MENSILE/MONATSMAGAZIN | ANNO 19. JAHRGANG NR. 08 | APRILE / APRIL 2025
MENSILE/MONATSMAGAZIN | ANNO 20. JAHRGANG NR. 02 | OTTOBRE / OKTOBER 2025
kofler, adamonis & pyyhtiä
preziose esperienze in nazionale länderspiel-ehre für drei fcs-profis
flutura maloku
ritorno dal baratro rückkehr nach der dunkelheit
In campo per una stagione da protagoniste Auf dem Weg zu einer erfolgreichen Saison
SIMONE TRONCHIN
“Punto a migliorare, giorno dopo giorno”
NICOLA PIETRANGELI
RICCARDO BOCCHINI
Da 30 anni accanto a mister Castori
„Mein Anspruch ist es, mich jeden Tag zu verbessern“
“IMPEGNO E DETERMINAZIONE“ „ EINSATZ UND ENTSCHLOSSENHEIT“
Seit 30 Jahren an der Seite von Mister Castori
BACHER & SCAVONE
Un gradito ritorno per due
Eine gern gesehene doppelte Rückkehr
MAGLIA AWAY, ICONICA E AUTOCTONA
La casacca da trasferta, progettata in stretta collaborazione con il fornitore Erreà, rappresenta una novità assoluta e senza precedenti nel design, capace di mostrare al tempo stesso un forte legame con il territorio, con accostamenti preziosi e marcati, come mai prima d’ora. Si tratta di una casacca iconica e autoctona, pensata e realizzata con i colori che catturano, al tramonto, i raggi dorati del sole sulle cime altoatesine.
DAS AUSWARTSTRIKOT 25-26 : BERGFARBEN IM ABENDLICHT
Das neue Ausweichshirt für die Saison 2025/26, entworfen in enger Zusammenarbeit mit dem Ausrüster Erreà, verkörpert eine bisher nie dagewesene Neuheit im Design und zeigt zugleich eine Verbundenheit mit unserem Land, wie sie ein Trikot nur selten zuvor ausgedrückt hat. Das Spielerdress kombiniert Anthrazit mit unterschiedlichen Brauntönen, die in einem harmonischen Verlauf von unten nach oben heller werden. Diese Zusammensetzung erinnert unmittelbar an die majestätischen Südtiroler Berge, die im Abendlicht die letzten Strahlen der Sonne einfangen.
INHALT | INDICE
08 IN PRIMO PIANO – nuova stagione nel segno della continuità con nuovi innesti e chiari ambizionI IM FOKUS – FCS Women gehen in neue Saison: Im Zeichen der Kontinuität, mit neuen Verstärkungen & klaren Ambitionen
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PRIMA SQUADRA – Simone Tronchin: “Punto a migliorare giorno dopo giorno” PROFIMANNSCHAFT – Simone Tronchin: „Mein Anspruch ist es, mich jeden Tag zu verbessern“
PRIMA SQUADRA – Riccardo Bocchini, da 30 anni al fianco di mister Castori PROFIMANNSCHAFT – Riccardo Bocchini, seit 30 Jahren an der Seite von Mister Castori
IMPEGNI INTERNAZIONALI – Kofler e Adamonis convocati in nazionale INTERNATIONALE EINSÄTZE – Kofler und Adamonis im Dienst ihrer Nationalmannschaften
36 TRANSFERMARKT – Davide Mancini completa gli arrivi TRANSFERMARKT – Davide Mancini, das letzte Puzzlestück im FCS-Kader
38 FOTOGALLERY – Due chiari successi e uno stop in casa FOTOGALERIE – Zwei Heimsiege, ein Unentschieden und eine Niederlage
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LE AVVERSARIE AL DRUSO – Empoli e Cesena DIE GEGNER IM DRUSUS-STADION – Empoli und Cesena
LA PRESENTAZIONE – La nuova maglia away con i colori delle montagne al tramonto PRÄSENTATION – Bergfarben im Abendlicht: Das Auswärtstrikot 2025/2026
PARTNERSHIP – FCS e Luis Trenker, nuovo look e anniversario condiviso PARTNERSCHAFT – FCS und Luis Trenker: Ein neuer Look zum gemeinsamen Jubiläum
L ’ EVENTO – Inaugurato il Fanstore allo Stadio Druso VERANSTALTUNG – Feierliche Eröffnung des Fanstores im Drusus-Stadion
L’INIZIATIVA FORMATIVA – Visite di classe: le scuole alla scoperta dell’FCS BILDUNGSINITIATIVEN – Vom Spielfeld ins Klassenzimmer: Das FCS-Bildungsprogramm
68 GIOVANILI – Bacher e Scavone, un gradito ritorno per due JUGENDSEKTOR – Bacher und Scavone: Eine gern gesehene doppelte Rückkehr
78 KIDS CLUB – L’iniziativa per il 30° anniversario del club KIDS CLUB – Die Initiative zum 30-jährigen Jubiläum des Vereins
80 WHITEREDNEWS – Notizie in pillole WHITEREDNEWS – Kurz und knackig
FC SÜDTIROL WOMEN, NUOVA STAGIONE
nel segno della continuità, con nuovi innesti e chiare ambizioni
La formazione maggiore, guidata da mister Marco Castellaneta, ha mantenuto in larga parte l’organico dello scorso anno, con qualche inserimento di spessore per puntare a un campionato di Serie C da protagonista. Le squadre giovanili Under 19, 17, 15 e 12 si pongono come obiettivo la crescita delle ragazze, proseguendo la linea tracciata nelle passate stagioni, che ha portato alla conquista di importanti risultati
La nuova stagione della prima squadra dell’FC Südtirol Women ha preso il via nel segno della continuità, ma anche con nuovi innesti di valore e con ambizioni chiare da coltivare nel campionato di Serie C.
Alla guida tecnica è stato confermato mister Marco Castellaneta, affiancato da Marco Maraner e dal tandem composto da Vincenzo ed Enrico Callea, incaricati della preparazione delle portiere. La preparazione atletica sarà curata dall’ex atleta olimpica Gaia Vuerich, con la consulenza esterna dello studio di Nicolò Varesco, che coordinerà anche la programmazione atletica del settore giovanile femminile. A completare lo staff tecnico e medico figurano Lena Messner, già protagonista in campo con la maglia biancorossa, ora nelle vesti di team manager, e il dottor Giuliano Piccoliori, medico sociale della squadra.
GLI OBIETTIVI
La stagione si presenta affascinante e impegnativa. L’obiettivo dichiarato è quello di conquistare l’accesso ai playoff promozione per la Serie B, traguardo riservato soltanto alle prime due classificate di ciascun girone. Un percorso complesso, reso ancor più sti-
molante dal livello delle avversarie. Nel girone delle biancorosse, la squadra che si presenta come la principale candidata al titolo è la Pro Palazzolo, fresca vincitrice del campionato di Eccellenza lombarda e protagonista di una campagna acquisti di valore, con il chiaro intento di centrare il doppio salto di categoria. A competere per le posizioni di vertice ci saranno anche Orobica Bergamo (retrocessa dalla Serie B), Trento Academy, Venezia, oltre alle biancorosse.
LA ROSA
La rosa a disposizione di mister Marco Castellaneta è rimasta pressoché identica a quella della passata stagione, a testimonianza della solidità del gruppo. Le novità più rilevanti sono rappresentate da Maya Antolini, proveniente dall’Isera, e da Valentina Quadrio, cresciuta calcisticamente nel settore giovanile dell’FC Südtirol e tornata in biancorosso dopo le esperienze nella capitale, prima con la Roma e poi con la Lazio. Dal vivaio biancorosso, e in particolare dalla formazione Juniores vicecampione d’Italia, sono state promosse in prima squadra le giovani Jana Zipperle, Theresa Maria Nigg, Sofia Moio e Isabel Mittermair, pronte a mettersi in luce nella nuova categoria.
Marco Insam (a sinistra) e Marco Maraner, rispettivamente responsabile organizzativo e responsabile tecnico dell’FCS Women
LA ROSA / DER KADER 25-26
PORTIERI / TORHÜTERINNEN
SONJA GRAUS 07/03/2000 • Vipiteno/Sterzing
CLARA HOLZER 06/01/2004 • Vipiteno/Sterzing
COSTANZA NICOLA 30/03/1998 • Gorizia
DIFENSORI / VERTEIDIGERINNEN
MANUELA LADSTÄTTER 28/04/1999 • Brunico/Bruneck
THERESA MARIA NIGG 01/10/2007 • Merano/Meran
FLUTURA MALOKU 27/01/2001 • Vipiteno/Sterzing
GRETA OBERHUBER 02/02/2002 • Bressanone/Brixen
ISABEL MITTERMAIR 04/11/2005 • Bolzano/Bozen
NICOLE RUABEN 21/01/1999 • Trento/Trient
SOFIA MOIO 24/03/2005 • Bolzano/Bozen
LAURA TSCHÖLL 22/04/2004 • Bolzano/Bozen
CENTROCAMPISTE / MITTELFELDSPIELERINNEN
ANTOLINI 07/11/2002 • Trento/Trient
ATTACCANTI / STÜRMERINNEN
STAFF TECNICO/TECHNISCHER STAB
PREPARAZIONE
Il percorso verso la nuova stagione è iniziato il 5 agosto con una fase di pre-preparazione, seguita dal via ufficiale degli allenamenti il 26 agosto. Nel corso della preparazione sono state disputate due amichevoli di prestigio: la prima l’8 agosto a Ronzone contro la prima squadra del Parma (7-0 per le ducali), la seconda il 7 settembre a Maso Ronco contro la Primavera del Sassuolo (2-1 per le emiliane). Due test di alto livello che hanno consentito di misurare il grado di crescita e di amalgama del gruppo.
COPPA ITALIA
Sorteggiate nel Girone 12, uno dei sedici previsti dal tabellone, le biancorosse inseguono l’accesso agli ottavi di finale, riservato alle sole vincitrici dei gironi. Le avversarie sono Trento Academy e Azzurra San Bartolomeo. L’esordio, domenica 21 settembre, ha regalato emozioni e soddisfazione nella suggestiva cornice dello Stadio Briamasco di Trento. L’FC Südtirol ha superato il Trento Academy per 2-1 grazie alle reti di Santin e Stockner (di Fuganti su rigore, nel finale, la marcatura per le padrone di casa). Nella seconda giornata, l‘Azzurra San Bartolomeo si è imposta per 4 a 3 contro la Trento Academy. Il confronto diretto tra le biancorosse e l’Azzurra è fissato per domenica 5 ottobre a Maso Ronco. Domenica 12 ottobre scatterà il campionato di Serie C, con la prima sfida ufficiale tra le mura amiche contro le Dolomiti Bellunesi. Si tratta del debutto in una stagione che si annuncia intensa, ricca di impegni e di aspettative.
UNDER 19
La formazione Under 19 è guidata da Costanza Nicola, che dopo diversi anni di esperienza con la Spal ha deciso di sposare con entusiasmo il progetto dell’FC Südtirol. Da calciatrice ha collezionato presenze in Serie A con Tavagnacco e Pordenone. Al suo fianco lavorano Marco Insam e Niccolò Berardo, impegnati a sostenere la crescita tecnica e caratteriale delle ragazze. Le biancorosse sono inserite nel Girone A del Triveneto, composto da dieci squadre. Le prime due classificate accederanno ai playoff contro le migliori formazioni del Girone B; la vincente potrà poi proseguire verso la fase nazionale. L’obiettivo della squadra è ambizioso: ripetere lo straordinario percorso della scorsa stagione, culminato nella finale nazionale persa di misura contro la Roma Calcio Femminile.
UNDER 17
L’Under 17 prosegue il percorso intrapreso nella scorsa stagione dall’Under 15, quando mister Gianfranco Perosa aveva condotto la squadra tra le otto migliori formazioni d’Italia. Il tecnico conserva gran parte del gruppo, supportato da Nicole Ruaben e Lucia Insam, per proseguire il lavoro di crescita tecnica e sportiva delle giovani atlete. Quest’anno la prima fase del campionato è limitata al Trentino-Alto Adige, con un minicampionato a sei squadre comprendente Brixen, Gargazzone, Trento Academy, Isera e Riva del Garda. La vincente accederà ai playoff con Veneto e Friuli, che assegneranno il pass per la fase nazionale.
Due anni fa, nella stagione 2023-2024, le biancorosse avevano dominato i playoff con Veneto e Friuli, dimostrando grande solidità e carattere. Tuttavia, la qualificazione alla fase nazionale era stata impedita dai playoff lombardi: la squadra fu eliminata per differenza reti dalla Cremonese.
UNDER 15
L’Under 15 è affidata a mister Massimiliano Salvi, tecnico ormai al terzo anno nel settore giovanile biancorosso. Lo supportano Carlo Arienti e Enrico Callea. La prima fase del campionato si svolge con le squadre del Trentino-Alto Adige, divise in due gironi; le vincenti accederanno ai playoff con le migliori formazioni di Veneto e Friuli, con l’obiettivo finale di approdare alla fase nazionale. La squadra, da tre anni, è assoluta protagonista nel Triveneto e si è sempre qualificata alla fase nazionale. Lo scorso anno, le biancorosse hanno raggiunto i quarti di finale tra le prime otto squadre d’Italia, cedendo solo alla Juventus in un confronto molto combattuto.
UNDER 12
Dopo un anno di esperienza all’estero, fanno il loro ritorno nello staff Fortunato Manti come allenatore e Dioniso Palazzini come collaboratore. La coordinatrice dell’attività di base sarà Costanza Nicola, supervisore del percorso formativo delle piccole calciatrici. Le giovani biancorosse parteciperanno a più competizioni: il campionato Pulcini con squadre maschili, il Torneo delle Debuttanti e il Torneo Nazionale Under 12 (ex Danone Cup), per consolidare tecnica, agonismo e passione fin dalle prime esperienze sul campo.
Im Zeichen der Kontinuität, mit neuen Verstärkungen und klaren Ambitionen
Die erste Mannschaft unter der Leitung von Mister Marco Castellaneta hat den Kader aus der vergangenen Saison zum Großteil zusammengehalten und durch einige gezielte Neuzugänge ergänzt, um die Serie C als Protagonisten anzugehen. Die Nachwuchsteams der Kategorien U19, U17, U15 & U12 verfolgen hingegen das Ziel, die sportliche wie persönliche Entwicklung der Mädchen weiter zu fördern – ganz im Sinne der eingeschlagenen Linie der letzten Jahre, die bereits zu bedeutsamen Erfolgen geführt hat
Die neue Saison der ersten Mannschaft der FCS Women hat im Zeichen der Kontinuität begonnen – zugleich aber auch mit wertvollen Neuzugängen und klaren Ambitionen für die Serie C. Mister Marco Castellaneta wurde auf der Trainerbank bestätigt, unterstützt von Co-Trainer Marco Maraner sowie dem Duo Vincenzo & Enrico Callea, die für das Torwarttraining verantwortlich sind. Den Athletikteil übernimmt die ehemalige Olympiateilnehmerin Gaia Vuerich, mit externer Beratung durch das Studio von Nicolò Varesco, welches zugleich auch die athletischen Programme des gesamten Damen-Jugendsektors koordiniert. Der Stab wird durch Lena Messner, die als Spielerin zuvor im Trikot der Weißroten agierte und nun die Rolle der Team-Managerin innehat, sowie durch den Mannschaftsarzt Dr. Giuliano Piccoliori vervollständigt.
DIE ZIELE
Die neue Saison verspricht, faszinierend wie herausfordernd zu werden. Das angestrebte Ziel lautet, die Teilnahme an den Aufstiegs-Playoffs für den Sprung in die Serie B zu erreichen – ein Unterfangen, das nur den jeweils zwei bestplatzierten Teams eines jeden Kreises vorbehalten ist. Ein bereits an sich schwieriger Weg, der durch die Qualität der Gegner noch einmal spannender wird. Im Kreis der Weißroten gilt Pro Palazzolo als Hauptanwärter auf den Titel: Der frischgebackene Meister der lombardischen Oberliga hat sich durch eine namhafte Transferkampagne erneut bedeutsam verstärkt – mit dem klaren Ziel, den Durchmarsch in die zweithöchste Spielklasse zu schaffen. Um
die Spitzenpositionen werden außerdem u. a. Serie B-Absteiger Orobica Bergamo, Trento Academy und Venezia sowie auch die Weißroten selbst mitkämpfen.
DER KADER
Der Kader, der Mister Marco Castellaneta zur Verfügung steht, ist nahezu identisch zu jenem der vergangenen Spielzeit – ein Zeichen für die Geschlossenheit der Mannschaft. Darüber hinaus stellen vor allem Maya Antolini und Valentina Quadrio wertvolle Neuzugänge dar: Erstere kommt von Isera, während Letztere ihre fußballerische Ausbildung im Jugendsektor des FCS genossen hat und nun nach Stationen in der Hauptstadt – zuerst bei Roma und anschließend bei Lazio – wie-
der zu den Weißroten zurückkehrt. Aus der eigenen Talentschmiede, insbesondere aus der Juniorinnen-Mannschaft, die vor wenigen Monaten das Finale der Italienmeisterschaft erreichte, wurden Jana Zipperle, Theresa Maria Nigg, Sofia Moio und Isabel Mittermair in die erste Mannschaft hochgezogen. Auch sie sind bereit, sich in der Serie C zu beweisen.
DIE VORBEREITUNG
Der Weg in die neue Saison begann am 5. August mit einer Phase der „Vor“-Vorbereitung, ehe am 26. August offiziell das Mannschaftstraining startete. Im Laufe der Vorbereitung standen zwei prestigeträchtige Testspiele auf dem Programm: das erste am 8. August in Ronzone gegen
die erste Mannschaft von Parma (7:0 für die „Ducali“), das zweite hingegen am 7. September im FCS Center gegen das Primavera-Team von Sassuolo (2:1 für die „Emiliane“). Zwei hochklassige Aufeinandertreffen, die es ermöglichten, den Entwicklungsstand sowie das Zusammenspiel der Truppe zu prüfen.
ITALIENPOKAL & LIGA-AUFTAKT
Die FCS-Damen wurden in Kreis 12 –einem von insgesamt 16 Dreiergruppen – gelost und kämpfen dort um den Einzug ins Achtelfinale, welches ausschließlich den Gruppensiegerinnen vorbehalten ist. Die Gegnerinnen der Weißroten heißen Trento Academy und Azzurra San Bartolomeo. Das Auftaktspiel am Sonntag, den 21. September, bot große Emotionen wie auch Zufriedenheit: In der prächtigen Kulisse des „Stadio Briamasco“ von Trient konnten sich die FCS Women gegen Trento Academy mit 2:1 durchsetzen.
Die Treffer erzielten Santin und Stockner (Fuganti konnte kurz vor Schluss per Elfmeter für die Gastgeberinnen verkür-
NOISTUDIO, ONE PARTNER, ENDLESS VISIBILITY
zen). Im zweiten Spiel der Gruppe setzte sich Azzurra San Bartolomeo mit 4 zu 3 gegen Trento Academy durch. Am Sonntag, den 5. Oktober kommt es im FCS Center in Rungg zum entscheidenden Duell zwischen den Weißroten und Azzurra. Eine Woche später, am 12. Oktober, startet schließlich die Serie C-Meisterschaft –zum Auftakt empfangen die Damen unter der Leitung von Mister Marco Castellaneta Dolomiti Bellunesi. Ein Debüt in eine Liga-Saison, die intensiv, fordernd und voller Erwartungen werden dürfte.
UNDER 19
Die U19-Formation wird in diesem Jahr von Costanza Nicola betreut, die nach mehreren Jahren Erfahrung bei der SPAL mit Begeisterung das Projekt des FC Südtirol angenommen hat. Als Spielerin konnte sie mit Tavagnacco und Pordenone Einsätze in der Serie A verbuchen. An ihrer Seite arbeiten Marco Insam und Niccolò Berardo. Die Weißroten treten in Kreis A des „Triveneto“ an, der aus zehn Teams besteht. Die beiden Erstplatzierten qualifizieren sich für die Playoffs gegen die besten Formationen von Kreis B, die Siegermannschaft der
Endrunde zieht schließlich in die nationale Phase um den „Scudetto“ ein. Das Ziel der Truppe ist ehrgeizig: den außergewöhnlichen Weg der vergangenen Saison zu wiederholen, der erst im nationalen Endspiel mit einer knappen Niederlage gegen Roma Calcio Femminile endete.
UNDER 17
Die U17 setzt jenen Weg fort, den sie in der U15 der vergangenen Saison eingeschlagen hat, als Trainer Gianfranco Perosa die Mannschaft unter die besten acht Teams Italiens führte. Der Übungsleiter behält den Großteil des Kaders zusammen und wird von Nicole Ruaben und Lucia Insam unterstützt, um die technische und sportliche Entwicklung der jungen Spielerinnen weiter voranzubringen. In dieser Spielzeit ist die erste Phase der Meisterschaft auf die Region Trentino-Südtirol beschränkt – mit einer Mini-Liga mit sechs Mannschaften: Brixen, Riva del Garda, Gargazon, Trento Academy und Isera sind die Gegner. Der Gruppensieger qualifiziert sich für die Playoffs mit den Regionen Venetien und Friaul-Julisch Venetien, in denen das Ticket für die nationale Phase verge-
V uoi ridurre i costi aziendali?
ben wird. Vor zwei Jahren, in der Saison 2023/24, hatten die Weißroten die überregionalen Playoffs dominiert und dabei große Stabilität und Charakter gezeigt. Der Einzug in Endphase um den „Scudetto“ blieb ihnen damals jedoch von den lombardischen Playoffs verwehrt – musste man nämlich wegen der Tordifferenz der Cremonese den Vortritt lassen.
UNDER 15
Die U15 wird in dieser Saison Mister Massimiliano Salvi anvertraut, der sich bereits im dritten Jahr im Jugendsektor der Weißroten engagiert. Ihm zur Seite stehen Carlo Arienti und Enrico Callea. Auch hier findet der erste Abschnitt der Meisterschaft mit Teams aus der Region statt, die in zwei Kreisen aufgeteilt wurden. Die beiden Gruppensieger qualifizieren sich für die überregionalen Playoffs mit den besten Mannschaften aus Venetien sowie dem Friaul – erneut mit dem Ziel, die nationale Endrunde zu erreichen. Die Formation der Weißroten zählt im „Triveneto“ seit drei Jahren zu den absoluten Protagonisten und konnte sich stets für die nationale Phase qualifizieren. In der vergange-
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Training im offiziellen Outfit der Profimannschaft
Training im offiziellen Outfit der Profimannschaft
Während der gesamten Campwoche trainieren die Teilnehmer in einem nachgebildeten Trikot der Profimannschaft des FC Südtirol.Dieses Set umfasst ein Replica-Trikot,passende Hosen und Stutzen. Darüber hinaus erhalten alle Teilnehmer eine Trinkflasche, einen Rucksack sowie einen FCS-Ball. Teilnehmer der Full Day Camps bekommen zusätzlich ein Freizeit-T-Shirt, das sie an ihre Camp-Erlebnisse erinnert.
Während der gesamten Campwoche trainieren die Teilnehmer in einem nachgebildeten Trikot der Profimannschaft des FC Südtirol.Dieses Set umfasst ein Replica-Trikot,passende Hosen und Stutzen. Darüber hinaus erhalten alle Teilnehmer eine Trinkflasche, einen Rucksack sowie einen FCS-Ball. Teilnehmer der Full Day Camps bekommen zusätzlich ein Freizeit-T-Shirt, das sie an ihre Camp-Erlebnisse erinnert.
Fussball und vielseitige Freizeitaktivitä ten
Fussball und vielseitige Freizeitaktivitä ten
Die Trainings sind auf die gezielte Verbesserung der technischen Fähigkeiten ausgerichtet und bieten allen Spielern, unabhängig von ihrem aktuellen Können, die Möglichkeit, sich weiterzuentwickeln. Die Alperia Junior Camps bieten aber nicht nur intensives und anspruchsvolles Fußballtraining auf professionellem Niveau, sondern auch zahlreiche Freizeitaktivitäten, die für Abwechslung und Spaß sorgen. Besuche auf Tennis- und Golfplätzen, Ausflüge ins Schwimmbad und andere spannende Gruppenaktivitäten runden das Programm ab und machen jede Campwoche zu einem unvergesslichen Erlebnis für alle Teilnehmer.
Die Trainings sind auf die gezielte Verbesserung der technischen Fähigkeiten ausgerichtet und bieten allen Spielern, unabhängig von ihrem aktuellen Können, die Möglichkeit, sich weiterzuentwickeln. Die Alperia Junior Camps bieten aber nicht nur intensives und anspruchsvolles Fußballtraining auf professionellem Niveau, sondern auch zahlreiche Freizeitaktivitäten, die für Abwechslung und Spaß sorgen. Besuche auf Tennis- und Golfplätzen, Ausflüge ins Schwimmbad und andere spannende Gruppenaktivitäten runden das Programm ab und machen jede Campwoche zu einem unvergesslichen Erlebnis für alle Teilnehmer.
Besondere Programme für Torhüter
Besondere Programme für Torhüter
nen Spielzeit erreichte sie das Viertelfinale um den Meistertitel und stand so unter den besten acht Teams Italiens, wo man sich erst nach einem hart umkämpften Duell Juventus Turin geschlagen geben musste.
Bei zahlreichen Camps wird zusätzlich ein spezielles Training für Torhüter angeboten. Ausgebildete Torwarttrainer begleiten die jungen Talente und helfen ihnen, ihre Fähigkeiten gezielt zu verbessern.
Bei zahlreichen Camps wird zusätzlich ein spezielles Training für Torhüter angeboten. Ausgebildete Torwarttrainer begleiten die jungen Talente und helfen ihnen, ihre Fähigkeiten gezielt zu verbessern.
UNDER 12
Nach einem Jahr Auslandserfahrung kehrt
Unvergessliche Begegnungen mit den Profis des FC S dtirol
Ein Höhepunkt der Alperia Junior Camps ist der Besuch der Profispieler des FC Südtirol. Die Kinder haben die Möglichkeit, ihre Idole hautnah zu erleben, mit ihnen Übungen durchzuführen, Autogramme zu erhalten und Erinnerungsfotos zu knipsen.
Ein Höhepunkt der Alperia Junior Camps ist der Besuch der Profispieler des FC Südtirol. Die Kinder haben die Möglichkeit, ihre Idole hautnah zu erleben, mit ihnen Übungen durchzuführen, Autogramme zu erhalten und Erinnerungsfotos zu knipsen.
