R2 1 Marzo/Aprile 2007

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ERRE AL QUADRATO

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DOSSIER PAVIMENTI Legno, cotto e pietra: i materiali naturali per il comfort ambientale secondo l’esperto

ILLUMINOTECNICA Trasformare lo spazio con la luce: la relazione fra i punti luce e gli arredi dello spazio domestico

UN BAGNO SU MISURA Il locale del benessere per eccellenza: percorsi ingombri e soluzioni per renderlo funzionale e confortevole


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EDITORIALE

Cari lettori, è con grande entusiasmo che vi presentiamo il primo numero di questa rivista, convinti di potervi fornire informazioni utili e professionali in un settore tanto importante per la maggioranza degli italiani proprietari di una abitazione. Con l’appoggio di professionisti (avvocati, fiscalisti, commercialisti, oltre che tecnici e architetti) saremo un punto di riferimento per ogni vostro problema in tema di ristrutturazione e rinnovo edilizio. “È difficile distinguersi nell’attuale gremito panorama delle edicole, ma il nostro punto di forza sarà informarvi con un linguaggio semplice su come misurare gli spazi, conoscere i materiali con cui rifinirli, individuare le tecniche più attuali in ambito di sicurezza, energia e domotica, e rendere gli ambienti più funzionali. La nostra garanzia è data da specialisti che collaborano con Erre al Quadrato e che ci permettono di dare un’informazione completa e approfondita e dalla convinzione dell’editore che essere di servizio al settore attraverso uno strumento così innovativo sarà vincente. Erre al Quadrato vuole entrare in tutte le case per consentire di rinnovare, ristrutturare, inventare e vivere lo spazio casa secondo un concetto diverso, al passo con le attuali esigenze di sicurezza, con le nuove fonti di energia e con i materiali più innovativi.” Sonia Maritan Vi renderemo protagonisti dell’ambiente casa consentendo un utilizzo degli spazi, lungo la vita dell’immobile, più attento e regolato anche e soprattutto in termini di cura e manutenzione. Erre al Quadrato, una nuova rivista fatta di sostanza, una nuova rivista al vostro servizio. Maurizio Garavelli www.errealquadrato.it |

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MARZO/APRILE 2007 NON SOLO CASA FLASH BAGNO: PROFUMI

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A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO

HABITAT L’ENERGIA CONVENIENTE

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DI VINCENZO PAGANO

AD HOC UN BAGNO RECUPERATO

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DI ELENA SIVORI

DALL’AVVOCATO CARO TERRAZZO MA QUANTO MI COSTI? COMPRARE CASA IN CONDOMINIO

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ANDREA VOGHERA E LUCA GHIRINGHELLI

DALL’ESPERTO IL PARQUET COME PRIMO ARREDO DELLA CASA

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DI ALESSANDRO ROMITI

DALL’ARCHITETTO UPSTAIRS, DOWNSTAIRS: LA SCALA A SBALZO

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DI MATTEO TOMMASINI E DAVID ZAFFARONI

ON-OFF TRASFORMARE LO SPAZIO CON LA LUCE

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DI EMILIA PREVOSTI

CASAENERGIA ALLA LUCE DEL SOLE

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DI MASSIMO FACCHINETTI

AL MILLIMETRO CANDIDA LUCE FRA LEGNO E ACCIAIO

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DI SONIA MARITAN

DOSSIER: PAVIMENTI DI PIETRA, COTTO E LEGNO A CONFRONTO

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DI ALESSANDRO TROSA

DOSSIER: SUPERFICI CALPESTABILI NATURALI

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DI VALENTINA TORNIELLI

ARKISTAR DAL RINASCIMENTO FIORENTINO CHIANTI ESTATE

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DI LAURA VILLANI

PROGETTANDO UN BAGNO SU MISURA

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DI ELENA SIVORI

INTORNO AL BAGNO RIVESTIMENTI, ACCESSORI, ELEMENTI BAGNO

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DI MARCELLA DE MEGLIO

HIGH-TECH UNA NUOVA DIMENSIONE DELLA MODERNITÀ

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DI FORTUNATO D’AMICO

MATERALI E PRODOTTI

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A CURA DI VALENTINA TORNIELLI

SPAZIO BIO DA CINEMA A LOFT BIOECOLOGICO

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DI ROBERTA GERLI

INDIRIZZI

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NON_SOLO_CASA A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO

SERATA DI GALA

AUDASSO WOODY

GIOCHI DI LUCE

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i sono tenute in contemporanea tra il 6 e il 10 febbraio LivinLuce, EnerMotive e Build UP Expo, 3 manifestazioni fieristiche legate al mondo dell’illuminazione, dell’energia e dell’edilizia. Ha inaugurato la tripla fiera una spettacolare serata di gala organizzata da Fiera Milano Tech con Oliviero Toscani, fotografo di fama mondiale, e Marco Balich, organizzatore di eventi che ha curato, tra l’altro, le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Un emozionante percorso sensoriale allestito sotto la Vela di fieramilano è stato realizzato alternando effetti di lighting designer, allestimenti di luce analogica, fluo e led. Il gruppo teatrale «Le Salamandre» ha proposto uno spettacolo con il fuoco, mentre l’installazione «Dialogo nel buio», organizzata dall’Istituto dei Ciechi di Milano, ha consentito di vivere un’emozionante esperienza da non vedenti.

ELEKTRA CONTEMPORANEITÀ ESCLUSIVA

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lektra, nata dal concept di Pietro Arosio, è la nuova cucina di Ernestomeda che interpreta al meglio le nuove esigenze della quotidianità, orientate a vivere la cucina come luogo dinamico dell’abitare. Elektra è definita idealmente da 5 volumi orizzontali sovrapposti, deputati a funzioni e operazioni differenti, ma accomunati dall’importante spessore delle ante. Sul piano di lavoro è concentrata la massima possibilità di personalizzazione funzionale ed estetica: inox, laminato, marmo e Corian possono essere combinati in soluzioni, sagome, forme e spessori su misura.

ffetto luminoso e rigorosa essenzialità, armonia e purezza per un’atmosfera zen: bianco per uno stile sobrio, minimal, elegante, il tuttolegno si sposa con la laccatura o il laminatino nella versione Woodlam. L’equilibrio di materiali e colori suggerisce atmosfere rilassanti e contemplative.


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NON_SOLO_CASA IDEAL STANDARD

VALLI & VALLI SERIE SIBERIA H 1040

OXYGENA

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onossido e biossido di azoto sono due tra i più diffusi agenti inquinanti prodotti dai gas di scarico delle automobili e dai sistemi di riscaldamento delle abitazioni. Oxygena, una piastrella che contiene biossido di Titanio a nuova Serie Siberia, design (TiO2), neutralizza questi gas grazie a una reazione simile Gabriele e Oscar Buratti, è una alla fotosintesi clorofilliana, ovvero producendo, a contatto composizione geometrica ottenuta con i raggi luminosi, ossigeno attivo che abbatte l’elemento dall’accostamento di due solidi: il inquinante trasformandolo in innocui sali ecocompatibili. parallelepipedo a base quadrata Inoltre l’ossigeno attivo è in grado di eliminare oltre il 90% che costituisce il collo si congiunge dei batteri presenti sulla superficie della piastrella, e di svolal trafilato a sezione esagonale che gere quindi un’importante funzione antibatterica, utile in dà forma alla solida impugnatura. ambienti in cui le caratteristiche d’igiene siano particolarL’aspetto scultoreo e algido è sottomente richieste. lineato dalla rosetta quadrata, in Test effettuati con i più importanti istituti di ricerca a livello linea con le più attuali tendenze. nazionale hanno evidenziato risultati eccellenti di abbattiRealizzata in ottone nelle finiture mento degli inquinanti atmosferici e degli agenti batterici. cromo, cromsatin, zirtorl. Inoltre il Ministero HENRY GLASS PROGRAMMA COLORE dell’Ambiente con il Decreto Ministeriale 045 del l nuovo sistema per la colorazione del vetro utilizzato da Henry 1/4/2004 certifica come glass nel Programma Colore è basato su una tecnica di vera e propria pavimenti e rivestimenti ceramizzazione che prevede la stesura sulle lastre di ossidi e polveri contenenti biossido di titanio di vetro il cui fissaggio avviene ad altissime temperature. La colorasiano efficaci nella riduzione zione così ottenuta offre caratteristiche di resistenza e durata nel degli ossidi di azoto e delle tempo assolutamente superiori agli standard dei tradizionali trattacariche batteriche. menti. Dopo un’accurata ricerca operata sui colori di tendenza nell’arredamento, sono state selezionate 3 tonalità: corallo, verde ninfea e blu Nilo, che possono essere applicate a tutti i nuovi decori a incisione sabbiata della Linea Segni di Vetro, nonché al modernissimo decoro Labirinto, appositamente ideato da Alessandro Mendini per questo programma.

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PIÙ LUCE, MENO ENERGIA

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n occasione del secondo anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005), il Gruppo Obi, specializzato nel comparto bricolage e giardinaggio, lancia nei propri negozi la campagna di Legambiente «Kyoto, la luce che non consuma il pianeta» e, in collaborazione con Philips, offre ai propri clienti 3 modelli di lampadine a risparmio energetico scontate di 6 euro rispetto al normale prezzo di vendita. La Campagna di Legambiente, patrocinata dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Ambiente, ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori incentivando stili di vita più sostenibili dal punto di vista energetico e ambientale. L’obiettivo che la campagna si pone è quello di illuminare le case degli italiani con il maggior numero possibile di lampadine a basso consumo, che riducono l’effetto serra, in alternativa a quelle a incandescenza tradizionali. Inoltre le lampadine a risparmio energetico consentono agli utenti di risparmiare fino all’80% sul costo luce della bolletta e durano fino a 10 volte di più rispetto a una normale lampadina.


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NON_SOLO_CASA ARCHIDEOS

IL TESSUTO EXTREME

ARCHITETTURE CARAIBICHE

Realizzato in tessuto (80% pvc, 20% fibra di vetro e supporto in pvc) e disponibile in diversi disegni e molti colori, il pavimento Extreme di Effeitalia è prodotto nelle misure: altezza 200 cm. Lunghezza 30 m o in quadrotte da 50x50 cm, tutti spessi circa 2,5 mm. Si adatta perfettamente sia all’uso per abitazioni sia in luoghi di lavoro.

DA SUD A NORD

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uesto è il terzo volume che Archideos Libri pubblica per la collana monografica dedicata agli architetti d'oggi, ideata e diretta da Giancarlo Gardin, fotografo esperto di architettura e paesaggio. Gianfranco Fini ha curato il piano generale della Marina e la piazzetta dello Sporting Hotel a Porto Rotondo e il progetto per il resort di Tabatinga-Lagoa sulla costa atlantica tra Rio de Janeiro e Santos, in Brasile. Nel 1992 è stato chiamato per realizzare dei nuovi progetti nel resort di Casa de Campo, famoso per i suoi campi da golf firmati da Pete Dye e situato lungo la costa caraibica a est di Santo Domingo, dove ha sviluppato l'intera urbanizzazione dell'area della Marina, che si estende su una superficie di oltre 100.000 m3. Architetture caraibiche ci mostra l’intera realizzazione di questo grande complesso urbanistico sulla foce del Rio Chàvon. L'insediamento si compone di un borgo centrale e del porto turistico.

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LA MIA CASA È LA MIA ARTE

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n linea con l’impegno a sostegno dell’arte e della cultura che contraddistingue l’azienda perugina, il nuovo spot televisivo Listone Giordano, in programmazione sulle principali reti televisive nazionali, è fatto di chiaroscuri, giochi di luce e ombra. Un progetto realizzato con la collaborazione di indiscussi talenti nei propri campi di appartenenza, dalla musica, al cinema, alle arti visive. Al pianoforte Danilo Rea, uno dei più virtuosi artisti del panorama jazz internazionale. La scelta registica è stata affidata a Lucio Pellegrini, che, forte della sua solida esperienza cinematografica, ha saputo concordare il ritmo musicale con la forza evocativa delle immagini. L’ideazione e la direzione artistica del progetto sono di Marco Tortoioli Ricci, affermato nel panorama delle arti grafiche e della comunicazione visiva. Il progetto esecutivo è stato curato da Rita Rognoni, responsabile della casa di produzione romana Pupkin Production.

artirà a breve il progetto Spes – Settore Promozione Energia Solidale – un’iniziativa nata dalla volontà di Aper di creare al proprio interno un gruppo di lavoro che fornisca assistenza e consulenza a Ong, Onlus o enti governativi e finanziari che intendono costruire impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nei paesi in via di sviluppo, partendo da risorse già disponibili in natura, il sole, il vento e le biomasse, favorendo anche uno scambio di informazioni e valorizzando i risultati delle esperienze già realizzate. Punto di riferimento per cambiare direzione, Spes vuole rappresentare il proprio obiettivo anche nel simbolo, una rosa dei venti con i poli invertiti, un’alternativa utile per orientarsi nel mondo osservando la realtà da una nuova prospettiva. Tra i primi partner di Spes, due importanti organizzazioni italiane, Legambiente e Amref Italia, con le quali il gruppo di lavoro sta già valutando un primo progetto in cui inserirsi con la propria competenza tecnica.


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NON_SOLO_CASA DA BOLZANO... KLIMAHOUSE

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al 25 al 28 gennaio 2007 Bolzano è stata il punto di riferimento in Italia per coloro che operano nel mondo dell'edilizia sostenibile e dell'efficienza energetica. Si è tenuta qui infatti la seconda edizione di Klimahouse, la «fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile». Sono stati 35.753 i visitatori della kermesse, in occasione

I.DOT

GOING TO MUMBAI

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al 12 al 22 febbraio, I.DoT Italian Design on Tour - New Lines in Italian Design, dopo aver fatto tappa a New York, Las Vegas e Shangai, è approdato in India al Sir JJ College di Mumbai, il più antico e prestigioso istituto di design e architettura dell’Asia, insieme a ID_CS Italian Design Classic Selection - The Roots and the Avant garde e ai 10 progetti vincitori del concorso The Almerico De Angelis Young Designers Award. I.DoT, oltre a essere una prestigiosa certificazione di appartenenza al sistema d’eccellenza del made in Italy, è un progetto di comunicazione importante che si propone di far conoscere le produzioni più

qualificate e aggiornate del design italiano. La decisione di esporre in India è stata raggiunta dopo ricerche approfondite, visite e contatti diretti con autorevoli esponenti indiani del mondo del design, che hanno dimostrato la rapida evoluzione del settore, determinata da diversi fattori. Tra questi emergono la forte crescita della domanda indiana di prodotti europei, soprattutto italiani, resa possibile nel giugno 1998 dalla liberalizzazione degli scambi commerciali (OGL – Open General License); il continuo proliferare di scuole di design ad alto livello; la definizione di nuovi e ambiziosi progetti specifici, come la costruzione del Design Centre di Pune.

SECCOR IN SICUREZZA

MILANO LA CITTÀ IDEALE

Photo Studio Yes

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della quale è stato presentato il prototipo della prima CasaClima prefabbricata per le zone colpite da catastrofi e per i paesi in via di sviluppo. Una soluzione proposta dall’azienda tedesca Salzgitter che supera la precarietà delle abituali strutture abitative temporanee e d'emergenza e garantisce tempi di montaggio veloci, costi contenuti e caratteristiche di sostenibilità con ulteriori vantaggi nel risparmio energetico. Il progetto, varato da Unep (il programma per l’ambiente dell’Unione Europea) e dal Monastero Evangelico di Loccum (Bassa Sassonia), prevede per il 2008 la costruzione in Africa di un migliaio di case prefabbricate certificate da parte dell'Agenzia CasaClima della Provincia Autonoma di Bolzano.

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cilindri elettronici Seccor, distribuiti in Italia in esclusiva da SeccurKey, sono prodotti innovativi, a elevato contenuto tecnologico, che impongono nuovi standard in fatto di controllo degli accessi, integrabilità con i sistemi di allarme, sicurezza e affidabilità. Confortevoli nell'utilizzo e facili da montare, sono pensati per aziende e ambienti aperti al pubblico, ma sono ideali anche per la casa.

... A VERONA

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GREEN BUILDING

al 19 al 21 aprile l’appuntamento alla Fiera di Verona è con Greenbuilding, la mostra convegno internazionale su efficienza energetica e architettura sostenibile. Greenbuilding si terrà in contemporanea a Solar expo, manifestazione di livello europeo nel panorama delle rinnovabili. Molti i prodotti in esposizione: oltre ai pannelli solari e fotovoltaici, spazio a impianti di riscaldamento radiante a parete o a pavimento per un uso razionale del calore domestico, riduttori di flusso e rompigetto areati, caldaie ad alta efficienza, infissi a elevate prestazioni termiche, impianti di illuminazione a led. E ancora, materiali da costruzione naturali, sistemi di ombreggiamento, pompe di calore geotermico. L’importante rassegna di prodotti e servizi per il risparmio energetico, ha una programmazione convegnistica che spazierà dai temi del fotovoltaico al solare termico, ai temi dell’architettura sostenibile e dell’efficienza energetica.

a conferenza stampa dal titolo «La città ideale», che anticipa l’edizione 2007 dei Saloni del Mobile, si è tenuta il 7 febbraio nella splendida cornice della sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano. Organizzata da Cosmit in collaborazione con il Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, la conferenza, alla quale è intervenuta anche Letizia Moratti, sindaco di Milano, è stata guidata da Fabio Fazio, che ha stimolato il dibattito sul tema della città ideale tra Niccolò Ammaniti (autore di Io non ho paura), Mario Bellini, Pierluigi Cerri (architetti), Claudia Gian Ferrari (storico dell’arte), Carlo Guglielmi (presidente di Assoluce), Luigi Settembrini (ideatore e curatore generale di «Camera con vista», mostra che si terrà a Palazzo Reale in concomitanza con il Salone), Beppe Severgnini (scrittore e editorialista del Corriere della Sera), Vittorio Sgarbi (assessore alla Cultura del Comune di Milano), Roberto Snaidero (presidente Federlegno-Arredo).


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NON_SOLO_CASA M'ILLUMINO DI MENO SPENTI ANCHE DUOMO DI MILANO E COLOSSEO

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l Protocollo di Kyoto ha compiuto 2 anni il 16 febbraio. Per festeggiarlo, invece delle candeline, tante luci spente, dalla Camera al Senato, da Palazzo Chi0gi al Quirinale, dall'Agenzia delle Entrate alle biblioteche di Roma, dalle metropoli ai piccoli comuni, per aderire all'iniziativa «M'illumino di meno» lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Raidue. Molte città hanno lasciato al buio i principali monumenti: a Roma spenti per 30 minuti il Colosseo, Fontana di Trevi e il Pantheon, dove si è svolta una grande festa all'aperto. A Milano sono rimasti al buio il Duomo, il Pirellone e Palazzo Marino. Anche in Piazza San Marco a Venezia, nel tardo pomeriggio del 16, durante i festeggiamenti per il Carnevale è stata spenta l'illuminazione pubblica. Così l'Arena a Verona, la Mole Antonelliana a Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, il Maschio Angioino a Napoli, la Valle dei Templi ad Agrigento, alle quali si aggiungono le cene a luci di candela organizzate dagli agriturismi di Terranostra e gli stand gastronomici della Coldiretti, per invitare a mangiare prodotti made in Italy riducendo l'impatto energetico dei trasporti. Il Wwf ha invitato tutti a fare le scale a piedi evitando l'ascensore, i Verdi hanno distribuito lampadine a basso consumo energetico, Legambiente ha srotolato uno striscione con la scritta «Fermiamo la febbre del pianeta» sulla scalinata del Campidoglio.

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2006

RISTRUTTURAZIONI DA RECORD

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l 2006 ha registrato il nuovo record di comunicazioni di inizio lavori: sono stati inviati infatti 371.084 moduli, il 3,47% in più rispetto al 2002, che costituiva il precedente primato. A favorire il trend le agevolazioni previste anche nel 2007, per il decimo anno di seguito, dalla Finanziaria. Da ottobre 2006 la detrazione fiscale è scesa dal 41% al 36% e l’Iva è tornata all’aliquota agevolata del 10%, anziché del 20%, e in concomitanza le comunicazioni dell’ultimo trimestre del 2006 hanno registrato una decisa impennata.

BRUXELLES L’ENERGIA SOSTENIBILE FOTOVOLTAICA

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a Commissione UE, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le parti interessate, ha organizzato a Bruxelles, dal 29 gennaio al 2 febbraio, la settimana dell’energia sostenibile.Le recenti raccomandazioni dell’Unione Europea sugli interventi da attuare al fine di ridurre in modo significativo le emissioni di anidride carbonica hanno rappresentato un’occasione per ribadire le positive peculiarità dei sistemi solari fotovoltaici: • i costi degli impianti solari fotovoltaici sono diminuiti negli ultimi 5 anni del 25–30%; • il trend di riduzione dei costi continuerà nei prossimi anni se verranno confermate e ulteriormente rafforzate leggi d’incentivazione come il Conto Energia; • in considerazione dei fortissimi tassi di crescita del settore a livello mondiale, nel giro di pochi anni il fotovoltaico coprirà quote crescenti dei fabbisogni di energia elettrica dei paesi che stanno puntando con decisione alla sua diffusione. Gli impianti installati in Baviera (Germania) in soli 2 anni (circa 900 MWp) coprono l’1% del fabbisogno della regione. Non esiste nessun’altra fonte energetica altrettanto veloce nel raggiungimento di simili obiettivi, senza creare peraltro alcun problema di accettazione da parte delle comunità locali; • i sistemi solari fotovoltaici sono le uniche tecnologie di produzione di energia che non presentano alcuna parte in movimento: la manutenzione è di conseguenza minima; • la produzione di energia da fonte fotovoltaica non causa emissioni inquinanti e l’energia che è servita per produrre i moduli fotovoltaici viene restituita dal modulo stesso in soli 2 anni di lavoro. La vita utile di un modulo fotovoltaico è inoltre di diverse decine d’anni (i test di invecchiamento rapido rivelano durate di vita dell’ordine di 50 anni e oltre). L’energia solare fotovoltaica è la sola fonte di energia che permette una generazione di tipo distribuito, in quanto è installabile senza alcun problema su tetti di case, capannoni e terreni. Sviluppare il settore del fotovoltaico significa creare occupazione. Secondo il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane (Gifi), aderente a Federazione Anie, è fondamentale supportare tutte le fonti energetiche rinnovabili. La grave precarietà della situazione energetica italiana impone infatti politiche energetiche che supportino con decisione tutte le fonti rinnovabili (solare fotovoltaico, termico e termodinamico, eolico, biomasse, idroelettrico) oltre che i risparmi energetici.

MERCATO IMMOBILIARE CRESCONO LE COMPRAVENDITE e compravendite immobiliari, che hanno raggiunto la soglia di 1,9 milioni, nel 2006 sono cresciute del 4,8%. È quanto emerge dai dati forniti da Gabetti sull’andamento del mercato. Il mercato residenziale registra una significativa espansione degli scambi negli hinterland (+6,7%) e nelle città di provincia (+5,5%). La fase di stabilità dei prezzi si consolida nelle grandi città, tranne Torino e Genova, dove le quotazioni sono in fase di riprezzamento. Secondo le previsioni il 2007 registrerà una domanda che dovrebbe concentrarsi soprattutto nella fascia alta e in quella bassa, senza incidere però sulle dinamiche dei prezzi, che resteranno sui livelli attuali.

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CONSTRUCTA 2006

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CONSULENZE AL CITTADINO

onstructa, il forum nazionale dedicato al sistema delle costruzioni tenutosi dal 9 all’11 novembre scorso, ha costituito un0’occasione unica per conoscere gli ultimi trend, le idee, i cambiamenti, le soluzioni in tema di edilizia. La parte di constructa dedicata al pubblico, una delle novità di questa edizione, ha visto oltre un migliaio di persone occupare palazzo re Enzo per avere consulenze personalizzate e gratuite in tema di risparmio energetico, ristrutturazioni, agevolazioni fiscali, tecnologie innovative per l’isolamento dell’edificio, ecc. Un’iniziativa istruttiva e utile per capire come gestire i lavori di costruzione e ristrutturazione della propria casa e come gestire in maniera efficiente utenze, manutenzioni e rinnovi.


