

“Irepubblicana”, così è stato definito il nuovo disegno di legge Sicurezza del governo Meloni, approvato dalla Camera dei Deputati il 18 settembre, che ora è in attesa del consenso definitivo del Senato. Ebbene sì, la misura in questione introduce numerose modifiche al codice penale, istituendo nuovi reati e ampliando le pene previste per alcuni di quelli già esistenti. Ciò che più spiazza però è il tipo di “reati” contro il quale il ddl Sicurezza si accanisce Se questo nuovo disegno di legge dovesse entrare in vigore a tutti gli effetti, i blocchi stradali verranno considerati un crimine e prevedranno una pena fino a due anni di carcere se considerati pericolosi, mentre le proteste pacifiche verranno criminalizzate, così come quelle nelle carceri e nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), per le quali si potrà venire condannati fino a vent’anni di reclusione. Infine è prevista una sanzione ancora più pesante quando le manifestazioni sono volte a ostacolare “ opere strategiche per l’Italia”, bloccando per esempio tutte le proteste contro il ponte sullo stretto. Insomma una vera e propria dichiarazione di guerra al diritto di protesta, che, anche se non citato direttamente nella Costituzione, può essere ricondotto ad almeno due articoli che tutelano le libertà fondamentali: l’art 17, che l più grande e pericoloso attacco alla libertà di protesta nella storia
garantisce la libertà di riunione pacifica senza armi, e l’art 21, che tutela la libertà di espressione, fornendo quindi una base giuridica per il diritto alla protesta pacifica, libertà che centinaia di studenti come noi hanno esercitato negli anni e continuano tutt’ora ad esercitare – o almeno dovrebbero – per tutelare la loro autonomia e indipendenza e per far sentire le loro voci
Questo primo passo nella repressione della resistenza passiva rischia di diventare un precedente che in futuro potrebbe permettere di punire qualunque tipo di dissenso e di disobbedienza – come per esempio è successo con il Daspo, inizialmente pensato principalmente per gli Ultras violenti negli stadi, e ad oggi utilizzato per punire qualsiasi tipo di comportamento considerato pericoloso nell’ambito urbano, venendo potenzialmente usato, nel peggiore dei casi, addirittura come strumento politico
Inoltre non fa altro che mettere in risalto l’abilità del nostro Paese di “nascondere la polvere sotto al tappeto” invece di risolvere i suoi problemi, come dimostra appunto la repressione così ferrea delle proteste nelle carceri: nel caso in cui il decreto entri in vigore, se un detenuto, che probabilmente dorme con altre cinque persone in una cella che era originariamente stata pensata per contenerne tre, dovesse decidere di non rientrarvi, come segno di protesta politica, verrà aggiunto del tempo alla sua sentenza Invece di risolvere il
sovraffollamento, piaga che affligge i nostri centri penitenziari da anni, lo si peggiora aumentando il tempo di reclusione dei detenuti che protestano per i loro diritti Il problema quindi non viene risolto e di esempi del genere ne si potrebbero fare a decine
Per fare un bilancio effettivo dei pro e dei contro di questo decreto però bisognerà aspettare l’eventuale approvazione del Senato e in ogni caso dovremo lasciar passare del tempo per poter valutare al meglio; ciò non toglie che questo sia per tutti un grande spunto di riflessione su come parole come “protezione” e “sicurezza” possano incidere sulla nostra libertà e quanto è giusto sacrificare dell’una per le altre
Trump Vs Harris
PAG.3
Zabarecensioni PAG 7
Zabaoroscopo PAG.9
Zabaenigmistica
PAG.10
Cil dibattito tre l’ex presidente Donald Trump e la sua agguerritissima avversaria Kamala Harris ci ha offerto lo spaccato di una società polarizzata tra chi desidera un ritorno alle politiche del passato e chi cerca di tracciare un nuovo corso. Milioni di persone hanno assistito alla vera e propria resa dei conti dei due candidati presidenziali avvenuta sul palco del National Constitution Center di Philadelphia, Pennsylvania, il 10 settembre; e anche se il dibattito è stato inaugurato dalla prima stretta di mano tra candidati negli ultimi otto anni, i due rivali sicuramente si sono battuti senza esclusione di colpi – alcuni decisamente anche “sotto la cintura”.
