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l’uso di quelle bioecologiche trasparenti e coprenti, di quelle all’acqua e di pitture ai silicati. L’aspetto materico e tattile è caratterizzante e le pareti non devono essere necessariamente lisce. Nel momento della scelta è importante conoscere le caratteristiche di ciascuna di queste finiture per ottenere il miglior risultato prestazionale anche per il «fai-da-te». ■ I marmorini, i tonachini, le rasature a calce sono impasti di grassello di calce miscelati con polveri finissime di marmo e altri pigmenti inorganici, quali le pietre dure colorate semipreziose

(come i lapislazzuli o la tormalina) o le terre naturali, che, frantumate e miscelate, riescono a dare una colorazione in pasta che evita un’ulteriore tinteggiatura. Le sfumature che si possono ottenere sono tantissime e di intensità e tonalità diverse, non si alterano al sole e non sbiadiscono nel tempo. La superficie che si ottiene è più o meno grezza a seconda di quanto la si lavora a spatola e quindi diventa più o meno «anticata», la lavorazione può essere anche finita con una mano di sapone o di cera d’api a seconda dell’effetto tattile setoso e lucido che si vuole ottenere.

Queste finiture sono impermeabili ma traspiranti: infatti, a differenza degli stucchi veneziani e dei marmorini sintetici, non creano una barriera impenetrabile alla diffusione dell’umidità ambientale attraverso intonaci e murature. Sono inoltre igieniche e disinfettanti in quanto, proprio perché traspiranti, evitano il formarsi di ponti termici quindi di muffe e l’insediamento di altri microrganismi. ■ Le pitture a calce sono preparate con calce e acqua e rese idrorepellenti (quindi lavabili) con l’aggiunta di lino cotto o latte magro. Ovviamente queste composizioni non permettono di mantenere i cosiddetti «avanzi per i ritocchi» per lungo tempo proprio perché sono additivate con elementi deteriorabili, e quindi non a lungo conservabili. Le pitture a calce sono i prodotti «bioecologici» per eccellenza, ma la presenza di calce naturale può irritare le mucose. È necessario che l’operatore faccia attenzione al modo in cui applica la pittura, per questo è utile inumidire le pareti da trattare e diluire le pitture con acqua anche per evitare la formazione di zone più dense, che con il passare del tempo potrebbero staccarsi. La calce di base rende queste pitture poco aggrappanti su fondi lisciati a gesso o preventivamente trattati con

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