RS Canottieri F. Querini Venezia libro centenario

Page 1

FRANCESCO QUERINI L'UOMO E LA STORIA LA SOCIETA CANOTTIERI NEL CENT ARIO DI F



ILSINDACO

Q ue lle che si defini scono virtù ci viche so no contraddi stinte dall a sagacia de l governo, dalla prontezza ne ll e decisioni , da ll a ded izio ne a l dove re e a l be ne pubblico. In effetti , la lunga stabi lità de ll a Repubbli ca di Ve nezia poggiò in ultima anali si sull a massima attenzione all'interesse ge ne rale dell a c ittà. T a li virtù . comunque, è necessa rio che s ia no co rredate da lla fede ltà alle istituzioni e dallo spirito unitari o de i singoli cittadini . Qui si forma e da qu i nasce il senso di appa rte nere ad una comunità, per la quale vale la pe na di impegnarsi profonde ndo risorse ed e nerg ie.

La vita lità e il lustro di una c ittà tanto più ri fulgono qua nto più fo rte e consapevole e concorde è il co nco rso di tutti e di ciascuno a11"osse rvanza e al rinvigorimento de i valori, dell a cultura , della tradizio ne, de ll e vocazio ni , dell e pecul iarità su cui so no costruite l'es iste nza e la fama della cilt ~1 stessa. In qu esta prospetti va, l'esemp io è momento c rucia le, pe rché no n dai miti bensì dall e imprese realizza te dai predecesso ri più generosi e lung imiranti abbia mo la possibilità d i imparare, di rill elte re e, magari , di indiri zza re a nostra volt a le sce lte che ci spettano. La vicenda c he vide pro tago ni sta Francesco Que rini è ce rtame nte epi sodio memo rabil e tra i più recenti de ll a seco lare stori a venez iana. Cent ' anni fa, appe na trentaduenne, egli scomparve tra i g hi acci dcii ' Artide dove tentava di conquistare. primo a l mo ndo, il Polo No rd . Partecipava ad una d i quell e spedizio ni che, a cava ll o tra la fine de ll 'Ott ocento e i primi de l Novece nto, co n la te me ra rie tà e il richiamo de11" avventura ti piCI dell 'epoca "romantica", ve lli vano all estite per l'esplo razio ne dei territori estremi de l p ia neta. Uo mo di cultura e d i mare, coraggioso , pronto a sfid are l'ig noto, me mo re - anche per .. ered ità famili are - delle scope rte c de ll e co nqui ste ri portate dal vess ill o di San Marco ne i posti pi ù lo ntani e sco nosciuti , quel g iovane inca rnava l'aute ntico /{l'll i u s del veneziano e fo rnì, appun to, un esempio c he contribuì s ig ni ficativa mente a perpetua re la ri nomanza e la g lo ria dell a nostra c ittà. In Fra ncesco Q uerini si coniugavano amo re per la terra patria e deside ri o d i s fi de ·'im possibili ". ca lcolo e intrapre ndenza, respo nsab il e accettazio ne de i ri schi e disc iplina di gruppo, capacità d i integrarsi con i compagni e di spendere fin o a li ' ultima e nerg ia pe r il raggiung i mento dell a meta. Una figura impo rtante. che Ve nez ia rico rda a ncora co n ammiraz ione e gratitu di ne. Splendida fu l' int uizione d i in titolarg li la neonata " Socie tà d i Sports Nauti ci": sotto il nome di Francesco Que rin i essa orga ni zzò la prat ica sportiva sull'acqua a Venezia, promuove ndola e nobil ita ndola così come si conve ni va ad un a città de l gene re. La commemorazione pe r il centenari o da ll a sco mparsa de 11" esplora to re e la ricorrenza del cente na rio da ll a fo ndazione de11'odie rna "Canottieri Francesco Querini " si fo ndo no qu indi g iustame nte in un' un ica ce lebrazio ne.

3


IL SINDACO

La c ircostanza è sole nne, detto se nza reto ri ca. Pe r c iò c he ho sopra esposto, l' impresa pur sfortun ata di Fra ncesco Qu erini e l'atti vità de ll a Soc ietà Ca nottie ri ha nno e ntrambe g iovato a Ve nezia. So no s ta te e so no tutto ra termini di parago ne per un agi re indi v iduale o di sodaliz io teso ad esa lt arla, a co mprovarne l' intima forza, a co nfermarne le v irtù c il radicato se nso di comunità, a sa lvagua rda rne la specifi cità,

Dava nti a i problemi che c i trov iamo oggi ad a ffro ntare no n possia mo no n g uardare ad essi co n rico noscenza. E' un va nt o pe r Ve nez ia contare s ull a prese nza e sulle iniz ia tive de ll a Que rini : assolvere co n scrupo lo, compe te nza, pass ione a i pro pri compiti is tituz io nali , s pecialme nte se rife riti a i g iova ni , è la co ndiz io ne prima ed esse nz iale per contribuire fatti vam e nt e all e so rti de ll a c ittìt. Credo che da qui si possa no trarre auspici fa vorevo li per il nostro futu ro.

, vv:--~----­ Paolo Costa

4


J.tiMo d'i sPlad'i Atillttvi Attvdtvni l< gt!,,,,,«U;, Attvitza Atillttvl<

-

'ìV~

-

L'Ammiraglio Comandante

Questa pubblicazione corona un anno di intenso ed esaliante lavuru. Non capita a tutti di essere chiamati a far parte di un Comitato che idei, organizzi, conduca e concluda un centenario. Quando poi si

tratta di un secolo di vita di una istituzione, benemeritu e gloriosa, come lo "Querini ", lo gioia e l'orgoglio diventano valori aggiunti all'impegnu. Non sIa a me ricordare cosa sia per Venezia e per i Veneziani lo Società Querini: è parte integrante della s(()ria, è una delle perle con cui è fatta lo meravigliosa cullunu che si chiama vita, forza, orgoglio e fierezza di questa città marinara unica al mondu, di più, Capitale del Mare.

Non potevo dunque esimermi dali 'accettare l 'incarico , in primo luogo perché la Società è intitolata ad un Ufficiale della Marina Militare Italiana, fulgido esempia di slancio, altruismu, spiritu di servizio, dedizione alla Pau'io. Di lui ho Irallegxiulo la .figura, l 'animo. lo can';ero e le imprese nel mio intervento commemorativo che, lenLllu di/rollle ad un pubblico allento. partecip e e commosso. rimane indelebile nella mia memoria. E poi perché numerosi Pres identi della Società, cuminciando dal mitico fonda/ore. Conle Piero

Foscari, e poi ancara l'eroe di Premudu, il Comundante Luigi Rizzo, Medaglia d 'Oro al Volar Militare, sono stati Ufficiali della Marina , quasi a significare l'indissoluhile legame di questa nobile professione con lulli culoro che operano sul mare. vivono per il mare. amano il mare e ne pralicano gli sporl connessi. Ecco, dunque, lo vera cultura del mare, quella di cui siamo fieri e che vorremmo, anche allraverso iniziative come questa, di./Jondere a tUlIi, perché è una cultura ricca di valori, bella ed affascinante come lo natura stessa, come il mare che, per un marinaio vero, non è mai bellu O brutto, è sempre bello e solo qualche volta, quando fa arrabbiare, diviene temporaneamente ostile, ma solo fino all'hnmancabile riconciliazione. Sono convinto che lo sporl marinaro, di cu i la Societò Querini è gelosa custode ed impareggiabile propugnatrice, avvicinando il giovane al mare. g lielo renda amico e confidente ma gli insexni anche ad avere sempre rispelfo di questo elemento primordiale, a non souovaluturne nwi la fo rza, a rispeuarne le

regole. Si trutru ullora non di 1/110 spart ricreativo ma di un 'opera di profonda educa=ione, di fo rmidabile preparazione dell 'anima e del C0/7JO, di formazione della figura di sportivo leale, che non mul/u mai fino al raggitmgimentn del trag uardo dunque. in sintesi. di un ottimo cittadino. E Dio solo sa c 'è ne bisognu. nella nostra amata IIalia.

A noi resta "orgoglio di credere che sia così e di esserci adoperati con pussione ajjìnché chi un g iorllo ci sostituirò s ia migliore di noi

Paolo PaS AmmiregJj<l-di

---5


SA LUTO D EL l'RESIDEN TE DELLA FEDERAZIONE ITALI ANA CANOTTAGG IO PER IL CENTENARIO DELLA SOCIET À FRANCESCO QUER IN I

Ricordi vivi dell a Qu erini , ultimi 25 anni, così ha di viso il percorso d el cenrenari o la Rea le Società Ca notti e ri , sono quelli che direttamenre mi coi nvo lgo no e so no fra quelli che si defini scono indimenti ca bili. Si pe rc hé indim enrica bil e è l'aver preso tra le mani un remo della "d isdotona" e assieme ai ca rdin a li di quella ba rca, favolosa, ave rla spinra nell e acque di San Marco. Non potete imma ginare la sensazio ne, a nch e pe rc hé mi facevo bello di sa per voga re a ll a veneta, ma so pra la barca il co lpo di remo nell 'acqu a di ve nra un a fru sta ta e, no n abi tu ato a quel ritmo, ne i primi colpi il mi o remo vo lava in ar ia . Dopo qu a lche co lpo enrrai nei tempi g iu sti e lo sferzare l'acqu a e lo sp inge re divenn e pi acevo le, esalta nre, senn o nché menrre godevo di questo piace re, mi se nrii toccare la spa ll a, era tempo di ca mbi a re, il cardinale, tito la re d el rem o recla mava il suo legno per ri enrrare nel ruolo, facendomi ca pire che già mo lto g li era costato lasciarmi p rova re qu esta insostituibile esperi en za. La Querini, c he ho nel c uore per il s uo g lo ri oso percorso agon istico, ha consegui to dalla sua nascita e fino a i g io rni nostri, ri su ltati di g ra nd e rili evo in ca mpo mondiale, a ll e Olimpiadi, ag li Eu ropei. Non si co nra no i titoli di Ca mpioni d ' Ita lia . Questo patrimonio di successi hanno costitui to un ru o lo predominanre, nell 'a mbi to nazionale, nell'affermazione di una disciplina sportiva q uale il ca nottaggio. Ma quanto hanno co ntato per q uesta real izzazione gl i uomini che si sono succed uti in quattro generazioni, in quatt ro venticinquenni? Questa risposta la troviamo nella celebrazione di cenro ann i di vita. La troviamo nello sp iri to degli uomini che con l'esempio del loro comportamenro, nella loro lealtà, fratellanza, nel loro sacrificio, nella loro comprensione, solid arietà, hanno trasmesso il testimone e, oggi, al nascere del secondo centenario, sono nuovamente presenti con lo stesso vigore, la stessa volonrà, determinati negli stessi obbiettivi. Tesori questi c he sono racchiusi tra le mura social i, ogg i più confortevoli , dotate di più sofisticate attrezzature, nel cantiere, nello spogliatoio p iù adeguato a ll e esigenze moderne, ma con lo stesso profumo di "canottaggio " , lo stesso di a ll ora, inalterato come cento anni fa. Avvo lti in questo profumo a testimoniare gli avvenimenti del passato si muovono nel ricordo g li Olgeni , gli Scatturin, i Sopracordevole, i Bettini, i Bergamo, i Sanrin, i Cerato, gli

7


Scarpa, i Pescarolo e tanti a ltri che il canorraggio italiano si è vantaro di possedere e con i qua li si è sa ld arnente costruiro avviando un percorso di continuità che, nel presente si chiarna Paolo Magrini, Dino Sesani, Enrico Paquinucci, Sergio Penso, Alfredo Baroncini, Nazzare no Simonaro, Umberto Ragazzi, Raffaella Memo, Roberto Lazzari, Duilio Stigher e rnolti altri che mi sfuggono. Ieri ed oggi, il canorraggio italiano ha trovaro nella Querini un suppo rro di continuazione del no tro rnovirnento, elernento insigne operoso, cusrode di gloria e vittorie, un punto di riferirnenro per i giovani quale scuola di rerno, ma anche scuola di vita, sì, perché arrraverso l'esernpio l'ernulazione, la competizione, i giovani che hanno apprezzaro il sapore della vita cararrerizza nd ola, con senso responsabi le, nei limiti dell'educazione, dell'impegno civi le, nella comprensione umana. La società ha bisogno più che mai, oggi, di q uesto contribu ro e co loro che appartengono a ll a "Ca nottieri Querini ", ne siano orgog liosi, per avere sapuro raccogliere il messaggio pilota dei loro predecessori, a l fìne di edifìcare uomini con muscoli d'acciaio, dal cuore sensibile, dotati di profondi se ntimenti, preparati a migliorare la vita di domani. Forza Queri n i!

~

92 ·4 .

On

<. (

Gian Antonio Romanini

8


INTR O DUZ IONE DEL PRESIDENT E DELLA R.S.C. FRANCESCO Q UERI N I

Fin dalla fondazione si volle che la fìgura di Francesco Querini e l'opera della Soci età sporti va che ne porta orgogliosamente il nome fossero indissolubilmente legati. Così infatti il 16 maggio 1901 si espresse il socio fondato re prof. Antonio Bettanini:

"II nome che sta scritto sulla nostra bandiera è il nome di un (orte e noi lo sapremo imitare. Senza ostentazioni, senza spavalderie noi sentiamo di garantire che nessuno di noi si ritrarrà da vanti al sacrificio" e anco ra '·i giovani correranno a noi lieti di appartenere a questa nuova Società, ansiosi di mantenerne alto il deco ro ed il prestigio" (dall a pubbli cazio ne del XXV anni ve rsa rio di fo ndazio ne) . In qu esta qua rta edizio ne d ell a storia della " Qu erini ", si è vo luto mette re in p a rti co lare ev id en za qu esto lega me riun end o in un so lo vo lume o ltre che la sto ri a del So da li zio vera e propri a a nche du e pregevo li scritti : il prim o d el Capita no di Vasce llo C laudi o Ress ma n ed ito dal la «Rivi sta M a rittima » nel 2000, in occas io ne del ce nte na r io dell a spedi zio ne del Duca d egli Abru zz i nel M a re G laci a le Artico in c ui scompa rve Qu erini , il seco nd o di Achill e Bosisio sulla fì g ura di Que rini e sulla s ua breve ma intensa ed a vventurosa vita edito nel 1964 da ll ' Ateneo Veneto . A questi è sta to aggiunto l'estra tto ma tri co la re di Querini gentilmente messo a di spos izio ne da ll 'U ffì cio stori co della M a rin a Milita re. Questo volume comprende quindi i ricordi di Querini che ne fa ra nno rin verdire la memo ri a p resso i suo i concittadini e la sto ria del Soda lizio, dei suoi successi e dell e sue vicend e impo rta nti o meno; si sono so prattutto pri vil egia ti imm agin i, rico rdi ed a nedd oti sulla sua vita di tutti i gio rn i e s ugli uo mil1.i e do nn e che ne ha nn o costitui to la compagine e che in essa ha nn o trova to un comune deno mi natore indipendentemente da posizione soc ia le, censo, dispo nibilità econo mica e credo po litico. Dentro la Querini tutti , in fon do, sono sta ti solo "Querin otti )' . Ad un seco lo di di sta nza si può a fferma re che la ga ra nzia presta ta da l pro f. Betta nini è sta ta o no ra ta e le sue prev isioni si sono avve ra te no n so lo nei ca mpi di ga ra ma a nche nel ca mpo econo mi co-a mm ini stra ti vo. Il so lo concepire infa tti di ma ntenere opera ti vo un sod a li zio co me il nostro, se nza risorse sic ure e con l'a mbizioso o bi etti vo d i gareggiare a i massimi li ve ll i, pu ò essere co nsid erato ardim ento a l limite dell ' incoscienza; ciò è poturo acca dere per merito di mo lti disinte ressa ti benefa tto ri che ci ha nno in ogni mod o ai urato con il loro no me, con contributi in dena ro ed in ma nufatti, con prestazio ni profess io na li , a mm inistra ti ve e ma nu a li. Ess i ci ha nn o

9


consentiro di supera re il seco lo di vita con il canti ere di proprietà qua si interamente resta uraro ed adeguaro a i tempi, con la fl o tta sociale sia sportiva che da diporto rinnova ta e po tenziata , con ben tre nu o ve moderne pa lestre, co n un a squ adra di giova ni arieti che rutrora si di stingue a li ve ll o mo ndi a le; il turro senza grava re sulle pubbliche casse. Quesro libro, che ra ppresenta anche un aspetto dell a sto ri a di Venezia dello sco rso seco lo, chiude la seri e di in iziati ve concepite per ri cordare i cent'a nni dall a fo nd azione dell a Società; è q ui doveroso ringraziare il Comitaro per il centena rio presiedu ro da ll 'a mm. Pao lo Pagno ttell a e con Lu i la Ma rina Militare che ci ha sempre a iuraro e sostenu ro e da i cui ra nghi usciro no, tra gli altri , il fo ndato re Pi ero Fosca ri ed il " rifo ndarore" del Soda lizio : do po la prima guerra mondi ale infatti , qu ando tutto sembra va perduro, fu l'a mm. M.O. Lui gi Rizzo con il suo no me ed il suo prestigio a guida rne la rinascita ed a reggerne le sorri come secondo pres id ente. Ringrazio per la co llabo ra zio ne il Sind aco, la Regio ne e la Provin cia di Venezia, i Presidenti dell e Federaz io ni Ca no ttagg io e Ca noa, l' Ateneo Venero, la Ri vista Ma rittim a e l'U ffi cio srori co dell a M a rina no nché il soc io Ro berro Lazza ri che ha curaro le du e edi zio ni precedenti e che ha daro il suo in sostiruibil e contriburo a nche per qu esta, il socio Luciano Vianell o e qu anti a ltri ha nn o fo rn iro no ti zie, immagini e docum enti ; infine il socio Duili o Stig her che ne ha curaro la redaz io ne ed ha so ppo rraro pazie ntemente I mi ei co ntinui ripensa menti. Un deferente o magg io a i soc i ca duti in g uerra ed a qu elli sco mpa rsi; un co rd ia le sa luto a i soc i, agli ex soci, a i benefatto ri ed ai num eros i a mi ci del la Società. A quasi cinq ua nt'a nn i da ll a m ia iscrizio ne a ll a Società mi senro di afferma re che nel seco lo oggetto di q uesta sto ri a, tutri in Qu erini a bbiano agiro second o lo spiri ro e la lette ra de ll o Sta tu ro e cioè " nel so lo sco po dell 'ono re e del prim ato di Venezia, de ll ' Ita li a e del Soda lizio " .

(ti1- cL- (jb~~ Alfredo Baroncin i

IO



Per gentile concessIOne della


L'ESORDIO DELL'ITALIA NEllA CONQUISTA DEL POLO NORD Cen to anni addietro la spedizione del Duca degli Abmzzi raggiungeva la Pi첫 elevata latitudine settent rionale mai toccata dall '1Iom o

(I.Al 'DIO

\(E~~~IA

\, 1\.

I l 2H maggio IH99 " Lm ik, una cilladi"" , itual.1

I UO cltilom<.:tri .1 sud <.Iella capil:tle nOI\t:ge ...e. :-.i ... \"()Ige\;.t una ceri-

monia quanto mai inc() n~lI <:ta: !'luI picco di un:l na\'e-golett:1

--

-,l

--

-

RI\'I~T '\ \ IAJ{rI TI~IA

-Ipnle .!( /(X)

l .)'


~T()I(J.\

l' CI ITI I( \ \111.1'1',\1(1.

I "esordiu dell'l/alia lIelltl cWIf/lli ...la dell){)/lJ .\"unl

onllL'ggi:tLt 111..'1 porto, etjlliu)d b "'1I~1

\

\

k'

cu i forme dc..:llull/i:t\ ,IIlO "'CIl/;I

originl' di h:tk'niL'r;:t

(I), \ '-.'ni\:\ al/:l1o illric.:o10rL' ddl:! ~I:lrina Illl'rGtntik· italiana . 1.:1 lL'rilllonL.1 ,1\ \ ...'Il i'-a :1 !l0CI di ... t :llv:t dal CI111il..Tl' tlC)\L' la Il:I\ 'L' ;l\l'\':1 ... uhìlo, 111.'1 c.:or:-,o dclrill\ L'l'no, r:ldicali 1;1\ ori di tr:l~r()nll ~l/i ()nL'. :\1 termi nI..' dd qll~l1i L'I':I .... 1: 11:1 :Ippliclla. Ira i frL'gi d.... l ('orOllallll'nto. la ... (' ritta .\/d/a / Julore, in lellL'fe dorale . ..,or!llolll;II:1 dallo "'1L'1ll1ll:1 di C.I..,:I Sa\ oi:1. Qualche giorno pitl tardi un i.,.·(luipaggio nOI, l·ge ...!..·. comandalo dal capitano di lungo cor... o C:,rI Juliu ... Fn.:n~L'n. pro\'\ L'dl',-a a Ira ... ferirl' runi!.1 :,<.1 O ... !o - che "lI 'ql0C" ,i chiall1:l\" Cri,li"ni:1 - in ,\IIl",1 ddLt p:ll"11'n/~1 pL'f Il.' regioni at1ic:hl.' , O"lnlil;l ,I '>,1111" Fjord nd IXX I 'II progl'lIo ddl ,lrdlill'lIo n~1\ alt' "i<.:O /I\..· ....\.· Colin ,\re il",:r l? \ aral~1 col ne JfllL' di ./O:\ulI. la hak'nil'ra L'f:1 lunga IO m. larga al baglio lll;t ....... il1lo l),l=', J)L·... l·;! \:t poco di pl" di '; 11\ l' I:t '"" pOl1ala rhllh:1\ , I di )-0 I. Il pi,,no \ dico origll1:de L'1~1 CO..,t iluil0 da trinchL'tlo l' 1ll:lc..:",II-:t ;I \ l.' . I" «"adre l: lI1enana clln 1" lnd" ..\I odc"" r"hl'zl.a degli "Ihl'ri. COllll.' dci n..·... lo .1\ \ L' nh 'a pL'f le Il;1\ i dl' ... tin:tle :t Il:1\ ig.m. .: in m;!ri ~ditfil'ili •. l' .lppl'll:1 ... ulTidl'ntl.' :1 m:tIlO\ rarL' in ChO di honan: i:I o nell'interno dL'i porti UIl;1 piccola 111: l l'<.. Ilina .1 \.1 pOfl' ;1 1l'l'

ci lindn

L lp:ltl'

di

l.'rog:ln... un:1 PO{l'Il/,1 lll;t ........ IIl};1

(ltJ L I\': IIII . L() ..,cllo. in legno, pur non

di

... 1.110 Cnl1CL'pl ICI pt.'r .... CI(1pCII1:tfl' la prL· ...... iCllll' dei glli;H:n. 1..'1":1 l ()_... titllil() d,I . . lrullufL· di L·C,.-LL·/ionaiL' r()hll . . ll·//~I. l'li pr()prio t.dt..' ctralll'ri· .... til'a ;1 ('un\ inn'rl' nd IAA~ rL':-.plt>r:I!Orl· l'rithjt)j '\~ln"'l' Il.1 noIq..{gi:lrl· il ,1a:\w! per il lr;l . . porto Hl (,roL'lll.lndia delLi . . pt,:di lione chL' m..·II.lgO .... 10-... l·!t('lllhre dello ... tt· ........ O ;lIlno .1111'.1\ I,,'r.... (·) .1 pie'di «ud dl''''!.II() lL'rrilorio d:t I 11111 ik ;tI liordo di \llIer:t1i" '\d gL·nn.lio IH99. Illl'ntre ... i prepara\;1 Pl'r 1-.lllnll.dl' \'<ll tl;1 ;llk, f(Klll·. il \dil'n) \l'llnL' ;Icqui ... tal() d,I ' .\H I.uigi \11 K' dl'O di "".1\ oi;!, (Jlu..·.1 lI' \( )... 1:1. ;tlIOf:\ \ l'nli-..l'll'llnl· h:ra Il;111) ,I \1:ldrid nd IH-3 dur;lntv J'uililllo anllo di n..'gno di .... uo P;I lire. AllIedeo I di ""p.lgna). in prol'illlo di orgalli//;In' un:1 :-.pedi/i(lllt..' .... <.'It..'nlitìc:t :tI Polo '\ortl, p;1I1l'lldo d.dl·;lrnpl·Ltgo di Fr;lI1lL'," 'U) (;iU1'>l'PPl' , In qLH:lIa ... ll· ........ ;1 /OIl~1 '\.tn .... l·1l il .Ipril(' IH9=i .I\l'\.\ raggiunti) la lll;t ........ im:1 lalitudine . . l·tll'l1It'ion;/I\.' lX(, I I ) 11\;11 loc(,;!I;1 d.1 PÌl'dl' li Il la Illl . '\L'I Llntil'rt..· di L.ln il.. gli intl'rni ..,uhirollo Lldu".lli lI1odihl' hl' rlimin;tlo Ltlloggio p\.'r l'l'quip:lggio ;1 pror:!" qUl' ... t"uhl tlll) \ L'Il Il\' .... i .... h,.' Il1;IIO tldl.1 11;ll1l' n"Jllf': lk <..Id pOlltl' di h;ll(l'l"Ì;I .

