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INTERVISTA DANIELE ROCCHI

I SEGRETI DELLA PROGETTAZIONE DEL PUNTO VENDITA

Daniele Rocchi

Daniele Rocchi

Da quasi 40 anni, è nata infatti nel 1981, Arteco Srl realizza arredamenti su misura per i negozi di ottica in Italia e all’estero. Per capire meglio come si è evoluta l’azienda e come sono cambiate le richieste dei committenti col passare dei decenni, abbiamo intervistato Daniele Rocchi, Art Director dell’azienda. D. La vostra attività si basa sulla sinergia tra design, ricerca e manifattura artigianale. Dovete essere in grado di interpretare i desideri e le necessità dei committenti, saperli consigliare e guidare nelle scelte per poi cercare e trovare le soluzioni migliori dal punto di vista tecnico - estetico. Senza dimenticare la collaborazione con gli studi di architettura e i progettisti. Come nella moda, anche nell’arredamento vi sono poi le “tendenze” e i nuovi materiali. Siete passati dall’utilizzazione dei marmi negli anni ’80, agli acciai inox spazzolati nel decennio seguente, ai cristalli nel nuovo millennio e infine ai metacrilati e al propilene lucido dal 2010. Anche la concezione stessa del punto vendita nel nostro settore è cambiata e l’arrivo delle nuove tecnologie ha portato a nuove soluzioni.

Quale è secondo lei il punto vendita “ideale” oggi? Quali le vostre proposte per il 2021?

Il punto vendita oggi non può più essere progettato come in precedenza dove la sua immagine rimaneva immutata per anni. Il negozio oggi deve essere “fluido” senza più aree limitate a dove esporre il “sole” od il “vista”. Il negozio deve poter stare al passo con i nuovi sistemi di esposizione e Visual merchandising. Il prodotto deve potersi spiegare attraverso supporti di comunicazione, per questo, sempre più spesso inseriamo all’interno dei nostri allestimenti schermi intelligenti o tablet per poter aiutare l’ottico ad intrattenere il proprio cliente in una digital experience. Arteco da ormai diversi anni supporta i propri clienti anche nella scelta di contenuti oltre ad un mirato progetto di comunicazione coordinata. Il punto di vendita “ideale” oggi dovrebbe essere uno spazio progettato in modo da accogliere il cliente in un ambiente confortevole, libero di poter apprezzare le collezioni esposte e di scegliere il proprio occhiale supportato da una consulenza professionale da parte dell’ottico, le atmosfere, gli stili, così come i materiali ed i complementi vengono progetto per progetto proposti ad i nostri clienti attraverso progetti dettagliati e campionature reali, spesso create appositamente per il singolo progetto. Il negozio deve essere studiato sulle richieste del committente, a questo riguardo Arteco, dal 1981 propone solo progetti su misura, prodotti in tempi competitivi. Per il 2021 c’è un grande ritorno delle pietre e delle essenze, lavorate con superfici ruvide, quasi grezze e spesso accostate a materiali acrilici e tessuti. Grande importanza è sempre data allo studio illuminotecnico ed alla scelta di complementi d’arredo, spesso proposti con il fine di creare forti contrasti.

L’ottico è il vostro interlocutore, come è cambiata questa figura professionale dal 1981 ad oggi? Trovate una maggiore sensibilità alle vostre proposte? Vi è stata un’evoluzione o vedete ripetere gli stessi errori di un tempo?

L’ottico si è sicuramente evoluto, sia nella parte professionale legata all’esame della vista che all’applicazione delle lenti a contatto, per questo sempre più spesso progettiamo delle aree dedicate a questi scopi sempre più vicine a delle accoglienti lounge che a dei freddi studi medici, creando un collegamento estetico e funzionale tra l’area vendita e quella professionale. Dal punto di vista commerciale l’ottico è diventato un attento buyer capace spesso di anticipare le richieste del proprio cliente, selezionando nuovi marchi ed offrendo proposte d’avanguardia.

Arteco lavora molto anche all’estero. Quali differenze trovate tra gli ottici italiani e quelli di altri paesi?

Il segmento dell’ottica è molto omogeneo, i trend ormai sono gli stessi in tutto il mondo, possiamo tuttavia notare delle differenze a seconda dei territori ma tutte sempre rivolte alla ricerca del bello e del funzionale. La richiesta principale è rivolta all’unicità, i nostri committenti vogliono proposte studiate solo ed unicamente sulle loro necessità, ad Arteco chiedono una consulenza riservata e propositiva.