TU NEWS n. 195

N. 195 - Giovedì 5 Novembre 2020

Direttore Responsabile: Marco Ceccarelli Redazione: Tel. 393 6239680 - tunews.redazione@gmail.com Editore: Globalpress S.r.l. - P. Iva 02714820590 globalpress.amministrazione@gmail.com Stampa: Centro Offset Meridionale s.r.l. - Caserta Tiratura media 6.000 copie

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SPETTACOLO FROSINONE

PASSIONE PER L'INFORMAZIONE

TESTATA GIORNALISTICA SETTIMANALE della provincia di FROSINONE iscritta al Roc al N. 23884

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Il Comune compra la Banca d'Italia: sarà la sede di rappresentanza dell'Ente Oggi a Roma la storica firma sul contratto

COPRIFUOCO MA... GIALLO PAGINA 6

FROSINONE RIENTRA NELLA FASCIA MENO RISCHIOSA MA CON UNA LUNGA SERIE DI LIMITAZIONI IN CIOCIARIA SI REGISTRANO ALTRI 276 CONTAGI E DALL'INIZIO DEL MESE SIAMO A QUOTA MILLE FROSINONE

Sviluppo del Centro storico tra iniziative e progetti futuri PAGINA 3

FROSINONE E PROVINCIA

Pierpaola D'Alessandro è il nuovo Dg dell'Asl PAGINA 8

FROSINONE E PROVINCIA

CHIUSI NEL WEEK END CENTRI COMMERCIALI E SALE GIOCO BAR E RISTORANTI APERTI FINO ALLE 18 SETTE GIORNI SU SETTE MEZZI PUBBLICI, LA CAPIENZA VA ORA DALL’80% AL 50% FERENTINO

PAGINA 10

La Froneri lancia l'Academy: nuove opportunità di lavoro

M.S.G. CAMPANO

PAGINE 12-13

Amministrative di primavera, Carlo Coratti lancia la sfida

Violento nubifragio, riconosciuta la calamità

PAGINA 8

VEROLI

PAGINA 14

L'ex ospedale ristrutturato poteva diventare un centro covid

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frosinone e provincia

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

FROSINONE, COME IL RESTO DEL LAZIO, RIENTRA NELLA FASCIA GIALLA: QUELLA RITENUTA AL MOMENTO MENO PERICOLOSA

Covid, tra contagi e prescrizioni Ieri in Ciociaria si sono registrati 276 nuovi casi e tre decessi. Dall'inizio del mese siamo a quota mille

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el Lazio sono 2432 i contagi di coronavirus registrati nella giornata ieri, in aumento di 223 unità rispetto ai 2209 casi diagnosticati l’altro ieri.

I morti sono 34, tredici in più rispetto a martedì (erano stati 21). Sono stati processati oltre 26mila tamponi a fronte dei 25mila di ieri (1131 in più).

A Roma città i nuovi positivi sono 1247, nell'interland della capitale 1726.

Sono 706 tra Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, dove sono emersi undici decessi. Nelle ultime 24 ore sono guarite 144 persone (98 in meno rispetto a l'altro ieri). Il rapporto tra positivi e tamponi si attesta al 9 per cento. In Ciociaria si sono contati altri 276 contagi: si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Tre decessi di 80, 84 e 90 anni con patologie.

Dall'inizio del mese siamo a quota mille.

"Il valore RT - ha affermato Alessio D’Amato, l’assessore regionale alla sanità è in calo nel Lazio e si attesta a 1.29. Aldilà dei colori delle fasce quello che conta è mantenere alta l’attenzione e raffreddare la curva. È ancora una fase tutta in salita e sarà lunga".

Intanto entrerà in vigore oggi e durerà fino al 3 dicembre il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte, che divide l’Italia in tre macro aree: zone rosse (rischio alto), arancioni (rischio medio-alto) e gialle (rischio

"Il valore RT - ha affermato Alessio D’Amato, l’assessore regionale alla Sanità - è in calo nel Lazio e si attesta a 1.29" moderato). Così suddivise in base al valore Rt, ovvero all'indice di contagiosità che va da 1 a 4, e alla situazione sanitaria Covid.

Tra i criteri di selezione, quindi, la situazione dei pronto soccorso e dei reparti medici, l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, la capacità di fare il tracciamento, la diffusione del virus, la rapidità nel fare i tamponi nelle singole regioni. Il Lazio dovrebbe rientrare nella zona gialla, ovvero

tra le regioni considerate a “rischio moderato”, con un Rt pari a 1,49 e che non supera per ora la soglia di allerta di 1,5, comunque più bassa della media nazionale che ora si attesta su 1,7. Attualmente nel Lazio sono quasi 40mila i casi positivi, ovvero 39.729. Sono 2.192 i ricoverati. E 197 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Sono 1.275 le persone decedute. E 11.837 i guariti. Il totale dei casi esaminati, invece, è pari a 52.841.

Le prescrizioni Nelle regioni zona gialla saranno applicate le seguenti regole: Coprifuoco dalle 22 alle 5 (consentiti esclusivamente spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, salute).

Fortemente raccomandato di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di

necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Spostamenti tra “regioni gialle” sono consentiti , vietati da e verso le zone rosse e arancioni. Si lo spostamento tra Comuni e tra Province.

Bar e ristoranti aperti fino alle 18, 7 giorni su 7. ( stop inceve per i locali che si trovano in zona arancione o rossa) Parrucchieri e barbieri aperti in tutte le zone.

Centri commerciali nei festivi e pre festivi chiusi.

Aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno.

Chiudono corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie. Musei e le mostre.

Mezzi pubblici la capienza va ora dall’80% al 50%.

Scuola: 100% di didattica a distanza per scuole secondarie di secondo grado e terza media in zona gialla e arancione. (in zona rossa lezione da casa anche gli studenti di seconda e terza media.

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

frosinone

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SECONDA TAPPA DEL VIAGGIO ALL'INTERNO DI FROSINONE ALTA E DELLE INIZIATIVE MESSE IN CAMPO DALL'ASSESSORE TESTA PER UN NUOVO SVILUPPO

Un Centro in continuo movimento

Tanti i progetti portati avanti sinora. Oggi l'acquisto della sede di Bankitalia e a breve il recupero dei Piloni

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rosegue il nostro viaggio all’interno del Centro storico di Frosinone e delle iniziative che negli ultimi tempi hanno rianimato la zona. Nello scorso numero abbiamo ricordato, ad esempio, tra le altre, l’iniziativa “Fioriamo il Centro” e quella a cui ha preso parte anche la Banca Popolare del Cassinate per aiutare l’apertura degli esercizi commerciali.

Continuiamo quindi a ripercorrere insieme alcune delle tante iniziative che hanno ridato vitalità alla parte alta del capoluogo ciociaro, per far sì che iniziasse una nuova era, rianimando i vicoli con progetti e feste che hanno richiamato persone di tutte le età. Il tutto, possibile grazie alla sinergia tra l’Amministrazione Ottaviani, l’assessorato al Centro storico diretto da Rossella Testa e i negozianti. Ma prima di continuare la a parlare di questo è giusto sottolineare che sta per giungere a felice conclusione un iter partito nell’ottobre del 2017, allorquando l’assessore al Centro stori-

co, Rossella Testa, inviò una comunicazione all’istituto di via Nazionale in cui il Comune di Frosinone manifestava la propria volontà a valutare congiuntamente con Bankitalia l’ipotesi di riutilizzo dell’immobile Ex Banca d’Italia: l’ultimo atto, e quindi la firma della compravendita, dovrebbe essere messa proprio questa mattina a Roma (altro servizio a pagina 6). Dopo di che potranno finalmente iniziare i lavori prima di diventare la nuova Casa comunale.

Un progetto che, insieme a quello molto ambizioso dei Piloni, del quale abbiamo parlato in un’intervista con la Testa due settimane fa, darà sicuramente nuovo lustro e prestigio alla zona.

Ma ora torniamo un po’ al passato. Nell’ambito degli interventi del Piano di Gestione “Frosinone Alta”, uno dei progetti che ha avuto grande successo è stato quello dal titolo “Frosinone tra realtà virtuale e reali virtù”. L’iniziativa, inaugurata lo scorso 16 maggio, con la collaborazione della Pro Loco, prevedeva la trasmis-

sione di visite guidate virtuali e di letture di antichi brani sulla storia della città di Frosinone, mediante dirette su canali social e istituzionali.

