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COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE ANNO X N°1 - GIUGNO 2008 NUMERO PROGRESSIVO: 16

Le Journal de LA SALLE

Periodico d’informazione edito dal Comune di La Salle, iscritto nel registro stampa presso il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p. 70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 1/2008

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INSERTO SPECIALE in Francoprovenzale

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Concours Corrado Gex: Mention Spéciale décernée aux écoliers de La Salle

Concorso a premio per dare un nome alla mascotte di La Salle

GARA EQUESTRE di Endurance a La Salle


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Editoriale

L’acqua potabile bene prezioso Il Bacino Imbrifero Montano della Valle d’Aosta ha organizzato tre incontri con gli Amministratori in corrispondenza della Giornata Mondiale dell’Acqua celebrata il 22 marzo 2008 I

di Antonio Chiarella *

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acqua potabile è una risorsa di fondamentale importanza per la vita e purtroppo è diventata scarsa in diverse località del mondo. Ora, senza ulteriori indugi, bisogna imparare a rispettarla e a risparmiarla anche perché sprecare acqua, sotto l’aspetto economico, significa un maggiore costo da sostenere.

Le Journal de LA SALLE Periodico d’informazione edito dal Comune di La Salle, iscritto nel registro stampa presso il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. ANNO X n. 1 - Giugno 2008 NUMERO PROGRESSIVO:

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Direttore Responsabile Alberto Spampinato Commissione di Coordinamento Editoriale Michèle Pacaud Charrey, Solange Herren, Luca Jaccod Coordinamento redazionale, impaginazione e stampa il Valico Edizioni

Loc. Derby, 249 - 11015 La Salle tel. 0165806404 - www.valico.com

Hanno collaborato Denise Amato, BREL (Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique), Bruno Brindisi, Sidonie Charrey, Alma Chabod, Antonio Chiarella, Eloisa Donatella D’Anna, Paola Donnet, Lucina Grivon, Solange Herren, Federico Izzi, Luca Jaccod, Marlène Jocallaz, Eliseo Lumignon, Giulio Marchini, Ilvo Martin, Michèle Pacaud Charrey, Enzo Parretta, Cassiano Pascal, Alessandra Perugi, Marisa Plat, Agnese Porchiola, Vally Quinson, Veronica Revel, Romina Scaldaferro, Enrica Scarpari, Scuole Materna ed Elementare di La Salle, Alberto Spampinato, Attilio Tampan. Articoli, interventi e lettere devono essere inviati entro il 15/10/2008 a: Redazione Le Journal de La Salle, Via Col Serena, 9 - 11015 La Salle protocollo@comune.lasalle.ao.it valico@valico.com fax 0165861676-0165806921

Infatti, visto che fino ad oggi la morale non è stata sufficiente per tutelare l’acqua, si spera che almeno faccia riflettere la logica del portafoglio, in quanto sprecare acqua comporta per i cittadini il pagamento di tariffe sempre più alte per il consumo dell’acqua potabile. In Valle d’Aosta esiste il Consorzio dei Comuni denominato B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano), il quale, nella sua veste di Autorità d’ambito su tutto il territorio regionale per il Servizio Idrico Integrato (fornitura dell’acqua, gestione delle infrastrutture e organizzazione dell’intero servizio), ha effettuato degli incontri nei giorni 14, 18 e 19 marzo 2008 con Amministratori pubblici e gestori privati di reti acquedottistiche che forniscono acqua per il consumo umano, al fine di focalizzare l’attenzione su una risorsa così preziosa qual è l’acqua potabile. Le finalità del Servizio Idrico Integrato sono quelle disciplinate dalla L. R. n. 27 dell’8/9/1999. L’articolo 1 di questa legge al 1° comma precisa che “La Regione garantisce e promuove un’azione generale di tutela e di corretta utilizzazione delle risorse idriCascata di Lenteney, 29 maggio 2008

che, secondo criteri di solidarietà, di salvaguardia dei diritti delle generazioni future, di rinnovo, riutilizzo e risparmio delle risorse, anche al fine di assicurare il prioritario soddisfacimento delle esigenze idropotabili della popolazione.” Il Consorzio B.I.M. comprende tutti i 74 Comuni della Valle d’Aosta ed è stato ufficialmente istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 328 del 29/10/1955, ai sensi della L. n. 959 del 27/12/1953, con le finalità di riscuotere e d’impiegare i sovracanoni dovuti dai concessionari di grandi derivazioni d’acqua utilizzate per la produzione di forza motrice, i cui impianti sono situati nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea. Il perimetro del B.I.M della Dora Baltea è stato delimitato con Decreto Ministeriale n. 353 del 26/04/1976 ed include tutti gli impianti idroelettrici situati al di sopra dei 500 m s.l.m. La Regione Valle d’Aosta dispone di grandi quantità d’acqua, ma il notevole incremento demografico di alcuni comuni e la contemporanea diminuzione delle precipitazioni di questi ultimi anni hanno aumentato le criticità, sia per quanto riguarda la quantità, sia per quanto attiene alla qualità dell’acqua delle sorgenti e dei pozzi. Ecco 7 regole che permettono di risparmiare e di non sprecare l’acqua potabile: 1) chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, il viso o ci si fa la barba (è possibile risparmiare fino a 28 litri); 2) usare uno scarico differenziato per lo sciacquone (è possibile risparmiare fino a 25 litri); 3) scegliere di fare la doccia e non il bagno (il risparmio può arrivare fino a 100 litri); 4) riparare il rubinetto se perde (è possibile risparmiare fino a 11 litri); 5) usare lavatrici e lavastoviglie ecologiche (classe A+) e solo a pieno carico (è possibile

risparmiare fino a 80 litri); 6) lavare la propria auto con il secchio o in impianti che riciclano l’acqua (è possibile risparmiare fino a 150 litri); 7) installare riduttori di flusso o frangiflutti ai rubinetti di casa (è possibile risparmiare fino a 70 litri). Mi auguro che quest’articolo possa aiutare a far capire l’importanza di risparmiare l’acqua potabile, risorsa fondamentale per la vita umana e per l’organizzazione della società odierna. * Assessore Comunale al Bilancio e ai Servizi Sociali Membro della Giunta del B.I.M.

SOM MARIO Corrado Gex pp. 3-4

Il Paese dei Fumetti pp. 5-7

Le Scuole p. 8 Supplemento in francoprovenzale pp. 9-12

Scuole e Biblioteca p. 13 Attività equestre pp. 14-15 La Salle… à manger p. 15 Banda Musicale pp. 16 -17 Usages religieux pp. 18-19


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Primo Piano

L’exposition CORRADO GEX souvenir d’un Enfant du Pays A OBTENU LE SUCCÈS ESPÉRÉ

Une visite commentée à la Maison Gerbollier

L’exposition inaugurée le 14 décembre 2007 à la Maison Gerbollier de La Salle a été organisée par l’Assessorat de l’Éducation et de la Culture. Du lundi 21 janvier 2008 au vendredi 28 mars, le BREL a proposé une série d’animations et de visites commentées pour les élèves des écoles valdôtaines. 29 écoles ont adhéré à ces initiatives dont 10 maternelles, 13 primaires et 5 écoles moyennes, plus une classe de lycée, pour un total de 790 élèves inscrits. Le film documentaire de Joseph Péaquin : Corrado Gex. Il vit clair… Il vit loin a suscité un vif intérêt dans le public. Le décor et l’organisation ont été soignés par Sanguinetti Comunicazioni. Le but de rappeler, d’étudier et de mettre en valeur la figure et

Michèle Pacaud, vice-syndic de La Salle, a participé à l’élaboration du livre biographique “Corrado Gex - Il vit clair. Il vit loin.” (Aoste, Assessorat de l’Éducation et de la Culture, 2007)

l’œuvre de Corrado Gex et surtout de le faire connaître aux jeunes générations a, sans aucun doute, été atteint. Attilio Tampan

Mention Spéciale décernée aux écoliers de La Salle La Classe 5 ème de l’École Primaire de La Salle a remporté le prix Corrado Gex pour un travail réputé par le jury “ approfondi, complexe et multiforme, fondé sur une enquête et une documentation soignées ” n jour je suis allée à la bibliothèque de La Salle et j’ai lu sur un panneau qu’il y avait une exposition dédiée à Corrado Gex. Quelques jours après nos enseignantes Marisa Plat et Agnese Dufour nous ont proposé d’approfondir l’histoire d’un personnage très important pour la Vallée d’Aoste : c’était Corrado Gex. Pour mieux comprendre la vie de cet homme avec nos maîtresses nous avons lu un livre sur lui, vu des diapositives, visité l’exposition et rencontré des personnes qui l’avaient connu. Parmi toutes les initiatives j’ai aimé surtout parler avec ceux qui connaissaient Corrado, lorsqu’il était un enfant de mon âge. Il se montrait déjà très intelligent, curieux et visionnaire. Voilà la raison pour laquelle on donné ce titre à l’exposition : “ Il vit clair... Il vit loin ”. L’Assessorat à l’Éducation et à la

Culture a organisé ce concours pour remercier Corrado Gex qui a été un représentant politique, un défenseur des minorités linguistiques et un fédéraliste convaincu. De notre côté nous avons voulu participer à ce concours pour mieux connaître cet homme aux multiples facettes, homme politique mais aussi sportif chevronné, poète, ai-

mant de la musique et auteur d’une pièce théâtrale en patois de La Salle. Pour mieux étudier ce personnage nous avons réalisé des dessins, composé des thèmes sur lui et étudié une poésie, ce que j’ai aimé davantage, car elle parlait de liberté. Pour définir Corrado Gex je choisirais l’adjectif clairvoyant, parce qu’il avait une grande ou-

La remise du prix

verture d’esprit et il déploya ses talents et son don de visionnaire pour jeter les bases d’un avenir international. De plus, Corrado s’est engagé dans de nombreuses activités, même dans le secteur sportif. Moi j’ai apprécié son intérêt pour le sport parce que je pratique le ski nordique. Je remercie mes enseignantes pour nous avoir permis de participer à ce concours que j’ai beaucoup aimé car j’ai appris qu’un homme gentil et simple qui voulait rapprocher les gens est devenu une étoile filante dans le ciel non seulement de la Vallée d’Aoste. Le prix pour le concours “ Il vit clair... Il vit loin ” a été décerné mercredi 23 avril 2008 à Arvier. Notre classe a remporté le 1er prix (ex-aequo avec deux autres classes). Carol Ottoz (Classe 5 ème de l’École Primaire de La Salle)

Così i 18 alunni di La Salle hanno vinto il premio Rappresentata anche l’opera teatrale in patois scritta da Corrado Gex di Marisa Plat Nell’anno scolastico 2007-2008, la classe 5a della Scuola Primaria di La Salle ha partecipato al Concorso “Corrado Gex. Il vit clair... Il vit loin”, indetto dall’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura. I 18 alunni,

Ylenia Amoroso, Fatna Bani, Desideria Barone, Federica Borrelli, Deborah Branca, Michela Carrara, Véronique Chanoine, Elena Coccoz, Benoît Gerbelle, Ilaria Lancellotta, Carol Ottoz, Omar Ouannes, Alessandro Presta, Davide Pucci,

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Le Pilatus Porter

TURBO-GEX

Très apprécié l’avion réalisé par les enfants de l’École Maternelle

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École Maternelle de La Salle-Derby a participé pour l’année scolaire 2007/2008 au concours Corrado Gex. Les élèves ont visité l’exposition à la Maison Gerbollier et mené leurs réfle-

xions en classe. En groupe, les enfants ont raconté et illustré par des représentations graphiques leur expérience, ils ont composé une poésie, planifié et réalisé l’avion Pilatus Porter de Corrado Gex. (S. C.)