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FASH_BAGNO A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO

BAGNO SHOW DESIGN E TECNOLOGIA

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a fiera di Padova ospiterà dal 28 al 31 marzo 2007 la 5a edizione di Bagno Show Salone dell’arredobagno dall’accessorio al rivestimento, una kermesse interamente dedicata all’arredobagno, con l’esposizione di prodotti di alta qualità, dalle linee ricercate, dall’estetica avveniristica, veri e propri oggetti di

design e di arredamento. Prodotti innovativi che uniscono alle caratteristiche estetiche anche quelle funzionali, per rendere questo luogo sempre più confortevole. Il bagno diviene così espressione di un benessere totale che coinvolge i sensi a 360 gradi, adattandosi sempre più ai nuovi stili di vita contemporanei.

i m u Pro f ARREDARE CON SLIDE

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legante, funzionale e tecnologica, la linea componibile Slide di Arlex per arredare la zona bagno è caratterizzata da ante scorrevoli, meno ingombranti di un comune sportello. È possibile scegliere la chiusura di sicurezza con key-card, che consente di bloccare i cassetti con una carta dotata di banda magnetica. I mobili sono disponibili in 40 colori e nelle tinte rovere wengè, sbiancato, naturale, grigio e con variante zebrata nei colori bianco, marrone e nero. Tutti i moduli sono prodotti in MDF (uno speciale laminato composto da fibre di legno) e rifiniti con vernici poliuretaniche, opache o lucide, che formano uno strato protettivo resistente e duraturo.

CARRARA&MATTA ATELIER

UN PENSIERO DI THUN PER INDA Forte della sua specializzazione nella lavorazione di 3 differenti materie prime: ottone cromato, vetro e legno, Inda si pone al centro del punto di incontro fra brand, qualità, design e prezzo. L’ultimo pensiero di Matteo Thun per gli accessori è Milano 4500 che concorre all’assegnazione del premio “Design Plus” promosso da Messe Frankfurt Exhibition GmbH in collaborazione con il German Design Council, un premio che è già nel palmares di Inda per il riconoscimento attribuito nel 2001 alla collezione H2O di Antonio Citterio.

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a collezione di accessori per il bagno Atelier, dal design geometrico ed elegante, concilia l’eleganza della ceramica alle forme rigorose dell’ottone cromato, diventando ideale per ambienti dal design moderno e contemporaneo. Atelier è una linea di accessori completa connotata da una forte funzionalità, come testimoniano barre e ganci portasciugamani, mensola, portasapone, dispenser, portaspazzolino, portarotolo, portascopino.


RISPARMIARE L’ACQUA

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L’ECOLOGIA UN GESTO QUOTIDIANO

l tema del risparmio idrico è ormai di un’attualità allarmante anche in Italia. Il nostro paese è tra i più ricchi d’acqua al mondo, con 155 miliardi di m3 di disponibilità teorica annua d’acqua per usi civili e produttivi, quindi 2700 m3 per abitante. Si calcola però che il 33% dei volumi d’acqua vada perduto a causa di una rete idrica antiquata e malandata: il record negativo si registra in Calabria, dove il 42% degli utenti non ha erogazioni regolari. Degli sprechi veri e propri, solo il 30% è imputabile a sistemi di erogazione non idonei negli edifici pubblici (apparecchi a flusso continuo, docce, scarichi ecc.), mentre il resto è legato alle cattive abitudini dei singoli. Il consumo di acqua potabile pro capite è di 250 litri al giorno, cioè 91.250 litri all’anno. Di que-

sti quasi il 30% è imputabile allo sciacquone: ogni volta che si preme il pulsante si utilizzano circa 10 litri d’acqua, anche se non sempre necessari. Con gli scarichi a doppio tasto (che permettono di erogare più o meno acqua a seconda delle necessità) introdotti 10 anni fa, Geberit offre una soluzione efficace per un risciacquo perfetto con poca acqua. Il consumatore può, attraverso la selezione dei getti, risparmiare fino al 50% d’acqua (oltre 20.000 litri all’anno), contribuendo in modo fattivo e responsabile al risparmio energetico globale. Un piccolo gesto che da solo può garantire un grande risparmio in termini di risorse idriche ma anche economiche. Il doppio scarico non è l’unico accorgimento per risparmiare acqua: applicare un diffusore al rubinetto per arricchire d’aria il getto consente a una famiglia di 3 persone di risparmiare fino a 6000 litri d’acqua all’anno. Fare la doccia al posto del bagno in vasca permette un risparmio di 1200 litri d’acqua potabile. Chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti e tappare il lavandino al momento di radersi permette di risparmiare fino a 7500 litri l’anno per una famiglia di 3 persone.

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Coperture, rivestimenti, infissi e pannelli fotovoltaici possono aiutare a raggiungere l’obiettivo di gravare meno sul portafoglio e sull’ambiente?

H A B I T A T

L’ENERGIA

di Vincenzo Pagano

CONVENIENTE I lavori di ristrutturazione negli ultimi anni hanno cominciato a essere considerati anche secondo un nuovo parametro: il risparmio energetico. In caso di interventi occorre prevedere un piano che permetta alla propria abitazione di ridurre sensibilmente i costi di riscaldamento e di raffrescamento in modo da usufruire delle agevolazioni previste dalla Finanziaria.

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isparmiare energia conviene, sempre di più. È fondamentale l’impatto ambientale minore di una casa in grado di ridurre la bolletta delle spese sostenute per il riscaldamento e il raffrescamento, e quindi in grado di inquinare meno. Ma ora si aggiungono anche i commi della Finanziaria 2007, che prevedono agevolazioni interessanti per quanti si apprestano a ristrutturare un immobile. I commi 344-350 della Finanziaria prevedono la detrazione dall’Irpef del 55% delle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che comprendono l’installazione di coperture (tetti), pavimenti e infissi e di pannelli solari per la produzione di acqua calda, nonché la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione e di adeguamento della rete di distribuzione. Ferma restando la detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, le spese documentate e sostenute entro il 31 dicembre 2007 riguardano valori massimi della detrazione differenti per le categorie di intervento. È stabilito un valore massimo della

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detrazione di 100.000 euro nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nella tabella 1, annesso al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. Valgono al massimo 60.000 euro le detrazioni relative a interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (tetti e pavimenti), finestre comprensive di schermanti esterni (persiane e tapparelle), e all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali. Si scende a 30.000 euro nel caso di interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. (Vedi tabella 1) Per usufruire della detrazione fiscale occorre rispettare due condizioni. La prima è la rispondenza dell’intervento ai requisiti previsti, che deve essere asseverata da un tecnico abilitato, che


risponde civilmente e penalmente dell’asseverazione. La seconda è che sia redatta la certificazione energetica dell’edificio se già previsto dalle norme regionali o locali oppure sia compilato, in mancanza di regolamentazione locale, un attestato di qualificazione energetica, predisposto e asseverato da un professionista abilitato. La strada del risparmio energetico è segnata, come dimostra l’obbligatorietà della certificazione energetica degli edifici operativa dall’8 ottobre 2006 e lo schema di decreto legislativo approvato il 6 ottobre 2006 dal Consiglio dei Ministri, che ha ricevuto parere favorevole dalle Commissioni Attività Produttive e Bilancio della Camera dei Deputati il 13 dicembre 2006. Questo decreto modifica il D.lgs. 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia e propone un nuovo calendario delle scadenze che prevede anche soluzioni-ponte adottate per approntare le linee guida per la corretta stesura del certificato energetico. Il certificato che attesta la capacità di risparmio energetico diventerà obbligatorio anche per gli edifici esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 192/2005 (il 1° luglio 2007), ma solo nel momento della compravendita. Sempre dal 1° luglio diventa obbligatoria la certificazione per gli edifici superiori ai 1000 m2, nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1° luglio 2008 l’obbligo è esteso agli immobili di superficie inferiore ai 1000 m2, ma sempre nel caso di compravendita dell’intero immobile. Soltanto dal 1° luglio 2009 l’obbligo diventa generalizzato e l’attestato di efficienza energetica non potrà mancare nemmeno nelle compravendite di singoli appartamenti. È questione di tempo, ma le case, comprese i singoli appartamenti, dovranno dimostrare la loro classe di efficienza energetica con un bollino simile a quello che va apposto sulle automobili. In questa fase di transizione non è ancora vantaggioso un intervento che abbia come unico scopo la riqualificazione energetica dell’immobile. Il discorso cambia, e radicalmente, nel caso di ristrutturazione o rinnovo di un

Tabella delle detrazioni previste dalla Finanziaria 2006 per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici EDIFICI DA RISTRUTTURARE Tipo di intervento Irpef

Tetto massimo della detrazione Detrazione

Riqualificazione di edifici esistenti

100.000 euro energetica

55%

Coperture, pavimenti, infissi, pannelli solari per la produzione di acqua calda

60.000 euro

55%

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione

30.000 euro

55%

Allegato C, numero 1), tabella 1 annesso al D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192.

Schema di dispersione energetica di una casa unifamiliare

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Articoli della Finanziaria relativi alla ristrutturazione e alle detrazioni per risparmio energetico

344. 66. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, relative a interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nell’allegato C, numero 1), tabella 1, annesso al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo.

345. 67. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, relative a interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di schermanti esterni, spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo, a condizione che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, della Tabella 3 allegata alla presente legge.

346. 68. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, relative all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università, spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo.

347. 69. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo. 348. 70.

La detrazione fiscale di cui ai commi 344, 345, 346 e 347 è concessa con le modalità di cui all’articolo 1 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, e alle relative norme di attuazione previste dal regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 18 febbraio 1998, n. 41,

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e successive modificazioni, sempreché siano rispettate le seguenti ulteriori condizioni: a) la rispondenza dell’intervento ai previsti requisiti è asseverata da un tecnico abilitato, che risponde civilmente e penalmente dell’asseverazione; b) il contribuente acquisisce la certificazione energetica dell’edificio, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, qualora introdotta dalla regione o dall’ente locale, ovvero, negli altri casi, un «attestato di qualificazione energetica», predisposto e asseverato da un professionista abilitato, nel quale sono riportati i fabbisogni di energia primaria di calcolo, o dell’unità immobiliare e i corrispondenti valori massimi ammissibili fissati dalla normativa in vigore per il caso specifico od, ove non siano fissati tali limiti, per un identico edificio di nuova costruzione. L’attestato di qualificazione energetica comprende anche l’indicazione di possibili interventi migliorativi delle prestazioni energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare, a seguito della loro eventuale realizzazione. Le spese per la certificazione energetica, ovvero per l’attestato di qualificazione energetica, rientrano negli importi detraibili.

349. 71.

Ai fini di quanto disposto dai commi da 344 a 350 si applicano le definizioni di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro il 28 febbraio 2007, sono dettate le disposizioni attuative di quanto disposto ai commi 344, 345, 346 e 347.

350. 72. All’articolo 4 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, dopo il comma 1 è inserito il seguente: «1-bis. Nel regolamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista l’installazione dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per gli edifici di nuova costruzione, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 0.2 kw per ciascuna unità abitativa.». Em.to 18.640 De Petris 351. 73.

Gli interventi di realizzazione di nuovi edifici o nuovi complessi di edifici, di volumetria complessiva superiore a 10.000 metri3, con data di inizio lavori entro il 31 dicembre 2007 e termine entro i tre anni successivi, che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per metro2 di superficie utile dell’edificio inferiore di almeno il 50% rispetto ai valori riportati nell’allegato C, numero 1), tabella 1, annesso al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, nonché del fabbisogno di energia per il condizionamento estivo e l’illu-

minazione, hanno diritto a un contributo pari al 55% degli extra costi sostenuti per conseguire il predetto valore limite di fabbisogno di energia, incluse le maggiori spese di progettazione.

352. 74. Per l’attuazione del comma 351 è costituito un Fondo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2007-2009. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sono fissate le condizioni e le modalità per l’accesso e l’erogazione dell’incentivo, nonché i valori limite relativi al fabbisogno di energia per il condizionamento estivo e l’illuminazione.

353. 75. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+ spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 20% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 200 euro per ciascun apparecchio, in un’unica rata.

354. 76. Ai soggetti esercenti attività d’impresa rientrante nel settore del commercio che effettuano interventi di efficienza energetica 100 per l’illuminazione nei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2006, spetta una ulteriore deduzione dal reddito d’impresa pari al 36% dei costi sostenuti nei seguenti casi: a) sostituzione, negli ambienti interni, di apparecchi illuminanti con altri ad alta efficienza energetica, maggiore o uguale al 60%; b) sostituzione, negli ambienti interni, di lampade a incandescenza con lampade fluorescenti di classe A purché alloggiate in apparecchi illuminanti ad alto rendimento ottico, maggiore o uguale al 60%; c) sostituzione, negli ambienti esterni, di apparecchi illuminanti dotati di lampade a vapori di mercurio con apparecchi illuminanti ad alto rendimento ottico, maggiore o uguale all’80%, dotati di lampade a vapori di sodio ad alta o bassa pressione o di lampade a ioduri metallici; d) azione o integrazione, in ambienti interni o esterni, di regolatori del flusso luminoso.

355. 77. Nella determinazione dell’acconto dovuto ai fini delle imposte sul reddito per il secondo e il terzo periodo d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2006, si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata senza tenere conto delle disposizioni del comma 354. 356. 78. All’onere di cui ai commi 354 e 355, pari a 11 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, si provvede a valere sulle risorse del Fondo di cui al comma 362. La tabella a pagina 19 è l’allegato C n°1 annesso al D.Lgs. 192


immobile che denuncia segni di vetustà. In questo caso occorre fare attenzione a due parametri che nei decenni scorsi sono stati spesso ignorati in fase di costruzione: la sismicità della zona e, appunto, il risparmio energetico. Una ristrutturazione che si concluda nel 2007 non potrà non tenere conto di queste prescrizioni, e se l’intervento antisismico è necessario soprattutto per gli immobili cielo-terra con un unico proprietario (ma è auspicabile anche in caso di lavori straordinari di condomini che si accingono a eseguire opere riguardanti le strutture principali), nel caso della ristrutturazione energetica l’attenzione ai parametri di risparmio diventa una necessità. L’obbligo di attestazione in caso di compravendita potrebbe portare a valutazioni diverse dal punto di vista immobiliare negli anni seguenti l’entrata in vigore dell’obbligo stabilito per il 1° luglio 2009. È quindi evidente che nel procedere alla ristrutturazione del proprio immobile occorrerà tenere presente la possi-

bile svalutazione (o rivalutazione) soprattutto nelle regioni e nei comuni in cui la normativa diviene premiante per una ristrutturazione energetica. È il caso della Lombardia, il cui Consiglio Regionale a dicembre 2006 ha approvato le Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell'ambiente, nelle quali è previsto che la Giunta regionale stabilisca le modalità per attuare la certificazione energetica degli edifici e per promuovere la termoregolazione degli ambienti e la contabilizzazione del calore. Due le date fissate per l’avvio della certificazione energetica: il 31 dicembre 2007 per i comuni con popolazione pari o superiore a 40.000 abitanti e il 31 marzo 2008 per i comuni con popolazione inferiore a 40.000 abitanti. Non bisogna dimenticare che lo schema di decreto legislativo prevede per gli immobili di nuova costruzione l’obbligo di adottare il sistema fotovoltaico di pannelli, che dovrà assicurare il riscaldamento di almeno il 50% del fabbiso-

gno di acqua sanitaria e l’obbligo di adottare sistemi schermanti esterni per abbattere l’impiego dei condizionatori negli edifici di superficie superiore ai 1000 m2. Quest’ultima norma sarà valida anche nel caso di ristrutturazione di edifici, a testimonianza della necessità di ridurre i consumi di energia elettrica, che nella stagione estiva sono diventati preoccupanti e nei decenni scorsi superiori a quelli dell’inverno. Il comma 350 della Finanziaria 2006 ha accolto l’emendamento De Petris: «Ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista l’installazione dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per gli edifici di nuova costruzione, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 0.2 kw per ciascuna unità abitativa». Infine, sempre ai fini della ristrutturazione, è prevista per il 2007 la detrazione dell’Irpef del 36% delle spese sostenute e documentate, fino a un massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, e l’Iva al 10% sui lavori di manutenzione ordinaria.

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La Legge n. 15 del 15 luglio 1996 e successive modifiche, che consente il recupero dei sottotetti a fini abitativi, ha permesso a molti di utilizzare gli ambienti sovrastanti l’ultimo piano degli edifici, precedentemente destinati a solai e soffitte, realizzando spazi di ampliamento alle abitazioni sottostanti o anche nuove unità abitative. Che cosa consente questa legge nel caso della stanza da bagno?

D AD HOC di Elena Sivori

UN BAGNO

RECUPERATO

R Con pochi interventi, sanitari e mobili adatti è possibile realizzare un secondo bagno in un sottotetto recuperato, ponendo particolare attenzione all’altezza media della stanza, necessariamente irregolare dato l’andamento del soffitto. Attenzione all’altezza

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l recupero abitativo dei sottotetti è consentito purché per ogni unità abitativa sia rispettata un’altezza media ponderale di 2,40 m, ridotta a 2,10 m per i comuni a quote superiori a 1000 m di altitudine. La media ponderale, ottenuta dividendo a metà la somma delle altezze minima e massima, deve essere calcolata a partire da una misura minima non inferiore a 1,50 m, al di sotto della quale è possibile realizzare esclusivamente arredi fissi

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(armadiature o spazi adibiti a ripostigli). In questo caso il volume al di sotto dell’altezza minima consentita è stato recuperato nella zona sopra il bidet, con la creazione di una nicchia in cui posizionare mensole di cristallo e, nello spazio dietro il vaso, per ospitare la cassetta, posizione vincolata dalla presenza della braga (la colonna portante di scarico) nella colonna retrostante. Considerate le ridotte dimensioni del bagno, i sanitari sono stati scelti per la loro modesta profondità (50 cm). Il vaso igienico e il bidet sono entrambi del modello Pozzi Ginori serie 500. Per guadagnare lo spazio necessario a contenere il lavabo e movimentare allo stesso tempo l’ambiente, la parete che lo sostiene, realizzata in forati, è stata disassata rispetto alle altre due, realizzate in cartongesso, in modo da creare una nicchia sufficientemente ampia (100 cm) per ospitare un lavabo di dimensioni apprezzabili (il lavabo 90 sim-


metrico Pozzi Ginori serie 500). Le pareti di cartongesso e la parete che sostiene il lavabo sono state distanziate grazie all’inserimento di due lastre di cristallo per consentire alla luce naturale di penetrare nel locale, privo di illuminazione naturale. La finitura del vetro è stata acidata, in modo da permettere l’ingresso alla luce ma garantire allo stesso tempo una certa intimità. La dimensione della parete dove trova posto la doccia ha orientato la scelta verso un modello di dimensioni ridotte (70x70 cm) ma sufficienti. A fianco del box doccia è stato posizionato uno

scaldasalviette elettrico a parete. L’arredo, essenziale, è composto da un piano di appoggio di legno realizzato su misura, posizionato sotto il lavabo, mentre sulla parete di fronte è stato collocato il modello Bibop di Desalto, di alluminio, dalla forma insolita ma allo stesso tempo razionale e sufficientemente capiente. Le altezze del sottotetto hanno consentito di creare la zona armadi, altrimenti difficile da posizionare, proprio davanti all’ingresso del servizio igienico, concepita in tal modo come una zona neutra che disimpegna il resto dell’ambiente dal bagno.

DESALTO: Bibop, contenitore multiuso in alluminio dalla forma insolita ma razionale e con raffinate soluzioni funzionali. POZZI GINORI Serie 500 i sanitari compatti permettono di ridurre al minimo lo spazio necessario; il lavabo con integrati i piani d’appoggio consente un elevato confort all’interno di spazi dalle dimensioni ridotte.

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Il sogno di chi vive in città e in fabbricati condominiali è quello di potersi ritagliare uno spazio d’aria aperta e di verde, personale e unico: la terrazza. Ovviamente, come ogni «rosa» che si rispetti, anche la terrazza ha le sue «spine»: le spese per la sua eventuale riparazione.

D DALL’AVVOCATO di Andrea Voghera e Luca Ghiringhelli VGG Studio Legale in Milano

CARO TERRAZZO MA QUANTO MI COSTI ? Dispute per infiltrazioni d’acqua nei piani sottostanti causate dalla vecchiaia della guaina di impermeabilizzazione oppure dalla rottura della pavimentazione sono all’ordine del giorno e, quando viene il momento di metter mano al portafoglio, spesso il proprietario dell’agognata terrazza ha una brutta sorpresa: deve infatti sobbarcarsi l’onere di un terzo dei costi della sua manutenzione e riparazione.

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n tema di condominio è bene sapere che negli edifici le spese di manutenzione, riparazione e ricostruzione delle terrazze a livello, equiparate ai cosiddetti «lastrici solari», sono disciplinate dall’art. 1126 del codice civile, che attribuisce un terzo delle spese a carico del con-

domino che ne abbia l’uso esclusivo, mentre gli altri due terzi sono a carico dei proprietari di piani o porzioni di piano sottostanti, ai quali la terrazza serva da copertura: in particolare, il termine «riparazione» va inteso come sinonimo di manutenzione, attinente cioè a quegli interventi sulle parti di lastrico determinati dall’uso esclusivo, ma comunque collegati alla funzione di copertura dei piani sottostanti, mentre per «ricostruzione» devono intendersi tutti gli interventi che incidono sugli elementi strutturali della terrazza (ad esempio il solaio portante o la guaina impermeabilizzante). La ragione di tale ripartizione risiede nel noto principio «onori e oneri», se si considera che la funzione della terrazza non è solo quella di fornire un’utilità al proprietario della stessa, ma anche quella di copertura dell’edificio o di una sua porzione. Ne consegue che sono a completo carico del proprietario della terrazza soltanto le spese attinenti alle parti del tutto avulse dalla funzione di copertura (ad esempio


le spese attinenti ai parapetti, alle ringhiere ecc., collegate alla sicurezza del calpestio), mentre tutte le spese, siano esse di natura ordinaria o straordinaria, attinenti alle parti della terrazza svolgenti comunque funzione di copertura vanno sempre suddivise tra il proprietario e i condomini proprietari degli appartamenti sottostanti, secondo la proporzione un terzo/due terzi. Va precisato che l’art. 1126 del codice civile, nel chiamare a partecipare alla spesa relativa alle riparazioni del lastrico solare, nella misura di due terzi, «tutti i condomini dell’edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve», si

Questo Spazio è riservato a riferisce a coloro ai quali appartengono le porzioni immobiliari comprese nella proiezione verticale della terrazza da riparare o ricostruire, alle quali, pertanto, essa funge da copertura, escludendo i condomini alle cui porzioni la terrazza non sia sovrapposta. Il citato articolo si riferisce solo alle riparazioni riguardanti la terrazza posta alla sommità della costruzione, che la separa orizzontalmente dallo spazio superiore e che va considerata comprensiva di ogni suo elemento, sia pure accessorio, come la pavimentazione, ma non anche di tutto ciò che vi è sovrapposto, essendo dotata di una propria autonomia strutturale e funzionale: quindi giardini pensili, fioriere o altro restano di spettanza del singolo proprietario della terrazza. Queste le regole principali: tuttavia, poiché nella pratica ogni caso ha le sue peculiarità, dettate magari da un particolare regolamento di condominio, si raccomanda comunque di rivolgersi sempre a un professionista del settore a cui sottoporre lo specifico problema.

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Qual è la posizione dell’acquirente in relazione al pagamento delle spese condominiali al momento dell’acquisto dell’appartamento?

COMPRARE CASA IN

DALL’AVVOCATO

CONDOMINIO

di Andrea Voghera e Luca Ghiringhelli VGG Studio Legale in Milano

Una problematica di grande attualità è quella relativa alla posizione dell’acquirente di unità immobiliare in condominio in relazione al pagamento delle spese condominiali. Nel caso di compravendita immobiliare vengono infatti a formarsi due tipi di rapporti: il primo tra il venditore e l’acquirente dell’unità immobiliare, il secondo tra il condominio e i soggetti che si succedono nella proprietà dell’unità immobiliare.