Le visite guidate erano composte da vari appuntamenti, ognuno di essi aveva come protagonista un luogo simbolo della città: il Campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Chiesa Abbaziale di San Benedetto, Piazza della Libertà, Piazzale Vittorio Veneto

ed Edicola della Madonna del Buon Consiglio.

La chiusura il 20 giugno, in occasione della Festa dei Patroni Silverio e Ormisda, con la visita guidata della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Durante il periodo del lockdown a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, questa iniziativa si è rivelata utile per non paralizzare del tutto il turismo e la promozione artistica-culturale del centro storico.

Non solo l’arte, ma anche la

musica ha fatto la sua parte, facendo da motrice ad un’altra grande iniziativa dedicata ai più giovani. Una proposta nata dai frusinati Luca Ciotoli e Stefano de Magistris in arte Souldynamic, duo di Dj e producer affermati in gran parte d’Europa, che con il patrocinio dell’assessorato alla riqualificazione del centro storico e la collaborazione della Pro Loco, hanno creato l’evento musicale che ha avuto luogo nella speciale location dell’Ex Mattatoio, l’attuale Casa Della Cultura nel centro storico in Via Giordano Bruno, anello di congiunzione tra parte alta e bassa del Capoluogo, nonché punto strategico che ha dato spazio ai giovani musicisti emergenti che prima erano costretti ad esibirsi altrove. A dominare la scena sono stati la house music e la partecipazione giovanile.

Tra le iniziative maggiormente riuscite e che hanno visto la partecipazione di famiglie, bambini, giovani, anziani, poi c’è la “Terrazza del Belvedere”, il progetto

dell’amministrazione Ottaviani inaugurato lo scorso 9 luglio. Tantissimi, infatti, coloro che hanno voluto prendere parte all’iniziativa attraverso la quale sono stati assegnati, gratuitamente, spazi pubblici assimilabili a dehors ad attività di ristorazione e somministrazione bevande nel tratto cittadino che va da piazzale Vittorio Veneto, passando per Corso della Repubblica, via Maccari fino a largo Turriziani. Nel corso delle varie serate, i visitatori di tutte le età hanno potuto così passeggiare, ascoltare musica, ammirare le opere d’arte esposte (create dall’estro di Rocco Lancia, Gianluca Campoli, Francesco Ratto e del Centro InterArte pubblica e popolare), socializzare (nel rispetto delle norme sanitarie tuttora vigenti) e concedersi una pausa gustosa tra ottimo cibo e freschissimi cocktail.

Nelle prossime settimane, ripercorreremo insieme altri progetti che si sono affermati nel tempo e che hanno dato nuovamente vita al cuore del capoluogo.

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5 NOVEMBRE 2020

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

frosinone e provincia

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LA CAMERA DI COMMERCIO ESTENDE L’ORGANISMO DA SOVRAINDEBITAMENTO ANCHE ALLA PROVINCIA DI FROSINONE

Vicini a chi è in difficoltà

Firmato l'accordo tra il presidente Giovanni Acampora e Laura Ardia di Federconsumatori

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l potenziamento dell’attività dell’Organismo per la composizione delle crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio è stato tra gli argomenti toccati durante l’incontro che il Presidente Acampora ha avuto con la rappresentante delle associazioni dei consumatori nel Consiglio camerale nonché Presidente della Federconsumatori, Laura Ardia.

L’intervento di Ardia “E’ un’iniziativa molto importante che viene incontro ai soggetti sovraindebitati e non sottoposti alla legge sul fallimento – ha spiegato l’Ardia – ma, comunque, esposti alle procedure che i creditori possono promuovere.

Una concreta opportunità per chi versa in condizioni di difficoltà, attività che la neo Camera di Commercio deve espandere anche alla provincia di Frosinone”.

Il Presidente Acampora ha colto l’occasione della presenza dell’Ardia proprio per sottoscrivere la domanda al Ministero della Giustizia di iscrizione dell’Organismo della Camera di

"H

o letto e condiviso le parole del commissario uscente dell’Ater, Sergio Cippitelli, il quale in questi anni si è scontrato con quella che è la realtà parallela delle case popolari.

Condivido il suo pensiero sulla necessità di garantire alle famiglie che ci abitano un futuro migliore, ma tutto questo è possibile solo ed esclusivamente iniziando ad usare il pugno duro nei confronti dei morosi i quali, spesso e volentieri, non avvertono la presenza autoritaria dell’istituto Ater e

sia in forma individuale sia in forma societaria, che dimostrino di possedere i requisiti indicati dalla legge; gli imprenditori agricoli; le associazioni professionali; le start up innovative. Inoltre, la legge ha esteso la composizione della crisi da sovraindebitamento anche al consumatore, ossia al soggetto, persona fisica, che ha assunto debiti per scopi estranei all’attività di carattere imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.

sottolineare il Presidente Acampora – L’Organismo di Composizione è uno strumento il cui impatto è dirompente. I privati e i piccoli imprenditori che negli anni della crisi sono stati costretti ad una maggiore esposizione con gli istituti di credito e soprattutto in questo particolare momento non riescono a far fronte agli impegni assunti, hanno nella Camera di Commercio e nei gestori di cui essa si avvale dei validissimi alleati“.

Commercio Latina.

Frosinone

Le parole di Acampora “E’un progetto che ha consentito e consente

all’Ente camerale di consolidare il proprio impegno sui temi della giustizia alternativa, allargando e approfondendo l’ambito di azione – ha tenuto a

Le modalità La procedura per la redazione di un piano di rientro è guidata da un esperto e viene validata dal giudice, pertanto è a tutti gli effetti un impegno vincolante sia per i debitori che soprattutto per

i creditori. L’accesso alla procedura, allorquando siano rispettati dei parametri ben precisi, è quindi garanzia per la risoluzione ottimale della crisi da sovraindebitamento, un problema finanziario che spesso e volentieri si traduce in una questione di grande impatto sociale: avere a disposizione uno strumento capace di mitigare gli effetti nefasti di una crisi da sovraindebitamento per soggetti economicamente deboli come famiglie e piccole imprese, è un vantaggio non solo per il sistema economico, ma soprattutto per il tessuto sociale.

Sono interessati alla composizione della crisi da sovraindebitamento gli imprenditori che esercitano un’attività commerciale,

L’iniziativa Per tutti questi soggetti che si trovano in una situazione debitoria, la legge prevede la possibilità di rivolgersi all’Organismo di composizione delle crisi con la sospensione della procedura esecutiva fino alla conclusione del procedimento. Un’iniziativa che va a rafforzare l’attività di giustizia alternativa che il Governo ha confermato come una competenza e che il sistema camerale deve continuare a esercitare e su cui è fondamentale proseguire a investire. Perché l’istituto sia conosciuto, la Camera di Commercio di Frosinone Latina ha in programma una serie di iniziative informative. Dalla convenzione con diversi Comuni, fondazioni e associazioni dei consumatori, fino ad una serie di seminari divulgativi finalizzati a spiegare nel dettaglio procedure e parametri per l’accesso all’Organismo.

sviluppo della delinquenza.

L’auspicio, quindi, è quello che in futuro l’istituto Ater inizi ad avere maggiore attenzione sia sugli aspetti economici legati alla riscossione degli affitti che, di conseguenza, sulle manutenzioni necessarie. Nelle scorse settimane – conclu-

de – la Giunta Zingaretti ha avviato una sanatoria per gli abusivi che hanno occupato fino al 2014, un segnale non propriamente entusiasmante, quasi a voler rassegnarsi ad una gestione fatta nel tentativo di non affrontare mai definitivamente il problema”.

SAMUEL BATTAGLINI CHIEDE UN’ATER PIÙ AUTORITARIA

“Il sistema case popolari va rivisto, a prescindere dai presidenti” di conseguenza usufruiscono dei servizi condominiali senza pagare le quote spettanti. Un circolo vizioso che non sempre permette di garantire i servizi essenziali a chi invece paga”. Il pensiero di Samuel Battaglini sull’argomento è chiaro e deciso, e tende a venire incontro a chi cerca di rispettare le regole giorno per giorno ma viene penalizzato.