I

HI\ 1,'1 \ \1

\HIITI~I

'Imll>.l(NN}

14

\

l.· ...... endo


STO!i!A

I ~ CI

'LTI ·lù\ .\11 UTA 1(1'

I. ·e sordio ddn/alia IIdla CO/IlI"is/fI del l'%

'\"ord

Pl..'f gli ufficiali ..:d i Illcmbri ddla ~pedizi()ne \ ..:nm: coex I/()I 'O ulla :-'{)\Ta~trUtiura , ..:stL'ndL'ntL':'Ii <.b ll'alhL'ro di mal'~tra all'..:~tfl.'lIla poppa, Ilella qll~IIt.: trO\':lrOIlO po. . to H camerini, l. Io(,.'a I i cOllluni. una ~sab da Ia\'oro-, oltre :'1 \'ari ~l.'r­

~truit~1

vizi. 1):lla I"e,iguilù dello spazio dispon ihi l.: (circa Il(,

1lll\)

le

di1l1en:-.ioni degli alloggi ri "' lIlt ~ lror() a~:-,ai riuott e. con il \"~111taggio, pl'n), di con . . l'l1Iirne un più agevole ri:-.calc.bnH..'ntn, ol1L'null) gl'a/iL' a nUlllc.:ro:-.l..' .... ture in funziolle nella -:-.:tb da lan ) r()~. Il locale l'quipaggio, inoltn.:. ht.'nl'fici:l\'a dc..'1 ca lorL'

pron:nic:ntc: dall:l ca ldai:1. Illulllina zione a pelrolio. niente ti t'ol/f('

Ca,~l/i

:lCqll:1 corren te. un ~ol() locale igi..:nico per tutti. ì\il'I1IL' ol>lù, n~lIuralll1L'nlL'. aria e luce s:ll'L'hhl.'l'o pelll'lralL' all'interno solo altra\ erso J'o:-.teriggio t'L' lltl':t1e. l 'nici nota :1\ \ L'nirbtica - . . i fa pL'r dire - l'dica :I \'L'nto .. . i . . h.'l1lat~t proprio :J CL'nt ro Ila\ c, immediatalllentl' a prora\ b dL'lI'allx:ro di 11l:1L':-.tra, de:'ltin~tt~1 :I far funzionarL' una ddle pompe di sentina . Le .... lrutlllrL· dello SGlfo \ L'nllero ultL'riOrllll'ntL' rinforzatl' nei pllllli c hL' sarehhero :-.t:lti più sollecitati durantL' uno . . \l'rn:llllenio tra i ghiaL'(.'i. IllL'ntre 1)L'r quant() C()f1(:L'rllL' 1 ':llhL'r~ltllra . . j pJ'()V\'ide a .... ():'ItitllirL' le \'l'il: qU<ldre d..:lI'albL'ro prindrak l'on una 1':.Inda . La ll1{)din(,~1 fu suggeri t:! dall'esigenza di ridurrL' I:t con~i ­ :-.tl'llza dell'equipaggio. Così la .";Ie/la Polo re :ISMItlSl' l'a:-,pL'lto di lln~1 n:I\'L'-golcll:1 anzich":' quello di brigantino:l palo,

'\c:I

I1le·,,·

di giugno IH')') giun,ero tbll" llali"

I

memhri tld-

( 1/ acoII"{II/.....'"II1I1I

modello III .\tala dI'ilo ,"'UL I l'OL IN/:. , 'flI/O 1>('11

f'wbill i d(',,(I,~h dC'I t'diCI) (' rldlc'

pUIllO

,( 1,.,.a,. . 1n,'111 1'('

1m !STA ,\IARrtT1.\IA , Ipnlt' .2(X"J

15


STORlA E CULTIIRA MILITARE

L 'e sordio del/Natia ileI/a co nq1lista del Polo Nord Tracciato della rotta seMI/ila dal (:ummulallfe ClIMIII r~lgin a rn:cc<.!cllu:. in h:'Is.-.o: lu STEl..ù1 POU1RI:.' sulJisct! la

A

p ,ima pres,'.;olle del

ghiacci md caua/e luilfllll1 ;Cf) .

alla naviga zio ne ver,o il :-iord, L'anraver,amento del Mare di UarenL' si dimO'lrò più difficile del previslo ed ebbe LCrmine nel l'iso la di '\onhbrook, nella parle meridio nale della Terra di Francesco Gi useppe, d ove "enne coslituilO L1n deposilo di viveri e ca rbone. Quindi fu rjpre:-'~I la rolta verso :,e(lentrione fino al 7 agoslo. quando la nave raggiunse l'i:..ola del Principe Rodo lt(), nella pane più -a lra - dell 'arcipelago. dove rimase complela meme blocca la dai ghiacci. nella Baia di TeplilZ. alla latitudine di 82° ~T. Nelle senimanc sLlcce,si"e la pre"i om: della banchisa si fece sempre più rile\' ante per cui. nonostétnle i rinforzi a suo lemro installati, lo scafo incominciò CI imbarca re ;Jcqua. inclinandosi sensibilmente su lato sinistro, Tale ",,,to di cose rese inabitabile la Stel/a Pola re, per eLii 1'8 settembre i suoi occupami fu rono cosLretLi a trasferirsi ,ulla terraferma prendendo alloggio in due grandi tende ( una per gli ufficia li e l'allm per le g uide c l'equipag-

Rl\lSTA MARITTIMA

Aprite 2(JOO

17


STORIA E CI 'LTl'IlA

~ IILl TAIlF.

L'es()rdio dell'flalia /Iella cO l/q/l':,(a del Polo S(ml

I t

I I

I

1l.ll (:flt11110

"('1<;011 i

lidI<-

({/1 J(.-he

1",,,,.('.,\01('

gin) a MIO lI.:mpo imbarcale proprio in pn.. .'\ biol1c..: di una I~IIL" L'\L'llIua!itù, l'CI' .... upL'rarL' i rigori di un in\L'fllO ormai alle

pOI1L' IL' tende -

30 mq cia:-ocuna . .. . eparatl· lb un corridoio

copeno lungo '1111 -

vennero riCOpl'rtl' da una protezione

C<hlilUiw t"'l1~ \ell" della n'l\e sOSlellllll' tbi pc:nnonl c: da un ultc..:riofe :-.tr~lt() di le .... ..,ulO riC;I\ "aIO lblil." tende U"I:.Ill' Ix'r coprire il Cl..,:-;ero durante i pL'riodi <.li di:-.jflllO dl'll\lIlil:"l. Ogni lenda \ ennL' pa,"iml'ntata n>n legname pre-.,() a I)()r(.h> L' dotala di lIna grande ... tufa a c..:arh<lIll' in grado di mantenere...: di giorno lIna tL'mperalura di I~. IH( C l'hl' di notte ... i ri uucL'\"a tìno ad un minimo di 23°C sopra lo Il.'f(>. La ,ilJ dci campo, enne immediaL,I11lelltl.' organizzata in ogni pal1icobre. Ogni giorno dul.' () trl.' orL' 'L'nh'ano impiegate pcr J'c!'!plor.:tl.iollL' dd territorio drco ... tanll.', con !'impiego delle ~lilll" e dd cani. Al rientro. nd p()llleri~i(), \'eni\':I no :-,\'()!te, in lingua italiana l' n()r\'ège~L', conrerenze riguar-

dami gli argomenli più di'lxlrali, lemlli dagli ufficiali nelle uue lingue. Partico!:.lrme ntl' intere!'!~<Jnti rbult~lr(}no quelle

-H ~IAI!ITn~IA Apn/(' .!(XX)

RI\'ISTA

18


STO IUA E CULTURA M ILITARE

L'esordio dell'llCllia ne//" conquislCi del Polo I\'ord del dOLl. Cava ll i - pu rtroppo solo in ilalbno - su l comportamento del corpo uma no in ambiente artico, con utili consigli sul modo di arrrol1lare le bassissime Lempef<IIUre, Il comandanLe Cagni , es peno conosdlore della lingua inglt: se, varò anche un cor~o su nozioni elementa ri di questo idioma, frequenta lO natura lmente . a r~lIl~hi completi. Fu ull 'inìljaLiva ver:.llnenLe lode"ole perchl' la conoscenza di un linguaggio comune contribuì non poco a facilitare la comprensione e i l'apporli in un ambiente così \'~lrieg;.I{o . Un grave incidente venne a turhare la serenit:~1 generale: duranLe un 'esercilazione le slille di Cagni e di Luigi di Sa\'oia p recipitarono in un burronL': nella cadllla il primo persL" un guanlo ed ebbe congelaLo l'indice della mano deslrJ, menLre il Duca, subì il conge lamenLo del le ultime ralangi dci dilo medio e dell'anulare della mano sinistra, Il dOli , CI\:dli fu cosln: IlO ad ampu lare a quesl 'ul l imo pane delle falange delle due dila, menlrc Cagn i se la cavò con il cambio dell 'unghia, e

cm C' ERA A BORDO DEUA STEUA POlARE SAR Luigi Amedeo di Savoia - Len . di \~ISC. Regia Marina - anni 26 . ~hl(JIid (Spagna) - cOI1l:ll1d;l!1tc della spt..'tlizionc Umberto Cagnj • CII'. di l:Of\ . Ik'gia Marina - :tnni 30 • ASI! • coma nd:lntl' in Il dl'lla !'\1"X.-di7Jone c :Iddctlo alle osservazioni scientifiche... Francesco Qucrini - lt:-n. di \'a~ , J(e~ia l\1arina · ;umi 31 - \cnczia - in<..a ' rit';:lto delle r~t.·<.:()ltc mincr;l!ogicht..'

Achille CavalU MolincLU - medico di l'' <.:I:t!'..-.t: Regia l\brina - anni 33 ·

S~IIt' (AL) - mdli<.'o della o,pedizi<me. Carl juJius Eveosen - capil.mo di lungo cor,o • anni 17 - ~~Indc rtmd ('()f"\'c~iaJ - <':ol11~md:lnle c..Iclb .Sle/la Polu,.c... Andreas Andrescn . <Inni 28 - S:ml Fjord (:'\orvc~ia) - uffici;lll' in Il delta ·Stella Polare." i'lc nrik AHred l o kken - :Inni 2-1 - :"J:lIltc Fiord U\Of\C~i11) • primo 111~1 ("ch i n bL:1 Auton l'orgrinsen - anni 30 - L.:an ik (l\'of\cgi:J) - -.ct"'Ondn n:u cchinL..ta Giuseppe Petlgax - Jnni 3R - Courmap: ur (AO) - ~lIid., Alessio Fenoillet - anni.P - Counn:l)CUr (AO) guida Cipriano Savoie .Inni 30 - Olllrm:l}"clir (AO> - J.,tllidJ

Felice Oltier - anni 30 - Pre::-,1. Ditticr (AO) - guida Giacomo Cardc nti - .Inni 32 - Ponofcrr~io (LI) - II no:-.Lrmno It \IJrin;1 Cari Christian Hansen - Jnni .1- - I..ar\"ik (\j()f"\'cgia) - nostromo delJ..I ((:11(1 Polllre""

Simone Canepa - m:lrill3io di Il d;I'-..t.:' Regia

Marin~1

- .mni 1 1 \ 'a razz\.'

(SV)

GJoo Gini - .Inni 3., - An-lll:qx.'ndcnh: (\T) - (,."'lluCO Diunan Ol::lvesen - anni 2:; - Tfmshcrg (:\Of\'cgk!) - carpcllIicrè Ilans Magnus Dahl - :mni 21 - CriS:liania C'orvcgia) - fuochista Joh:tn Joltansen - .lnni 12 - S;mlc Fiord (l'\Of\t..'gi:l) • fuochbta OlcJoltaosen - .lnni 25 - l:inik (t\()I"\ ' cgi~l) - fllO(..: hbt3

RIVISTA

~IARnTI:'IA

A/ml(' 2fXXJ

19


STORIA E CLl.TURA MILITARE

L'esordio dell'ltali" I/ella conquista del Polo Nord POSIzione dellll II(III(! ileI/a bllia di Tep/III nel marzo del J9{)()

della cute (2). L'incidente provocò un ca mbiamento dei piani operati vi. poiché il Duca dovette rinunciare a far parte della pattuglia degli esploratori e a cederne il comando a Cagni. Le 10 persone destinare a tentare di compiere l 'ultimo balzo verso il Polo vennero ~uddivise in 3 gruppi così coslituiti: - Cagni , con le gu ide Fenoillet e Peligax ed il marinaio Canepa; - Cava lli , con il nostromo Cardenti e la gu ida Savoie; - Querini, con la guida Ollier ed iii ° macchinista Stbk ken. La spedizione, con 102 cani e 13 slitte, si mise in marcia ver;o nord il 2J febbraio 1900, ma fu costretta ad un rapido rientro per via delle avverse condizioni atmosferiche. La ri partenza polé a\Teni re l' 11 marzo. con una lempermurJ di 28°C. ma in pre,enza di discrete condizioni del tempo. La marcia 1m i ghiacci si rivelò ben pre'lo assai più durd del previ,1O per cui fu subilo evidente che le scorte di viveri non sarebbero ;tate ~uffìc i enLi per tutli. Cosi Cagni decise di continuare con i suoi 3 compagni e di far rientrare alla base il reslo della spedizione. Ciò a\'Venne il 23 e il 31 marzo. ri,pdlin.mente per il gruppo Querini e il gruppo Ca\'a lli . L'avvicinamento all'estrema lalitudine proseguì con grande lentezza e molto fatico"lmente tra insidie e oMacoli di

Pcr LlLTonJca , la ft:nl~1 non guan l"k.'ne 1..' , ùopo li flt:'l1Iro In Italia . il cOl11am.t.ln lt." C:.lgOi fu \0111>P0"'(O.I un inte" elllO (:himrgilo che pro\·YCdl.·\~1 alra"'port.lziune delb f.ll an~c

(1)

IUVIST

Jl.lARlrn~IA

Aprilt! .lO(jO

20


,TOII/.\ F CI /."11 I!.\ \IIIIT\HE

L'esordio d"Wl/alia l/ella c()//{!lIistll d,,! Po!o Sord ogni genere. con temperature che nelle ore notturne tocca-

rono i _~()0C. Il 2,~ arrile \ enne superato il ' punto 'an,,:n., ma dUL' giorni dopo il gruppo dovette l'a..,segnar~j a ue."tblcre c!:.tl rrocedere oltre, anche in hase alla valutazione delle riserVL' al imentari rimaste.:. Eroi il 1':; apri le .1 900 ed era stato raggiunto il paralldo H()O}J' . NL'))~Un() era Illai arrivato, prima ui qud giorno. così \ icino al Polo :\"ord! Il ritorno ru car..lllerizzalO da rasi altamente dr..lIllIll'lIiclle: uopo un 1llL' .... L' ..,i <.!oH,', ucro ..,acrifìcarc :J lino a lino i cani l' lasciarl' rer via, allo scoro di alleggerire i carichi, rane dell'equip~l~gLIIl1L'ntO. !-to!Lanto il 1.... giugno i quattro. esausti. "di\ano .1 hordo del!:.t Stella l'o!are, don: aprrende\ ano una tlralllJ11:ltica 1101 i zi:.t : il gruppo Qu<.:rini non an~ \':J più (bIO notizie di ...é. mentre Ca\'alli e i suoi due compagni erano riuscili a 101'nal"(;' alla ha..,e doro una marcia durala 1'1 giorni , '\eI t'r.ml'lllf'o la Stelltl Po!are, u,cita malconcia dallo 'i\ ernamenLO, era ~laLa "'OtL()rO~L~1 a rirara%joni ~()mlnaric, erfellu~ll è con i lllez7i di hordo, t:' mes!"a in condizioni di na-

vig''''c, Co,i. l"cj da llo! Baia di "l'erlilz l'H agosto 1900, ma il p~h~aggio \'CI".... O ..,utl risulta,':.! :lncora ost ruit() da i ghiacci, per cui si dOH.:ue altendere fino alla fme del nlese reI' rag-

11"I'Jt..'t/':UJII(' la... na In IJfllll d, Tc.1)/ltz

giungere il der<hilO di ' onhbrook e, poi, il (, 'ellemhre Tromsoe e, infine, I I J, la de,t inazione finale, 0,10, A spedizionl' conclu"l , il Duca degli Abruzzi \'olle donare la Stella Po!are, d" lui acquhtata come priva IO cirtadino, alla Regia !\llarina, nei cui quadri venne iscrilla il 3 n",embre

Hl

1l1\1"I.\

~I

\IlIITI\( \

I/wift' _"KXi

21


WOIliA E q l.Tl ·IIA

~lll.lTAI{E

L 'es()rdi() d,,/Uta/ia /Ie//o c()//(//lislC/ d,,/I'%

,\'ord

4,.·Ot11L' .. na\ e "'lIs:-,i<..liaria di ,,' da:-,!-te-. II IH clello ,te'''' me,e il lre alheri. al comando ciel lenl'nle cii I ,,,cello Roberto Lubelli, I enil'a 1I~ I,ferila a 1"1 Spezia do\'l?, ai primi di febbraio , ~AR il Duca Luigi di Sa\'oia procedel'a alb ,ua con,egna al comandanle in capo del Dipar-

) 900

timento t\larinilllo. vice ammiraglio Giovanni Batlbla .\1:.1 -

gnaghi . Spenta,i l'eco dei di"'o,,i uffìeiali rimanela . il probk'l1la ddJ"utili/za/ionc dell\lOilù , b cui :-,o!uzione non "j rrL'!'Icnt ;'Iva da\'\ L'ro f3cile. tanto che la ,'leI/a l J{)/tlrl! rimase ormeggiata a una hanchina dell'Arsenale per ben I() anni. Una !'Ichiaril~1 "'L'lllbrò profilar"i all"oril.zollte quanto . nel 19 Il. l'unitù lenne donata al Comune di Roma per e",,"e lra ... format:l in n:l\'e-a!'>i1o. ma pre:-;to le huone intl.'l1/ioni finirono pcr l'~M.·rl· !'>omIllL'r... L' lb un mare di diffì('olttl di car;lltere burocratico e finanziario. per cui \;'1 Stel/a jJo!are. tbpprima lra~rcrit~ a Civila\ L'n.:hia e poi a Fiumicino. nel

1911 torni> a languire nell' Arsl'nal" di La Spezia , «ue,,,, \ oha in atle!-t~1 ddb demolizione ..\Ia tale l'H:nto "ii \ erilìcù

M,Io in pane. poiché nel 19F la Direzione delle Co'tru/ioni Navali mbc a di~po:-;ii'ionl' dd MusL'O ~pezzillo un grande magazzino. L'n lro cu i :-,;.uehbe ~talo p()~!-tihile rC!'Ilaur;lre la

I.a <:l/ III/XUIII della \77"1.LI 1'01.1111:

pane poppier. .. dell'unit'" E co,ì a\\enne: durante il 19F e il 19lfl. con l'aiuto di un gruppo di a PIX",ion:tt i <.~), il rl',lauro \ l'ni"a accuratamente etTelluato con 1:,1 slle!'!;1 di

1I.O(X) lire (poc111' anche per t(uell'l'(10Ca ... ) e così l'inter., poppa. ddl'alber<> di \l1al',, (ra in poi. trma\'a una degna col!oC:lIionl.' al piano terreno dci ~llI:-,e() 'a\·ale. LL' \icb!-titudini dell"ex ./asoll non erano l)l.'rò tL'rminate: durante i numl.'-

""i bomhardannl'nti aVlenuti nel periodo Ix:llico l'edincio \ enila incendiato e distrulto e della l' del Duca degli

,1:"

\wl/I·ru.... · /11>/1=1(' 1/1,11::

Ahnli'.zi !'I i riu ... cj\·ano a ,ah'are (l' 'UCcl'')sÌ\'amcntc :1 espor-

: (//(·/I(·,-ltlllIlII/llla::/f llw

re) soltanto pochi pezzi: Il: 1 gli altri. b lllacchina a \'apore, la pokna. b ","n pana . illìs<.hio c' due fanali a ",mdela che er.lno se"iti a illulllinare la -sala di la",,,o, dur.mte le lunghe

(II·" l lrtl'

l,h. I/flll(

hl' ".

n/rtl/te. (' "h /III(' ji I/fl.~l7.llit' /1It1,hltàllf'\I'"1O .fllft'

,,.,,/1(' dfll "'///1/11' ·/~I

"'-/7:1I I /1( u_INI

Ild

I rlln .. ti/ \. IN tl/I.!.!I l''/I'dc'o ,ft \{lI'flltI l (,(I

\/(/1'('.

all, Hulmdlt /.,/1::1011/ , In(1I 110(1'" Il,''m ,, 1')0 l

~", (' I (fii

notti aJ1iche. Troppo poco. r()r~L'. pl'r ricordare ai \ isìt ~ ll{)ri un ·impre:-.a . mcmorahile. C():-,t;H ~1 Ollrl'lUtlO la vita di due italiani L' di un non L'gL'.'-te. grazie alla qu:i1e il nOMro l'ac ... l.' IX)té in . . l·rir:-.i in qUl.'lb arra,cinanh..' con1petizione ...,dentilìC:~1 inter-

nal.io ""le r:lppresentata dalla <'<>Ilqu i,ta del Polo I\nrd .

(~I '-t(l!t() LI ~uld.llk·1 1l() ... trtHll( ) liw:()11l1) (..Irc.k·nti. llH,: mlml ddl:! "'rx"di/itllll.' IHl)l)- I'}(:)( I. \,'()l!t)(..110 in J'lI.:n ... iOl1l" 111..'1 192.:; nn1 ti ~r;ld() lh l"lpu.lno 1.!l'1Corpo Ih: .. k l'qu ip;I~W

Hl HI\ 1''1'\ \IARl'l T I\l.\ I"n'l,· _~()'KJ

22




ACHILLE BOSISIO •

FRANCESCO QUERINI

"

VENEZIA STAMPERIA

DI

VENE..z I A

25



FRANCESCO QUERINI Voi, pionieri, nell'atrio Bianco degli uomini, il patrio Genio Voi certo l'udiste, Tra il silenzio universale. G. PASCOlol - ...tI " Ili suoi compagnl.