Un avion s’est posé sur la montagne. Il savait se promener sur les glaciers. Rouge et blanc dans le ciel, Arvier, 23 avril 2008 (Segue dalla pagina precedente) Federico Pusceddu, Alessandro Sanna, Germano Scarnera, Daniela Vata, con l’aiuto delle insegnanti Agnese Dufour e Marisa Plat, hanno intervistato alcune persone che hanno conosciuto Corrado Gex, “enfant du pays” (essendo la mamma Anita originaria del Ponte di La Salle) e poi illustre politico e pioniere dell’aviazione in montagna; hanno effettuato delle visite di studio nei luoghi a lui cari; hanno assistito alla proiezione di un filmato che raccontava la sua vita breve ma intensa; hanno visitato la mostra nel Municipio di La Salle partecipando a dei giochi interessanti; hanno visiona-

il s’est envolé … to due libri, dedicati alle tante attività intraprese da Corrado Gex, e degli articoli di giornali che riportavano sue notizie; hanno fatto ricerche personali; hanno assistito ad una proiezione di diapositive soprattutto sul volo in montagna; hanno disegnato e scritto dei componimenti sul tema del concorso. Utilizzando tutte queste fonti, la classe 5a è riuscita a produrre per il Concorso: 1) Un giornalino leggibile anche su CD, con sottofondo musicale. 2) La registrazione su DVD, da parte del BREL, della pièce teatrale “La conseurta eun tchu l’aocat” scritta da Corrado Gex

nel patois di La Salle (1958). Per circa quattro mesi, alcuni alunni patoisan si sono impegnati in diverse prove per rappresentare al meglio la pièce. 3) La registrazione, ad opera di radio 101, della poesia in francese “ Attente Vaine ” scritta da Ida David di La Salle il giorno stesso, 25 aprile 1966, in cui sua figlia Marie Coudre moriva insieme a Corrado Gex e ad altre 6 vittime nella sciagura aerea. La buona riuscita di questi 3 prodotti finali ha permesso alla classe 5a di La Salle di ricevere il primo premio durante la cerimonia di premiazione svoltasi il 23 aprile 2008 ad Arvier. (M. P.)


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il Comune

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Inaugurati due centri polivalenti ristrutturati con i fondi europei assegnati a La Salle Paese dei Fumetti Nel paese dei fumetti si pensa a una scuola di formazione e di perfezionamento per i Creativi dell’Immagine disegnata e a un Master in Editoria del Fumetto l’ambito del programma Interreg II A, grazie all’approvazione del progetto “L’Homme et la Pente” promosso dal Comune. Perciò il sindaco di La Salle Cassiano Pascal lo scorso febbraio si è guadagnato il vippometro in rialzo sulla nota rubrica il termometro dei vip pubblicata sulla terza pagina del settimanale regionale La Vallée Notizie che in quell’occasione ha definito proprio la ristrutturazione della scuola di Cheverel “l’ennesimo risultato portato a casa dal Sindaco utilizzando i fondi europei”. E’ stato lo stesso sindaco Cassiano Pascal ad inaugurare i due Centri polivalenti di Maison Grassy e di Cheverel rispettivamente l’8 febbraio e il 14 marzo scorsi alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore all’Istruzione e alla Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta Laurent Viérin. All’inaugurazione di Cheverel sono stati invitati anche gli abitanti dei vari villaggi vicini a quello di Cheverel: in molti hanno preso parte alla cerimonia di battesimo dei nuovi locali che offriranno alla comunità di La Salle l’opportunità di organizzare tutte quelle iniziative in grado di stimolare e rafforzare la capacità, particolarmente radicata nella cultura alpina, di lavorare e crescere insieme. Erano presenti, assieme a tutti gli assessori di La Salle e al Parroco don Silvio Perrin, anche la prof.ssa Patrizia Bongiovanni, Sovrintendente agli Studi della Regione Valle d’Aosta, e il consigliere regionale Guido Cesal ex Sindaco di Morgex, comune quest’ultimo che, per la sua vicinanza a La Salle, è stato favorevolmente contagiato dalla ventata culturale del Paese dei Fumetti, tanto che nella prossima sede della prestigiosa Fondazione Sapegno, nel centro storico di Morgex, presso la suggestiva Tour de l’Archet, nascerà presto una Biblioteca tematica del Fumetto. Ben più importanti i lavori portati a termine a Maison Grassy costati circa 270 mila euro. All’inaugurazione del nuovo e confortevole edificio era presente anche il noto fumettista francese Jean-Pierre Dirick che ha presentato per l’occasione il suo lavoro Malbouffe, sesta opera della fortunata collana “une enquête de l’Inspecteur Klebs”.

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al 1999 il comune di La Salle è diventato anche il Paese dei Fumetti, da quando cioè ha iniziato a ospitare la manifestazione estiva annuale denominata Fumetti di Frontiera organizzata e diretta dalle sorelle Katja ed Erika Centomo, disegnatrici e sceneggiatrici di successo da anni in prima fila nel mondo del fumetto. In quanto Paese dei Fumetti, La Salle è diventata meta non solo di prestigiosi fumettisti di fama internazionale, ma anche di giovani creativi dell’immagine disegnata e naturalmente anche di tanti appassionati di questo genere di letteratura. Infatti La Salle, grazie all’operosa attività dello staff delle sorelle Centomo, ha ospitato nel corso di questi anni tantissime mostre, tavole rotonde e soprattutto cicli di lezioni ad altissimo livello rivolte a giovani autori fumettisti che a La Salle sono arrivati da tante regioni d’Italia e anche dall’estero. L’Amministrazione Comunale di Salle, dal canto suo, ha cercato in questi stessi anni d’incanalare le iniziative legate al Paese dei Fumetti, molto preziose dal punto di vista turistico e culturale, in veri e propri progetti curati nei minimi particolari. Questi progetti sono stati poi accompagnati dal Comune passo dopo passo in un lunghissimo e articolato iter tecnico-amministrativo affinché essi potessero essere vagliati ed eventualmente finanziati nell’ambito dei programmi europei Interreg A. Il Comune, insomma, ha creduto fermamente di poter fare di La Salle un centro culturale del fumetto, tant’è vero che nel 2004 ha deciso di acquistare per 78 mila euro una porzione della storica Maison Grassy, praticamente adiacente ad un’altra porzione di fabbricato già di proprietà comunale, utilizzando quell’investimento per dare maggior peso proprio a un progetto legato a La Salle -Paese dei Fumetti. In quel progetto infatti il Comune chiedeva, fra l’altro, dei finanziamenti per ristrutturare sia l’intero edificio di Maison Grassy situato nel centro storico del capoluogo, sia una porzione dell’antica scuola elementare situata presso il villaggio di Cheverel a 1500 metri di quota; la richiesta era giustificata appunto dal fatto che quei locali, una volta ristruttura-

ti e opportunamente arredati, avrebbero potuto rivelarsi molto utili anche per ospitare le mostre, le tavole rotonde e soprattutto i corsi organizzati nel Paese dei Fumetti. L’idea del Comune di La Salle, sviluppata insieme al Comune francese di Bassens, località situata alla periferia di Chambery, si è rivelata una proposta tutt’altro che campata in aria, tanto che ha superato l’esame in sede europea ottenendo i necessari finanziamenti per dar vita a quell’ampio calendario d’iniziative che è andato sotto il nome di Montimages e che si è felicemente concluso lo scorso anno. Grazie al progetto Montimages, finanziato nell’ambito del programma Interreg III A denominato A.L.Co.Tra. (Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera), sono arrivati nel Paese dei Fumetti ben 694.695,00 euro, più della metà dei quali sono stati appunto utilizzati per aggiustare alle perfezione le due sedi in questione, quella del palazzo Grassy nel centro di La Salle e quella presso le ex scuole del villaggio di Cheverel. Per quanto riguarda Maison Grassy è stato necessario procedere alla demolizione e alla completa ricostruzione del tetto, del vano scala, dei solai e dei tramezzi interni; come pure sono stati rifatti tutti i serramenti e perfino gli impianti, sia quello elettrico sia quello termo-idraulico. All’esterno sono stati rinnovati i balconi e le relative ringhiere, è stata sistemata la pavimentazione ed è stato rintonacato il grazioso portico ora ben illuminato. Anche presso la scuola di villaggio a Cheverel è stato necessario procedere alla completa ristrutturazione di un intero piano e anche del sottotetto, per una spesa di oltre 100 mila euro. La stessa scuola di Cheverel aveva già ricevuto nel 2001 importanti lavori di ristrutturazione al piano terra, dov’è stato allestito il museo etnografico di La Salle: anche quest’ultimi lavori furono finanziati dall’Unione Europa nel-

In alto: un momento dell’inaugurazione di Maison Grassy, da sinistra il parroco don Silvio Perrin, il noto fumettista JeanPierre Dirick, il sindaco Cassiano Pascal, l’assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin; a lato: il Sindaco e la Giunta di La Salle inaugurano il centro di Cheverel. A sinistra e a destra del Sindaco rispettivamente l’assessore regionale Viérin e il consigliere regionale Guido Cesal.