Al principio di quello che molti giornali americani hanno definito un presidential showdown in tutto e per tutto abbiamo assistito ad una Kamala Harris piuttosto ingessata con risposte quasi da manuale, ma possiamo dire che una domanda dopo l’altra la vicepresidente dell’amministrazione Biden ha sicuramente iniziato a sentirsi più a suo agio Sullo split-screen la si poteva infatti spesso notare ridere apertamente o scuotere la testa incredula alle risposte del suo opponente, che ha
guardato dritto negli occhi per la maggior parte del dibattito I candidati si sono scontrati con impeto su vari argomenti, primo tra questi l’aborto, punto focale della campagna della Harris e una delle maggiori preoccupazioni dei Democratici da quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha revocato il diritto costituzionale di sottoporsi alla procedura nel 2022. “One does not have to abandon their faith or deeply held beliefs to agree the government - and Donald Trump, certainly - should not be telling a woman what to do with her body,” ha affermato Kamala: nessuno deve abbandonare la sua fede o le sue convinzioni per concordare che il governo, e sicuramente non Donald Trump, dovrebbero dire a una donna cosa fare del suo corpo Trump ha cercato di difendersi definendosi “ non a favore” – ma decisamente non contro – il cosiddetto abortionban totale. Il Repubblicano è poi stato colto in fallo da uno dei moderatori della ABC che è intervenuto a suo sfavore per una questione di fact-checking riguardo la sua affermazione secondo la quale alcuni Stati, come per esempio il West Virginia, sarebbero stati a favore dell’“esecuzione”“execution after birth, it's execution, no longer abortion” - di bambini alla nascita, dichiarazione del tutto falsa Un altro argomento scottante del dibattito, a parte immigrazione e on l’America divisa in due schieramenti completamente opposti tra loro, il
e inflazione, a cui Trump ha continuamente cercato di ricondurre il discorso, è sicuramente stato quello del possesso di armi. Il candidato Repubblicano ha cercato di “mettere in guardia” i suoi connazionali dipingendo la sua avversaria come una liberale radicale dicendo: “She has a plan to defund the police. She has a plan to confiscate everyone ' s guns She has a plan to ban fracking in Pennsylvania and everywhere else,” pianifica di depotenziare la polizia, vuole confiscare le vostre armi e proibire l’estrazione di petrolio in tutti gli Stati Kamala si è però difesa ribadendo ancora una volta che sia lei che il suo candidato vicepresidente possiedono una pistola e di essere semplicemente a favore di regole più ferree per la sicurezza di tutti
Le questioni trattate sono state poi svariate, ma dopo aver fatto un quadro generale della situazione possiamo dunque affermare che il dibattito tra la Harris e Trump non solo ha messo in luce le numerose e nette divergenze politiche tra i candidati, ma ha anche evidenziato le sfide cruciali che l’America dovrà affrontare Con le elezioni all’orizzonte sarà quindi fondamentale per gli elettori riflettere attentamente sulle proposte presentate e sull’influenza che queste avranno in futuro sul Paese e su tutta la scena politica mondiale.