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on riferimento specifico a quest’ultimo rapporto, occorre sottolineare che, ai sensi del secondo comma dell’art. 63 delle disposizioni di attuazione del codice civile, in caso di trasferimento di una unità immobiliare, l’acquirente rimane obbligato solidalmente con il venditore «al pagamento dei contributi dell’anno in corso e a quello precedente», cioè l’anno di gestione condominiale in corso e quello precedente all’acquisto. Le spese condominiali riferibili al periodo previsto dalla precitata norma gravano pertanto non soltanto sui condomini che le hanno deliberate, ma anche su coloro che subentrano nella posizione degli originari condomini per effetto dell’acquisto dell’unità immobiliare. Eventuali pattuizioni che dovessero intercorrere tra acquirente e venditore nel rogito notarile di compravendita in merito al pagamento delle spese condominiali sono pertanto efficaci esclusivamente e unicamente nei rapporti interni tra questi ultimi e non possono in alcun modo ritenersi opponibili al condominio, nei confronti del quale acquirente e venditore rimangono solidalmente responsabili per il pagamento delle spese condominiali riferibili

alla gestione in corso e a quella precedente all’acquisto. Va sottolineato che tale solidarietà opera solamente nei confronti del condominio, con la conseguenza che l’acquirente, qualora fosse costretto a pagare spese condominiali deliberate da assemblea cui lo stesso non abbia partecipato, sarà sempre legittimato ad agire poi in rivalsa nei confronti del proprio venditore (salvo, ovviamente, che sia stato diversamente pattuito tra lo stesso acquirente e venditore). Per evitare spiacevoli sorprese, l’acquirente di unità immobiliare in condominio deve sempre accertarsi che il proprio venditore abbia regolarmente pagato i contributi a suo carico. È perciò buona norma, prima della stipula del rogito notarile di compravendita, prendere contatti con l’amministratore del condominio e farsi attestare per iscritto che non sussistono spese condominiali da pagare a carico del proprio venditore. Infine va sottolineato che nella pratica le fattispecie possono essere diverse e molteplici, si raccomanda quindi di rivolgersi sempre a un professionista del settore per sottoporgli il caso specifico.


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«È importante mettere in risalto i materiali, rendendo il progetto intimamente partecipe della loro natura…». F. L . W r i g h t

DALL’ESPERTO di Alessandro Romiti

IL PARQUET

COME PRIMO ARREDO DELLA CASA Il parquet, un’intramontabile componente d’arredo, confortevole, versatile, di sicura bellezza e praticità, è caratterizzato da una tradizionalità che lo rende sempre attuale. Primo pezzo d’arredamento, è disponibile in un vasto assortimento di tipologie di prodotto

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a radice etimologica della parola «parquet» testimonia l’origine e il luogo dove il parquet è nato. Il nome riconduce infatti all’utilizzazione del «parco», una recinzione o rimessa per le greggi con compartimenti chiusi o piccoli parchetti (da cui «parquet») che, sviluppandosi, porteranno gradualmente alla realizzazione di splendide pavimentazioni come quelle delle sale del castello di Versailles, conosciute come vere e proprie opere d’arte e divenute addirittura una tipologia di posa. La letteratura sull’argomento ci informa dell’esistenza di pitture riportanti pavimenti lignei in ambientazioni referenti le gesta del Re Salomone, risalenti a circa 3000 anni fa.

1. La grandezza della doga semilavorata, di spessore variabile da 8 a 22 millimetri. 2. Gli alberi si distinguono in due grandi gruppi: le conifere e le latifoglie, a loro volte suddivise in numerose specie e sottospecie. 3. Formulati chimici sintetici che si stendono con tecniche a rullo creando un film protettivo. 4. Prodotti oleosi costituti su base minerale o vegetale che non producono film in spessore. 5. Il pavimento costituito senza incollaggio sul

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Fra tutti i tipi di pavimento, quello di legno è quello che più si adatta a una varietà di utilizzi. La sua versatilità dipende dalla vasta gamma di formati1 e specie legnose2, che può soddisfare per colori e caratteristiche tecnologiche qualunque committente. Formato e specie legnosa passano però in secondo piano di fronte alla scelta materica, che si basa sul forte impatto estetico del legno. Non a caso il parquet è particolarmente apprezzato dai progettisti esponenti


del minimalismo, che privilegiano i materiali più essenziali e utilizzano con intelligente disinvoltura il contrasto visivo e tattile tra metallo, pietre e legno. La manutenzione non è affatto onerosa come per i mobili di legno: il parquet diviene bello solo dopo uno o due anni, in cui perde la freddezza del nuovo e acquista una patinatura che lo rende un prodotto autentico, personale e unico. Il parquet ha un intrinseco valore aggiunto: l’originalità, il calore e il comfort che conferisce all’ambiente. In abbinamento con un arredamento che cambia di volta in volta, si fa portatore di un messaggio, che sia posato in un prestigioso ristorante o in un negozio d’abbigliamento, in una residenza privata o in una più essenziale

sala di ambulatorio medico. Ovunque il legno diviene protagonista dell’interno introducendo naturalità, armonia, eleganza, equilibrio e calore. I trattamenti di protezione del parquet si distinguono in 3 sistemi principali: a cera, storicamente il più tradizionale; con le pratiche ed efficienti vernici plastificanti (a base di resine3 poliuretaniche ad acqua o solvente); con prodotti ecocompatibili come gli impregnanti4 oleo-cerosi. A seconda del metodo scelto, si potrà esaltare la naturalità del legno (sistemi a cera e oli naturali), per soddisfare i discepoli appassionati della bioedilizia. I pavimenti di legno massiccio, ancor oggi considerati quelli di qualità più alta, sono però insidiati dai pavimenti di legno ingegnerizzati (stratificati) che, oltre a richiedere una minor quantità di legno nobile (riscuotendo le simpatie degli ecologisti), vantano maggiore stabilità dimensionale e possibilità di posa con il sistema flottante5. Queste caratteristiche rispondono in modo strategico alla logica operativa della manutenzione straordinaria e della ristrutturazione, in cui sono essenziali la velocità di esecuzione e la riduzione dei costi. Ma non solo. I pavimenti stratificati hanno permesso lo sviluppo di formati una volta impensabili (i cosiddetti “tavola larga”) in cui la stratificazione con elementi di fibre alternate incrociate permette alla sola parte nobile di rivestimento (di spessore di 4-5 mm) di raggiungere senza interruzioni larghezze di 200-220 mm e lunghezze fino 2200-2800 mm. Tali formati sono invece irrealizzabili con il legno massiccio, che, essendo un materiale «vivo»6, tende a essere instabile e a modificarsi secondo le variazioni climatiche (e dei conseguenti parametri igrotermici, legati all’umidità relativa e alla temperatura dell’ambiente) dovute al susseguirsi delle stagioni. Il legno, soggetto fin dal momento del taglio all’influsso di numerosi fattori ambientali, presenta una variazione di

colorazione tra singoli elementi anche provenienti dallo stesso tronco per effetto dell’azione della luce. Questa fotosensibilità è particolarmente spiccata nelle specie tropicali, ma è tipica anche di molte latifoglie temperate come il ciliegio e il rovere, che virano spontaneamente verso il bruno. La norma tecnica UNI-EN individua 3 classi di qualità identificate da caratteristiche morfologiche oggettive, non legate ad aspetti indefinibili e soggettivi come colorazione, omogeneità, venatura7 o tessitura8. Commercialmente invece i pavimenti sono classificati in 2 categorie: la più

sottofondo di posa, ma con l’interposizione di un feltro sottopavimento. 6. Il legno manifesta sempre minime variazioni dimensionali al variare dell’umidità dell’ambiente. Per questo si dice anche che “lavora”. 7. Il disegno che appare sulla superficie in vista, costituito dagli anelli di accrescimento della pianta e della linea di taglio. 8. La grandezza media degli elementi cellulari che compongono il legno.

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ampia dei pavimenti in vero legno (massiccio o stratificato) e quella più ridotta dei pavimenti sintetici laminati, che attraggono per il loro rapporto qualità/prezzo, che però risulta ingannevole: la freddezza della superficie plastificata contrasta con il calore e l’armonia che dovrebbe caratterizzare qualsiasi pavimento di legno, creando un effetto più brillante ma anche più artificiale. Inoltre, diversamente dai pavimenti di legno, il tipo sintetico non acquisisce nessuna patinatura superficiale e resta un anonimo e impersonale prodotto sintetico industriale. Il parquet di vero legno si declina nelle versioni: lamellare e lamellare industriale, lamparquet, listoncino e listone oltre al tipo ingegnerizzato o stratificato (con 2 e 3 strati), differenziati principalmente dallo spessore, che può variare dagli 8 ai 22 millimetri. Il risultato finale è fortemente condizionato dai diversi fattori considerati nel progetto che confluiscono nel 6 SONO LE GEOMETRIE DI POSA, CIOÈ IL DISEGNO: 쐽 a spina di pesce: i singoli elementi sono posati disponendoli con

angolo di 90° tra loro secondo file parallele in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro; 쐽 a spina ungherese: i singoli elementi hanno 2 lati corti tagliati con inclinazione di 45° o 60° rispetto ai lati lunghi, resta invariata la composizione per file parallele; 쐽 a fascia e bindello: il disegno prevede una fascia perimetrale con stecche perpendicolari al muro, un inserto di pochi millimetri interposto con il campo centrale spesso montato a spina di pesce. 쐽 a cassero regolare: gli elementi sono montati affiancati con le estremità sfalsate, ma allineate in mezzeria (metà del lato lungo) di ciascun elemento in modo costante rispetto al precedente; 쐽 a tolda di nave o a cassero irregolare: gli elementi sono montati affiancati ma allineati con le giunzioni del tutto irregolari e variate l’una rispetto all’altra; 쐽 a quadri: gli elementi sono assemblati in modo da formare un quadrato che costituisce l’unità di posa.

manufatto finale: la specie legnosa, la protezione, il formato e il disegno. Con un po’ di fantasia, la giusta dose di passione e un po’ di buon gusto, ognuno potrà progettare il suo speciale pavimento. Buon parquet a tutti!

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Consiglio utile: è errato dire “essenza” è corretto definire il tipo di legno “specie legnosa o lignea”.


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D DALL’ARCHITETTO di Davide Zaffaroni E Matteo Tommasini Studio HUB in Milano

La scala è l'elemento architettonico e strutturale che mette in comunicazione i diversi piani di un edificio. La sua corretta progettazione dai diversi punti di vista, spazio, scenografia, funzionalità e statica, consente di aumentare non solo la sicurezza in un edificio ma anche l'aspetto estetico di un ambiente dal quale siamo circondati quotidianamente. Qual è fra le tipologie di scala la più diffusa oggi?

UPSTAIRS, DOWNSTAIRS:

LA SCALA A SBALZO R

La cosiddetta scala «a sbalzo» o sospesa, detta anche a volo senza fianchi, è solitamente utilizzata in ambienti interni caratterizzati da sbalzi di quota dovuti alla particolare distribuzione dell'ambiente, duplex (alloggio su due piani sovrapposti) oppure alla presenza di un soppalco o più semplicemente nel tipico caso di unione di un ultimo piano col sottotetto sovrastante.

L

Lo spessore del gradino è di 8 cm, misura di garanzia per evitare la formazione di crepe o fenditure

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e scale possono essere realizzate in legno, ferro, vetro, pietra, cemento armato o a soluzione mista. Variano anche le tipologie: scale a giorno appoggiate, a nicchia, scale elicoidali, scale a chiocciola, scale a sbalzo, miniscale, scale rientranti ecc. Le scale sono costruite solitamente in un vano formato da pareti in muratura (laterocemento) oppure in cemento armato (gabbia di scale) o con pilastri negli angoli, hanno precise proporzioni date dalla successione dei gradini che si susseguono senza interruzione formando una cosiddetta «branca» o rampa di scala. Nel caso di rampe successive vi sono tratti orizzontali, i cosiddetti pianerottoli o ripiani. Il gradino è formato da una parte verticale chiamata alzata e una orizzontale chiamata pedata, che presentano misure diverse in base all'importanza della scala e solitamente si realizzano in proporzione: la loro somma dovrebbe essere 46 cm o, ancora meglio, l'al-

zata più il doppio della pedata dovrebbe risultare 55 cm. Il primo (gradino d'invito) e l'ultimo gradino (gradino di sbarco) possono avere larghezza maggiore migliorando in sicurezza e comodità la percorrenza della scala. La loro forma solitamente è rettangolare e cambia nella larghezza a seconda della destinazione della scala. Nei raggi di curvatura il gradino può assumere forma trapezoidale, il cosiddetto «piè d’oca», escamotage migliorativo nelle rampe a L, a U o con cambi di direzione per aumentare il numero di gradini e ridurre la pendenza. I gradini possono essere incastrati a entrambe le estremità nella muratura, incastrati da una sola parte («a sbalzo») o incastrati da una parte della muratura e dall'altra appoggiati su travi o sostegni verticali di ferro o di cemento armato. Se il gradino è di cemento (e quindi formato da un'unica lastra) è necessa-


ria un'armatura interna di ferro che lo sostenga. Per la scala a sbalzo solitamente si preferisce l'adozione di elementi fissi che abbiano anche una funzione di arredo molto rilevante, ad esempio gradini a sbalzo di legno strutturati come mensole sfruttabili in parte come libreria a giorno, oppure una scala costituita da gradini a sbalzo in vetro multistrato che permettano di sfruttare, sempre in parte, lo spazio sottostante i gradini, con un «vestierre» o nicchie portaoggetti. La soluzione di cui ci occupiamo in questo articolo prevede invece una scala costituita da gradini a sbalzo di cemento armato, più economica di quella in vetro e, rispetto a quella di

legno, più in linea con l'attuale tendenza, facilmente personalizzabile e adattabile all'ambiente in seguito alla messa in opera con svariate finiture. Le finiture per una scala in cemento possono essere svariate: dal rivestimento lapideo, di legno, di tessuto, trattate a resina, a cera o con diversi stucchi, verniciate o lasciate grezze esaltando le forme materiche del cemento, che oggi ritorna di moda nel colore e nella finitura come materiale da enfatizzare. Un suggerimento: si può sfruttare la controparete come alloggio per fonti luminose che, opportunamente posizionate, rendono ancor più gradevole l'effetto scenografico della scala a sbalzo.

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Nella pagina accanto i rendering che simulano la realizzazione di questo progetto. Infatti, spesso è di grande aiuto lo studio tridimensionale della scala che permette di figurarsi l’aspetto estetico della stessa prima dell’esecuzione e quindi l’effetto nell’ambiente di utilizzo. In fotografia un esempio di scala realizzata con la tipologia a sbalzo, in cui si possono notare le pedate realizzate in cemento strutturale. In questa soluzione è stato utilizzato lo spazio sottostante la scala con nicchie a giorno e librerie. Utile il parapetto in cristallo o vetro strutturale a doppio strato con pellicola interna per garantire la tenuta in caso di rottura accidentale.

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ON - OFF di Donatella Ravizza

Qual è il modo più consono per illuminare giardini e terrazzi? Che importanza ha l’illuminazione negli spazi esterni? Quali sono le funzioni delle sorgenti luminose nell’outdoor privato?

ILLUMINARE

IL VERDE

R L’illuminazione artificiale diventa essenziale per dilatare le possibilità d’uso degli spazi esterni e permettere di goderne nelle ore più fresche della giornata, quelle della sera. La luce valorizza l’estetica di piante e fiori, la natura diviene una sorta di scenografia esterna, di cui compiacersi anche nei mesi più freddi, dall’interno della propria abitazione.

a tendenza attuale è quella di vivere sempre di più gli amL bienti outdoor, siano essi articola-

Illuminazione dal basso verso l’alto con D27 incassato nel terreno di Ing. Castaldi.

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ti parchi, piccoli giardini, pergolati, terrazzi o balconi urbani. Sentiti come estensioni degli spazi interni, cooptati all’hobby del giardinaggio, alla socialità e al relax, sono preziosissimi nelle soluzioni abitative più diffuse fatte di interni ridotti. In tutto ciò l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale. L’illuminazione del giardino svolge innanzitutto una funzione di sicurezza, permette il controllo dell’ambiente, rende visibili e quindi agibili le varie aree, non solo rischiarando i percorsi ed evidenziando gli ostacoli ma anche permettendoci di vedere cosa accade intorno, accrescendo quindi il senso di protezione da intrusioni indesiderate. L’illuminazione ha inoltre una funzione scenografica,


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Quanto influisce la luce sullo spazio dal punto di vista funzionale ed estetico? Quale relazione c’è fra i punti luce e gli arredi di uno spazio domestico? Con la luce è possibile connotare uno spazio?

TRASFORMARE LO SPAZIO

CON LA LUCE

ON - OFF di Emilia Prevosti

Se si parla di rinnovo non è possibile trascurare l’illuminazione. Luce e ombra influenzano fortemente la gradevolezza di uno spazio, lo caratterizzano e lo arredano. e rinnovare uno spazio R Progettare significa intervenire su molti fron-

GRANDE COSTANZA, lampada da terra con stelo telescopico prodotta da Luce Plan e disegnata da Paolo Rizzato. Disponibile anche a sospensione. Sorgenti luminose: a incandescenza, ad alogeni, fluorescente o alogenuri metallici.

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ti; uno di questi è certamente l’illuminazione. Troppo spesso, in fase di progetto, i punti luce vengono stabiliti indipendentemente dalla posizione degli arredi che verranno collocati e la luce viene mal distribuita rispetto all’utilizzo di un ambiente. Ciò si traduce in cucine sotto-illuminate e camere da letto sovra-illuminate. Soluzioni progettuali così concepite creano soluzioni luminose impersonali che compromettono la gradevolezza di un ambiente. Tuttavia, l’esperienza di tutti noi è che la prima cosa che si percepisce, e in seguito si ricorda, di un luogo o di una situazione vissuta, è l’atmosfera che la permea. L’atmosfera è aria, è luce e ombra, non è tangibile; spesso è difficilmente spiegabile ma è percepita dai nostri sensi in modo forte ed emozionale. Quindi il rinnovo delle fonti di illuminazione, la semplice sostituzione delle lampadine o, ancora, il cambiamento della disposizione delle lampade è sinonimo di un forte rinnovamento della casa. La luce, indipendentemente dalla forma della lampada che la produce, può essere decorativa o funzionale, colorata o bianca, calda o fredda, diretta o indiretta. Un unico punto

fermo: se ben utilizzata, arreda e caratterizza fortemente le nostre case. Posizionare diverse fonti di illuminazione all’interno di uno stesso ambiente significa tagliare lo spazio, senza l’ausilio di malta e mattoni, creando angoli adibiti a funzioni diverse o valorizzando oggetti particolari. Il posizionamento e il rinnovo delle fonti di illuminazione possono essere previsti sia dal progettista sia dall’utente finale, con poche difficoltà e con una spesa anche limitata. Sul mercato esistono oggi un gran numero di apparecchi di illuminazione e di arredi elettrificati. Cucine e armadi sono spesso acquistabili completi di lampade. In un simile panorama appare sempre più complesso orientarsi ed effettuare una scelta che medi la funzionalità con la pura estetica, la resa luminosa con i consumi energetici, i costi di acquisto con il tempo di vita di una lampadina o, come nel caso dei led, della lampada stessa. Troppo spesso si confonde la buona resa luminosa garantita dalle lampade alogene con il risparmio energetico di lampade che assicurano rapporti di risparmio di 1 a 5 e rapporti di durata di 1 a 3, ma che sono talvolta sconsigliabili per alcuni utilizzi. In questa rubrica di volta in volta saranno analizzati gli ambienti che compongono le nostre case, proposte, riflessioni e indicazioni sul modo migliore di illuminarli in relazione al loro utilizzo.


SAIL, lampada da parete e da soffitto prodotta da Ego Luce e disegnata da S. Renko. Composta da struttura in metallo verniciato grigio brillante con diffusori in acrilico opale satinato. Disponibile in versione dimmerabile e con unità d’emergenza.

CASTORE, famiglia di lampade da tavolo, terra e sospensione prodotte da Artemide su design di Michele De Lucchi e Huub Ubbens. Composta da diffusore sferico, stelo luminoso, nelle versioni da tavolo e da terra, il tasto di accensione touch permette la regolazione dell’intensità luminosa.

RAP, lampada da parete prodotta da Ego Luce e disegnata da ABS Studio. La lampada è in alluminio cromato con particolari in vetro colorato o bianco.

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ROMEO OUTDOOR, lampada da parete o a plafone da esterno con diffusore interno in materiale opalino, prodotta da Flos e disegnata da Philippe Starck. Sorgenti luminose a incandescenza, ad alogeni o fluorescenza compatta.

MELAMPO, lampada da parete dal design essenziale e rigoroso prodotta da Artemide e disegnata da Adrien Gardère. La lampada orientabile è disponibile nella tipologia da parete, da tavolo, da terra e da notte e nelle versioni con diffusore in raso di seta e struttura grigio alluminio o con struttura bronzo e diffusore ecrù. Emissione di luce: diretta e diffusa.

45, apparecchio di illuminazione da interno ed esterno prodotto da Flos e disegnato da Tim Derhaag. Lampada orientabile, disponibile fissa per installazioni da terra, parete o plafone. Le finiture prodotte sono teak, alluminio anodizzato e nero ma, a richiesta, è possibile ordinarla nel colore della verniciatura prevista. I diffusori sono disponibili nelle finiture opal o, per applicazioni ove sia richiesta un’altissima efficienza, trasparente.

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Il fotovoltaico e il solare termico sono le fonti di approvvigionamento del futuro anche nelle ristrutturazioni? Una domanda fondamentale se si considera che l’«etichetta energetica», che segnala il dispendio energetico degli elementi di un edificio, diventerà presto un obbligo anche per gli edifici ristrutturati o rinnovati.

CASA ENERGIA di Massimo Facchinetti

ALLA LUCE

DEL SOLE

R In un momento in cui, a causa delle difficoltà di approvvigionamento energetico, il prezzo dell’energia continua a salire, una soluzione efficace può essere rappresentata da fonti di energia alternative come il solare, che uniscono a un prezzo decisamente più basso un maggiore rispetto per l’ambiente, poiché non producono alcun tipo di scorie o residui.

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egli ultimi anni la spesa per le forniture energetiche ha assunto un ruolo sempre più rilevante sull’economia familiare, non solo a causa degli aumenti del prezzo del petrolio e, di conseguenza, delle bollette dell’energia, ma anche perché ormai le nostre case sono attrezzate e organizzate per far funzionare un’infinita serie di elettrodomestici che richiedono sempre più energia e dei quali non siamo più disposti a fare a meno: frigoriferi sempre più capienti, televisioni sempre più importanti, casalinghi sempre meno meccanici e più elettronici, docce e saune ormai presenti anche nelle realtà più modeste, e per finire una sempre più articolata scenografia delle luci, che anziché perseguire la strada del contenimento energetico, con lampade a basso consumo e alto rendimento, tendono a seguire le regole di un mercato che vende estetica e scenografia più che efficacia, causando così un inutile dispendio di energia. È utile ricordare quindi che con alcuni accorgimenti e prestando attenzione nella scelta delle lampade e degli elettrodomestici è possi-

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bile ottenere consistenti risparmi di energia. Da alcuni anni in Italia è diventato obbligatorio esporre nei negozi l’«etichetta energetica» sui prodotti, che è apposta soprattutto a frigoriferi, lavastoviglie e congelatori, ma dovrebbe essere esposta anche su lampade, condizionatori e forni elettrici per aiutare a identificare i modelli che consumano meno. Le classi di efficienza energetica sono 7, contraddistinte dalle prime lettere dell’alfabeto (dalla più efficiente A alla G), anche se negli ultimi anni il perfezionamento della classe più efficiente ha richiesto l’introduzione, per frigoriferi e congelatori, delle classi A+ e A++, che consentono risparmi ancora maggiori. Con lo stesso criterio sono stati classificati anche gli edifici: la prima provincia in Italia a imporre la certificazione energetica per le case di nuova costruzione è stata quella di Bolzano, che ha introdotto lo stesso sistema e ha certificato le case che hanno superato in fase di progetto e realizzazione un grado di contenimento energetico consistente, definite con la sigla CasaClima. Una delle proposte più interessanti sul mercato, favorita anche dalla legi-

slazione italiana, è il solare fotovoltaico e termico, facilmente applicabile anche nelle ristrutturazioni degli edifici, che, se abbinato a interventi mirati di materiali con alto valore isolante e impianti con alto rendimento, consente di ridurre di gran lunga la spesa energetica familiare. Ma che cosa sono esattamente il fotovoltaico e il solare termico? Si tratta di due sistemi che consentono di utilizzare una delle fonti energetiche disponibili cui possiamo ricorrere senza inquinare l'ambiente: i raggi solari. L'energia solare è una radiazione termica (infrarossi) o luminosa (raggi UV e luce visibile) che il sole sprigiona e che raggiunge la Terra. I due sistemi sfruttano tecnicamente la radiazione solare, rispettivamente per produrre corrente elettrica attraverso pannelli (fotovoltaico) o riscaldare l'acqua e l'aria (solare termico). L’impianto fotovoltaico è costituito da moduli predimensionati e standardizzati, realizzati con pannelli sottilissimi di silicio che captano l’energia solare e, tramite un dispositivo chiamato inverter, la trasformano in energia elettrica.