~4

",Ii Abrwui

onquistata faticosamente, consolidata con un buon lavoro la tanto -agognata libertà; giun ta la nazione ad assidersi onorevolmente nel consesso delle potenze europee, alla fine del sec. XIX non erano pochi quelli che in Italia pensavano che le fatiche delle anni dissuadessero da quelle del pensiero e la Marina e l'Esercito non fossero che strumenti sostenitori delle oligarchie, causa prima e non lieve delle deprecate «spese improduttive ». Desideri di nuove imprese oltre i confini della patria, di conoscenze e di rischiose fortune venivano considerati come sogni vani di grandezza coltivati nei cuori di idealisti impenitenti e di romantici ritardatari ; crescevano, per converso, nella Marina e nell' Esercito un fervore e una disciplina di studi i quali ebbero due uffici di alta moralità civile. L ' uno, di accostare fra loro, rendendone più spirituali i contatti attraverso la comune cultura uomini che, pur essendo di una grande e medesima famiglia erano posti nella gerarchia militare a gradi diversi, dando alla famiglia medesima una coesione più salda di quella che nasce solamente dal rigore c si mantiene soltanto col timore. L 'altro, di preparare il paese a giudizi meno ingiusti verso le istituzioni e le schiere di coloro che attraverso una diuturna disciplina fatta di virtù e di sacrificio, erano i testimoni incorrotti di una vita esemplare, ispirata ai più alti destini della patria. In questa atmosfera, la ragionata audacia di un augusto principe di Casa Savoia che già aveva esperimentato il suo ardimento e le sue forze in difficili spedizioni per la conquista di cime inesplorate nelle più impervie regioni del globo, concepì il piano della spedizione che si intitola dalla STELLA POLARE. Per le difficoltà dell'impresa e per i limitati vantaggi che ne potevano derivare, dalla metà del 1700 a

C

27


2

tutto il 1800 poche erano state le spedizioni che avessero avuto per solo obiettivo di raggiungere il Polo, meta ideale per eccellenza. Si trattava di dare all'Italia un impero, un impero che non germina biade, che non pasce armenti, che non offre sabbie d'oro e non miniere di ferro e non giacimenti di carbone. Un impero che è un deserto, che non avrebbe dato terra, « non altro che gelo e che gloria D. E l'Italia, rinata giovine e forte, rapp resentata da un pugno di uomini, guidati da quel principe biondo, si accingeva ad andare là dove l'aspettavano il freddo e la t empesta, i patimenti della carne intirizzita, la solitudine, la notte che nella sua tenebra non ode un singulto di vita, la fame, forse, la morte ... . Si sarebbe cercato di raggiungere la più alta latitudine; la spedizione con gli strumenti che portava seco avrebbe compiuto « osservazioni sulla gravità e sul magnetismo terrestre cercando di aumentare le cognizioni meteorologiche e idrografiche delle località che si sarebbero visitate », di raccogliere tutte le possibili informazioni sulla fauna e sulla flora dell'arcipelago dell'Imperatore Francesco Giuseppe)l. A questo programma, esposto da S.A.R. Luigi di Savoia con sobrie parole, aderivano con tutto il loro entusiasmo di uomini e di soldati: Umberto Cagni, Francesco Querini, Achille Cavalli Molinelli e altri sedici animosi, di cui sette italiani, nove norvegesi. Amore della patria e amore della scienza, dunque; e Francesco Querini ch e non in tendeva da spon de sicure contemplare dinnanzi a sé lo scorrere placido del fiume della vita, che intera e piena accoglieva nel suo cuore tutta la vita, con i ricordi e le speranze, con le paci e le battaglie, che la sognava compiutamente come una conquista, marinaio e uomo di scienza, la sentì nel suo breve transito mortale come una fede, la operò come un dovere e prima che da sé medesima si compiesse l'affrontò avidamente, chiedendo quasi che si chiudesse anche sopra la propria giovinezza, perché sentiva che chiuderla a nzitempo a sé stessa, era glorificarla ad esempio di altri e che la suprema angoscia di perdem e una parte valeva il premio di aggiungere valore, di accrescere virtù a quella già cosi degnamente vissuta. La famiglia del padre di lni, Nuzio Querini, un ramo della schiatta che dette alla Repubblica soldati, prelati e ambasciatori, letterati, scienziati ed esploratori, verso la metà del 1800 si era trasferita in Lombardia; ivi, nell'anno 1869 nasceva Francesco Querini. Inviato in I svizzera ad apprendervi le lingue straniere, dopo tre anni ritorna a Milano; il padre lo iscri ve al Politecnico intendendo fare di lni un ingegnere industriale. Ma nel petto del giovinetto ripalpitava il ricordo dei marinai dei quali portava il nome; rivedeva nei sogui - e nei sogui urge rico-

28


3 noscere i lontani presagi - vedeva quel Pietro Querini che nel dicemb re 1431, con un altro Francesco Querini e con Pietro Gradenigo, spintosi oltre il circolo polare era naufragato salvandosi nelle isole di Sando sulle coste della Norvegia e con i pochi compagni superstiti era stato ospitato da quelle popolazioni di pescatori. E nel sogno rivedeva forse ancora il gesto eroico del guardiamarina Razzetti che nella grigia e fatale giornata di Lissa, avvoltosi nel tricolore come in un manto regale, immobile e fiero era rimasto sulla tolda della nave che sqnarciata dalla mitraglia nemica, scompariva nel vortice. E il padre non ehbe cuore di ostacolare quella vocazione che si manifestava prepotente: F rancesco entrò all'Accademia Militare Navale di Livorno, uscendone guardiamarina il 16 Aprile 189I. Il 4 Novembre 18go inizia va il periodo di navigazione sulla R. Corvetta Vettor Pisani al comando del Capitano di Vascello Mirabello Cav. Carlo. Erano con lui, allievi guardiamarina, Ernesto Caprilli, fratello del capitano Francesco, il riformatore del metodo della cavalleria mondiale, e l'oriundo istriano Giovanni Giovannini, il quale raggiungerà il grado di Ammiraglio di squadra e morirà a Venezia nel 1957. Abbiamo qui il giornale di bordo diligentemente manoscritto dall'allievo ; apriamolo con reverenza, leggiamolo con attenzione. È un giovane ventenne il quale, durante i qnattro mesi della campagna invernale, di giorno in giorno stende le sue annotazioni fisicbe, geografiche, meteorologiche con la più scrupolosa esattezza e compiutezza di informazioni. Nulla gli sfugge di quanto accade a bordo, nulla di quanto offre lo svolgersi della navigazione da La Spezia a Barcellona, da Barcellona a Porto Mahon, di lì a Malta, da Malta a Larnaka, a Porto Said, ad Alessandria. Il 25 Marzo 189I è alla Canea dove sei anni dopo per un memorabile atto di valore avrebbe guadagnata la medaglia d 'argento al V. M.. Di li a Siracusa dove lo raggiunge la notizia della nomina ad ufficiale. Le osservazioni acute e calzanti, la descrizione dei fenomeni marini, delle manovre d'ingresso e di uscita dai porti e tutto quanto può accadere durante un quadrinrestre di navigazione parte a vapore, parte a vela e i ricordi storici di :\falta, del Canale di Suez, la descrizione del golfo de La Spezia, i rilievi delle coste e dei porti, le mappe, le carte della bussola, gli itinerari nautici costituiscono un documento di una singolare validità che attesta non solo una attitudine, diremo cosi, al mestiere della navigazione, ma una considerevole maturità mentale. Due anni dopo si imharca a Napoli per il viaggio che gli procurerà onori non solo, ma che gli consentirà di esercitare e di mostrare il suo

29


4 senso del comando e di responsabilità. Anche questo viaggio è documentato dal giornale di b ordo, il quale, con una semplicità di eloqwo che conserva tutta la freschezza di un 'anima giovane ed entusiasta, riporta gli avvenimenti di quella campagna d'Africa. La varietà dei fenomeni atmosferici sconosciuti alle nostre regioni, la vita e i costumi dei paesi ancora assai poco esplorati, che conservavano ben più di oggi le loro singolarità e la loro barbarie, li vive e li descrive. I ricordi familiari si intrecciano sempre alla scoperta delle nuove meraviglie , non di rado si indugia in osservazioni e considerazioni di geografta e di economia politica saggiamente ordinate e seriamente conclusive, si che non desta meraviglia se a un certo momento una lusinghiera disposizione superiore chiama il giovanissimo ufficiale a reggere il Consolato di Zanzibar. In questa sua nuova funzione non latica a guadagnare la stima e l'affetto degli indigeni; giusto e dignitoso sempre, stabilisce un governo che ai rappresentanti di altri stati fa comprendere che l'Italia è avviata a raggiungere il ruolo di grande potenza. Dopo tre mesi di non facili contatti e di ardue contrattazioni, l'improvvisato, ma accorto diplomatico - anche qui il buon sangue veneziano non mente - giunge a stipulare l'accordo del protettorato dell'Italia sul Benadir. Il sultano lo decora dell'Ordine della Stella Risplendente, il nostro Ministro degli Esteri lo nomina Cavaliere della Corona d'Italia; è la prima decorazione a cui altre ne segwranno. Dal r894 al 1897 corre un triennio di studio e di applicazioni varie, interrotto da navigazioni brevi, da destinazioni a terra, quell'alternanza di compiti e di uffici che lanno il marinaio bravo in ogni opera, infaticato sempre a bordo e a terra . Già tenente di vascello, imbarcato sulla Re Umberto, nel 1897 si trova nelle acque dell'isola di Creta dove tutto gli parla del dominio cinque volte secolare di Venezia e della sua gente. L'eterna rivalità fra greci e turchi, intensilicata in quelli ultimi anni, stava assumendo aspetti pericolosi: la lotta religiosa ardeva fra cristiani e musulmani . Nel 1897 le grandi potenze per evitare massacri avevano concentrato squadre imponenti nelle acque di Creta sotto il comando supremo dell'Ammiraglio italiano Canevaro, che ad un certo momento dovette dichiarare il blocco dell'isola. Durante la permanenza in quelle acque si succedono per Francesco Querini talUlÙ episodi significativi che culmineranno in un atto di valore. Un giorno in piazza d'armi della Canea, al cospetto degli ufficiali di tutte le nazioni europee radunati per una cerimonia, si slancia alla testa di un cavallo imhizzarrito sfuggito alla custodia dell'attendente,

30


5 balza in arcione, riesce a domarlo e a riportarlo nei ranghi; in un giorno di fortunale salva una torpediniera scioltasi dagli ormeggi, come l' ultimo della ciurma usando i forti muscoli nel maneggio di corde e gomene. Il 2 di Marzo 1897 i gendarmi turchi si ribellano contro il loro colonnello Soliman; tre plotoni di marinai, uno austriaco, uno russo, uno italiano sbarcano per procedere all'arresto e al disarmo dei rivoltosi. La compagnia è agli ordini del tenen te di vascello Francesco Querini il quale dispone la sua gente in modo da condurre con la maggior prontezza la non facile operazione affidatagli dal comando in capo delle forze internazionali. Il plotone italiano, con un atto di coraggio che rasenta la temerità, penetra nell'interno del konak dove s'erano asserragliati i ri voltosi, per intimar loro la resa. All'ordine di «baionett' cann , i gendarmi turchi impugnano le armi. Querini, il capitano dei carabinieri Craveri, gli altri ufficiali vogliono evitare spargimento di sangue, ma non ottengono lo scopo. Il colonnello Soliman è preso fra due turchi che gli spianano contro le armi. Querini balza fulmineamente nel cerchio mort<ùe, atterra i due assassini , riesce a prendere con sé il colonnello e a portarlo in salvo. Dinnanzi a tanto slancio generoso coronato dal pieno successo, i rivoltosi abbassano le armi; Francesco Querini non si vanta; ringrazia la sua buona stella che lo ha guida to, pago della stima dei superiori , del riconoscimento affettuoso dei fratelli d'arme. A tanto coraggio un alto rico noscimento non può mancare. Prima della fine dell'anno S.~1. il Re Umberto I, sentita la relazione del Ministro della Marina Benedetto Brin, gli conferisce la medaglia d'argento al valore militare • di cui si rese mer itevole per essersi distinto nella repressione " di un ammutinamento di gendarmi turchi avvenuto a La Canea il «due Marzo 1897" Sobria la motivazione; ma quel breve lembo d'azzurro, quella steJlina d'argento, simboli di valore italico antico e nuovo, andranno a splendere un giorno nella terribile notte polare. II 7 Marzo 1899 (la famiglia Querini era già ritornata a Venezia ad occupare l'avito palazzo di San Samuele) un telegramma del capitano di corvetta Umberto Cagni, ufficiale d'ordinanza del Duca degli Abruzzi, lo chiama a Torino per conferire con S.A .. Querini, allora aiutante di bandiera del vice ammiraglio Gualtierio a Taranto, si era offerto ed era stato prescelto per far parte della progettata spedizione al Polo. Un'altra volta le antiche virtù rifiorite sul ceppo ottenevano il dovuto riconoscimento.

Riceve !'incarico di andare a Parigi per collaudare tre palloni Godard necessari all'equipaggiamento della spedizione. In una giornata procel-

31


6 losa in cui il costruttore aveva dichiarato che c'era una possibilità su cento di porta re a termine felicemente una ascensione di prova, Francesco Querini, pressato dal breve tempo a sua disposizione, affronta la bufera, sale alla quota prefissa, ne discende fra l'ammirazione degli astanti. Reduce da Amburgo, dove è andato a curare la preparazione della spedizione, si reca a Venezia per salutare la famiglia. La sua tranquillità, la sua fiducia rianimano i genitori e le sorelle nel momento del distacco. Nella spedizione viene imbarcato con l'incarico delle raccolte mineralogiche e destinato ad aiutare Umberto Cagni, comandante in seconda. Non è molto quello che ci resta di lui, abbastanza per illuminare l'ultimo periodo della sua vita di un'intensa luce di sacrifizio e di p oesia, che ci stimolano a non lasciarne cadere la memoria prima che la involva « l'oblio nella sua notte ». Da Cristiania, donde la spedizione sarebbe partita il 12 Giugno r899, di ritorno da una gaia cena in casa dell'esploratore )l'ansen, il 9 giugno scrive ai carissimi genitori: « Sempre più mi convinco che un viaggio al polo è cosa semplicissima ... . Nansen è un uomo come gli altri e ha sofferto il freddo come altri norvegesi lo hanno sofferto a Roma e a Napoli » ..... «Il viaggio fa gran chiasso ed è bene che anche a noi poveri diavoli un po' di grancassa ci accompagni. Ritorneremo e presto più di quanto non lo si immagini. State di buon animo. Scriverò ancora da Arcangelo ..... bacioui a voi a Bianca a Giulio a Carlo a Valeria ». Niente di più: le efIusioui bisogna saperle troncare quando ci si sentono inumidire le ciglia. Le poche lettere che ci rimangono - altre sono andate indubbiamente disperse - cessano con l'inizio della navigazione polare. Rimane il diario che, sebbene gli si accosti, non è più l'accurato giornale di bordo dell'aspirante gua rdiamarina, non contiene più le pagine brillanti e le descrizioni del sottotenente di vascello durante la campagna d'Africa. Sono note tracciate in poche righe durante la navigazione polare, sotto la tenda dove, dalla nave incagliata e stretta fra i ghiacci, la spedizione aveva dovuto trasferirsi. Mi è accaduto di tenere fra le maui la lettera di Pier Fortunato Calvi, scritta poche ore prima di scendere nella fossa di Belfiore per assurgere all'empireo dei martiri della patria; l'ultima lettera di Ippolito Nievo dalla Sicilia a Bice Melzi d'Eril ; l'ultima di Guglielmo Oberdan alla madre adorata, cimeli sacri di grandezza e di gloria. Ma nessuna, forse, mi comunicò il fremito di questo diario intestato «Ai miei cari genitori note stereotipate di giorni pas-

32


7 sati molto lontano dall'amorosissimo figlio Checca », le cui ultime parole suonano semplicissirnamente: l Domenica 18 febbraio 1900 - chiudo do mani partenza - ho scritto due lettere una ai miei genitori un'altra alla Signora (o signorina) P. E. ». Perché qui è un' intera prospettiva storica, una sequenza che si svolge per mesi e mesi ; non è il palpito di un giorno né il baleno di un'ora; ci troviamo di fronte a un documento ricco di una rara umanità che per mesi e mesi è stata posta a fronte di sé stessa ; con la sua solitudine, ma senza ansietà, con un senso di pena racchiuso, bensì, con u n segreto d'angoscia tuttavia costantemente, virilmente represso. Ci troviamo dinnanzi a un uomo che non teme di mostrarsi assalito dalla nostalgia delle pareti domestiche; la casa, la tranquillità del desco famigliare si affacciano nel grigiore della tenda donde partirà per il viaggio senza ritorno; il dolce fantasma femminile, una donna a noi ignota rievocata tra petali di fiori disseccati e il ricordo di un bacio - forse l'unico - , aleggia insistentemente, musa consolatrice di una canzone che non può fare a meno di assumere il tono della elegia. rotazioni di vita: l'attacco del primo bottone, il taglio dei capelli a Cagni, il progetto di un viaggio in Africa. « Quanto più si vive tanto più si apprezza la vita ed è perché ho vissuto, perché vivo I » A bordo si fa un po' di blaga: « gli esploratori si nominano gli spartani altrimenti chiamati cavalieri polari (e lo saranno davvero I) » poi, quando comincia lo. lotta con i ghiacci: «è una gran lotta questa ! avanti ad ogni costo come un monello cbe vuole avanzare tra la folla a spintoni e a pedate ». Querini scende solo sul ghiaccio per fare dei rilievi: «solo, col cane» e la solitaria esperienza nel silenzio e nella desolazione e nell'infinito distendersi dei ghiacci gli fa una impressione profonda. « Un cane è morto, gli diedi sepoltura in mare : strano mistero la morte anche in questa solitudine! ». Di Il a qualcbe giorno un'altra nota pungente di vita vissuta; " un anno fa, in occasione del varo della Puglia conobbi E. ». Il dolce fantasma si aggira insistente nella monotonia delle giornate polari durante le quali di tanto in tanto si tengono discorsi sul tema del ritorno. I! diarista scruta sé stesso e i compagni con sincerità, con serenità, con obiettività non senza una dose di pessimismo « Mi manca oggi la capacità di pensare, la voglia, l'occupazione, il t ema. E poi che pensare? A cosa mi serve? Al futuro? Al tempo passato? Al ritorno? Il ritorno è il tema favorito, ma è lontano, lontano, una e più notti polari dovran passare e tutto è incerto I ». Ci sono pagine irte di cifre, di calcoli, di annotazion i magnetiche; studia le famose tavole del Magnaghi, le tavole per le operazioni di rilevamento e di scandaglio, fa tesoro dei più

33


8 piccoli indizi che serviranno poi allo sviluppo di teorie scientifiche. Passano i mesi: et Ottobre, il mese del bacio ,; rievocazione di uno squisito pudore virile. Qualche giorno dopo: «ottima la salute, ma quanto pagherei a sapere qualche cosa di casa! n Assapora il pane segreto della amarezza e della nostalgia, dei ricordi e dei rimpianti: « Bisogna mi decida a stracciare le lettere di E. e anche il libro di preghiere (si sa che nella tenda si recitavano le preghiere, la domenica si teneva una predica morale). «Rilette le ultime lettere ricevute ad Arcangelo. Il pensare troppo fa più male che bene J). et Ecco ... iUusioni sempre, illusioni e quindi disinganni (è un tocco eminentemente leopardiano) . l o non voglio averne ... quello che è passato, ciò cbe dipende da altri e al futuro non ci pensc (vorrebbe non pensarci!) meglio, non m'illudo n. La caccia aUe foche e agli orsi entra fra gli svaghi degli esploratori. Querini, il più destro e fortunato, viene eletto Gran Cacciatore della spedizione. Incontriamo dei tratti finissimi di psicologia canina, scene canine attentamente studiate e interpretate. « Molti punti di contatto fra quelli animali con tanti altri fra cui io conto parenti, amici e nemici. Ancbe fra loro vi è una gran varietà di caratteri •. Messicano, cane di razza ostica, cosi chiamato per avere il pelo deUe gambe molto lungo a guisa di pantaloni a campana. « Intelligente, occhi vivi, attaccabrighe, svelto, benché piccolo gode di molta autorità presso gli altri, è sempre il primo a dar l'avviso di qualsiasi cosa; accanito contro gli orsi, vola all'impazzata dietro i gabbiani - il poareto non ha femmina ... è castrato n. « Barabba, insofferente della catena, carattere serio e ... molto domestico; ruba volentieri n. «Questa sera Catrame mi fa deUe grandi confidenze e tenerezze. Credo avesse fame e gli offro da mangiare; rifiuta; gli apro una cuccia per ripararsi dal freddo e non ci vuoi entrare. Era proprio un amico che desiderava per espandersi, per confidare le sue pene. Mi ha raccontato tutto e il poveretto è proprio da compiangersi». È un tratto bellissimo, pieno di sensibilità, di umorismo, da far invidia a qualche professionista del genere. E l'umorismo si esercita anche sui compagui. « Pareri e dispareri. Troppe teorie e troppa scienza, la pazienza è la più eroica delle virtÙ» che ricalca inconsapevolmente una massima di S. Alfonso dei Liguori, la pazienza fondamento primo della esperienza e della ricerca, della meditazione e del pensiero, che la velocità della vita odierna fa ogni giorno più dimenticare, a cui segue una confessione di una rara verità: et La vita è resa difficile per la preoccupazione di fare, per dire ho fatto. Il più piccolo lavoro diventa un monopolio, lo si custodisce gelosamente. Si esalta e ],io vuoi trionfare sempre. Ogui risultato lo si ascrive all'io, quello che non riesce, ordi-

34


9

nariamente, è per colpa d'altri. Il pronosticare, il dire, il fare, il disfare, il cercar teorie per dar ragione ai propri ragionamenti è un male, anzi un'epidemia •. Pensiamo a quei pochi uonllni a strettissimo e inevitabile contatto, tra i quali talora si intavola anche una discussione sulle più belle gambe, si fanno scommesse e c'è anche un giorno in cui S. A. canta « giunti sul passo estremo" e Querini commenta non senza un briciolo d'ironia «canta a meraviglia ». Avanzano i giorni e il diario si fa più intenso, più intimo . « Rileggo e guardo fotografie. Ho bruciato molte carte e dovrò fare altrettanto di tutte prima della partenza per il viaggio in slitta» e il dolce fa ntasma femminile ritorna insistente insieme al pensiero della famiglia. (l Penso a casa, ai miei cari e al loro sacrificio sapendomi così lontano e in queste regioni » pensa al loro sacrificio, non al proprio, quest'uomo che ha trent'ann i e ama tanto la vita. « Qui non vedi che neve e ghiaccio ... non sono molto allegro, è vero, quantunque mostri il contrario, ma mi riprometto far salti di gioia quando ritorneremo con buon successo dalla gita al nord ». Il 12 dicembre c'è un chiaro di luna stupendo, il '4 una splendida giornata: «si vedono gli astri al di sotto dell 'orizzonte astronomico stante la loro grande distanza dalla t erra ». E se ci fosse un errore nel Caillet? ... « Se è vero , ho un premio di 10.000 lire, sono un uomo riCCO )) ... « Il dottore (Cavalli) legge Confucio, il capitolo dei principi e degli adulatori . • S.A. proprio in questo momento non ne ha e lo si critica a torto qualche volta ». Curiosa questa lettura di Confucio ad oltre 82 gradi di latitudine nord , sotto una tenda squassata dai venti e soffocata dalla neve! E ci sono ore grigie in cui « l'umoraccio, il cattivo umore regna sovrano negli ... allegri compagni ». Si accusano esplosioni di nervi, rappacificazioni, esagerazioni, tesi spinte, segni di debolezza: «si gioca la vita... altrimenti quale sarebbe il merito ? Sportività esemplare, si direbbe oggi, di quest'uomo che tuttavia non spera « nessuna ricompensa, nemmeno la giustizia, l'am bizione avrà il sopravvento)). Ma c'è un momento in cui la statura morale, la sua fierezza si rivelano interamente : «A proposito di ambizione, riconosco la mia situazione. Sono stato richiesto al Ministero della Marina per far parte di questa spedizione e il Ministero ha dato il suo consenso. l o devo prestare i miei servigi e farò tutto ciò che mi si richiede. Lo farò, ma è difficile obbedire, tanto più quando si ha a che fare con caratteri dove predomina il puntiglio e l'equanimità si riduce a uua parola ... voglio evitare le discussioni, 'ma non permetterò mai prepotenze! » E discussioni debbono essercene st ate, e dispareri e inquietanti risoluzion i prima