Au a o dall’entrata in vigore del Decreto Caivano, il sistema carcerario minorile –
e non solo – è in collasso. Il disegno di legge approvato appunto nell’ottobre 2023 è stato presentato dal Governo Meloni come misura necessaria dovuta all’emergenza data dall’”aumento incontrollato della criminalità minorile”. Dichiarazione, di fatto, smentita dai dati recentemente emersi dal dossier pubblicato da Antigone, l’associazione italiana più rilevante in ambito di garanzie e diritti nel sistema penale. Dal settembre 2022, momento dell’insediamento del governo attuale, le carceri minorili hanno registrato un aumento dei detenuti del 16,4%. Sui 17 IPM – Istituti
Penali per i Minorenni – presenti in Italia, in 12 di questi si è superato il numero massimo di persone detenute, con un sovraffollamento che, negli istituti di Treviso, Acireale e al Beccaria della nostra città, ha raggiunto il 128% Tuttavia, negli ultimi anni si è notata una diminuzione della criminalità minorile del 4,15%. La strumentalizzazione politica di questo tema non è d’altronde cosa nuova: di nuovo si adottano retoriche populiste buone solo a rassicurare, senza alcun interesse nel curare. Fatto che emerge dalle normative imposte dal decreto: si tratta di inasprimento delle
sanzioni, introduzione del daspo urbano – il divieto d’accesso in determinate città o parti di esse –, aumento dei trasferimenti dei detenuti in carceri per adulti. Riforma, quest’ultima, che concretizza l’idea fallace per cui i giovani adulti reclusi siano ormai gente perduta. Trasferendo il detenuto in un carcere per adulti, lo si dà in pasto ai problemi endemici del sistema penitenziario italiano, di fatto rinunciando a un tentativo di reinserimento sociale, soprattutto se si tratta di minori stranieri non accompagnati; al tempo stesso, però, si tenta di ridurre il sovraffollamento: le condizioni in cui versano gli IPM sono estremamente precarie, proprio – ma non solo – a causa del superamento della capienza massima nella maggior parte di essi. Ragazzi e ragazze costretti a dormire accampati su materassi piazzati a terra, mancanza di acqua, cibo e personale sufficiente a seguire i detenuti nel loro percorso di rieducazione sono contesti ormai comuni a quasi tutte le carceri minorili. Questa condizione in costante peggioramento ha alimentato lo scoppio di proteste in molti IPM del Paese: con il Decreto Caivano, anche le sanzioni in caso di protesta aumentano di gravità L’adozione di misure sempre più austere e repressive è causa anche di estremo malessere all’interno
degli istituti minorili, spesso curato impropriamente con la somministrazione incongrua di psicofarmaci. Ad accrescere la situazione di emergenza c’è anche lo spaventoso numero di suicidi che hanno avuto luogo negli IPM: la quota raggiunge i 58 da inizio anno, per non parlare poi delle testimonianze di tortura riportate da un numero importante di exdetenuti, e del fatto che, ad oggi, tre quarti della popolazione penitenziaria non dipone di una condanna definitiva.
È proprio il Beccaria di Milano a distinguersi in termini di crisi, dove la spesa a persona legata all’acquisto di psicofarmaci è cresciuta del 30%, e le proteste più o meno forti sono all’ordine del giorno Nel carcere milanese, i minori stranieri non accompagnati costituiscono la metà della popolazione penitenziaria Spesso imputati a iniziatori della crisi, in realtà rappresentano una delle categorie più fragili, solitamente vittime primarie del regime di violenza e repressione che vige dietro le sbarre L’intellettuale simbolo dell’Illuminismo Voltaire, ripreso poi da Dostoevskij in uno dei suoi più celebri romanzi, diceva che “Il grado di civiltà di una Nazione si misura dalle condizioni delle sue carceri” Ad oggi, il sistema penale rispecchia esattamente il modo attraverso cui la Nazione si occupa delle emergenze: con l’arma della violenza e dell’isolamento
E prima che me ne accorgessi era giunto il momento
io dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli Italiani”
È così che l’attuale Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha parlato in un video pubblicato su X, subito diventato virale Qui Matteo Salvini prende una posizione chiara rispetto alla causa a suo carico, dichiarandosi colpevole soltanto di aver difeso la sua patria come era suo dovere. La causa in questione riguarda le decisioni che Salvini, allora Ministro dell’Interno, prese nei confronti di una nave di Open Arms che nell’agosto 2019 non potè far sbarcare le persone che si trovavano a bordo per venti giorni. L’ordine di bloccare lo sbarco arrivò dallo stesso Ministro, che secondo l’accusa agì illegittimamente, non rispettando il principio d’ obbligo di prestare soccorso in mare Il salvataggio, infatti, non si verificò per venti lunghi giorni, durante i quali l’ong spagnola, che trasportava profughi, ebbe da provvedere a tutti i 163 passeggeri, con non poche difficoltà legate ai rifornimenti e alle condizioni igieniche precarie. Bisogna immaginare allora lo stato in cui queste persone versavano in quelle tre settimane di agosto: stanchi, spaventati, deboli dopo
aver affrontato un viaggio che per alcuni di loro durava già da anni, per poi ritrovarsi su una piccola imbarcazione in mezzo al mare, in balia delle onde e dell’incertezza, dopo aver visto il bianco e il rosso della scritta “Open Arms”, e aver pensato di essere finalmente salvi Si tratta degli ennesimi migranti ai quali, dopo tutta la strada percorsa, viene detto che i loro piedi non posso ancora toccare terra, una terra sognata e desiderata a lungo, oltre che ritenuta sicura.
