tour classico del Portogallo

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VIA COL CAMPER N. 12

Anno IV n. 12 - settembre/dicembre 2009 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Savona n. 12/2010

I PROFESSIONISTI



Vacanze all’insegna della libertà e del comfort

S

i riparte, dunque, pieni di entusiasmo e passione per il turismo all’aria aperta e noi “Professionisti” del camper rinnoviamo la nostra missione: vogliamo offrire una vasta possibilità di scelta a chi, già preso come noi da questa “malattia”, ha condotto negli anni le sue vacanze all’insegna della libertà e dell’improvvisazione, vedendo via via mutare le proprie esigenze di comfort. Rivolgiamo a chi invece sente questo feeling con l’avventura e la natura, ma non ha mai pensato al camper come compagno e supporto per i suoi viaggi, l’invito ad avvicinarsi a questo mondo: siete animati da quella scintilla capace di accendere tra voi e il camper, un legame inscindibile? Scommettiamo: molti di voi non sapranno più farne a meno! La bellezza estetica, la cura nei particolari, le dotazioni di bordo più o meno ricche di un modello piuttosto che di un altro, sono tutti valori aggiunti importanti, ma ciò che animerà la vostra scelta sarà proprio quella scintilla. Il camper sarà un angolo della vostra casa capace di seguirvi anche nelle gite più brevi. Nell’intimità del suo ambiente, dopo una giornata sulle piste da sci o mostrando la vostra abilità di grigliatori sul barbecue collegato all’impianto del vostro camper, seduti intorno ad un’allegra tavolata di fronte ad una spiaggia, vivrete giornate indimenticabili in avventura e in comunione con i vostri figli. La tecnologia e le tecniche costruttive sono capaci di rendere sempre più confortevoli queste avventure e noi siamo qui per offrirvi il meglio del mercato europeo, ma è importante non dimenticare mai la nostra scintilla. Fabio Frattini

Calendario 2010 del camperista L’edizione 2010 del “Calendario del camperista”, la quarta della serie, può essere ritirata gratuitamente presso le sedi de “i Professionisti” (Zaccari Caravan, Centro Caravan Costantini, Tecno Caravan, Nuova Riviera). Il calendario offre come sempre suggerimenti e consigli pratici a tutti i camperisti vecchi e nuovi e rappresenta uno strumento utile a bordo di ogni camper.


Anno IV n° 12 - settembre-dicembre 2009

SOMMARIO

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Editoriale

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Notizie Parliamo di...

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News: TecnoCaravan Nuova Riviera Zaccari Caravan Centro Caravan Costantini

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Dove andare Tour classico del Portogallo In Francia alla fine dell’anno Roma - Villa Torlonia San Gimignano Camperisti anche noi Una gita a Farnese

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20 30 40 44 48 52

Speciale Rimini Mondo Natura 2009

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54 in copertina: Sulla linea “28” di Lisbona (Portogallo) fotografia di Franco Salussolia

Registrato al Tribunale Civile di Civitavecchia al n° 3/06 del 16/02/2006 Chiuso in redazione: 30 novembre 2009

Via col Camper è un periodico quadrimestrale a diffusione gratuita della Marco Sabatelli Editore srl Via Servettaz, 39 17100 Savona

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Finito di stampare: gennaio 2010 Direttore Editoriale Franco Salussolia Direttore Responsabile Alfonso Zaccari

Redazione: Claudio Clementini, Vittorio Costantini, Vittorio Frattini, Amedeo Zaccari

info-redazione: viacolcamper@alice.it


Tema libero Il camperista questo... sconosciuto Rosa non solo di maggio

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Informazioni Tecniche Fascino nel cielo Il tempo e la sua misura

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56 60

Voglia di Nuovo Focus Vetrina

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Usato valore certo TecnoCaravan Nuova Riviera Zaccari Caravan Centro Caravan Costantini

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Via col Camper in cucina Le ricette

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Per imprevedibili difficoltà tecniche, questo numero è stato stampato con ritardo: ce ne scusiamo con gli affezionati lettori e auguriamo... Buona lettura come sempre! Sfogliaci anche su www.iprofessionistidelcamper.com

Hanno collaborato: Claudio Baldani, Giovanni Bianchi, Giacomo De Paolis, Sergio Ferrò, Fabio Frattini, Gabriella Maggi, Stefano Maida, Gianluca Marchegiani, Patrizia Martinelli, Luisa Petri, Chiara Salussolia, Massimo Salussolia, Ugo Sarzola, Cesare Testa

Progetto Grafico e Impaginazione: CorEditor by Patrizia Corsale patrizia.corsale@alice.it

Stampato presso lo Stabilimento Marco Sabatelli Editore S.r.l. in Savona Pubblicità: Maurizio Dell’Uomo 339.3394692 ma.d_man56@yahoo.it Stefano Maida 340.5110.870 stefano.maida@fastwebnet.it Sede Redazione: c/o Zaccari Caravan Via Pontina 339 - 00128 ROMA Tel. 06.5087933

64 Pubblicità: IProfessionisti, 2a, 3a e 4a Tecno Caravan, 13 e 89 Nuova Riviera, 15 - Zaccari Caravan, 17 C.C.Costantini, 19 - Mobilvetta, 25 Laika, 28 e 29 - Challenger, 33 Elnagh, 35 - Arca, 37 - McLouis, 39 L’Ippocampo, 41 - Rapido, 43 Rimessag. Tordivalle, 45 Allianz Lloyd, 47 - Trigoria Motori, 51 Rimor, 57 e 87 - Caravelair, 59 Roller Team, 65 - Giotti, 67 e 91 Vittoria Ass., 68 - Il mio camper, 69 Camperventure, 85 - Dometic, 93 Campersupermarket.com, 96 Ristorante Gino, 98

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parliamo di…

“Via col Camper” con il 2010 entrerà nel quinto anno di attività, grazie all’interesse riscosso presso i suoi affezionati lettori dai quali riceve sin dai primi numeri lusinghieri apprezzamenti per i servizi e le informazioni che vengono date, offrendo proposte, suggerimenti di viaggio e informazioni relative al mondo del plein air. Sono state molte le innovazioni presentate nel corso di questi anni, primo fra tutte il considerevole aumento del numero delle pagine, passate dalle 36 della veste iniziale alle 100 dell’attuale, mantenendo peraltro la gratuità della spedizione e della distribuzione al banco. I “Professionisti” della Via Pontina, sponsor della rivista, desiderano offri-

re da questo numero un ulteriore rinnovamento ai lettori, presentando “Via col camper” in una veste nuova a formato ridotto (dimensioni 17x24), conservando lo stesso numero di pagine e la stessa tiratura. Il nuovo formato potrà essere più adatto per dimensioni alla conservazione nel contesto camperistico e la minor quantità di carta impiegata porterà, inoltre, ad una considerevole riduzione dell’impatto ecologico, aspetto al quale “i Professionisti” sono da sempre sensibili. La nuova presentazione potrà limitare anche i costi di produzione, risvolto di rilevante importanza in un prodotto che viene consegnato a titolo completamente gratuito.

Pontina Caravan La Pontina Caravan esce dal gruppo de “i Professionisti” di Via Pontina. La decisione, voluta dall’amministrazione, è stata consequenziale alla necessità di perseguire altre formule di marketing non in sintonia con il resto del gruppo. “I Professionisti” di Via Pontina, pur rammaricati per questa scissione, continueranno ad avere normali e cordiali rapporti di lavoro con la Pontina Caravan.

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I “Professionisti”, unitamente alla Redazione, presentando la nuova veste di “Via col Camper” nel formato “17x24”, confidano negli apprezzamenti che la rivista potrà continuare ad avere da parte dei suoi affezionati lettori.

Maurizio Dell’Uomo, Editore di “Via col Camper”, chiamato a rispondere a nuovi incarichi professionali, lascia lo staff della rivista. “I Professionisti” e la Redazione formulano a Maurizio i migliori auguri per il nuovo impegno e lo ringraziano per il lavoro sin qui svolto.


parliamo di… Patente B: Estensione di guida per veicoli di peso fino a 4,25 tonnellate

Promocamp Disabilità e autocaravan

Il Parlamento Europeo, su richiesta dell’ECF (European Caravan Federation), sta valutando da tempo la possibilità di estendere il permesso di guida dei possessori di patente B ai veicoli ricreazionali con peso in ordine di marcia entro 4,25 tonnellate. L’iter è iniziato nel 2005 e sono state poste già alcune condizioni tra le quali quel-

la che il mezzo non deve essere d’uso commerciale. Al momento, le direttive sono in corso di discussione e potranno essere definite e convertite in legge non prima del 2010. “Via col Camper” seguirà la risoluzione dell’annoso problema e potrà informare i suoi affezionati lettori sugli sviluppi che seguiranno.

PROMOCAMP, ACTITALIA e VILLAGE FOR ALL si sono incontrati con il rappresentante del Ministero del Turismo Silvano Vinceti per emendare la Legge Finanziaria in merito a “Disabilità e autocaravan”, in risposta al crescente interesse del disabile per questi mezzi, che presentano però costi superiori allo standard tradizionale. L’emendamento intende favorire l’acquisto abbattendo l’IVA dal 20% al 4% e parificando la detrazione fiscale, attualmente pari a 17.500 euro, al trattamento degli altri autoveicoli senza limiti di detrazione o adeguando l’importo detraibile (costo medio di un camper intorno a 40-50.000 euro). Proposto anche di applicare la stessa percentuale d’IVA (10% anziché 20%) per il risparmio energetico realizzato su autocaravan o caravan con pannelli solari, con detrazione fiscale della spesa come avviene per gli edifici (55% o 36% in cinque anni). Approfondimenti: www.promocamp.com

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parliamo di… La Germania sarà la vostra prossima meta? Non dimenticate il bollino Come già presentato sul n. 9 di “Via col Camper”, ricordiamo che dal 1° gennaio 2008 per circolare con un veicolo in alcune città tedesche è obbligatorio un contrassegno (Umwelt) per le polveri sottili, che consente l’ingresso nelle zone ambientali a traffico limitato. Tale bollino è obbligatorio anche per gli stranieri e ha colori diversi a seconda della classe di appartenenza del veicolo (Euro 0, 1, 2, 3, 4). Le città interessante sono molte (Monaco di Baviera, Ausgsburg, Heidelberg, Berlino, ecc.). Si consiglia di informarsi prima di partire, provvedendo all’acquisto anche in Italia presso: DEKRA Italia Holding srl Via F.lli Gracchi 27 20092 Cinisello Balsamo (MI) www.dekraitalia.it

Albania Viaggio sociale Assocampi Giuseppe Truini, presidente dell’Assocampi, ha fatto ancora centro! Nell’estate appena trascorsa ha, infatti, compiuto un viaggio sociale in Albania che ha permesso a numerosi equipaggi di vivere con lui una straordinaria esperienza, scoprendo un Paese da poco aperto al turismo tradizionale e, in particolare, a quello itinerante. Avvalendosi della sua esperienza e dell’aiuto di un’agenzia locale, l’AlbCampers, Giuseppe Truini ha condotto gli equipaggi attraverso le strade albanesi, in un tour che ha interessato città e luoghi di grande interesse, incontrando ovunque ospitalità e cordialità inaspettate. Da “Via col Camper” complimenti al mitico Peppe!

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parliamo di… Per chi possiede un camper con più di 20 anni A Mondo Natura 2009 era presente un’esposizione di veicoli ricreazionali con oltre venti anni dalla prima immatricolazione, che hanno suscitato interesse e curiosità. Con lo scopo di garantire un migliore mantenimento di questi mezzi, è stata creata un’associazione senza fine di lucro, denominata RIVARS (Registro Italiano Veicoli Abitativi Ricreazionali Storici), che prevede la registrazione dei veicoli e la possibilità ai rispettivi proprietari di incontrarsi, scambiarsi informazioni e materiale relativo per il mantenimento dei veicoli stessi, come stabilito dallo statuto. RIVARS: Presidente Claudio Galliani Sede legale: Via IX agosto 4 34170 Gorizia - tel. 0481/532873 Sito web: www.camper.storici.it mail: camperstorici@alice.it

Evviva La Grecia! Sempre più gettonate le coste greche dai camperisti soprattutto italiani che ogni anno nella bella stagione scelgono il cuore ellenico per le loro vacanze. Acque pulite, cordialità, fruibilità, costi contenuti e perché no, anche un po' della pubblicità indiretta di "Via col Camper", hanno fatto della Grecia una delle mete marine preferite dai camperisti.

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parliamo di… Moderne tecnologie: dal camper all’auto

Metti una casa giapponese, un progetto ambizioso, un’aerodinamica prestigiosa con un cx di 0,25 ed ecco una vettura avveniristica, la Toyota “Prius”, con motorizzazione “a sistema ibrido”, realizzata con un motore a benzina ed un altro elettrico, che forniscono insieme 136 CV con emissioni previste dallo standard di qualità Euro 5. A questo punto vi chiederete se state leggendo una rivista specializzata in camper o un’altra che presenta auto speciali. Assolutamente no. Ciò che ci piace della “Prius” è il rivoluzionario sistema di climatizzazione di questa vettura negli allestimenti Active/Executive, un optional rappresentato da un pannello solare, integrato con una porzione del tetto, che fa funzionare la ventola del climatizzatore quando la temperatura esterna supera i 20 °C. Inoltre, tramite un telecomando, si può inserire il climatizzatore stesso per tre minuti, rinfrescando l’abita-

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colo quando la vettura è rimasta a lungo al sole. Noi camperisti non possiamo che sentirci in sintonia con questa sorprendente auto che utilizza energia

fotovoltaica, poiché è la stessa da tempo utilizzata dai nostri camper e la lunga esperienza specifica acquisita ci fa sentire allineati alle più moderne tecnologie.


parliamo di… Primavera in camper

La Primavera offre momenti di grande euforia, grazie alle belle giornate che permettono di uscire con i nostri fantastici mezzi e, come consuetudine ormai da dodici anni, in Via Pontina si terrà dal 14 al 21 marzo l’iniziativa “Primavera in Camper” (definita “Fiera di Primavera” fino al 2008), manifestazione che apre, in effetti, l’inizio di stagione, ricca di novità come ogni anno. Nuovi e vecchi marchi storici approdano nelle esposizioni di Via Pontina, la “Via del Camper” più famosa d’Europa, arricchendo ulteriormente il vasto parco di proposte. Si pensi soltanto che il 90% dei veicoli ricreazionali (mansardati, profilati, motorhome e furgonati) immatricolati nel Lazio si registra in questo “Centro del Camper”, com’è ormai definito, dove è possibile vedere, toccare e contrattare più di 120 veicoli nuovi, oltre 260 veicoli d’occasione e ancora 150 camper ex-noleggio e, per non finire, veicoli di privati che pro-

pongono la vendita diretta “one to one”, approfittando degli spazi messi a disposizione da alcune aziende. Naturalmente le promozioni non mancheranno perché ogni manifestazione che si rispetta deve avere un momento d’eccezionalità anche nei prezzi. Autocaravan fine serie, ex noleggio e veicoli usati saranno, infatti, proposti a prezzi e condizioni di sicuro interesse e le valutazioni dei veicoli proposti in permuta saranno ben esaminate, per

convincere persino i più “innamorati” del proprio vecchio veicolo a permutarlo con uno nuovo. Allora non resta che ricordare il periodo della “PRIMAVERA IN CAMPER” da14 al 21 marzo che si terrà in Via Pontina da “I Professionisti”.

A proposito di antifurti… Le proposte del mercato sono molte: c’è quello a ultrasuoni, quello con sirena, gli “uccellini”, quello satellitare, quello passivo (catena, blocca pedali, lucchetto gigante, ecc.), quello fisico (non abbandonare mai il mezzo…) e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo sorpreso un soler te camperista che non si fida e dall’amico fabbro si è fatto montare le classiche, robuste sbarre, soluzione a nostro avviso discutibile.

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NEWS da...

Tecnocaravan in tv

Semintegrale per 4!

Forse lo avrete già incontrato nella sede del vostro Municipio di fronte alle telecamere di ROMA 1 (canale SKY 860): è un nostro camper itinerante con la troupe televisiva, in giro nel territorio romano per raccogliere informazioni sui problemi della città, direttamente dalla voce dei cittadini intervistati a bordo. Un'altra dimostrazione della versatilità dei veicolo ricreazionale, come nel caso del mezzo dei Vigili dal Fuoco messo a punto da Tecnocaravan lo scorso anno. Nei prossimi mesi vedremo questo camper in TV su ROMA 1 anche in giro per il Lazio nell'ambito di feste, sagre ed eventi a misura di camper, per diffondere la cultura dell'abitar viaggiando, sensibilizzando inoltre le autorità sulla necessità di realizzare aree di sosta camper come strumento di crescita economica della propria comunità.

Per quelli che spesso viaggiano in coppia, ma hanno dei figli che ogni tanto vogliono accompagnarli, oppure hanno dei nipotini da portare con se per far loro assaporare la bellezza della vita in camper, ma si son sempre rifiutati di comprare un mansardato considerandolo troppo grande, ecco per queste persone Laika ha trovato una soluzione eccezionale: la serie di semintegrali della serie X e Kreos che, nelle nuove versioni 2010 presentate a Mondo Natura, hanno introdotto la grande novità del letto anteriore elettrico. Nella configurazione "giorno" il letto è posizionato sul soffitto lasciando libero tutto lo spazio in dinette. Nella versione notte con un pulsante si aziona il letto anteriore che scende agevolmente verso il basso offrendo un posto in più rispetto agli altri veicoli della stessa tipologia.

