Trekking Italia Milano - gen-apr 2017

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ITINERARI

LA VALTELLINA DOVE LO SGUARDO VAGA TRA ALTE CIME E VALLI PROFONDE Enrico Ferrari

La Valtellina si trova nel nord della Lombardia, al confine tra l’Italia e il Cantone svizzero dei Grigioni. La Valle di Teglio, secondo gli antichi testi, prende il nome dal luogo simbolo ed epicentrale di lontanissimi insediamenti: un punto di osservazione che ha assistito nei secoli allo scorrere del fiume di epoche antiche. Una storia “minore”, fatta di culti preistorici, pievi, transiti di eserciti, invasioni, alluvioni e saccheggi, orgoglio ed emigrazioni, ma una storia soprattutto di fatiche, fatiche, fatiche che ne hanno modellato il paesaggio. Geograficamente ha la peculiarità di essere una grande vallata fluviale alpina disposta in gran parte da est a ovest per ragioni legate alla sua natura geologica profonda. Il fiume Adda, o meglio Adda superiore, che nasce al passo dell’Alpisella nel Bormiese, tra Bormio e Livigno, la percorre integralmente fino al lago di Como. Assieme alla Valchiavenna, attraversata dal fiume Mera e dal suo tributario il torrente Liro, che scendono rispettivamente dalla Val Bregaglia e dal passo dello Spluga, forma il territorio della Provincia di Sondrio. Le cime della Valtellina superano i quattromila metri con il pizzo Bernina e li sfiorano con molte altre vette: Zupò, Palù, Roseg, Ortles, Cevedale, Gran Zebrù, Disgrazia. Le Alpi Retiche a nord racchiudono alcune ampie vallate, tra cui Valmalenco e Valmasino, che si aggiungono alle grandi conche di Bormio e di Livigno. La presenza di vallate afferenti al versante nord dell’arco alpino, come quella di Livigno, le cui acque finiscono nel Danubio e poi nel Mar Nero, o la valle di Lei, dove nasce un affluente del Reno che sfocia nel Mare del Nord, ci evidenzia chiaramente come questo territorio si collochi davvero al “centro” delle Alpi, sia trasversalmente, sud-nord, sia longitudinalmente da est a ovest. Sul versante meridionale le Alpi Orobie, con sole tre vette che superano i 3000 metri, ma con uno spartiacque pressoché sempre superiore ai 2000 di quota, la separano dai territori di Bergamo e Brescia. Il versan-

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te orobico presenta valli più strette e selvagge, attualmente tutelate dal Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi. La disposizione est-ovest rende la Valtellina particolarmente vocata per la viticoltura. Sul versante retico del fondovalle, solivo e protetto dai venti, nei secoli sono stati costruiti 2500 chilometri di muretti a secco. Un’opera immensa che sostiene i vigneti terrazzati da cui nascono i vini valtellinesi. Il passo dello Stelvio con i suoi 2758 metri è il più alto d’Italia e il secondo in Europa: porta in Alto Adige ed è legato anche a pagine leggendarie del Giro d’Italia. Poco più basso quello del Gavia, 2621 metri che fa da collegamento con l’alta Val Camonica. Queste sono le informazioni che probabilmente troveremmo digitando la parola “Valtellina” sulla tastiera di un computer, ma la Valtellina è molto, veramente molto di più. Fare trekking in Valtellina significa scoprire ritmi nuovi, immersi in panorami ogni volta diversi. Dai borghi, che talora celano piccoli gioielli storico-artistici, ai parchi e riserve naturali, dai sentieri che salgono piano piano, costeggiando i torrenti, a quelli che portano velocemente verso le alte cime. Fra i trek più stimolanti c’è la meravigliosa Alta Via della Valmalenco al cospetto del Bernina oppure l’impegnativo e selvaggio Sentiero Roma che si inoltra nelle montagne della Val Masino.


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