Architecture Portfolio 2025

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WILHELMINE PERNER

Autocad 2D

Autocad 3D

Illustrator

Photoshop

InDesign

Revit

O ce

Gis

Sketchup

V-Ray

Modellismo

Stampa 3D

“” Linguistiche

Italiano: madrelingua (C2)

Tedesco: madrelingua (C2)

Inglese: avanzato (C1)

Spagnolo: intermedio (B2)

Altro

Attività di volontariato presso l’associazione Terza Settimana e presso l’organizzazione Solidarietà Alimentare (2014, 2020)

Doposcuola e ripetizioni linguistiche (2015 - 2022)

via Giuseppe Garibaldi 33, Torino 3312596800

wilhelmineperner@gmail.com Moncalieri, 29.09.1995

Formazione in questo portfolio

Politecnico di Torino

Magistrale

Architettura per il Progetto Sostenibile

Sett. 2018 - Sett. 2021

106 | 110

Politecnico di Torino

Triennale

Scienze dell’Architettura

Sett. 2015 - Mar. 2019

100 | 110

Liceo Vincenzo Gioberti

Maturità Linguistica

Sett. 2010 - Lug. 2015

90 | 100

Abilitazione

Architetto sez. A Marzo 2023

Esperienza

Aureafollia

Orafa e progettista

Mag. 2022 - Mar. 2025

Buildingpro s.r.l.

Collaboratrice esterna

Ott. 2021 - Giu. 2022

BDR Bureau

Tirocinante

Mag. 2021 - Sett. 2021

diego giovannenza | architetto

Tirocinante

Mar. 2018 - Lug. 2018

e FabLab s.r.l.

Tirocinante

Mar. 2018 - Lug. 2018

I

Principessa Clotilde _small space living L - Tirocinio curricolare presso dg|a 2018

• Italia, Torino

Ristrutturazione di un appartamento di piccole dimensioni

II

Intégration en haut _Citè SNCF

LM - Atelier nale (progetto, tecnologia, sica tecnica) 2020

• Francia, Marsiglia

Ristrutturazione di edi cio, retro t ed e cientamento, sopraelevazione III

Absent Urbanism in Global Infrastructures

_Spatial Issues and Design Challenges in the Case of the Belt and Road Initiative

LM - Tesi 2021

• Myanmar, Kyaupkyu

• Gwadar, Pakistan

• Khorgos, Cina/Kazakistan

• Duqm, Oman

• Gibuti, Gibuti

• Italia, Pianura Padana occidentale

Analisi urbanistica e sociale, progettazione infrastrutturale, impatti antropici sul suolo IV

Aureafollia: progetto interior di showroom

Lavoro autonomo 2024

• Italia, Torino

Progetto di ridistribuzione e ristrutturazione (interior), progettazione esecutiva e supervisione lavori

L’intervento consisteva nel ripensare la fruizione di un bilocale di 35 mq in uno stabile ottocentesco di via Principessa Clotilde (To).

Nel primo locale si è pensato ad a zona soggiorno con un soppalco. Tuttavia, l’altezza del locale non era tale da permettere una soppalcatura ordinaria, si è quindi pensato ad una struttura composta da due travi, una a C ed una ad I parallele, ssate alle pareti e collegate ortogonalmente da una classica trave a I su un lato e da una trave interrotta da una struttura di scarico verticale ‘a scaletta’ inserita all’interno della struttura dell’armadio calpestabile realizzato ad hoc. Il livello soppalcato è raggiungibile tramite una scala removibile che porta all’armadio permettendo di raggiungere il letto.

Nel secondo locale si realizza la cucina, e viene recuperato il servizio esterno per ampliare le dimensioni del bagno, pensato come una struttura incastonata. Il dislivello necessario per i sanitari viene creato sollevando il blocco del bagno, che viene raggiunto tramite una rampa che attraversa il bilocale e diventa tratto distintivo e distributivo dell’appartamento.

L’edi cio è collocato nella periferia nord di Marsiglia (cité SNCF, ex zona residenziale per i dipendenti delle ferrovie statali). Per venire incontro alle attuali esigenze di mercato si sono dimezzati gli appartamenti di maggiori dimensioni. Inoltre, l’edi cio presenta dei dislivelli signi cativi; ogni vano scala serve appartamenti ogni mezzo piano. Si è deciso di mantenere questa particolarità. La pianta irregolare ha permesso di individuarvi un modulo di 9 metri e di progettare dei corpi aggiunti sul lato nord ed ovest che giusti cano la forma dell’edi cio. In ne, si è sopraelevato di un piano l’edi cio realizzandovi un co-housing; appartamenti di dimensioni molto ridotte che hanno però sia sfoghi interni (l’ampio spazio di distribuzione centrale) che esterni.

