matrice di materialità di sintesi per capitale, che rappresenta la rilevanza dei capitali percepita da ACI Informatica e dai suoi stakeholder in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

In generale, ACI Informatica esprime valutazioni più prudenti rispetto agli stakeholder su tutti i capitali. A livello complessivo, risultano preponderanti i temi del capitale umano, intellettuale e digitale/infrastrutturale e meno rilevanti quelli relativi al capitale finanziario, probabilmente per via della percezione di un impatto meno evidente sulle tematiche ESG. Il capitale naturale risulta prioritario per gli stakeholder e meno per ACI Informatica, probabilmente per la consapevolezza del ridotto impatto sulle risorse ambientali (soprattutto idriche) e sulla produzione di rifiuti da parte dell’industria ICT.

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obiettivi di sviluppo sostenibile
Gli

TEMI MATERIALI

Rapporti con gli stakeholder

Consumi energia ed emissioni

Mitigazione impatti - climate change

Gestione responsabile della supply chain

Formazione, competenze e sviluppo professionale

Cybersecurity e sicurezza dati

Tutela della privacy dei dati dei clienti/utenti

Qualità del servizio e soddisfazione del cliente/utente

Generazione e distibuzione di valore economico/finanziario,

Gestione integrata dei rischi

Anticorruzione

Capacità attrazione talenti

Welfare aziendale - work life balance

Pari opportunità e diversity

Salute e sicurezza sul lavoro

Etica digitale

GRI STANDARD

102-40, 102-41, 102-42, 102-43, 102-44

302-1, 302-3, 302-4

302-5, 305-1, 305-2, 305-4, 305-5

308-1, 414-1

404-1, 404-2, 404-3

418-1

418-1

102-43

201-1, 203-1

205-1, 205-2, 205-3

307-1, 419-1

102-15, 403-2

205-3

401-1

401-2, 401-3

405-1, 406-1

403-8, 403-9

102-17

303-3, 306-2

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Trasparenza, etica e integrità nella conduzione del business
normativa
creazione di valore condiviso
Compliance
ICT - gestione responsabile
risorse SDGs 4, 8, 11 7 8, 12, 13 8,12 4, 8, 10 9, 11, 16 9, 11, 16 8, 9, 11 8, 9, 16 16 16 8, 16 11 4, 8 5, 8 5 8 16 8, 12, 13
Green
delle
Tabella di raccordo dei temi
Bilancio 2023 _Capitolo 1
Legenda degli SDGs presenti in tabella

Capitolo 2

Il capitale intellettuale

Capitale intangibile, inteso come possesso di conoscenze, esperienze e competenze professionali che portano all’azienda un valore aggiunto. Frutto della storia e dei valori aziendali, si concretizza in un modello di business che - attraverso la governance - orienta l’organizzazione, le attività e i modelli di lavoro.

Di seguito il radar di materialità dei temi intellettuali sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE INTELLETTUALE

Sostenibilità della strategia di business

Compliance normativa

Assertività degli organi di amministrazione

STAKEHOLDER

Gestione integrata dei rischi d’impresa

Trasparenza, etica e integrità del business

ACI INFORMATICA

Gli stakeholder attribuiscono rilevanza pressoché simile ai temi sottoposti con picco della compliance normativa mentre ACI Informatica assegna chiara priorità al tema dell’assertività degli organi di amministrazione.

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ACI Informatica è una società strumentale di ACI nei confronti del quale opera in regime di “in house providing” con l’obiettivo di creare valore tramite servizi, ICT e non, per ACI stesso e per le Società del Gruppo.

La Società opera nel settore informatico, telecomunicazioni, editoria, commerciale, marketing e comunicazione istituzionale e in ogni altro ambito di interesse dell’Automobile Club d’Italia e degli Automobile Club Provinciali. In particolare ACI Informatica, mediante una convenzione pluriennale, provvede ad erogare all’Ente un insieme di servizi finalizzati alla conduzione funzionale, operativa e gestionale del sistema informatico, alla editoria istituzionale, nonché alla fornitura di ulteriori servizi anche non informatici (es. assistenza specialistica nell’erogazione dei servizi ACI verso l’utenza) e di gestione e sviluppo della rete commerciale ACI.

LA STORIA

Da sempre al fianco di ACI

Come partner tecnologico dell’Automobile Club d’Italia, ACI Informatica ha una lunga storia iniziata agli albori dell’informatica italiana che la vede ad oggi protagonista nei grandi progetti di informatizzazione nell’ambito della Pubblica Amministrazione e con ACI nella gestione informatica della mobilità italiana.

Timeline storica

1960

Il 29 dicembre 1960 nasce la SICREO SPA - Società Italiana Calcolo e Ricerca Economica Operativa che collabora con il Centro Elettronico ACI.

1969

Nel ‘69 SICREO conta 68 dipendenti. Al passo con le evoluzioni tecnologiche si passa a computer di seconda generazione, transistor a circuiti integrati. Il personale si rinnova per adeguarsi alle nuove strutture informatiche. Inizia un cambiamento architetturale che segnerà la storia di ACI Informatica.

1974-1975

Il governo Italiano assegna a SICREO la gestione delle tasse “una tantum”, pagamenti richiesti a fronte di due eventi straordinari. Questa operazione di acquisizione e gestione dei pagamenti fa maturare a SICREO esperienza nell’ambito della riscossione delle tasse nazionali.

1977

Il 18 ottobre SICREO si trasforma in ACI Informatica SPA, braccio operativo dell’Automobile Club d’Italia, che interviene nella gestione del “progetto tasse” e amplia e potenzia i servizi istituzionali gestiti da ACI.

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Bilancio 2023 _Capitolo 2

anni ’80

Nei primi anni ‘80 ACI Informatica apporta un notevole contributo informatico ai processi di gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e delle tasse automobilistiche, progettando e sviluppando applicativi sempre più all’avanguardia.

ACI Informatica è già in grado di gestire enormi quantità di dati, affrontando e risolvendo, in collaborazione con IBM, problematiche complesse quali le dinamiche del checkpoint, i problemi di restart e di trasferimento dati.

ACI Informatica conta ancora meno di 100 dipendenti, ma ha già raggiunto competenze ammirevoli.

1983

ACI Informatica sviluppa e realizza, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato, la distribuzione su territorio nazionale del LIF (Libretto Fiscale), una svolta importante nella gestione di enormi quantitativi di dati. Il processo interviene a favore della diminuzione dei casi di errore e di attività fraudolente. Con questo sistema vengono gestiti 3-4 milioni di pratiche di rinnovo.

1992

ACI Informatica si occupa della Microfilmatura di tutti i volumi del Pubblico Registro Automobilistico presenti su territorio nazionale. Si tratta di un’importante operazione che movimenta enormi quantità di dati.

1998

ACI Informatica ottiene dall’Ente Det Norske Veritas (DNV) la certificazione UNI EN ISO 9001.

2005

L’azienda conta più di 400 dipendenti: “Digitale Nazionale” diventa lo slogan operativo della sua attività di ricerca tecnologica. Contribuisce in maniera decisiva alla gestione informatica della mobilità italiana.

2016

La nascita del Certificato di Proprietà Digitale, dal 5 Ottobre 2015, apre la strada alla digitalizzazione dei processi nell’ambito delle formalità auto. Si apre una nuova era nella semplificazione e dei servizi. La rivista storica dell’ACI, L’Automobile, ritorna a vivere in edicola e in versione sfogliabile online. L’informazione viaggia in digitale.

2020-2021

Entra in vigore il Documento Unico che formalizza il lungo processo di interoperabilità con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’unione del Certificato di proprietà (di competenza del PRA) e il libretto di circolazione (di competenza della Motorizzazione). Pietra miliare per la semplificazione dei servizi al cittadino. L’ecosistema del tributo automobilistico si trasforma in ottemperanza alla Legge 157/2019, art. 51 comma 2 bis. Nasce l’Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche e si avvia la razionalizzazione di tutti i sistemi regionali di riscossione del tributo.

oggi

Con il costante obiettivo di creare valore tramite i servizi ICT e non, sia per ACI e per le Società del Gruppo, oggi ACI Informatica è impegnata al fianco dell’Ente centrale nel rivoluzionario processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e contribuisce alla creazione di strategie, modelli e servizi per una mobilità sostenibile.

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MISSION E VISION

“ACI Informatica supporta il processo di trasformazione, innovazione e digitalizzazione del sistema Paese, sviluppando strategie, modelli, soluzioni e servizi per la mobilità sostenibile, per i cittadini di oggi e per le generazioni future”.

Alla fine del 2020 ACI Informatica ha aggiornato la propria Mission che posiziona l’operato dell’azienda e indirizza le azioni attuate. Come braccio operativo dell’Automobile Club d’Italia, ACI Informatica garantisce un supporto tecnologico e di know-how ai processi di trasformazione e di innovazione della Pubblica Amministrazione e in generale del sistema Paese offrendo il proprio contributo in termini di competenze, esperienze e disponibilità ad attuare e sviluppare le strategie, i modelli, le soluzioni ed i servizi per i cittadini, gli operatori di settore e tutti gli interlocutori pubblici o privati che operano nel contesto della mobilità.

L’obiettivo è di contribuire alla costruzione di una mobilità sostenibile e all’attuazione della semplificazione di tutti i processi che ruotano intorno al tema della mobilità.

LA VISION

“Far muovere il Paese con semplicità.”

LA STRATEGIA

ACI Informatica definisce il proprio Piano Industriale declinando in linee operative le strategie aziendali sulla base degli indirizzi forniti dall’azionista ACI.

La strategia mira a realizzare servizi e soluzioni tecnologiche che siano in grado di mettere al centro i cittadini e le imprese attraverso modelli di innovazione nel campo digitale che abbiano come effetto il miglioramento dell’esperienza utente garantendo, al tempo stesso, adeguati livelli di sicurezza di tutti i sistemi informativi quale strategia dominante, trasversale e continuativa alla transizione al digitale.

Le principali linee guida evolutive a cui l’Ente si ispira possono essere riassunte nei seguenti punti, richiamati nel Piano Triennale per l’Informatica ACI 2024-2026:

- Digitalizzazione e Automazione dei Servizi

L’obiettivo è rendere i servizi pubblici più efficienti e accessibili tramite la digitalizzazione. Questo include la creazione di portali online per la presentazione di documenti e richieste, l’automazione dei processi burocratici e l’adozione di sistemi di archiviazione e gestione elettronica dei documenti.

- Cloud Computing e Infrastrutture Scalabili

Si punta a migliorare flessibilità e scalabilità IT adottando soluzioni cloud. Ciò comporta la migrazione di dati e applicazioni su infrastrutture cloud, valutando aspetti di sicurezza e privacy e promuovendo l’elasticità delle risorse IT.

- Cybersecurity e Protezione dei Dati

La strategia si concentra sulla sicurezza delle informazioni e sulla protezione dei dati personali. Include l’implementazione di soluzioni di sicurezza avanzate, la formazione del personale sulla sicurezza informatica e l’adeguamento ai regolamenti.

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- Interoperabilità e Standard Aperti

L’obiettivo è facilitare lo scambio di dati tra diverse entità governative tramite l’uso di standard aperti, lo sviluppo di API pubbliche e la promozione dell’interoperabilità tra i sistemi informativi.

- Intelligenza Artificiale e Analisi dei Dati

Si mira a utilizzare l’IA e l’analisi dei dati per migliorare la decision-making e l’efficienza operativa attraverso l’uso di machine learning per l’analisi dei dati, lo sviluppo di chatbot per i servizi al cittadino e l’impiego di big data.

- Mobile First - Accessibilità e Usabilità

Rendere i servizi pubblici facilmente accessibili su web e su dispositivi mobili. Ciò comporta l’ottimizzazione dei siti web e mobile con focus sull’accessibilità e l’usabilità digitale.

- Formazione e Sviluppo delle Competenze Digitali

Un obiettivo importante è quello di migliorare le competenze digitali del personale attraverso programmi di formazione, workshop su nuove tecnologie e partnership con istituti di formazione.

- Sostenibilità e Green IT

L’Ente promuove pratiche sostenibili nell’uso delle tecnologie dell’informazione. Questo include la riduzione del consumo energetico dei data center, il riciclo dell’hardware e politiche di green procurement.

- Blockchain e Registri Distribuiti

Impegno ad esplorare e a realizzare anche in via sperimentale l’adozione di applicazioni blockchain per la certificazione e la tracciabilità e l’uso di registri distribuiti.

Il Piano Triennale per l’Informatica di ACI, aggiornato a fine 2023 per il triennio 2024-2026, prende in considerazione i seguenti riferimenti:

a) Obiettivi strategici dell’Ente

b) Allineamento al Piano Triennale AgID per l’Informatica nella PA, alle relative linee di indirizzo e al modello strategico di evoluzione ICT. Il Piano segue il modello riportato nel Piano Triennale AgID e ne riprende le componenti fondamentali: Interoperabilità, Servizi, Dati, Piattaforme, Infrastrutture e Sicurezza Informatica, contestualizzandolo rispetto alle esigenze dell’Ente.

Le componenti del piano triennale AgID

Interoperabilità

Servizi

Dati

Piattaforme

Infrastrutture

Sicurezza Informatica

c) Obiettivi di Governo e delle Direttive esistenti in ambito nazionale ed europeo in materia di evoluzione tecnologica per la PA.

d) Trend evolutivi delle tecnologie anche attraverso i risultati delle collaborazioni con Enti di Ricerca e Università. Il Piano dunque illustra le iniziative di intervento e di sviluppo del Sistema Informativo dell’ACI rispetto agli ambiti strategici sopra descritti, entro i quali verranno svolte le attività di evoluzione e trasformazione digitale nel triennio 2024-2026. Tali iniziative non potranno prescindere dal rispetto delle componenti tecnologiche e dei principi guida (di seguito elencati) definiti dal precedente Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2022-2024 e coerentemente con il quadro normativo di riferimento:

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Il capitale intellettuale

• digital & mobile first (digitale e mobile come prima opzione): le Pubbliche Amministrazioni devono realizzare servizi primariamente digitali;

• digital identity only (accesso esclusivo mediante identità digitale): le PA devono adottare in via esclusiva sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite SPID;

• cloud first (cloud come prima opzione): le Pubbliche Amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano primariamente il paradigma cloud, tenendo conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in;

• servizi inclusivi e accessibili: le Pubbliche Amministrazioni devono progettare servizi pubblici digitali che siano inclusivi e che vengano incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori;

• dati pubblici come bene comune: il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile;

• interoperabile by design: i servizi pubblici devono essere progettati in modo da funzionare in modalità integrata e senza interruzioni in tutto il mercato unico esponendo le opportune API;

• sicurezza e privacy by design: i servizi digitali devono essere progettati ed erogati in modo sicuro e garantire la protezione dei dati personali;

• user-centric, data driven e agile: le amministrazioni sviluppano i servizi digitali prevedendo modalità agili di miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell’utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo;

• once only: le Pubbliche Amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite;

• transfrontaliero by design (concepito come transfrontaliero): le Pubbliche Amministrazioni devono rendere disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici digitali rilevanti;

• open source: le Pubbliche Amministrazioni devono prediligere l’utilizzo di software con codice sorgente aperto e, nel caso di software sviluppato per loro conto, deve essere reso disponibile il codice sorgente.

SERVICE COMPANY: VERSO UN MODELLO EFFICIENTE DI GOVERNO DEI SERVIZI

Dal 2018 il modello organizzativo di ACI Informatica è stato oggetto di riflessione con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi erogati ai clienti/utenti in modo da renderli sempre più “standardizzati, documentati, ripetibili”.

L’azione organizzativa puntava a rafforzare un nuovo assetto che vede l’azienda impegnata nell’adozione di un nuovo modello di governo dei servizi. È stato avviato un percorso metodologico in termini di mappatura, codifica, standardizzazione, misurazione e miglioramento dei servizi End2End erogati per conto di ACI.

Con l’obiettivo di avviare un processo di miglioramento continuo dei servizi, dal censimento alla codifica, individuando precise responsabilità nella figura dei Service Manager e modellando ogni servizio in ogni sua fase e componente, si sono potute attivare preziose attività di monitoraggio dei servizi censiti, individuando in questo modo indicatori di performance utili a misurare l’andamento dei servizi.

I 38 servizi “End-to-End” (E2E) presenti nel 2023 nella dashboard strategica (cruscotto di monitoraggio delle performance dei servizi E2E) sono erogati in maniera sempre più “standardizzata, documentata, ripetibile”, misurando strutturalmente la qualità dell’output e mirando a migliorarne costantemente la performance.

Tali servizi costituiscono il prodromo del Portfolio e Catalogo dei Servizi di ACI Informatica in ottica ITIL verso la cui costruzione l’azienda è impegnata in uno sforzo collettivo e trasversale. Per citare alcune best practice ad oggi realizzate: • Processo di mappatura e codifica del servizio Invita Revisione

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• Gestione delle attività di fatturazione ed incasso automatico dell’aliquota di competenza degli ACP in relazione ai bolli riscossi presso le Delegazioni ACI

• Processo di analisi critica e ottimizzazione della produzione e pubblicazione dei cedolini ACI

L’orientamento verso una Service Company vede oggi ACI Informatica impegnata in un importante programma di Business Process Reengineering volto a trasformare il proprio Sistema Informativo e i propri processi operativi.

Lavorando secondo le practices ITIL e in certificazione ISO 20000, si parte da un modello di lavoro già orientato all’efficienza ma si vuole agire per armonizzare ulteriormente alcuni processi core e le loro interazioni quali ad esempio Demand to Delivery e Service Delivery and Support in una logica di ottimizzazione end2end, allo stesso tempo introducendo o valorizzando regole chiave per il monitoraggio (economico, di andamento e funzionamento, di customer satisfaction), e definendo un modello di controllo che consenta di monitorare ed indirizzare attività e processi nell’ottica di una sempre maggiore efficienza ed efficacia operativa e di servizio.

IL MODELLO DI LAVORO DI ACI INFORMATICA

ACI Informatica opera al fine di garantire ad ACI una componente tecnologica necessaria per realizzare e distribuire servizi innovativi orientando, inoltre, l’evoluzione tecnologica verso le giuste esigenze del cliente, rispettando gli standard di qualità e di efficienza dei servizi, attraverso un buon modello di governance e di lavoro.

Nel corso degli anni, ACI Informatica si è strutturata per interessarsi del cliente ACI (ACI centrale, Rete territoriale e Società del Gruppo) secondo un approccio “Demand-Driven”, volto a raccogliere le esigenze ed agire nella pianificazione della domanda e nel monitoraggio della delivery.

ACI Informatica è impegnata nella gestione delle relazioni sia commerciali che operative della rete territoriale attraverso l’introduzione della figura di un “Account Unico” al fine di veicolare e monitorare le esigenze.

Tale impostazione consente ad ACI Informatica di indirizzare verso la produzione richieste fedeli alle esigenze originali, consegnandole alle Factory, cioè ai settori operativi nella realizzazione dei servizi e nello sviluppo del software che interagiscono con i vari livelli infrastrutturali. Permette inoltre di monitorare costantemente lo stato della delivery e di intercettare a ciclo continuo le aree di miglioramento.

Per sottolineare la centralità del servizio (Service Oriented) l’azienda si è strutturata attraverso l’introduzione della figura del Service Manager come “accountable” dell’intera catena delle attività necessarie alla erogazione di un servizio E2E che agisce in stretta cooperazione con il Demand Manager secondo le best practice ITIL e alle norme definite in ambito ISO 20000.

2004

Silos

Il modello a silos è caratterizzato da aree verticali specializzate e autonome tra loro rispetto ad una specifica responsabilità. La logica è quella del cliente-fornitore

2013

Matrice Demand-Driver Attività condivise tra i dipendenti funzionali e i gruppi di progetto in base alle esigenze.

La struttura Demand-Driver è focalizzata al soddisfacimento del cliente

2018

Service Oriented Maggiore collaborazione interdirezionale e condivisione del know-how. Azienda sempre più service oriented anche attraverso figure “owner” della catena di responsabilità e del miglioramento continuo di prodotti e dei servizi

Tale modello di lavoro agisce nei processi di Service Support e Service Delivery provvedendo a garantire il corretto funzionamento dei servizi E2E e l’implementazione ed erogazione dei componenti di servizio o prodotti, fedeli alla richiesta iniziale.

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Il capitale intellettuale

Ai fini della corretta erogazione del servizio E2E (End to End) è importante il ruolo dell’assistenza B2B e B2C. I processi di Service Support vengono codificati al fine di essere eseguiti al meglio e garantire livelli di servizio performanti e puntare sulla soddisfazione dell’utente finale.

A fine 2021 ACI Informatica ha riorganizzato il proprio assetto confermando la centralità dei ruoli del proprio modello di lavoro: il Demand Manager, il Service Manager, l’IT Operation Service Manager e il Lead tecnico per la conduzione delle azioni di trasformazione. In sede di riorganizzazione ha maggiormente focalizzato le responsabilità rispetto al target di riferimento definendo quindi delle strutture maggiormente orientate ai servizi verso ACI e alle richieste del territorio in risposta ai servizi associativi. Si è nel contempo dotata di una Direzione tecnica di indirizzo “IT Strategy” con lo scopo di garantire e coordinare l’evoluzione strategica IT, attraverso la progettazione e l’implementazione delle architetture software e l’individuazione di soluzioni tecnologiche innovative per i propri clienti anche grazie alla valorizzazione del patrimonio dati, assicurando la sicurezza complessiva delle infrastrutture digitali.

La reingegnerizzazione dei processi di business

Con lo scopo di erogare servizi di qualità, ACI Informatica ha avviato un processo di trasformazione dei propri processi interni, attraverso l’ambizioso programma di Business Process Rengineering (BPR). Il programma è partito con un’analisi dettagliata dei processi aziendali, identificando aree di inefficienza e valutando le migliori pratiche del settore per ottimizzare end-to-end e monitorare le attività. Questa fase ha stabilito una solida base per la trasformazione applicativa.

Dopo due anni di lavoro, iniziati con l’assessment e seguiti dalla definizione degli stream di programma, l’azienda è ora impegnata nella fase di implementazione di nuovi processi operativi e sistemi integrati. L’obiettivo è garantire integrazioni adeguate tra di essi, potenziando l’infrastruttura digitale e fornendo strumenti avanzati per una maggiore automazione.

Attualmente, la fase di rilascio dei nuovi processi aziendali è in corso, con chiare scadenze e obiettivi per ciascun rilascio al fine di monitorare i progressi e apportare eventuali modifiche al piano iniziale per massimizzare il successo.

Nel cuore del processo di trasformazione BPR risiede il riconoscimento dell’importanza del coinvolgimento delle persone. Un approccio robusto al Change Management è in corso per garantire che i dipendenti siano adeguatamente preparati e supportati durante questa transizione. Una componente essenziale di questa strategia è l’identificazione e l’attivazione dei “Champion del Cambiamento”, che svolgeranno un ruolo cruciale nel facilitare la trasformazione all’interno delle diverse aree aziendali.

IL VALORE DELLE COMPETENZE

Di grande valore sono le conoscenze, le esperienze, le competenze professionali uniti alle consolidate relazioni con stakeholder, utenti e clienti che negli anni ACI Informatica è stata in grado di consolidare e che oggi costituiscono il vero valore aggiunto dell’azienda e un vero e proprio capitale intellettuale di rara unicità.

L’esperienza e il know-how rispetto a processi di business e tecnologie e le preziose infrastrutture hanno permesso ad ACI Informatica nel corso degli ultimi decenni di assumere, anche nei confronti di ACI, un ruolo di promotore di iniziative di trasformazione. L’evoluzione tecnologica è infatti un driver di primaria importanza nel processo di evoluzione di innovazione.

ACI Informatica oggi affianca l’Automobile Club d’Italia nel percorso di innovazione valorizzando i propri asset tecnologici. Si pone l’obiettivo di creare valore tramite servizi ICT funzionali alla mission di ACI sia per la sua anima pubblica, generando servizi realmente utili al cittadino e intervenendo per semplificare i processi a vantaggio di tutti gli utilizzatori, che come Club privato mantenendo un valido livello competitivo di offerta di servizi ai propri soci.

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Come partner tecnologico di ACI oggi ACI Informatica è una service company per l’erogazione dei servizi che ACI offre a soci e cittadini, sia come Club che come Pubblica Amministrazione.

ACI Informatica eroga servizi nei seguenti ambiti:

Gestione del Pubblico Registro Automobilistico

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) è un archivio storico contenente informazioni sui veicoli che fornisce ogni anno milioni di pratiche automobilistiche a supporto degli utenti professionali e delle agenzie e delegazioni sul territorio.

In ambito PRA, la Società è impegnata nella gestione informatica dell’archivio e nella conduzione ed evoluzione dei sistemi e degli applicativi informatici. Si pone l’obiettivo di garantire la corretta erogazione del servizio ma anche a migliorarne la qualità progettando e sviluppando sistemi informatici adeguati e innovativi, oggi anche in stretta sinergia con altre Istituzioni coinvolte, in pieno spirito di cooperazione ed interoperabilità.

Il sistema informatico del PRA risponde ai requisiti del software per la Pubblica Amministrazione. Ha una base dati di 2.500 gigabyte con 500 milioni di record in linea per le basi dati operazionali.

Le applicazioni che costituiscono il Sistema consentono di certificare la proprietà del veicolo; incassare, sia in modalità elettronica che tradizionale, le somme dovute per le tutte le pratiche; verificare la rispondenza del dovuto e del versato per ogni singola pratica; ripartire le imposte ai fruitori con bonifici elettronici; alimentare il ruolo per la riscossione della tassa automobilistica; effettuare statistiche e fornitura di dati significativi sulla proprietà del veicolo e su tutti i dati di interesse per la mobilità dei veicoli (ecoincentivi, IPT, andamenti di mercato, etc); fornire alle istituzioni preposte gli strumenti e le informazioni necessarie per il controllo ed il recupero del “denaro pubblico”.

La fruizione dei servizi è strutturata in modalità multicanale: dai canali tradizionali, mobile/SMS, internet.

I livelli di sicurezza e di efficienza delle transazioni ottimizzano il flusso informativo e migliorano il servizio offerto ai cittadini in termini di trasparenza e interazione.

Le modalità tecnico-organizzative con cui vengono gestiti i sistemi sono tali da garantire grande resistenza a picchi di richieste frequenti nel mercato automotive.

15,7 milioni di formalità espletate nel 2023 (+6% vs 2022)

41,4 milioni di visure e certificazioni (+9% vs 2022)

Circa 32.000 forniture dati PRA (+11% vs 2022) per un totale di quasi

70milioni di informazioni

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Il capitale intellettuale

Gestione della fiscalità auto

ACI Informatica è gestore, su incarico di ACI e a favore delle Regioni convenzionate, dell’intero ciclo di vita della tassa automobilistica, dalla riscossione fino all’iscrizione a ruolo.

Un importante percorso di trasformazione di modelli e sistemi relativi alla fiscalità auto vede ACI Informatica attiva al fianco di ACI e delle Regioni: la trasformazione iniziata nel 2017, con il progetto Pagobollo, realizzato in collaborazione con AgID e il Team per la Trasformazione Digitale, ha reso ACI gestore nazionale della tassa. Pagobollo è infatti un Sistema unico che svolge il ruolo di HUB dei vari archivi pubblici regionali interfacciandosi con il Sistema PagoPA e con i PSP (Prestatori di Servizio dei Pagamenti) per la riscossione del bollo.

Dal 2021, con la completa acquisizione di SGATA (Sistema di Gestione dell’Archivio delle Tasse Automobilistiche), ACI consolida il suo ruolo di gestore unico delle tasse automobilistiche e con ACI Informatica avvia il processo tecnologico e di costruzione dell’Archivio Nazionale delle Tasse auto nonché di razionalizzazione e innovazione di tutti gli archivi regionali.

32 milioni di riscossioni nel 2023

5,3 miliardi di Euro incassati in favore delle Regioni

200 forniture dati tasse alle Regioni, a supporto delle politiche ambientali ed economiche

Servizi per i Soci ACI e il cittadino

L’impegno per la proposta di servizi a 360° nel settore automobilistico ai soci ACI e ai cittadini in generale è insito nella mission di ACI Informatica. L’innovazione tecnologica è un driver fondamentale per l’evoluzione e la semplificazione dell’esperienza utente nei diversi canali di fruizione dal mobile al web.

Gli strumenti che ACI Informatica realizza e sviluppa a supporto dell’associazionismo rappresentano per il socio e per il cittadino delle preziose utilities: si pensi al sistema Use Your Card che costituisce un vero e proprio circuito di sconti e vantaggi per i soci ACI. Dietro il servizio UyC vi è un intenso lavoro svolto da ACI informatica sia per la gestione di una fitta rete di Partnership, sia per l’implementazione di una infrastruttura diffusa con esercenti e partner per la gestione di transazioni che valorizzano sconti e vantaggi per i soci.

L’app mobile ACI Space, oltre ai canali dedicati online e offline, rappresenta un aggregatore di utilities per soci e cittadini. Questa ha visto di recente una nuova area Club con funzioni ulteriori dedicate ai soci. Tra le varie iniziative si segnala “Easy Card”, riservata ai giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni, che prevede un concorso a premi per incentivare l’associazionismo, e azioni di restyling dei canali web dedicati ai Soci ACI (con la versione ACI Club in realizzazione nell’ambito del portale HUB ACI).

1,156 milioni di Soci ACI (+7% vs 2022)

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Supporto alla Rete territoriale ACI e all’associazionismo

ACI Informatica si occupa, su mandato di ACI, di offrire supporto tecnico, commerciale e di marketing all’ACI e alla Rete territoriale attraverso la struttura Direzione Territorio & Network ACI - Demand e Servizi, a cui è affidato il compito di presidiare le attività e le iniziative di supporto commerciale agli Automobile Club Provinciali, alla rete di Delegazioni ACI, agli ACI Point Sara e ACI Point Global e alle Autoscuole a marchio ACI Ready2Go, gestendo incontri su tutto il territorio.

Tra gli obiettivi di ACI Informativa vi è contribuire allo sviluppo della base associativa e all’efficienza operativa e commerciale della Rete territoriale ACI. A tal fine, oltre alla presenza costante su tutto il territorio dedicata a curare ogni singolo punto di servizio ACI, vi è l’impegno a centralizzare azioni promozionali di marketing e di formazione del Network ACI. Vengono progettate, realizzate e distribuite Campagne di Marketing sia per ACI centrale che per i territori, di carattere sociale, istituzionale, promozionale o specifiche sui temi di educazione e sicurezza stradale.

L’impegno di ACI Informatica è anche di presidio tecnico attraverso lo sviluppo e la gestione degli applicativi utili all’operatività e attraverso servizi infrastrutturali periferici e di assistenza tecnica e specialistica.

Ogni anno ACI Informatica è impegnata nell’evoluzione tecnologica del sistema associativo: la manutenzione e l’evoluzione degli applicativi dedicati all’associazionismo (Socio Smart), il CRM e il Portale del Delegato hanno visto un importante momento di trasformazione tramite la migrazione verso una soluzione Cloud, consentendo di aggiungere sempre nuove funzionalità rese disponibili alla Rete ACI.

Nel supportare ACI nello sviluppo dell’associazionismo, ACI Informatica, attraverso la Direzione Territorio e Network ACI - Demand e Servizi, cura il progetto “Nuovo sistema servizi integrati per le aziende”. Si tratta di un progetto pluriennale il cui obiettivo generale è il nuovo posizionamento dell’Ente nel mercato dei veicoli aziendali, leggeri e pesanti, attraverso la realizzazione di un’offerta integrata che consenta alla Federazione di proporre alle imprese, ai consorzi, agli enti pubblici e privati e, in generale, a tutte le realtà organizzative dotate di un proprio parco veicolare, oltre che i servizi di assistenza stradale e quelli ad essi accessori, anche ulteriori servizi per la gestione amministrativa e tributaria della flotta, delle revisioni e della manutenzione periodica, delle abilitazioni alla guida dei conducenti, anche con riferimento alla formazione alla guida sicura quale fattore di riduzione del rischio professionale e aziendale. Il nuovo sistema d’offerta sarà supportato da una piattaforma tecnologica in grado di gestire una clientela fortemente diversificata e portatrice di esigenze specifiche.

98

226

1.371

410

370

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Automobile Club
delegazioni
autoscuole
ACI Point Sara145ACI Point Global Quasi
incontri in presenza per attività sul territorio (+4% vs 2022) Più di 41.000 attività svolte per argomenti trattati durante le visite territoriali in presenza (+2% vs 2022) Quasi
13.000
riunioni commerciali in presenza (-7% vs 2022)
Il capitale intellettuale

Servizi di assistenza

La gestione dell’assistenza per servizi ACI è affidata ad ACI Informatica. Questo servizio si rivolge agli utenti professionali del sistema ACI oltre che agli altri operatori di settore. I servizi di assistenza vengono erogati inoltre a tutti gli utenti “consumer” che utilizzano i servizi del sistema ACI.

725.000 richieste di assistenza pervenute

463.000 contatti gestiti dal CATA (Centro Assistenza Tasse Automobilistiche), 61.000 dei quali gestiti con agente virtuale conversazionale

152.000 contatti B2B e B2C gestiti dall’ Help Desk Tecnico

8.000 utenti business serviti

Infrastrutture, tecnologie e servizi ICT

L’operatività e gli elevati standard di efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi si appoggiano ad una infrastruttura tecnologica (sistemi, reti, impianti) flessibile ma nel contempo sicura e affidabile. La ricerca in questo settore è incessante, con l’intento di migliorare continuamente le tecniche e gli strumenti di monitoraggio e controllo, mantenendo elevati standard di sicurezza degli impianti tecnologici e delle sale del Data Center.

ACI Informatica è costantemente impegnata in un percorso ecosostenibile finalizzato all’ottenimento di benefici in termini di risparmio energetico ed economico, sempre alla ricerca delle più moderne tecnologie in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili.

4 sale CED (1.400 mq), di cui

650 mq utili ad accogliere strutture di altre PPAA

Oltre 6.000 punti di servizio periferici collegati, per oltre

15.000 postazioni di lavoro connesse

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Le sale CED sono dotate di elevata sicurezza tramite controllo e monitoraggio degli impianti (elettrici e di condizionamento) e dei sistemi h24. In tal senso, nel corso del 2022 è stato avviato un progetto di housing e hosting di una importante P.A. in un’area dedicata nella Sala 1 del CED.

Altre importanti caratteristiche sono l’alta affidabilità, la continuità di servizio (cluster, load balancing, business continuity e disaster recovery), performance e scalabilità (allocazione dinamica risorse hardware e software).

Le attività per la gestione e il presidio IT, sia per ACI Centrale che per tutta la Rete periferica, rappresentano una importante componente operativa dell’azienda. Si tratta di gestire le infrastrutture ICT centrali e periferiche per tutta la rete di punti fisici territoriali connessi ad ACI (Sedi Centrali, Uffici territoriali del PRA, Federazione degli Automobile Club Provinciali, Società del Gruppo) garantendo la connettività territoriale e gestendo tutte le postazioni fisiche centrali e periferiche.

Altri Servizi a supporto di ACI

Il contesto in cui opera l’Automobile Club d’Italia è decisamente molto vasto e ruota a 360° intorno ai temi della mobilità.

L’impegno di ACI Informatica è di affiancare ACI attuando l’innovazione tecnologica che porta alla semplificazione in tutti gli ambiti di azione di ACI: dallo sport automobilistico, tra cui il Gran Premio d’Italia di Formula 1 Monza, a quello delle auto storiche, della sicurezza stradale alle applicazioni per il turismo.

L’evoluzione delle applicazioni in tutti questi contesti punta alla costruzione di servizi evoluti e alla semplificazione dei processi gestionali e operativi.

Un grande contributo viene offerto per tutte le azioni di digitalizzazione e ottimizzazione, come nel contesto degli approvvigionamenti dell’Ente e delle Società del Gruppo tramite la formalizzazione di un processo di Centralizzazione degli acquisti.

Altri progetti sono dedicati alla digitalizzazione di dati e volumi storici (Microfilm del PRA, Biblioteca storica di ACI o del patrimonio immobiliare). Allo stesso modo, un importante contributo può provenire dalle nuove tecnologie e dai nuovi modelli di Data Analitycs e Business Intelligence per la valorizzazione del patrimonio informativo di ACI, consentendo la costruzione di servizi innovativi per la mobilità sostenibile.

ACI Informatica svolge un ruolo di partner tecnologico dell’Ente intervenendo a supporto della gestione e dell’evoluzione dei principali applicativi e sistemi in uso da parte di ACI per l’espletamento dei processi interni, centrali o territoriali.

Le competenze e il know-how di ACI Informatica si applicano anche al supporto offerto attraverso campagne di marketing, iniziative di comunicazione o gestione dei grandi eventi ACI al fine di promuovere il valore dell’Ente e garantire una maggiore soddisfazione dell’utente finale.

Servizi a terzi

Per le Società del Gruppo ACI e per clienti terzi, ACI Informatica è operante nello sviluppo di piattaforme e servizi innovativi. Con ACI Infomobility, in particolare, è attiva una collaborazione nell’ambito dei servizi di infomobilità, erogati dalla stessa Società per conto dell’Ente al fine di fornire informazioni tempestive a favore di una mobilità sostenibile.

ACI Informatica supporta il progetto con particolare focus sulla componente broadcasting. Per altri clienti del Gruppo ACI (ACI Progei, SIAS Autodromo Nazionale Monza, Fondazione Caracciolo) e per clienti terzi, anche di rilevanza istituzionale, realizza ed eroga soluzioni tecnologiche sia infrastrutturali che applicative.

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Il capitale intellettuale

Il nuovo progetto editoriale

ACI Informatica è proprietaria di ACI Editore, il nuovo progetto editoriale di ACI che, dalla primavera 2023, sostituisce la storica testata “Automobile” con tre distinte riviste mensili, pubblicate in formato cartaceo e digitale.

Le tre testate assolvono a differenti obiettivi istituzionali e di mercato garantendo un’offerta editoriale segmentata con target di lettori differenziati:

1) Young Classic, pubblicata a partire da marzo 2023, dedicata al pubblico più giovane tra i collezionisti di auto d’epoca. Il dialogo con i giovani rappresenta infatti un asset fondamentale della nuova linea editoriale.

2) l’Automobile Classica, pubblicata a partire da giugno 2023, dedicata ad un pubblico variegato di collezionisti ed appassionati al motorismo storico.

3) l’Automobile, pubblicata a partire da giugno 2023, dedicata a un vasto pubblico di lettori interessati ai temi della sicurezza, tecnologia, transizione ecologica e mobilità.

Il 2023 ha rappresentato l’anno di start-up del nuovo progetto editoriale, con una tiratura complessiva di quasi 800.000 copie e forte spinta del formato digitale che garantisce minore impatto ambientale. A differenza delle copie cartacee, destinate infatti ad un numero esiguo e ben determinato di Soci ACI, le copie digitali della rivista “Automobile” sono offerte indistintamente alla totalità della compagine associativa, quindi a più di 1,15 milioni di utenti.

