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Motori MASERATI MC20, DNA MADE IN MODENA

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In cucina

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Vi portiamo in un viaggio alla scoperta dello storico stabilimento, a Modena in via Ciro Menotti, che ha visto nascere centinaia di migliaia di veicoli marchiati col tridente, tra cui i modelli MC20 Coupé e Cielo. Tra attrezzature robotizzate, abilità e tanta ricerca

Dalla Scuderia Blu di Como a viale Ciro Menotti di Modena il salto è breve per chi brama di vedere la nascita della propria Maserati MC20 Coupé o Cielo. Al nostro arrivo, nello stabilimento che da oltre 80 anni sforna vetture marchiate col tridente, gli operai specializzati, ma forse sarebbe meglio definirli artigiani della meccatronica, sono già al lavoro da diverse ore. Tecnici la cui maestria è somma di abilità e saperi derivati da anni d’esperienza e di ricerca. Se non fosse per il rumore delle attrezzature robotizzate potrebbe benissimo essere una sala parto. Solo che al posto dei vagiti, dall’ultima stazione della linea di montaggio è il ruggito del 6 cilindri biturbo a dettare il tempo. Sono trascorsi dieci turni e mezzo da quando la prima parte di telaio è stata presa in consegna da uno dei tecnici Maserati. Poi sono arrivate le scocche già verniciate, i dischi e le pinze, le elettrovalvole e gli attuatori o ancora i sedili e il sistema di infotainment. La parte più significativa del percorso, proprio quando la linea si piega a U, è a metà assemblaggio dove si trova la stazione di marriage. In quel preciso punto motore, cambio, albero di trasmissione, differenziale, sospensioni vengono dal basso alzati e avvitati alla scocca: questo è il momento in cui nasce la vettura nella sua essenza meccanica. Da qui in poi si va a lavorare sul carattere della macchina perché le vetture sono tutte altamente personalizzate. Di fatto, si può dire che non ce ne sia una uguale all’altra. Ma prima di fare il balzo e scattare finalmente sulla strada c’è la verifica statica di tutta la vettura: dai controlli elettrici, al funzionamento corretto di sedili come di tutta la strumentazione. Ogni centimetro quadrato viene passato al setaccio alla ricerca dell’imperfezione da correggere. E finalmente si passa al collaudo dinamico. Una quarantina di chilometri per testare tutte le funzioni dell’auto ivi compreso il ruggito del Nettuno, il primo motore sviluppato dagli ingegneri Maserati che viene prodotto proprio nel reparto adiacente, il Maserati Engine Lab. Curiosità: la pressione di questi ambienti è leggermente più alta in modo tale che l’eventuale polvere cada sul pavimento ed esca ogni volta che vengono aperte le porte d’ingresso.

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Ma non si può dire di aver concluso il Factory Tour Maserati senza prima essere passati al salotto Fuoriserie. Questa è la stanza in cui ogni appassionato del tridente, insieme a un designer Maserati, vorrebbe sedersi per prendersi il tempo di scegliere i colori e i materiali della propria roboante creatura, proprio come nell’atelier di un sarto. Ecco perché quando si parla di Maserati gli aggettivi più indicati vanno ricercati nell’ambito della tecnica e del bespoke, il fatto su misura.

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