


cos'è?

Come, niente?!
Non è come pensi, non devo farci niente, è solo per...
chi cazzo è cècof?
Niente... Cechov diceva che, se in una storia viene mostrata una pistola, prima o poi qualcuno spara.



lì vivono persone
più fortunate di noi.
non i ricchi, eh?!... noi i ricchi li possiamo vedere solo in televisione.però sono comunque persone più fortunate perché possono svegliarsi con il sole e fare colazione sedute a tavola, come nelle pubblicità.

non come noi che mastichiamo i biscotti con gli occhi gonfi di sonno e la testa appoggiata al muro del cesso mentre facciamo la pipì.
Ah ah ah ah! sennò chi la sente tua madre... diomio che palle!

ci sarebbe da farla seduti come le donne...
non fosse che l'ultima volta mi sono addormentato sul cesso...
ora guarda...
ah ah ah ah ah!
questi sono i quartieri della gente come noi.
ahVedi?! Tutti già svegli per andare a fare i turni, o appena tornati dal turno di notte.

Oppure sono nonni che stanno uscendo per andare a badare ai nipoti perché i genitori lavorano a orari di merda e non possono occuparsene.
Così cresceranno come te! viziati, svogliati e senza rispetto per...
A proposito, cos'hai buttato prima fuori dal finestrino?
nulla.
così impara a prendere la tangenziale con la bici.

questi vengono qui e pretendono di fare il cazzo che gli pare...
una di queste mattine lo ritroveranno nel fosso, quell'idiota.
poi un poveraccio, padre di famiglia, morto di sonno che va al lavoro lo butta sotto e si rovina la vita a causa di uno stronzo!
siamo arrivati?
ci mancano anche loro a rompere i coglioni!




e vaffanculo.
ah, no, niente...
con chi ce l'hai, amore?
come?!

il gruppo whatsapp della palestra, già a quest'ora iniziano a rompere...
no, no, vai pure...
posso andare in bagno o devi andarci tu?oggi esco più tardi Perché nel fine settimana è previsto l'arrivo di migranti al centro di accoglienza e devo inviare un po' di mail e di comunicati.

non metterti nei casini, mi raccomando.
sai quella nave ong bloccata per giorni in rada? speriamo vada tutto bene. il clima in città non è certo dei migliori.
non vorrei dover venire a difenderti.
o peggio... ad arrestarti.
«Se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari.»
Anton c v echov

Una pistola gettata da un cavalcavia, un corpo riverso in un fossato, operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza, un esame ecografico…
Che cosa lega tutte queste storie? È la disperazione, la rabbia, la disillusione o forse proprio la pistola?
Lo scontro tra una protesta operaia e i capi di un’azienda si svolge in parallelo all’arrivo di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza. I protagonisti delle due vicende raccontano l’angoscia e la frustrazione di persone dimenticate dalla società.
Vicende umane che si consumano, evolvono e si concludono in una storia di corale disgregazione, portando a galla la drammatica incapacità di riconoscersi nell’altro.
La perdita di speranza e lo sgretolamento del corpo sociale vengono messi in luce da mille lotte individualistiche, in cui le persone, invece di perseguire obiettivi comuni, si lasciano divorare dai problemi e si divorano tra loro. E il vero nemico dell’uomo diventa l’uomo stesso.