La mission del nuovo progetto editoriale è la realizzazione di un prodotto che, nelle sue diverse declinazioni, risponda ai requisiti di qualità giornalistica ed operi in sinergia con le linee strategiche di comunicazione e sviluppo attività della Presidenza di ACI e della Direzione Generale di ACI Informatica.

Un ulteriore importante obiettivo è quello di stimolare il confronto tra i diversi attori della mobilità nella direzione della sostenibilità, diffondendo la conoscenza di tecnologie a ridotto impatto ambientale. E, allo stesso tempo, educare al rispetto delle regole, delle condizioni di massima sicurezza stradale e a un uso corretto del veicolo, con particolare attenzione alle nuove generazioni attraverso contenuti editoriali specifici.

A dimostrazione della propria sensibilità ai temi di carattere ambientale, si segnala l’approvvigionamento del servizio di Treedom Srl, una società Benefit che persegue oltre al profitto, i benefici sociali e ambientali. L’acquisto prevede la piantumazione di 1.000 alberi, per la creazione della “foresta ACI”, e le attività ad essa connesse, unitamente all’erogazione di una pluralità di servizi aggiuntivi e correlati per perseguire un progetto ecosostenibile di rinuncia da parte del Socio ACI Gold Premium Fidelizzato alla rivista l’Automobile in formato cartaceo privilegiando il formato digitale.

GOAL 15: VITA SULLA TERRA

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica.

15.2 Entro il 2020, promuovere l’attuazione di una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste degradate e aumentare notevolmente l’afforestazione e riforestazione a livello globale

Progetto ecosostenibile di rinuncia da parte del Socio ACI GOLD Premium Fidelizzato alla rivista l’Automobile in formato cartaceo privilegiando il formato digitale

Piantumazione di 1.000 alberi (foresta ACI)

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Bilancio 2023 _Capitolo 2

TRASPARENZA, ETICA E INTEGRITÀ

Modello 231 e Codice Etico

Con il Decreto Legislativo 8 giugno 2011, n.231, è stata introdotta la disciplina sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da soggetti legati alla società da particolari relazioni funzionali. Conseguentemente, nel 2004 ACI Informatica ha adottato il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo ed il Codice Etico.

Negli anni tali documenti sono stati costantemente aggiornati in conformità a quanto richiesto dal citato D.Lgs. 231/01 che prevede, ai fini dell’idoneità, che il Modello debba essere efficacemente attuato e, a tal fine, è richiesto il suo costante aggiornamento laddove intervengano fatti rilevanti, sia a livello organizzativo che a livello normativo.

In tal senso, il 24 gennaio 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato l’ultimo aggiornamento del Modello 231 e del Codice Etico. Le modifiche al Modello si sono rese opportune in quanto, anche nel 2022, sono intervenute norme in materia che hanno ampliato ulteriormente il cosiddetto catalogo dei reati presupposto con l’inserimento di prescrizioni che potenzialmente interessano ed impattano sulla attività di ACI Informatica, ovvero apportano alcune modifiche in termini di perimetro di attività e di pene edittali.

Conseguentemente, si è proceduto ad integrare la disciplina già prevista nel Modello di cui al D. Lgs. 231/01 coerentemente con le novità legislative, oltre che a regolare la fattispecie di cui ai reati in materia di detenzione o accesso a materiale pornografico con l’inserimento del paragrafo 14.4.

In tale occasione, sono state apportate modifiche anche al Codice Etico vigente inserendo principi inerenti ai reati tributari e rafforzando alcuni principi comportamentali a cui tutti i soggetti destinatari devono attenersi anche in coerenza con quanto disposto dalle Linee Guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo emanate da Confindustria a giugno 2021.

Il Piano anticorruzione di ACI Informatica

ACI Informatica, in ottemperanza alle disposizioni normative in materia di Anticorruzione e Trasparenza, ha adottato, sin dal 2016, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT) che viene annualmente revisionato e aggiornato. In tale ambito il 24 gennaio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza, che costituiscono contenuto necessario del PTPCT, e adottato il PTPCT per il triennio 2023-2025, Scopo del PTPCT è quello di individuare il grado di esposizione al rischio corruttivo o di mal-administration all’interno della struttura aziendale ed indicare le misure volte a prevenire comportamenti o azioni che deviano dal perseguimento dell’interesse pubblico generale. Per tale motivo nella fase di predisposizione del PTPCT sono coinvolti i responsabili degli uffici, che partecipano, per le parti di rispettiva competenza, alla rilevazione e alle successive fasi di identificazione e valutazione dei rischi, nonché all’individuazione e alla programmazione delle misure atte a mitigare i rischi così individuati.

Nello specifico, nel corso del 2023, sono state realizzate le seguenti attività:

• Mappatura e analisi di ulteriori processi aziendali, finalizzata ad individuare e classificare i rischi di corruzione, in coerenza con le disposizioni ANAC indicate nel PNA 2019 e nel PNA 2022;

• Attuazione degli interventi programmati nel PTPCT, alcuni in continuità con gli anni precedenti ed altri effettuati a seguito di sopraggiunte novità normative, come l’adozione della nuova procedura in materia di gestione delle segnalazioni di comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’interesse all’integrità (whistleblowing), prevista dal Decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24.

Analogamente agli anni precedenti, ACI Informatica ha provveduto inoltre, come previsto dall’art. 1, comma 14, della legge 6 novembre 2012, n. 190, a redigere la Relazione annuale del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza attraverso la piattaforma online disponibile sul Portale dell’Autorità. Il sistema di acquisizione e moni-

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Il capitale intellettuale

toraggio messo a disposizione dall’Autorità consente di raccogliere in maniera sistematica le risultanze del monitoraggio sull’attuazione delle misure adottate

Poiché la trasparenza costituisce lo strumento cardine per prevenire fenomeni correttivi, è proseguito nel corso del 2023 il processo di miglioramento, in termini di semplificazione e di accessibilità, della sezione “Società Trasparente” del sito istituzionale aziendale allo scopo di assicurarne la costante conformità agli atti di indirizzo dell’Anac.

In tale contesto a luglio 2023 l’Organismo di controllo che svolge funzioni analoghe all’OIV, istituito presso ACI Informatica, ha attestato l’assolvimento, in termini di completezza, aggiornamento e formato, degli obblighi di pubblicazione dei documenti, dati e informazioni contenuti nella suddetta sezione.

Da novembre 2023 viene utilizzata la piattaforma telematica unica messa a disposizione da ACI al fine di garantire l’ulteriore informatizzazione dei flussi informativi che alimentano la suddetta sezione e l’uniformità delle modalità di pubblicazione dei dati con quelle adottate dalle altre società in house di ACI.

Compliance e certificazioni

ACI Informatica, convinta sostenitrice dell’adozione di modelli e standard di qualità per la realizzazione dei propri prodotti e servizi, si è conformata ai principali standard internazionali ISO di settore già dal 1999.

La certificazione di qualità è un biglietto da visita di eccellenza riconosciuto a livello internazionale in quanto assicura l’adozione di un modello di governance in grado di soddisfare le esigenze del cliente, incentrato sulla organizzazione per processi, compresa l’adozione di un percorso mirato alla adeguata gestione dei rischi e al miglioramento continuo dei propri prodotti e servizi erogati.

Alla base di un buon modello di governance aziendale, e per il continuo miglioramento dei processi aziendali e dei servizi erogati, ACI Informatica si è dotata di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, in linea con gli standard internazionali in materia di:

1. Certificazione UNI EN ISO 9001:2015 per le attività di progettazione, sviluppo, installazione, gestione, assistenza, manutenzione di prodotti software applicativi, software di base; gestione e manutenzione hardware; progettazione, gestione, erogazione, controllo e assistenza di servizi EDP, conduzione operativa e assistenza sistemistica delle infrastrutture tecnologiche. Progettazione, sviluppo, gestione, manutenzione di servizi ausiliari e di call center. Progettazione ed erogazione di corsi di formazione in ambito ICT, di didattica integrativa “Metodo ACI” per autoscuole (Ready2Go) e commerciale; supporto allo sviluppo commerciale della Federazione e Network ACI.

2. Certificazione UNI CEI EN ISO IEC 27001-2017 per la gestione della sicurezza delle informazioni, che include aspetti relativi alla sicurezza logica, fisica ed organizzativa; la certificazione ISO 27001 riguarda le attività di progettazione, realizzazione ed erogazione di servizi e soluzioni di: facility management, conservazione di documenti informatici, Housing & Hosting, Business Continuity, e Disaster Recovery.

3. Certificazione ISO IEC 20000-1:2018 per la gestione dei Servizi ICT Facility management, erogati attraverso il proprio Data Center.

4. Certificazione UNI EN ISO/IEC 22301:2019 per pianificare, implementare, monitorare, valutare e migliorare il sistema di gestione della continuità operativa, minimizzando l’impatto di eventuali interruzioni.

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5. Certificazione UNI EN ISO 14001:2015 per uno sviluppo consapevole e sostenibile, e per il miglioramento continuo dell’efficienza organizzativa, utile a contenere l’impatto ambientale delle attività produttive generando valore per la propria azienda.

6. Certificazione UNI EN ISO 50001:2018 per la progettazione, gestione, erogazione, controllo e assistenza di servizi EDP, la conduzione operativa e assistenza sistemistica delle infrastrutture tecnologiche.

7. Certificazione UNI ISO 45001:2018 per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. ACI Informatica riconoscendo grande importanza al tema della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e si impegna per la gestione esauriente ed efficace alle prescrizioni della vigente normativa in materia oltre che a perseguire un miglioramento continuo delle condizioni di lavoro all’interno di ogni unità produttiva.

L’ottenimento della certificazione UNI ISO 45001:2018 in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha rappresentato un importante traguardo per l’azienda, in quanto testimonia l’impegno di ACI Informatica per la sicurezza dei propri lavoratori. La norma è infatti di ausilio nell’individuazione preventiva di tutto il range di rischi e pericoli che possono verificarsi sul posto di lavoro (come incidenti, infortuni, incendi e malattie professionali) e, attraverso controlli puntuali ed azioni di miglioramento mirate ad affrontare qualsiasi potenziale pericolo o incidente, consente di ridurre al minimo i rischi sul luogo di lavoro. Inoltre la norma identifica e caratterizza le azioni di ACI Informatica nei confronti del contesto lavorativo esterno. L’Azienda vuole rafforzare il percorso di collaborazione proattiva con tutti i lavoratori divulgando nuove iniziative mirate a promuovere la partecipazione di lavoratori e stakeholders.

ACI Informatica persegue i Sustainable Development Goals dell’ONU anche in ambito di sistemi di gestione ambientale e dell’energia. Tale approccio di sostenibilità comprende l’adozione di un modello economico sostenibile, basato sulle 3R “Riduzione, Riuso e Riciclo”, applicabile anche per le nuove tecnologie e l’innovazione dei servizi ICT.

ACI Informatica vuole esprimere una governance organizzativa efficace, in grado di allocare le risorse in chiave di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. È per questo motivo che, per la definizione dei requisiti ambientali ed energetici che accompagnano le fasi di approvvigionamento di prodotti e servizi, ACI Informatica segue le regole decretate dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare nel rispetto del PAN GPP (Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale degli acquisti della Pubblica Amministrazione), adottando a titolo volontario alcuni dei principali Criteri Ambientali Minimi (CAM) e in conformità al GPP (Green Public Procurement).

Quest’ultimo rappresenta il principale strumento della strategia europea su “Consumo e Produzione Sostenibile” e i suoi obiettivi vanno dalla riduzione degli impatti ambientali alla diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili, dall’efficienza e risparmio di risorse naturali, in particolare energia, alla riduzione di rifiuti prodotti e sostanze pericolose.

Certificazioni specialistiche di competenze dei dipendenti – Da sempre ACI Informatica è impegnata nell’accrescimento delle competenze dei propri dipendenti. Negli ultimi anni sono state intensificate le azioni formative volte al conseguimento di certificazioni specialistiche su temi tecnologici e di standard metodologici trasversali alle pratiche di Project Management, Service Management, Process Management.

Tra le certificazioni: ITIL® Certificate in IT Service Management, Project Management Professional (PMP)®, AGILE Project Management, Prince2, COBIT® Certificate, CBPA®- Certified Business Process Associate, ottenute al fine di garantire elevati standard di qualità operativa.

ACI Informatica come Register può gestire i domini .it in proprio o per conto dei suoi clienti.

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Il capitale intellettuale

GOAL 16: PACE GIUSTIZIA E ISTITUZIONALITÀ

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, respondabili e inclusivi a tutti i livelli.

16.5 Ridurre sostanzialmente la corruzione e la concussione in tutte le loro forme

Ai sensi delle delibere dei CdA del 29/03/04, 16/11/09 e 19/01/16, ACI Informatica adotta un codice etico che disciplina: comportamento nella gestione degli affari; salute, sicurezza e ambiente; trattamento di informazioni interne; uso delle risorse informatiche; rapporti con la concorrenza; rapporti con la P.A.; condotta societaria e conflitti di interesse.

In tema di etica e trasparenza del business: ACI Informatica, in ottemperanza alle disposizioni normative in materia di Anticorruzione e Trasparenza, adotta un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza che viene annualmente revisionato e aggiornato

Compliance e certificazioni internazionali: adozione di modelli e standard di qualità per la realizzazione di prodotti e servizi

LA GESTIONE INTEGRATA DEI RISCHI DI IMPRESA

Nessun caso di corruzione registrato nel 2023, come risultante nella Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

n. 7 Certificazioni in possesso in tema di gestione della qualità, sicurezza delle informazioni, gestione dei servizi IT, continuità operativa, sistemi di gestione ambientale e dell’energia, sicurezza e salute sui posti di lavoro (quest’ultima ottenuta nel 2023)

Nell’ambito del Sistema integrato di qualità, ACI Informatica dispone di un Piano integrato di Gestione dei Rischi dedicato in particolare ai temi della sicurezza fisica, della sicurezza informatica e dell’erogazione dei servizi.

Il tema della sicurezza fisica delle infrastrutture è fortemente vincolato alle performance del Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Tutte le iniziative attuate hanno l’obiettivo di salvaguardare la tutela della salute ed il benessere sui luoghi di lavoro, e garantire la sicurezza fisica delle infrastrutture in conformità con il Testo Unico sulla sicurezza ed in generale con la normativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

La Certificazione ISO 45001 -Sistemi di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro, è stata conseguita con l’obiettivo di innalzare il livello di conoscenza e della cultura organizzativa in materia SSL, al fine di ridurre gli eventi infortunistici ed accrescere il benessere del personale, effettuando controlli puntuali e definendo le azioni per affrontare qualsiasi potenziale pericolo o incidente.

In questo ambito si prevede di attuare le iniziative necessarie al miglioramento continuo dei protocolli di sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro.

Per il biennio 2023-2024 è previsto un progetto di implementazione del modello di sicurezza informatica, denominato “Zero Trust”, che mira a ridurre il rischio di attacchi informatici fornendo un livello di sicurezza più rigoroso rispetto ai modelli di sicurezza tradizionali, che si basano sulla “fiducia implicita” nei confronti degli utenti all’interno della rete, per proteggere i dati sensibili e le risorse aziendali, ridurre il rischio di attacchi informatici e migliorare la protezione dei dati a livello aziendale.

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Bilancio 2023 _Capitolo 2

Sono in fase di definizione le attività del 2024, con particolare riferimento all’Identity Governance & Administration, comunemente definita come “l’orchestrazione centralizzata, basata su policy, della gestione dell’identità degli utenti e del controllo degli accessi”. La governance delle identità aiuta pertanto a supportare la sicurezza IT nel suo complesso e la conformità normativa.

La gestione integrata garantisce l’introduzione graduale dell’attività di controllo e supporta l’azienda nella creazione di un clima etico correttamente orientato.

Impegno per il futuro è di dedicare crescente attenzione ai rischi e alle opportunità della sostenibilità. La gestione integrata dei rischi di sostenibilità è un approccio che consente di identificare, valutare e gestire i rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) che impattano su reputazione, sostenibilità a lungo termine e performance finanziarie, con l’obiettivo di definire efficaci strategie di mitigazione, riduzione e trasferimento.

STRUTTURA DI GOVERNANCE

Il modello di Governance punta al costante monitoraggio dei processi, della qualità, dell’efficienza. Questo tassello trasversale nell’assetto organizzativo di ACI Informatica è determinante per assicurare il continuo miglioramento dei processi e garantire il mantenimento delle certificazioni di qualità. Il sistema di Governance interno è fortemente orientato ai principi ITIL e alle norme definite in ambito ISO 20000. Gli organi di amministrazione e di controllo sono nominati dall’Assemblea nel rispetto del cd. equilibrio di genere, di cui alla Legge 120/2011 e successivo DPR attuativo n. 251/2012.

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall’Assemblea degli Azionisti nella seduta del 19 aprile 2023 per il triennio 2023/2025. Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge e lo Statuto riservano all’Assemblea dei Soci.

Marfisa Luciani consigliere dott ssa

Angelo Sticchi Damiani consigliere dott ssa

Monica Roccato consigliere dott

Bernardo Mennini consigliere dott

Raimondo Ursitti

Il Consiglio d’Amministrazione è l’organo centrale nel sistema di corporate governance ed è investito, nei limiti dei poteri ad esso assegnati in coerenza con il “controllo analogo” esercitato da ACI, dei poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società. Resta fermo, altresì, l’esercizio da parte di ACI dei poteri di indirizzo, direttivo, di controllo e anche ispettivo.

Direttore Generale

Il Consiglio di Amministrazione, per dare efficacia e celerità alla gestione operativa della società, attribuisce con procura speciale i poteri gestionali al Direttore Generale Ing. Mauro Minenna, nuovamente in carica da dicembre 2022, e ai due Vice Direttori Generali: Dott. Francesco Castanò e Avv. Giancarlo Di Crescenzo.

Il Direttore Generale provvede, tra l’altro, a:

• consolidare la partnership con l’ACI e con le società del gruppo;

• utilizzare le competenze ICT come driver per la creazione di valore; presidente ing

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Il capitale intellettuale

• supportare ACI nelle attività commerciali di sviluppo e fidelizzazione della base associativa;

• guidare l’evoluzione strategica e organizzativa di ACI Informatica;

• sviluppare le strategie informatiche e presidiare le attività IT di maggiore valore strategico.

Collegio sindacale

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall’Assemblea degli Azionisti nella seduta del 19 aprile 2023 per il triennio 2023/2025 e, così come il Consiglio di Amministrazione, rimane in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2025. Il Collegio Sindacale, provvede a vigilare:

• sull’osservanza della legge e dello statuto;

• sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

• sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e del sistema di controllo interno adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento;

• sull’idoneità del sistema amministrativo-contabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Al Collegio Sindacale non è attribuita la revisione legale dei conti, di cui all’art. 2409 bis del codice civile, affidata ad una società esterna selezionata con apposita procedura di gara.

Organismo di Vigilanza

L’Organismo di Vigilanza, istituito contestualmente all’adozione del Modello 231, svolge una costante ed efficace attività finalizzata a:

• valutare costantemente l’adeguatezza del Modello 231, ossia la sua reale (e non meramente formale) capacità di prevenire i comportamenti non voluti;

• vigilare sull’effettività del Modello 231, ossia sulla coerenza tra i comportamenti concreti e la disciplina recata dal Modello stesso;

• analizzare e mantenere nel tempo i requisiti di solidità e funzionalità del Modello;

• promuovere il necessario aggiornamento in senso dinamico del Modello, nell’ipotesi in cui le analisi operate rendano necessario effettuare correzioni ed adeguamenti.

Nell’ambito della attività informativa agli Organi Sociali, l’Organismo di Vigilanza predispone una nota periodica per il Consiglio di Amministrazione dove sono fornite, tra le altre, informazioni sull’attività svolta, sul grado di attuazione del Modello e sugli eventuali progetti da attivare per il miglioramento del Modello stesso.

L’Organismo di Vigilanza in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 aprile 2023 per il triennio 2023/2025 ed è così composto:

coordinatore dott.

Guido Del Bue componente avv.

Massimo Maira componente dott.

Matteo Migazzi

Internal Auditing

Oltre agli organi di controllo di cui sopra, la Società si è dotata della funzione aziendale di Internal Auditing la quale, attraverso verifiche costanti in base ai piani annuali di controllo comunicati al Consiglio di Amministrazione, verifica la corretta applicazione delle procedure aziendali nei settori/strutture aziendali sottoposti a verifica.

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Bilancio 2023 _Capitolo 2

In particolare, la funzione provvede alla:

• corretta applicazione delle norme di legge e delle procedure economico-contabili e gestionali, attraverso il sistematico controllo interno dei fatti amministrativi, finalizzato al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza;

• verifica dell’adeguatezza dei controlli esistenti all’interno della struttura organizzativa per l’individuazione e gestione dei rischi connessi allo svolgimento dell’attività aziendale;

• corretta applicazione della normativa di riferimento in vigore ed il rispetto delle regole aziendali prestabilite; interazione con gli interlocutori individuati all’interno delle diverse aree societarie rendendo disponibili gli elementi conoscitivi di dettaglio, utili per migliorare gli schemi organizzativi e le procedure operative;

• stesura di report periodici per il Presidente, per le posizioni apicali e per gli Organi di Controllo della Società, evidenziando eventuali criticità e accertando l’adozione delle azioni necessarie per la loro eliminazione;

• attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione, trasparenza ed integrità, ai sensi dell’art.44 del D.Lgs. 33/2013.

L’incarico ha durata annuale.

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Il capitale intellettuale

Il capitale finanziario

Capitale tangibile dato dall’insieme dei mezzi finanziari messi a disposizione di un’impresa dai proprietari e dai prestatori esterni per le esigenze dell’attività aziendale. Il Report di Sostenibilità 2022 di ACI Informatica non approfondisce le tematiche finanziarie, trattate separatamente nella Relazione sulla Gestione e nel Bilancio di Esercizio. Vengono tuttavia rappresentati alcuni temi, sottoposti all’attenzione degli stakeholder in sede di analisi di materialità, rispetto ai quali assume particolare rilevanza la creazione e distribuzione di valore economico.

Di seguito il radar di materialità dei temi finanziari sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE FINANZIARIO

Comportamento concorrenziale

Creazione e distribuzione di valore economico

Pianificazione e ottimizzazione degli acquisti

Capitolo 3
STAKEHOLDER ACI INFORMATICA
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A fronte di giudizi molto simili da parte degli stakeholder, ACI Informatica orienta decisamente le proprie priorità verso la creazione e distribuzione di valore economico.

CREAZIONE E DISTRIBUZIONE DI VALORE

• Valore economico generato: rappresenta la ricchezza economica, misurabile, prodotta nell’anno dalla singola Società e l’analisi di tale valore consente di ottenere una valutazione oggettiva dell’impatto economico-sociale creato, misurando la ricchezza creata a vantaggio di tutti gli stakeholder

• Valore economico trattenuto: rappresenta la parte di ricchezza a garanzia della sostenibilità economica del business, non distribuita agli stakeholder, ma trattenuta internamente sotto forma di accantonamenti, ammortamenti e svalutazioni

• Valore economico distribuito: indicatore quali-quantitativo dell’impatto sociale della società e della reale portata della responsabilità sociale assunta; comprende voci quali: Fornitori, Dipendenti, Pubblica Amministrazione.

*il Valore economico distribuito alla P.A. è definito come la somma delle imposte sui redditi versate direttamente dall’organizzazione (GRI 201-1). Il valore economico indirettamente distribuito alla P.A. è tuttavia molto più elevato, se si considera che i servizi erogati da ACI Informatica sono necessari per assicurare alle casse dello Stato le entrate del Pubblico Registro Automobilistico e delle tasse automobilistiche.

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Valore economico generato Valore economico trattenuto Valore economico distribuito
Dipendenti 54,6 Fornitori 43,4 P.A.* 0,1 { 104,5 98,1 5,6 Bilancio 2022 _Capitolo 3
Valori economici 2023 (€m)

Capitolo 4

Il capitale infrastrutturale e digitale

Capitale tangibile, sistema di supporto per lo svolgimento e la facilitazione delle attività economiche o l’erogazione dei servizi. Sul piano generale è definito dalla dotazione di strumenti di comunicazione (strade, ferrovie, sistemi di telecomunicazione, ecc.) mentre, a livello di industria ICT, comprende le immobilizzazioni fisiche ed il materiale hardware e software che consente lo svolgimento delle attività.

Di seguito il radar di materialità dei temi infrastrutturali e digitali sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE INFRASTRUTTURALE E DIGITALE

Riciclo delle infrastrutture obsolete

Cybersecurity e sicurezza dati

Affidabilità di sistemi e servizi ICT

Etica e sostenibilità digitale

STAKEHOLDER

ACI INFORMATICA

Il tema della cybersecurity e della sicurezza dei dati è il più rilevante in assoluto, sia all’interno del capitale infrastrutturale sia a livello dell’analisi di materialità in generale. Rilevanza elevata assegnata anche all’affidabilità di sistemi e servizi ICT mentre il tema dell’etica e della sostenibilità digitale non risulta ancora prioritario in ACI Informatica.

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EVOLUZIONE IT IN OTTICA SOSTENIBILE

ACI Informatica ha attivo un osservatorio costante sull’evoluzione del contesto IT per l’innovazione costante delle tecnologie e dei modelli architetturali e infrastrutturali favorendo un approccio sostenibile sia in termini di efficientamento interno che di approccio open e cooperativo e stimolando le interazioni con altri sistemi pubblici e privati in linea con gli indirizzi di interoperabilità e semplificazione del Paese.

I temi di sostenibilità digitale e le ricadute sull’impatto ambientale o di inclusione sociale fanno da traino ad iniziative di studio e ricerca come quelle condotte sul green coding o sul ripensamento del ciclo del software anche in ottica di decommissioning legato a minori impatti energetici.

L’operato di ACI Informatica si muove in continuità con le direttrici di intervento individuate dalla strategia italiana per la P.A. digitale, in particolare quelle delineate dal Piano Triennale per l’Informatica delle Pubbliche Amministrazioni, elaborato a fine 2023 e relativo al triennio 2024-2026. Il Piano, redatto da AgID, fissa una serie di obiettivi e linee d’azione cui le Amministrazioni devono ispirarsi per pianificare e programmare le azioni di digitalizzazione nel corso del triennio attraverso un proprio piano.

Il percorso di digital transformation che ACI Informatica sta attuando al fianco di ACI vede lo sviluppo di numerose iniziative di trasformazione e di innovazione sia tecnologica che di processo, molte delle quali avviate negli scorsi anni ed altre nate nel 2023. Tutte le azioni si mappano su cinque componenti tecnologiche, esaminate nel corso del documento: Servizi, Infrastrutture, Piattaforme ed Interoperabilità, Dati e Sicurezza informatica, logica e fisica.

NUOVI MODELLI E STANDARD ARCHITETTURALI

Nell’ambito dell’Enterprise Architecture, l’Ente ha deciso di adottare una strategia di innovazione volta a massimizzare l’efficienza e l’efficacia della IT a supporto dei servizi erogati. Centrali in questa strategia sono i concetti di flessibilità e scalabilità, sia a livello di infrastruttura sia di applicazioni. L’orientamento architetturale è quello di muovere verso la progettazione e l’implementazione di soluzioni software cloud-native, containerizzate e a microservizi, conseguendo una maggiore modularità applicativa, una più chiara gestione dei flussi dei dati e una concreta facilitazione delle operazioni di evoluzione, manutenzione e governo. L’automazione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale giocano un ruolo chiave in questa direzione, sia per semplificare e ottimizzare i processi e le attività di gestione sia per estendere le funzionalità offerte all’utenza. In sostanza, l’Ente punta a realizzare una riduzione dei tempi di esecuzione degli interventi e del time to market attraverso un aumento della flessibilità dell’infrastruttura IT e, conseguentemente, della produttività.

Il primo passo nella direzione strategica indicata per l’Enterprise Architecture dell’Ente è stata la revisione del modello architetturale, tecnologico e di sviluppo di riferimento. L’Ente ha infatti da qualche tempo avviato un progetto denominato Microservices & Containerized Architecture, con l’obiettivo di evolvere l’architettura tecnologica ed i processi di sviluppo verso la containerizzazione delle applicazioni e l’uso di microservizi, stabilendo la cultura DevOps e la diffusione delle pratiche e degli strumenti a questa associati.

L’adozione di questo nuovo modello è finalizzata a supportare il raggiungimento dei seguenti obiettivi chiave:

• aumentare la capacità di rispondere ai requisiti di business (modificare più velocemente sistemi ed applicazioni);

• standardizzare, facilitare e velocizzare le operazioni di supporto (automatizzare il deploy, il monitoraggio, il tuning e lo scaling delle applicazioni);

• garantire qualità ed efficacia dei prodotti (automatizzare il quality check, build, e test del software).

Per far questo, il nuovo modello regola i vari ambiti architetturali con delle specifiche Reference Architecture (ambito

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Bilancio 2023 _Capitolo 4

applicativo, integrazione, dati, deployment, processo di devops) in ottica di guida e standard per i nuovi sviluppi e per le operazioni di reingegnerizzazione.

L’architettura a microservizi è già stata impiegata dal progetto NSTAR (Nuovo Sistema Tasse Auto Regionali) per la reingegnerizzazione del sistema di gestione delle tasse automobilistiche, uno degli elementi del core business aziendale. Ora sono in corso azioni di revisione e consolidamento in ambito tasse e si sta pianificando la reingegnerizzazione secondo le stesse logiche per il sistema del PRA.

Strategia Cloud

Un ulteriore passo nella direzione strategica indicata per l’Enterprise Architecture è quello di investire nella costruzione di una infrastruttura cloud interna basata su soluzioni iper convergenti che possano offrire ai gruppi di sviluppo accesso self-service a risorse cruciali preconfigurate come macchine virtuali, database, e altre utilities, migliorando l’agilità, la standardizzazione e l’efficienza operativa. Tale infrastruttura dovrà poter scalare anche verso scenari di cloud ibrido in modo da garantire una più facile, pronta ed efficiente gestione dei picchi di utilizzo. Nel prossimo triennio si punta alla realizzazione di un prototipo di cloud interno per configurazione a catalogo delle infrastrutture secondo un modello pay per use.

Riduzione del debito tecnico e decommissioning applicativo ed infrastrutturale

L’evoluzione rapida e continua della tecnologia ha portato a numerosi vantaggi per le aziende, ma ha anche generato alcune problematiche come l’obsolescenza del software ed il debito tecnico, dato dalla crescente complessità e difficoltà di manutenzione dei sistemi a causa di scelte rapide e non ottimali fatte nel passato.

Le sfide legate all’obsolescenza e al debito tecnico presenti nell’infrastruttura e nel parco applicativo attualmente in gestione sono numerose ed eterogenee.

In primo luogo, esiste un considerevole numero di applicazioni che da anni sono movimentate solamente in manutenzione ed utilizzano tecnologie superate, molte delle quali addirittura fuori dal supporto del vendor. Questo stato di obsolescenza comporta una serie di vincoli per l’intero ecosistema di erogazione dei servizi per ACI. La mancanza di compatibilità con le versioni più recenti di queste tecnologie rende difficile l’aggiunta di nuove funzionalità e l’integrazione con sistemi moderni, limitando l’efficienza operativa e la capacità di rispondere alle esigenze del business in modo tempestivo. Ciò che rende ancora più critica questa situazione è che la mancata reingegnerizzazione di tali applicazioni comporta il mantenimento di software di base anch’essi divenuti obsoleti. Sistemi operativi, application server e database server non più supportati rappresentano un terreno fertile per minacce di sicurezza e vulnerabilità. Senza gli aggiornamenti di sicurezza e il supporto del vendor l’azienda è esposta a gravi rischi, tra cui potenziali attacchi informatici, perdita di dati e interruzioni del servizio. Questa carenza di protezioni adeguate può compromettere la confidenzialità e l’integrità dei dati scambiati, mettendo a rischio la reputazione dell’azienda e la fiducia degli utenti.

Oltre a ciò, alcune applicazioni legacy sono elementi critici del business aziendale e comportano il sovraccarico di features applicative, di interoperabilità e di infrastruttura dovuto al mancato utilizzo di standard moderni e soluzioni open source o di mercato largamente disponibili.

Alcune funzionalità ottenute in passato con software ad hoc o di mercato sono ormai facilmente realizzabili con soluzioni più moderne già disponibili e in dotazione, permettendo una maggiore integrazione e un conseguente risparmio dell’effort di gestione. Viceversa, si accrescerebbe la complessità del sistema, rendendo difficile e costosa l’integrazione con nuove tecnologie o il rilascio tempestivo di nuove funzionalità.

In sintesi, l’accumulo di obsolescenza infrastrutturale e debito tecnico ha creato una serie di criticità che richiedono

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azioni tempestive. L’inefficienza operativa, l’esposizione a rischi di sicurezza e la difficoltà di adattamento alle nuove esigenze del business sono solo alcune delle conseguenze e dei rischi che si corrono. Affrontare queste problematiche richiede un piano di azione ben strutturato che consentirà di modernizzare l’infrastruttura, ristrutturare e consolidare le applicazioni e formare il personale, garantendo così un ambiente più sicuro, affidabile ed efficiente, oltre a risparmi dei costi dell’infrastruttura e dei costi operativi.

Il contesto tecnologico innovativo che si andrà a realizzare, inoltre, faciliterà il recruitment e la retention di giovani talenti, tema altrettanto delicato nel contesto estremamente dinamico del mercato ICT.

GOAL 9: IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

9.4 Migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l’efficienza nell’utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l’ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità

Database (chiusura prevista entro aprile 2024)

Software applicativi

WebSphere 6.0

• server di esercizio dismessi / server di esercizio totali: 1 / 6

• istanze Oracle dismesse / istanze totali: 12 / 17

• schemi dismessi / schemi totali: 369 / 395

• server spenti in ambiente esercizio: 6

• totale repliche spente in ambiente esercizio: 14

• applicazioni spente in ambiente esercizio: 427

• server spenti in ambienti non esercizio: 7 (integrazione, test, collaudo, manutenzione, addestramento)

GESTIONE E GOVERNANCE DEI DATI

Nell’era dell’informazione, la gestione efficace dei dati è diventata un fattore critico per il successo delle aziende. La valorizzazione e lo sfruttamento ottimale degli assets dati aziendali richiedono non solo l’adozione di buone pratiche di data management, ma anche una collaborazione sinergica tra diverse figure professionali e funzioni aziendali. Questa sinergia permette di trasformare i dati grezzi in insights preziosi, guidando decisioni strategiche e operazioni quotidiane. Ogni figura professionale gioca un ruolo cruciale nell’assicurare che i dati siano sfruttati in modo efficace e responsabile, contribuendo al successo complessivo dell’organizzazione.

Sulla base delle opinioni raccolte da Gartner da oltre 300 Chief Data Officer e numerosi altri professionisti in ambito Data Management, oltre il 60% ritiene che la Governance dei Dati sia una delle priorità principali per assolvere e soddisfare meglio le esigenze di management dei dati delle organizzazioni.

Operativamente questo porta verso una rivisitazione sia operativa che tecnologica. Servizi ed infrastrutture a servizio

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Bilancio
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dell’ecosistema dati rappresentano dotazioni e competenze core di cui l’Ente dispone e su cui vanta un’ampia esperienza su tecnologie ed ambiti applicativi. La moderna economia del dato però richiede competenze e capacità non confinate agli aspetti esclusivamente tecnici. Conoscere e saper gestire sistemi ed architetture IT rappresenta un aspetto centrale ma non sufficiente verso le nuove sfide imposte dalla continua trasformazione tecnologica.

Dal punto di vista operativo si introduce un nuovo approccio e la necessità di coinvolgere attivamente le diverse funzioni aziendali nella creazione di dati di qualità e di un sistema decisionale “data-driven” che possa utilizzare il pieno potenziale dei dati; ciò rappresenta un obiettivo ambizioso e sfidante - tra gli altri indicati nella strategia di Data Governance - che si prevede di realizzare mediante l’implementazione di diversi flussi di attività, a partire dalla creazione di un Data Dictionary e l’applicazione dei principi/regole di Data Quality.

In questa direzione, nel 2023 sono state avviate le attività di creazione Business glossary, Data Dictionary, mappatura e metadatazione su Data Catalog in ambito associativo.

È inoltre in corso la sperimentazione interna di policy e procedure di Data Quality, controlli di Data quality schedulati e creazione di dashboard dinamiche per la visualizzazione stato dell’arte.

Governance dei dati non invasiva

Si tratta di un approccio sviluppato dall’esperto di gestione dei dati Bob Seiner. La “non invasività” di questo stile implica l’adattamento delle procedure di governance dei dati al “flusso di lavoro naturale” dell’organizzazione, “ai processi attuali e alle responsabilità esistenti”. Ciò significa tipicamente lavorare con persone che già operano con e sui dati (amministratori dei dati de facto, sviluppatori, analisti, lead tecnici), piuttosto che gestire un programma di governance dei dati completamente separato che avrebbe costi sostenuti ed un grande impatto organizzativo.

Seiner contrappone il suo approccio al “processo rigido e invasivo” che molti convenzionalmente associano alla governance dei dati tradizionale e ritiene che un approccio “non invasivo” possa offrire una serie di vantaggi come minima interruzione dei flussi e procedure in uso in una organizzazione, minore resistenza all’adozione, maggiore velocità nell’implementazione e nel ritorno sull’investimento, migliore collaborazione tra produttori, consumatori e gestori di dati.

Importanti punti di forza della governance dei dati non invasiva sono:

• Integrazione culturale - poiché più ambiti e funzioni organizzative integrano i principi di data management e data governance nelle pratiche di lavoro per migliorare i loro dati, pratiche “non invasive” di data governance contribuiscono a rafforzare la cura e la cultura esistente attorno ai dati;

• Democratizzazione dei dati - i dati vengono resi più accessibili e comprensibili ai dipendenti in tutta l’organizzazione;

• Miglioramento della qualità e della fiducia nei dati - man mano che i dipendenti di una organizzazione aderiscono e contribuiscono attivamente al mantenimento dell’integrità dei dati, la qualità e l’affidabilità dei dati stessi aumentano conseguentemente.

Queste qualità positive vengono ulteriormente rafforzate dall’adozione di pratiche e procedure condivise e trasparenti che contribuiscono a costruire la fiducia nei dati tra i dipendenti di un’organizzazione contribuendo ad un efficientamento nella gestione dei dati e nella creazione di nuovi prodotti e servizi basati sui dati.

Nel complesso, l’implementazione della data governance mediante un modello “non invasivo” aiuta le funzioni aziendali e i team di progetto ad adottare “un modello di governance dei dati più resiliente, collaborativo ed efficiente”.

Dopo una analisi approfondita di diversi modelli operativi ed approcci alla data governance - svolti nell’ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio informativo di ACI Informatica - si è ritenuto che l’approccio non invasivo alla governance dei dati fosse quello più in linea con le esigenze e caratteristiche culturali della nostra organizzazione aziendale.