Per favorire la diffusione del fotovoltaico, in alcuni paesi europei si è fatto ricorso al Conto Energia, un incentivo per l’installazione degli impianti fotovoltaici grid-connecte (connessi alla rete), che prevede il rimborso di tutti i kWh prodotti dall’impianto fotovoltaico installato e l’azzeramento parziale o totale della bolletta dell’elettricità. CONSIGLI UTILI Conto Energia è attivo anche in Italia grazie al decreto ministeriale 28.7.2005 e alla successiva delibera Aeeg N. 188/05: da settembre 2005 è possibile presentare le domande al Grtn (Gestore della rete di trasmissione nazionale Spa) per esservi ammessi. Il decreto, elaborato dal Ministero delle Attività Produttive insieme al Ministero dell’Ambiente, definisce il Conto Energia per il fotovoltaico per impianti con taglie comprese tra 1 kW e 1000 kW di potenza. L’incentivazione per la produzione elettrica da fotovoltaico sarà erogata per 20 anni per impianti la cui domanda sia stata inoltrata da persone fisiche e giuridiche, compresi i soggetti pubblici e i condomini di edifici. La tariffa incentivante applicata varia in funzione della classe di potenza dell’impianto: per impianti di potenza compresa tra 1 e 20 kW viene riconosciuta una tariffa di 0,445 €/kWh, e via di seguito per altri scaglioni di potenza. Purtroppo il decreto non considera nessun incentivo specifico per l’integrazione dell’impianto fotovoltaico nell’edificio. Quindi ad esempio per installare un impianto fotovoltaico per una famiglia media che sviluppa un consumo di circa 2600 kWh/anno sono necessari circa 16 m2 di pannelli, per un possibile costo di circa 15.000 euro. Con gli attuali incentivi derivanti dal conto energia si dovrebbero ottenere 1100 euro di ricavo annuo, consentendo un recupero della spesa complessiva dopo circa 13 anni. Il Conto Energia è già in vigore in

Germania, Spagna e Austria, dove si è registrato uno sviluppo del mercato fotovoltaico superiore a ogni aspettativa. La Germania è il secondo paese al mondo per installazione di impianti fotovoltaici dietro al Giappone e, considerando che in Italia l’irraggiamento solare è superiore a quello tedesco, l’entrata in vigore del Conto Energia dovrebbe contribuire a far crescere enormemente il mercato del fotovoltaico nel nostro paese. I pannelli fotovoltaici possono essere posizionati sulle falde del tetto o a terra nei giardini, in alcuni casi si sono potuti integrare anche nelle facciate. Ciò consente di sviluppare uno studio sempre più attento anche all’inserimento ambientale. In questi ultimi anni inoltre le aziende produttrici stanno finanziando studi e ricerche per creare pannelli che diano rese maggiori in proporzione alle dimensioni, riducendo così l’ingombro e consentendo l’integrazione nelle costruzioni tradizionali, con sistemi a tetto e a facciata. Il solare termico, che produce acqua calda, è un altro metodo ecologico per ridurre in modo duraturo i consumi energetici di una casa e quindi contribuire al miglioramento del bilancio familiare nella riduzione dei consumi. Gli impianti solari termici si integrano facilmente agli impianti di riscaldamento esistenti, assicurando un elevato grado di indipendenza dal prezzo del petrolio con rese ottime soprattutto su impianti a basse temperature, come il riscaldamento a pavimento. L'acqua calda e l'energia per il riscaldamento sono generate direttamente sul tetto e utilizzate localmente, senza costi di trasporto. Le dimensioni dell'impianto dipendono dal fabbisogno di acqua calda, che determina il numero di collettori sul tetto e le dimensioni del serbatoio di accumulo nel locale caldaia. Nelle abitazioni private l'energia solare rappresenta una soluzione per rendersi autosufficienti grazie a un risparmio energetico notevole. Questa soluzione è ancora più effi-

ciente per le abitazioni o gli impianti che nelle stagioni calde hanno bisogno di acqua calda, come le piscine. Va detto però che lo sfruttamento dell’energia solare ha senso se abbinato a tutti quegli accorgimenti suggeriti dall’architettura bioecologica, che favoriscono il contenimento energetico mediante isolamenti idonei, possibilmente realizzati con materiali che richiedano la minor quantità possibile di energia in fase di produzione. Si parla sempre più insistentemente di ecosostenibilità e di edilizia bioecologica (utilizzando diverse nomenclature), di progettazione bioclimatica, di beneficio energetico e del costo energetico dei materiali, creando però nell’utente finale soprattutto confusione. Quello che ci proponiamo con R2 è anche chiarire il significato delle parole tecniche. Ad esempio, che cosa significa prodotto ecologico? L’amanita falloide o il veleno di una vipera sono certamente prodotti ecologici. Ma con l’espressione «prodotti ecologici» in campo edilizio si intendono i prodotti ecocompatibili. Per semplificare, l’edilizia biologica è l’attività edilizia che provvede a realizzare prodotti edili utilizzando materiali ecosostenibili, riciclabili e naturali, cioè assemblati solo con prodotti degradabili o riciclabili e senza sostanze nocive che possano essere rilasciate nell’ambiente nel loro ciclo di vita. Per lo più si utilizzano quindi materiali naturali senza trattamenti di protezione se non realizzati con tecniche e prodotti anch’essi naturali. La progettazione bioclimatica affronta sia gli aspetti più propriamente architettonici dell’edificio (la forma e l’orientamento) sia quelli tecnologici (la definizione delle soluzioni tecniche e la scelta dei materiali) in relazione al rapporto tra uomo e ambiente interno e tra edificio e ambiente esterno. In questo senso, l’involucro dell’edificio diventa un elemento di mediazione tra l’ambiente esterno e interno, consentendo di ricevere dalla natura tutti i benefici che essa offre: luce, aria, acqua, calore.

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AL MILLIMETRO

Nel centro storico di Cremona un medico ha voluto rendere più elegante e confortevole la sua abitazione costruita all'inizio degli anni '60, posta all'ultimo dei 3 piani dell'edificio. Ogni scelta è stata orientata alla corretta distribuzione degli spazi, per renderli il più possibile funzionali. Il risultato ottenuto dall’architetto Cesare Miglioli è di uno spazio essenziale ed efficace. di SONIA MARITAN photo ANGELO ARPANO

CANDIDA LUCE FRA

Legno e acciaio

Materiali tradizionali e hi-tech si combinano con la luce per creare ambienti dal carattere dinamico che sfumano l’uno nell’altro

L’

Pianta dello stato di fatto, scala 1:200 46

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appartamento, di 63 m2 circa, era costituito, prima dell’intervento, da 4 vani: un piccolo ingresso, cucina, soggiorno, camera matrimoniale, studio, ripostiglio e servizi. Dopo la ristrutturazione, l’appartamento risulta così suddiviso: ingresso aperto sul soggiorno e sull’angolo cottura, riuniti in un unico ambiente comunicante, camera da letto con accesso diretto alla cabina armadio,


Pianta del progetto, scala 1:100

Sotto: parete attrezzata per l'impianto home theatre

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studio con armadiature di servizio e servizi completamente ridisegnati. Le modifiche più sostanziali sono state apportate alla zona giorno, dove, demolendo i muri divisori tra cucina, soggiorno e ingresso, è stato creato un unico vasto ambiente, la cui continuità è accentuata dai materiali e dai rivestimenti, in primis dalla pavimentazione di marmo originaria (recuperata, posata nuovamente e rilevigata) che dalla cucina si estende nel soggiorno, interrotta solo da una passatoia di legno che disegna i percorsi di distribuzione e prosegue nelle altre stanze dell’abitazione. Il percorso è sottolineato e punteggiato dai faretti a terra e a soffitto, dove una serie di abbassamenti regala un gioco di luce a supporto di quella naturale. Ogni punto luce della casa è infatti regolabile in intensità e permette di passare da illuminazioni più vive ad atmosfere più calde e soffuse. Pur se ampliati rispetto alla situazione originaria, gli spazi ridotti del soggiorno hanno imposto la realizzazione di mobili su misura. Nella parete attrezzata per l'impianto home theatre, un gioco articolato di mensole crea una struttura dal notevole impatto visivo e architettonico, a delimitare gli spazi di una nicchia a tutta altezza nella quale trova posto un display al plasma di grandi dimensioni. Un tavolo tradizionale avrebbe ridotto la vivibilità dell’ambiente: è stato quindi progettato un mobile su misura, con struttura di legno e pianale d’acciaio, incassato nella nicchia, trasformabile da piano d’appoggio basso con rotelle a 48

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Porta d’ingresso Dierre.

Nella foto con la parete attrezzata per l'impianto home theatre, è visibile, in basso, il piano munito di rotelle che si trasforma in tavolo da pranzo utilizzando gambe aggiuntive, come illustrato nei rendering, oppure in piano di appoggio quando riposto nell'ampia nicchia attrezzata.

tavolo da pranzo utilizzando delle gambe aggiuntive. Una parete intera del soggiorno ospita il divano multifunzionale, creato su misura e concepito per favorire l’organizzazione della casa: oltre ad assolvere alla sua primaria funzione di seduta, è trasformabile in due letti singoli nelle parti laterali e in contenitore nella zona centrale, dove trovano posto le sedie pieghevoli. Il colore predominante dell'intero ambiente è il bianco, interrotto dal rosso vivo di una putrella d’arredo verticale, che si pone come centro ideale dell'abitazione, e dal grigio scuro di alcune pareti e del fondo delle nicchie, che dà profondità ai locali e sottolinea la particolare struttura della casa. Materiale ripreso in tutta l’abitazione è l’acciaio, utilizzato sia per elementi d’arredo sia per elementi tecnici come i caloriferi, interpretati come veri e propri complementi d’arredo decorativi. Anche i lampadari sono stati realizzati con lastre d’acciaio disegnate per accogliere faretti identici a quelli utilizzati per le controsoffittature. D’acciaio sono inoltre gli zoccolini battiscopa in tutto l’appartamento e l’impattante bancone realizzato su misura che caratterizza l’angolo snack della cucina e che si armonizza con le strutture dell’angolo cottura. Nella zona notte, per risolvere tutte le necessità delle attività domestiche, è stato realizzato nel disimpegno un pratico spazio per accogliere lavatrice, asciugatrice e tutto il necessario per la manutenzione della casa. Dal disimpegno ci si affaccia nel bagno, dove l’accurata scel-

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ta dei sanitari e degli elementi decorativi regala una continuità dell’idea progettuale. Il legno utilizzato nella pavimentazione è ripreso come rivestimento nella nicchia dei due lavabi e accostato al colore testa di moro melangè del mosaico in marmo che riveste le restanti pareti del bagno. La doccia, preferita a una vasca che sarebbe risultata di dimensioni troppo esigue, è stata costruita con pareti in cristallo a tutta altezza che perdono di spessore e mettono in risalto l’insolito soffione, che, di forma rettangolare con illuminazione centrale, crea curiosi e spettacolari giochi di luce. La camera da letto, anch’essa caratterizzata da varie possibilità di illuminazione, riprende gli elementi tecnici comu50

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ni al resto dell’abitazione. Armadiature e scaffalature sono state costruite su misura nelle nicchie laterali ottenute dalla sporgenza creata dalla nicchia del soggiorno. Per dare ancora più luminosità agli ambienti, le porte utilizzate sono bianche a tutta altezza, come i serramenti e la porta d’ingresso blindata. Il risultato complessivo è un connubio suggestivo di elementi hi-tech e di materiali tradizionali (il legno del parquet e il marmo della pavimentazione originaria) che si fondono creando un ambiente raffinato e ricco di atmosfera. L’intervento di ristrutturazione all’unità immobiliare è stato ultimato con la sostituzione del portale d’ingresso in ferro e con migliorie all’androne del palazzo.


Il materiale ripreso in tutta l'abitazione è l'acciaio, utilizzato negli elementi d'arredo e negli elementi tecnici come i caloriferi, i lampadari, i battiscopa.

La continuità del disegno è accentuata dal pavimento di marmo originale alternata dalla passatoia di rovere spatolato bisellato con superficie in acquarello bianco di Parquettisti Toscano, che disegna i percorsi e prosegue nella zona notte.

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I miscelatori, prodotti da Bonomi, sono della linea C4, mentre i sanitari sono del modello Frozen di Simas. I due lavabi Duravit sono del modello Vero e il mosaico di marmo è prodotto da Sicis per il modello Emperador naturale (tessere da 1,5x1,5 cm). Per la doccia è stato utilizzato il piatto doccia Makro modello Space, con pareti di cristallo della Vetreria Leali e soffione di Viabuzzino.

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DOSSIER

di Alessandro Trosa

SUPERFICI CALPESTABILI

NATURALI PAVIMENTI DI PIETRA, COTTO E LEGNO

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aratteristiche e impatto sull’ambiente domestico: quali sono le peculiarità e i parametri da prendere in considerazione per la scelta del pavimento? I pavimenti da sempre rappresentano uno dei componenti essenziali delle nostre abitazioni e influiscono in modo decisivo sui contenuti estetici e di comfort ambientale nell’ambito domestico. Sulla scelta dei materiali e delle caratteristiche costituenti i pavimenti influiscono fattori tecnici, ambientali, di durata e di costo.

In linea di massima i materiali di base sono i materiali lapidei, il cotto e il legno, anche se non possono essere trascurate altre valide soluzioni come la gomma, il sughero, i polimeri sintetici e la moquette. Esistono poi nicchie di mercato per pavimentazioni di pregio e di costo particolarmente elevato; è questo il caso dei pavimenti in cuoio. Ovviamente i parametri di scelta devono tenere conto delle caratteristiche generali dell’abitazione e delle specifiche esigenze. In ogni caso, oggi molto più che in passato, l’elemento economico non è più l’unico fattore determinante. Anche per le abitazioni non di lusso si tiene conto di aspetti quali il comfort, la durabilità, il potere termoisolante e fonoisolante, la salubrità e il basso impatto ambientale, la sostenibilità ecologica dei materiali utilizzati. 54

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Fornace Brioni Impasto variegato Marmorizzato nell’aspetto, il cotto variegato o cotto lombardo è l’impasto storico per antonomasia: era ampiamente utilizzato, fra il XVI e il XVII secolo, nell’architettura civile e religiosa di tutta l’area padana. I motivi decorativi a bande alternate con prevalenza d’impasto rosato, che riprendono le venature di alcune rocce ornamentali, evidenziano la grande esperienza di Fornace Brioni nella lavorazione fatta a mano. L’impasto variegato è prodotto nei formati standard (tavella, quadro, esagono, losanga, ottagono, rombo) e su richiesta; in tre finiture superficiali (strutturata, steccata, levigata o spianata) e in due finiture laterali: naturale e rettificata.

Firstone Ekobe Per il pavimento di noce di cocco Ekobe sono utilizzati materiali vegetali che hanno già svolto la loro funzione in natura, garantendo un prodotto ecologico che non lascia impatto sull’ambiente: da frutto, acqua, olio, latte, adesso è design. Resistente all’acqua, alla decomposizione organica e agli attriti meccanici, è una valida soluzione sostenibile ambientale per i progetti di architettura e design.

Linea Cuoio Terra

K&P Distribuzioni Ecodekò

Prodotto esclusivo di altissima qualità, indicato per rivestire pavimenti sia in ambito civile sia navale, Terra è il nuovo modo di vivere il cuoio, una scelta di modernità, fascino ed eleganza, un nuovo riferimento: pavimenti caldi e piacevoli al tatto che invitano al relax, colori naturali che esaltano gli ambienti, sonorità soffici e ovattate per momenti di puro piacere. In fotografia il colore moscato formato 45x45 cm.

K&P presenta il parquet in bamboo massello Ecodekò green living, creato utilizzando solo elementi atossici naturali ed eco compatibili. Unisce la qualità dei materiali alla totale salvaguardia dell’ambiente. Disponibile in listoni maschiati pre-finiti e pre-levigati, nelle essenze naturale ed evaporata, verticale e orizzontale.

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Colema Brand Il parquet di legno massello prefinito ovvero formato da una sola specie legnosa in tutto lo spessore è pronto da posare e non necessita di lavorazioni dopo la posa. Grazie alla caratteristica composizione costituita dall’assemblaggio di 5 listelli di legno massello, Brand garantisce un’alta stabilità dimensionale evitando con il passare del tempo fessurazioni o rigonfiamenti e permette di rinnovare più volte la finitura di superficie.

Giove Parquet Giò Speedy Le pavimentazioni per esterni di legno Giò Speedy, grazie a un ingegnoso sistema a incastro a pressione, evitano chiodi, viti e colla abbreviando notevolmente i tempi di posa e rendendo la pavimentazione più elegante. Oltre alla classica tessitura a listoni a correre, i pavimenti Giò Speedy possono essere realizzati in 12 diversi pattern molto efficaci: dall’elegante spina di pesce a raffinate geometrie capaci di nobilitare qualunque spazio esterno.

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Alpina Parquet 5140 La plancia 3 strati m/f, adatta a una posa flottante o incollata, è disponibile nelle finiture verniciata e grezza e, su richiesta, nelle lavorazioni con smusso sui 2 spigoli lunghi superiori, spazzolato e preoliato. I legni disponibili sono cabreuva, doussiè, iroko, rovere, teak burma e wengè. Per il rovere è possibile avere le finiture grezzo, spazzolato verniciato opaco, preoliato naturale, spazzolato preoliato scuro, verniciato sbiancato opaco. Questa produzione di parquet massiccio ha ottenuto la certificazione secondo gli schemi FSC e PEFC.

Skema Elegant Il pavimento prefinito di legno Elegant, composto con finitura superiore in specie legnose pregiate da 2,5 mm di spessore, è dotato del nuovo sistema a incastro Sigil Lock System, che consente, oltre alla posa del tipo flottante, anche il classico incollaggio a terra. L’esclusivo trattamento Multi Layer System, una protezione superficiale con 7 strati di vernice acrilica, lo rende altamente resistente all’usura.

Menotti Specchia Techno 18.05 Techno 18.05 è un pavimento prefinito di tipo industriale composto da 10 lamelle affiancate con larghezza 90 mm e spessore 18 mm, con 5 mm di legno nobile. Oltre al rovere europeo (in fotografia), sono disponibili altre 15 specie legnose. La maschiatura compatibile con la linea Blues 18 permette di creare abbinamenti originali e nuove soluzioni di pavimentazione.

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I parquet Esistono, e sono commercialmente conosciute, 4 diverse categorie di parquet: il lamellare industriale, il lamparquet, il listoncino e il listone. 쮿 Il lamellare industriale è generalmente utilizzato in ambienti destinati a sopportare un forte carico di usura (palestre, centri commerciali, sale congressi). La sua composizione consente di ottenere un manufatto finale di assoluta informalità, con requisiti di funzionalità e costi ridotti. 쮿 Il lamparquet garantisce un ottimo rapporto qualità prezzo ed è largamente diffuso soprattutto per uso abitativo, anche per il facile sistema di ancoraggio maschio/femmina e la stabilità dimensionale. 쮿 Il listoncino ha visto crescere la sua diffusione grazie allo sviluppo di adesivi poliuretanici di elevata qualità e facili da applicare. Presenta una discreta superficie della faccia a vista e non comporta difficoltà di preparazione del sottofondo. Il listoncino è prodotto anche con incastro maschio/femmina, ponendosi in una posizione intermedia tra il lamparquet e il listone. 쮿 Il listone è il prodotto più autentico e rappresentativo della categoria, contenendo le maggiori caratteristiche di qualità estetico-funzionale espresse dal maggiore formato dimensionale. Scegliere un parquet di listone vuol dire attribuire un forte significato estetico al pavimento, che diviene maggiormente carico dei suoi contenuti rappresentativi offerti dalle venature e dalle colorazioni della specie legnosa scelta, ognuna distinta dalle altre per i propri caratteri. Infatti, è con il listone che si esprime al meglio la bizzarra venatura del legno, ovvero la quantità di linee curve irregolari, casualmente organizzate nel tronco, che compongono una tavolozza di forme e colori, diventando un tappeto di grande effetto arredativo. Se è il rapporto qualità/prezzo che vi accompagna nella scelta del pavimento, sappiate quindi che questo è il prodotto di “testa” della categoria dei parquet, certamente riservato a consumatori di “fascia” alta del mercato. Le principali caratteristiche 쮿 La durezza del legno, legata alla densità, è l’indice della resistenza che il legno oppone alla penetrazione di un punzone di acciaio. La definizione dipende dal metodo di prova utilizzato per certificare il pavimento presso gli enti certificatori autorizzati, quindi i risultati ottenuti con metodi di prova diversi non sono confrontabili. 쮿 La durabilità naturale di una specie legnosa può essere definita la sua resistenza al degradamento dovuto a organismi biologici (insetti, funghi, ecc.). 쮿 Il potere di isolamento termico e acustico è uno dei punti di forza delle pavimentazioni di legno. Varia secondo la tipologia del parquet, il materiale e la finitura (verniciatura o impregnazione), ma è generalmente elevato. 58

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Tabella 1: I valori tipici di durezza per ogni specie legnosa secondo la scala Monnin SPECIE TENERE

SPECIE MEDIE DURE

SPECIE DURE

abete

1,5

ciliegio

3,3

merbau

4,9

pino

2

acero

3,4

wengé

5,6

betulla 2,6

faggio

3,7

castagno 2,3

quercia

3,7

frassino

3,8

teck

2,8

Trattamenti e finiture I parquet devono essere superficialmente rifiniti e la periodicità della manutenzione della finitura varia secondo il tipo di parquet, di finitura e dell’usura a cui il pavimento è sottoposto. Ecco i principali tipi di finitura: 쮿 Finitura a cera (a caldo o a freddo): è una delle tecniche più antiche ma ancora diffuse. Si utilizzano cere vegetali o animali (ad esempio cera carnauba, cera d’api, cera montana) o sintetiche, che richiedono tutte tempi lunghi di applicazione, esperienza e frequente manutenzione, ma garantiscono calore e naturalità, soprattutto per superfici di elevato pregio. In ogni caso il pavimento finito a cera richiede periodiche lucidature e, quando necessario, potrà essere steso un nuovo leggero strato di cera e quindi lucidato con un panno o una lucidatrice. 쮿 Finiture a olio: si utilizzano olii naturali insaturi, che servono a proteggere il legno dall’umidità e a nutrirlo. Sono utilizzati in locali dove il fattore estetico è meno importante (locali polivalenti, scene di teatri, ecc.). I più comuni olii impiegati sono quelli di origine vegetale ad alto grado di insaturazione, fra cui si possono citare l’olio di lino cotto, l’olio di Thung e l’olio di ricino. La manutenzione avviene a secco con lucidatrici dopo la pulizia del parquet. La lucidatura avviene con monospazzola munita di dischi lucidanti. 쮿 Finiture a impregnazione: rappresentano l’evoluzione dei sistemi precedenti. I moderni sistemi di impregnazione all’acqua esplicano la loro azione protettiva in maniera molto simile all’azione di un tessuto in goretex, idrorepellente all’acqua in forma liquida ma fortemente permeabile al vapore acqueo. L’ottima permeabilità e traspirabilità rappresentano una delle caratteristiche di maggiore pregio del sistema perché proteggono il legno dall’umidità, il suo peggior nemico. Le principali caratteristiche di questi sistemi protettivi sono il basso spessore dello strato protettivo e l’idrorepellenza dei componenti, che però non formano uno strato visibile, bensì lasciano al legno la sua caratteristica di calda «naturalità». Continua a pagina 62


Mister Step Antique Artique è la collezione di pavimenti artistici prefiniti di legno massiccio di rovere realizzati con tecnica artigianale e rifiniti manualmente con speciali oli e trattamenti vegetali, che li rendono come veri pavimenti antichi. Le dimensioni e gli accessori a disposizione consentono di realizzare i più svariati disegni di posa con solo 10 elementi base. Il sistema di posa prevede l’incollaggio con colla bi-componente.

Antico È Cottage Cottage nasce dall’unione del fascino e l’eleganza del larice antico con la luce e la freschezza dei colori, che danno luogo a un mix di tradizione e di originalià, in grado di conferire all’ambiente un carattere particolare e personale. Costituita da materiale smaltato con tecniche innovative che assicurano resistenza e praticità, la linea Cottage è adatta agli ambienti più variegati.

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Florian Parchetti Arteflò® Arteflò® è il tavolato dal sapore antico ideale per ambienti moderni, nei quali il suo calore vissuto crea contrasto saltando arredamenti e stili. La nuova generazione cromatica Arteflò® Design risponde alla richiesta di innovazione per l’architettura moderna e del futuro, coniugando le nuove istanze estetiche con le collaudate caratteristiche strutturali.

Tekno Rekord Rekord è il parquet prefinito caratterizzato da legni di alta qualità, verniciatura accurata, ampia gamma di specie legnose. È realizzato con legni provenienti da zone nelle quali è garantita la riforestazione e con procedure e materiali assolutamente non nocivi per la salute. Nelle sue diverse tipologie (Primo, Stratos, Maxi e Deluxe), oltre alla rapidità e alla facilità di posa garantisce un pavimento sempre intatto, stabile nel tempo e capace di conservare per anni bellezza ed eleganza.

