Formazione in questo portfolio
Politecnico di Torino
Magistrale
Architettura per il Progetto Sostenibile
Sett. 2018 - Sett. 2021
106 | 110
Politecnico di Torino
Triennale
Scienze dell’Architettura
Sett. 2015 - Mar. 2019
100 | 110
Liceo Vincenzo Gioberti
Maturità Linguistica
Sett. 2010 - Lug. 2015
90 | 100
Abilitazione
Architetto sez. A Marzo 2023
Esperienza
Aureafollia
Orafa e progettista
Mag. 2022 - Mar. 2025
Buildingpro s.r.l.
Collaboratrice esterna
Ott. 2021 - Giu. 2022
BDR Bureau
Tirocinante
Mag. 2021 - Sett. 2021
diego giovannenza | architetto
Tirocinante
Mar. 2018 - Lug. 2018
e FabLab s.r.l.
Tirocinante
Mar. 2018 - Lug. 2018
I
Principessa Clotilde _small space living L - Tirocinio curricolare presso dg|a 2018
• Italia, Torino
Ristrutturazione di un appartamento di piccole dimensioni
II
Intégration en haut _Citè SNCF
LM - Atelier nale (progetto, tecnologia, sica tecnica) 2020
• Francia, Marsiglia
Ristrutturazione di edi cio, retro t ed e cientamento, sopraelevazione III
Absent Urbanism in Global Infrastructures
_Spatial Issues and Design Challenges in the Case of the Belt and Road Initiative
LM - Tesi 2021
• Myanmar, Kyaupkyu
• Gwadar, Pakistan
• Khorgos, Cina/Kazakistan
• Duqm, Oman
• Gibuti, Gibuti
• Italia, Pianura Padana occidentale
Analisi urbanistica e sociale, progettazione infrastrutturale, impatti antropici sul suolo IV
Aureafollia: progetto interior di showroom
Lavoro autonomo 2024
• Italia, Torino
Progetto di ridistribuzione e ristrutturazione (interior), progettazione esecutiva e supervisione lavori
L’intervento consisteva nel ripensare la fruizione di un bilocale di 35 mq in uno stabile ottocentesco di via Principessa Clotilde (To).
Nel primo locale si è pensato ad a zona soggiorno con un soppalco. Tuttavia, l’altezza del locale non era tale da permettere una soppalcatura ordinaria, si è quindi pensato ad una struttura composta da due travi, una a C ed una ad I parallele, ssate alle pareti e collegate ortogonalmente da una classica trave a I su un lato e da una trave interrotta da una struttura di scarico verticale ‘a scaletta’ inserita all’interno della struttura dell’armadio calpestabile realizzato ad hoc. Il livello soppalcato è raggiungibile tramite una scala removibile che porta all’armadio permettendo di raggiungere il letto.
Nel secondo locale si realizza la cucina, e viene recuperato il servizio esterno per ampliare le dimensioni del bagno, pensato come una struttura incastonata. Il dislivello necessario per i sanitari viene creato sollevando il blocco del bagno, che viene raggiunto tramite una rampa che attraversa il bilocale e diventa tratto distintivo e distributivo dell’appartamento.
L’edi cio è collocato nella periferia nord di Marsiglia (cité SNCF, ex zona residenziale per i dipendenti delle ferrovie statali). Per venire incontro alle attuali esigenze di mercato si sono dimezzati gli appartamenti di maggiori dimensioni. Inoltre, l’edi cio presenta dei dislivelli signi cativi; ogni vano scala serve appartamenti ogni mezzo piano. Si è deciso di mantenere questa particolarità. La pianta irregolare ha permesso di individuarvi un modulo di 9 metri e di progettare dei corpi aggiunti sul lato nord ed ovest che giusti cano la forma dell’edi cio. In ne, si è sopraelevato di un piano l’edi cio realizzandovi un co-housing; appartamenti di dimensioni molto ridotte che hanno però sia sfoghi interni (l’ampio spazio di distribuzione centrale) che esterni.
L’esistente viene rivestito con un nuovo cappotto che migliora le prestazioni termoigrometriche dello stabile (tramite tecnologia TES) mentre i corpi aggiunti e la sopraelevazione sono progettati in Xlam; la loro e ettiva fattibilità e l’assemblaggio dei pannelli è veri cata con il software timbertech.