In conclusione, mediante un approccio alla data governance non invasivo, ci si propone di favorire un equilibrio tra ef-

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ficacia e facilità di implementazione, migliorare la gestione dei dati senza causare grandi perturbazioni nei processi di lavoro esistenti, rafforzare la cultura dei dati all’interno dell’organizzazione e mettere a fattor comune l’esperienza e la conoscenza di cui dispongono le diverse figure professionali presenti in azienda che sono quotidianamente coinvolte in attività di gestione e uso dei dati. I dati rappresentano una risorsa fondamentale. È necessario avere la possibilità di raccoglierli, analizzarli, proteggerli, condividerli e utilizzarli al fine di erogare servizi efficaci e innovativi nel rispetto della privacy dell’individuo. Le preziose basi dati a disposizione dell’Ente rappresentano un asset strategico che deve essere costantemente valorizzato realizzando metodi e strumenti che stimolino una sempre più vasta cultura dei dati e aprano a nuove opportunità strategiche e a processi decisionali di tipo data-driven.

Il patrimonio informativo dell’Ente è costituito da banche dati di grandi dimensioni che sono state classificate da ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) di valore strategico. Oltre, quindi, al continuo aggiornamento e miglioramento degli Open Data già realizzati, è stata pianificata una strategia di valorizzazione dei dati tramite la creazione di Data Lake e la realizzazione di Dashboard analitiche.

Con la valorizzazione del patrimonio informativo, progetto degli ultimi anni in cui sono stati definiti gli standard tecnologici e architetturali, si è voluta valorizzare la grande quantità di dati disponibile nell’ecosistema di ACI per dare piena e migliore fruibilità delle informazioni prodotte.

Per rendere effettive le potenzialità del patrimonio informativo è stata implementata una nuova piattaforma tecnologica di Business Intelligence & Analytics che consente di disporre di un framework strutturato a supporto dei dati, dei processi e della governance del dato, oltre che alla sicurezza e conformità normativa, e di facilitare l’accesso e l’analisi dei dati creando un ecosistema unico multi-purpose mettendo a disposizione degli utenti strumenti avanzati per la fruizione delle informazioni.

Importante tassello è la digitalizzazione dei dati storici del PRA, un progetto che si è occupato di digitalizzare il contenuto di tutte le bobine microfilmate sin dai primi anni di gestione del PRA, con lo scopo di preservare dal deterioramento le informazioni in esse contenute.

L’iniziativa ha voluto valorizzare questo patrimonio sia in ottica di sicurezza e garanzia contro ogni deterioramento degli attuali supporti, sia per aumentare la fruibilità dell’enorme patrimonio storico di dati a fini di utilizzo e analisi delle informazioni di dettaglio contenute nei documenti.

L’attività di digitalizzazione, prevista come primo obiettivo, è terminata nel 2022; sono state digitalizzate il 100% delle bobine ed il risultato è stato reso disponibile a tutti gli Uffici Territoriali di ACI. Il controllo di qualità massivo, supportato da un sistema di intelligenza artificiale realizzato con il contributo della facoltà di Ingegneria Aziendale dell’Università di Tor Vergata, si attesta a fine 2023 ad uno stato di avanzamento del 65% con una copertura di 71 province su 95 e 57,5 milioni di targhe elaborate. Procede l’analisi delle anomalie con attività di recupero manuale delle targhe e delle pagine che sono risultate non leggibili dopo la digitalizzazione, così come l’analisi e controllo massivo delle bobine speciali e suppletive. Questo porterà alla bonifica e digitalizzazione dell’intero patrimonio storico del PRA.

Approccio open: dati pubblici e disponibili

ACI Informatica negli ultimi anni ha messo la propria esperienza nella gestione di grandi mole di dati a servizio del sistema pubblico impegnandosi a diffondere i propri dati in formato open.

In collaborazione con il DAF, (come previsto dall’ Art. 50-ter nuovo CAD - Piattaforma nazionale dei dati), ACI si è impegnata nella realizzazione di un’ontologia del settore automobilistico (PRA e Tasse) che oggi rappresenta un grande patrimonio messo a disposizione delle PP.AA., offrendo spunti e occasioni di scambio di dati e collaborazioni utili a realizzare servizi per i cittadini. Da questo lavoro è nato un portale web (http://lod.aci.it/) che raccoglie ed espone i dati messi a disposizione da ACI in formato Open e soprattutto Linked, cioè strutturati e predisposti ad interconnettersi con dati di altre fonti. Perfettamente in linea con queste indicazioni, i dati del mondo automobilistico pubblicati nel Portale

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di

ACI sono classificati come open data di livello 5, che è il massimo livello di apertura e disponibilità del dato verso i sistemi informativi pubblici e privati, esterni all’Ente.

Nel 2023 è stato inoltre sottoscritto l’Accordo per l’accesso alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Definito il contesto nel quale ACI potrà fruire dei dati presenti sulla PDND, vengono predisposti gli interventi necessari all’attuazione del modello di riferimento per il collegamento alle basi dati di interesse secondo i casi d’uso individuati in ambito PRA e Tasse.

GOAL 15: VITA SULLA TERRA

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica.

15.2 Entro il 2020, promuovere l’attuazione di una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste degradate e aumentare notevolmente l’afforestazione e riforestazione a livello globale

Dematerializzazione e digitalizzazione dei processi: riduzione del traffico di documenti, razionalizzazione del traffico di e-mail per utilizzo applicazioni web e cloud computing)

AI a supporto della razionalizzazione dei processi

Digitalizzazione dei dati storici del PRA

• Stato di avanzamento al 31/12/2023 del controllo di qualità massivo:

65%

• Controllo di qualità con AI svolto per il 75% delle province italiane, con 57,5 milioni di targhe elaborate

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN ACI INFORMATICA

Di seguito i principali strumenti di innovazione tecnologica, utilizzati in ACI Informatica:

Robotic Process Automation, utilizzato nell’assistenza Tasse: sistema che, a fronte di form compilati dall’utente, genera mail di risposta automatizzate. Si prevede inoltre l’introduzione di “Service Now” che andrà a sostituire l’attuale HDA. Inoltre si sta cominciando ad utilizzare ChatGPT che, addestrato su documenti ACI, diventa un chatbot specializzato per gli operatori ACI che apriranno soltanto i ticket in assistenza non risolti.

Low Code: è un metodo di progettazione e sviluppo mediante strumenti grafici intuitivi, che si intende utilizzare in maniera strutturale anche se al momento è riservato a piccole applicazioni. L’obiettivo è sviluppare applicazioni senza scrivere i codici, per ottenere risparmi economici e di tempo. È un prodotto in parte su cloud interno ed in parte su cloud esterno.

GitHub Copilot: attualmente è utilizzato sia autonomamente da alcuni lavoratori con utenze personali sia come sperimentazione aziendale. Utile per velocizzare il lavoro, correggere la sintassi, uniformare il codice. Può essere personalizzato con delle configurazioni o con dei parametri dedicati, per esempio secondo le specifiche di progetto o dell’azienda, generando codice più attinente alle necessità.

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Chat GPT: L’azienda sta cominciando a sperimentarne l’uso in alcuni gruppi. Inoltre, viene utilizzato autonomamente da alcuni lavoratori con utenze personali per ricercare informazioni. Utile soprattutto per cercare informazioni nel web in modo strutturato e centralizzato.

Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: l’azienda sta sviluppando applicazioni in realtà virtuale e sperimentando un visore commerciale (Oculus Quest 2). Realizzato un ufficio virtuale ACI, con loghi e scenografia, dove è possibile fare riunioni a distanza, tutti presenti nella stessa stanza virtuale. È stata utilizzata la realtà virtuale anche per realizzare il nuovo Simulatore di Guida in realtà virtuale ACI Ready2GO.

Gestione telematica delle gare

Al fine di fornire la corretta continuità operativa al processo di approvvigionamento di ACI Informatica, a partire dal periodo di emergenza pandemica tutte le attività sono state totalmente dematerializzate, sia in termini di gestione documentale e relativa approvazione tramite il sistema di firma GoSign, sia tramite la conduzione telematica delle gare e delle sedute delle commissioni di gara.

Le procedure si svolgono integralmente su portali informatizzati e senza oneri diretti nei riguardi del partecipante. I portali telematici che consentono di gestire le gare online riproducono la prassi operativa delle gare “tradizionali”: verifica della documentazione a corredo e delle dichiarazioni relative al possesso dei requisiti di partecipazione, apertura e valutazione delle offerte e visualizzazione della graduatoria, il tutto nella più ampia trasparenza e partecipazione.

STRUMENTI DIGITAL E MOBILE PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI

Da anni ACI attua una Digital e Mobile strategy volta a far evolvere e migliorare costantemente l’erogazione dei servizi agli utenti attraverso canali digitali, oltre che nei punti fisici territoriali.

La presenza online dei siti web istituzionali, sia di ACI che degli Automobile Club provinciali e degli Uffici territoriali PRA, costituisce un canale consolidato su cui negli anni si è concentrato un lavoro di reingegnerizzazione tecnologica e attualizzazione di standard di fruibilità e accessibilità per utenti diversamente abili.

Nel corso del 2023 è stata avviata un’importante attività di verifica dei livelli di accessibilità di siti e servizi web dell’ACI, secondo quanto previsto dalle “Linee guida sull’accessibilità dei prodotti informatici” dell’AgID. Le verifiche hanno consentito di aggiornare la Dichiarazione di Accessibilità di 14 siti informativi e servizi web, e di effettuare analisi di dettaglio sulla compliance dello standard di interfacce web che ACI Informatica ha sviluppato e sta progressivamente implementando sui siti e servizi ACI.

In parallelo è stato avviato anche un piano di test di usabilità, sempre in aderenza a quanto indicato da AgID, che ha interessato tre sistemi web. Anche questa attività rientra nel perseguimento degli standard di qualità dei Servizi Digitali per la Pubblica Amministrazione.

Il sito web www.aci.it offre la possibilità di effettuare operazioni online configurandosi come un vero e proprio sportello virtuale ACI per la valorizzazione e promozione dei servizi online messi a disposizione dei cittadini. È inoltre attivo il portale Hub ACI (https://web.aci.it/), pietra miliare della trasformazione della galassia web ACI e punto di accesso unico ai verticali dell’Ente ACI Club, ACI.GOV.

A questo proposito, è opportuno specificare che l’Ente ha avviato un progressivo rifacimento e rinnovo del sito istituzionale secondo le “Linee Guida di Design dei siti istituzionali e dei Servizi Digitali della PA”. L’ACI ha peraltro aderito a Bilancio

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Web Analitycs Italia (WAI) per migliorare il processo evolutivo dei propri servizi online. Nel 2023 sono stati predisposti e pubblicati gli Obiettivi di Accessibilità ed aggiornate le Dichiarazioni di Accessibilità dei siti appartenenti al dominio aci.it e dell’app ACI Space, nata dalla volontà dell’ACI di semplificare la vita ai cittadini automobilisti rendendo disponibili una serie di servizi di mobilità in tempo reale. I test di accessibilità sono stati effettuati secondo le modalità previste dalle “Linee Guida AGID sull’accessibilità degli strumenti informatici”; i risultati sono stati analizzati per programmare eventuali iniziative necessarie a migliorare l’accessibilità e l’usabilità dei siti da parte degli stakeholders, nell’ottica del miglioramento continuo.

Per quanto riguarda l’usabilità, una volta definito il perimetro di intervento in termini di servizi/pagine oggetto di verifica e dei relativi use case/task in capo ai tester, si sono concluse le attività propedeutiche alla comunicazione ad Agid degli esiti dei test di usabilità per il sito istituzionale. Il valore sociale del servizio è collegato ai processi di sostenibilità in ottica di semplificazione, economicità e sicurezza: riducendo gli adempimenti burocratici per il cittadino, favorendo la fruizione da remoto dei servizi a favore di un risparmio economico e garantendo livelli di sicurezza dei propri dati, sempre disponibili e aggiornati in tempo reale.

L’App ACI Space, disponibile gratuitamente sugli store iOS e Android, offre a tutti gli automobilisti un insieme di servizi che garantiscono una mobilità sicura e informata attraverso la visualizzazione dei principali punti di interesse alla guida (parcheggi, distributori di carburanti e uffici dedicati), l’accesso facilitato al soccorso stradale e la gestione dei propri veicoli accedendo a funzionalità come MyCar, Infotarga, SOS.

Per i Soci ACI, l’app ACI Space è un prezioso strumento che negli anni si è arricchito di funzionalità utili a valorizzare l’offerta associativa e il rapporto con i punti territoriali ACI, in modo da disporre di un servizio accessibile in maniera sia fisica che digitale.

GOAL 10: RIDURRE LE DISEGUAGLIANZE

Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro

ACI Informatica è compliant alla normativa vigente su accessibilità e abbattimento di barriere architettoniche (L. 13/1989).

A testimonianza del suo impegno per una Società più inclusiva, ACI Informatica dedica attenzione ai temi di fruibilità di servizi digitali per utenti diversamente abili

Grado di accessibilità dell’app ACI Space registrato nel 2023: 80% (+5 p.p. vs 2022)

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L’app dispone di funzionalità quali: visualizzazione licenze sportive, integrazione delle informazioni su RCA e revisione nel dettaglio veicolo, riorganizzazione dei contenuti nel dettaglio veicolo, gestione nuove tessere. Altre interessanti funzionalità riguardano il rifornimento e pagamento carburante da app, l’integrazione dei servizi di gamification e guida sicura, il fascicolo del veicolo.

Quest’ultimo è un esempio di funzionalità innovativa, costruito utilizzando la tecnologia blockchain, che consente ai cittadini di consultare e controllare la cronologia del ciclo di vita di un’automobile inserendone la targa nell’app. L’automobilista può così beneficiare di una serie di informazioni pubbliche che può integrare con proprie informazioni personali relative ad esempio ai km percorsi ed agli interventi di manutenzione (ad esempio tramite foto scattata dal proprio stesso smartphone). Le informazioni pubbliche sono messe a disposizione direttamente dagli operatori del settore (officine, assicurazioni, etc) che costituiscono i nodi della Blockchain.

Tale soluzione permette non solo di certificare i dati del veicolo ma anche di sviluppare nuovi servizi a valore aggiunto (es. trasparenza nel mercato secondario e dell’usato, auto-certificazione chilometrica, nuovi prodotti con le compagnie assicurative, nuovo certificato di revisione).

Oltre alla conduzione dei servizi relativi al Fascicolo del Veicolo, ACI Informatica effettua attività di upgrade del nodo Blockchain IBSI (Italian Blockchain Service Infrastructure) e presidia il tavolo di lavoro che vede coinvolte le PP.AA. e le imprese partecipanti alla Blockchain italiana.

All’interno di ACI Space, “Easy Card” è dedicata ai giovani dai 18 ai 25 anni, con sconti e vantaggi per il tempo libero, i viaggi, gli eventi, la mobilità.

Tutte queste azioni sono attuate con l’obiettivo di semplificare l’accesso alle infrastrutture e ai servizi digitali, rendendo disponibili i servizi a tutte le categorie di utenza, e contribuendo ad una mobilità sostenibile.

Nel prossimo triennio, proseguiranno gli interventi finalizzati all’aggiornamento e al miglioramento continuo dei livelli di accessibilità ed usabilità, anche in base alle risultanze dei test effettuati, e si procederà a pubblicare ogni anno gli Obiettivi di Accessibilità e ad aggiornare le Dichiarazioni di Accessibilità dei siti appartenenti al dominio aci.it e dell’app ACI Space, nei termini previsti dalla normativa vigente.

La piattaforma Auto3D nasce dalla volontà dell’ACI di semplificare la vita ai cittadini automobilisti offrendo servizi digitali: supporto nella individuazione del veicolo adatto alle proprie esigenze, assistenza in fase di compravendita, servizi di pagamento, amministrativi, tecnici e fiscali.

Auto 3D è un portale di servizi per chi è interessato all’acquisto di un’automobile o ne possiede già una, che presenta in forma aggregata informazioni e servizi per la mobilità.

La piattaforma offre supporto all’utente rispetto all’orientamento alla compravendita fornendo informazioni sui veicoli in commercio sia nuovi che usati, o informazioni tecniche e di costo al fine di supportare l’acquisto (auto content organizer), e consente allo stesso tempo di usufruire di una serie di servizi multicanale di ACI sul proprio veicolo o su veicoli terzi attraverso le funzione Infotarga e MyCar esponendo i certificati e le scadenze della propria vettura o offrendo funzioni di Memo sulla gestione di altri documenti personali o del veicolo. Si interfaccia con altri soggetti del settore automotive per offrire l’accesso diretto a servizi post vendita, quali assicurazione, assistenza, e più in generale servizi per la mobilità tra cui, ad esempio, informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico.

Va sottolineato l’approccio integrato che rende la piattaforma aggregatore di vari servizi offrendo all’utente un unico punto di accesso a diverse informazioni e funzionalità e strumento di semplificazione: una piattaforma assistita rispetto ai bisogni dell’utente e un servizio innovativo avvalorato da strumenti di intelligenza artificiale per i servizi di assistenza attraverso chatbot.

Importante servizio è l’Osservatorio prezzi PRA che consente agli utenti interessati all’acquisto o alla vendita di un determinato modello di auto di accedere a informazioni indicative in ordine al valore di vendita. Tali indicazioni sono ricavate dai prezzi di vendita di auto usate elaborati dal PRA in sede di presentazione delle relative formalità.

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Il capitale infrastrutturale e digitale

GOAL 9: IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

9.c Aumentare significativamente l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e sforzarsi di fornire un accesso universale e a basso costo a Internet nei paesi meno sviluppati entro il 2020

I processi di innovazione e digitalizzazione attuati da ACI Informatica per diffondere la cultura dell’informazione tramite un accesso universale su web, app e portali

App ACI Space: 560.000 download (+8% vs 2022)

Dalla nascita effettuati 2,6 milioni di download e 28,9 milioni di sessioni

Portale Auto3D 2023: 106.000 utenti unici e più di 500.000 visualizzazioni di pagina

Sito ACI.it 2023: 16,4 milioni di visitatori e 87 milioni di pagine visualizzate

Accesso disponibile e gratuito a rete Wi-fi in tutti gli Uffici Provinciali del PRA

IL POLO TECNOLOGICO: DATA CENTER E CONTROL ROOM

Sicurezza fisica

Il tema della sicurezza fisica delle infrastrutture è fortemente vincolato alle performance del Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro. Tutte le iniziative attuate hanno l’obiettivo di salvaguardare la tutela della salute ed il benessere sui luoghi di lavoro, e garantire la sicurezza fisica delle infrastrutture in conformità con il Testo Unico sulla sicurezza ed in generale con la normativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

La Certificazione ISO 45001 -Sistemi di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro, è stata conseguita con l’obiettivo di innalzare il livello di conoscenza e della cultura organizzativa in materia SSL, al fine di ridurre gli eventi infortunistici ed accrescere il benessere del personale, effettuando controlli puntuali e definendo le azioni per affrontare qualsiasi potenziale pericolo o incidente. In questo ambito si prevede di attuare le iniziative necessarie al miglioramento continuo dei protocolli di sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro.

Nel corso del 2023, sono stati completati tre progetti iniziati a settembre 2022, mirati a potenziare la sicurezza fisica dell’edificio.

Il primo progetto si concentra sull’implementazione di un sistema antincendio più avanzato. Questo comprende l’installazione di nuove dorsali idrauliche e l’aggiunta di 41 nuove manichette, distribuite dal terzo seminterrato al sesto piano, all’interno dei due Corpi A e B dell’edificio. L’obiettivo è quello di adeguare l’impianto antincendio alle più recenti normative di sicurezza, aumentando così il livello complessivo di sicurezza dell’edificio.

Il secondo progetto è collegato al sistema antincendio esistente, si propone di implementare la sicurezza delle scorte di acqua dedicate all’impianto antincendio del palazzo mediante l’installazione di una cisterna per l’accumulo di 30 mc di acqua, realizzata in cemento armato ed interrata nel parcheggio auto esterno, dotata di pompe elettriche ed a motore per la spinta dell’acqua di spegnimento all’interno delle tubazioni idrauliche e nelle manichette dell’impianto del palazzo.

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Questa attività è stata necessaria per rendere conforme la sicurezza dell’impianto idraulico antincendio dell’edificio alle recenti normative ed esigenze; qualora durante un incendio ci fosse una contemporanea mancanza o minore fornitura di acqua dal fornitore, il sistema antincendio continuerebbe a funzionare attingendo l’acqua dalla nuova riserva da 30 mc.

Il terzo progetto riguardava l’evoluzione del sistema di controllo accessi tramite badge. Questo riguarda l’implementazione di nuovi dispositivi hardware e software, inclusi lettori di badge e concentratori di tecnologia moderna. Previsto inoltre l’aggiornamento del software VAM per introdurre nuove funzionalità, come la visualizzazione in pianta dei varchi e gli avvisi per le porte lasciate aperte. Questo progetto mira a rafforzare ulteriormente la sicurezza dell’edificio, controllando maggiormente l’accesso al personale autorizzato e garantendo un monitoraggio più efficiente dei varchi.

Per i prossimi anni si prevede:

• Incremento del numero degli Addetti alle Squadre di emergenza, attraverso l’erogazione dei percorsi formativi previsti dalle normative vigenti;

• Perfezionamento e divulgazione dei piani di Emergenza ed Evacuazione delle sedi aziendali, affinché tutto il personale sia preparato ad affrontare in modo corretto eventuali emergenze sul luogo di lavoro;

• Completamento della valutazione aggiornata del rischio stress lavoro correlato, come elemento essenziale per preservare la salute del lavoratore e la produttività aziendale;

• Miglioramento delle performance del Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro, con l’obiettivo di tutelare la salute ed il benessere sui luoghi di lavoro, e garantire la sicurezza fisica delle infrastrutture.

Data Center e Building

Consapevole dell’importanza che rivestono l’efficienza e la fruibilità dei servizi erogati attraverso il Sistema Informativo, ACI Informatica attua costantemente azioni di standardizzazione e aderenza agli standard di qualità volti ad ottenere le principali certificazioni, anche in ambito di sicurezza del Data Center.

Negli ultimi anni molte sono le azioni messe in essere nell’ambito degli interventi per l’adesione al PSN in quanto Infrastruttura abilitante volta a consolidare la strategia Cloud del Paese e a facilitare la messa in sicurezza dell’infrastruttura nazionale a protezione delle infrastrutture meno solide e per favorire la creazione dei Poli ad alta affidabilità a beneficio dei servizi pubblici del Paese. L’Ente si è impegnato quindi a partecipare al grande progetto di realizzare un’infrastruttura solida, sicura e centralizzata a favore di una conduzione applicativa orientata al concetto di informatica federata, fatta di contributi e di competenze localizzate

Sulla base di un processo di valutazione articolato in più step e con il coinvolgimento di più Organismi istituzionali e governativi (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ed il Dipartimento per la trasformazione digitale), i dati e i servizi ACI (Gestione del Pubblico Registro Automobilistico e la Gestione dell’Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche) sono stati considerati “Strategici” e non più “Critici”. Sono a tutt’oggi in corso le attività per l’adeguamento dei requisiti richiesti dalle Determine ACN 306 e 307 e relativi allegati, anche in ottica di sostenibilità e minimizzazione dell’impatto ambientale.

In questo filone si collocano le azioni del prossimo triennio per il potenziamento del gruppo elettrogeno dedicato al ramo B, lo spostamento delle tubazioni, l’installazione del nuovo gruppo elettrogeno, la sostituzione dei due UPS (Uninterruptable Power System) e relativi gruppi batterie con apparati di maggiore potenza, maggiori prestazioni e minori consumi elettrici, con risparmio medio annuo di circa 335mila kWh elettrici rispetto alla configurazione attuale (-13%).

ACI Informatica garantisce l’efficacia dei propri servizi attraverso un sistema di gestione della continuità operativa su 2 siti distanti circa 40 km, progettato e realizzato in conformità con le principali norme emesse in materia.

La continuità operativa del Data Center primario di Via Fiume delle Perle viene oggi assicurata attraverso una serie di misure preventive, progettuali e di gestione. Nel caso in cui il data center del sito primario non fosse disponibile, sono state progettate una serie di soluzioni tecnico-architetturali finalizzate a garantire l’erogazione dei servizi da un Data Center secondario, alla data situato presso Telecom Pomezia, con dati aggiornati in sincrono rispetto a quelli del sito primario.

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Bilancio 2023 _Capitolo 4

Le infrastrutture adottate per erogare i propri servizi (sistemi, reti, impianti) sono flessibili e dotate di elevati criteri di sicurezza e affidabilità.

I sistemi elaborativi sono dimensionati per gestire il carico delle applicazioni critiche anche nei periodi di punta, e sono configurati con la ridondanza dei componenti critici che, unitamente alle tecniche di ripartizione del carico, in caso di anomalia di un componente, sono in grado realizzare la continuità operativa ridistribuendo il carico del complementare componente resosi indisponibile.

Il Data Center è progettato e realizzato secondo elevati livelli di sicurezza impiantistica: i componenti infatti sono duplicati ed ubicati in zone distanti e separate in modo tale da effettuare eventuali interventi di manutenzione senza dover fermare alcun apparato della struttura. L’architettura complessiva è basata sui seguenti requisiti:

• Continuità elaborativa: adozione di ridondanza degli apparati e di meccanismi di alta affidabilità e Business Continuity

• Monitoraggio continuo: monitoraggio in tempo reale dello stato dell’infrastruttura e della fruizione dei servizi dal punto di vista dell’utente

• Innovazione: infrastruttura mantenuta sempre efficiente mediante l’adozione di tecnologie emergenti e politiche di periodico rinnovo tecnologico

• Virtualizzazione: adozione della virtualizzazione per la maggior parte dei sistemi consentendo efficienza, flessibilità e dinamicità nella gestione

Grazie a ciò ACI Informatica ha ottenuto la certificazione per la Business Continuity (ISO 22301:2019), per il campo di applicazione: “Progettazione, realizzazione ed erogazione di servizi e soluzioni per assicurare la gestione della continuità operativa dei servizi di Facility Management, Housing e Hosting (in ambienti fisici o virtuali), erogati dal proprio Data Centre”.

Fra le azioni del 2023 merita menzione un’altra importante iniziativa, svolta tramite partnership con altra istituzione italiana di rilievo (CSI Piemonte), per il potenziamento della sicurezza e della continuità operativa nell’erogazione dei servizi tramite un ulteriore sito di Disaster Recovery.

Tra le parti, attraverso ACI Informatica, è stato stipulato un accordo, della durata di 5 anni, di specifico supporto reciproco alla progettazione e realizzazione della sicurezza delle infrastrutture tecniche da entrambi gestite in aderenza alle rispettive finalità istituzionali e in conformità alla normativa Cloud.

La collaborazione è istituita al fine di conseguire obiettivi di interesse comune in termini di potenziamento ed estensione delle infrastrutture per l’erogazione dei servizi e di messa in sicurezza dei dati pubblici ivi ospitati, nonché di continuità operativa per garantire il ripristino delle funzionalità ICT in caso di eventi negativi di significativa rilevanza che determinano l’indisponibilità dei servizi della PA.

Nel prossimo anno è prevista l’attuazione delle misure necessarie a garantire maggiori livelli di resilienza, attraverso la conservazione di una copia aggiuntiva di dati ed installazione dei sistemi a una distanza di almeno 300 km.

L’efficienza e la resilienza dell’infrastruttura finalizzata all’erogazione dei servizi è per ACI Informatica obiettivo principale degli interventi tecnologici. A tal fine sono stati attivate specifiche azioni mirate al rinnovamento tecnologico dell’infrastruttura al fine di garantire una gestione e manutenzione ottimale della stessa e finalizzate a sfruttare le migliori prestazioni offerte dalle tecnologie più innovative.

Resilienza e ridondanza del Data Center: nella progettazione per evolvere il Data Center di ACI Informatica ai più alti livelli di ridondanza e resilienza infrastrutturale si è tenuto conto dei dettami previsti dalla normativa ANSI TIA 942 per i livelli Rating III e Rating IV, che sono finalizzati a garantire una disponibilità dei sistemi IT del 99,99%. Sono stati pertanto realizzati sottosistemi multipli, indipendenti, e fisicamente segregati tra loro (compartimentati), per avere una ridondanza totale “Fault Tolerant” di componenti e percorsi distributivi. I due rami di alimentazione A e B sono contemporaneamente attivi come anche i sistemi di condizionamento con tecnologia “Dual Fluid” (acqua refrigerata + gas

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capitale infrastrutturale e digitale
Il

refrigerante) per il raffrescamento degli apparati IT. Qualsiasi guasto di qualsivoglia componente o porzione distributiva di impianto non impatta sulla continuità operativa dei sistemi IT; l’infrastruttura stessa risponde automaticamente al guasto per limitare le conseguenze e prevenire che un singolo evento accidentale possa simultaneamente ripercuotersi su entrambi i sottosistemi o rami di alimentazione.

Qualsiasi componente o porzione di impianto nella catena distributiva può essere rimosso o posto fuori servizio (previa pianificazione dell’intervento) senza impattare sull’operatività IT.

C’è sufficiente potenza per sostenere l’operatività IT anche quando, per qualsiasi motivo, i componenti o i rami di alimentazione ridondanti vengano rimossi o posti fuori servizio. In soccorso all’eventuale mancanza di corrente da ambedue le centrali ACEA, sono installati 2 Gruppi Elettrogeni, uno di recentissima installazione con potenza di 2000kVA, l’altro con potenza elettrica di 1400kVA: al riguardo è pianificato l’upgrade di potenza della macchina più piccola.

In merito alla manutenzione degli apparati impiantistici, il Data Center non è soggetto a interruzioni per qualsiasi intervento di manutenzione e/o modifica programmata. La manutenzione programmata può essere infatti effettuata in piena sicurezza (in assenza di tensione sul componente specifico da manutenere) affidando la continuità di servizio ai componenti e ai percorsi distributivi di riserva. Una manutenzione degli apparati più “facilitata” dalle peculiarità dell’assetto impiantistico sopra esposte, permette una maggiore sicurezza di funzionamento del complesso elaborativo e longevità dei componenti con un alto ritorno degli investimenti.

A supporto del Data Center e delle attività di ACI Informatica è presente la Control Room, la quale garantisce il corretto funzionamento 24 ore su 24 di tutti i servizi erogati, delle infrastrutture e dei sistemi. Ciò è possibile grazie ad un sistema di monitoraggio che consente il tempestivo intervento per fronteggiare potenziali problematiche, garantendo la funzionalità di circa 6.000 punti di servizio collegati, per oltre 15.000 postazioni di lavoro connesse alla rete centrale.

Resilienza degli impianti

Poiché ACI Informatica ha una potenza impegnata superiore a 16,5 kW, è soggetta a penali nel caso in cui il costo| medio mensile sia inferiore a 0,95. Tali limiti, relativi alle penali, sono indicati nella delibera AEEG 180/2013/E/EL, le cui aliquote sono state modificate con delibera 712/2022/R/EEL. Essa prevede la sanzione della quota parte di energia reattiva eccedente il 33% di quella attiva prelevata. Dall’analisi degli impianti e dalle bollette ricevute, emerge che il costo| totale dell’intero sito nel 2022 era 0,89, non 0,95 come richiesto.

Il coso| totale è il risultato della media delle tre cabine elettriche di trasformazione Mt/BT da 2000 kVA, di cui due dedicate al Data Center, la cabina elettrica “B” (coso| 0.95) e la cabina elettrica “A” (coso| 0,79), e una dedicata al Building, la cabina elettrica “C” (coso| 0,95).

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cosϕ Medio= (cosϕ Cab.A+cosϕ Cab.B+cosϕ Cab.C) 3
0,89=(0,79+0,95 +0,95) 3 Bilancio 2023 _Capitolo 4
cosϕ

Il capitale infrastrutturale e digitale

Come mostrato nelle suddette formule, la difformità era dovuta alla cabina elettrica “A”, unica cabina che nel 2022 non era dotata di un sistema di rifasamento. Nel 2023, per sanare questa difformità, ci si è posti l’obiettivo di portare il coso| della Cabina elettrica MT/BT “A” da un valore di 0,79 a un valore › _ di 0,95. Ciò è stato fatto tramite l’installazione di un rifasatore modello RAM9800HG SP da 520kVAR.

Schermata di gestione del rifasatore

Console EPF Controller per verifica/configurazione del rifasatore RAM9800HG SP da 520kVAR

60 sec

0.99 ind

Con questo intervento, oltre a rispettare quanto previsto da normativa, ci si aspetta un risparmio dovuto all’ottimizzazione dell’impianto di potenza sotteso alla Cabina A di circa 245.280 kWh annui.

GOAL 9: IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

9.4 Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i Paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità

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Sensibilità MANUALE AUTOMATICO Delta kVAR 5.993 T. Interna 25° C Coup desiderato 0.994 394 275.73 kW kvar kVA kWh kvarh kVAh THD V THD 1 185.204 20.397 186.323 17471.601 7208.993 19477.207 1% 14% 28.188 56.377 84.566 84.566 84.566 84.566 84.566 0.000 0.000 0.000 0.000 Tipo Tempo Kvar Inserzioni 33 2 2 2 1 1 2 0 0 0 0 0 0 43:08:25 0:11:51 0:13:03 51:25:52 0:13:03 0:13:14 0:13:14 0:00:00 0:00:00 0:00:00 0:00:00 0:00:00 0:00:00 IND Coup Volt Ampere

Server Farm & Green IT: certificazioni ISO 9001 su gestione della qualità, ISO 14001 su gestione ambientale, ISO/IEC 20000-1 su gestione dei servizi IT, ISO 22301 su business continuity, ISO/IEC 27001 su gestione della sicurezza IT, ISO 50001 su gestione energetica.

• Control room che garantisce la funzionalità di 6.000 punti di servizio e 15.000 postazioni di lavoro

• 3 cabine elettriche di trasformazione da 20.000V a 400V ognuna con potenza di 1800kW; una per il palazzo civile e due ridondanti dedicate al Data Center

• 4 sale CED (1.400 mq) e 650 mq utili per raccogliere strutture di altre PP.AA.

• 2 UPS da 640kW ognuno dotato di gruppi di batterie con 480 elementi cadauno e peso totale di 19t. Il carico di potenza IT su ognuno degli UPS è attualmente di 120kW; tale riserva di potenza consente di ospitare anche apparati di altre PP.AA.

• Impianto di raffrescamento ridondato alimentato da 3 gruppi frigoriferi ad acqua refrigerata ognuno con potenza di 750kWf e da 32 condizionatori di cui 19 di sala di tipo Dual Fluid (acqua + gas refrigerante) e 13 a sola espansione diretta (gas refrigerante) nelle cabine elettriche

• Doppia alimentazione elettrica ACEA a 20.000V da due centrali di Alta Tensione distinte

L’INFRASTRUTTURA DI RETE

Le attività riguardanti le infrastrutture di comunicazione riguardano la gestione, il presidio e l’evoluzione dell’infrastruttura di rete, sia per gli ambienti relativi alle sedi Centrali di ACI che per tutta la Rete periferica, e rappresentano un’importante componente operativa per l’erogazione dei servizi. Si tratta di garantire l’efficienza, la sicurezza ed il corretto funzionamento delle infrastrutture di rete centrali e periferiche, in particolare per la rete di punti fisici territoriali connessi ad ACI (Sedi Centrali, Uffici territoriali del PRA, Federazione degli Automobile Club Provinciali, Società del Gruppo) e di connettività wifi dove prevista, garantendo la massima continuità di servizio a tutte le postazioni fisiche centrali e periferiche connesse. Sulle reti di comunicazione sono poi costruiti e gestiti servizi VoIP evoluti per il supporto all’operatività dell’Ente.

L’approccio prevede azioni costanti per l’ottimizzazione e il rinnovo tecnologico degli apparati e della connettività in base alle evoluzioni del mercato al fine di garantire la massima sicurezza ed efficienza della rete territoriale.

Nello specifico, sono state avviate e sono in piano iniziative rivolte a gestire in sicurezza ed efficienza la rete dell’Ente; in particolare il potenziamento degli Uffici Territoriali del PRA (velocità di trasporto, impostazione di opportuni parametri di QoS, Voip) e la revisione delle modalità di accesso dall’esterno (accessi VPN).

CYBERSECURITY

Con l’obiettivo di proteggere il sistema informativo dalle minacce che possono incombere sui sistemi e sulle informazioni gestite, ACI Informatica opera un continuo monitoraggio delle aree critiche ed adotta le più idonee tecnologie, prodotti e metodologie di mercato.

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Bilancio 2023 _Capitolo 4

Il capitale infrastrutturale e digitale

La definizione di efficaci politiche di sicurezza garantisce il pieno rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza informatica e di rete.

Tutti i sistemi elaborativi ospitati nel Data Center sono protetti attraverso le più moderne tecnologie di protezione perimetrale e di segmentazione di rete al fine di prevenire possibili minacce.

Ogni end-point, sia client che server, è censito all’interno della piattaforma XDR (Extended Detection & Response) che consente al team di sicurezza di: migliorare i tempi di rilevamento e risposta agli incidenti, identificare le minacce di cyber security altamente sofisticate o nascoste, tenere traccia delle minacce su più componenti di sistema in uno schema congiunto di minaccia strutturale, indagare sulle minacce in modo più efficiente ed efficace.

Il monitoraggio continuo cui è sottoposto l’intero ambiente elaborativo, anche attraverso l’elaborazione e la correlazione degli eventi di sicurezza generati dai sistemi, contribuisce ad innalzare il livello di sicurezza dell’intera Server Farm.

Il “machine learning” e l’utilizzo di tecniche di “analisi comportamentale”, attraverso l’ausilio della telemetria di rete, permettono di monitorare l’intero network aziendale.

Sono in uso strumenti per la valutazione della reputazione informatica complessiva e del livello del “Rischio Cyber” nonché strumenti per la “Cyber Threat Intelligence”, con lo scopo di contribuire al miglioramento continuo della postura di sicurezza.

Vengono svolte, in maniera continuativa, attività rivolte a verificare se le pratiche di progettazione e di programmazione, utilizzate per i siti web e per le app, garantiscono la sicurezza del software.

La definizione di standard, policies e metriche condivise con gli sviluppatori in sinergia con una continua attività di assessment e remediation, fin dalle prime fasi dello sviluppo, assicurano il mantenimento di un quadro aggiornato circa la superficie di attacco e una rapida mitigazione dei rischi.

La situazione dell’attuale contesto geopolitico determina importanti effetti sulla sicurezza informatica delle amministrazioni pubbliche. Il rischio di attacchi informatici è rilevante, siano essi volti ad ottenere profitti illeciti (cybercrime) che a generare vantaggio informativo per fini di competizione geopolitica (cyber-espionage), diffondendo narrative divisive e polarizzanti in aderenza a specifiche ideologie o motivazioni politiche. Nessuna organizzazione, pur tecnologicamente equipaggiata e proceduralmente preparata, può dirsi del tutto esente dalle minacce che provengono dallo spazio cibernetico che, per definizione, non ha confini ben definiti. Momenti di tensione internazionale, come quello che stiamo vivendo in questo periodo storico, favoriscono attacchi diversificati anche verso Paesi apparentemente non coinvolti in via diretta. Essere coscienti di questo cambiamento impone una crescente attenzione alla sicurezza delle infrastrutture e delle applicazioni, definendola priorità strategica secondo un approccio che includa l’adozione di misure di prevenzione e mitigazione del rischio volte a innalzare la resilienza delle infrastrutture digitali.