“Basterebbe farsi un giro per i palazzi popolari – pro-

segue Battaglini – per rendersi conto della situazione di disagio in cui vivono migliaia di famiglie della nostra provincia. Condomini fatiscenti, intonaci che si staccano dalle facciate, vani autoclave non ancora a norma, portoni e finestre spesso rotte. A corso Lazio, ad esempio, all’interno di un comprensorio popolare di ben 72 famiglie, non riescono nemmeno più ad entrare le ambulanze, talmente le

buche sono diventate voragini, nell’indifferenza di chi dovrebbe intervenire. La scusa è sempre la stessa: non ci sono soldi”.

“Un problema – analizza Battaglini – che potrebbe apparentemente sembrare legato solo all’aspetto edile ma che poi si va a riversare anche sull’aspetto sociale; è provato infatti che un quartiere degradato è maggiormente soggetto allo

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GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

FROSINONE

OGGI A ROMA IN VIA XX SETTEMBRE LA FIRMA PER L'ACQUISTO DELLO STORICO EDIFICIO DI VIA DEL PLEBISCITO

La Banca d'Italia al Comune

Saranno presenti il sindaco Ottaviani e gli assessori Pasquale Cirillo, Rossella Testa e Riccardo Mastrangeli

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iorno decisivo, quello di oggi, per l’acquisto della sede della Banca d’Italia. Prevista la stesura dell’atto e il passaggio dello stabile all’ente di piazza VI Dicembre con la sigla del contratto. Saranno presenti, oltre al sindaco Nicola Ottaviani, gli assessori al centro storico Rossella Testa, che nell’ottobre del 2017 invio la specifica richiesta all’istituto di via Nazionale; alla governance Pasquale Cirillo, riuscito a raggiungere un’intesa con l’istituto di credito mediante la formula contrattuale del rent to buy; e al patrimonio Riccardo Mastrangeli, autore del piano finanziario.

A dare il via libera è stato consiglio comunale di Frosinone lo scorso mese di febbraio, con l’approvazione della delibera riguardante l’acquisizione dell’immobile, appunto con la formula del “rent to buy”, ossia una combinazione di un con-

tratto di locazione con un preliminare di vendita di un immobile entro un termine stabilito (10 anni).

Tale operazione restituisce al capoluogo una parte importante della propria identità, storica e culturale, dimostrando, inoltre, come l’impegno della amministrazione siano stati positivamente accolti dal più importante istituto finanziario italiano.

Nei mesi scorsi sono state negoziate con l’Istituto le condizioni ritenute favorevoli anche per un ente, quale è il Comune di Frosinone, in riequilibrio finanziario.

L’opzione presentata prevede l’acquisto entro la fine del nono anno dalla stipula, con un prezzo di vendita pari a 1.650.000 euro, per un canone annuo di 153.000 euro.

L’acconto (del 77,10%) è fissato a 117.963 all’anno; godimento (22.90%) a 35.037 euro all’anno. Saldo prezzo di 470.370 euro al rogito per

■ ■ ■ NELLA FOTO MASTRANGELI E CIRILLO NELLA SEDE ROMANA DI BANCA D'ITALIA

un totale, in caso di opzione acquisto al decimo anno, di 2.000.370 euro; totale trattenuto, in caso di mancata opzione di acquisto al decimo anno, 1.176.111 euro (canoni godimento in aggiunta al 70% delle quote versate in acconto, 82.574,10 euro all’anno). Da un punto di vista della contabilità eco-

nomico-patrimoniale del Comune, l’operazione sarà contabilizzata in affitti passivi per la “quota di godimento” e in debito verso Banca d’Italia per la quota di “acconto prezzo”. In contabilità finanziaria, entrambe le poste, a natura ricorrente, saranno contabilizzate negli affitti passivi, con storno in

sede di contabilità economica patrimoniale della parte riferita all’acconto in conto prezzo.

Ai fini dell’opzione finale di acquisto, il Comune dovrà procedere ad accantonare le quote necessarie per un eventuale riscatto calcolato in un decimo del prezzo finale, fermo restando l’indicazione delle risorse finanziarie in tale lasso di tempo necessarie per tale acquisizione, che prevede anche la vendita o la messa a rendita dei beni di proprietà comunale liberati dal trasferimento nella nuova sede.

L’immobile presenta una superficie totale pari a complessivi 3.468,46 mq, di cui 1631 per locali, 429 per abitazioni, 268 per archivi; per tutti i 10 anni del “rent to buy” l’ente proprietario resterà la Banca d’Italia, cui competeranno sia il pagamento dell’Imu annuale (pari a 36.392 euro), sia la manutenzione straordina-

ria.

Il valore totale che sarà corrisposto con questa formula sarà pari a 2.000.370 euro, cui andranno sottratti i versamenti dell’Imu (363.920 euro) con una esposizione equivalente finanziaria netta pari a 1.636.450 euro, valore, questo, inferiore non solo al totale degli importi dovuti in caso di mutuo (1.857.128 euro) ma anche al valore del bene stesso (1.650.000 euro). Anche in riferimento all’incidenza della rata annuale, il pagamento previsto con il rent to buy è pari ad € 153.000, rispetto alla rata del mutuo pari ad € 185.713. Al fine di rendere finanziariamente sostenibile il pagamento finale al decimo anno di euro 470.370, l’ente dovrà procedere ad accantonare l’importo di 47.037 euro in conto capitale a valere sulle entrate in conto capitale (oneri concessori e condono).

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

frosinone e provincia

PROSEGUE L'INIZIATIVA DELL'ASSESSORE ALLA POLIZIA LOCALE NOHEMY GRAZIANI

Piano urbano mobilità sostenibile, tavoli tecnici in videoconferenza

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GLI INTERVENTI MESSI IN CAMPO DALL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

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roseguono i tavoli tecnici, in videoconferenza, voluti dall’amministrazione Ottaviani, mediante l’assessorato alla polizia locale coordinato da Nohemy Graziani con il comandante Donato Mauro, a cui stanno partecipando i portatori di interesse del territorio, al fine di esprimere indicazioni e proposte che concorreranno a definire obiettivi e indirizzi strategici della mobilità sostenibile del Comune, che saranno inclusi nel Pums – piano urbano della mobilità sostenibile.

Nei giorni scorsi, si sono tenuti infatti i focus group aventi per oggetto il tema della mobilità delle persone con disabilità e degli studenti. In quest’ultimo caso, l’incontro è avvenuto con i rappresentanti di diversi istituti scolastici: erano presenti l’IIS Bragaglia, Liceo Maccari e Liceo Turriziani, e Brunelleschi, frequentati da studenti sia residenti nel capoluogo sia in tutto il circondario provinciale. Hanno partecipato anche il consigliere comunale Claudio Caparrelli, il dirigente comunale Antonio Loreto e il capitano della Polizia Municipale Alfredo Leo. Diversi gli spunti emersi nel corso del confronto: dalla maggiore integrazione tra i mezzi di trasporto disponibili, mediante, anche, l’introduzione di un biglietto unico per l’accesso su Cotral e sul trasporto pubblico locale, permettendo l’accesso alla zona ZTL solo a mezzi pubblici e autorizzati. Nel corso dell'iniziativa, sono state

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Operazione ‘Viabilità sicura’: taglio di alberi pericolosi

N avanzate anche le ipotesi di attivare un servizio Noleggio Con Conducente o di car pooling dai comuni più distanti, valorizzando modalità alternative di mobilità collettiva (come, ad esempio, il Piedibus e l’utilizzo delle due ruote su piste ciclabili).

Al tavolo tecnico convocato sul tema delle esigenze delle persone diversamente abili, hanno partecipato Nicola Londino (Unione Italiana Ciechi), Luigi Scilinguo (Anmic), Annalisa Bracaglia (Diaconia) e il consigliere comunale Thaira Mangiapelo. I suggerimenti degli stakeholder hanno riguardato gli scivoli di accesso, l’installazione di pedane sui mezzi pubblici, la presenza di semafori “acustici”, l’incentivazione del trasporto elettrico (motocarrozzette). Si è parlato anche di arredo urbano, bike e car sharing, oltre alle attività da intraprendere nell'ambito della sensibilizzazione e dell'abbattimento di

cea Ato 5 comunica che il numero verde 800 639 251 è ora raggiungibile anche tramite telefono cellulare. Le chiamate sono sempre gratuite sia da rete fissa che mobile.

Come noto, in questa particolare fase di recrudescenza della pandemia da Covid-19 e visto l’attuale contesto sanitario, gli sportelli al pubblico di Frosinone e Cassino sono momentaneamente chiusi.