Questo letto aggiuntivo è opzionale e ha un costo di poco superiore ai 1.000 euro. Controllo dei vostri mezzi Grande novità da Tecnocaravan. È operativa la nuova stazione di controllo impermeabilizzazione. Unica nel suo genere a Roma, questa postazione tecnica sottopone integralmente il vostro mezzo all'azione dell'acqua in modo da poter verificare con appositi strumenti la presenza di infiltrazioni. I costi dell'operazione sono assolutamente abbordabili e quindi altamente consigliati per prevenire spiacevoli sorprese il cui costo è ben più alto. Potrete lasciare da noi il vostro mezzo e qualora abbiate bisogno di muovervi potrete utilizzare la nostra vettura di cortesia. Un motivo in più per dire: tranquilli siete da Tecnocaravan!

Tecnocaravan Volley Team Orvieto Da quest'anno Tecnocaravan è lo sponsor ufficiale della Volley Team di Orvieto. Alle nostre ragazze auguriamo una stagione di grandi successi!

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NEWS da...

Nuove proposte sui piazzali La sfida Hymer ai canoni antiestetici delle linee mansardate si rinnova anche quest’anno: la mansarda affusolata abbinata alle colorazioni sportive della cabina di guida, conferisce ai modelli della gamma Hymer Camp una filante linea estetica, gradevole anche all’occhio più esigente. Unita alla superiorità costruttiva e stilistica della cellula, Hymer, infatti, ci presenta un mansardato di livello superiore. Quando parliamo di superiorità costruttiva, lo facciamo a ragion veduta: sui profili delle cellule Hymer non vedrete fori di viti né profili a copertura delle giunzioni, bensì una peculiare tecnica di assemblaggio per meglio sopportare le torsioni che la cellula di un camper sopporta con la marcia e le escursioni termiche. Tutto ciò comporta anche maggiori costi di costruzione, è vero ma Hymer sa di poter dare delle garanzie in più (chi altro dà sei anni di garanzia sulle infiltrazioni?). Hymer sa che il cliente italiano è sì attento alla qualità costruttiva ma è anche un raffinato esteta: per questo gli propone delle edizioni speciali che

esaltano ancor più la sua leadership di qualità. La Nuova Riviera propone, in esclusiva, l’Hymer Camp 614 CL Star Edition (v. rubrica “Voglia di nuovo”) con un’esclusiva colorazione esterna color champagne, finiture color radica al cruscotto, frigorifero da 150 litri, una tappezzeria interna di qualità superiore (vedere per credere!), un’illuminazione a led settoriale capace di dare un’atmosfera unica alle vostre serate nel calduccio del vostro Hymer. Inclusi nel prezzo (€ 64.500,00 chiavi in mano) sono il clima cabina e altri optional riguardanti la sicurezza (airbag passeggero, cruise control). Le novità sono importanti anche nelle altre gamme e marchi rappresentati da Nuova Riviera: Elnagh e McLouis presentano quest’anno un’ottima scelta di modelli semintegrali con letto basculante. La Nuova Riviera è lieta di presentarvi il Mc Louis 4-62 (v. rubrica “Voglia di nuovo”) con letto alla francese, un altro basculante (2,10 m di lunghezza) e una dinette trasformabile, per un totale di sei posti letto rispettati anche dall’omologazione in marcia. Si tratta di un semintegrale omologato

Nel mese di luglio u.s., nella straordinaria cornice del Porto di Roma – Ostia, Nuova Riviera ha presentato in esposizione notturna i modelli più rappresentativi delle case in concessione. L’insolito evento ha suscitato grande interesse e una vasta partecipazione di appassionati e di semplici curiosi, attratti dalle ultime novità esposte in un luogo così insolito ad ospitare queste iniziative.

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per ben sei persone in marcia, su telaio con carreggiata posteriore maggiorata e una lunghezza di appena sei metri e mezzo! Il prezzo è sicuramente accattivante € 46.300,00 chiavi in mano (compreso clima cabina) per una coppia che vuole un veicolo scattante e maneggevole senza dover rinunciare alla possibilità di ospitare occasionalmente i figli o i nipoti e senza il disturbo di dover “montare” il letto. Su lunghezze entro i sette metri sono disponibili anche semintegrali con letto basculante e garage. Per concludere, rivolgiamo un saluto e un augurio di buon lavoro alla squadra della C.I. che ha ritenuto di cercare nuovi sbocchi per il suo prodotto che, in un mercato oggi alquanto selettivo e severo, risulta di difficile collocazione. Ci auguriamo vivamente, mettendo da parte ogni egoismo, che questa separazione porti loro nuovi suggerimenti utili a riportare al giusto livello il marchio C.I. al quale resteremo sempre legati da profondo affetto avendolo noi rilanciato sul mercato di Roma e centro Italia, negli anni ‘90 con l’allora “condottiero” Pier Luigi Alinari. Fabio Frattini



NEWS da...

Luce nuova nel tuo camper I primi led, anche se usciti sul mercato solo qualche anno fa, sono ormai “vecchie lampadine” in confronto ai nuovissimi “Power Led Oflux”, illuminazione di ultimissima generazione. A differenza dei led convenzionali, la famiglia “luxeon led” è basata su sistemi in grado di operare oltre le 50.000 ore, non emettono raggi ultravioletti, non contengono mercurio o piombo e non si bruciano. Hanno una durata almeno cinque volte maggiore rispetto alle lampadine convenzionali, con un risparmio energetico anche dell’80%. A differenza dei vecchi led sono in grado di produrre una luce più calda e simile all’alogena, tanto apprezzata dai camperisti, in diverse tonalità e colorazioni. La Oflux offre una vasta gamma di led per modificare i comuni spot a incandescenza largamente utilizzati, quindi si potrà applicare il singolo led oppure circuiti composti di più led, utilizzando le plafoniere originali del camper. Sono

comunque disponibili faretti, spot, plafoniere complete di led pronti al montaggio. Per ulteriori informazioni, il nostro market è a vostra completa disposizione. Gianluca Marchegiani

Per aspiranti camperisti Per quanti volessero iniziare a fare campering e non sono ancora del tutto convinti, la Zaccari Caravan ha due proposte del tutto inedite: 1. Noleggio con possibilità di riscatto È possibile noleggiare per un periodo di 12 mesi (inclusivo di tutte le assicurazioni) e a fine noleggio riscattare il veicolo, recuperando una buona parte dei canoni pagati o continuare per ulteriori 12 mesi o semplicemente restituire il camper; 2. Vendita con patto di riacquisto È possibile acquistare un camper della flotta noleggio con pagamen-

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to dilazionato. Al termine del 12° mese è possibile restituire il veicolo acquistato recuperando fino al

90% del prezzo pagato (escluso passaggio proprietà, accessori extra dotazione, danni procurati).



NEWS da...

Bentornata Mobilvetta, più bella che mai! Una gradita notizia è giunta in redazione proprio in queste ultime settimane. Notizia che certamente non potrà non far piacere anche a tutti gli appassionati di veicoli ricreazionali: l’atteso ritorno del celebre marchio Mobilvetta, proprio nel cuore della Via Pontina e precisamente presso il Centro Caravan Costantini. Ci siamo recati presso il concessionario e dopo aver visionato i bellissimi veicoli piazzati in bella mostra, veramente più eleganti che mai, abbiamo rivolto alcune domande al titolare del centro, dott. Vittorio Costantini. Qual è, dott. Costantini, il motivo di questo improvviso quanto gradito ritorno di Mobilvetta su Via Pontina? “La prima e più immediata risposta può darla il prodotto stesso che avete appena visionato. In effetti, Mobilvetta, dopo alcuni anni di relativo appannamento, sembra veramente tornata quella dei tempi migliori: elegantissima all’esterno e con interni che non temono paragoni (venire a vedere per credere!) e poi la nostra scelta è stata anche dettata da motivi strategici e commerciali.”. In che senso..? “Come saprete siamo storicamente una roccaforte del marchio Rimor, che ha sempre raccolto enormi preferenze sul mercato romano e laziale sul quale è molto radicata. La stessa Rimor, mentre è molto competitiva dalla fascia entry level (Katamarano), a quella media (Koala ed Europeo) e a quella medio-alta (Superbrig), lascia un po’ scoperta la fascia top del mercato (dai 60.000 Euro in su), segmento che il camperista più esperto e affezionato (che ha posseduto già due o tre veicoli p.es.) è più propenso ad 18

abbracciare. Con il nostro sterminato parco-clienti storico (parliamo di oltre 10.000 v.r. venduti nella nostra ormai trentennale storia) abbiamo un enorme bacino di clientela potenziale. Le case estere di gamma alta finora trattate non sono state all’altezza delle nostre aspettative commerciali, almeno per noi che miriamo ad avere numeri significativi e riteniamo che quest’anno con Mobilvetta la cosa possa decisamente cambiare”. Vi sento molto soddisfatti, ma c’è una simile soddisfazione anche da parte della stessa Mobilvetta? “Assolutamente sì. E la casa lo sta confermando con i fatti e con un’assoluta disponibilità nei nostri confronti. Ci rallegriamo che il nuovo management abbia compiuto una svolta a 180° gradi nelle scelte commerciali e abbia finalmente compreso che occorre abbinare “buoni marchi a buoni concessionari”. Infatti, sia per motivi d’immagine, di commercializzazione (con le permute adeguatamente trattate e gestite), di professionalità, di assistenza post vendita e servizi, l’autocaravan, a maggior ragione “quello” di fascia alta, non può assolutamente essere considerato alla stregua di un ba-

nale bene di consumo da appoggiare qua o là presso l’ultimo arrivato. Purtroppo in un passato, anche recente, non è stato sempre così (a parte una breve parentesi di un serio collega qui sulla Pontina) e abbiamo assistito al precoce abbandono del prodotto da parte del concessionario o persino alla “scomparsa” tout-court del concessionario stesso con strascichi veramente negativi non solo sull’immagine del marchio ma, purtroppo, anche sulle tasche dell’utente. È finalmente ora che le cose cambino per un marchio così prestigioso come Mobilvetta! Bene allora non c’è che augurarvi un grosso “in bocca al lupo”… Un’ultima cosa aggiungerei, se mi consentite. Vorrei far notare un dettaglio che solo pochi considerano: Mobilvetta è a oggi l’unico marchio di fascia alta a essere totalmente italiano; le altre due case storiche di alta gamma e di fondazione italica, sono ormai di proprietà, rispettivamente, di un gruppo francese e di uno tedesco e non per fare del gratuito sciovinismo di bassa lega, ma riteniamo che, anche questo, sia un aspetto che riveste tutta la sua importanza.




V

iaggiando da anni in camper, la proposta di partecipare a un viaggio in Portogallo organizzato da un’agenzia, c’è apparsa come un’esperienza nuova; inoltre poteva senz’altro essere interessante rivisitare questo Paese per osservare gli inevitabili cambiamenti avvenuti dalla nostra ultima presenza. Il viaggio prevedeva il trasferimento aereo a Lisbona con un tour classico attraverso città e luoghi tra i più interessanti, luoghi, unico neo, in parte già visti dieci anni prima. La compagnia sarebbe stata quella di un folto gruppo di amici con i quali avevamo già viaggiato e la formula prevista quella del “tutto incluso” (alberghi, pasti, trasferimenti e visite guidate). Aderiamo senza esitare all’iniziativa e ci incontriamo, secondo programma, con il resto del gruppo alle tre di mattina a Fiumicino per il volo Roma – Lisbona con partenza alle sei: non possiamo che notare una decisa differenza con le nostre abitudini di camperisti di vecchia data per gli orari previsti, ma l’entusiasmo è grande e arriviamo così all’aeroporto, dove le speranze di un buon caffè caldo cadono subito, a causa dei bar tutti chiusi. Dov’è la nostra “macchinetta” sempre disponibile nel camper? Eccoci a bordo. Siamo sulla Sardegna e con le Bocche di Bonifacio ormai dietro di noi, sorvoliamo la Spagna e atterriamo a Lisbona: senza dubbio viaggiare in aeroplano presenta vantaggi di tempo! Lisbona Recuperati i bagagli, andiamo in albergo e raggiungiamo il centro della città a piedi, assaporando l’aria d’inevitabile novità: siamo gasatissimi e con facilità riconosciamo piazze e vie, che ritroviamo percorse da un traffico molto intenso. Con facilità guidiamo alcuni nostri amici verso la parte vecchia di Lisbona, le vie della Baixa, fitte di ristoranti tipici, per riassaporare per il pranzo (l’unico non incluso) il piatto nazionale, il “bachalau", del quale i Portoghesi conoscono 365 ricette, una per ogni giorno dell’anno. Dopo l’ottimo piatto, soddisfiamo finalmente la voglia di caffè in un bar della zona, dove, riconosciuti come italiani, ce ne preparano uno veramente straordinario (Confeitaria Nacional – Praça de Fuigeria 18 b/c). Da ricordare che in Portogallo, il caffè espresso è buonissimo, basta chiederlo “corto”. Nel pome-


Lisbona - Le ardite architetture di Expo ’98 riggio, che il programma ha lasciato libero, entriamo in un centro commerciale megagalattico con un supermercato, genere che nella precedente presenza trovammo con molta difficoltà (ce n’erano ovunque veramente pochi): pesce freschissimo, aragoste, carni, prosciutti, formaggi tipici, vini di qualità sono in bella mostra e invogliano all’acquisto, ma realizziamo che siamo in viaggio organizzato e pertanto senza il supporto della cucina del camper. L’indomani inizia il tour con la visita guidata di Lisbona, città più occidentale d’Europa sul fiume Tago, costruita come Roma su sette colli, e la nostra guida ci informa che, secondo un adagio nazionale, i Portoghesi attribuiscono alle quattro città più importanti e ai suoi abitanti questa identificazione: “Lisbona si diverte, Coimbra studia, Porto lavora, Braga prega”. La capitale del Portogallo visse complesse vicende storiche, diventando, a partire dal secolo XV, tradizionale punto di partenza per i viaggi oltreoceano, che assicurarono al Paese i presupposti del vasto impero coloniale realizzato poi negli anni. Quasi totalmente distrutta nel 1755 da un violento terremoto, fu ricostruita secondo criteri innovativi, espandendosi lungo il Tago, che vede le sue sponde collegate da due ponti, quello del “25 aprile” eretto nel 1960 (2200 metri) e l’altro, di Vasco di Gama (17,2 km tot.), costruito in occasione dell’Expo 1998 con il Parco delle Nazioni, dove sono state costruite strutture architettoniche davvero avveniristiche. La visita inizia nella zona occidentale di Lisbona, con la Torre di Belém (1515), uno dei simboli della città, che esprime tutta l’arte manuelina. Dalla Torre passiamo al grande 22

Monastero di Jerónimos (1502), sempre in stile manuelino, con la lunga facciata su cui si apre un bellissimo portale. Nell’interno di vaste proporzioni è sepolto Vasco de Gama, il grande navigatore, e nel chiostro il poeta Fernando Pessoa.Tutta la struttura offre viste e percorsi d’intensa suggestione. Da qui passiamo al Museo delle Carrozze, interessante esposizione di vetture d’epoca. La zona si affaccia sul Tago e notiamo una diecina di camper di varie nazionalità parcheggiati proprio sul fiume, che ci fanno provare un senso di bonaria invidia per il piacere che gli equipaggi proveranno svegliandosi con quelle viste. Ci attende ora il centro storico con la splendida piazza di Pedro IV, comunemente denominata Rossio, animata da una moltitudine di varie razze. Dopo la scomparsa delle colonie

d’oltreoceano, infatti, molta gente di colore, i cosiddetti “retournados”, è giunta nel Paese integrandosi peraltro con facilità ed è facile incontrare, specialmente tra i giovani, coppie di etnia diversa. Ci ritroviamo ancora nella Baixa, questa volta per approfittare dell’ampia zona pedonale piena di negozi d’abbigliamento con firme prevalentemente italiane, ma dove non mancano i lustrascarpe, figure tipiche d’altri tempi. Raggiungere Alfama, quartiere tipico, e il castello di San Jorge impone l’obbligo di salire sul mitico “28”, linea su rotaia che utilizza vecchi tram del tutto simili ai nostri chiamati “Balilla”(famosi per il loro sferragliare sulle rotaie), dietro ai quali è ancora facile vedere ragazzini appesi, felici del “passaggio” senza biglietto: una delle immagini più tipiche di Lisbona! Il quartiere di Alfama racchiude un dedalo di vicoli e viuzze, lunghe scale ripide e a gradoni, che si aprono su slarghi e piazzette: chi ama fotografare angoli insoliti, prospettive ardite e cogliere vecchie immagini non può mancare questo rione. Da qui si sale al Castello di San Jorge con una vista mozzafiato su tutta Lisbona, le sue piazze, il Tago e l’ardita sagoma del ponte “25 aprile”. Dopo un lungo trasferimento cittadino con il nostro bus, visitiamo il Parco delle Nazioni dell’Expo 98, con strut-

Lisbona - Nell’Alfama, tra scale archi e vicoli


Lisbona - sulle rive del Tago, in fondo il ponte “25 aprile” ture del tutto differenti da quelle sinora viste. Siamo, infatti, davanti a grattacieli dalla forma insolita, a costruzioni ardite collegate tra loro attraverso nervature senza soluzione di continuità e a complessi architettonici giganteschi che racchiudono centri commerciali con terrazze interne e un’infinità di ristoranti e negozi di ogni genere. Nello stesso Parco, altra grande attrattiva è rappresentata dall’immenso acquario Oceanarium, dicono il più grande del mondo. La giornata volge ormai al termine e, accompagnati dalla pioggia (Lisbona è una città atlantica con continue variazioni meteorologiche), rientriamo nel nostro albergo.