L’approccio tradizionale, che consiste nell’affidare i dispositivi all’interno di un “perimetro aziendale” e/o permettere la connessione dei dispositivi tramite una VPN, non è più ritenuto sufficiente a tutelare la sicurezza del complesso ecosistema di ACI.

ACI Informatica ha recentemente intrapreso un percorso di adozione del modello di sicurezza “Zero Trust” che si inserirà come strato architetturale intermedio tra il core system dei servizi offerti e gli utenti fruitori degli stessi, con l’obiettivo di prevenire ulteriormente l’accesso non autorizzato a dati e servizi, oltre che a migliorare, rendendolo più granulare, il controllo degli accessi.

Il paradigma Zero Trust propone infatti una rivoluzionaria filosofia di sicurezza, basata sull’assunto fondamentale per cui nessuna risorsa o entità all’interno o all’esterno dell’ambiente aziendale dovrebbe essere considerata implicitamente attendibile. Dunque, ogni accesso o transazione deve essere rigorosamente autenticato e autorizzato.

La salvaguardia dei requisiti di riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni e dei dati gestiti costituisce un obiettivo fondamentale.

Per rispettare in maniera strutturata ed efficace tali requisiti, sono predisposti processi informatici, gestionali ed or-

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ganizzativi definiti nel Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI). L’introduzione di soluzioni che permettono il mascheramento dei dati ed il monitoraggio continuo delle attività svolte sui database contribuiscono ad accrescere il livello di sicurezza dei dati stessi. Non si registrano nel periodo di osservazione eventi riconducibili ad episodi di “data breach”.

GOAL 9: IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

Indicatori di sicurezza informatica, relativi al 2023

Fonti: CNAIPIC – CSIRT - AlienVault – IBM

Xforce

• 66,1 milioni di attacchi di rete bloccati

• 5,6 milioni di attacchi alle applicazioni bloccati

• 6,1 milioni di mail spam bloccate

• 23.614 indicatori di compromissione (IOC) inseriti nei sistemi di protezione

GLI SVILUPPI DELLA SOSTENIBILITÀ DIGITALE

ACI Informatica collabora attivamente con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, primo ente riconosciuto di ricerca in Italia sul tema, offrendo il proprio contributo nella sperimentazione di modelli che misurano la sostenibilità digitale del software e dei progetti di sviluppo.

Nella settimana dell’Earth Day 2023, la giornata mondiale della Terra, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha celebrato il compimento del suo secondo anno di attività presentando i risultati dei suoi progetti più importanti. Il Digital Sustainability Day 2023, che si è svolto il 18 aprile 2023, è stato dedicato all’analisi di tendenze, fatti e prospettive inerenti la sostenibilità digitale in Italia.

I principali temi affrontati sono:

- DiSI City: dall’Osservatorio della Fondazione, il primo osservatorio nazionale dedicato a studiare ed approfondire l’opinione degli italiani rispetto alla loro percezione tra i punti di contatto tra trasformazione digitale e sostenibilità, nasce quest’anno il DiSI City. In collaborazione con l’Istituto di Studi Politici San Pio V, viene presentato l’indice che misura la sostenibilità digitale delle città metropolitane.

- DiSI Corporate: la capacità di sfruttare il digitale come strumento di sostenibilità in un progetto passa dalla possibilità di misurarne i risultati. Per questo la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, in partnership con Fondazione ENEL, ACI Informatica, Cisco Italia e Bludigit-Italgas ed in collaborazione con molte delle realtà aderenti – ha sviluppato la prima Prassi di Riferimento UNI sulla Sostenibilità Digitale.

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_Capitolo 4
Bilancio 2023

Il capitale infrastrutturale e digitale

L’incontro è stato occasione, oltre che per approfondire il punto di vista degli Italiani, per condividere con le istituzioni presenti, i soci, i partner e gli stakeholder della Fondazione le attività ed i programmi per il 2023.

Il tavolo di lavoro propedeutico alla formulazione della Prassi di Riferimento ha affrontato i temi legati alla sostenibilità del software, mappandosi sugli obiettivi SDGs 2030 e delineando una serie di linee guida presentate agli organi di governo, per poter attuare delle azioni concrete e definire dei target misurabili.

Ciascuna azienda partecipante al tavolo di lavoro ha sottoposto alla Fondazione un proprio progetto, misurando il grado di sostenibilità digitale dei processi adottati e dei prodotti realizzati. A tal proposito, ACI Informatica ha presentato il progetto “ACI Sport”: piattaforma web accessibile dal portale ACI Sport e app mobile per la gestione delle gare sportive automobilistiche nazionali (auto moderne, auto storiche, rally, gokart, fuoristrada, slalom, energie alternative, drifting, automodellismo, etc.) e del relativo calendario, amatoriale e professionistico. I principali servizi fruibili (variabili a seconda del profilo dell’utente che ha effettuato l’accesso) sono: consultazione dell’elenco delle gare, dettaglio delle gare con elenco degli iscritti, iscrizione dei concorrenti e delle vetture, documenti degli iscritti e delle vetture, dati degli staff, relazioni dei commissari, incartamenti di chiusura, formalità amministrative, licenze dei piloti e passaporti tecnici delle auto.

SDG 1 Sconfiggere la povertà

SDG 3 Salute e Benessere

SDG 4 Istruzione di qualità

SDG 5 Parità di genere

SDG 7 Energia pulita ed accessibile

SDG 8 Lavoro dignitoso e crescita economica

SDG 9 Imprese, innovazione ed infrastrutture

SDG 10 Ridurre le disuguaglianze

SDG 11 Città e comunità sostenibili

SDG 12 Consumo e produzione responsabili

SDG 13 Lotta contro il cambiamento climatico

Sostenibilità digitale per SDG

La sintesi della misurazione dei diversi elementi che complessivamente rappresentano la sostenibilità del progetto è rappresentata in un grafico radar. L’analisi dei dati mostra un diìscreto grado di sostenibilità complessivo, con un particolare punto di forza negli obiettivi sociali (SDG 1, 5, 8 e 10) e in quelli ambientali (SDG 7 e 13).

I risultati del lavoro svolto hanno consentito alla Fondazione di promuovere il primo standard di riferimento in Europa per la sostenibilità digitale dei processi di innovazione, pubblicando infine la prassi di riferimento UNI/PdR 147:2023 in un webinar dal titolo “Sostenibilità Digitale – Requisiti e Indicatori per i Processi di Innovazione”.

“La prassi di riferimento UNI è il primo documento sviluppato a livello europeo per la valutazione della Sostenibilità Digitale dei progetti di trasformazione digitale”, ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “L’obiettivo principale dell’evento è quello di presentare alle imprese l’impianto complessivo della prassi e di entrare poi più nel dettaglio dei 58 indicatori di prestazione (KPI) che consentono alle organizzazioni di rendere coerenti i propri progetti di trasformazione digitale con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) di Agenda 2030”.

La UNI/PdR 147:2023 prende in considerazione undici dei diciassette Sustainable Development Goals (SDG) di Agenda2030 e consta di 58 indicatori (KPI), applicabili a tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto: dall’avvio, alla pianificazione, all’esecuzione e al monitoraggio. Gli indicatori possono essere aggregati e valutati secondo i Sustainable Development Goals (SDG) per rappresentare quanto il progetto implementi il digitale nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica, sociale e

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ambientale di Agenda2030 e, allo stesso tempo, lo usi come strumento per perseguirli al meglio.

Gli indicatori proposti nascono da un’analisi nei differenti ambiti (Architetture, Infrastrutture e Applicazioni) che caratterizzano le scelte sulle tecnologie, gli aspetti organizzativi e i criteri di sviluppo di un progetto di trasformazione digitale.

“La sostenibilità va declinata in tutti i suoi aspetti e la pervasività delle soluzioni digitali – nonché il ruolo della transizione digitale nell’evoluzione socioeconomica del Paese – rende necessaria l’analisi puntuale dei loro impatti. La normazione tecnica volontaria supporta le transizioni green e digitale dando un contributo al perseguimento degli obiettivi ONU 2030 e quindi è ben lieta di mettere a disposizione gli strumenti necessari, realizzati anche con la diretta collaborazione degli stakeholder” afferma Giuseppe Rossi, Presidente UNI.

“Come Fondazione per la Sostenibilità Digitale siamo ben consapevoli di quale impatto abbiano i processi di trasformazione digitale sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale, poiché sempre più decisioni individuali, organizzative e governative dipendono proprio dall’elaborazione di dati e di algoritmi per misurare le loro prestazioni” ha spiegato il coordinatore del progetto della Fondazione.

Tecnologie come l’intelligenza artificiale, i big data, l’IoT e altre piattaforme digitali hanno il potenziale di generare benefici significativi per la società e il sistema produttivo ma, proprio per questo, è fondamentale considerare attentamente l’impatto di queste tecnologie e sfruttarle per la transizione ecologica e lo sviluppo sociale sostenibile ed equo.

Lo scopo della prassi è, anche, quello di andare oltre il principio Do No Significant Harm (DNSH), adottato dalla UE per i piani nazionali di Next Generation Europe, che si limita a richiedere alle organizzazioni di adottare misure appropriate per evitare o minimizzare i danni significativi o irreversibili causati dall’attuazione di loro iniziative. Una gestione responsabile dei progetti di trasformazione digitale che potrebbero avere un impatto significativo sull’ambiente, sull’economia, sulla salute, sulla società e sui diritti umani, dovrebbe necessariamente guardare infatti oltre gli impatti negativi e perseguire un processo di miglioramento continuo.

La UNI/PdR 147:2023 è un documento che stabilisce prescrizioni tecniche e fornisce un primo riferimento volontario su temi non ancora consolidati dalla normativa tecnica. Per ciascun obiettivo di sviluppo sostenibile sono stati specificati obiettivi operativi.

Nella realizzazione della prassi, i project manager svolgono un ruolo chiave nell’assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità digitale e devono possedere le competenze necessarie per coordinare con successo le attività dei progetti in questa direzione. Sono tre i passaggi che un’organizzazione che intende sviluppare un processo di cambiamento deve affrontare:

• analisi degli impatti di sostenibilità del progetto nei risultati;

• analisi degli impatti di sostenibilità nei processi;

• identificazione degli specifici obiettivi di sviluppo sostenibile sui quali impatta il progetto.

Seguendo il modello di sviluppo proposto, i vincoli di tipo ambientale, economico e sociale posti dalla necessità di rispettare criteri di sostenibilità devono diventare opportunità di crescita e di sviluppo, non un mero costo e un freno alla crescita aziendale. In questo processo la digitalizzazione (intesa come impatto dell’IT sui processi) da una parte e la trasformazione digitale (intesa come ridefinizione dello scenario socioeconomico di riferimento indotta dalla pervasività del digitale) dall’altra sono da considerare elementi abilitanti del percorso di cambiamento orientato alla sostenibilità.

Per supportare le imprese nell’implementazione della prassi, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha messo a punto una piattaforma online – grazie al supporto del Gruppo EHT – disponibile sul sito della Fondazione dallo scorso ottobre 2023 ed aperta a tutte le organizzazioni del settore pubblico e privato. Alla piattaforma, la Fondazione affiancherà specifiche iniziative di formazione per le imprese.

Sempre a fine ottobre 2023, a Bologna, si sono tenuti gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, iniziativa nata nel contesto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale che ogni anno raduna cento top manager tra Chief information officer e

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Bilancio 2023 _Capitolo 4

Chief innovation officer di grandi aziende italiane (pubbliche e private), inclusa ACI Informatica.

Durante la “due giorni” bolognese, i partecipanti hanno discusso ed elaborato una proposta operativa alle Istituzioni per fare in modo che il digitale diventi realmente strumento di sostenibilità. Questi gli argomenti chiave di quest’anno:

• Digital4aid – aiutare col digitale (per affrontare temi e problemi collegati all’Agenda 2030). Durante gli incontri degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, la community mette competenze e know-how a supporto del Digital4Aid, una iniziativa della Fondazione il cui obiettivo è identificare, progettare, sviluppare e “donare” alla comunità progetti che, grazie alla sostenibilità digitale, affrontano temi e problemi collegati agli SDG di Agenda 2030;

• CIO Toolbox – gli attrezzi del mestiere (un insieme di attività, best practice, modelli di business, metodologie, framework per valutare tecnologie e approcci per la gestione del cambiamento);

• CIO Meet Cxo – la forza della contaminazione (tavoli di lavoro tra i vari Chief Information Officer, per fornire massima interazione e confronto). Il

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capitale infrastrutturale e digitale

Capitolo 5

Il capitale naturale

Il capitale naturale è lo stock mondiale di risorse naturali, che comprende geologia, suolo, aria, acqua, vegetazione e tutti gli organismi viventi. Il concetto è stato strumentalmente mutuato dal settore economico per indicare il valore in termini fisici, monetari e di benessere offerto dalla biodiversità al genere umano, anche al fine di orientare le scelte dei decisori pubblici. Rientrano pertanto nel campo di applicazione la gestione dell’energia, lo smaltimento dei rifiuti, la lotta all’inquinamento, etc.

Di seguito il radar di materialità dei temi naturali sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE NATURALE

Gestione dell’acqua e delle acque reflue

Gestione dei rifiuti e dei materiali pericolosi

Gestione dell’energia

La gestione dell’energia è il tema in assoluto più rilevante per stakeholder ed ACI Informatica. Minore rilevanza assegnata internamente ai temi della gestione idrica e dei rifiuti, probabilmente per la consapevolezza del limitato impatto sulle risorse idriche e sulla ridotta produzione di scarti e materiali pericolosi da parte del settore ICT.

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Emissioni di CO2 ACI INFORMATICA
STAKEHOLDER

GESTIONE EFFICIENTE DELL’ENERGIA

Continuano le azioni migliorative per l’evoluzione tecnologica del Data Center di ACI Informatica, al fine di qualificare lo stesso nell’ambito della strategia digitale intrapresa da ACN (Agenzia Cybersicurezza Nazionale) per tutti quei Data Center ritenuti strategici per la pubblica amministrazione. A tal proposito si sta migliorando l’efficienza energetica, la resilienza degli impianti asserviti alle Server Farm e la sicurezza fisica per accedervi. A guidare questi interventi sono le linee guida date dalle norme internazionali ANSI TIA 942, riprese a sua volta da ACN per la classificazione dei Data Center.

Di seguito vengono descritti gli ultimi interventi effettuati in questi ambiti.

Il percorso di efficienza energetica intrapreso da ACI Informatica, a partire dal 2014, è in continua evoluzione e a partire dalla fine del 2019 è stato introdotto un nuovo indice di riferimento, ingegnerizzato da ACI Informatica, per valutare le prestazioni energetiche/business del Data Center, denominato IO Disk Power Ratio (IO.D.P.R.).

Tale indice rappresenta il rapporto tra il numero di richieste di Input (scrittura) e Output (lettura) effettuate dagli apparati IT verso gli Storage e i Wh elettrici consumati dal Data Center. Questo rapporto tra I/O delle stringhe dischi (Storage) e l’energia ci permette di controllare il livello di efficientamento raggiunto dal Data Center anche in un contesto di crescita dei consumi elettrici, dovuto all’ampliamento dei servizi e dei clienti dell’azienda, con conseguente installazione/rinnovamento di nuove CPU e Storage.

Consumo annuo ACI Informatica (MW Via Fiume delle Perle - escluso teleriscaldamento)

I risultati ottenuti attraverso il processo di energy saving possono essere reinterpretati in diverse chiavi, in particolare si è calcolato il mancato consumo di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) da parte delle centrali elettriche nazionali – solo dato sede di via Fiume delle Perle, teleriscaldamento escluso - pari a 1352,68 al 2023, con la corrispondente quantità di anidride carbonica (CO2) non emessa in atmosfera pari a 2659 Tonnellate di CO2.

1 1 kWh=0,187x10-3 TEP, fonte dati: Gse, Federchimica, Decreto “Certificati Bianchi 2013-2016” sui TEE (Titoli Efficienza Energetica)

2 Per calcolare i chilogrammi di CO2 emessi, si utilizza un fattore di conversione per l’Italia relativamente alla produzione di energia da fonti non rinnovabili, tenendo conto del “mix energetico” di produzione nazionale, cioè delle diverse fonti da cui si produce l’energia elettrica nel nostro paese. Fattore di conversione elettrico: 1 kWh di energia elettrica = 0.53 kg CO2. Fonte dati: Enea

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1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0
IO Disk Power Ratio (IO DPR) 2019-2023
IO Disk/Wh MW 2019 688 2013 6.398 2014 5.637 2015 5.333 2016 4.772 2017 4.391 2018 4.066 2019 3.840 2020 3.850 2021 4.287 2022 4.423 2023 4.512 2020 683 2021 677 2022 728 2023 869
2023 _Capitolo 5
Bilancio

GOAL 7: ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE

Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

7.3 Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica

IO Disk Power Ratio (IO.D.P.R.) rappresenta il rapporto tra il numero di richieste di Input (scrittura) e Output (lettura) effettuate dagli apparati IT verso gli Storage e i Wh elettrici consumati dal Data Center. Trattandosi di un rapporto fra livelli di produzione e risorse impiegate, IODPR si configura come un importante e significativo indicatore di efficienza.

IODPR: 869 (+19% vs 2022)

GOAL 13: LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici

Adozione di misure a tutela dell’ambiente contro il cambiamento climatico. ACI Informatica contribuisce al risultato nazionale in termini di efficientamento energetico preservando l’attività di assorbimento e smaltimento di CO2 (dati solo sede Via Fiume delle Perle, escluso teleriscaldamento)

Continuo efficientamento energetico in un contesto di aumento dei consumi energetici a fronte di un incremento di servizi e utenza

• mancato consumo TEP Tonnellate Equivalenti di Petrolio: 353 (-5% vs 2022)

• tonnellate di CO2 non emesse: 641 (-5% vs 2022)

Consumo di energia elettrica (via Fiume delle Perle, escluso teleriscaldamento): 4.512 MW (+2% vs 2022 ma a fronte di un incremento di produzione CED del 16%)

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Il capitale naturale

APPLICAZIONE ESRS E1 – CAMBIAMENTO CLIMATICO

Segue il primo tentativo di rendicontazione da parte di ACI Informatica secondo lo standard di EFRAG ESRS E1 sul cambiamento climatico, che sarà obbligatorio a prescindere dall’esito dell’analisi di materialità a partire dalla redazione del Bilancio di Sostenibilità 2026 (anno di rendicontazione 2025).

Obbligo di informativa ESRS E1

ESRS

ESRS E1

Obbligo di informativa

E1-6

Denominazione completa dell’obbligo di informativa Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES

ESRS E1

E1-9

Effetti finanziari attesi derivanti da rischi fisici e di transizione rilevanti e opportunità potenziali legate al clima

Termine di introduzione graduale o data di efficacia (compreso il primo anno)

Nel primo anno in cui redigono una dichiarazione sulla sostenibilità, le impreses o i gruppi che alla data di chiusura del bilancio non superano il numero medio di 750 impiegati durante l’esercizio finanziario (dove applicabile su base consolidata) possono omettere gli elementi d’informazione sulle emissioni di ambito 3 e le emissioni totali di GES.

Nel primo anno i cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità d’impresa può omettere le informazioni prescritte dall’ESRS E1-9. L’impresa può conformarsi all’ESRS E1-9 comunicando soltanto informazioni qualitative per i primi tre anni di redazione della dichiarazione sulla sostenibilità, se la redazione di un’informativa quantitativa non è fattibile.

ACI Informatica sarà chiamata a presentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di GES (gas che determinano effetto serra) insieme alle sue azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici sotto forma di tabella o di percorso grafico che mostri l’evoluzione nel tempo. La figura e la tabella seguenti sono esempi che combinano obiettivi e leve di decarbonizzazione.

Rappresentazione grafica degli obiettivi di decarbonizzazione

tCO2eq

Crescita dell’attività/ ampliamento dell’ambito 2025-30

Riduzioni pianificate nelle operazioni proprie

Efficienza energetica dell’industria Passaggio ad altri combustibili per i trasporti

Efficienza energetica degli edifici

Riduzioni previste lungo la catena del valore

Efficienza nella fase d’uso dei prodotti Elettrificazione dell’industria Uso di rinnovabili Decarbonizzazione della catena di approvigionamento

Decarbonizzazione del mix energetico nei paesi d’attività

Valore-obiettivo di riferimento allineato a 1,5° C

Valore-obiettivo dell’impresa per le riduzioni Obiettivo di azzeramento

GES assorbiti da operazioni proprie, catena del valore

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Anno base 2025 Anno obiettivo 2030 Emissioni attuali di GES Emissioni di GES
Bilancio 2023 _Capitolo 5
Emissioni di GES

Partendo da una baseline 2025, anno di entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive, e prevedendo una crescita delle attività da piano strategico, l’azienda si impegnerà a mettere in campo una serie di azioni concrete, sia in relazione alle operazioni proprie che in relazione alla catena del valore, e a valorizzarle per raggiungere l’obiettivo prefissato di emissioni di gas a effetto serra entro successivi quinquenni.

Tabella delle azioni per la decarbonizzazione

Anno

Obiettivo

...

Emissioni lorde di GES (ktCO2eq)

Efficienza energetica e riduzione dei consumi

Efficienza dei materiali e riduzione dei consumi

Passaggio ad altri combustibili

Elettrificazione

Uso di energia da fonti rinnovabili

Abbandono graduale, sostituzione o modifica di un prodotto

Abbandono graduale, sostituzione o modifica di un processo

Altro

In relazione all’obbligo di informativa E1-5, ACI Informatica indica la ripartizione dei consumi energetici ed il mix utilizzato nel seguente formato tabellare:

La rendicontazione dei consumi energetici in formato tabellare RA 34. Le informazioni sul consumo di energia e il mix energetico possono essere presentate nel formato tabulare seguente per i settori ad alto impatto climatico; per tutti gli altri settori è sufficiente omettere le righe da 1 a 5.

Consumo di energia e mix energetico

1) Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone (MWh)

2) Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi (MWh)

3) Consumo di combustibile da gas naturale (MWh)

4) Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili (MWh)

5) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti (MWh)

6) Consumo totale di energia da fonti fossili (MHw) (somma delle righe 1 a 5)

7) Consumo da fonti nucleari (MHw)

Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia %

Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia %

8) Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l’idrogeno rinnovabile, etc.) (MHw)

9) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffescamento da fonti rinnovabili, acquistati o acquisiti (MHw)

10) Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a comustibili (MHw)

11) Consumo totale di energia da fonti rinnovabili (MHw) (somma delle righe da 8 a 10)

Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia %

Consumo totale di energia (MWh) (somma dalle righe 6 e 11)

Dato comparativo Anno N.

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2050
----Obiettivo 2030 60 -10 -5 -2-10 -8 -5Obiettivo 2035 40 -4-10 -3-3 Il capitale naturale
base (es. 2025) 100

E1-5 Consumo di energia e mix energetico

ACI informatica acquista energia elettrica da fornitore con mix energetico nazionale

Mix energetico nazionale (dato 2022):

• Fonti rinnovabili 36,52%

• Carbone 12,24%

• Gas naturale 42,99%

• Prodotti petroliferi 1,88%

• Nucleare 1,92%

• Altre fonti 4,46%

Applicazione del mix energetico nazionale al consumo totale di energia elettrica del 2023

Consumo di energia elettrica totale nel 2023: 4.512 MW (sede via Fiume delle Perle, escluso teleriscaldamento)

• Da fonti fossili: 2.778 MW (61,6%)

• Da fonti nucleari: 87 MW (1,9%)

• Da fonti rinnovabili: 1.648 MW (36,5%)

In relazione all’obbligo di informativa E1-6, ACI Informatica classifica le emissioni di gas serra in base a tre ambiti:

• scope 1 - emissioni dirette: si tratta delle emissioni dirette delle fonti di proprietà o controllate dall’azienda. Ciò include l’energia in loco, come il gas naturale e il carburante, i refrigeranti e le emissioni derivanti dalla combustione in caldaie e forni di proprietà o controllati, nonché le emissioni dei veicoli della flotta (ad esempio auto, furgoni, camion). Le emissioni scope 1 comprendono le emissioni di processo rilasciate durante i processi industriali e la produzione in loco (ad esempio, fumi di fabbrica, sostanze chimiche).

• scope 2 - emissioni indirette: si tratta di emissioni indirette di gas a effetto serra derivanti dall’energia acquistata o acquisita, come l’elettricità, il vapore, il calore o il raffreddamento, generati fuori sede e consumati dall’azienda.

• scope 3 - emissioni indirette nella catena del valore: tutte le emissioni indirette che si verificano nella catena del valore. Per fare una chiara distinzione tra le categorie Scope 2 e Scope 3, l’Agenzia statunitense per la US Environmental Protection Agency (EPA) descrive le emissioni Scope 3 come “il risultato di attività provenienti da beni non posseduti o controllati dall’organizzazione che redige il bilancio, ma che l’organizzazione impatta indirettamente nella sua catena del valore”. Anche se queste emissioni sono fuori dal controllo dell’azienda che redige il bilancio, possono rappresentare la parte più consistente del suo inventario di emissioni di gas serra. Il GHG Protocol divide le emissioni scope 3 in Upstream e Downstream:

• Emissioni a monte: comprendono le emissioni indirette di gas a effetto serra all’interno della catena del valore dell’azienda, legate ai beni acquistati o acquisiti (prodotti materiali) e ai servizi (prodotti immateriali).

• Emissioni a valle: comprendono le emissioni indirette di gas a effetto serra all’interno della catena del valore dell’azienda, legate ai beni e ai servizi venduti ed emessi dopo che questi hanno lasciato la proprietà o il controllo dell’azienda.

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2023 _Capitolo 5
Bilancio

Illustrazione delle emissioni di gas a effetto serra per ambito Il

E1-6 Emissioni di gas serra equivalenti (tCO2eq) per ambito

Scope 1: emissioni dirette

veicoli di proprietà, impianti industriali, riscaldamento, navette aziendali

Scope 2: emissioni indirette energia elettrica acquistata * fattore di emissione da tabella di conversione ENEA applicata al mix energetico acquistato

Valutazione in corso su auto e navette aziendali

Scope 3: emissioni indirette nella catena del valore approvvigionamento a monte e fornitura a valle, trasporto di materiali e prodotti, spostamento dei dipendenti da e per il luogo di lavoro, viaggi aziendali

• Energia elettrica acquistata nel 2023: 4.512 MW (sede Via Fiume delle Perle, escluso teleriscaldamento)

• Fattore di emissione 2022: 0,34

• tCO2eq: 1.534

Valutazione in corso su:

• spostamenti dei dipendenti da e per il luogo di lavoro

• viaggi aziendali

• ACI Editore, realtà industriale 100% ACI Informatica ad alto impatto della catena del valore

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capitale naturale

GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI MATERIALI PERICOLOSI

ACI Informatica vuole ispirarsi, nel suo operato, alle buone norme dell’Economia Circolare, modello di produzione e consumo basato su principi di: riduzione, riutilizzo, recupero, smaltimento.

Sostenibilità massima

Prevenzione

Riutilizzo/Riuso

Riciclo

Recupero energia

Smaltimento

Sostenibilità minima

Principio gerarchico dei rifuti

Prevenzione nella produzione stessa del rifiuto

Prolungamento della vita utile dei prodotti

Recupero vari materiali (metalli, carta, plastiche, vetro)

Recupero di energia: produzione di biogas o termovalorizzazione

Conferimento in discarica controllata

La gestione dello smaltimento dei rifiuti è disciplinata dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. che, tra le altre cose, dichiara che la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e deve essere disciplinata al fine di assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e controlli efficaci. Tale attività deve essere effettuata in conformità ai principi di precauzione, prevenzione, proporzionalità, responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo di beni da cui originano i rifiuti, rispettando i contenuti dell’ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio comunitario “chi inquina paga”. In questo contesto, la gestione dello smaltimento dei rifiuti prevede la gestione amministrativa dei rifiuti attraverso la tenuta dei registri di carico e scarico laddove vengono prodotti rifiuti pericolosi e la raccolta dei formulari di identificazioni rifiuti in tutti i casi di smaltimento di rifiuti non assimilabili agli urbani. Particolare attenzione è dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio (plastica, carta e cartone, toner, componenti di consumo di stampanti, fax e fotocopiatori), dotando gli ambienti di lavoro di appositi contenitori per tipologia di rifiuto. In linea con tali disposizioni normative, ACI Informatica ha intrapreso una serie di azioni nel campo della prevenzione e riduzione dei rifiuti, con l’obiettivo di coniugare le scelte generali di organizzazione delle modalità di raccolta dei rifiuti con iniziative ambientali a favore di uno sviluppo sostenibile.

Al fine di migliorare le performances registrate nelle scorse annualità, è in fase di redazione la valutazione di fattibilità in ordine alla istituzione di un contratto attivo di cessione e ritiro di rifiuti destinati al ciclo attivo del riciclo (carta, materiale legnoso, materiale vetroso o metallico) limitando in tal modo sia i costi diretti a far fronte agli smaltimenti ordinari dei beni non altrimenti riciclabili, sia alla relativa riduzione degli impiatti ambientali in termini di esternalità negative.

GOAL 12: CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI

Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

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12.5 Entro il 2030, ridurre in modo la produzione di rifiuti con la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
RIFIUTI NON RIFIUTI
Bilancio 2023 _Capitolo 5

Il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti, in ambito di gestione dei servizi ambientali è affidato in appalto.

Presso tutti i piani delle sedi di ACI Informatica sono inoltre presenti appositi contenitori per la raccolta differenziata di rifiuti in carta, plastica e materiali non riciclabili.

70 tonnellate di rifiuti complessivamente conferiti nel 2023 (+63% vs 2022):

• 28,6 tonnellate di carta

• 2,5 tonnellate di plastica

• 27,8 tonnellate di apparecchiature fuori uso

• 5,6 tonnellate di ferro

• 1,5 tonnellate di apparecchiature elettriche

• 3,1 tonnellate di rifiuti ingombranti

• 0,4 tonnellate di imballaggi in materiali misti

• 0,5 tonnellate di toner e rifiuti pericolosi

Nel 2023 la Direzione Sistemi Informativi, Innovazione e Transizione Digitale di ACI, anche grazie alle competenze tecnologiche ed il supporto gestionale di ACI Informatica, ha ricevuto il Premio Speciale Alfredo Gatti, in quanto impegnata nella Green Economy attraverso lo sviluppo del Sistema di Gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU).

“Il Sistema di gestione degli Pneumatici Fuori Uso da veicoli a fine vita – ha dichiarato il Direttore Vincenzo Pensa – rappresenta un modello esemplare di sinergia tra impresa, consumatori e Pubblica Amministrazione, che si traduce in un progetto vincente per l’ambiente e la collettività, in grado di trasformare pneumatici giunti a fine uso nel cuore di un processo industriale virtuoso, che diviene fonte di nuovo valore, nell’ambito di un’economia e una mobilità circolari e sostenibili”.

“Ogni anno - ha ricordato Vincenzo Pensa, presidente del Comitato PFU - tesaurizzando un piccolo contributo pagato dai cittadini all’atto dell’acquisto di un veicolo nuovo, decine di migliaia di tonnellate di pneumatici fuori uso vengono trasformate in asfalti, sottofondi stradali, pavimentazioni sportive, pannelli fonoassorbenti per edilizia e arredo urbano”.

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dalla sezione italiana di Cionet Italia, la prima business community di CIO e Leader Digitali delle imprese Top e Medio Grandi, con oltre 6.000 membri in Europa e America Latina, nell’ambito dell’undicesimo Cionet Award, un contest finalizzato a premiare 5 CIO italiani che hanno condotto progetti di valore per le loro organizzazioni, in termini di competitività e innovazione.

GOAL 6: ACQUA PULITA E SERVIZI IGIENICO SANITARI

Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie

6.1 Entro il 2030, conseguire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura e alla portata di tutti

Presso la sede di ACI Informatica sono dislocati erogatori di acqua filtrata, resi gratuitamente disponibili a tutti i dipendenti n. 4 dispenser

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naturale
Il capitale

6.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente l’efficienza idrica da utilizzare in tutti i settori e assicurare prelievi e fornitura di acqua dolce per affrontare la scarsità d’acqua e ridurre in modo sostanziale il numero delle persone che soffrono di scarsità d’acqua

Consumi di acqua ottimizzati grazie all’installazione di 40 rubinetti temporizzati ed altrettante sostituzioni di cassette WC

Consumo di acqua pro-capite 2023: 1,6 m3 (-32% vs 2022)

L’INDAGINE SUGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO

Nel contesto della mobilità sostenibile si inserisce l’indagine del 2022/2023 sugli spostamenti casa-lavoro, strumento fondamentale per analizzare la reale domanda di mobilità dei dipendenti del Gruppo ACI e predisporre efficaci risposte. In generale, è risultato che la valutazione, da parte del dipendente, di quale mezzo di trasporto – o più mezzi di trasporto – utilizzare è legato, principalmente, a due fattori: innanzitutto, il punto di origine dello spostamento, ovvero dove il dipendente risiede (se all’interno del comune, se in paesi prossimi alla Capitale, ecc.) e, in secondo luogo, il grado di raggiungibilità della sede lavorativa. Pertanto, si possono riscontrare scelte piuttosto variegate da sede a sede, in base alla localizzazione di ciascun Polo Lavorativo e all’offerta di trasporto intrinseca (disponibilità di mezzi pubblici, vicinanza a stazioni del trasporto ferroviario regionale, disponibilità di posti auto, ecc.).

Nel grafico che segue vengono presentati i risultati dell’indagine somministrata ai dipendenti ACI in relazione alle modalità di spostamento fra casa e lavoro:

Risultati dell’indagine sui dipendenti ACI

A piedi

Conducente mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

Passeggero mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

Bicicletta

Mezzo in sharing

Mezzo pubblico collettivo

Conducente mezzo privato + Mezzo pubblico collettivo +/- a piedi

Passeggero mezzo privato + Mezzo pubblico collettivo +/- a piedi

A piedi + Conducente mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

A piedi + Passeggero mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

A piedi + Mezzo pubblico collettivo

Velocipede + Mezzo pubblico collettivo

Altre combinazioni modali

Risposte non valide o incongruenti

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0% 0,8% 1,6% 1,3% 1,3% 0,0% 1,0% 0,9% 0,4% 12,5% 10,2% 8,6% 3,2% 13,9% 44,4% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 10% 50% 5% Bilancio 2023 _Capitolo 5

Gli spostamenti effettuati sono stati quindi classificati in base alla loro sostenibilità. Sono considerati spostamenti sostenibili quelli fatti a piedi, con un velocipede (bicicletta o monopattino elettrico), con un mezzo pubblico collettivo (autobus, metropolitana, treno o tram) o attraverso una combinazione di questi. Sono spostamenti non sostenibili, invece, quelli condotti come conducente del proprio mezzo privato (auto, moto o motorino). Una combinazione dei primi e dei secondi spostamenti viene classificata come spostamento parzialmente sostenibile.

Sostenibilità spostamenti casa-lavoro dei dipendenti ACI

Non

Per quanto concerne il polo lavorativo Torrino, quindi la maggioranza dei dipendenti di ACI Informatica, si nota una netta prevalenza di persone che utilizzano ogni giorno esclusivamente il mezzo privato, sia essa l’auto (circa 75%) che mezzi a due ruote (circa il 5%). Il 19% circa utilizza il servizio di trasporto pubblico e/o navetta aziendale, sia in modo singolo che abbinato con altre forme di trasporto (a piedi/velocipede/mezzo privato + TPL).

La scelta dei dipendenti di utilizzare il proprio veicolo deriva, da un lato, dalla scomoda raggiungibilità della sede lavorativa con il TPL, e, dall’altro, dall’elevata disponibilità di parcheggi non a pagamento, presenti nella zona, su strada e riservati all’interno del perimetro dei due edifici di via Fiume delle Perle e via Cina. Ne consegue una scarsa sostenibilità del Polo lavorativo, secondo la classificazione precedentemente illustrata; infatti, circa l’81% degli spostamenti casa-lavoro è da ritenersi non sostenibile:

Conducente mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

Passeggero mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

Bicicletta

Mezzo in sharing

Mezzo pubblico collettivo

Conducente mezzo privato + Mezzo pubblico collettivo +/- a piedi

Passeggero mezzo privato + Mezzo pubblico collettivo +/- a piedi

A piedi + Conducente mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

A piedi + Passeggero mezzo privato (AUTO/MOTO/MOTORINO)

A piedi + Mezzo pubblico collettivo

Velocipede + Mezzo pubblico collettivo

Altre combinazioni modali

Risposte non valide o incongruenti

Presso il Polo Torrino è attivo un servizio di navetta aziendale con partenze e collegamenti dalle stazioni della Metro B “Magliana” e della Roma Lido “Tor di Valle”; dal questionario scaturisce che il 7% circa dei lavoratori del Polo usufruisce quotidianamente di tale servizio.

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A piedi
sui dipendenti ACI 0% 0,5% 0,5% 0,5% 1,5% 1,0% 1,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 10,2% 8,2% 2,6% 70,9% 20% 30% 40% 10% 50% 60% 70% 80%
Risultati dell’indagine
Parzialmente sostenibili 15% Il capitale naturale
sostenibili 59% Sostenibili 26%

Livelli di fruizione servizio navetta Polo ACI Torrino

Mezzo privato+navetta

Trasporto pubblico collettivo+navetta

Mezzo privato+trasporto pubblico collettivo+navetta

I risultati dell’indagine si riveleranno preziosi ai fini del calcolo delle emissioni dirette ed indirette di gas serra, per la compliance agli standard di rendicontazione europei in ambito Environment, come anticipato nei precedenti paragrafi sull’applicazione degli ESRS di EFRAG.

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65% 32% 3% Bilancio 2023 _Capitolo 5

Il capitale sociale e relazionale

Capitale intangibile, costituito dal patrimonio di rapporti con le istituzioni e la comunità, gruppi di stakeholder e altri network interni ed esterni. In senso esteso comprende tutte le azioni che generano impatti sulla società civile in termini di incrementato accesso alle tecnologie, semplificazione della burocrazia, inclusione digitale, miglioramento della qualità dei servizi anche attraverso l’erogazione delle attività di assistenza.

Di seguito il radar di materialità dei temi sociali e relazionali sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE SOCIALE E RELAZIONALE

Digitalizzazione e inclusione digitale

Qualità, accessibilità e sicurezza del servizio

Tutela e privacy dei clienti

Comunicazione esterna

Stakeholder engagement

Gestione catena fornitura

Relazioni industriali e con il territorio

ACI INFORMATICA

Quello della digitalizzazione ed inclusione digitale risulta il tema prioritario in assoluto sia per ACI Informatica che per gli stakeholder; rilevanza elevata è assegnata anche alla qualità del servizio e, a seguire, alla tutela e privacy dei dati dei clienti, alla comunicazione esterna e al coinvolgimento degli stakeholder.