Professionelle Trainer und soziale Wertevermittlung
Professionelle Trainer und soziale Wertevermittlung
Die Alperia Junior Camps setzen auf hochqualifizierte Trainer mit langjähriger Erfahrung im Jugendfußball. Neben der sportlichen Ausbildung wird großer Wert auf die Vermittlung von sozialen Werten wie Teamgeist, Respekt und Fairplay gelegt.
Die Alperia Junior Camps setzen auf hochqualifizierte Trainer mit langjähriger Erfahrung im Jugendfußball. Neben der sportlichen Ausbildung wird großer Wert auf die Vermittlung von sozialen Werten wie Teamgeist, Respekt und Fairplay gelegt.
Fortunato Manti als Trainer, mit Dioniso Palazzini als Assistent, ins Betreuerteam der FCS Women zurück.
Anmeldungen laufen
Anmeldungen laufen
Die Koordination der Basisarbeit übernimmt Costanza Nicola, die somit den Ausbildungsweg der jungen Spielerinnen betreut und beaufsichtigt. Die jungen Weißroten nehmen an mehreren Wett-
„Wo die Liebe den Tisch deckt, schmeckt das Essen am besten.
„Wo die Liebe den Tisch deckt, schmeckt das Essen am besten.“
Die Anmeldungen zu den Sommer-Camps des AFC Südtirol sind bereits in vollem Gange. Alle Informationen zu den Camps und den Anmeldemöglichkeiten stehen auf der Website camp.fc-suedtirol.com zur Verfügung.
Die Anmeldungen zu den Sommer-Camps des AFC Südtirol sind bereits in vollem Gange. Alle Informationen zu den Camps und den Anmeldemöglichkeiten stehen auf der Website camp.fc-suedtirol.com zur Verfügung.
bewerben teil: der Pulcini-Meisterschaft gegen Buben-Mannschaften, dem „Torneo delle Debutanti“ und dem nationalen U12-Turnier (ehemals der Danone Cup). Ziel ist es – schon von den ersten Erfahrungen auf dem grünen Rasen an – Technik, Wettkampfserfahrung und Leidenschaft zu fördern.
SIMONE TRONCHIN
“PUNTO
A MIGLIORARE, GIORNO DOPO GIORNO”
Il ventiduenne centrocampista trevigiano racconta la sua storia: dai primi calci nella società del paese, l’Asd Altivole Maser, alla crescita nelle giovanili del Montebelluna, dalla maturazione a Vicenza con la prima fugace apparizione in Serie B, alla preziosa esperienza in Serie C con la Virtus Verona, per poi tornare ai biancorossi berici per sfiorare sul campo la Serie B, assaporata poi l’anno dopo a Cittadella, prima di approdare all’FCS
Simone Tronchin, 22 anni (23 il prossimo 17 ottobre), è nato e cresciuto a Caselle, frazione del Comune di Altivole, a meno di venti chilometri da Bassano del Grappa, a poco più di venti dal capoluogo di provincia, Treviso. Un paese di epoca romana, di piccole case poste sotto la protezione di San Michele Arcangelo. I primi calci al pallone li sferra nel suo paese.
“Ho iniziato a giocare a calcio a sette anni, nelle giovanili della squadra del mio paese, l’Asd Altivolese Maser. È stato molto bello ed emozionante. Successivamente, in Serie D, giocavo con mio fratello Davide. Condividevamo la stessa passione”.
Ci racconti la tua zona, le tue origini?
“Abito in mezzo ai campi, a Caselle di Altivole, nella campagna trevigiana. È un posto tranquillo, non c’è tanta gente. Si sta bene”.
La tua zona, storicamente, ha prodotto molti giocatori di calcio arrivati al pro-
fessionismo e tu sei una delle ultime espressioni, in ordine di tempo… “Mi fa piacere. Sono fiero. Sono tra quelli arrivati al professionismo ed è già motivo di soddisfazione, spero comunque di arrivare ancora più in alto. Evidentemente la mia è una terra buona anche per i calciatori”.
All’età di 15 anni passi nel florido vivaio del Montebelluna: tutta la trafila fino all’approdo in prima squadra. Le eccellenti prestazioni nella categoria Allievi ti aprono la strada verso il debutto in Serie D, nel 2019, a soli 16 anni. Collezioni 22 presenze e due gol, più una presenza in Coppa Italia.
“A Montebelluna ho giocato tre anni: due in Under 17 e uno in Serie D, sono cresciuto e, dopo il lockdown, nell’estate del 2023 mi trasferisco al Vicenza, neopromosso in Serie B, per giocare nella Primavera”.
La stagione 2020-2021 non la giochi però solo in Primavera, debutti in prima squa-
dra, in Serie B e in Coppa Italia a 18 anni: che emozione è stata?
“Ho esordito in Serie B con il Vicenza a 18 anni, nella partita contro il Brescia, sostituendo Jacopo Da Riva nel finale di gara, a coronamento di un percorso da aggregato alla prima squadra, guidata da mister Mimmo Di Carlo. Dopo alcune panchine, sono sceso in campo. Anche quello è stato un anno molto bello, perché, oltre ad avere fatto qualche panchina con il Vicenza in Serie B e il breve debutto, mi allenavo con loro e poi giocavo in Primavera con mister Lorenzo Simeoni. Ho giocato poco nel campionato cadetto, ma è stata una grande emozione. In Coppa Italia ho giocato di più nella gara contro l’Udinese, alla Dacia Arena. Abbiamo perso, però è stata comunque una grande emozione”.
Poi c’è stato il passaggio, in prestito, alla Virtus Verona nell’estate del 2021: due stagioni, 54 presenze, 3 reti. Un periodo significativo per proseguire la matura-
zione. Come sono trascorse le due stagioni nel club del presidente-allenatore Gigi Fresco?
“Due anni significativi, in prestito dal Vicenza alla Virtus Verona. Il primo ho giocato un po’ meno, mentre il secondo Gigi Fresco mi ha dato continuità e, alla fine, ho giocato quasi tutte le partite. È stato un bell’anno, anche perché siamo arrivati ai playoff, al turno nazionale: per la Virtus Verona si è trattato di un grande e storico traguardo. Personalmente ho fatto bene e quindi posso dire che è stata una stagione molto positiva”.
Nel tuo percorso di crescita, quali sono stati i tecnici o le persone che ti hanno aiutato di più, anche a livello umano?
“Mister Rinaldo Cavasin mi ha insegnato molto, sia calcisticamente che a livello umano. All’epoca avevo tutto da imparare e lui è stato il primo allenatore che ha ‘messo mano’ su di me. Poi Gigi Fresco ha lavorato tanto con me: mi ha dato la possibilità di sbagliare e, grazie a questo, sono migliorato molto. Però tutti gli allenatori che ho avuto sono stati preziosi per la mia crescita e mi hanno lasciato qualcosa”.
Nell’estate 2023 il ritorno alla “casa madre” Vicenza e lì ti sei ritagliato, piano piano, uno spazio significativo. È vero che ti sei guadagnato il posto grazie all’intenso lavoro sul campo?
“A Vicenza ho sempre voluto giocare. Quando sono tornato dal prestito alla Virtus Verona non ho trovato subito spazio. Poi, con l’arrivo di Vecchi, a dicembre, le cose sono cambiate. Mi ha concesso fiducia, mi ha fatto diventare un titolare e da lì abbiamo fatto anche un bel percorso insieme. La stagione era cominciata male, poi siamo riusciti a riprenderci e a risalire la china, arrivando alla finale con la Carrarese per la promozione in Serie B. Purtroppo, però, l’epilogo non è stato quello desiderato. È stata comunque una stagione importante. È stato molto bello giocare al “Menti”, davanti a tutti quei tifosi!”
Più che col fiato corto, a quella finale, siete arrivati con l’organico corto… “Proprio così. Ci siamo arrivati con molti giocatori acciaccati o addirittura indisponibili. Anch’io mi ero fatto male ai quarti di finale contro il Padova, quindi non ero al 100%. Poi si è fatto male Ronaldo, quindi Ferrari e altri compagni. Insomma, siamo arrivati un po’ corti”.
24 gare nel campionato in Serie C, oltre a cinque match nei playoff e tre nella Coppa
PRIMA SQUADRA
Original Kornspitz: Österreichs knusprigster Botschafter
Seit seiner Geburtsstunde im Jahr 1984 eroberte der Original Kornspitz die Brotkörbe, Frühstückstische und Herzen der Menschen wie im Flug. Heute wird das ballaststoffreiche Kleingebäck in über 70 Ländern weltweit gerne gegessen. Seine hochwertigen Inhaltsstoffe, der hohe Anteil an Ballaststoffen sowie der würzige Geschmack zeichnen den Original Kornspitz aus.
„Knusprig, würzig, ballaststoffreich“ – so präsentiert sich das Flaggschiff und der Exportschlager von backaldrin seit mehr als 40 Jahren. Das österreichische Familienunternehmen entwickelte den Original Kornspitz im Jahr 1984. „Die Originalrezeptur ist nach wie vor unverändert und der Original Kornspitz schmeckt wie eh und je. Wie bei all unseren Produkten ist auch hier das wichtigste Geheimrezept die garantiert gleichbleibende Qualität“, erklärt backaldrin-Eigentümer und Kornspitz-Erfinder Peter Augendopler. Nach der Weltpremiere bei der Österreichischen Bäckerausstellung 1984 war der Aufstieg des knusprig-würzigen Original Kornspitz nicht mehr zu stoppen. Verbraucher in mehr als 70 Ländern wollen auf Österreichs knusprigsten Botschafter heute nicht mehr verzichten. Seit 1995 wird der Gebäckklassiker auch in Bio-Qualität gebacken.
Im Original Kornspitz steckt eine ausgewogene Mischung an hochwertigen Rohstoffen aus überwiegend regionalem Anbau: Roggen- und Weizenmehle, Roggen-, Weizen- und Sojaschrote, Weizenmalzschrote, Leinsamen und Salz. Durch den hohen Anteil an Getreideschroten – zerkleinerten Getreidekörnern – bietet der Original Kornspitz alle guten Inhaltsstoffe des Korns. Sein Ballaststoffanteil liegt bei sechs Prozent und ist somit höher als bei vielen Müslis. Ballaststoffe sind unverdauliche Nahrungsbestandteile, die dabei helfen die Verdauung zu regulieren und den Darm von unerwünschten Ablagerungen frei zu halten. Neben den wichtigen Ballaststoffen enthält der Original Kornspitz auch jede Menge Vitamine der B-Gruppe, Mineralstoffe (z.B. Calcium und Phosphor) sowie Spurenelemente (z.B. Eisen, Kupfer, Mangan oder Zink).
Original Kornspitz macht glyk-lich
Beim Glykämischen Index ist der Original Kornspitz eine Klasse für sich. Eine Untersuchung am Institut für Ernährungswissenschaften der Universität Wien hat einen Index-Topwert von 43 ergeben. Damit liegt er deutlich unter jener Schwelle von 55, unter der nach der so genannten Glyx-Diät Figurbewusste ohne Reue genießen dürfen.
Ein gold-reifes Duo
Dass Brot und Sport ein gold-reifes Duo sind, beweist backaldrin darüber hinaus mit seinem Engagement im Spitzen- und Nachwuchssport. Und insbesondere mit dem Original Kornspitz hat sich backaldrin im Sportsponsoring einen Namen gemacht. Mit dem „Kornspitz Sport Team“ unterstützt das Unternehmen seit vielen Jahren Einzelathleten wie Skirennläuferin Conny Hütter, Vereine sowie Verbände aus diversen Sportarten. Das Motto: Höchstleistungen sind im Sport, genauso wie im Beruf, in der Schule oder in der Freizeit erst mit der richtigen Ernährung möglich.
Die österreichische Skirennläuferin Conny Hütter ist das neueste Mitglied im Kornspitz Sport Team.
SIMONE TRONCHIN
di Serie C con i biancorossi berici. Serie B mancata sul campo, ma per te, è arrivata in sede di mercato con il trasferimento al Cittadella, che hai vissuto come?
“È stata un’altra bella stagione. È iniziata un po’ così così perché mi portavo dietro l’infortunio che avevo accusato a Vicenza e poi ho sofferto di pubalgia e per questo motivo ho iniziato realmente la stagione solo nel mese di ottobre. Con mister Dal Canto, però, ho trovato subito empatia, fiducia e la titolarità. Per me, personalmente, è stato un buon anno: ho fatto due gol e due assist, quindi sono contento. Purtroppo, siamo retrocessi e quando succede questo la stagione non può essere considerata positiva”.
Nella tua carriera qual è la partita in assoluto più bella per te? E quale invece vorresti cancellare dalla memoria?
“La più bella è stata quella caratterizzata dal mio primo gol in Serie B, contro la Reggiana, il 21 dicembre 2024 al ‘Tombolato’.
Abbiamo vinto 3-1 e il mio è stato il gol del momentaneo 2-0. Era da un po’ che non riuscivamo a conquistare i tre punti, soprattutto in casa.
Quel successo mancava da parecchio. Per me, grazie al gol segnato, ha avuto un sapore ancora migliore, davvero speciale. La partita che cancellerei? Ce ne sarebbero un paio dello scorso anno: sicuramente quella contro l’FC Südtirol in casa”.
Con il Cittadella, 23 presenze e 2 gol nello scorso campionato di Serie B, quindi è arrivato il trasferimento in biancorosso con un contratto triennale, con scadenza fissata al 30 giugno 2028 e opzione per la stagione successiva. Com’è stato l’approdo a Bolzano?
“Molto, molto positivo. Sono stato accolto benissimo dai compagni, mi trovo davvero a mio agio. Io mi considero una persona timida e introversa, ma qui mi sono integrato subito. Ho conosciuto tutti rapidamente e mi sto trovando molto bene”.
Le tue caratteristiche tecniche?
“Io sono più un giocatore di quantità: la mia forza è la corsa, i contrasti, la disponibilità a fare il lavoro sporco”.
Q ual è la posizione in campo che preferisci?
“Posso ricoprire sia il ruolo di mediano che di mezzala, ma mi ritengo più difensivo, quindi è quella di mediano la posizione che mi si addice di più”.
Com’è la Serie B?
“È un campionato molto duro, tosto, fisico ma anche tecnico. I ritmi sono alti. Contro qualsiasi squadra puoi vincere o perdere, ed è questo il bello: non c’è nulla di scontato”.
E come persona, come ti consideri?
Prima hai detto “timido”…
“Sì, mi considero una persona introversa, tranquilla, che sta un po’ sulle sue”.
Fuori dal campo, cosa fai?
“Mi piace fare lavoretti: tagliare l’erba, tagliare la legna… sono cose che mi rilassano e mi danno tranquillità. Segue anche molte partite di calcio in televisione, interessandomi a diversi campionati. E poi, ovviamente, stare con la mia famiglia, con la mia ragazza, trascorrere del tempo con loro”.
NIKLAS PYYHTIÄ GIOCATORE DEL MESE “PUTZER”
Hai già avuto modo di vedere
l’Alto Adige, Bolzano e i dintorni?
Il centrale finlandese Niklas Pyyhtiä è l’ultimo vincitore in ordine di tempo del “Putzer Player of the Month”. E’ stato scelto, infatti, dai tifosi dell’FC Südtirol come miglior giocatore nell’ambito dell’ultimo sondaggio dell’ormai tradizionale iniziativa. La nomina, avvenuta attraverso un sondaggio sulla pagina Instagram ufficiale del club, ha visto Niklas Pyyhtiä superare la con correnza dei compagni, in virtù delle buone prestazioni, impreziosite da reti importanti, fornite subito dopo l’arrivo in biancorosso. Niklas ha ritirato il premio prima del match interno contro la Sampdoria, con una cerimonia sim bolica tenutasi alla fine del riscaldamento, con protagonisti i responsabili de ristorante-pizzeria Putzer di Naz-Sciaves.
“Sì, ho fatto un giro in centro e qualche passeggiata in montagna, ma niente di particolare per ora”.
NIKLAS PYYHTIÄ IST DER „PUTZER SPIELER DES MONATS“
I compag ni con cui hai legato di più, quelli che ti hanno accompagnato nell’inserimento?
“In particolare Fabian Tait e Jack Poluzzi”.
Quali sono le tue ambizioni personali?
Niklas Pyyhtiä wurde kürzlich als „Putzer Spieler des Monats“ traum Dezember-Jänner ausgezeichnet. Über eine Abstimmung auf der offiziellen Instagram-Seite des FC Südtirol setzte sich der finnische Mittelfeld spieler gegenüber seinen Mitspielern durch – ein Ergebnis, das auf seine konstant überzeugenden Leistungen sowie die Tore zurückzuführen ist, die er unmittelbar nach seinem Wechsel nach Bozen erzielen konnte.
“Giocare più partite possibili, magari riuscire a segnare qualche gol. Se capitasse, mi farebbe molto piacere. Mi interessa soprattutto migliorare giorno dopo giorno e offrire sempre buone prestazioni, che aiutino la squadra a portare a casa il risultato”.
Niklas nahm die Auszeichnung vor dem Heimspiel gegen Sampdoria in einer feierlichen Zeremonie entgegen, die am Ende des Aufwärmens stattfand. Bei der symbolischen Veranstaltung war Wilhelm Obwexer vor Ort, der die Prei sverleihung im Namen des Hotel-Restaurants Putzer aus Natz-Schabs begleitete.
PRIMA SQUADRA
SIMONE TRONCHIN
„MEIN ANSPRUCH IST ES, MICH
JEDEN TAG ZU VERBESSERN“
Der 22-jährige Mittelfeldspieler aus der Provinz Treviso erzählt im Interview mit der FCS News von seinem bisherigen Werdegang, den Anfängen im Verein seines Heimatortes, der ASD Altivolese Maser, seinen nächsten Entwicklungsschritten im Jugendsektor von Montebelluna, dem Sprung in den Profibereich bei Vicenza und seiner dortigen Zweitligapremiere. Zudem verrät er, weshalb seine weiteren Erfahrungen in der Serie C, zuerst bei Virtus Verona und danach erneut mit Vicenza, äußerst wichtig für ihn waren, welche Erinnerungen er an das Vorjahr bei Cittadella hat und wie sich die Nummer 18 der Weißroten nach seinem Transfer im Sommer beim FC Südtirol eingelebt hat
Simone Tronchin kam am 17. Oktober 2002 in Caselle, einem Ortsteil der Gemeinde Altivole, zur Welt und steht somit unmittelbar vor seinem 23. Geburtstag. Sein Heimatort befindet sich knapp zwanzig Kilometer östlich von Bassano del Grappa. Die Provinzhauptstadt Treviso im Südosten ist ebenfalls nur wenige Kilometer weiter entfernt. Caselle selbst ist geprägt durch die Römerzeit und verdankt seinen Namen vermutlich den kleinen Hirtenhäusern, die damals unter dem Schutz des Erzengels Michael errichtet wurden. Genau in dieser Umgebung macht der FCS-Mittelfeldspieler in jungen Jahren auch seine ersten fußballerischen Schritte.
„Ich habe mit sieben Jahren in der Jugendmannschaft meines Heimatvereins ASD Altivolese Maser mit dem Fußball angefangen. Das war eine sehr schöne und aufregende Zeit. Jahre später, in der Serie D, konnte ich außerdem mit meinem Bruder Davide zusammenspielen. Wir teilen dieselbe Leidenschaft für den Sport.“
Simone, erzähl uns mal ein bisschen von deiner Heimat! Wo kommst du genau her?
„Ich stamme aus Caselle di Altivole, einem kleinen, ruhigen Ort in der Provinz Treviso, mit wenigen Einwohnern. Wir woh-
nen dort mitten auf dem Land. Dort fühle ich mich richtig wohl.“
Deine Region hat in der Vergangenheit bereits viele Fußballspieler hervorgebracht, die es bis in den Profibereich geschafft haben. In diese Liste durftest du dich seit kurzem nun selbst einreihen… „Sowas freut mich natürlich. Ich bin stolz darauf, dass ich zu denen gehöre, die Profis werden konnten. Das ist schon ein Grund zur Zufriedenheit, obwohl ich hoffe, in meiner Karriere noch weiterzukommen. Aber offensichtlich ist es so, dass meine Heimatregion ein gutes Pflaster für Fußballer ist.“
Im Alter von 15 Jahren bist du in den renommierten Nachwuchssektor von Montebelluna gewechselt. Dort durchliefst du sämtliche Altersklassen und schafftest dank deiner hervorragenden Leistungen 2019 als gerade einmal 16-Jähriger dein Debüt mit der ersten Mannschaft in der Serie D. Am Ende der Saison waren es 22 Einsätze in der Liga, bei zwei Toren, sowie ein weiterer Auftritt im Pokal. Das ging alles sehr schnell, oder?
„Ja, absolut. Ich habe drei Jahre lang in
Montebelluna gespielt, die ersten zwei davon in der U17 und das letzte dann mit der Herrenmannschaft in der Serie D. In der Zeit habe ich mich sehr gut weiterentwickeln können, sodass ich im Sommer 2023 zu Zweitligaaufsteiger Vicenza wechselte, bei dem ich fortan für die Primavera aktiv war.“
Die Saison 2020/2021 warst du jedoch nicht nur in der Primavera im Einsatz, sondern hast zudem mit erst 18 Jahren bei der Profimannschaft sowohl in der Serie B als auch im Italienpokal dein Debüt gegeben. Welche Erinnerungen verbindest du damit?
„Meine Zweitligapremiere konnte ich im Spiel gegen Brescia feiern, als ich in der Schlussphase für Jacopo Da Riva eingewechselt wurde. Es war sozusagen die Krönung meines bisherigen Weges bei Vicenza, nachdem mich Trainer Mimmo Di Carlo zuvor schon einige Male in den Spieltagskader berufen hatte. Insgesamt war es ebenfalls ein sehr schönes Jahr, denn neben meinen Einsätzen für die erste Mannschaft konnte ich genauso viele Erfahrungen durch die dortigen Trainingseinheiten sammeln und kam zudem regelmäßig mit der Primavera zur nötigen Spiel-
praxis. Auch wenn ich in der Serie B nur ein paar Minuten auf dem Feld stand, waren dies für mich unbeschreibliche Emotionen. Gleiches gilt für den Einsatz im Italienpokal, wo es in der Dacia Arena gegen Udinese ging. Wir haben zwar verloren, aber es war trotzdem ein tolles Erlebnis.“
Darauf folgte dann im Sommer 2021 dein Transfer auf Leihbasis zu Virtus Verona. In zwei Spielzeiten konntest du 54 Einsätze und drei Tore verbuchen. Sicherlich eine ebenso wichtige Phase deiner Karriere, um als Spieler weiter zu reifen. Wie bewertest du generell die Zeit unter der Ägide von Präsident und Trainer Gigi Fresco?
„Das waren zwei ganz entscheidende Spielzeiten in Verona. Im ersten Jahr habe ich noch etwas weniger gespielt. Im zweiten war ich jedoch fester Bestandteil im Team von Gigi Fresco und habe fast alle Partien bestritten. Gerade diese letzte Saison bei Virtus war besonders schön, auch weil wir am Ende sogar die Playoffs erreichen konnten. Für den Verein ist das schon ein toller und historischer Erfolg gewesen. Mich persönlich freut es, dass ich dabei durch gute Leistungen meinen Beitrag leisten konnte, sodass ich die Zeit dort äußerst positiv bewerte.“
Welche Trainer oder Personen haben dir in deiner bisherigen Laufbahn am meisten mitgegeben, auch auf menschlicher Ebene?
„Coach Rinaldo Cavasin hat mir viel beigebracht, gleichermaßen fußballerisch wie menschlich. Damals musste ich noch einiges lernen. Er war dann der erste Trainer, der sich gezielt um mich gekümmert hat und mir den Weg aufzeigte. Das Gleiche gilt für Gigi Fresco. Er gab mir den Freiraum, auch mal Fehler zu machen, was mir ebenfalls sehr half. Ich bin jedoch überzeugt, dass mir jeder Trainer etwas mitgegeben hat und für meine persönliche und fußballerische Entwicklung von Bedeutung war.“
Im Sommer 2023 ging es für dich wieder zurück zu Vicenza, wo du dich mehr und mehr ebenfalls zum Stammspieler entwickelt hast. Würdest du sagen, dass dies der verdiente Lohn für deinen unbändigen Einsatz im Training und Spiel war?
„Ich wollte unbedingt auch bei Vicenza zum Spielen kommen. Nach meiner Rückkehr aus Verona fand ich allerdings nicht sofort einen Platz in der Startelf. Als dann Trainer Vecchi im Dezember das Zepter übernahm, änderte sich jedoch meine Lage.
Er schenkte mir sein Vertrauen, machte mich zum Stammspieler und von da an ging es aufwärts. Die damalige Saison hatte generell recht schlecht für uns begonnen. Mit zunehmender Zeit kämpften wir uns immer weiter nach oben, sodass wir letztlich sogar im Playoff-Finale gegen Carrarese um den Aufstieg in die Serie B spielten. Leider verlief das Duell nicht wie erhofft und wir mussten uns im Gesamtscore mit 1:0 geschlagen geben. Dennoch war es eine wichtige Saison für mich und etwas ganz Besonderes, im Menti-Stadion vor den ganzen Heimfans aufzulaufen.“
Ein Grund für die Finalniederlage war sicherlich, dass ihr aufgrund von Verletzungen arg gebeutelt gewesen seid… „Das kann man wohl sagen. Wir sind mit vielen angeschlagenen Spielern angereist und mussten auf einige sogar komplett verzichten. Ich selbst hatte mich im Viertelfinale gegen Padova verletzt und war eigentlich noch nicht zu 100 % fit. In den Finalspielen folgte dann erst der Ausfall von Spielmacher Ronaldo, darauf der von Ferrari und am Ende noch weiterer. Wir gingen also komplett auf dem Zahnfleisch.“
Insgesamt kamst du in der Spielzeit auf 24 Einsätze in der Serie C, weitere 5 in den Playoffs und 3 im Serie C-Pokal.
Den Aufstieg in die Serie B hast du mit Vicenza, wie bereits erwähnt, denkbar knapp verpasst. Dennoch gelang dir im Sommer der Sprung in die zweithöchste Spielklasse durch deinen Transfer zu Cittadella. Wie hast du die Saison bei den Granatroten erlebt?