Europavimenti Plancia con continuità di decoro Europavimenti presenta le innovative doghe in laminato con continuità di decoro: 11 tipologie di decori, dal rovere al ciliegio al noce al pino, realizzate per essere accostate creando un effetto di continuità visiva seguendo l’armonia delle diverse venature, ricreate in rilievo per dare anche al tatto la sensazione di camminare nella natura. Il listone (formato 1380x193 mm) è declinabile nelle versioni da 7 e 8,5 mm di spessore, entrambe a elevata resistenza al rigonfiamento. Il modello da 8,5 mm si caratterizza inoltre per superficie antibatterica e antistatica con speciale guaina fonoassorbente (normativa EN 685) e ha 30 anni di garanzia.

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ParquetPro Frassino Moro Pregiato parquet di legno color marrone scuro dal carattere moderno. Il colore omogeneo scuro dei legni di rovere, faggio o frassino è ottenuto grazie al trattamento ad alta temperatura, senza additivi chimici. Questo trattamento consente di ottenere un legno dal colore decorativo senza ricorrere a legni ottenuti dal disboscamento indiscriminato delle foreste tropicali. È disponibile in legno massello e prefinito con finitura superficiale a olio o a vernice semilucida.

Ali Parquet PreMass Il parquet prefinito è interamente realizzato con un unico elemento di legno nobile massello. La gamma PreMass è corredata da un’ampia gamma di varianti e specie legnose. Naturale evoluzione di PreMass è SuperPreMass, listone prefinito di legno massello, anch’esso disponibile in una vasta scelta di varianti e specie legnose, capace di coniugare tecnologie d’avanguardia con l’abilità manuale di maestri artigiani.

PL Abet Parqcolor® Vintage Parqcolor® Vintage Collection è un nuovo pavimento in laminato ad alta pressione, i cui decorativi e finiture propongono il fascino dei pavimenti d’epoca. Pavimenti che normalmente si possono ammirare solamente in edifici storici ora possono essere goduti in ambienti a noi familiari. Sono resistentissimi, si posano con facilità e non richiedono manutenzione.

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È quindi possibile ottenere efficienti protezioni sia in interno sia all’esterno, senza modificarne le sostanziali caratteristiche superficiali del legno (struttura superficiale, colore e altri aspetti decorativi, permeabilità al vapore, valori di conducibilità termica, resilienza, ecc.). Altri vantaggi sono la durabilità e la facilità della manutenzione, che possomo essere effettuate a casa direttamente dall’utente finale con considerevole risparmio economico. Esistono infine prodotti detergenti “nutritivi” a base di olii, tensioattivi ed eccipienti che devono essere periodicamente applicati in fase di manutenzione. Finiture a vernice: la verniciatura impedisce fisicamente all’acqua di entrare a contatto con la superficie lignea (impermeabilizzazione) grazie a un film di polimero a base acrilica, poliuretanica o alchidica. La scelta del prodotto verniciante deve tenere conto di parametri quali l’elasticità del film di vernice, la resistenza all’acqua, la lavabilità, la stabilità ai raggi ultravioletti e la salubrità. Sono pertanto consigliabili vernici a base acquosa. La verniciatura consiste nell’applicazione a pennello o a rullo di una mano di vernice di fondo e di una o due mani di vernice di finitura. Consultando le Schede di Sicurezza fornite dalla casa produttrice si possono trarre informazioni sulla nocività dei prodotti vernicianti e adesivi. Un’informazione corretta permette di scegliere i prodotti con i minori rischi (ad esempio le vernici a base d’acqua non sono innocue, ma hanno minor impatto ambientale rispetto a quelle a solvente). Nella scelta di una vernice il rischio maggiore è legato ai vapori che si liberano durante l’applicazione: dopo l’applicazione, i rischi chimici per l’ambiente abitativo sono comunque molto ridotti. La finitura a vernice poliuretanica è sicuramente la soluzione più comoda e duratura per parquet usati frequentemente e di qualità modesta o media.

I materiali lapidei I materiali lapidei naturali e artificiali hanno da sempre grande importanza nel campo dei materiali da costruzione e per la fabbricazione di manufatti per i più svariati usi. Alcuni dei materiali lapidei più utilizzati per pavimenti sono: marmo lucidato; granito lucidato; ciottoli e pietre anticate; ardesia; pietre calcaree. I materiali lapidei si dividono in tre categorie, corrispondenti alle diverse formazioni: Le rocce magmatiche sono di origine lavica vulcanica, a questa categoria appartengono i graniti e i porfidi nelle loro varie forme. Le rocce sedimentarie sono derivate da depositi compattati da forti pressioni, a esse appartengono i calcari, le arenarie e i travertini. 62

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Le rocce metamorfiche sono dovute alla trasformazione di rocce magmatiche e sedimentarie a causa di temperature e pressione elevate, di questa categoria fanno parte i marmi e le ardesie. A questo elenco vale la pena aggiungere il cotto toscano, i laterizi in generale e la pietra artificiale (cemento decorativo), i quali, pur non essendo materiali lapidei in senso stretto, presentano ovvie affinità chimiche e strutturali. La produzione dei pavimenti in cotto prevede alcune fasi tipiche dei materiali ceramici: preparazione dell’impasto; foggiatura; essiccamento; cottura ed eventuale ricottura; finitura e impregnazione con protettivi. Dal tipo di applicazione e di porosità, che può essere molto variabile, consegue la scelta degli eventuali pretrattamenti protettivi. Ad esempio per i pavimenti in cotto è ormai frequente un pretrattamento di impregnazione con prodotti idrorepellenti a base di siliconi, polimeri acrilici, olii e cere. Lo stesso trattamento può essere fatto dopo la posa su pavimentazioni in pietra naturale, in particolare quelle esposte alle intemperie o quelle di particolare pregio o rilevanza architettonica. L’effetto idrorepellente può anche essere associato a trattamenti antisporco e antigraffiti.

Umidità e lavabilità Un problema comune che riguarda i materiali per le pavimentazioni sia di legno sia di pietra o laterizi (cotto) è l’umidità. In modo differente, essa può portare a gravi problemi se non è gestita correttamente sin dalla scelta dei materiali, dei trattamenti e dal sistema di posa. Nel caso dei parquet uno squilibrio del tenore di umidità porterà a deformazioni strutturali delle fibre con conseguenze spesso irreparabili. Nel caso dei materiali in pietra il problema maggiore è la risalita capillare di umidità con conseguenti formazioni di efflorescenze saline. Il problema è più grave nel caso di pietre calcaree, nelle quali i solfati alterano irreparabilmente non solo l’aspetto ma anche la struttura chimica. Anche la lavabilità della superficie è un aspetto da non sottovalutare. COSE UTILI Entro certi limiti, le pavimentazioni più versatili e più facilmente lavabili sono quelle di parquet prefinito protetto con vernice antiabrasiva poliuretanica e le pavimentazioni di cotto idrorepellente: per questi pavimenti, salvo rari interventi di manutenzione e rinnovo del trattamento protettivo, non si segnalano altri particolari problemi. I parquet trattati a cera, a olio o con impregnanti all’acqua richiedono invece interventi di pulizia più raffinati, meno invasivi e mai con prodotti acidi o alcalini e tanto meno con solventi che potrebbero rimuovere il trattamento impregnante, protettivo e nutritivo. Non meno Continua a pagina 66


Agglo Baghin Ecostone®

Ecostone® è la linea di pavimenti e rivestimenti interni ed esterni in agglomerato di pietra naturale e cemento che unisce materiali lapidei prestigiosi come marmi, graniti, quarzi, pietre silicee con cemento e una limitata quantità d’acqua. Un prodotto naturale d’avanguardia per in ogni destinazione d’uso, Ecostone® esalta le caratteristiche estetiche e meccaniche dei materiali lapidei impiegati, ha un’elevata resistenza all’usura, alla compressione, agli agenti atmosferici e alla luce, è facile da posare e mantenere ed è disponibile in una vasta gamma di prodotti e colori. Il formato è di 400x400 mm e spessore da 15 a 30 mm.

Gruppo Ceramiche Gresmalt Tivoli Le superfici complesse e le morbide venature della serie Tivoli ricreano il fascino antico e il gusto materico del travertino, consentendo il suo utilizzo in ambienti dal gusto classico e moderno. La serie Tivoli è disponibile in due colori beige e noce, impreziositi da un mosaico a rombi e pezzi speciali.

Ariostea Travertino Navona I marmi high-tech di Ariostea sono composti da materie prime naturali che conferiscono un aspetto di assoluta naturalità grazie a venature a tutto spessore, con risultati estetici del tutto simili a quelli dei materiali di cava, ma con caratteristiche tecniche superiori. Un mix che produce materiali innovativi ideali nella progettazione di ambienti interni ed esterni. In fotografia il Travertino Navona prelevigato abbinato al suo mosaico.

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delicate sono le pavimentazioni in marmo: le pietre calcaree sono facilmente danneggiate dai prodotti acidi, che ne provocano la dissoluzione chimica. Tuttavia nel tempo il marmo bianco tende a ingrigire; in questo caso, in aggiunta o in alternativa a una leggera carteggiatura (da evitare se appena possibile), si rivelano utili prodotti detergenti blandamente acidi, in grado di ripristinare l’originaria brillantezza della superficie.

Aspetti ecologici e ambientali Il legno e la pietra sono materiali di origine naturale, benché sottoposti a cicli di trasformazione tecnologica spesso non trascurabili. Si tratta di materiali salubri, che non espongono a particolari rischi l’ambiente domestico, ma particolare attenzione deve essere posta alle colle utilizzate per la loro posa, alle vernici, ai pigmenti e agli impregnanti idrorepellenti e protettivi, oltre che agli additivi antimuffa, talvolta necessari nel caso del legno. In ogni caso attualmente le normative di conformità dei prodotti chimici limitano o vietano l’utilizzo di sistemi con alto impatto ambientale. COSE UTILI I sistemi vernicianti dal 2007 devono essere a prevalente base di acqua, e quindi privi di residui chimici volatili pericolosi (isocianati, acrilonitrile, formaldeide e ammoniaca che si liberano nell’aria durante la produzione e l’applicazione delle vernici). I moderni impregnanti protettivi, a base di siliconi e di emulsioni oleocerose se correttamente applicati non comportano rischi nemmeno nel lungo periodo. La resistenza al fuoco rende ovviamente vantaggiosa la scelta di materiali lapidei, assolutamente non combustibili e maggiormente resistenti al fuoco e alle elevate temperature. Se consideriamo tutto il ciclo di vita del prodotto, compreso il fabbisogno di energia per la loro fabbricazione, posa e smaltimento, emerge un quadro interessante e solo parzialmente rassicurante. La lavorazio-

ne della pietra naturale e del legno richiede senz’altro meno energia rispetto a un cotto, ma vanno considerata anche la provenienza e la sostenibilità dell’approvvigionamento: è vero che il legno è un materiale rinnovabile, ma dal punto di vista ambientale sarebbero da evitare scelte di legni esotici, tanto belli quanto rari, non sottoposti a controlli e trasportati via nave per migliaia di chilometri, con grande dispendio di energia. Lo stesso vale, con le dovute differenze, per i materiali lapidei. Inoltre, se si considera lo smaltimento del prodotto a fine ciclo, il legno consente un più facile riciclo sia come nuovo materiale legnoso (pannelli truciolati) sia come fonte di energia (centrali termoelettriche a biomassa). Nell’insieme tuttavia i materiali legnosi presentano anche un maggiore contenuto di sostanze chimiche potenzialmente inquinanti. In particolare, la combustione delle vernici poliuretaniche richiede specifici sistemi di abbattimento per evitare di emettere nell’ambiente prodotti di combustione propriamente tossici (ammine e cianuri). I materiali lapidei invece possono essere riutilizzati solo in edilizia come materiale riempitivo secondario a basso valore aggiunto, e solo dopo la macinazione. In ogni caso i materiali qui descritti presentano un quadro di ecosostenibilità e di conformità ambientale più che buoni, specie se raffrontati con i materiali di origine sintetica e petrolifera. I moderni materiali in plastica e la gomma, usati ampiamente nell’edilizia residenziale e industriale, non presentano in realtà rischi chimici significativi, in conseguenza degli elevati standard di qualità imposti dalle normative europee. Rimane tuttavia il fatto che si tratta di materiali poco biodegradabili, talvolta di difficile smaltimento (è il caso del pvc) e comunque prodotti a partire da materie prime fossili non rinnovabili. Infine, le considerazioni legate alla qualità estetica, al comfort e al “feeling” fanno preferire indubbiamente i materiali lapidei e il legno.

Tabella 2: Un quadro d’insieme: ecco il riepilogo degli aspetti tecnici, economici, abitativi e ambientali di ciascuna tipologia di pavimento naturale PARQUET PREFINITO VERNICIATO

PARQUET NATURALE IMPREGNATO

PAVIMENTO PIETRA

PAVIMENTO COTTO

Costo

medio

medio/alto

basso/medio/alto

Medio

Durabilità

buona

discreta

buona

buona

medio/bassa

buona

media/buona

media/buona

Traspirabilità Manutenzione

rara

frequente

mediamente rara

mediamente rara

Pregio estetico

medio

medio/alto

basso/medio/alto

medio/alto

Isolamento termico

elevato

elevato

medio

medio

Isolamento acustico

elevato

elevato

Medio

medio

Impatto ambientale Riciclabilità a fine vita Reazione al fuoco

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medio/basso

medio/basso

basso

basso

discreta/buona

discreta/buona

modesta

modesta

possibile ma difficile un trattamento ignifugo

molto difficile un trattamento ignifugo

non combustibile

non combustibile


Grassi Pietre Pietra del Mare La Pietra del Mare, nobile e resistente pietra di Vicenza, è una pietra naturale calcarea di origine marina formatasi milioni di anni fa nei Colli Berici e presenta un colore giallo dorato. Può diventare il pavimento di un appartamento moderno con marmette levigate o un pavimento di una vecchia cascina o di un rustico con marmette spazzolate (anticato). Può essere utilizzata per realizzare anche rivestimenti, colonne o caminetti su disegno. Le marmette (spessore 1,8 cm) richiamano i gusti del passato o l’essenzialità del moderno e possono essere abbinati ad altre pietre.

Pimar Opus Il pavimento Opus è realizzato con una pietra calcarea risalente al Miocenico (21 milioni di anni fa) e i suoi componenti costitutivi le danno una compattezza, un colore e una struttura uniche. La presenza di frammenti di fossili fa acquisire alla pietra ulteriore fascino e ricchezza geologica. In fotografia la sistemazione a mosaico di lastre antichizzate di diverse dimensioni e spessore da 2-3 o 4 cm, chiamato pavimento Opus.

Antolini Irish Green Antolini ripropone il marmo nel suo splendore originario, plasmandolo fino a farlo divenire un esclusivo bagno dalle caratteristiche di un tipico ambiente termale grazie all’uso sapiente dell’Irish Green, una pietra che fin dall’antichità era apprezzata per la sua colorazione verde variegata unica al mondo. Lo scintillio dell’acqua si combina con il riflesso traslucido della pietra dando vita a fantasmagorici guizzi di luce e di colore.

Ideal Work Sassoitalia Un effetto scenico naturale unito alla praticità e alla robustezza di una pavimentazione monolitica. Sassoitalia® è la nuova proposta di Ideal Work per creare pavimentazioni ad effetto «sasso lavato», con una vasta gamma di colori di base, tipi e colori della graniglia. La robustezza della sua struttura lo rende idoneo a svariate destinazioni d’uso, private, pubbliche, all’interno e all’esterno.

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Rezina Zn base Il pavimento in resina Zn base è realizzato su massetto in cemento con il prodotto malta epossidica all’acqua. Il tipo di esecuzione è possibile anche su pavimenti con piastrelle preesistenti. La finitura superficiale satinata è ottenuta con un materiale bicomponente all’acqua.

Borghigiana Pietra Serena Ecologica, calda, elegante, raffinata, moderna. La Pietra Serena di Firenzuola, che La Borghigiana estrae da oltre 50 anni dalle proprie cave, è un materiale raffinato ed elegante, usato un tempo quasi esclusivamente per pavimentazioni esterne e soglie, che ha finalmente trovato, grazie a famosi architetti, una nuova varietà di impieghi che vanno dalle pavimentazioni di interni alle moderne pareti ventilate.

Copperture Ramecemento Di grande effetto per locali rustici o moderni, la pavimentazione in ramecemento (rame con supporto in cemento) può essere fornita in rame lucido o placcato grigio. È di supporto leggermente ruvido e antiscivolo, quindi perfetto per passaggi frequenti come scale e corridoio. La posa è di facile applicazione e non richiede operatori specializzati. Prodotto totalmente in Italia e lavorato a mano. 68

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Questo Spazio è riservato a

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ARKISTAR

DI LAURA VILLANI PHOTO MARIA IDA BIGGI

Come ristrutturare un antico borgo fortificato e trasformarlo in una residenza in armonia con la storia e in sintonia con uno stile di vita contemporaneo?

DAL RINASCIMENTO FIORENTINO Secondo giardino formale rinascimentale con terrazzo ad anfiteatro ornato di statue

Chianti Estate

L’architetto Laura Villani risponde trasmettendo ai lettori le sensazioni che lei stessa ha provato immergendosi con tutti i suoi sensi nella natura e nella storia di un luogo denso di personalità , quel genius loci che impone rispetto, conoscenza e forza da parte dell’architetto per interpretare al meglio le scelte progettuali senza rompere la magia della natura e della storia conservata fino a noi. Ecco il percorso suggestivo che ha portato alla realizzazione della villa di Karel Appel, noto artista olandese. www.errealquadrato.it |

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I

Terrazza sul retro del castello

Giardino formale sul fianco del castello

Castello e viale con sculture 72

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l complesso architettonico sorge tra colline che sembrano appena uscite dal pennello di Leonardo, in una delle più belle e incontaminate aree del Chianti, dove uliveti dalle chiome argentate si alternano a boschi di querce, a vigneti, a prati coperti di fiori selvatici punteggiati dal verde profondo dei cipressi. Il borgo, che comprende un castello, alcune case coloniche e una chiesa romanica, è situato in modo strategico tra Firenze e Siena, città per lungo tempo nemiche, e sorge vicino al centro di San Casciano nel famoso Chianti, quell’area della Toscana dalla bellezza straordinaria, così amata dagli stranieri e celebrata per il patrimonio artistico, culturale e naturale. La bellezza naturale, la grande serenità e l’incanto della campagna, uniti all’inconfondibile senso della storia del piccolo borgo, rapiscono chi, guidando lungo una strada che si snoda sinuosa tra uno sterminato parco di uliveti e vigneti, giunge all’imponente cancellata di ferro battuto e finalmente, attraverso un percorso fiancheggiato da cipressi e vasi di limoni, raggiunge la villa che domina il paesaggio. Villa Lucia si trova in una splendida tenuta al centro del Chianti classico.


Primo giardino formale frontale al castello Terrazza sul retro del castello

Il restauro, con l’obiettivo di riportare alla luce e valorizzare i volumi architettonici, è stato preceduto e supportato da un’ampia ricerca storica ed è stato completato dopo aver affrontato lunghi lavori che sono partiti dall’eliminazione di tutti gli elementi che ne alteravano la struttura originaria. Questi elementi di fantasia, nel voler valorizzare la tipologia della villa-castello, conferivano all’insieme un aspetto di falso in stile che ne incupiva l’atmosfera. Con pochi gesti si sono ottenuti grandi risultati: via così le lampade di ferro battuto goticheggianti, via alcuni decori e al tempo stesso massima esaltazione degli elementi originali: le volte dei saloni al piano terra, lo splendido scalone e i camini rinascimentali, entrambi in pietra serena. I soffitti a volta degli spazi del piano terra del castello, che sono stati trattati con uno stucco alla veneziana rosato che riprende il colore del pavimento in cotto, diffondono una calda luce dorata e, facendo da contrappunto alle grandi opere di Karel Appel, arredano gli spazi rarefatti. Uno studio, un salotto tv, una cucina con sala colazione e locali di servizi completano gli ambienti del piano terra. Al primo piano, attraverso un salone si accede alla suite padronale e a quella per gli ospiti, da cui si domina tutta la vallata circostante. La villa principale e le case coloniche sono arredate con mobili moderni realizzati su disegno e con opere d'arte alternate a pezzi di design, mentre i soffitti con le originali travature di legno e i pavimenti in cotto fatto a mano sono i materiali tipici

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Castello: salone al piano terra

Castello - Pianta piano terra, scala 1:200

Castello: studio al piano terra

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Castello: i due baldacchini nel salone della suite padronale al primo piano

Castello: bagno adiacente le terme al piano terra

Castello: cucina

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Castello: salone della suite padronale al primo piano

Castello - pianta primo piano, scala 1:200

del rinascimento fiorentino. Intorno alla villa si trovano due giardini formali d’impianto rinascimentale alternati ad aree pavimentate in cotto per il percorso, la sosta e il relax che sono il luogo ideale per colazioni all'aria aperta da cui godere un'ampia vista. Adiacente alla villa, oltre al gioco di perfette geometrie dei giardini formali, si estende il grande parco, che consiste principalmente in vasti prati ricoperti, come in una moquette naturale, da fiori selvatici e fragole e punteggiati di alberi da frutto, noccioli, cipressi, querce, antichi uliveti, e celebri vigneti, richiamando, attraverso la bellezza straordinaria della campagna, la storia del Chianti. Le tre case coloniche del borgo sono state destinate rispettivamente alla padrona di casa, agli ospiti e ai domestici, mentre i vari studi di scultura di Karel Appel sono stati ricavati negli spazi che un tempo costituivano la cappella, la limonaia e la cantina. Il borgo è stato cosĂŹ 76

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Casa colonica - pianta piano terra, scala 1:200

Casa colonica: sala da pranzo al piano terra

Casa colonica: salotto al piano terra

Casa colonica: cucina e piccola colazione al piano terra

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Casa colonica - pianta primo piano, scala 1:200

Casa colonica: salotto al primo piano

Casa colonica: salotto-biblioteca al primo piano, dove la balaustra della scala diventa piano di lavoro

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Casa colonica: bagno della camera padronale al primo piano

Casa colonica: camera da letto padronale al primo piano Uno dei 5 studi dell’artista Karel Appel nell’ex cappella

restaurato pietra per pietra con il duplice intento di ricercare la massima attinenza filologica e la valorizzazione dell’esistente nelle scelte progettuali e di inserire, in modo il più possibile invisibile, tutti i comfort che sono negli standard più avanzati delle costruzioni moderne, come l’inserimento nelle varie cucine e nelle sale da bagno del castello di elementi lavabo in cristallo e pareti di specchio o di marmo bianco e pietra serena e nella casa colonica (ex colombaia) di piani lavabo e rivestimenti di travertino. Inoltre nelle case coloniche i pavimenti in cotto, ancora originali, non sono stati sostituiti ma restaurati utilizzando mattoni realizzati singolarmente a mano con la stessa tecnica dell’epoca. Le aree destinate agli studi, seppur immense, sono risultate quasi subito sature con le meravigliose sculture create dall’inarrestabile febbre creativa di Karel Appel, grande maestro dell’arte di questo secolo.


L’architetto consiglia In ogni ristrutturazione occorre sempre seguire la personalità dell’edificio, che ha affinità e antipatie insormontabili. L’eleganza dell’architettura toscana è il set perfetto dove ambientare elementi di design e arte contemporanea. Bene per esempio inserire un mobile d’epoca (dello stesso periodo e stile dell’edificio) o moderno, impossibile o per lo meno molto forzato arredare con mobili non in sintonia, anche perché si perde la sinergia che fa risaltare i pezzi collocati nel loro habitat naturale. La personalità di un edificio va coniugata con quella dei proprietari e l’architetto è l’interprete nel creare questo cocktail unico, fatto dello stato di fatto dell’edificio e dei desideri e dello stile di vita del committente, con l’aggiunta di qualche piccolo no. Alla fine chi dovrà vivere in quella casa dovrà sentirla sua, come una proiezione della propria personali-

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tà e l’architetto dovrà sentirsi anch’esso rappresentato, ma senza aver prevaricato con l’imposizione di un suo concetto di bello. Non esiste una casa ideale, ma tante possibili declinazioni quante il variegato caleidoscopio della personalità umana. In questo caso i proprietari avevano la straordinaria capacità di sapere esattamente che cosa volevano e allo stesso tempo la flessibilità di essere aperti in un dialogo costante con l’architetto. Karel Appel è stato un cliente d’eccezione sotto tutti i profili, che ha voluto restaurare questo borgo per potervi lavorare, ricevere ospiti molto speciali e rimanere segreto al resto del mondo. Particolare il desiderio di arredare il castello-villa principale secondo i suoi dettami e la casa colonica secondo i desideri della moglie, riservando a ciascuno dei due qualche scelta in autonomia.