Tutti i servizi resteranno pienamente operativi e fruibili

barriere architettoniche.

Il Pums, redatto dalla società specializzata Leganet con il coordinamento del settore comunale della polizia locale e il contributo dei settori della mobilità, dell’ufficio tecnico e urbanistico, si propone di migliorare l’accessibilità delle persone alle aree urbane attraverso sistemi di trasporto sostenibili ed efficaci. Per raggiungere tale scopo, il Pums mette al centro le persone e le loro esigenze: tra le modalità attivate per raccogliere quanti più spunti possibile, prima del vaglio del Piano da parte del consiglio comunale, appare il questionario presente nella sezione Mobilità sostenibile del sito istituzionale del Comune di Frosinone (https://www.comune. frosinone.it/pagina393_ mobilit-sostenibile.html), aperto al contributo e ai suggerimenti di tutti i cittadini.

“Il Pums rientra nell’ambito delle iniziative

dell’amministrazione Ottaviani per la pianificazione del sistema della mobilità territoriale in un’ottica green e partecipativa – ha dichiarato l’assessore Nohemy Graziani – Tra i temi toccati dal Piano, non potevano mancare quelli inerenti al trasporto scolastico e all’accessibilità delle persone diversamente abili. Questo Piano mette al centro la persona e la mobilità individuale che rappresenta un diritto fondamentale per tutti: è importante, dunque, proseguire nella progettazione e nella pianificazione di questo strumento, in funzione delle esigenze di ogni cittadino. L’amministrazione, mediante i tavoli tecnici, sta coinvolgendo tutti i portatori di interesse del territorio, proprio allo scopo di trovare una sintesi efficace tra le varie proposte e raggiugere i traguardi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

TUTTI I SERVIZI RESTANO PIENAMENTE OPERATIVI

Il numero verde commerciale di Acea raggiungibile anche tramite cellulare

attraverso i canali di contatto a distanza. Anche per questo, Acea Ato 5 è impegnata a potenziare e implementare tali canali.

Oltre al numero verde 800.639.251, per ogni necessità si può inviare anche una mail a commerciale@aceaato5.it. Inoltre, tramite l’app MyAcea o il portale www. myacea.it è possibile gestire da

casa ogni aspetto del proprio contratto di fornitura. Infine, per facilitare tutte le operazioni di regolarizzazione nei casi utenze non conformi e nei casi di morosità sono a disposizione le mail regolarizzazioneutenzeato5@ aceaspa.it e il numero dedicato 366.3440766 a cui rivolgersi per avere informazioni e conoscere le procedure.

on si fermano gli interventi programmati dal Settore Viabilità della Provincia di Frosinone che rientrano nell’ambito dell’operazione ‘Viabilità Sicura’ messa in campo dall’Amministrazione guidata dal presidente Antonio Pompeo.

Accanto ai lavori relativi alla sistemazione del piano viabile di numerose strade provinciali delle sei aree in cui è suddiviso il territorio, operai e mezzi dell’Ente di piazza Gramsci hanno iniziato, nelle scorse settimane, una serie di interventi che interesseranno arterie ricadenti in tutte le aree.

Si tratta, in particolare, del taglio di alberi, arbusti, piante e vegetazione spontanea che risultino pericolose per la viabilità e limitino la visuale agli automobilisti in transito. Non solo: con le abbondanti piogge delle scorse settimane e in previsione della stagione invernale, queste operazioni mirano a garantire la sicurezza di chi percorre le arterie più trafficate del territorio.

Gli interventi, che sono già iniziati e proseguiranno anche nelle prossime settimane, hanno richiesto un impegno economico di circa 720.000 euro.

Pompeo e Caperna: capillare azione di prevenzione in vista dell’inverno “Si tratta – spiegano il presidente Pompeo e il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Germano Caperna – di un primo intervento sistematico che comprende tutte le arterie del territorio di competenza provinciale”.

“Accanto a un poderoso piano di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che hanno impegnato tecnici e mezzi della Provincia nelle 6 aree in cui sono suddivisi tutti i collegamenti tra città e comuni del territorio, ora andiamo ad agire su un altro fronte legato alla sicurezza degli automobilisti che percorrono le nostre arterie. Tanto più – concludono – in vista della stagione invernale alle porte e delle violente ondate di maltempo che si sono abbattute sul nostro territorio con conseguenze anche drammatiche”.

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FROSINONE E PROVINCIA

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE HA DISPOSTO IL VIA LIBERA AI RISTORI PER I COMUNI COLPITI

PRENDE IL POSTO DI STEFANO LORUSSO

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Violenta bomba d’acqua in Ciociaria, Zingaretti firma lo stato di calamità

l presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di calamità per i comuni della provincia di Frosinone che il 14 e il 15 ottobre scorso sono stati colpiti da eventi metereologici avversi.

I comuni interessati In particolare, sono i comuni di San Biagio Saracinisco, Picinisco, Sant’Elia Fiume Rapido, Vallerotonda, Villa Latina, Atina, Settefrati, Terelle, Pastena e Belmonte Castello ad aver riscontrato danni importanti agli edifici pubblici, alle abitazioni private, alla viabilità ed alle attività

commerciali e produttive.

Per questa ragione, il decreto dispone anche di procedere, con l’Agenzia regionale di Protezione Civile, al ristoro delle spese sostenute, per l’organizzazione e l’effettua-

zione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione dalle amministrazioni interessate, per un totale di 282mila euro, e chiede l’intervento ulteriore della presidenza del Consiglio dei Mini-

stri per il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’ con l’adozione di urgenti e straordinari provvedimenti per la riparazione dei danni. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

Pierpaola D’Alessandro è il direttore generale della Asl di Frosinone

na donna al timone della Asl ciociara. ll governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato la nomina della dottoressa Pierpaola D’Alessandro alla guida della Asl di Frosinone. Una decisione arrivata dopo l’ok della Commissione sanità, convocata dal presidente Simeone in modalità telematica.

La D’Alessandro, già direttore amministrativo sotto la guida di Stefano Lorusso, – ora a capo della segreteria tecnica del ministro della Salute Roberto Speranza – è stata anche dg ad interim nel periodo in cui entrambi i vertici della Asl erano stati colpiti dal Covid. Dopo la reggenza della dottoressa Patrizia Magrini, ora è lei alla guida dell’Azienda sanitaria locale.

La nomina della D’Alessandro ha il saporte di una vera e propria ‘rivoluzione’ nella sanità locale.

A lei, infatti, la Regione Lazio ha affidato un obiettivo importante, dopo l’uscita del commissariamento: quella di un nuovo modello di assistenza sanitaria, quella che lei stessa ha già sperimentato alla Asl di Bologna.

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cultura e spettacolo

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OGGI NELLA CAPITALE I FUNERALI DELL'ATTORE ROMANO PADRE DI PERSONAGGI RIMASTI NELLA STORIA DEL CINEMA ITALIANO

Addio all'immenso Gigi Proietti Il ricordo in un'intervista rilasciata ad un giornalista ciociaro alla fine degli anni Ottanta

Marcello GELFUSA

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unedì in tarda mattinata stavo percorrendo la Casilina con la mia autovettura alla volta di Frosinone e mentre guidavo ho acceso la radio, sintonizzandola sulle frequenze di Tele Radio Stereo. “Non me rompe er ca… non me rompe er ca…

Chi m’ha rotto er ca… chi m’ha rotto er ca…”: stavano trasmettendo un brano cantato di Gigi Proietti, che l’attore interpreta parafrasando comicamente una celebre melodia francese; una esilarante performance che quando mi capita di riascoltare mi fa sbellicare dalla risate come se

la stessi sentendo per la prima volta. Al termine il conduttore della trasmissione radiofonica ha commentato la notizia della morte di Proietti. All’oscuro del fatto che l’artista romano soffrisse da tempo di problemi cardiaci, per me è stato come ricevere un improvviso colpo allo stomaco. Mi sono sentito raggelare il sangue.