„Grundsätzlich hatte ich in Cittadella ebenfalls eine schöne Zeit. Der Start verlief etwas durchwachsen, weil ich noch unter der Verletzung litt, die ich mir in Vicenza zugezogen hatte. Kurz darauf fing ich mir dann noch eine Leistenentzündung ein. Aus diesem Grund war es mir eigentlich erst im Oktober möglich, richtig loszulegen. Zu Coach Dal Canto hatte ich von Beginn an ein sehr gutes Verhältnis. Er schenkte mir viel Vertrauen, sodass ich mich auch bei ihm in die Anfangsformation spielen konnte. Aus rein persönlicher Sicht war es für mich ein positives Jahr. Ich bekam viel Einsatzzeit, erzielte zwei Tore und lieferte ebenso zwei Vorlagen. Damit bin ich schon zufrieden. Als Mannschaft sind wir jedoch am letzten Spieltag leider abgestiegen. Da kann man die Saison natürlich insgesamt nicht als positiv bewerten.“
Welches war für dich das bisher schönste Spiel deiner Karriere? Und welches würdest du am liebsten aus deinem Gedächtnis streichen?
„Das schönste war das Heimspiel mit Cittadella gegen Reggiana am 21. Dezember 2024, als ich mein erstes Tor in der S erie B im Tombolato-Stadion erzielen konnte. Der Treffer brachte uns mit 2:0 in Front. Am Ende konnten wir einen 3:1Sieg einfahren. Es war damals unser erster Heimdreier nach geraumer Zeit, auf den wir sehnlichst gewartet hatten. Für mich war der Erfolg durch den eigenen Treffer noch schöner und wirklich ein besonderer Moment. Was das aus der Erinnerung zu streichende Spiel angeht, so gäbe es da ein paar ebenfalls aus der vergangenen Saison, darunter sicherlich das Heimspiel gegen den FC Südtirol.“
Nach letztlich 23 Auftritten im Trikot von Cittadella sowie deinen bereits angesprochenen zwei Toren bist du im Sommer zum FCS gewechselt und hast dich mit einem bis zum 30. Juni 2028 datierten Dreijahresvertrag, mit Option auf eine weitere Saison, längerfristig an den Verein gebunden. Wie verliefen deine ersten Wochen in Bozen?
„Wirklich sehr, sehr positiv. Meine Mannschaftskameraden haben mich super aufgenommen. Ich fühle mich total wohl. Grundsätzlich würde ich mich als einen eher schüchternen und introvertierten Menschen bezeichnen. Aber hier konnte ich mich trotzdem sofort integrieren, habe alle schnell kennengelernt und bin sehr glücklich, beim FCS zu sein.“
Wie würdest du dich als Spieler beschreiben?
„Ich bin eher jemand, der über die Physis kommt und mit möglichst vielen Aktionen am Spiel beteiligt sein will. Zu meinen Stärken zählen sicherlich der läuferische Bereich sowie das Zweikampfverhalten und die Bereitschaft, für das Team lange Wege zu gehen und in gewisser Weise die Drecksarbeit zu verrichten.“
Welche ist deine bevorzugte Position auf dem Spielfeld?
„Grundsätzlich kann ich im Zentrum sowohl den defensiven Part als auch die Halbposition übernehmen. Ich würde mich jedoch eher als defensiven Mittelfeldspieler sehen, da ich dort meines Erachtens die eigenen Stärken am besten einbringen kann.“
Wie bewertest du die diesjährige Serie B?
„Es ist eine sehr harte, extrem fordernde und physische, aber gleichzeitig ebenso technisch anspruchsvolle Meisterschaft. Das Tempo ist permanent hoch. Gegen jede Mannschaft kann man gewinnen oder verlieren. Das macht diese Liga auch so attraktiv. Es wird einem nichts geschenkt.“
Und wie würdest du dich charakterlich beschreiben? Zuvor hast du ja bereits erwähnt, du wärst eher schüchtern… „Ja, ich würde mich als einen introvertierten, ruhigen Menschen beschreiben, der etwas zurückhaltend ist.“
Womit verbringst du deine Freizeit abseits des grünen Rasens?
„Ich mache gerne kleinere Arbeiten in der Natur: Rasen mähen, Holz hacken… Das entspannt mich und gibt mir Ruhe. Außerdem verfolge ich viele Fußballspiele im Fernsehen und interessiere mich für unterschiedliche Ligen. Zudem bin ich natürlich gerne mit der Familie und meiner Freundin zusammen und verbringe so viel Zeit wie möglich mit ihnen.“
Hattest du schon die Möglichkeit, dir etwas in Südtirol, Bozen oder der näheren Umgebung anzuschauen?
„Ja, ich bin schon in der Bozner Innenstadt spazieren gewesen und war ein paar Mal in den Bergen wandern. Zu mehr blieb aber noch keine Zeit.“
Welche sind die Mannschaftskollegen, zu denen du bisher das engste Verhältnis hast und die dir auch gerade anfangs am meisten geholfen haben?
„Da würde ich in erster Linie Fabian Tait und Jack Poluzzi nennen.“
Was sind deine persönlichen Ziele, die du dir im FCS-Trikot gesteckt hast?
„Ich möchte so viele Spiele wie möglich bestreiten und vielleicht auch das ein oder andere Tor erzielen. Sollte das gelingen, würde ich mich sehr darüber freuen. Generell geht es mir vor allem darum, mich jeden Tag zu verbessern und immer die bestmögliche Leistung abzurufen, um dadurch der Mannschaft zu helfen, die nötigen Resultate einzufahren.“
RICCARDO BOCCHINI
Da 30 anni al fianco di mister Castori
Il cinquantatreenne di Montefalco è un fedelissimo del tecnico biancorosso: il rapporto di fiducia reciproca inizia a metà anni Novanta, prima come giocatore in campo e poi nel ruolo di viceallenatore a Cesena. Insieme hanno condiviso numerose esperienze significative all’insegna di una serie di principi preziosi, insieme a uno staff affiatato
Riccardo Bocchini, classe 1972, di Montefalco, in provincia di Perugia, già bandiera del Foligno in campo, da circa trent’anni (salvo qualche pausa) è al fianco di mister Fabrizio Castori. Prima in campo, agli ordini del tecnico, e poi in panchina a condividere il lavoro nello staff in qualità di viceallenatore. Dopo una lunga carriera da calciatore, Bocchini (nel 2007) ha appeso gli scarpini al chiodo per iniziare subito quella da allenatore come vice sulla panchina del Cesena, nello staff di mister Castori.
Mister, ci racconta la sua storia calcistica? Da dove comincia e quando?
“La mia storia calcistica inizia a Foligno, in Eccellenza, con l’esordio a 15 anni. Successivamente, all’inizio degli anni Novanta, ho proseguito per quattro-cinque anni tra squadre di Interregionale e Primavera a Terni. A metà anni Novanta ho conosciuto Fabrizio Castori, che mi ha fortemente voluto al Tolentino, in Serie C2. In quel momento è iniziato un rapporto speciale con il mister che dura da tanti anni. Ci siamo lasciati alcune volte per tornare insieme tante altre, sia da giocatore sia, successivamente, da allenatore, il sottoscritto come suo vice. Ho smesso di giocare nel 2007, all’età di 35 anni, dopo l’ul-
tima stagione nel Cesena, in Serie B, con Castori allenatore. Lui è rimasto lì anche dopo, mentre io ho giocato un’altra stagione tra Ancona e Monopoli, prima di terminare la carriera. Il Cesena non mi ha giustamente rinnovato il contratto, perché la società aveva la necessità di puntare sui giovani. Dopo l’esperienza a Monopoli, il mister mi ha contattato per chiedermi se volessi entrare a far parte del suo staff tecnico e io ho accettato subito, scartando l’ipotesi di concludere la carriera da giocatore nei dilettanti. L’idea di lavorare con lui mi ha allettato subito, prima di tutto per la persona e poi anche per una piazza, Cesena, verso cui nutrivo un profondo affetto, a cui ero e sono particolarmente legato.”
Da quanti anni dura il sodalizio con mister Castori?
“Il nostro rapporto è iniziato nel 1996, come detto, inizialmente come suo giocatore e, successivamente, nel 2007, si è trasformato nel ruolo di suo viceallenatore. In mezzo qualche esperienza personale, per poi ritrovarsi insieme.”
In panchina avete vissuto molte esperienze, alcune con picchi straordinari e risultati inaspettati, ce le racconta?
“Il nostro è un lavoro in cui si viene ricordati e premiati soprattutto quando si vince. Il successo ha una risonanza talmente rilevante che rappresenta l’apice di un impegno professionale e di una carriera. Tuttavia, sia il mister sia io teniamo moltissimo al raggiungimento degli obiettivi, che non sono solo quelli più prestigiosi in assoluto, ma quelli che ci si pone nelle varie stagioni. Qualsiasi traguardo, per essere raggiunto, presuppone un grande impegno professionale, costanza, abnegazione e un dispendio emotivo notevole. Le varie salvezze ottenute hanno tutte un significato profondo e prezioso, sono il frutto di un percorso strutturato, di scelte precise e condivise. Sono importanti tanto quanto un campionato vinto, perché sono il frutto concreto di un intenso lavoro e sono la massima espressione di quello che, oggettivamente, si poteva e si doveva fare in una determinata realtà.”
Insomma, quello che è accaduto in biancorosso da dicembre dello scorso anno?
“Il discorso vale per la scorsa stagione con l’FCS. Conoscevamo la società, la sua storia e il suo percorso, le idee calcistiche e la struttura complessiva della squadra. Questo, come staff, ci ha stimolati sia ad accettare la sfida sia ad iniziare un percorso con
PRIMA SQUADRA
il massimo impegno per arrivare a centrare l’obiettivo prefissato. Nel calcio, non sempre lavorare al massimo è garanzia di successo; sicuramente, però, è indispensabile per cercare di arrivarci. E per successo si intende centrare gli obiettivi che si è posti.”
Il suo percorso comune con il mister è ricco di obiettivi e anche di successi di assoluto prestigio, come ad esempio la promozione in A in quel di Salerno: cosa significa vincere un campionato di Serie B?
“Con il mister non ho condiviso la vittoria del campionato cadetto a Carpi, mentre a Salerno sono stato al suo fianco. Eravamo reduci da una precedente esperienza estremamente complessa per la piazza e per la società di due lustri prima. Sapevamo per certo che il calore della piazza avrebbe potuto trasferirci energia positiva, e la scelta di tornare a Salerno, nel 2020, fu motivata anche dalla presenza in società di figure che avrebbero sostenuto il nostro lavoro con fiducia. Ci sono state le note difficoltà legate al Covid e, in quel contesto, è stata costruita un’impresa di grande rilevanza: riportare la Salernitana in Serie A dopo ventidue anni di oblio.”
Nella quotidianità, com’è organizzato il lavoro dello staff?
“Il nostro è uno staff che lavora insieme da così tanto tempo che, senza presunzione, posso affermare che basta uno sguardo o un cenno per capirci. Questo non significa che trascuriamo la tecnologia o gli strumenti di lavoro, ma nel lavoro quotidiano ognuno ha il proprio ruolo e le proprie responsabilità, precise e definitive. Sottolineo che tutto ciò viene reso estremamente fluido grazie all’empatia che si è creata, al rapporto fidelizzato e consolidato nel tempo e, soprattutto, grazie a persone che desiderano essere disponibili a incrementare il potenziale espressivo di un allenatore che, a nostro avviso, lo merita pienamente. Da parte nostra c’è la massima dedizione e il massimo impegno. Il nostro staff nutre grande stima, rispetto e gratitudine nei confronti del mister, sia come allenatore professionista sia come persona. Lui ha creato tutto ed è il vero motore trainante. Ci ha dimostrato non solo il significato della grande professionalità nei rapporti di lavoro, ma anche attenzione e considerazione affettiva verso ciascuno di noi.”
Dal suo punto di vista, quali sono stati i momenti più particolari accanto al mister, sia nella buona che nella cattiva sorte?
“Non ci sono momenti che ricordo con
meno piacere per quanto riguarda il nostro rapporto. Questo per un semplice motivo: il carattere del mister e il mio carattere e, di conseguenza, il nostro modo di vivere il lavoro quotidiano e le modalità di perseguimento degli obiettivi, anche nella sofferenza. Il comune coinvolgimento emotivo è rilevante, come lo è il legame e l’empatia. I momenti, belli o meno belli, sono quelli che ci hanno segnato, formato e temprato, che conserviamo nella mente e nel cuore. Ogni momento, ogni periodo vissuto insieme ci ha fatto crescere, come gruppo e come persone. Abbiamo imparato dagli errori, tutti insieme. È proprio questo approccio che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Uno di questi è proprio quello ottenuto lo scorso anno, che ha un valore assoluto.”
Ha avuto l’onore e l’onere di sostituire il mister in panchina a Palermo, nella partita che ha sancito praticamente la salvezza. Che emozione è stata allora? “L’emozione è stata fortissima perché quella partita ha chiarito che potevamo davvero farcela. Ci ha fatto toccare con mano la pos-
sibilità di salvarci. Vincere a Palermo non è cosa da tutti i giorni, soprattutto con quel pubblico così caldo e spingente: non succede spesso. Per quanto riguarda la sostituzione del mister in panchina, mi vengono in mente due aspetti principali. Il primo è il tentativo di soddisfarlo, nel limite delle mie competenze, cercando di trasmettere alla squadra ciò che ritengo opportuno in quel momento. Il secondo riguarda l’aspetto empatico: sono diverse le occasioni in cui l’ho sostituito e ho sempre cercato di farlo in sintonia con il nostro modo di agire e pensare, con gli adeguati picchi emotivi legati al rapporto con la partita in sé. Sostituire il mister in panchina significa agire in nome e per conto di una persona con cui esiste, oltre al rapporto professionale, un legame affettivo. È quindi naturale volerla gratificare e supportare nel miglior modo possibile, seguendo la sua linea.”
Conosce bene il campionato di Serie B, quello di quest’anno come lo valuta?
“Il campionato di Serie B diventa ogni anno sempre più difficile perché non segue regole fisse. L’unica regola reale è non sottovalu-
OSPITI SPECIALI ALL’ASSEMBLEA DEL FANCLUB UNTERLAND
Si è svolta nelle scorse settimane l’assemblea del Unterland, uno dei club storici, schierato da sempre accanto all’FCS.
All’assise del sodalizio che ha avuto modo di accompagnare tutti i passaggi storici del club, una folta rappresentanza della governance ha voluto compiere una visita a sorpresa. L’intervento del presidente Gerhard Comper, di Hans Krapf e di Dietmar Pfeifer è stato particolarmente apprezzato dai numerosi esponenti del Fanclub Unterland intervenuti alla riunione.
tare alcuna partita e affrontare con determinazione ogni avversario, perché ciascuna squadra interpreta la partita a modo suo, ma tutte devono giocare con intensità costante. Negli ultimi anni, poi, la Serie B ha visto l’arrivo di importanti risorse, e a ciò si aggiunge che le squadre con minori risorse hanno imparato, hanno saputo e sanno fare scelte oculate: selezionano giocatori in grado di soddisfare le esigenze dell’allenatore o di apportare esperienza e qualità. Molti giocatori arrivano dalla Serie A, sempre più ricca di stranieri, il che contribuisce a mantenere un livello della Serie B sempre molto alto e competitivo.”
ÜBERRASCHUNGSGÄSTE BEI DER VERSAMMLUNG DES FANCLUBS UNTERLAND
Qual è e quale dovrà essere, a suo giudizio, la forza di questa squadra?
“La forza di questa squadra, a mio avviso, risiede nella capacità di aver compreso le difficoltà e i momenti di sofferenza. Quindi il saper stare nella sofferenza con la giusta mentalità per saper uscire dalle difficoltà. Si tratta di un ambiente in cui c’è tanta voglia di mettersi in gioco e di lottare costantemente. Un gruppo di persone vere, umili, tenaci, fortemente motivate. Nei momenti
di difficoltà, la squadra ha capito che procedendo con determinazione, seguendo la strada dell’umiltà e della voglia di non mollare mai, di lottare su ogni pallone, si arriva a ritrovarsi.
Vor einigen Wochen fand die Versammlung des Fanclubs Unterland, einem der traditionsreichsten Unterstützer des FC Südtirol, statt. Anlässlich dieser Zusammenkunft überraschte eine Delegation der Vereinsführung die Anwesenden mit einem unerwarteten Besuch, der von den Mitgliedern des Fanclubs sehr geschätzt wurde. Die Ansprachen von Präsident Gerhard Comper, Hans Krapf und Geschäftsführer Dietmar Pfeifer fanden großen Anklang und wurden mit begeistertem Applaus gewürdigt.
C’è stato, in questo processo di cambiamento e crescita, un importante passaggio: la squadra ha percepito e condiviso, sia lo scorso anno sia quest’anno, l’importanza di un percorso coerente e di un impegno
costante. Una squadra deve comprendere che ciò che mette in campo, oltre al modo in cui lo fa, è il risultato dell’intenso, profondo e concreto lavoro in allenamento. Credo che questa consapevolezza abbia permesso al gruppo di compiere un passo avanti, sviluppando convinzione e piacere di sviluppare il proprio gioco, condizione che si riflette poi, sempre più positivamente, sul rendimento in campo.”
Riccardo Bocchini con la maglia del Cesena
RICCARDO BOCCHINI
Seit 30 Jahren an der Seite von Mister Castori
Der 53-Jährige aus Montefalco ist ein treuer Weggefährte des Trainers der Weißroten: Das gegenseitige Vertrauensverhältnis begann Mitte der 1990er-Jahre – zunächst mit Riccardo auf dem grünen Rasen als Spieler und später dann an der Seitenlinie als Co-Trainer in Cesena. Gemeinsam haben die beiden zahlreiche prägende Erfahrungen geteilt, stets getragen von wichtigen Prinzipien und einem eingespielten Team
Riccardo Bocchini – Jahrgang 1972, geboren in Montefalco in der Provinz Perugia – war als Spieler einst eine Vereinsikone von Foligno und steht seit rund drei Jahrzehnten (mit wenigen Unterbrechungen) Mister Fabrizio Castori zur Seite: zuerst als Spieler unter dessen Regie, später dann als Assistent auf der Trainerbank. Nach einer langen Fußballerkarriere hängte Bocchini 2007 die Fußballschuhe an den Nagel und begann kurz darauf seine Laufbahn als Coach – als Co-Trainer bei Cesena im Team von Castori.
Mister, erzählen Sie uns Ihre fußballerische Geschichte: Wo und wann hat alles begonnen?
„Meine Fußballgeschichte begann in Foligno, in der Oberliga, mit meinem Debüt im Alter von 15 Jahren. Anfang der 1990er-
Jahre habe ich dann vier bis fünf Jahre bei Serie D-Mannschaften sowie in der „Primavera“ in Terni gespielt. Mitte der 1990er traf ich dann auf Fabrizio Castori, der mich unbedingt zu Tolentino in die Serie C2 holen wollte. In jenem Moment begann eine wirklich besondere Beziehung zum Coach, die bis heute andauert. Unsere Wege haben sich einige Male getrennt, nur um danach immer wieder zueinanderzufinden – sei es als Spieler, als auch als Übungsleiter, mit mir an seiner Seite als Co-Trainer. 2007 hatte ich eigentlich – nach meiner letzten Spielzeit bei Cesena in der Serie B, mit Castori als Trainer – im Alter von 35 Jahren mit dem Fußballspielen aufgehört. Er blieb dort danach noch im Amt, während ich noch eine weitere Saison zwischen Ancona und Monopoli anhängte, ehe ich endgültig Schluss machte. Cesena verlängerte
meinen Vertrag damals zu Recht nicht, da der Club die Notwendigkeit sah, auf die Jugend zu setzen. Nach meiner Erfahrung in Monopoli rief mich der Mister an und fragte, ob ich Teil seines Trainerstabs werden wolle – ich habe sofort zugesagt und so die Option verworfen, meine Karriere als Amateurspieler ausklingen zu lassen. Die Aussicht, mit ihm zusammenzuarbeiten, hat mich sofort begeistert: einerseits wegen des Menschen und Trainers Castori, andererseits dann auch wegen Cesena, einem Verein, für den ich eine tiefe Zuneigung empfand und zu dem ich bis heute eine enge Bindung habe.“
Seit wie vielen Jahren besteht die Zusammenarbeit mit Mister Castori?
„Unsere Zusammenarbeit begann im Jahr 1996, wie bereits erwähnt, zunächst als sein Spieler. Ab 2007 hat sie sich dann in die Rolle seines Co-Trainers verwandelt. Dazwischen gab es immer wieder einige individuelle Stationen, doch wir haben immer wieder zusammengefunden.“
An der Seitenlinie habt ihr viele gemeinsame Erfahrungen gesammelt – welche davon, vielleicht mit außergewöhnlichen Höhepunkten und unerwarteten Resultaten, möchten Sie uns erzählen?
„In unserem Beruf bleibt man vor allem in Erinnerung und wird erst dann belohnt, wenn man gewinnt. Der Erfolg hat in unserem Sport eine derart große Strahlkraft, dass er oft den Höhepunkt einer professionellen Laufbahn darstellt. Dennoch legen wir großen Wert darauf, die jeweils gesteckten Ziele zu erreichen – und das sind nicht immer die prestigeträchtigsten. Jedes Ziel, dessen Erreichen man sich in einer Saison vornimmt, erfordert enormen Einsatz, Konstanz, Hingabe und viel emotionale Kraft. Auch die verschiedenen geschafften Klassenerhalte hatten für uns stets eine tiefe, wertvolle Bedeutung: Sie waren das Ergebnis eines strukturierten Weges, klarer und gemeinsam getragener Entscheidungen. Für den Mister und mich sind sie genauso wichtig wie eine gewonnene Meisterschaft, weil sie die konkreten Früchte intensiver Arbeit darstellen und objektiv den maximal möglichen Erfolg in einem bestimmten Umfeld widerspiegeln.“
Mit anderen Worten: so wie das, was seit Dezember des vergangenen Jahres beim FCS passiert ist?
„Genau – das gilt auch für die abgelaufene Saison mit dem FC Südtirol. Wir kannten den Club, seine Geschichte und seinen Werdegang, die fußballerische Philosophie sowie die Struktur der Mannschaft. All das hat uns als Trainerteam motiviert, die Herausforderung anzunehmen und mit höchstem Einsatz in dieses Projekt zu starten, um das angestrebte Ziel zu erreichen. Im Fußball ist harte Arbeit zwar keine Garantie für Erfolg – aber sie ist die unverzichtbare Grundlage, um ihn überhaupt anstreben zu können. Und Erfolg bedeutet in diesem Zusammenhang, die selbst gesteckten Ziele zu erreichen.“
Ihr gemeinsamer Weg mit Mister Castori ist reich an Erfolgen von höchstem Prestige – etwa dem Aufstieg in die Serie A mit Salernitana. Was bedeutet es, eine Serie B-Meisterschaft zu gewinnen? „Den Titelgewinn in der Serie B mit Carpi habe ich nicht an seiner Seite erlebt, sehr wohl aber den in Salerno. Wir kamen damals aus einer früheren, extrem schwierigen Erfahrung an jenem Ort, ein gutes Jahrzehnt zuvor. Uns war klar, dass die Leidenschaft der Stadt uns positive Energie verleihen konnte – unsere Entscheidung, 2020 nach Salerno zurückzukehren, war auch durch die Anwesenheit von bedeutenden Figuren in der Vereinsführung motiviert, die unsere Arbeit mit großem Vertrauen unterstützten.
Riccardo Bocchini zu Spielerzeiten bei Cesena
Trotz der bekannten Schwierigkeiten in der Covid-Zeit gelang uns in diesem Umfeld ein wahres Meisterstück: Salernitana nach 22 Jahren Abstinenz wieder in die Serie A zu führen.“
Wie ist die Arbeit des Trainerstabs im Alltag organisiert? „Unser Trainerteam arbeitet schon so lange zusammen, dass ich ohne Überheblichkeit sagen kann: Ein Blick oder ein kleines Zeichen genügt, um uns zu verstehen. Das heißt aber nicht, dass wir auf moderne Technik oder innovative Arbeitsinstrumente verzichten – im Gegenteil: Im täglichen Ablauf hat jeder seine präzisen wie festen Aufgaben und Verantwortlichkeiten. Besonders her vorheben möchte ich, dass diese Zusammenarbeit dank mehrerer Faktoren so reibungslos funktioniert – wegen der Empathie, die sich über die vielen Jahre entwickelt hat, wegen des Vertrauensverhältnisses, das mit der Zeit gefestigt wurde, vor allem aber auch wegen der großen Bereitschaft mehrerer Menschen, das Ausdruckspotenzial eines Trainers zu stärken, der es aus unserer Sicht voll und ganz verdient. Von unserer Seite gibt es maximale Hingabe und Einsatzbereitschaft. Unser Staff bringt dem Mister größte Wertschätzung, Respekt und auch Dankbarkeit entgegen –sowohl als Trainer als auch als Mensch. Er ist derjenige, der alles aufgebaut hat, und der eigentliche Motor: Er hat uns nicht nur gezeigt, was große Professionalität in Arbeitsbeziehungen bedeutet, sondern auch allen von uns persönliche Aufmerksamkeit und menschliche Zuwendung gegeben.“
Welche waren, aus Ihrer Sicht, die prägendsten Momente an der Seite des Trainers – in guten wie in schwierigen Zeiten?
„Es gibt keinen Moment, den ich im Hinblick auf unser Miteinan-
der mit weniger Freude in Erinnerung hätte – und das aus einem einfachen Grund: Der Charakter des Trainers und mein eigener bestimmen, wie wir arbeiten. Auf dieser Basis haben wir eine gemeinsame Art entwickelt, den Arbeitsalltag zu gestalten und die gesteckten Ziele konsequent zu verfolgen – selbst in schwierigen Phasen. Die gemeinsame emotionale Beteiligung ist von großer Bedeutung, ebenso wie unser Zusammenhalt und die Empathie. Ob schöne oder weniger schöne Momente – es sind genau diese Erlebnisse, die uns geprägt und geformt haben, die wir im Gedächtnis und im Herzen bewahren. Jede Phase, jeder Moment, jeder Abschnitt, den wir zusammen durchlebt haben, hat uns wachsen lassen – sowohl als Gruppe als auch als Menschen. Wir haben aus Fehlern gelernt, alle gemeinsam. Genau dieser Ansatz hat es uns ermöglicht, die gesteckten Ziele immer wieder zu erreichen. Eines davon war gerade der Erfolg des vergangenen Jahres – ein höchst wertvolles Ergebnis.“
Sie hatten die Ehre und die Verantwortung, Mister Castori in Palermo an der Seitenlinie zu vertreten – in jener Partie, die in der vergangenen Spielzeit entscheidend zum Klassenerhalt beitragen sollte. Welche Emotionen haben Sie dabei erlebt?
