Mete d'Italia e del Mondo - Marche: perdersi tra i colori dell'autunno

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d’italia e del mondo

Buon foliage

MARCHE: PERDERSI TRA I COLORI DELL’AUTUNNO Un’esperienza indimenticabile e ritemprante nei parchi e riserve naturali della regione.

di Rino Pensato

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Riserva Naturale di Canfaito


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ella Marche, la stagione autunnale non ha niente da invidiare agli altri periodi dell’anno. In autunno, infatti, parchi e riserve si tingono di meravigliosi colori caldi, invogliando a lunghe passeggiate tra gli alberi. Ecco dunque alcuni tra i luoghi più belli dove poter ammirare lo straordinario fenomeno del foliage.

che si alternano al verde smeraldo dei lecci. In particolare, per ammirare la suggestione del canyon, del fiume e dei riflessi del bosco, il consiglio è di osservare la gola dall’alto sulle terrazze panoramiche del Monte Pietralata. A sud-ovest della gola del Furlo sorge Acqualagna, riconosciuta a livello internazionale Capitale del Tartufo, celebre per il tartufo bianco pregiato.

Nel Parco Sasso Simone e Simoncello la cerreta più grande d’Europa Qui, è soprattutto il cerro la principale fonte di attrazione per gli amanti del foliage. Esso si trova lungo tutta la vasta foresta che dal Passo della Cantoniera di Carpegna si estende fino ai piedi dei due Sassi, tanto da renderla la cerreta più grande d’Europa. In autunno, il color rosso rame delle foglie disseminate per quest’area offre uno spettacolo davvero unico. Gli amanti del foliage non potranno poi perdersi la torre trecentesca con orologio di Frontino, completamente ricoperta di foglie che in autunno diventano di un caldo rosso acceso.

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Le terrazze panoramiche della Riserva Naturale Gola del Furlo La Riserva Naturale Gola del Furlo offre il tipico bosco di sponda caratterizzato dallo scotano, l’orniello e i pioppi con le loro sfumature gialle, rosse e arancioni

Vigne e corbezzolo nel Parco del Conero Lo spettacolo di foliage più bello da poter ammirare in questa zona è sicuramente quello dei filari delle vigne del Rosso Conero che si tingono di rosso. In autunno sarà poi possibile scorgere un’altra caratteristica pianta del Conero, il corbezzolo che da fine ottobre muta il colore dei suoi frutti - bacche rotonde di sapore dolciastro - in un bellissimo rosso scarlatto. Tra le belle spiagge della riviera e il Parco del Conero sorge Sirolo, antico borgo medievale da cui si gode una vista mozzafiato.

Frontino - Ph. Paolo Mini

La parete di scotano nel Parco Gola della Rossa e Frasassi Nei versanti esposti a nord prevalgono specie arboree con tonalità che variano dall’arancio intenso del carpino, al rosso vermiglio del faggio o a quella quasi bordeaux delle piccole foglie dell’orniello, offrendo a chi passeggia un panorama intenso e suggestivo. In particolare, da non perdere la parete rossa del Monte Murano, interamente ricoperta di scotano. Ai piedi del Monte sorge poi Serra San Quirico, borgo caratterizzato da un bellissimo centro storico ben conservato. Il vecchio faggio del Parco del Monte San Vicino e Canfaito Nella Riserva del Monte Canfaito si potranno incontrare i bassi e robusti tronchi dei faggi che si aprono come ombrelli, con le chiome che diventano del colore del mogano, della zucca o del vino nuovo. Tra questi, ci si potrà imbattere in un faggio di circa 500 anni, annoverato tra i 300 alberi monumentali d’Italia Nella valle del Potenza sorge San Severino Marche, caratteristico borgo costituito da due nuclei distinti: il Castello, antico e pressoché disabitato, sulla cima del Montenero, e il Borgo, sviluppatosi lungo il pendio.

pievetorina - riserva di torricchio

La Riserva naturale Montagna di Torricchio Si tratta di un’area isolata, rivestita da una flora ricca e variegata, con piante del tutto inusuali per le Marche, come la Rosa subcollina. È il leccio a dominare la zona,

Camerino ph © Renato Gatta

ma in autunno roverelle e ornielli colorano il paesaggio con le loro piccole foglie che assumono colorazioBORGO zona Frasassi © Sergio Ramazzotti ni intense tra il rosso e il marrone. Situata su un colle tra le valli del Chienti e del Potenza, chiusa dai Monti Sibillini e dal Monte San Vicino, si trova Camerino, che vanta un centro antico pressoché inalterato nel suo impianto medievale. Mele rosa nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini Il Parco dei Monti Sibillini ospita numerosissime specie tipiche di un territorio montuoso, come la rara stella alpina. Non mancano però le specie arboree che in autunno sono interessate dal foliage: Il giallo dei castagni si mescola al cremisi dell’acero passando per le sfumature arancioni dei faggi. Un altro colore che punteggia i versanti montuosi è il rosa delle mele dei Monti Sibillini. Nelle Marche, si tratta di una coltivazione dalla tradizione antica, da qualche anno tornata in coltura grazie al lavoro della Comunità Montana dei Sibillini e sono oggi presidio Slow Food. www.turismo.marche.it http://eventi.turismo.marche.it www.destinazionemarche.it www.marcheoutdoor.it

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