1 minute read

Come è cambiato l’esame della patente

Oggi, dopo il Covid, per la teoria sono previste 30 domande a cui il candidato deve rispondere vero o falso: sono consentiti al massimo 3 errori. Per gli stranieri è possibile richiedere di effettuare i test in francese o tedesco. I problemi legati al raddoppio dei tempi di attesa: a Vicenza si va oltre gli otto mesi

■ Alzi la mano chi non ricorda il proprio esame per il conseguimento della patente.

Faccio l’insegnante/istruttore di scuola guida dal 1981 e ho visto cambiare gli esami in maniera radicale. Quarant’anni fa il test teorico comprendeva 20 domande con tre risposte. Bisognava indovinare quella corretta. Si veniva bocciati se si commettevano più di tre errori, ma anche in caso di uno o due errori considerati gravi (tipo gli incroci), l’esaminatore aveva la facoltà di interrogare il candidato ed eventualmente ritenerlo non idoneo.

Erano i tempi in cui c’erano le tanto odiate domande “sul motore”.

Domande tipo:

-U- Alla velocità di 30 km/h, il motore gira più velocemente in prima o in quarta?

1) Il motore gira più velocemente in prima marcia

2) Il motore gira più velocemente in quarta marcia

3) Il motore gira alla stessa velocità nelle due marce

Ma sicuramente qualcuno ricorderà anche:

-V- Quanti fili sono collegati alla calotta dello spinterogeno?

1) Ce ne sono tanti quante sono le valvole più uno.

2) Ce ne sono sempre cinque.

3) Ce ne sono tanti quante sono le candele più uno.

Oppure:

-Z- Quale dei seguenti organi fanno parte dei meccanismi dello sterzo?

1) Volano, corona dentata, albero della distribuzione.

2) Piantone, vite senza fine, settore dentato.

3) Frizione, coppia conica, differenziale.

Confessatelo, alcune di queste domande vi metterebbero in crisi anche oggi. E poi c’era la prova di guida. Quarant’anni fa l’esame era molto diverso, durava al massimo una decina di minuti. Qualche svolta, nessuna manovra di par-

This article is from: