LA MISURA DEL SOFTWARE
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Rubrica a cura di Luigi Buglione
Metrologia e Contratti Parte 7 – Dati Storici e Affidabilità delle Stime METROLOGY AND CONTRACTS PART 7: HISTORICAL DATA AND RELIABILITY OF ESTIMATES Seventh paper based on the new GUFPI-ISMA guidelines on the proper use of ‘Principles, Assumptions and Contractual Best Practices’ (vol.1, 2016), it deals with the historical data gathering and use of qualitative and quantitative measure in order to improve estimates of upcoming projects.
RIASSUNTO Settimo articolo basato sulle nuove linee guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di ‘Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali’ (vol.1, 2016), riguarda la raccolta e uso di dati storici quali/quantitative per poter migliorare le stime dei prossimi progetti.
questa sezione seriale [2], si è discusso dello “schema ABC”, ovverosia come poter scomporre un requisito utente (UR) in più parti: A – requisiti di prodotto funzionali; B – requisiti di prodotto non-funzionali; C – requisiti/vincoli di progetto, come indicato in Fig. 1. Ciascuno “stream” segue un semplice ordine logico da rispettare: Q →T →C Si debbono quindi determinare delle quantità (Q) secondo una o più misure per quel dato stream, per determinare poi i tempi di lavoro (T) in termini di effort e duration e, infine, poter determinare i relativi costi e corrispet-
INTRODUZIONE
Settimo appuntamento con la disamina dell’applicazione di buoni principi di misurazione ai contratti (ICT e non) [2] parlando questa volta di dati storici e affidabilità delle stime, altro spunto incluso nelle nuove “linee guida contrattuali” GUFPIISMA [1]. Alcuni punti di attenzione: – Le stime effettuate per analogia e/o esperienza dovrebbero muovere da propri dati storici e/o da altre fonti esterne attendibili/affidabili; – Non esiste un progetto-tipo, ma è necessario comprenderne le principali caratteristiche per poterle quantomeno usare in termini di “filtro” o, meglio, poterle quantificare con opportune misure da usare in un modello di stima (es: regressione lineare multipla). Nei contratti ICT spesso invece si rischia di considerare quasi esclusivamente approcci qualitativi senza partire da misure della quantità dei requisiti di un progetto. Vediamo come...
Figura 1 – Lo Schema “ABC”
trovano le migliori soluzioni, ma quando si parla di contratti e pratiche di lavoro, non sempre queste vengono adottate. Ci riferiamo a come in molti casi l’approccio alle stime sia purtroppo di natura prettamente esperienziale, senza (o con scarso) riferimento a Q→T→C: UN SEMPLICE ORDINE dati storici propri e/o di benchmark da LOGICO DA RISPETTARE fonti attendibili per il nostro contesto Molte volte nel semplice buon senso si d’interesse. Sin dal primo articolo di
tivi (C). La somma degli effort e dei costi/corrispettivi per i tre stream A/B/C darà quindi luogo alla valutazione di uno User Requirement. Presidente GUFPI-ISMA - Gruppo Utenti Function Point Italia Italian Software Metrics Association luigi.buglione@gufpi-isma.org
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