L’esistente viene rivestito con un nuovo cappotto che migliora le prestazioni termoigrometriche dello stabile (tramite tecnologia TES) mentre i corpi aggiunti e la sopraelevazione sono progettati in Xlam; la loro e ettiva fattibilità e l’assemblaggio dei pannelli è veri cata con il software timbertech.

spazi comuni spazi esterni piano tipo sopraelevazione

unità abitanti tipologie

unità abitanti tipologie

OSB Isolante Rivestimento in doghe di legno larice

tecnologico

Pannello OSB Sottostruttura in legno di abete

Lamiera in acciaio Isolante Pannello OSB Membrana traspirante Freno a vapore

Pannello Xlam 5 strati

Pannello OSB Isolante Pannello Xlam 5 strati Isolante Pavimento in larice Onlywood Telaio in pino

Listelli in abete

i 3 moduli sopraelevazione: strutturale intervento: strutturale totale

Finitura
Pannello

Questo lavoro, presentato come tesi magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile, concerne lo studio dell’iniziativa cinese Belt and Road. Il fenomeno viene approfondito con occhio multidisciplinare ma non fermandosi allo studio del fenomeno in sé, in quanto esso serve come prototipo di quella che potrebbe essere una nuova tendenza - nell’ambito di quella che molti teorizzano come la nuova era geologica dell’Antropocene - ovvero quella di considerare un mondo sempre più contratto e dilatato, un mercato unico dove le distanze non sono più calcolate in chilometri, ma invece in qualità infrastrutturale e convenienza politica ed economica. Il lavoro quindi mira a partire da un fenomeno che è prevalentemente geopolitico ed economico per studiarne le questioni spaziali leggendole come appartenenti al Global Infrastructuring e alla Planetary Urbanization (Brenner, Schmid, 2012).

Analizzare il progetto cinese e le manifestazioni tangibili del progetto sul territorio permette di cogliere, anche in questo stato embrionale, l’urgenza di ride nire la lettura di esso, la necessità di elaborare strumenti sociali e urbanistici che possano permettere di bilanciare la tradizionale forma locale e la nuova globale nello stesso luogo.

Gli esperti cinesi sembrano alla ricerca di un modello di progetto che possa essere replicato in serie: a orano porti con fondali profondi, interporti e scali intermodali su tutto il continente eurasiatico che sono non-luoghi di dimensioni sensate solo con una visione globale, ma che sul suolo creano cicatrici, modi cano la fruizione dello spazio e apportano più traumi che bene ci al funzionamento locale di queste aree, che spesso sono di per sé critiche a causa di guerre, con itti, governi autoritari, disagio sociale ed economico e condizioni naturali precarie e alterate.

Sono stati quindi considerati sei luoghi eurasiatici, elevati ad esempio e scelti per le questioni che sollevano: Gwadar, Pakistan; Khorgos, Kazakistan; Djibouti, Gibuti; Kyaupkyu, Myanmar; Duqm, Oman; Great Stone, Bielorussia

A seguire parte del lavoro svolto su Kyaupkyu, per comprendere il tipo di analisi svolto.

In alto: concezione asiatica del mondo (principi di sinocentrismo e Tiānxià); in basso: concezione americana ed europea del mondo (S. P. Huntington)

Insediamenti

Verde spontaneo

Mangrovie

Idrogra a Topogra a Strade

3 km

2050

Idrogra a 2010

Insediamenti

Verde spontaneo

Topogra a Mangrovie

Strade

Gasdotti

Rotte navali

Collocata sulla costa nord occidentale del Myanmar, Kyaupkyu è una penisola con una costa frastagliata lungo la quale vi è una forte presenza di mangrovie. I pochi villaggi sul territorio, sommati ospitano 20.000 abitanti che vivono di agricoltura e pesca. Il luogo è mal collegato ai grandi centri cittadini del paese, autostrade e ferrovie sono del tutto assenti.

Questo luogo remoto, presenta tuttavia fondali profondi e una posizione geogra ca strategica per l’economia cinese, che l’ha scelto come luogo per la costruzione di un deep-sea port, un’area industriale, una zona economica speciale e un punto nevralgico per l’estrazione e la distribuzione di gas e petrolio.

La strategicità di Kyaupkyu tuttavia sta

Aree di progetto

Porto

soprattutto nella possibilità di creare un nuovo corridoio economico (CMEC) che permetta da un lato lo sviluppo della regione cinese dello Yunnan, con nante e senza sbocchi sul mare, dall’altro di bypassare lo stretto di Malacca, passaggio obbligato in Indonesia, con alte tasse per il transito oltre che problemi di pirateria.