Pur ancora non apprezzandolo per le poliedriche doti recitative, a me Gigi Proietti era diventato subito simpatico; sin da quando avevo dodici/tredici anni, per il solo fatto di avere lo stesso cognome di Maria Pia Proietti, una mia compagna di classe dei tempi della scuola media (frequentata a Roma) di cui

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NELLE FOTO DELLA PAGINA GIGI PROIETTI CHE INTERPRETA ALCUNI TRA I SUOI PERSONAGGI PIÙ FAMOSI E POI LA PROIEZIONE DEL SUO VOLTO SUL COLOSSEO PER CELEBRARLO DOPO LA SUA MORTE

ero segretamente innamorato: ero troppo timido per esternarglielo; e il bello di questa giovanile faccenda di cuore, o il brutto dipende dai punti di vista, era che il sentimento provato per lei venisse pure ricambiato! Fortunatamente poi le vicende della vita hanno portato le nostre strade ad incrociarsi nuovamente quasi una quarantina d’anni più tardi. Ma questa è un’altra storia.

Tornando a Proietti (Gigi, ovviamente!), lui è stato anche protagonista del primo spettacolo teatrale a cui ho assistito dal vivo: “I sette re di Roma”, al Sistina, spettacolo in cui questo autentico mattatore del palcoscenico interpretava magistralmente la bellezza di tredici personaggi diversi. Fatta questa premessa è possibile immaginare allora l’emozione provata qualche tempo dopo, quando ebbi l’opportunità di intervistarlo.

All’epoca (eravamo verso la metà/fine degli anni Ottanta) collaboravo con il settimanale, èdito nella Capitale ma pubblicato in tutta la regione, Il Corriere Laziale; e nonostan-

te fossi alle prime armi mi trovai subito a mio agio nel porgli le domande che, temendo di restare attanagliato dall’emozione, mi ero scritto su un foglietto e di tanto in tanto sbirciavo temendo di dimenticare qualcosa di quanto accuratamente preparato il giorno precedente. Tutto filò liscio in quell’intervista.

Merito suo, ovviamente, del suo porsi in maniera gentile ed affabile; con un fare così bonario che ebbi l’impressione di stare lì a conversare non con l’autentico mostro sacro del mondo dello spettacolo italiano che Proietti allora era già diventato, ma di fare le classiche quattro chiacchiere con il vicino di casa. Di quell’intervista, tra le diverse battute in roma-

nesco che la condirono, me ne è rimasta impressa una in particolare: alla domanda se, a suo parere, Paulo Roberto Falcao (calciatore brasiliano a quei tempi assurto al ruolo di vero e proprio beniamino della tifoseria giallorossa) potesse essere identificato alla stregua di un ipotetico ottavo re di Roma, rispose in quella maniera istrionica caratterizzante i tanti personaggi (Mandrake, Pietro Ammicca, Numa Pompilio…) che gli avevo visto interpretare negli spettacoli teatrali, nei film e negli innumerevoli sketch televisivi: “Potrebbe esse’ er nono... – interloquì perché l’ottavo so’ io!”. Immenso Gigi. Come scritto su di una gigantografia che ti ritrae fatta proiettare sul Colosseo dal Comune di Roma (questa mattina, fra l’altro, nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo si tengono i funerali), ci mancherai.

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l Comune di Ferentino ha celebrato la ricorrenza del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Una cerimonia connotata dalle regole anti-contagio che, quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria e delle necessarie misure di sicurezza contro il coronavirus, ha dovuto rinunciare alla presenza degli studenti.

Con il sindaco Antonio Pompeo, infatti, solo pochi rappresentanti dell'Amministrazione, il comandante della Polizia locale e alcuni membri delle associazioni carabinieri e bersaglieri in congedo e altri gruppi locali.

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

FERENTINO POMPEO: OGGI PIÙ CHE MAI DOBBIAMO CELEBRARE I VALORI DELLA LIBERTÀ

Il Comune celebra l'Unità nazionale e le Forze Armate nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid

Dopo la deposizione della corona e un momento di raccoglimento nella Chiesa di S. Ippolito, dove nella cappella è sepolto Don Giuseppe Morosini, le autorità si sono spostate davanti alle Lapidi dei Martiri delle Fosse Ardeatine, Ballina e Pettorini; quindi al Monumento a Don Giuseppe Morosini e ai Caduti nella Seconda Guerra Mondiale e, infine, al Monumento ai Caduti nella Prima Guerra Mondiale, in Piazza Matteotti, presso la statua della Vittoria Alata.

In tutti questi luoghi sono state deposte corone di alloro.

"L'occasione del IV Novembre – ha detto il sindaco Antonio Pompeo – ci invita a guardare indietro per ricordare il grande sacrificio compiuto dai nostri predecessori per consegnare alle generazioni successive un'Italia libera, democratica, fondata sui valori dell'unità, della pace, del rispetto. Quest'anno la ricorrenza assume un significato ancora più profondo e importante: stiamo

attraversando un momento storico, sociale, economico e umano senza precedenti, che ci vede tutti, singolarmente, impegnati nella difficile battaglia per la salute e responsabili, ciascuno nella propria misura, del futuro che sarà consegnato nelle mani dei nostri figli. Ecco – ha concluso Pompeo – questo deve farci riflettere sull'importanza dell'impegno comune, dello sforzo che siamo chiamati a fare per onorare quello che i nostri avi hanno fatto per noi.

E questo nella consapevo-

lezza che l'intento comune, l'amore per il nostro Paese e per il prossimo, il rispetto per i valori fondanti della

nostra Italia sono un patrimonio inestimabile che abbiamo tutti il dovere di conservare e tramandare".

LA MULTINAZIONALE E RANDSTAD ORGANIZZANO UN CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI DELLA LAVORAZIONE ALIMENTARE

Froneri Italy vara l'Academy Due percorsi rivolti a 15 giovani ma anche a 10 disoccupati con precedenti esperienze nel settore

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andstad Italia spa e Froneri Italy srl, multinazionale operante nel settore alimentare, organizzano un corso di formazione altamente qualificante finalizzato alla formazione teorico-pratica di “tecnici della produzione alimentare”.

L’Academy, che partirà il 16 novembre, avrà una durata di 160 ore e sarà riservato a giovani alla prima esperienza lavorativa e in possesso di una qualifica professionale o di un diploma a indirizzo tecnico.

L’opportunità L’obiettivo è quello di formare 25 candidati della provincia di Frosinone senza occupazione, trasmettergli le competenze tecniche necessarie per lavorare come tecnici dell’industria alimentare e inserirli in una multinazionale che opera sul territorio. Occorre il diploma scuola superiore o la qualifica professionale La Froneri Academy è divisa in due percorsi formativi. Il primo, della durata di 160 ore, si svolgerà dal 16 novembre al 15 dicembre ed è rivolto a 15 giovani alla prima esperienza in possesso di una qualifica professionale o di un diploma a indirizzo tecnico. Il secondo, della durata di 80 ore, si terrà dal 30 novembre al 15 dicembre e coinvolgerà 10 candidati disoccupati con

precedenti esperienze nel settore manifatturiero.

Durante il corso si alterneranno e verranno approfondite tematiche quali: – Haccp; – Food defense (tecniche di prevenzione della contaminazione e alterazione dei cibi da agenti biologici, chimici, fisici o radioattivi; – Manutenzione autonoma delle attrezzature (linee di produzione, macchinari, cambio formato,…); – Sicurezza sul posto di lavoro; – Affiancamento passivo in produzione L’obiettivo Si darà anche molta im-

portanza a ciò che riguarda le competenze umane e sociali, come la capacità di lavorare in team, gestire scadenze e pressioni e costruire relazioni positive

con colleghi e superiori.

“A tal fine – evidenziano – vorremmo incontrare giovani che abbiano voglia di mettersi in gioco, che siano curiosi e parti-

colarmente interessati al mondo della produzione.

Ai candidati selezionati che porteranno a termine il percorso formativo verrà proposto un contratto

stagionale a tempo determinato in somministrazione con possibilità di proroga”.

“Con la Froneri Academy diamo la possibilità a lavoratori qualificati rimasti senza impiego e a giovani alla ricerca della prima esperienza lavorativa di apprendere competenze molto ricercate nel territorio e di fare esperienza in un contesto internazionale e stimolante – afferma Federica Muzzi, Head of Talent Development di Randstad –. Oltre alla formazione strettamente legata alle competenze professionali, sono previsti approfondimenti legati alle competenze trasversali e alle tematiche del mercato del lavoro, fondamentali per rafforzare la propria preparazione personale e professionale”.