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Bruno Brindisi, disegnatore dello Speciale Tex 2002, ha disegnato l’Ambasciatore di La Salle Paese dei Fumetti Fra i tanti prestigiosi fumettisti legati a La Salle, ce n’è uno che ha recentemente svolto un compito particolare: si tratta di Bruno Brindisi che ha creato e disegnato per La Salle il nuovo Ambasciatore del Paese dei Fumetti; è nato così il Baby-Tex, un giovanissimo personaggio che diventerà la più importante immagine disegnata del Paese dei Fumetti e verrà ufficialmente utilizzato dal Comune in tutto il materiale promozionale prodotto, come pure in tutta la cartellonistica stradale. Il personaggio di Bruno Brindisi verrà addirittura utilizzato anche per decorare le nuove targhette dei numeri civici. Bruno Brindisi, che fa parte del corpo docente del Paese dei Fumetti, ha fatto il salto di qualità nella sua carriera di fumettista quando, nel 1991, è entrato giovanissimo a far parte dello staff dei disegnatori di Dylan Dog; per lo stesso editore, Sergio Bonelli, Brindisi ha poi disegnato lo speciale di Tex nel 2002. E’ proprio a questa sua opera speciale che Bruno Brindisi si è ispirato per disegnare l’Ambasciatore del Paese dei Fumetti. Il Baby-Tex ha comunque tutta una serie d’importantissimi collegamenti con La Salle. Intanto la scelta di un bambino come Ambasciatore va ad agganciarsi alla politica da sempre praticata dal Comune di La Salle a favore dell’infanzia. Basta pensare al fatto

che fra i primi provvedimenti assunti dall’Amministrazione Comunale di La Salle guidata da Cassiano Pascal ci sono proprio tutti gli interventi straordinari per l’ammodernamento e la messa a norma dell’edilizia scolastica, sia quella per i bambini della materna sia quella per gli alunni della scuola elementare. Il secondo importante riferimento colto da Bruno Brindisi è quello che La Salle costituisce in pratica la sala d’ingresso della Valdigne ed è la sede della Comunità Montana Valdigne Mont-Blanc, che vanta un comprensorio sciistico spettacolare, costituito da oltre 130 chilometri di piste di sci alpino, senza contare i meravigliosi percorsi fuori pista e senza considerare i tracciati francesi facilmente raggiungibili da La Thuile. E’ perciò comprensibile che Bruno Brindisi abbia voluto sistemare il suo giovanissimo cow-boy su una tavola da snowboard, per farlo liberamente cavalcare anche d’inverno in lungo e largo per la Valdigne. Qualcuno ha voluto vedere nel Baby-Tex sciatore una certa somiglianza col campione d’Italia di Boardercross 2004 Simone Malusà che abita proprio a La Salle nel villaggio di Cheverel, ma sono comunque veramente tan-

ti i baby-sciatori a La Salle, molti dei quali sono diventati dei veri campioni di sci. Basta guardare le recentissime decorazioni del medagliere di La Salle: le due medaglie d’oro nella staffetta di scialpinismo conquistate nel febbraio scorso dal Caporal Maggiore degli Alpini Denis Trento, una ai campionati mondiali e l’altra ai campionati italiani; le due medaglie d’oro vinte lo scorso aprile dall’atleta del Gruppo sportivo Carabinieri Federica Brignone nello Slalom Gigante e nella Combinata Alpina; la medaglia d’oro vinta in staffetta da Jean Marc Chanoine ai campionati italiani Aspiranti di sci nordico; la medaglia d’argento ai campionati italiani Ragazzi di fondo, tecnica sprint, portata a La Salle dal quattordicenne Mattia Salvadori lo scorso febbraio. Naturalmente l’abbigliamento del giovanissimo personaggio disegnato da Bruno Brindisi è pur sempre quello che ben si adatta anche alle appaganti cavalcate fra cascate, boschi e pascoli, proprio come quelle che si possono organizzare a La Salle, che ha tutte le carte in regola per fare del turismo equestre il suo fiore all’occhiello. Per questi e tantissimi altri motivi il piccolo Tex di La Salle ha subito riscosso le simpatie di tutti ed è stato appellato con i nomignoli più diversi, ma il suo nome ufficiale verrà deciso con un vero e proprio concorso riservato alla popolazione di La Salle, il cui regolamento è stato predisposto e pubblicato a cura dell’Ufficio Segreteria del Comune. Intanto l’Amministrazione Comunale si sta preparando per affrontare un nuovo complicato iter per la presentazione di un altro progetto legato al Paese dei Fumetti, dove potrebbero nascere attorno ai centri di Maison Grassy e di Cheverel sia un centro permanente di formazione e di perfezionamento per i creativi dell’immagine disegnata, sia addirittura un Master in Editoria del Fumetto. Nella pagina: il simpatico personaggio disegnato per La Salle da Bruno Brindisi. A lato: la copertina dello Speciale 2002 di Tex illustrato da Brindisi.


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Diamo un nome alla Mascotte di La Salle!

Un concorso a premio per trovare un nome al piccolo Ambasciatore di La Salle Paese dei Fumetti Regolamento del Concorso: “Diamo un nome alla Mascotte del Comune di La Salle” L’Amministrazione Comunale di La Salle intende trovare un nome per il personaggio a lato rappresentato che diventerà il simbolo del Comune, presente su tutta la segnaletica stradale e sui documenti. Bandisce, quindi, un concorso aperto a tutti con il seguente regolamento: Art. 1 - Obiettivi del concorso. Il Concorso ha come finalità l’elaborazione di un nome per il personaggio, disegnato dal professionista Bru-

no Brindisi, che diventerà il simbolo del Comune, sarà presente su tutta la segnaletica verticale stradale, sulla carta intestata del Comune e caratterizzerà per il futuro il Comune di La Salle. Art. 2 - Condizioni di partecipazione. La partecipazione al presente concorso è aperta a tutti i cittadini residenti e domiciliati nel Comune di La Salle, deve avvenire in forma singola ed ogni partecipante può proporre

un solo nome, pena l’esclusione. Non possono partecipare al concorso i membri della giuria, i loro coniugi e parenti fino al secondo grado. Art. 3 - Caratteristiche del nome. Il nome dovrà possibilmente avere una di queste caratteristiche: - avere caratteristiche di originalità; - essere facilmente memorizzabile; - essere in lingua italiana o francese o patois. Art. 4 - Modalità di presentazione del nome. I partecipanti dovranno presentare, entro e non oltre il 18 luglio 2008, il nome proposto sulla scheda allegata al presente regolamento e reperibile sul sito internet www.comune.lasalle.ao.it , che dovrà indicare necessariamente: - il nome del personaggio proposto, con eventuale spiegazione delle motivazioni che hanno portato all’individuazione di tale nome; - nome e cognome del partecipante; - data di nascita; - eventuale recapito e-mail, telefono e indirizzo. Art. 5 - Selezione del nome. I nomi proposti saranno esaminati da un’apposita commissione, composta da cinque membri delegati dal Comune di La Salle con voto a maggioranza. La Commissione procederà alla scelta a suo insindacabile giudizio. Art. 6 - Premi. Al vincitore del concorso verrà assegnato uno dei seguenti premi: 1 - soggiorno di due notti per due persone in bed and breakfast in struttura nei pressi di Peschiera del Garda + entrata per due persone al parco divertimenti Gardaland + entrata per due persone ai parchi Movieland e Aqua Paradise; 2 - soggiorno di due notti per due persone in bed and breakfast in un agriturismo nei pressi di Mantova; 3 - soggiorno di due notti per due persone in bed and breakfast nei pressi di Ravenna + entrata per due persone per due giorni al parco divertimenti Mirabilandia.

Per partecipare

al Concorso, basta fotocopiare il modulo qui a lato, compilarlo e presentarlo in Comune, entro il 18 luglio 2008.


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Le Scuole

La désarpa Lunedì 29 ottobre scorso siamo

andati a vedere la désarpa delle mucche di Alex. Ci siamo incamminati su per la strada finché non abbiamo incontrato le mucche che scendevano. Davanti c’erano le regine delle mucche: c’erano due reines con i fiocchi rossi e una reina del latte con i fiocchi bianchi. Insieme ad Alex abbiamo fatto i pastorelli ed abbiamo accompagnato le mucche fino al paese. Mentre le mucche pascolavano noi bambini siamo

andati a vedere il fienile e la stalla. Nella stalla abbiamo conosciuto un vitellino. Alla fine abbiamo mangiato la polenta con tutti gli altri pastori. i pastorelli

I bambini incontrano le mucche tornate dall’alpeggio.

Visita alla Centrale del latte Lunedì 11 febbraio noi bambini di classe 2a, con le nostre maestre Laura e Agnese, siamo andati a visitare la Centrale del

latte della Valle d’Aosta a Gressan. Lì abbiamo scoperto che, quando il camion carico di latte arriva alla centrale, il latte viene

Gli alunni della 2a elementare all’uscita della Centrale del latte.

aspirato dalla cisterna e portato nella “sala macchine”. Poi il latte passa attraverso dei tubi e finisce nei contenitori d’acciaio. Qui viene pastorizzato per distruggere i germi. Infine il latte

dopo essere stato messo nelle bottiglie o nei cartoni viene distribuito ai negozi per essere venduto. Una parte di latte viene anche utilizzata per fare la panna, il burro e il formaggio. Con il latte si fa anche lo yogurt. Clémence e Giorgio

Il Sindaco Babbo Natale con i Bambini della Scuola Materna.

Carnevale a La Salle con le mascherine fatte in classe Martedì 29 gennaio scorso noi bambini della classe seconda siamo andati a festeggiare il Carnevale nel centro di La Salle. Eravamo tutti mascherati e ave-

Via Émile Chanoux

vamo messo in faccia le mascherine fatte in classe con il cartoncino e poi colorate. Lungo la strada abbiamo lanciato i coriandoli e le stelle filanti. A casa di Pierre abbiamo mangiato le patatine e abbiamo bevuto la Coca-Cola, invece a casa di Giulia abbiamo giocato sulla neve. La nonna di Pierre ci ha lanciato dalla finestra di casa sua le caramelle. Dopo aver fatto il giro del capoluogo siamo andati in Municipio a salutare il Sindaco e le segretarie e anche lì abbiamo buttato i coriandoli e le stelle filanti. Infine siamo passati a salutare Marta, la nostra compagna di classe, che era ammalata, e poi siamo tornati a scuola contenti di aver fatto Carnevale tutti insieme. Giada e Younes

Il Sindaco vestito da Babbo Natale fa visita ai bambini della Scuola Materna

INCONTRI ISTITUZIONALI

Il sindaco Cassiano Pascal in Municipio con gli alunni in maschera.

Gli alunni delle Elementari vestiti da Carnevale fanno visita al Sindaco


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LA VATSE A MÉITCHÀ

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Le Scuole

Lo pou é lo motsette

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QUÉMÉA DE LA SOLA AN X N°1 - MÈI DE JEUN 2008 NUMÉRÓ PROGRÉSSIF: 16

SUPPLÉMÀN spésial eun patoé

Perquè le pai vignon blan ?