SCHEDA PROGETTO Restauro Progettista e direttore dei lavori: Arch. Laura Villani Sicos srl Firenze Impresa: Pavimenti: Mattoni pieni in cotto restaurati con integrazioni di materiale realizzato a mano con il metodo rinascimentale Nocentini Stucco a cera: Arredi Mirabili Mobili Tecno De Padova Ditta Lepri Siena

Simon

Impianti luce Artemide

Bega Arredo Bagni Agape Cesana Vola Hotellerrie Ermanno Caprotti

Teatro Mirabili di Laura Villani Poltroncine in vimini di Gae Aulenti e le Qualis di Emilio Ambasz Panca Hide Park, Tavolo Hide Park, Poltrone Hide Park Cucine, armadi guardaroba e letto camera padronale su progetto esterni in frassino sbiancato con interni in compan laminato bianco Specchio art. Iseo, Piano tavolo Quatour

Plafoniere Gwa bianche (Halloween) Aggregato Sospensione bianco (Enzo Mari) Faretto Teti bianco (Vico Magistretti) Illuminazione esterna

Paravento attrezzato Porta doccia Bella Rubinetti e accessori bagno Porta cleenex e cestini acciaio Specchio, faretto, traversa vasca acciaio

Mobili per esterno Unopi첫 Europa Wilsed sedia William in teak, GRWT 18 tavolo rettangolare in teak Greenwich, Cused cuscini in cotone Sanfor. Color bianco grezzo. Mondo Poltroncine Wicker con cuscini tessuto india Divano Wicker con cuscino tessuto india Tavolino quadrato piano in legno co struttura antracite Tavolino tondo con struttura e piano antracite.

Terrazza con statue

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PROGETTANDO

di Elena Sivori

LA STANZA DA BAGNO

SU MISURA PERCORSI INGOMBRI E SOLUZIONI

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mpio o di pochi m2, articolato o essenziale, oggi il bagno non è più il vano di servizio relegato in fondo al corridoio ma un ambiente importante, la cui progettazione richiede sempre maggiore attenzione per garantire le massime prestazioni in termini di comfort e benessere.

con un lavabo, ma isolato comunque da una porta. L’unico collegamento diretto tollerato è quello con la camera da letto. È ammissibile anche realizzare un bagno privo di finestra, ma solo in un monolocale o in un alloggio in Cosa dice la normativa cui sia già presente un servizio igienico aerato diretPrima di affrontare la ristrutturazione o la realizzatamente. In alcuni casi, però non è così: ad esempio a zione ex novo di un bagno, è bene consultare la legiMilano è ammessa l’areazione attivata per i locali slazione: ciascun comune ha un proprio Regolamento bagno di alloggi fino a 70 m2 di s.l.p. e dotati di una Edilizio che, riguardo allo specifico argomento bagno, fa riferimento al Regolamento d’Igiene. sola camera da letto, anche a due letti. In ogni caso, Sono previsti standard dimensionali in base alla in assenza di finestre il locale bagno va dotato di un superficie dell’unità abitativa, lunghezze minime relaapparecchio aspiratore per consentire un corretto tive alle pareti più corte a ricambio d’aria, la cui portata seconda che si tratti del princideve essere proporzionata alle Tante sono le esigenze per il locapale o del secondo. dimensioni del locale e dotato le del benessere per eccellenza e All’interno di un’unità abitatidi temporizzatore la cui attivaaltrettante le soluzioni per renva, il locale con il vaso igienico zione è connessa con l’accensioderlo confortevole e funzionale deve sempre essere disimpene della luce. 2 gnato dalla cucina. In particoVa sottolineato che non è mai anche quando si hanno pochi m lare per Milano vale la seguenpossibile la coesistenza di emisper realizzarlo. te regola: l’ambiente contenensioni di tipo diverso: ogni esalaIn fase di progettazione, la stanza da te il vaso igienico deve essere tore deve immettersi in una bagno richiede più che mai uno studisimpegnato dal locale cucina canna singola o ramificata dedidio accurato di percorsi e ingombri, mediante apposito vano (anticata a tale scopo. L’installazione della disposizione dei sanitari e delbagno, corridoio, atrio), delidi un apparecchio aspiratore mitato da serramenti. Il lavadeve quindi essere indipendente l’arredo, per poter sfruttare lo spazio bo può essere ubicato nell’antidalla canna fumaria. Le canne a disposizione al meglio, soprattutto bagno, che può essere il corridovrebbero sfociare con comiquando le dimensioni sono ridotte. doio o un antibagno allestito gnolo in copertura. i seguito vi proponiamo alcuni suggerimenti e accorgimenti utili per rendere un ambiente accogliente, nel rispetto di alcune regole fondamentali.

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Das Amon Da un gioco di linee parallele nasce Amon, composto da tubolari di sezione quadrata e caratterizzato dall’alternanza di pieni e vuoti. Disponibile in versione dritta e curva, è proposto in numerose finiture tra cui cromato e alluminio satinato. Può essere disposto a parete in verticale e a bandiera, assumendo una duplice valenza: motivo ornamentale e divisorio di ambienti. Versione a riscaldamento tradizionale, a riscaldamento elettrico e anche misto idro-elettrico.

Brem Palacio I modelli Palacio firmati da Michel Cinier hanno come tema il tempo e il suo svolgimento: i 4 modelli rappresentano il concetto spazio/tempo visti da prospettive diverse, citano stilemi del passato ed elementi contemporanei, attraversano lo spazio e il tempo usando il colore e il segno come veicolo dinamico. In fotografia il modello 73 km/h.

Margaroli Art.700 Innovazione tecnologica che integra la collezione 7 con un design nuovo e caratteristiche di sicuro impatto, 700 è realizzato in tubo di ottone di sezione quadra 25x25 mm e ruota sul proprio asse, con una linea nuova che si integra alla perfezione in ambienti contemporanei. Prodotto anche in versione elettrica, è realizzato in numerose finiture o verniciato con polveri epossidiche altamente resistenti.

Irsap Domo Domo è una linea completa di corpi scaldanti caratterizzata da un design raffinato ed essenziale e dalle linee squadrate o morbide, che integra l’aspetto funzionale con una capacità d’arredo forte e discreta al tempo stesso, grazie anche alle molte possibilità cromatiche. Disponibile in acciaio verniciato e in un’ampia gamma colori.

Cordivari Lola Il radiatore Lola propone un nuovo concetto di comfort creando elementi che si fondono con eleganza e discrezione nell’ambiente circostante. La bellezza estetica dell’acciaio inox e la qualità delle tecniche di finitura rendono il radiatore perfetto e inalterabile nel tempo. Prodotto in acciaio inox lucido o satinato, è disponibile in versione orizzontale e verticale .

Tubor One Dai designer Jacco Bregonje e Carlo Magnoli nasce un nuovo concetto di elemento scaldante. Protagonista un gruppo di designer chiamati a interpretare altrettanti scenari dell’evoluzione dell’ambiente bagno: Karim Rashid, Ron Arad, No Picnic, che hanno lavorato rispettivamente sui temi: materiali e forma, tecnologia, corporate aziendale. È nato così One dei No Picnic, che assolve a 5 funzioni fino a oggi scollegate fra loro: riscaldamento, specchio, illuminazione, orologio e calendario.

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Le misure che contano Se nasce la necessità di spostare il vaso per adeguare la sua collocazione a un nuovo schema distributivo, la regola generale da rispettare è quella di mantenere una corretta evacuazione dei liquami. Se il raccordo è diretto, il wc non deve distare dalla braga (colonna montante di scarico) più di 30-50 cm. Nell’ipotesi in cui il vaso venga spostato lungo la parete dove è collocata la braga, si può far proseguire la tubatura di raccordo all’interno della muratura, mascherandola con una controparete e ricorrendo all’utilizzo di un vaso a pavimento con scarico a parete o sospeso, entrambi con l’attacco a circa 20 cm da terra, in modo che la pendenza dell’1,5%, sufficiente al corretto defluire dell’acqua di scarico, sia mantenuta. Lo spessore del muro dovrebbe in ogni caso risultare non inferiore a 20-25 cm, anche per poter sostenere il peso dei sanitari sospesi. Se il vaso igienico viene spostato sulla parete opposta, la soluzione migliore è la realizzazione di un gradino che rialzi il pavimento di almeno 15 cm, non solo per riuscire a contenere il tubo di scarico ma anche per una sua migliore ispezionabilità. Nel caso della realizzazione di un nuovo bagno, è consigliabile ricavarlo in prossimità di quello già esistente o della cucina, se provvisto degli scarichi adeguati (a volte la tubazione delle cucine è di diametro inferiore a 100 mm).

Le dimensioni dei sanitari La scelta dei sanitari è fondamentale per l’ottimizzazione dello spazio. Le misure sono standard: vaso e bidet sono larghi 35-38 cm e lunghi 60-65 cm circa, ma esistono anche versioni compatte di dimensioni più ridotte (fino a 50 cm), verso i quali è meglio orientarsi in caso di mancanza di spazio. La parete su cui poggiano vaso e bidet deve avere una lunghezza non inferiore a 120 cm, la distanza tra loro non deve essere inferiore a 20 cm, mentre lo spazio libe84

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ro davanti ai sanitari deve essere di almeno 45-50 cm. Prima di scegliere il modello è quindi importante confrontare le misure con lo spazio a disposizione, ricordando che anche pochi centimetri possono essere preziosi e tenendo sempre ben presente l’area d’uso necessaria e le distanze minime, che vanno rispettate per un loro agevole utilizzo. Anche per quanto riguarda i lavabi, esiste una vasta gamma di tipologie e forme in grado di soddisfare qualunque esigenza. In ogni caso è necessario considerare un ingombro in larghezza di almeno 100 cm e uno spazio libero davanti di circa 50 cm. Le docce, la cui dimensione minima è di 70x70 cm, ma che possono variare forma e dimensione fino anche a un massimo di 120 cm, necessitano di una zona libera davanti per facilitare l’ingresso e l’uscita di circa 80 cm; questa misura è valida anche per le vasche, anch’esse con una vastissima gamma di tipologie e grandezze. È importante tenere in considerazione che è comunque possibile la sovrapposizione delle zone d’uso per sanitari che si fronteggiano.

La scelta dei mobili In linea generale, gli elementi di arredo hanno misure particolarmente ridotte: la profondità va dai 30 cm nel caso di mobili contenitori fino a un massimo di 60-65 cm per i mobili contenenti lavabi a incasso; la larghezza, anch’essa modulare come la profondità è di 35 cm. È sempre preferibile attrezzare il lavabo, le zone vicino ai sanitari e alle vasche e/o docce con accessori che consentano di avere tutto a portata di mano, evitando l’inutile impaccio di ingombranti mobiletti. Sono presenti sul mercato moltissime proposte d’arredo studiate in base alle diverse dimensioni dei bagni e alle diverse tipologie di sanitari, come portasciugamani ancorati ai lavabi stessi o ripiani fissati a parete da inserire sotto ai lavandini, tutte soluzioni caratterizzate da forme e materiali nuovi.


Cristalplant Baia

Master Ceramiche Pigal

Vellutato, lineare e innovativo, Cristalplant® è caratterizzato da uno spessore omogeneo e compatto e dalla totale assenza di porosità. La naturalezza dei minerali di cui è composto si coniuga con la raffinata estetica delle finiture, traducendole in vasche e lavabi dal piacevole effetto soft touch. Vasche e piatti-doccia personalizzabili nella forma e nei colori, garantiscono elevata igienicità e invariabilità del prodotto nel corso degli anni: il composto di resina minerale può essere facilmente ripristinato con semplici spugnette e pulitori abrasivi.

Pigal, firmato da Giancarlo Meregalli esprime una poetica del tutto nuova con richiami a uno stile fortemente contemporaneo. Con la nuova finitura “Cuoio” Master Ceramiche propone un trattamento cromatico e tattile che riproduce fedelmente il cuoio.

Ceramica Eos YA! Il nome YA! deriva da una tipica esclamazione del parlato spagnolo per indicare rapidità di azione. Infatti caratterizza il progetto l’immediatezza nel disegno stesso dei pezzi, realizzati unicamente plasmando e forando la materia ceramica, senza contaminazioni di altri materiali e supporti. Le geometrie di base (cerchio, quadrato, rettangolo) sono di volta in volta declinate da Filippo Bombace per disegnare lavabo, bidet e vaso da terra e sospesi.

La Torre Konvex Un’estetica ricercata in tutti i dettagli con inclinazioni in sintonia con lo stile della convessità, in grado di trasmettere classe, stile ed eleganza grazie al connubio tra design e tecnologia. Il lavabo con scarico unisce al massimo grado di funzionalità il piacere della forma e dell’immagine, esaltando la purezza del design.

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Edoné Giunone Le basi curvo spline del modello Giunone sono disponibili in 10 varianti di rovere tinto e in 26 colori di rovere, laccato poro aperto, in finitura opaca o lucida, che si integrano con tutta la modularità Edoné. Qui struttura, frontali e mensola in rovere laccato canapa opaco sono accompagnati da un top in travertino black e un lavabo Virgola Sottopiano. La specchiera Tonda armonizza invece con il faretto Da Vinci.

Elle Emme Ci Cigno Cigno, un’operazione di restyling coordinata da Stefano Ronchetti, si muove attraverso un’infinità di proposte di colore per i mobili e si completa con le consolle e i sanitari disponibili in diversi cromatismi. Il progetto si completa con una serie di proposte di specchi: dai modelli con corpo illuminante a quelli con pensile incorporato, dalle proposte minimaliste filo lucido, fino al modello con bordi diamantati vagamente New Classic e con pensili, colonne e semicolonne negli stessi colori e in coordinamento al progetto.

Gran Tour Sumba La Collezione Sumba si adatta a tutte le esigenze per le numerose varianti di altezza, di colore e di top grazie al continuo ampliarsi della gamma (top in cristallo, verniciature con effetto gomma e pelle). Sono stati infatti introdotti nuovi colori, raggiungendo quota 140. Due particolari tipi di verniciatura, una con effetto gomma al tatto e una con effetto pelle, caratterizzano la collezione. I piani in cristallo sono disponibili in 44 colori, compreso il vetro specchiato. 86

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Eurolegno Volo Da un segno aereo, leggero e dinamico come un volo ad ali spiegate nasce la collezione Volo di Marco Poletti. Il top, curvilineo, può essere interpretato in numerose posizioni. Gli altri elementi, come le maniglie a taglio laterale e le lavorazioni a 45°, sono stati pensati per lasciare le superfici pulite con soluzioni di continuità. La linea utilizza pochi moduli componibili per creare composizioni versatili, in cristallo, finiture in rovere e noce e un’ampia gamma di colori.

Ceramica Cielo Shui La serie Shui (letteralmente acqua) di Paolo D’Arrigo si arricchisce di una serie di lavabi d’appoggio e sospesi a parete e di una cassetta per monoblocco che arriva fino a pavimento e ingloba il meccanismo di scarico a doppio flusso. Vaso e bidet, disponibili nella versione sospesa e a terra, vantano il medesimo ingombro dimensionale.

Stocco Arco

Art Ceram La Fontana Nella collezione La Fontana, design Paolelli e Meneghello, i sanitari back-to-wall o sospesi sono dotati, nella versione da terra, di pratici e colorati salvaspazio. La colonna lavabo, come la fontanella nella piazza del paese, è un elemento plastico, autoportante, che eroga acqua, luce, offre piano d’appoggio, lavabi, specchi e contenitori con una tecnologia all’avanguardia.

Arco, disegnata da Paolo Bistacchi, è caratterizzata da estrema modularità e uno spazio confortevole in ingombri leggermente ridotti rispetto allo standard. Il mobile portalavabo, la cui forma richiama il nome, è coordinato con top e lavabo in pezzo unico in Cristalplant®. La proposta colori laccati comprende 12 versioni con finitura opaca e 16 in versione lucida. L’impiallacciatura di facciate e strutture è garantita dal marchio Vero Legno.

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Cerim Bloom Bloom è un’esplosione di decori floreali progettata e realizzata dall’Ufficio Stile Florim in 16 differenti grafiche bidimensionali, da comporre liberamente in un’unica soluzione di continuità fra pavimento e parete. Realizzato in gres porcellanato in 5 colori (White, Black, Tobacco, Green e Brown, disponibili anche in tinta unita) e 3 diversi formati.

Cotto d’Este Kerlite Kerlite è un prodotto ceramico che è riuscito a portare all’eccellenza le qualità del rivestimento in gres porcellanato in soli 3 mm di spessore. Il risultato è un nuovo materiale che fa della versatilità e della facilità di impiego i suoi punti di forza, coniugandosi al fascino di una gamma di colori moderni, abbinabili ai pavimenti Cotto d’Este. Disponibile nelle versioni Colors, Elegance e Buxy.

Vetro Color I Coriandoli Da una vetreria che produce lastre su misura fino a 100x200 cm destinate a pavimenti e rivestimenti nasce la serie I Coriandoli, di cui è composta la parete scura, intercalata da listelli di vetro in finitura oro. Sono composti invece da lastre di vetro nella finitura Hitec Oro il pavimento e la parete d’oro, finita con un piano in vetro, nello stesso colore marrone della parete retrostante con due lavabi Corolla sempre marroni.

Corona Mon Amour Decori floreali, colori pastello, interpretazioni di pizzi e ricami all’uncinetto, colori tono su tono disponibili in 6 versioni: bianco, avorio, giallo, rosa, azzurro e verde, ognuno con il proprio corredo decorativo. I decori Fiore, dipinti a mano uno a uno, si integrano col decoro Ramage in metallo che ricorda i tradizionali arredi in ferro battuto. In abbinamento un lavabo diverso per ogni colore e il pavimento coordinato. 88

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Nautilus - Emilceramica Madison Lo stile sofisticato del design per la casa si esprime attraverso superfici colorate sia brillanti sia matt in formati rettangolari, tinte unite, texture rubate ai tessuti bouclé, rilievi presi da pregiati cuoi e decori dalle immagini «sfolgoranti». Le superfici Madison trovano un ideale utilizzo non solo in bagni e cucine ma anche in soggiorni, salotti e camere da letto.

Gavazzi Gavatex Da una secolare tradizione tessile nascono i prodotti con filati speciali molto sottili, ottenuti con un procedimento di fusione a 1400° e un trattamento di testurizzazione. Questi rivestimenti murali mantengono le caratteristiche chimiche e fisiche del vetro, garantendo una buona coprenza delle superfici e un alto grado di impregnazione. Il tessuto in fibra di vetro Gavatex è ignifugo e offre un’ottima protezione contro le fessurazioni e le crepe di assestamento delle pareti. Realizzato con materie prime naturali, non è tossico né contaminabile da agenti biologici; la struttura reticolare del tessuto permette la traspirabilità della parete. Applicato con incollaggio su ogni supporto in muratura o in altro materiale, ne migliora l’uniformità rinforzando la struttura della superficie, soprattutto negli interventi di recupero e ristrutturazione. Il risultato è una superficie morbida a leggero effetto metrico.

Fap Ceramiche For love Massima creatività per la nuova collezione, che unisce la forza del colore e del decoro in una soluzione per pavimenti e rivestimenti in ceramica. Cromie dalle tinte forti e ricchi decori ritornano a essere il leit motiv di ambienti personalizzati e di grande carattere. For love è disponibile in azzurro, beige, bianco, blu, crema, marrone, rosa, verde, mare, pop, terra e argento e nel maxi formato per rivestimenti 30,5x91 cm.

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Iris Ceramica MA.DE. La collezione di pavimenti e rivestimenti MA.DE., segnalata nell’ADIdesign index 2006, comprende una gamma di superfici dai diversi cromatismi (Orlov, Victoria ed Excelsior) che corrispondono ad altrettante declinazioni del binomio texture-design. La stimolante piacevolezza sensoriale di MA.DE. inizia con l’approccio visivo, amplificato dal desiderio di toccarne la superficie per apprezzarle anche col tatto.

GranitiFiandre Geodesign La collezione GeoDesign si accosta agli stili più svariati, dal rustico al tecnologico, dal moderno al classico. Attraverso speciali incisioni, abbinamenti con legno, vetro, acciaio e specchio e l’utilizzo di tecniche come taglio a idrogetto e sabbiatura, lo spazio si ridisegna attraverso giochi di luci e ombre, reminiscenze optical e abili contrasti di colore. Una linea vivace ed estrosa che stimola la personalizzazione dell’arredo delle pareti di qualunque ambiente della casa.

Mutina Ceramica Bianca Nello spirito di una rivisitazione del più nobile fra i prodotti ceramici si ripropone qui la bianca piastrella smaltata realizzata per trafila, un procedimento completamente manuale che permette a ogni pezzo di essere differente da tutti gli altri. La ceramica bianca, presentata nei formati classici e contemporanei, suggerisce, nello stile ready made, raffinati abbinamenti con il cotto naturale, il legno e il pavimento a cemento cerato.

Quarella Velvet Quarella, specializzata nel settore lapidei compositi, propone le nuove finiture Velvet, in grado di resistere agli attacchi dell’ambiente circostante senza perdere la piacevole sensazione tattile di vellutato tipica delle superfici levigate. La nuova finitura, disponibile in varie sfumature di colore per soluzioni di arredo-bagno ricercate, è anche ideale per pareti a effetto e pavimentazioni.

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Majorca Soho Soho emerge dall’architettura newyorkese e dalle linee del design metropolitano. La finitura del pavimento - in pietra e cemento levigato, in ghisa e in resina - è curata per corrispondere all’effetto naturale nei minimi dettagli. Soho è il gres porcellanato che diventa a tutti gli effetti cemento, esteticamente indistinguibile e qualitativamente superiore.

Pecchioli Decoro volute Il decoro volute viola è una riedizione di un decoro storico Pecchioli, design Vieri Chini, disponibile anche in bordeaux e blu. In fotografia il color lustro viola, realizzato con metalli preziosi. La linea è coordinabile con sanitari smaltabili nella gamma di colori Pecchioli.

Floor Gres Globe Globe, ispirandosi ai materiali naturali di cava Floor Gres, interpreta l’assoluta relatività materica e cromatica riscontrabile in una singola porzione di roccia. Arte, tecnologia, natura e coscienza industriale sono i presupposti di questo sistema di prodotti in gres fine porcellanato, realizzati attraverso un innovativo processo tecnologico. Globe è disponibile in 4 superfici, 4 formati squadrati, mosaico su rete, 7 colori.

Sire Casa & Colori Casa & Colori è la linea trendy per una casa allegra e funzionale. Un’ampia gamma di decori e superfici per giocare con il colore e arredare con il klinker. Di grande robustezza, facile da posare e a massima tenuta, la collezione è ecocompatibile perché realizzata con materie prime naturali.

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Casalgrande Padana Serie Marte

Caesar Arreda La collezione, di gres porcellanato caratterizzato da pattern a intreccio leggermente a contrasto, texture morbida e gradevole, grafiche tono su tono, è composta da 8 colori, a spessore 11 mm, monocalibro, squadrati e rettificati, disponibili in vari formati quadrati e rettangolari. A corredo l’innovativo profilo sagomato Zip, decori Shanghai e Stripe in varie combinazioni colore.

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Nella serie Marte le polveri finissime, non smaltate, insieme alle altissime temperature di cottura, creano una compattezza della superficie che rende le lastre praticamente indistruttibili facilitando anche le operazioni di pulizia. Ogni pezzo è unico grazie alla tecnica produttiva. La serie, prodotta in 21 colori e numerosi formati, si adatta a ogni destinazione d’uso, dalle pavimentazioni per interni al rivestimento esterno di pareti ventilate.

Casamood Neutra

Cedir Atelier

Casamood è un progetto di colori e superfici coordinate che concepisce l’ambiente come un insieme armonico in cui il design architettonico si associa alla decorazione d’interni. 7 colori base nell’architettura reinterpretati secondo la sensibilità di Casamood - Casa dolce casa e declinati in gres porcellanato, vetro, sigillante, adesivo e pittura, abbinabili con estrema flessibilità.

La linea si caratterizza per il motivo grafico «righe». Righe sottili, delicate e discrete ottenute alternando colori moderni e vivaci e tonalità chiare: l’avorio abbinato a giallo e corallo per ambienti caldi e luminosi; il perla abbinato all’indaco e all’acqua per ambienti raffinati con un pizzico di brio. Disponibile in 2 formati rettangolari, nei decori Murrina, Pois e Class, la collezione è accompagnata da pavimenti coordinati Life Gres.