Incontro con centri pittoreschi e monasteri ricchi di arte La pioggia della sera rende il cielo terso e di un azzurro intenso, ottimi presupposti per la continuazione del tour che oggi ci porterà in visita a Òbidos, centro medievale in Estremadura. Il paese è racchiuso entro mura e sovrastato da un imponente castello che si può raggiungere facendo il giro di ronda delle mura stesse. Il tessuto cittadino è caratterizzato da basse case i cui contorni sono fatti risaltare da pennellate di vivaci colori che vanno dal rosso al blu, dal giallo al verde, che offrono un forte impatto visivo insieme con le numerose

piante di gerani e buganvillee presenti ovunque. Passeggiando per i vicoli, ci troviamo immersi in un’atmosfera magica grazie alle malinconiche note di una canzone Fado che escono da una finestra: un regalo veramente inaspettato! Siamo ora in una zona collinare con frutteti e vigne in un paesaggio dai dolci rilievi, dove il verde delle colture è interrotto dal bianco delle case di campagna. Il bus corre veloce sulla strada per portarci alla prossima meta e ancora una volta ci tornano in mente le innumerevoli opportunità che il camper offre, prima fra tutte, l’indipendenza assoluta di fermarsi appena possibile per fotografare ciò che interessa e per immergersi nelle realtà che s’incontrano. Commentando questi pensieri, arriviamo ad Alcobaça, famosa per il Monastero di Santa Maria, uno dei principali monumenti del Paese, patrimonio UNESCO. Il monastero cistercense è stato edificato originariamente nel 1223 e nel corso dei secoli è stato più volte rimaneggiato, arricchito, saccheggiato e restaurato nel tentativo di restituirlo alle condizioni iniziali. L’interno colpisce per la maestosità delle arcate e nei bracci del transetto insistono le tombe di Pedro I e di Dona Inès de Castro. La loro

Azulejo Ricordare il Portogallo, significa tornare con la mente all’azulejo, al suo vivo colore, alla sua presenza sulle pareti, sui pavimenti, nelle architetture antiche e in quelle moderne, interpretarlo come simbolo nazionale e vera espressione dell’arte portoghese, anche se la sua origine è araba. In arabo, infatti, “az zuleiqa” significa pietra liscia e pulita. In tutta la penisola iberica quest’arte ornamentale si apprese durante la dominazione moresca e in Portogallo raggiunse il massimo significato artistico per contenuti cromatici e scenografici. La base iniziale era un pezzo d’argilla di forma quadrata, dipinto e cotto al forno. A partire dal XVI sec., attraverso tecniche sofisticate, al momento del processo di vetrificazione vennero inseriti altri materiali (olio di semi di lino, manganese, smalto con stagno bianco e pigmenti colorati). Questa innovazione tecnica produsse l’effetto finale tanto apprezzato. Un’ulteriore modifica nella tecnica costruttiva, si ebbe nel XVII sec. quando i navigatori portoghesi di ritorno dall’Oriente portarono una ceramica cinese azzurra e bianca che conquistò subito e fu impiegata per la costruzione dell’azulejo in sostituzione di quella originaria. Con l’avvento del barocco, l’impiego di questa maiolica raggiunse la massima espressione che ancor oggi è possibile ammirare.

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Lo stile Manuelino

Coimbra, città universitaria, e Porto, famosa nel mondo per il suo vino

Nel primo decennio del XVI sec. fiorisce questo stile chiamato anche tardo gotico portoghese che incorpora elementi marinari in riferimento alle scoperte dei navigatori portoghesi tra cui, il più noto, Vasco de Gama. Lo stile inglobò anche alcuni elementi architettonici rinascimentali italiani e fiamminghi. Il nome ebbe origine da una proposta in onore del re Manuele I del Portogallo, durante il cui regno furono costruiti la maggior parte degli edifici in questo stile. Fu impiegato per celebrare il potere marittimo del paese attraverso strutture complesse (portali, finestre, colonne e arcate) dove venivano inseriti elementi di derivazione marinara: ancore, catene, funi annodate, conchiglie, perle, alghe, coralli e pesci. Furono poi aggiunti anche pinnacoli conici, simboli del cristianesimo e superfici con nicchie. Gioielli dello stile sono considerati il Monastero di Jerónimos e la Torre di Belém, miracolosamente usciti salvi dal terremoto del 1755 che colpì Lisbona.

Coimbra è considerata la città universitaria portoghese per antonomasia. Infatti, l’ateneo fu aperto nel 1308 e attraverso gli anni, acquistò sempre più prestigio nel panorama europeo come centro di studi. Molto frequentato, prepara giovani portoghesi e non solo. Gli storici locali sono arricchiti da una splendida biblioteca settecentesca che raccoglie preziosi testi e più di 120.000 manoscritti. Particolare curioso, la biblioteca è abitata da una colonia di pipistrelli, assolutamente protetta, poiché a loro è affidato il delicato compito di eliminare gli eventuali insetti dannosi per la carta. Altra caratteristica importante della città, fondata dai romani e abitata dagli arabi (VIII sec.), è l’ambiente cittadino che risente della dominazione araba, presentando ancora un passaggio costituito dalla Porta Almedina di stile moresco. Negli ultimi anni il Portogallo, puntando anche sulla ricaduta turistica, ha

investito risorse economiche (Fondi Europei) per migliorare e ampliare la rete stradale, realizzando autostrade nuove e ammodernando quelle già esistenti. Il piano realizzato ha dato al Paese autostrade moderne, pedaggi del tipo telepass e strade nazionali in ottime condizioni. L’ammoder namento del paese ha interessato anche la produzione energetica che per

Coimbra - Rua Visconde de Luz, nei pressi dell’arco de Almedina contrastata storia d’amore fu consacrata da una delle più belle pagine della letteratura lusitana (“Lusiadi” di Cames). Alcobaça ci offre, inoltre, uno spaccato di vita quotidiana con il suo pittoresco mercato con ogni genere di prodotti. Molte le venditrici con appariscenti fazzoletti neri stretti sul capo con un enorme nodo a fiocco, espressione certamente del costume locale. E’ proprio in questi luoghi che il camperista incorreggibile, impegnato in un viaggio organizzato, impossibilitato all’acquisto di prodotti locali da assaporare, avverte la dimensione non presente del suo camper. Il pranzo è previsto presso Nazarè (ottima la zuppa locale di pesce!), caratteristico villaggio sull’oceano Atlantico, dove l’attività principale è la pesca. Le barche al rientro sono tirate a secco sulla profonda spiaggia con l’aiuto anche delle donne, che per maggior libertà di movimenti, già a fine ottocento, hanno accorciato la gonna del costume locale al ginocchio, costume ancor oggi usato. Visitiamo un altro monastero famosissimo, sempre patrimonio UNESCO, quello di Santa Maria da Vitória, presente a Bathala (battaglia), luogo legato a fatti d’armi avvenuti nel 1385, che rappresenta un capolavoro del gotico portoghese. L’imponente interno presenta alte navate con ardite volte a vela istoriate. Nel chiostro, sono ospitate le tombe di militi ignoti della prima guerra mondiale e di quella d’Africa. Un prolungamento esterno all’abside, non collegato, forma un’ampia struttura incompleta 24

senza volta di copertura, il cui insieme offre un’interessante visione. Da qui proseguiamo per Coimbra, dove arriviamo verso sera, giusto in tempo per prendere posto nelle stanze dell’albergo, per la cena e per preparare di nuovo le valigie, operazione quest’ultima che, viaggiando in camper, ci saremmo risparmiati: domani mattina la visita inizierà presto per poi trasferirci in un altro albergo a Porto (la nostra Oporto).



il 70% è ricavata da fonte rinnovabile (impianti eolici). Percorrendo l’autostrada, arriviamo quindi a Porto, che per la fama del vino liquoroso che porta il suo nome, potrebbe evitare ogni presentazione. Sulle rive del Douro visitiamo una tipica cantina, appartenente da molti anni a una famiglia inglese. Accompagnati da una simpatica ragazza, apprendiamo tutti i segreti del Porto per passare poi alla degustazione e all’eventuale acquisto. Prodotto nelle zone a monte della città, il prezioso nettare, trasportato una volta su tipiche imbarcazioni, impiegate ora soltanto per scopi pubblicitari, scende nelle cantine per essere invecchiato. Con l’aggiunta del 70% circa di alcol nel vino, cui è stata interrotta la fermentazione naturale, si ottiene dopo l’invecchiamento quel gusto tanto apprezzato nel mondo. Inizio una cordiale conversazione con la guida, ricordando, a puro titolo d’esempio, la nostra stupenda Malvasia di Lipari con suoi toni ambrati, il suo intenso profumo e il suo sapore mielato senza aggiunta di niente: uva e sole. “Ma quella è un’altra cosa!” mi risponde ed io di rimando “E’ vero, quello è vino italiano!” e la invito a un assaggio, ma poi realizzo che la bottiglia sta sul camper, lontana chilometri. Sulla riva opposta, si può visitare il tipico quartiere “cais de Ribeira”, dalle pittoresche facciate dei palazzetti sul Douro, molte ricoperte di azulejos, le tipiche maioliche portoghesi dai toni azzurri. E’ questo un angolo ad alta vocazione turistica, purtroppo in degrado, che ora si sta tentando di preservare e restaurare. Non mancano trattorie e bar, dove è immergersi nell’accogliente atmosfera locale tra stranieri incuriositi e locali disincantati. L’albergo a Porto è in un grattacielo e la nostra stanza è al decimo piano con una vista su tutta la città tagliata a metà dal fiume Douro. Affascinati dal panorama, questa volta non ci torna in mente il nostro camper… Visitare la chiesa di San Francesco (XI sec), permette di ammirare i rivestimenti d’oro in stile barocco portoghese aggiunti nel XVIII sec., che fanno immaginare la ricchezza accumulata dal Portogallo con l’impero coloniale. Secondo calcoli, infatti, per decorare 26

tutti i legni interni sono stati usati più di duecento chili d’oro. Spettacolari per la loro arcata unica sono anche i ponti che attraversano il fiume, quello di Dona Maria Pia costruito nel 1877 da Gustavo Eiffel, lo stesso della famosa torre di Parigi, e di D. Luis I del 1886 di progetto portoghese, entrambi simboli del panorama di Porto. Nel Minho, tra monasteri e santuari Il tour continua per visitare alcuni centri del Minho, regione settentrionale, ed eccoci a Guimarães, dove nacque il primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques (1111). Dalla piazza dove prospetta la chiesa di Nossa Senhora de Oliveira (XIV Sec.) in stile gotico, si passa attraverso un bel portico a un’altra piazza, circondata da palazzetti in stile medievale: ordine, pulizia e logge fiorite creano ambienti molto gradevoli. Ci aspetta ora la visita di Braga, principale insediamento romano della Lusitania (come i romani chiamavano il Portogallo). La città presenta un centro storico molto animato durante la Settimana Santa, quando si riempie di gente proveniente da tutto il Portogallo. E’ famosa anche per la Cattedrale Sé Catedral, più volte rimaneggiata. Piacevole passeggiare per le vie del centro con negozi di ogni genere, tra i quali non mancano pasticcerie che producono dolci molto simili alle specialità partenopee, come sfogliate e babà, che, difficile non farlo, molti di noi hanno assaggiato. A quattro chilometri dalla città, il Santuario di Bom Jesus do Monte, gioiello del tardo barocco portoghese, molto veFatima - Il santuario

nerato dai fedeli, che si affaccia su una scalinata scenografica (detta dei Cinque Sensi dalle cinque fontane, una appunto per ogni senso), che termina in un piazzale ombreggiato dove no-

Fatima Tra le apparizioni mariane, quelle relative alla Madonna di Fatima sono tra le più famose perché furono accompagnate da rivelazioni su futuri eventi mondiali. Secondo quanto si conosce, Maria apparve ai tre cugini, Francisco, Giacinta e Lucia, pastorelli che pascolavano il loro gregge nei pressi di Fatima. Riferirono i tre ragazzini di aver visto la Madonna scendere da una nube improvvisamente apparsa per fissare con loro altri incontri che furono poi rispettati, rivelando eventi che sarebbero accaduti. Un ulteriore evento fu il fenomeno chiamato “miracolo del sole”, cui assistettero molte persone credenti e non: mentre la pioggia cadeva, improvvisamente il cielo si rischiarò e apparve il sole che iniziò a roteare e a ingrandirsi. I tre ragazzini, Francisco e Giacinta, morirono a causa della febbre “spagnola”, mentre Lucia divenuta adulta si fece suora. Nel 1930 la Chiesa cattolica si pronunciò sulle apparizioni dichiarandole soprannaturali, autorizzandone il culto e a Fatima fu edificato un santuario visitato da pontefici e da fedeli di tutto il mondo cattolico.


tiamo alcuni camper parcheggiati in posizione invidiabile. Terminata la visita di Braga, via in albergo per preparare di nuovo le valigie: domani si dormirà a Fatima. La mattina dopo ci spostiamo verso Tomar per visitare il Convento do Cristo, storica dimora dei Templari in Portogallo, complesso edificio che racchiude molti stili architettonici e molti spazi riservati alle attività giornaliere di questi monaci-cavalieri. La ricchezza degli ornamenti, delle raffigurazioni e degli azulejos presenti ne fa un monumento degno di nota. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Fatima e in molti ci dirigiamo verso il Santuario che si trova vicino al nostro albergo. I dieci anni passati dalla nostra precedente presenza hanno fatto registrare cambiamenti sostanziali, portando a oltre 10.000 i posti letti, ingrandendo il centro urbano, sistemando le strade e realizzando parcheggi per auto, ma l’atmosfera è rimasta intatta: ancora si avvertono, infatti, un’insolita tranquillità ovunque e un senso di profonda religiosità. Molti di noi partecipano al rosario davanti alla Cappellina protetta dalla grande tettoia gremita di fedeli e poi alla processione con fiaccolata. Dove l’Europa si spinge ad occidente Siamo al penultimo giorno di viaggio. Questa esperienza sta per terminare, ma prima il programma prevede la visita a Sintra della residenza estiva dei sovrani portoghesi, il Paço Real, il Palazzo Reale, di stile gotico - moresco, caratterizzato da due enormi canne fumarie della cucina. Nell’edificio molte sale sono ornate con grandiosi azulejos e conservano mobili d’epoca di raffinata fattura. Altro palazzo che merita senz’altro una visita, sempre a Sintra, è il Palácio da Pena, costituito da più corpi e in posizione panoramica. Purtroppo al momento della nostra presenza in zona, la strada di accesso risulta inagibile ai bus e pertanto ci troviamo nell’impossibilità di visitare questa meraviglia del XVIII sec. costruita con stili architettonici vari, arabo, gotico, manuelino, barocco e rinascimentale, in una vistosa fusione di colori e forme.