„Die Emotionen waren überwältigend, denn in diesem Spiel wurde klar, dass wir es wirklich schaffen können. Es hat uns unmittelbar vor Augen geführt, dass der Klassenerhalt möglich ist. In Palermo zu gewinnen, geschieht nicht alle Tage – schon gar nicht vor einem so antreibenden, leidenschaftlichen Publikum. Was die Vertretung des Trainers auf der Bank betrifft, fallen mir besonders zwei Aspekte ein. Der erste ist der Versuch, ihm im Rahmen meiner Möglichkeiten gerecht zu werden, indem ich der Mann-
schaft in diesem Moment das weitergebe, was ich für richtig halte. Der zweite betrifft die empathische, emotionale Ebene: Ich vertrat den Mister schon in mehreren Gelegenheiten und habe dabei stets versucht, dies im Einklang mit unserer gemeinsamen Arbeitsund Denkweise zu tun – verbunden mit den notwendigen emotiven Inputs, die ein Fußballspiel nun einmal mit sich bringt. Den Mister an der Seitenlinie zu ersetzen, bedeutet in meinem Fall auch, im Namen und im Auftrag eines Menschen zu handeln, zu dem es neben der professionellen auch eine enge persönliche Bindung gibt. Deshalb ist es ganz natürlich, dass man ihn bestmöglich unterstützen und ihm Anerkennung verschaffen möchte –indem man konsequent seiner Linie folgt.“
Sie kennen die Serie B sehr gut – wie bewerten Sie die Meisterschaft in diesem Jahr?
„Die Serie B wird von Jahr zu Jahr schwieriger, weil sie keinen festen Regeln folgt. Die einzige wirkliche Regel lautet: kein Spiel darf unterschätzt werden und jeder Gegner muss mit Entschlossenheit begegnet werden. Jede Mannschaft interpretiert das Spiel auf ihre eigene Weise, aber alle müssen mit konstant hoher Intensität antreten.
In den letzten Jahren sind zudem bedeutende finanzielle Mittel in die Serie B geflossen. Gleichzeitig haben auch die Vereine mit geringeren Ressourcen gelernt, kluge Entscheidungen zu treffen: Sie verpflichten Spieler, die genau in das Konzept des Trainers passen, oder zusätzliche Erfahrung und Qualität mitbringen. Viele Akteure kommen aus der Serie A, welche immer internationaler und von ausländischen Spielern geprägt ist. All das trägt
dazu bei, dass die Serie B ein konstant hohes sowie äußerst konkurrenzfähiges Niveau hält.“
Was ist, Ihrer Meinung nach, die größte Stärke dieser Mannschaft – und was muss sie auch in Zukunft bleiben? „Die Stärke dieser Mannschaft liegt meiner Ansicht nach in der Fähigkeit, Schwierigkeiten und Leidensphasen zu verstehen und diese auch zu akzeptieren – sowie mit der richtigen Mentalität durch diese Momente hindurchzugehen, um wieder aus ihnen herauszukommen. Wir haben es hier mit einem Umfeld zu tun, in dem ein enormer Wille herrscht, sich konstant einzubringen und zu kämpfen. Es ist eine Truppe aus echten, bescheidenen, zähen sowie hoch motivierten Spielern und Menschen. In besagten schwierigen Momenten hat die Mannschaft verstanden, dass man mit Entschlossenheit, auf dem Weg der Demut sowie der Bereitschaft, niemals aufzugeben und um jeden Ball zu kämpfen, wieder zu sich findet. In diesem Prozess von Veränderung und Wachstum gab es einen entscheidenden Schritt: Die Spieler haben – sei es im vergangenen wie auch in diesem Jahr – die Bedeutung eines konsequenten Weges sowie eines kontinuierlichen Einsatzes erkannt und verinnerlicht. Eine Mannschaft muss verstehen, dass das, was sie auf dem Platz zeigt – und auch wie sie es zeigt – das Ergebnis tiefgehender, intensiver und konkreter Arbeit im Training ist. Ich glaube, genau dieses Bewusstsein hat es der Truppe erlaubt, einen Schritt nach vorne zu machen: Sie hat Überzeugung entwickelt und Freude daran gefunden, ihr eigenes Spiel weiterzuentwickeln – eine Voraussetzung, die sich immer stärker und positiv auf die Leistungen auf dem grünen Rasen auswirkt.“
KOFLER E ADAMONIS Convocati in nazionale
Il difensore biancorosso ha fatto parte della selezione azzurra Under 20 che ha affrontato in amichevole l’Inghilterra, vincendo per 2-1 a Chesterfield, e la Germania (sconfitta 4-0) a Reutlingen. Il portiere lituano non è sceso in campo nelle due gare di qualificazione ai Mondiali 2026 con la nazionale del suo paese, impegnata nel Gruppo G contro Malta (1-1) e Olanda (2-3)
Il difensore biancorosso Raphael Kofler è stato convocato dal commissario tecnico azzurro Carmine Nunziata in occasione delle ultime due partite amichevoli della nazionale italiana Under 20. Gli azzurrini hanno giocato venerdì 5 settembre a Chesterfield contro l’Inghilterra, e martedì 9 settembre a Reutlingen contro la Germania.
Nel primo test match, il difensore biancorosso ha giocato gli ultimi 25 minuti. Contro l’Inghilterra, l’Italia ha vinto 2-1. Nel secondo impegno contro la Germania, Raphael Kofler è sceso in campo sin dal primo minuto, giocando nella linea difensiva a quattro, al fianco di Magni (Cesena), Natali (Bayer Leverkusen) e De Sant’Ana Balbinot (Real Madrid). La Germania si è imposta 4-0 grazie alle reti di Ouedraogo (15’), Brunner (34’ e 56’) e Ibrahimovic (42’).
emozionata, consapevole di tutto il percorso che mi aveva portata fino a quel momento. Ma la soddisfazione più grande è stata proprio quella di sentire il calore e il sostegno della squadra. Sapere che non ero sola in quel momento ha reso tutto ancora più speciale.”
determinazione e fiducia nel percorso.”
Per concludere, c‘è qualcosa che vorresti dire a chi si trova ad affrontare una situazione simile alla tua? Hai un consiglio, un messaggio di incoraggiamento?
Cosa ti aspetti dagli ultimi mesi di questo campionato, sia a livello personale che di squadra? “Quest‘anno siamo una squadra molto forte e unita e credo che possiamo toglierci grandi soddisfazioni. A livello personale, sto ancora lavorando per integrarmi completamente, perché dopo un anno di stop non è facile ritrovare subito il ritmo e le sensazioni di prima. Nonostante abbia cercato di essere sempre presente anche nella scorsa stagione, tornare in campo e ritrovare la piena condizione è una sfida più complessa di quanto avessi immaginato. Il mio obiettivo più grande, in questo momento, è riuscire a sentirmi di nuovo al livello in cui ero prima dell’infortunio. Voglio avere quella sensazione, quella certezza di essere tornata al 100%. Finora non ci sono ancora riuscita del tutto, ma spero che presto arrivi quel momento. Più che una questione fisica, è anche un percorso mentale. Tornare a giocare dopo un lungo stop non è una sfida per il corpo, ma anche per la testa. Serve pazienza,
Convocazione in nazionale anche per Marius Adamonis, chiamato dal commissario tecnico Edgaras Jankauskas nella lista della nazionale della Lituania per le partite di qualificazione al Campionato Mondiale 2026. Il portiere ventottenne del FC Südtirol è stato schierato come secondo portiere contro la nazionale di Malta (1-1), giovedì 4 settembre, e contro l’Olanda (2-3), domenica 7 settembre. Entrambe le sfide si sono svolte allo Stadio S. Dariaus e S. Girėno di Kaunas. Oltre a Malta e ai Paesi Bassi, la Lituania incontrerà, nel Gruppo G delle qualificazioni, anche le selezioni nazionali di Finlandia e Polonia. Dopo i due incontri disputati a settembre, la nazionale lituana occupa la quarta posizione in classifica con tre punti.
“Non ci avevo mai pensato davvero, ma credo che il messaggio più importante sia quello di vivere ogni momento appieno. Come ho detto prima, bisogna godersi ogni giorno, perché tutto può cambiare in un istante. Se ci si trova in una situazione difficile, che sia nello sport, nel lavoro o nella vita in generale, il segreto è rimanere positivi e credere sempre in sé stessi. È normale attraversare momenti in cui sembra impossibile andare avanti, ma l‘importante è non lasciarsi sopraffare dalla negatività. Serve determinazione, forza di volontà e la consapevolezza che, con impegno e costanza, si può tornare più forti di prima. Nel mio caso, ho affrontato una riabilitazione lunga e impegnativa, spingendomi sempre oltre i miei limiti per accelerare il recupero. Forse, a volte, anche troppo. Ma avevo un obiettivo chiaro e non ho mai smesso di crederci. Il mio consiglio è questo: non arrendersi mai, affrontare ogni sfida con determinazione e, soprattutto, apprezzare ogni momento, perché nulla è scontato.”
Der junge Abwehrspieler kam mit Italiens U20-Auswahl bei den Testspielen gegen England (2:1) und Deutschland (0:4) zum Einsatz. Marius Adamonis stand im litauischen Kader bei den WM-Qualifikationsspielen der Gruppe G gegen Malta (1:1) und die Niederlande (2:3)
Die 24-jährige Spielerin der FCS Women hat einen langen Leidensweg hinter sich, der vor eineinhalb Jahren mit einem erschreckenden Unfall auf dem Rosskopf seinen Anfang nahm. Nach harter Arbeit und mit großer Willenskraft feierte Flutura in dieser Saison ihr offizielles Comeback mit dem FC Südtirol. Nun bereitet sie sich darauf vor, langsam aber sicher zu alter Stärke zurückzufinden
Flutura Maloku spielt seit Sommer 2022 für den FC Südtirol und konnte mit den Weißroten im ersten Anlauf die regionale Oberliga gewinnen. Kurz vor Beginn der neuen Saison traf die junge Sterzingerin jedoch ein schwerer Schicksalsschlag. Bei einer Bergwanderung erlitt Flutura einen schweren Unfall und stürzte rund 20 Meter einen Hang hinab. Sie hatte Glück im Unglück und wurde wie durch ein Wunder vor dauerhaften Verletzungen bewahrt. Ein langer Rehabilitationsweg stand ihr bevor, den sie – auch dank der Unterstützung ihrer Familie, Freunde und Fußballkameradinnen – erfolgreich meisterte.
Im Gespräch mit der FCS News berichtet Flutura über ihren langen Leidensweg und darüber, wie sie es geschafft hat, mit einer positiven Einstellung gestärkt aus dieser Erfahrung hervorzugehen.
Anlässlich der vergangenen Länderspielpause im September hatten mit Raphael Kofler und Marius Adamonis zwei Profis des FC Südtirol die Ehre, ihr Land auf internationaler Bühne zu vertreten.
Flutura, beginnen wir ganz von vorne – beim Anfang deines Abenteuers beim FC Südtirol. Wie ist dein Wechsel zustande gekommen und was hat dich dazu bewogen, diesen Schritt zu gehen?
25 Minuten der Partie zum Einsatz.
FCS-Verteidiger Raphael Kofler wurde vom Teamchef der italienischen U20-Nationalmannschaft, Carmine Nunziata, für die beiden Testspiele gegen England und Deutschland nominiert. Das Freundschaftsspiel gegen die „Three Lions“ fand am 5. September in Chesterfield statt, wobei sich die „Azzurrini“ mit 2:1 durchsetzen konnten. Kofler kam in den letzten
„Der Wechsel zum FC Südtirol kam auch für mich etwas überraschend, da ich diese Option zunächst gar nicht in Betracht gezogen hatte. Marco Maraner und Trainer Marco Castellaneta überzeugten mich davon, dass die Weißroten ein ambitioniertes und gut strukturiertes Projekt verfolgen, um den Damenfußball in Südtirol zu fördern. Die Idee, Teil dieser Entwick-
lung zu sein, hat mich sehr gereizt, sodass ich mich schließlich für den Wechsel von Brixen zum FC Südtirol entschied.“
In deiner ersten Saison beim FC Südtirol habt ihr eine nahezu perfekte Meisterschaft gespielt und souverän die Oberliga gewonnen. Welche Erinnerungen
Beim darauffolgenden Testspiel gegen Deutschland, das am 9. September in Reutlingen ausgetragen wurde, stand Kofler in der Startformation. Der 20-jährige Rablander bildete gemeinsam mit Magni (Cesena), Natali (Bayer Leverkusen) und De Sant’Ana Balbinot (Real Madrid) die Viererkette Italiens. Die Begegnung endete mit 4:0 für Deutschland; die Tore gingen auf das Konto von Ouedraogo (15.), Brunner (34. & 56.) und Ibrahimovic (42.). FCS-Torhüter Marius Adamonis wurde von Edgaras Jankauskas, dem Teamchef der
litauischen A-Nationalmannschaft, für die beiden WM-Qualifikationsspiele nominiert. Die Partie am 4. September gegen Malta endete mit einem 1:1-Unentschieden, während das Match gegen die Niederlande am 7. September knapp mit 2:3 verloren ging.
hast du an diese Spielzeit?
„Meine Erinnerungen an jene Saison sind wunderschön. Der Wechsel zum FC Südtirol brachte anfangs große Veränderungen mit sich, insbesondere die langen Fahrten zum Training von Sterzing nach Bozen. Doch die ausgezeichnete Organisation rund um die Mannschaft machte alles
In beiden Begegnungen, die jeweils im S. Dariaus-und-S. Girėno-Stadion in Kaunas ausgetragen wurden, hatte Adamonis die Rolle des Reservisten inne. Nach den Spielen im September belegt Litauen in der Gruppe G, zu der auch Finnland und Polen gehören, mit drei Punkten den vierten Rang.
corso di recupero. Ora aspetto il momento in cui potrò rimuovere definitivamente la placca dalla spalla, ma sono fiduciosa che il peggio sia ormai alle spalle.”
MANCINI
Durante tutto questo percorso hai sempre mantenuto un atteggiamento positivo, propositivo e ottimista. Hai dimostrato grande gratitudine, senza mai lasciarti abbattere. Possiamo dire che hai affrontato questa esperienza come una nuova opportunità?
“Sì, assolutamente. Ovviamente ci sono stati momenti difficili, momenti in cui ho riflettuto molto. Guardavo la squadra andare avanti, mentre per me, fino a marzo, sembrava che tutto andasse storto. Sapere che la prima operazione non era andata a buon fine e dover affrontare mesi di incertezza, senza risposte concrete, è stato un colpo duro da assorbire. Ma l’unico pensiero che mi ha accompagnata costantemente era di non vedere la situazione in modo negativo. Dovevo essere grata, prima di tutto, per il fatto di essere qui, di stare bene. E poi, per il fatto che avrei potuto subire conseguenze ben peggiori: la mia caduta avrebbe potuto causare danni irreparabili, anche alla testa, o addirittura costringermi su una sedia a rotelle. Così ho scelto di affrontare tutto con un atteggiamento costruttivo. Ho visto questa esperienza come una seconda possibilità, una sfida da superare nel miglior modo possibile. Ho sempre pensato che l’unico modo per andare avanti fosse accoglierla con positività e determinazione.”
COMPLETA GLI ARRIVI IN BIANCOROSSO
Il ventenne difensore centrale si è trasferito all’FCS dalla formazione di Serie C del Campobasso con la formula del prestito con diritto di opzione per l’acquisto
L’FC Südtirol ha completato le operazioni di mercato in entrata raggiungendo un accordo con la società Campobasso Football Club per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2026, con diritto di opzione, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Davide Mancini.
trasferito al Campobasso, club di Serie C, con cui ha disputato la sua prima annata da professionista, totalizzando 16 presenze
in campionato e una in Coppa di Serie C. Mancini giocherà in biancorosso con la maglia numero 4.
Dopo tutto quello che hai vissuto, senti di essere cambiata? “Credo che qualcosa dentro di me sia cambiato profondamente. Ho riflettuto molto su ciò che mi è accaduto, sul fatto che avrebbe potuto andare molto peggio. Mi sono spesso chiesta perché sia successo proprio a me, ma allo stesso tempo ho cercato di trovare un senso a tutto questo. Forse c’era un motivo, forse doveva andare così per insegnarmi qualcosa. Sicuramente, il mio modo di vedere la vita è diverso. Ho imparato a dare valore a ogni singolo giorno, perché tutto può cambiare in un istante. Ora cerco di affrontare ogni situazione con positività e gratitudine, godendomi ogni momento, sia nella vita quotidiana che nello sport. Ogni partita, ogni opportunità che mi viene concessa, la vivo con un’intensità nuova, senza dare nulla per scontato.”
Difensore centrale di ruolo, Mancini è nato il 2 maggio 2005 a Civitanova Marche. Ha mosso i primi passi nel calcio nella sua città natale, Porto Sant’Elpidio, nelle Marche. All’inizio della stagione 2019-2020, all’età di 14 anni, è passato in prestito al settore giovanile del Perugia. Nella stagione successiva ha vestito, a titolo temporaneo, la maglia dell’Ascoli.
Dal punto di vista sportivo, quando hai iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel? Qual è stato il momento in cui hai capito che il ritorno in campo era davvero vicino? Cosa hai provato alla prima convocazione, ai primi minuti giocati?
“Ripensandoci ora, è stato un momento bellissimo, carico di emo-
Nell’agosto 2021 è approdato nel settore giovanile del Parma, dove nelle tre stagioni successive ha collezionato numerose presenze con le formazioni U17, U18 e Primavera 2.
La scorsa estate, il difensore centrale si è
zioni. Ma ciò che mi ha colpito di più è stata la gioia delle mie compagne di squadra nel rivedermi in allenamento e poi in partita. Vedere il loro entusiasmo e il loro supporto è stato qualcosa che ancora oggi mi emoziona profondamente. Il mio ritorno ufficiale in campo è avvenuto nella scorsa stagione, in una partita in cui sono entrata solo fare per qualche minuto, ma che per me significava già tantissimo. Tuttavia, considero il mio vero rientro quello di questa stagione, quando ho giocato la prima partita completa. La mia prima presenza ufficiale è stata contro il Villorba, mentre la prima da titolare è arrivata contro l‘Isera. Già stare in panchina dopo mesi passati in tribuna è stato un passo importante per me. Sentirmi di nuovo parte della squadra, vivere il pre-partita con le mie compagne, è stato qualcosa che mi ha dato grande forza. Poi, quando finalmente ho avuto l’opportunità di entrare in campo, è stato un mix di emozioni: felicità, nervosismo, adrenalina. Ero
C P I T T U R E E D I L I R I S T I A N I
L’assise dei soci biancorossi è stata fissata per mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 18.30 in seconda convocazione presso l’FCS Center di Appiano, in via Monticolo 37
L‘assemblea generale dei soci dell’F.C.D. Alto Adige è stata convocata per mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 6:30 in prima convocazione e alle ore 18:30 in seconda convocazione presso l’FCS Center, in via
Monticolo 37, ad Appiano.
DAS LETZTE PUZZLESTÜCK IM FCS-KADER MANCINI DAVIDE
Der 20-jährige Innenverteidiger wechselte Anfang September leihweise, mit anschließender Kaufoption, vom Drittligisten Campobasso nach Bozen
Am letzten Tag der Transferperiode vermeldete der FC Südtirol die Verpflichtung des 20-jährigen Abwehrspielers Davide Mancini. Die Weißroten erzielten mit Campobasso, dem Inhaber der Transferrechte, eine Einigung über eine Leihe bis zum 30. Juni 2026 mit anschließender Kaufoption.
F.C.D. ALTO ADIGE AFC SÜDTIROL convocata l’assemblea generale
L’ordine del giorno prevede: il saluto del presidente dell‘F.C.D. Alto Adige; la relazione dettagliata sull’attività svolta nel corso dell’anno 2024 e la previsione di attività per il 2025. A seguire, l‘approvazione del bilancio consuntivo e la fase elettiva per il rinnovo delle cariche sociali. L‘assemblea generale si concluderà con le varie ed eventuali, prima del rinfresco.
lief. Im vergangenen Sommer schloss sich der Innenverteidiger dem Drittligisten Campobasso an, mit dem er in seiner ers-
ten Saison im Profifußball 16 Einsätze in der Meisterschaft sowie einen im Drittligapokal verzeichnete.
Einberufung der Mitgliederversammlung
Gelernter Innenverteidiger, wurde Mancini am 2. Mai 2005 in Civitanova Marche geboren. Seine fußballerische Ausbildung erhielt er im Nachwuchsbereich der Academy Civitanovese. Zu Beginn der Saison 2019/20 wechselte Mancini – im Alter von 14 Jahren – auf Leihbasis in den Jugendsektor von Perugia. In der darauffolgenden Spielzeit war er hingegen, ebenfalls leihweise, für Ascoli im Einsatz.
Die Vollversammlung des AFC Südtirol wurde für Mittwoch, den um 18.30 Uhr im FCS Center in Eppan angesetzt
Die Vollversammlung des AFC Südtirol findet am Mittwoch, den 16. April 2025 statt. Die erste Einberufung erfolgt um 6.30 Uhr, die zweite Einberufung um 18.30 Uhr. Der Veranstaltungsort ist das
Im August 2021 wechselte Mancini in die Jugendabteilung von Parma, wo er in den folgenden drei Jahren für die U17, U18 sowie die Primavera-2-Mannschaft auf -
KICK DIE VERGANGENHEIT HINTER DIR
BRING
DUE CHIARI SUCCESSI E UNO STOP IN CASA Un pareggio di cuore e di carattere a Frosinone
Dopo il pari di Catanzaro, l’FC Südtirol conquista la prima vittoria stagionale superando la Sampdoria al “Druso”. Nel turno successivo arriva lo stop contro il Palermo, mentre a Frosinone i biancorossi strappano un prezioso pareggio in rimonta. Nel quinto turno, la squadra di Castori torna al successo battendo la Reggiana 3-1
La prima gara interna dell’FC Südtirol nella quarta stagione di fila tra i cadetti si conclude con tre punti preziosi e meritati. Nella seconda giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026, i biancorossi di mister Fabrizio Castori, cinici e spietati, conquistano la prima vittoria (dopo l’inopinato pareggio a Catanzaro) contro la blasonata Sampdoria. Sul terreno dello “Stadio Druso” di Bolzano termina 3-1 (3-0 al riposo). I biancorossi aprono lo score dopo 8’, quando in area blucerchiata capitan Ferrari, a contatto con Pecorino, libera servendo al limite dell’area Casiraghi, che si coordina per una pregevole conclusione mancina quasi all’incrocio dei pali su cui non può far nulla Ghidotti: 1-0. Il raddoppio al 19’ grazie alla conclusione ravvicinata di Merkaj, assistito da un destro sporcato da Davi in area, sugli sviluppi di una lunga rimessa dalla destra di El Kaouakibi. Il 3-0 arriva al 31’ quando Tronchin, dalla sinistra, mette in area, dove Ferrari interviene di testa mandando fuori tempo il portiere Ghidotti: i due si scontrano, favorendo la conclusione ravvicinata bassa di El Kaouakibi. A ridosso dei titoli di coda è Coda a segnare il gol della Sampdoria, che gli vale il record assoluto di realizzazioni tra i cadetti.
La seconda gara interna consecutiva dell’FC Südtirol termina con una prestazione significativa, ma senza punti. Nella terza giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026, i biancorossi di mister Fabrizio Castori cedono contro il Palermo di Pippo Inzaghi, una delle più autorevoli squadre candidate alla promozione in Serie A. Sul terreno dello “Stadio Druso” di Bolzano termina 0-2 (0-1 al riposo) con doppietta del micidiale Pohjanpalo. Primo stop interno nel 2025 per l’FCS.
La gara la sbloccano i rosanero ospiti dopo poco più di un minuto: dal corner di destra Ranocchia serve sul primo palo Le Douaron, spizzata e assist per il colpo di testa in corsa di Pohjanpalo, che insacca: 0-1. I biancorossi tengono testa ai blasonati rosanero, ci provano, ma non passano. Nella ripresa premono i padroni di casa, che confezionano diverse occasioni, ma non passano. Nel momento migliore della squadra di Castori, il Palermo esce dalla difesa a oltranza e confeziona la ripartenza che consente al micidiale Pohjanpalo di raddoppiare.
Seconda trasferta per l’FC Südtirol nel quarto campionato di fila tra i cadetti. Nello scoppiettante e pirotecnico anticipo della quarta giornata della Serie BKT, i biancorossi di mister Fabrizio Castori conquistano un prezioso pareggio, frutto di una significativa rimonta.
Finisce 2-2, 2-0 al riposo, in casa del Frosinone. Friday Night al cardiopalma quello di scena sul terreno dello “Stadio Benito Stirpe” nel capoluogo ciociaro, con gli ospiti capaci di rimettere in discussione la gara dopo essere andati al riposo sotto di due reti.
Gli abbracci a Tronchin dopo il primo gol in biancorosso
La gara si sblocca al 10’, quando Calò trasforma il rigore concesso per un fallo di mano in area di Bordon sulla conclusione di Monterisi, successiva al corner calciato dalla destra da Calò. Dagli undici metri calcia lo stesso Calò con un destro potente e centrale, Adamonis spiazzato: 1-0. Raddoppio frusinate al 30’: lancio di quaranta metri di Koutsoupias, sulla destra raccoglie Ghe-
djemis, serie di finte, tiro di sinistro e palla in rete sul palo: 2-0. I biancorossi dimezzano lo svantaggio e riaprono la gara con una conclusione chirurgica di destro da dentro l’area di Martini, imbeccato da Merkaj, che salta Cittadini: 2-1. Primo gol incassato in campionato dai padroni di casa. I biancorossi riprendono la gara. Gli ospiti, mai domi, agguantano il pari al 33’: cross di Davi, trattenuta in area di Masciangelo su Molina, l’arbitro concede il rigore. Check del VAR, rigore confermato. Merkaj trasforma con un destro che supera nell’angolino basso a sinistra Palmisani, al quale non basta intuire la traiettoria: 2-2.
La gioia biancorossa nel corso della gara con la Sampdoria
Merkaj contro il Palermo
altrigen sportlich zu messen. Das ist für uns wichtig, weil auch Alperia im ganzen Land präsent ist – sei es mit Anlagen, Stromnetzen oder mit der Präsenz
CI FACCIAMO COMPAGNIA
gerade in diesem Bereich aktiv zu sein?
