1 minute read

RATTI: “NON CHIEDIAMO INCENTIVI PER LE IMPRESE, MA PER I LAVORATORI”

Affonda le radici nel 1869 la Ratti Luino di Cassano Valcuvia, nome noto nel mondo nel settore delle macchine tessili. Non si può quindi dire che in azienda non conoscano bene la storia del territorio anche grazie all’esperienza de La Minuteria Locatelli Giovanni e figli Srl, il cui percorso si lega a quello di Ratti.

“Conosciamo bene il contesto” racconta Andrea Locatelli, Direttore generale di Ratti. “La questione sul tavolo è sempre quella della concorrenza salariale del Cantone Ticino che si concretizza nel problema di formare sul campo persone capaci per poi vedersele portare via. Come imprese cerchiamo ovviamente di fare il meglio per le nostre persone, renderle ‘felici’ di lavorare con noi, ma il problema resta e si acuisce in un momento storico come quello attuale, in cui il costo della vita aumenta. Non è un mistero il fatto che i giovanissimi guardino prima allo stipendio piuttosto che all’imparare un mestiere e noi dobbiamo trovare dei modi per trattenerli, puntando su di loro e investendo nella formazione, pur con il rischio che poi ci lascino”. Una visione pessimista? “No, sono fiducioso, ma serve fare rete e dare maggiore attenzione a questo territorio. Da parte delle istituzioni c’è sicuramente una nuova sensibilità che ci auguriamo non svanisca, ma è tanto che, come imprese, ci battiamo e chiediamo aiuto. E attenzione: chiediamo sì incentivi, ma non per le nostre aziende: per i nostri dipendenti”.

Advertisement

This article is from: