XL motocross #05

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MAN AT WORK

a nessuno, quelli che in allenamento si accaniscono per ore sulla stessa curva, che una gara la finiscono sempre e comunque anche se ad aspettarli non c’è una coppa. Sono quelli che già a dieci anni hanno un conto aperto con se stessi e le mani callose e ruvide come palmi di contadini, li guardi e pensi che nell’inverno della vita ogni botta presa tornerà a fare male ma non lo dici, taci e scatti un’altra foto per la tua collezione di attimi. E proprio sfogliando questa collezione di momenti, di volti, cadute, scrub e curve improbabili capisci, all’improvviso, che non è l’incoscienza a definire un crossista ma il 110

coraggio. Non è una declinazione diversa di una stessa parola, il coraggio e l’incoscienza sono opposti, l’incoscienza è cieca e senza memoria, non vede il pericolo e dimentica gli errori, il coraggio invece conosce la paura profondamente, combatte ogni momento contro di lei, sa dov’è il limite e lo supera, ricorda il dolore delle vecchie ferite e ha un posto per ogni rider che non si è rialzato più. E così, ogni domenica, i piloti tornano in pista, nonostante gli infortuni, le sconfitte e le stagioni sfortunate. Tornano anche per chi non torna e continuano a fare quello che sanno fare, correre, combattere,


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