spazi comuni spazi esterni piano tipo sopraelevazione
unità abitanti tipologie
unità abitanti tipologie
OSB Isolante Rivestimento in doghe di legno larice
tecnologico
Pannello OSB Sottostruttura in legno di abete
Lamiera in acciaio Isolante Pannello OSB Membrana traspirante Freno a vapore
Pannello Xlam 5 strati
Pannello OSB Isolante Pannello Xlam 5 strati Isolante Pavimento in larice Onlywood Telaio in pino
Listelli in abete
i 3 moduli sopraelevazione: strutturale intervento: strutturale totale
Finitura
Pannello
Questo lavoro, presentato come tesi magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile, concerne lo studio dell’iniziativa cinese Belt and Road. Il fenomeno viene approfondito con occhio multidisciplinare ma non fermandosi allo studio del fenomeno in sé, in quanto esso serve come prototipo di quella che potrebbe essere una nuova tendenza - nell’ambito di quella che molti teorizzano come la nuova era geologica dell’Antropocene - ovvero quella di considerare un mondo sempre più contratto e dilatato, un mercato unico dove le distanze non sono più calcolate in chilometri, ma invece in qualità infrastrutturale e convenienza politica ed economica. Il lavoro quindi mira a partire da un fenomeno che è prevalentemente geopolitico ed economico per studiarne le questioni spaziali leggendole come appartenenti al Global Infrastructuring e alla Planetary Urbanization (Brenner, Schmid, 2012).
Analizzare il progetto cinese e le manifestazioni tangibili del progetto sul territorio permette di cogliere, anche in questo stato embrionale, l’urgenza di ride nire la lettura di esso, la necessità di elaborare strumenti sociali e urbanistici che possano permettere di bilanciare la tradizionale forma locale e la nuova globale nello stesso luogo.
Gli esperti cinesi sembrano alla ricerca di un modello di progetto che possa essere replicato in serie: a orano porti con fondali profondi, interporti e scali intermodali su tutto il continente eurasiatico che sono non-luoghi di dimensioni sensate solo con una visione globale, ma che sul suolo creano cicatrici, modi cano la fruizione dello spazio e apportano più traumi che bene ci al funzionamento locale di queste aree, che spesso sono di per sé critiche a causa di guerre, con itti, governi autoritari, disagio sociale ed economico e condizioni naturali precarie e alterate.
Sono stati quindi considerati sei luoghi eurasiatici, elevati ad esempio e scelti per le questioni che sollevano: Gwadar, Pakistan; Khorgos, Kazakistan; Djibouti, Gibuti; Kyaupkyu, Myanmar; Duqm, Oman; Great Stone, Bielorussia
A seguire parte del lavoro svolto su Kyaupkyu, per comprendere il tipo di analisi svolto.
In alto: concezione asiatica del mondo (principi di sinocentrismo e Tiānxià); in basso: concezione americana ed europea del mondo (S. P. Huntington)
Insediamenti
Verde spontaneo
Mangrovie
Idrogra a Topogra a Strade
3 km
2050
Idrogra a 2010
Insediamenti
Verde spontaneo
Topogra a Mangrovie
Strade
Gasdotti
Rotte navali
Collocata sulla costa nord occidentale del Myanmar, Kyaupkyu è una penisola con una costa frastagliata lungo la quale vi è una forte presenza di mangrovie. I pochi villaggi sul territorio, sommati ospitano 20.000 abitanti che vivono di agricoltura e pesca. Il luogo è mal collegato ai grandi centri cittadini del paese, autostrade e ferrovie sono del tutto assenti.
Questo luogo remoto, presenta tuttavia fondali profondi e una posizione geogra ca strategica per l’economia cinese, che l’ha scelto come luogo per la costruzione di un deep-sea port, un’area industriale, una zona economica speciale e un punto nevralgico per l’estrazione e la distribuzione di gas e petrolio.
La strategicità di Kyaupkyu tuttavia sta
Aree di progetto
Porto
soprattutto nella possibilità di creare un nuovo corridoio economico (CMEC) che permetta da un lato lo sviluppo della regione cinese dello Yunnan, con nante e senza sbocchi sul mare, dall’altro di bypassare lo stretto di Malacca, passaggio obbligato in Indonesia, con alte tasse per il transito oltre che problemi di pirateria.
Shanghai
Dubai
Bangkok
Singapore
Kunming
Phnom Penh
Vientiane
Malacca S.
Paracel Isl.
Hainan Isl.
Spratly Isl.
Port Sudan
Lamu
Coco Isl.
Sihanoukville
Hong Kong
Kyaupkyu
Colombo
Chennai
Kolkata
Dhaka
Hormuz S.
Mandeb S.
