RENDE NEL SEICENTO

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Mascaro, Pompeo Carino e il R. D. Gio Domenico de Rango, ascendente a Dj 2850 per il 1650 e Dj 2450 per il 1651. Nel medesimo anno 1652 l'attuale sindaco Vincenzo Scaglione e gli Eletti Pietro de Vita e Francesco Perogino vendono "la imposizione della Gabella delle bocche a Mauritio Pellicorio per Dj 50 il mese sia per il 1650 che per il 1651. Santo Cono seu Vennerello è una possessione in territorio di Rende comprata da Giu. Morrone per Dj 20. Registro dei morti: anno 1692 (f 1138) 7 sett. muore Flavio Marsico casali Diani Scigliano e il 10 ottobre (f 1139) muore Antonio Gabriele del medesimo Casale, oppresso la morte violenta per mano di ladroni, residenti a Coda della Volpe e per il fetore furono seppelliti in Ecclesia diruta Sanctae Mariae di Emola. Maestro della Confraternita di S. Giovanni Battista è Vincenzo di Bellovidire, che regolarizza l'acquisto fatto anni addietro di una casa juxta la Chiesa predetta e altri fini. Il 4.12.1652 la possessione acquistata da Francesco Fattizzo in loco detto Merano seu Le Roselle è descritta come pertinenza di Rende. Procuratori della SSma Annunziata sono Marco Petriano e Julio Arduino.

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