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• Figure cariocinetiche, Ki-‐67 Criteri diagnostici obbiettivi affidabili: • Infiltrazione della capsula e tessuto adiacente • Infiltrazione dei tessuti ed organi circostanti, perineurale • Invasione vascolare • Recidive locali CARCINOMA D.D: CON ADENOMA • Infiltrazione della capsula nel 70% dei casi. Infiltrazione incompleta è difficile da determinare perché nella spessa capsula fibrosa possono essere intrappolati cordoni epiteliali benigni in aree di fibrosi. • Infiltrazione dei tessuti ed organi circostanti: tessuto muscolare, tiroide e nervi • Invasione vascolare, presente nel 10-‐15% dei casi. Deve essere valutata nella capsula o nel tessuto circostante, piuttosto che nei vasi intratumorali. • Recidive locali vanno differenziate da impianti per rottura di adenoma, di iperplasia o autotrapianto intenzionale. Aspetto pseudo invasivo di lesioni paratiroidee benigne intratiroidee. • Bande di fibrosi nel 90% dei casi. dd nell’Iperplasia fibrosi perinodulare. dd in Adenomi aree di cicatrizzazione da emorragia. • Struttura trabecolare, può esserci anche nell’adenoma e nell’iperplasia nodulare • Cellule fusate, raramente presenti in adenomi ed iperplasia • Attività mitotica maggiore di 1 mitosi per 10 HPF, ma variabile con valori sovrapponibili nell’adenoma e nell’iperplasia ; Ki-‐67 > 5%; AgNOR, DNA ploidia, mutazioni somatiche e germinali del gene HRPT2 FAS ( Fatty Acid Sinthase) è il principale enzima interessato nella sintesi degli acidi grassi, catalizza la condensazione NADPH-‐dipendente di malonil-‐CoA e acetil-‐CoA in palmitato.. Espresso nell’endometrio in fase proliferativa e nella mammella sotto stretta regolazione ormonale , mentre nella maggior parte dei tessuti umani è "down-regulated" dal tasso di acidi grassi circolanti. Nelle cellule neoplastiche umane è fortemente espresso( identificato nel carcinoma della mammella, prostata, colon e endometrio) e anche in lesioni precancerose e cancri in situ. Nelle paratiroidi è stata recentemente studiata l'espressione del FAS nell' iperplasia secondaria : utilizzo della via enzimatica del FAS da parte delle cellule iperplastiche . P53 oncosoppressore localizzato sul braccio corto del cromosoma 17, controlla la stabilità e l’integrità del genoma tramite due ben distinti meccanismi molecolari : -‐ in danno al DNA cellulare, blocca la cellula nella fase del ciclo cellulare G1, dando modo alla cellula di riparare il DNA. -‐ favorisce la morte cellulare programmata (apoptosi) nel caso vi sia un danno a livello molecolare del DNA. La mutazione favorisce la crescita cellulare anormale perchèla cellula con la proteina mutata perde la capacità di riparare il DNA danneggiato. BCL-2 oncogene che codifica per una proteina citoplasmatica di 26 Kd, localizzata nei mitocondri, nel reticolo endoplasmatico e nella membrana nucleare, che blocca l’apoptosi ; Bcl-‐2 esercita il suo effetto oncogeno attraverso l’inibizione dell’apoptosi e non stimolando la progressione del ciclo cellulare come altri oncogeni. Svolge quindi un ruolo opposto a quello dell’oncosoppressore p53, che inibisce la crescita cellulare ed induce l’apoptosi.. Nelle paratiroidi normali molte cellule presentano una intensa immunoreattività citoplasmatica per Bcl-‐2, sia nelle cellule principali che in quelle ossifile Ki67 proteina nucleare, espressa in tutte le fasi del ciclo cellulare tranne G0, normalmente espressa nelle cellule dei centri germinali delle tonsille, dalle cellule dello strato basale dell'epidermide e dai linfociti attivati del sangue periferico,a nella proliferazione cellulare. Permette di valutare il numero di cellule in ciclo, quindi la frazione cellulare proliferante (TPF) delle neoplasie, strettamente collegata all’aggressività tumorale.
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