Introuzione Messico Prova

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1500 con i materiali provenienti dal tempio maya che sorgeva su questa piazza, con la statua miracolosa del Cristo de las Ampollas, che attira pellegrini da tutto lo Yucatan. Il Palacio de Gobierno, del 1892, ha nel cortile interno i murales di Fernando Castro Pacheco, che raccontano la storia dei Maya.

La Ruta Puuc Maya

L’antica strada Maya che vide il suo massimo sviluppo nel periodo classico, dal 600 al 900 d.C., con alcuni importantissimi siti costruiti tra le colline che circondano la regione, caratterizzati da ricche decorazioni. I più rilevanti siti archeologici: Edzná, con la Casa dei quattro echi, il Tempio dei Cinque Piani e maschere del dio della pioggia. Sayil, celebre per le colonne del grande palazzo. Labná, con il famoso Arco, uno dei più belli eretti dai Maya. Kabah, splendida testimonianza di barocco maya, il Palazzo delle Maschere ed il Tempio delle Colonne. Uxmal, grande centro del periodo classico, con la piramide dell’Indovino di forma semiellittica, il Quadrilatero delle Monache (74 stanze che forse ospitavano le vestali maya) il campo del Gioco della pelota, il Palazzo del Governatore, residenza dei re di Uxmal, la Casa delle Tartarughe.

PENISOLA DELLO YUCATAN

Raccolto intorno alla sua Capitale, Merida, ed impreziosito da siti archeologici Maya di grande rilievo, lo Yucatan è forse la regione più visitata del Messico, e fa onore alla sua fama. La «terra del fagiano e del cervo» secondo la mitologia Maya, è una pianura di composizione calcarea nelle cui viscere corrono corsi d’acqua sotterranea: si crearono così i cenotes, pozzi d’acqua sacri ai Maya, un mondo sotterraneo tutto da scoprire grazie alle escursioni ecoturistiche. Una terra piatta, ricca di villaggi con le tipiche abitazioni maya, mura di adobe e tetto in paglia di palma, e città coloniali di grande importanza con splendide chiese ed edifici dell’epoca. Terra dalle dram-

matiche e travagliate vicende storiche, dalla faticosa conquista iniziata da Hernan Cortés fino alla sanguinosa Guerra delle Caste del XIX secolo con la rivolta degli indios contro i latifondisti.

Merida

La magnifica città bianca, considerata la «Parigi del Messico» per il suo sfarzo e mondanità, per i larghi viali affiancati da splendide ville di fine Ottocento in stile liberty, come la Casa de Montejo, il Teatro Peon Contreras ed il il Museo Regional de Antropología. Al centro, la Plaza Mayor, che ospita i caratteristici concerti di bande musicali nei fine settimana. Da visitare la La Cattedrale, costruita nel

Dzibichaltún

Città maya fondata nel 1500 a.C., immersa nella vegetazione tropicale, con il Tempio delle Sette bambole, la costruzione principale, ed il cenote dove è possibile immergersi per un rinfrescante break. A pochi chilometri, la località di Progreso, borgo marinaro ed importante porto, ora in grande sviluppo turistico e preferita dagli Yucatechi.

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