Tutto_Misure n.1 - 2022

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Rubrica a cura di Nicola DellÊArena

17025 Presentazione dei risultati Decima parte: Contenuto del documento finale

COMMENTS ON STANDARDS: UNI CEI EN ISO/IEC 17025 A great success has been attributed to this interesting series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard. RIASSUNTO Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. In questo numero continuiamo a parlare della presentazione dei risultati. POSIZIONE DI ACCREDIA SULLÊETICHETTA

Per i laboratori di prova Accredia prevede la solita frase “si applica il requisito di norma”, ed è corretto che sia così. Per i laboratori di taratura Accredia, oltre alla laconica frase “si applica il requisito di norma”, aggiunge un requisito particolarmente e, a mio avviso, inutilmente lungo riguardo all’utilizzo del marchio Accredia. Riporto tutto ciò che di aggiuntivo richiede Accredia, sottolineando che esso può essere suddiviso in sei requisiti, anche se la maggior parte riguarda l’argomento “l’uso del marchio Accredia”. La prima cosa da dire è che questi sei requisiti sono previsti in un altro documento contrattualmente vincolante, il “Regolamento sull’uso del marchio Accredia RG-09”. Qualora non fossero stati previsti, avremmo dovuto riportarli nel Regolamento e non come ulteriori requisiti relativi al documento finale. La norma si occupa dei requisiti sull’intervallo di taratura, mentre Accredia tratta altri argomenti non pertinenti a tale intervallo. Il primo di questi recita: “È ammesso l’uso delle etichette con il marchio Accredia direttamente sullo strumento/ campione oggetto della taratura, a

Accredia chiede due cose: la ragione sociale e il numero di accreditamento LAT e il riferimento univoco al Certificato associato allo strumento/campione. Per semplicità basterebbe chiedere solo il riferimento al Certificato di taratura, che permetterebbe di risalire al resto. Questo per il semplice motivo che per alcuni strumenti lo spazio a disposizione è minimo. Le cose da riportare sono semplici e ovvie. Accredia chiede di riportare l’identificazione dello strumento e questo è basilare, anche per i laboratori non accreditati. I laboratori devono stabilire una sigla d’identificazione per tutti gli strumenti. Accredia chiede poi d’indicare la data della taratura. Per lo scopo a cui serve l’etichetta sarebbe stato più opportuno riportare la data della prossima scadenza. Riguardo al format non ho nulla da suggerire. Si può scegliere come si vuole: quadrato, rettangolare, circolare; su plastica o carta; grande o piccolo. La cosa più importante da rispettare è che l’etichetta sia collegata e faccia riferimento allo strumento. Il quarto requisito recita: “L’uso del marchio Accredia dev’essere conforme alle prescrizioni del Regolamento RG-09”. Aggiungo solo che è una cosa abnorme fare riferimento a un documento che è implicitamente richiamato dal requisito stesso. Tale requisito andrebbe eliminato da questo documento. Il quinto requisito afferma “Tali prescrizioni sono necessarie a garantire che la taratura sia eseguita da un’organizzazione accreditata in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018”. Questa frase è una constatazione e una dichiarazione d’intenti, piuttosto che un requisito da rispettare.

patto che tale taratura sia inclusa nello scopo di accreditamento”. Nulla da aggiungere, essendo lapalissiano che debba essere così. Ci sarebbe molto da meravigliarsi se Accredia consentisse l’impiego del marchio su attività non accreditate. Il requisito si applica e basta. Il secondo requisito impone: “Il marchio Accredia non dev’essere utilizzato/incollato sullo strumento/campione in modo indipendente dall’etichetta che lo identifica”. Cosa significa? Semplice, il marchio deve stare sull’etichetta. Espedienti, come quello di mettere l’etichetta sullo strumento tarato e il marchio su quello non tarato o addirittura fuori dallo scopo di accreditamento, possono capitare in tutte le migliori famiglie. Ma sarebbe bene non incappare in questo errore… Il terzo requisito impone: “Tale etichetta deve riportare almeno i campi di seguito elencati: 1) la ragione sociale e il numero di accreditamento del LAT; 2) l’identificazione dello strumento/campione; 3) la data della taratura; 4) il riferimento univoco al Certificato associato allo strumento/campione”. Queste informazioni sono ridondanti, rispetto a quelle da riportare sull’etichetta ed elencate, ad esempio, da Former: Responsabile Qualità - ENEA Accredia, che appaiono più che suffi- Casaccia - RETIRED cienti. ndellarena@hotmail.it T_M

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