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donne colpite ha segni di virilizzazione ed è affetta da amenorrea primaria ed anomalie dello sviluppo dei genitali. Si tratta di un yumore solido spesso estesamente calcifico, che nella metà dei casi su un gonadoblastoma cresce un disgerminoma. Tumori dei cordoni sessuali e dello stroma gonadico Originano dai cordoni sessuali primitivi o dallo stroma mesenchimale delle gonadi in sviluppo e rappresentano circa il 10% di tutti i tumori ovarici. Fibroma Tumori ovarici stromali più frequenti. Si verificano a tutte le età, con un picco nel periodo postmenopausale. Sempre benigni. Sono tumori solidi, duri e biancastri. Istologicamente le cellule sono simili a quelle dello stroma della normale corticale dell’ovaio. La metà dei tumori più grandi è associata ad ascite, raramente ad ascite e versamento pleurico (sindrome di Meigs). Tecoma Tumori ovarici funzionanti che insorgono nelle donne in postmenopausa. Nella maggior parte dei casi danno segni riferibili alla produzione di estrogeni. Si tratta di tumori solidi, la maggior parte dei quali misura da 5 a 10 cm di diametro. La superficie di taglio è giallastra per la presenza di molte cellule della teca ricche in lipidi. Prendono origine dallo stroma ovarico e sono costituiti da fasci intrecciati di cellule fusate. Alcune di queste sono rigonfie e contengono LIPIDI (che sono l’espressione morfologica della secrezione di lipidi). La componente cellulare produce estrogeni. Possono andare incontro a complicanze come iperplasia endometriale e carcinoma. Tumore a cellule della granulosa È il prototipo della neoplasia funzionante dell’ovaio associata alla secrezione di estrogeni. Deve essere considerato maligno per la sua capacità di disseminazione locale e la frequente insorgenza di metastasi a distanza. La maggior parte insorge dopo la menopausa (forma dell’adulto). La forma giovanile si manifesta nelle bambine e nelle giovani donne ed è caratterizzata da iperestrenismo e pubertà precoce. I tumori dell’adulto sono grandi (12 cm in media) e da focalmente cistici a solidi. La superficie di taglio mostra aree giallastre, aree biancastre di stroma e focali emorragie. Istologicamente mostrano una gamma di aspetti: • Diffuso (sarcomatoide) • Insulare (isole di cellule) • Trabecolare (fasci anastomizzati di cellule della granulosa) Le cellule tumorali sono rotondeggianti o ovalari ed in nuclei mostrano una caratteristica incisura longitudinale che conferisce loro un aspetto a CHICCO DI CAFFE’. L’orientamento casuale dei nuclei attorno ad uno spazio di degenerazione centrale (corpi di Call-‐Exner piccole rosette di cellule neoplastiche contenenti materiale eosinofilo misto a detriti cellulari) genera il tipico aspetto follicolare. Tumore a cellule del Sertoli-Leydig Rara neoplasia mesenchimale dell’ovaio a basso potenziale di malignità che assomiglia al testicolo embrionario. Rappresenta il prototipo di tumore funzionante secernente androgeni. Insorge a tutte le età ma è più frequente nelle giovani donne in età fertile. Unilaterale, la maggior parte misura dai 5 ai 15 cm di diametro. Tende ad essere lobulato, solido e di colore bruno-‐giallastro. Variano da forma scarsamente differenziate a ben differenziate e alcuni mostrano elementi eterologhi. Gli aspetti più caratteristici sono grandi cellule di Leydig con abbondante citoplasma eosinofilo e nucleo centrale con nucleolo prominente. Le cellule tumorali sono immerse in uno stroma sarcomatoide. Tumori metastatici Circa il 3% dei tumori ovarici origina al di fuori dell’ovaio. Sedi più frequenti sono: mammella, grosso intestino, endometrio e stomaco. I tumori di Krukenberg sono metastasi ovariche, in cui lo stomaco è la sede primitiva nel 75% dei casi. Macroscopicamente le neoplasie sono bilaterali, solide con superficie liscia o nodulare. Istologicamente si notano nidi di cellule ad anello con castone ripiene di muco nel contesto di uno stroma cellulato di origine ovarica.
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