„Alperia ist seit jeher nebst Kultur, Sicherheit und Umwelt stark im Sportsponso ring aktiv. Und da sind wir überzeugt, dass wir insbesondere auf die Jugend bauen müssen, denn sie ist die Zukunft unseres Landes und es gilt, ihnen Möglichkeiten zu geben, sich gesund und sinnvoll sport lich zu betätigen. Deshalb unterstützen wir mit Überzeugung seit vielen Jahren die Camps des AFC Südtirol.“
Wie trägt die Partnerschaft mit den Camps des AFC Südtirol dazu bei, Alperia als Marke nicht in Südtirol und darüber hinaus zu positionieren?
sprachen dabei nicht
L’FC Südtirol conquista un meritato e prezioso successo nella terza gara interna di campionato, valevole per la quinta giornata della Serie BKT 2025-2026. I biancorossi, guidati in panchina da mister Riccardo Bocchini per via della squalifica (un turno) di Fabrizio Castori, superano la Reggiana per 3-1 (2-0 al riposo) sul terreno dello “Stadio Druso” di Bolzano.
laufende Serie B-Meistergaben auch persönliche Leben abseits des Spielwurde die Delega-
Südtirol von der leitenden
Direktorin von Radio Dolomiti, Michela Baldessari. Den gelungenen Abschluss des Besuchs bildeten Autogramme und Erinnerungsfotos – zur großen Freude der anwesenden Kinder, die gespannt das Ende der Live-Übertragung abgewartet hatten.
La gara si sblocca al 18’ al culmine di un’efficace giocata biancorossa: rimessa lunga di El Kaouakibi dalla destra, Tait appoggia in verticale per Odogwu che difende palla con il corpo e confeziona
l’assist ravvicinato per il chirurgico destro in diagonale rasoterra di Martini, che insacca alla destra di Motta: 1-0.
„Wenn zwei starke Marken aufeinandertreffen, dann ist dies von Vorteil für beide. In Südtirol stärken wir dank der Camps unsere Verbundenheit mit dem Territorium, über die Landesgrenzen hinaus gilt es, Alperia stärker bekannt zu machen, da wir Kunden in ganz Italien gewinnen wol-
Raddoppio biancorosso al 26’: Kofler innesca Davi, palla lunga per Odogwu, lesto a crossare di sinistro dal fondo mancino per la deviazione vincente con la punta del piede di Merkaj (terzo centro in campionato) alla sinistra di Motta: 2-0. Il tris all’11’ della ripresa: disimpegno corto della difesa ospite e Tronchin insacca con un destro da fuori area che passa sotto il corpo di Motta. Al 14’ la Reggiana accorcia con un tocco in mischia di Portanova: 1-3.
len und das große Ziel haben, in einigen Jahren eine Millionen Kunden zu beliefern. Da helfen uns die Camps – aber noch viel mehr die 1. Mannschaft – sehr, unsere Marke positiv nach außen zu tragen.“
Tronchin e capitan Tait al Druso contro la Reggiana
ERFOLGE GEGEN SAMPDORIA UND REGGIANA, Punktgewinn in Frosinone
Nach dem Unentschieden zum Auftakt gegen Catanzaro feierte der FC Südtirol überzeugende Heimsiege gegen Sampdoria und Reggiana und holte ein spektakuläres Unentschieden in Frosinone. Lediglich dem großen Aufstiegsanwärter Palermo mussten sich die Weißroten bislang geschlagen geben
Der FC Südtirol ist mit großem Enthusiasmus und bemerkenswerter Leidenschaft in die neue Serie B-Meisterschaft gestartet und konnte bereits in den ersten Begegnungen wertvolle Zähler im Hinblick auf das Saisonziel Klassenerhalt einfahren.
Nach dem Auftaktunentschieden in Catanzaro feierte der FC Südtirol im ersten Heimspiel der Saison 2025/26 gegen Sampdoria den ersten Saisonsieg. Die Fans im Bozner Drusus-Stadion durften bereits in der 8. Minute jubeln: Nach einem Duell mit Pecorino klärte Sampdorias Ferrari den Ball vor die Füße von
Casiraghi, der mit einem präzisen Linksschuss von der Strafraumgrenze ins Kreuzeck zum 1:0 traf. Rund zehn Minuten später erhöhten die Weißroten auf 2:0, als nach einem langen Einwurf von El Kaouakibi Simone Davi an den Ball kam, sein Schussversuch abgefälscht wurde und bei Silvio Merkaj landete, der die Gelegenheit eiskalt mit links verwertete (19.). In der 31. Minute konnte der FCS erneut jubeln: Bei einer Hereingabe von Tronchin stieß Sampdoria-Verteidiger Ferrari beim Klärungsversuch mit seinem eigenen Torwart Ghidotti zusammen, sodass der Ball zu El Kaouakibi gelangte, der ihn ins leere Tor
einschob. In den Schlussminuten der Partie gelang den Gästen durch Coda noch der Anschlusstreffer, der dem Angreifer den alleinigen Torschützenrekord in der Serie B einbrachte. Anschließend pfiff der Schiedsrichter die Partie ab: Der FC Südtirol siegte verdient mit 3:1.
Auf das Heimspiel gegen Sampdoria folgte eine weitere Partie vor eigenem Publikum. Die Weißroten empfingen im Drusus-Stadion Palermo (3. Spieltag), einen der großen Aufstiegsaspiranten der laufenden Saison. Die Gäste aus Sizilien, unter der Leitung von Filippo Inzaghi, gingen bereits
Jonathan Italeng
Nicola Pietrangeli beim Gastspiel in Frosinone
GRUPPO RESS
Marius Adamonis und Kapitän Fabian Tait vor dem Heimspiel gegen Sampdoria
Während der Halbzeitpause des Heimspiels gegen Sampdoria wurde dem Südtiroler Publikum die erste Mannschaft der FCS Women vorgestellt
in der 2. Spielminute in Führung: Ein Eckball von rechts durch Ranocchia wurde auf Höhe des ersten Pfostens von Le Douaron verlängert, sodass Pohjanpalo wenige Meter
Federico Davi freut sich über den Punktgewinn in Frosinone
*Gültig ab: 07.09. - 26.10.2025 ab €350.- p.P. 26.10. - 02.11.2025 ab € 385,- p.P. 3 (DO-SO) oder 4 (SO-DO) Nächte
dahinter zum 1:0 einköpfen konnte. Der FC Südtirol präsentierte über die gesamte Spieldauer eine engagierte Leistung und erspielte sich mehrere vielversprechende Torchancen. Am Ende waren es jedoch erneut die „Rosanero“, die jubeln durften: Palermo setzte einen Konter mustergültig um, den wiederrum Pohjanpalo vollstreckte (80.). Die Partie endete mit 2:0 für Palermo; für den FC Südtirol bedeutete dies die erste Heimniederlage im Kalenderjahr 2025.
Am 4. Spieltag stand für den FC Südtirol in Frosinone das zweite Auswärtsspiel der Serie B 2025/26 auf dem Programm. Im Benito-Stirpe-Stadion erwischten die Gastgeber den überzeugenderen Start und konnten sich bereits nach zehn Minuten dafür belohnen: Nach einem Handspiel von Bordon infolge eines Abschlusses von Monterisi entschied der Schiedsrichter auf Elfmeter, den Calò sicher verwandelte. Nur knapp 20 Minuten später erhöhte Ghedjemis auf 2:0, als er nach einem langen Zuspiel von Koutsoupias von der rechten Seite in die Mitte zog und Adamonis mit einem präzisen linken Effetschuss über -
winden konnte (30.). Die Weißroten ließen sich jedoch nicht entmutigen und kämpften sich tapfer ins Spiel zurück. Im letzten Drittel der Begegnung setzte der FCS seine Offensivbemühungen effektiv um: Merkaj entwischte Cittadini auf der rechten Seite und legte den Ball für Martini quer, der nach kontrollierter Ballannahme mit einem Diagonalschuss auf 2:1 verkürzte (72.). Für den jungen Mittelfeldspieler war es der erste Treffer in der Serie B, während er zugleich den ersten Gegentreffer für Frosinone in dieser Meisterschaft bedeutete.
In der 78. Minute gelang den Gästen schließlich der Ausgleich: Molina wurde bei einem Eckball von links von Davi von Masciangelo zu Fall gebracht, woraufhin der Schiedsrichter auf Elfmeter entschied. Merkaj trat an und verwandelte sicher im linken unteren Eck zum 2:2. Auch in den Schlussminuten blieb die Partie spannend, doch am Ergebnis änderte sich bis zum Abpfiff nichts mehr.
In der darauffolgenden Woche feierte der FC Südtirol vor heimischer Kulisse seinen zweiten Saisonsieg. Im Rahmen des 5.
Spieltags der Serie B 2025/26 setzte sich die Mannschaft von Trainer Fabrizio Castori, der gesperrt von Co-Trainer Riccardo Bocchini vertreten wurde, in Bozen mit 3:1 gegen Reggiana durch.
In der 18. Spielminute landete ein langer Einwurf von El Kaouakibi bei Kapitän Tait, der vertikal auf Odogwu spielte. Die Nummer 90 der Weißroten behauptete den Ball geschickt und legte zentral zu Martini, der mit einem direkten Diagonalschuss zur Führung traf. Nur wenige Minuten später erhöhten die Hausherren auf 2:0: Simone Davi spielte einen Steilpass auf Odogwu, der das Leder gekonnt kontrollierte und vor das Tor brachte, wo Merkaj mit der Spitze einschob (26.).
Nach dem Seitenwechsel erhöhte Tronchin in der 56. Minute mit einem wuchtigen Schuss aus der Distanz auf 3:0. Drei Minuten später verkürzte Portanova für Reggiana auf 3:1 (59.), doch mehr ließ die Defensive der Weißroten nicht zu. Der FC Südtirol erspielte sich auch danach mehrere Torchancen, konnte das Ergebnis jedoch nicht weiter ausbauen: Es blieb beim verdienten 3:1-Erfolg für den FCS.
Der Jubel nach Merkajs Ausgleichtreffer gegen Frosinone
FCS-Reggiana: Die Torschützen Tronchin, Merkaj und Martini mit dem doppelten Vorlagengeber Odogwu
Bleib am Ball. Die Radionachrichten.
Raphael Kofler im Duell mit Jeremy Le Douaron (Palermo)
La prossima Avversaria al Druso Der nächste Gegner im Drusus-Stadion
Einstellung gezeigt. Du hast dich dankbar gezeigt, ohne dich selbst zu bemitleiden. Kann man sagen, dass du diese Situation als eine neue Chance wahrgenommen hast?
34 Gabriele Guarino 2004
29 Lorenzo Tosto 2006
2 Marco Curto 1999
5 Nosa Edward Obaretin 2003
28 Gabriele Indragoli 2004
36 Dawid Bembnista 2007
79 Franco Carboni 2003
27 Brando Moruzzi 2004
24 Tyronne Ebuehi 1995
Centrocampisti-Mittelfeldspieler
14 Gerard Yepes 2002
18 Andrea Ghion 2000
6 Duccio Degli Innocenti 2003
25 Lorenzo Ignacchiti 2004
8 Luca Belardinelli 2001
32 Nicolas Haas 1996
7 Salvatore Elia 1999
15 Joseph Ceesay 1998
10 Rares Ilie 2003
53 Danilo Busiello 2008
70 Edoardo Saporiti 2001
96 Andrea Orlandi 2007
Attaccanti-Stürmer
9 Pietro Pellegrini 2001
19 Marco Nasti 2003
11 Stiven Shpendi 2003
89 Thomas Campaniello 2008
90 Ismaël Konaté 2006
77 Bogdan Popov 2007
99 Flavio Bianchi 2000
- Luca Ferretti 2003
„Dem kann ich nur zustimmen. Natürlich gab es in dieser Zeit auch schwierige Momente, in denen ich viel über meine Situation nachgedacht habe. Ich sah wie die Mannschaft eine erfolgreiche Meisterschaft absolvierte, während bei mir bis März alles schlief lief. Zu wissen, dass die erste Operation nicht erfolgreich war und dies für Unklarheit sorgte, war für mich schwer zu verdauen. Doch ich hatte mir fest vorgenommen, die Situation mit einem positiven Ansatz anzugehen. Ich musste in erster Linie dafür dankbar sein, wohlauf zu sein. Es hätte mich viel nämlich viel schlimmer treffen können, zum Beispiel mit Verletzungen am Kopf oder ähnliches. Dies hat mich dazu veranlasst, einen konstruktiven Ansatz an den Tag zu legen. Ich habe die Situation als eine zweite Chance betrachtet, eine Art Herausforderung, die ich bestmöglich meistern muss. Nur mit Entschlossenheit und
positiven Gedanken gelingt es einem, nach vorne zu blicken.“
39 Niccolò Fontana 2007
Difensori-Verteidiger
15 Andrea Ciofi 1999
Nach all dem was geschehen ist, bist du der Überzeugung, dich verändert zu haben?
Wann hattest du erstmals das Gefühl, dass auch im Fußball dein Leidensweg bald zu Ende gehen könnte? Welche Emotionen hast du bei deiner Rückkehr ins Aufgebot und den ersten Spielminuten erlebt?
„Ich denke schon, dass sich in meinem Inneren viel verändert hat. Oft habe ich darüber nachgedacht, was geschehen ist und dass es mich noch viel schlimmer hätte treffen können. „Wieso passiert das ausgerechnet mir?“, diese Frage ging mir immer wieder durch den Kopf. Ich versuchte jedoch, das Negative auszuklammern und einen Sinn für diese Ereignisse zu finden. Vielleicht gab es einen Grund hierfür, eine Lehre, dich ziehen musste. Seit dem Unfall betrachte ich das Leben schon irgendwie anders, sodass ich versuche, jeden Tag und jeden Augenblick zu genießen. Es braucht nämlich nicht viel, dass sich das Leben von einem Moment auf den anderen komplett verändert. Ich versuche jeden Augenblick mit Dankbarkeit und Positivität zu leben, sowohl im Alltag als auch im Sport. Jedes Spiel lebe ich als eine neue Möglichkeit, ohne diese
„Wenn ich an daran zurückdenke, gehen mir viele emotionale Bilder durch den Kopf. Am prägendsten für mich war jedoch die Freude meiner Mitspielerinnen, als ich erstmals wieder im Training und bei den Spielen dabei war. Ihre Begeisterung und Unterstützung in jenen Momenten bringen bei mir heute noch große Emotionen hervor. Am Ende der letztjährigen Saison konnte ich einen Kurzeinsatz verbuchen, der mir zwar viel bedeutete, aber eher ein symbolischer Moment war. Für mich war das wahre Comeback, als ich in diesem Jahr erstmals wieder über 90 Minuten auf dem Platz stand. Mein erstes Pflichtspiel bestritt ich als Einwechselspielerin gegen Villorba, während ich gegen Isera zum ersten Mal wieder in der Startelf stand. Ich muss jedoch gestehen, dass bereits die
domenica - giovedì 07-00 venerdì - sabato 07-01
LA NUOVA MAGLIA AWAY
con i colori delle montagne al tramonto
In collaborazione con il fornitore tecnico Erreà, l’FC Südtirol ha presentato la seconda divisa per la stagione in corso: quella di trasferta è una casacca unica che cattura i raggi dorati del sole al tramonto sulle vette dolomitiche
Dopo aver svelato la maglia c asalinga e la terza divisa per la stagione 2025-2026, è arrivato il momento della presentazione ufficiale della nuova maglia da trasferta. La casacca away, progettata in stretta collaborazione con il fornitore Erreà, rappresenta una novità senza precedenti nel design e mostra al tempo stesso un forte legame con il territorio. Accostamenti preziosi e marcati, come mai prima d’ora.
La scelta cromatica è frutto di un attento approfondimento: la maglia combina l’antracite con diverse tonalità di marrone, che sfumano armoniosamente dal basso verso l’alto. Questa combinazione richiama immediatamente le maestose montagne altoatesine che, al calar del sole, godono degli ultimi raggi dorati. Nella parte inferiore, più scura, il richiamo è al fondovalle, mentre la parte superiore, più chiara e illuminata dal tramonto evoca le cime dolomitiche. Il design unisce in modo significativo natura e identità territoriale. Il motivo antracite rappresenta la solidità della roccia, mentre le sfumature marroni riflettono il calore della luce del tramonto del sole.
Per le foto ufficiali è stata scelta una location unica, tanto quanto la maglia stessa: la Città dei Sassi, ai piedi del Sassolungo, vicino a Passo Sella, una vasta distesa di macigni formatasi da una frana remota. È una zona naturalistica suggestiva e panoramica, accessibile dal passo attraverso un breve e facile sentiero. Un’area con vista diretta e suggestiva sul Gruppo del Sella. Un paesaggio che unisce perfettamente tradizione, natura e ambizioni sportive.
Nei dettagli, la nuova maglia da trasferta conquista per carattere e autenticità. Lo stemma societario è posto sul lato sinistro del petto, non nei consueti colori sociali, ma in una tonalità calda che si integra armoniosamente nel design completo della maglia. Sul retro del colletto è impresso il monogramma “FCS”. Il logo del fornitore Erreà compare in bianco sul lato destro del petto e sulle spalle. Anche la posizione degli sponsor è studiata con cura. Al centro del petto sono presenti il marchio ombrello Südtirol e il logo del main sponsor Duka, entrambi in bianco. Sulla manica sinistra spicca il simbolo di Alperia, mentre sul retro compare il logo degli Impianti a fune Racines-Giovo.
I pantaloncini sono di colore antracite, con due sottili strisce sul fondo che richiamano il motivo della maglia. Il kit si completa con i calzettoni neri con il monogramma “FCS” e il logo Erreà in bianco.
La nuova maglia da trasferta è realizzata nell’innovativo tessuto Future, un materiale all’avanguardia di Erreà composto al 100% da fibre riciclate. Leggero, traspirante e ottimizzato per le prestazioni, Future è stato sviluppato appositamente per rispondere alle elevate esigenze degli atleti. Rispetto ai tessuti tradizionali, questo materiale consente una riduzione stimata del 25,4% delle emissioni di CO₂, sottolineando l’impegno di Erreà verso la responsabilità ecologica e lo sviluppo sostenibile.
Come tutti i prodotti Erreà, anche la nuova maglia dell’FC Südtirol è certificata STANDARD 100 by OEKO-TEX. Tale certificazione garantisce il rispetto dei limiti più rigorosi per quanto riguarda le sostanze nocive e attesta l’elevata qualità e sicurezza del prodotto – sia per i giocatori sia per i tifosi.
La maglia è disponibile al prezzo di 80,00 € nello store ufficiale online: shop.fc-suedtirol.com
BERGFARBEN IM ABENDLICHT :
Das Auswartstrikot 2025-2026
Gemeinsam mit dem Ausrüster Erreà präsentierte der FC Südtirol vor wenigen Wochen das zweite Spielerdress der diesjährigen Saison – ein Trikot, das die goldenen Strahlen der Abendsonne über den Südtiroler Bergen einfängt und den majestätischen Charakter der Gipfel widerspiegelt
Nachdem der FC Südtirol bereits das Heim- und das dritte Trikot der Saison 2025/26 vorgestellt hatte, folgte Mitte September die Präsentation des Auswärtsshirts für die laufende Spielzeit. Entworfen in enger Zusammenarbeit mit dem Ausrüster Erreà, verkörpert es eine bisher nie dagewesene Neuheit im Design und zeigt zugleich eine Verbundenheit mit unserem Land, wie sie ein Trikot nur selten zuvor ausgedrückt hat.
Die Farbwahl ist Ausdruck von Feinsinn und Symbolik: Das Trikot kombiniert Anthrazit mit unterschiedlichen Brauntönen, die in einem harmonischen Verlauf von unten nach oben heller werden. Diese Zusammensetzung erinnert unmittelbar an die majestätischen Südtiroler Berge, die im Abendlicht die letzten Strahlen der Sonne einfangen. Unten dunkel und erdverbunden, oben heller und vom Sonnenuntergang erleuchtet. Das anthrazitfarbene Muster steht für die Festigkeit des Gesteins, während die braunen Nuancen die warme Stimmung des Sonnenuntergangs widerspiegeln.
Für die offiziellen Aufnahmen wurde ein Ort gewählt, der ebenso einzigartig ist wie das Trikot selbst: die Steinerne Stadt am Sellajoch, am Fuße des eindrucksvollen Langkofels gelegen, mit direktem Blick auf den Sellastock. Eine Kulisse, die Heimat, Natur und sportlichen Anspruch in perfekter Harmonie vereint.
Auch im Detail überzeugt das neue Auswärtstrikot durch Charakter und Authen-
tizität. Das Vereinswappen schmückt die linke Brustseite – nicht in den gewohnten Vereinsfarben, sondern in einer warmen Schattierung, die sich nahtlos in das Gesamtdesign des Shirts einfügt. Auf der Rückseite des Kragens prangt das Kürzel „FCS“. Das Logo des Ausrüsters Erreà erscheint in Weiß auf der rechten Brustseite sowie auf beiden Schultern. Auch die Platzierung der Sponsoren ist sorgfältig gestaltet. Zentral auf der Brust befinden sich die Dachmarke Südtirol und das Logo des Hauptsponsors Duka. Auf dem linken Ärmel ziert der Schriftzug von Alperia, während auf der Rückseite das Logo der Bergbahnen Ratschings-Jaufen angebracht ist.
Die Hosen sind in Anthrazit gehalten, mit zwei dezenten Streifen am unteren Saum, die das Muster des Trikots aufnehmen. Abgerundet wird das Outfit durch schwarze Stutzen, versehen mit dem Kürzel „FCS“ und dem Erreà-Logo in weißer Farbe.
Das neue Auswärtstrikot wird aus dem
IN PROVINCIA DI BOLZANO:
innovativen Stoff Future gefertigt – einem zukunftsweisenden Material von Erreà, das zu 100 % aus recycelten Fasern besteht. Leicht, atmungsaktiv und leistungsoptimiert, wurde Future speziell entwickelt, um den hohen Ansprüchen der Athletinnen und Athleten gerecht zu werden. Im Vergleich zu herkömmlichen Stoffen ermöglicht dieses Material eine geschätzte Reduktion der CO₂-Emissionen um 25,4 % und unterstreicht damit das klare Bekenntnis von Erreà zu ökologischer Verantwortung und nachhaltiger Entwicklung.
VAL GARDENA: 24 GIUGNO - 28 GIUGNO 2024 (DAY CAMP)
EGNA: 24 GIUGNO - 28 GIUGNO 2024 (DAY CAMP)
FCS CENTER/APPIANO: 1 LUGLIO - 5 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
VALDAORA: 1 LUGLIO - 5 LUGLIO 2024 (HALFDAY CAMP)
BOLZANO: 8 LUGLIO - 12 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
TRODENA: 15 LUGLIO - 19 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
Wie alle Produkte von Erreà ist auch das neue Trikot des FC Südtirol nach dem STANDARD 100 by OEKO-TEX zertifiziert. Diese Auszeichnung garantiert die Einhaltung strengster Grenzwerte hinsichtlich gesundheitsschädlicher Substanzen und bescheinigt die hohe Qualität sowie Unbedenklichkeit des Produkts –sowohl für die Spieler als auch für die Fans.
LA VALLE: 15 LUGLIO - 19 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
CASTELROTTO: 22 LUGLIO - 26 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
GLORENZA: 23 LUGLIO - 27 LUGLIO 2024 (DAY CAMP)
MILLAN: 29 LUGLIO - 2 AGOSTO 2024 (HALFDAY CAMP)
NATURNO: 29 LUGLIO - 2 AGOSTO 2024 (HALFDAY CAMP)
Das Trikot ist zum Preis von 80,00 € im offiziellen Online Shop unter shop.fc-suedtirol.com erhältlich.
30 anni FC Sudtirol 30 anni Luis Trenker
Un nuovo look per un anniversario condiviso
Per celebrare i 30 anni del club biancorosso e della prestigiosa azienda di moda, è stato ideato un outfit esclusivo per la squadra, simbolo di tradizione, eleganza e valori comuni
Da due anni il marchio altoatesino di moda e lifestyle Luis Trenker è Official Fashion Partner dell’FC Südtirol: una collaborazione che unisce eleganza, passione, autenticità e spirito di squadra. Oggi questa sinergia viene celebrata con un nuovo outfit, sportivo ed elegante al tempo stesso, capace di distinguersi per personalità e carattere.
Il 2025 è un anno speciale: Luis Trenker e l’FC Südtirol, fondati nel 1995, festeggiano insieme il loro 30° anniversario. Due percorsi unici, profondamente radicati in Alto Adige e apprezzati anche oltre i confini provinciali. Per celebrare questo doppio traguardo,
Luis Trenker ha ideato un look esclusivo per la prima squadra, dove tradizione e modernità si incontrano in perfetta armonia.
Come nelle collezioni precedenti, anche questa volta il filo conduttore è chiaro: comfort e raffinatezza. Il cuore del nuovo outfit è un blazer in jersey rosso intenso, impreziosito da una patch con logo raffinata e distintiva, simbolo di passione e identità. A completarlo, una sweatpant grigio mélange, comoda ma sofisticata, caratterizzata da una cucitura centrale in rilievo che richiama la piega stirata e conferisce al capo sportivo un inaspettato tocco elegante. A rappresentare il vero highlight è la nuova t-shirt celebrativa,
creata appositamente per l’anniversario: la stampa con l’anno di fondazione 1995 e il delicato ricamo FC Südtirol trasformano un capo essenziale in una dichiarazione di appartenenza, simbolo perfetto del legame tra squadra e brand.
Che si tratti del percorso verso lo stadio, di impegni ufficiali o di eventi in pubblico, questo nuovo outfit accompagnerà con stile la squadra biancorossa, rendendola ambasciatrice visibile dell’Alto Adige. Un gesto di classe, ma anche il segno concreto di una partnership autentica, di una crescita condivisa e di 30 anni di passione.
Luis Trenker è fashion partner dell’FCS per la terza stagione di fila e nell’anno del 30° anniversario di entrambe le prestigiose realtà. A Michi Kle mera - fondatore del marchio - abbiamo chiesto: quanto è significativo il binomio tra due eccellenze del territorio?
