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maniera asintomatica. Se ci son sintomi, questi sono dolore, ematuria e ipertensione. Esistono due forme di infarto: • ISCHEMICO: è il più frequente e avviene solitamente in seguito ad incuneamento di un embolo (prevalentemente di origine cardiaca). È più colpito il RENE SINISTRO in virtù del fatto che l’arteria renale sinistra si distacca OBLIQUAMENTE dall’aorta (mentre la destra si distacca ad angolo retto) favorendo l’imbocco di materiale trasportato dal sangue. Macroscopicamente l’infarto ha localizzazione CORTICALE e alla superficie di taglio ha forma TRIANGOLARE, con base sottocapsulare e apice verso la midollare. Questa area appare bianco-‐grigiastra, opaca, asciutta, di consistenza aumentata rispetto a circostante parenchima e circondata da un alone emorragico. A volte una sottile banderella di tessuto sottocapsulare può essere risparmiata, perché nutrita da piccoli circoli collaterali. Microscopicamente si riconoscono le caratteristiche della necrosi ischemica: picnosi e lisi nucleare e offuscamento fino alla totale cancellazione dell’architettura. Le aree circostanti l’infarto mostrano danno ischemico di minore entità. Il tessuto necrotico viene eliminato dai macrofagi e al suo posto viene depositato tessuto di granulazione che poi viene sostituito da connettivo fibroso. In seguito alla retrazione del connettivo si forma una cicatrice a sfondo BIANCASTRO che si affonda nel parenchima assumendo una forma a “V” in sezione. Se viene occluso il tronco dell’arteria renale TUTTO il rene va incontro a necrosi ischemica: appare pallido, di aspetto “lesso”, asciutto, di colorito grigio-‐giallastro, e in fasi successive diminuisce di dimensioni e diventa di consistenza DURA e sclerotica. • EMORRAGICO: raro, predilige i bambini < 2 aa. È causato da trombosi delle diramazioni della vena renale con successiva estensione alle diramazioni di maggior calibro. Morfologicamente parte del rene (o tutto) appare umida, di colorito rosso-‐cupo e consistenza diminuità. I vasi venosi appaiono distesi dalla massa trombotica. (Attento: nell’adulto la trombosi della vena renale non si associa quasi mai a infarto emorrgico, bensì a sindrome nefrosica!) - Rene grinzo è un quadro morfologico corrispondente a una condizione funzionale di IRC che si identifica con il cosiddetto “end stage kidney”. Rappresenta lo stadio terminale di molte patologie: • VASCOLARI: nefrosclerosi benigna e infarti renali multipli • MALATTIE GLOMERULARI: GMN acuta ad evoluzione sfavorevole, GMN membranoproliferativa, membranosa, di Berger, lupica, focale e segmentale, malattia di Alport. Il rene grinzo è molto diminuito di volume e di peso e mostra caratteristiche macro e microscopiche diverse in base alle cause che lo hanno prodotto. TUMORI DEL RENE (WOOLFE e appunti Cardillo) BENIGNI - Adenoma corticale è la neoplasia benigna più comune. Sono in genere piccoli (< 2 cm diametro) e appaiono come noduli grigio-‐giallastri nella corticale renale. È ben demarcato, sottocapsulare. Compare per lo più nella V decade di vita ed sono più colpiti i forti fumatori. Il rapporto M:F = 3:1. È presente nella corticale e deriva dall’epitelio dei tubuli (epitelio cubico). - Adenoma metanefrico è associato a policitemia. È caratterizzato da piccoli acini rivestiti da blando epitelio e separato da scarso stroma. Istologicamente è correlato al tumore di Wilms - Tumore a cellule iuxtaglomerulari o RENINOMA colpisce i giovani adulti (circa 27 aa), il rapporto M:F è 2:1. È un tumore producente RENINA e quindi è una causa di ipertensione. Di solito non supera i 3 cm ed è caratterizzato da prominente vascolarità e infiltrato linfocitario. -‐ Carcinoide raro. Origina dalle cellule epiteliali che si sono differenziate dalle cellule endocrine. Insorge intorno ai 40 aa e non c’è differenza M:F. Appare come una formazione solida, marrone – rossa emorragica. 1/3 metastatizza all’osso. Prognosi eccellente. - Oncocitomi predomina nell’uomo e insorge soprattutto nella VI decade. Si è notata una associazione genetica con la pedita di un braccio del cromosoma 1. È clinicamente caratterizzato da dolori addominale, ematuria, massa addominale evidenziabile all’ecografia e all’rx. Morfologicamente è una massa solida, avascolare, ben circoscritta, marrone con cicatrice fibrosa al centro. Non sono presenti necrosi e emorragia. Istologicamente le cellule sono larghe con
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