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RCU in fase attiva: congestione dei capillari, aumento della quota linfociteria e plasmacellulare del corion, infiltrato granulocitario della lamina propria, granulociti in posizione intra epiteliale, “pseudo ascessi criptici”, ulcerazioni superficiali della tonaca mucosa, talora anche della sottomucosa, ulcere sottominate, mucosa residua costituisce “pseudo polipi infiammatori”, modificazioni dell’epitelio: “deplezione mucinica” diminuzione delle cellule caliciformi, prevalenza delle cellule assorbenti e Paneth. • RCU in fase di risoluzione: diminuzione delle cellule infiammatorie, assenza di pseudo ascessi criptici, rigenerazione epiteliale, aumento delle cellule caliciformi. • RCU in fase di remissione – colite quiescente: assenza delle cellule infiammatorie, aumento delle cellule di Paneth, accorciamento, ramificazione e rarefazione delle cripte, spazio tra il fondo delle cripte e muscolaris mucosae, iperplasia linfatica, ispessimento della muscolaris mucosae, pseudo polipi infiammatori. Clinicamente si manifesta con un’affezione remittente e recidivante • Diarrea ematica con muco filante • Dolori addominali e crampi Complicanza freqente e grave è il Megacolon tossico -‐ Colite fulminante. Si tratta di una forma iperacuta di RCU, spesso si manifesta come esordio della malattia con dilatazione del colon trasverso dovuto a danno tossico della tonaca muscolare e dei plessi nervosi. Complicanze: gangrena, peritonite, perforazione. Macro Dilatazione, localizzata particolarmente nel colon trasverso, con marcato assottigliamento pergamenaceo della parete ed opacamento peritoneale, diffuse ulcerazioni. Micro Marcato infiltrato flogistico granulocitario transmurale, estesa ulcerazione della tonaca mucosa e sottomucosa, assottigliamento della tonaca muscolare, peritonite diffusa. Morbo di Crohn Malattia infiammatoria cronica, denominata in origine ileite terminale perché si pensava limitata all’ultima ansa ileale, successivamente enterite regionale perché si osservò interessamento di più segmenti intestinali con interposti tratti indenni, attualmente morbo di Crohn perché la malattia può interessare ogni tratto dell’apparato gastroenterico compreso il colon. Morbo di Crohn è una malattia sistemica e può essere associata a poliartrite migrante, spondilite anchilosante, uveite, colangite sclerosante. Incidenza: 5-‐10 su 100.000, in aumento. U.S.A. U.K. N.E. Età: media d’insorgenza 20-‐30 anni, secondo picco 60-‐70. Sesso: modesta prevalenza nel sesso femminile. Significato precanceroso: pazienti con Crohn rischio di carcinoma 5 volte maggiore rispetto a popolazione; rischio di cancerizzazione inferiore a pazienti con RCU; 1% dei carcinomi del colon retto insorgono in Crohn o RCU. Eziologia: -‐ Fattori genetcii: Possibili cromosomi coinvolti: braccio corto CR 16, CR 11 e CR 5. -‐ Agenti Infettivi: E’ stata proposta l’associazione con alcuni agenti infettivi in particolare: • Un Micobatterio para-‐tubercolare (responsabile di una malattia granulomatosa intestinale nei ruminanti) potrebbe avere un ruolo potenziale in cross reazioni immunologiche • Il virus del morbillo (i nati durante epidemie di morbillo presentano una maggiore incidenza di Crohn -‐ rapporto con infezione intrauterina ?-‐ maggiore incidenza nei vaccinati ? -‐ maggiore incidenza di Crohn da quando è stato diffuso il vaccino per il morbillo ?) Mancano dimostrazioni dirette (es. isolamento costante del batterio o presenza del genoma virale) -‐ Allergia alimentare: Sono stati determinati molti anticorpi contro antigeni alimentari. Gli antigeni subiscono tuttavia una selezione. Es. Elevato titolo di ASCA (ab anti saccaromyces cerevisiae, un lievito); si trovano comunemente nella MC ma non nella CU. Altri possibili fattori di patogenesi: riscontro di microelementi esogeni nelle zone infiltrate e nei granulomi (titanio, abrasivi della pasta dentifricia, etc) -‐ Fattori ambientali • Fumo (associato a rischio relativo di Crohn x 2 o x 5) •
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