“Froneri è leader del business dell’ice cream a livello mondiale - dichiara Svevo Valentinis, HR Manager Italia di Froneri - e, con i suoi storici marchi Motta e Antica Gelateria del Corso, rappresenta una delle eccellenze della produzione alimentare italiana, arricchita oggi anche dai prodotti Nuii.

Questa nuova esperienza formativa, sviluppata in collaborazione con Randstad, è per noi motivo di grande orgoglio e testimonia la nostra sensibilità e attenzione verso lo sviluppo del nostro territorio.”

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

ALATRI

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NONOSTANTE IL NUMERO DI FEDELI SIA STATO ESIGUO, DIVERSE SONO STATE LE MANIFESTAZIONI DA RICORDARE

Pausa dopo un anno complicato Si è concluso nei giorni scorsi l'anno di apertura del Santuario della Santissima Trinità

L

o scorso 2 novembre 2020 si è concluso l'anno di apertura del Santuario della Santissima Trinità con la messa celebrata alle 10:30 dal Rettore del Santuario Mons. Alberto Ponzi, il quale ha fatto il bilancio dell’intero anno, iniziato il 15 Giugno. Alla Santa Messa hanno partecipato i commercianti della comunità di Vallepietra ed alcuni pellegrini per dire grazie a Dio Trinità, per l'anno di pellegrinaggi, reso difficoltoso dalla pandemia del Covid-19, e che nonostante tutto è risultato molto positivo.

Naturalmente i pellegrini, rispetto agli anni passati sono stati di meno, circa 100.000, il mese di Settembre è stato il mese con il più alto numero di pellegrini i quali sono stati assistiti dai volontari della Misericordia che sanificavano e misu-

ravano la temperatura, garantendo il distanziamento sociale. Il Rettore, ha poi proseguito ricordando alcuni momenti importanti dell'ultimo

mese, in particolar modo il 3 Ottobre, quando per i venti anni dalla visita di San Giovanni Paolo II, è stata intitolato la chiesa sotterranea a suo nome

ed è stata scoperta una reliquia del Santo, donata, dal Cardinal Comastri e custodita nella medesima Chiesa con una celebrazione presie-

duta dal Vescovo Mons.

Lorenzo Loppa. Il 4 Ottobre il Mons. Fisichella ha presieduto l'eucaristia, seguita da una breve conferenza su San Giovanni

Paolo II. Il rettore ha infine dato appuntamento al 16 Febbraio 2021 per la ricorrenza della festa dell’apparizione.

Viva la santissima Trinità.

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monte san giovanni campano

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

INTERVISTA ALL’AVVOCATO CARLO CORATTI, GIÀ CONSIGLIERE COMUNALE E PRONTO A SCENDERE

«Mai candidato contro qualcuno, ma solo a f

Così come l’ex sindaco Antonio Cinelli, anche per Coratti le Amministrazioni Veronesi sono state le p

Egidio CERELLI

C

arlo Coratti, avvocato. consigliere comunale sì, assessore mai Eppure ti sei candidato anche a sindaco o no?

"Sì sono stato consigliere comunale dal 2001 al 2016 e sono stato candidato sindaco nel 2011".

Uomo dichiarato di Centrodestra, poi il fulmine che lo ha fatto mettere a fianco ad Antonio Cinelli del centro sinistra anche se, come di moda, in una lista civica.

"Il bello, ed aggiungerei, il sale della politica sono il dialogo ed il confronto, sempre nel superiore interesse del bene della collettività e della crescita del paese. Noi siamo stati avversari, con grande reciproco rispetto, dal 2001 al 2011, quando gli schieramenti, in effetti, erano maggiormente caratterizzati politicamente In realtà, il dialogo per costruire un progetto amministrativo comune, che andasse ben oltre gli steccati che delimitavano i partiti politici dell'epoca, era stato avviato già nel 2011, ma evidentemente i tempi non erano ancora maturi.

Nel 2016 abbiamo dato vita ad una lista civica, per cercare di arginare un modo di fare politica, da noi ritenuta tutt'altro che condivisibile, alquanto singolare. Servono persone di buona volontà, preparate e con spirito di sacrificio che finalmente, facciano liberare questo territorio da un modo di fare politica non più tollerabile. Il tutto oltre gli schemi ideologici e dei partiti".

Cinelli non ce la fece perché, come tu stesso dichiarasti,Veronesi viaggiava ancora sull’onda della politica.

"Sicuramente le amministrazioni uscenti partono sempre avvantaggiate alle successive elezioni; ricordo ad esempio che lo stesso Cinelli nel 2006 vinse con uno scarto molto ampio rispetto alla nostra lista con candidato Sindaco il Dott. Domenico Chiacchio.

Tuttavia, pur in presenza del detto vantaggio per l'amministrazione uscen-

te, avrei preferito assistere ad un confronto tra le liste serrato, duro, ma leale. Cosa che in realtà non è avvenuta per volontà e responsabilità dell'amministrazione in carica.

Non posso dimenticare, né tantomeno liquidare in una battuta, il metodo usato nella campagna elettorale dall'amministrazione uscente, a mio avviso non proprio ortodosso, né regolare.

Veronesi, in realtà, non credo che conosca la politica con la P maiuscola ma razzoli nel suo orto impedendo a chiunque di avvicinarsi a controllare le colture, mentre Antonio Cinelli si mise in gioco per il bene del nostro Comune, pur sapendo che il momento non fosse il più opportuno".

MSGC sembra essere non più centro della cultura provinciale. Siete scesi in basso. Solo mancanza di fondi oppure di idee e progetti mai proposti"In realtà non credo di dire un'eresia affermando che Monte San Giovanni Campano è scesa in basso in tutti i settori, non solo in quello culturale.

Siamo usciti dai radar della politica provinciale.

Non contiamo in nessun ambito, né livello. Questa è la grande responsabilità politica del sindaco e dell'amministrazione uscente; questa è la loro eredità. Vedi, quando la politica è vista come accentramento di potere e non come momento di confronto e di collegialità, quando esiste l'IO al

posto del NOI, quando si vota contro politici locali candidati per le elezioni provinciali o regionali per timore che possano essere eletti e casomai ricoprire un ruolo di maggiore spessore del proprio , si rimane emarginati. Purtroppo, per certi amministratori la cultura è un superfluo, quello che conta sono i pali della luce che illuminano le cabine elettorali, ma così un territo-

rio rischia di morire.

Anche i ricordi di Ennio Moricone, di Uto Ughi e di tanti altri personaggi sono andati in letargo.

Cinelli aveva Traversari, Veronesi un'assessora che però non conta molto all’ombra del sindaco.

"Io penso che Veronesi non faccia utilizzare neanche la propria ombra ai suoi collaboratori, talmente è convinto che il Comune sia un fatto per-

sonale e di nessun altro.

Tuttavia, a distanza di 5 annui, continuo a non comprendere la mancata presa di distanze proprio di questi collaboratori".

Tu sei stato con Stefania Bottoni e con Chiacchio all’opposizione. Quali le battaglie più importanti portate avanti "Ricordo con piacere quel periodo in cui erano presenti in consiglio comunale nei banchi della

minoranza anche Valerio Caldaroni, Mario Pellegrini, Maria Grazia Bottoni, Antonio Buttarazzi, Fernando Belli e Gino Roscioli. Tanta passione anche dall’opposizione che dialogava e litigava , ferocemente ma con rispetto con la maggioranza per la politica e per il bene del nostro Comune.

Basta ricordare le ore di discussione in Consiglio Comunale sul primo PRG del Comune che potè contare anche sul nostro contributo, nonché ai tanti regolamenti comunali approvati, come ad esempio quello sullo stemma comunale e sulle onorificenze".

Spesso lanci messaggi poco criptati sulla stampa. Non ultima una triade di bandi di gara milionari che l’amministrazione Veronesi aveva ed ha intenzione, come tu dici, di programmare tutto per le prossime di primavera. Ma lui, Veronesi non ha nessuna intenzione di candidarsi. Possiamo scrivere…poveraccio il suo successore della stessa coalizione?

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

monte san giovanni campano

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E DI NUOVO IN CAMPO NELLE PROSSIME AMMINISTRATIVE DI PRIMAVERA CON UNA LISTA CIVICA

favore di un progetto di crescita e sviluppo»

peggiori del dopoguerra perché non avrebbero fatto niente per i concittadini di cui molti suoi elettori

"No, non penso che Veronesi non si candiderà, penso invece che vorrà essere ancora presente anche come consigliere comunale, poiché essendo fuori, per il pensionamento, dall’Ufficio Urbanistico, vorrà continuare a vivere nel Comune come ha fatto durante tutta la sua vita lavorativa, nella quale non ha conosciuto altro luogo di lavoro, sempre e solo il nostro Comune.