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LO GNALÈI - Que ce soit la quantité de pain qu’on cuisait vers la Noël pour se nourrir l’année durant, que ce soit le petit tas de réserves disparates que les fourmis accumulent pour l’hiver ou bien encore le petit trésor en pièces en alliage autrefois conservé sous le matelas bourré de feuilles de maïs, le mot gnalèi (ou gnalet) intraduisible dans d’autres langues, est l’ensemble de la fatigue déployée, de la peine soufferte pour assembler ce qui est précieux, du bonheur intime et du sens de sécurité et de confiance pour l’avenir qui en découlent. Ainsi, notre gnalèi, composé de paroles et de phrases jaillies de nos champs, de nos prés, de nos vignes, de nos bois et de nos rochers, est le réservoir fertilisant qui veut alimenter et revigorer nos anciens parlers pour qu’ils nous aident encore à mieux comprendre le Pays qui change. La Loi 482/99 sauvegarde et soutient la diffusion des langues minoritaires et historiques en Italie. En ce qui concerne la Vallée d’Aoste, le Walser et le Francoprovençal bénéficient de cette loi. L’aide financière obtenue par le BREL (Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique) a permis d’instituer les guichets linguistiques. Le personnel qui y travaille est chargé de la mise en œuvre d’actions de promotion de ces langues et il est à la disposition de la population pour la traduction de documents. Les « guetset » disposent de collaborateurs dans chaque Commune de la Région afin de garantir la sauvegarde de chaque variété linguistique. La Legge 482/99 tutela e sostiene la diffusione delle lingue minoritarie e storiche in Italia. Per quanto concerne la Valle d’Aosta godono di tale tutela sia il Walser che il Francoprovenzale. Grazie ai finanziamenti che il BREL (Ufficio Regionale per l’Etnologia e la Linguistica) ha ottenuto tramite questa legge, sono stati istituiti gli sportelli linguistici. Il personale che vi opera svolge azioni di promozione di tali lingue ed è a disposizione della popolazione per la traduzione di documenti. I « guetset » si avvalgono di collaboratori nell’ambito di ogni Comune della Regione al fine di garantire la salvaguardia delle varianti linguistiche. GUICHETS LINGUISTIQUES. Qui peux-tu y trouver ? Nous sommes des jeunes valdôtains et le patois nous espérons le sauvegarder. Affaire pas du tout facile à gérer ! Mais, en espérant que tu puisses nous aider… Des suggestions, des conseils, des remarques et des critiques sont aussi bien acceptés. N’hésite donc pas à nous contacter ! SPORTELLI LINGUISTICI. Chi puoi trovare? Siamo un gruppo di giovani valdostani e il patois ci piacerebbe salvaguardare. Un affare non semplice da trattare! Sperando che un aiuto tu ci possa dare… Suggerimenti, consigli, commenti e anche critiche siamo disposti ad accettare. Ti chiediamo quindi di contattarci senza esitare! Collaborateur de La Salle pour les traductions : Eliseo Lumignon. La transcription a été soignée par le Guichet linguistique. Oou-teu an conta a no propouzéi ? Eunna que t’oou eunvéntou ou que dza te cognéi. Manda-no-là é… se l’é la pi joulia, iàn-pe poubliéye !

BREL 59, rue Grand Eyvia 11100 Aoste Tél. 0165 32413 - Fax 0165 44491 s-linguistico@regione.vda.it


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LA VATSE

a méitchà

L’

ayé oun coou dou frée, Piérinno é Mourisse, que restoon pe lo méimo veladzo, deun dae méijoùn eun-a protso l’ôtra. Oun dzoo Piérinno propouze: «Que nèn di-heu se beuttichon onsèmblo no soou é atsetuchon an vatse?». Mourisse assette é lo dzoo apréi parton a la faira di veladzo vezeun. On tsemeèn Piérinno, que se créjè bièn pi feun que Mourisse, pènse: «Te fèyo-pe vère mè ara!». A la faira, apréi aai bièn aitchà totte le vatse, di botchan-ée i tsahagnéye, di raine di corne i raine di lahéi, di vatse di corne bohlle a seulle di corne rebèquée, di vatse depalée i vatse ombahée nèn chordon eun-a, Lenetta, an blantse é rodze bièn grôsa é la payon avouéi le soou que l’ayon beuttoou onsèmblo. A la feun de la faira, le dou frée tournon a méijoùn - «La pourtèn-pe a mon beui, l’é pi lardzo é pi sèque», di Pierinno. Mi comènhion to de souitte a ruzéi pe desidéi ieui eunvernéi la vatse. Apréi aai bièn deusquetoou to lo lon di tsemeun - «Voualà la solechón, appeillèn-pe la vatse i verdjè euntreméi di dae méijoùn ». Déisèn, le dou frée desidon finque de se partadjé on dou la vatse. Pierinno, lo pi saèn, l’oou lo mouro: «Pai, me eumpouertso po-pe le man é n’i-pe mèn de traaille». A Mourisse adón reste lo déréi - «Te crèjè d’ihéi lo pi feun, t’oou voulu la téiha, ara te foou alléi tchertchè de fèn é d’eue pe lai baillè pequéi é baa… é sènsa lai gagnè rèn! Mè, i contréo, voou-pe me tchertchè on sezeleun pe ariéi la vatse é poui-pe vèndre de bon lahéi». Prèi de: Rita Decime, Conte pe le petchoù de inque - Contes pour les enfants d’ici Tome II, Histoires d’animaux, p. 70 - Quart (Ao), Musumeci Editeur, 1984.


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Francoprovenzale

Lo pou é lo motsette M

adàn l’ayè djée dzeleunne, catro pedzeun: on dzôno, on rodzo, on rosse, on nèa é on joulì pou avouéi de balle plume de totte coleuo que l’ayè non Quiquiriquì. L’âproou madàn ivroe lo dzequette é bailloe cappa i dzeleunne pe lo verdjè: «Pii pii, saillôde pinne… pii pii». On groou motsette véilloe todzoo le dzeleunne: «Vitto u tâ vo-z-accapo-pe!» méi s’azardoe poou a s’aprotchè perquè lo pou féjè todzoo bon-a varda. Lo motsette l’iye tracahià: «Siséi l’é treu feun, n’i cheuo môtèn lo dontéi!». On dzoo, méi que lo pou l’iye on trèn de dzarattéi deun lo mouéi de la dreudze pe tchertchè de vése, lo motsette di: «Mon chèe pou to floadjà, pènsoe que t’iye pi feun que sén, mi si coou poou preui... É te t’i belle trompoou !». On profitén de la distrachón di pou l’a voloou deussù an dzeleunna. Que confejón! Deun pocca tén totte le-z-ôtre dzeleunne se son beuttée a queréi é volatéi. Le leuo créihe trèmbloon de la pouée. Lo pou adón l’a seitoou deussù lo motsette é

an groousa bataille l’é comènhiée. Se batton, se beccahon, se griffon; le plume di dae béihe volon pe l’èa. Seutta bataille l’a deoou on bon car d’eua é totte le dzeleunne tracahiée aitsoon pe le fenéifre di beui. A la feun lo motsette l’a fallù sèdéi é se reteriéi deun lo boouque: «Pènsoo que l’ie méi feun, mi sa foouse é sa grametoou son terrible»; l’ôtro l’ie treu maleun. Lo pou l’ayè gagnà méi l’ie restoou caze sènsa an pluma é, to graffeun-oou é redouì pai, se bailloe lagne de se fée vére i dzeleunne. To mortifià l’et alloù se catchè déréi eungn abro. Madàn, lo dzoo apréi, can l’é allée baillè pequéi i dzeleunne, s’è apesua que lo pou mancoe. «Quiquiriquì… Quiquiriquì! Que drolo… de couheumma l’é todzoo lo premièa que arreue on féyèn vére se joulie plume! Sènque l’é-tì capitoou? Voou vitto lo tchertchè». Adón madàn choo di polailléi, aitse deun lo beui, lo tsertse deun lo paillèa… po mèzo de trouéi

si pou… canque can vè an pluma déréi l’abro di verdjè, la soletta que l’é restée deussù la cua di pou. Madàn s’aprotse de l’abro, caesse la poua béihe, la sare a son queuo é di: «Mon joulì pou, tracaha-tè poou, no prégnèn-pe chouèn de tè é le tén-e joulie plume craison-pe pi joulie é pi groouse que déèn».

Dai si dzoo lo pou Quiquiriquì l’é vun-ù l’idole de to lo veladzo é poméi gnon motsette l’a ozoou s’aprotchè di polailléi. Traduì de : Rita Decime, Conte pe le petchoù de inque Contes pour les enfants d’ici Tome I, Histoires d’animaux, p. 40 Quart (Ao), Musumeci Ed. 1984.

Perquè le pai vignon blan ? C

an no comènhièn de vire la péi di noufro vezadzo que plette é le premiéa pai blan chortì deussù la noufra téiha (u la canisia comme dion le spésialiste) l’ou dée - è no lo sèn tcheu, è qui lo crèn po?- que no eungnaèn a vin-ì vioù. La coleue di noufre pai é de la noufra péi iàn de la mélanina, an sustansa prodouita di séllule de la péi. Le pai blanchisson can le séllule i cu de tsaque pai di noufro còo prodouison pomì de mélanina. Le-z-albeun l’an la péi è le pai blan a coza de la mancansa de mélanina eun consécanse d’an mutachón jénéteucca. L’an la lenetta di jeue rodze perquè la coroida, eun-a di peillatte (mémbran-e) di jeue que l’è sènsa mélanina lèche passé la lemiée di petchoude van-ie. Le pai blanchisson pe de réizón jénéteuque, l’è pe sèn que le-z-eun beutton le “plumme” blantse déènque le-z-otre. Le-z-Amérindièn l’an po de sise tracà, on tchu leuo son bièn pocca le plumó è séise di pai blan. Collaborateur pour la traduction: Attilio Tampan


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Le Scuole

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In Val Ferret a studiare la MONTAGNA 5 atelier formativi organizzati per gli alunni di La Salle dalla Fondazione Montagna Sicura Il 14 marzo scorso noi alunni delle classi quarte di La Salle ci siamo recati in val Ferret per partecipare agli “Atelier formativi sulla sicurezza in montagna” organizzati dalla Fondazione Montagna Sicura - Villa Cameron -Courmayeur. Ci siamo ritrovati alle 10,00 a Planpincieux e gli esperti ci hanno diviso in 5 gruppi e ogni gruppo accedeva a rotazione a ciascuno dei 5 Atelier. Alle ore 13,00 abbiamo consumato il nostro pranzo al sacco sulla neve grazie al bel tempo che fortunatamente ci ha accompagnato per tutta la giornata. E’ stata una bellissima esperienza e oltre a imparare tante nozioni su come comportarci in montagna ci siamo divertiti molto. Ecco qualche particolare di ciascun Atelier: Atelier Unità Cinofile

