Lutto e melanconia nella corrispondenza proustiana degli anni di Guerra (1914-1918) Sabrina Martina
1. Proust e la storia Il legame fra letteratura e storia nell’opera di Proust è rimasto per lungo tempo misconosciuto. Il carattere intimo e rapsodico delle illuminazioni analogiche che sono alla base dell’immensa costruzione che è la Recherche du temps perdu e ne costituiscono, per ammissione dello stesso autore, la sostanza poetica, hanno fatto credere per molto tempo che la grande cattedrale proustiana fosse solo un’opera dell’«impossibile oblio » 1. Essa procederebbe su di una «coazione a ricordare » tale da far pensare più all’effetto di una malattia della memoria come quelle studiate da Bergson 2 (amnesia e ipermnesia avendo la stessa base, q uella di una flagrante, intermittente, incoercibile e spossessante presenza dell’oblio) che alla volontà dello scrittore, se non di produrre un romanzo storico - ipotesi, questa, da escludere in partenza 3 -, almeno di tentare di riallacciare i suoi vissuti personali ai grandi eventi storici ch e caratterizzarono la sua epoca: in primo luogo la Grande Guerra. Secondo il giudizio di Léon Pierre -Quint (1895-1958),
direttore
della
casa
editrice
Le
Sagittaire
e
lettore
appartenente alla stessa generazione di Proust, quest’ultimo sarebbe privo di qualsiasi senso storico e poco si sarebbe curato del grande conflitto mondiale: «Malgré les déclarations contraires qu’il a faites dans ses lettres
Cfr. S. Beckett, Proust, in The Collected Works of Samuel Beckett (1970); trad. it. Proust, Sugarco, Milano 1978. Cfr. S. Poggi, Gli istanti del ricordo. Memoria e afasia in Proust e Bergson, il Mulino, Bologna 1991. 3 Sulla questione del romanzo storico, cfr. fra gli altri A. Beretta Anguissola, Sull’utilità e il danno della storia per il romanzo: Guerra, cronaca e costume nella «Recherche» di Proust, in M. Columni Camerino (a cura di), La storia nel romanzo (1800-2000), Atti del convegno della Fondazione Sigismondo Malatesta, svoltosi a Sant’Arcangelo di Romagna il 2004, Bulzoni, Roma 2008, pp. 105-133, disponibile su: http://dspace.unitus.it/handle/2067/796; P. Zagorin, Proust for Historians, in «New Literary History», 2006, n. 2, pp. 389-423. L’articolo è disponibile su: http://muse.jhu.edu/journals/nlh/summary/v037/37.2zagorin.html. 1 2
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