“Il legame tra Luis Trenker e l’FCS ha un valore che va ben oltre la semplice partnership: è l’incontro tra due eccellenze che condividono radici comuni, passione e un forte legame con il territorio. Celebrarne insieme il 30° anniversario significa rendere omaggio a una storia fatta di impe gno, qualità e identità, proiettandosi con orgoglio verso il futuro. Questo binomio rappresenta non solo stile e sport, ma anche un messaggio di appartenenza e autenticità che unisce le persone e rafforza l’immagine del nostro territorio”.
Il brand Luis Trenker, che assicura l’eleganza dei calciatori biancorossi, ha catturato l’attenzione in occasione di ogni trasferta della squadra, di fatto una vetrina impor tante e un orgoglio reciproco…
“Vestire i calciatori biancorossi con l’eleganza firmata Luis Trenker significa portare con sé, in ogni trasferta, un pezzo delle nostre radici e della nostra identità. È una vetrina prestigiosa che unisce sport e moda, rafforzando il senso di appartenenza e diventando motivo di orgoglio reciproco.”
FCS e Luis Trenker insieme a tutto campo, anche nelle preziose iniziative condivise. Quali nella stagione calcistica corrente?
“La collaborazione tra FC Südtirol e Luis Trenker va oltre il campo, rafforzando il legame con tifosi e comunità attraverso eventi e iniziative condivise. Il 17 settembre 2025 si è tenuto l’After Work Aperitivo al flagship store di Luis Trenker a Bolzano, dove partner e sponsor hanno scoperto la nuova collezione FCS by Luis Trenker e incontrato alcuni giocatori della prima squadra; nello stesso giorno, in Piazza Walther, è stata presentata la sfilata Campo Fashion, che ha unito sport e moda mostrando capi esclusivi della linea. In occasione della partita contro la Sampdoria, la prima squadra ha indossato la collezione, combinando eleganza sartoriale e spirito sportivo, mentre diverse iniziative sociali coinvolgono i calciatori in progetti a favore della comunità locale. Queste attività dimostrano come la partnership valorizzi sport, moda e cultura del territorio.”
30 Jahre FC Sudtirol. 30 Jahre Luis Trenker :
Ein neuer look zum gemeinsamen Jubilaum
Anlässlich des 30-jährigen Bestehens des Südtiroler Profilclubs und des renommierten Modeunternehmens wurde ein exklusives Outfit für die Profimannschaft entworfen, das Tradition, Stil und gemeinsame Werte miteinander verbindet
Seit mittlerweile zwei Jahren ist die Südtiroler Mode- und Lifestyle-Marke Luis Trenker offizieller Fashion-Partner des FC Südtirol: eine Zusammenarbeit, die nicht nur für Stil, sondern auch für geteilte Werte wie Leidenschaft, Bodenständigkeit und Teamgeist steht. Nun wird diese erfolgreiche Partnerschaft mit einem neuen Outfit gekrönt, das gleichermaßen sportlich, elegant und unverwechselbar ist.
Das Jahr 2025 ist dabei ein ganz besonderes: Sowohl Luis Trenker als auch der FC Südtirol wurden 1995 gegründet – und beide feiern heuer ihr 30-jähriges Jubiläum. Zwei Erfolgsgeschichten, die in Südtirol verwurzelt sind und auch über die Landesgrenzen hinaus geschätzt werden. Zur Feier dieses Doppeljubiläums hat Luis Trenker ein neues, exklusives Outfit für die Profimannschaft entworfen, das Tradition und Moderne perfekt vereint.
Wie schon bei den bisherigen Kollektionen stand auch dieses Mal eines im Vordergrund: Komfort trifft auf Raffinesse. Herzstück des neuen Looks ist ein Jersey-Blazer in kräftigem Rot, versehen mit einem edlen Logo-Patch – ein klares Bekenntnis zu Leidenschaft und Identität. Kombiniert wird er mit einer lässigen, aber stilvollen Sweatpant in GrauMélange, deren reliefartige Mittelnaht im Stil einer Bügelfalte dem sportiven Look einen überraschend eleganten Charakter verleiht.
Ein absolutes Highlight ist das neue T-Shirt, das eigens für dieses Jubiläum kreiert wurde: Ein markanter Print mit dem Gründungsjahr 1995 sowie die feine FC Südtirol-Stickerei verwandeln ein Basic in ein Statement-Piece, das die Verbundenheit zwischen Verein und Marke auf den Punkt bringt.
Ob auf dem Weg ins Stadion, bei offiziellen Terminen oder öffentlichen Auftritten: Das neue Outfit unterstützt die Mannschaft dabei, gut gekleidet aufzutreten und ihrer Rolle als Botschafter Südtirols nachzugehen. Es ist ein modischer Volltreffer und zugleich ein Symbol für gelebte Partnerschaft, gemeinsames Wachstum und 30 Jahre Leidenschaft.
Für Luis Trenker ist dies das dritte Jahr als Official Fashion Partner des FC Südtirol. Ein Jahr, in dem beide Unternehmen ihr 30-jähriges Bestehen feiern. FCS News hat Michi Klemera, den Gründer von Luis Trenker, gefragt, wie wertvoll er die Zusammenarbeit zwischen den beiden Südtiroler Realitäten einschätzt:
„Die Verbindung zwischen Luis Trenker und dem FC Südtirol ist weit mehr als eine Partnerschaft: Sie ist ein Treffpunkt zweier Aushängeschilder unseres Landes, die gemeinsame Wurzeln und eine tiefe Leidenschaft für ihr Tun vereinen. Das gemeinsame Feiern des 30-jährigen Jubiläums bedeutet, eine Geschichte voller Hingabe, Streben nach Qualität und gelebter Identität zu würdigen und zugleich den Blick in die Zukunft zu richten. Diese Zusammenarbeit steht nicht nur für Stil und Sport, sondern vermittelt eine Botschaft von Zugehörigkeit und Authentizität, die Menschen verbindet und das Bild unseres Landes stärkt.“
Luis Trenker sorgt dafür, dass die Profimannschaft des FC Südtirol zu den Spielen stets ausgezeichnet gekleidet erscheint. Ein hervorragendes Auftreten, das beiden Unternehmen Anlass zur Freude gibt.
„Die Profis des FC Südtirol mit der Eleganz von Luis Trenker einzukleiden bedeutet, sowohl bei Heim- als auch bei Auswärtsspielen ein Stück unserer Wurzeln und unserer Identität nach außen zu tragen. Es ist ein besonderes Schaufenster, das Sport und Mode miteinander verbindet und zugleich das Zugehörigkeitsgefühl beider Unternehmen stärkt.“
Zwischen Luis Trenker und dem FC Südtirol besteht eine umfassende Partnerschaft, die zahlreiche gemeinsame Veranstaltungen vorsieht. Welche Initiativen sind für die laufende Saison geplant?
„Die Zusammenarbeit zwischen Luis Trenker und dem FC Südtirol geht über das Spielfeld hinaus und stärkt die Verbindung zwischen Fans und Community durch gemeinsame Events und Projekte. Am 17. September 2025 wurde im Flagship Store von Luis Trenker am Waltherplatz in Bozen ein After-Work-Aperitif veranstaltet, bei dem Partner und Sponsoren erstmals das neue Outfit der Profispieler entdecken und einige der FCS-Kicker persönlich treffen konnten. Am selben Abend fand zudem die Präsentation der Modeschau Campo Fashion statt, die Sport und Mode durch exklusive Teile der Kollektion miteinander vereinte. Im Rahmen des Heimspiels gegen Reggiana trug die Mannschaft erstmals ihr neues Outfit, das die Eleganz der Schneiderkunst mit dem sportlichen Spirit der Spieler kombiniert. Darüber hinaus engagieren sich die Profispieler in verschiedenen sozialen Initiativen zugunsten der Gemeinschaft.“
Michi Klemera und Dietmar Pfeifer
INAUGURATO IL FANSTORE ALLO STADIO DRUSO Un prezioso punto di riferimento
Alla presenza di numerosi tifosi, partner, sponsor e ospiti d’onore, venerdì 12 settembre, nel tardo pomeriggio, è stato inaugurato e aperto ufficialmente lo shop presso via Trieste a Bolzano
Nel tardo pomeriggio di venerdì 12 settembre è stato inaugurato ufficialmente il nuovo Fanstore dell’FC Südtirol presso lo Stadio Druso di Bolzano. Numerosi tifosi, partner e sponsor hanno risposto all’invito della società e hanno colto l’occasione per scoprire il nuovo punto vendita dei biancorossi in viale Trieste.
Dopo i saluti si è svolta la cerimonia ufficiale dell’inaugurazione, il taglio del nastro, alla presenza dell’amministratore delegato biancorosso, Dietmar Pfeifer, dell’assessora comunale allo sport di Bolzano, Patrizia Brillo, dei rappresentanti della Lega Serie B, Nicola Brunelli e Antonio Torretti, del responsabile della divisione calcio di Erreà, Mattia Pin, e dei calciatori della prima squadra Frederic Veseli e Mamadou Coulibaly.
L’evento allo Stadio Druso ha incluso la presentazione della nuova maglia da trasferta per la stagione 2025-2026, svelata ufficialmente al Fanstore nel corso dell’appuntamento e illustrata brevemente da Mattia Pin di Erreà. Successivamente, i calciatori Frederic Veseli e Mamadou Coulibaly hanno dedicato il loro tempo ai tifosi presenti, intrattenendosi per firmare autografi e posare per le foto ricordo.
Il nuovo Fanstore, situato all’ingresso della Tribuna Zanvettor, rappresenta da oggi il punto di riferimento principale per l’acquisto di articoli di merchandising e per la vendita dei biglietti delle partite interne dell’FC Südtirol. Gli orari di apertura sono i seguenti: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00, e mercoledì dalle ore 16.00 alle 19.00.
SPORT PLAYS GREEN.
Da sempre crediamo che si debba vivere sul pianeta in punta di piedi. Ecco perché continuiamo a investire in tecnologie eco-compatibili e macchinari a basso impatto ambientale. Seguiamo le regole dell’economia circolare, eliminando gli sprechi e facendo ricorso ai materiali riciclati. Anche l’abbigliamento che produciamo obbedisce a questa filosofia, grazie alla certificazione Standard 100 Oeko-Tex®, un attestato che pone limiti estremamente rigorosi in materia di sostanze nocive sui prodotti tessili. Entro il 2030 contiamo inoltre di ridurre l’impronta di carbonio del 30% per ogni unità venduta e aumentare del 20% l’utilizzo dei materiali responsabili. Sono passi importanti, a cui ne seguiranno molti altri. Perché l’amore per l’ambiente non basta mai.
FEIERLICHE EROFFNUNG DES FANSTORES im Drusus-Stadion
Eine besondere Anlaufstelle fur FCS-Fans
In Anwesenheit zahlreicher Anhänger, Partner, Sponsoren und Ehrengäste wurde Mitte September der neue Shop in der Bozner Triester Straße offiziell eingeweiht
In den späten Nachmittagsstunden des Freitags, den 12. September wurde der neue Fanstore im Bozner Drusus-Stadion feierlich eröffnet. Zahlreiche Fans, Partner und Sponsoren folgten der Einladung des FC Südtirol und nutzten die Gelegenheit, die neue Anlaufstelle der Weißroten in der Triester Straße erstmals zu entdecken.
Den offiziellen Akt der Einweihung, die feierliche Banddurchtrennung, vollzogen FCS-Geschäftsführer Dietmar Pfeifer gemeinsam mit der Bozner Stadträtin für Sport, Patrizia Brillo, den Vertretern der Lega Serie B, Nicola Brunelli und Antonio Torretti, dem Verantwortlichen der Fußballabteilung von Erreà, Mattia Pin, sowie den Profispielern Frederic Veseli und Mamadou Coulibaly. Ein besonderer Programmpunkt des Abends war die Präsentation des neuen Auswärtstrikots für die Saison 2025/26, das im Rahmen der Veranstaltung im Fanstore erstmals enthüllt und vom
Erreà-Mitarbeiter Mattia Pin kurz vorgestellt wurde. Danach gehörte die Bühne den Profispielern Frederic Veseli und Mamadou Coulibaly, die sich ausgiebig Zeit nahmen, um mit den Fans ins Gespräch zu kommen, Autogramme zu unterzeichnen und Erinnerungsfotos zu knipsen.
Der neue Fanstore, unmittelbar am Eingang der Zanvettor-Tribüne gelegen, dient ab sofort als zentrale Anlaufstelle für den Verkauf von Merchandising-Artikeln sowie von Tickets für die Heimspiele des FC Südtirol. Die regulären Öffnungszeiten lauten: Montag, Dienstag, Donnerstag und Freitag von 10.00 bis 13.00 Uhr sowie Mittwoch von 16.00 bis 19.00 Uhr.
VISITE DI CLASSE Le scuole alla scoperta dell‘FC Südtirol
Incontri allo Stadio Druso per conoscere tutti i segreti della società che quest’anno festeggia i 30 anni di attività: dalla storia all’organizzazione del club e delle partite, dalle regole a tutti gli aspetti strutturali e logistici, con visita guidata all’impianto sportivo e un lavoro didattico con premi per tutti e con premiazione finale dei migliori all’FCS Center, a fine stagione, nel corso di mezza giornata a stretto contatto con i giocatori e lo staff della prima squadra
L’FC Südtirol intende trasmettere ai giovani, scolari e studenti delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria (di primo e secondo grado) i valori positivi ed educativi dello sport: fair play, esperienze con confronti, scambi di opinioni e idee, oltre a giochi e lavori didattici (disegni, frasi, temi), notizie e informazioni sul davanti e dietro le quinte dell’unica società professionistica del territorio, illustrando le dinamiche del management e le opportunità professionali che offre un club militante in Serie B.
L’OBIETTIVO
Il club biancorosso si prefigge, in modo particolare nell’anno del 30° anniversario della fondazione, di portare, attraverso i colori dell’FC Südtirol, un messaggio di divertimento, rispetto delle regole e cultura dello sport alle bambine e ai bambini, ragazze e ragazzi di tutte le età, fino alla scuola secondaria di secondo grado.
IL PROGETTO
L’FC Südtirol organizza, presso lo Stadio Druso di Bolzano, teatro delle partite di Serie B, incontri formativi con visite guidate all’impianto e al Fanstore, e con lavori didattici di circa 2 ore per classi (massimo 40 studenti per appuntamento) nel corso delle mattinate disponibili.
La visita si configura in questo modo:
Accoglienza all’ingresso principale dello Stadio Druso di viale Trieste a Bolzano.
Prima parte, presso la sala stampa: illustrazione della storia, dell’organizzazione societaria, delle strutture, della squadra, del management, dei diritti TV e del protocollo, sicurezza dello stadio (tornelli, biglietteria, organizzazione, normative, modalità…), ecc., con supporti multimediali e video emozionali (circa 30-40’).
Seconda parte: visita guidata allo Stadio Druso - spogliatoi, sala stampa, sala lavoro stampa, locali sicurezza, uffici operativi, logistica, tribuna stampa, speaker, postazioni TV, aree comuni, ecc. (circa 30’).
Terza parte: elaborazione del lavoro didattico sul posto (disegno, frase, slogan, testo striscione o riflessione/tema) in relazione all’indirizzo scolastico (circa 1h-50’).
Conclusione: consegna dei coupon/biglietti omaggio per le partite ed eventuali gadget.
Fase successiva: i lavori didattici saranno esposti nella bacheca apposita all’ingresso del Fanstore dello Stadio Druso e quelli considerati migliori (5 per ogni indirizzo scolastico) saranno pubblicati sul periodico mensile FCS News, sui social biancorossi ed esposti nella mostra finale allestita allo Stadio Druso, per poi essere trasferiti all’FCS Center di Maso Ronco in occasione della premiazione finale.
Premiazione finale: i 5 migliori lavori per indirizzo scolastico saranno premiati presso il Media Point dell’FCS Center nel corso di una mezza giornata dedicata, a cui prenderanno parte i premiati, i familiari e i docenti di riferimento. Nel corso della mezza giornata dedicata, i vincitori potranno assistere a un allenamento della prima squadra, incontrare i giocatori per autografi e foto-selfie alla fine, prima della premiazione, a cui interverranno alcuni calciatori della prima squadra, dirigenti e responsabili del progetto.
I premi: prodotti del Fanstore, a partire dalle prime tre maglie ufficiali della prima squadra, e per i primi classificati di ciascun indirizzo scolastico un abbonamento gratuito per la prossima stagione agonistica.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Gli istituti scolastici sono cordialmente invitati a iscrivere le proprie classi interessate compilando l’apposito modulo di adesione/ partecipazione. I responsabili contatteranno gli istituti scolastici interessati per concordare date e modalità.
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tropiede. Biancorossi puniti oltremodo da diversi episodi, non solo in occasione delle tre reti avversarie.
L’FC Südtirol conquista poi un successo
di enorme valore nel match casalingo con la Sampdoria valevole per la 26a giornata, settima del girone di ritorno. Sul terreno dello Stadio Druso di Bolzano termi-
Vom Spielfeld ins Klassenzimmer: Das FCS-Bildungsprogramm
na 2-1 (1-1 al riposo). Dopo 6’, al primo tentativo, la sbloccano i padroni di casa: grande giocata di Molina sulla destra, finta il tiro dal limite e poi imbuca per Mer-
NOTIZIE IN PILLOLE • KURZ UND KNACKIG
ROMELU LUKAKU E IL REGALO PER RAPHA ODOGWU
Sorpresa speciale nei giorni scorsi per Raphael Odogwu, attaccante biancorosso che non ha mai celato di tifare Inter e di avere come idolo il suo omologo Romelu Lukaku, tanto da indossare dall’inizio di questa stagione un suo paio di scarpe ricevute in omaggio attraverso il proprio procuratore e il numero 90 in omaggio al 29enne belga del Chelsea in forza ai neroazzurri milanesi. Lukaku, venuto a conoscenza di avere un tifoso speciale oltre che un collega tra i cadetti, ha voluto fare un regalo speciale. Odogwu ha ricevuto in dono da Lukaku - tramite Roc Nation, l‘agenzia che cura l‘immagine del belga - sette paia di scarpe da calcio e una dedica speciale.
ODOGWU
Anlässlich des 30-jährigen Vereinsjubiläums lädt der FC Südtirol zu schulischen Aktivitäten ein, die den einzigen Profiverein Südtirols auf anschauliche Weise erlebbar machen. Während der Klassenbesuche im Drusus-Stadion und der kreativen Workshops erhalten die Schülerinnen und Schüler die Gelegenheit, sich intensiv mit dem Vereinsleben der Weißroten auseinanderzusetzen. Den krönenden Abschluss des Programms bildet eine feierliche Preisverleihung im FCS Center, an der auch Spieler der Profimannschaft teilnehmen werden
UND DAS BESONDERE GESCHENK VOM IDOL LUKAKU
In den vergangenen Wochen durfte sich FCS-Angreifer Raphael Odogwu über ein ganz besonderes Geschenk freuen. Nachdem die Nummer 90 des FC Südtirol zu Beginn dieser Saison – über seinen Berater – ein paar Fußballschuhe seines Idols Romelu Lukaku erhalten hatte, bekam er neulich reichlich Nachschub. Der belgische Starangreifer, der in diesem Jahr von Chelsea zu Inter verliehen wurde, freute sich nämlich über die Tatsache, dass er in der Serie B einen Kollegen hat, der ihn so sehr bewundert. Über die Agentur Roc Nation, welche die Werberechte von Lukaku vermarktet, ließ er Odogwu sieben paar signierte Fußballschuhe zukommen.
Der FC Südtirol hat es sich zur Aufgabe gemacht, Schülerinnen und Schülern der Grund-, Mittel- und Oberschulen des Landes die positiven Werte des Sports näherzubringen. Dies geschieht durch abwechslungsreiche Workshops, kreative didaktische Aktivitäten – etwa in Form von Zeichnungen, kurzen Texten oder Aufsätzen – sowie durch faszinierende Einblicke hinter die Kulissen des einzigen Profivereins Südtirols. Darüber hinaus möchte der
FCS aufzeigen, welche Positionen im Vereinsmanagement existieren und welche beruflichen Perspektiven ein Serie B-Verein eröffnen kann.
DAS ZIEL
Im Jahr des 30-jährigen Vereinsjubiläums verfolgt der FC Südtirol das Vorhaben, Schülerinnen und Schüler aller Altersstufen
für die Freude am Sport zu begeistern und ihnen zugleich Werte wie Fairness, Respekt vor Regeln und die Kultur des Miteinanders zu vermitteln.
DAS PROJEKT
30–40 Minuten.
Zweiter Teil – Stadiontour: Besichtigung des Drusus-Stadions mit Einblicken in Umkleidekabinen, Presse- und Arbeitsräume, Sicherheitsanlagen, Büros, Pressetribüne, Speakerplätze sowie TV-Locations. Dauer: ca. 30 Minuten.
Dritter Teil – Workshop: Je nach Schulrichtung erarbeiten die Schülerinnen und Schüler Zeichnungen, Slogans, Texte oder Spruchbänder. Dauer: ca. 50–60 Minuten.
Abschluss: Übergabe von Coupons/Freikarten für Heimspiele des FC Südtirol sowie gegebenenfalls kleiner Fan-Gadgets.
NÄCHSTE PHASE – AUSSTELLUNG DER ARBEITEN
Die didaktischen Arbeiten der Schülerinnen und Schüler werden im Eingangsbereich beim Fanstore des Drusus-Stadions ausgestellt. Die besten Ausführungen – fünf pro Schulrichtung – finden anschließend besondere Beachtung: Sie werden in der Monatszeitschrift FCS News, auf den sozialen Medien sowie in der finalen Ausstellung im Drusus-Stadion präsentiert, bevor sie ins FCS Center nach Rungg für die Preisverleihung überführt werden.
PREISVERLEIHUNG
Im Bozner Drusus-Stadion, dem Austragungsort der Heimspiele in der Serie B, bietet der FC Südtirol didaktische Begegnungen mit Führungen durch die hochmoderne Anlage an. Die gesamte Veranstaltung – inklusive Workshop – dauert etwa zwei Stunden pro Klasse (maximal 40 Schüler/innen) und findet an den vorgesehenen Vormittagen statt.
PROGRAMMPUNKTE
Empfang: Begrüßung am Haupteingang des Drusus-Stadions in der Bozner Triester Straße.
Erster Teil – Presseraum: Einführung in die Vereinsgeschichte, Clubstruktur, Infrastrukturen, Profimannschaft, Management, TV-Rechte und Sicherheitsaspekte im Stadion (Zugangskontrollen, Ticketing, Organisation, Regelungen) – begleitet von multimedialen Inhalten und eigens produzierten Videos. Dauer: ca.
Die fünf herausragendsten Arbeiten pro Schulrichtung werden im Rahmen einer feierlichen Zeremonie im FCS Center ausgezeichnet. Eingeladen sind neben den Preisträgerinnen und Preisträgern auch deren Familienangehörige und Lehrpersonen. Im Anschluss an die Ehrung haben die Gewinnerinnen und Gewinner die Möglichkeit, einer Trainingseinheit der Profimannschaft beizuwohnen, die zudem für Erinnerungsfotos und Autogramme zur Verfügung steht. An der Preisverleihung nehmen außerdem ausgewählte Spieler des Serie B-Kaders, Vereinsfunktionäre sowie die Projektverantwortlichen teil.
PREISE
Zu den Auszeichnungen zählen Artikel aus dem Fanstore, darunter die drei offiziellen Spieltrikots. Zusätzlich erhalten die Gewinnerinnen und Gewinner ein kostenfreies Abonnement für die kommende Saison.
ORGANISATION
Die Schulinstitute sind herzlich eingeladen, ihre Klassen über das vorgesehene Anmeldeformular zu registrieren. Die Projektverantwortlichen werden anschließend mit den Schulen in Kontakt treten, um Termine, Daten und organisatorische Details abzustimmen.
JUGENDSPONSOREN
SPONSOR
BACHER E SCAVONE
Un gradito ritorno per due
Intervista doppia ai due ex calciatori, cresciuti nel settore giovanile biancorosso, arrivati in prima squadra, compagni di squadra e artefici della storica promozione in C1, protagonisti di una carriera tra i professionisti in diverse squadre, tornati ora all’FCS con nuovi incarichi di responsabilità nella gestione e nello sviluppo dell’attività giovanile e di base
Michael Bacher e Manuel Scavone, cresciuti nel settore giovanile biancorosso, arrivati in prima squadra, compagni di squadra e artefici della storica promozione in C1, protagonisti di una carriera tra i professionisti in diverse squadre, sono tornati all’FCS con un nuovo incarico. In questa intervista doppia scopriamo con quali propositi sono tornati a lavorare per il club che li ha lanciati.
Manuel Scavone è il nuovo responsabile dell’attività agonistica, mentre Michael Bacher ha assunto il ruolo di responsabile dell’attività di base.
Nato il 3 giugno 1987 a Bolzano, dopo la trafila nelle giovanili biancorosse, Scavone ha esordito in Serie C2. Centrocampista completo e con grande fiuto del gol, è stato uno dei principali artefici della storica promozione in Serie C1 nel 2010, mettendo a segno 11 reti in 33 presenze stagionali. Complessivamente, tra i “pro”, in biancorosso: 127 gare con 20. In carriera ha vestito le maglie di Novara, Bari, Pro Vercelli, Parma, Lecce, Pordenone e Brescia, conquistando complessivamente sette promozioni, di cui tre dalla Serie B alla Serie A. Nell’ordine, con: FCS dalla C2 alla C1, Novara dalla C alla B e, la stagione successiva 2010-2011, con mister Attilio Tesser, dalla B alla A vincendo i playoff; poi, dal 2012 al 2016, l’esperienza alla Pro Vercelli con la discesa dalla B alla C e la conquista della promozione tra i cadetti nel 2014 vincendo i playoff; quindi il Parma con due promozioni di fila in B e in A; quindi, nel 2019, l’ascesa in A con il Lecce. In totale vanta 488 gare tra i professionisti con 50 reti. In possesso della Licenza UEFA B, Scavone è tornato all’FC Südtirol per mettere al servizio del club la sua grande esperienza e tutta la sua competenza in un ruolo chiave per lo sviluppo e la crescita del settore giovanile biancorosso.
Altrettanto importante è l’innesto nello staff del settore giovanile di Michael Bacher, cresciuto calcisticamente nel vivaio dell’FCS e tornato nella società che lo ha lanciato nel professionismo. Nato il 19 febbraio 1988 a Bressanone, Bacher è un autorevole membro del “Club 100” e, nel 2010, è stato uno degli artefici della sto-
Michael Bacher
Manuel Scavone
Sowohl Alperia als auch die Camps des AFC Südtirol verzeichnen ein stetiges Wachstum. Sehen Sie Parallelen in der Entwicklung beider Projekte?
rica promozione in Serie C1. 131 gare ufficiali in biancorosso tra i “pro” con 5 reti. Dopo una carriera ricca di soddisfazioni, il centrocampista - in possesso della Licenza UEFA B - ha annunciato il ritiro ufficiale dal calcio giocato per intraprendere questa nuova avventura.
gerade in diesem Bereich aktiv zu sein?