[…] Nel pomeriggio ci hanno fatto vedere una dimostrazione di come si comporta un cane nel ricercare una persona sotto la valanga: per cercare una persona sotto una valanga esso fiuta con il suo naso fino a quando trova la persona. Samuele, Michele, Christian e Ruben Atelier Orientamento […] La prima cosa che abbiamo fatto è imparare ad usare una cartina geografica. Gli elementi di base per orientarsi in

Alunni delle classi quarte di La Salle a marzo in Val Ferret.

un luogo sconosciuto sono: la bussola, la cartina, il GPS. […] Anna, Simone, Miriam e Alessio Atelier Nivologia La neve si forma nell’atmosfera. La neve quando fa freddo si trasforma in ghiaccio. La neve che si trova nello strato più profondo è ghiacciata, invece quella in superficie è molto fresca. Una valanga si forma quando la neve si accumula e poi non regge più per il peso e quindi scivola a valle. […] Sara, Céline, Nawfal e Maria Pia Atelier Escursionismo Per preparare uno zaino di montagna bisogna portare: ramponi, cibo, torcia elettrica, acqua, telefono, casco, occhiali da sole, crema solare, tenda, sacco a pelo, kit medico, fazzoletti, giacca antivento, ricambio di maglietta e calzini, cappello con la visiera. Ricordatevi di scegliere il posto adatto e chiedere informazioni agli esperti. In caso di emergenza bisogna alzare tutte e due le mani in aria quando in cielo c’è l’elicottero, se non ce n’è bisogno si alza una sola mano. Matteo, Felicia e Antonio

Resoconto delle attività culturali 2007 -2008 curate dalla Biblioteca Comunale di La Salle di Giulio Marchini

CORSO ORALE DI PATOIS PER ADULTI LIVELLO BASE

2 incontri serali o preserali per 20 settimane da novembre 2006 ad aprile 2007 CORSO per imparare a suonare la chitarra

24 lezioni individuali pomeridiane e preserali ogni venerdì a partire da novembre 2006 CORSO di LINGUA SPAGNOLA LIVELLO INTERMEDIO

12 lezioni di gruppo serali ogni martedì dalle ore 20.30 alle ore 22.00 a partire da gennaio 2007 CORSO per imparare il tango argentino

10 lezioni di gruppo ogni giovedì dalle 20.30 alle 22.30 nelle ex Casermette di Derby da gennaio 2007 e nel corso dell’estate 2007 CORSO di pittura per ragazzi dai 10 ai 16 anni

6 incontri pomeridiani dalle ore 17.00 circa alle ore 18.00 circa nella primavera 2007 Laboratorio teatrale per imparare il patois

Laboratorio teatrale per bambini e ragazzi svolto presso il Comune di La Salle nel corso dell’estate 2007 gita PER BAMBINI E ADULTI in 2 parchi SVIZZERI

Gita nei parchi Labyrinthe Aventure e Swiss Vapeur Parc (maggio 2007) CORSO ORALE DI PATOIS PER ADULTI LIVELLO BASE

2 incontri serali per 20 settimane da nov. 2007 ad aprile 2008 CORSO per imparare a restaurare i mobili

10 lezioni di gruppo serali dalle ore 20.30 alle ore 22.30 ogni mercoledì da ottobre a dicembre 2007 CORSO di chitarra classica e moderna

24 lezioni individuali pomeridiane e preserali ogni giovedì a partire da novembre 2007 Attività per bambini volte a promuovere la lettura

Atelier Valanga […] Per cercare una persona sotto la valanga bisogna usare: l’ARVA, la sonda e la pala. Bisogna muoversi dove il suono dell’ARVA diventa sempre più forte. Quando sei più vicino alla persona che è sotto la neve, si accende una lucina verde, poi quando sei ancora più vicino si accende una lucina gialla, quando la lucina è rossa vuol dire che la persona si trova proprio in quel punto esatto. Alex, Andrea e Alberto

Torneo a squadre per le classi 3a - 4a e 5a delle Scuole Elementari di La Salle da gennaio 2008 a maggio 2008 corso musicale di strumenti a fiato e di percussioni

Corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni, tenuti da ottobre 2007 a maggio 2008 presso la Maison Grassy e svolti in collaborazione con la Banda Musicale Courmayeur - La Salle CORSi d’inglese - livello base e avanzato

Le lezioni sono state tenute nei primi mesi del 2008 arrampicata ed avvicinamento alla natura

Corsi per bambini tenuti nei mesi di maggio e giugno 2008 gita al parco dei divertimenti di gardaland

Gita per bambini e accompagnatori svoltasi nel maggio 2008


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Sperimentazioni La Salle… à manger

La ricetta del

TIRAMISÙ

Ciao a tutti i lettori, mi chiamo Denise Amato, ho 27 anni e sono nata a La Salle. Fin da quando ero bambina ho avuto la passione per la cucina, infatti come cavia usavo mio papà. Gli preparavo delle crostate da perderci i denti! Poi a 16 anni sono andata a lavorare come aiuto cuoco in un ristorante dove lo chef mi ha insegnato tutto quello che so sulla cucina. Adesso lavoro come cuoca presso la Casa Famiglia di La Salle: i miei anziani mi fanno sempre mille complimenti e a me piace farli contenti! Questa è la mia ricetta del Tiramisù. Ingredienti: 4 uova; 7 cucchiai di zucchero; 2 confezioni di panna liquida per dolci da 200 ml cadauna; 2 pacchi di pavesini oppure di savoiardi; 500 gr di mascarpone; caffè zuccherato quanto basta; cacao amaro in polvere. Esecuzione: Dividere i tuorli dagli albumi, mettere in una ciotola i tuorli con lo zucchero, montarli finchè il composto diventa omogeneo, poi montare a neve gli albumi e infine montare la panna (per facilitare il lavoro si può usare una frusta elettrica). Aggiungere ai tuorli con lo zucchero il mascarpone e amalgamare bene. Aggiungere poi la panna montata ed infine gli albumi montati a neve. Lavorare finchè il composto diventa soffice e cremoso. Prendere una teglia e incominciare a fare gli strati alternando i biscotti bagnati nel caffè e la crema. Al caffè volendo si può aggiungere un goccio di latte per renderlo più delicato o del Grand Marnier per chi gradisce il liquore. Per finire spolverizzare il dolce con il cacao e far riposare il tutto per almeno 12 ore in frigorifero.

C

on il patrocinio dell’Amministrazione Comunale si svolgerà a La Salle il 3 agosto prossimo la seconda edizione della gara equestre di Endurance valida per il Campionato Interregionale di Endurance Liguria-Piemonte-Valle d’Aosta. La grande scuderia per i cavalli partecipanti verrà allestita a Planaval, a 1750 metri di quota, nei pressi della cappella degli Alpini, dove sono stati fissati la partenza e l’arrivo. Tre le categorie in gara. La prima di esse è la categoria Pony, che vedrà impegnati giovanissimi cavalieri dagli 8 ai 15 anni, su un percorso la cui lunghezza varia dai 5 ai 10 chilometri a seconda delle dimensioni del cavallo e in base all’età del fanciullo. La seconda gara sarà invece riservata alla categoria Debuttanti su un percorso di 30 chilometri. Infine, la terza e ultima gara è quella dei 60 chilometri della categoria CEN/R riservata ai cavalli già classificatisi in altre competizioni. Non si tratta di una gara basata sulla velocità, ma sulla regolarità. La gara di Endurance, dicono gli esperti, è un vero e proprio viaggio a cavallo, presuppone cioè non solo la conoscenza delle caratteristiche e delle difficoltà del percorso, ma anche la conoscenza delle capacità e delle esigenze del cavallo. Le buone condizioni generali del cavallo in gara sono attentamente monitorate dalla giuria prima dopo e addirittura durante la gara, infatti sono previsti cancelli veterinari alla partenza, alla fine dei 30 chilometri e all’arrivo. Insomma i cavalieri durante la gara dovranno tenere nella dovuta considerazione i valori di velocità media oraria stabiliti dai giudici e calibrati sulle caratteristiche del percorso, stando ben attenti a non affaticare il cavallo, le cui buone condizioni fisiche rilevate dai veterinari a inizio e a fine gara saranno determinanti per la classifica. La posizione nella classifica finale di ciascun binomio cavallo-cavaliere viene determinata da una frazione matematica al cui numeratore si trova la differenza fra la velocità oraria del binomio e la velocità media oraria minima prescritta dai giudici, mentre al denominatore

Veronica Revel, la presidente dell’Associazione di La Salle Equi.Libres du Mont-Blanc, con la cavalla di nome Lady.