Cabo da Roca - La punta più occidentale d’Europa

Da Sintra andiamo di nuovo verso l’Atlantico per salutarlo a Cabo da Roca, punto più occidentale di tutta l’Europa, uno sperone alto quasi 150 metri sull’oceano che offre uno splendido panorama. Sopra di noi, tra fabbricati di un candore accecante e la bassa vegetazione spontanea strapazzata da raffiche di vento, il faro di un color rosso acceso. Anche quassù, a ridosso sotto il faro stesso, abbiamo visto un camper parcheggiato. Rientrando verso Lisbona da dove ci imbarcheremo per il volo verso Roma, passiamo per Cascais, una volta piccolo villaggio di pescatori, diventato famoso grazie alla frequentazione della famiglia reale portoghese. Qui nel 1946, Villa Italia fu scelta dai Savoia come sede d’esilio, villa che, secondo recenti notizie, è stata acquistata da un miliardario giapponese che intende realizzarci un albergo d’elite. Il tour è terminato e domani rientreremo in Italia con il volo Lisbona – Roma. Pensieri e considerazioni Cosa pensare di questo viaggio organizzato con criteri a noi insoliti? Pur nell’ottima pianificazione curata in ogni particolare dall’agenzia, persino nelle soste per i pasti in corso di escursione, e in compagnia di amici con i quali è stato sempre piacevole condividere l’esperienza, abbiamo avvertito una forte differenza con i viaggi (molti) che facciamo in camper. Se da una parte può essere stato piacevole non avere problemi di organizzazione generale, d’itinerari, di ricerca di zone tranquille per sostare, è

venuto a mancare quel senso di libertà e indipendenza che solo il camper, a nostro avviso, può garantire. Ci è sembrato piuttosto fastidioso disfare le valigie arrivati negli alberghi e rifarle per ripartire magari il mattino successivo. Altro particolare, senz’altro opinabile, il senso di libertà venuto meno per il formalismo, pur minimo, da osservare, come indossare vestiti di un certo tono per la cena al posto del casual o della tuta sportiva dopo una doccia ristoratrice. E ancora: con un viaggio in aereo la vacanza inizia quando si arriva a destinazione, in quello in camper quando si sale alla guida e si gira la chiave. Almeno così la pensa un camperista di lungo corso… INFO Il viaggio è stato organizzato da: King Holidays srl Tour Operator – Via Romagnoli 18/a – Roma Numerosi i campeggi e le Aree di Sosta e ovunque s’incontrano camper parcheggiati anche per la notte. Per raggiungere il Portogallo via terra occorre attraversare la Francia e la Spagna in un viaggio di grande interesse. La distanza Roma – Lisbona è di circa 2500 km. In Portogallo l’ora è quella del meridiano di Greenwich (un’ora in meno rispetto l’Italia). Ulteriori info: www.aciviaggiaresicuri.it 27






“N

atale con i tuoi e Pasqua dove vuoi”. Dopo aver rispettato nella prima parte questa regola mai scritta, passati i giorni di Natale, incuranti delle temperature presenti e di quelle annunciate, partiamo in tre equipaggi con il programma di arrivare sino in Normandia e Bretagna in camper. 26 dicembre – (km 171) Iniziamo il nostro viaggio nel tardo pomeriggio, dirigendoci verso Nord, sulla direttrice A12 Roma – Civitavecchia. La nostra prima tappa è Talamone, por to in provincia di Grosseto, che raggiungiamo prima di cena. Il luogo è molto frequentato in estate dai camperisti per il suo bel mare ma interdetto alla sosta per un’ordinanza comunale che costringe a fermarsi in un parcheggio a pagamento (a circa 3 km dal paese) o nell’unico campeggio. Questa sera il piazzale del porto è quasi a nostra completa disposizione. Incuranti del freddo pungente, due ragazzi corrono con gli skateboard sul piazzale. E’ una serata senza luna, le stelle brillano vivaci e il mare è calmo, ma l’acqua fa immaginare la sua temperatura. Usciti dai camper, parliamo del nostro viaggio, mentre un cane senza padrone si avvicina in cerca di una carezza. Come ogni viaggio, consideriamo anche questo appena iniziato, interessante per aspettative e curiosità da soddisfare. Condividendo questi pensieri, ci auguriamo la buonanotte. 27 dicembre – (km 562) Proseguiamo verso Nord, percorrendo l’Aurelia prima e l’autostrada poi. Alle porte di Torino incontriamo la prima nebbia, che ci costringe a procedere con molta cautela (noi romani la conosciamo poco). La nostra seconda tappa è Susa, sulla Doria Riparia. Dalla guida del Touring apprendiamo che fu considerata la “chiave d’Italia” e il monte che la do32

Sulla strada, alberi ricoperti di galaverna Lisbona - Le ardite architetture di Expo ’98

mina (il Rocciamelone di 3538 m) il più alto delle Alpi. Il panorama è sensibilmente variato, trovandoci in una valle circondata da alte montagne. Come in altre città del Nord, i marciapiedi delle vie centrali sono coperti da portici che caratterizzano la vita cittadina. Al riparo di essi, infatti, la gente passeggia e si sofferma a parlare, mentre, come spesso accade, fuori piove. Il parcheggio ben indicato ci ospita per la notte. 28 dicembre – (km 431) Ci lasciamo inghiottire dalla galleria del Fréjus, lunga 13 km circa, per passare in territorio francese. Il tempo è buono, ma fa molto freddo. I camper procedono veloci sulle nazionali francesi, interrotte soltanto dalle “giratoire”. La campagna e gli alberi sono ricoperti dalla galaverna, sottile formazione di ghiaccio filiforme che ricopre i rami secchi degli alberi e dei cespugli creando scenari molto suggestivi. Giungiamo così in Borgogna, a Beaune. Il parcheggio è vicino al centro della città che raggiungiamo a piedi, avvolti da una leggera nebbia, che esalta l’atmosfera natalizia del momento. La sgranchita alle gambe dopo il viaggio era necessaria, ma lo è anche preparare qualcosa per la cena, che consumiamo

insieme (siamo sei adulti) nel camper più grande. 29 dicembre – (km 316) Dedichiamo la mattinata alla visita della città. Festoni, negozi addobbati, alberi di natale ci accolgono nella zona pedonale. Beaune è ricca di monumenti tra i quali spicca l’HotelDieu, antico ospedale del 1443, che ospita un gigantesco Giudizio Univer sale di autore fiammingo. Con dispiacere lasciamo questa cittadina così godibile, attraversando un paesaggio di vigneti: la Borgogna produce, infatti, vini di grandi etichette. Lasciata la Nazionale per fare acquisti in un piccolo centro, percorriamo una stradina contornata da fitti alberi, anche questi ricoperti di galaverna: come trovarsi in un bicchiere di cristallo completamente gelato. Ma ecco la capitale dello champagne, Reims, con lo spettacolare gotico dell’imponente cattedrale. L’area di sosta si trova non lontana dal fiume Vesle e i nostri GPS, infallibili come sempre, ci portano davanti al suo ingresso. Siamo tutti un po’ stanchi, ma dopo cena, alla ricerca d’immagini notturne, raggiungo in “solitaria” la Cattedrale di NotreDame, guardata a vista da Giovanna d’Arco a cavallo. Soddisfatto delle foto, ma intirizzito dal freddo, torno al



camper e finalmente mi rifugio sotto il confortevole sacco a pelo. 30 dicembre – (km 260) Ci svegliamo sotto una pioggia battente. Il nostro itinerario ci porterà oggi ad Arras, città al Nord della Francia, dove nacque Robespierre. Giornata veramente brutta con pioggia e vento, ma riusciamo ad apprezzare comunque la bella campagna ai lati della strada. La città è piena di addobbi natalizi e c’è grande movimento pur se piove con insistenza. Autorizzati dalla gendarmeria locale, troviamo posto nel parcheggio dei bus sulla bellissima piazza GrandPlace, su cui si affacciano palazzi seicenteschi in stile fiammingo. La notte non sarà tra le più tranquille per il traffico sino a notte tarda, ma aver cenato nell’ambiente seicentesco della piazza ci ricompensa. 31 dicembre – (km 66) E anche quest’anno se ne va! Il brevissimo viaggio di trasferimento ci porta ad Amiens, in Picardia, sulle rive della Somme, che vanta la più grande cattedrale di tutta la Francia, Notre-Dame in stile gotico del XIII

Reims - La cattedrale

sec. Bellissimi i portali arricchiti di santi ed episodi della Storia Sacra che si attraversano per entrare nel maestoso interno a tre navate. Ben inserita nella piazza dove si erge, questa cattedrale sembra ancora più grande delle sue reali dimensioni. Ci diamo da fare per onorare degnamente la fine dell’anno, ma trovare posto in un ristorante della città è un’impresa: i tavoli sono ormai tutti prenotati e, a dirla tutta, i prezzi sono quasi inavvicinabili. A furor di popolo decidiamo di acquistare qualcosa di speciale e rifugiarci nell’accogliente

Arras - Profili e luci

camper più grande per festeggiare degnamente la serata, non prima di esserci riforniti di ostriche, crostacei, formaggi locali, dolce e champagne di primissima qualità, il tutto per una spesa individuale modesta se paragonata a quella proposta dai ristoranti. Incuranti della sottile pioggia che cade, usciamo per brindare all’anno nuovo davanti alla cattedrale e, sorpresa, non siamo i soli. Brindiamo tra una moltitudine di persone, mentre una spettacolare proiezione accompagnata da sinfonie tra le più note illumina la cattedrale con luci policrome che colorano guglie, facciate e statue: una notte di San Silvestro memorabile che avvalora sempre più l’idea che il camper offre occasioni talvolta uniche! 1 gennaio – (km 165) Ieri sera siamo andati a letto tardi (alle due di notte) e stamani ci siamo alzati con tutta calma. Pranzo di Capodanno a Dieppe, sulla Manica. Sul piazzale che fronteggia la profonda spiaggia, siamo in compagnia di altri camper di varia nazionalità. Il cielo è coperto, c’è un po’ di nebbia, ma fortunatamente non piove. Secondo tradizione, non ci facciamo mancare come primo piatto i classici ravioli alla panna e al sugo di

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prima della partenza. La cittadina d’impronta medievale si presenta molto interessante, illuminata da luci policrome soffuse che sorprendono per gli effetti che producono sulle case antiche a graticcio. 3 gennaio - (km 87)

Amiens - Cattedrale Notre-Dame carne, vista la comune indecisione sulla scelta. Si avverte all’esterno un forte vento, tipico di questi lidi, ma l’efficiente stufa fa la sua parte, permettendoci di stare al caldo e in maniche di camicia. Usciti per una corroborante passeggiata, ci sentiamo osservati dall’imponente castello illuminato che incombe sulla falesia. Visitiamo la città, girovagando per le sue vie semideserte e poi, visto l’abbondante pasto di Capodanno consumato, ognuno di noi decide di andare a letto senza toccare cibo: ma come siamo bravi! Purtroppo la sosta notturna sul piazzale non è prevista e ci dobbiamo spostare sull’area predisposta dal Comune. 2 gennaio – (km 491) Giornata caratterizzata da un lungo trasferimento (passaggio sul Ponte di Tancarville e attraversamento della Normandia), durante il quale il tempo non ci assiste. La pioggia, infatti, ci accompagna per tutto il tragitto: d’inverno da queste parti il sole non è 36

certamente di casa. L’area di sosta di Vannes (Bretagna), dove giungiamo nel tardo pomeriggio, non è agibile per fango e detriti, ma troviamo sul porto canale un piccolo parcheggio sufficiente per tutti e tre. Vicina a noi una giostrina, il cui proprietario si affretta a comunicarci, visto che siamo italiani, di averla acquistata in Italia. Il giostraio c’informa anche del mercato ortofrutticolo e ittico che si svolge ogni mattina all’interno del paese che decidiamo di visitare l’indomani

Colore, animazione, ambiente tipico contraddistinguono la piazzetta, racchiusa in palazzetti d’epoca con strutture a graticci, che ospita il mercato. Due negozi di pescheria ostentano in bella mostra i loro prodotti: pesci di ogni specie e misura, ostriche gigantesche, granchi vivi grossi come un piatto. A sorprendere è la gente intenta a fare le scelte più giuste come in tutti i mercati del mondo: acquistare il prodotto migliore al minor prezzo possibile. Uno di noi, forte del suo perfetto francese, chiede come gustare al meglio i granchi giganteschi. Gli risponde uno dei pescivendoli in perfetto italiano: “Mettili vivi nella pentola coperta e con l’acqua fredda, accendi il fuoco: quando non si muovono più, sono pronti!” Crudele pratica dell’arte culinaria! Il solerte pescivendolo ci dice poi di essere italiano e di aver sposato una ragazza di Vannes. Visita del Castello di Suscinio (XIII sec.), imponente con i suoi torrioni circondati da un fossato, a pochi chilometri da Vannes. Vediamo poi l’Oceano Atlantico dalla spiaggia di Port-Navalo: peccato il cielo coperto che rende tutto grigio uniforme. Di

Amiens - Parcheggio sulle rive della Somme



sera ci fermiamo a Saint-Gildas-deRhuys, sul piazzale antistante all’abbazia. Pioggia continua per tutta la notte. 4 gennaio – (km 367) Il nostro viaggio prosegue verso Nantes, dove è nato Giulio Verne, città con un bel centro storico, un massiccio castello che racchiude due musei e la Cattedrale di San Pietro e San Paolo del 1434. Si trova sulla confluenza della Loira e dell’Erdre. Visita breve e poi si riparte verso Blois. Pranzo a bordo durante la marcia con panini al prosciutto francese (ottimo!). A Blois c’è uno dei più famosi castelli della Loira. L’edificio è suddiviso in ali con stili diversi. Bellissima la Torre poligonale con scala interna. Fa molto freddo e troviamo posto nella piazza appena sotto il Castello tra altri camper già parcheggiati: posto rumoroso ma sicuro.

Vannes - Porto canale

5 gennaio – (km 510) Affrontiamo una tappa molto lunga, ma fortunatamente il traffico è scar-

Castello di Suscinio

so e veloce. A Chambery ci facciamo convincere dalle insegne di un mercato di mobili usati e… ci passiamo più di due ore, acquistando una carrello portavivande, piatti decorati e statuine etniche, tutto a prezzi molto convenienti. Dormiamo a Challes nei pressi di Chambery, ma durante la notte veniamo svegliati da rumori e movimenti strani intorno ai camper, forse qualche ragazzaccio in vena di scherzi, che però non hanno esiti più seri. 6 gennaio – (km 776) La Befana ci regala il rientro in Italia e la tappa senz’altro più lunga. Decidiamo di fermarci per la notte alla Ficoncella, impianto termale molto spartano alle porte di Civitavecchia, frequentato per i benefici veri o supposti che assicura. Siamo a cena nel solito camper più grande: le luci del porto accompagnano gli immancabili commenti sul viaggio appena concluso. Abbiamo percorso strade, visitato città, cattedrali, castelli, incontrato freddo, pioggia, vento e nebbia, conosciuto luoghi e persone, accresciuto le nostre esperienze di viaggiatori e mentre parliamo già nascono programmi futuri.

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Roma - Villa Torlonia Il fascino della pi첫 recente villa nobiliare romana, restituita da pochi anni alla sua originaria bellezza Testo e foto di Chiara Salussolia


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ra le molte ville che cittadini e turisti possono visitare a Roma, la più recente per anzianità è Villa Torlonia, situata su Via Nomentana, non lontana dalla storica Porta Pia. L’insieme della villa risulta molto originale per il giardino realizzato secondo gli schemi inglesi del momento. Fu acquistata da Giovanni Torlonia, appena ottenuto il titolo di marchese nel 1797, che commissionò l’incarico della ristrutturazione a Giuseppe Valadier. L’architetto incaricato realizzò un sistema di viali perpendicolari tra loro, all’intersezione dei quali si trovava l’edificio padronale, che trasformato poi in un elegante palazzo attraverso i lavori che si svolsero dal 1802 al 1806 su richiesta del marchese stesso. Tutta la villa subì arricchimenti e abbellimenti con la sistemazione nel tempo di numerose opere d’arte classica acquistate dalla famiglia per questo scopo. Alessandro Torlonia, figlio di Giovanni, alla morte del padre, volle migliorare ancora la villa. In questo periodo furono costruiti altri edifici per arricchire ancor di più il parco: i Falsi Ruderi, il tempio di Saturno, l’anfiteatro, la Coffee – House e più tardi ne furono aggiunti altri, tra cui la Capanna Svizzera (trasformata poi in Casina delle Civette). I propositi di Giovanni Torlonia di dare alla villa quel prestigio cui aspirava, creando un ritrovo della nobiltà romana ed europea non si realizzarono. Tra i molti lavori che realizzò, trasformò la Capanna Svizzera in Casina delle Civette, nelle forme (restaurate) che oggi possiamo vedere, e vi abitò sino alla sua morte avvenuta nel 1938. La Casina delle Civette doveva rappresentare un luogo di evasione, come appartenente al mondo delle fiabe. Nel 1925 la villa diventò residenza ufficiale di Benito Mussolini con il virtuale affitto mensile di una lira che corrispondeva alla famiglia Torlonia. Vi rimase sino al 1943, occupandola principalmente per feste, proiezioni di filmati e incontri culturali. Nel giugno del 1944 l’intero complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo – americano, che ri-

Villa Torlonia - Palazzo Nobiliare

Villa Torlonia - Vista del Parco

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Casa delle Civette - Vetrata policroma Chi giunge a Roma per una delle molte viste che la città richiede per approfondirne la conoscenza, Villa Torlonia è facilmente raggiungibile, in particolare dalla Stazione Termini INFO

masero sino al 1947, producendo in tutte le strutture danni incalcolabili. In particolare, la Casina delle Civette subì una distruzione quasi totale e quando il Comune di Roma nel 1978 acquisì la villa, dovette intervenire radicalmente per restituirla alle condizioni iniziali. Furono così restaurate le meravigliose vetrate policrome che tanta fama avevano dato al complesso. Per chi vive a Roma, può rappresentare senza dubbio una piacevole meta da fare in una giornata in cui non si vuole sa-

lire a bordo del proprio camper e assaporare una delle bellezze della nostra Roma.

