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BASTA! Sì, ma poi?
from Lo Stato dell'Arte
by WSEVEN
Un evento dedicato alla resilienza delle donne vittime di violenza psicologica, con la proiezione del CORTOMETRAGGIO COME SETA NEL VENTO. Seguirà un dibattito con CINZIA MAMMOLITI, criminologa, pioniera nello studio della manipolazione relazionale, e BRUNA COLACICCO, pediatra con oltre trent’anni di esperienza nella sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e la violenza assistita.
Evento GRATUITO aperto a tutti, DONNE E UOMINI
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24 Novembre 2024 h 18:30 Sala Consiliare
Un viaggio oltre i confini della libertà per dare voce alle vite oscurate e rivelare la condizione delle donne in ogni angolo del mondo. La realtà di chi vive in contesti di privazione, discriminazione e violenza, ma anche di chi, nonostante tutto, resiste. Dalle spose bambine alle rifugiate, dalle lavoratrici invisibili alle vittime di abuso e oppressione culturale, questa rubrica è un tributo alla resilienza femminile.
Vite Oscurate
La condizione femminile oltre i confini della Libertà

STUPRO
Una donna su Tre
OGGI - Ogni giorno, migliaia di donne subiscono stupri, atti di violenza sessuale che lasciano cicatrici indelebili nel corpo e nell’anima. Solo in Europa, si stima che almeno una donna su venti sia stata vittima di violenza sessuale nella sua vita, ma la maggior parte degli abusi rimane sommersa, nascosta tra le mura domestiche o taciuta per paura di stigma e ripercussioni. Gli effetti di questi crimini vanno oltre il singolo atto, influenzando la salute mentale e fisica delle sopravvissute e impoverendo il tessuto sociale. Combattere contro la cultura che spinge a considerare la donna come oggetto. Sostenere le vittime sono passi cruciali da fare.

INFIBULAZIONE circa 6.000 bambine e ragazze
OGGI - Ogni giorno, bambine e ragazze, vengono sottoposte questa mutilazione brutale una pratica che comporta l’asportazione parziale o totale dei genitali esterni della donna e la successiva cucitura parziale della vulva, lasciando solo un piccolo foro per l’uscita di urina e sangue mestruale. Europa e altre regioni del mondo. Questa mutilazione è spesso giustificata da norme culturali, sociali e, talvolta, religiose, che mirano a controllare la sessualità delle donne e preservarle per il matrimonio. Nonostante gli sforzi, l’infibulazione, rimangono diffuse in molte comunità, imponendo una sofferenza inutile e dannosa a milioni di donne e bambine.

BURQA milioni di donne

OGGI - Ogni giorno, donne e bambine, in diverse parti del mondo, vengono costrette a indossare il burqa, un velo integrale che copre l’intero corpo. Questo capo, spesso imposto, rappresenta per molte donne una forma di oppressione che ne annulla l’identità e ne limita la libertà personale. Nonostante alcune donne scelgano di indossarlo per motivi religiosi, per molte altre è un obbligo che rispecchia il controllo sul loro corpo e sulla loro vita. Con i recenti cambiamenti politici in Afghanistan, l’uso del burqa è tornato ad essere un’imposizione, sollevando allarmi sulla perdita dei diritti faticosamente conquistati dalle donne e sulla necessità di sostegno internazionale.