Capitolo
6
pagina 85 |
STAKEHOLDER

RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER

ACI Informatica si relaziona con diverse categorie di stakeholders. Il loro coinvolgimento, in momenti di dialogo ed ascolto, contribuisce ad allineare gli obiettivi sociali, ambientali ed economici con la strategia della Società. In particolare, ACI Informatica si impegna nella creazione di canali di dialogo (come ad esempio indagini sulla customer satisfaction) rivolti agli utilizzatori dei propri servizi in modo tale da poter garantire un servizio che risulti sempre efficiente ed efficace.

Relazioni con la Pubblica Amministrazione

Nell’ambito delle relazioni con la Pubblica Amministrazione, ACI Informatica interagisce con molte Amministrazioni centrali e locali in ottica di collaborazione e di interoperabilità.

Nei vari contesti operativi, sono costanti i rapporti istituzionali con le strutture governative e con le PP.AA. sia per ottemperare a disposizioni di legge (come nel caso del DL 98 in ambito PRA o della Legge 157 del 2019 in ambito tasse automobilistiche) che per cooperazioni volte ad attuare i processi di semplificazione dei servizi pubblici previsti dalla roadmap che il Paese persegue in tema di innovazione, sviluppo e digitalizzazione.

Con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è in atto una costante cooperazione in ambito DL 98 per le procedure relative al Documento Unico e di interscambio tra il sistema del PRA e della Motorizzazione Civile. Esiste un tavolo permanente di lavoro congiunto con il MIT, in ottica di interoperabilità e gestione condivisa dei processi, per l’attuazione del DL 98 ed il rilascio del Documento Unico di Circolazione. Questo processo di dialogo tra istituzioni diverse, avviato tempo fa, ha portato ad un’importante cooperazione per la gestione unificata dei processi operativi di emissione del Documento e la conseguente attività di assistenza.

Il tema della “fiscalità dell’auto” e in particolare la gestione a tutto tondo del bollo auto in quanto tassa di proprietà del veicolo certificata dal Pubblico Registro Automobilistico, gestito a livello nazionale da ACI, determina rapporti e collaborazioni con le Regioni e, più in generale, con la Pubblica Amministrazione Locale (Regioni, Città Metropolitane, Comuni).

L’art. 51 del DL 124 del 26/10/2019 ha introdotto importanti disposizioni per la razionalizzazione di tutto il sistema di gestione della tassa automobilistica prevedendo interventi sia a livello centrale che a livello locale e assegnando ad ACI funzioni di integrazione e coordinamento degli archivi locali e di creazione di un unico Archivio Nazionale.

Al comma 2 bis il Legislatore:

Dispone l’istituzione a carico di ACI di una funzione a scala Nazionale che permetta di “assolvere transitoriamente alla funzione di integrazione e coordinamento” degli archivi regionali, nella quale “sono acquisiti ANCHE i dati delle tasse automobilistiche”.

La funzione menzionata non si traduce nell’istituzione di un archivio centrale in senso proprio (da tenere presente il testo del comma 2 ter, punto C) ma piuttosto nella creazione di un Hub Nazionale delle Tasse Automobilistiche a cura di ACI.

Esorta le Regioni/PP.AA – nel rispetto delle linee guida della cooperazione tra Pubbliche Amministrazioni - “a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel citato sistema informativo” e, implicitamente, a fare uso del suddetto sistema informativo.

L’importante processo di realizzare un Archivio Unico Nazionale delle Tasse Automobilistiche (ANTA) porta alla definizione di un nuovo Hub nazionale che instrada centralmente le transazioni tra gli Enti, mantiene una visione univoca e accessibile dello stato e della competenza del veicolo, indirizza gli eventi relativi ad ogni veicolo agli Enti competenti.

Ogni Regione mantiene il proprio Archivio Regionale, gestisce i suoi veicoli ed è l’unica titolata ad eseguirne le pratiche di competenza. Tuttavia, anche sugli archivi regionali il lavoro di reingegnerizzazione e razionalizzazione, specialmente in vista alla propria integrazione con il nuovo ANTA, comporta una profonda revisione dei sistemi in uso e vede nell’ambito del progetto N-Star di revisione degli Archivi regionali per la gestione della tassa automobilistica numerose relazioni con le Regioni.

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

Non un archivio, un sistema “aperto” di integrazione dati

Hub Nazionale Tasse Auto: Il nuovo Hub nazionale instrada centralmente le transazioni tra enti, mantiene una visione univoca e accessibile dello stato e della competenza del veicolo, indirizza gli eventi relativi ad ogni veicolo agli enti competenti

PagoBollo PagoPA: conferma il suo ruolo di canale unico per i pagamenti del Bollo Auto e più in generale della fiscalità dell’auto

Agenzie di noleggio

PSP, Agenzie L. 264 e Poli telematici: mantengono i rispettivi ruoli nella gestione dei tributi

Agenzie L. 264

PSP

Poli telematici

Pago Bollo

Pago PA

ROgni Regione manutiene il proprio Archivio Regionale, gestisce i “suoi” veicoli ed è l’unica titolata ad eseguire le pratiche di competenza dei “suoi” veicoli

Hub Nazionale Tasse Auto

Concessionari auto

Società di noleggio

Gli enti istituzionali (PRA, DT) mantengono gli archivi di competenza e continuano ad eseguire le pratiche di competenza a scala nazionale

Tutto ciò avviene nell’ambito dei processi di servizio legati alla fiscalità auto e da qui l’importanza sociale per l’inevitabile impatto che queste attività hanno su tutti i cittadini.

Come anticipato nel capitolo sul capitale infrastrutturale, al fine di migliorare il processo evolutivo dei propri online, l’Ente ha aderito a Web Analitycs Italia (WAI) e ha avviato un progressivo rifacimento e rinnovo del sito istituzionale www.aci.it secondo le “Linee Guida di Design dei siti istituzionali e dei Servizi Digitali della PA”. Particolare attenzione è dedicata alla semplificazione dell’esperienza d’uso complessiva, all’inclusività e all’accessibilità digitale dei servizi e delle informazioni da parte di determinate categorie di soggetti su web e mobile, nel pieno rispetto delle norme riguardanti l’accessibilità e il Regolamento generale sulla protezione dei dati. Rispetto alla componente tecnologica dei servizi, merita sicuramente un focus il modello di erogazione del servizio di assistenza, che l’Ente intende attuare negli anni a venire con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra P.A. e cittadino.

In linea con il principio “once only”, è stata realizzata la verifica del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) mediante cooperazione applicativa con INPS; attraverso il “Durc online” i controlli vengono adesso effettuati con una modalità interamente automatizzata.

Inoltre è stato interamente automatizzato, tramite accesso diretto al Registro delle Imprese, il processo di acquisizione e controllo delle informazioni ricavate dalle visure camerali. Il sistema è in fase di implementazione e si prevede una estensione, presumibilmente a partire dal 2025, per tutti i casi di gestione dei dati delle imprese.

La Società ha un rapporto di collaborazione con le strutture governative che si occupano di informatica e trasformazione digitale: con questi interlocutori ACI Informatica opera a supporto di ACI con l’obiettivo di garantire che l’informatica sia strumento di riforma.

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R R PRA DT

Con l’Agenzia per l’Italia Digitale, il coinvolgimento è principalmente legato agli adempimenti a cui ACI deve rispondere (ad esempio nell’ambito del Piano triennale e rilevazione ICT) e alla procedura di qualifica del Data Center della Società a Polo Strategico Nazionale. Per quanto riguarda invece il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e la nuova Società PagoPA S.p.A., il coinvolgimento è più tecnico e frequente: ad esempio per il progetto di integrazione con il nuovo Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche o con il sistema del PRA per le transazioni sulle formalità automobilistiche e di recente le interlocuzioni avviate per la digitalizzazione delle notifiche in ambito tasse secondo quanto disposto nel decreto 8 febbraio 2022, n. 58, del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno.

La piattaforma notifiche è affidata alla società PagoPA, ed è parte delle infrastrutture pensate per permettere la fruizione completamente digitale dei servizi pubblici con l’obiettivo di semplificare e rendere certa la notifica degli atti amministrativi con valore legale per cittadini e imprese, con un risparmio di tempo e costi. In questo contesto la cooperazione è nell’ambito di un progetto pluriennale avviato nel 2022 da ACI.

GOAL 8: LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura , inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità di manodopera

Il percorso di innovazione di ACI Informatica ha consentito di semplificare la vita dei cittadini e l’attività degli operatori, attraverso l’interoperabilità tra vari soggetti pubblici

PRA Tempo medio di lavorazione ticket DL98: 1,26 gg (meglio 9% vs 2022)

Inoltre ACI Informatica è attiva nell’ambito delle iniziative di inclusione digitale proponendo progetti di formazione per Repubblica Digitale e gestisce il sito web della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

La collaborazione con altre PP.AA. per il futuro prevede possibili evoluzioni nell’ambito di servizi condivisi e costruiti coordinando componenti appartenenti ad Amministrazioni diverse, rendendo fruibili ai cittadini e/o agli operatori i servizi esposti anche sulle piattaforme pubbliche. Un esempio potrà essere il “cassetto dell’automobilista” costruito integrando dati di varie PP.AA. per offrire un servizio integrato e renderlo fruibile anche sulle piattaforme digitali del Paese.

ACI è già operativa sulla Piattaforma delle Notifiche Digitali (SEND) che è stata lanciata da PagoPA solo pochi mesi fa. Analogamente, ACI è fra le prime Amministrazioni ad aver avviato un colloquio con ANPR, data l’importanza che l’utilizzo di fonti dati certificate assume nei processi di servizio collegati alla gestione del PRA e delle Tasse automobilistiche.

Inoltre, nell’ottica di generare risparmi ed economie di scala verso Regioni e Province Autonome, ACI ha predisposto un servizio integrato E2E fra le risultanze degli archivi tributari regionali (es: atti di accertamento) e la Piattaforma delle Notifiche Digitali di PagoPA (SEND).

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Bilancio

In fase di perfezionamento è l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per l’accesso ai dati presenti in Anagrafe tributaria (SIATEL - Sistema Interscambio Anagrafe Tributaria Enti Locali) che consentirà ad ACI tramite cooperazione informatica di verificare in tempo reale determinate situazioni (ad esempio, lo status di fiscalmente a carico o di erede) legittimanti la fruizione di agevolazioni tributarie nella gestione del PRA e delle Tasse Automobilistiche.

Con riferimento all’evoluzione e al potenziamento dell’identità digitale, sul solco dello European Digital Identity Wallet, un importante tavolo di lavori tecnici riguarderà sicuramente IT Wallet, un portafoglio digitale universale progettato per contenere tutte le “identità” pubbliche del cittadino. In una prima fase, attraverso l’integrazione fra IO app e SPID/Cie, sarà possibile aggiungere la tessera sanitaria o la carta della disabilità. Successivamente, potranno essere inclusi ulteriori documenti come la patente e carte di aziende pubbliche e private. Appare chiaro, in questo senso, l’importante ruolo e contributo di ACI Informatica a supporto di ACI.

Rapporti con ACI e con la Federazione ACI per l’evoluzione dei servizi associativi e della Rete territoriale

ACI Informatica svolge per conto dell’Automobile Club d’Italia attività di supporto allo sviluppo e supporto commerciale verso tutta la Rete territoriale. Molte sono le iniziative e le azioni attive nell’ambito del rapporto con tutti gli Automobile Club della Federazione (di seguito anche AACC) e tutte le Delegazioni nonché con la Rete di autoscuole ACI Ready2Go, con le Agenzie Sara attive, come ACI Point Sara, e con le officine ACI Global attive, come ACI Point Global.

Il ruolo affidato da ACI ad ACI Informatica è di gestire e farsi promotrice di tutte le attività di supporto commerciale volte alla formazione, informazione e supporto locale al fine di indirizzare e sostenere la rete nello sviluppo delle iniziative commerciali e associative.

Rappresentanze dei lavoratori

La Società riconosce il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori e conferma la volontà di mantenere con esse un rapporto improntato all’attenzione, al dialogo ed alla ricerca dell’intesa.

Le attività di relazioni industriali in ACI Informatica sono indirizzate verso un modello fondato sul dialogo e sul confronto costruttivo nell’ottica di definire, attraverso la conclusione di specifici accordi di secondo livello, la disciplina delle principali partite normative ed economiche che interessano l’intera platea dei dipendenti.

Attraverso la contrattazione integrativa di secondo livello, nel corso degli anni, sono stati disciplinati i principali elementi distintivi dei premi collettivi legati ai risultati aziendali, gli elementi economici riferibili alla specifica realtà sociale, nonché tutti gli aspetti di welfare quali la tutela della genitorialità, la salute, la previdenza integrativa, gli orari di lavoro, la disciplina del telelavoro, etc.

L’ultimo rinnovo del contratto integrativo, avvenuto proprio nel 2023, ha presentato elementi innovativi che hanno riguardato temi quali l’armonizzazione degli aspetti vita/lavoro, il miglioramento generale della qualità della vita sociale e personale, i criteri per la gestione del personale in telelavoro, la disciplina del lavoro agile ed il rafforzamento delle politiche retributive attraverso il premio di risultato e il fondo di produttività.

Relazioni con il personale interno

Di fondamentale importanza è per ACI Informatica il coinvolgimento dei dipendenti; a tal fine viene favorita la circolazione delle informazioni utili alla diffusione della cultura d’impresa e alla conoscenza di tutte le attività che si svolgono nel contesto aziendale.

La Intranet, con la pubblicazione costante e regolare di notizie e contenuti utili, e la Intranews, newsletter settimanale che rimanda alle notizie più importanti della settimana pubblicate sulla Intranet, sono gli strumenti con i quali la Comunicazione Interna si rivolge a tutto il personale.

Diverse sono le iniziative che coinvolgono il personale: dalle rubriche “Cosa bolle in Pentola” e “Vetrina degli obiettivi”, Il

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capitale sociale e relazionale

strumenti di comunicazione online utili per valorizzare e diffondere le attività da fare e quelle svolte, alla “Buca dei Suggerimenti”, un contenitore virtuale al quale ogni dipendente può inviare suggerimenti e proposte alla Società.

Sono inoltre realizzate e rese disponibili pillole informative che trattano i temi legati alla sicurezza informatica e alle novità tecnologiche nonché i podcast realizzati in collaborazione con Luceverde che trattano temi tecnologici attuali e/o futuri.

Rapporti con i fornitori

Per far fronte ai fabbisogni acquisitivi, il ricorso all’indizione di gara è la metodologia ordinaria per l’individuazione del fornitore e le relative procedure di affidamento sono improntate a criteri e principi codificati orientati al risultato nel rispetto della trasparenza e della par condicio.

La Direzione Acquisti e Appalti di ACI Informatica ottempera, anche per le restanti società del Gruppo inserite nel perimetro degli “acquisti accentrati”, agli obblighi di pubblicità e trasparenza contemplati nell’ambito del Codice degli Appalti, garantendo parità di accesso e non discriminazione a tutti gli operatori del mercato direttamente interessati alle iniziative acquisitive.

Come visto più su nel Report, le procedure si svolgono integralmente su portali informatizzati; tuttavia, la mera osservanza di prassi e procedure amministrative conserva un importante potenziale che permette all’azienda la realizzazione pratica e la “messa a terra” concreta dei criteri di E.S.G. Responsibility.

Per tutte le gare d’appalto per l’affidamento di lavori, e per numerosi appalti per l’acquisto di beni e servizi, viene richiesta, quale requisito di partecipazione, la certificazione del sistema di gestione della qualità UNI EN ISO 9001; inoltre, per alcune categorie merceologiche (ad esempio per la gestione dei rifiuti) viene richiesta la certificazione del sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 e, per alcune gare d’appalto aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il punteggio è determinato anche dal possesso della certificazione SA8000 – Social Accountability.

Inoltre, per i contratti rientranti nell’ambito di applicazione del Codice dei Contratti pubblici e aventi ad oggetto lavori e servizi ad alta intensità di manodopera, ACI Informatica, in conformità a quanto previsto in materia di clausola sociale, ha inserito l’obbligo ad assorbire prioritariamente nell’organico dell’aggiudicatario il personale già operante alle dipendenze dell’appaltatore uscente, compatibilmente con la propria organizzazione aziendale.

Con riguardo alle azioni poste in campo dalla funzione procurement di ACI Informatica, le principali iniziative per una corretta ed efficace gestione ambientale riguardano:

• l’acquisto di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale;

• la gestione dei consumi energetici;

• la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata;

• la sensibilizzazione ambientale dei dipendenti al risparmio energetico e alla raccolta differenziata dei rifiuti;

• le iniziative di promozione della mobilità sostenibile.

In generale la “politica ambientale” dell’azienda è orientata - e lo sarà sempre maggiormente nelle prossime annualità - ad un approccio utile a prevenire, gestire e ridurre i diversi impatti ambientali generati direttamente o indirettamente dalle proprie attività. Nell’ambito delle misure di presidio sull’utilizzo degli asset energetici per monitorare i consumi ed avviare misure volte a ridurre l’impatto ambientale svolge un ruolo prioritario l’Energy Manager, il quale si occupa, tra l’altro, di conseguire la diagnosi energetica dei main buildings in Roma ai sensi del d.lgs. 102/2014 e s.m.i.

IL GREEN PUBLIC PROCUREMENT

La strategia degli acquisti adottata da ACI Informatica in tema di Green Public Procurement (Acquisti Pubblici Verdi), in linea con le disposizioni di legge nazionali e internazionali, è orientata su scelte con un ridotto impatto ambientale per le

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2023 _Capitolo 6
Bilancio

Il capitale sociale e relazionale

categorie di prodotti e servizi individuate dal Ministero dell’Ambiente con l’inserimento nelle procedure di gara dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

L’azienda è da tempo sensibile al tema della sostenibilità ambientale dei beni che utilizza e dei servizi di cui fruisce, tanto da inserire stabilmente nei propri capitolati prestazionali o nelle tabelle per l’assegnazione dei punteggi tecnici conseguibili nell’ambito delle procedure negoziali più importanti, criteri premiali volti a favorire, ove possibile, l’acquisto di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale nel rispetto delle politiche espresse in sede di Piano strategico e formulazione del budget, attraverso una sistematica ricerca sul mercato di nuove fonti qualificate di approvvigionamento dirette ad introdurre criteri ambientali e sociali nelle procedure di acquisto di beni, servizi e dal 2023 anche di lavori.

La Comunicazione della Commissione europea del 16 luglio 2018, dal titolo “Appalti pubblici per un ambiente migliore”, definisce il Green Public Procurement (GPP) come un processo mediante il quale le Pubbliche Amministrazioni cercano di ottenere prodotti e servizi che hanno un minore, o ridotto, effetto sulla salute umana e sull’ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo. In Italia il GPP è stato adottato con il decreto ministeriale dell’11 aprile 2008 che ha introdotto nell’ordinamento un apposito Piano di Azione Nazionale GPP (PAN GPP). In tale ambito è stata prevista l’approvazione, con successivi decreti ministeriali, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per diverse categorie di prodotti, servizi e lavori acquistati o affidati dalla Pubblica Amministrazione. Il PAN GPP ha come obiettivo quello di orientare la spesa pubblica verso l’efficienza energetica e il risparmio nell’uso delle risorse, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di CO2, alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose e alla produzione di rifiuti. Il D.Lgs. n. 50/2016 ed il successivo d.lgs. 36/2023 entrato in vigore dal 1° luglio 2023, hanno previsto l’obbligo di inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei CAM adottati con decreto del Ministro dell’ambiente.

In forza di tale principio, per l’approvvigionamento di beni, servizi e lavori che non rientrano nelle categorie merceologiche attualmente soggette ai CAM, ACI Informatica applica, ove possibile, Criteri di sostenibilità ambientale (CSA), ossia richiede che i beni e/o servizi rispettino dei requisiti ambientali che garantiscano, mediante altre modalità non espressamente codificate, un ridotto impatto ambientale.

Sono stati applicati i CAM a tutte le categorie merceologiche per le quali sono stati emanati appositi decreti ministeriali e, in particolare, alle procedure di gara relative all’acquisto di carta per stampe e copie, mobili e arredi d’ufficio, materiali di consumo per stampanti (toner), nonché alle procedure relative ai servizi di pulizie, di noleggio di attrezzature per ufficio, ai servizi di noleggio di autoveicoli e nella manutenzione di impianti tecnologici e fabbricati.

Acquisti e risparmi di energia

ACI Informatica, pur non avendo un obbligo normativo di aderire alle Convenzioni stipulate da Consip per l’acquisto di energia elettrica, provvede regolarmente ad operare tali acquisti mediante il soggetto aggregatore nazionale e le relative Convenzioni messe a disposizione degli organismi di diritto pubblico che debbano o vogliano aderirvi.

L’adesione a tali convenzioni prevede, di base, l’acquisto di energia elettrica prodotta, in aderenza al mix energetico nazionale, con una elevata aliquota (intorno al 40%) di energia verde.

Al fine di mitigare ulteriormente il proprio impatto ambientale, ACI Informatica, in occasione dei prossimi rinnovi contrattuali di fornitura di energia elettrica, si impegna ad acquistare energia verde al 100% prodotta da fonti rinnovabili, nei limiti delle disponibilità di budget assegnati (cd. “Opzione Verde”).

Gli esiti delle indagini diagnostiche condotte nel 2023 hanno determinato l’inserimento in Programmazione Triennale Lavori di importanti interventi manutentivi volti alla sensibile riduzione dei consumi energetici. Tra questi, il già citato intervento di sostituzione degli UPS che consentirà un risparmio medio annuo di circa 335 MWh elettrici rispetto alla configurazione attuale (-13%). Inoltre è stata prevista la sostituzione del gruppo frigo n.1 con uno più performante che garantirà un abbattimento del 50% dei kWh termici attuali (69,5 MWh contro i 139 attuali).

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In ultimo, si è dato avvio anche alla valutazione di prefattibilità in ordine ad un generale e radicale intervento di efficientamento del sistema edificio-impianto anche ricorrendo alle nuove forme di collaborazione pubblico-privato previste nell’ambito del Codice dei Contratti Pubblici (ESCo - PPP).

LA DEMOCRAZIA DIGITALE

Da un articolo del Direttore Generale di ACI Informatica sul Sole 24 Ore, pubblicato in apertura 2023, emerge un’importante riflessione sulla primarietà delle tecnologie ICT, sul preoccupante ritardo del nostro Paese e la necessità di raggiungere la democrazia digitale:

Nella cultura della classe dirigente del Paese, il digitale è ancora puro strumento; non si colgono quegli elementi di “rivoluzione di senso” che altrove hanno consentito salti significativi di valore. L’informatica italiana, intesa come autonoma capacità di produrre hardware o realizzare software per largo consumo si è di fatto estinta, senza che nulla venisse fatto per preservare le eccellenze che pure qualche lustro fa il Paese esprimeva, prima di tutto a causa di questa marginalità percepita. Infine, nel comune sentire, l’informatica è “spiona”, interessata ad acquisire informazioni, a controllarci, soprattutto quando il dato è reso disponibile alla Pubblica Amministrazione, accettando invece di buon grado condizioni d’uso capestro per fruire dei propri smartphone o per godere dell’economia di piattaforma.

In questo contesto di “pregiudizio digitale” non sorprendentemente la pandemia ha trovato un Paese del tutto impreparato a fare leva sulle tecnologie. Gli strumenti digitali (la DaD, la videoconferenza, il lavoro a distanza) sono rapidamente entrati, per necessità, nell’esperienza di tutti ma il loro utilizzo in emergenza ha acuito la distanza tra classi sociali: tra i ricchi (di banda, di strumenti, di scolarizzazione) e i poveri (gli sconnessi, i non dotati di strumenti e competenze di base). Non a caso, quindi, il PNRR insiste sulla necessità di immaginare un Paese resiliente: superare gli ostacoli che hanno sostanzialmente escluso ampie fasce della popolazione dalla piena fruizione dei loro diritti di cittadinanza, tendere a quella parità di diritti citata nell’art. 3 della nostra Costituzione e creare le condizioni per abilitare un nuovo assetto del Paese. Prima di tutto garantendo connettività senza discriminazioni per quei cittadini lontani dai grandi centri urbani. Poi intervenendo sulla Pubblica Amministrazione per passare dalla logica dello sportello alla logica del servizio, a partire dalla sanità pubblica che tanto avrebbe avuto bisogno, nei drammatici anni del Covid, di dati affidabili su base nazionale. Dati che sono la chiave del principio “once only” per il quale mai una Amministrazione dovrebbe chiedere al Cittadino una informazione che già sia in possesso di altra PA. Infine, portando competenze digitali di base a tutta la cittadinanza, non solo per le fasce a cui si pensa più naturalmente come in “digital divide”, ma per costruire una prospettiva di vita migliore per i nostri giovani, “nativi digitali” ma raramente consapevoli delle opportunità delle tecnologie e con un tasso sconfortante di analfabetismo funzionale.

Nei due anni appena trascorsi, la percezione comune è stata che qualcosa si dovesse fare, tutti assieme, per non doverci trovare a rivivere, con il medesimo grado di impreparazione, di approssimazione, di atti eroici individuali, una nuova crisi. Quanto saremo in grado ora di tenere fede agli impegni che abbiamo preso, in questi due anni, in sede Europea determinerà quanto saremo in grado di tenere fede agli impegni che abbiamo nei confronti di noi stessi e delle future generazioni. La nuova normalità che la pandemia ha “materializzato” nel Paese difficilmente potrà essere ricondotta a uno status quo ante che è invece la coazione a ripetere che le classi dirigenti del Paese stanno associando all’attuale situazione di “scampato pericolo”. È invece il momento ora per rimettersi in viaggio. Per immaginare un Paese “nativo digitale” che operi una trasformazione in senso generale, considerando che non è più sostanzialmente concepibile un cambiamento nel nostro modo di vivere che non utilizzi in modo decisivo le nuove tecnologie, facendo leva prima di tutto su una visione integrata dell’informatica pubblica, della sua governance, che sappia mettere davvero il cittadino e le sue esigenze al centro, senza

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

assecondare “luddismi” e paure ma spiegando pazientemente, formando e trasformando. È il mondo a essere cambiato e dobbiamo per una volta decidere se assecondare e sfruttare questo cambiamento che tuttavia necessita, come detto, anche di robuste azioni culturali perché si superi l’attuale visione meccanicistica e strumentale della rivoluzione digitale in corso, invece, pressoché in ogni altro angolo del pianeta.

Dalla digitalizzazione del Pubblico Registro Automobilistico al Documento Unico

Nella gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) la data del 5 ottobre 2015 è da considerarsi una pietra miliare che ha avviato e reso possibile tutti i processi di digitalizzazione del mondo delle formalità auto aprendo una nuova era nella semplificazione dei servizi. Tale innovazione ha chiaramente avuto un notevole impatto sull’intera filiera di soggetti coinvolti e ha comportato l’introduzione di procedure informatiche riservate agli operatori del settore per consentire la gestione del documento in versione digitale. Nel triennio 2021-2023 la somma dei certificati e delle nuove attestazioni di proprietà digitale emesse è pari a quasi 78 milioni.

La digitalizzazione del Certificato di Proprietà, in linea con le disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (D. lgs n. 82/2005 e s.m.), ha avuto evidenti ricadute positive per il cittadino e per l’intero sistema: il Certificato di Proprietà Digitale, non potendo più essere smarrito o sottratto, ha azzerato le richieste di duplicati con evidente risparmio di tempo e denaro. Inoltre si è innalzato il livello di sicurezza del documento che non potrà più essere contraffatto. Questo importante cambiamento di digitalizzazione del PRA non si è limitato a digitalizzare i certificati cartacei ma ha consentito l’emissione di Certificati nativi digitali e garantito processi condotti quasi esclusivamente senza l’uso della carta.

Il valore della dematerializzazione, oltre agli importanti impatti positivi su rispetto e salvaguardia ambientale, è stato il fattore che ha potuto abilitare le azioni avvenute negli anni successivi. Partendo dalla digitalizzazione del Certificato, attraverso la gestione dematerializzata delle pratiche, si sono potuti attuare processi interamente digitali come ad esempio la compravendita di un’auto che finalmente avviene senza l’uso della carta, anche grazie all’introduzione di strumenti e tecnologie FEA e FDR che consentono di gestire la firma digitale e l’autenticazione degli operatori abilitati ad espletare le pratiche in ambito PRA.

GOAL 17: PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

17.8 Rendere la Banca della Tecnologia e i meccanismi di sviluppo delle capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione completamente operativi per i paesi meno sviluppati entro il 2017, nonché migliorare l’uso delle tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

PRA: Gestione del Documento Unico integrata con il Ministero dei Trasporti ai sensi del Decreto Legislativo 98/2017

9,89 milioni di attestazioni di proprietà digitale prodotte nel 2023 (+10% vs 2022) e 6,14 milioni di atti digitali (+8% vs 2022)

35.815 richieste di assistenza per Documento Unico processate congiuntamente al MIT (-4% vs 2022)

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Il capitale sociale e relazionale

Dal primo gennaio 2020 (data di entrata in vigore) ACI Informatica è stata fortemente impegnata nell’attuazione del Decreto Legislativo 98/2017 in materia di Documento Unico. Questo si è tradotto nel grande impegno di tutti i livelli aziendali coinvolti e nell’instaurazione di un tavolo di lavoro congiunto con la Motorizzazione Civile, attuando tutti i processi di dialogo per rendere i sistemi delle due Pubbliche Amministrazione interoperabili in termini di processi e dati, inclusa la gestione congiunta dell’assistenza e l’elaborazione condivisa dei ticket.

Il rilascio del Documento costituisce l’output di un nuovo processo di gestione delle pratiche automobilistiche, nell’ambito del quale è prevista la completa digitalizzazione dei fascicoli e la presentazione telematica delle pratiche da parte di tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista, pubblici e privati.

Altra novità riguarda l’affidamento ad ACI nell’ambito del PRA della gestione dei veicoli esteri circolanti in Italia, attuata nel 2022.

L’innovazione del sistema di gestione della tassa automobilistica

L’ambito della fiscalità auto ha visto ACI Informatica rivestire un ruolo sempre più decisivo nei processi di gestione della tassa automobilistica.

La gestione informatica dei dati e il processo di calcolo e riscossione del tributo nel complesso sistema di rapporti con altre Istituzioni e raccordo con i vari archivi regionali hanno seguito l’indirizzo strategico del governo di semplificazione della tassa automobilistica che, pur restando di competenza regionale, si poneva l’obiettivo di razionalizzare dati e processi.

PagoBollo, avviato da ACI nel 2017 in collaborazione con AGID e il Team per la trasformazione Digitale, ha un ruolo di hub che favorisce l’orchestrazione dei vari archivi e delle regole di calcolo regionali e rappresenta un’interfaccia unica specializzata nella gestione dei pagamenti della tassa automobilistica offrendo una “vista nazionale” ai vari Prestatori di Servizio dei Pagamenti aderenti a PagoPA. In questo modo, appoggiandosi agli archivi tributari nella disponibilità di ACI, si riesce ad esempio a garantire la certezza del dovuto, la conservazione delle ricevute ed il superamento di alcune criticità tra cui il pagamento per competenza regionale e consente, nel rispetto delle regole di PagoPA, l’accredito diretto e per competenza sui conti correnti delle Regioni titolari del tributo. Importantissime variazioni che hanno realmente rappresentato un enorme valore per l’intero sistema di riscossione a livello Paese e che ne hanno perfezionato e migliorato la tenuta oltre che portare un tangibile beneficio ai vari stakeholder coinvolti: cittadini, regioni, PSP.

In questo delicato ma importantissimo processo di trasformazione è stato decisivo il ruolo tecnologico svolto da ACI informatica a servizio dell’intero sistema.

Su questo fronte, nel corso del 2019, la Legge 157 ha definito che, presso il sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico, dovranno confluire tutti i dati relativi alle tasse automobilistiche da parte delle Regioni, conferendo ad ACI il ruolo di orchestratore. Al tempo stesso le Regioni potranno usufruire di servizi tributari e di riscontro sui propri sistemi che verranno erogati tramite il canale tecnologico di Pagobollo.

Importanti mutamenti di scenario nella fiscalità dell’Auto sono stati introdotti dall’Articolo 51 Legge n. 157 del 19 dicembre 2019 che:

- Dispone l’istituzione a cura di ACI di una funzione a scala Nazionale che permetta di “assolvere transitoriamente alla funzione di integrazione e coordinamento” degli archivi regionali, nella quale “sono acquisiti anche i dati delle tasse automobilistiche”. La funzione menzionata non si traduce nell’istituzione di un archivio centrale in senso proprio (da tenere presente il testo del comma 2 ter) ma piuttosto nella creazione di un Hub Nazionale delle Tasse

Automobilistiche a cura di ACI;

- Esorta le Regioni/PP.AA. – nel rispetto delle linee guida della cooperazione tra Pubbliche Amministrazioni - “a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel citato sistema informativo” e, implicitamente, a fare uso da subito del suddetto sistema informativo.

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2023 _Capitolo 6
Bilancio

In esecuzione della Circolare AGID 3/2017, riguardante raccomandazioni e precisazioni sull’accessibilità digitale dei servizi pubblici erogati a sportello dalla Pubblica Amministrazione, i servizi della P.A. devono essere erogati attraverso un ecosistema di servizi digitali sviluppati in collaborazione tra pubblico e privato.

In questo scenario emerge l’importante ruolo operativo di ACI Informatica impegnata nella realizzazione dell’Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche (ANTA) e nell’armonizzazione e integrazione degli Archivi Regionali con il progetto NSTAR (Nuovo Sistema Tasse Auto Regionale).

Inoltre con l’entrata in vigore dal 21 giugno 2022 del regolamento che ne stabilisce il funzionamento, si compie un passo avanti decisivo per la realizzazione della Piattaforma notifiche della P.A. Le modalità sono definite nel decreto 8 febbraio 2022, n. 58, del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno.

ACI, supportata da ACI Informatica, ha avviato l’evoluzione delle notifiche in ambito tasse automobilistiche predisponendo un progetto specifico per il 2023 con lo scopo di integrare i servizi esposti sulla piattaforma digitale io App di avvisatura e sulla piattaforma digitale per le notifiche con le funzioni dell’archivio nazionale delle tasse automobilistiche. Tutto ciò avviene nell’ambito delle previsioni normative sopracitate unitamente all’art.1, comma 402 della Legge di Bilancio 2020 (n. 160/2019) che ha previsto la piattaforma digitale per le notifiche; al D.L. 767/2020 che ha disciplinato le regole di funzionamento della stessa e del “Regolamento che disciplina le modalità di funzionamento della piattaforma per la notificazione degli atti della Pubblica Amministrazione” adottato con DPCM - Dip. per la Trasformazione digitale - 8/02/22 n. 58, che ne ha definito le regole tecniche e coerentemente con il Piano dei Servizi Digitali previsto nelle “Linee di sviluppo Sistema Informativo ACI 2023/2025.

Per migliorare l’esperienza utente nelle richieste di assistenza sulla tassa automobilistica, inviate dai cittadini delle Regioni convenzionate, ACI Informatica si avvale di tecnologie di automazione. Fra queste il sistema RPA (Robotic Process Automation) che gestisce in autonomia, 24 al giorno, inclusi festivi e weekend, le domande relative al alcune casistiche specifiche, garantendo risposte dirette e tempestive dall’automa.

Nell’ottica di ampliare la finestra di erogazione del Servizio di Assistenza Tasse per conto delle Regioni e di ridurre i costi del servizio, è anche attivo l’Agente Virtuale Conversazionale (AVC). Grazie alla tecnologia AVC, il processo di assistenza tasse (CATA) è stato semplificato e automatizzato per fornire risposte precise e omogenee in modo efficiente.

L’AVC è un sistema di interazione automatica con il cliente che consente di rispondere in modo rapido e preciso alle richieste di informazioni su argomenti specifici, come il bollo auto e l’importo dell’annualità da pagare. Grazie a questa tecnologia, è possibile gestire un numero elevato di chiamate simultanee in modo automatizzato, riducendo così il carico di lavoro del call center e migliorando la soddisfazione del cliente.

L’uso della tecnologia AVC ha diversi vantaggi. In primo luogo, consente di rispondere alle chiamate in modo rapido ed efficiente, senza impiego di risorse umane, consentendo di gestire un volume maggiore di chiamate in modo più rapido e preciso.

In secondo luogo, l’uso della tecnologia AVC garantisce una risposta uniforme e omogenea. Ciò significa che i chiamanti riceveranno sempre le stesse informazioni, evitando errori o inesattezze.

L’adozione della tecnologia AVC nell’assistenza tasse CATA rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione dei servizi pubblici. Grazie a questa tecnologia, si riducono i tempi di attesa dei clienti e si garantisce una maggiore efficienza nella gestione delle chiamate liberando gli operatori dalle richieste ripetitive e permettendo loro di concentrarsi sulle richieste più complesse e urgenti. Il

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capitale sociale e relazionale

GOAL 8: LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura , inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità di manodopera

Il percorso di innovazione di ACI Informatica ha consentito di semplificare la vita dei cittadini e l’attività degli operatori, attraverso la completa digitalizzazione dei processi. In ambito PRA, Tasse e assistenza B2B e B2C, ad esempio, si assiste al crescente sviluppo di nuove tecnologie di processazione delle richieste (Robotic Process Automation ed operatore telefonico virtuale)

15.300 ticket Tasse automobilistiche gestiti con RPA: 15% del totale

76.300 ticket Tasse automobilistiche gestiti con AVC: 75% del totale

La trasformazione per l’efficientamento dei processi di gestione territoriale

La Federazione ACI, in tutti i suoi punti fisici territoriali, costituisce uno stakeholder di rilievo per ACI Informatica.

Garantire la semplificazione dei processi operativi e l’inclusione digitale degli operatori del territorio è un impegno che ACI Informatica ha assunto da tempo. Le azioni messe in campo negli ultimi anni per supportare l’operatività delle Delegazioni ACI vedono l’introduzione di strumenti utili a migliorare il rapporto con i soci e con gli utenti delle Delegazioni. Tra queste la più importante è sicuramente il CRM ACI, introdotto da anni ma che vede continue evoluzioni utili a creare sempre nuove funzionalità, a uso della Federazione per fidelizzare i propri soci e coinvolgere in modo proattivo gli utenti della Rete attraverso campagne di marketing mirate. Altri strumenti studiati per efficientare e supportare la Rete sono: il Portale del Delegato - prezioso strumento introdotto a vantaggio dei Delegati ACI, fruibile come portale di accesso ai principali servizi offerti alla Federazione - e la tile dell’app ACI Space “Il tuo delegato”, dedicata alle Delegazioni ACI per utilizzare il canale digitale a supporto dell’operatività dei punti fisici sul territorio.

Di particolare rilevanza è il lavoro svolto nel più ampio programma di Business Process Rengineering (BPR) del sistema informativo interno di ACI Informatica, che prevede uno stream progettuale dedicato al miglioramento dei processi operativi che ACI Informatica usa per offrire il servizio di supporto alla Rete ACI.

Nello specifico sono stati progettati strumenti ed interfacce a beneficio degli account territoriali per poter gestire al meglio la propria operatività sul territorio presso tutti i punti di servizio della Federazione ACI. A dicembre 2023 infatti è stato rilasciato a loro beneficio un gestionale interno delle visite sul sistema di CRM, già adottato dalla Federazione ACI per la gestione dei propri clienti.