Sarebbe giusto ed utile per i nostri cittadini che si godesse il pensionamento, lasciando spazio a chi vuole lavorare per il Comune e non nel Comune".

Senti, un bando di gara da 5 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione della scuola Angelicum del capoluogo.

E’ qualcosa di interessante per la comunità montician? e sulla piscina comunale delle Mastrazze, chiusa e riaperta data una volta ad un gestore e poi ad un altro. Vien voglia di scrivere…qui sotto gatta ci cova. Tu hai sollevato anche il problema della ‘monnezza’ per una fan-

tomatica isola ecologica "Gare di questa importanza, che hanno anche una durata che andrà ad impegnare la prossima amministrazione, dovrebbero essere lasciate alla programmazione ed organizzazione dei nuovi eletti e non a chi sta finendo il secondo mandato. Sicuramente la problematica della nostra piscina comunale, da sempre fiore all'occhiello del nostro paese, rappresenta uno dei più clamorosi esempi di incapacità amministrativa dell'amministrazione Veronesi.

L'hanno fatta chiudere, dopo alcuni anni hanno annunciato ai quattro venti che avrebbe riaperto, illudendo i cittadini, mentre ancora oggi é chiusa !!!"

Mi dicevi a microfoni spenti che la amministrazione Veronesi (siamo al termine della seconda consiliatura) è stata la meno produttiva degli ultimi anni.

"Basta girarsi intorno, oltre qualche marciapiedi con barriere architettoniche, dalle dimensioni

ridotte ed irregolari, dove non si capisce se si debba camminare a piedi o parcheggiare l’auto, oltre ai numerosi pali della luce ed una regressione culturale mai vista in così poco tempo, non si vede nient’altro".

Colpa sua o dei suoi collaboratori molti dei quali quasi sempre in quarantena non per Covid ma per mancanza di stimoli per operare a causa di quella

sorta di egocentrismo di cui mi accennavi.

"Gli amministratori li sceglie Veronesi e se qualcuno alza la testa, viene buttato alle ortiche e stranamente non viene rieletto.

Li vuole silenziosi ed ubbidienti, così saranno ricordati…"

Come giudichi le due consiliature di Veronesi.

“Te lo dicevo prima, sono state le peggiori della no-

stra storia del dopoguerra, ma non solo per la povertà dei programmi realizzati, ma per l’immagine che ormai ha questo Comune fuori dai nostri confini e questo dovrebbe risultare anche a te.

Lui ex funzionario dell’Urbanistica è incappato in strane situazioni che lo hanno visto coinvolto il suo nome e di qualche suo amministratore nei dossier della magistratura “Si, sono tante, direi troppe, le situazioni poco chiare sulle quali sta guardando la Magistratura”.

Un domanda un tantino particolare. Sei avvocato, passi buona parte della tua giornata in tribunale.

E’ vero che arrivano spesso tanti certificati medici o richieste di spostare date di convocazioni del sindaco monticiano per poter arrivare alle elezioni senza un verdetto contro?

“Sembra che sul nostro Comune, da quando sono state fissate le udienze dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari, sia scesa una maledizione.

In effetti il Sindaco o gli amministratori si sono ammalati di un male così grave da non poter essere presenti nemmeno in udienza, oppure si è reso necessario cambiare addirittura il proprio difensore… ... sono casi strani che succedono solo nell’era Veronesi…”

Veniamo alla politica Carlo Coratti, è quasi vox populi sarà il candidato di raggruppamenti di liste civiche che vedrebbero al tuo fianco anche Antonio Cinelli.

“Noi non abbiamo raggruppamenti di liste, sia-

mo un Comune con meno di 15 mila abitanti e, ripeto, chi vuole veramente cambiare il peggior periodo della nostra storia, dovrà per forza rimboccarsi le maniche e dare una mano in qualsiasi modo anche con le idee da mettere in campo.

Quello che non si dovrà fare sarà voltarsi da un’altra parte !!!

Va bene che i partiti sono un ricordo per tutti. Mi dicono che consensi ne ricevi pure da chi è di altre estrazioni politiche e persino da personaggi attualmente vicini a Veronesi?

"In effetti riscontro grande entusiasmo nella gente che auspica la fine di un certo modo di fare politica" Comunque in giro si dice che se tu riuscissi a mettere insieme tutto il centro destra che va un po’ come cani sciolti potresti facilmente in caso di tua candidatura sedere sulla poltrona più ambita di MSGC "Non credo si tratti di questioni di colore politico.

Ripeto, si tratta solamente ed esclusivamente di impegno civico ed amore per la propria città e la propria gente".

Allora sarai o no il candidato a sindaco avversario ovviamente alle liste che proporrà anche se solo come regista, Veronesi "La mia volontà, come sempre, è e sarà solamente quella di impegnarmi per la crescita ed il bene della nostra cittadina, proponendo un programma di crescita e sviluppo. Non sarò mai candidato contro qualcuno, ma solamente a favore di un progetto di crescita e sviluppo".

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veroli

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

LA SETTIMANA - LE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE IMPREPARATE PERCHÉ NON PIÙ SUFFICIENTI POICHÉ SATURE

No, non è come marzo: è peggio Rischiano non solo i degenti Covid, ma anche chi presenta patologie pregresse e diverse dal virus della pandemia

Egidio CERELLI

E

così i reparti Covid hanno riaperto. In fretta, e in fretta si sono riempiti a dismisura. Tant’è che più di qualcuno viene rispedito a casa. Forse per morire a casa dove i suoi non possono nemmeno avvicinarlo rimanendo in quarantena. Alla faccia delle strutture sanitarie pubbliche prese di nuovo in contropiede dopo la pausa estiva che ha fatto più danni che altro. Strutture pubbliche che ti caricano su un lettino nei corridoi del Pronto soccorso sperando che il virus –covid non ti assalga con più virulenza spingendoti verso il piano sotterraneo e sperando che, chi accusando altre patologie, non venga preso da un…infarto. Lo scrivemmo la settimana scorsa ed ora in ‘neretto’ evidenziamo che «Vero che non è come marzo?».

Chissà perché abbiamo sempre bisogno di risposte consolatorie, di fronte alla nuova emergenza che tanti hanno cercato e cercano di negare.

A volte per paura, a volte per ideologia. Ma dopo i primi giorni la risposta che più sarebbe sincera sarebbe, chiedendo aiuto al nostro collega Ferdinando Garetto, medico che lavora in cure palliative dal 1992 per la fondazione FARO di Torino, in assistenza domiciliare ed in hospice. .. … “ No, non è come marzo: è peggio di marzo!”.

E vediamone i perché. «È peggio di marzo perché

siamo tutti più stanchi. È peggio di marzo perché allora affrontavamo tutti uniti un’emergenza, ora ci sentiamo traditi e offesi vedendo tutto ciò che non è stato fatto per potenziare la sanità, la scuola, i trasporti, i servizi. È peggio di marzo perché siamo stufi di gente senza memoria che ieri manifestava senza mascherina e oggi dice che bisognava fare di più. Sulla pelle di quelli che anche grazie a loro e alle loro insulse manifestazioni oggi sono nelle Terapie Intensive e nelle Rianimazioni.

È peggio di marzo perché continuiamo a vedere anziani morire soli, senza uno straccio di progetto che permetta ai loro congiunti di poterli accompagnare in sicurezza. È peggio di marzo perché continuiamo a vedere giovani che stanno malissimo, alla faccia di chi pontifica che «tanto riguarda solo gli anziani poli-patologici» (come se gli anziani valessero di meno e questo fosse consolatorio). È peggio di marzo perché continuiamo a chiederci perché l’assistenza territoriale sia stata così

massacrata e perché sia stato smantellato anche quel poco che a marzo era stato in fretta e furia approntato. È peggio di marzo perché sono stati scritti dei bellissimi documenti sulla cura del fine vita e sulla medicina palliativa, ma ci troviamo a lavorare in reparti dove è complicato trovare una fiala di morfina e in tutti questi mesi non sono stati capaci di organizzare pochi hospice dedicati ai malati più gravi che moriranno con il Covid o per il Covid. E come scrive un operatore

sanitario …«Così ci rendiamo conto che ci stiamo ammalando anche noi: non dico “solo” di Covid (ormai il numero di operatori positivi è altissimo, ma per farsene una ragione basta vedere il tasso di imbecillità nelle strade, nei locali, nelle sale d’attesa, nei ritrovi).