35


IO

di a rrivare al giorno della partenza con le slitte. Inta nto la sera della fine d'anno si distribuiscono i regali di S.M. la Regina, con tombola e lot teria e spari e fuochi d'artificio sul ghiaccio e champagne e musica. Ma ... ma! « Giorni tristi passati in quest' isola della Desolazione ; a casa mia cosa faranno ? Come avranno passate le feste, povera gente ? » Sono parole che destano la nostra commozione specialmente quando di n a qualche giorno altre ne t roviamo, queste pure di timbro squisitamente leopardiano: «Cna sola cosa seria a questo mondo, la morte, perché non c'entra proprio la nostra volontà ». Tempo perverso, uragani di neve, il drift penetra dappertutto, acceca; cordoglio intenso d i S. A. per non poter prender parte alla spedizione con le slitte per le dita congelate, per la mano ammalata le cui medicazioni ri scono dolorose e penose sin quando il dottor Cavalli dovrà procedere all'amputazione dell'estremità di due dita . La partenza si avvicina: «Cagni mi confida il segreto di una cassettina saldata da recapitare. Le nostre sorti sono eguali. lo non bo nulla : brucerò tutto prima di partire, lascerò dene lettere» e intanto molte altre carte e lettere vengono stracciate. I calcoli per l'approvvigionamento sono lunghi e tediosi, specialmente per quanto riguarda i viveri e le pro vviste per i cani. Ve ne sono foglietti e foglietti ripieni; «sono stanco di preparativi e di senti rne parlare ». Otto giorni prima della partenza registra strani effetti e contras ti d i luce. « L'acqua sembrava nerissima, e le onde alte agghiaccia te, immobili. Una gradi nata nera che saliva dall'abisso in vortice D. Si direbbe il preannuncio dell'orrido gorgo che deve essersi presentato al morit ura prima di venir inghiottito dal nulla. Ci siamo attardati su queste oneste, semplici parole, dettate da una consapevole modestia che nella loro intimità noli possono mai a vere nome di vanto, che dalla verità traggono nome augusto d i fede; perché niente é esteticamente e moralmente bello come la dedizione e il sacrificio di un uomo alla patria e a w,'idea, nessun dramma cosi commovente come quello che si chiude nel silenzio. Non c'è la vacillazione dell'incerto e del debole, non il gusto del risch io del giocatore, né la ricerca di esperienze del dilettante; c'è, sì, l'insoddisfazione di chi mira all'alto, di chi è abituato a chiedere soltanto a sé stesso qualche cosa che lo accontenti . Nulla che sappia di t estamento spirituale ad uso dei posteri ch e lo leggeranno sni fogli quotidiani. Il giornale dell'esploratore, che somiglia un poco a quello dell'esule, è la forma prima, l'espressione originale, la specie rudimentale di quella pianta che quando viene assoggettata alle pota turc c a lle rinfrescature,

36


II

sia a quelle dell'autore sia a quelle di estranei, facilmente si traveste, traligna, si inorpella di falsi bagliori, diventa e si chiama letteratura . Pagine che non sono ancora arte, ma già la soverchiano, raccolte, fasciate nei processi diritti e più elementari del pensiero; soWoquio e monologo che coniugano i verbi in prima persona del tempo presen te, nudi, nudati dalla forza della passione che detta; partecipazione, tuttavia, e commercio di vita con noi che oggi le leggiamo, per cui acquistano la certezza di un valore enorme, completando nella nostra funzi one mentale la figora psichica di colui che le ha scritte. E sentiamo che queste semplici parole hanno agito da valvola di sicurezza che placa, che sono aneliti di vita, gocce di sangoe convertite in gocce di inchiostro. ~ una voce perduta che ritorna a noi come la nostra stessa voce; chi non poteva parlare con altri a cuore aperto ha scritto con schiettezza, ha scritto senza soverchie preoccupazioni grammaticali e sintattiche, ha scritto per parlare, per vivere, per rjvivere. La storia è nota: la partenza della spedizione al comando di Umberto Cagni in slitte trainate da centoquattro cani, avrebbe dovuto scindersi in tre gruppi comandati rispettivamente da Cagni, da Querini e dal Dott. Cavalli Molinelli. I primi due gruppi, rispettivamen te Cavalli Molinelli e Querini, a dieci giorni di distanza l'uno da ll'altro aVTebbero dovuto ritornare alla base. Il gruppo di testa avrebbe prosegu ito per compiere il massimo sforzo. Dopo la prima decade Querini, che secondo il piano iniziale avrebbe dovuto assumere il comando del secondo gruppo e quindi ritornare alla tenda dopo venti giorni di marcia, perché « ritenuto meno resistente e in complesso non così utile a lla spedizione come il Dott. Cavalli)l, viene invece rimandato con la goida valdostana Ollier, già colpita da due congelazioni, e con il norvegese Stokken (v. Stella Polare - Relazione Cagni - pago 243). È vano, ahimè I attardarsi ad indagare, affaticare il pensiero sulle ragioni del mancato ritorno. Come? Perché? Tratti in ingan no dalla oscurità, scivolati dalla banchisa in un gorgo, im possibilitati di risalire alla superficie (sappianlO che S. A. e Cagni con sli tte e cani durante una escursione di prova erano caduti in un crepaccio profondo sei metri e a gran fatica erano stati t ratti dai compagni); sperduti , quei tTe, incapaci di ritrovare le tracce del cammino di andata nell'uniformità del deserto di ghiaccio? ~ un gioco crudele di ipotesi alle quali non potremo mai dare una risposta. Consideriamo piuttosto l'amara delusione, il cocente rammarico del distacco dai compagni. Nella sua relazione in data venerdì 23 Marzo il comandante Cagni scrive : « prima

37


12

che si smontino le tende Querini viene sotto la mia a salutanni in modo speciale: mi augura di riuscire e ci abbracciamo commossi . (Stella Polare - R ei. Cagni - pago 345). È la partenza per una via lungo la quale non si trovano stazioni, non porti, non approdi ; irrimediabile ..... Il capo, con quel pugno di uomini, continuava a procedere spingendo le slitte trainate faticosamente dai cani; ogni passo li avvicinava al punto da nessun altro raggiunto ; audace, temeraria impresa, ma era azione; proseguire signHìcava ardore, volontà, forza, giovinezza. Forse non sarebbe stato raggiunto il limite estremo, ma proseguire sign ificava coraggio, grandezza, orgoglio, vittoria sugli altri uomini. C'è un arcano che infiamma e rapisce le anime degli esploratori, che li fa più felici quanto più cammino è a loro dinnanzi, quanti più cimenti, quanti più rischi; un soffio possente che li anima nel fatale andare, una spinta che passa in alto e ordina che li segua, una esaltazione che centuplica lo sforzo a nche se, dopo, tutto è finito : « conosciuto il mondo - non cresce anzi si scema : e assai più vasto -l'etra sonante e l'alma terra e il mareal fanciullin che non all'uomo appare •. E il ritorno alla capanna, che per il soldato era un comando, distruggeva quell'incogn ito indistinto, fennava l' uomo avido di trascorrere più oltre, lo avvertiva della sua impotenza, dissipava il miraggio, l'inganno dell'immaginazione. Non vogliamo pensare che abbia ceduto allo sconforto, che abbia voluto dileguare volontariamente nella notte tempestosa per non godere di un inglorioso ritorno. )lon lo pensiamo: troppi impulsi morali nel suo spirito, troppo slancio vit ale, fede, volontà, energia: troppo specchiato il pregio della sua nobiltà, troppo alto il senso dell'ideale, di quell'ideale che sta alla barra, di q uell'ideale che è un punto «che è un nulla: e la morte lo sbarra ». No : è sempre troppo bella questa giovinezza perduta e questo olocausto a una fede; questo dono del più grande ardimento e della più luminosa speranza, questa rinuncia all'alloro sono forse la sua più alta conquista. Col sangue ha segnato la sua fede, con l'ultimo palpito del cuore ha esaltato il suo eroismo. E dobbiamo assegnargli anche un altro merito: nessun vantaggio personale, utilitaristico aveva ispirato questo giovane. Per quanto possiamo desumere dalla sua attività di navigatore, dalle scritture precedenti oltre che da queste ultime note, i suoi motivi furono soprattutto e anzitutto scientifici. Quì non vogliamo contendere i meriti a nessuno; tutti i membri della spedizione erano e furono all'altezza del loro compito, ma se idealismo ci fu, forse la palma spetta a colui che non è ritornato, il quale era animato soltanto da uno spirito di conquista

38


13

ideale, sorretto dalla religiosità della patria che non si manifesta in gesti e in parole, ma che scaturisce dal suo atteggiamento umauo che unisce la fiducia in Dio a quella in sé stesso e nei mezzi di cui può servirsi.

Dal poco che ci resta di lui non possiamo argomentare se oltre al fine scientifico egli intravedesse nella esplorazione delle rone artiche un fine sociale. Ma questo era implicito nelle sue considerazioni di esploratore: la conoscenza delle terre ignote avrebbe certamente recato vantaggi alla causa della civiltà. Fosse tomato, le sue osservazioni, le sue deduzioni sarebbero concorse con quelle dei suoi compagui alla formazione di un corpus di indubbio valore per coloro che spronati dall'esempio avessero ricalcato le loro orme, per coloro che dalle esperienze dei reduci avrebbero tratto materia e approfondimento per i loro studi. )leI Novembre 1900 la Società Geografica Italiana decretava alla gloriosa memoria di Francesco Querini la medaglia d'argento della Società quale alta distinzione scientifica «all'Eroe caduto in una delle più ardue battaglie della scienza •. Il 22 Maggio IgOI il Sindaco di Venezia Conte Filippo Grimani, si faceva un dovere di andare a consegnare al padre Nuzio Querini la medaglia d'oro quale tributo. del sentimento cittadino alla memoria del figlio.; nel Maggio Ig03 la Marina Italiana inviava alla famiglia la medaglia offerta quale ricordo d 'onore a tutti i componenti la spedizione polare. Auspice Piero Foscari , geniale propulsore di ogni benefica iniziativa civica, costituivasi una nuova società sportiva di canottaggio, orgogliosa di fregiarsi del nome dell'esploratore. Sulla facciata della casa donde mosse « per tentare le inesplorate vie Il una lapide commemorativa venne murata il IO Aprue 1904 da un sodalizio di lavoratori veneziani del quale Nuzio Querini era «socio onorario» (I). Il 20 Novembre 1905, voluto da S.A.R. il Dnca degli Abruzzi, venne scoperto ai Giardini Pubblici un monumento riprodu-

(1 ) Sulla lap ide commemorativa è incisa questa epigrafe dettata da Giovanni Bordiga: FRANCESCO gUERINI L'ARTICO

I

I

MOSSE DI QU I /PER TENTARE LE lNESPLORATE V I E DEL·

rolA N ON TORNÒ COI TRIONFATORI

ETERNO SEGRETO

I

I

I GHIACCI DEL POLO

I

CHI USERO IN

GIOVINEZZA ARDIMENTI SPERANZE / QUASI PER RICORDARCI

CH E NESSUSA IMPRESA UMANA È GLORIOSA E NEL DOLORE.

I

I

SE NON CRESCIUTA NEL SACRIFICIO

39


cente l'effige di Francesco Querini che scruta le desolate solitudini donde fu atteso invano al ritorno. Nella terra di Francesco Giuseppe a Capo Flora un pilastrino di granito a base rett angolare, che si va rastremando verso l'alto, lo ricorda con i suoi compagni . E c'è, benché non la si veda attraverso le funebri foschie, benchè non la si oda schioccare ai gelidi venti del polo, c'è una bandiera lassù, cui monta la guardia d'onore questo generoso figlio di Venezia. ACHILLE BOSISIO

40

--




REGIA MARI~A - - _._._,- (I )

COMANDO MILITARE ~l,\ r.l m N O Atn" Q ~IOIiO (2)

dell'ALTO f'.f)P.IG. TI CO D&L.LA Pl ~

DI

VeNEZIA

ESTRATTO O PROGETTO MATRICOLARE m figlio di

e di a

~'.,.

nalo i/

16 ~-l..cfbl--_­

'__" Provincia di

~ -----

_

(1) Auto rità che rilascia Il documento.

43


SERVIZI

E

GRAD I

DATE

DENOMINAZIONE REOIA NAVE

44


NA.VIGAZIONIt !

DATA

IN TEMPO

Posizione

DI PACE

della Nave

-

"DELL' IMBARCO

DELLO

DI GUERRA

CAMPAGNE DI GUERRA DECORAZIONI, FERITE, AZIONI DI MERITO,

ect.

SB A~O

--

45 I


46



SOCIETÀ DI SPORT NAUTICI FRANCESCO QUERINI 16 maggio 1901

16 maggio 2001 SOCIETÀ CANOTTIERI FRANCESCO QUERINI

CENTO ANNI DI STORIA

*

STELLA D'ORO AL MERITO SPORTIVO


COME NACQUE

16 maggio 1901. Ce nto a nni fa, in quel gio rn o la nostra Soc ietà ebbe le sue o rigini. Co n le seguenti parol e un vecchi o docum ento d'a rchi vio descri ve l'evento : .. Eravamo una velltina di giovani vellezialli, piuttosto dinamici, insofferenti d ella vita m onotolla di quei dì, m olti usciti da lla con-

sorella, della quale Ilon condividevamo più gli indirizzi troppo ristrelli e ci p rop ol1emm o~ mediante la cavalleresca em ll iaz ione nel campo spo rtivo remiero, di galvanizzare l'animo di tanti a lt ri gio vani venezia ni, trascil1ondo li SI/Ile belle acq ue della nostra Laguna

nell 'ese rcizio del remo a (ortificare il corpo ed a Il obilitare lo spirito Ilelle competiziolli più belle e più agognate. Non creduti dai più, combattuti ed anco derisi, ci presentanuuo al Conte Piero Foscar;, sell ZQ c01lOscerlo ed a Lui aprimmo l'animo nost ro. Egli ci credette: FU QUEL LA LA N OSTRA l'R IMA V /7TOR IAt"·

CO ll te Piero Fosc:l ri, fon daro re

de lla

Socicrà nmmo 111 div isa di Cap lt:mo di Corvcna della Regia Manna.

Prin cipa le pro moto re fu Giova nni Vi via ni che sa rà per o ltre un sessa ntenni o l'a nim a del Soda li zio . La se ra del 16 magg io, riuniti in un a sa la del Ri sto ra nte Bauer da l conte Pi ero Foscari , tenn ero a ba ttes im o il nu o vo Soda lizio . Ad esso, la cui az ione doveva estern a rsi nell a pratica degli ese rcizi fi sici del remo, dell a vela e del n uoto, ad una nimità fu posto il no me di " FRANCESCO QUERINl " . In q uei gio rni infa tti era no ca dute tutte le speranze di ritrovare in vita il giova ne venez ia no, Uffi cia le dell a Regi a M arin a, di sperso nel M a re Gl acia le Arti co durante il tentati vo del Du ca deg li Abru zz i di conqu ista re il Po lo No rd . Ripo rti a mo a lcuni stra Ici dei verba li dell e du e assem blee che sa nciro no la nasc ita dell a " Querini " e l'i nizio dell a sua avventura spo rtI va. DAL VE RBALE DELL' A SSEMBLEA DI TENUTA LA SERA DEL 16 M AGG IO 1901

FON DA Z IONE

In una sa la superio re del Restaurant Bauer alle o re 2 1 p resenti i

Sigll ori Co . Piero Foscari, UII/berto Barbieri, pror AI/tonio BettaHiHi, prof. Augusto Biasini, D aniele Bro tt o, Vittorio Ca ve11ago,

Nil/o Civiero, AI(redo C,-isto(oli, Artllro Cristo(oli, I/ob. Giovanni Q llerci della Rovere, nob. Guido Q llerci della Rovere, rag. Aldo de March, Eugenio D o nad oni, Giuseppe Fab ris, Carlo G avagnill , D omenico G irardi, avv. Cos tant in o Mason ;, Cesare Mod enese,

Cesare O lgeni, rag. Gio. Balta l'ittol/i, Co . Man(redo Ricchieri, Cristo Sotirill, rag. GiovanI/i Stir(ol/i, pror Arch . Gillseppe Torres,

Giovanni Vivian l, viceprcsidcme della ~ocic l à dal 1907. consigl iere e giudice 3rllltrO della Reale FederazionI: [Ia liana

Canorraggio.

Giova nn; Viviani. V/ V/A N I apre l'adunanza co nstata ndo con vivo compiacim ento che /"appello 1/0 1/ (u rivolto il/ val/O: da ciò trae lieti al/spici per /"avvenire della nuova società. Ricorda che gravi e d iffici lisshni saranno gli ostacoli che s'iN contrera nno per via, ma 110 11 bisogna dim enticare che "co n la vo lo ntà si pu ò e col/a fede si vin ce ". D ice che sarà ··still/olo al voler (are ·' il rilevare che /"idea è stata accolta da l Co . Piero Foscari, perso na specia lmente cara ai veneziani che al/a fresca e sa na energia della robusta intelligenza unisce la ini':.ia tiva ardita e

49


m oderna. A nome di tutti i presenti prega il Co. Piero Foscari di voler assumere lo Preside1lza dell'Assemblea, /I Co . f oscari accetta e presiede {"A ssell/blea. Pro{ BE7TAN IN I per il/carico del COII/itat o Proll/ otore propol/e di CO llcorrere quest'anno al Ca mpionato Italiano COli imbarcazione alla veneziana: ritiene che lino prima vittoria sarà il mezzo più efficace per acquistare lo benevolenza della cittadinanza e, soprattutto, la fiducia dei giova ni ai quali fin da principio, devono rivolgersi le maggIOri Cifre, Per conseguire tale scopo invita i presellti: / " A dichiarare costit.llita lo Società di Sporls Nalltici fral/cesco Q uerini, 2° A nominare 11110 commissione di 5 membri coll 'incarico di sllldiare il modo più conveniente per procllrare i fo ndi necessari per concorrere alla gara di campionato e mantenere le spese Ilei limiti più stretti, Conclude: "11 nome che sta scritto sulla nostra bandiera è illl ome di Wl forte e Iloi lo saprem o imitare. Sellza ostentazioni, sellza spavalderie Iloi sentiam o di poter garantire che nessuno di Il oi si ritrarrà davanti al sacrificio che si (osse per domandargli, 1I0i sentiamo che i giovani att ratti da un 'onda di ellergia nuova 1101l sarallno sordi all'appello e correrallllO a Il oi lieti di appartell ere a questa nostra Società, ansiosi di malltellerl1e alto il decoro ed il prestigio. E Venezia che ha pur saputo occuparsi dell'equitazione, della scherma, del ciclismo 11011 guarderà CDII occhio ùldif(erellte a questa che è lo più naturale istituzione l1enezialla ed aiuterà certamente lo nostra iniziativa. Della Società, dei uostri propositi è garanzia il nome del Coute Piero Foscari a uessunO secondo IJ er dignità di caraNere, per amore di patria, per sentimento di dovere, a nessuno secoudo qllando vi sia l/Il 'impresa da sostellere. 1111 'idealità da raggillngere, Wl posto da cONquistare" , 11 l'residente apre lo discllssione slI IIe prol)oste del Comitato Promotore alla quale prendono parte i Sigg, pro(' Biasini, Vivioni, Cavel/ago . Pitt olli e Artllro Cris tofoli. Si approva alla /lI/Gl/ill/ità di dichiarare costituita lo Società di Sports Nautici Francesco Q ueri1li e di iuviare Wl equipaggio alla veneziana alle Regate di Campio nato Italiano , Si scambiano idee (ra i convenllti circa i mez..;,i da escogitare per la formazione dei fondi necessari e si delibera di incaricarne lo studio ad 1111 Comitato Promotore di 7 membri, A comporre tale comitato vengono eletti per acclamazione i Sigg. Co. Piero Foscari, Biasilli. Viviani, Bettallilli. Pitt oni, Villa uova e Gllido Della Rovere. l

Il

TCIlCIlIC

di V~"ccl1o Frallce<;co Qucrini.

LA PRI MA IMBA RCAZ IONE (DAI VFRBA I.F

l.! prima !>cdt' dcll,l Società.

50

DI, LL·A5SI.~IBLFA

IL PRI MO OIR ETTIVO

DI'I 20 GIUGNO 190 1)

Nella sll ccessiva Assemblea del 20 Gi/lgl/o / 90 / , tel/llta iII III/a sa /a delr Hotel Vittoria . presellti 28 soci, il Comitato Proll/otore riferiva come, per lo fornitu ra di lilla imbarcazio1le da corsa. riUSCIte valle le pratiche col costruttore FranclJlno di Torino e così pure quelle per auerne wla a prestito da qltalculla delle cOllsorelle Società cittadine ed italialle, il difficile ostacolo fosse urmai superato mercè l'impegno asslllltosi dal costruttore venezimlo Sig, Antollio Acerbi, socio, per lo costruzùme di detta imbarcazione,


Il v;uo delb prim:l \elle(;1 :l due del la Querini cl:ll C:lnticre Acerbi :l S3nt3 Ternira. Fotografia eseguita dall'archiretlo Giuseppe Torres. J. co. Picrt) Foscari, pre<;idenre 2. ~ l arco Bi7.iu 3. Guido Querci Della Rovcre 4. D,miele Bruno 5. Giovanni Viviani 6. Duilio Torres e fidanzar:l Jolé Cogo 7. Aldo dc M:lrch 8. Vinorio, marinaio 9. DOtt. Giovanni ~li.illcr

lO.

~tax

Ravà

I I. co. Alvi!>t' Foscari 12. colltes!>tl Fo!.cari ~ kloncilll

Si procedeva poi alla nomina della Direzione della Società e riuscivano eletti i Signori: Presidente Co. Piero Foscari Vice-Presidente Cap . Cav. LI/ciallo l'elit (che fu UIlO dei pri ncipa li pro moro ri de ll'a mpli ame nro dc i POrto a M arghera) . 3

COllsiglieri: Pro(. Alltollio Bettall ill i, rag. Giovallll i Sti((olli, Avv. G uido Villanova. Giovanni Vt'vialli. Direttore del CaJ1ottaggio: Eugenio DOlladoni e Giovann i Querci della Rovere. Direttore del

Nuoto : Pro(' Augusto Biasilli. Ispettore del Callollaggio: Cesare Olgelli. Revisori dei coliti: Carlo Gavagllill. Guido Querci della Rovere, Vittorio Cavenago.

Ne ll o Statu to del 1903 il 20 giugno 190 l è co nside rato il giorn o di nascita " ufficia le" de ll a Querini. La fond az ione dell a nu ova Società aveva proba bi lmente a rreca to qu a lch e conforto a l co nte N uzio Querini che so lo da qua lche mese aveva perdu to l' un ico fi gli o masc hi o. Per l'occasione Eg li così si espresse: Vellezia, / g/llgllo / 90/ Spettabile l'residellza della Società di Sports Ndlltici "rrallcesco Querilli" Venezia. Mi giullse graditissimo la partecipazione che codesta Società di Sports Nautici - per Itltal1ime COnsellS0 - llolle illfitolarsi al1l0me

dellllio diletto figlio . Qllesto Ollore che gli si l'a lle tributare mi comm osse - e perché viene dalla più balda giouelltlÌ uellezialla - e per la (orma.

51


1., ....... 01-"'" ...... .. .

..... / .... _-

.... II .... - : -

~~ ••

.. ..... . _ _ •• , -

~I ) . ...J •• i-~'''' ( __ .. (I • ...u

. oIJ · •

/o ..

.d • •

l '.. / ...

oA,.":"': •• _ . __ J.~ ....