Mogol sul cavallo Drago.

compare addirittura il numero dei battiti cardiaci del cavallo rilevati dai giudici veterinari a fine gara, il tutto moltiplicato per 100: maggiore è il numero risultante da questa formula migliore è la posizione in classifica. Quella di La Salle è una delle 11 tappe del campionato interregionale di Endurance e ad organizzarla è la locale associazione sportiva dilettantistica “Equi.Libres du Mont-Blanc”

Cartouche con sua mamma Connie.

presieduta da Veronica Revel. L’associazione Equi.Libres di La Salle è riconosciuta dalla Federazione Italiana Sport Equestri e ha la sua sede nel villaggio capoluogo nei pressi del Punto Informazioni Turistiche. Il quartier generale dell’associazione non passa certo inosservato, perché poco lontano dalla scuderia coperta sono stati predisposti 2 paddock attigui ai pascoli in cui alcuni dei 10


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Sperimentazioni

il 3 agosto tutti a Planaval per la gara di Endurance! Si svolgerà a La Salle una delle 11 tappe della gara equestre interregionale di Endurance, ad organizzarla i soci della locale Associazione Equi.Libres ha visto la partecipazione straordinaria del maestro Mogol e del senatore Antonio Tomassini, presidente dell’Associazione Parlamentari Amici del Cavallo. Veronica Revel e Katia Lafarge sono state le fondatrici dell’associazione Equi.Libres, sono entrambe laureate in Scienze Naturali e tutte e due hanno conseguito il diploma di Tecnico di equitazione di campagna e sono anche iscritte all’Albo degli Accompagnatori regionali di turismo equestre. Anche gli altri 8 soci di Equi.Libres sono in possesso dei vari brevetti legati all’equitazione. Ci sono a La Salle, secondo Veronica Revel, tutte le condizioni per sviluppare al meglio non solo l’attività di turismo equestre, ma anche per far nascere una vera e propria scuola d’equitazione. Occorre però una struttura adeVeronica Revel con Mogol all’inizio della guata, fornita di un rettangolo cavalcata verso Roma sulla via Francigena. per l’addestramento e per le lecavalli dell’associazione sporti- l’onore lo scorso 18 aprile di zioni in piano. Si tratta di valova trascorrono molte ore della partecipare, montati rispettiva- rizzare i tanti itinerari di turiloro giornata. I paddock sono mente da Veronica Revel e da smo equestre presenti a La Salle stati in particolare oggetto del- Michela Chatel, all’inaugura- che dal centro storico, girando l’attenzione di abitanti e turisti zione della cavalcata in staffetta dietro alla torre medievale di proprio in questi mesi, da quan- partita dalla Valle d’Aosta e di- Châtelard, oppure attraversando il 17 febbraio e il 9 marzo retta a Roma attraverso l’antica do la Dora Baltea, salgono dolscorsi sono nate rispettivamente via Francigena. Un evento que- cemente oltre i 2000 metri di le due meravigliose puledre st’ultimo molto importante che quota senza perdere mai di vista Chocolat e Cartouche. Le ri- ha avuto inizio a Saint-Oyen e il massiccio del Monte Bianco. Persino il percorso di gara che spettive mamme Caline e parte da Planaval può essere Connie appartengono alla trasformato all’occorrenza in nota razza Franches -Montaun meraviglioso percorso tugnes e sono arrivate a La Salle ristico. Esso venne attraversal’anno scorso direttamente to due anni fa dal gruppo che da uno dei rinomati allevapartecipava a La Salle a un ramenti del Giura svizzero. Lo duno della Confederazione svezzamento completo delle Tecnici Equestri e fu proprio puledre è previsto per il prosin quell’occasione che il presisimo autunno, perciò Connie dente valdostano del CTE e Caline non potranno prenFranco Pitti propose di testare dere parte alla gara di Enduquel tragitto facendolo omorance di agosto. Per la scudelogare per una competizione ria Equi.Libres du Montdi Endurance. Il percorso parBlanc parteciperanno invece te da Planaval, scende a Pigiil cavallo Pagard, di Michela nière, raggiunge il villaggio di Chatel, che l’anno scorso ha Morge a 1625 metri di quota, vinto in casa la 30 chilometri percorre la strada interpoderadebuttanti e molto probabilmente la cavalla di nome Michela Chatel con il suo cavallo Pagard, vin- le per Challancin, per poi porLady, di Fabrizio Trento. Sia citori a La Salle dell’edizione 2007 della Gara tarsi verso l’oasi di Les Ors, Lady sia Pagard hanno avuto di Endurance nella categoria dei Debuttanti. salendo fino al tramuto più

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elevato di quell’alpeggio, chiamato Tramail des Ors, a 2390 metri di quota. Quest’itinerario potrebbe in futuro trasformarsi da percorso di gara anche in un’ippovia segnalata percorribile dagli amanti dell’equi-turismo.

Anche l’equitazione inserita nel progetto

“La Salle-Morgex: ESPACE ENFANTS BRIN D’HERBE” Le attività di accoglienza extrascolastica sono state svolte dal luglio 2007 al maggio del 2008

di Michèle Pacaud Charrey

I

l progetto è stato organizzato e realizzato con il preciso scopo d’individuare spazi extrascolastici all’interno dei territori comunali di La Salle e di Morgex, avviando una sperimentazione della loro utilizzazione mediante una serie di attività di accoglienza tali da essere complementari al lavoro formativo ed educativo svolto dalla scuola e dalla famiglia. Il progetto, promosso e gestito dal C.T.I. (Consorzio per le Tecnologie e l’Innovazione), è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Ecco l’elenco delle attività: N Stages della durata di 1 settimana: - Avvicinamento al Rugby - Conosciamo la Natura - Avvicinamento al Patois attraverso il gioco - Costruiamo una casetta nel Parco La Ruine di Morgex - Equitazione N ATTIVITÀ DI SOSTEGNO SCOLASTICO (da settembre 2007 a maggio 2008) N Atelier Murales (da aprile a maggio del 2008)


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Associazioni

L’amicizia è una delle caratteristiche più importanti del nostro gruppo: la nostra Banda infatti, essendo formata per lo più da musicanti senza pretese, non è niente di più e niente di meno che un insieme di amici i quali si ritrovano per fare un po’ di musica. ANDA, OVVIAMENTE! Le prime tracce di una società filarmonica a La Salle risalgono al 1910 e sono attestate dal verbale di una visita pastorale da parte del Vescovo di Aosta alla Parrocchia. Una società con più elementi e meglio organizzata nacque nel 1936/37 grazie all’iniziativa di François Bizel. A Courmayeur era presente, già dal 1865, la Fanfare des Guides. Dopo la Liberazione del 1945, l’attività delle Filarmoniche continuò ancora per alcuni anni, ma quando la difficoltà del naturale ricambio in entrambi i gruppi cominciò a farsi sentire, avvenne la fusione e si diede vita all’attuale Banda Musicale Courmayeur - La Salle (anno 1966). La direzione musicale venne affidata al maestro Emilio Haudemand e successivamente, nel corso degli anni, al signor Vallet, al signor Alberti e al signor Faurethier, fino ad arrivare al 1975, anno in cui la Banda venne affidata alla bacchetta del maestro Giancarlo Telloli che la dirige tutt’oggi (tranne una sostituzione per un breve periodo da parte del maestro Rocco Papalia). ORSI. Per imparare a suonare uno strumento e dunque entrare nella banda, si devono seguire dei corsi organizzati dall’Istituto Musicale della Valle d’Aosta, che si tengono sia a La Salle che a Courmayeur. Il numero attuale d’iscritti è piuttosto basso, esiguità che è però compensata dalla caparbietà e dalla diligenza degli allievi. IVERTIMENTO. Nella Banda ci divertiamo e crediamo (o meglio speriamo) di far divertire anche il pubblico. Senza il divertimento, gruppi come il nostro non potrebbero esistere! MOZIONI. La Banda partecipa a ogni tipo di manifestazione: dalle occasioni belle a quelle, purtroppo, tristi. L’importante per noi è riuscire a

B

C

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MICIZIA .

trasmettere emozioni e ad emozionarci noi stessi! IATI. La Banda è composta da fiati e da percussioni. Gli strumenti a fiato si dividono in ottoni (di cui fanno parte trombe, bombardini, basso tuba, corno, tromboni, genis, sax e flauti) e in legni (che comprendono clarinetti e oboe). EMELLAGGI. I legami di amicizia non sono solo con i francesi, ma spaziano dalla Svizzera (Davos) alla Liguria (Sandi Enrica Scarpari * ta Margherita Ligure), per raggiungere poi la Calabria (Belvedere Marittimo) e infine la ma vi assicuriamo che ne vale ste possono essere comprese pienamente solo se vengono veramente la pena. Sicilia (Caronia). Nota Bene: per nuove leve, non vissute in prima persona. Per il ARMONIE DU MT. BLANC. Dall’unione tra la nostra intendiamo solamente bambi- 2008 si sta pensando alla nostra banda e l’Harmonie de Chamo- ni, ma anche ragazzi o adulti che partecipazione ad una manifenix è nata all’inizio dell’anno vogliano, nei ritagli di tempo, stazione serio/ludica (com’è il 2003 l’Orchestre d’Harmonie dedicarsi a una passione sana nostro temperamento) denomidu Mont Blanc, prima Banda che magari per svariati motivi nata “ARRANCABANDA?”. UMERI. Le bande musicali Musicale transfrontaliera, unica è sempre stata messa in seconin Italia sono circa 4.500, nel suo genere in Europa. do piano. Allora, su, dai! Non MPEGNO. Far parte di un è poi così difficile, se ce l’ab- si calcola che siano in media 130.000 gli italiani che vi suonagruppo, si sa, richiede molto biamo fatta noi… no. Sul territorio valdostano, se impegno e dedizione. Oltre ai USICA E MONTAGNA. La servizi, ogni venerdì si svolgonostra è una Banda di ne contano 15. La maggior parte no, dalle 20.30 alle 23.00, le montagna e, proprio per questo di esse sono della Bassa Valle prove, seguite da una bella me- motivo, se tante altre Bande (evidentemente in quella parte renda notturna che procede fi- suonano ad alti livelli, lei, per della Vallée la sete di conoscenno ad esaurimento scorte… ora, può vantarsi di aver suo- za musicale è più forte!) Fino a APON. Con la Banda c’è annato a livelli alti! Nel 2006 in- cinque anni fa (è del 2002 la che l’opportunità di viag- fatti, grazie alle nostre Guide fondazione della “Meusecca” giare. Qualche anno fa, alcuni Alpine, abbiamo ripetuto il di Sarre), la nostra era l’unica nostri musicanti, assieme al- concerto, svolto per la prima banda presente nell’Alta Valle. l’Harmonie de Chamonix, si volta nel 1986, sulla cima del Ognuna di queste bande è comsono recati in Giappone visitan- Monte Bianco, in occasione dei posta in media da 52 elementi. RGANICO. La nostra Bando una parte di quel Paese e 220 anni della sua conquista. da è composta da 40 elesuonando sul Monte Fuji (se È stata un’esperienza veramenmenti ma molto spesso ai servinon suoniamo in cima ad una te indimenticabile… montagna, non siamo contenti)! Suonare in quelle condizioni zi se ne contano la metà. Non ILIMANGIARO. La Banda è e dopo la salita non è stato per essendo professionisti la partestata (ormai molti anni fa) niente facile; è stato emozio- cipazione è regolata e spesso anche in Africa per suonare nante soprattutto sentire i no- compromessa dagli impegni, sia sul Kilimangiaro! Siamo vera- stri maestri Christian Adrot e lavorativi che di studio. Il Vemente internazionali, anzi… Giancarlo Telloli eseguire con terano è Samuele Vuiller, classe intercontinentali! le trombe il Silenzio in onore 1935. La più Giovane è Sara EVE. La Banda ha bisogno degli angeli delle montagne. Agazzini, classe 1996. ASSIONE. La musica è di nuove leve. Ci rendiamo Esperienze stupende come queuna passione che deve benissimo conto che possa essere coltivata e implica persembrare più appagante svoltanto un impegno costante, gere attività in cui è possibicaratteristica che la rende, le ottenere tutto e subito. La nell’era del divertimento faBanda, invece, inizialmente cile, un po’ démodée. potrebbe apparire agli occhi UALITÀ. La qualità dei di un bambino, e forse ancor pezzi che eseguiamo è di più a quelli dei suoi gesempre ottima, suoniamo nitori, come una faticosa infatti anche opere di commaratona: prima si devono positori noti. Si spazia dalle impare le note, poi si deve marce, che rallegrano una imparare a solfeggiare e soUna delle foto scattate il giorno del confesta patronale, un’inaugulo successivamente si è in certo eseguito dalla Banda Courmarazione, una ricorrenza, una grado di suonare. Ci vuole yeur-La Salle in cima al Monte Bianco. visita ufficiale, fino ad arriquindi un po’ di pazienza,