Inoltre, nel programma di BPR in ottica di efficientamento e nell’ambito delle azioni per la dismissione dei sistemi obsoleti, è stata realizzata la migrazione di un’applicazione usata da ACI Informatica per la gestione delle autoscuole a marchio Ready2Go.

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

Queste e molte altre iniziative sono nate per dare seguito ai fabbisogni espressi dal territorio, proponendo strumenti digitali che possano semplificare e migliorare costantemente il lavoro dei punti fisici ACI, per l’erogazione dei servizi al cittadino e ai soci.

Piattaforme abilitanti per la costruzione dei servizi pubblici nazionali

Sempre nel solco della semplificazione ed interoperabilità, al fine di dare impulso e sostegno ai progetti della P.A. in ambito di accesso ai servizi pubblici, procedure di autenticazione, operazioni di pagamento, ACI Informatica offre un importante contributo tecnologico nella costruzione delle piattaforme digitali di supporto.

Connessione al sistema di pagamenti PagoPA

Sui progetti di digitalizzazione del PRA e di semplificazione del sistema delle tasse automobilistiche, ACI ha dato grande slancio alla diffusione del sistema pubblico dei pagamenti PagoPA, avviato già negli scorsi anni con PagoBollo per la riscossione del bollo auto, completando nel 2021 il 100% dei pagamenti in ambito PRA. Nell’arco di tempo che va dal 2016 - anno di nascita del sistema PagoPA - al 2023, il totale transazioni gestite da PagoPA è di 1,06miliardi per un controvalore economico di 215 miliardi di Euro; 215 milioni delle suddette transazioni provengono da ACI che si conferma primario Ente creditore con share di oltre il 20% e protagonista decisivo della diffusione del sistema.

Principali categorie di enti creditori

Ordinate per numero di transazioni

Utility

Pubbliche amministrazioni centrali

ACI

Comuni

Scuola

Regioni

Università

Salute locale

Altri enti territoriali

Ordini, collegi e consigli progessionali

Categoria enti creditori: ACI

Transazioni: 220.219.120

[Totale N. di transazioni per Ente creditore sui sistemi PagoPA dal 2016 al 2023 - fonte https://www.pagopa.gov.it/it/dashboard/]

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0M 100M 200M 300M
Il capitale sociale e relazionale

GOAL 17: PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

17.8 Rendere la Banca della Tecnologia e i meccanismi di sviluppo delle capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione completamente operativi per i paesi meno sviluppati entro il 2017, nonché migliorare l’uso delle tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Cooperazione fra PP.AA. per efficientare il sistema pubblico in ottica di interoperabilità tra istituzioni al fine di favorire la semplificazione burocratica e della vita del cittadino e l’inclusione digitale

ACI è fra i principali creditori di PagoPA con una share del 12% nel 2023 (47 milioni di transazioni ACI su 386 milioni di transazioni totali)

Il 100% delle transazioni in ambito PRA sono svolte da ACI tramite il sistema pubblico dei pagamenti PagoPA

Il merito di aver portato sul sistema pubblico dei pagamenti PagoPA sia il bollo auto che i pagamenti relativi al PRA va oltre l’adempimento normativo. L’azione fa parte di un più ampio disegno strategico pianificato tra il 2014 e il 2019 per la creazione di valore nel comparto dei servizi pubblici, e quindi per definizione disponibili a tutti. Questo richiede la necessità di superare limiti e confini (i silos verticali delle Istituzioni e dei domini di competenza necessari a generare servizi) e perseguire con determinazione e fiducia le strategie che tendono a rendere il “bene pubblico” fruibile in semplicità dall’intera collettività. Con questo obiettivo ACI Informatica ha supportato ACI realizzando le reti di relazioni orizzontali e trasversali di collaborazione e di interoperabilità, attivando quegli scambi e quelle relazioni funzionali che superano i limiti fisici dei sistemi e consentono di realizzare agilmente, seppur osservando le opportune regolamentazioni, soluzioni che pongono “al centro” l’utente semplificandogli la vita.

Questi stessi principi hanno motivato la collaborazione con AgID per supportare l’adesione ai sistemi informatici nazionali e con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

Identità digitale

Ai sensi del D.L 76/2020, dal 30/09/2021 sono state eliminate le credenziali “proprietarie”, con utilizzo esclusivo, per i servizi pubblici che lo richiedono, di SPID/CIE/CNS e Eidas.

I dovuti interventi di allineamento sono stati realizzati da un lato per garantire il corretto funzionamento dell’accesso ai servizi ACI tramite le citate identità digitali secondo le indicazioni di AgID e/o governative, e dall’altro lato per migliorare in sicurezza e semplicità l’esperienza utente in fase di registrazione e autenticazione.

Per quanto riguarda l’accesso da parte degli utenti ai servizi online di ACI tramite CIE, è stata introdotta la possibilità di accedere con il più semplice livello 2 (già peraltro usato per SPID), a seguito della semplificazione indicata dal Ministero dell’Interno.

È stato costantemente monitorato l’ambito europeo per la realizzazione dell’EUDI Wallet, previsto dal Regolamento Eidas e, nel contesto nazionale, dell’IT Wallet per gli eventuali interventi da pianificare nel triennio.

Pur non rientrando tra le amministrazioni al momento coinvolte per i processi individuati (amministrazioni competenti), un focus particolare è stato attivato anche per il Single Digital Gateway (SDG) a cui il Parlamento Europeo sta lavorando.

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

ACI Informatica proseguirà nel consolidamento del sistema di gestione delle identità digitali nazionali adeguando lo stesso in base alle indicazioni tecnico-normative che interverranno e alle evoluzioni dell’ecosistema, sia nel contesto nazionale che europeo.

In ambito nazionale, si è in attesa dei primi decreti attuativi e delle regole tecniche previste per il rilascio dell’IT Wallet. È previsto il rilascio di una versione dimostrativa nei primi mesi del 2024, mentre la versione pubblica dovrebbe arrivare, stanti le attuali previsioni, entro il 30 giugno 2024.

Il tutto in subordine al rilascio del citato decreto che ne sancirà anche i tempi di realizzazione.

In ambito europeo invece si attende il completamento dell’iter normativo previsto della revisione del Regolamento Eidas e del rilascio dell’EUDI Wallet previsto nel 2025.

Domicilio digitale

Sono state avviate le attività necessarie all’integrazione con le varie Piattaforme e Registri (es: INI-PEC, INAD, Piattaforme Notifiche Digitali - SEND, IO app) per l’invio delle comunicazioni aventi valore legale alle diverse tipologie di soggetti (PA, Cittadini, imprese, professionisti) con domicilio digitale.

In tal senso, ACI ha attivato un accordo gratuito con Infocamere che consente la fruizione dei domicili di INI-PEC tramite canale SPC (Sistema Pubblico di Connettività) e ha aderito alla Piattaforma Notifiche Digitali - SEND.

Nel triennio 2024-2026 si proseguirà con l’adeguamento dei sistemi al fine di garantire il colloquio con le varie Piattaforme e Registri pubblici per l’invio delle comunicazioni aventi valore legale alle diverse tipologie di soggetti che hanno eletto il domicilio digitale.

Inoltre, una volta definito lo scenario tecnico-normativo di passaggio dalla PEC alla cd “PEC Europea” (REM), saranno predisposti i sistemi e le applicazioni software interessate al nuovo strumento.

IO App

L’evoluzione del filone di adesione al sistema pubblico nazionale porta, a partire dal 2019, alla connessione con IO Appsviluppata in collaborazione con PagoPA - che permette alle varie Istituzioni di “fare sistema” offrendo al cittadino una reale vista integrata sulle varie interlocuzioni con le PP.AA. in ottica di cittadinanza digitale.

Per consentire l’ampliamento dei servizi ACI fruibili tramite canale nazionale, attraverso l’integrazione con IO App nel 2023 sono proseguite una serie di analisi: attività di avviso post scadenza; attività di riepilogo dinamico; attività relativa alle Visure PRA ed al miglioramento dell’esperienza utente in fase di pagamento.

Dando seguito a quanto prescritto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ACI, sin dall’avvio della sperimentazione, è presente sulla piattaforma IO con i suoi servizi:

• Benvenuto di ACI;

• Riepilogo CDPD/ADPD;

• Avvisatura di scadenza bollo nel mese di scadenza del bollo con possibilità di pagamento tramite la piattaforma PagoPA;

• AvvisACI.

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relazionale
Il capitale sociale e

Ad oggi gli utenti registrati ad IO App che hanno sottoscritto i servizi ACI sono quasi 17 milioni (+5% vs 2022). I servizi sono oggetto di miglioramento continuo e di adeguamento alle evoluzioni della piattaforma stessa; in termini di implementazione dell’offerta, nel corso del 2023 è stato attivato, tra i servizi relativi al Bollo Auto, quello di “Avvisatura post-scadenza” (Avvisi bonari), in sperimentazione, alla data di stesura del presente documento, presso alcune Regioni (Lazio, Puglia, Umbria) e presso la Provincia Autonoma di Bolzano.

Nel prossimo triennio si consolideranno, in ottica migliorativa, i sistemi interni di gestione della messaggistica su IO app; sarà inoltre garantito l’eventuale adeguamento/implementazione ai futuri sviluppi di IO app sia in termini di nuovi servizi che ACI intenderà rendere disponibili, sia a seguito di nuove evoluzioni funzionali della Piattaforma, come ad esempio, l’annunciato IT Wallet.

GOAL 17: PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

17.8 Rendere la Banca della Tecnologia e i meccanismi di sviluppo delle capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione completamente operativi per i paesi meno sviluppati entro il 2017, nonché migliorare l’uso delle tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Cooperazione fra PP.AA. per efficientare il sistema pubblico in ottica di interoperabilità tra istituzioni al fine di favorire la semplificazione burocratica e della vita del cittadino e l’inclusione digitale

• App IO nel 2023: 0,8 milioni di nuovi utenti aderenti ai servizi ACI;

• 12,5 milioni di messaggi totali inviati nel 2023

• 5,7 milioni di messaggi inerenti la scadenza della tassa automobilistica (+34% vs 2022);

• 1,4 milioni di messaggi inerenti il Documento Unico (+9%% vs 2022);

• 4,4 milioni di messaggi AvvisACI (+15% vs 2022)

Dati 2023:

• 1,7 milioni di nuovi utenti di servizi ACI dotati di SPID

• 94.000 nuovi utenti di servizi ACI dotati di CIE

• 34.000 nuovi utenti di servizi ACI dotati di CNS

LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il contesto della mobilità, in cui opera ACI e per cui nasce l’intento di diffondere una nuova cultura dell’automobile, vive un momento di profonda trasformazione che spinge a mantenere alto il livello di attenzione sulle nuove tendenze e sui cambiamenti da affrontare per continuare a garantire il diritto universale alla mobilità.

La trasformazione si attua attraverso cambiamenti che migliorano la vita e l’esperienza dei cittadini, degli automobilisti e degli operatori del settore automobilistico e che concorrono a creare una mobilità sostenibile per l’intero sistema.

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

ACI Informatica gioca un ruolo attivo nel supportare ACI a 360° in questa sfida sviluppando soluzioni innovative, digitalizzando i processi e trasformando i servizi per semplificare la macchina amministrativa e garantire al cittadino una fruizione agevole e un’esperienza soddisfacente.

ìIl 2023 ha visto la nascita del polo informatico della mobilità, con l’avvio di una serie di attività da sviluppare nel prossimo futuro: attivazione della connessione di circa 90 sedi territoriali di Motorizzazione, studio e progettazione di un sistema di monitoraggio per la connettività rilasciata a Motorizzazione, acquisto licenze, attivazione ed espletamento gare, housing per apparati di Motorizzazione nel data center di ACI Informatica, installazione, configurazione e gestione della rete presso ACI Informatica, potenziamento del collegamento tra ACI Informatica e Motorizzazione.

Strumenti di infomobilità per una mobilità semplice, sostenibile e fruibile agevolmente In questo contesto ACI Informatica mette il proprio know-how in termini di processi e tecnologie a servizio delle piattaforme di infomobilità di ACI.

Nell’ambito del progetto Luceverde di ACI Infomobility, elaborato da ACI con le Pubbliche Amministrazioni Locali, ACI Informatica ha continuato a fornire servizi informatici e realizzare sviluppi sulla componente broadcasting.

Il sistema web di Deploy dei Notiziari, rilasciato nel 2019 ed in costante evoluzione, consente la distribuzione dei notiziari prodotti dalla centrale di Infomobilità.

L’iniziativa, curata dalla Società in house ACI Infomobility, rappresenta un servizio pubblico gratuito ed integrato che diffonde informazioni puntualmente aggiornate su viabilità, transitabilità, condizioni meteo, eventi e situazione del trasporto pubblico, grazie a moderne tecnologie, personale altamente specializzato e collaborazione con gli Enti territoriali e locali e con i gestori di servizi di trasporto pubblico attraverso diversi canali informativi: radio, tv, mobile, social network, sito internet, oltre ad un contact center avanzato dedicato.

Nel corso del 2023 si è consolidata ACI Radio, iniziativa di ACI Infomobility a cui ha preso parte ACI Informatica nell’erogazione dei servizi di housing e delle infrastrutture per lo streaming (https://luceverde.it/aciradio).

GOAL 11: CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

11.2 Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani

Nell’ambito del progetto Luceverde, elaborato da ACI con le PP.AA. locali, ACI Informatica è stata incaricata da ACI Infomobility, di fornire servizi informatici e realizzare sviluppi funzionali sulla componente broadcast.

• Distribuzione di 449.000 notiziari nel quadriennio 2020/2023 (305.000 nel 2023)

• Presenza della piattaforma in 33 città italiane (+5 vs 2022)

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Il capitale sociale e relazionale

La tecnologia a supporto della Mobilità Sostenibile e il Maas4Italy

Negli ultimi anni, come ormai ampiamente documentato, si sta affermando in tutti i Paesi europei un nuovo paradigma della mobilità, da intendersi come percorso in un sistema integrato di informazioni e servizi per il cittadino, nella prospettiva di garantire una mobilità che sia intermodale e sempre più digitalizzata. Questo concetto è espresso dall’acronimo MaaS, ossia Mobility as a Service, che sta diventando realtà in Italia attraverso il progetto “Mass4Italy”, che rientra nella strategia più globale “Italia Digitale 2026”. Questo progetto, in sostanza, si snoda in tre percorsi fondamentali:

1. sperimentare il progetto nei territori attraverso l’introduzione di nuove piattaforme digitali;

2. creare una piattaforma aperta (denominata “Data Sharing and Service Repository Facilities - DS&SRF”) che garantisca un’efficace interazione tra i vari operatori del TPL e porti a realizzare un unico punto di accesso nazionale per la raccolta dei dati;

3. potenziare la dimensione digitale del trasporto pubblico nei territori, sviluppando anche il sistema dei pagamenti digitali, delle prenotazioni di viaggio e della diffusione delle informazioni utili.

ACI Informatica aderisce al concetto globale di Mobility as a Service che prevede “l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato accessibili grazie ad un unico canale digitale. Attraverso piattaforme digitali di intermediazione, che combinano varie funzionalità e garantiscono diverse alternative di viaggio – dal trasporto pubblico al car sharing, dal bike sharing ai taxi – gli utenti possono pianificare, prenotare e pagare più servizi in base alle proprie esigenze”.

[fonte https://innovazione.gov.it/progetti/mobility-as-a-service-for-italy/]

Diverse sperimentazioni sono state condotte negli anni attraverso partnership, analisi e studi di modelli di trasporto multimodale e intermodale. Nel 2022 ACI Informatica, al fianco di ACI e delle società del Gruppo coinvolte, ha avviato le interlocuzioni per offrire il proprio contributo nell’ambito di “Mobility as a Service for Italy”, progetto del Governo a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedica una parte degli investimenti (per un totale di 40 milioni di euro più 16,9 milioni aggiuntivi stanziati dal Fondo Complementare) e per il quale il Dipartimento per la Trasformazione Digitale è soggetto attuatore, con il supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo studio sulla mobilità della Fondazione per la Sostenibilità digitale “Pochi temi, come quello della mobilità, impattano – oggi – sulla vita e sulle scelte delle persone, sia che esse abitino nei grandi agglomerati urbani piuttosto che vivano nelle campagne. La mobilità condiziona le scelte di vita, definisce i ritmi delle giornate, determina persino la struttura delle nostre relazioni. E se ciò è vero in generale, diventa tanto più vero nei grandi contesti urbani. Vivere ai due estremi di una città metropolitana può equivalere a vivere in due città diverse e, se la tanto agognata «città di 15 minuti» rappresenta un obiettivo di molti, le esperienze attuali insegnano che va realizzata cercando di minimizzare il rischio che diventi – più che uno strumento di libertà – un elemento di potenziale segregazione urbana. Rischio che si bilancia, appunto, anche e soprattutto grazie all’adozione di modelli avanzati di mobilità sostenibile efficaci. Tali modelli non possono che passare dalla digitalizzazione delle infrastrutture, alla base della costruzione di percorsi di governance dei trasporti basati su dati, di integrazione di infrastrutture basate su piattaforme, di sviluppo di servizi basati su applicazioni e sistemi diffusi e pervasivi. È la sfida del MaaS: una sfida che richiede impegno istituzionale, ma anche consapevolezza diffusa da parte dei cittadini. Per questo è essenziale comprendere quale siano il loro punto di vista, la loro sensibilità, il modo in cui essi concepiscono il rapporto tra sostenibilità e tecnologia in relazione ai trasporti e, più in generale, alla mobilità. Per questo motivo, con il nostro Osservatorio, approfondiamo il tema inerente il rapporto tra tecnologia e sostenibilità in relazione alla mobilità, per comprendere assieme come contribuire a guidare un percorso di sviluppo sostenibile determinante per la qualità della vita dei cittadini delle nostre città metropolitane.”

Si presenta così lo studio condotto nel 2023 dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale sul ruolo del digitale nella Bilancio

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2023 _Capitolo 6

mobilità sostenibile del futuro: secondo l’81% degli intervistati le tecnologie digitali sono indispensabili nel miglioramento della mobilità urbana; 77% è il risultato del questionario, leggermente più contenuto ma sempre decisamente alto, se il sistema adottato è l’intelligenza artificiale.

Significative differenze di sensibilità ai temi della sostenibilità si riscontrano a seconda del grado di digitalizzazione degli Italiani; ciò sembra indicare una correlazione diretta fra grado di alfabetizzazione digitale e propensione alla mobilità sostenibile, in tutte le sue declinazioni.

Carsharing o Bikesharing

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

App o siti per la navigazione satellitare

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

App o siti per la mobilità dolce e integrata

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

Carpooling

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

App o siti per l’acquisto di ticket per il trasporto pubblico

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

App o siti a supporto della mobilità elettrica

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

App o siti per il monitoraggio del consumo e dell’impatto ambientale dei mezzi di trasporto Legenda

Totale

Sostenibili Digitali

Insostenibili Digitali

Sostenibili Analogici

Insostenibili Analogici

Non conosco

Conosco ma non utilizzo

Conosco ma non disponibile nella mia zona

Utilizzo raramente

Utilizzo regolarmente

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22% 28% 13% 20% 34% 45% 39% 10% 5% 46% 12% 7% 1% 1% 54% 9% 14% 3% 51% 6% 21% 47% 9% 12% 4% 9% 26% 37% 14% 10% 48% 47% 44% 58% 44% 10% 14% 10% 6% 11% 15% 10% 7% 18% 25% 5% 3% 2% 4% 10% 25% 37% 8%20% 10% 10%35% 7% 28%20% 18% 38% 7% 11% 6% 15% 26% 30% 38% 11% 41% 37% 9%10%3% 5% 5% 18% 28% 21% 5% 21%25% 23% 8%19% 33% 9% 10% 4% 30% 51% 4% 23% 59% 16% 5% 42% 23% 30% 17% 25% 32% 46% 33% 10% 9% 2% 41% 12% 12% 3% 39% 8%18% 10% 34% 8%21% 20% 36% 9% 15% 10% 30% 15% 27% 31% 47% 38% 7%7%1% 44% 14% 9%2% 47% 9% 11% 6% 46% 9% 17% 13% 43% 10%11% 6% 27% 40% 35% 9% 11% 5% 43% 37% 53% 31% 9% 6%1% 39% 14% 8% 2% 34% 7% 12% 4% 37% 7%19% 10% Il capitale sociale e relazionale

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA STRADALE

Gestione e sviluppo delle iniziative di educazione stradale: il network Ready2Go ACI Informatica si è strutturata per supportare ACI nella realizzazione di eventi ed iniziative sulla sicurezza stradale, nella gestione e sviluppo del network nazionale Ready2Go e in ambito europeo e Federazione Internazionale dell’Automobile su temi legati all’Educazione Stradale.

Ready2Go è la creazione, da parte di ACI, di un network di Scuole Guida della Federazione a certificazione di qualità didattica formativa, ispirandosi all’esperienza e ai principi della guida sicura. Ad ACI Informatica è stato affidato lo sviluppo e la realizzazione del progetto con l’obiettivo di:

• realizzare percorsi formativi integrativi che utilizzino anche moderni strumenti informatici a supporto della preparazione degli esami per il conseguimento della patente di guida;

• finalizzare la nuova metodologia didattica integrativa per una maggiore presa di coscienza degli allievi al fine di poter conoscere, prevenire e gestire al meglio le situazioni di pericolosità;

• monitorare i livelli di qualità della didattica individuata e degli standard previsti dal progetto.

Tra le attività svolte dagli allievi, sono previste prove pratiche di guida sicura ed esercizi come lo slalom tra i coni e la frenata su bagnato, utili a comprendere il funzionamento del veicolo in determinate situazioni e ad acquisire le tecniche utili a prevenire e gestire i fattori di rischio che ogni giorno si possono presentare sulla strada. Nel corso dei Driving Test, gli allievi imparano a tenere una corretta postura alla guida e a comprendere meglio il funzionamento dell’ABS. Si effettuano anche simulazioni dello stato di ebbrezza, con l’ausilio di occhiali speciali che simulano la perdita del controllo dei sensi, per una maggiore comprensione di quanto sia importante essere sempre vigili quando si è alla guida.

Anche nel 2023 molti sono stati gli eventi e le campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sui temi di educazione e sicurezza stradale.

GOAL 11: CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

11.2 Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani

Certificazione UNI EN ISO 9001:2015 per le attività di didattica integrativa “Metodo ACI” per autoscuole (Ready2Go): diffusione della cultura della sicurezza stradale

• 226 Autoscuole aderenti al Network Ready2Go (+7% vs 2022)

• 30 giornate di educazione stradale presso 41 istituti scolastici e circa 4.500 studenti coinvolti (+138% vs 2022)

• 140 driving test su 1.258 allievi (+89% vs 2022) e 213 monitoraggi di qualità nelle autoscuole

• 46 eventi di educazione stradale per la cittadinanza (+24% vs 2022)

• 14 eventi di formazione per la Pubblica Amministrazione per un totale di 1.670 fruitori (+210% vs 2022)

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

Il capitale sociale e relazionale

Supporto a favore della sicurezza stradale

Nel ruolo di partner operativo, ACI Informatica svolge un lavoro costante di supporto ad ACI per la Comunicazione Istituzionale sui vari canali, con iniziative di comunicazione e formazione.

L’impegno costante di ACI per la sicurezza stradale infatti si attua da sempre attraverso la realizzazione di grandi campagne di sicurezza stradale rispetto alle quali ACI Informatica offre supporto alla realizzazione ed erogazione sui vari canali di comunicazione. Il percorso di formazione degli Automobile Club provinciali in comunicazione digitale, iniziato tre anni fa, è parte integrante di questa strategia che punta a rendere i social media e, in generale, il web, uno dei canali primari di comunicazione, non solo a livello centrale ma anche locale seguendo il mantra “Insieme abbiamo la forza di un influencer”.

Il 6 maggio - Giornata Europea della Sicurezza Stradale - l’Automobile Club d’Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha organizzato con successo la manifestazione “Disegna la tua strada sicura”. L’evento, che si è tenuto in diverse città italiane, ha puntato ad educare i giovani sulla prevenzione degli incidenti stradali e sulla promozione di comportamenti responsabili di guida.

La manifestazione ha coinvolto migliaia di studenti di diverse scuole italiane, dalle elementari alle superiori, creando una sinergia unica tra il mondo dell’istruzione e quello dell’automobilismo. Gli studenti sono stati invitati a esprimere la propria creatività attraverso disegni e opere d’arte che rappresentassero l’importanza della sicurezza stradale.

I disegni dei bambini, senza nome per il rispetto della loro privacy, sono stati inviati agli Automobile Club Provinciali che hanno aderito all’iniziativa e promossi sui rispettivi siti e canali social. Un disegno per ogni Provincia coinvolta ha creato un video finale pubblicato il 1° giugno sui canali digitali ACI.

La collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso possibile raggiungere un numero ancora mag-

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giore di studenti e diffondere il messaggio di sicurezza stradale nelle scuole di tutto il paese. È stata promossa una sensibilizzazione continua attraverso programmi educativi mirati, con l’obiettivo di introdurre la formazione sulla sicurezza stradale nel curriculum scolastico.

Il successo della manifestazione “Disegna la tua strada sicura” è stato evidente non solo dal coinvolgimento attivo degli studenti, ma anche dalla partecipazione entusiasta delle famiglie, degli insegnanti e delle istituzioni locali. L’evento ha ricevuto ampio sostegno da parte dei media, che hanno contribuito a diffondere il messaggio di sicurezza stradale a livello nazionale.

L’ACI e il Ministero dell’Istruzione e del Merito si sono impegnati a proseguire l’opera di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale anche dopo la manifestazione. Sono state pianificate iniziative a lungo termine, come workshop nelle scuole, campagne di informazione e programmi di educazione stradale. L’obiettivo è quello di creare una cultura della sicurezza stradale che permei l’intera società, guidando i giovani verso comportamenti consapevoli e responsabili sulla strada.

“Un supereroe fa sempre la cosa giusta, in strada fallo anche tu!” è lo slogan della campagna GO4Safety che un Automobile Club Provinciale ha lanciato lo scorso novembre 2023: per essere un supereroe della strada non servono poteri straordinari, ma basta rispettare le regole, questo il messaggio che si intende diffondere.

GO4Safety, idea creativa di un team appassionato e tutto al femminile, è solo uno degli esempi di campagne per promuovere la sicurezza stradale. Le immagini dei supereroi si vedranno per un anno su autobus urbani ed extra-urbani, sui quotidiani e sui social media Meta (FB e IG). Un fumetto che vede protagonisti il supereroe Mr GO e il piccolo Lorenzo è stato realizzato per le scuole primarie con sette regole da seguire nel percorso casa-scuola-svago. Infine, i supereroi saranno protagonisti anche su ACI Radio ed altre emittenti locali con sei spot tematici.

All’interno del progetto di sensibilizzazione, ma slegati dall’idea del supereroe, sono stati realizzati anche un opuscolo per gli stranieri dei centri di accoglienza e performance teatrali per adolescenti e per gli iscritti all’Università della Terza Età.

La campagna, accolta con entusiasmo dalle istituzioni, è stata scelta dalla FIA come caso di comunicazione di successo. Bilancio

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2023 _Capitolo 6

Il capitale sociale e relazionale

In occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, che si è celebrata domenica 19 novembre, ACI ha promosso #Blindside, altra campagna per la sensibilizzazione in tema di sicurezza stradale. Ad accompagnarla uno slogan semplice ma incisivo: “la sicurezza è una linea sottile... non oltrepassarla”. Questo concetto prende vita attraverso immagini chiare e separate di auto, moto, bici e monopattini, ognuna attraversata da un “confine” ideale che rappresenta non solo una divisione fisica, ma anche il “confine” tra un viaggio sereno e uno segnato dall’incidentalità stradale.

Lo slogan, ‘Blind Side’, tradotto come ‘angolo cieco’, simboleggia quel punto non visibile che rende complesso guidare, soprattutto quando si manifestano comportamenti scorretti come l’instabile zig-zag di moto, bici e monopattini.

Per la sua costruzione ci si è avvalsi dell’uso dell’intelligenza artificiale, così da seguire i nuovi trend e ottenere un effetto di maggiore penetrazione sui canali di comunicazione digitale.

L’Area Professionale Statistica di ACI, infine, offre un preziosissimo contributo in cooperazione con l’Istat nella costruzione dell’’informazione statistica sull’incidentalità stradale del Paese mediante la rilevazione totale di tutti gli incidenti stradali verificatisi sul territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone.

ACI Informatica offre competenze e risorse dedicate a supportare le Direzioni ACI in questo prezioso lavoro, fruibile all’indirizzo web sulla Localizzazione degli Incidenti Stradali http://www.lis.aci.it. Offre inoltre il proprio contributo alla rilevazione, al monitoraggio delle risposte ed al controllo della qualità dei dati statistici secondo gli standard concordati con ISTAT, effettua indagini sulle contravvenzioni per violazione degli articoli del codice della strada, provvede al caricamento dei dati nel datamart, elabora dati riguardanti le coordinate geografiche, il parco veicolare, le prime iscrizioni, le radiazioni, i trasferimenti di proprietà e provvede alla reingegnerizzazione del calcolo dei costi chilometrici.

La campagna per la giornata internazionale delle persone con disabilità Lo scorso dicembre 2023 si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità e in questa occasione ACI ha deciso di riproporre, con una declinazione differente rispetto allo scorso anno, la campagna “Tutto Normale” destinata a promuovere l’inclusione.

La campagna è stata sviluppata attraverso immagini, costruite con l’intelligenza artificiale, che replicano scene di vita quotidiana di facile comprensione e di sicuro impatto che illustrano come chi si trova a vivere una situazione di disabilità affronti gli stessi problemi, anche minimi, che tutti fronteggiano ogni giorno.

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Questa campagna conferma l’impegno dell’Automobile Club d’Italia a fianco delle persone con disabilità in continuità con le indicazioni della FIA e con la precedente attività internazionale focalizzata sul principio universale di “tutti uguali nella mobilità”.

L’accessibilità e l’inclusività nella mobilità è, infatti, un tema sociale attuale di primaria importanza: basti pensare che solo in Italia, secondo i dati ufficiali Istat, le persone che soffrono di disabilità sono circa 3,1 milioni ovvero il 5,2% della popolazione nazionale. Quasi la metà, un milione e mezzo, ha più di 75 anni.

“La disabilità – ha detto il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani – non deve significare esclusione. L’impegno delle donne e degli uomini che lavorano per ACI è proprio quello di garantire accessibilità e inclusione anche a chi si trovi in questa delicata condizione, con particolare riguardo al versante che l’Automobile Club presidia, quello della mobilità che deve essere un diritto per chiunque. Campagne come #tuttonormale costituiscono una parte fondamentale del nostro contributo per una società, anche in questo senso, più giusta e accogliente”.

QUALITÀ, ACCESSIBILITÀ E SICUREZZA DEI SERVIZI

L’impegno nel migliorare le proprie prestazioni ha visto ACI Informatica coinvolta in una serie di azioni interne, organizzative, di governo e metodologiche volte a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati verso ACI e, per suo conto, quelli rivolti a tutti gli altri utenti quali Istituzioni, cittadini e operatori di settore.

Questo ha spinto ACI Informatica ad attuare misure organizzative finalizzate all’erogazione di servizi ai clienti/utenti sempre più “standardizzati, documentati, ripetibili” e quindi volte a migliorarne il monitoraggio e le performance.

La valutazione della qualità dei servizi percepita dai cittadini rispetto ai servizi fruibili online sui canali digitali dell’ACI avviene attraverso l’indagine “Mettiamoci la faccia”. Obiettivo primario dell’azienda è infatti garantire un elevato livello della qualità del servizio e la massima soddisfazione del cliente/utente.

Negli anni si è peraltro cercato di rilevare la valutazione da parte degli utilizzatori dei servizi erogati, avviando una pluralità di rilevazioni sulla Customer Satisfaction dei diversi settori di azione i cui risultati sono presentati nei paragrafi successivi. L’approccio prescelto comporta un impegno costante nello studio e nello sviluppo di soluzioni innovative che possano incontrare e anticipare le esigenze del mercato.

ACI Informatica ha pertanto adottato una metodologia per la codifica e il monitoraggio dei servizi che potesse ritenersi aziendalmente condivisa, nell’ambito della quale sono state intraprese diverse iniziative, anche allo scopo di promuovere il nuovo modello organizzativo “Demand Driven Service Oriented”.

Tra tali iniziative, un ruolo preminente può certamente essere attribuito alla “Dashboard Strategica dei Servizi End-toEnd” erogati da ACI Informatica, un cruscotto strategico sviluppato con l’intento di visualizzarne l’andamento in sintesi.

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Bilancio 2023 _Capitolo 6

Il capitale sociale e relazionale

Customer Service Efficiente

I servizi di assistenza tecnico-specialistica si rivolgono sia ai cittadini che agli operatori del settore, con circa 725.000 richieste di assistenza nel 2023.

Per migliorare la qualità del servizio percepita si sono attuate nel corso degli anni azioni evolutive dell’attuale modello di erogazione del servizio di assistenza che puntano a fornire risposte in tempi rapidi e ad aumentare la customer experience dell’utente B2B (assistenza tecnica erogata ad utenti professionali e pieno supporto nell’utilizzo di servizi, sistemi e applicazioni) e B2C (supporto diretto agli utenti ACI che utilizzano i servizi del sistema).

In questo senso sono introdotte metodologie di lavoro e tecnologie innovative di Robotic Process Automation o introduzione di risponditori automatici o di webform strutturate volte ad ottimizzare i tempi di lavorazione e di presa in carico delle richieste e consentire un efficientamento in termini di efficienza e soddisfazione dell’utenza.

Nella medesima ottica, con specifico riferimento ai servizi di assistenza, durante l’ultimo biennio si è lavorato alla predisposizione di strumenti di knowledge management che permettessero di creare conoscenza condivisa in azienda, con l’obiettivo di promuovere l’omogeneità delle risposte fornite ai clienti, e garantire così un livello di servizio sempre più alto e in linea con le aspettative dell’utente. Sono stati semplificati di assistenza tramite Knowledge Base PRA, Tasse e dell’Help Desk.

Per la condivisione interna delle informazioni è stato realizzato nel 2022 “il Giornalino del Customer Service” che diffonde mensilmente un aggiornamento sulle principali evoluzioni al modello di assistenza e i principali KPI dei vari servizi erogati.

Nel 2023 l’analisi si è concentrata sull’individuazione delle modalità di accesso all’Assistenza in ottica di multicanalità. È stato inoltre avviato un cantiere di sperimentazione a supporto dell’assistenza con tecnologie di IA, Robotic Process Automation e Agente Virtuale Conversazionale.

Assistenza condotta nell’ambito di collaborazioni istituzionali I servizi di assistenza sono erogati anche nell’ambito di collaborazioni istituzionali.

Con l’entrata in vigore del Documento Unico è particolarmente rilevante l’Assistenza integrata DT - ACI, attuata nell’ottica di promuovere e sviluppare l’interoperabilità. È stata realizzata quindi l’integrazione tra il sistema di gestione ticket di Motorizzazione e il Service Desk di ACI Informatica, tramite il quale gli operatori di assistenza di ACI Informatica possono oggi inviare i ticket aperti tramite il Customer Portal direttamente all’assistenza Motorizzazione e, viceversa, gli operatori Motorizzazione possono inviare i ticket aperti sul Portale delle Agenzie Consorziate al Service Desk di ACI Informatica.

L’obiettivo perseguito è quello di lavorare costantemente all’erogazione del servizio ma anche di aumentare la qualità in un modello complesso di integrazione tra i sistemi di due PP.AA. e gestire le richieste di assistenza con un canale diretto e in tempo reale tra ACI Informatica e Motorizzazione, ottimizzando così i tempi e fornendo un servizio più efficiente agli utenti.

GOAL 8: LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura , inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità di manodopera

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Il percorso di innovazione di ACI Informatica ha consentito di semplificare la vita dei cittadini e l’attività degli operatori, attraverso la completa digitalizzazione dei processi e l’interoperabilità tra vari soggetti pubblici e la misurazione di performance e customer satisfaction in ambito assistenza.

Utilizzo webform ed applicazione della tecnologia di Robotic Process Automation

Erogazione assistenza congiunta con MIT

Maggiore efficienza nella lavorazione Ticket in ambito Tasse automobilistiche:

B2C: tempo medio di lavorazione 12,67 h (+51% vs 2022) con Customer satisfaction 82% delle valutazioni Excellent, invariata rispetto al 2022

B2B: tempo medio di lavorazione 20,25 h (+93% vs 2022) con Customer satisfaction 93% delle valutazioni Excellent (+3 p.p. vs 2022)

102.400 ticket tasse pervenuti tramite webform (+16% vs 2022)

15.300 ticket tasse (15% del totale webform) risolti con RPA

35.815 ticket relativi al Documento Unico gestiti in cooperazione con MIT (-4% vs 2022)

Customer satisfaction stakeholder e cittadini

ACI Informatica gestisce per conto di ACI la rilevazione sul sito web per i servizi di pagamento online del bollo (Bollonet) e le Visure della Banca dati PRA (VisureNet). Nel 2022 è stato ampliato il perimetro dei servizi per i quali viene misurato il gradimento estendendolo ai seguenti: Consulta CDP Digitale; Verifica tipo CDP; Verifica estratto cronologico; Consulta l’atto/nota digitale; Pagamento Formalità PRA presso Uffici Motorizzazione Civile; Calcolo bollo; Verifica Codice Euro. Nel 2023, infine, sono stati aggiunti: costi chilometrici, distanze chilometriche, memorie difensive bollo auto, consulta atti avvisACI, ricorda la scadenza. L’indagine mira a misurare il grado di soddisfazione dell’utente rispetto alla fruizione dei servizi attraverso il canale web, sottoponendo un questionario di gradimento alla fine del processo online del servizio fruito, o presso le sedi fisiche territoriali, per la rilevazione tramite totem interattivi del grado di soddisfazione percepito.

Questi dati sono pubblicati costantemente sul sito dell’ACI all’indirizzo e offrono una vista settimanale del livello di percezione nella fruizione dei servizi: https://www.aci.it/laci/la-federazione/rilevazione-gradimento-servizi-online.html

La rilevazione relativa ai due principali servizi per l’anno 2023 (numero di risultati pervenuti in crescita del 34% vs 2022) ha registrato il seguente grado di soddisfazione:

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Positivo Sufficiente Negativo 89,3% 9,2% 1,4% 4,0% 7,9% 88,1% Soddisfazione del cliente 100% 80% 60% 40% 20% 0% Bilancio 2023 _Capitolo 6
BolloNet - 390K risultati VisureNet - 27K risultati

Il capitale sociale e relazionale

Servizi di assistenza hardware e software

Nel 2023 si è svolta infine un’indagine interna al fine di rilevare il grado di soddisfazione dei dipendenti di ACI Informatica rispetto ai servizi di assistenza hardware e software. I risultati sono piuttosto soddisfacente, come mostrato nella figura sotto.