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Villa Torlonia - Salone da Ballo

Villa Torlonia - Casa delle Civette



San Gimignano Atmosfere medievali in uno dei pi첫 caratteristici centri toscani Testo e foto di Cesare Testa


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iamo in Val D’Elsa, in Toscana, uno dei luoghi forse tra i più noti ai camperisti per l’alta concentrazione di case costruttrici di camper, che talvolta possono essere raggiunte per lavori particolari che soltanto la “casa madre” può eseguire. La presenza in zona può offrire l’occasione per visitare i borghi medievali che si trovano nel territorio. Interessante meta di viaggio può essere senz’altro San Gimignano, conosciuto come la città dalle sedici torri medievali. Osservando da lontano queste torri svettanti sui tetti dell’abitato, si ha un’immagine di forte suggestione e molto singolare, che senz’altro rappresenta una delle viste più tipiche dell’intera Toscana. Le prime notizie della città risalgono intorno all’anno 1000. Nel medioevo la Via Francigena passava proprio di qua, assegnando un’inevitabile importanza al centro quale via di transito dei pellegrini in marcia verso la Francia. Le complesse vicende che ogni città vive nel corso della storia portarono in seguito San Gimignano a un lento declino economico e politico, provocando una situazione di marginalità, che consentì alla struttu-

ra medievale cittadina di rimanere cristallizzata nel tempo. Questa particolarità fu molto apprezzata alla fine dell’Ottocento e la città fu riscoperta per guadagnarsi il ruolo di centro medievale toscano di primaria importanza che tutt’oggi conserva, avvalendosi anche dell’attribuzione di Patrimonio UNESCO. Si consiglia senz’altro di visitare San Gimignano percorrendo a piedi le

San Gimignano - Palazzetti medievali

sue strade e vicoli dove si respira un’intensa atmosfera medievale, sostando nelle sue piazze, sotto le torri dagli insoliti nomi e i passaggi coperti. Bellissima la Piazza della Cisterna (1237), a pianta triangolare, certamente la più famosa e sempre gremita di turisti, con la cisterna che occupa il centro della piazza stessa, luogo di grande impatto visivo anche per i


San Gimignano - Piazza della Cisterna

San Gimignano - Scorcio

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palazzi che la circondano. Altra visita da non perdere, la Collegiata con le navate arricchite da cicli di affreschi di notevole bellezza artistica. Sarà piacevole poi fermarsi nelle numerose botteghe con innumerevoli proposte della famosissima Vernaccia, vino locale noto in tutto il mondo. Altro prodotto locale è lo zafferano che era esportato persino in Francia e in Olanda. A pochi chilometri, possiamo visitare un’altra chicca della zona rappresentata da Monteriggioni, minuscolo centro medievale racchiuso in una cerchia muraria che ha suggerito la corona sorretta sul capo della donna che rappresenta l’Italia. Siamo in provincia di Siena, in una parte d’Italia, dove le occasioni di visita non mancano davvero: sarà soltanto il desiderio di conoscere e il piacere di vivere il camper a guidarci, utilizzando al massimo le opportunità offerte.


La vernaccia di San Gimignano È forse il vino più famoso della Toscana, prodotto sulle colline di San Gimignano di natura tufacea e argillosa. L’origine del nome è abbastanza controversa, ma l’ipotesi più accreditata vuole il vitigno portato dal paese ligure di Vernazza delle Cinque Terre da Vieri de’ Bardi agli inizi del 1200. Sino al Settecento i commerci di questo straordinario vino furono fiorenti, per poi attraversare lunghi anni di difficoltà sino alla metà del Novecento quando la vernaccia fu rivalutata e riportata al suo giusto valore dagli intenditori. Viene fatta fermentare in vasche d’acciaio a temperatura controllata, ma anche in barrique per ottenere profumi e sapori più intensi. Nel 1972 è stato costituito il consorzio della vernaccia e nel 1966 il vino ha ottenuto la DOC, cui è seguita la DOCG nel 1993. Gli intenditori l’apprezzano fresca con antipasti, piatti di pesce e carni bianche.

Monteriggioni - La Pieve di San Giovanni Battista

INFO San Gimignano - Area di Sosta Attrezzata (wc, docce, 220 V, scarico/carico acque) “Santa Chiara” Località Racciano, con servizio di navetta per il paese (lontano) ogni ora (ultimo ore 20).

Info in loco per le visite a pagamento dei luoghi d’interesse artistico. Monteriggioni – Area di sosta libera sotto il paese. Mura: visita a pagamento



E

bbene sì, dopo averli visti e rivisti su strade e autostrade, aver infierito contro di loro per la loro lentezza, abbiamo deciso di provare l’ebbrezza di quelle case ambulanti denominate, secondo la tipologia specifica, camper, autocaravan o motorhome. I nomi sono questi e non si discute, ma se vi capita di scambiare quattro chiacchiere al bar con un camperista, non prendete per oro colato ciò che dice del suo mezzo: “Sì, ho un camperino giusto per dormire…” Scoprirete poi che sta nella piazzola accanto con un "tre assi", due stanze, tre bagni (si fa per dire), sala hobby e rimorchio per la macchina, mentre un altro si vanta orgoglioso del suo motorhome, nella realtà un furgonato con due materassi messi su una pedana fai-da-te. Ma veniamo a noi, a questo resoconto di mini viaggio. La decisione è di partire per un fine settimana all’insegna del vivere all’aperto, del plein air come si dice, ma ecco il primo quesito amletico: “Dove andare?” Roma è bellissima, ma geograficamente situata in modo tale che se scegli alcune mete, devi mettere in bilancio un numero di chilometri spropositato per raggiungerle. Le scelte, vista la stagione, cadono su località di mare e ne mettiamo sul tavolo tre o quattro in ordine di preferenza per poi scartarle una dopo

Portonovo - Promontorio dei Corvi e il Trave

l’altra: l’Argentario è troppo vicino e lo conosciamo a menadito, la costiera amalfitana è bella, ma presenta un handicap non indifferente, quello di portare un automezzo imponente su una stradina piccola, stretta e piena di curve. Quindi, mappa dell’Italia centrale alla mano, la scelta cade sul monte Conero, sufficientemente vicino, con un mare bello e mai visitato. Arriva il fatidico giorno della consegna del mezzo e della successiva partenza. Esco dall’ufficio in anticipo con quaranta gradi all’ombra e un tasso d’umidità da foresta equatoriale, sbrigo le formalità di rito, ascolto una lezione sulle operazioni di routine (accessori, cassetta Wc, ecc.) e, finalmente, mi metto sulla strada di casa, dove mi aspettano con i bagagli pronti dalla sera prima. Lungo la strada ripasso mentalmente le cose pre-

parate e le possibili dimenticanze, nella lista ci metto anche la tenda, poi mi rendo conto che non serve… Arrivo a casa dopo una snervante coda sul G.R.A., sistemo i bagagli e finalmente si parte, mentre all’orizzonte si profilano delle nubi che non ispirano nulla di buono, ma io sono ottimista, d’altronde veniamo da una settimana di caldo e afa africana. Viaggiamo ormai da un paio di ore, l’autocaravan fila che è una meraviglia, a parte far mente locale agli ingombri: le manovre, gli accostamenti, i cambi di direzione avvengono con una facilità insospettata e la velocità, considerando la massa, è più che buona. Ci avviciniamo sempre più alla nostra meta e cerco il navigatore per non sbagliare strada. Mi si risolve così il tarlo mentale che avevo dalla partenza: è rimasto sul tavolo insie-

Portonovo - La spiaggia del campeggio “la Torre”

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Ascoli Piceno - Piazza del Popolo me alle mappe. Pazienza, al primo autogrill ne compreremo una (ecco perché in ogni casa ci sono sempre cartine stradali in abbondanza e tutte della stessa zona). Ovviamente, andando a lume di naso e fidandoci della segnaletica stradale iniziamo ad accumulare ritardo fino a che ci rendiamo conto che è tardi per arrivare al campeggio prima della chiusura notturna e ci fermiamo per la notte presso una stazione di servizio tra altri camper parcheggiati. Il mattino dopo ci svegliamo all’alba sotto un cielo plumbeo, con i motori degli autotreni in riscaldamento per la partenza. Fatta colazione, riprendiamo il viaggio sotto una pioggia battente che nulla ha a che fare con la settimana appena trascorsa, arriviamo a Numana con i negozi ancora chiusi, ma fortunatamente troviamo un chiosco aperto per un ricco e succulento caffè con cornetto. Poi, via dritti sulla spiaggia, almeno per vedere il mare, visto che il tempo è da giacca a vento. Ripartiamo alla volta di Portonovo alla ricerca del campeggio comunale “La Torre” di cui abbiamo delle ottime referenze, piccolo, raccolto e pulito, esattamente come piace a noi, dove l’animazione non sanno nemmeno cos’è. Una volta nel camping inizia la parte più difficile di tutto il viaggio: sistemare i sei metri dell’autocaravan nella piazzola assegnata. Avanti, indietro, di nuovo avanti, facendo attenzione ai rami bassi degli alberi e, parcheggiato il mezzo, livellellarlo per non dor50

mire legati come su un letto di contenzione… Dimenticavo, il tutto sotto la pioggia! Terminato di sistemare il mezzo, facciamo un rapido giro del campeggio e ci dirigiamo, completamente vestiti, verso la spiaggia, dove notiamo altri due o tre coraggiosi che hanno osato sfidare il vento e l’acqua. Nonostante tutto il panorama è spettacolare. Ci troviamo al centro di un’ampia insenatura: il vicino albergo e il porticciolo sono deserti, l’odore del mare è fortissimo, però purtroppo dobbiamo rientrare in fretta perché ricomincia a piovere. Una cosa che mi è sempre piaciuta dei campeggi è che dopo un temporale durante il quale non si vede nessuno, dove tutto sembra abbandona-

to, sedie, tavoli, teli da mare, giochi dei bambini, improvvisamente la scena si rianima, ma con un tono da cattedrale: tutti parlano a voce bassa, come se non volessero rompere quella sorta di magia creatasi all’interno di questa realtà. Il pomeriggio passa tra uno scroscio di pioggia e una partita a carte, la sera ci concediamo una cena presso l’ottimo ristorante del campeggio e poi ci si prepara per la notte o meglio ci giochiamo a pari e dispari dove dormire, se in mansarda o nel matrimoniale in basso. La sveglia non l’abbiamo portata, ma di regola, se si può dormire, apriamo gli occhi che è ancora buio, restando in attesa dell’arrivo dei cornetti al bar… Dopo colazione iniziamo a pensare alla partenza e, abituato alla tenda, inizio i preparativi per muoverci, solo che dopo cinque minuti, meraviglia del camper, ho già finito e dopo aver staccato la corrente, controllato la chiusura di porte, portelloni, oblò (ma quanti sono?), partiamo, destinazione Ascoli Piceno. La strada per Ascoli è quasi obbligata. Escludendo l’autostrada, resta la litoranea che, unico problema, attraversa tutte le località di mare della costa marchigiana e di conseguenza è facile restare imbottigliati in un intenso traffico, causato al momento dalla complicità di un pallido sole che promette (legge di Murphy docet) una settimana di caldo e sole. Arriviamo alla superstrada, che poi diventerà la S.S. Salaria, con me alla gui-

Ascoli Piceno - Piazza del Popolo, le caratteristiche finestre fiorite


Ringraziamenti Giovanni Bianchi e Patrizia Cor sale (responsabile grafica di questa rivista) ringraziano la Zaccari Caravan nella persona di Amedeo Zaccari per aver messo a disposizione l’autocaravan, permettendo loro di vivere questa indimenticabile esperienza. da sfibrato dal traffico e in mente una sola cosa, scendere e camminare. Entriamo nella cittadina da una viuzza che sembra un sentiero, mi guardo intorno e inizio a pensare dove poter parcheggiare, memore della sistemazione in piazzola: uno sguardo allo specchietto retrovisore mi rincuora poiché non sono il solo. Dietro di me, infatti, ci sono altri due autocaravan e uno sembra anche più grosso del mio; un colpo di fortuna mi fa trovare un posto accanto ad un passo carrabile, facendomi risparmiare il sudore freddo del parcheggio ed evitare l’ilarità dei seppur rari passanti. I miei ricordi di Ascoli Piceno sono abbastanza datati per cui dopo aver girovagato a vuoto per le viuzze decido di chiedere indicazioni per Piazza del Popolo. E’ esattamente a cinquanta metri da dove ci troviamo. Ci immaginiamo di trovare la tranquillità della cittadina di provincia che ricordavo. Ma non è così: una calca inverosimile, un movimentato mercatino, tre spose i cui fotografi si litigano la precedenza per l’angolo più suggestivo, frotte di turisti, compresi noi, a fotografare a più non posso come se non esistessero anche dalle nostre parti balconi fioriti e, per finire, una fila incredibile alla cassa di “Feletti”, il bar più famoso di Ascoli. Continuiamo il nostro girovagare per i vicoli, pranzo d’obbligo con un cartoccio di olive all’ascolana, ancora qualche minuto di riposo e poi riprendiamo la strada del ritorno, verso il camper prima e verso casa poi. Lungo la strada iniziamo a tirare le somme di questa fine settimana, purtroppo, all’insegna della pioggia. Non possiamo che definirlo “bello, alla grande”, abituati come siamo a girare con la tenda: con un autocaravan è tutto diverso, si può pianificare un itinerario con la certezza che se salta una tappa, non ci si preoccupa dove fermarsi, dove trovare un campeggio per piantare la tenda e dormire magari due ore più tardi per gonfiare il materassino. Infine, la comodità di non svuotare i borsoni ogni volta che cerchi una maglietta. L’unico neo che abbiamo trovato girando e girovagando, è che non si ha la stessa libertà di movimento come con un veicolo tradizionale, in particolare di sera, quando non puoi uscire per cercare un ristorantino anche lontano, ma, tutto sommato, è un prezzo che personalmente sarei disposto a pagare per avere tutta l’altra serie di libertà che il vivere in camper offre. INFO Portonovo (AN) Campeggio “La Torre” Tel. 071.801.257 - e-mail: campeggiolatorre@libero.it 51


Una gita a Farnese Nell’antico paese dell’alto Lazio in occasione della festa di Sant’Antonio Abate Testo e foto di Luisa Petri

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el desiderio di passare un fine settimana in camper pur nel freddo dell’anno appena iniziato, è sembrata una meta interessante Farnese, piccolo centro in provincia di Viterbo con la prevista celebrazione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Farnese si presenta accogliente per il camperista, offrendo a cinquanta metri dal centro storico un comodo parcheggio tranquillo e pianeggiante. Siamo a circa 140 chilometri da Roma e possiamo giungere sul luogo attraverso due direttrici, la Cassia o l’Aurelia, quest’ultima anche attraverso la veloce autostrada Roma – Civitavecchia. Il paese, che negli anni ha registrato un lento calo demografico, conta circa 2000 abitanti, e presenta un tessu-

Palazzo Ceccarini Chigi to urbano ben tenuto e curato con alcune espressioni architettoniche antiche. È in posizione dominante su una massa tufacea dalla quale si gode un’ampia vista sulla zona circostante e nelle giornate di buona visibilità lo sguardo giunge sino al mare. L’origine del no-

me Farnese è controversa: la scuola locale lo vuole derivato dalla farnia, sorta di quercia che abbonda nella zona, mentre alcuni storici lo fanno derivare dal nome dei Farnese, nobile casato che ha avuto notevole importanza nella storia del paese. La zona fu abitata sin dall’XI sec. a.C. e intorno all’anno 1000 il paese iniziò a crescere, vivendo molteplici vicende storiche legate anche all’avvicendarsi dei vari casati, che ressero le sorti e il dominio delle proprietà. Giunti alla fine

Panorama


Tra i vicoli di Farnese dell’Ottocento, fu anche zona di brigantaggio, favorito dai fitti e intricati boschi circostanti che offrivano facili rifugi ai briganti. Molte le testimonianze del suo storico passato tra le quali il Palazzo Farnese con il notevole portale, forse del Vignola, edificio unito a un giardino all’italiana (non più esistente) da un caratteristico viadotto che attraversa tutta la piazza principale su cui prospetta l’elegante palazzo Ceccarini Chigi (XVIII sec.), sede del Comune e del Museo Civico (reperti archeologici e ceramiche antiche). A fianco del palazzo, si può osservare la Fontana Monumentale del 1887. Tra i luoghi di culto, le chiese di S. Maria della Neve (X sec.) e la Parrocchiale con edicole del XVI sec. e pregiate tele.

Sul sagrato della Parrocchiale, tra una folla festosa composta anche da molti bambini diver titi, in onore di Sant’Antonio Abate, il parroco ha benedetto molti animali tra i quali non mancavano cani di ogni razza e taglia, gatti, uccellini in gabbia, conigli da compagnia, criceti, un candido agnellino e tre splendidi esemplari di cavalli maremmani. Nel pomeriggio è stato possibile apprezzare alcune specialità tipiche

paesane offerte sui banchi allestiti nel giardino pubblico come bruschetta, panini con salsicce alla brace, frittelle di pane, castagnole, mentre una banda locale, composta anche da giovani ragazze, allietava i presenti con brani di un vasto repertorio. È quasi sera quando ci rimettiamo in viaggio per rientrare, soddisfatti dei piacevoli momenti trascorsi in questo fine settimana passato a Farnese.