Hambantota
Chittagong
Maldives
Seychelles
Gwadar
Djibouti
Nr. di con itti tra le forze statali e organizzazioni etniche e armate 2020 (da 1 a 56)
Coltivazione di oppio
Rotta di esportazione oppio
Rotta di tra co d’armi Cina-India
Pipeline Sino-Myanmar
Altre pipelines
Estrazione petrolio - Onshore
Estrazione petrolio - O shore
Stazioni principali
Porti in costruzione
AA Arakan Army
ABSDF All Burma Stud. Dem. Front
ALP Arakan Liberation Party
CNF Chin National Front
DKBA Democratic Karin Benevolent Army
KIO Kachin Independence Organization
KNPP Karenni National Progressive Party
KNU Karen National Union
KNLA-PC Karen Nat. Liberation Army
LDU Lahu Democratic Union
MNDAA Myanmar National Democratic Alliance
NDAA National Democratic Alliance Army
NMSP New Mon State Party
NSCH-K Nat.-Soc.Council of Nagaland-Khaplang
PHLO Pa-Oh National Liberation Organization
PSLF Palaung State Liberation Front
RCSS Restoration Council of Shan State
SSPP Shan State Progress Party
UWSA United Wa State Army
WNO WA National Organization
e tra ci illegali su territorio nazionale gruppi etnici (maggioranze) tipologie urbane e vulnerabilità
Birmana
Chin, Kachin, Lisu, Lahu Karen Shan/Hkamti
Tailandese Mon/Wa/Palaung
Aree estremamente critiche
Aree con con itti/scarso sviluppo sociale
Scarsi servizi/infrastruttture base
Aree agricole con alti pro tti pro capite
Aree agricole con città e paesi secondari
Aree urbane/extraurbane emergenti Grandi aree urbane
TEN-T corrioi
TEN-T intersezioni
Aeroporti
Porti
Reno - Alpi
Scandinavo - Mediterraneo
Baltico-Adriatico
Mediterraneo
Alta velocità
Ferrovie secondarie
Autostrade
Autostrade in progetto
L’ultima parte del lavoro era volta alla trasposizione delle consapevolezze raggiunte nell’analizzare luoghi stravolti dai progetti cinesi su un territorio che, oltre che conosciuto, presentasse anche strati cazioni, infrastrutture e insediamenti estremamente più consolidate e stabili, ovvero il territorio tra Torino e Milano, scelto arbitrariamente segnando un rettangolo sulla mappa che va da Chivasso a Malpensa, da Biella a Casale Monferrato: al suo centro Mortara, scelto da investitori cinesi come potenziale nuovo nodo intermodale per l’arrivo - soprattutto dai corridoi marittimi, attraverso i porti di Savona, Genova, Trieste - di merci cinesi e asiatiche in generale e rivolte a tutta l’Europa continentale.

































Anche in questo caso, la scelta dell’area è abritraria come arbitraria è la forma rettangolare che la delimita, non rispettando nessuna linea amministrativa o geogra ca. La volontà è quella di cercare di ottenere una lettura diversa del luogo, nel tentativo di attuare un’analisi urbanistica e paesaggistica diversa, poiché diverso sarebbe il tipo di progetto infrastrutturale
che vi si incastona, sovrapponendosi all’ordine esistente. Si è quindi proceduto nella lettura di un territorio dal punto di vista geogra co, energetico, tecnologico, insediativo e temporale che mira a tenere insieme aspetti diversi, ma tutti partecipi in una visione di infrastruttura in quanto globale.
sistema istruzione e università industria ed agicoltura percentuali riciclo urbano distanza dalle entrate autostradali
sistema idrogra co cave e miniere
uso suolo agricolo per tipologie produzione e distribuzione elettrico
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distanze (by car) dal centro di Milano rete del welfare potenziale fotovoltaico densità abitativa
ADSL, FTTC, FTTH
distanza dalle stazioni ferroviarie
infrastrutture: rete dei servizi pubblici distanze (by car) dal centro di Mortara
maggiori centri industriali e agricoli
sisrema naturale e orogra a segnale 3G
centri ricreazionali e culturali
modalità riciclo
prevalenza sistemi di riscaldamento
infrastrutture: rete stradale emissioni (NH3)
Il lavoro consisteva nel ripensamento della disposizione interna e dell’allestimento della gioielleria Aureafollia nel centro di Torino. Essendo l’edi cio rinascimentale, vi era la volontà di preservare sia il colore delle pareti, sia il pavimento in cotto. L’intervento è quindi pensato come interamente appoggiato alla stanza, i nuovi pavimenti (lamina di ferro e moquette) sono appoggiati a secco, così come la boiserie su pannelli.
ssaggio vetri allestimento al muro sistema di storage e ‘retrobottega’
L’intervento mira a evidenziare un contrasto che è insito nella loso a dell’azienda stessa (artigianalità e innovazione) attraverso sia l’uso di materiali contrastanti (ferro e vetro, moquette e velluto) sia di forme rigorosamente geometriche ed estremamente morbide e plastiche.