Questionari compilati: 122 - Distribuzione % risposte

molto soddisfatto

piuttosto soddisfatto

poco soddisfatto

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1% 1% 1% 3% 8% 10% 14% 4% 91% 89% 85% 93%
1. soddisfazione generale sui servizi erogati 2. tempi di risposta alle richieste effettuate 3. rispondenza servizi/prodotti alle aspettative 4. cortesia e disponibilità

Capitolo 7

Il capitale umano

Capitale tangibile costituito da persone - risorse umane – e, al tempo stesso, intangibile dato dal bagaglio delle loro competenze, capacità, esperienze, attitudini, orientamento all’innovazione.

Di seguito il radar di materialità dei temi umani sottoposti al giudizio di ACI Informatica e degli Stakeholder, in una scala da 1 (non rilevante) a 5 (molto rilevante):

MATERIALITÀ DEI TEMI DEL CAPITALE UMANO

Consapevolezza del valore del lavoro

Condizioni di lavoro e welfare aziendale

Formazione, crescita e sviluppo professionale

Gestione dei talenti

Salute e sicurezza dei dipendenti

Pari opportunità

Diversità ed inclusione

ACI INFORMATICA

Sui temi del capitale umano, si assiste ad un’asimmetria fra le priorità assegnate da ACI Informatica e dagli stakeholder. Se per entrambi la gestione dei talenti è assolutamente prioritaria, ACI Informatica affianca a pari merito la consapevolezza del valore del lavoro mentre gli stakeholder privilegiano formazione, crescita, sviluppo professionale, salute e sicurezza dei dipendenti. Pari opportunità, diversità ed inclusione sono temi che meritano sicuramente una maggiore attenzione interna.

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STAKEHOLDER

LA COMPOSIZIONE DELL’ORGANICO

Nel corso del 2023 si sono perfezionate le azioni intraprese negli anni precedenti andando sempre di più a consolidare il nuovo modello organizzativo aziendale, vigente da fine 2021, che ha perseguito l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e la capacità di rispondere in modo efficace alle richieste degli stakeholders interni ed esterni.

Si è proceduto al rafforzamento dell’organico aziendale attraverso l’inserimento mirato di nuove risorse reperite dal mercato del lavoro al fine di acquisire competenze e conoscenze non ancora presenti in specifici settori specializzati.

Tali interventi sono stati pianificati tenendo conto delle fisiologiche uscite delle risorse che hanno raggiunto i requisiti pensionistici, garantendo così una sostanziale stabilità sul totale delle risorse impiegate in azienda. Così, al 31 dicembre 2023 il personale di ACI Informatica risulta composto da 546 unità. Nel corso del 2023 sono state 15 le nuove assunzioni e sono stati lanciati 3 job posting che hanno interessato diverse Direzioni. Non sono mancate iniziative volte a favorire il work-life balance dei dipendenti, fra cui il mantenimento dell’istituto del Lavoro Agile per due giorni a settimana (con l’aggiunta di tre giorni mese per specifiche casistiche) e l’adozione dello strumento del Telelavoro con regole e criteri già definiti negli scorsi anni. Nel 2023 sono state 39 le persone che hanno usufruito del Telelavoro permettendo un miglioramento della conciliazione fra vita privata e lavoro, diminuzione dello stress, incremento delle competenze digitali e risparmio economico.

In tema di parental policy, oltre allo strumento del telelavoro concesso indistintamente a qualsiasi genitore richiedente con figli fino a 3 anni di età, ovvero alla possibilità di richiedere il part-time orizzontale o verticale, ACI Informatica riconosce, a condizioni di maggior favore rispetto al CCNL, integrazioni per maternità, permessi per malattia figli, accessi a L. 104 e congedi parentali. In relazione a questi ultimi, a partire dal 1° gennaio 2023, l’indennità spettante per astensione facoltativa di maternità/paternità è aumentata fino al 100% della retribuzione, per un solo mese, alternativamente tra madre o padre. La misura è utilizzabile fino ai 6 anni di vita del figlio. Sono inoltre previsti contributi da parte dell’azienda per asilo nido, scuola materna, centri estivi e borse di studio (dalle elementari all’università). Grazie alla spiccata parental policy appena descritta - volta a favorire il work life balance e la partecipazione femminile paritaria alla vita aziendale nel rispetto delle esigenze familiari – si registra una limitata incidenza del part time (12 persone in totale, di cui 9 donne e 3 uomini).

In ambito di politiche di welfare in favore di tutti i dipendenti, sono disponibili il servizio di navetta aziendale, il contributo aziendale all’abbonamento sui mezzi pubblici ed il check up annuale convenzionato.

GOAL 4: ISTRUZIONE DI QUALITÀ

Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti

4.4 Entro il 2030, aumentare il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

Obiettivo di ringiovanimento della popolazione aziendale tramite incentivi all’esodo per i dipendenti vicini all’età pensionabile;

Obiettivo di innalzamento del grado di istruzione mediante il requisito del titolo di laurea richiesto per le nuove assunzioni

Età media: 50,23 anni

Grado di istruzione: 3% medie inferiori, 56% medie superiori (-1 p.p. vs 2022), 41% laurea (+1 p.p. vs 2022)

15 assunzioni nel 2023

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

4.1 Entro il 2030, assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze completino una istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità che porti a rilevanti ed efficaci risultati di apprendimento

4.2 Entro il 2030, assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce di qualità, alle cure necessarie e all’accesso alla scuola dell’infanzia, in modo che siano pronti per l’istruzione primaria

4.3 Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l’Università

ACI Informatica riconosce importanti contributi per asilo nido, scuola materna, centri estivi e borse di studio a tutti i livelli di istruzione scolastica ed accademica

SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

Erogazione contributi asili nido e scuole materne nel 2023: 81K€

Erogazione borse di studio per i vari livelli di istruzione nel 2023: 122K€

Il gruppo di Lavoro “Normativa e Salute e Sicurezza” all’interno della commissione Lavoro Agile si è posto, attraverso sessioni di studio collettivo, i seguenti obiettivi:

• analizzare e descrivere la normativa vigente sul lavoro agile, sia in termini di leggi nazionali, che di direttive europee e di accordi ai vari livelli di contrattazione

• effettuare un’analisi critica della normativa evidenziandone i vari aspetti e verificandone eventuali lacune normative al fine di tutelare l’interesse collettivo dei lavoratori di ACI Informatica

• analizzare e descrivere tutti gli aspetti del lavoro agile che hanno impatti sia positivi che negativi sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori

• suscitare nei lavoratori una maggiore riflessione e consapevolezza delle trasformazioni che il mondo del lavoro sta attraversando, preservando uno spirito di coesione ed unità

Il gruppo di valutazione del rischio “stress lavoro correlato”

In ottemperanza all’articolo 28 del Decreto Legislativo 81 del 2008, noto come “Testo unico della Sicurezza sul Lavoro”, l’azienda è periodicamente chiamata alla valutazione del rischio Stress Lavoro Correlato, ovvero lo squilibrio che un lavoratore avverte quando ritiene che le richieste dell’ambiente lavorativo siano inadeguate alle proprie capacità e/o alle risorse a sua disposizione.

A tal fine il datore di lavoro e Direttore Generale di ACI Informatica ha formalizzato la costituzione, a Giugno 2023, del Gruppo di Gestione della Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato, che ha già avviato le attività previste dall’apposita metodologia INAIL.

Il Gruppo di Gestione della Valutazione informerà periodicamente i lavoratori in merito allo stato di avanzamento delle attività.

La rivisitazione degli spazi comuni aziendali

ACI Informatica, all’interno del piano di rivisitazione degli spazi comuni aziendali, ha istituito un Premio per gli stu-

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denti iscritti nell’anno accademico 2022/2023 al terzo anno del triennio e al biennio della Scuola di Pittura del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Il premio prevedeva 7 vincitori, ognuno dei quali beneficiari di un importo di 2.000 euro lordi, come approvato dal CdA di ACI Informatica dello scorso 23 maggio 2023, attribuiti in base ad una graduatoria ordinata sulla base dei seguenti criteri:

- coerenza della proposta artistica con la mission di ACI Informatica;

- interpretazione dei valori aziendali: digitalizzazione, mobilità sostenibilità e capitale umano;

- originalità artistica della proposta.

L’8 novembre 2023 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma si è svolta la selezione dei candidati sulla base dei portfolio presentati dagli stessi contestualmente alla domanda di ammissione al Premio. La giuria, ringraziando gli studenti per l’attiva partecipazione e l’alto livello artistico delle proposte, ha raggiunto una valutazione che prevede un ex-equo tra due candidati e deciso all’unanimità di portare ad 8 il numero di vincitori che andranno a dividersi in parti uguali il premio complessivo di 14.000 euro lordi.

Le opere dei vincitori del premio sono state messe a disposizione di ACI Informatica nei primi mesi del 2024 per l’allestimento di una mostra e l’arricchimento artistico degli spazi comuni aziendali.

GOAL 3: SALUTE E BENESSERE

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

3.4 Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e la cura e promuovere la salute mentale e il benessere

ACI Informatica promuove da sempre il benessere fisico e mentale dei propri dipendenti ed adotta tutti gli strumenti di welfare aziendale idonei a realizzarlo.

Fra questi, il check-up annuale, completamente gratuito a partire dal 2023, offerto alla totalità della popolazione aziendale ed il contributo economico riconosciuto all’Associazione dei dipendenti per attività sportive, sociali e culturali.

Numero check-up medici convenzionati fruiti nel 2023: 92 (+12% vs 2022)

Sport, cultura e intrattenimento: nel 2023 registrate 380 adesioni fra attività sportive, corsi di lingue straniere, visite culturali guidate ed altri corsi (+46% vs 2022)

3.8 Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione dai rischi finanziari, l’accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso a farmaci essenziali sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili e vaccini per tutti

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

ACI Informatica, con due Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativa convenzionati, offre ai propri dipendenti la possibilità di copertura delle spese sanitarie sostenute - parziale o in toto - secondo differenti livelli di assicurazione sanitaria. È disponibile un piano base completamente gratuito ed ulteriori profili contrattuali con contributi a carico del dipendente a prezzi vantaggiosi.

2 polizze sanitarie disponibili per un totale di 547 sottoscrizioni nell’anno

GOAL 11: CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

11.2 Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani

11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti

Servizio di navetta aziendale, car sharing e contributi all’abbonamento dei mezzi pubblici

Servizio di navetta aziendale disponibile tutti i giorni lavorativi con 4 corse di andata e 4 di ritorno

64 abbonamenti a mezzi pubblici sottoscritti nel 2023 grazie al benefit del contributo all’abbonamento erogato da ACI Informatica ai propri dipendenti

LE PARITÀ DI GENERE

Al 31 dicembre 2023, la popolazione aziendale risulta così divisa:

Dirigenti

Quadri

Impiegati

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15,7% 18,4% 8,4% 2,6% 78,9% 356 UOMINI 65,2% 190 DONNE 34,8% 75,8% Il capitale umano

Per quanto concerne il divario di genere, la presenza femminile del 34,8% è giustificata dalla storica prevalenza maschile in campo tecnologico. Secondo il Global Gender Gap Report 2022 del World Economic Forum, infatti, solo il 19% degli studenti delle lauree in ICT sono donne; rispetto ai totali di genere, la percentuale di donne laureate in tecnologie ICT è dell’1,7% rispetto all’8,2% degli uomini.

Il divario si accentua con il passaggio dagli studi accademici all’ingresso nel mondo del lavoro: infatti, solo il 23% delle donne specializzate in materie STEM lavorerà in ambiti tecnologici, rispetto al 44% degli uomini. Inoltre, il 70% delle women in tech ha la sensazione di dover lavorare/impegnarsi di più a causa del suo genere. A questo proposito, la ricerca “Women in tech: The best bet to solve Europe’s talent shortage” di McKinsey riporta questa interessante riflessione:

“Se l’Europa riuscisse a raddoppiare la quota di donne nella forza lavoro tecnologica, portandola a circa il 45%, ovvero a circa 3,9 milioni di donne in più entro il 2027 potrebbe colmare questo gap (di talenti) e beneficiare di un aumento del PIL compreso tra i 260 e i 600 miliardi di euro”. Da notare che non si parla di posti di lavoro nelle tech company, nelle quali la parità di genere è una realtà, ma di tech roles, di ruoli tecnici all’interno di tutte le imprese. In un’era in cui la tecnologia evolve ad una velocità mai vista prima, mantenere un divario di genere così marcato non è un’opzione percorribile. “Ai ritmi attuali – prosegue la ricerca – la quota di donne che ricoprono ruoli tecnologici in Europa è destinata a scendere al 21% entro il 2027”.

Data la sua natura sistemica, affrontare e vincere il problema del gender gap nei ruoli tecnologici è di per sé estremamente complesso e richiede un approccio corale e deciso. Prendendo però ad oggetto solo una parte del fenomeno, ovvero l’universo aziendale, è possibile fornire qualche suggerimento e spunto di riflessione:

• L’esigenza di promuovere modelli di ruolo femminili;

• Favorire attivamente e in modo concreto una cultura aziendale inclusiva, che comporta combattere ogni forma di discriminazione;

• Perseguire l’obiettivo della parità di genere in ambito di salari, selezione e nuove assunzioni;

• Sostenere percorsi di up-skilling e promuovere pari opportunità di crescita professionale.

Il superamento del gender gap nei ruoli tecnologici richiede in ogni caso un approccio olistico. Aziende, scuole, università e istituzioni governative sono chiamate a prendervi parte, ognuna con il proprio ruolo ma con una visione di fondo comune, quella di contribuire a un futuro più giusto.

In relazione alla leadership, la situazione di ACI Informatica non è negativa: il 22,1% delle donne ricopre infatti ruoli di responsabilità, a fronte del 26,4% degli uomini. Da ciò consegue che il 30,9% del totale dei ruoli di responsabilità è ricoperto da donne, a fronte di una leadership femminile nell’industria ICT che è pari soltanto al 24% (Global Gender Gap Report del World Economic Forum 2022).

Per quanto concerne il divario di genere per inquadramento, la categoria che presenta disparità è quella dei Dirigenti, in quanto soltanto 5 dei 35 sono di sesso femminile (14,3%).

Stesso fenomeno si registra a livello di gender gap retributivo dirigenziale dove, pur escludendo dal computo dei Dirigenti uomini la componente dei Direttori, la retribuzione femminile è del 9,7% più bassa rispetto a quella maschile. Non si ravvisano particolari criticità per le categorie non dirigenziali, con retribuzione degli impiegati donne identica a quella dei colleghi uomini e retribuzione dei quadri donne più bassa dello 0,9% rispetto ai quadri di sesso maschile

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

Gender gap retributivo

Italia

ACI Informatica - Totale

ACI Informatica - Direttori (rapporto non calcolabile per assenza di donne nel ruolo)

ACI Informatica - Dirigenti

ACI

In considerazione di questi dati, ACI Informatica presenta nel 2023 un gap retributivo di genere complessivo del 8,9%, inferiore alla media europea del 12,7% ma superiore a quella italiana del 5% (Rapporto EuroStat 2022). Alla luce di questi numeri sembra che ACI Informatica non abbia ancora completamente sfruttato le potenzialità delle risorse femminili. Recuperare una maggiore partecipazione delle donne alla leadership in azienda potrebbe aiutare a performare di più e a perseguire con maggiore efficacia i propri obiettivi.

Lo sviluppo della leadership femminile è in coerenza con le priorità della Missione 5 del PNRR - Inclusione e coesione – a sostegno della parità di genere e del contrasto alle discriminazioni, includendo la formazione tra i “fattore abilitanti” per la crescita.

GOAL 5: PARITÀ DI GENERE

Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze

5.5 Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica

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Informatica - Quadri -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% Europa Il capitale umano

La percentuale di lavoratrici in ACI Informatica risulta superiore alla media del business. Secondo il dato 2022 del World Economic Forum, l’incidenza delle donne operanti in discipline ICT è infatti pari al 19%.

Il divario salariale in ACI Informatica risulta meno accentuato rispetto alla media europea del 12,7% ma superiore a quella italiana del 5% (rapporto Eurostat del 2022)

% donne sul totale dei dipendenti: 34,8% (+0,2 p.p. vs 2022)

% donne con ruoli di responsabilità sul totale donne: 22,1% (-0,1 p.p. vs 2022)

Donne con ruoli di responsabilità su ruoli di responsabilità totali: 30,9% (vs 24% dell’industria ICT – Global Gender Gap Report del World Economic Forum 2022)

Gap salariale del 8,9%, inferiore alla media europea ma superiore a quella nazionale

5.b Migliorare l’uso della tecnologia che può aiutare il lavoro delle donne, in particolare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza delle donne

Spiccata parental policy, volta a favorire il work life balance ed in particolare la partecipazione femminile paritaria alla vita aziendale nel pieno rispetto delle esigenze familiari; telelavoro fruibile a tutti i dipendenti con figli fino a 3 anni di vita e possibilità di richiedere in qualsiasi momento il part-time in forma sia orizzontale che verticale. Il ricorso a questi strumenti risulta comunque piuttosto limitato, grazie ai massicci sostegni della genitorialità (integrazione per maternità, permessi per malattia figli, congedi parentali e L. 104) erogati a condizioni di maggior favore rispetto al CCNL. Secondo il dato ISTAT 2022, infatti, l’accesso delle lavoratrici al part time in Italia è pari al 32%, la metà del quale involontario

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Accesso delle lavoratrici al part time: 4,8% (come 2022)

Accesso dei lavorati al part time: 0,8% (come 2022)

«Il Campus ACI Informatica persegue la gestione attiva della conoscenza e delle competenze di tutte le persone che operano nell’azienda, attraverso un sistema formativo organico teso ad anticipare nuove esigenze formative e indicare gli assi di sviluppo delle competenze, in coerenza con la strategia aziendale.

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

Punta ad elevare il capitale intellettuale e promuovere la cultura e i valori aziendali, per affrontare efficacemente le nuove sfide evolutive e si impegna a promuove la condivisione delle conoscenze personali come elemento di valorizzazione individuale e veicolo di arricchimento della comunità aziendale.

Il fine ultimo rimane, come per ciascuna attività aziendale, elevare la qualità del servizio reso al nostro azionista e committente ACI.»

Con questa chiara mission, nel 2023 la formazione ha continuato a dispiegarsi nelle sue otto linee guida di attuazione: formazione dirigenti, formazione generalista, contesto Gruppo ACI, formazione professionale, formazione nel livello, formazione talenti, formazione strategica, formazione lavoro agile.

L’avanzamento rispetto a tale quadro strategico di riferimento viene monitorato con cadenza mensile.

La formazione dirigenti ha visto l’avvio di un piano triennale progettato e gestito in collaborazione con LUISS Business School, che è stato centrato sull’attuazione del Decalogo dei Valori del Dirigente ACI Informatica consolidato negli anni precedenti, anche con azioni di Coaching e di Team Coaching, ed ha poi condotto a lavorare sulla leadership in gruppi di lavoro dinamici e sull’Agile.

Nel 2023, in attuazione della pianificazione della formazione concordata ed aggiornata costantemente con le Direzioni ed i Referenti Operativi dei corsi, sono stati realizzati 114 corsi, per 1.421 partecipanti, 13.692 ore di formazione per discente erogate, con un livello di gradimento espresso attestato a 82,07/100.

Ripartizione dei dipendenti per attività formativa 2019-2023

46% 43% 11%

+ di 10 corsi seguiti

Tra 4 e 10 corsi seguiti

Tra 1 e 3 corsi seguiti

Nel quinquennio 2019 – 2023, il 43% dei dipendenti di ACI Informatica ha frequentato più di 10 corsi, il 46% ne ha frequentati tra 4 e 10 e il restante 11% tra 1 e 3. Nessuna risorsa di ACI Informatica è rimasta estranea dal processo formativo aziendale.

Per l’attività formativa ci si è avvalsi della totalità del budget di spesa disponibile presso Fondimpresa e presso Fondirigenti, per la formazione finanziata.

Il 2023 ha visto inoltre la realizzazione di diverse iniziative speciali:

• Prosecuzione e consolidamento della partnership con l’Università di Siena;

• Incontri Culturali su temi di interesse professionale generale;

• Aree di Contaminazione dei saperi, per coltivare in azienda la diffusione di nuove competenze storicamente non presenti;

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Il capitale umano

• Istituzione di diverse Community tra colleghi interessati a coltivare insieme interessi professionali formativi di varia natura (GTD, Leadership 4.0, Intelligenza Emotiva);

• Diffusione e consolidamento dell’auto formazione permanente tramite la piattaforma di formazione tecnica Udemy for Business;

• Analisi di Check Up del Team, volte ad individuare esigenze formative non ancora note;

• Realizzazione di una serie di webinar sul tema “Conoscere ACI”, rivolti ai dipendenti assunti negli ultimi 5 anni;

• Realizzazione di meeting periodici della formazione ACI Informatica con tutti i partner esterni coinvolti (fornitori), per la creazione di una realtà di rete collaborativa;

• Formazione sulla lingua inglese, per i dipendenti impegnati in progetti di ambito internazionale.

In termini di ore uomo, la maggior parte delle attività formative è stata svolta avvalendosi di docenti esterni (97,8%), in modalità online (41,3%) ovvero in presenza (58,7%):

La leva della formazione finanziata, ha rappresentato l’11,7% delle attività totali.

Caratteristiche

La qualità, misurata dall’indice sintetico delle Schede di Valutazione dei corsi è migliorata, passando dal 81% del 2022 al 82% del 2023.

GOAL 4: ISTRUZIONE DI QUALITÀ

Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

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2,2% 11,7% 88,3% 41,3% 58,7% 97,8%
della formazione 2023
Bilancio 2023 _Capitolo 7
Esterna Interna Finanziata Non finanziata On line In presenza

Proseguono le azioni di formazione in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Siena

• Numero di corsi di formazione fruiti per 100 dipendenti: 21 (-27% vs 2022)

• Numero medio di ore di formazione fruite per dipendente: 25 (-21% vs 2022)

• Tasso di gradimento corsi di formazione: 82% (+1 p.p. vs 2022)

• Numero di job posting interni: 3 (-8 vs 2022)

LO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE

L’attenzione dell’azienda è sempre più focalizzata sull’ascolto e sul coinvolgimento attivo delle persone, favorendo la creazione di un circolo virtuoso dove la contaminazione e la condivisione delle attività e del sapere è in grado di creare un effetto positivo sia sull’organizzazione che sulle persone.

Proprio in quest’ottica è continuata la politica di sviluppo delle risorse umane, con particolare riferimento al middle management e la realizzazione delle seguenti iniziative di sviluppo professionale e personale:

- percorso formativo di sviluppo professionale con perfezionamento universitario in “Digital Innovation & Governance” presso la Luiss Business School.

Il percorso formativo è stato finalizzato allo sviluppo delle competenze manageriali necessarie all’innovazione e alla gestione dei servizi digitali consolidando e integrando competenze di IT Governance e IT Management, competenze Manageriali e Gestionali e competenze di Innovazione e Trasformazione Digitale. Il percorso, articolato in 5 moduli, suddivisi in 34 giornate di aula, con una durata complessiva di 11 mesi, ha offerto la possibilità di conseguire alcune delle principali certificazioni riconosciute a livello internazionale quali:

- COBIT2019 ® FOUNDATION, ISACA

- PRINCE2® FOUNDATION & Practitioner, AXELOS

- ITIL4® FOUNDATION, AXELOS

- percorso di sviluppo di Individual Coaching, della durata complessiva di circa 8 mesi. Il modello di coaching che è stato qui adottato è il Business Coaching che permette di stabilire un rapporto di partnership tra coach e coachee con lo scopo di favorire quest’ultimo nella realizzazione di importanti risultati in ambito professionale

Nel 2023 sono state inoltre completate le attività inerenti all’introduzione in azienda del nuovo processo di Performance Development. Gli obiettivi principali che si sono voluti perseguire con l’adozione del nuovo processo sono:

• Responsabilizzare le persone aumentando la consapevolezza del contributo di ciascuno rispetto ai risultati individuali e aziendali, puntando anche allo sviluppo delle competenze comportamentali ritenute fondamentali per il ruolo ricoperto

• Aumentare il grado di autonomia di ciascun collaboratore

• Trasformare i responsabili di struttura in “Manager Coach” aventi la capacità di impostare i piani di azione utili per lo sviluppo professionale dei propri collaboratori e capaci di praticare nei loro confronti una comunicazione efficace

• Dare e ricevere feedback con tempestività perché possano incidere positivamente sulle attività affidate ai collaboratori e possano altresì facilitare il raggiungimento degli obiettivi prefissati sia a livello individuale che a livello aziendale.

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capitale umano
Il

Il nuovo processo promuove un percorso di Performance Development, continuo e dinamico, orientato allo sviluppo dei collaboratori avvalendosi di due strumenti fondamentali:

• Il Piano di Azione individuale

• Il feedback continuo

Viene così a crearsi un circolo virtuoso che, partendo dalla definizione di un piano di azione individuale, da parte di ogni responsabile di struttura, porta alla condivisione con i propri collaboratori dei principali obiettivi da raggiungere in termini di azioni, risorse e tempi.

Il Piano di Azione è un modello di definizione degli obiettivi partecipativo e innovativo che rimodula il processo di lavoro per superare il concetto di valutazione della performance fine a sé stessa, inserendola in un’ottica di condivisione dei compiti e dei goal aziendali.

Altresì l’adozione di una politica del feedback continuo aiuta, sia i valutatori che i valutati, a dare e ricevere riscontri immediati e costanti nel tempo che facilitano l’integrazione e l’aggiornamento del piano di azione individuale sia alla luce degli obiettivi raggiunti, sia in riferimento ai possibili cambiamenti organizzativi sopravvenienti.

Dare un feedback continuo ai propri collaboratori consente di orientarne i comportamenti e di migliorare le loro prestazioni. D’altra parte, saper ricevere un feedback costruttivo permette di conoscere meglio se stessi, offrendo l’opportunità di migliorarsi.

Facilitare un percorso di maggiore conoscenza delle proprie competenze porta ciascuno ad avere maggiore fiducia in sé stesso e di conseguenza ad assumersi maggiori responsabilità. Superando più facilmente difficoltà ed imprevisti si favorisce lo sviluppo personale e professionale di ognuno e, di riflesso, si incrementa lo sviluppo dell’organizzazione nel suo complesso.

APPLICAZIONE ESRS S1 – FORZA LAVORO PROPRIA

Segue il primo tentativo di rendicontazione da parte di ACI Informatica secondo lo standard di EFRAG ESRS S1 sulla forza lavoro propria, che sarà obbligatorio a prescindere dall’esito dell’analisi di materialità a partire dal 2026 (rendicontazione sul 2025), anno di entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive.

ESRS S1 Tabella degli obbighi di informativa

ESRS S1

Tutti gli obblighi di informativa

Tutti gli obblighi di informativa

ESRS S1

S1-7

ESRS S1

S1-8

ESRS S1

S1-11

Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell’impresa

Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Protezione sociale

Nel primo anno in cui redigono una dichiarazione sulla sostenibilità, le imprese o i gruppi che alla data di chiusura del bilancio non superano il numero medio di 750 impegati durante l’esercizio finanziario (dove applicabile su base consolidata) possono omettere le informazioni oggetto degli obblighi di informativa di cui all’ESRS S1.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità, l’impresa può omettere la comunicazione di tutti gli elementi d’informazione presenti in questo obbligo di informativa.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità, l’impresa può omettere questo obbligo di informativa per quanto riguarda i propri dipendenti nei paesi non-SEE.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere le informazioni prescritte dall’ESRS S1-11.

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

ESRS S1

S1-12

ESRS S1

S1-13

ESRS S1

S1-14

Percentuale di dipendenti con disabilità

Formazione e sviluppo delle competenze

Salute e sicurezza

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere le informazioni prescritte dall’ESRS S1-12.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere le informazioni prescritte dall’ESRS S1-13.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere gli elementi d’informazione sui casi di malattia professionale e sul numero di giorni persi a seguito di lesioni, infortuni, decessi e malattie professionali.

ESRS S1

S1-14

Salute e sicurezza

ESRS S1

S1-15

Equilibrio tra vita professionale e vita privata

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere la comunicazione di informazioni sui lavoratori non dipendenti.

Nel primo anno in cui redige una dichiarazione sulla sostenibilità l’impresa può omettere le informazioni prescritte dall’ESRS S1-15.

S1-6 Tasso di avvicendamento e ripartizione dei dipendenti

Tasso di avvicendamento (n. dipendenti cessati / n. dipendenti totali)

Composizione per genere

• Tempo indeterminato

• Tempo determinato

• Orario variabile

• Tempo pieno

• Tasso di avvicendamento femminile: 5/191 = 2,6%

• Tasso di avvicendamento maschile: 10/355 = 2,8%

• Tasso di avvicendamento totale: 15/546 = 2,7%

S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Contrattazione collettiva

Dialogo sociale

Distribuzione di genere a livello di alta dirigenza (primi due livelli al di sotto dell’organo di amministrazione e controllo)

Distribuzione dei dirigenti per fascia di età

Salario adeguato ai dipendenti (esclusi tirocinanti ed apprendisti)

• 100% dei dipendenti coperti da contratto collettivo

• 100% dei dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori

31 4 0

• 100% dei dipendenti percepiscono salario adeguato, cioè superiore al salario minimo

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>50 30-50 <30
S1-10 Salari adeguati S1-9 Composizione della dirigenza 354 9 189 1 2 3 4 352 187
Il capitale umano

S1-11 Protezione sociale

Protezione sociale

S1-12 Dipendenti con disabilità

Dipendenti con disabilità

S1-14 Salute e sicurezza

Sistema di gestione salute e sicurezza

Malattie, infortuni e decessi sul lavoro

S1-15 Equilibrio tra vita professionale e vita privata

Congedi

S1-16 Divari retributivi

Divario retributivo di genere

Divario retributivo assoluto

• 100% dei dipendenti coperti da protezione sociale

• 5,12% dei dipendenti con disabilità

• 100% dei lavoratori propri coperti dal sistema di gestione della salute e della sicurezza

• 0 decessi dovuti a lesioni o malattie connesse al lavoro

• 0 infortuni registrati sul lavoro

• 0 malattie registrate connesse al lavoro

• 100% dei dipendenti aventi diritto a congedi per motivi familiari

• 18% dei dipendenti fruitori di congedi per motivi familiari

• Differenza tra i livelli retributivi medi corrisposti ai lavoratori di sesso femminile e a quelli di sesso maschile, espressa in percentuale del livello retributivo medio dei lavoratori di sesso maschile: -9%

• rapporto tra la remunerazione totale annua della persona che percepisce il salario più elevato e la remunerazione totale annua mediana di tutti i dipendenti (esclusa la persona con il salario più elevato): 53%

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Bilancio 2023 _Capitolo 7

Prossimi passi verso la governance della sostenibilità

Capitolo 8

LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE SULLA SOSTENIBILITÀ

Il quadro normativo sulla sostenibilità è in continua evoluzione e renderà obbligatoria per ACI Informatica la redazione del Bilancio di Sostenibilità a partire dal 2026 (primo anno di rendicontazione 2025). L’attività che da 5 anni viene svolta in maniera del tutto volontaria diverrà obbligo di legge in ottemperanza alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Pubblicazione obbligatoria

2025 sul 2024

Società quotate con oltre 500 dipendenti

2026 sul 2025

Grandi società non quotate

2027 sul 2026

PMI quotate

2029 sul 2028

Società extraeuropee

Seppure in possesso di know how e costante aggiornamento sui temi normativi ESG, ACI Informatica sarà chiamata, nei prossimi anni, ad attuare gli importanti cambiamenti previsti dalla CSRD e di seguito riepilogati:

Normativa a confronto

AMBITO

Perimetro Applicazione

D.Lgs 254/2016

Enti di interesse pubblico (banche, assicurazioni, società quotate e che operano sul mercato dei capitali) di grandi dimensioni (> 500 dipendenti, SP > 20 mln€, fatturato netto > 40 mln€)

Standard o linee guida di rendicontazione di riferimento emanati da autorevoli organismi sovranazionali, internazionali o nazionali

Informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell’attività dell’impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto da essa prodotta, in base al principio di materialità

Le informazioni di sostenibilità possono essere inserite nella Relazione sulla Gestione o costruire una relazione distinta

Nessun Obbligo

Nessun Obbligo

CSRD

Imprese di grandi dimensioni (>250 dipendenti, SP>20 mln €, fatturato netto > 40 mln €), istituti di credito e assicurazioni di grandi dimensioni, imprese quotate, no microimprese quotate in borsa e imprese non EU con filiali o controllate che operano nell’EU che superano determinate soglie.

Standard europei obbligatori (standard separati per le PMI) ai fini di una maggiore comparabilità e completezza delle informazioni EFRAG

Informazioni necessarie per comprendere l’impatto dell’impresa sulle principali questioni di sostenibilità (prospettiva inside-out), sia in che modo tali questioni influiscono sullo sviluppo, sui risultati e sul posizionamento dell’impresa (prospettiva outside-in); Doppia materialità

Le informazioni di sostenibilità dovranno essere pubblicate all’interno di una sezione dedicata della Relazione sulla Gestione

Obbligo di assurance delle informazioni sulla sostenibilità (limited assurance, successivamente reasonable assurance) Pubblicazione delle informazioni in un unico formato elettronico in conformità con il Regolamento ESEF

A fronte delle novità introdotte dalla legislazione europea, ACI Informatica sarà chiamata ad implementare le seguenti azioni:

1) Con riferimento alla rendicontazione, la CSRD prevede l’adozione dei nuovi standard europei ESRS (European Standard on Reporting Standards) emanati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), organizzazione europea che fornisce raccomandazioni sulla contabilità e la rappresentazione finanziaria. I nuovi standard ESRS di EFRAG descrivono gli standard di reporting per la rappresentazione di sostenibilità in Europa, fornendo linee guida per la preparazione e la presentazione di informazioni affidabili e comparabili. Gli standard sono sviluppati per aiutare le aziende a presentare informazioni chiare e trasparenti, che soddisfino le esigenze degli stakeholder, come investitori, creditori e regolatori.

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[Fonte: IMG: ANDAF, Forum Sostenibilità IPSOA, novembre 2022]
Bilancio 2023 _Capitolo 8
Standard di rendicontazione Materialità Collocazione delle informazioni di sostenibilità Assurance Digitalizzazione

2) Applicazione della Tassonomia europea per indicare l’incidenza di attività eco-sostenibili su fatturato, opex e capex.

Nel passaggio dalla finanza tradizionale a quella sostenibile, è infatti necessario identificare in modo omogeneo attività, prodotti e servizi sostenibili evitando approcci non comparabili. Il livello di sostenibilità deve essere misurato in modo oggettivo aumentando il grado di standardizzazione.

La tassonomia rappresenta una guida per le attività di finanziamento e di investimento ma anche il driver per la pianificazione della transizione, consentendo di fissare delle tappe intermedie misurabili in vista dei primari obiettivi finali (ad es. neutralità climatica, completa decarbonizzazione). Strumento chiave per supportare l’investimento sostenibile, la Tassonomia prevede criteri rigorosi per classificare le attività economiche come sostenibili o meno in termini di impatto ambientale e climatico. Alla stregua del campo di applicazione ambientale, nei prossimi mesi è previsto il rilascio della Tassonomia sociale, come sistema di classificazione che mira a identificare e definire le attività economiche che hanno un impatto positivo sulla società e sul benessere umano. La tassonomia sociale si concentrerà sulle attività che contribuiscono a migliorare la qualità della vita, a promuovere l’uguaglianza e a risolvere i conflitti sociali. Educazione, salute, tutela dei diritti umani e lotta contro la povertà saranno i temi salienti dell’agenda.

3) Applicazione del principio di doppia materialità sancito nella CSRD. La doppia materialità è un concetto chiave alla base della CSRD, che richiede alle aziende di fornire informazioni sia sulle loro prestazioni finanziarie che sul loro impatto sociale, ambientale e di governance in modo da aiutare gli stakeholder, come investitori e consumatori, a prendere decisioni più informate sulla sostenibilità a lungo termine delle aziende. Al concetto classico di materialità di impatto –inteso come l’insieme degli effetti che l’azienda arreca all’ambiente e alla società in cui opera – si affianca il concetto di materialità finanziaria che, viceversa, riguarda gli effetti subiti dall’azienda, cioè l’influenza esercitata delle tematiche ESG sulle prestazioni finanziarie aziendali. La doppia materialità contribuirà in maniera decisiva alla valorizzazione aziendale in quanto può convincere/dissuadere gli stakeholder nelle scelte di finanziamento, approvvigionamento, fornitura, reclutamento o fissare un tetto di investimento massimo, attribuendo di fatto un valore economico all’azienda.

CSRD – Doppia materialità

La Direttiva richiede di dare disclosure rispetto ai principali impatti negativi, reali o potenziali, connessi alle operazioni dell’impresa e alla sua catena del valore, compresi i suoi prodotti e servizi, le sue relazioni commerciali e la sua catena di approvigionamento, e le azioni intraprese per identificare e monitorare tali impatti.

I soggetti obbligati dovranno fornire le informazioni necessarie per comprendere sia l’impatto dell’impresa sulle principali questioni di sostenibilità (prospettiva inside-out), sia in che modo tali questioni influiscono sullo sviluppo, sui risultati e sul posizionamento dell’impresa (prospettiva outside-in).