Siamo ammalati di un malessere diffuso, che pesa come un macigno, che ci sembra individuale, ma che poi ritroviamo identico nel collega, nell’amico, nel familiare, nei pazienti affetti da “altre” gravi patologie che non siano il

Covid. O nei nostri anziani rinchiusi ancora una volta in casa. Si chiama “Pandemic Fatigue”: ne è affetto il 60% degli europei secondo alcune stime.

In particolare la fascia di età dei 50-60enni, quelli che sono schiacciati dalla preoccupazione per i genitori, i figli, il lavoro, la propria salute. È una vera e propria malattia sociale, che lascerà danni a lungo termine, se non opportunamente curata.

E così, ancora una volta, torna prepotentemente la necessità della cultura della cura: una malattia sociale si può curare solo in una dimensione sociale, di reciprocità. La cultura della Fratelli Tutti di papa Francesco, in cui tutto questo è magnificamente proposto e reso organico su scala planetaria e universale».

E noi? Restiamo a guardare o a seguire i notiziari che i TG sfornano ogni mezz’ora come un rullo, magari proponendo immagini che sono diventate quasi tutte di repertorio. Oppure a leggere i comunicati che invia il sindaco del tuo Comune annunciando coram populo..’anche oggi registriamo… etc… etc…’o anche la ASL che ci comunica che rimarrà chiuso il plesso di San Giuseppe Le Prata perché vi si sono registrati sette positivi. La novità rispetto a marzo è il numero dei contagiati che è raddoppiato se non quadruplicato o di chi con la febbre alta deve far ritorno mestamente a casa.

GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2020

F

armacia Nuova tramite la dottoressa Alessandra Papaleo promuove un invito che di questo periodo è molto attinente: Consegna le bombole di Ossigeno vuote in Farmacia. Se possiedi infatti le bombole di ossigeno vuote e non le riconsegni, sarà davvero difficile ricaricarle e distribuirle a chi ne ha davvero bisogno.

C'è una forte carenza di bombole, perciò confidiamo nel tuo Senso Civico e Dovere Etico. Puoi contattarci presso la nostra sede Farmacia Nuova – Veroli, Viale XXI Aprile 2/E www.farmia. it 0775230345 WhatsApp 366 3025262.

VEROLI-M.S.G. cAMPANO

VEROLI - INIZIATIVA DELLA DOTT.SSA PAPALEO

Consegna le bombole vuote in farmacia, noi le riusiamo

'S

inodalità' esercizi per la parrocchia, l'ultimo scritto di don Giacinto Mancini la quale presentazione era in programma oggi presso la Collegiata di S. Maria delle Valle alle ore 18.30, dove avrebbero partecipato il professor Augusto Cinelli e il professor don Dario Vitali è stato rimandato.

Così ha deciso don Giacinto di rimandare a data da destinarsi la presentazione del suo libro, "ritengo che il momento che stiamo vivendo non sia favorevole per una serata che ho desiderato come incontro e confronto tra amici in un clima di serenità. A presto".

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MSGC - ERA IN PROGRAMMA OGGI ALLE 18.30

Rinviata la presentazione del libro 'Sinodalità' di don Giacinto Mancini

VEROLI - PERCHÉ IL COMUNE, 'SPECIALIZZATO' NEGLI ACQUISTI IMMOBILIARI, NON HA PENSATO AL PALAZZO DI LARGO ALFEDENA DI PROPRIETÀ DELLA ASL?

L'ex ospedale poteva essere un post Covid Ristrutturato anni fa con 3 miliardi e 500 milioni di lire, ora vegeta e cade a pezzi

Egidio CERELLI

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re miliardi del vecchio conio spesi inutilmente.

Ci fu… battaglia tra maggioranza e minoranza. Ci mise una pezza, si fa per dire, l’assessore regionale alla Sanità, Battaglia che arrivò a Veroli in pompa magna e con il sindaco D’Onorio verificò se quanto realizzato con la maxi ristrutturazione dell’immobile proprietà della ASL fosse stato fatta a regola d’arte. Vale a dire secondo i canoni della normativa in materia. Tutto era a posto.

Anzi, per l’ex Umberto I si cominciarono a fare le prime ipotesi per come sfruttare quello, nato come ospedale ‘militare’ per quanti tornati dalla guerra avevano bisogno di cure. Fu esempio di buoni servizi, anche se ad un certo punto diventò il vero punto di riferimento per la ASL per sfornare primari che lassù in largo Alfedena facevano una sorta di tirocinio per una cattedra che contava. Poi arrivò la fine con la chiusura decisa anche dopo un nostro articolo in cui scrivevamo… «all’ospedale di Veroli 52 dipendenti ed un solo malato». Si chiuse e nessuno si inte-

ressò più di quell’immobile che andava sempre più verso il decadimento strutturale ed istituzionale pur se rimesso a nuovo. Siamo risaliti seppur con un po’ di fa-

tica sino a Largo Alfedena. Lucchetti e catene non permettono di entrare anche se sino a qualche tempo fa era tutto aperto. Ma la scoperta l’abbiamo avuta da chi conosce a menadito quella struttura. «Anni fa si sono registrati furti delle centraline elettriche dal valore molto alto - ci racconta il nostro interlocutore - Divelto e portato via il rame. Se guardate i sotto soffitti, è tutto rovinato. Le porte non esistono più. Tanti soldi spesi inutilmente ed a nessuno frega più di tanto». Noi

qualche anno fa scrivemmo su questo foglio non solo del degrado dell’immobile ma ci domandavamo del perché la Magistratura non intervenisse per verificare quanto era accaduto. Ci dissero che i carabinieri avevano aperto un’inchiesta. Dopo due anni ancora non si sa nulla.

Lo stesso presidente della Commissione Sanità Egidio Lombradi ebbe a dichiarare «…ho riferito in consiglio comunale che i locali per la maggior parte sono ricchi di infiltrazioni di acque piovane, e come dicevi tu le centraline sono scomparse di notte perché trafugate insieme a quintali di rame. Nessuno però dice nulla in merito. C’è tanta

omertà. Io però ho sempre detto come la pensavo e la penso tuttora. Ho dato anche delle indicazioni sul da fare. Persino avevo un progettino per risistemare tutto intorno ai 200/300 mila euro. Ma a che pro?».

La ASL che ne è la proprietaria perché non pensa di venderla a privati?

Ed il sindaco delle ultime due consiliature che ha concluso l’affaire con il palazzo Campanari perché nonostante gli inviti del giornalista non si è interessato di una struttura situata a metà strada dello schienale del centro storico che porta a San Leucio? E riprendiamo diverse dichiarazioni dell’emerito veterinario verolano Mario Fiorini

che ebbe diversi intuiti.

Lo abbiamo risentito.

«Oggi, guarda caso, poteva nuovamente essere messo a disposizione della ASL per il Covid. Ma facciamo un passo indietro. Già da tempo volevo comunicarti un'idea che mi è venuta in mente ma che non ho mai avuto la possibilità di esprimere, oggi molto probabilmente chissà in quanti te la avranno suggerita: se (facendo i dovuti scongiuri) dovesse esserci bisogno di locali da utilizzare per questa brutta emergenza, perché non proporre anche i locali del nostro vecchio ospedale?».

Sottolinea altresì… «Il problema lo abbiamo affrontato più volte in Regione e con la ASL. Rimane l’impedimento dovuto all’accesso con i mezzi e quello dei parcheggi, oltre alle problematiche di ordine strutturale. Devo aggiungere che ne parlai anche con il sindaco Simone Cretaro in un incontro che avemmo il 16 marzo di quest’anno».

Dobbiamo precisare che Mario Fiorini attualmente è presidente del circolo di Fratelli d'Italia di Veroli che ha sede in largo Arnara (dove c'era il fotografo).

«Ancora non ne abbiamo dato notizia perché la stiamo ripulendo».

Comunque noi a Veroli, nostro malgrado, siamo abituati ad intervenire chiudendo la porta dopo che i buoi sono usciti.

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5 NOVEMBRE 2020