VoiceOver Magazine N.4

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Arte/Design

CarRellate D’ARTE

E

di Giuseppe Carella

L'IDEA DI ARTE

E se Warhol fosse un venditore di fumo da carta?... Pollock un rivenditore di vernici?... Cattelan un istigatore al suicidio? Vorrei convincermi e poi convincervi che l’arte non è solo tecnica, dove un buon artigiano potrebbe far da padrone, ma è soprattutto IDEA, che ci aiuta a guardare da una prospettiva, anche se aberrata, ma sicuramente diversa. Mi piacerebbe, oggi, fare un viaggio onirico in compagnia del sommo Poeta e collocare qua e là gli “artisti” nei gironi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, magari arrogandomi la facoltà di eliminare il Purgatorio e avere soltanto artisti buoni e quindi beati nei secoli, e artisti cattivi dannati per sempre. Nel limbo lascerei quelli, forse, come me che con fare frettoloso e presuntuoso stabiliscono se in un artista c’è l’Xfactor o meno. Cerchiamo di analizzare come leggere un'opera d’arte, relazionata ai tempi.

Guardiamo il Surrealismo, che nasce fra le due grandi guerre, ed ancor oggi è praticato e non turba nessuno, anzi viene annoverato fra le arti accademiche. Nel 1924, anno della sua nascita, il surrealismo fu elemento di rottura e di scandalo non solo in relazione all’arte classica, ma anche rispetto a correnti come l’Espressionismo, a sua volta sdoganata. Non sto a farvi una lezione di storia dell’arte, ne tanto meno ho la presunzione di cambiare la vostra chiave di lettura, ma se solo a un artista o anche a una singola opera riusciremo a dare il pass per il paradiso, credo che ci potremmo considerare soddisfatti. Come dicevo, l’espressionismo fa prevalere la deformazione della realtà accentrando espressività ed emozionalità. In questa corrente è presente una cromaticità esaltata, un tratto incisivo

e alcuni contenuti carichi di drammaticità, ancora più evidente negli espressionisti nordici dove c’è un disagio esistenziale, l’angoscia, lo sdegno per la società borghese e per il militarismo. Mi chiedo, come sia possibile che un uragano "espressionista" venga declassato a semplice burrasca primaverile e, nello stesso tempo, negli anni a venire, prenda forza devastante un’altra tempesta come il Surrealismo supportato da correnti come il Dadaismo e la Metafisica. Eppure il surrealismo apparentemente è mite, in fondo si propone di rappresentare il sogno, che non è altro che una produzione psicologica generata durante il sonno, intrisa di emozioni, immagini e percezioni caricate in modo illogico ed irreale. Le immagini rappresentate, svincolate dalla logica reale, mostrano situazioni che nella realtà sono impossibili a verificarsi. In tutto ciò il signor Freud ci mise del suo, secondo Sigmund il sogno è la “via regia verso la scoperta dell’inconscio” e durante il sonno viene a mancare il controllo della coscienza sul pensiero, e quindi l’inconscio fa da padrone, suggerendoci immagini simboliche. Ovviamente nel 1924 tutto questo non poteva essere considerato accettabile o condivisibile, bensì era una pura eresia come l’eliocentrismo nel 1600. Nella storia dell’arte si va sempre incontro a mutamenti linguistici, dove alcuni di questi hanno la responsabilità per i tempi futuri. Un segno forte, che dà origine a questi mutamenti, è “la devianza”. Nell’arte non si parla di progresso, ossia di un modificare continuo, ma si parla di cambiamento, a volte quasi repentino, e quindi appunto di “devianza”. Nelle mie visite a mostre o musei, mi è sempre piaciuto farmi accompagnare da amici o parenti che si sono sempre posti con diffidenza e distacco rispetto all’arte moderna e ancor più rispetto a quella contemporanea. Non ho mai imposto loro i miei stati umorali, ma li ho posti nella condizione di assaporare sensazioni ed emozioni dettati dal loro relazionarsi con l’opera o con l'artista. Domenico e Tina, ancora oggi, a distanza di anni dalla vacanza fatta in Spagna, ricordano quando li “costrinsi” a fermarci a Figueres, al Teatro-Museo Dalí, il più grande oggetto surrealista del mondo. Definiscono quella visita la

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più divertente e, nello stesso tempo, emozionante di tutto il viaggio, e vi assicuro che nel resto della vacanza il divertimento non ci è mancato… A Berlino, invece, sono riuscito a strappare la mia amica Licia dalle sue visite inderogabili ai mercatini natalizi, portandola in un museo new fluxus dove in parte si è redenta. Credo di avervi tediato abbastanza, vi consiglio caldamente, allora, di pensare almeno una seconda volta prima di archiviare qualcuno o qualcosa che si avvicina all’IDEA di arte, dandogli magari una possibilità in più di ottenere il pass per il paradiso. di

GAETANO CARRIERO "L'arte di per se non esiste, esistono invece gli artisti..."

Installazione. 2010. Tecnica mista. 200X190 cm


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