Loggetta panoramica

La benedizione degli animali

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MONDO NATURA 2009 Servizio di Franco Salussolia

L’

edizione di Mondo Natura 2009 ha visto un incremento delle visite rispetto a quella del 2008 del +3,4%, segno tangibile che, a dispetto della crisi economica generale dei mercati, il settore del plein air e in particolare quello del camper resta di vivace interesse e fa sperare ad una lenta ma sicura ripresa, confermandosi turismo di tendenza e destinato a sicura crescita. Articolata come sempre sulla presentazione della nuova produzione, sull’indotto relativo e su “Luoghi”, rassegna eno - gastronomica e turistico - regionale che registra sempre un grande consenso di pubblico, l’edizione 2009 si è arricchita di un’esposizione di veicoli datati (con 20 anni dalla prima immatricolazione), che, collocati nel grande anfiteatro del corpo fieristico centrale, ha riscosso notevole interesse, offrendo l’opportunità di rilevare il progresso del veicolo ricreazionale attraverso gli anni per quanto concerne cellule, motorizzazioni e soluzioni di abitabilità. Linee più filanti, ricchezza e ammodernamento di accessori (i led in sostituzione delle illuminazioni tradizionali, generatori a energia pulita, regolatori di carica, ecc.)), un impiego sempre più vasto del FIAT Ducato X250, peculiare progetto della casa torinese con carreggiata posteriore maggiorata, sono state le novità e le conferme delle case costruttrici. Senza ombra di dubbio, nei confronti del Ducato si nota una scelta sempre più forte da parte delle case nazionali ed estere, in particolare nella versione da 130 CV, sei marce, accessoriata con ABS, ABD, ASR, ESP e airbag. Per quanto riguarda le cellule abitative, denominatore comune di molti costruttori è stato l’introduzione di un letto trasversale a scomparsa in posizione arretrata rispetto al posto di guida, comunemente chiamato dagli addetti “a saliscendi” (con comando manuale o elettrico), che, lasciato in posizione bassa, ha il pregio di lasciare libera la cabina di guida. Questa presentazione, rivisitata da una casa tedesca nella precedente stagione, in effetti, non rappresenta un progetto inedito, ma una proposta rinnovata. La soluzione può essere apprezzata in particolare nei profilati, dove offre la possibilità di un secondo letto matrimoniale o singolo di pronto impiego. Solidale a questo letto può essere una porzione dei pensili per impiego anche notturno. Altro aspetto rilevato a Mondo Natura 2009, è stata la scelta da parte dei progettisti di materiali di nuova generazione, spesso già impiegati, per ottenere strutture di pe54

so inferiore ma con indici di durata e affidabilità superiori (Alufiber, Styrofoam, vetroresina, ecc.). Interessante anche la nutrita presentazione di caravan, idea per il turismo itinerante che riscuote sempre l’interesse di una larga fetta di appassionati. Se ne sono viste di dimensioni quanto mai varie, dalla più piccola “Rookie 3,5” presentata dalla Wingamm, superiore di poco ai tre metri, trainabile da una “Cinquecento”, alla “Paganini” della Tabbert di quasi otto metri, ma di costo considerevole (oltre 45.000 euro). Degni di rilievo alcuni nuovi modelli delle case più note e prestigiose, come il “Koala” della Rimor, il motorhome “H699” dell’Arca, il mansardato Hymer “Camp 614 CL Star Edition”, il Laika Kreos 3012 ed altri ancora, tutti presenti sui piazzali de “i Professionisti” della Via Pontina. Mondo Natura 2009 ha dato segnali tangibili d’interesse da parte del potenziale utente del camper ancor meglio dell’anno passato e “i Professionisti”, convinti della risorsa che il camper stesso rappresenta nel comparto turistico italiano, invitano i clienti vecchi e nuovi a visitare le loro concessionarie con le ultime novità del settore.


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Il camperista… questo sconosciuto Passa il tempo, aumenta l’esperienza e finalmente si squarcia la cortina di nebbia che ci impediva di comprendere! di Claudio Baldani

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irovagando in camper, si possono vivere esperienze inaspettate rispetto all’interpretazione comune di vacanza all’aria aperta. Coinvolto in prima persona, mi sono chiesto: “Forse sono rimasto indietro. Dovrei rivedere le mie idee?”. Ho tentato così di trovare confronti da cui ricavare suggerimenti per comprendere ciò che mi sorprendeva e non capivo. L’uomo- si è sempre detto - è un animale sociale e lo dimostra in tutte le sue espressioni; ma pur convinto di

ciò, mi sembra comunque strano vedere, magari in un gran prato, camper “ammucchiati” come fossero in un rimessaggio, ognuno con intorno superbici, scooter, mega sdraie, tavolini imbanditi e tutto quello che trova posto dentro gli spaziosi gavoni garage ormai sempre più comuni. Qualcuno, ricordo, durante un’amabile conversazione serale sotto un tendalino, mi disse, non senza un pizzico d’orgoglio, “…noi camperisti facciamo parte di una grande famiglia…” ed ho realizzato che molti

hanno fatto proprio questo principio e coerentemente lo mettono anche in pratica. Ecco perché non mi sorprende quel camper che s’incolla a meno di un metro dal mio. Ci sarebbe la possibilità di stare a comoda distanza, ma che fine farebbe lo spirito di gruppo? Del resto, trovarsi faccia a faccia attraverso i finestrini quando si pranza, non solo permette di confrontare i menù, la marca delle scatolette di fagioli e dei peperoni sott’olio, ma favorisce la socializzazione!



Momenti di relax

Almeno fino a che qualcuno non tira giù l’oscurante. Anche nel cuor della notte, quando ormai si dorme, cullati magari dal rassicurante frinire dei grilli, il principio di solidarietà e unitarietà resta presente ed attivo. Infatti, ci sono buone possibilità che arrivino camper che per sistemarsi vicini ad altri già parcheggiati siano disposti ad effettuare una miriade di manovre e quelle più impegnative riguarderanno il livellamento sui cunei, che spesso coinvolgeranno la solerte signora che non lesinerà abbondanti istruzioni a gran voce. Possiamo esserne certi! E, complice la stanchezza del guidatore ed il buio della notte, queste manovre, non proprio così immediate, si potranno protrarre a lungo: dipende soltanto dalle esigenze di “spianare” bene che possono avere i nuovi arrivati..! Chi arriva tardissimo, chi si sveglia prestissimo… Va tutto bene! Che ognuno sia libero di vivere come crede questa splendida vita all’insegna del plein air! Confesso che qualche tempo fa mi innervosivo se la mattina a svegliarmi non era il cinguettio degli uccellini, ma il vivace chiacchiericcio che di buon ora si sviluppa e prende sempre più consistenza intorno al cam58

per proprio quando si vorrebbe ancora dormire: ho imparato ad accettare di buon grado anche questo ed ora non provo fastidio neppure per le note che generosamente vengono diffuse dallo stereo di bordo di qualche “amico” camperista! L’alto volume magari distorce la qualità della musica, ma come si fa a non apprezzare questo gesto che vuole esternare il desiderio di comunicare? E non uso neppure più i tappi auricolari se il genere musicale non è proprio quello che preferisco: ascoltare i successi dei Cugini di Campagna è senz’altro in tema con il plein air… Possiamo affermare, senza tema di smentite, che i camperisti sono persone speciali Il camperista si distingue per le infinite capacità di “adattamento”, capacità che coinvolgono soprattutto i loro mezzi, attraverso i quali mettono in mostra straordinarie soluzioni. Infatti, chi ha dimestichezza con l’idraulica, sotto il pianale ha montato un ingegnoso groviglio di tubazioni per scaricare le acque come meglio non si potrebbe. Chi con l’elettronica ci gioca, è riuscito a piazzare sensori, ventoline, spie, allarmi, lettori di dvd, telecamere, televisorini e led ovunque. Chi, ahimè, è negato in tali pratiche,

ha comunque amici esperti dai quali si è fatto installare antenne domestiche adattate o paraboline modificate. A proposito di modifiche, mi torna in mente un’immagine ormai sbiadita: quella dei modesti camperini primordiali, ve li ricordate? Per costare poco avevano motori altrettanto modesti e cedevano il passo ai modelli più potenti e blasonati. Ora non è più così! E’ capitato a me, recentemente, di dovermi fare immediatamente da parte mentre viaggiavo con buona andatura su per un salitone autostradale, perché un mansardato di qualche anno fa, vistosamente rinvigorito forse da una miracolosa centralina aggiuntiva, chiedeva urgentemente strada. Veder sfrecciare traballando questi v.r. curatissimi con lo scappamento cromato e magari i cerchi in lega, mi ha ricordato quelle “600” di qualche anno fa con il cofano posteriore sollevato e la marmitta a tutto “volume” e il motore truccato che non le faceva apparire inferiori alle Alfa. Basta! Ora credo d’aver fatto dei passi in avanti nella comprensione dello spirito del plein air in camper e sono pronto ad assaporare appieno i piaceri che può offrire, non prima di precisare che ogni eventuale riferimento a situazioni, persone o cose è puramente casuale…



Rosa non solo di maggio Testo di Gabriella Maggi

L

a rosa nella nostra tradizione è il fiore per eccellenza, citata nel nostro lessico in tantissimi modi: “essere fresco come una rosa” (sentirsi puliti o riposati), “all’acqua di rose” (cose fatte in modo superficiale, sentimenti poco profondi), “se son rose fioriranno” (per dire che col tempo le situazioni si chiarificano e che i risultati permetteranno di giudicare), “non c’è rosa senza spine” (ogni cosa positiva ha anche il suo lato negativo). Poi conosciamo la “rosa dei candidati, dei partecipanti, dei vincitori”ed ancora la “rosa dei venti”, la “rosa del deserto”, la “guerra delle due rose” (tra gli York ed i Lancaster), il bellissimo libro di Umberto Eco “Il nome della rosa”, la “macchina di S.Rosa” di Viterbo, e chi ha studiato il latino, non avrà certo dimenticato le declinazioni di “rosa, rosae, rosa”, eccetera. Ma quante rose sono state regalate dagli innamorati? Migliaia, milioni a testimoniare un sentimento o una passione. Ma anche per dimostrare semplicemente affetto o partecipazione ad ogni evento particolare della vita delle persone care. Insomma, in un’era in cui cose ed abitudini tramontano velocemente, il regalare rose è sempre un gesto moderno ed apprezzato.

Coltivazione e diffusione Ogni occasione richiede però un colore diverso ed è per questo che ne esistono di svariate tonalità, in sfumature di varie tinte, con i petali screziati, addirittura rose che cambiano colore crescendo. Pochi sanno, però, che per brevettare una nuova varietà bisogna realizzarne una media di 10.000. Nel 2007, grazie all’ingegneria genetica, è stata realizzata la mitica rosa blu (trasferendo il colore dalla petunia), che si riteneva fosse impossibile creare. Purtroppo, tante selezioni sono andate a danno del profumo che è andato quasi perso. Ultimamente, però, si sta lavorando per sopperire a questa carenza.

Le rose che vediamo nei giardini o dal fioraio provengono da ibridazioni casuali o guidate. La loro antenata e parente un po’ più rustica è la rosa selvatica, comunissima nelle nostre campagne. Questo arbusto cresce in gran parte dell’Europa, dell’Asia e del Nord Africa, dal piano a 1600 metri d’altitudine e ne esistono molte varietà. Nella macchia mediterranea la più comune è la rosa canina, i cui petali sfumano dal bianco al vero colore “rosa”. Crea siepi alte fino a 3 metri e fiorisce da maggio a luglio. Dopo questo periodo i fiori cedono il posto a bellissime bacche di color rosso acceso, nutrimento per molti uccelli. Questi frutti (cinorrodi) sono ricchissimi di vitamina C ed in passato


venivano usati per prevenire lo scorbuto, una malattia ormai debellata, di cui si ammalavano molti contadini. Inoltre hanno proprietà astringenti, diuretiche, vitaminizzanti, decongestionanti e detergenti, vengono perciò largamente usati in erboristeria per fare infusi e decotti. Oltre alla rosa canina, sul nostro territorio crescono altre varietà di rosa selvatica, dai nomi di fata: la rosa rubiginosa, con fiori rosa scuro, citata anche da Shakespeare come “eglantina”, le cui foglie profumano fortemente di mela, specialmente dopo un acquazzone, la rosa pimpinella, color crema, la rosa pendulina, color porpora, tipica dell’arco alpino. Tutte fanno parte della famiglia delle Rosacee, a cui appartengono, anche se sembra un po’ strano, il melo, il mandorlo, il ciliegio, il pesco ed il pruno. La coltivazione della rosa di macchia non richiede molte cure, essendo molto più resistente dell’aristocratica sorella selezionata, ha una fioritura molto più lunga ed i suoi frutti rossi durano fino a novembre inoltrato. Simbologia e significati allegorici La rosa, simbolo d’amore, era sacra a Venere. Narra il mito che dalla schiuma del mare, da cui nasce la dea, spunta un cespuglio spinoso che, irrorato dal nettare degli dei, si copre di rose bianche. Nell’antica Roma veniva utilizzata durante i baccanali, ma rientrava anche nelle cerimonie legate al culto dei morti durante la festa delle rose o “Rosalia”. Assimilando questo significato, la tradizione cristiana vede nella rosa con spine l’immagine del tormento dei martiri. In genere però il fiore è associato a Maria Vergine “rosa senza spine”, cioè non toccata dal peccato. Per i poeti ed i filosofi, che l’hanno da sempre decantata, la sua breve durata è simbolo della transitorietà delle cose, mentre i petali disposti in simmetria raggiata e con struttura concentrica rappresentano il ciclo “ vita-morte-rinascita”.


Fascino nel cielo A cura di Massimo Salussolia (meteorologo)

Q

uanto sin qui “narrato” sui fenomeni meteorologici e atmosferici non è sufficiente a soddisfare la voglia di conoscenza di un meteorologo, che guarda sempre con grande interesse e anelito ai fenomeni visivamente apprezzabili nel cielo, quali elementi complementari per una corretta valutazione delle condizioni del tempo. La sua definizione, infatti, stante la difficoltà e complessità della previsione stessa, potrà più agevolmente risaltare riconoscendo il ruolo importante che da sempre rivestono le nubi che affollano il cielo immediatamente sopra di noi. Queste hanno, lo abbiamo affermato anche in altre occasioni, un significato meteorologico così immediato tanto da esprimere con la loro morfologia la qualità del tempo che possiamo attenderci verosimilmente. Quante volte con il naso all’insù le abbiamo osservate, quasi rapiti dal loro continuo evolversi in forme

Cumuli

sempre diverse, bianche, splendenti, illuminate dai raggi del sole, o minacciose, scure, cariche di pioggia, presagio certo di acquazzoni e brutto tempo. Quante volte i loro contorni ci hanno fatto evocare nella nostra fantasia sembianze e figure da accostare a persone, cose, animali e, subito dopo, a rincorrere un’altra idea, un'altra realtà virtuale con un fascino sempre diverso! Soddisfiamo adesso qualche interrogativo che inevitabilmente ci siamo posti, curiosi come sempre di conoscere ciò che ci coinvolge così da vicino. Come si formano le nubi? L’esistenza del vapor d’acqua nell’atmosfera è governata da due processi: l’evaporazione mediante la quale esso si origina dalle superfici liquide della terra e la condensazione attraverso la quale il vapore si trasforma

in goccioline liquide formando così in quota le nubi e in prossimità della superficie terrestre le nebbie, considerate giustamente delle nubi al suolo. La temperatura dell’aria regola entrambi i due processi fisici e ne modifica gli stadi di evoluzione attraverso i quali il vapore assume una o l’altra caratteristica. Le nubi possono risultare costituite da minuscole goccioline d’acqua o da microscopici cristalli di ghiaccio, oppure da un loro insieme: s’intuisce facilmente che in tali vesti entra in gioco la temperatura dell’aria. Se positiva, abbiamo la formazione di goccioline d’acqua; con temperature al di sotto di -40°C, solo cristalli di ghiaccio. La nube è, in effetti, il risultato di continui e mutevoli processi di evaporazione e condensazione per mezzo dei quali i suoi elementi essenziali si modificano istante per istante; anche in quelle nubi dall’aspetto apparentemente immutabile che a volte invadono il cielo per alcuni giorni, le goccioline e i cristalli al loro interno si rinnovano di continuo. Come classifichiamo quindi le nubi? Le nubi si presentano nel cielo in una grande varietà di forme e aspetti ma in base alla loro altezza si riuniscono in tre gruppi e in relazione alla loro genesi e struttura in dieci tipi. 1° Gruppo - Nubi basse (altezza compresa tra 0 e 2000 metri) • Cumuli: a base piatta che si sviluppano verticalmente, in forma di torri, mammelloni, cupole. La parte superiore assomiglia a un cavolfiore. Di grande spessore possono


Nembostrati

Stratocumuli

anche produrre pioggia; di piccolo spessore costituiscono i cosiddetti “cumuli di bel tempo” formandosi spesso nelle belle giornate di sole; • Strati: organizzate in distesa piuttosto grigia con base abbastanza uniforme, producono pioggia e nevischio; • Stratocumuli: grigie o biancastre, si presentano in banchi assumendo la forma di un acciottolato. 2° Gruppo - Nubi medie (altezza compresa tra i 2000 m e i 6000 m) • Nembostrati: nubi nere e amorfe con una base difficilmente individuabile e portatrici di pioggia o neve; • Altostrati: distesa nuvolosa sottile o spessa di colore grigio, possono produrre pioggia; • Altocumuli: bianche o grigie, in banchi o strati con forme lamellari. 3° Gruppo - Nubi alte (altezza superiore ai 6000 m) • Cirrocumuli: bianche e sottili a forma di granelli danno luogo al classico “cielo a pecorelle”; • Cirrostrati: distesa di velo trasparente o biancastro composto di cristalli di ghiaccio; • Cirri: di aspetto setoso, riccioluto, fibroso, filamentoso, a forma di fiocchi, virgole, costituiti da cristalli.

