Thesis Project Book 1

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ad una dimensione dove è l’oblio ad essere il signore incontrastato. A questo punto la domanda è: questo nucleo originario di oblio, di non-pensato e non–pensabile, è qualcosa di patologico o è semplicemente la rivelazione di un nucleo estatico che rappresenta l’essenza dell’essere, al di là della conoscenza e del sapere? Le costruzioni psichiche che hanno le loro radici in questa dimensione proto-mentale, sono espressione di nuclei psicotici, o invece la conquista del vuoto mentale è il preludio all’incontro con e nella relazione?In altri termini il problema è se la conoscenza psicoanalitica debba procedere lungo la strada dello scavo rigoroso - l’archeologia, per l’appunto - o se invece non possa concedersi di procedere per alternanza fra tensione e rilassamento, rinunciando al bisogno di possedere a tutti i costi una verità che non è poi detto che stia dove la stiamo cercando. L’alternanza o la simultaneità di tensione e rilassamento può essere concepita anche come alternanza o simultaneità tra memoria e oblio.Se vogliamo a lungo mantenere la tensione conoscitiva, se vogliamo che la ricerca della verità non si trasformi in una ossessione faticosa quanto vana, se vogliamo che la memoria non si svuoti del suo contenuto emozionale e non diventi un simulacro di se stessa, dobbiamo anche avere la capacità di abbandonarci al rilassamento, la capacità di dimenticare, di affidarci all’oblio. E di affidarci al sogno il quale certamente va interpretato, ma che, in ogni modo, svolge il suo ruolo risanatore anche al di là di ogni interpretazione.Vorrei a questo punto citare gli studi che Davide Lopez da tempo sta conducendo sul rapporto tra preconscio e conscio. Secondo Freud il preconscio era la traccia mnestica di ciò che una volta era stato cosciente e che, attraverso il lavoro analitico, sarebbe nuovamente potuto diventare cosciente, una volta abbattute le barriere difensive che lo mantenevano tale. Freud ne dava una visione restrittiva e anche svalutativa, dal momento che nella sua teoria l’approdo del percorso era l’ampliamento del conscio e la finalità ultima

dell’analisi doveva essere il trasferire nel conscio tutto quanto era precedentemente inconscio o preconscio. Lopez dice:“Se riusciamo a lasciare da parte l’ossessione della conoscenza e l’illusione di poter giungere al nucleo vero di verità, se al contrario ci poniamo in una condizione mentale che comprende anche passività e ricettività, noi ci troveremo inattesamente di fronte a questo frutto, che offre spontaneamente il suo succoso nettare a colui o colei che con mano delicata e amorevole, con lentezza, quasi indugiando, si avvicina ad esso.

“Il comportamento della memoria durante il sogno è senza dubbio di enorme importanza per ogni teoria della memoria in generale. Esso c’insegna che nulla di ciò che una volta abbiamo posseduto intellettualmente può andare del tutto perduto.”


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