Lettera aperta sugli Animali

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LETTERA APERTA DI LUIGI LOMBARDI VALLAURI

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AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ENRICO ROSSI Caro Presidente,

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;* il tema della tutela degli animali, diventato sempre più importante nel mio

impegno filosofico e nella mia vita, mi suggerisce di scriverLe per chiederLe di seguire con vigile attenzione critica l'iniziativa dell'assessore Marco Remaschi, il progetto di legge regionale che prevederebbe l'uccisione violenta, per mano di cacciatori quasi trasformati in funzionari regionali, di qualcosa come 250.000 tra cinghiali e caprioli: una carneficina pubblica impressionante e forse senza precedenti, che ferisce profondamente non solo "il sentimento per gh animali" di cui al titolo IX-bis del libro II del Codice penale, ma anche, a mio modo di sentire, l'immagine della Toscana come luogo internazionalmente ammirato di integrazione e di armonia. Manca uno studio imparziale che quantifichi e qualifichi in modo oggettivamente controllabile dalla cittadinanza e dalle associazioni il presunto danno causato dagli animali condannati a morte. Una volta accertato accuratamente il danno vedrei, primariamente, una politica non di sterminio ma di propiziazione della convivenza uomo-ungulati-ambiente, analoga per esempio a quella prevista, per le mie valli piemontesi, dalla normativa sul rapporto con il lupo. E solo sussidiariamente, qualora il danno risultasse non ahrimenti prevenibile, vedrei un esame attento delle possibilità tecniche di riduzione del numero dei cinghiali e dei caprioli - un'eventualità comunque antiestetica e dolorosa - non attraverso l'uccisione seguita dalla vendita delle carni degli ammali uccisi, ma attraverso la sterilizzazione, meglio se non chirurgica, di un numero - il minimo possibile - di esemplari. Ovviamente andrebbe resorigorosoed effettivo il divieto ai cacciatori dell'introduzione di cinghiali - come è avvenuto purtroppo finora - a scopo venatorie. Bisogna anche dire che i cacciatori con i loro cani a vohe molestano i non cacciatori, in particolare i frequentatori dei boschi, non meno delle loro prede. Il mio sogno sarebbe che i cacciatori più sensibili si autotrasformassero in liberi cooperatori ecologici dei contadini, e degli altri danneggiati, nella messa in opera di recinzioni e di tutte le misure non violente di protezione dei fondi. Anche i cacciatori, da bambini, hanno fantasticato e amato gli animali della foresta. Ritengo, poi, che lo sterminio "crudele e non necessario" (art. 544 bis del Codice penale) prospettato dall'assessore sollevi, anche, problemi giuridici: in campo penale, amministrativo, costituzionale sia haliano che europeo. Gli uffici legali degli Enti esponenziali portatori per statuto dell'interesse alla tutela degli animali, interesse che li rende giuridicamente "parte offesa", non potrebbero mancare di opporsi nelle sedi giudiziarie opportune a una legge regionale che non


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