Cumuli di bel tempo

Ultimo Tipo, a parte, è costituito dai Cumulonembi (una nostra vecchia conoscenza!) considerati una nube a sé stante in quanto la loro base può partire dal suolo e raggiungere il limite della tropopausa; grande sviluppo verticale, torreggianti, portatori di temporali, rovesci, grandine, ghiaccio, correnti ascendenti e discendenti, estremamente pericolosi per la navigazione aerea. Bene, d’ora in poi, pur continuando a rimirare le nuvole nella loro essenza poetica e piena di fascino ogni istante diverso, avremo certamente la consapevolezza di conoscere qualche dettaglio tecnico in più di questi meravigliosi fenomeni della natura che riempiono il cielo sopra di noi. È proprio il caso di dire, ricordando una poesia celebre: “M’illumino d’immenso”.


Che cos’è il tempo?

La misura del tempo

Sant’Agostino ebbe a dire circa la definizione di tempo ”…se nessuno me lo domanda, lo so, se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più”. Così è! Il tempo è sempre stato a metà tra la fisica e la filosofia. A ben pensarci, abbiamo paura del tempo che non passa mai e del tempo che passa veloce; non sappiamo se considerarlo concreto o astratto: un vero rompicapo! Per fortuna, in queste righe dobbiamo occuparci solo di qualche curiosità circa il modo di misurare questo grande impostore che ci illude e allo stesso… tempo, uccide le nostre illusioni.

Possiamo dire che il tempo è l’intervallo che intercorre tra due fenomeni, ad esempio l’inizio e la fine del bruciare di una candela o il fluire della sabbia in un contenitore (la classica clessidra) ma possiamo legare il concetto di misura del tempo anche ad altri fenomeni ripetitivi come quelli dettati dai movimenti della terra: la rotazione attorno al proprio asse e la rivoluzione attorno al sole. Possiamo, per i nostri scopi, pensare alla terra fissa e al sole che ruota attorno ad essa e definire un intervallo con il passaggio del sole due vol-

te consecutive a perpendicolo su uno stesso meridiano. Ricordiamo a proposito (e lo possiamo vedere sulla fig. 1) che un meridiano è un semicerchio che va da polo a polo e, quindi, possiamo disegnare sulla terra un infinito numero di semicerchi meridiani. Definiamo anche mezzogiorno del meridiano il passaggio del sole su di esso e giorno (giorno solare) l’intervallo tra i due passaggi consecutivi. Definiremo poi il modo, attraverso sistemi meccanici o altro, di dividere il giorno in frazioni più piccole così da conoscere la distanza che ci separa dal prossimo mezzogiorno. È altresì chiaro che ognuno di noi staFigura 1

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ziona sopra un meridiano diverso (a meno che non si stia in fila indiana tra un polo e l’altro) e, quindi, per ognuno di noi il mezzogiorno (e ciò vale naturalmente anche per le altre le ore del giorno) scatta in momenti diversi.

Figura 2

Un orario per tutti Non è difficile capire quanto poco pratico sarebbe, a questo punto, prendere appuntamenti nella vita di tutti i…giorni! Rispetto a quale degli astanti scegliamo l’ora per vederci e sviluppare qualsiasi attività umana? A questo dilemma rispose un italiano: Giuseppe Barilli conosciuto anche con lo pseudonimo di Quirico Filopanti. Studioso e rivoluzionario, propose intorno alla metà del 1800 in una sua opera, la divisione della terra in 24 spicchi delimitati da meridiani distanti tra loro 15° (360° diviso 24, le ore del giorno, dà appunto 15°). All’interno di ogni spicchio e per tutti i suoi occupanti, sarebbe stato mezzogiorno al momento del mez-

Figura 3

zogiorno sul meridiano posto a metà “spicchio”: naturalmente al passaggio del sole sul meridiano medio del fuso successivo, sul precedente sarebbero state le 13… e così via (fig. 2). Questa teoria fu accettata universalmente e ci accompagna ancor oggi: i nostri orologi segnano l’ora fuso del-

la nostra zona e viaggiando verso est o verso ovest dobbiamo “rimetterli” avanti o indietro di tante ore quanti sono i fusi attraversati per poterci rapportare correttamente con le attività umane al nostro arrivo. In effetti, possiamo dire che l’ora fuso rappresenta l’ora legalmente accetta-



ta nelle varie zone del mondo quindi l’ora legale. Invece, quando spostiamo avanti le lancette dell’orologio di un’ora per motivi economici e sociali all’inizio della bella stagione, dovremmo parlare non di ora legale ma di ora estiva… ma questo è un altro discorso legato solo a un generico modo di definire le cose. La divisione in fusi della terra (fig. 3), in certe zone, non segue esattamente i meridiani laterali: ciò è dovuto alla necessità pratica di comprendere all’interno di un fuso anche piccole porzioni di uno stesso stato che si troverebbero, altrimenti, ad avere un’ora diversa dal resto del paese. E’ evidente che ciò non si può fare per stati (tipo gli Stati Uniti d’America) che occupano una larghissima estensione in senso est/ovest e, infatti, tra le città di New York e Los Angeles ci sono tre ore (tre fusi) di differenza!

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Molto importante è anche l‘individuazione di un meridiano di partenza in quanto per certi utilizzi può servire un orario unico indipendentemente dal posto in cui ci si trovi. Diciamo meglio con un esempio: per i viaggi aerei, l’uso di un orario “universale” serve a stabilire meglio la durata di un volo e allora tutti gli operatori utilizzano l’ora relativa al meridiano di Greenwich, località portuale vicino Londra. Il perché di questa scelta è dovuta al fatto che, in tempi passati, Londra era un punto dei più importanti riguardo ai viaggi per mare. Quindi, sentendo parlare di ora GMT ci si riferisce all’ora di Greenwich: l’acronimo sta per Greenwich Mean Time ovvero tempo medio di Greenwich. Tempi… moderni Per terminare questa breve carrellata sulla misura del tempo, c’è da dire,

che ormai alle misure legate ai movimenti della terra, si sono affiancati sistemi basati sull’utilizzo di orologi atomici estremamente precisi che sbagliano di milionesimi di secondo ogni secolo. La necessità di correzioni periodiche dovute alla non precisione dei movimenti del nostro pianeta è risolta in maniera più che brillante. Ci siamo, infatti, così svincolati da complicatissimi (anche se estremamente affascinanti) sistemi meccanici che, pur precisi, richiedevano continui e costanti aggiustamenti o, addirittura, da sistemi, come dicevamo all’inizio, tipo candele che si consumavano o clessidre che richiedevano un’attenzione costante durante il loro funzionamento per non perdere il fluire delle ore. Per concludere, possiamo affermare che ognuno è figlio del proprio tempo.



* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Hymer Camp 614 Cl “Star Edition” Comfort abitativo di alto livello ed eleganza di linee in una tipologia tradizionale

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uesto elegante mansardato della nota casa tedesca si distingue per la cura dei particolari costruttivi, espressione dell’inimitabile classe della Hymer. La ricchezza delle rifiniture e degli accessori restano evidenti appena si entra nella cellula abitativa realizzata con pianta d’impostazione classica e

due letti matrimoniali, uno posto in mansarda e l’altro sistemato in coda sul grande gavone garage, entrambi illuminati e areati da ampi finestrature e capaci di garantire un comodo riposo grazie ai materassi ad alta permeabilità d’aria che poggiano su doghe in legno. La tappezzeria dei divani è in tessuto trattato antimacchia, con colori ben armonizzati con il mobilio in Pero di Merano composto da pensili e ampio armadio, costruiti in compensati

di alta qualità, per riporre gli effetti personali e rispondere alle esigenze dell’equipaggio. Completa la zona living un tavolo con piano aggiuntivo verso il quale ruotano i sedili della cabina di guida per utilizzare al massimo ogni spazio del veicolo, assicurando gli indimenticabili momenti di convivialità che verranno vissuti all’interno di questo bel mansardato. 70


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

La cucina a sviluppo angolare ha tre fornelli e un piano di cottura con un lavello integrato di forma circolare; i cassetti del mobile che scorrono su guide a cuscinetti e un grande frigo completano questa zona. Il bagno di grandi dimensioni ha mobili in legno capienti ed eleganti con cabina doccia separata. La rubinetteria è tutta di alta classe e con miscelatore. L’ambiente della cellula abitativa ha tutte le finestre con oscuranti e zanzariere a rullo e prende ulteriore luce da un grande oblò rettangolare posto sul tetto. Seguendo i principi della migliore progettazione moderna, l’Hymer Camp 614 CL “Star Edition” è costruito con un pavimento di grande spessore (46 mm) che assicura un isolamento termico ed acustico di alto livello. La motorizzazione scelta è quella del Fiat Ducato Multi-Jet, soluzione ormai tra le più scelte dalle varie case costruttrici per l’alta affidabilità che questo motore offre, avvalendosi dell’autotelaio X250 creato dalla casa torinese per impieghi su veicoli ricreazionali, che presenta una carreggiata posteriore maggiorata. Se i motorhome della Hymer rappresentano per la loro peculiarità la fascia più nota agli affezionati clienti della casa tedesca, questo mansardato proposto nella versione extra lusso (Star Edition) soddisferà pienamente il cliente più esigente con le rifiniture di lusso, l’elegante linea e la funzionalità degli interni che lo distinguono. FSalus

SCHEDA TECNICA Tipologia: mansardato Posti omologati: 4 Posti letto: 4 Lunghezza: 6900 mm Larghezza: 2350 mm Altezza: 3100 mm Passo: 3800 mm Serbatoio acqua: 20/110 lt Serbat. recup. acqua: 100 lt WC: cassetta thetford Stufa: truma combi 6 Frigorifero: 113 lt Motore: Fiat ducato 2,3 lt mjet Trazione: anteriore

Prezzo chiavi in mano a Partire da

€ 64.500,00 (con clima cabina, regolatore velocità, pack “Star edition”, telaio 2,3 maxi, air bag dx/sin, colore ext champagne, ecc.)

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* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Rimor Koala 45 Dalla tradizione della casa toscana, un mansardato ideale per la famiglia

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hi non ricorda negli anni ottanta lo scattante mansardato dal nome del simpatico orsacchiotto australiano, ancora visibile sulle strade in qualche esemplare, magari rimesso a nuovo, con le sue linee datate che appartengono ormai alla storia? Ecco dunque riproposto dalla Rimor un veicolo che del passato ha soltanto il nome, Koala, motorizzato dall’affidabile Transit 350 con cilindrata 2400 CC e ruota gemellata per ottime prestazioni su ogni tipo di terreno. Filante nella forma, generoso negli in-

Per sistemare il vestiario è a disposizione un comodo armadio e pensili con ante a scorrimento molto pratiche all’uso. L’illuminazione è realizzata con faretti con lampadine led e, sopra la dinette, orientabili per soddisfare ogni esigenza. Il pannello di comando si trova sopra la porta di accesso. Stufa e boiler sono del tipo ad alimentazione a gas. L’ampio garage è accessibile anche dall’interno della cellula abitativa attraverso un’apertura situata sotto il letto matrimoniale di coda. terni, fornito di un comodo garage, il Koala 45 si fa apprezzare particolarmente per l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Il veicolo è omologato per sei persone, ma risulta molto indicato a un equipaggio di quattro persone, che sfrutteranno comodamente i due matrimoniali nella versione “pronto”, uno nella capiente mansarda e il secondo in coda sopra il garage. Un altro letto si ottiene dalla trasformazione della dinette. Dotato di accessori secondo le ultime tendenze, questo mansardato si distingue per la cura dei particolari di tutti gli elementi che compongono gli interni. Molto curata la scelta della tappezze72

ria che dà un vivace tono alla dinette, posta in posizione ideale per i momenti conviviali, che in questo veicolo potranno essere molto gradevoli, grazie anche alla funzionale cucina a tre fuochi inserita con il lavello in un blocco unico lineare, che offre un grande piano di lavoro con cassetti e vani per riporre tutto l’occorrente. Generoso il frigo con freezer separato, che non farà rimpiangere quello di casa. Il bagno è con vano doccia separato e gli accessori sono tutti di design moderno ed elegante.


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

che ha voluto ripresentare un veicolo che tanto successo ha ottenuto nel passato, rivisitandolo in ogni particolare costruttivo e motorizzandolo con un’ottima meccanica. Forza Koala, ti aspettano ancora tanti chilometri sulle strade di tutto il mondo! FSalus Difficile non innamorasi di questo mansardato curato in ogni particolare dalla Rimor, la nota casa toscana,

SCHEDA TECNICA Tipologia: mansardato Posti omologati: 6 Posti letto: 6 Lunghezza: 7255 mm Larghezza: 2240 mm Altezza: 2900 mm Passo: 3954 mm Serbatoio acqua: 40+60 lt Serbat. recup. acqua: 100 lt WC: cassetta thetford Stufa: 3000 kcal Frigorifero: 145 lt Motore: Ford transit 350 2400cc 103 cv Trazione: Posteriore gemellata

Prezzo chiavi in mano a Partire da

â‚Ź 61.200,00 73


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Laika Kreos 3012 Una confortevole suite su strada

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a grande novità di Mondo Natura 2009 è la serie Kreos semintegrale, con il nuovo letto anteriore elettrico che aderisce al soffitto e scende giù con un semplice pulsante. Finalmente il semintegrale con 3+1 posti letto! La nuova linea Kreos è stata creata per chi ama il design, l’equilibrio delle forme, l’eleganza ma anche la praticità. Il design esterno raffinato, con cupolino color argento, i colori sobri e preziosi rendono unici i Laika Kreos. Il semintegrale Kreos 3012 è la soluzione ideale per la coppia che richiede il massimo della comodità e della qualità costruttiva con una vera e propria camera matrimoniale dotata di grande letto e relativi comodini. Una porta a soffietto separa la stanza da letto dalla zona giorno. Vano doccia completamente separato dalla toilette. Stefano Maida 74


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

SCHEDA TECNICA Tipologia: semintegrale Posti omologati: 4 Lunghezza ester.: 7.360 mm Larghezza ester.: 2.300 mm Altezza: 2.820 mm Passo: 4.035 mm Posti letto: 3+1 Serbatoio acqua: 100 Lt. Serb. recup. acque: 115 Lt. WC: cassetta thetford 18 Lt. Frigorifero: 150 lt Stufa: trumatic c6002S Motore: Fiat ducato 35 2300/3000 cc 115/157 cv Fiat ducato 40 2300/3000 cc 115/157 cv Trazione: anteriore

Prezzo chiavi in mano a Partire da

â‚Ź 61.999,00 75


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Arca P 740 GLC Spazio allo stile

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n’innovativa impostazione stilistica contraddistingue questo semintegrale che, con ragione, pretende di differenziarsi dalle altre case concorrenti. Il disegno dei mobili ed il concetto del tutto inedito ne fanno un outsider nella sua categoria. Servizi. La zona doccia ed il bagno sono inseriti all’interno della camera da letto, che conserva dimensioni comode e del tutto rispettabili. La cucina è posta di fronte all’ingresso della cellula, il piano cottura permette l’utilizzo contemporaneo di tre pentole. Due coperchi celano i contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti e, al contempo, offrono un adeguato piano d’appoggio. Il lavello è posto sulla penisola. Al di sotto della cucina trovano posto ben cinque cassetti. Il frigorifero è di 150 litri, al di sopra del quale si trova un vano chiuso da una serrandina scorrevole. Zona notte. Il letto è posto centralmente ed ha le dimensioni di 190/140, al di sotto del quale si trova un comodo contenitore dove stivare coperte, cuscini e quant’altro. Su ambo i lati del letto sono presenti quattro cassetti. Gli armadi sono posti ai lati del letto e nei comodini ci sono due vani per riporre piccoli oggetti. Buona l’aerazione e la finestratura, che è completata da un maxi oblò panoramico con comando elettrico. Ben concepita la retroilluminazione a led con inedite pulsantiere.