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LA BANDA MUSICALE Courmayeur - La Salle DALLA “A” ALLA “Z” Per sapere qualcosa di più su un’esperienza “artisticamente curiosa” e tutta da provare

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Associazioni La Banda Courmayeur -La Salle, fotografata con il Monte Bianco sullo sfondo.

vare alle grandi opere che permettono a noi di eseguire e al pubblico di ascoltare della buona musica. ADUNI. Dal 17 al 24 maggio si è tenuto ad Aosta il Trentaseiesimo raduno delle Bande Musicali Valdostane. È stata un’occasione per ritrovare i nostri “colleghi” musicanti e per passare alcune giornate in allegria. Ci ricordiamo ancora del Raduno che si è svolto nel 2002 qui a La Salle e approfittiamo per ringraziare, ancora una volta, tutti i volontari, senza l’aiuto dei quali non sarebbe stato possibile realizzare quella festa. Grazie! OCIALIZZARE. La Banda è anche un’ottima opportunità per socializzare, per conoscere tante nuove persone e stringere amicizie che, a volte, possono trasformarsi addirittura in matrimoni! (Dai registri bandistico-sentimentali riportiamo: una coppia transfrontaliera e la cessione di una nostra musicante alla banda di Issime). RAFORO DEL MONTE BIANCO. Siamo assidui fruitori del Traforo del Monte Bianco, che percorriamo tutte le volte che raggiungiamo gli amici di Chamonix per le prove e quando ci rechiamo in Francia per dei servizi. Le prove dell’Harmonie du Mont Blanc si svolgono alcune volte al mese sia in Francia sia in Italia, così le due Bande si spostano alternativamente, una volta per uno, al di qua e al di là del Monte Bianco, utilizzando appunto il comodissimo Traforo. SCITE. Ogni anno sono circa 35 i servizi che si svolgono tra La Salle, Cour-

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mayeur e Chamonix. Vi sono poi servizi occasionali negli altri paesi della Valdigne, per concerti o in occasione di fiere e altre manifestazioni. ORK IN PROGRESS! La Banda è in fase continua di trasformazione, non si arriva mai ad un prodotto definitivo: è solo con l’evoluzione e il continuo cambiamento che possiamo creare qualcosa di artisticamente curioso! TUTTI. La Banda è alla portata di tutti, basta solamente imparare a suonare! La musica in generale è un qualcosa che rende felici contemporaneamente TUTTI: sia chi suona, sia chi ascolta. E soprattutto non conosce frontiere: parla la stessa lingua in tutte le parti del mondo. OLONTARIATO. La Banda è un’associazione senza fini di lucro e dunque tutti noi che vi partecipiamo siamo dei volontari. Non ci vogliamo paragonare alle altre associazioni di volontariato (volontari del soccorso del 118 oppure vigili del fuoco ecc.) che svolgono un servizio indispensabile a favore della collettività, ma forniamo comunque una prestazione che riteniamo piacevole e importante per noi e per chi ci ascolta. OOM. In questo articolo abbiamo voluto “zoomare” su una realtà di “chez-nous” che a nostro avviso merita di essere conosciuta, apprezzata e salvaguardata! E’ la Banda Musicale Courmayeur -La Salle, che vi saluta e vi ringrazia per l’attenzione: arrivederci alla prossima uscita! *Clarinettista della Banda Musicale Courmayeur-La Salle

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Alberto Spampinato dirige LE JOURNAL DE LA SALLE Nel ringraziare Alberto Spampinato per aver voluto amichevolmente assumere la direzione del Journal de La Salle presentiamo con queste poche righe il neodirettore anche ai lettori. Alberto Spampinato, scrittore e giornalista, è nato a Ragusa nel 1949 e vive a Roma. E’ consigliere della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Dal 1992 lavora presso la redazione politico-parlamentare dell’ANSA. Attualmente è quirinalista della stessa Agenzia di stampa. Alberto ha un particolare legame affettivo con la Valle d’Aosta perché è il fratello del giornalista Giovanni Spampinato, al quale è stato attribuito nel 2007 un Premio Speciale alla memoria da parte della Giuria del Premio Saint-Vincent di Giornalismo. Giovanni, il fratello maggiore di Alberto, è stato anche ricordato durante la “Giornata del ricordo dei giornalisti uccisi in Italia dalle mafie e dal terrorismo” svoltasi a Roma in Campidoglio il 3 maggio scorso e organizzata, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani, in coincidenza con la Giornata mondiale della libertà d’informazione. Oltre a Giovanni altri 10 giornalisti in Italia, dal dopoguerra, come ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio inviato al presidente dell’UNCI: “hanno sacrificato la vita per onorare la professione giornalistica e i suoi valori”. Il direttore del Journal de La Salle Alberto Spampinato ha svolto in Campidoglio un suo intervento con il quale ha voluto ringraziare gli organizzatori. Proponiamo di seguito alcuni brani del discorso di Alberto, ringraziandolo ancora una volta per essere voluto diventare, assumendo la direzione del periodico del Comune, un amico dei Sallereins. “Penso d’interpretare oltre al mio sentimento quello di altri familiari delle vittime ringraziandovi per aver organizzato questa Giornata, che completa idealmente il progetto avviato a Palermo con il Giardino della Memoria. Avete reso un nobile omaggio ai nostri morti. A noi familiari avete fatto un regalo insperato che ci aiuta a vivere e a sperare. […] Mi fa sentire fratello non solo di Giovanni Spampinato, ma di tutte queste undici vittime e di tutti i giornalisti minacciati, censurati, costretti a vivere sotto scorta. […] Ora che avete dato inizio a questa grande opera sono certo che farete il possibile per non lasciarla incompiuta, per impedire che il tempo cancelli la memoria di queste vittime, le riduca a nomi senza volto e senza storia. Un compito superiore alle nostre forze di familiari, di superstiti. E’ importante che abbiate deciso di assumerlo voi. Ho fiducia che saprete tenere viva con continuità la memoria di questi giornalisti e che saprete farlo nel modo più efficace e più semplice: facendo conoscere la vita, i sogni e l’impegno civile che animava ognuno di essi; invitando a riflettere su ognuna di queste tragedie, affinché non abbiano a ripetersi e nessun giornalista debba chiedersi se per evitare rischi personali non ci sia niente di meglio da fare che lasciare le notizie nel cassetto.” A destra nella foto Alberto Spampinato alla 42 a Edizione del Premio Saint-Vincent di Giornalismo, mentre ritira dal presidente Luciano Caveri il Premio Speciale della Giuria assegnato alla memoria del fratello Giovanni Spampinato.


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capitato recentemente di ricordare su queste pagine la figura di un enfant du pays - Jean Domaine - all’insegna dei Souvenirs et recherches che ci ha lasciato («Le Journal de La Salle», n. 2/2006, p. 14), e molti Sallereins affezionati al suo ricordo avranno apprezzato la recente pubblicazione curata da Augusta Vittoria Cerutti: Jean Domaine. Poète et chantre. Se Jean Domaine fa parte della memoria condivisa della nostra comunità, è invece all’interno della sua tradizione che si svolgerà il breve viaggio in due tappe che vi proponiamo ora. Per farlo ci affidiamo alla penna di un ecclesiastico d’antan, il canonico Pierre-Antoine Cravel (1849-1910), «l’un des pionniers dans le domaine des recherches sur le folklore valdôtain» secondo la definizione del prof. Lino Colliard, editore nel 1969 dei suoi Usages religieux et populaires valdôtains. Si tratta di un manoscritto autografo, risalente agli ultimi anni del XIX secolo e conservato oggi presso l’Archivio Storico Regionale (Fonds Brocherel), in cui il sacerdote ha raccolto le consuetudini di 18 parrocchie valdostane. Ripubblichiamo qui la parte relativa al nostro paese per offrire a tutti la possibilità di accedere ad un testo probabilmente non molto noto. Rileggerlo darà ai più anziani tra noi lo spunto per richiamare alla mente momenti

della propria giovinezza, a molti permetterà di constatare la scomparsa, la permanenza o le modificazioni di determinate usanze, e per chi lo vorrà sarà l’occasione di riflettere sul significato per il tempo presente di parole e concetti abusati, quando non apertamente strumentalizzati, come tradizione e identità. Tenuto conto dell’epoca e del punto di vista dell’osservatore, non stupisce che sia il tempo della Chiesa a scandire l’esistenza dei nostri compaesani, sia per quanto riguarda la dimensione collettiva del ripetersi ciclico degli anni, sia in relazione all’ambito più personale dei riti di passaggio (nascita, matrimonio, morte), che comunque non hanno mai un significato esclusivamente individuale. Questi ritmi e la cultura da cui dipendono convivono, interagiscono e si integrano con elementi di un’altra antica e radicata cultura, quella popolare. Presentiamo in questo numero la prima parte dello scritto di Cravel, che ripercorre l’anno liturgico dall’Avvento al giorno della commemorazione dei defunti, passando ovviamente per la celebrazione di san Cassiano. Attraverso i suoi occhi lo stesso paese che in un altro modo ci raccontano le cartoline d’epoca si anima e acquista colore. È il momento di cedergli la parola, e di andare con la mente all’ombra del campanile, all’inizio di un