Matteo Salvini, bloccando sulla nave queste 163 persone come fossero pacchi, ha obbligato i magistrati di Agrigento a intervenire ordinando lo sbarco d’urgenza La vicenda legale che ha avuto inizio da quell’evento cinque anni fa, e che ha visto più di due anni di processo, è arrivata a una svolta decisiva lo scorso 14 settembre, quando il Pubblico Ministero ha chiesto sei anni di reclusione per il Ministro Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio. Il nostro codice penale, per questo tipo di accuse prevede una reclusione che va dai tre ai quindici anni in base alle aggravanti che in questo caso ci sono, e consistono nel fatto che il reato fu commesso in qualità di ministro (ovvero di pubblico ufficiale) e che gravò anche sui minori che si trovavano a bordo.
Di contro, nel suo video il Ministro cita l’articolo 52 della nostra Costituzione: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” , pensando così di dare credito alla sua innocenza. La Costituzione però indica al cittadino italiano di difendere la propria patria e Salvini, da cosa volesse difenderla, non è ben chiaro Per giustificare la necessità di difesa, solitamente, serve la presenza di una minaccia, “pericolo incombente, annuncio più o meno esplicito di un male”, cita Treccani.
E in questo caso, sotto il sole di un agosto siciliano, con la stanchezza di un lungo viaggio, dov’è il male? Sulla nave di Open Arms non c ’ era un esercito di soldati armati e nemmeno delle bombe da lasciare in mare; c ’ erano persone, non pistole Persone che scappano da vere minacce, quali la fame, la sete, la guerra, le condizioni ambientali invivibili Non si tratta di minacce, ma di minacciati Secondo il Vicepremier, però, l’evidenza è strategicamente diversa
*N.d.r. : Non risuta chiaro l’utilizzo del verbo “difendere” nel contesto della frase
It ends with us - siamo noi a dire basta, tratto dall’omonimo romanzo di Colleen Hoover, era
sicuramente uno dei film più attesi di tutta l’estate.
Il romanzo, pubblicato nel 2016 e basato in parte sulle esperienze di vita dell’autrice, è stato tradotto in più di venti lingue, vendendo solo nel 2019 milioni di copie, grazie anche alla diffusione su TikTok. L’adattamento cinematografico era per questo ancora più atteso Diretto e interpretato da Justin Baldoni, il film vede come protagonista nel ruolo di Lily Bloom Blake Lively - la Serena Van Der Woodsen di Gossip Girl. Il film è innegabilmente ben fatto e, attraverso giochi di inquadrature, silenzi, flashback e sguardi, trasmette in modo molto delicato semplici e chiare emozioni
La trama è lineare, nonostante i continui flashback: Lily Bloom, con un’infanzia traumatica alle spalle, dovuta a un padre violento e a un amore perduto, prende in mano la sua vita e si trasferisce a Boston dove apre il suo negozio di fiori, un sogno che aveva fin da piccola.
La sua vita sembra ormai perfetta, grazie anche a Ryle - Justin Baldoni - neurochirurgo, ricco, bello e dolce, di cui si innamora.
Tuttavia, questo idillio non è destinato a durare: presto Lily scopre un lato di Ryle rabbioso e
violento, che le ricorda il padre Sarà il ritorno di Atlas, l’amore adolescenziale che credeva perduto, a far da un lato definitivamente degenerare la relazione con Ryle, ma anche a permettere a Lily di ritrovare la luce da quell’oblio
Una trama dal significato intenso e importante, a volte però alleggerita da dettagli troppo cool: frasi fatte, soundtrack ad effetto ma composto per lo più da canzoni pop e di TikTok (Birdy, Cigarettes After Sex, Taylor Swift) e outfit appariscenti che sembrano spot per brand famosi. Oltretutto, il culmine drammatico del racconto è racchiuso solo negli ultimi trenta minuti in più di due ore di film: intenso, certo, ma forse si poteva dedicare più tempo per approfondire il tema, essendo la
violenza domestica e le sue conseguenze ciò che contraddistingue questa storia da altre. Soprattutto, davanti a un film così pop e ricco di “frasi fatte”, per chi non ha letto il libro - molto più profondo e diretto - l’argomento purtroppo attuale degli abusi fisici e psichici è sembrato quasi romanzato.
