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Si manifesta soprattutto in caso di malattie primitive e secondarie del glomerulo. - Sindrome nefritica rapidamente progressiva si manifesta con esordio improvviso di: • ematuria • proteinuria • anemia • progressione verso la l’insufficienza renale - Sindrome nefritica cronica sviluppo lento e progressivo, che si manifesta con: • ipertensione • insufficienza renale ingravescente (incremento dei valori ematici di azoto ureico e creatinina) • proteinuria (non sempre) • uremia (stadio terminale) - Sindrome nefrosica caratterizzata da: • proteinuria (selettiva o non selettiva) di origine glomerulare, superiore a >3,5 g/die • edemi e versamenti trasudatizi nelle sierose • ipoalbuminemia • iperlipidemia e lipiduria La proteinuria è il sintomo cardinale ed è provocata dal danno della parete del capillare in seguito a diverse cause che alterano i meccanismi di controllo della filtrazione delle macromolecole. Può essere complicata da TROMBOSI che interessa le vene renali, INFEZIONI. - Insufficienza renale acuta si manifesta con • oliguria o anuria • rapido e progressivo aumento dell’azotemia e altri indici di ritenzione. - Insufficienza renale cronica è caratterizzata dai sintomi e segni propri dell’UREMIA, il risultato finale di tutte le nefropatie croniche: L'uremia è lo stadio terminale dell'insufficienza renale. Il nome deriva dall'accumulo nel sangue di sostanze azotate a causa dell'incapacità dei reni ad eliminarle. La teoria di Frerichs vuole che la sintomatologia uremica sia dovuta a un'intossicazione sistemica causata dall'urea aumentata nel circolo, la quale, grazie agli enzimi, viene convertita in carbonato d'ammonio. In realtà, l'urea, è sì neurotossica, ma non solo non è l'unica sostanza che si accumula, ma neanche la più tossica. Inoltre segni e sintomi dell'uremia sono dovuti ad altri fattori, originati dal venir meno della funzionalità dei reni. Il rene infatti è un organo non solo preposto all'escrezione di cataboliti, ma interviene anche in numerosi processi fra cui il mantenimento della pressione arteriosa, la produzione di sostanze che regolano la produzione di globuli rossi eritropoietina, il metabolismo fosfo-‐calcico etc. La valutazione della funzione renale si ottiene con il dosaggio della creatininemia e della clearance della creatinina o il calcolo del volume del filtrato glomerulare. Si parla di uremia quando il volume del filtrato glomerulare scende sotto i 15 ml/min (vedi insufficienza renale). Una perdita graduale e lenta della funzione renale è meglio tollerata di una perdita rapida. Pertanto i segni e sintomi dell'uremia possono evidenziarsi a diversi livelli di insufficienza renale, secondo le modalità con cui essa progredisce. Segni più frequenti sono: * astenia * dimagramento e vomito (fino alla cachessia) * pallore (dovuto non solo all'anemia, ma anche all'accumulo di tossine) * alito maleodorante (con odore urinoso, detto fetor uremicus) Naturalmente possono essere in varia misura presenti i segni delle alterazioni idro-‐elettolitiche tipiche dell'uremia: * Iperpotassiemia (astenia marcata e danni cardiaci) * Ipocalcemia ed iperfosforemia e conseguente danni ossei e fratture patologiche * Ritenzione idrica con conseguente edema periferico e nei casi più gravi edema polmonare * Tamponamento cardiaco (pericardite uremica) dovuta allo stato tossico e possibile versamento pericardico anche di tali dimensioni da condurre ad uno shock cardiogeno (insufficienza cardiaca acuta) Tutte queste complicanze sono identificabili dallo specialista e trattabili con opportuna terapia medica che ne attenua la gravità e allontana il momento in cui è necessario eseguire una terapia sostitutiva della funzione renale: dialisi o tapianto di reni.
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