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inedito
LORENZO CALOGERO PENSIERI E POESIE, IL
SILENTE
CANTO
DI
UNA
po tempo di silenzio e disinteresse è trascorso, a parte sporadiche e clamorose recensioni, si ricordi su tutte l’eroica e pressoché rara azione culturale-editoriale compiuta dalla Lerici editori che ne pubblicò, seppure postumi i due divenuti introvabili, storici volumi di Opere poetiche nel ’62 e nel ’66. Storici perché costituiscono un passaggio ancora determinante per l’opera del poeta Calogero, la pubblica-azione della Lerici, si pone di fatto tra la fine della disperata vita di un poeta e l’inizio di una vergognosa attesa per la salvezza della sua poesia. I manoscritti sono costituiti per lo più da liriche, accanto alle quali di particolare interesse risultano le riflessioni giovanili che Calogero definisce Pensieri di un poeta. Infatti, in tutti i quaderni s’incontra una struttura come in diari poetici, su cui ogni giorno il poeta scrive liriche e annota pensieri sull’arte, la filosofia, la poesia e in genere sull’espressività di pensiero, sollevando problemi di origine spirituale e morale.
VITA
a c u r a d i A r i a n n a L a m a n n a
Av v e r t e n z a a l t e s t o La presentazione del gruppo di poesie e riflessioni del poeta Lorenzo Calogero, sono estratte da copie di quaderni manoscritti inediti risalenti al 1936, consegnatoci1 dal fratello del poeta Francesco Calogero, e Dai Quaderni del 19572 di recente trascritti e curati dalla nipote del poeta Lucia Calogero. Per tutti gli scritti dell’autore che s’incontreranno durante la seguente lettura, saranno utilizzate note, che indicano i quaderni e i titoli dei volumi o delle raccolte poetiche edite e inedite, con le seguenti sigle seguite dalla pagina di riferimento: Q ’36 ( Quaderni del ’36), PT (Parole del tempo), CD (Come in dittici), MQ (Ma questo…), SR (Sogno più non ricordo), Q ’57 (Dai Quaderni del ’57), QVN (Quaderni di Villa Nuccia), ATP (Avaro nel tuo pensiero) e OP I-II (Opere poetiche volume I-II). Non è stato facile tagliare in lembi quest’opera poetica che è tutta una sola continua poesia, parallelamente ad un solo e crescente ragionamento. La struttura dell’opera spesso in forma frammentaria costituisce un problema irrisolto sul “sistema poetico calogeriano”, a cui si aggiunge una generale difficoltà di lettura, (quando s’incontra nelle trascrizioni dei manoscritti “…” si vuole indicare parole trovate illeggibili) a causa del logorio del tempo trascorso su pagine di numerosissimi quaderni piuttosto che, come sarebbe stato più giusto, dall’uso proprio dovuto alla lettura di questa cospicua produzione artistica, e ciò rende ancor più evidente l’urgenza di un adeguato intervento di studio e di tutela. Ancora numerose sono le pagine mai lette, mai trascritte, trop-
Bio-bibliografia di un poeta semi sconosciuto Lorenzo Giovanni Antonio Calogero nasce il 28 maggio 1910 a Melicuccà, un paesino oltre i piani che sovrastano Bagnara Calabra, immerso nei boschi di uliveti secolari. Il padre Michelangelo era figlio di notaio e la madre Maria Giuseppa Cardone figlia di farmacista. Lorenzo è il terzo di sei fratelli. Inizia le scuole elementari a Melicuccà e conclude la sua prima formazione scolastica a Bagnara C., piccolo paese di pescatori, a picco sulla suggestiva Costa Viola. Amava leggere moltissimo da ragazzo, spesso andava in biblioteca e una notte finisce per restare chiuso in quella delle Magistrali, il custode dimenticò di quel ragazzo assorto nella sua amata lettura e lo chiuse a chiave dentro. Trova nei Canti orfici di Dino Campana la sua bibbia, c’era una copia tutta annotata dal giovane Lorenzo nella sua stanzetta di Melicuccà, dove furono trovati, oltre alle centinaia di quaderni, numerosi libri in rare prime edizioni: “Tutto Kierkegaard, quasi tutto Sartre, i testi più importanti di Croce, quelli di Guido De Ruggiero, di Heidegger, Einstein, Ugo Spirito, Nietszche, Jaspers, Wininger, Mounier, 200
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A r i a n n a
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