Oltre però alle sensazioni che uno può aver provato guardando il film, diverse critiche sono scaturite a proposito della sua promozione: essendo la violenza domestica e il coraggio di
chiedere aiuto temi estremamente attuali, sarebbe stato opportuno da parte di Blake Lively trattare l’argomento nelle interviste in merito al film; eppure, la protagonista ha evitato apertamente di parlarne, preferendo un tono più frivolo e argomenti più leggeri. Cosa che l’ha portata peraltro a scontrarsi con altri membri del cast, che avevano idee diverse sui metodi di promozione.
In conclusione, It ends with us è sicuramente un film ben curato, tuttavia, la profondità emotiva ed espressiva del libro, già difficile da trasferire su uno schermo, sembra sia stata un po ' attenuata e sacrificata da parte di Hollywood, per favorire un approccio più commerciale.
Il grande Tim Burton è tornato nelle sale dei cinema. In attesa della seconda stagione di Wednesday, il regista ci porta un sequel di uno dei suoi film più iconici: Beetlejuice,
lo spirito irriverente che ha fatto divertire tutti e dato vita anche a un musical. Adesso Lydia Deetz (Winona Ryder) non è più una sfrontata gothic girl, ma un ’adulta angosciata e madre di Astrid (Jenna Ortega), adolescente altrettanto piena di complessi. Tim Burton ripresenta il contrasto vincente tra uno stile dark e macabro ed una sceneggiatura comica tendente al grottesco.
Il personaggio di Betelgeuse non si smentisce mai: è spiritoso, malizioso e ricco di sfumature Il lungometraggio è divertente, tuttavia la trama è a tratti prevedibile e il finale risulta sbrigativo, lasciando domande in sospeso su avvenimenti e personaggi
Lascia perplessi il cambiamento caratteriale di Lydia, sempre immaginata come una ragazza senza scrupoli, sfacciata e grintosa Da adulta invece è completamente rovinata dalle sue capacità di medium, che l'hanno resa piena di ansia e paranoie. Che i suoi poteri l’abbiano trasformata in una persona differente dalla fase adolescenziale è un ’ottima scelta di scrittura, ma forse ci si aspettava un riscatto finale? Si può dire la stessa cosa di Astrid, un personaggio interessante ma con debolezze inaspettate.
A coprire i piccoli ingorghi di trama c’è la fotografia. Le luci cambiano a seconda dell’atmosfera, i colori giocano tra loro passando dal vivace al cupo. Lo spettatore viene avvisato di ciò che accadrà in seguito e il pubblico ne è intrigato Nonostante siano passati tre decenni dal primo film, e con essi siano cambiate le tecnologie e il mondo del cinema, ci si ritrova subito nel mondo tragicomico di Beetlejuice
Le continue riprese di elementi presenti nel film precedente riportano l’atmosfera nostalgica e malinconica caratteristica dei sequel, rendendo la visione ancora più piacevole e coinvolgente. (Di Chiara Galgani)
Era il 2017 quando Prime Video pubblicò American Gods, dall’omonimo libro di Neil Gaiman. Solo un anno dopo, nel 2018, Netflix annunciò Kaos, una serie
dalla premessa simile, ma con gli dei greci come protagonisti. Dopo sei lunghi anni la serie è finalmente uscita Kaos è un racconto corale, narra infatti molte (forse troppe) storie di vari personaggi, principalmente quella di Zeus, che, dopo un evento sacrilego, si preoccupa che nel mondo cominci a mancare il rispetto verso gli dei L’idea di base è che molti personaggi della mitologia greca vivono nel mondo moderno. Ottimo il casting di Jeff Goldblum (Ian Malcom di Jurassic Park, per intenderci) come Zeus, che ci regala probabilmente la performance migliore nella serie, molto bravi anche David Thewlis (Lupin di Harry Potter) come Ade e Janet McTeer (già cattiva in Ozark) come Era
I principali difetti della serie sono lo scarso numero di divinità presenti e il worldbuilding. Sono infatti pochi gli dei mostratici in questa prima stagione, non ci sono tracce per esempio di Atena, Ares, Ermes, Afrodite, Efesto e molti altri se non brevissime menzioni da parte di Zeus Per quanto riguarda le ambientazioni, raramente ci muoviamo da Creta, se non per andare sull’Olimpo o nell’Ade. Ma soprattutto il grande problema è, ironicamente, il caos: ci sono circa 13 storie nel corso di 8 puntate da 45 minuti, questa quantità di informazioni e personaggi da seguire rendono abbastanza pesante la visione dopo un po ’ La scelta di mettere tutto sullo stesso arco temporale comporta un po ’ di problemi e errori.