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Rex MaTouche MaTouche, ispirato a differenti tipi di pelle, è un gres porcellanato di grande compattezza, trasparenza e morbidezza, proposto in 4 diverse texture: Cuir, Peau, Eleph e Croco, ognuna con un diverso effetto di profondità materica e differenti qualità tattili. Prodotta in 4 diversi colori (Ivoire, Mou, Tabac e Charbon), MaTouche è una materia calda, elegante, esclusiva, capace di creare seducenti atmosfere nella decorazione di interni.

Cottovietri Trasparenze

Rondine-RHS Metallika

La bellezza e la profondità della serie Trasparenze è data dall’utilizzo di smalti tecnici su un supporto completamente artigianale, utilizzando argilla bianca al posto della tradizionale argilla rossa ed evitando l’uso di engobe, permettendo anche una migliore adesione dello smalto al supporto. Un prodotto dall’aspetto moderno e tecnico ma dall’anima tradizionale, per gli usi più disparati grazie anche alle molteplici possibilità di colori (32), forme e formati anche su misura.

Metallika è il nuovo progetto RHS in gres porcellanato a impasto colorato. Una collezione che stupisce con i suoi 4 elementi cromatici, presentati in 5 formati e 2 spessori: le superfici si rivestono di lucentezza e l’ambiente brilla di atmosfere nuove.

Edimax Allure Lo stile di questa linea prende le forme di un design sofisticato, è caratterizzata da superfici dalle texture e dalle sfumature iridescenti che impreziosiscono gli ambienti, con suggestioni tattili insolite ed effetti visivi affascinanti. Un’eleganza che veste i luoghi in cui gusto e ricercatezza predominano con linee squisite e raffinate.

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Blu Bleu One One, firmata Bullo Design Group, si contraddistingue per l’abbinamento tra piatto doccia e parete fissa in cristallo senza profili e guarnizioni. L’unione a 45° dei due cristalli assicura un’elegante ed efficace soluzione tecnica; il piatto doccia in minerale acrilico è dotato di piletta di scarico e scanalature per l’alloggiamento dei due cristalli fissi. Il seggiolino presenta una struttura d’acciaio e la seduta in minerale acrilico.

Gal SC3 Il modello SC3 a parete proposto da Gal è una cabina doccia con porta scorrevole di cristalli temperati spessore 8 mm e profili e particolari in ottone cromato. Disponibile in tutte le misure anche nella versione a nicchia e in angolo.

Cesana Logic Horizon La mensola in poliuretano bianco, posta fra 2 lastre di vetro trasparente, contiene il sistema Logic (design Piet Billekens): il miscelatore che permette di regolare il flusso e la temperatura dell’acqua sia dall’esterno sia dall’interno della cabina. La mensola riunisce l’asta doccia cromata, dotata di soffione doccia a pioggia, e la pratica doccetta a telefono con saliscendi. Sempre nella mensola trovano spazio il deviatore a 2 vie e i 2 filtri d’ispezione del sistema idraulico.

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Provex Modula La linea di box doccia ideata in collaborazione con lo Studio Talocci Design è il nuovo sistema modulare ispirato alla trasparenza: all’interno di piccoli ma robusti profili in alluminio si innestano ampi vetri, sormontati da un braccetto strutturale estensibile, senza cerniere o porte. I vetri consentono una divisione funzionale delle aree di entrata, asciutta, e di utilizzo, umida.

Sauna Italia Elle Rave Una linea di saune realizzate con caratteristiche di robustezza e di durevolezza nel tempo e con linee estetiche assolutamente innovative, con finiture di alto pregio ed elementi ludici che arricchiscono il piacere di utilizzarle. Le pareti sono rivestite internamente in hemlock naturale, come le più belle saune a uso professionale, ed esternamente in okoumè biondo e prezioso wengè.

Vismaravetro Slide La collezione di cabine doccia con apertura ad anta scorrevole (design Centro Progetti Vismaravetro) si caratterizza per il design essenziale e impeccabile, per la leggerezza formale e la collaudata stabilità. L’impiego del cristallo temperato 8 mm e il nuovo progetto per il telaio in alluminio offrono un’ottima capacità di tenuta all’acqua, insieme alla praticità dell’apertura scorrevole.

Samo Acrux La nuova soluzione per doccia Acrux, dalle forme decisamente squadrate, uno stile minimalista, dimensioni generose, lo slancio in altezza (200 cm) e le lastre di vetro, è una perfetta armonia fra profili e angolari di giunzione nella stessa tonalità. È disponibile in una vasta gamma di modelli, tutti accomunati da attacchi ridotti delle guarnizioni sul vetro, assenza di profili inferiori, maniglia esterna rettangolare in alluminio, finitura dei pannelli in vetro temperato in versione trasparente, trasparente grigio, satinato acqua, metodo esclusivo Samo anticalcare Starclean di serie per una pulizia duratura nel tempo.

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Bonomi C4 Zoom Con il miscelatore C4 (nelle versioni a C e a L) Sergio Mori arricchisce la collezione C4 Zoom con la versione Noir (nero satinato), la poltroncina-pouf rossa Ziz o lo specchio Eko. Le forme archetipe e contrastanti di cerchio e quadrangolo sulle quali si basa la collezione danno vita a un’indefinita serie di accostamenti.

Cisal Kawa Karim Rashid ha creato una forma che assomiglia a un surf o a un’onda dell’oceano, una sezione curva e uniforme arrotondata e addolcita nelle parti terminali. Lo stile minimale racconta i flussi e i riflessi dell’acqua. Ma la forma ondeggiante non deve sacrificare la funzionalità, e infatti la forma è disegnata completamente arrotondata.

Carlo Nobili Carlos Primero La serie, della linea Teknobili di Nobili Rubinetterie, è una gamma completa e personalizzabile grazie a 3 proposte di maniglie che, nonostante l’impronta classica, emana modernità. La gamma comprende un’ampia serie di lavabi coordinati con vasca, doccia e bidet.

Fantini Acquazzurra Acquazzurra, di Franco Sargiani, con una pioggia di luce, preludio di una piacevole pioggia d’acqua, diffonde la luce nello spazio doccia grazie a led luminosi bianchi e azzurri inseriti nel soffione superiore, guidati da comandi a parete divisi per colorazione dei led. Il soffione centrale superiore e i soffioni frontali si possono usare singolarmente o contemporaneamente, per un vero effetto rigenerante. 96

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Mamoli Euclide Alessandro Mendini ha disegnato per Mamoli un rubinetto costituito da un parallelepipedo, concepito come un volume elementare da cui far uscire dell’acqua. Sezioni quadre e schematiche, linee parallele, superfici diritte, piatte e lucide: questo è il rubinetto Euclide, forma primaria di geometria antica.

Cristina Rubinetterie Fontana Ricorda la rubinetteria d’altri tempi il nuovo miscelatore monocomando Fontana, design Cristina Engineering, ma cambiano i materiali e si modernizza il disegno. La brillantezza dell’ottone cromato nasconde la nuova tecnologia di un governo dell’acqua con cartuccia a dischi ceramici.

Fornara & Maulini Renaissance Renaissance di Francesco Teodoro rappresenta l’equilibrio tra l’elemento naturale e la ricerca tecnologica. Da un monolite incavato in pietra lavorata con cura artigianale nasce la colonna centrale, unica per venature e colori, disponibile in 18 tipologie tra graniti e marmi che, attraverso trattamenti differenziati della superficie, garantiscono l’impermeabilità, la resistenza a macchie e a variazioni di temperatura.

Sandwich® Sandwich è un nuovo sistema di soffioni per doccia che utilizza lastre di acciaio inossidabile da 1 mm di spessore accoppiate tra loro. L’acqua si distribuisce in modo uniforme su tutta la superficie del soffione, si insinua nei fori e ricade verso il basso, offrendo un getto pieno e intenso. I soffioni Sandwich sono estremamente versatili e adattabili a forme nuove. Brevetto internazionale di Cristina Rubinetterie.

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Effepi Mjöllnir Mjöllnir nasce dalla matita di Wilmer Travagliati. Semplice ed essenziale nella sua estetica d’insieme, contiene una cartuccia progressiva che consente una rotazione di soli 45° per l’apertura dell’acqua nell’intera gamma dal freddo al caldo. Si caratterizza inoltre per una scenografica fuoriuscita a cascata. La manopola è proposta nella finitura cromata e altre finiture.

Hansa Hansacanyon Hansacanyon, firmato da Bruno Sacco e Reinhard Zetsche e premiato all’ISH di Francoforte con il premio Design Plus, è dotato di un sensore elettronico: basta sfiorare un tasto posto sulla base per attivare l’erogazione dell’acqua. Le funzioni del miscelatore sono comandate da una tastiera e sulla bocca compare una colorazione che vira dal blu al rosso secondo la temperatura dell’acqua. La linea è dotata di un dispositivo elettronico che riduce il flusso di acqua evitando sprechi.

Neve Rubinetterie Novanta Disegnata da Lorenzo Stano, la linea Novanta trae ispirazione dagli archetipi della tecnica idraulica (manicotti e raccordi) la sua modernità esprime un design essenziale e innovativo, attento agli aspetti della praticità d’uso, all’ergonomia e alla versatilità.

Silfra Follow Me® Follow Me®, brevetto di Silfra, è un sistema sgocciolatoio drenante brevettato per doccia a mano abbinabile ai completi di rubinetteria per bordo vasca: permette di drenare l’acqua che rimane sulla superficie esterna del flessibile dopo il suo utilizzo, convogliandola direttamente nel sottopiletta dello scarico vasca. 98

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Huber Ego Da un gioco di proporzioni e armonie tra superfici planari e rette parallele nasce la nuova collezione termostatica di Huber. Geometria e linearità, abbinate a comfort e funzionalità, sono le caratteristiche essenziali per esprimere un minimalismo elegante e semplice. Ego prevede la miscelazione termostatica per doccia e vasca, dove è fondamentale la sicurezza, e la miscelazione monocomando per lavabo e bidet. La finitura proposta è il cromo.

Isa Idrosanitaria Saturno Isa Idrosanitaria propone la colonna doccia Saturno, regolabile con miscelatore di ottone cromato con soffione Sirio anticalcare e doccia Atos.

Grohe Lineare Ispirazione minimalista e tecnologia innovativa si fondono in una raffinata linea di miscelatori monocomando. Il getto d’acqua è sempre silenzioso e regolare, la cartuccia a dischi ceramici assicura un’apertura dell’acqua morbida e precisa nel tempo e l’esclusiva cromatura di elevato spessore garantisce lucentezza di lunga durata e resistenza contro macchie e calcare.

Ponsi Minimini Le linee minimaliste dei miscelatori Minimini, realizzati con una cartuccia interna di 25 mm, sono arricchite dal dettaglio particolare della maniglia. La collezione comprende una vasta scelta di miscelatori da lavabo, per la vasca e per la doccia, completata da una serie di soffioni e colonne doccia, disponibili nelle finiture cromo e cromo satinato.

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Newform Morpho

Zucchetti Pan plus

Morbidezza delle linee curve e rigore minimal del metallo offrono una nuova esperienza estetica: visiva, poi tattile, infine funzionale. Morpho, di Massimiliano Della Monaca, è un sistema innovativo anche dal punto di vista tecnico: l’acqua scorre attraverso 4 cannule per poi ricongiungersi nel foro d’uscita. La collezione si sviluppa in numerose soluzioni dedicate agli ambienti bagno e cucina.

La stessa leggerezza che ha caratterizzato la collezione di rubinetti Pan si ritrova in questo freestanding attrezzato per vasca disegnato da Ludovica+Roberto Palomba, esile ma dalla personalità decisa che arricchisce e personalizza l’ambiente bagno.

Rubinetterie Bandini Arya Arya, disegnato da Marco Pisati, è il nuovo lavabo a incasso a parete in vetrofreddo proposto da Rubinetterie Bandini.

Porta Clessidra Forma e modello di miscelazione monocomando sono resi possibili solo grazie all’impiego di innovative cartucce a dischi ceramici dal diametro esterno di 25 mm. Ridotti ingombri, design moderni ed essenziali, abbinati all’impiego di componenti d’avanguardia, permettono di soddisfare le esigenze estetiche più attuali senza compromettere le caratteristiche funzionali. 100

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Calflex Vehla Le linee essenziali e pulite e il design minimalista ma accurato sono solo l’aspetto più evidente dei prodotti Calflex, tutti realizzati in ottone, dietro il quale si nasconde una tecnologia d’avanguardia. L’interno del soffione doccia rettangolare (19x37 cm), come la colonna, è rivestito da un tappeto in silicone che distribuisce l’acqua in una cascata morbida e uniforme: le gocce, grazie anche alle notevoli dimensioni del soffione, avvolgono completamente la persona.

Bertocci ES Living Luca Bojola ha scelto come filo conduttore un motivo vintage declinato in monocromia. Bianco, nero, rubino, arancio, giallo o verde, microstone scolpito o vetro inciso: geometrie fluide, superfici tattili sensuali, chiaroscuri ton sur ton incisi sulla plastica e sul vetro.

Axor Hansgrohe Axor Massaud Jean Marie Massaud ha creato una connessione armoniosa tra estetica naturale e design moderno. La bocca di erogazione genera un nastro d’acqua largo e sottile, come acqua naturale su uno scivolo di pietra. Il miscelatore rievoca un gambo appena incurvato, mentre il lavabo soprapiano in materie minerali è pensato come una polla d’acqua. La linea prevede accessori e altri elementi d’arredo coordinati. Alcuni elementi della linea hanno vinto il premio internazionale iF Product Design Award 2006.

Bongio Acquaviva Una bocca a canale che permette un’erogazione dell’acqua a caduta libera, direttamente dalla sorgente, utilizzata per un programma completo fatto di gruppi a incasso ed esterni, per lavabi, bidet, docce e vasche, impreziosita da particolari incisioni successivamente laccate. Due le proposte: Parole dell’architetto Marco Poletti, caratterizzato dall’incisione su piastra, e Omaggio a Mondrian di Antonio Bongio, che prende spunto dalle opere dell’artista. Acquaviva è coperta da brevetto. Design: Antonio Bongio, Marco Poletti, Roberto Niccolai e Giancarlo Vegni.

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HIGH-TECH

Interventi lievi dal punto di vista formale e consistenti dal punto di vista domotico per ottenere una casa «funzionante» secondo il livello tecnologico più avanzato.

Una nuova dimensione della modernità

DI FORTUNATO D’AMICO

Un appartamento all’ultimo piano di un palazzo primi Novecento a Milano, acquistato da una coppia di professionisti e reinterpretato dagli architetti Anna Pavesi e Laura Russo, è stato oggetto di una radicale trasformazione, divenendo la raffinata, elegante ed efficiente abitazione di una famiglia giovane e dinamica.

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recedentemente occupato da un collezionista d’arte, l’appartamento era stato pensato come scenografia per sculture marmoree, tappeti, quadri antichi; vetrate liberty e mobili d’epoca immobilizzavano lo spazio e ricoprivano le superfici. La filosofia dell’intervento è stata liberare l’involucro dal superfluo, mantenendo però gli infissi e i serramenti originali, un’importante pavimentazione

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Lo stabile primi Novecento a Milano

La pavimentazione in seminato veneziano diventa il filo conduttore di tutto il progetto

in seminato veneziano, gli stucchi e le modanature dei soffitti, prima abbassati per contenere le canalizzazioni relative all’impiantistica e poi ricollocati a quote differenti. L’intervento di maggiore consistenza ha riguardato l’aggiunta in tutti gli ambienti di sofisticati strumenti tecnologici per far «funzionare» al meglio la casa. La domotica dell’abitazione gestisce infatti tutte le funzioni: gli elettrodomestici, l’illuminazione, la sicurezza e la diffusione audio-video. Intervenire in un contesto già fortemente caratterizzato con la specifica volontà di evitare contrasti troppo violenti, ma conferendo all’insieme l’immagine di una nuova dimensione della modernità, ha reso gli interventi gravosi dal punto di vista esecutivo, ma senz’altro lievi dal punto di vista formale: i materiali scelti dovevano essere neutri, le superfici continue, i toni morbidi e chiari. Dopo la trasformazione è ora possibile vedere la luce che invade lo spa104

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zio riflettendo il biancore dei soffitti e delle pareti chiare; le resine, rese plastiche e materiche nelle superfici strutturate, sono a volte impreziosite da riflessi metallici. La nuova distribuzione degli ambienti ha ricollocato la cucina vicino al grande soggiorno, aumentando il numero delle camere nella zone notte e dei relativi locali di servizio. La camera padronale con bagno di pertinenza vive di una sua privata autonomia: il rigore non artefatto della pietra naturale utilizzata per le superfici rende ricercati ma domestici questi spazi, dove la quotidianità degli oggetti si mescola agli elementi funzionali in maniera spontanea. La luce, il sottile filo conduttore del progetto, accompagna e rende fluido l’alternarsi degli ambienti: tagli simmetrici o contrapposti ricalcano a soffitto e sulle pareti i percorsi e i punti di vista importanti, evidenziando oggetti e sculture e rendendo morbidi i contrasti.

Il salone impreziosito dagli stucchi intorno ai vani delle porte e dalle modanature che incorniciano i soffitti si sposano con l'importante pavimentazione in seminato veneziano Un dettaglio della zona salotto e del pavimento in seminato veneziano

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La zona giorno caratterizzata dai colori chiari e morbidi dove la luce invade lo spazio rifelttendo il candore dei soffitti e delle pareti

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Riflessi metallici in cucina

I soffitti abbassati per contenere le canalizzazioni relative all'impiantistica collocati a quote differenti creano tagli di luce Anche nelle camere la pavimentazione in seminato veneziano

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La camera padronale vive di una sua privata autonomia, sofisticato ma domestico il risultato formale

Il bagno di pertinenza della camera padronale: caldo, lumoniso e funzionale

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Proposte per la Casa

MATERIALI E PRODOTTI

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er il 2006 e per il 2007 lo scenario complessivo per il settore delle costruzioni è, secondo l’indagine Ance, positivo, con un aumento degli investimenti in costruzioni rispettivamente dell’1,1% e dello 0,9%. Nello scorso anno lo scenario è stato caratterizzato da

un proseguimento della crescita dell’edilizia residenziale sia per le nuove costruzioni sia per gli interventi di manutenzione. Gli investimenti in abitazioni continuano a crescere rispetto all’anno precedente, ma con una percentuale più contenuta. FBS Vetra

SPI Full of Colour per Surf e Storica Non più soltanto il nero, ma accessori e meccanismi in tinta con le ante, per un effetto «full colour» dei serramenti: questa l’ultima novità di Spi. Il colore entra così nella linea Persiane, Surf e Storica, regalando allo sguardo superfici armoniose e prive di colorazioni discontinue, grazie ad accessori coordinati nelle tonalità «verde marmo» e «marrone marmo». Surf è l’innovativa persiana che abbina la robustezza dell’alluminio a un design morbido e tondeggiante. Nata da una continua ricerca tecnologica ed estetica applicata ai serramenti, è disponibile sia a lamelle fisse sia orientabili per consentire un perfetto dosaggio della luce negli ambienti che necessitano della massima luminosità, per atmosfere più soft, ma anche per le stanze dove si rende indispensabile il completo oscuramento. Per le eccellenti prestazioni, Surf si è aggiudicata l’idoneità relativa alla prova di resistenza al carico di vento prevista dalla normativa comunitaria UNI EN1932:2002, guadagnando la sesta classe di appartenenza, ovvero il massimo livello prestazionale ottenibile. Storica, la linea di persiane in alluminio senza telaio, è costituita da ante a lamelle fisse e orientabili, realizzabile per finestre e porte finestre. Particolarmente indicata per il recupero di edifici d’epoca grazie all’assenza di telaio e per l’uso di cardini stilizzati, fissati direttamente sul muro, la Persiana Storica si caratterizza anche per la classica spagnoletta che, posta sulla facciata interna, prende il posto della maniglia per un risultato estetico di eleganza e sobrietà.

GR Pavimenti Brio La nuova linea di pavimenti laminati flottanti a elevate prestazioni permette di abbinare materiali e formati diversi per realizzare pavimenti personalizzati nel decoro, nel formato e nelle tipologie. Eclettico più che mai è la soluzione adatta per realizzare pavimenti allegri, colorati, creativi e originali, grazie ai suoi 5 formati e a una collezione di 20 decorativi diversi. È inoltre possibile creare pavimenti decorati con fotografie, marchi o disegni forniti dal cliente.

Sicurezza, luminosità, estetica: Vetra di FBS è la porta blindata completamente in vetro (Certificato EN 356 P5A), con montanti di soli 8 cm per lato, certificata in classe 3 secondo la normativa ENV 1627-30. Pensata per tutti gli ingressi di passaggio dall’abitazione al giardino o al terrazzo, che necessitano, oltre che di protezione, di molta luce, è disponibile in 4 tipologie personalizzabili: Color in acciaio laccato RAL, Silver rivestita di legno laccato o naturale, Gold arricchita con una bugnatura nella parte inferiore e Platinum bugnata con inglesina sul vetro. Interno ed esterno sono personalizzabili indipendentemente nel colore e nella finitura, per inserirsi nel contesto abitativo in totale armonia con i serramenti.

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Fornace Sila Coperture in gres ceramico

Edilteco Ecap

Grazie alla nuova esclusiva tecnologia di produzione che consente l'impasto di differenti argille, Fornace Sila propone tegole a coppo di colorazione policroma molto simili per bellezza e naturalità alle antiche tegole di argilla di campo, con accentuate tonalità e diversità di colore e con tutti i vantaggi del gres ceramico, in due varianti di colorazioni, Light e Color. La tegola a coppo alleggerisce la mantellata di copertura utilizzando solo 15 pezzi al m2. La posa è estremamente semplificata dall’omogeneità dimensionale, che permette di ottenere sovrapposizioni perfettamente ermetiche e un perfetto allineamento. Ne conseguono un’ottima resistenza meccanica al calpestio e un contenimento delle infiltrazioni dovute al vento. Il profilo particolarmente arcuato agevola il passaggio d’aria sotto la tegola, evitando formazioni di muffe e condense.

Ecap è il rivoluzionario pannello prefabbricato prefinito ideale per la realizzazione di isolamenti termici esterni a cappotto, isolamenti interni di pareti e soffitti, isolamenti termici di costruzioni prefabbricate, per il rifacimento e il risanamento di facciate, per l’eliminazione dei ponti termici e per la protezione delle facciate dalle acque meteoriche. Il pannello Ecap è già finito con due strati di intonaco e la rete in fibra di vetro per i sormonti e le predisposizioni per i tasselli di fissaggio. È necessaria solo una mano di finitura in grigio tradizionale o di finitura colorata. La principale caratteristica del pannello termoisolante prefinito in EPS classe 100 è dunque quella di facilitare la posa in cantiere in maniera rapida senza il rischio di compromettere le caratteristiche isolanti del sistema. Garantisce un risultato finale uniforme e migliora notevolmente la capacità di isolamento rispetto al metodo tradizionale. Infine abbatte il rischio di errori durante la posa che potrebbero inficiarne l’isolamento.

Jolly Mec Fogo

PL Abet Parqwall®

La termostufa ad alimentazione combinata legna e pellet Fogo, con forme arrotondate e laterali interamente realizzati in acciaio, è caratterizzata da una linea moderna e innovativa che si adatta a tutti gli ambienti della casa. Si tratta di un vero e proprio impianto di riscaldamento, ad acqua o ad aria umidificata, capace di garantire una combustione completa ottenendo altissimi rendimenti (fino al 93%). Consumando meno combustibile, sfrutta al meglio le risorse energetiche rinnovabili, ha bassissime emissioni (classe 1 per rendimenti ed emissioni) e garantisce un risparmio economico fino al 50%. Fogo inoltre è omologata secondo le norme europee ed è deducibile dalla dichiarazione dei redditi per il 41% del suo costo.

Il sistema di controparete Parqwall® permette il rivestimento di pareti di qualunque natura e condizione. Di semplice installazione, risolve i problemi di ristrutturazione. La parete, proposta con pannelli verticali od orizzontali, è disponibile con giunti a vista di alluminio anodizzato o con giunti a scomparsa. Completano la collezione particolari giunti che permettono l’applicazione di accessori in orizzontale e in verticale. La posa in opera è ulteriormente semplificata con l’integrazione di nuovi profili per la realizzazione di angoli interni e spigoli e la gamma decorativi è ampliata con l’introduzione di nuovi colori riproducibili senza limitazione di quantità minime.

