EX ALLIEVI E RICONOSCENZA IN CARTOLINA Nella Scuola Salesiana Don Bosco di Milano abbiamo ricevuto formazione religiosa, umana, culturale e professionale. Una formazione che ha inciso nella nostra vita, influenzandola nel modo di pensare, scegliere, decidere: nelle situazioni personali, familiari, lavorative e sociali. Dobbiamo essere contenti di quanto i nostri educatori ci hanno trasmesso, dedicando a Dio e a noi la loro vita religiosa. E noi dovremmo avvertire forte il senso di riconoscenza. Per favorire l’emersione di tale sentimento, il
Consiglio dell’Unione Ex Allievi dell’Istituto Don Bosco di Milano lancia l’iniziativa “Esprimere riconoscenza ai nostri Educatori Salesiani”: ogni anno, quindi, proporrà il nome dell’Educatore o degli Educatori cui esprimere il nostro “Grazie”. Per l’anno 2013 il Consiglio indica come destinatari dell’iniziativa Don Mario Bassi, nostro Direttore e Ispettore per tanti anni, e il Signor Umberto Callegaro, insegnante della Scuola Grafica per alcune generazioni di allievi. Il modo più semplice, e facilmen-
te attuabibile, è di scrivere loro una cartolina con un bel pensiero, magari in coincidenza con le festività natalizie o pasquali. Molto gradita potrebbe essere una lettera che, presi dai cassetti della memoria, possa far rivivere gli anni vissuti al “Don Bosco”. Diamo dunque stura ai nostri sentimenti di riconoscenza… infinita! Questi gli indirizzi: Don Mario Bassi, Istituto Salesiano, Via Copernico 9, 20125 Milano. Signor Umberto Callegaro, Istituto Salesiano, Via Copernico 9, 20125 Milano.
AGGIORNAMENTI DAL SITO INTERNET
Umberto Callegaro
Don Mario Bassi
Il sito dell’Unione Ex Alievi Don Bosco vuole essere elemento di comunicazione e sviluppo di attività, notizie ed eventi con l’invio di newsletter periodiche. È stato realizzato una minuziosa raccolta di indirizzi email degli ex allievi e di amici dell’Unione di Milano. A breve riceverete una
newsletter dall’Unione. Vi chiediamo di confermare la Vostra adesione. La newsletter diventerà lo strumento principale per comunicare in futuro con Tutti Voi. Comunque, non dimentichiamoci che l’Unione Ex Allievi è presente, con molto successo, su Facebook:
https://www.facebook.com/pages/ Unione-Ex-Allievie-Don-Bosco-Tonale-19-Milano/310430138973693 Per proporre nuove iniziative
inviate email a:
eventi@exallievimilanodb.org. Per sostenere economicamente
inviate email a:
donazioni@exallievimilanodb.org.
rg
b.o nod
ila
UN PACCHETTO DI SIGARETTE IN REGALO PER FARCI SENTIRE “GRANDI” di Buzzoni Roberto 1965/1966. Buzzoni Roberto con il sig. Amerio, insegnante di falegnameria. È una finta!
1965/1966. Da sinistra, sig. Amerio, Raisoni Stefano, Colombo Luigi, Buzzoni Roberto .
1964. Da sinistra, Buzzoni Roberto e Galli, seduti sulle famose sedie rosse, fatte da noi falegnami, e che ci hanno fruttato l’insolito encomio da parte del direttore Don Angelo Viganò.
Tonale 19_dicembre 2012.indd 1-3
Ricevo a casa, per posta, il “Tonale 19”: giornalino degli ex allievi delle Scuole Professionali don Bosco di Milano. Lo apro, lo sfoglio, e in ultima pagina leggo la notizia della scomparsa di don Angelo Viganò, che fa riaffiorare, nella mia mente un vecchio ricordo oramai assopito. Don Viganò era stato diret to re dell’Istituto Salesiano di Milano negli anni ’60 dello scorso secolo, anni in cui io mi trovavo in collegio e frequentavo le scuole professionali (allora, gli istituti di via Copernico e quello di via Tonale, erano sotto un’unica direzione). Mi rammento di lui come di una persona seria, anzi, troppo seria, fino al punto d’incutermi una certa soggezione. Non faceva parte del corpo docente dei nostri insegnanti, poiché la funzione di direttore lo assorbiva totalmente, e in seguito fu anche nominato Ispettore (incarico che gli attribuiva responsabilità al disopra dei direttori di più istituti regionali). Il motivo per il quale ve ne voglio parlare è legato alla professione che stavo apprendendo, o meglio, che stavo perfezionando (visto che io
sono “nato” falegname). Nell’anno scolastico 1964-65 frequentavo la scuola professionale per “mobilieri”; mio maestro era il signor Amerio, coadiutore salesiano laico. Noi, allievi di quell’anno, eravamo in cinque: io, Luigi Silvestri di Livigno, Luigi Colombo di Briosco e due cugini brianzoli che di cognome facevano Galli. Quell’anno, in laboratorio, avevamo costruito tavolini e sedie, per arredare i vari uffici del collegio. Ricordo benissimo che avevano la seduta imbottita e rivestita di stoffa di colore rosso. Di questo lavoro conservo ancora le fotografie scattate dal signor Amerio, come riconoscimento alla nostra bravura. Alcuni giorni dopo aver terminato quel lavoro, il nostro gruppetto di cinque mobilieri, fu chiamato a rapporto nell’ufficio del direttore, che si trovava presso il fabbricato situato in via Copernico: quell’ala dell’istituto, destinata all’insegnamento delle scuole Medie e del Liceo, era interdetta a noi studenti delle Scuole Professionali. Il direttore, don Angelo Viganò, ci fece accomodare ed ebbe, per noi, parole di elogio che ora non ram-
Buzzoni Roberto.