AVENT. - Croyance au danger imminent des incendies. SAINTE BARBE. - Legs du peuple pour la célébration d’une messe afin d’être préservé de l’incendie. NOËL. - Rien de particulier, sauf qu’en arrivant de la messe de minuit on fait le réveillon. SAINT ETIENNE. - Vin chaud avec noix muscade et sucre pour faire du sang. JOUR DE L’AN. - Troupes d’enfants qui courent les villages pour avoir des étrennes. Tous les vendredis, sur le soir, chant du Stabat. Tous les samedis, à la même heure, chant du Gaude flore. EPIPHANIE. - Gâteau et fève. Le roi serait tenu de payer le gâteau. A minuit, au pied du clocher, voir descendre les rois. Quelque-fois c’est de l’eau qui descend. SAINT ANTOINE. - Offrande de beurre, fromages, laine, blés, de poules, et d’agneaux. Autrefois on portait aussi des veaux. Tout cela est mis à l’enchère après la messe et l’argent qui en résulte va en fond à l’autel de Saint Antoine. SAINT OURS. - Observation du temps. SAINTE AGATHE. - Bénédiction du pain, sel, fil. Un morceau de ce pain et une partie de ce sel sont donnés aux animaux. L’autre partie est gardée à la maison pour être préservé des maléfices. CARNAVAL. - Mascarades. Crème fouettée. Soupe aux pommes. Crémation du pagliaccio sur la place publique. Son de la cloche à 10 heurs de la nuit.

inverno qualsiasi di fine Ottocento… Un invito alla lettura che è contemporaneamente un invito all’ascolto di quella tradition orale que l’on trouve sur les lèvres de nos vieillards. Luca Jaccod NOTA DI LETTURA. P.-A. CRAVEL, Usages religieux et populaires valdôtains, in Recherches sur l’ancienne liturgie d’Aoste et les usages religieux et populaires valdôtains, a cura di L. COLLIARD, I, Aoste 1969, pp. 91-151: La Salle occupa le pagine 123-131. Sulla vita e la figura del canonico Cravel, oltre alle pp. 91-93 che il prof. Colliard premette all’edizione vera e propria (da p. 91 è tratta la citazione nel testo), si possono consultare P.-É. DUC, S. VUILLERMIN, Album -dictionnaire ecclésiastique donnant la statistique chronologique du clergé d’Aoste durant tout le XIX e siècle, Aoste 1900, pp. 4647; L. COLLIARD, La Culture Valdôtaine au cours des siècles. Précis biobibliographique et morceaux choisis, Aoste 1976, p. 360; A.-M. CAREGGIO, Le clergé valdôtain de 1900 à 1984. Notices biographiques, Aoste 1985, p. 64. Il recente libro sul canonico Domaine è Jean Domaine. Poète et chantre. Appassionato cantore de “la Verda Vallaye”, a cura di A. V. CERUTTI, Aosta 2008.

CARÊME. - Il y a encore une foule de personnes qui jeûnent rigoureusement tout le carême. Il y a même des personnes qui jeûnent tous les vendredis de l’année. MI-CARÊME. - On fait porter la scie ; ou une scie vraie, réelle, ou une scie en papier. DIMANCHE DES RAMEAUX. - Les enfants attachent à leurs rameaux des pommes, des petits pains en forme d’oiseaux ou en forme de spirale concentrique. Les pommes sont mangées le jour de Pâques, avant toute nourriture. SEMAINE SAINTE. - Son du cor par les enfants exclusivement hors du clocher et hors de l’église. JEUDI SAINT. - Après les offices du soir procession aux villages Les Cours, Echarlod, Église. A la rencontre des croix qui bordent le chemin, on s’agenouille et l’on chante : O crux, ave, etc. Jeûne des cloches. Contre le mal aux dents on porte en poche des semences de courges (comme à Champorcher). SAMEDI SAINT. - Se laver ou se rouler par terre pour être préservé des maux de reins. PÂQUES. - Manducation des pommes bénites et des œufs cuits à déjeuner. TEMPS PASCAL. - Pas de bénédiction aux maisons. ROGATIONS. - Autrefois les processions des cinq paroisses, La Salle, Derby, Morgex, Pré-St-Didier et Courmayeur se réunissaient et chantaient ensemble. Le lundi celle de La Salle et celle de Derby se rencontraient au torrent de Pissieur, se rendaient ensem-


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Usages religieux et populaires de La Salle ble au cimetière de Derby, faisaient le tour de l’église où le curé de La Salle chantait la messe. Après cela, dîner chez les hoirs d’un certain Charrère. Dîner fini, elles repartaient ensemble jusqu’au torrent de Gonté. Bénédiction au torrent, puis séparation. Le mardi la procession de La Salle allait à la rencontre de celle de Derby jusqu’à la croix du Favrey, de là elles venaient ensemble à l’église puis elles allaient recevoir les trois autres à la croix des Ruinet, ensuite toutes à l’église où le curé de Courmayeur chantait la messe. En passant devant l’hôpital, les ecclésiastiques, les porte-croix et bannières descendaient à la chapelle, où le recteur donnait à chacun sa rétribution. Après la messe, dîner chez les hoirs de François Bredelin, puis toutes les processions se rendaient jusqu’à la croix de Pied-de-Ville, où elles se séparaient. Celles des trois paroisses supérieures continuaient leur route et celles de La Salle et de Derby revenaient jusqu’à la chapelle de Saint Joseph pour se séparer aussi et rentrer dans leur église respective. Le mercredi celle de Derby se rendait à La Salle, puis on partait ensemble. Arrivées à l’entrée du bourg de Morgex, elles étaient reçues par les trois autres processions. Elles entraient d’abord au cimetière, puis à l’église où le curé de La Salle chantait la messe. Après la messe, dîner chez les hoirs du Rév. J. P. Maillet, prêtre de Morgex. Au départ une croix et une bannière de Morgex accompagnaient les deux processions de La Salle et de Derby, jusqu’au fond du bourg ; et une autre croix et une autre bannière accompagnaient les deux autres jusqu’au sommet du bourg. MOIS DE MAI. - A l’église et dans les villages. - Le curé M. Boson [Décédé en 1842 - N. de l’Ed.] le commença à l’église et ses deux vicaires M. M. Lucat Joseph et Frassy Julien allaient le faire dans les villages. SAINT JEAN. - Feux de joie et roulement sur la rosée. Huit jours après on pèse le lait. PATRON. - SAINT CASSIEN. - Badoche. Quelques jours avant la célébration du Patron une dizaine de garçons s’entendent pour former cette badoche. Quand le nombre est suffisant, la société choisit le premier et le second badocher. Le premier badocher est chargé de l’organisation de la fête. Il procure les joueurs tels que violon, clarinette, fifre, contrebasse, etc. Il donne ses ordres pour dresser les abbry qui bordent le carré de la danse. Il conduit la bande à la porte des principales maisons pour donner les herbades et recevoir les offrandes, et enfin il dirige l’ordre des danses qui s’exécutent le jour de la fête après la messe. Chaque badocher se choisit une fille avec laquelle il fera la première danse de cérémonie, quoique ensuite ils se mélangent les uns aux autres. Cela établi, la veille du patron, une partie des garçons choisis s’unissent à la bande des joueurs et se présentent à la porte des familles principales pour donner les herbades. Le lendemain matin la fanfare réveille les habitants du bourg et fait le même tour que la veille. Inutile de dire que le verre de vin est toujours accepté dans ces circonstances. Autrefois, lorsque les temps et surtout les individus étaient bons, après tous ces préparatifs, la musique de la badoche s’unissait à l’orgue pour la célébration des offices et de la messe.

Actuellement, ces jeunes gens passent toute la journée hors de l’église et ils ne pensent qu’aux amusements. Aussitôt après la messe, le premier badocher dirige les danses qui commencent immédiatement. Il ouvre lui-même la danse avec sa belle ; vient le second badocher et ainsi de suite jusqu’à ce que le nombre des sociétaires soit épuisé. Le badocher appelle ensuite les divers villages de la paroisse et même les jeunes gens des autres paroisses environnantes et jusqu’à la cité. Vient ensuite le tour des conscrits, des employés civils, etc. Le tout (il faut le remarquer) est réglé par la tradition orale que l’on trouve sur les lèvres des vieillards. Après la danse exécutée sur la place, toute la bande se transporte dans une salle d’auberge ou une grange pour faire un autre tour. La troupe accompagnée de la musique reprend ses pérégrinations aux portes ; mais cette fois pour recevoir les offrandes des personnes qui veulent soulager la société pour les frais des amusements. Le premier badocher porte un énorme plat garni de papier découpé en dentelle et orné de fleurs. Là dessus figure une grosse poire ou couchot chargé de pièces d’or de 20, 40, 80 et même 100 fr. empruntées pour l’occasion. Sur ce plat chacun dépose son offrande en argent selon sa volonté. Autrefois le curé déposait, selon la coutume, trois francs : ils lui étaient restitués quelques jours après sous forme de rétribution d’un service célébré à l’intention de la badoche. Aujourd’hui, à cause des abus introduits dans cet amusement, le curé ne peut et ne doit plus prendre part à cette offrande. La société se disperse alors pour aller dîner et se retrouve sur la place après les vêpres et recommence la danse qui dure jusqu’à la tombée de la nuit. Dans l’intervalle des diverses danses de l’après-midi, les badochers boivent le vin acheté aux frais des offrants et des sociétaires et ils mangent les gâteaux que chaque fille est obligée d’offrir à son amant. Vers le soir le premier badocher, si sa troupe est encore sur la place, se procure une salle ou une grange où la danse continuera jusqu’à minuit et même plus tard si cela leur plaît. SAINT GRAT. - Les propriétaires qui ont des vaches dans les montagnes vont recevoir les 20 livres de poids de seras par vache. SAINT MICHEL. - La veille de ce jour descente des vaches des montagnes. PETITS CHALETS. - Quinze jours au printemps et quinze jours en automne, les propriétaire des petits chalets laissent partir leurs femmes et leurs enfants pour ces localités. C’est une époque attendue de la part des enfants qui peuvent y jouir de toute la liberté possible et se goinfrer de laitage, ce qu’ils ne peuvent faire en plaine, à cause des laiteries. TOUSSAINT. - A huit heures du soir, on chante les matines des morts, tandis que la cloche fait entendre ses lugubres notes. Prière en famille. Manducation des châtaignes ou avec du lait, ou avec du vin. JOUR DES ÂMES. - Messe chantée à l’église, de bon matin, puis grand-messe au cimetière, suivie des prières dites “stations” et de l’instruction. (Fine prima parte) A lato: san Grato nella scultura lignea posta sull’altare della chiesa parrocchiale presso il capoluogo di La Salle.


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MUNICIPIO 0165861908 UFFICIO I. A.T. 0165862562 PRO LOCO 0165861190 COMUNITA’ MONTANA 0165862545/6 SCI CLUB VALDIGNE 0165808900 PARROCCHIA LA SALLE 0165861288 PARROCCHIA DI DERBY 0165860041 UFFICIO POSTALE 0165861121 INFORMAZIONI METEO 016544113 A.I.A.T. MONTE BIANCO 0165842060 CONS. VALLE MONTE BIANCO 0165842370

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