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Torggler Chimica X-Tile Solava CottoBloc CottoBloc, il mattone autobloccante per pavimentazioni esterne, è estruso in argilla naturale al 100%, oltre ad avere il marchio CE, che assicura al mercato la sicurezza di alte prestazione tecniche necessarie per la destinazione d’uso. È uno strumento per un costruire sostenibile in armonia con i principi della bioedilizia, come certificato da Anab (l’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), che ha verificato tutto il suo ciclo di vita, dalla materia prima alla dismissione. In questi termini diventa quindi essenziale anche la modalità di posa a secco, che è quanto di meno invasivo si possa avere per l’ambiente, favorendo l’equilibrio idrico del terreno e assicurando il drenaggio spesso richiesto dalle leggi regionali per pavimentazioni esterne. Disponibile in 4 formati e nei colori Rosato, Rosso e Tabacco.

Enerpoint Advent Solar Dalla tecnologia EWT (Emitter Wrap-Through) Advent Solar nasce una nuova generazione della tecnologia solare: i moduli fotovoltaici Advent. La grande novità è rappresentata dai contatti posizionati sul retro della cella fotovoltaica EWT. Questo design innovativo permette di ridurre gli ombreggiamenti causati dalla griglia frontale dei contatti presente nei moduli tradizionali. Le superfici delle celle vengono quindi rese totalmente disponibili, aumentando di conseguenza la produzione energetica dei moduli. Ideali sia per impianti residenziali sia commerciali, offrono alte prestazioni.

Torggler Chimica ha sviluppato X-Tile, la nuova linea di tecnoadesivi, tutti certificati, ottimizzati sul rapporto costo/utilità, ognuno dedicato a uno specifico impiego. È proprio la specializzazione a fare della linea X-Tile un elemento molto innovativo nel settore. Il vantaggio è evidente: più resa, maggiore facilità d’uso e maggiore economia sul lavoro finito, che risulterà per di più perfetto in termini tecnici ed estetici. Le materie prime utilizzate sono molto sofisticate, un esempio tra i tanti il ricorso alle nanotecnologie.

Actis Triso-Super 9+ Actis ha ideato gli isolanti sottili termoriflettenti, complessi tecnici multistrato composti da un accostamento di pellicole riflettenti metallizzate e di separatori associati (ovatte, schiume, lana di pecora). Funzionano principalmente sul principio della riflessione dell’irraggiamento, che conferisce loro un eccellente potere isolante. Triso-Super 9+, il prodotto di punta di Actis, è un isolante composto da 14 componenti particolarmente raccomandato nella ristrutturazione dei tetti, sottotetti e muri. Offre eccellenti prestazioni termiche (RT* = 5,6 m2K/W): in inverno il calore viene rimandato all’interno, mentre in estate evita il surriscaldamento dei sottotetti. Inoltre con 25 mm di spessore, permette di guadagnare superficie e volume abitabili. Infine è facile da posare e garantito senza fibre allergiche o irritanti.

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Klöber Prismax®

Ninz Proget

Uno squarcio di azzurro sulla casa, un varco attraverso il tetto: per accorciare le distanze dal cielo, illuminando verande e sottotetti non abitati o anche semplicemente per introdurre luce nel giro scala, garantendo all’abitazione una luminosità del tutto nuova, Klöber propone una tegola assolutamente trasparente. Realizzata in Pmma acrilico, nonostante il suo aspetto leggero e praticamente impalpabile, Prismax® è resistente, indeformabile, antisfondamento e non ingiallisce nel tempo. Un efficace sistema di aggancio consente un perfetto inserimento all’interno del sistema tetto, senza temere vento, intemperie e il carico di eventuali accumuli di neve. Adatto a qualsiasi tipologia di tetto.

Proget è una porta tagliafuoco a un’anta realizzata interamente in lamiera zincata (classe di resistenza: REI 120 conforme UNI 9723). Gli accessori di serie sono la maniglia antinfortunistica di colore nero con anima di acciaio e le cerniere, una portante e una dotata di molla per l’autochiusura. La finitura è decorata con il sistema NDD (Ninz Digital Decor), che costituisce una tecnologia di assoluta novità nel panorama delle porte tagliafuoco. Le rappresentazioni grafiche sono eseguite per mezzo della verniciatura dell’anta con polveri epossipoliestere termoindurite, stampa grafica del decoro sulla superficie piana dell’anta con getto di speciali inchiostri, protezione del decoro per mezzo di lacca trasparente.

Decor Baleno Decornew L’intonaco stampato per rivestimenti Decornew permette di creare pietre naturali, mattoni invecchiati, legno e finiture in genere. È stato proposto in abbinamento con Raspado, intonaco colorato per finiture bocciardate da esterno, Decotrav e Decomarmo, rivestimenti decorativi di finitura, e Decotix, intonaco ottimale nella realizzazione di costruzioni scenografiche leggere.

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Internorm Solion

Eureka Cattolica

Perfetta combinazione di forme tradizionali e linee ricercate, Solion è la finestra in pvc ideale per i nuovi edifici ma anche per ogni tipo di ristrutturazione. La presenza di 5 camere assicura un elevato isolamento termico (fino a 0,90 W/m2k), oltre a garantire un eccezionale isolamento acustico fino a 44 dB. La ferramenta avvitata direttamente sul rinforzo del telaio assicura un’ottima tenuta antieffrazione, in ogni caso Solion è disponibile anche con un sistema di protezione integrato. Il*«softline design» del battente, con l’arrotondamento degli spigoli visibili, conferisce maggiore armonia e piacevolezza estetica. I rinforzi d’acciaio di grandi dimensioni, invece, donano a Solion un’elevata stabilità del profilo. È disponibile in pvc bianco sia all’esterno sia all’interno e anche con guscio di alluminio all’esterno e/o pellicola imitazione legno all’interno. Inoltre è realizzabile in tanti colori e può essere integrata con sistemi oscuranti e con zanzariere.

Eureka, specializzata nella produzione di recinzioni modulari e cancelli, presenta la recinzione Cattolica in ferro battuto modulare. Il pannello, realizzato in ferro, viene lavorato tramite forgiatura, creando puntali di vario genere e borchie centrali. La successiva zincatura a caldo conferisce resistenza e durabilità nel tempo. La posa non richiede manodopera specializzata (il fissaggio avviene tramite viti e bulloni). A richiesta si può avere il prodotto già verniciato a polveri poliesteri.

Hydra Sistema filtrante

Legnolego

La gamma di prodotti Hydra si basa su un sistema filtrante utilizzato e autorizzato in Italia dal 1991 e in uso in America dal 1979. Il grande vantaggio di questo filtro è la capacità di trattenere il cloro e i depositi pesanti che possono trovarsi nell'acqua senza modificare e intaccare i sali minerali. Il sistema è certificato, garantito e autorizzato dal Ministero della Sanità e viene installato in conformità al Decreto Ministeriale n. 443 del 21/12/90, utilizzando solo personale abilitato dalla Legge n. 46/90 come richiesto dagli organi di controllo. A ogni installazione del filtro viene effettuata una sanificazione per evitare il proliferarsi delle cariche batteriche.

Il sistema brevettato Legnolego, patrocinio Anab, è ottimale per il restauro di edifici. Gli elementi di legno essiccato, assemblati e forniti premontati, sono composti da tavole forate, unite da perni di legno e barre di acciaio inox. Prestazioni del sistema: piastra unidirezionale, alta resistenza al fuoco, impiego in zone sismiche, ottimo isolamento termico - acustico, peso ridotto (1/4 cemento armato, 1/15 acciaio), facile e rapido montaggio, materiale rinnovabile (strutture modificabili, smontabili, riutilizzabili).

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Profilpas Battiscopa in alluminio Profilpas propone una vasta gamma di battiscopa in alluminio anodizzato e acciaio dedicati a pavimentazioni flottanti ma anche abbinabili a pavimenti ceramici. Grazie alle loro forme permettono, a seconda dei modelli, dilatazioni che possono raggiungere 26 mm. Lo spazio ricavato al loro interno permette il passaggio di cavi di qualsiasi genere, evitando in molti casi, specialmente nelle ristrutturazioni, la necessità di effettuare nuove tracce per il passaggio di canaline. Posa e montaggio sono estremamente facili, risolvendo il problema della creazione degli angoli interni, esterni, giunzioni e terminali con la dotazione di tutti gli elementi, e risponde perfettamente ai requisiti di manutenzione igienica. L’alluminio anodizzato e l’acciaio oltre che abbinarsi facilmente a pavimenti in ceramica e legno, si sposano bene con i serramenti di nuova generazione, che utilizzano anche questi tipi di finitura. Grazie al tocco di modernità dato dal design minimalista e dalla pregevole finitura estetica, è stato scelto anche per edifici di prestigio, come il grattacielo Pirelli a Milano e il Politecnico di Torino.

Knauf Sistema di protezione passiva Knauf propone il nuovo Sistema di protezione passiva dal fuoco: sicuro, certificato e totalmente naturale. È di fondamentale importanza che per la sicurezza abitativa l’intero sistema costruttivo, e non solo il singolo componente, garantisca l’efficacia e la continuità della protezione dal fuoco con soluzioni complete, sicure e certificate. Il Sistema di protezione passiva Knauf risponde perfettamente a questi requisiti e permette di realizzare pareti, rivestimenti, controsoffitti, cavedi di elevata resistenza al fuoco.

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Piazzetta Design Le Terre Le Terre è la nuova collezione di cornici caratterizzate dall’utilizzo di materiali antichi e semplici, lavorati in modo inedito e contemporaneo. La filosofia della nuova serie di Piazzetta Design prende origine e ispirazione dal passato. Si tratta di una serie di caminetti cornice ottenuti attraverso la lavorazione artigianale di diversi impasti di argilla, il materiale più antico e semplice che ci sia, ripensato in forme inedite, raffinate e contemporanee. Ogni singola cornice è lavorata manualmente attraverso particolari processi di impronte, pressioni e trasformazioni e ogni modello della linea appare diverso da ogni altro in tanti piccoli grandi dettagli. I 6 modelli sono tutti con interno a gas, per unire bellezza, design e comodità funzionando a gas metano o gpl e garantendo grande flessibilità nell’allestimento e nell’installazione. La sicurezza di utilizzo è garantita grazie alla camera stagna e al vetro ceramico, mentre la fiamma ha un effetto totalmente naturale, esattamente come in un caminetto tradizionale.

Ferro System Alulen Thermic Unendo design e tecnologia Ferro System ha creato la linea Alulen Thermic, caratterizzata da forme arrotondate, ispirate alle tradizionali finestre in legno. Questa serie alluminio-legno è impiegata tanto nel residenziale quanto nel terziario. In particolare il modello Sostituzione è un profilo che permette di sostituire le vecchie finestre con altrettante nuove serie Alulen Thermic, mantenendo inalterato il vecchio stipite, quindi senza intervenire sulla muratura; un modello creato grazie alle numerose richieste provenienti dal mercato del recupero edilizio.


Bauxt Monolite

Olimpia Splendid Bi2

Una grande innovazione e un brevetto esclusivo di Bauxt: Monolite, la porta blindata che, grazie allo speciale sistema di cerniere a scomparsa «Rondò», garantisce l’apertura della porta a 180° e, allo stesso tempo, la perfetta complanarità della porta tra telaio e anta. Inoltre Monolite garantisce grande facilità di installazione con il montaggio di tipo classico con telaio e controtelaio e cerniere registrate su 3 assi oltre a una grande attenzione per l’estetica interna della porta. Finalmente la sicurezza della blindata si unisce all’innovazione tecnologica e a una grande attenzione per l’estetica della porta. Infine Monolite mantiene inalterato l’aspetto esterno della porta ed è la scelta ideale per condomini con l’obbligo di identicità dell’esterno.

Bi2 è un innovativo terminale d’impianto ad acqua che abbina alla ventilazione forzata per climatizzazione estiva la funzione di riscaldamento, ottenuta sia per ventilazione sia per convezione/irraggiamento, come un tradizionale corpo scaldante. In funzione di riscaldamento inizia a scaldare ventilando fino a raggiungere la temperatura impostata. Una volta stabilizzata la temperatura, il ventilatore cessa di funzionare e il terminale continua a scaldare l’ambiente tramite la piastra radiante. Durante il periodo estivo il terminale funziona invece solo in modalità di ventilazione forzata, come un ventilconvettore. Bi2 riunisce quindi i pregi dei radiatori a quelli dei ventilconvettori offrendo nella massima silenziosità, un ottimo comfort termico in tutte le stagioni, facilità di manutenzione e dimensioni contenute. Bi2, facilmente installabile a parete, può essere anche gestito elettronicamente con la massima precisazione nella regolazione della temperatura insieme a una notevole flessibilità di utilizzo e a consumi contenuti. Disponibile in 3 versioni, 5 potenze e 25 modelli.

Door 2000 Rotò Le porte dell'innovativa linea Rotò, una volta aperte, recuperano circa un metro quadrato di spazio abitabile rispetto alle porte tradizionali, grazie all'applicazione su un perno centrale dell'esclusivo sistema rotobasculante Ergon. Una soluzione ideale per collegare le stanze, eliminando l'ingombro delle porte normali e gli ostacoli nelle zone di passaggio. Potendo essere aperta in entrambi i sensi e richiedendo un ingombro minimo, risulta comoda anche per le persone con difficoltà deambulatorie. Disponibili in 4 modelli (Zero, One, Four e 2032) e in un'ampia gamma di finiture, conserva intatti il design raffinato, l’eleganza e la qualità dei materiali.

Top Sales Mec 2000 Mec 2000 è un innovativo sistema di riscaldamento elettrico a pavimento che, grazie al ridotto spessore, consente la realizzazione dell’intero impianto in 2 cm al massimo. La termoguaina MEC 2000 trova innumerevoli impieghi anche in applicazioni esterne come sistema antigelo e antineve. Il prodotto non produce combustione, non sono necessari permessi e autorizzazioni, né controlli periodici (ad esempio per fumi e gas di scarico). Mec 2000 assicura un risparmio sui costi di gestione fino al 40% rispetto a un equivalente impianto alimentato a gas metano.

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SPAZIO BIO

DI ROBERTA GERLI PHOTO RAFFAELLA POLITI

Ad Arzago, un piccolo comune dell’hinterland bergamasco, una sala cinematografica è stata trasformata in loft. Legno e luce sono i due elementi principali che creano un’armonia di colori caldi nel grande spazio abitativo. Che cosa ha comportato in termini progettuali questo cambio di destinazione d’uso?

DA CINEMA A LOFT

bioecologico

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Vincolante è stato l’orientamento dell’edificio esistente rispetto ai punti cardinali e la scelta di trasformare la struttura in un’abitazione «bio». Oggi l’edificio è la prima casa ecologica del paese di Arzago, un piccolo centro nella provincia di Bergamo. | www.errealquadrato.it


L’edificio conserva ancora intatta l’insegna originale e la struttura degli anni ’50. La grande vetrata sul lato sud dell’edificio è l’unica apertura originale, che costituiva l’ingresso al cinema.

Il pergolato di legno ha la funzione di proteggere le finestre dai raggi solari. Da una passerella di legno che attraversa il giardino si accede all’edificio.

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Le ante di legno verde salvia oscurano le grandi portefinestre. La chiusura degli scuri avviene per mezzo di ruote a vista che scorrono su un binario d’acciaio che percorre tutta la facciata ovest. I serramenti esterni sono costituiti da grandi portefinestre per le quali è stato studiato un tipo di oscuramento particolare: grandi ante a scorrimento industriale costituite da un telaio in ferro zincato e da un rivestimento in perline, trattati con prodotti ecologici.

Com’era

L

a struttura, nata negli anni ’50 come cinema e originariamente costituita da un salone unico, non era dotata di vespaio (una camera d'aria che isola termicamente l’edificio) e presentava una copertura non sufficientemente coibentata, poiché originariamente non era stata progettata per un uso residenziale e ancor meno secondo gli attuali criteri di progettazione. L’edificio presenta inoltre caratteristiche morfologiche problematiche: con una forma rettangolare, lunga e stretta, i lati nord e sud sono piuttosto limitati, mentre i lati est e ovest sono molto estesi. Inoltre, mentre i lati nord ed est confinano con altre proprietà, i lati ovest e sud sono liberi. Tuttavia il fronte ovest, privo di finestre, rende l’edificio completamente buio al suo interno. Questa disposizione costituisce un problema per la climatizzazione degli spazi, perché porta a un forte surriscaldamento estivo e a un ridotto uso dell’energia solare invernale sul fronte sud. L’esposizione ottimale dell’edificio, per avere un buon rendimento energetico, avrebbe dovuto essere inversa.

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Nella grande zona soggiorno, i pavimenti di larice russo danno una nota calda di colore che contrasta con il bianco delle pareti.


La porta di accesso all’edificio, vista dall’interno, è affiancata a una grande vetrata. In basso: nella zona soggiorno sono stati collocati alcuni vecchi sedili dell’ex cinema che danno un tocco retrò.

Com’ è La ristrutturazione esterna non ha subito rilevanti cambiamenti, salvo l’inserimento sulla facciata ovest di ampie vetrate e con l’utilizzo di materiali naturali e traspiranti. Invece il problema di climatizzazione degli interni è stato in parte risolto con il rifacimento della copertura. Nella copertura è stata mantenuta l’orditura principale originaria e ricostruito tutto il manto di copertura con un sistema a doppia ventilazione con 10 cm di sughero granulare. Il risultato ottenuto è un tetto interamente di legno con travi a vista, realizzato eliminando tutti i materiali sintetici preesistenti. Per quanto riguarda le murature, il fronte ovest è stato demolito e ricostruito con una muratura di 40 cm di spessore costituita da laterizio porizzato con farina di legno. La finitura esterna è stata ottenuta con un intonaco di calce idraulica. Con questo tipo di intervento si è risanata la struttura esistente ottenendo un’adeguata coibentazione degli ambienti interni. Sul muro est l’intervento si è limitato allo scrostamento della superficie e alla posa di pannelli di sughero per l’isolamento. È stata poi costruita una controparete in cemento cellulare1, materiale costituito da blocchi di cemento additivati con polvere di alluminio. Per quanto riguarda la parte sottostan-

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I pavimenti sono in parquet di larice russo, molto più stabile di altre specie legnose, che lascia in evidenza tutte le nodature conferendo all’ambiente un aspetto piacevole e naturale.

te il fabbricato, è stato creato un vespaio areato realizzato in tavelloni (laterizi forati sottili) per garantire una buona ventilazione2 del pavimento e per evitare problemi di radon 3. Per creare spazio è stato aggiunto inoltre un soppalco che copre la metà della superficie della struttura. Sul soppalco, interamente costituito di legno di abete massiccio4 trattato con vernici e oli vegetali, è stata creata la zona notte, costituita da due camere da letto e un bagno. Dalla camera padronale è possibile raggiungere, attraverso una passerella di legno, un altro piccolo soppalco sul quale è situata la cabina armadio. La passerella attraversa il salone per tutta la sua lunghezza, conferendogli un volume a doppia altezza di forte personalità. La cabina armadio costituisce la controsoffittatura della zona ingresso, rendendola più accogliente e intima. Al piano terra è stata allestita la zona giorno, costituita da un unico ampio locale che ospita la grande cucina d’acciaio e il salotto. Separati da tramezzi si trovano il bagno, lo studio e il locale caldaia. Ogni particolare dell’edificio, sia interno sia esterno, concorre così a creare un ambiente salubre e a sfruttare al meglio le risorse naturali disponibili, grazie ai materiali utilizzati per la ristrutturazione e a un uso sapiente della luce e della radiazione solare. 122

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La passerella di legno collega i due soppalchi.

Interni e copertura sono tinteggiati di bianco; l’unico stacco di colore è dato dal parquet e dalle porte interne, dipinte in tinte di diverse tonalitĂ che vanno dai colori caldi, ocra e grigio per la zona giorno, ai colori freddi, blu e verde per la zona notte.

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Sul soppalco, interamente costituito di legno di abete massiccio trattato con vernici e oli vegetali, è stata creata la zona notte, costituita da due camere da letto e un bagno.

L’architetto consiglia: 1. I blocchi di cemento cellulare possiedono un buon potere isolante, sono molto leggeri e sono un buon prodotto dal punto di vista ecologico perché il cemento, sottoposto a un processo di lievitazione che lo rende cellulare, perde la sua caratteristica di scarsa permeabilità al vapore. 2. L’intercapedine che corre lungo tutto il lato sud-ovest, in cui convergono i condotti di ventilazione del vespaio, è ventilata con un camino, ha cioè un ingresso d’aria a nord e un’espulsione d’aria con un tubo in rame posto a sud. Il tubo di rame, scaldandosi per effetto della radiazione solare, richiama l’aria fresca che si scalda e sale permettendo una ventilazione naturale.

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3. Il radon è un gas radioattivo inodore e incolore che viene rinvenuto in molte abitazioni in numerose regioni d'Italia. Esso proviene dal decadimento radioattivo dell'uranio presente nel suolo e nell'acqua e attraverso l'aria che respiriamo si fissa nei polmoni. Il radon esala dal suolo e penetra nelle abitazioni attraverso le microfratture presenti nelle murature e nelle fondazioni. 4. I tavolati interni del soppalco sono stati realizzati in perline di abete, facilmente smontabili. Infatti il montaggio è a incastro su un telaio di legno. Con questo tipo di pareti è possibile sostituire separatamente ogni singola perlina senza nessun tipo di demolizione.


SPAZIO BIO

Approfondimento: gli impianti Impianto di riscaldamento

Sistema di illuminazione

L’impianto di riscaldamento è costituito da un sistema a pavimento e a pareti radianti riscaldato da una caldaia alimentata a metano. La temperatura interna è bassa perché la caldaia a condensazione produce acqua intorno ai 40°C, per cui si ha mediamente una circolazione dell’acqua nei tubi dell’impianto di 30°/35°C. Si tratta di una temperatura molto bassa se si pensa che la nostra temperatura corporea è in media di 36°, quindi si avverte soltanto un leggero tepore. Questo impianto utilizza, invece del calore convettivo, il calore radioattivo, che conferisce una sensazione di benessere e di calore in un ambiente dove l’aria non è calda. Questo fa sì che l’aria non sia «seccata» dal calore e non sia in movimento, evitando problemi di polvere, e quindi respiratori, e riducendo i problemi di umidificazione dell’aria. Oltre al sistema a pareti e a pavimenti radianti, la forte presenza di legno (parquet e copertura) e i muri perimetrali, di intonaco di calce, tutti materiali molto assorbenti e porosi, limitano l’umidità relativa dell’aria. In questo modo si è ottenuto un equilibrio interno efficace che genera un forte senso di benessere in chi vi abita. Nel fabbricato, inoltre, è presente un sistema solare passivo: la grande apertura sulla facciata sud è stata sostituita da un grande serramento costituito da un vetro opalino, che permette la visione dell’esterno dall’interno, ma non il contrario, e lascia entrare i raggi solari invernali creando un buon rapporto termico. Si tratta quindi di un sistema a guadagno di calore diretto.

Per l’illuminazione sono state usate lampade industriali per la zona pranzo e binari con faretti orientati per il resto dell’edificio. Per la zona notte è stato utilizzato un disgiuntore di rete, un apparecchio che riduce notevolmente la tensione nei cavi elettrici durante le ore notturne, favorendo il riposo.

Impianto di aspirazione A differenza del vecchio sistema di aspirazione (cioè l’aspirapolvere), che aspira e poi trattiene lo sporco nel filtro ributtando fuori l’aria nell’ambiente, con un impianto centralizzato di aspirazione l’aria aspirata viene buttata fuori dall’ambiente. Lo sporco aspirato passa attraverso bocchettoni inseriti nelle pareti (simili a prese elettriche) ai quali sono collegati tubi che si diramano sotto il pavimento e nei muri; tutto ciò che viene aspirato finisce in un contenitore nel locale caldaia che, attraverso un tubo che lo collega all’esterno, fa defluire l’aria fuori dall’edificio. Il sistema di aspirazione funziona con un collegamento elettrico a bassa tensione: basta inserire il tubo nella presa e un contatto elettrico farà partire l’aspiratore. Il vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali è che mentre si aspira lo sporco viene contemporaneamente eseguito il ricambio d’aria. L’estrazione d’aria crea una depressione che viene ripristinata dall’ambiente interno prelevando aria dall’esterno attraverso gli «spifferi»: la copertura e la permeabilità dei muri.

Il progettista Giancarlo Allen, architetto, è Segretario nazionale di ANAB, Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Attualmente è Professore a contratto di “Progettazione Ambientale” presso la Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Oltre alla attività progettuale, applicata soprattutto ai temi della residenza e del recupero, svolge una intensa attività di formazione e comunicazione attraverso seminari e conferenze. È direttore della rivista “L’Architettura Naturale”.

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