In conclusione, Kaos, titolo senza dubbio appropriato, è una serie con un grandissimo potenziale, ma che, per quanto sia bella e divertente, non lo sfrutta al massimo (Di Luca Salvini)
Cari Ariete, non eravate pronti a mettere via i costumi da bagno, questo settembre vi ha colti alla sprovvista e la stanchezza si fa sentire: niente panico, perché riprendendo l’abitudine allo studio, presto ritornerete in forze e potrete nuovamente scatenarvi con i vostri amici.
Cari Torelli, anche se l’inizio della scuola si sta rivelando complesso e impegnativo, la vostra determinazione e il vostro spirito battagliero vi aiuteranno a superare qualsiasi ostacolo a testa alta. Non lasciatevi intimorire dalle cose da fare e fissatevi obiettivi che vi aiutino a mantenere la costanza
Se per molti il nuovo inizio è stato un trauma, per voi non è stato ostile: nell’ambiente del parello vi sentite a vostro agio, provate un senso di calore che scaturisce dalle amicizie nate o che stanno nascendo tra queste mura. È vero, non mancheranno ostacoli che però, vi assicuriamo, non comprometteranno l’armonia generale
Non abbattetevi per l'inizio dell’anno scolastico: vi attendono grandi soddisfazioni, e con la vostra concentrazione potrete raggiungere gli obiettivi prefissati Attenti, però, cercate di mantenere un equilibrio tra la scuola e la vostra vita personale, altrimenti a lungo andare il ritmo di studio diventerà insostenibile!
Quest’anno per voi sarà una montagna russa di emozioni: affronterete situazioni complesse come molte vittorie e traguardi. L’ambiente scolastico potrebbe riservarvi molte opportunità che vi arricchiranno e romperanno la monotonia
Cari Vergine, non prendete l'inizio della scuola come qualcosa di cui rattristarsi: queste quattro mura potrebbero nascondere grandi sorprese Uscite dalla vostra aula e passeggiate per i corridoi agli intervalli: l’amore della vostra vita potrebbe essere dietro l’angolo!
Ottobre si prospetta un mese positivo, degno di voi Bilancia! Avrete opportunità che coloreranno le vostre giornate e le decisioni che dovrete prendere vi rafforzeranno. Le domande che vi state ponendo riceveranno una risposta, quindi non fatevi abbattere dalla fatica da inizio anno e andate avanti per la vostra strada.
Questo mese le emozioni avranno un ruolo importante nella vostra vita Nuovi incontri sono alle porte e grazie al vostro charm li catturerete subito. Ci saranno tensioni e incomprensioni, ma no panic!! Risolverete tutto splendidamente, siate confident e vedrete che si sistemerà tutto.
Sembra un mese propizio, saturo di sfide e sorprese. Mantenete il focus sui vostri compiti (non solo scolastici) e l’impegno porterà grandi soddisfazioni. Arriveranno momenti di incertezza, ma da soli o con un aiutino troverete tutte le risposte per ripartire
La fatica post inizio si fa sentire, vero? Adesso sembra di sì, ma arriveranno novità che vi aiuteranno a raggiungere la vetta. Siete persone determinate a raggiungere i vostri obbiettivi, non fatevi abbattere. Vi sembrerà che ci sia ancora molta strada da fare, ma presto arriverà la serenità che cercate.