Cosa ricordate dell’esperienza condivisa in campo con la maglia dell’FCS: i momenti più belli, le soddisfazioni più grandi, anche le difficoltà superate…
BACHER: “L’esperienza condivisa con Manuel è iniziata molto presto: siamo cresciuti insieme calcisticamente, a partire dagli Allievi Nazionali. Io ho avuto la fortuna di disputare quel campionato con i ragazzi del ’87, mentre lui aveva un anno in più. Da lì abbiamo fatto praticamente lo stesso percorso, fino ai primi ritiri con la prima squadra. Il traguardo più importante raggiunto insieme è stato senza dubbio la vittoria del campionato di Serie C2, che ci ha permesso di salire in terza serie”.
„Es freut uns, dass die Jugendcamps des AFC Südtirol so großen Zuspruch erfahren. Für uns ist es wichtig, dass die Camps südtirolweit und in allen Landesteilen organisiert werden und somit auch möglichst viele Kinder und Jugendliche die Möglichkeit haben, sich im Sommer sinnvoll zu beschäftigen und mit Gleichaltrigen sportlich zu messen. Das ist für uns wichtig, weil auch Alperia im ganzen Land präsent ist – sei es mit Anlagen, Stromnetzen oder mit der Präsenz von Kunden.“
„Alperia ist seit jeher nebst Kultur, Sicherheit und Umwelt stark im Sportsponso ring aktiv. Und da sind wir überzeugt, dass wir insbesondere auf die Jugend bauen müssen, denn sie ist die Zukunft unseres Landes und es gilt, ihnen Möglichkeiten zu geben, sich gesund und sinnvoll sport lich zu betätigen. Deshalb unterstützen wir mit Überzeugung seit vielen Jahren die Camps des AFC Südtirol.“
Wie trägt die Partnerschaft mit den Camps des AFC Südtirol dazu bei, Alperia als Marke nicht in Südtirol und darüber hinaus zu positionieren?
SCAVONE: “L’esperienza condivisa con Michael è stata davvero importante. Con lui ho percorso tutte le trafile del settore giovanile e poi abbiamo condiviso anche il percorso in prima squadra, quindi i ricordi sono moltissimi. Il momento più bello, condiviso con molti, è stata la vittoria del campionato di Serie C2: un traguardo storico per l’FC Südtirol. Eravamo un gruppo giovanissimo, con tanti ragazzi locali. Con mister Alfredo Sebastiani
„Wenn zwei starke Marken aufeinander treffen, dann ist dies von Vorteil für beide.
Welche Werte und Überzeugungen stehen hinter der Entscheidung, sich gezielt für Sport- und Jugendförderung einzusetzen, und warum ist es Alperia wichtig,
In Südtirol stärken wir dank der Camps unsere Verbundenheit mit dem Territo rium, über die Landesgrenzen hinaus gilt es, Alperia stärker bekannt zu machen, da wir Kunden in ganz Italien gewinnen wol- re Marke positiv nach außen zu tragen.“
alla guida riuscimmo a conquistare una promozione che rappresentò una tappa significativa nella storia del club. Quel ricordo resta particolarmente vivo. Quella promozione è stata ottenuta da un gruppo composto da tanti giocatori locali, cresciuti nel settore giovanile. È un risultato indelebile, che rimane inciso anche nella storia della società. Naturalmente, non sono mancati anche i momenti difficili. Ricordo in particolare un lungo infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo per parecchio tempo. Sono stati mesi durissimi, fatti di sacrifici e di lavoro quotidiano, ma proprio grazie a quegli sforzi sono riuscito a rientrare e a ritrovare le sensazioni del gioco”.
Dopo quell’esperienza, come si è articolata la vostra carriera?
BACHER: “Successivamente le nostre strade si sono divise: Manuel ha intrapreso il suo cammino, mentre io ho scelto di andare a Cremona. Ho avuto la possibilità di accumulare tanta esperienza in diverse squadre del Nord Italia. Non sempre le cose sono andate come avrei voluto, anche a causa di qualche infortunio di troppo, ma rimane comunque un percorso bellissimo, ricco non solo di calcio, ma anche e soprattutto di crescita umana”.
SCAVONE: “Dopo gli anni vissuti tra i professionisti con la prima squadra dell’FC Südtirol, ho avuto la fortuna di poter indossare diverse maglie e confrontarmi con realtà anche molto importanti. È stata un’esperienza preziosa, che mi ha dato l’opportunità di togliermi numerose soddisfazioni, sia a livello personale che di squadra. Ho avuto la possibilità di giocare in club di prestigio e di contribuire alla conquista di altri campionati. Guardando indietro, sono davvero soddisfatto del percorso che ho intrapreso e dei traguardi che, passo dopo passo, sono riuscito a raggiungere”.
Avete sempre seguito le vicende dell’FCS nel suo processo di evoluzione?
poterci lavorare, soprattutto con i più giovani, che rappresentano la base per il futuro”.
SCAVONE: “Sì, ho sempre seguito l’FC Südtirol, perché è una squadra a cui sono profondamente legato: qui sono cresciuto, nel settore giovanile, e la società ha avuto un ruolo fondamentale nel mio percorso. Grazie al club ho potuto realizzare il sogno di diventare professionista, vivere anni importanti nel calcio e togliermi grandi soddisfazioni. Per questo motivo ho sempre tifato per il Südtirol e ne ho seguito con attenzione l’evoluzione negli anni. È doveroso riconoscere il grande merito della società, che ha lavorato con passione e impegno per crescere costantemente e raggiungere risultati importanti”.
Come valutate il vostro ritorno in biancorosso con ruoli diversi rispetto a quelli da giocatore? Che ambiente avete ritrovato?
BACHER: “Dopo aver smesso di giocare, non potevo dire di no alla possibilità di intraprendere questo nuovo ruolo. Per me è una vera fortuna poter lavorare con il Südtirol e vedere fin dove è arrivata questa società. È straordinario: oggi le strutture sono da Serie A, i passi in avanti fatti negli ultimi anni sono impressionanti. Ho seguito l’FC Südtirol sempre, anno dopo anno, dal mercato alle partite. Non sempre ho potuto essere presente allo stadio, ma l’ho seguito da vicino e, grazie anche agli amici che ho all’interno della società, sono sempre stato aggiornato sulle vicende riguardanti il club”.
SCAVONE: “Sono davvero felice e orgoglioso di questo mio nuovo ruolo. Ho sempre sperato di poter tornare al Südtirol, per chiudere idealmente un cerchio e dare anch’io qualcosa alla società, grazie all’esperienza accumulata in questi anni trascorsi fuori regione”.
Con quali prospettive e stimoli avete iniziato il nuovo incarico?
BACHER: “Certamente. Credo che con la vittoria della Serie C e il grande salto in Serie B, con il consolidamento degli ultimi anni, la società sia entrata davvero nel calcio che conta. È bellissimo vedere questa realtà a certi livelli ed è ancora più stimolante
BACHER: “I miei stimoli sono grandi. Ho iniziato da poco, ma mi affascina osservare il livello che abbiamo. Lavoro con i ragazzi dall’Under 11 all’Under 14 e ciò che colpisce è la crescita che si nota da un anno all’altro: non solo sul piano fisico, ma anche umano. È questo processo che mi dà la spinta maggiore: vedere i giovani
crescere in campo, acquisire una mentalità vincente, interiorizzare lo spirito del Südtirol e sentire la maglia come parte di sé. Crescere come calciatori, ma anche come persone. Ed è proprio questo che mi piace e che mi motiva a dare una mano.”
SCAVONE: “Ho trovato un ambiente stimolante e ben organizzato, ma allo stesso tempo con grandi margini di crescita e miglioramento in molti ambiti. Sono davvero motivato e carico per questa nuova avventura, e spero di poter ripagare la fiducia che la società ha voluto riporre in me”.
Quali sono i vostri principali obiettivi, le idee, le proposte, i progetti nell’immediato futuro nella nuova veste?
BACHER: “Gli obiettivi per le annate che seguo sono chiari: far crescere ogni ragazzo giorno dopo giorno, lavorando su tutti gli aspetti, da quello tecnico a quello tattico, senza dimenticare la parte umana. Perché l’obiettivo non è soltanto accompagnarli nel
DIEGO ZAMBON
18.01.2011 – BOLZANO/BOZEN UNDER 15
ALPERIA GIOCATORE DEL MESE DI SETTEMBRE
ALPERIA JUGENDSPIELER DES MONATS SEPTEMBER
tentativo di diventare calciatori, ma soprattutto aiutarli a diventare uomini. Le mie idee sono perfettamente in linea con quelle della società: trasmettere l’importanza dell’impegno, del sacrificio, del lavoro, della dedizione al calcio e del rispetto. Rispetto per i compagni, per tutti i ruoli e, soprattutto, per la maglia che indossano. A questa età è fondamentale imparare a lavorare con costanza e serietà, curando ogni dettaglio. In particolare, quest’anno ci siamo posti un obiettivo preciso: alzare ulteriormente l’intensità del lavoro. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti, ma siamo convinti che sia proprio l’intensità, in ogni allenamento e in ogni esercizio, a poter fare la vera differenza”.
SCAVONE: “Gli obiettivi che mi pongo sono numerosi. Il primo, e forse il più importante, è trasmettere ai ragazzi la mentalità necessaria per diventare calciatori: secondo me è un aspetto fondamentale per chi vuole crescere in questo sport. Un altro obiettivo centrale è accompagnarli nel percorso verso la prima squadra, cercando di portare il maggior numero possibile di giovani a compiere questo importante salto. Vedere i ragazzi che hanno seguito l’intero percorso nel nostro settore giovanile riuscire a giocare tra i professionisti rappresenta, a mio avviso, il traguardo più grande che possiamo raggiungere come società. Per quanto riguarda idee e proposte, ne ho davvero molte. Naturalmente devono essere condivise con la società, e spero che, passo dopo passo, potremo svilupparle insieme. È un percorso di crescita che voglio affrontare fianco a fianco con il club, per ricambiare la fiducia che mi è stata data e mettere a disposizione la mia esperienza, maturata in questi anni fuori regione, al servizio della società”.
Diego Zambon si è distinto in questo inizio di stagione per l’atteggiamento esemplare e la grande umiltà con cui affronta ogni allenamento. I suoi progressi sono costanti ed evidenti, frutto dell’impegno quotidiano e della volontà di crescere giorno dopo giorno. Diego ascolta, mette in pratica e sa come valorizzare i suoi punti di forza, gestendo con intelligenza gli aspetti su cui può ancora migliorare. Pulito tecnicamente, con una buona visione di gioco e una lettura intelligente delle situazioni. È un compagno prezioso, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Un leader silenzioso, ma di grande impatto.
Diego Zambon hat sich in den ersten Monaten dieser Saison durch sein vorbildliches Verhalten und die Demut, mit der er jede Trainingseinheit angeht, ausgezeichnet. Er hat bemerkenswerte Fortschritte erzielt, die auf seinen Einsatz und seinen unermüdlichen Willen zurückzuführen sind, sich täglich zu verbessern. Diego hört stets aufmerksam zu, setzt die Vorgaben konsequent um, nutzt seine Stärken gezielt und arbeitet gleichzeitig an den Aspekten seines Spiels, die noch Entwicklungspotential aufweisen. Er zeichnet sich durch eine feine Technik, exzellente Spielübersicht und die Fähigkeit aus, Spielsituationen intelligent vorauszusehen. Darüber hinaus ist er ein stiller Leader innerhalb des Teams, der jederzeit bereit ist, seine Mitspieler zu unterstützen.
BACHER UND SCAVONE Eine gern gesehene doppelte Ruckkehr
Das Doppel-Interview mit zwei ehemaligen Fußballern, die im Jugendsektor der Weißroten groß wurden, den Sprung in die erste Mannschaft schafften, gemeinsam Protagonisten des historischen Aufstiegs in die Serie C1 waren, anschließend eine lange Profikarriere bei verschiedenen Clubs durchlebten – und nun mit neuer Verantwortung zum FC Südtirol zurückkehren, um die Entwicklung des Jugendsektors aktiv mitzugestalten
Michael Bacher und Manuel Scavone –beide Eigengewächse des FCS, beide Leistungsträger beim Aufstieg in die Serie C1, beide langjährige Profis – haben sich entschieden, in neuer Rolle an ihre Wurzeln zurückzukehren. In diesem Doppel-Interview verraten sie, mit welchen Zielen und Vorstellungen sie ihren neuen Job bei ihrem Ausbildungsverein aufgenommen haben.
Während Scavone die Federführung im Leistungsbereich (Attività agonistica) übernommen hat, zeichnet sich Bacher nun für die Basisaktivität verantwortlich.
Geboren am 3. Juni 1987 in Bozen, durchlief Manuel Scavone sämtliche Nachwuchsteams des FC Südtirol und debütierte schließlich in jungem Alter in der Serie C2. Als kompletter Mittelfeldspieler mit großem Torriecher war er einer der Protagonisten beim historischen Aufstieg in die Serie C1 im Jahr 2010 – mit 11 Treffern in 33 Saisonspielen. Insgesamt bestritt er im Trikot der Weißroten 127 Pflichtspiele und erzielte dabei 20 Tore. Es folgte eine beeindruckende Profikarriere bei Novara, Bari, Pro Vercelli, Parma, Lecce, Pordenone und Brescia, mit nicht weniger als sieben Aufstiegen, darunter gleich drei Sprünge von der Serie B in die höchste italienische Spielklasse.
Wie bereits erwähnt, schaffte Scavone mit dem FC Südtirol den Sprung in die Serie C1, ehe er ein Jahr später, unter der Leitung von Attilio Tesser, den Durchmarsch
von Novara – durch den Sieg der Playoffs und den damit verbundenen Aufstieg in die Serie A – miterlebte. Nach einer Saison in Bari folgte von 2012 bis 2016 die Erfahrung bei Pro Vercelli, wo Manuel den Abstieg in die Serie C hinnehmen musste, aber auch 2014, über die Playoffs, den direkten Wiederaufstieg in die „Cadetteria“ schaffte. Auch in Parma, seiner nächsten Station, ging es nach oben – und dies gleich zweimal in Folge: Die „Crociati“ schafften mit Sca-
vone zwischen 2016 und 2018 den direkten Sprung von der Serie C in die höchste italienische Spielklasse. Schlussendlich kamen noch die Aufstiege mit Lecce (2018/19 in die Serie A) und Bari (2021/22 in die Serie B) hinzu. Insgesamt kann Scavone in seiner Karriere 488 Profispiele und 50 Tore vorweisen. Nun kehrt er, mit einer UEFAB-Lizenz ausgestattet, zum FC Südtirol zurück, um seine große Erfahrung sowie all seine Kompetenz in einer Schlüsselrolle
für die Entwicklung und das Wachstum des Jugendsektors der Weißroten einzubringen.
Ebenso wertvoll ist die Rückkehr von Michael Bacher in den Stab der Nachwuchsabteilung. Geboren am 19. Februar 1988 in Brixen, ist der ehemalige Mittelfeldspieler in der Talentschmiede der Weißroten fußballerisch aufgewachsen und kehrt nun ebenso zu seinem Ausbildungsverein zurück. Bacher gehört zum erlesenen „Club 100“ des FCS und war in der Spielzeit 2009/10 ebenfalls einer der Protagonisten des historischen Aufstiegs in die Serie C1. Insgesamt stehen für ihn 131 Pflichtspiele und fünf Treffer im Dress der Weißroten zu Buche. Nach einer langen, erfolgreichen Karriere hat Bacher im Sommer seine aktive Laufbahn beendet, um beim FC Südtirol – ebenso mit einer UEFA-B-Lizenz im Gepäck – eine neue Aufgabe zu übernehmen.
2-2 con un sinistro spiazzante per qualità e potenza da fuori area con la palla che si insacca all’incrocio dei pali più vicino, alla destra di Poluzzi: 2-2. Il Sassuolo ribalta il risultato al 14’: colpo da biliardo di Boloca, che in due contro due incastra la palla in rete rasoterra, alla destra di Poluzzi, vanamente proteso in tuffo: 3-2.
Al 19’ gli ospiti la riprendono con Pietrangeli, che prende l’ascensore e anticipa tutti di testa su cross sottoporta di Pyyhtiä: 3-3. Al 24’ il neo entrato Laurienté, in contropiede insacca con un esterno destro in velocità da dentro l’area: 4-3. Al 2’ di recupero Volpato stoppa in area e con il sinistro ad incrociare firma il 5-3, risultato troppo pesante per i biancorossi, punito oltremodo per qualche disattenzione.
Una vittoria limpida e preziosa arriva nel successivo turno. I biancorossi si impongono al Frosinone dell’ex Leandro Greco per 3-0 (2-0 al riposo) sul terreno del Benito Stirpe del capoluogo ciociaro nella ventitreesima giornata, quarta del girone di ritorno conquistando conquistano tre pun-
Was sind eure schönsten Erinnerungen an die gemeinsame Zeit im Trikot des FC Südtirol – große Erfolge, Glücksmomente, aber auch einige überwundene Schwierigkeiten?
BACHER: „Meine gemeinsame Reise mit Manuel begann schon sehr früh: Wir sind fußballerisch miteinander aufgewachsen und haben bereits in der A-Jugend zusammengespielt. Ich hatte das Glück, jene Meisterschaft mit den Jungs des Jahrgangs 1987 zu bestreiten, obwohl ich ein Jahr jünger war. Von dort an verlief unser Weg praktisch parallel – bis zu den ersten Trainingslagern mit der Profimannschaft. Der größte gemeinsame Erfolg war zweifelsohne der Gewinn der Serie C2, der uns den Aufstieg in die dritthöchste italienische Liga bescherte.“
SCAVONE: „Diese gemeinsame Erfahrung mit Michael war wirklich prägend. Wir haben alle Nachwuchsmannschaften des FCS zusammen durchlaufen und standen dann auch gemeinsam bei den Profis auf dem Platz, deshalb hat man sehr viele schöne Erinnerungen aus jener Zeit. Auch für mich war der Aufstieg in die Serie C1 ohne Frage der schönste Moment: ein historischer Erfolg für den FC Südtirol. Wir waren eine unglaublich junge Truppe, bespickt mit vielen lokalen Spielern und Eigengewächsen. Unter der Leitung von Mister Alfredo Sebastiani gelang uns ein
Aufstieg, der einen Meilenstein in der Vereinsgeschichte darstellt. Aber natürlich gab es auch schwierige Momente. Dabei denke ich besonders an eine lange Verletzungspause, die mich für geraume Zeit außer Gefecht setzte. Monate voller Entbehrungen und harter, täglicher Arbeit –aber genau durch diesen Kraftakt konnte ich zurückkehren und die Freude am Spiel wiederfinden.“
Wie verliefen eure Karrieren nach jener Erfahrung?
BACHER: „Danach trennten sich unsere Wege: Manuel schlug seine Laufbahn ein, während ich nach Cremona ging. Ich hatte die Möglichkeit, bei verschiedenen Clubs in Norditalien bedeutende Erfahrungen zu sammeln. Natürlich lief nicht immer alles nach Plan, auch ein paar Verletzungen zu viel spielten eine Rolle, aber es war dennoch eine wunderbare Zeit, in der ich sportlich und vor allem menschlich einen unglaublichen Wachstumsprozess durchleben durfte.“
SCAVONE: „Nach meinen Jahren in der Profimannschaft des FC Südtirol durfte ich verschiedene Trikots tragen und auch
in mehreren prestigeträchtigen Clubs spielen. Es war eine lehrreiche und erfüllende Erfahrung, die mir viel gegeben und auch sportliche Erfolge ermöglicht hat. Rückblickend bin ich wirklich zufrieden mit dem Weg, den ich eingeschlagen habe, und den Zielen, die ich Schritt für Schritt erreichen konnte.“
Habt ihr den FC Südtirol in seinem Entwicklungsprozess auch nach euren Abgängen weiterhin verfolgt?
BACHER: „Natürlich. Ich denke, dass der Club mit dem Gewinn der Serie C-Meisterschaft, dem großen Sprung in die Serie B und der dortigen Konsolidierung in den letzten Jahren nun endgültig im Profifußball angekommen ist. Es ist großartig, den Verein heute auf diesem Level zu sehen – und noch schöner, reizvoller, nun selbst daran mitarbeiten zu dürfen, vor allem mit den jungen Spielern, die die Basis für unsere Zukunft darstellen.“
SCAVONE: „Ja, ich habe den FC Südtirol immer verfolgt, weil ich mit dem Club sehr verbunden bin. Schließlich bin ich hier im Jugendsektor großgeworden, der Verein hat eine entscheidende Rolle für meinen
Weg gespielt – dank ihm konnte ich meinen Traum verwirklichen, Profi zu werden und tolle Jahre im Fußball erleben, die mir sehr viel gegeben haben. Deshalb habe ich dem FCS immer die Daumen gedrückt und seine Entwicklung genau beobachtet. Man muss festhalten, dass der Verein Herausragendes geleistet hat – mit harter Arbeit, Leidenschaft und klarer Vision, um kons-
tant zu wachsen.“
Wie fühlt es sich an, nun in neuer Rolle zu den Weißroten zurückzukehren? Welches Umfeld habt ihr wiedergefunden?
BACHER: „Nachdem ich meine aktive Laufbahn beendet hatte, konnte ich dieses Angebot unmöglich ausschlagen. Es ist ein Privileg für mich, beim FC Südtirol
arbeiten zu können und zu sehen, wie sich der Verein entwickelt hat. Die Infrastruktur ist mittlerweile auf Serie A-Niveau, die Fortschritte sind beeindruckend. Ich habe den Club immer verfolgt, Jahr um Jahr, vom Transfermarkt bis hin zu den Spielen. Leider konnte ich nicht immer im Stadion präsent sein, aber diese außergewöhnliche Entwicklung habe ich stets aus der Nähe verfolgt – auch dank der Freunde, die hier tätig sind, konnte ich mich immer auf dem Laufenden halten. Jetzt selbst Teil davon zu sein, ist großartig.“
SCAVONE: „Ich bin glücklich und stolz über diese neue Rolle. Es war immer mein Wunsch, eines Tages zum FC Südtirol zurückzukehren, um idealerweise einen Kreis zu schließen und dem Verein durch die angesammelte Erfahrung außerhalb der Region etwas zurückzugeben.“
Mit welchen Anreizen habt ihr eure neue Arbeit aufgenommen?
BACHER: „Die Motivation ist riesig. Ich habe erst vor Kurzem angefangen, aber bereits jetzt verfolge ich das Niveau, das wir aufweisen, genau. Ich arbeite mit den Teams von der U11 bis zur U14 – es faszi-
niert mich, zu sehen, wie sich die Jungs von Jahr zu Jahr entwickeln: nicht nur körperlich, sondern auch menschlich. Es ist genau dieser Prozess, der mich besonders antreibt: mitzuerleben, wie die Nachwuchsspieler auf dem grünen Rasen wachsen, eine Sieger-Mentalität entwickeln und die Werte des FC Südtirol verinnerlichen. Sie sollen das Trikot der Weißroten als Teil von sich empfinden und nicht nur bessere Spieler, sondern auch bessere Menschen werden. Genau das gefällt mir und treibt mich an, meinen Teil zu dem Ganzen beizutragen.“
SCAVONE: „Ich habe ein motivierendes, gut organisiertes Umfeld vorgefunden. Gleichzeitig gibt es viel Potenzial und Margen für Wachstum und Verbesserung. Diese Tatsache allein ist Anreiz genug. Ich bin voller Energie für dieses neue Abenteuer und möchte das Vertrauen, das mir entgegengebracht wird, rechtfertigen.“
Welche sind die primären Ziele, Ideen und Vorschläge sowie die Projekte, die ihr in der nahen Zukunft in euren neuen Rollen umsetzen möchtet?
BACHER: „Die Ziele für die Jahrgänge, die ich betreue, sind klar: Jeden einzelnen Spieler Tag für Tag zu verbessern, indem man an sämtlichen Aspekten arbeitet: vom technischen bis hin zum taktischen, ohne dabei den menschlichen zu vergessen. Das Ziel ist nämlich nicht nur das Begleiten der Jungs in ihrem Versuch, Profifußballer zu werden, sondern wir müssen ihnen vor allem dabei helfen, ihre Persönlichkeit zu entwickeln. Meine Ideen sind dabei in perfektem Einklang mit jenen des Clubs: Wir wollen die Bedeutung bestimmter Werte wie Einsatz, Disziplin, harter Arbeit, Fleiß und Respekt vermitteln. Respekt vor den Mitspielern, vor sämtlichen Rollen, die es in einem Fußballverein gibt, und insbesondere für das Trikot, das sie tragen. Es ist in diesem Alter besonders wichtig, Ausdauer und Disziplin im täglichen Arbeiten zu erlernen und gleichzeitig jedem Detail die nötige Sorgfalt zu widmen. Für die Saison haben wir uns ein konkretes Ziel gesetzt: die Trainingsintensität weiter zu steigern. In den vergangenen Jahren wurden diesbezüglich schon große Fortschritte gemacht, aber wir sind fest davon überzeugt, dass gerade diese Intensität – in jeder Trainingseinheit, in jeder Übung – auf Dauer den wahren Unterschied macht.“
SCAVONE: „Die Ziele, die ich mir gesetzt habe, sind vielfältig. Das erste – und vielleicht wichtigste – besteht darin, den Jungs die richtige Mentalität zu vermitteln, die notwendig ist, um Fußballer zu werden: Für mich ist das ein grundlegender Aspekt für
jeden, der in diesem Sport wachsen will. Ein zweites zentrales Ziel ist es, die Spieler auf ihrem Weg in Richtung Profimannschaft zu begleiten, um möglichst vielen von ihnen diesen entscheidenden Sprung zu ermöglichen. Zu sehen, wie Talente, die unseren gesamten Jugendsektor durchlaufen haben, den Weg in den Profibereich schaffen und dort spielen, ist in meinen Augen der größte Erfolg, den wir als Verein erreichen können. Was Ideen und Vorschläge betrifft, so habe
ich sehr viele. Natürlich müssen sie mit dem Club geteilt und abgestimmt werden – und ich hoffe, dass wir sie Schritt für Schritt gemeinsam entwickeln können. Es ist ein Wachstumsprozess, den ich Seite an Seite mit dem Verein gehen möchte: einerseits, um das Vertrauen zurückzuzahlen, das mir entgegengebracht wurde, und andererseits, um meine Erfahrung, die ich in den Jahren außerhalb unseres Territoriums gesammelt habe, in den Dienst des Clubs zu stellen.“
Michael Bacher
Manuel Scavone
VIVATICKET: 26 ANNI
TRASFORMANDO L’ESPERIENZA DEL PUBBLICO
L’acquisto di un biglietto significa molto più che ottenere un semplice ticket. È il primo passo in un mondo di infinite possibilità, in cui si cerca di offrire al pubblico la migliore esperienza possibile. Vivaticket si è consolidata come partner strategico per fornire un servizio integrale, sia nella vendita dei biglietti sia nella gestione in loco dei diversi servizi che compongono un evento. La sua capacità di gestire spettacoli ed eventi di grande formato ha reso l’azienda un punto di riferimento internazionale nel ticketing e in tutti i servizi ad esso associati.
