Anatomia patologica appunti[1] unlocked

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CASEOSA (TBC): eziologia tuberolare, rara nei paesi industrializzati. Lesioni morfologiche sovrapponibili a quelle che si riscontrano nella malattia tubercolare in altre sedi. Nel liquido si possono trovare i micobatteri, ma RARAMENTE i granulomi. Precursore più frequente della pericardite cronica costrittiva fibrocalcifica.

ESITI gli esiti delle pericarditi consistono essenzialmente nella organizzazione fibrosa dell’essudato e nella trasformazione produttiva della reazione infiammatoria. Si dividono in: -­‐ Esiti aderenziali limitati al pericardio  si formano aderenze fibrose fra i due foglietti del pericardio. Generalmente asintomatici, riscontro casuale durante autopsia. 3) Mediastinopatia adesiva (Esiti aderenziali estesi al mediastino)  presenza di SINFISI PERICARDICA (adesione o fusione tra due formazioni anatomiche normalmente disgiunte) e propaggini fibrose che collegano in pericardio alle strutture presenti nel mediastino. La sintomatologia è caratterizzata dalla retrazione sistolica del diaframma e della parete toracica e dal polso paradosso. Il decorso è segnato da un aumento di lavoro del cuore con conseguente ipertrofia ventricolare ed eventuale scompenso. 4) Pericardite costrittiva (Esiti costrittivi)  Malattia infiammatoria cornica del pericardio che comprime il cuore e limita l’AFFLUSSO ematico. E’ il risultato di un processo ripartivo esuberante successivo a danno pericardico acuo. Rara nei paesi industrializzati. E’ idiopatica nella maggior parte dei casi. Cause più frequenti: pregressi trattamenti radioterapici o interventi cardiochirurgici, infezione purulenta o TBC. Lo spazio pericardico si oblitera e i foglietti viscerale e parietale si fondono in una massa densa, rigida, di tessuto fibroso. Il pericardio cicatriziale può restringere orifizi delle vene cave. L’involucro fibroso può contenere depositi di calcio. Quando una cellula differenziata, come quella muscolare, non riceve nutrimento si trasforma in cellula fibrotica che ha bisogno di meno nutrimento; se si riduce ulteriormente il nutrimento si forma il tessuto fibroso. Clinicamente i sintomi sono dovuti al fatto che viene notevolmente impedita la diastole; dispnea da sforzo, cianosi, ascite e insufficienza cardiaca progressiva con cuore ipomobile e anche la gittata sistolica è ridotta. La terapia principale è la pericardiectomia. A volte dopo un intervento cardochirurgico il pericardio non viene richiuso per evitare la formazione di esiti cicatriziali. La PERICARDITE REUMATICA è trattata nel paragrafo della “FEBBRE REUMATICA”. CARDIOPATIA ISCHEMICA (Ascenzi) Sindrome anatomo-­‐clinica caratterizzata da una comune eziopatogenesi: lo SQUILIBRIO tra l’apporto di sangue ossigenato al miocardio e le sue necessità di ossigenazione. Questo avviene a causa di una riduzione del flusso in associazione ad una maggiore richiesta di ossigeno per aumento del metabolismo. Questo è dovuto nella grande maggioranza dei casi a un restringimento statico (anatomico) o dinamico (funzionale) delle arterie coronarie. Il circolo coronarico può variare da persona a persona, ma in generale si individuano 2 vasi arteriosi principali: * Arteria coronaria destra * Arteria coronaria sinistra Entrambe hanno origine nel primo tratto dell'aorta, appena sopra la valvola aortica. Più precisamente l'arteria coronaria sinistra si origina dal seno aortico sinistro, mentre l'arteria coronaria destra dal seno aortico destro. Arteria coronaria sinistra: L'arteria coronaria sinistra, dopo la sua origine dal seno aortico sinistro, decorre in basso

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