(" • .i . . ... _. I14 .1:,f_

/ .......r~ ... f •

__

.JJ'

I .. .....

_~ ..

J: • • .t.

1 .... ..1.

, , , .• •

~'.j~ , ~.t. J.J.j~,I ....

~(

~

1 ~

...,_.,_.

...,.

Estratto della lenera con firm3 aurogr3fa dci co. lI Z IO Querilll.

gentilmente squisita, con cui mi velin e partecipata lo lIotizia, CO IIfOllde lldo in questa l'augurio pi,; caro per l'afflitto mio cllore - e voglia il Cielo che il mio amatissimo figlio possa esser rt'donato alla Patria ed alla Famiglia! Rendo vive azioni di grazia al Con te Piero Foscari, il degnissimo Presidente di codesta nuova Società, amico e Co l/ego carissimo del mio Francescu ed ai singoli Soci che così splendidamente illtesero Ollorare e porgere Iribulo d'affetto alloro COllcilladillo - e (accia voti che nei lidi nazionali delle nautiche discipline, codesta 1lascente Società tenga alte, assieme alle Consorel/e, le glorie veneziane. E con questo voto prego l'Onorevole Presidenza a volermi C011ce· dere l'a/Io oli are della mia iscriziolle a Socio di codeslo sodalizio, salvo possa avverarsi l'auspicato avvenimento, mercè il quale il padre possa essere sosliluito da/ figlio, Co l/a massima stima. D evolissimo NUZ /O QUERIN I.

in questo peri odo S, A. R, Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi venendo incontro al des iderio del Consigli o Direrrivo accerrò la presidenza onora ri a della Socierà,

Il presldenre onorano S.A.R. Luigi di S:l\'oia Duca degli AbruLZl, cumandalllt' delb spediz ione imliana al Polo Nord. (da l..ll Stella Polare "eI Alare ArtIco. Fnrlco l-l oe pll Edlrare, 1903 ).

Francesco Quenm con due compagni durallle la spedizione po lare .

Lapide che <,1 trova in Socict:1 della fondallone del sodali tio.

52

,I

ricordo

NEL NOME GLORIOSO DI FRANCESCO QUERINI UFFICIALE DELLA REGIA MARINA ITALIANA DISPERSO NELLA NOTIE POLARE COLLA SPEDIZIONE DEL DUCA DEGLI ABRUZZI NEL MCM I GIOVANI CANOTIIERI E RARI NANTES VENEZIANI VOLLERO FREGIATA LA LORO ASSOCIAZIONE XVI MAGGIO MC MI


LO SVILUPPO E LE GRANDI VITTORIE DEL I ANTEGUERRA LA PRIMA DISDOTONA LA CONSEGNA DELLA PRIMA BANDIERA

La prima veneta a quanro "Q ucrina". A Torin o sul Po.lungo il Valemina nel 1902 la Q uerini divema ca mpione d'lrali:l .

L'equipaggio vincimre del Ca mpionatO lmli,m o a Torino nel 1902. Antonio ~'I a r ­ chiori, Anronio M iorro, Dan iele Brorto, Giuseppe Sa mbo .

I ntrarti dci sovra ni Vi rrorio Emanuele III e b Regina Elena con ded Ica autogra b.

Con la costruzione in so li quaranta giorn i della prima veneziana a quattro battezzata "Querina " fu possibile partecipare ai Campi onati Italiani del remo di Lecco con l'equ ipaggio composto da: Guido Villanova, Guido Della Rovere, Ca rl o Gavagnin, Daniele Brotto, Oscar Vianello, Giovanni Viviani . Fu già questa una prima vittoria, pur essendo giunti a l tra g uard o due vo lte secondi.

Sempre nel 1901, in estate, la neonata Società organizzava le prime gare di nuoto nel cana le della Giudecca; farro del turto nuovo a Venezia. L'azione tecnico-organizzativa per porre su so lid e basi il nuovo soda li zio continuava nel frattempo alacremente con la sistema zione della sede soc iale (lo rimarrà fìno al 1929) in un magazzino delle Zattere, opportun amente adattato con notevo le impegno economico e costruendo od acquistando nuove imbarcazioni (lstria, Dalmazia, Cand ia, Trieste, Stell a Polare, Trento, Zara, Tripoli ). Il turro in pochi mesi . La parre più imporrante la ebbe il cantiere Acerbi: il 2 dicembre 1901 furono varate tre venete a due vogatori e due singo li . Ne l 1902 la Società si sentì abbastanza robusta da aspirare di portare il nome Querini con i colori italiani sui campi internazionali, fatto mai avvenuto da parte di equi. .. paggi veneZianI. Nel frarrempo il Soda li zio si affermò in sede nazionale. Ai Campionati d'Italia di Torino si colse la prima grande vittoria sportiva nella voga alla veneziana. Vogatori di quell 'armo: Antonio Marchiori, Daniele Brorro, Giuseppe Sambo, Antonio Miotto - istruttore: Giovanni Della Rovere. Nel 1903 il Re e la Regina d'Italia accolsero la Querini SOtto il loro alto patronato e donarono alla Società i loro ritratti, con dedica autografa assieme ad altri membri della Casa Reale. Anche l'Imperatore di Germania colpito dalle accoglienze festose che riceverre dalla Qu erini durante una sua visita a Venezia donò un su o ritratto ricca mente incorniCiato.

53


1903, Il v:uo dcila prima clisdolOna ""rancc,co Querini" av\cnu u in un C:lII nere alla "mannare"..."',

Sempre nell'alUlO 1903 venne approvaro il primo statuto e venne varata li giorno .19 aprile la prima "Disdotona": gondola di rappresentanza della Società a 18 vogarori. Progettata e costruita dall 'ing. Angelo Meloncini, la bellissima imbarcazione unica al mondo nel suo genere, tecnicamente ardita, ammirata da rutti, avrebbe primeggiaro per un secolo in tutte le manifestazioni nautiche più imporranti della città. Essa ha rappresentato anche teo ricamente un originale esemplare di architettura naval e. Infatti in una memoria dell'ing. Meloncini, edita tra gli" Annali della Vasca azionale per le esperien ze di architettura navale in Roma" e riguardante la "Gondola Veneziana" si legge in particolare: UI/a limbarcazionel derivala [dalla gondolal che 1/01/ ha pOllllO ricevere lilla gradltale elloluziolle, quale sempre si verifica iII que-

sto campo, è la barca di rappresel/lal/w della Società Ca"ottieri

la "diciotlOl/a",

1...1 .lpn le 1909, Ll U1SUOW!l.\ fOtografa ra durame l'in.ll1).\ura1.10lle dcll'8 ~ E!>po!>i/ione d'Arre 11Hcr11:l1.io l\ all' di

.\1 ~vard ll11

Vcnc/ ia,

54


1903. La prim n disdorona "Francesco Qucrinì" idcil[i1, costruita dal socio Ing. cav. Angelu Meloneini c vara la il 19 aprile 1903 (sullo sfondo San Marco ~enza il

camp:milc ).

a diciotto remi. lo quale avrebbe potuto rappresentare Wl salto nel buio. producellte Ima deformità, ilei passare dagli 11 metri di hmghe::.za ai 24 metri. NON bastava certo lilla semplice omologia, specie per lo larghezza, col 5110 rapporto alla IIII/ghezza /4 da 8 che ha la gOl/dola, I/è per l'allezza. segllatamente della poppa, e nemmeno per lo lunghezza degli slallci. Ebbene, lo "diciottolla ", cbe disegnata e costmita quasi quarallt'aNni fa da chi scrive, è però riuscita di gellerale soddisfazione. sempre ammirata ...

Più avanti è riprodotto l'artico lo de "II Gazzettino" che riporta la cronaca de ll 'avvenimento, Inoltre da vecc hi documenti dell a Società risu lta .. ,

Porro d'A nzio 1904, b Stclla Polare con l'equ ipilggio vincitore dc1b Coppa del Re.

Nello stesso 1 903, correl1dosi il Venezia i Camp ionati d'lta/ia COIIseguimmo ulla vittoria J1ella imbarcazione alla Vel1e::.ia11a e debuttammo co/ primo eq llipaggio di punta riuscendo ollorevo/mente a/ secolldo posto COl1 Cesare e Ercole O/geni, Ga lli e Malgarotto. Per Cesare O/geni non ancora vente1lne era il deb1ltto, Nel / 904 a Bocca d'Amo (Pisa) , vil/cemmo al/cora il Campio l/ato alla veneziana e per la prima volta i/ Campio11ato Ita /iallo iII Ja/e da mare COI/ Erco le Olgel/i, Scipiol/e Del cilldice, Emilio FOl/taileI/a, Antonio FÙlo tti. Corrado Benedette/Ii timo Una settimalla dopo a l'orlo d'AI/zio lo slesso equipaggio viI/ceva la COIJfJa del Re. Era il deblltto di ScifJ iolle Del Giudice 11011 allcora sedicelllle.

Nello stesso anno veniva con segnata alla Società la sua prima bandiera, offerta su iniziativa dei soci conte Alvise Foscari e Settimio Magrini, da un numero o gruppo di gentildonne veneziane. Essa era azzurra con in alto a sinistra lo stemma sociale composto da remo, salvagente e gaffa, emblemi che rappresentavano rutti gli scopi socia li; in basso a destra era evidenziata la scritta " Querini " . Essa arebbe rimasta immutata fino al 1919 quando fu adottata quella tuttora in uso . Lo stemma viene ancora saltuariamente utili zzato per ragioni affettive e di continuità storica; esso, ad esempio, ha sempre campeggiato sulla cravatta sociale, La cerimonia fu so lenne ed una bella descrizione si trova nel numero del 3l maggio 1925 della "Gazzetta di Venezia" redatta in occasione della consegna della secon da bandiera

55


e pill ava nti riprodotta . Qui a fi a nco la preziosa perga mena ch e rico rd a la consegna dell a prima ba ndi era : il documento è es posto nella sa la co nsigli o dell a Società . Son o note a nche le pa role pronunci ate per l' occasione da l conte Piero Fo ca[I il 12 maggi o 1904:

Pergamena commemorariva della prmla bandiera sociale.

Lo sremma sociale.

"Canottieri, in 1Iome vostro ho ricevuto in questo momento il vessillo sociale. il simbolo intorno al qua le dovete raccogliere per /"avuellire tl/lle le vostre idealità di soci e di cittadini. Manifesto il1 nome vostro la mia gratitudine alle Dame gentili che diedero a 1I0 i questo vessillo il quale, se è squisitamente bello per il modo come fu cOllcepito ed eseguito. ci sarà SDVrallamell te caro per il sig1lificato morale che ad esso attribuiremo. I slloi colori avranno per 110i 1111 eloquente linguaggio. È /"nzzllrro che li predomina, cioè l'ideale. anzi il simbolo di ogni più alla idealità. Su di esso vi è trapltllto il1 bianco illlome del/"eroe che avete assunto per impresa, di Wl eroe che è altresì Wl martire delle più pure idealità. Avere fede in Wl ideale significa prefiggersi lilla meta e cooperare COli IlIlfe le proprie forze a raggùlIIgerla. Q ll esla fede e qllesto ideale voi auete per lo vostra Società come per la Palria e lavo rare per l'lilla significa lavorare per l'a ltra, poiché ambedlle debbo/IO divenlare sempre più grandi, più rispettate, più temute. Se in ogni lembo della costa d' Italia si II/oitiplichermlllo legiolll di giovani che, come voi, ritemprillo il corpo e lo spirito sul Mare, il domani della Patria nostra sarà più lieto de/raggi: f ltalia diven terà più grande cOme estensione di territorio quanto come significato morale nel mondo . Ed è COn questa fede iII questo ideale che io v'illvito a gridare il vostro triplice urràh al nome sacro d 'Italia e questo grido, ripercosso di onda in alida giunga come voce amica e di conforto e di speranza SÙIO al cuore di agili italiano sparso sulla terra. A voi canottieri: Evviva l' Italia!"

Nel 1905 a Co mo, si conqui sta va per la prim a vo lta il ca mpi o nato ita li ano seni o res (co ppa dell a Regi na) in fuor i sca lmo d i punta a 4 voga tori e timo nie re;

L'eq Uipaggio vinCitore del C.1 mp1onall Italiani a Como c della J"ledaglia d'argento al Campionali Europei a Gand il 27 agusto 1905.

e CO li questo si aveva l'onore di rappresentare poi I"ltalia il Gand (Belgio) Ilei Campionati Europei, oue giungevamo secondi CO I1 Wl l11inimo distacco. Era la prima volta che !III equipaggio veneziano rappresentava l' Italia ai Campionati Europei. Dell'armo Ile faceva110 parte: SCII' IONE DEL CTUD ICE, EMILIO FONTANELLA , ERCOLE OLCEN I, ANTONIO FINOITI e CORRADO BENEDETELU till/.

Se mpre nel 1905 il Principe Luigi di Se rbia visitava la sede dell a Società compi acend os i di voga re in una dell e imbarcazioni sociali; in o ltre veni va dato a ll e sta mpe a be nefic io dei fig li de relitti dei pescatori l'elega nte "N umero Uni co" recentemente ri prodorto.

~ledaglm

56

Campiunar. Furopci di Gand.

È però nell'awlo seguellte. 1906 che illlvava lo gloriostl serie delle magnifiche vittone del Canottaggio Veneziano iII sede ilIternazionale, e q/lello che si PIIÒ beli chiamare il periodo AUREO ... Nell'Apri/e ad Atene veniva tenuta 11110 Olimpiade 11011 "fficiale alltorizzata dal C. I.O. per celebrare il decellllaie dei m odemi giochi


Pallanza 1906, C1mplonati Europei. il 2 con: Ercole O lgclU, SCiplOl1e Del Giudice,

Giu!>Cppe ."liol1 rimo

1 C.1Inpioni Ir:lliam della voga alla venellana.

o limpici: lo Bucintoro vinceva nel 4 CO I1 timo Nell'agosto a Pallan za lo Querini riportava all' Italia quel campio nato europeo in vogata di pllnta che nella lunga serie che va dal 1893 (all l1o istitlllivo dei ca mpiollati europei) era stalO villto ulla vo lta so la da italiani, nel 190 I, dai (orti baresi. L'eq uipaggio villcitore della Querilli era (ormato da: ERCOLE OLGENI, SCI l'IONE DEL GIUDICE e GIUSEPPE MION timo fil L/aga ta alla veneziana la nostra Soctetà cOllquistaua il CampiolIato Italiauo a Co m o ilei 1905, a PallallW ilei 1906, a Bocca d'Amo il ei 1907, a Sa lò il ei 1908. Ma ormai tuNi gli s(orzi convergo no sul/a voga ta di pUlita per v llenere la rappreselltallza lIei Campiol1ati d'Europa . La smaglianl e col/alla di vittorie si arricchiua ogni amlO di nuove (ulgide gemme. Nel 1908 a Lucerna (Sviz:era) lo Querilli viII ceva col Campiolloto Europeo a 4 voga tori di pllllta COli timoniere la Coppa di foran cia e. ileI/a stessa giorna ta cogli stess i voga t Ori giungeva brillantemente seco l1da in quello a due voga tori. Componevano i due equipaggi: ERCOLE OLGEN I, SCII' IONE DEL GIUD ICE, MARIO TRES, BRENNO DEL G IUD ICE, G I USE !'P/: MION timo 1....'011110 seguente 1909, a Parigi (juvisy sllr Orge), villcella in Wt sol giorno beli due Campionati d'Europa a .J. ed a 2 vogato ri. e giungeva secouda nella gara ad 8 cOl1tro lo FranCIa, presentatasi (resca mentre i 1I0stri era llo già stall chi per i due campio nati euro pei vinti in precedenza in prove durissime. Le due villorie si devollo a: SCIl'I ONE e BRENNO DEL GIUD ICE, LUIGI ARMELLlNI, MARI O TRES e GIUSEPPE M ION timo lliere. Da quel gio m o lo 1I0stra Società si metteva iII TESTA D I TUTTE LE CENTO E l'I Ù CONSO RELLE ITALIANE CO L MASSIMO DEI CAMP IONATI EURO PEI CONSEGU ITI .

--=---

Il 4 con, rre \'olrl' Campione Europeo. 1908, 1909, 1910. Sciplone e l!rcl1l1o Del GIUdice, Luigi Fnnclll1l1, ~1arl(l Tres,

Giuseppe ,\11011 rimo

COli tali vittorie e COli quella del / 9 l/ lo Q uerilli cOlltribuiva alla COII quista da parte dell'Italia della coppa G lalldaz ilei 1909 e ilei 19 1 I. Tale COppd era messa iII palio dalla FISA e velliua assegnata allnualmellte alla nazione che villceua il maggior Ilumero di titoli ellropei, Nel I 'J I O a Ostellda (Belgio), lIelle 5 gare classiche dei Call/piollatt Europei l'Italia era rappresentata in tutte dai Call ouierr VeneàaIli della Bucilltoro e della Querilli. Alle prove, assai dure, la Q ueriIli umceva (pel terzo 011110 cOllseclltiL,o) il .J. CDII timoniere e arrillaua secoli da ileI 2 COli timoniere. la Bucintoro, meno (ortllnata, si piazzali" sempre seconda nelle altre 3 gare.

57


Nel / 9 / /. slllle acqlle di Como, si svolse III/a delle giornate più fortlmale del canottaggio italiano. Delle 5 gare classiche europee, 1'0lIore della rappresentanza nazionale (II diviso fra le due ocietà Veneziane e la Lario di Como. Inizia/asi la giornata COl1 poca (ortuna per la Querini , be vedeva sfllggirle di mallo l'agognata ,icoll-

ferma per la qllarta volta del Campiollato Ellropeo a qllattro (qll esto per

Wl

disgraziato incidellte al traguardo d'arrivo) la serie delle

belle vittorie di qllel giorno velliva aperta dalla Bllcilltoro cI,e villceva ilei due coi compianti Ercole O/geni ed Enrico Brulla. egllivanO le belle vittorie dei comaschi Sinigaglia e Morinni; poi la giorIlota si chit/deva COI1 la superba vittoria nella gara degli Dito iII cui la Qllerilli, a rivillcita della pl'ecedellte sfortlllla, glladagllava va /o-

rosamellle per la prima volla aWltalia illilo/o in questa specialità e

lo coppa del Re.

Como CampLonan italiani 1911, 1'8 Vin-

citore della coppa del Re: Sclplone. Bren110

e Curziu Dd Giudice. [ W!,tl Armdhm,

Mario Tres. Tullio Rosada. Giovanni Nenzi, Gino Solt'l>in, Giuseppe ~dion timo

ella stessa sera i vincitori : Scipione, Brenno, Curzio Del Giud ice, Lu igi Arme llini, Mario Tres, Tu llio Rosada, G iovann i Nenzi, Gi no So les in , G iuseppe M ion tim on iere furono a Como trionfalmente festeggiati. La nostra Società ;n q1lel giorno memorabile e glorioso ascese al sila più a lto vertice! J 90 J - 19 J J Dieci alllli solianto. ma quale e quanto cammino in

questo frattempo! .. . La emulazione suscita ta co /nas cere della nostra Società Qlleva dato preziosissimi (rulti. Entrambe le Società ueneziane s'erano portate

decisamellte alla testa del Ca l/ottaggio Italial/o. SII tutli i campi di regata trionfava sempre il nome di Venezia, ripetut o il1 tulte /e [hlglie. Bllcintoro o Qllerini. Q1Ierini o Bucintoro erano semlJre esse

;11 testa nelle più difficili competizioni remiere. Nelle grandi regate il1ternazionali di Nizza e di Trieste alle quali vi si partecipava annualmente. iII quelle regate memorabili. presenti tutti i migliori armi europei, fin dalla partenza; vel1ezialll prendevano lo testa e se ne contendevano il primato.

Il trofeo "Grand Pn' Be3uso[ci]" di

Niaa.

58

Con le tre vittorie del 1906, 1907 e 1909 in jole a 4 seniores la Querini conquistò definjtivamente il trofeo del "G rand Prix Beausoleil" di Nizza. Gli alteti delle tre competizioni furono Ercole O lgeni, Scipione Del Giudice, Alfredo Stranieri, Giuseppe Bonato, Amono Finorti, Giuseppe Mion tim.


Purtro ppo ta le emulazi o ne più vo lte superò i limiti del ragionevole. Nel 19 ] 2 la Querini era ce rta di ra ppresentare l' Itali a nell 'o tto di punta all'Olimpiade di Stoccolma. N e aveva p ieno d iritto avendo vinto l'a nn o precedente nell 'otto, il titol o na zion ale e il prestigioso Ca mpi o nato Europeo, primo Sodalizio italiano ad o ttenere la vittoria in tal e specia lità. Ma la consorella Bucinto ro ottenne che fosse fa tta un a se lez io ne sul ca mpo tra gl i equipaggi delle due Società . Gara termina ta con un abbordaggio a danno dell 'a rm o dell a Qu erini ed una conseguente spiacevo le rissa. Lo stesso Rowing C lub Ita li ano no n ne uscì bene da ta le vicend a . Con uno sconce rtante ve rdetto infatti sq ua lifi cava per un a nno entra mbe le Società con il risultato che la partec ipa zio ne italiana a ll ' Olimpiade di Stoccolma dovette essere a ll ' ultim o mo mento ca ncella ta . Fino a ll o sco ppi o dell a prima guerra mo ndia le la Società si adoperò se nza sosta per continuare a sviluppa rsi. Fu

Coppa Va lcriano Grillo.

~~ ~C"T . . . lo'oon

-

_"

fR,,"C[SCO QOfRI/'I1

f.;.::--

_. I

01

_

~-:-~-~ r

TESSERA

"'~

~

'"

....

... ...

RICONOSCIMENTO

Q. 6_..1....

r........,:u.

k,. , "II

Tessera del la Societ:t

111 Uo;()

nd 19 1I.

L1 sede socialc reO;laur;tta alle Z.11 Icre.

59


Riunione sociale.

IL CROLLO PER GLI EVENTI BELLICI

1915-1919

60

resta urato completamente il ca nti ere, la fl o tta fu arricchita co n num erose unità; veni va a nch e a ll estita un a presti giosa sede di q ua ttro sa lo ni pros pic ie nte Pi azza S. M a rco. [n essa conveni va, tutta la migli o re soc ietà ve neziana, in riusc iti ssime riun ioni e conce rti coll ' intervento d i impo rta nti a rtisti. Il tutto con l'a iuto del Co mun e, di a ltri Enti e di soci mecena tl. O ltre a ll e inizia ti ve remiere, la Q uerini curò mo lto in qu el peri odo anche qu elle natatorie che, si rico rda, era no co mprese tra quell e d'istitu to e di cui si pa rl erà d iffusa mente più ava ntI.

Con l'i nizio dell a Gra nde G uerra gra n pa rre dei soc i (qu asi tutti giova ni ) fu rono chi a mati a ll e a rmi e purtroppo mo lti no n to rn a ro no; ess i so no rico rdati co n un a lap ide nel ca ntiere soc iale. O gni atti vità cessò, si chiu se il ca ntiere ed i beni in esso co ntenuti furono affìd a ti a persone a mic he. Fu q uindi la co mpl eta pa ra li si co me pera lt ro era successo ad ogni o rgani smo che no n fosse milita re. Proba bilmente l' un ica eccezio ne fu il fìsco ! Infa tti (a qu anto se mbra) a fronte del mancato paga mento de lle tasse no n trovò di megli o che sequ estra re le imba rcazioni soc iali che per forruna furo no risca ttate di tasca propria da qua ttro Soci (Antonio Ace rbi , Ma rco Bisio, Enr ico Fossetta, N icolò


Fossetta ), ricordati anc h'essi con una lapide. Finita la guerra, le rega larono a ll a Società affìnchè tornasse "dov'era e C0l11'era" .