Shanghai

Dubai

Bangkok

Singapore

Kunming
Phnom Penh
Vientiane
Malacca S.
Paracel Isl.
Hainan Isl.
Spratly Isl.
Port Sudan
Lamu
Coco Isl.
Sihanoukville
Hong Kong
Kyaupkyu
Colombo
Chennai
Kolkata
Dhaka
Hormuz S.
Mandeb S.
Hambantota
Chittagong
Maldives
Seychelles
Gwadar
Djibouti

Nr. di con itti tra le forze statali e organizzazioni etniche e armate 2020 (da 1 a 56)

Coltivazione di oppio

Rotta di esportazione oppio

Rotta di tra co d’armi Cina-India

Pipeline Sino-Myanmar

Altre pipelines

Estrazione petrolio - Onshore

Estrazione petrolio - O shore

Stazioni principali

Porti in costruzione

AA Arakan Army

ABSDF All Burma Stud. Dem. Front

ALP Arakan Liberation Party

CNF Chin National Front

DKBA Democratic Karin Benevolent Army

KIO Kachin Independence Organization

KNPP Karenni National Progressive Party

KNU Karen National Union

KNLA-PC Karen Nat. Liberation Army

LDU Lahu Democratic Union

MNDAA Myanmar National Democratic Alliance

NDAA National Democratic Alliance Army

NMSP New Mon State Party

NSCH-K Nat.-Soc.Council of Nagaland-Khaplang

PHLO Pa-Oh National Liberation Organization

PSLF Palaung State Liberation Front

RCSS Restoration Council of Shan State

SSPP Shan State Progress Party

UWSA United Wa State Army

WNO WA National Organization

e tra ci illegali su territorio nazionale gruppi etnici (maggioranze) tipologie urbane e vulnerabilità

Birmana

Chin, Kachin, Lisu, Lahu Karen Shan/Hkamti

Tailandese Mon/Wa/Palaung

Aree estremamente critiche

Aree con con itti/scarso sviluppo sociale

Scarsi servizi/infrastruttture base

Aree agricole con alti pro tti pro capite

Aree agricole con città e paesi secondari

Aree urbane/extraurbane emergenti Grandi aree urbane

TEN-T corrioi

TEN-T intersezioni

Aeroporti

Porti

Reno - Alpi

Scandinavo - Mediterraneo

Baltico-Adriatico

Mediterraneo

Alta velocità

Ferrovie secondarie

Autostrade

Autostrade in progetto

L’ultima parte del lavoro era volta alla trasposizione delle consapevolezze raggiunte nell’analizzare luoghi stravolti dai progetti cinesi su un territorio che, oltre che conosciuto, presentasse anche strati cazioni, infrastrutture e insediamenti estremamente più consolidate e stabili, ovvero il territorio tra Torino e Milano, scelto arbitrariamente segnando un rettangolo sulla mappa che va da Chivasso a Malpensa, da Biella a Casale Monferrato: al suo centro Mortara, scelto da investitori cinesi come potenziale nuovo nodo intermodale per l’arrivo - soprattutto dai corridoi marittimi, attraverso i porti di Savona, Genova, Trieste - di merci cinesi e asiatiche in generale e rivolte a tutta l’Europa continentale.

Anche in questo caso, la scelta dell’area è abritraria come arbitraria è la forma rettangolare che la delimita, non rispettando nessuna linea amministrativa o geogra ca. La volontà è quella di cercare di ottenere una lettura diversa del luogo, nel tentativo di attuare un’analisi urbanistica e paesaggistica diversa, poiché diverso sarebbe il tipo di progetto infrastrutturale

che vi si incastona, sovrapponendosi all’ordine esistente. Si è quindi proceduto nella lettura di un territorio dal punto di vista geogra co, energetico, tecnologico, insediativo e temporale che mira a tenere insieme aspetti diversi, ma tutti partecipi in una visione di infrastruttura in quanto globale.

sistema istruzione e università industria ed agicoltura percentuali riciclo urbano distanza dalle entrate autostradali

sistema idrogra co cave e miniere

uso suolo agricolo per tipologie produzione e distribuzione elettrico

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distanze (by car) dal centro di Milano rete del welfare potenziale fotovoltaico densità abitativa

ADSL, FTTC, FTTH

distanza dalle stazioni ferroviarie

infrastrutture: rete dei servizi pubblici distanze (by car) dal centro di Mortara

maggiori centri industriali e agricoli

sisrema naturale e orogra a segnale 3G

centri ricreazionali e culturali

modalità riciclo

prevalenza sistemi di riscaldamento

infrastrutture: rete stradale emissioni (NH3)

Il lavoro consisteva nel ripensamento della disposizione interna e dell’allestimento della gioielleria Aureafollia nel centro di Torino. Essendo l’edi cio rinascimentale, vi era la volontà di preservare sia il colore delle pareti, sia il pavimento in cotto. L’intervento è quindi pensato come interamente appoggiato alla stanza, i nuovi pavimenti (lamina di ferro e moquette) sono appoggiati a secco, così come la boiserie su pannelli.

ssaggio vetri allestimento al muro sistema di storage e ‘retrobottega’

L’intervento mira a evidenziare un contrasto che è insito nella loso a dell’azienda stessa (artigianalità e innovazione) attraverso sia l’uso di materiali contrastanti (ferro e vetro, moquette e velluto) sia di forme rigorosamente geometriche ed estremamente morbide e plastiche.

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