[Fonte:

MATERIALITÀ FINANZIARIA

MATERIALITÀ D’IMPATTO

• Focus impatti subiti

• Come le questioni ESG influenzano le prestazioni finanziarie di un’azienda

• Principali framework di riferimento

• Focus su impatti generali

• Quali sono gli effetti che l’azienda provoca sulla società e sull’ambiente circostante

• Principali framework di riferimento

4) Alle tre azioni descritte si affianca l’obiettivo (non imposto dalla CSRD) di elaborare e pubblicare un Report Integrato, cioè un unico documento contenente le informazioni di carattere finanziario (Bilancio d’esercizio) e non finanziario (ex Bilancio sociale) secondo il framework definito da IIRC (International Integrated Reporting Council), al fine di fornire una visione completa e trasparente delle prestazioni aziendali e delle opportunità e sfide a lungo termine, con i seguenti vantaggi per ACI Informatica:

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IMG: ANDAF, Forum Sostenibilità IPSOA, novembre 2022]

• Riduzione dell’onere compilativo a carico delle Direzioni / strutture

• Individuazione delle interrelazioni fra temi finanziari e di sostenibilità, soprattutto nel lungo periodo

• Utilizzo di strumenti e piattaforme tecnologiche digitali per la rendicontazione

• Standard internazionali di rendicontazione come driver di compilazione e di misurazione

• Strumenti internazionali che guidano l’elaborazione (ad es. <IR> Framework di IIRC basato sui 6 capitali)

• Necessaria conciliazione dei temi finanziari e di sostenibilità in quanto perimetri e orizzonti temporali molto diversi (la sostenibilità ha tipicamente orizzonte trentennale molto più lungo)

LE INIZIATIVE DI SOSTENIBILITÀ IN CORSO E PROSSIME AZIONI

Numerose sono le iniziative di sostenibilità in corso di adozione, o previste per il prossimo futuro, e riepilogate per capitale nella seguente tavola sinottica comprendente parte delle azioni del Piano Triennale ICT:

CAPITALE AMBITO FINALITÀ DESCRIZIONE

Open Innovation

CAPITALE INTELLETTUALE

Tecnologie a supporto della mobilità sostenibile

Sostenibilità per la creazione di valore

CAPITALE FINANZIARIO

CAPITALE INFRASTRUTTURALE E DIGITALE

Zero Trust

Evoluzioni tecnologiche

Data Driven Strategy

Partecipazione ad iniziative accademiche per l’approfondimento dei più importanti ambiti tematici connessi alla Trasformazione e all’Innovazione Digitale, con specifico riguardo a eventi/percorsi caratterizzati dalla presenza di Startup nazionali ed internazionali con le quali interagire e dalle quali attingere idee per progetti innovativi

Osservatorio sul mercato delle aziende e scouting di soluzioni innovative digitali

Partecipazione ai tavoli di lavoro istituzionali per lo sviluppo della mobilità sostenibile, MaaS4Italy, nuovi strumenti tecnolgici a supporto della mobilità e dei trasporti del futuro

Trasformazione del modello di business; allineamento della governance agli obiettivi di sostenibilità; informazioni, disclosure e assurance Adozione del modello di sicurezza informatica ZERO TRUST nel sistema dei servizi ACI diverse categorie di utenti

Analisi delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie (Blockchain e NFT, Metaverso, AI) per la progettazione di servizi evoluti per le diverse categorie di utenti

Incrementare l’adozione di strumenti di Data Analytics e Big Data

Sviluppo di metodi e idee innovative nel settore dell’automotive e della mobilità, al fine dell’elaborazione di proposte progettuali per l’implementazione di nuovi servizi ACI, per l’ottimizzazione di servizi già esistenti, per l’individuazione di business innovativi, per contribuire ad aumentare la cultura e le competenze professionali del personale ACI attraverso la contaminazione con il mondo delle startup e la community degli Innovatori

Individuazione di soluzioni innovative e trend evolutivi

Sostenibilità come transizione verso un’economia sostenibile, imperativo strategico che va oltre la semplice compliance. Incorporare le considerazioni sulla sostenibilità nelle decisioni strategiche, nelle attività operative, nelle catene del valore e nella cultura aziendale è l’approccio per garantire l’esistenza futura dell’impresa

Innalzamento dei livelli di sicurezza delle infrastrutture e applicazioni dell’ecosistema ACI

Ampliamento dell’offerta dei servizi e dei canali di accesso agli utenti

Supportare le scelte strategiche e operative delle diverse strutture dell’Ente negli specifici ambiti di competenza

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Bilancio 2023 _Capitolo 8

CAPITALE AMBITO FINALITÀ

CAPITALE NATURALE

DESCRIZIONE

Efficientamento energetico del building

Altri possibili progetti ad impatto ambientale

ACI 4.0

Gestione sistemi di notifica e avvisatura digitali

Mobilità integrata e inclusiva

CAPITALE SOCIALE E RELAZIONALE

Digital Strategy

Relamping, installazione sistema di sensori, regolazione termica, impianto fotovoltaico

Progetto di recupero e riciclo dei mozziconi di sigaretta

Reingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi e dei servizi erogati dagli Uffici Territoriali del PRA nei confronti di utenti professionali e privati

Integrazione dei servizi di avvisatura presenti sulla piattaforma IO App e sulla piattaforma digitale per le notifiche con le funzioni dell’Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche

Supporto al business nell’individuazione delle tecnologie, nella definizione di soluzioni più adeguate e nella scelta delle partnership

Ampliamento dell’attuale sito web HUB attraverso la realizzazione di siti verticali per i servizi pubblici e associativi e dei nuovi Network degli Uffici PRA e degli Automobile Club sul territorio

Adeguamento dei servizi on line anche attraverso la realizzazione di un’ Area Business

Ampliamento dei servizi su mobile

Digital Identity

Wallet: IT Wallet e EUDI WALLET

Innovative Payments Altri possibili progetti ad impatto sociale

Leadership al femminile

CAPITALE UMANO

Lavoro e intelligenza artificiale

Analisi ambiti applicativi e adeguamenti al portafoglio digitale italiano (IT Wallet) e agli standard tecnologici dettati dalla revisione del Regolamento eIDAS per l’attuazione dell’ European Digital Identity (EUDI)

Analisi dei possibili scenari di adozione degli strumenti di pagamento digitali dell’Ente finalizzati ad esempio ad arricchire l’ecosistema del MAAS

Assistenza informatica gratuita ad AIL, progetto su donne detenute

Analisi del mancato accesso delle donne alle posizioni apicali, preparazione di un Piano di formazione sulla leadership femminile

Dibattito sulle opportunità dell’intelligenza artificiale e possibile trade off con il lavoro umano

Autoproduzione di circa metà del fabbisogno energetico del building mediante installazione impianto fotovoltaico

Smaltimento e riciclo di rifiuti non biodegradibili ed altamente inquinanti

Aumentare l’efficienza dell’organizzazione e la qualità del servizio reso agli utenti velocizzando i tempi delle principali pratiche (Esempio: Passaggio di proprietà), migliorare le modalità di lavoro del personale

Gestione digitale dei servizi di notifica e avvisatura relativi al Bollo Auto attraverso la Piattaforma IO app e la Piattaforma Notifiche Digitali - SEND, in linea con il quadro normativo

Cogliere le opportunità per ampliare il perimetro dei servizi offerti dall’Ente in materia di mobilità

Ottimizzazione dell’offerta su web e mobile dei servizi digitali secondo logiche di integrazione, omnicanalità e accessibilità per favorire l’accesso da parte dei diversi target di utenti

Adeguamento degli ambiti applicativi al portafoglio digitale italiano (che sarà disponibile su IO app) e agli standard tecnologici derivanti dalla revisione del Regolamento eIDAS e alla definizione dell’architettura del Framework di EUDI Wallet

Individuazione di soluzioni e strumenti di pagamento che coniughino certezza, sicurezza, trasparenza e velocità delle soluzioni con la semplificazione dell’esperienza dell’utente anche in ottica inclusiva e sostenibile

Impegno aziendale in campo sociale

Sviluppo delle competenze e della leadership femminile per favorire l’accesso alle posizioni apicali

Indagare punti di contatto ed opportunità derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del suo contributo al successo strategico aziendale

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Prossimi passi verso la governance della sostenibilità

Si riportano di seguito le descrizioni più dettagliate di alcuni progetti significativi in cantiere, attualmente in corso di valutazione e condivisione, di cui sarà fornita – qualora approvati ed avviati - opportuna evidenza nel prossimo Bilancio di Sostenibilità 2024:

Progetto di efficientamento energetico del building

Attualmente è in corso uno studio energetico per il building di ACI Informatica sito in Roma alla via Fiume delle Perle 24, con piano di efficientamento energetico da realizzare in 3 interventi: relamping, regolazione termica (entrambi con sensoristica) ed impianto fotovoltaico. Il relamping consiste nella sostituzione di tutte le 1.660 lampade fluorescenti, a incandescenza o alogene, presenti nell’edificio con nuovi sistemi a LED. L’operazione è di tipo “plug&play”: sostituzione senza modificare le strutture già esistenti dell’impianto con impatto ridotto in termini di interruzione lavoro nei locali interessati. La tecnologia LED rispetto alle lampade tradizionali comporta un risparmio energetico fino a oltre il 50%, aumenta il comfort luminoso e ha una durata di circa 60mila ore per ciclo di vita rispetto alle 10mila di quelle fluorescenti, con interventi di sostituzione minori e spese di manutenzione più contenute.

Un sistema di sensori ad infrarossi rileva presenza e movimento all’interno degli ambienti, e controlla la luminosità (confronta un valore medio con la luce naturale proveniente dall’esterno). Il sistema è pensato per essere predisposto a progetti di Building Management System di monitoraggio e gestione anche da remoto. La regolazione termica è realizzata installando valvole a 3 vie su ogni fan coil con relativo servomotore e un termostato ambiente per modulare la temperatura in ogni singola stanza (variazione di qualche grado rispetto al comando centralizzato impostato centralmente) oppure di spegnere il fan coil corrispondente. È prevista anche l’installazione di sensori di apertura finestre.

Questa parziale automazione degli impianti consentirebbe di aumentare il comfort del personale che potrebbe così contare su livelli maggiori di qualità dell’aria, umidità, temperatura e illuminazione. L’innovatività del progetto è l’installazione di un impianto fotovoltaico in facciata e in parte della copertura del corpo A e del corpo B per un totale di 606 pannelli per una potenza complessiva di 242,4 KWp, le cui caratteristiche principali sono così sintetizzate:

POTENZA NOMINALE IMPIANTO FV 242,4 KWp

PRODUZIONE ANNUA IMPIANTO FV 286.362 KWh

AUTOCONSUMO PREVISTO 100%

La potenza nominale è misurata in condizioni standard ovvero con irraggiamento di 1.000 W/m2, temperatura ambiente di 25 °C, posizione del sole a 1,5 AM cioè quella in cui forma un angolo di 48° con lo zenith).

L’attuale consumo di energia per il building è di poco inferiore ai 1.000 MWh/anno. Secondo una prima previsione, l’azienda risparmierebbe circa 450 MWh/anno ovvero il 45% dell’energia attualmente utilizzata per il building.

A livello finanziario, si ipotizza la possibilità di utilizzare un contratto di prestazione energetica che, a fronte del pagamento del servizio di prestazione energetica, permette di effettuare adeguamenti/sostituzioni degli impianti che consentano di conseguire nel tempo una migliore prestazione energetica e dunque un successivo risparmio. Detto risparmio, nel tempo della durata contrattuale, sarebbe utilizzato dal fornitore per remunerare gli investimenti effettuati e i costi operativi.

Leadership al femminile

Nel Bilancio di Sostenibilità dello scorso anno, si era accennato all’Avviso 2-2022 di Fondirigenti per la “Leadership al Femminile”, individuando un’opportunità di crescita e sviluppo riservata alle donne, per fornire strumenti e com-

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Bilancio 2023 _Capitolo 8

petenze idonee nella sfida della parità di genere e dell’inclusione. Dei cinque ambiti proposti dall’Avviso era stato scelto la Transizione Digitale, tema sul quale la nostra azienda è coinvolta a diversi livelli. Un’opportunità perché indirizzato alle donne dirigenti ma anche al personale femminile di 7° livello impiegatizio e quadro, disposto a partecipare su base volontaria.

L’Avviso prevedeva risorse per 1,5 milioni, a fronte dei quali sono pervenuti in Fondirigenti più di 300 Piani formativi, per una richiesta di finanziamento pari a quasi 3,8 milioni. Il 66% delle proposte ha ottenuto il punteggio di idoneità raggiungendo la soglia di ammissibilità (75/100). ACI Informatica non ha ricevuto il finanziamento per un’analisi dei fabbisogni formativi non completa. Mentre è in corso un’analisi accurata da parte dei Direttori di ACI Informatica sulle motivazioni del mancato accesso delle donne a ruoli apicali, si vuole valutare la possibilità di realizzare con risorse proprie il progetto in esame. Il Piano, aperto a tre categorie di lavoratrici, avrebbe una platea potenziale di circa 150 partecipanti e rappresenterebbe un modo per testare la volontà di crescita in azienda individuando al tempo stesso le risorse di genere femminile maggiormente interessate all’opportunità.

Dibattito su lavoro e intelligenza artificiale

Nell’ambito del progetto di autoformazione collettiva, le organizzazioni sindacali di ACI Informatica hanno pubblicato un’interessante riflessione sulle potenzialità e le minacce dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Le innovazioni hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo, ma col passare del tempo aumenta la velocità del cambiamento. E la possibilità di essere travolti, superati o sostituiti dalle innovazioni è molto alta.

Cosa fare? Una delle risposte più diffusa tra gli esperti in materia è cambiare la formazione, che deve essere continua ed adeguata ai cambiamenti: dobbiamo imparare per tutta la vita. Non solo formazione per usare nuovi strumenti, ma anche sviluppo di conoscenze più generali per interpretare e valutare le tecnologie. In altre parole: la formazione è un obiettivo strategico sia per l’azienda nel suo complesso che per i singoli lavoratori.

In questo senso è utile ricordare il recente rinnovo del contratto integrativo, cha ha istituito otto ore di formazione annue scelte dal lavoratore, che si sommano alle ore annue previste dal contratto nazionale, che si sommano alla formazione effettuata dall’azienda.

Il dibattito è attuale e più che mai aperto, ma la certezza è che una formazione adeguata e continua può rappresentare la risposta efficace al trade-off fra intelligenza umana e intelligenza artificiale, con l’obiettivo di porre quest’ultima al servizio di un progresso rapido ma sostenibile, rispettoso dei livelli di occupazione e della dignità delle condizioni lavorative.

La tecnologia a supporto della Smart Mobility

Un’altra sfida decisiva, di oggi e del futuro prossimo, è la mobilità sostenibile. Alcuni temi, fino a pochi anni fa considerati pura fantascienza, sono ormai realtà ed impongono una seria riflessione sul ruolo della tecnologia come propulsore delle nuove forme di mobilità. Basti pensare all’impiego dei droni per il monitoraggio del traffico in tempo reale, l’assistenza nelle operazioni di soccorso e il costante controllo ambientale. O alla mobilità aerea avanzata che, una volta risolti gli aspetti economici e di sicurezza, consentirà spostamenti più rapidi (aerotaxi) e consegne più veloci (droni cargo).

Ritornando con i piedi per terra, le auto a guida autonoma non sono ancora sulle nostre strade, ma i sistemi avanzati di guida assistita stanno già modificando i consueti rapporti tra uomo e tecnologia. Una sfida primaria per l’Automobile Club d’Italia, da sempre in prima fila sui temi della smart mobility, e per ACI Informatica, suo partner tecnologico, che sarà chiamata sempre più a consolidare la propria vocazione “innovativa per tradizione”.

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Prossimi passi verso la governance della sostenibilità

LA GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITÀ

Gli stakeholder, inclusi i clienti, i dipendenti, le comunità, gli investitori, i politici e le autorità di regolamentazione, richiedono alle imprese maggiore responsabilità e più trasparenza sul loro impatto sulla società e sull’ambiente.

Gli investitori e la società civile si impegnano con sempre maggiore forza per responsabilizzare le imprese e i consigli di amministrazione.

Il legislatore dell’Unione Europea e i legislatori nazionali stanno procedendo ad adeguare i quadri normativi per supportare - e forzare gradualmente - la trasformazione verso modelli di business ed economie maggiormente sostenibili.

Questo avrà un notevole impatto su governance, prassi aziendali, attività operative e rendicontazione delle imprese. Ne sono un esempio gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), predisposti nell’ambito della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D).

La transizione verso un’economia sostenibile ha implicazioni di ampia portata per le imprese. Comporta nuovi obblighi normativi e nuovi regimi di rendicontazione, ma è prima di tutto un imperativo strategico che va oltre la semplice compliance. Incorporare le considerazioni sulla sostenibilità nelle decisioni strategiche, nelle attività operative, nelle catene del valore e nella cultura aziendale è l’approccio pragmatico per garantire l’esistenza futura dell’impresa.

Le imprese che meglio rispondono alle nuove aspettative degli stakeholder e del mercato hanno maggiori probabilità di ottenere un vantaggio competitivo, di beneficiare di opportunità commerciali ed economiche, di migliorare le proprie prestazioni ESG e, in ultima analisi, di creare valore di lungo termine per gli stakeholder.

Per questi motivi, la governance sarà presto chiamata a prendere seriamente in considerazione:

1. trasformazione del modello di business;

2. allineamento della governance agli obiettivi di sostenibilità;

3. informazioni, disclosure e assurance sulla sostenibilità.

Per ciascuna di queste tematiche, i vertici di ACI Informatica e le strutture che più da vicino si occupano dei temi della sostenibilità saranno chiamati nel corso dei prossimi mesi a riflettere ed interrogarsi su una lunga serie di domande propedeutiche ad intraprendere il giusto percorso verso il successo sostenibile.

La trasformazione del modello di business

STRATEGIA

• In che modo la strategia della nostra impresa è in linea con i fattori ESG? Questi fattori sono adeguatamente tradotti in obiettivi, traguardi, target, indicatori di performance, strumenti e sistemi di misurazione?

• Chi consideriamo come nostri stakeholder, ossia per chi e per quale ragione stiamo creando valore? Per esempio, i nostri azionisti, i dipendenti, i consumatori, le comunità

• La nostra strategia è in linea con gli interessi e le aspettative di tali stakeholder? Qualora non lo sia, come possiamo rimediare?

• Quali sono gli impegni di sostenibilità che la nostra impresa sta assumendo - o ha già assunto - e come possiamo essere sicuri di poterli mantenere (considerando i rischi di greenwashing)?

MODELLO DI BUSINESS

• Abbiamo valutato la capacità della nostra impresa di creare valore nel lungo periodo, tenendo conto delle sfide poste e delle opportunità offerte dalla sostenibilità?

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Prossimi passi verso la governance della sostenibilità

• La direzione ha valutato l’impatto del cambiamento dei comportamenti dei clienti, delle preferenze degli investitori, delle aspettative degli stakeholder e degli sviluppi normativi sul nostro modello di business?

• Quali cambiamenti sono necessari per poter allineare il nostro modello di business agli obiettivi di sostenibilità? Tra questi, la necessità di adattare prodotti e servizi, di decarbonizzare, di investire in prassi di lavoro sicure ed eque o di prevenire la corruzione. Ad esempio, se la decarbonizzazione è un obiettivo chiave di sostenibilità, il consiglio di amministrazione dovrà chiedersi quali misure concrete l’impresa stia adottando per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e quali strumenti di supporto la direzione abbia a disposizione. Ciò potrebbe includere una tabella informativa per assegnare le responsabilità, tenere traccia dei progressi ottenuti e allocare il capitale e le risorse necessari per raggiungere gli obiettivi.

IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ

• La nostra impresa ha una comprensione adeguata dell’esposizione della nostra catena del valore ai rischi e agli impatti ESG (a monte e a valle)?

• Quali azioni sta intraprendendo la direzione per valutare i principali rischi legati agli ESG che possono avere un impatto significativo sulla nostra attività?

• Quali azioni ha intrapreso la direzione per ridurre tali impatti e rischi? In che modo viene governato questo processo e come viene inglobato nella nostra gestione quotidiana? Quali sono gli obiettivi? Li stiamo raggiungendo?

• La nostra impresa sta individuando gli attori chiave della nostra catena del valore e collaborando con loro al fine di raggiungere i nostri obiettivi in tema di sostenibilità?

• In che modo potrebbe essere necessario adattare la nostra strategia aziendale alla luce degli impatti e dei rischi identificati relativi alla sostenibilità?

• Nell’immediato, quali investimenti in pratiche sostenibili possiamo effettuare per conseguire un’efficienza dei costi? Ad esempio, riesame e ottimizzazione dell’utilizzo di energia, della produzione, della gestione dei rifiuti e delle emissioni.

• Abbiamo valutato quali nuove opportunità di collaborazioni commerciali che riguardano la sostenibilità potrebbero portare alla nostra impresa?

• In che modo la direzione supervisiona e supporta i processi di ricerca e sviluppo dell’impresa per adattare i prodotti/servizi esistenti o svilupparne di nuovi che siano in linea con i suoi obiettivi ESG?

APPROCCIO SISTEMICO

• In che modo identifichiamo e affrontiamo le potenziali sfide, i dilemmi di natura etica e i compromessi derivanti dall’implementazione degli obiettivi di sostenibilità nelle attività quotidiane dell’impresa?

• Riceviamo un riscontro adeguato sul modo in cui le diverse funzioni aziendali contribuiscono al conseguimento dei nostri obiettivi di sostenibilità, per essere sicuri di avere un quadro completo ed esaustivo?

• La direzione ha valutato i KPI e i KRI potenzialmente in conflitto tra la nostra performance finanziaria e quella ESG?

• In che modo la direzione garantisce allineamento/compatibilità tra i nostri KPI e KRI finanziari e quelli relativi ai fattori ESG?

• Possiamo prevedere conflitti di interessi derivanti da membri del consiglio di amministrazione che rappresentano unicamente gli azionisti?

• Gli aspetti ESG sono integrati nelle nostre decisioni di investimento?

GOVERNANCE E MONITORAGGIO

• Chi ha la responsabilità di attuare il cambiamento del modello di business?

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• Chi ha la responsabilità di identificare gli obiettivi ESG, le relative tappe intermedie e tempistiche appropriate, e poi di realizzarli?

• Come sono stati allocati gli investimenti per supportare il cambiamento del modello di business?

• In che modo la direzione garantisce la solidità e l’affidabilità delle informazioni che confluiscono negli schemi?

• Abbiamo bisogno di assistenza o consulenza esterna per assicurarci che gli schemi siano adattati alla nostra organizzazione/impresa e includano tutte le informazioni e i criteri pertinenti?

• Gli schemi illustrano in che modo sono raggiunti gli obiettivi ESG, ad esempio mediante valutazioni di fattibilità? Dovremmo avvalerci di esperti esterni per verificare tale aspetto?

L’allineamento della governance agli obiettivi di sostenibilità

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Abbiamo le persone giuste nel consiglio di amministrazione, con competenze e mentalità appropriate, per comprendere l’impatto dei fattori ESG sulla nostra attività, strategia e piani a breve e lungo termine?

• La composizione del nostro consiglio di amministrazione riflette il giusto mix di diversità di background e personalità?

• In che modo gli interessi dei diversi gruppi di stakeholder si riflettono nella composizione del consiglio di amministrazione? C’è la necessità, il requisito o il desiderio che gli interessi di altri stakeholder siano rappresentati all’interno del consiglio di amministrazione?

COLLABORAZIONE CON GLI STAKEHOLDER

• In che modo la direzione identifica e valuta gli interessi, le esigenze e le aspettative di un numero più ampio di stakeholder al fine di caratterizzare la nostra strategia?

• Il nostro stakeholder engagement ci aiuta a identificare le questioni ESG rilevanti per la nostra impresa?

• In che modo la direzione garantisce che il coinvolgimento degli stakeholder sia regolare, significativo ed efficace?

CULTURA AZIENDALE

• Qual è il tone at the top (clima etico generale promosso dal vertice aziendale) che abbiamo adottato e come valutiamo se stia avendo i risultati desiderati?

• In che modo possiamo garantire coerenza tra il tone at the top e quello al livello intermedio?

• In che modo la direzione promuove una cultura che incoraggia la considerazione dell’ESG come parte delle decisioni aziendali quotidiane nell’ambito dei vari dipartimenti e tra gli stessi?

• Le nostre procedure di assunzione, fidelizzazione, assegnazione di premi e formazione sono in linea con la cultura auspicata?

• In che modo possiamo mettere in discussione i profili usuali quando dobbiamo selezionare e assumere CEO/CFO? Quali altre qualità, valori, etica, convinzioni e competenze stiamo ricercando oltre alle competenze tradizionali? Questo potrebbe includere, ad esempio, competenze sui temi ESG, una comprovata esperienza in materia di sostenibilità, ecc.

• Dobbiamo far conoscere la cultura dell’organizzazione ai nostri stakeholder esterni e, in caso affermativo, in che modo?

ALLINEAMENTO SCOPI, STRATEGIA E CULTURA AZIENDALE

• Tutti i membri del consiglio di amministrazione hanno la stessa comprensione di vision, mission, purpose, valori e strategia dell’impresa?

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• Come possiamo garantire che le diverse funzioni all’interno dell’organizzazione abbiano un senso condiviso delle finalità dell’impresa e facciano propri i nostri valori?

• Come possiamo garantire che i diversi reparti e funzioni comprendano i rispettivi ruoli nel raggiungimento degli obiettivi strategici di sostenibilità dell’impresa?

• In qualità di membri del consiglio di amministrazione, come possiamo entrare in contatto più stretto con l’organizzazione in modo da sviluppare una maggiore condivisione della cultura dell’impresa, andando oltre i resoconti dell’esecutivo e della direzione? Ciò può includere, ad esempio, visite all’impresa, interazione con i lavoratori sul campo, ecc.

ALLINEAMENTO REMUNERAZIONE/PERFORMANCE

• I nostri sistemi remunerativi e i relativi incentivi sono in linea con i nostri obiettivi, valori, finalità e propensione al rischio legati agli ESG?

• Con quali modalità abbiamo messo in relazione le retribuzioni dell’alta dirigenza con la performance ESG?

• Dobbiamo richiedere una valutazione indipendente in merito alla definizione di obiettivi, KPI e metriche di performance ESG nei sistemi di remunerazione dei dirigenti della nostra azienda?

RUOLO DEI VERTICI DELLA DIREZIONE

• In che modo possiamo garantire che i ruoli, le responsabilità e le competenze in materia di sostenibilità a livello di vertici della direzione siano chiaramente definiti, comunicati e trasparenti?

• Che ruolo avrà il nostro CFO/CSO nella rendicontazione di sostenibilità? Come sarà coordinato questo ruolo con le altre funzioni aziendali coinvolte?

• Abbiamo stabilito chiare aspettative in merito alle informazioni sulla sostenibilità che abbiamo bisogno di ricevere dalla direzione?

• Le informazioni sulla sostenibilità che riceviamo dalla direzione sono adeguate, sufficienti e chiare per supportare il nostro processo decisionale?

• Mettiamo in discussione in modo coerente e costruttivo le informazioni fornite dalla direzione?

APPROCCIO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO

• I fattori ESG sono considerati nell’ambito delle attuali categorie di rischio o nel registro dei rischi dell’organizzazione, ad esempio strategici, operativi, di credito, politici, ecc.

• In che modo la direzione può essere sicura di utilizzare i giusti KPI/KRI per valutare i rischi ESG? Ne effettua un regolare riesame?

• Abbiamo identificato potenziali rischi di green o social washing? Quali meccanismi abbiamo messo in atto per prevenirli?

• Quali rischi e responsabilità potrebbero derivare dall’impatto della nostra impresa sulla società e sull’ambiente? Ad esempio, tale circostanza potrebbe concretizzarsi attraverso il costo del carbonio, le multe, l’allontanamento della clientela a causa delle attività inquinanti dell’impresa o i danni alla sua reputazione.

• Quale potrebbe essere la potenziale esposizione finanziaria delle attività e passività della nostra impresa rispetto agli impatti ESG negativi, ad esempio a seguito di un evento climatico? L’impresa dispone dei sistemi e delle competenze necessarie per valutarla?

• Quali interventi correttivi dobbiamo porre in essere per tutelare i nostri beni dall’esposizione a tali rischi, ad esempio stipulando un’assicurazione, riducendo le operazioni o modificando il nostro mix energetico? Alcuni rischi ESG possono divenire non assicurabili? Prossimi

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passi verso la governance della sostenibilità

CONTROLLO PERIODICO DELLE METRICHE ESG

• In che modo la direzione garantisce che i controlli interni per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità siano complessivamente integrati nella governance, nella compliance, nella misurazione delle performance e nei sistemi di rendicontazione aziendale?

• In che modo i fattori ESG sono integrati nell’Enterprise Risk Management (ERM) e nel ciclo di controllo periodico? Il nostro processo ERM è adatto a identificare, valutare e monitorare le questioni ESG rilevanti?

• In che modo la direzione garantisce che i controlli stiano identificando i rischi effettivi?

• I controlli interni per la sostenibilità sono regolarmente riesaminati e aggiornati?

• L’ambiente di controllo per la produzione di metriche e obiettivi di sostenibilità è forte tanto quanto il sistema di controllo per le metriche, gli obiettivi e le relazioni di tipo finanziario? In che modo possiamo “misurare” o definire tale aspetto?

Informazioni, disclosure e assurance sulla sostenibilità

RACCOLTA DEI DATI

• Quali sistemi, comprese le soluzioni digitali, la direzione sta mettendo in atto per essere certa di raccogliere, analizzare e misurare i dati rilevanti? Includendo i dati di cui abbiamo bisogno ma che attualmente non vengono raccolti dai sistemi esistenti.

• Chi è responsabile della raccolta dei dati?

• In che modo la direzione garantisce l’attendibilità dei dati e quali controlli effettua su di essi?

• La direzione si sta adoperando per avere un unico Master Data Set, che aggreghi tutti i dati rilevanti/materiali necessari quale base per rendicontare agli stakeholder rilevanti?

• La direzione si avvale di esperti esterni per verificare la completezza e l’accuratezza delle informazioni?

FONTI DI DATI

• Quali sono i dati relativi agli ESG di cui l’impresa già dispone e in che modo la direzione intende svilupparli?

• In che modo la direzione utilizza i suggerimenti raccolti coinvolgendo stakeholder e terze parti?

• La direzione ha esplorato le possibilità di trovare sinergie e unire le forze con associazioni di settore o altre imprese con analoghe esigenze informative?

• Se le informazioni relative alla rendicontazione di sostenibilità si basano su contributi di soggetti terzi, come può la direzione garantirne l’attendibilità?

• La direzione ha tenuto conto delle potenziali discrepanze tra le nostre informazioni sulla sostenibilità e le informazioni ESG delle agenzie di rating sulla nostra impresa o le percezioni di media e dipendenti?

• Ci sono eventuali altre fonti di cui dobbiamo tenere conto per raccogliere informazioni?

SOLIDITÀ DELLE INFORMAZIONI COMUNICATE

• Chi è responsabile della rendicontazione di sostenibilità? Data l’interconnessione tra informazioni finanziarie e di sostenibilità, cosa implica questo per le responsabilità del CFO?

• Stiamo utilizzando ipotesi e stime uguali/coerenti per la rendicontazione finanziaria e di sostenibilità?

• In che modo la direzione ha determinato l’arco temporale di “breve/medio/lungo periodo”? Ha accertato che questi siano integrati nei nostri sistemi e politiche interni?

• In che modo la direzione garantisce l’efficacia del controllo interno sulla rendicontazione di

• sostenibilità? Esistono punti di debolezza e cosa si sta facendo per risolverli?

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MATERIALITÀ

• In che modo la nostra impresa si sta preparando alla valutazione e alla rendicontazione della “doppia materialità”? Stiamo attingendo alle competenze dei risk manager e dei revisori interni?

• La determinazione della materialità della nostra impresa viene riesaminata periodicamente ed è un processo dinamico?

• In che modo sollecitiamo la direzione affinché garantisca che tutte le informazioni materiali per la nostra impresa siano divulgate? Chi è responsabile dei controlli sulla completezza delle informazioni materiali?

• In che modo la direzione effettua le valutazioni di materialità nella catena del valore?

• Gli impatti materiali della sostenibilità sull’impresa, ad esempio quelli legati al clima, sono incorporati nel bilancio?

RUOLO DELL’INTERNAL AUDIT

• Il nostro dipartimento di internal audit è coinvolto nella trasformazione ESG dell’impresa e in che modo? Utilizziamo abbastanza a nostro beneficio i suoi suggerimenti e pareri?

• Abbiamo chiesto al nostro dipartimento di internal audit di valutare i cambiamenti nella cultura aziendale al fine di garantire che gli ESG siano incorporati in tutta l’organizzazione?

• Il nostro dipartimento di internal audit incorpora i fattori ESG nella propria valutazione del rischio e piano di revisione?

• In che modo l’internal audit collabora con i team ESG interni al fine di garantire che i rischi derivanti dai fattori ESG siano gestiti e segnalati in modo corretto?

• Il dipartimento di internal audit è sufficientemente qualificato per valutare i rischi e i controlli interni legati alle questioni ESG?

• Ci siamo confrontati con il dipartimento di internal audit sulle modalità con cui identifica i rischi di greenwashing e ce li comunica?

• Tutti i prestatori di servizi di assurance (interni ed esterni) coordinano il proprio lavoro, non tralasciando alcun rischio, e verificano che siano in atto controlli adeguati e che non vi siano lacune significative?

• In che modo intendiamo comprovare le relazioni di ciascun prestatore di servizi di assurance? Comprendiamo le discrepanze segnalate?

ASSURANCE (DAL 2025)

• Quali criteri noi (o il collegio sindacale) utilizziamo per scegliere il prestatore di servizi di assurance sull’informativa di sostenibilità?

• In che modo viene valutata e garantita l’indipendenza del prestatore di servizi di assurance?

• In che misura il prestatore di servizi di assurance comprende l’attività e il settore in cui operiamo?

• Il prestatore esterno di servizi di assurance è sufficientemente esperto in materia di sostenibilità? Ad esempio, qualifiche, esperienza, strategia ESG, ecc.

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Prossimi passi verso la governance della sostenibilità

GRI 102: Informativa generale

GRI 102: Informativa generale

GRI 102: Informativa generale

GRI 102: Informativa generale

GRI 102: Informativa generale

Informativa generale

102-1 Nome dell’organizzazione

102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi

102-3 Luogo della sede principale

102-4 Luogo delle attività

102-5 Proprietà e forma giuridica

102-6 Mercati serviti

102-7 Dimensione dell’organizzazione

102-8 Informazioni sui dipendenti e altri lavoratori

102-9 Catena di fornitura

ACI Informatica S.p.A.

Capitolo 2 – Il capitale intellettuale

ACI INFORMATICA ha sede legale in via Via Fiume delle Perle 24, 00144, Roma

ACI INFORMATICA opera in Italia

ACI INFORMATICA è una Società in housing di ACI

Capitolo 2 – Il capitale intellettuale

Capitolo 7 – Il capitale umano

Capitolo 7 – Il capitale umano

Capitolo 6 – Il capitale sociale e relazionale

102-10 Modifiche significative all’organizzazione Non si sono registrate variazioni significative e alla sua catena di fornitura nella catena di fornitura

102-11 Principio di precauzione

102-12 Iniziative esterne

102-13 Adesione ad associazioni

Strategia

ACI Informatica nella valutazione e nella gestione dei rischi connaturati alle proprie attività, adotta un approccio prudenziale.

Attualmente ACI Informatica non ha sottoscritto rapporti esterni in tema di sostenibilità

Attualmente ACI Informatica aderisce a Unione Industriali e Assonime

102-14 Dichiarazione di un alto dirigente Lettera agli stakeholder

Etica e integrità

102-16 Valori, principi, standard §Mission al capitolo 2 – Il capitale intellettuale e norme di comportamento

Coinvolgimento degli stakeholder

102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder

§ Relazioni con gli stakeholder al capitolo 6

– Il capitale sociale e relazionale

102-41 Accordi di contrattazione collettiva Tutti i dipendenti sono coperti da accordi di contrattazione collettiva

102-42 Individuazione e selezione degli stakeholder

102-43 Modalità di coinvolgimento degli stakeholder

§ Relazioni con gli stakeholder al capitolo 6

– Il capitale sociale e relazionale

§ Relazioni con gli stakeholder al capitolo 6

– Il capitale sociale e relazionale

102-44 Temi e criticità chiave sollevati § Relazioni con gli stakeholder al capitolo 6

Pratiche di rendicontazione

102-45 Soggetti inclusi nel Report

– Il capitale sociale e relazionale

§ Introduzione e nota metodologica

102-46 Definizione del contenuto del report § Introduzione e nota metodologica e perimetri dei temi

102-47 Elenco dei temi materiali

102-48 Revisione delle informazioni

102-49 Modifiche nella rendicontazione

102-50 Periodo di rendicontazione

102-51 Data del report più recente

§ Introduzione e nota metodologica

Gli eventuali re-statement e riclassifiche sono di volta in volta indicate all’interno del presente documento.

Gli eventuali re-statement e riclassifiche sono di volta in volta indicate all’interno del presente documento

31 Dicembre 2023

Bilancio di sostenibilità 2023

102-52 Periodicità di rendicontazione Annuale

102-53 Contatti per richiedere informazioni benvenuto@informatica.aci.it riguardanti il report

102-54 Dichiarazione sulla rendicontazione § Introduzione e nota metodologica in conformità ai GRI Standards

102-55 Indice dei contenuti GRI

§GRI Content Index

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GRI CONTENT INDEX Bilancio 2023 _Indice GRI

102-56 Assurance esterna

Modalità di gestione

Il Report di sostenibilità 2023 non è stato sottoposto ad assurance esterna

Capitolo 2 – Il capitale intellettuale; 103-1 Spiegazione del tema materiale e del relativo Analisi di materialità perimetro

Capitolo 7 - Il capitale umano; 103-2 La modalità di gestione e le sue componenti Capitolo 2 – Il capitale intellettuale; Capitolo 7 - Il capitale umano; Capitolo 5 – Il capitale naturale;

Capitolo 5 – Il capitale naturale; Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale e digitale

Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale 103-3 Valutazione delle modalità di gestione e digitale

Anti-corruzione

GRI 205: Anticorruzione 205-3 Episodi di corruzione accertati

Nel corso del 2023 non sono stati rilevati e azioni intraprese episodi di corruzione

Efficientamento energetico e impatto ambientale

GRI 302: Energia

302-4 Riduzione del consumo di energia Capitolo 5 – Il capitale naturale

GRI 305: Emissioni 305-5 Riduzione delle emissioni di GHG Capitolo 5 – Il capitale naturale

GRI 404: Formazione e istruzione

GRI 418: Privacy dei clienti

GRI 103: Modalità di gestione

GRI 103: Modalità di gestione

GRI 103: Modalità di gestione

Formazione, competenze e sviluppo professionale

404-1 Ore medie di formazione annua per dipendente Capitolo 7 – Il capitale umano

404-2 Programmi di aggiornamento delle competenze Capitolo 7 – Il capitale umano dei dipendenti e programmi di assistenza alla transizione

404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono Capitolo 7 – Il capitale umano una valutazione periodica delle performance e dello sviluppo professionale

Tutela della privacy dei dati clienti/utenti

418-1 Denunce comprovate riguardanti le violazioni Nel corso del 2023 non sono stati rilevati episodi della privacy dei clienti e perdita di dati dei clienti di perdita dei dati dei clienti/utenti

Digitalizzazione

103-1 Spiegazione del tema materiale Analisi di materialità e del relativo perimetro

103-2 La modalità di gestione e le sue componenti Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale e digitale

103-3 Valutazione delle modalità di gestione Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale e digitale

Innovazione e tecnologia

103-1 Spiegazione del tema materiale Analisi di materialità e del relativo perimetro

103-2 La modalità di gestione e le sue componenti Capitolo 5 – Il capitale infrastrutturale e digitale

103-3 Valutazione delle modalità di gestione Capitolo 5 – Il capitale infrastrutturale e digitale

Cybersecurity e sicurezza dei dati

103-1 Spiegazione del tema materiale Analisi di materialità e del relativo perimetro

103-2 La modalità di gestione e le sue componenti Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale e digitale

103-3 Valutazione delle modalità di gestione Capitolo 4 – Il capitale infrastrutturale e digitale

Qualità del servizio al cliente/utente

GRI 103: Modalità di gestione 103-1 Spiegazione del tema materiale Analisi di materialità e del relativo perimetro

103-2 La modalità di gestione e le sue componenti Capitolo 6 – Il capitale sociale e relazionale

103-3 Valutazione delle modalità di gestione Capitolo 6 – Il capitale sociale e relazionale

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