In tal modo agevolarono la res urrezione della Querini vo luta dai soci superstiti e dalla volontà di due cittadini insign i: Giuseppe Volpi e Mario Marinoni. Le disastrose conseguenze del con flitto mondiale costrinsero praticamente a rifondarla; Ri vivia mo quegli avve nimenti negli artico li de " II Gazzettin o" .

L'ASSEMBLEA DEL 10 GIUGNO 1919

LA RINASCITA DELLA SOCIETA

(- IL GAZZFITINO" DEI. 14 GIUGNO 19 19)

GIO\':lnlll Viviam (a l centro) con I giud ici arhHrI davanri alla sede sociale. dopo una giornata d. reg:lIc.

Martedi sera ilei Salolle Capoll a Sa/lta MargherIta. ebbe Ill ogo la prima assemblea generale dei soci della risorta Società Cmlotlieri Q uerini. Uomini di litI/e le età e cOlldizioni sociali, giovani pieni di elltusia· 51110, di (arw. di fede, tutti venezialli puro sangue, accorsero alla simpatica riuuione che. per acclamaz ione, uol/e a presidente i/ vecchio canottiere signor Giovanni Viviani. Egli manda anzi/fitto 1(11 fervido fraterllo plauso alla valorosa CO nsorella la "BlIcint oro " che sulle acque di COlli O, lenne ancora lino volta ben alt o i/nome di Venezia e della sua giovalle gellerazione di atleti. Si augl/ra che nelle prossime edhiol1i della Senna re CO li vollllo e comprensibile illsistenza ripete lo Semm!) la .. Bucintoro " ricolIsacri l'a((er11loz.io ne della nostra (orzo. e così sia sempre. conclude. perché Bucintoro e Querini, O 1'11110 o l'altra , non debbono avere che lill a scopo solo: quello di onorare Venezia, e dare lo prova provata che il nostro '''antico lIa lor 11011 è al1cora mortor. La relaziol1e morale lo fa il Sig. Cioualll1i Vivioni stesso; essa è chiara e semplice: la Ilostra giovelltlÌ. dice, qllella che fII provata alla trill cea ha bisogllo di II110va vita. di aria, di sole, di forza, di fede. di eutusiasm o. 1-10 bisogno di rimettere le sue (orze m orali e fisiche ad 1111 0 stato elevato. il 511 0 cervello ad lilla chiarezza di vedute, il S Il O cuore alla bOlltà. CIi sports nautici: il remo, ilnlloto, hallllo la piif bella tradizione venezial1a, La "Q uerini " intende far li risorgere, intende risol/evare con essi lo spirito oppresso di tallta giouelltif, Cose chiare e semplici, abbiamo detto; cose sa1lle. soggizmgiam a e che meritallo ogl1i ap poggio ed ogni plauso, 11 sig. Vi/fiani dopo aver avltto il COllselltimellto genera le dell'assemblea, passa a dare altre spiegazioni sul risorgimento della valorosa associazione. Ricorda ai presellti che se oggi lo "Qucrini" ha potuto riscattare e riavere tutte le sue amate imbarcaZioni, ciò si deve al sacrificIO affel/lloso di qllal/ro SOCI: Alltollio Acerbi. Marco Bisio e fra telli Fossel/a . Essi, si PIIÒ dire, salvarollo il prezioso materiale e lo restituirollo intatto al/a Società face1ldo risparmiare lilla (orte somma: il loro Home sarà scritto in apposito quadro ileI/a sede sociale. L'assemblea applallde. Si hcl ragione per credere che il vecchio garage. fra poco, sarà accordato m ercè il valido appoggio del I"or Mario Morlllolli e del sig. Dillo R011lanil1. Ulla simpatica innovazione al gagliardetto sociale FICII proposta dell signor Salllbo ed approvata dall'Assemblea. AI posto del rel'lO , del

CanoH1èri qllcnnoltl.

61


L3 nuova bandiera 111 un dlpll1tO di Giu-

,'anm Viviam,

salvagente e della gaffa, tuNi emblemi nautici, sia messo il Leone di S, Marco che tlltti li abbraccia con sotto il motto: "Ardisci e Spera!". II/ fine viene approvato che l'inizio sportivo avveJ1ga il 29 giugno / 9 / 9 al1l1iversario della bauaglia sllll'ia ve che salvò Vellezia e deci· se la fille della gllerra mOlldiale. l,l quel giorno tu Ile le imbarca::.ioni della Q lleril1i scenderanllO per la prima volta lIelle acqlle della laglllla di Sali Marco a portare fiori, tallti fiori, là iII (alido al Cava llillo, slIlIe tombe dei prodi 110stri m orti, che col loro sacrificio nOll permisero che Venezia fosse calpestata dal talloll e de/llemico. Pensiero più bel/o. più gentile, più commovente, più venezianamente sentito 11 0 11 po tevano avere quei nostri va lorosi giovalli per il giorno cbe inaugureranllo i loro II/di sportivi. Siano essi sorretti dalle (orze L,i"e di tlltta la città.

L'ASSEMBLEA DEL 14 LUGLIO 1919. LUIGI RIZZO PRESIDENTE ("· 11 GAZZETTINO" DEL 17 LUG LI O 19 19)

Il Comandanre Luigi Rill.o secondo presidCllIe della Società ,

Caltra sera, nel/a sala del palazzo Gritti Faccanon. presenti IIl1l11erosissimi soci, ebbe Ill ogo l'assemblea per la 110mina delle cariche sociali. Intervellne il comandante Luigi Rizzo, socio del/a "Queril1i", che i canouieri e ra,i nalltes, COli lino imponente ovazione. vollero a presiedere l'adunanza . 11lterllTetò l'lInanime co nsellso il socio Vivialli, salutalldo ilmagl1ifico ardito del mare, il più brillante marillaio della guerrtl euro pea. Vivialli diede 111m dettagliata relaziolle dell"opera prestata per dlle mesi dal Comitato provvisorio per lo rinascita della SOCietà . relaziolle che vemle approvata ed applaudita . Passati alla 110 mina delle cariche sociali, il vecchio campiolle Giuseppe Sambo propose che si eleggesse per acclamazione a Presidente della Società il comandante Luigi Rizzo . Tlltti ap plalldiroll o al Presidente che ringraziò con 1111 magllifico discorso, Per scrllt;'lio segreto ve1lnero poi elel/i a vice presidenti i signori auv. COI1lI1l . Fllsinato Giuseppe e Vivialli G iovamli; cOllsiglieri i signori Acerbi Alltonio, Gianese Tullio , Sambo Domellico, Ma,so lIi Silvio, Roma"i" Dino, Rosada Ellore, Sallra Giovanni, Sambo Ciuseppe, Del Ciudice pror Brell/IO. l'residel/te delle Assemblee: avv. Alberto MI/salii. Revisori dei Co"t i: effettivi Bereugo Francesco. Da Col Attilio. EibensteiJl Adolfo; supplenti: Omassini Nino e Sichel Ulisse, /I coma lldallte Ri~o scioglieua l'assemblea COli un ferVIdo lwgllrio che la Società rinata con IIna prOmetlellte forza di viva giovine::':'ll, debba perseguire ed incremelltarsi vieppiù per la gIarra di Venezia e dell·'ta'ia. I soci acclamarono ancora il loro Presiden te, La "Q uerini" che si gloria del nome dell'eroe veneziano disperso lIella natie polare. andrà fiera del gioualle suo Presidente e soll o lo sua guida s'avvierà nuovamente ai duri cimenti e alle belle vittorre che tante volte cOllobbero le sile imbarcazioni in Italia ed ali Estero .

Qui si conclude la cronaca del quotidiano di Venezia. L'accettazione della carica di presi dente da parte di una personalità dell ' importanza del siciliano Luigi Rizzo, pluri -

62


.-R RQ\7ING' CLUB ITALIANo. . __ ..... " - 1 _ ~"HII'I_ ~·:O~;".".,h J ....,

---'

decoraro, affondatore di due corazzate austroungariche, dà un'idea del prestigio che la Querini si era conqu istata nei suoi primi anni di vita . Nel corso dell'assemblea del 14 giugno venne ancbe approvaro il nuovo statuto soc iale che verrà poi modificaro nell 'asse mblea straord in aria dell'8 apri le 1920.

I,.".,..,..

.1 ....:-

'"'" c;.. I,

~

.....

.\.

.

La ripresa fu però incerta e travagliata. I tempi non erano piLI gli stessi, tre anni di guerra avevano lasciaro un segno profondo nella giovenrLI (c he, forse, non era più tale). Comunque nel 1921 il due senza di Scipione e Curzio Del Giudice rappresentava l'Italia ai Campionati d'Europa benché senza fortuna. Sempre nel 192"] fu presa da un generoso cittadino inglese una simpatica ed inrel ligenre ini ziativa che probabilmenre conrribuì non poco a smuovere le acque. Mr. Whitaker, quesro il suo nome, metteva in palio una coppa da disputarsi in una gara esclusivamenre per juniores in fuoriscalmo ad otro tra Bucinroro e Qu erini. La sfida avvenne il 29 maggio nel canale della Giudecca e risultò vincirore l'armo della Querini prepararo da Scipione Del Giudice in una regata emozionantissima condotta sempre con ammi revo le cavalleria da ambo le parti malgrado la forte carica agonistica presenre.

LA RINASCITA SPORTIVA E SOCIALE

L'arrivo della rega ta coppa Whitakcr

:I

Venezia in ca na le dclb Giudecca.

63


L'equipaggio della Qucnni \'mClforc della coppa Whuaker (qUI a fianl:o nprooorra ): Piero Ra ....lgn:ln, Italo 5al11bo, AnronlO Pio,> c!la n, Gim'anm .\ l anzol1l, Giuscppe Ta ~sa n. IUlgi Sca rabcll in, Giu!>Cppc xat· rurin, Cirillo l'atron, Giovanm I ucatdlo

rimo

'. : • "-

64

'. I

~,

-

- "· ~ . - I· CI . ì"

.

"


Gira sociale 19 12.

Gua socia le a Torccl lo ncl l92 1.

65


, ..... I

1921. Partenza della gua socIale dalla delle Zanere e prol>Cgullnento della sressa in Canal Grande. ~de

1922, gira sociale a Chioggia.

66

, l, .•


LA SCOMPARSA DI PIERO FOSCARI

Il 7 a pril e 1923 mo ri va, in giova ne età, il soc io fo nda tOre e prim o pres id ente Piero Fosca ri; na tO a Venez ia nel 18 65, a rruolatOsi in M a rina a 12 a nni , raggiun se il g rado di Ca pitan o di Va scell o di stin guend os i per effici enza e ca pacità dec isio na li, qua lità che ma nifestò a nche qu ando, lasc ia ta la M a rin a, si di ede a ll a vita a mmini stra ti va ed a qu ella po litica . Deputa tO nel 1908 e Se na tOre nel 1923 poco prim a dell' imm a tura scomparsa , sv iluppò, in un a accez io ne nazio nali sta, un prog ra mma di es pa nsione ita li a na in Dalmaz ia e nei Ba lca ni . Come co rolla ri o di questa visio ne concepì Po rro M a rghera su un o spunto, come già accenn a to, del ca pita no ma rirrim o Lu cian o Petit, pe r tras fe rire nel la grond a lagun are le a tti vità po rtu a li venez ia ne co nse ntend o loro uno sviluppo a ltrimenti imposs ibile. La stessa pass io ne la ma nifestò nel govern o dell a nu ova Società s po rri va di c ui fu per o ltre 15 a nni a ma ti ssim o presidente e pugnace difenso re. Il 6 maggio, nel tri ges imo dell a scompa rsa il vicepresid ente Vi via ni teneva una comm ovente co mmemo raz io ne fun e bre, qua ndo nell a sede social e veni va scope rta la la pide a suo ricordo. Eccon e un o stra lcio.

" effige d, Piero F05ca ri su lla bpide che lo ricorda nel

ClIH1 CrC'

'iocialc.

.. Signore, Signori. Per i morti, pe; 10lltolli, p er i vivi presenti di q It ella sottile schiera d i fOl/datori della Fral/cesco Q lleril/i, io faI/datore dll e volte, reco /"ac-

corato omaggio di reverenza e di devozione profonda alla memuria di Colui che (u il 11 0slro Cap o ileI/a p rimissima o ra : condo ttiero. anima confo rta trice e illcitalrice nelle aspre vigilie. nelle fo rtunose viceude, nelle Ollorate sco nfitte. nei mo menti di g loria dell 'agitata prima gio rna ta di ques ta Società . Precisi in questi giorni, vell/ id ue a nlli or SOIZ O, Ila;, pochissim i giol'a lli veneziani. mal sofferenti d ella vita che vivevamo nella /las t ra città: fuo rusciti d i ull 'altra associaziONe perché il1 essa 11 0 11 vi avevam o trovato lo stim o lo e lo idealità; d iscordi. avversa ti. deriSI e com battllti CO li ogni arte, Ilo i, 110 n conosciuti da Lui a Lui ci presentammo e gli aprimmo l'allim o, gli most rammo il (1I0CO che ci b ruciava e gli dicemlllo il d isegnu 110st ro d i vo ler scuotere, vivificare allco ra . galvanizzare lo giouelltù veneziana ridestal1dolle. nella emulaziol1e. i germi anticlJl e 11011 assopili di gen te (o rte; trascinand o la a competere sul mare per vincere e (ar trio nfare illlome di questa Venezia glo riosa ed irrequieta sempre nelle più alt e. più pu re, più smaglianti tradizioni nella sua storia millenaria ... Piero Foscari ci credette a Lui sconoscillti, uo mini oscuri, osteggiati da tallti concittadini. FII il 1lOsiro Ca po elett o, e lo schiera sottile dei cano ttieri veneziani. COli Lui Presidente. si freg iÒ del nom e insigne d i Fra ncesco Q uerilli, sim bolo d i sacrificio . di giou;neZZL1 . di (orti intendimenti perché ri(lIlgesse allcora, att raverso gli esercizi sportivi del rem o , del IIUOtO e della l'eia. la rÙIOwanza celebre ed all/ ica dei velle:.wni marillai. Tale il debito di grat itl/dille che a Piero Fosca,i ci lega, m l/ita e iII morte. fili da q uei giorni lo ntani. Dd allora liDi l'dmOm11l0 come Maes tro spiritllale, p iù che come capo ed Eglt ci amò perché si sellt i

67


Il presldeme Cino Toso.

II funerale dci cOllie Fos.c:lri. Giovan1l1 Vi..,i3ni ('on la bamliera listata a luno ~ulla dlsdmuna.

68

cOli/preso. Cii (1111/11/0 (edeli ed Ei (II (edele alla 1I0stra balldiera. Lo att estava al1cora COI1 W/il delle sue IIltime lettere al 1I0stro presi· dente attuale Gino Toso. CosÌ scriveva: . "Grazie del buol1 ricordo che 11 0 11 può essere che cordialmellte ricambiato da parte di chùm· ql/e abbia visto nascere e rapidamente fiorire codesto Sodali:io, ma specialmente da chi, come me, ne abbia (atto di esso per molti anni il celltro della propria attività spiritllale iII (avare dei più alti ideali come Vellezia llO e come italiallo ". Per qllesto lo Slia m orte (li grave e salI/ito IlIllO per la nostra Socie· tà: per questo chiedemmo alla famiglia - e rillllolliamo ad essa la nostra riconosce1lza - che ci (asse serbato I"01lore di rendere alla Spoglia ali/aIa l'estrell/o tribllto di affetto e di devozione trasportaI/do La dal letto di II/orte al riposo eterno ... Vene:iano di tempra antica, sentì profondamente e praticò le virtlÌ ata uiche della slta bl/ona raz::.a marinara. Idealista, U 0 1110 di grallde fede, innamorato delle Sile idee, Ei le servì iII penombra od in piena luce, sempre da bllol1 soldato, CO ll devozione sconfinata, con abnegazione senZA restrillzioni. Gelililllomo perfeNo e diritto, sotto IIna veste austera nascose leso· ri di ge1ltilezza, di bOlltà, di indulgenza " ... Q llalldo 11/1 m ese (a 1I0i portall/II/ o iII Sal/ Michele le Sp oglie del Conte Foscari e le se/Jpellimm o, CD II Ill i si chiudeva inesorabilmen· te la pagilla gloriosa della prima Società Q uerini , ..


ANCORA TITOLI EUROPEI OTTAVA OLIMPIADE

el 1923, a Co mo, la Querlni rirorn ò sul podio dei Ca mpionari d'Europa con il "d ue con" cond o rro da Giovanni Sca rrurin , Giuseppe Ta ssa n e Gino Sopracordevole rimo (medaglia d 'a rgenro per una punta d'imbarcazione). e11 924 a Parigi ne ll ' VIII Olimpiade, il du e con di Ercole Olgeni, Giovanni Scarrurin e Gino Sopracordevole rimo

l campioni olimpionici Ercole Olgeni c :l fi.lI1cu con il rinlomere GulO Sopr:u::ordcvolc.

GU>V:l1l11l Sc:nrurin c

I

l

1

Cnpp:l Alessandro Brass.

vedeva sfuggire per un a rrim o (o forse per un dubbio verderro), a l rraguardo, la vi rro ri a rirenura ormai sicura duranre il co mbarruri ssi mo percorso. Riporriamo la conclusione dell 'a rrico lo pubblicaro dal la "Gazzerra di Venezia" il 18 Lugl io 1924 : a meno di 100 meln gli italiani, malgrado lo pronta reazione degli svizzeri. avell OllO lo completa sicurezza della vinoria. Poche battllte di alterne uicellde e a 50 metri dal/'arrwo la punla dell'imharcazione italiana procede di qualche melro quella Gl'versoria. Ma gli svizzeri sca tto /IO lIuovamente a loro lIDlta e poche uigorose palale li riportollo alla pari, sorprelldendo i 1I0s /r;, Ma s(ortullotamell0.0

69


-

I Ca mpioni O limpici Ercole Olgcll i. G io vanni )ca trllrm e Gmo ~o pracord cvo l c tim o

_ _ _o

_

_......... ..-.-.. -_.. .....-,,_ -...-----_ '- ... -_-.---- _.--'-....._. .. - ---'- ' ......"'-,_...'--" - --"-'''--'~ ''--

__

_. ~. _

_- ~

,

1 ' 111\ H O a llc gare di Sa lò cOlllro fi rmafO da Galmclc d·A nnum.io.

LA SECONDA BANDIERA

te per Il oi, sono le ultime e gli svizzeri bOllilo il valltaggio dello slancio preso dalla loro im barcazione. Su q uesto vantaggio gli svizzeri passano il traguardo senza che lIesSlt1 lO sappia con sicllrezza chi abbia vinto. Un telefoll o amumcia che ha uhlto l' Italia, l'altoparlante a11l11lll cia lo vittoria della Svizzera per 1111 decim o di secondo , tradott o u fficio/mente in 20 cm .

Gin o So praco rdevo le fin o a ll a fin e dell a sua lunga eS Istenza ne fu rattri stato e co ntra ri ato ! N ell o stesso ann o, lo stesso equipaggio, conqui stava il terzo posto nei Campionati Europei di Zuri go. Sempre nel '24 perve ni va a ll a Qu erini un in vito a pa rtecipare a ll e ga re nazio na li di Sa lò co ntrofirm ato da Ga briele D 'A nnun zio .

Il 30 maggio 1925 veni va benedetta in ma re la seco nd a bandi era con un a so lenn e ce rim o ni a a cui la sta mpa dette gra nd e rili evo. Si preferi sce da re la paro la a ll a "Gazzetta di Venezia" del 3 1 M aggio . LA SAG RA IN MARE DELLA SECONDA BANDI ERA 3 1 ~ IA GG I O 1925 (DAI.I.A "GAZZETTA D I VEN EZ IA" )

Folla "' lilla d iga dcI port O di S. Nicolò.

70

Il 72 Maggio 1904 , giom o delrA scel/siol/e. alle tre del pom eriggio si formava alle Za ttere 1111 corteo comlJosto di mtmerose imbarca:::.ioni di canoUieri che fian cheggiava no due va porini can chi di autorità ed invitati che dovevano assistere a/ batt esimo della bandiera della Società "Fra l/cesco Q I/eril/i ". Società che col/tava allora appe· Ila tre a1111i di vita. N ella cerim Ollia che Ile seguì fuori delle dighe del Porto di S. N icolò la madril/a della bal/diera. cOI/segnaI/dola al compianto Co. Piero Foscari, Presidel/te della Società. profen ua le seguenti paro/e: " In questo giorno si caro a Hoi per tallli gloriosi rico rdi. S011 0 lieta di offrire a 1lom e delle Dame venezia11e questo


L'l cupenma della pubblicai'.ione edira d311a Qucrini per il b:mc~ill1o dcll3 sua seconda handi cra.

La

nUOlg

bandiora dolla 'CanoLLion Quorini"

1nII1Dnll

tan IU SQl8Wn nllii Il mal'!

La cronaca dell'epoca dalla Venezi.l'·.