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Zona giorno. La dinette risulta comoda ed elegante con il tavolo di derivazione nautica. Consente di ospitare 6 persone. Un oblò panoramico è posto sul tetto in vetroresina che gli conferisce grande luminosità. Stivaggio. Il gavone posteriore permette di stivare tutto ciò che vi farà affrontare le “faticose vacanze”. Come optional è possibile avere per l’esterno la colorazione Silver abbinata ai cerchioni in lega. Facente parte dello standard Arca, è presente il wc speedy (lt 17+38), presa del gas e doccia esterna, presa 12/220V, antenna e satellitare esterno. Chi è abituato a fare le vacanze nel lusso, non rinuncerà a nulla: questa suite d’albergo ha tutto ciò che desiderate. Forse manca la piscina, ma te-


* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

nendo chiusi gli occhi protetti dai vostri occhiali da sole, potrete sognare anche quella. A questo punto partite pure e iniziate a programmare le prossime vacanze sicuri che saranno in molti ad invidiarvi. Il sogno ha inizio. Sergio Ferrò

SCHEDA TECNICA Tipologia: semintegrale Posti omologati: 4 Lunghezza: 7400 mm Larghezza: 2310 mm Altezza: 2900 mm Passo: 4030 mm Posti letto: 3 Serbatoio acqua: 100 lt Serb. recup. acque: 100 lt WC: cassetta thetford + Speedy (18+38 lt) Frigorifero: 150 lt Stufa: truma combi 6 Meccanica: Fiat ducato X250 2,3 mjet 130 cv 3,0 mjet 160 cv

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â‚Ź 66.800,00 (Fiat ducato 2.3 mjet 130 cv)

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Adriatik Coral A 670 S Viaggiare alla grande SCHEDA TECNICA Tipologia: mansardato Posti omologati: 4 Posti letto: 5 + 1 Lunghezza: 7390 mm Larghezza: 2300 mm Altezza: 3130 mm Passo: 4035 mm Serbatoio acqua: 50/90 lt Serbat. recupero acqua: 85 lt WC: cassetta thetford Stufa: truma combi 4 JG/6JG boiler Frigorifero: 150 lt Motore: Fiat ducato 2,3 Jtd 130cv – 3,0 Jtd 160cv Trazione: anteriore

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ltimo nato in casa, l’ Adria Coral A 670 SL offre una praticità e un comfort di viaggio senza eguali. Si tratta di un mansardato che ospita cinque posti, con letti gemelli posteriori che all'occorrenza si trasfor-

€ 53.700,00 mano in un matrimoniale di dimensioni ragguardevoli; esprime nel contempo soluzioni tecniche e costruttive abbinate a profondi studi sull'utilizzo degli spazi. E' un mezzo ricco di equipaggiamenti,

(2,3 Jtd 130cv)

in grado di soddisfare anche le esigenze del viaggiatore esperto. Di serie offre: serbatoio acque grigie riscaldato, grande gavone posteriore, cellula in poliestere (vetroresina), frigo da 150 lt. Gli arredamenti interni, come sempre, conferiscono uno stile elegante e un'immagine lineare e pulita, insieme ad una spiccata qualità dei materiali e dei rivestimenti. La motorizzazione realizzata con il Fiat Ducato ne fa un mezzo per tutti i viaggiatori esperti che desiderano un veicolo instancabile e versatile. Patrizia Martinelli 78


Laika X 700 Qualità e convenienza SCHEDA TECNICA Tipologia: mansardato PoSti omoLoGati: 4 Lunghezza esterna: 7.198 mm Larghezza esterna: 2.300 mm altezza: 3040 mm Passo: 3.954 mm Posti letto: 5+1 Serbatoio acqua: 100 Lt. Serbatoio recupero acque: 110 Lt. Wc: cassetta thetford Frigorifero: 142 lt Stufa: truma combi 6 meccanica: Ford transit 350 2400 cc 115 cv trazione posteriore con ruote gemellate

C

ontinua il successo di questa serie grazie all'eccezionale rapporto qualità prezzo: gli interni con il mobilio di design ed inserti in legno massello e pregiati tessuti in micro-fibra facilmente lavabile. L’esterno è caratterizzato da un aspetto giovanile ed aggressivo grazie alla nuovissima meccanica Ford 350 TDCi dotata di ABS e due airbag. Estremamente comodo grazie anche all'enorme gavone garage. All'interno

il letto a castello disposto trasversalmente è di larghezza paragonabile ai letti domestici e assicurerà ai Vostri figli il giusto riposo dopo una giornata piena di divertimento all'aria aperta. L’X700 si rivolge ad un pubblico di appassionati che sposano la filosofia Laika: robustezza della scocca, ottima coibentazione per uso anche invernale, design marcato, 6 anni di garanzia di impermeabilità, valore dell’usato Laika nel tempo, servizio

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€ 54.798,00 assistenza Laika, buon rapporto qualità/prezzo. Stefano Maida

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Mclouis Mc4 – 62 Un ottimo compromesso tra linee esterne e spazi interni SCHEDA TECNICA Tipologia: semintegrale Posti omologati: 6 Posti letto: 6 Lunghezza: 6500 mm Larghezza: 2350 mm Altezza: 2850 mm Passo: 3800 mm Serbatoio acqua: 110 lt Serbat. recupero acqua: 90 lt WC: chimico Stufa: combi 4 Frigorifero: 110 lt Motore: Fiat ducato 2300 cc mJt 130 cv Trazione: anteriore

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C

ostruito con rivestimenti esterni in fibra di vetro, questo elegante profilato incorpora come novità assoluta un letto matrimoniale a “saliscendi”, presentato come ultimo design a Mondo Natura di quest’anno, soluzione che consente l’uso senza interferire nella geometria della cabina di guida. Si aggiunge a questo matrimoniale, un altro sempre a due piazze, del tipo “alla francese” posto in coda. L’MC4 – 62, curato in ogni partico-

80

€ 46.300,00 (clima cabina, paraurti in tinta, cabina metallizzata, aBS)

lare e frutto di un innovativo progetto, è omologato per sei persone e ha sei posti letto e pur avendo dimensioni contenute garantisce un

funzionale utilizzo degli spazi interni. Bagno con doccia separata e accessori di prima qualità si accompagnano alla motorizzazione del Fiat Ducato nella versione da 130 CV. FSalus


Knaus Südwind 500Sfk-Klima Una caravan con il massimo del comfort SCHEDA TECNICA Tipologia: caravan Posti letto: 5 Lunghezza: 7320 mm (f.t.) Larghezza: 2470mm Altezza: 2540 mm Peso: 1190 kg

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I

l mondo del caravanning può essere apprezzato ancor di più con questa roulotte che offre interni gradevoli e comodità superiori alla media, ampie finestrature per l’illuminazione diretta e regolatore d’intensità per quella artificiale. Ciò che più colpisce è la cura di ogni particolare per garantire momenti di assoluto riposo nei tempi di relax e ampi spazi in quelli di attività interna. Funzionale la soluzione del lavabo – bagno vicino al letto matrimoniale con bagno e doccia invece sistemate in ambiente chiuso in coda. Il condizionatore d’aria garantisce una

fredda sopperisce a ogni richiesta la funzionale stufa a gas. fruibilità interna anche con climi par ticolarmente caldi e durante la stagione

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Calendario Aperture/Chiusure 2010 de “I Professionisti” della Via Pontina - Roma

Porte Aperte 21 febbraio 2010 Aperto

Primavera in camper 14 marzo 2010 Aperto

Primavera in camper 21 marzo 2010 Aperto

Porte Aperte 11 aprile 2010 Aperto

Festival dell’usato 9 maggio 2010 Aperto

Festival dell’usato 16 maggio 2010 Aperto

Ottobrata Romana 17 ottobre 2010 Aperto

2 gennaio 2010 Chiusura

dal 14 al 19 agosto 2010 Chiusura*

* Alcune aziende potrebbero anticipare e/o posticipare la chiusura

“ ” di via Pontina, pur aderendo ad un programma comune di marketing e di etica professionale, sono aziende autonome che rispondono direttamente del proprio operato


usato Valore certo

Continua l’iniziativa de acquistando un camper usato riprendi i soldi spesi se passi al nuovo entro 12 mesi (escluso spese passaggio, sconti e promozioni)


L’usato di... ADRIATIK S690

ROLLER TEAM AR VAN

ARCA P 695 GLM

Anno 2008, Fiat Ducato 2,3 MJET, posti 5, acc. vari (pack CP3/A)

Anno 2008, Ex Nolo, Fiat Ducato, 2,3 JTD, posti 4, acc. vari (clima cab.)

Anno 2007 Fiat Ducato 3,0 MJET km 10140 posti 4 acc. Vari (clima cab.2° serb.)

€ 46.500,00 (pass. propr. escluso)

€ 31.000,00 (pass. propr. escluso)

€ 49.000,00 (pass. propr. escluso)

LAIKA LASERCAR

ROLLER VERSILIA

WINGAMM PERFORMER

Anno 1989, km 139.000, Fiat Ducato, 2,5 TD, posti 6

Anno 1996, Ford Transit, 2,4 TD, km 143.000, posti 6

Anno 2001, Wolkwagen 2,5 TDI, km 99900, posti 4, acc. vari (clima cab. Gpl)

€ 9.800,00 (pass. propr. escluso)

€ 15.600,00 (pass. propr. escluso)

€ 24.900,00 (pass. propr. escluso)

ROLLER TEAM AR 7 MAXI

ADRIATIK 670 SK

MIRAGE GIUBILEO

Anno 2008, km 11600, Ford Transit, 2,4 TD, posti 5/7, acc. vari (pan. Sol, wc speedy) € 36.000,00 (pass. propr. escluso)

Anno 2005 Fiat Ducato 2,8 JTD km 50606 letti 5/7 acc. Vari (sosp. Aria, 2° serb.) € 34.500,00 (pass. propr. escluso)

Anno 2004, Mercedes 316, km 16000, letti 4/5, acc.vari (clim.cab. Ant.Satell.,2°serb.) € 42.000,00 (pass. propr. escluso)

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Sede centrale: Roma, Via Pontina, 339 Tel. 06.5088.598 - 06.5087.933 Fax 06.5071.449 - e-mail: info@camperventure.it

renotazioni Ce Centri prenotazioni pre renotazioni e cons consegna: co nseg egna:

Roma-Borghesiana, Riano (RM), Ciampino (RM), Cerveteri (RM), Arce (FR), Cappelle sul Tavo (TE)

www.camperventure.it


L’usato di... MILLER LAKES WINNIPEG

RIMOR S.BRIG 748

ELNAGH BIG MARLIN

Fiat Ducato 2,8 TD anno 2004 posti 6 km 25000 acc.vari (pannelli solari)

Mercedes 312 anno 2000 posti 7 km 35000 acc.vari (pann. Sol.) frigo grande

Ford Transit 2,5 TD 10/1997 posti 6 km 71000 acc.vari (sops. Aria)

€ 23.500,00 (pass. propr. escluso)

€ 29.200,00 (pass. propr. escluso)

€ 21.500,00 (pass. propr. escluso

RIMOR S. BRIG 628

CHALLENGER GENESIS 43

Fiat Ducato 1,9 TD anno 6/1992 km 106.000 acc.vari (Gpl, traino)

Ford Transit 2,5 TD 1999 posti 6 km 87.000

03/2007 Aziendale Ford Transit 2,2 130 CV posti 6 acc.vari (2° serb)

€ 11.000,00 (pass. propr. escluso)

€ 22.000,00 (pass. propr. escluso)

€ 27.000,00 (pass. propr. escluso)

VE ND UT

O

RIMOR SLOOP 560

RIMOR KATAMARANO 5

CHALLENGER 172

RIMOR EUROPEO NG 88

03/07 Aziendale Ford Transit 135 CV 7 posti acc.vari (clima cab) € 27.000,00 (pass. propr. escluso)

03/07 Aziendale Ford Transit 135 CV posti 7 acc.vari (clima cab.) € 31.000,00 (pass. propr. escluso)

Ford Transit 2,4 TD 137 CV 6/2006 posti 6 km 26000 acc.vari (clima cabina, sensori r.marcia) € 34.000,00 (pass. propr. escluso)

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L’usato di... LAIKA REXOSLINE 800L

Anno 2009 IVECO DAILY 50C18 in vendita per passaggio a guida a destra per esportazione (motorhome 4 posti letto introvabile con 6.000 km FULL OPTIONAL!) € trattative riservate LAIKA REXOSLINE 620

Anno 2007 Fiat Ducato 3.0 JTD - 15.500 km 3 posti – acc. Vari (+ clim.cab. e cell., 2° serb, CB) € 62.900,00

RIMOR SUPERBRIG 678

Anno 2007 Ford 2.4 TD 22.900 km 7 posti – acc. Vari (+ Clima cabina) € 41.900,00

LAIKA ECOVIP 4.1

Anno 2002 Fiat Ducato 2.8 JTD - 83.600 km 5 posti – acc.vari (port.mot., clim.cell., grup.elett., forno gas, pann. sol., sosp. aria, veran., 2°serb.) € 38.900,00

MOBILVETTA TOP DEALER

LAIKA ECOVIP 300

MIRAGE ALASKA 600

Anno 2004 Fiat Ducato 2.8 JTD - 23.300 km 6 p., acc. vari (+ clim.cab, forn.gas, pan. sol.) € 37.500,00

Anno 1995 Ford 2.5 TD 99.500 km 6 posti – acc. Vari (+ pan. sol.,2° serb.) € 23.900,00

Anno 1997 Fiat Ducato 2.5 TD - 94.800 km 5 posti – acc.vari (+ inver., pann. sola.) € 26.900,00

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L’usato di... XGO FAMILY 104

MOBILVETTA ICARO S10

ELNAGH 112 SUPER D

Anno 2006 km 21000 Renault 3,0 dci posti 7/5 acc. Vari (+ clima cab/cellula, retroc., pann. Sol, webasto)

Anno 2000 km 80000 Iveco 2,8 JTD posti 7/4 acc. Vari (GPL, risc. Suppl, pann. Sol.

Anno 2005 km 23300 Fiat Ducato 2,8 JTD posti 6/5 acc. Vari (clim.cell., Webasto, forno)

€ 39.500,00 (pass. propr. escluso)

€ 30.500,00 (pass. propr. escluso)

€ 34.400,00 (pass. propr. escluso)

MIRAGE MASTER

Anno 2004 km 25600 Renault 2,5 dci posti 4/4 acc. vari (ant. Sat, sosp. Aria, clima cab, pann. Sol.) € 35.500,00 (pass. propr. escluso)

HYMER B KLASSE 644

Anno 2000 km 75300 Fiat Ducato 2,8 TD posti 6/6 acc. vari € 38.000,00 (pass. propr. escluso)

HYMER B644

Anno 2001 km 56000 Fiat Ducato 2,8 JTD posti 4/6 acc. vari(retroc., generat.) € 39.800,00 (pass. propr. escluso)

MONCAYO MEDITERRANEO 435

MOBOILVETTA ICARO P7

HYMER VAN 322

anno 2005 km 19600 Fiat Ducato 2,8 JTD posti 4/6 acc. vari (GPL, sosp. Aria, clima cab/cell. Retroc., gener. risc. Suppl. pann. Sol, inverter) € 40.000,00 (pass. propr. escluso)

Anno 2005 km 26500 Fiat Ducato 2,8 JTD posti 4/5 acc. Vari (clima cab) € 42.000,00 (pass. propr. escluso)

Anno 2007 km 25800 Ford Transit 2,0 tdCI posti 3-4 acc. vari (clima cab) € 38.500,00 (pass. propr. escluso)

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Le ricette di

Via col Camper Ricette rapide e gustose a cura di Luisa Petri Due piatti per chi ama i gusti semplici e delicati

1 – Risotto alla zucca Ingredienti (x quattro persone): 12 cucchiai di riso qualità Carnaroli, gr 300 di zucca, cipolla (poca), olio extra vergine d’oliva q.b., burro q.b., un litro circa di brodo vegetale (patata, cipolla, carota, sedano, pomodoro a pezzi), due cucchiai abbondanti di parmigiano, sale q.b. Dopo averla pulita e fatta a pezzetti, cuocere la zucca in una padella con il burro sino a farla diventare morbida (20-30 min.), aggiustare di sale, quindi schiacciarla con una forchetta. Soffriggere poca cipolla nell’olio, inserire il riso e quando è tostato aggiungere la zucca schiacciata. Lasciar cuocere, colando il brodo poco alla volta sino a cottura del riso. Spegnere il fuoco e mantecare con una noce di burro e il parmigiano. Servire ben caldo.

2 – Arista di maiale all’uva Ingredienti (x quattro persone): arista di maiale (700-800 gr), kg 1 di uva bianca, olio extra vergine d’oliva, burro, sale e pepe q.b. Mentre l’arista soffrigge in un tegame con l’olio e il burro, schiacciate l’uva, lasciando una manciata di acini interi, e aggiungete il tutto alla carne rosolata, salata e pepata. Proseguire la cottura a fuoco lento (minimo un’ora), facendo restringere. A cottura ultimata, tagliare a fette l’arista, cospargendola con il sugo ottenuto e servirla subito. Ottima con un contorno di carote a fettine saltate in padella con olio, cipolla e rosmarino.

Vino consigliato: con entrambi i piatti si accompagna bene un Chianti, morbido e vellutato.


Via col camper, periodico quadrimestrale, lo puoi ritirare gratuitamente presso le singole sedi de "i Professionisti" della Via Pontina – Roma. Puoi ricevere i tre numeri annuali direttamente a casa, lasciando il tuo indirizzo ed un contributo per le spese di spedizione pari a euro 5,00 (cinque), presso: Zaccari Caravan,Via Pontina, 339 - Centro Caravan Costantini,Via Pontina, 399 Tecno Caravan,Via Pontina, 425 - Pontina Caravan,Via Pontina 521 - Nuova Riviera,Via Pontina, 595

Cognome .............................................................................. Nome ................................................................... Via/Piazza ................................................................................................................................... n° ...................... Cap ..................... Località ......................................................................................................... Prov. ................ E-mail ...................................................................................................................................................................... Firma ....................................................................................... compilando il presente coupon, si sottoscrive quanto previsto dal d.l. n°196/2003, autorizzando il trattamento dei dati personali ed il loro impiego con mezzi anche informatici. Compilare il coupon in stampatello ed in modo completo.

RISTORANTE PIZZERIA

“da Gino”

Specialità pesce, crostacei e frutti di mare (dal venerdì alla domenica)

A due passi dalle sedi di vendita de “i Professionisti” della Via Pontina c’è il ristorante - pizzeria “da Gino” e tra i tavoli, gustando le specialità della casa, si sente spesso parlare di camper e di programmi di viaggio Su ordinazione pranzo o cena alla “sarda” Viale Caduti della Resistenza 745/747 Roma (Spinaceto) Tel 06.5082.194 - Cell. 328.4799.664



VIA COL CAMPER N. 12

Anno IV n. 12 - settembre/dicembre 2009 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Savona n. 12/2010

I PROFESSIONISTI


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