Vi aspettano delle giornate un po ’ a rilento, con qualche tensione che potrebbe scoraggiarvi, quindi il motto del mese è keep calm and move on! Mantenete la calma e riuscirete a cogliere l’attimo per risolvere i conflitti e a trovare soluzioni creative e positive ai vostri problemi
Ottobre sarà tranquillo, anche se qualche evento inaspettato potrebbe sballare i vostri piani. Non lasciatevi prendere da questi: porteranno positività necessaria a procedere con equilibrio Ogni tanto prendetevi una meritatissima pausa per ricaricare la vostra energia
ORIZZONTALI:
- 1 Lo era Van Gogh - 7 Malattia non grave, ma continua e fastidiosa - 14 Allaga, si riversa - 15 L'Agenzia d'intelligence centrale degli Stati Uniti d'America - 16 La colla in una confezione cilindrica17 La parte femminile dei fiori - 19 Il primo nome del pittore della "Guernica" - 21 International Boxing Association - 22 Funzionava a olio quella con cui Psiche svegliò Amore - 24 Congiunzione latina nelle interrogative indirette disgiuntive - 25 Nei paesi anglofoni, l'appellativo con cui ci si rivolge a un uomo di status sociale superiore - 26 Quella di Pico della Mirandola era formidabile - 27 Il peccato per gli inglesi - 29 "Molto" in francese - 30 Guida accompagnata - 31 La coordinante copulativa più utilizzata - 32 Il dio egizio assimilato ad Amon - 34 Un cammello non passerà mai dalla sua cruna - 35 Sovrano di uno Stato monarchico - 36 Il principale corso d'acqua della Toscana - 38 Peli ispidi di alcuni mammiferi come cinghiali e cavalli - 40. La seconda vocale - 41. Il participio passato di esigere - 42. Tessuto trasparente che prende il nome da una città francese - 44. Avverbio indicante un luogo lontano da chi parla e vicino a chi ascolta - 46. Spazio d'ingresso di un edificio - 47. Il principio per Plotino - 49 Olimpiadi Italiane di Informatica - 50 Composizione musicale e poetica nata in Francia tra i secoli XII e XIV - 52 Caribù - 53 "O" per gli inglesi - 54 Personal computer - 55 Sottile disco di farina di frumento - 56 La seconda metà dell'oboe - 57 Rifiuto categorico in russo - 58 Un sinonimo di "et”
VERTICALI:
- 1 L' unico mammifero in grado di volare - 2 Impedire, rallentare, bloccare - 3 Tagliare il vello - 4 Trinitrotoluene - 5 Senti - 6 Portare allegria - 7 Artificial intelligence - 8 Quelli di Laura erano " a l'aura sparsi" - 9 Tredici cifre per l'identificazione di un libro - 10 Il nome greco di colui che sosteneva il cielo - 11 Comité International Olympique - 12 Codice civile - 13 Sostituisce l'espressione " va bene" - 15 Viene riempito con il gelato - 18. Mammifero acquatico della famiglia dei Trichechidi - 20. Creare solchi paralleli in un campo - 23. Il numero delle fiere incontrate da Dante - 24. La ragazza amata da Orlando - 28. Pollai al contrario - 33. Chi non è spettatore - 36. “Per aspera ad...” - 37. Il secondo a prendere il potere nell'anno dei quattro imperatori - 39. Congiunzione disgiuntiva francese - 41. Società statunitense attiva nel settore dei videogiochi - 43 "Se" in greco - 45 International Accounting Standards - 48 Pronome personale di prima persona plurale - 51 Il pagliaccio Pennywise
IN QUEST'IMMAGINE COMPARE IL NOSTRO PRESIDE 7 VOLTE, RIESCI A TROVARLO?
HTTPS://ZABAIONEPARINI.ONLINE/ ZABAIONE@LICEOPARINI EDU IT ZABAIONE.LICEOPARINI
HTTPS://ISSUU.COM/ZABAIONE LICEOPARINI