~Ga.ucl1a

di

vessillo alla gioval1e e fiorente Società "Querini", e di consegnarla a Voi egregio Presidente, che si nobilmente e degnamente lo rappresentate. Ve lo consegnamo fidenti che esso sia simbolo di gloria e talismal10 di (orllll1a, ed augllriamo che sventoli festan te sempre su nuove e m aggiori vittorie. A voi, giovani baldi e for ti, il fregiarlo di allori, degllo omaggio all10me dell1ostro eroe che sacrificò la giovane esistenza per f alto ideale della Patria, ad onore e gloria di San Marco e dell' Italia tutta nustra", I vali e gli allgllri di allora si 50110 realizzali: oggi il vecchio vessillo è fregiato di alloro ed ha sventolalO festante sempre S II nuove e maggiori vittorie. Quelle poche imbarcazioni che fiallcheggiav01lO i vaporini iII quella 1011ta11a cerimonia S0 110 Ora divenute una vera flottiglia d'imbarcazioni da corsa e da passeggio che la Queril1 i assiepa ilei suo garage. Svilfl/J/Jatasi sem/Jre più, lo Società edu ca ora la giavelli'; ollre che allo spari del rem o all che a qllello del 11110to, sotto lo direzio11e di Cesare Olgeni per il primo e di Giulio Mariu zza per il secondo. La cerim ollia del 12 Maggio 1904 si è ripelllia ieri iII /llIa festa di sole per lo bell ediziolle ed il ballesimo della II11 0va balldiera copia fedele dell'altro uessillu. SIIIIa 11uova vi è aggiul1to iII ricam o il 1110tto "Ardisci e sperar Fin dalle du e del pom eriggio lo spazio d'acqua antistante i garage della Q ucrini e della Bucintoro va anima11dosi delle snelle imbarcazioni montate dai canottieri biallcocelesti della Querilli e rossi della Bucintoro. Una yole a ott o uogatori è m ontata dai canottieri della" Patavill1n" appositamente venlfti dalla loro città. Fra i cutlri della Compagli io della Ve/a ed i va ri topi a vela che fallllo evolll::.ioni nel Ca nale della Giudecca notiamo anche tlna baleniera degli esploratori cattolici nautici ed 1111 'altra baleniera vogata da signorine portallti la maglia biallcoceleste. Dinan zi al garage della Quer;ni 50110 attraccati il "Giudecca ,. del/'A ziellda Coml/I/ale ed il "Sall Marco " della Società Veneta Lagl/nare. 5111 primo prendONO posto le Autorità e le lIotabilità cittadine e sul secondo gli altri i11vitati. Abbiamo Ilotalo ilioltre: 11110 rappresentanza della Società Ginnastica .. Fulgor " CO lI bandiera e cOl1 la Presidenza al completo; i marilIarel/i della Scilla col comalldallte in seconda cav. Celli: le rappresentanze, qllasi tutte COl1 bandiera: della " Canottieri Bucinturo"; della CG1IO ttieri "Sile" di Treuiso; la Società Ginnastica ""taelitia"; la Seziolle di Venezia del/"U.O.E .I.: della Compagllia della Vela col comandante Arcangeli e col rag. Galupi ecc, ecc. Autorità e invitali sono ricevltti dal Vice Presidellte della "Querini" sig. Giovamli Vivial1i e dai componenti lo Reggenza: cap. Salvagllo, sigllor Dal/"Abbaco. rag. Beggio, sigllor Favara, cav. lIalelllilli, signor Gavagnill che fa nllo gli onori di casa. Poco dopo le tre e mezza melltre lo ballda della "Scilla" illtolla la Marcia Reale. echeggia no i fischi della partellza e i due piroscafi si scostano lentamente dalla ril'a precedI/ti dalle flottiglie della Q/lerilli e della BI/cillioro che si dis/J()1lgono in corteo hmgo il Canale della Giudecca verso il Bacino di San Marco. In Bacino il corteo presenla Ull colp o d'occhio veramente stra ordinario: i due piroscafi imbandierati e col gran IJlwese procedollo a bI/Olia ilelocità precedllti e attorniati dalle agili barche dei canottieri. N umerose 5011 0 le yole e le ollt riggers a otto ungatori che sono seguite dalle imbarcazioni venedall e e al/'inglese a ql/attro remi: alclIlli giovan i dai muscoli (orli si 50110 presi l'impegno di scortare i vaporini COl1 venezia11e e yole a dlle remi. Si fila rapidamellle verso il Calla ie di S.Elella e il dire I/ore del corlea Beggio dispone perché gli equipaggi degli outriggers. barche che

71


terrebbero il mare, sbarchino a Sali Nicolò per prender posto nei vaporini, ma il capitano assicura che il mare è calmissim o. Difatti a SalI Nicolò compiono evoluzioni attelldeudo i/ corteo le imbarcaziolli della Compagllia della Vela spillie dal vellio di scirocco. Allo svoll o del Semaforo il mare è aperlo dillallzi al folla gruppo delle imbarcazioni ma l'acqua è appella in crespata e tutt o si svolge ileI massimo ordine. All'imboccatura del Porto, Ira le due dighe, i piroscafi si fermallo accostmldosi e vellgono subito circondati dalle imbarcazioni e bllolla parle dei vogalori salla a bordo dei bal/elli. SIII fiallco del "Giudecca" è la nuova outrigger a due remI che aiculli soci belle· m eriti "a1l11O dOllata alla Società per i Iluovi cimenti. Le autorità si raccolgono attorno all'imbarcazione. /I signor Vivimli consegna al sigllor Dall"Abbaco III/G COrOlla di alloro COli bacche dorale perché la gel/i lIe/l"acqlla qllale omaggio ai Cadili i del Mare. Mellire la ballda fa echeggiare le 1I0ie della Callzolle del Pia ve il sigllor Da /l"Abbaco coli/pie il rilO fra il silellzio dei presellii che prorompollo poi iII 1111 0 scrosciante applauso. MOlls. Zalletti ha indossato intanto i paramellti sacri e. assistito da 0011 Marchetti. impartisce la benedizione alla nllova oUlrigger e alla bandiera che è tenuta dal giovane socio allievo Anse/ma Gavagllin. figlio di lino dei fOlldatori della Socielà, Sig. Ca rlo Cavagllill. La madri Ila, signora Gina M erk, m oglie del Presidente della Società comlll. Toso Cillsellpe, COli I"acqlla cbe il sig/lor Dall'Abbaco le porge iII lilla coppa, acqua appena attinta al mare, bagna In lIu ova imbarcazione e lo nuova bandiera tra gli applausi dei presenti m entre lo banda suona la Marcia Reale. Le autorità salgol1o quindi sopra coperta e a poppa si adunano accanto al Vice Presidente i campioni della Società: Ercole Olgeni e Giolla"lIi Scaltur;u vestol1o lo maglia azzurra cbe ballnu portato alle Olimpiadi. Mario Treves, Tullio Rosada. l'illg. So/esin, Gino Supracordevole, Cesare O/geni. l'instaNcabile maestro di voga, il sigllor Annellini e i (ra telli BremlO, Scipiolle e ClIr~io Del Giudice. Prende la parola i/ Vice Presidente signor Giouamli Vivialli che dopo aver ringraziato le autorità per il loro interL'ellto dice: "Scioglili, dispiegali libera al velllo, 1I0vella balldiera e garrisci lieta, gioiosa la eterna canZOne della gioL1ùlezza bella ... Callal/ieri lIellezialli, giovani atleti della Francesco Querini! Noi avemmo lo nostra gionlata e lo compimmo. Noi ora generazione che Iramollta consegniamo alle malli l'ostre la lIuova bandiera della I- ran· cesco Q uerini, perché ora tocca a voi; è la vostra giornata . Come lo vecchia che abbiamo testè ripiegata iII gloria, /0 bella bal1diera aZZllr· ra porta in campo bianco, illtessuto, il Leone di San Marco. Ma l'ulemmo (osse ancora scritta lo parola, il mottu della Jlostra impresa: "Ardisci e spera!". È lo nostra promessa. l'assiale, vogliate e sappiate ardire in nobile fiere-:.za. sell::;a mai prepulere. Tradireste lo (ama, il 110me, la tradizione più bella della nostra SocietlÌ . Sappiale lIobilmellle ardire ed abbiale sell/pre calda , ardellle la fede come è 5collfillafa la speranza. COIl queste autentiche uirtlÌ cbe 501lD possedute soltanto dal/'uomo forte, dal marinaro, voi, siatelle ben certi, villcerete. Vincerete ancora e sempre per la gloria di questa bel/a e onorata bandiera della nostra Società. A veli t 'alll1i di distanza in questo momento mi risuonano e vi ripeto le stesse parole cbe ci disse Piero Foscari: Onoratela e ollorerete la Patria, Venezia, Francesco Q ue.. .. 1l 0 1l

Parrone!.!oe della Socier:l: na Fo~;)ri

Cesare

primogemta ,II

Ol~clll

.1

!>mlstra .\lan PICro.

l"ms';1!lcahlle l11a{'!.trO di

\o~a,

,

XlplOIlC Del Giudice 'Sci "olte campione d'Furop.l, dlrertore della ~OCICtiI, glUdll;c arbitro della Reale Federa/ione Irallana Canot';\~ln,

72

Tlm . .

Coralore dà qllilldi leI/lira del lelegralllllla pervellllio da S.E . il Sellalore COllie Cillseppe Volpi, COl/emalore della Tripolilallia,


a/ltico socio vitalizio, al qllale è stata offerta la Presidenza O nora· ria della Società. Il telegramma recita così:

Il rclcgramma del ministro come Giuseppe Volpi .

-.

..

FOto di Pierro AZ7_1rlO socio della Querilli caduto in guerra •.1ccompagn:Ha con ulla dedica del padre.

CONFERMA DEL PATRONATO REALE

_ .~ h' ,..lI.I"' ,

~I

li _ " . d<1I . .. Io

10<,... dd 20 _tut'~ IL"U IIoIt, "" ' ...-'"

_____ Lo ""' $.o M-' Il Me, ..t..n...Io ............1 .....

F"'a. ..., • ...t. l' &.11--. V_ •• . . . . . . I............

SI '_

s.::.. t.~tR,~::t.!::;..ù

~--t=..~

",.I.Mi JJ.••-110"hol. -. ....11' ""'"""" ... po' ""_ ....... '-'-',1.,_ Coau. J'i . ..I.Nll. . .Io.I ..

~o ....

""lTIOU

.............

ru. c..- r..._

"tIU'l .

"'S~"'T.

~

MOlti"

"Presidellza Ca nottieri Querini - Venezia Tripoli 20 maggio 1925. Bel/chè il grave alto IIfficio che la Patria mi ha affidato mi leI/go ancora LOlltano dalla mia Venezia la evocazione dell'amato nome di Pietro Foscari indimenticabile amico e fìero campione di nostra gellte mi toglie agiti esitallza e volelltieri onorato di sltccedergli aderisco ad assumere la Presidellza 01loraria di codesto sodalizio che sempre ha parlato e porterà nobilmente i colori di Vellezia Ilei tradiz ionali cimenti del remo. - Volpi". Il signor Vivialli accenna poi all'atto generoso del cav. Azzano che ha fatto dono di un 'imbarcaziol1e portante illlome di S tiO figlio Pietro, già socio della Q uerini. caduto iII guerra. Dopo aver comunicato la nomina a socio Onorario del Co nte Antollio Revedin, generoso mecenate dello sport remiero velleziano, il Vice Presidente comunica la nomina a soci benemeriti dei campiolli Scipiolle. Brenna e Curzio Del Giudice, Tullio Rosada, Mario Tres. cav. Nenzi, ing, Solesin, Gino Sopracordevole, Cesare ed Ercole Olgeni, Giovanni Scatturi1l. Luigi Armellini ... Il signor Giuseppe Tosi della '~Canottieri Bucintoro" prende quindi lo parola e dice: "Ultima pala della Società Ca lloUieri Bllcillt oro porgo alla bandiera della Consorella Q uerirri il salllt o cordiale. La Bucintoro è in lotta oggi COll temuti equipaggi a Salò e voi vorrete scusare il 110stro nrodesto illtervento dovuto appunto a tale competizione.lo auguro al vostro nuovo vessillo che faccia trionfare SII; campi di gara il Sit O bianco-azzurro, Saremo fieri delle vostre vittorie e più di flltti Iloi sarà fiera Vel1ezia che, Bucintoro e Q uerilli, quando arrivano CO I1 trofei di vittoria. accomulla iII 1111 medesimo pensiero, Con questi sentimenti vi ;'lVito a gridare per lo Ql/eril1i "il}, hip, hurrà! ". Il grido è ripetuto tre volte dai canottieri, grido che i canottieri Q uer;'li ricambial10 per la Bucintoro. La cerimonia ha quindi term;'le al grido di Viva il Re, ripetuto tre volte dai presenti .. .

Il 24 apri le 192 6 viene confermato alla Querini il Patronato di S. M. il Re e dell a Regina, nonché il tito lo di " Rea le". II testo o ri gin a le del provvedi mento è co mpreso tra le fìgure inse rite nel testo. li 23 maggio 1926, a lla prese nza dei Ministri co. G iu seppe Volpi di Misurata e dell'avv. Giovan ni G iuri ati, la Soc ietà commemo ra i suoi primi 25 anni di vita. Ne è presid ente il comm. avv. Antonio Pellegrini. In quel giorno fu va rata la second a disdotona (costruita sui disegni dell a prima da l cantie re De Pell egrini-Ca rraro a San Pi etro di Castell o), alla quale venne dato il nome del primo presidente, da poco scompa rso .

=• =

73


IL XXVo ANNIVERSARIO LA SECONDA "DISDOTONA"

Il presidente COIllI11 avv. Antonio Pellegrini ,

La seconda di ...dorona "PICro FOSC3n" 'iullo scalo dci cantiere C.1rraro a S. Pietro

d. C:lsrcllo prima dci

74

\":lrO.

Essa venne offerra a ll a Società per il suo XXV anniver ario dalla famiglia Foscari, dai Ministri Volpi e Giuriati, dal Com un e e Provinci a di Venezia , da altri Enti pubblici e privati, da cittadini e soci . È la riproduzione fedele della prima: la sua lunghezza fra le perpendicolari è di ca. 25 m. La bandiera di poppa (riproduzione di quella di S. Marco ) fu offe rra dalla patronessa comessa Maria Luisa Fosca ri de Bresson e dipinta da Pasq uale Zennaro. La bandie ra di prora (riproduzione di quella socia le) venne ricamata nell'[stituro Ca na l delle Suore del pianto. La targa con dedica sulla prora, eseguita ed offerta dalla ditta Alessandro ami .


L1 sl'Condn disdoronn appena vara ra dal Canriere Cn rraro a Sa n Pietro di Castetlo.

I fan a li (riproduzione di quelli da galera ) ed i du e po mi sull e aste delle bandiere, in ram e s balza to a cese ll o, ve nn ero eseg uiti dalla ditta Rosa Umberto di Venezia . La " po lac heta" in cuoio, offerto dal socio cav. Va lenrini, venn e co nfez io nata dalla ditta Al essandro Lucatell o di Venez ia . LI costo, esclusa la fe rramenra , ammonrò a Lire 14.000 di cui 3.000 per l' in vasa tura. Il canri ere Ca rraro è tuttora o pera nre. Gi o rgio Ca rraro fig li o di Attili o recentemente scoparso, ha fa tto do no a ll a soc ietà di un mo dello in scala dell a di sdo tona costruito sui di segni del padre. L'evento tro va a mpi o spazio nella stori a d ei primi ve nticinqu e anni d i vita dell a Soci età sta mpa ta nel ] 926 e da cui sono sta te estra tte molte dell e no ti zie es poste nell e pagin e preced enri e nell a c ro naca d e " LI Gazzettin o " ripo rta ta nell a sezio ne " la Qu erini e la stampa" a pago 15 9.

Arril io Curaro costrutrore dell:t seconda disdorona.

t- -tI,.

......... 0

....

-r..", ... ;.: ...

L

-

Q ... .,""lo

t .... c .... <l.Co

.5 .. , "

v

I:.

.....

ll<"-v,c..<>.:.l~ .... ::.. .. o ..... «.:> ............ od.. ... llo

iJ..

r . c. .. .... d.<>

_ n~

E'+=-~F-=--=t-+ --I--T-__l''----=r::.--L <=I

. . ..

1969--

-~=--

~"t-z...a.'("a~

~?t,t"~f~r~~-:=> ;:

75


1932. L.1 disdolOn:J. della Qucrini e In dodesona della Buci nl Oro accompagnano I Rcnli d' I talia ai giardini de lla ~l cn n a1e d'Arte di Vc nc:r.ia.

A proposito de ll 'avv. Giovanni Giuriati (discendente del giurista e patriota Domen ico che fu uno dei pill va lidi difensori di Venezia nel 1849), nel 1926 era Ministro dei Lavori Pubb lici e notizie d'archivio riferiscono che eg li "è tra i soci

più anziani e che, nei brevi riposi veneziani che gli consentono le gravi cure dello Stato, ama vestire la maglia bianca e azzurra e confondersi tra i giovani canottieri "querinotti" in quel sal10 esercizio da Lui sempre coltivato con antico an1ore",

11 socio onorario avv. Giovanni Giuria n.

LE INIZIATIVE NATATORIE DELLA

REALE SOCIETÀ FRANCESCO QUERINI

76

È interessante, riprodurre qui di seguito quanto riportato nella pubblicazione del XXV anniversario sulle attività natatorie. Queste scompariralIDo dopo il 1929 a l cambio di sede, forse per le mutate abirudini della gente o forse perché, proprio in quell'epoca, iniziò a farsi intenso il moto ondoso.

LA CLASSICA CARA " LO/W BYRON" Essa ricorda la celebre sfida che il 18 giugl/o 1818 (u viI/la da Lord Byron I/uolal/do IIII/go il Ca l/al Cral/de, da S. Maria Elisabella del Lido a S. Lllcia, contro dtte for tissimi competit ori, suoi amici, A/essal/dro SCO LI e CO I/le A I/gelo M el/egaldo . Così I/ell/oll/e del Crallde Poeta II/glese che di Venezia (u figlio spiritllale per l'amore serbatole. per lo sua gloria di splendori e di storia, i/ ludo llau tico si rin1lova ogni biennio contem poraneamente alle Esposizioni internazionali d'Arte che tanta rinomanza e lustro aggiungono a/n ome della Patria. La Coppa d'Ol/ore (Cha llel/geJ fu offerla dalla illuslre Nobildolllll1 il/glese Lad)' Layard.


La Società conserva a ncora il diploma di partec ipaZIOne qui riprodotto. La gara, valldita ed orgallizzata dalla R. s. Q llerilli, raduna s1/lle acque vel1ezione tlltti i migliori nuotat ori d'Italia il1 ben duro cimento slIl percorso di 7 k m circa. È la gara più faticosa che si conosca. In qll est 'anno delle sue nozze d'argent.o, la "-Q llerinj" intel1de darle la massima importanza e Toni Zal1o ll, esimio consigliere della Società, sta ormai lavorando perché ad essa intervenga pure 1II1a cos picua rappresentallza di Ill/otat ori esteri, 1/ "Cazzettino I/Iuslra to" come lo fece largamellte nel} 92 4, ha già prom esso la dotaz ione delle più ricche m edaglie. Così (aral1l1o altri En ti pubblici e privati.

a;;..

",.

~

VTNCTTORl DELLE CARE "LORD BYRON";

SOtle1ti Canottieri!! Dori nanles ·OUERlnl .. \I~"'C L' '''

CamPIono lo

(lord Byroll coprì il I)ercorso

d i R~istenz"IJI Nuoto

•• L..orcl B y r o n

A"IIo

••

27 tlgosto 1905 30

L UCLIO

o/ settembre

1 922

0_. _. ,.. ,..

1- • ••• , _ _ , lo .............. .. .. h • • _ _ , ...... '....... I ~, ' n~. ,I.- _'H" _ _ •.• , .:.-. M __ I.M .,.j "'--do., .... ... , '"'~ _ ..... _ ~

.Jo •• - . .

l."'-

v .................

...

,...,~

Lo

0-_

ore e 5 ') Società

Davide Cattal/eo

Michele Signorili;

. ... ..._... . .. ,. ........_......_.... . .

" t.-r.I .. y .....

..

7'~~'f:;;i~~.r::-J.::,,~i:1;".! " ,,_ ,~::: ;.;=.:-=:.~~':f.,·E··. .-,~· .:=.-:::.::.;.:: ~.'.' ,;...." ,,, . <l., •• _ _ "._1 ., I .'

Cluv s/JOrtll'o Firel/ze

Ore 2.1"'.)]" Ore /.45 '.55"

/1 settembre 1920 Umberto Botta

Sporl Club Italùl -Mifflll o Ore 1.1., '. 15"

W lugfio /912

Pallero Colisto

R.I\', Mihmo

Orc f.3 J'

J., ,lgosto / 924

Bac/gelfl/lm Rel/ato

Ruelltcs ciI Rtlpalfo

Ore 1.41'

_~

p_~

Tempo Ore 1.55'."7"

/ 907 Francesco De Pasq/lale R.N. Spe::.ia

o/ agosto 1909

''_'' -' .•_ _ ......c--......... ,. .....c-. _........ 'Q-._. ,.. <.;..,. , _ .w"._..... .... _.,.., <....J. _ _

~ . ~_

/1/ .,

Vi" citore

/0/ R. \ , '" R"g',1 \ ,/1'1'

~i ::.L~~-r;j:~~~f' ~'E: ~ .~.;.~;"~

_~ ~t:~:~.t~:.,:.r.::~~-iZF~.::.:.."" ....

- - --- _.--....

~-

SO CIETÀ CANOTTIER I E RA RI NANTES

QUERINI

f:)C.II(UU'H.nt~' A j , ".4.Jr.. L' / ~ Il''.{~'\..C.:\.t\J ;)G\.'l~lh'\. r<.$IHd<Ht ...\;.:..,

;;t'~ I:r "".~~

,llIn J"

~it,./t'r0"'ru'f"t" ,rl?rr y. . "r·~",r~ S~Jt:"'II~

:/_~.

.",J

#

o

/IN't'51dCIIII"

77


1/ "

{'1 '"1

LA SCUOLA DI NUOTO

FII m ilita ilei 1902, da Giovalllli Vivimll, allora Segretario della Società. È unica a VelleZId ed illi11lerrottamel1te Istruisce, a migliaia, giol.,auetti dei due sessi iII quest'esercizio talllo S0l10 e lanto umanamente u/ile. Da molti mmi è diretta COli grandissimo amure e intelligenza da Giulio Mariuzzo, Socio Benemerito, cbe le dà ogni sua migliore attività

dllrallte la libertà cOllcessale dalle sile oCCllpa;:;iolli professiollali. L.. !.CuoIa di nuOio.

La R.S. "Querilli" accarezza però da molto lempo più vasti progetti in questo campo di assislenUl umano. Ha in mente lo istituziolle di lilla "SclIola di Soccorso agli asfittici" cbe manca assollltClmente a Venezia. Ma uuole che essa sorga SII larga base iII modo da rendere popolari queste cognizioni indispensabili ileI/a convivenza civile.

In canriere, una lapide ricorda anche questa attività. I CIMENTI INVERNALI DI NUOTO

Fili dal 1908, sfata lido

1111

illfol/dato e stllpido pregilldizio, si rÙI-

novallo all1wallll ente Ilell"ultima domenica di Gennaio . È sempre Wl giocolldo avvel/imenlo sportivo cittadin o cbe radllna

SI/I Callaie della Gil/decca, IJToslJiciellte alla Società, migliaia di IJersone ammirate del/'audacia degli intrepidi IIl1otatori inver1lali. Vi COllcorrOIlO, oltre ai SOCI della "Querilli", squadre padovane (per lilla simpatica cONsuetudine di cameratismo). squadre militari e della Regia Maril/a. L'organizzazione, inappu1ltabile sempre. il merito del SOCI Zt1IUH/ e Mariuu'a. Nuoratori in\crn.lli.

78


ANCORA VITTORIE NEL CANOTTAGGIO

1922. Regare nazional i delle Venezie sul

C3-

naie del la G;ud,~ca. G", iol" 8 iu",mes.

LA NUOVA SEDE

Il· . . . . d· Mr h k l 'lI1te Igente II1IZlativa I j W ita er aveva riacceso o spirito di emulazione sulle acque laguna ri; esso riprese vita più tardi anche sui ca mpi di regata nazionali ed intern azionali. Nel 1926 si vinse il Ca mpionato Italiano Senior nel due di punta con timoni ere, co n equ ipaggio: Casa nova , Cerato, Cecca rello timo Nell'assemblea del 20 aprile 1927 con la presidenza del marchese Corrado Dal Pozzo fu modificato nuovamente lo Statuto. Nel 1929 la Società ritorn ava a lla sua vecchia e gloriosa tradi zione: a Nizza come per il passato, si in contrava co n la consorella Bucintoro in una competi zion e in yo le da mare ad 8 con timoni ere. Vin ceva superbamente e, nell o stesso gio rno, vinceva in a ltre tre regate entu siasmando il folto pubblico cosmopo lita che vi assisteva. Maestro ed animatore dei bravissimi canottieri qu erin o tti fu Gi no Bettini.

Ne ll o stesso a nn o sede e ca ntiere sociali venivano trasferiti da ll e Zattere a ll e Fo nd a mente N uove ove attualmente si tro va no . Per l'occas io ne fu sta mpata un a carto lin a ri co rdo riprodotta a pago 82. A pa go 189 bre ve sto ri a del ca nti ere. Ne l 1933 il Ministero della Marina auto rizzava la Società Querini, assieme ad a ltre prestigiose consorelle, a battere sulle proprie imbarcazioni la bandi era dell a Marina Militare anz ich é quella Mercantile. In o ltre, sempre nello stesso an no, a Napol i la Qu eri ni conqui stò il titolo junio res nel qu attro senza con Attilio Scarpa, Giovanni Osetta, Giorgio Aleg retto, Aldo Za mbo n.

QUERINI BUCINTORO: UNA SOLA SOCIETÀ

Ne l 1934 s'a pre un a gn gla parentesi nell a atti vità di entrambe le Società veneziane . Una di spos izione del Federale di a ll o ra, disposizione che era sta ta presa senza alc un a considerazione del glor ioso passato e delle tradizioni dell e due Società veneziane di canottaggio e, più che tutto, di quello che era stato il li evito delle loro tante e belle vittorie cioè la loro emu lazione, ne ordinava la fusione nella

79


... '"

xn. Gara - Ore

Rr.u [ tL ..r. .... 'Il'.. r Ir ... u ... " ... 01 C ...OnAC;GIO' ""'"""-~ ,. ~0

.. 11.1<l

' . ' 0 .....

11.40

Otto di punta e timo "seniores" PROGR AMMA UffICIALE

Premio di S. A . R. il Duca d i Genova (triennale)

XLIII REGATA NAZ I ONALE A REMI mlLSTC..