A dimostrarlo è il fatto che, quando la San Diego Comic Con ha deciso di trasferire i propri confini nel 2025 e celebrare la sua prima edizione in Europa, ha scelto Vivaticket come partner ufficiale per il ticketing. Questa prima edizione europea, tenutasi in Spagna, Málaga (San Diego Comic Con Málaga), è riuscita a riunire migliaia di appassionati di fumetti e cultura pop, diventando un successo straordinario e dimostrando la capacità di Vivaticket di adattarsi a pubblici ed eventi diversi.
La versatilità dell’azienda l’ha portata anche a diventare il partner ufficiale del 103º Festival dell’Opera di Verona, uno degli eventi operistici
più prestigiosi al mondo. Ogni anno il festival accoglie migliaia di persone provenienti da tutto il mondo nel storico anfiteatro romano di Verona, combinando tradizione, eccellenza artistica e una logistica che richiede tecnologia all’avanguardia. Il festival, che si terrà dal 12 giugno al 12 settembre 2026, ha incluso nuove tariffe per famiglie con bambini da 0 a 14 anni e per i minori di 30 anni, con l’obiettivo di rendere l’esperienza più accessibile.
L’impegno di Vivaticket per l’eccellenza si estende anche al mondo dello sport, dove l’azienda vanta una lunga esperienza ed è riuscita a diventare partner ufficiale per il ticketing della Coppa Italia, offrendo soluzioni agili, moderne e sicure per permettere ai tifosi di godersi ogni partita.
Quest’anno, Vivaticket celebra 26 anni trasformando l’esperienza del pubblico in un’infinità di eventi: competizioni sportive, concerti, tour di artisti internazionali, teatro, mostre, fiere… Grazie alla sua tecnologia e a un grande team umano impegnato, ogni biglietto diventa la porta verso un’esperienza unica, dove Vivaticket riesce a trasformare il modo in cui gli spettatori vivono lo spettacolo.
Al “Druso” un Kids Day speciale
FC SUDTIROL, IL TRENTENNALE VISTO DAI BAMBINI DEL KIDS CLUB
Al “Druso” un Kids Day speciale
I partecipanti prima di assistere alla gara con la Reggiana a condizioni particolari, hanno preso parte al workshop di disegno con l’artista Fabio Vettori, si sono fatti truccare “di biancorosso” da due “make-up artist”, hanno incontrato tre calciatori della prima squadra e poi hanno ricevuto una serie di gadgets
Un disegno per celebrare la ricorrenza: gadget, ingresso a prezzo speciale e la possibilità unica di entrare in campo mano nella mano con i calciatori biancorossi l’8 novembre allo Stadio Druso.
In occasione della gara interna con la Reggiana ha avuto luogo una coinvolgente giornata dedicata ai giovani sostenitori biancorossi. Un Kids Day partecipato quello svoltosi presso lo Stadio Druso prima della gara contro i granata di Reggio Emilia. Numerosi iscritti all’FCS Kids Club hanno raccolto con entusiasmo l’invito di partecipare ad un evento speciale, che prevedeva il biglietto d’ingresso allo stadio ad un prezzo speciale, un euro più il ticket a prezzo ridotto per un accompagnatore. Oltre a questo bambini e ragazzi, a partire dalle ore 13.30 hanno preso parte al workshop di disegno con il famoso caricaturista Fabio Vettori, noto per la sua grande capacità di animare le formiche per qualsiasi evento e occasione. Due
La stagione 2025-2026 rappresenta una tappa storica per l’FC Südtirol, che celebra i 30 anni dalla propria fondazione. Per l’occasione, il club biancorosso propone un’iniziativa speciale ai giovani del Kids Club: tutti gli iscritti sono invitati a realizzare un disegno sul trentennale, dando libero spazio a creatività e fantasia e a inviarne la foto all’indirizzo 30@fc-suedtirol.com. Ogni partecipante riceverà un gadget e un biglietto simbolico al costo di 1 euro, mentre un accompagnatore potrà accedere alla partita tra FC Südtirol e Carrarese dell’8 novembre a tariffa ridotta. Gli autori dei lavori più significativi vivranno l’emozione unica di accompagnare i calciatori biancorossi in campo mano nella mano.
In occasione della gara interna con la Reggiana ha avuto luogo una coinvolgen te giornata dedicata ai giovani sostenito ri biancorossi. Un Kids Day partecipa to quello svoltosi presso lo Stadio Druso prima della gara contro i granata di Reg gio Emilia. Numerosi iscritti all’FCS Kids Club hanno raccolto con entusiasmo l’in vito di partecipare ad un evento speciale, che prevedeva il biglietto d’ingresso allo stadio ad un prezzo speciale, un euro più il ticket a prezzo ridotto per un accompagnatore. Oltre a questo bambini e ragaz zi, a partire dalle ore 13.30 hanno preso parte al workshop di disegno con il famoso caricaturista Fabio Vettori, noto per la sua grande capacità di animare le formi che per qualsiasi evento e occasione. Due
“make-up artist” hanno truccato i bimbi, disegnando la bandiera biancorossa sulle guance.
Poi l’incontro con tre giocatori dell’FCS: capitan Fabian Tait, Andrea Masiello e Alessandro Vimercati, con i quali hanno
I partecipanti prima di assistere alla gara con la Reggiana a condizioni particolari, hanno preso parte al workshop di disegno con l’artista Fabio Vettori, si sono fatti truccare “di biancorosso” da due “make-up artist”, hanno incontrato tre calciatori della prima squadra e poi hanno ricevuto una serie di gadgets
potuto scattare foto e richiedere fi. A conclusione dell’evento, tutti cipanti hanno ricevuto in regalo messi a disposizione da Pfiff Toys, di Risparmio-Sparkasse, Loacker,
30-JAHRIGES
Ein
besonderer
Ein besonderer Kids Day im Drusus-Stadion
Kids Day im Drusus-Stadion
Vor dem Heimspiel gegen Reggiana nahmen zahlreiche junge FCS-Fans an einem kreativen Zeichenworkshop mit dem renommierten Karikaturisten Fabio Vettori teil. Neben dieser künstlerischen Aktivität durften sich die Teilnehmenden von „Make-Up Artists“ schminken lassen, trafen drei Spieler der Profimannschaft und wurden mit einer Vielzahl exklusiver Gadgets überrascht
Alle Kinder, die eine eigene Zeichnung einsenden, erhalten ein exklusives Gadget sowie ein Ticket zu einem symbolischen Preis für das Spiel gegen Carrarese. Die Autorinnen und Autoren der besonders gelungenen Werke erhalten darüber hinaus die einmalige Gelegenheit, am 8. November Hand in Hand mit den Profispielern ins Drusus-Stadion einzulaufen
Vor dem Heimspiel gegen Reggiana nahmen zahlreiche junge FCS-Fans an einem krea tiven Zeichenworkshop mit dem renommierten Karikaturisten Fabio Vettori teil. Neben dieser künstlerischen Aktivität durften sich die Teilnehmenden von „Make-Up Artists“ schminken lassen, trafen drei Spieler der Profimannschaft und wurden mit einer Vielzahl exklusiver Gadgets überrascht
Anlässlich des Heimspiels gegen Reggiana fand im Drusus-Stadion ein besonderes Event statt, das den jungen Fans der Weißroten gewidmet war. Der „Kids Day“ in der Bozner Fußballarena war ein voller Erfolg und zog zahlreiche junge Anhänger des FCS an. Im Rahmen der Veranstaltung hatten die Mitglieder des Kids Club die Gelegenheit, ihr Stadionticket zu einem symbolischen Preis zu erwerben, wobei auch ihre Begleitperson von einem
Die Saison 2025/26 markiert einen historischen Meilenstein für den FC Südtirol: Der Verein feiert sein 30-jähriges Jubiläum. Zu diesem besonderen Anlass startet der Club eine exklusive Initiative für die jungen Mitglieder des Kids Club. Alle Eingeschriebenen sind eingeladen, eine Zeichnung zum Jubiläum zu gestalten, ihrer Kreati-
Anlässlich des Heimspiels gegen Reggiana fand im Drusus-Stadion ein besonderes Event statt, das den jungen Fans der Weißroten gewidmet war. Der „Kids Day“ in der Bozner Fußballarena war ein voller Erfolg und zog zahlreiche junge Anhänger des FCS an. Im Rahmen der Veranstaltung hatten die Mitglieder des Kids Club die Gelegenheit, ihr Stadionticket zu einem symbolischen Preis zu erwerben, wobei auch ihre Begleitperson von einem
reduzierten Eintrittspreis profitierte.
reduzierten Eintrittspreis profitierte.
Ab 13.30 Uhr konnten die Kinder an einem Zeichenworkshop mit dem Karikaturisten Fabio Vettori teilnehmen, der sie mit seiner Kreativität begeisterte. Im Anschluss wurden sie von zwei „Make-Up Artists“ mit der weißroten Flagge auf den Wangen geschminkt.
vität freien Lauf zu lassen und ein Foto davon an die E-Mail-Adresse 30@fc-suedtirol.com zu senden. Jede Teilnehmerin und jeder Teilnehmer erhält ein exklusives Gadget sowie ein sy mbolisches Ticket zum Preis von 1 Euro für das Heimspiel gegen Carrarese am 8. November. Eine Begleitperson
sowie den beiden Spielern Andrea Masiello und Alessandro Vimercati. Hier hatten die jungen Fans die Möglichkeit, Erinnerungsfotos zu knipsen und Autogramme zu sammeln.
Ab 13.30 Uhr konnten die Kinder an einem Zeichenworkshop mit dem Karikaturisten Fabio Vettori teilnehmen, der sie mit seiner Kreativität begeisterte. Im Anschluss wurden sie von zwei „Make-Up Artists“ mit der weißroten Flagge auf den Wangen geschminkt.
Ein weiteres Highlight war das persönliche Treffen mit dem Kapitän Fabian Tait
Ein weiteres Highlight war das persönliche Treffen mit dem Kapitän Fabian Tait
kann die Partie ebenfalls zu einem ermäßigten Preis besuchen. Die jungen Künstlerinnen und Künstler der besonders gelungenen Werke erhalten darüber hinaus die einmalige Gelegenheit, Hand in Hand mit den Profispielern ins Stadion einzulaufen und so Teil eines unvergesslichen Jubiläums zu werden.
sowie den beiden Spielern Andrea lo und Alessandro Vimercati. Hier die jungen Fans die Möglichkeit, rungsfotos zu knipsen und Autogramme zu sammeln.
Zum krönenden Abschluss erhielten alle Teilnehmenden eine Reihe exklusiver Gadgets, die von Pfiff Toys, der Südtiroler Sparkasse, Loacker, dem FCS und Fabio Vettori zur Verfügung gestellt wurden.
Zum krönenden Abschluss erhielten Teilnehmenden eine Reihe
Gadgets, die von Pfiff Toys, der
Sparkasse, Loacker, dem FCS und Vettori zur Verfügung gestellt wurden.
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CAPITAN TAIT AL CONVEGNO “LO SPORT È PER SEMPRE, LOTTA ALL‘ABBANDONO”
Gli adolescenti e lo sport: perché dovrebbero praticarlo, perché uno su tre a Bolzano lo abbandona e come fare per ricucire lo strappo. Sono i temi affrontati nel convegno a Castel Mareccio «Drop out sportivo in età adolescenziale», organizzato dall’Asl. Un’indagine condotta da Asl e Provincia sull’abbandono dello sport durante l’adolescenza ha rilevato che il 20% degli studenti tra i 15 e i 17 anni non pratica discipline sportive; il 18% le ha abbandonate prima dei 16 anni, il 15% le pratica solo saltuariamente. Sono i dati emersi da un questionario somministrato dal Servizio di Medicina dello sport e dall’Osservatorio per la salute della Provincia a un campione di 343 studenti di quattro scuole superiori di Bolzano. Nel corso del convegno è intervenuto anche il capitano biancorosso, Fabian Tait.
Atteso e apprezzato il contributo di chi lo sport lo vive e ne ha fatto una professione. Tait ha raccontato i momenti bui della sua carriera sportiva quando, in età adolescenziale, stretto dalla tragedia familiare della perdita della mamma e dagli scarsi risultati scolastici e sportivi, stava meditando di lasciare il calcio: “Davo la colpa all’allenatore che non mi faceva giocare. Il capi-
tano della squadra del Mezzocorona mi fece capire che era inutile dare colpa agli altri.
Mi disse di cambiare approccio, lavorando sulle lacune. Ha funzionato, non solo nel calcio ma anche a scuola, ed è cominciata la scalata”.
Tait ha parlato anche degli insegnamenti
illuminati di alcuni allenatori e in particolare di Ivan Javorcic, il quale sosteneva che la “disciplina nello sport è tutto, dal minuto di ritardo al disordine; diceva che se si è perfetti nella vita lo si è anche in campo”.
KAPITÄN
TAIT BEIM SYMPOSIUM
„SPORTAUSSTIEG
Jugendliche und Sport: Warum ist körperliche Betätigung von so großer Bedeutung, weshalb beendet jede dritte Person in Bozen die sportliche Aktivität und wie können Wege gefunden werden, dieses Phänomen umzukehren? Diesen Fragen widmete sich das Symposium, das vor wenigen Wochen im Schloss Maretsch vom Südtiroler Sanitätsbetrieb organisiert wurde.
Eine vom Sanitätsbetrieb in Zusammenarbeit mit der Autonomen Provinz Bozen durchgeführte Studie ergab, dass 20 % der Schülerinnen und Schüler im Alter zwischen 15 und 17 Jahren keinerlei Sport ausüben, 18 % vor dem 16. Lebensjahr damit aufgehört haben und 15 % nur gelegentlich sportlich aktiv sind. Grundlage der Erhebung war ein Fragebogen, den der Dienst für Sportund Bewegungsmedizin gemeinsam mit der Beobachtungsstelle für Gesundheit der Provinz an insgesamt 343 Schülerinnen und Schüler von vier Bozner Oberschulen verteilte.
Unter den Ehrengästen des Symposiums befand sich auch FCSKapitän Fabian Tait – ein in Südtirol hochgeschätzter Sportler,
IM JUGENDALTER“
dem es gelungen ist, seine Leidenschaft zum Beruf zu machen. Der aus Salurn stammende Mittelfeldspieler sprach offen über die schwierigsten Momente seines jungen Lebens, in denen er –gezeichnet vom frühen Verlust seiner Mutter sowie schulischen und sportlichen Rückschlägen – ernsthaft daran dachte, den Fußball aufzugeben:
„Ich gab immer dem Trainer die Schuld, warum ich nicht spielte. Doch der Kapitän von Mezzocorona führte mir klar vor Augen, dass es sinnlos ist, stets anderen die Verantwortung zuzuschieben. Er machte mir bewusst, dass ich meine Einstellung ändern und an meinen Schwächen arbeiten müsse. So gelang es mir, im Fußball wie auch in der Schule wieder aufzublühen.“
Darüber hinaus betonte Tait die prägenden Lehren seiner Trainer, allen voran jene von Ivan Javorcic. Der Erfolgscoach aus dem Meisterjahr 2022 war ein unerschütterlicher Verfechter von Disziplin – angefangen bei geringfügigen Unpünktlichkeiten bis hin zu Unordentlichkeit. Seine Überzeugung lautete: „Wer im Leben Perfektion anstrebt, kann sie auch auf dem Spielfeld erreichen.“
Il direttore dell’Alto Adige Valentino Beccari con il capitano Fabian Tait
La pizza dello Stadt Hotel Città
Da settembre lo Stadt Hotel Città propone una nuova esperienza di gusto: una selezione di pizze realizzate con prodotti locali che raccontano l’anima dell’Alto Adige. Dalla mozzarella allo speck e alle patate della Val Pusteria, fino alle farine e al lievito madre di Molino Merano, ogni ingrediente celebra il legame con il territorio. Un invito a riscoprire sapori autentici, in una cornice storica unica nel cuore di Bolzano. Prenota il tuo tavolo al numero: +39 3386865108
Die Pizza des Stadt Hotel Città
Ab September lädt das Stadt Hotel Città zu einem neuen Geschmackserlebnis ein: eine Auswahl an Pizzen, zubereitet mit lokalen Produkten, die die Seele Südtirols erzählen. Von Mozzarella über Speck bis hin zu Kartoffeln aus dem Pustertal – und mit Mehlen und Lievito Madre Naturhefe der Meran Mühle – feiert jede Zutat die Verbundenheit mit der Region. Eine Einladung, echte Aromen neu zu entdecken, in einem einzigartigen historischen Ambiente im Herzen von Bozen. Reservieren Sie Ihren Tisch unter der Nummer: +39 3386865108
IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ BIANCOROSSO
Il Bilancio di Sostenibilità 2024-2025 dell’FC Südtirol rappresenta un impegno concreto verso una crescita responsabile, inclusiva e attenta al territorio. Nelle pagine del documento – consultabile sul sito – l’FC Südtirol racconta la sua storia, dalla fondazione a oggi, e l’impegno sociale, ambientale e valoriale. L’azione si sviluppa attraverso una governance trasparente e strutturata, progetti sociali a favore di giovani, famiglie e persone con disabilità, iniziative educa-
tive nelle scuole e attività di solidarietà in tutta la regione. Accanto a ciò, l’FC Südtirol rinnova la sua attenzione verso l’ambiente, promuovendo una mobilità sostenibile e la partecipazione attiva a giornate ecologiche.
In linea con l’Agenda 2030, l’obiettivo della società è contribuire a uno sviluppo armonioso e duraturo, mettendo al centro le persone, i valori dello sport e il rispetto per il contesto in cui opera.
DER NACHHALTIGKEITSBERICHT DES FC SÜDTIROL
Der Nachhaltigkeitsbericht des FC Südtirol für die Saison 2024/25 stellt einen konkreten Schritt des Vereins in Richtung verantwortungsbewussten Wachstums, gelebter Inklusion und gesteigerten Umweltbewusstseins dar.
Das umfangreiche Dokument, das auf der offiziellen Website des Clubs einsehbar ist, zeichnet den Weg des Vereins von seiner Gründung bis heute nach und beleuch-
tet zugleich das soziale sowie ökologische Engagement der Weißroten.
Verwirklicht werden diese Bestrebungen durch eine transparente Vereinsführung und zahlreiche soziale Projekte, die Kindern und Jugendlichen, Schulklassen, Familien sowie Menschen mit besonderen Bedürfnissen in der gesamten Region zugutekommen.
Darüber hinaus bekräftigt der FC Südtirol seinen Einsatz für eine umweltfreundlichere Zukunft und für nachhaltige Mobilität. Im Einklang mit den Zielen der Agenda 2030 verfolgt der Verein das Ziel einer verantwortungsbewussten und ausgewogenen Entwicklung, bei der die Menschen, die Werte des Sports und der Respekt gegenüber dem Umfeld im Mittelpunkt stehen.
IL VICE PRESIDENTE CARLO COSTA OSPITE A TV33
Il vicepresidente biancorosso Carlo Costa è stato gradito ospite della prima puntata stagionale di “Tempi Supplementari”, la trasmissione calcistica del lunedì condotta da Sergio Braghini, in onda sulle frequenze di TV33. Nel corso della trasmissione sono stati affrontati una serie di temi legati alla società biancorossa, impegnata nel quarto campionato consecutivo in Serie B. Si è parlato delle prospettive di ulteriore sviluppo, sottolineando l’importanza del settore giovanile nel suo complesso e del settore femminile, ovvero due realtà in costante e progressiva evoluzione.
VIZE-PRÄSIDENT CARLO COSTA ZU GAST BEI TV33
Der Vize-Präsident des FC Südtirol, Carlo Costa, war ein gern gesehener Gast in der ersten Episode der Fernsehsendung „Tempi Supplementari“, moderiert von Sergio Braghini und jeweils montags auf TV33 ausgestrahlt. Im Laufe des angenehmen Gesprächs wurden verschiedene Themen rund um den Verein aufgegriffen, der in dieser Saison seine vierte aufeinanderfolgende Spielzeit in der Serie B bestreitet. Costa sprach dabei
L’FCS E’ SCHIERATO AL FIANCO DELLA LILT
Anche quest’anno l’FC Südtirol si è schierato accanto all’Associazione Provinciale di Bolzano LILT OdV che, con il patrocinio del Comune di Bolzano, ha organizzato la 37ª edizione della manifestazione “I 100 passi della speranza”. L’FC Südtirol sostiene da sempre e convintamente la nobile iniziativa e anche quest’anno si è schierato idealmente al fianco della LILT per manifestare solidarietà e vicinanza alle persone affette
über die möglichen Zukunftsperspektiven des FC Südtirol und unterstrich insbesondere die wachsende Bedeutung des Damenund Jugendsektors, die eine zunehmend zentrale Rolle innerhalb des Vereins einnehmen.
da tumore. I giocatori biancorossi hanno voluto dimostrare la loro partecipazione attraverso la condivisione della T-shirt della LILT Bolzano prima della partenza della trasferta per Frosinone.
“I 100 passi della speranza” rappresentano un simbolico percorso che vuol ricordare quello che ogni paziente ammalato di tumore percorre per raggiungere il tra-
guardo della guarigione.
Il simbolico percorso di speranza è rivolto a tutta la popolazione con lo scopo, al di là della raccolta fondi, di sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore.
Vuole inoltre far conoscere tutte le attività che la LILT di Bolzano svolge per essere vicina alle persone ammalate e ai loro familiari.
„DIE 100 SCHRITTE DER HOFFNUNG“: FCS AN DER SEITE VON LILT
Wie bereits in den vergangenen Jahren hat der FC Südtirol mit großer Freude die 37. Auflage der Benefizveranstaltung „Die 100 Schritte der Hoffnung“ unterstützt, die unter der Schirmherrschaft der Gemeinde Bozen vom Landesverein LILT Bozen EO auf dem Musterplatz organisiert wurde.
Die Auswärtsreise der Profimannschaft nach Frosinone hinderte den FC Südtirol nicht daran, seine Solidarität mit Betroffenen von Tumorerkrankungen zu bekräftigen. Um ein starkes Zeichen der Unterstützung zu setzen, trugen Kapitän Fabian Tait & Co. das T-Shirt von LILT Bozen – als Ausdruck von Nähe, Hoffnung und Zusammenhalt.
„Die 100 Schritte der Hoffnung“ sind ein symbolischer Parcours, der verdeutlicht, dass Patientinnen und Patienten auf ihrem Weg zur Genesung oftmals eine lange und herausfordernde Strecke zu bewältigen haben. Die Veranstaltung richtet sich an die gesamte Bevölkerung und verfolgt nicht nur das Ziel, Spenden zu sammeln, sondern auch das Bewusstsein für die Bedeutung von Prävention und Früherkennung zu stärken. Gleichzeitig informiert sie über die wertvolle Arbeit von LILT Bozen in der Begleitung von Erkrankten und deren Familien.
Nelle scorse settimane, l’FC Südtirol ha avuto il piacere di accogliere all’FCS Center di Maso Ronco i vertici dell’azienda energetica altoatesina Alperia. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno avuto l’opportunità di assistere a una seduta di allenamento della prima squadra e di confrontarsi brevemente con l’allenatore Fabrizio Castori. Al termine dell’incontro, Alperia ha poi tenuto una riunione interna presso la sede amministrativa del club.
Alperia accompagna l’FC Südtirol da molti anni, rappresentando un partner di primo piano e sponsor di maglia della prima squadra. Particolarmente significativo è l’impegno dell’azienda in ambito giovanile: Alperia è main sponsor del settore giovanile e femminile dei biancorossi, nonché degli Alperia Junior Camp, che durante i mesi estivi promuovono il calcio tra giovani atleti e atlete, trasmettendo la passione per lo sport. Grazie a questo sostegno costante, Alperia contribuisce in modo determinante allo sviluppo sostenibile e alla crescita della formazione giovanile del club.
BESUCH
DER FÜHRUNGSGREMIEN VON ALPERIA IM FCS
CENTER
In den vergangenen Wochen empfingen die Weißroten die Führungsgremien des Südtiroler Energieunternehmens Alperia im FCS Center in Rungg. Verwaltungsrat und Aufsichtsrat hatten die Gelegenheit, einer Trainingseinheit der Profis beizuwohnen und sich anschließend kurz mit Trainer Fabrizio Castori auszutauschen. Im Anschluss an den sportlichen Einblick hielt
Alperia eine interne Sitzung im Verwaltungssitz des FC Südtirol ab.
Alperia begleitet den FC Südtirol seit vielen Jahren als bedeutender Partner und TrikotSponsor der Profimannschaft. Besonders hervorzuheben ist zudem das Engagement des Unternehmens im Nachwuchsbereich: Alperia ist Hauptsponsor des Jugend- und
FCS FANSTORE
Damenbereichs der Weißroten sowie der Alperia Junior Camps, die in den Sommermonaten fußballbegeisterte Nachwuchsspielerinnen und -spieler fördern und Freude am Sport vermitteln. Durch diese kontinuierliche Unterstützung leistet Alperia einen entscheidenden Beitrag zur nachhaltigen Entwicklung der Jugendarbeit des Vereins.
VISITA DEI VERTICI DI ALPERIA ALL’FCS CENTER
Fußball ist unsere Leidenschaft
Deshalb stecken wir immer unsere ganze Energie hinein.
Il calcio è la nostra passione
Per questo da sempre ci mettiamo tutta la nostra energia.