mento nel dettaglio, ma ricordo benissimo che regalò a ciascuno un pacchetto di sigarette “Turmac”. Si trattava di un’elegante scatoletta bianca, rigida, piatta, con scritte sbalzate color oro. Conteneva ben dodici sigarette pressate in modo da risultare leggermente appiattite: sigarette di lusso, a quei tempi! Rimanemmo a dir poco meravigliati, soprattutto perché, in collegio, allora, era assolutamente proibito fumare. Io ho conservato quel pacchetto
come una reliquia, per molti anni e mai ho dimenticato quel gesto di don Angelo Viganò che, contravvenendo le stesse regole da lui impartite, volle in quel modo significarci il suo riconoscimento concreto alla nostra abilità professionale e, nello stesso tempo, dirci che nonostante i nostri quattordici anni, eravamo “grandi”. Buzzoni Roberto (Classe 1950- Barzio - Lecco ) 1963. Le classi seconde B, grafici e falegnami, durante una gita a Malpensa (oggi terminale 2). Nostri accompagnatori erano, Don Montagnoli, don Gianni Cascardo. Io sono quello davanti a Don Montagnoli.
GLI OCCHIALI DIMENTICATI
evim i l l a x
.e
www
N
vediamo quello degli on mi succede innumerevoli bambini spesso, ma questa di tutti i Paesi poveri del volta è capitato di mondo. Il futuro ci apnuovo. pare fosco perché non è Ho dimenticato a casa gli nelle nostre vicinanze. La occhiali e me ne sono acvita quotidiana, sfocata e corto solo quando oramai priva di contrasto, ci pare non avevo più voglia di tornon avere senso, e i suoi nare indietro a prenderli. Non ricordavo più come Nazzareno Pampado. contorni ingigantiti ci anfosse fastidioso vedere la realtà alte- gosciano. Stringiamo le palpebre per contrastare la smodata dilatazione rata. Vedo bene fino a un paio di metri dell’iride e sopperire alla scomposta circa. Oltre quella misura mi appare forma del nostro cristallino che ci imtutto sfocato e ogni dettaglio si dila- pedisce di mettere a fuoco quei detta in un profilo sguaiato adiacente a tagli tanto belli e tanto semplici. Ma un alone fumoso che ne rende eva- della realtà cogliamo solo una brutta bozza approssimativa: un provino a nescenti i contorni. Non parliamo poi di guardare una bassa risoluzione di quello che è un fotogramma nitido, saturo di colori e stella che brilli in cielo. In questo caso, a conferma del pro- luminosissimo. verbiale detto, mi trovo a vedere Forse è per questo che ogni anno si sente il bisogno del Natale, come di “lucciole per lanterne”. Quel definito e acutissimo punto lu- quel paio d’occhiali che questa sera minoso diventa uno sgargiante lume ho dimenticato a casa. che lancia barbagli in ogni direzione, Un Natale che ci ridoni la vista. Che ci quasi fosse la cometa che guidò i ridia la capacità di vedere la ricchezza che è racchiusa in ogni semplicità. Magi a Betlemme. Una piccola stella mi appare dilatata Che tolga dai nostri occhi tutti quei come quelle dipinte da Van Gogh in fronzoli e quei bagliori accecanti che “Notte stellata” a Saint-Rémy, in Pro- distorcono la visione della vita. Un Natale che ci restituisca la capacità di venza. Forse è così la nostra vita all’ap- vedere l’amore del Creatore in ogni prossimarsi del Santo Natale: una alito di vita che ci circonda. passeggiata di sera, sotto un cielo Buon Natale e Buon Anno di cuore a stellato, avendo dimenticato a casa tutti. gli occhiali. Nazzareno Pampado Vediamo poco e poco lontano. Ve(Presidente Ex Allievi - Tonale 19) diamo solo il nostro “villaggio” e non
“
Nuove famiglie di ex allievi 30/06/2012 Davide Del Bel Belluz ed Eleonora Mauri sposi.
„
16/11/2012 21.59.29