~

AGOSTO 19)4.X1l

,

z.'e

-.-,' Z. ·

Nome delle Socleti

I

Nome dei componentf l'equipaggio

Colon Ordine Temr. 0. detta div. (l' arr. Impe gato

RIVIERA DI BARCOLA

I

R. C. ,,1!Jucinloro

bialct

Querlnl" Venezia

-......

=. VEGLlAl IRADIOMARE!JJl Tetc~ramm:1

alla

l~lI çi nl oro+QlI e.rini.

TlWli.

..........

' • • ••••• t.

P~_

~

.. _

Diplooa di Campionalo Italiano

.. t "~4

_._-----

IDIIIIIIIIIIII I IIIll11n •1Im1l. '\'E'EZIA

Ou~rQ

o., .... •

l

,.$''''f.'' é\ u;a..,

1.....:.111. k l /

~-

80

bl rtconoxlnt~nto

.lo .... ~

'<t,'"

~~~

..... 2

3 UNe

S. C. .. Adria" Tri~l•

S. C. ,,:Jl.'eliuno" Tri~l.

Scarpa Attilio O.setta Giovenni Fabbro Napoleone Brombara Ferruccio Me re1!i Anqelo Toocscbini Àurelio Allcqrcf:to Giorqio Zambon ÀJdo Bettini Gino {im o

roslO veneziano

Cuno Livio Fo.,da Fulvio Fanoni Guido BeVilacqua Renafo Z anon Bruno Neqrelli Valdi ÀCUIlZO Giorqio O ttl Luiqi Culoi: Pino fim,

bianca orlo bleu

Se9cdina Gino Manari lealo Bemetti. Bruno Calcaqno Gufo ne Mamnelli Edoa:rdo Àlbane!e Fabio P OQ'lajen Enobardo Caracoi Bruno À vanzo Carlo flm.

bianca bordi ve rdi

"Unione fascista veneziana Bucintoro-Querini" . La nuova Società vinse nel 1934 a Caste lgandolfo il Campionato Italiano in jole a q uattro con Mario Gozzi, Ange lo Fagherazzi, Giorgio Alegretto, Fe rruccio Brombara, Carlo Bettini timo e il Campionato Ita liano in veneta a quattro. Di tale ingoiare provvedimento rimane formale traccia nel programma ufficia le del la XLIII regata nazionale di Trieste del 26 agosto 1934. Nella gara tra "otto" seniores si cita al numero uno la R.e. "Bucintoro-Querini" di Venezia. L'equipaggio o ltre a Bettini e Todeschini (valente giudice-arbitro) comprendeva Attilio Scarpa che avrà una notevole importanza ne ll a futura vita socia le. Il poco felice provvedimento fu revocato l'anno successivo da l nuovo Federa le che dispose la resurrez ione dei due vecc hi Soda lizi nei lo ro precedenti ordinamenti. li fatto ebbe


no tevo le ri so na nza sulla sta mpa . Qui di seg uito si ri po rtan o a Icuni stra Ici del vistoso a rtico lo sull 'a rgomento pu bbl ica to da " II Gazzettin o" del 10 ma rzo 1935 :

Illclegmlmna del Re del IOserremhre 1935.

"f ... f 1/ segretario Federale dava ordille al delegato Provillciale dello Sport di procedere allo sbloccall1elllo dell'Ulliolle Fascista Veneziana" Bucin toro - Querilli" ed alla successiva ricostruzione delle due Società. f ... f Il provvedimellt o aUuato iII questi gionl; ha sllscitat o il compiacimento viuissimo meglio, l'e1ltusiasmo più fervido e spontaneo . {... ' La deliberazione ha fatto int ervenire la Federazio ne Fascista anche per assiCllrare la vita delle due Società f ... f La Federaziol1e ha falla provvedere COli (alidi a disposiziolle dell'Ufficio federale sportivo iII fJrofJor6o ne assai rilevan te. { . .. J Le due Società sono già entrate in possesso delle rispettive Sedi e dei rispettivi materiali f. ..

r

Il Ielegramma della Federc:lIlortaggio IO serremhre 1935 .

La Qu erini , in a ttesa dell a no min a del p residente fu a ffid ata ad un Consigli o di Regge nza costitui to dai soc i do tto Orefi ce, rag. Bartolin i e cav. Vi via ni. Dell a reinteg raz io ne dell a Società fu info rmato anch e il Re che ne a veva il patrocini o, il qu a le es presse con un teleg ramm a il suo co mp iac imento . Dura nte la Regge nza la Soc ietà ri co minciò a vin ce re: l' im po rtante ga ra naz io na le di Tri este del 8 settembre 1935 fu un tri o nfo . " II Gazzettin o" del 9 settembre rievoca così :

<. La vera trionfatrice della giorl1ata è slata la Qlteril1i di Venezia che ha eseguito 1111 clamo roso doppiett o in due delle più interessanti gare della giornata aggiudicandosi inoltre 1111 ambitissimo secondo premio . JI successo della Società vellezimra è stato specialmente emozionante nella gara della Yole a quattro "11011 classifica ti" che ha dalo luogo ad lIna lo tta interessante e serrata tra llilli gli a ll o _.-...,,;,.---_ co nco rrenti apparigliati IUlIgo Il/Ilo il percorso e gill11li slIl traguardo pro tesi il1 ttn appassionato "serra te" ilei qllale la Querilli sllPerba di stile e di pote11za si è falla Il/ce in lilla (razione di seco l1do imponendosi a lla al1lJl1iraziolle del pl/bblico {... /. " sl/ccesso della Queriui si è completato con la l.Iittoria nella displltatissima gara della Jole ad alto JUlliores lIella quale i venezia l1i si 50110 aggllldica ti l'ambito "remio di S.M, il Re e COI/ il secol/do posto lIella gara dell'alto di Imllta Selliores".

L'equi paggio juni o res era com posto da Antonio More ll o, Giovann i De Pie ri , Umberto Za ra, Gio batta Pi a tto, Attil io Sca rpa, Giova nni Osetta, Ange lo Me retti, Fer ruccio Bro m ba ra e G in o Bettini. Il Re e la Federca nottaggio si congra tul aro no con il sodal izio co n i messaggi sop ra riprodotti .

81


GIUSEPPE VOLPI ACHILLE GAGGIA

Con la scomparsa di Piero Fo cari, nel 1923, la Querini perdeva quello che era stato il suo maggior sostegno fin da Ila fondazione. Successivamente essa venne aiutata da due imporranti uomini politici ed imprenditori di successo: il giĂ citato conte Giuseppe Volpi Ministro delle Finanze e l'ing. Achille Gaggia Senatore del Regno. Essi sostennero in tutti i modi il Sodalizio, curarono il rinn ovo ed il potenziamento della flotta e l'acquisto del cantiere sociale a ll e Fondamente Nuove. L'opera fu portata a termine dall'ing. Luigi Gaggia, genero di Achille.

Il come Giuseppe' Volpi.

['ing. Achi lle Gaggia.

C'1nolul.I commemorati,'a -Inaugurazione nuova sede sncmlc.IIII! Fond.lIneme Nume. 1 dicembre 1929.

82


LA PRESIDENZA DI LUIGI GAGGIA

All a fin e del 1935, ripreso il propri o tra di ziona le tato giuridi co la Società elesse pres id ente l' in g. Lui gi Gaggia sul cui o perato è doveroso so fferma rsi in modo pa rtico la re. Anche qui si preferi sce a ffid a rsi a ll e paro le del suo più stretto co ll a bo ratore, G iovanni Viv ia ni , pro nun ciate in occas io ne del cinqua ntena ri o dell a Società (le frasi tra virgo lette sono di Vivi a ni ) ..' La Società (u da IlIi, in primo lempo, assesta ta e co nsolidala {i11 0 1lziarialll ente; tanto che ilei 1941 rico rrend o il quarautennio sociale, per lo sua buolla e tanto saggia amministrazione il Presidente Gaggia, coll 'ausilio del Vice Presidellte Cerato, COli eludeva per la Società stessa "acq uisto delrimmo bile Dv'essa aveva t rasferita e stabilita la propria sede e calltiere fili dal 192 9 ". J

Il prcsldenrc Ing. Luigi Gaggia.

Dag li atti d'a rchi vio ri sulta che l'in ge nte somm a di 79.200 Lire dell 'e poca fu raccolta im piega ndo il fo ndo costitui to per il rinn ova mento sede (3 1.500 Lire), rico rrendo ai fondi di bila ncio dell a Soc ietà (4 .700 Lire) no nché con i contributi del dopo lavo ro Telve (3 .000 Lire), del socio Gaston e Ce rato (2. 000 Lire) , dell e fa mi gli e Achill e e Lui gi Gaggia (8.0 00 Lire), dell a SADE (15.000 Lire), dell a Società Indu stri ale S. Ma rco (15.000 Lire); queste ultim e due eran o co mprese nell a " holdin g" che faceva riferimento a ll e fa mi gli e Vo lpi e Gaggia . Ta le donaz ione fece sì che la Querini sia tutto ra una de ll e pochi ssime Società spo rti ve pro pri eta ri a della pro pri a sede e quind i no n soggetta a ll a precari età delle concess io ni demani ali (anche se ciò ha sempre compo rtato l'esecuzio ne a propri e spese dell e impegna ti ve o pere di ma nutenzione ed adeguamento norma ti vo ). Co ntinua Viviani: "Aumelltato lI otevo lmente il numero d elle imharcazio ni sociali, completalldo anche lo serie di qu elle. costosissime, da regata per tu fti ; tipi classici".

" II Gazze ttin o" del l gi ugno 1936 riferi sce sull 'a rgo mento con il ti rolo : " Festa remiera e gare sociali alla "Querini "

per l'auspicante battesimo di nuove barche. E continua: .. Notiamo S. E. il co. Volpi di Misurata, Presidellte Oll oran o della Q llerini COli la sila gentile fig liuola co.sa Anna Maria Cicogna

Volpi.

Anm trcnt;l: 1:1 disdorona si Decosta ad un llolllmcrglhlle dell.1 Regia f\ lari nn. (Pcr gent ile conccSllionc del com. te Giorgio D i!>scra Ur:lgadin ).

AI centro del gra nde ca ntiere attrezza tissimo di imbarcaziolZ i, sOlZa le t re Iluove barche il citi battesimo è invocato a tra rre nuovi ausp ici per la ria((ermaziolle della gloriosa Società: l'olt o di /Jllllta e timo niere che reca il nom e dell'eroico Cadllto nel/a rivendicata battaglia di Adlla del I O maggio 1896 Giall lli Volpi (ra tello di S. E. il co. Gillseppe Vo lpi di Misurata; la uelleZial1c1 a q uatt ro vogator; "Addis A beba" che sintetizza, nel/"eroismo e ilei sacrificio dei

83


Il h:mesLlllo delle unharc:!/lol1l con b l're· ..enz:! dci ~()mc GIlI'>CppC Volpi.

1936. Le r:!g.111C della <;;e710ne femnlllllic.

11 '>Cgret:lno ,i\l:in.'n \l:!lnoldi

d' Jrdll\ IO.

84

111 un:! loto

Caduli; il due di pUllta senza timoniere "A ugllsto Genovese" che. cOllie sapete. è il nome di Ull0 dei più gellerosi mecenati della rifio· rita associaz-iolle rellliera. Prende la parola ill'residellte della "Querilli" ing. Gaggia che rin· gra:ia de/loro inten'ento tl/tti i presenti. 1/ rev. Parroco dei 55. Giol'OI111i e Paolo p. Marcalilli benedice quil1di secolldo il rito le tre suelle, per(ette imbarcazioui da corsa . Vivissll1li applausi corOl1al1O le 1)<1role del sacerdole dopo di che la geni ile madrilla, Sig. Ila Salldra Allegrello. sorella di UII (orle "Querillolo" u(ficiale comuallellte in A.O., speZ:A decisa, COli Ull marlello d'argento. le tre bottiglie di spumante a battesimo delle imbarcaziolli. El/viva (ortissimi 50 111lemo la (elicilà del rilo ed alla Sig./ta Allegrello ed alla Co.sa Cicogl1ù VolpI uengono o((ertl sp lendidi IIIdZ~1 di fiori" .

In questo periodo viene istituita nella Società una sezIOne femminile. Sempre dai ricordi di Viviani: "Orgalli~ala 111/<1 SCUOLA DI VOCA A TERRA. che d,ede suuito ottimi risllitatl, lIIiziando i pui glOlItUlI ai sistemi più ra':lOlIali, specie per la pllllta e lo coppia , SI (ormarono il1 brel'e i ranghi migliori che colmarono i l'Il oti deglI anziani lanto gloriOSI ma ormai (uori. hl ancora sotto lo presidenza di Litigi Gaggia che lo Società n·tor· l1al'Ll allo splendore ilelle sile tradhioni agonistiche. Tre uomini (UroIlO gli illiegraiori delle direlli"e presidellziali: C INO BETTI N I per la islruzlOlle e preparaziolle degli equipaggi: ATTILIO SCARPA /lei Cantiere. pei maleriali e le imbarcClZlOlli, tutte cose lal1to preziose pel palrill/oll/o sociale che dal J U LLA dal / 90 / s'era (alla lallio COSI/iCI/O Ilei prlll/i ~ () ali/II; MARCO MAINOLOI imlJareggiabile Segretario . Già nel 1936 la Querlni cl Venezia uil1cel'L111 Cd111fJiol1ato del Mare


\lIlann. 1938. Cam pl()lHlIl Europei il l ~on \ inCllorc: Alnllro Bcrg;ullo. CUlti\) ~;Jnrin

c Cino Ikrtllll nm.

1916. 1 CII11pIOnl h aliam del 4 wn: P. UlI ...eno. C. Oscn.l. Imetto. G. Dc PI(·n. I.. Viu 11111.

c. ..\

in j ole a 8 CO li tim, Più tardi semIne nello stesso t.l111lU a Mi/all o l'il1ceLIa il campionato italiano iII fllori scalmo ti -I CDII timo Era capol'aga iII ell lramhi gli eqllipaggi PI ERO BUSETTO - ARClSA, formidabile, generosissimo vogatore che daueva poi nell'ultima guerra sacrificare lo Sila esuberallte L'ita alla Patria. Onore alla Sltd Mem oria! Nel J 937 la nostra "Qllertlli" riprendcL'd I" Slld alltica e g loriosa tradi~lOlIe di rappresentare l'lta/ia ai Campiollatl Eltropei. Q uesto fu ad Amsterdam dove in quella memorallda giontata i nustri due eallollieri ALM I RO BEI~GAMO e GU I DO SANTIN parlili ili testa colla Germania (le a/tre Nazioni erano subito sorpassate) si accalliscollO nel formidabile duello. L'Italia II1hiaua lo corsa con una grande andatu ra e sempre mClIl~a ta dalla Germania riesce a mantenere filZo al / )00 metri 1111 leggero l'all taggio, ma raggiunta dai germ anici che sono gli O liml)l()nici Gllstma11l1 e Adamski. questi riescono d tagliare i/ traguardo CO li 1111 leggero L'alltaggio. Nel successivo a 1111 0 / 938, semjJre i1/ C,mlpiollato l:ul'ojJen d/l'Idroscalo di Milanu. ilei 2 CO li timo gli stessi Bergalllo e Sal1tlll, tim o Gino Bellini, hallllo lfIlL1 clamorosa rwillcita sui germallici olim pWIlICI di Amsterdam. Anche questa gara sarà iudimenticabile come quella dell'otto del 19 J / . 50110111 gara ItaliLl. jugos/tl uil1. fran cio. Germania. Be/gio e Ungheria . Italia. Germania e Ul1gheria procedonu sulla stessLl lin ea. mentre gli altri SOIl O hen presto iII ritardo. Ai 500 m etri Italia (! Germania sono slIlIa stessa linea e stacca no l' Ungheria: le posi:.iolli rim angono illl'oriate duche ai / 000 m etri: ai /2 S0 m etri la lotta SI fa piti che 111m tll'Ulllcente: Ila/i" e Germania continllan o a lottare slllld stessd linea m entre gli dltri equipaggi S(JIlO nrmm /lltli al/arddtl. Fllhlle: /a Gerllldllla attacca decisamente ma l'ltd/ia risp(mde prolltd, tiell festa al form idabile Olll/ersario; le due pUlite marclOIlO così alternalldosi nella "alata, ma sempre pari. Siamo IlItti col cuure iII bocca; fina/mellte si iI al traguardo sen za ca pir Ilulla ed 1111 silell ~i() generale che agghiaccia tuttI .

85


-

1936. Alumo Bergamo, GUido Samin c F. Vio run.

l)a llan7..1, 1940, Almiro Bergamo è c:amplone lIali,mo.

Verhania. 1941 , la veneta a 4 della Quen ni C.lmpionc d'halla : Alhll10 De Rossi ($rrigheta ). An~elo Del RossI • .\1arcello Bon (Ciapate ), e Virgil io DlI1ol1 . (da GlIlIpiom 194'i/2{)()(J di Enrico Ricciardi. ed. Ciccm).

86

Ma dopo qualche secondo il tricolore sale lentamente. maestoso, (ra lo scoppio (reI/etico delle acclamaziol/i; /'Italia ha vil/to per 1/100 di secondo e la I/ostra QUERINI CONQU ISTA IL SUO SEITIMO CA MPIONATO EUROPEO . Il comportame1lto degli avversari germanici e dei loro mt11lerosi connazionali presenti (u superio re ad oglli elogio. Lo stesso equipaggio, sempre ilei '38. conquistò anche il tit olo italiano il1 due COI1 sellior. La vittoria agli Europei di Bergam o. Santin e Bellini contribuì all'assegnaziol/e della Coppa Glal/daz 1938 all·ltalia. Nel 1939 scoppiava il secol/do immal/e Conflitto MOl/diale; l/el1 940 /'Italia malaltgllratamellte vi partecipava; ma continuavano però le competizioni remiere nazionali e la Q uerini 110 11 vi ma11cava mai sia pure COI1 s(orzi per colmare i vuoti che Ilei slloi armi si (acevano lUall mallO più (requenti pei richiami alle armi di molti dei componenti. TuNe le cllre convergono ora nella (ormazione e Ilella preparazione di /II/ OTTO; compito bel/ difficile e d/lm perché l'avversario da SIIperare è quello dei Livornesi che da '10 anni n011 conosce scoufitta in Patria. La preparaziolle diretta da GiliO Betti"i è IUl1ga e accurata; prima nella scelta degli uomini, poi nella loro istrltziol1e in m odo da (ormare allche lI11a riserva a sostituzione dei vlloti. Si acquista anche lIna 1l1l0Va imbarcazione più leggera e più adatta; e finalmenle nel 1940 il nllOvo armo querinotto va a scontrarsi, prima a Lecco in lino gara internazionale ave trova l'equipaggio germmlico campione europeo che lo batte superando lutti; ma al tragl/ardo Livorno a sua volta la supera per due !tletr; iII un disperatissimo attacco. Nello stesso mese a PallallZil i due armi S';'lcol1lral1o allcora pel massimo Campionalo Nazionale e si battollo allcor più accaniti che a Lecco. 50110 appaiati palata su palata fin o a 50 m etri dal traguardo; a 30 metri lo Querilli avanw di 011 metro l'a vversario, pare che pei Iivornesi 110n ci sia più 1111110 da (are, ma per essi lo sconfitta dura poco piti di Wl secondo, il tempo necessario per ulla palata. Lo strappo è (ortissimo e lo barca è proiettata avanti da lilla for;,a irresistibile: taglia prima il traguardo per 4/5 di secondo, meno cbe 1111 attimo! ... /I capovoga livornese esclama: "uincere così è soddis(acellte, c'è veramente il brivido!". È il più ambito elogio che 1111 v;'lcitore possa fare al vinto. Q uel gior1lo il 1I0stro equipaggio parve aspettare il suo tllr1l0 alla vittoria, quale il più degno coutro il colosso da abbattere. Purtroppo lo bella (ormaziolle venlle presto dispersa dal turbille della guerra e la I/ostra eredità tallto sudata e tanto meritata veline da altri raccolta. Ecco i 110mi dei tanto valorosi e tanto s(ortunati canottieri: ANTON IO, GUIDO E PIERO SANTlN, ALDO UB ERALESSO, ENRICO FREGO NESE, BENEDE TTO VANZETTO, S/GFRIDO VIANELLO, GUERRINO SACCOMAN I, Istruttore e Timoniere G INO BETTINI. In quella stessa rilmiolle ALMIRO BERGAMO raccoglieva UII altro magnifico sl/ccesso. Lui campione europeo di pUllta, datosi con costanza ed intelligenza alla uogata di coppia c01lseguiva i/ duplice campiol1ato in sil1golo superando Stainleiter cbe per Wl quinquenllio Il'era stato l'incontrastato dominatore" .

Negli anni 1940 - 1941 la Querini fu ancora una vo lta Campione d'Italia su veneta a quattro con un'equipaggio d'eccezione: Albino Dei Rossi (Strigheta ), Angelo Dei Rossi, Marcello Bon (Ciapate ), Virginio Dinon. Il primo ed il terzo diventarono una coppia leggendaria di regaranti in " Regata Storica" e furono i primi "Re del Remo".


••U

Dopo l'acqui sto della Sede il Consiglio aveva deciso di perpetuare i meriti dell'ing. Luigi Gaggia con un a lapide posta nel ca nti ere orma i di proprietà dell a Società e ne era no stati anche definiti il testo e l'imposta zione g rafica che q ui si riporta:

REALE FEDERAZIONE ITALIANA DI CANO TTA GG IO

--_ ... . .

-...-

Nell'Aprile / 941-XIX quarantennio della Sua fondazione la Reale Società Canottieri Francesco Querini acquistava la propria Sede.

DIPLONIA ~II.

,'"

CA MPIONAT O _-1 .... .10

~_

D ' ITALIA

)" ...... u .

~ €o> ~p<> "I:;. ...J ..•" .. "H 4.....0 .. I~ (~c.urIO " fUI Rn ••Mf Il \· ~~r.,..\.,,\Ù

coc... (<'x"M.C.IO '.OOV'05l.) o.

c.. Q-.. .o..r" e-.

Un diploma di

6),.. olI! _

C .1Illpl01ll

ghc[:l.. Cia patc, Angelo

_

&.-

DCI

d' Italia di Stn-

Ros'i' c Virgi lio

Dmon.

_ ... .----:--=--:--: •

I

I

I

I

\crgio RO!11()r (Cig.n ).

LA QUERINJ DURANTE LA II GUERRA MONDIALE IL II DOPOGUERRA MODIFICA DELLO STATUTO

La molteplice opera del Presidel1te il1gegnere Luigi Gaggia che condusse a compimento l'antico voto che riportò la Società alle sue gloriose tradizioni agonistiche dopo averla consolidata nelle Sue finanze riconoscel1ti ricordano il Consiglio Direttivo ed i Soci tutti. Maggio 1942-XX

Probabilmente la guerra ne impedì la posa . In occasione del centenario e dell a comp leta ristruttura zio ne del cantiere si è adempiuto a questo debito di gra tirudin e. Prima di chiud ere con l'a nteguerra ri cordiamo i tre fratelli Ro mo r: Giovanni detto Neno piLI vo lte Ca mpi o ne d' lral ia, Guido a ll enato re e timo ni ere ai Ca mpi o nati d ' Itali a, Sergio (Gigio) decorato a l Va lo r Militare e nostro a mati ssim o a lfi ere.

Durante il periodo dell a seco nd a guerra mo ndi a le la Querini non cessò ma i la sua attività, tanto che esistono dipl o mi di partecipazione a rega te dell 'estate del 1945 e fu retta da l '4 1 al '46 dall ' ing. Ro berto Marin direttore general e della SADE, tecnico di chiara fama che contribuì sosta nzia lmente alla raziona lizzazio ne del trasporto dell 'energia elettrica in Ita lia e in Europa e in signe docente dell'Uni versità di Padova a cu i succedette l' ing. Francesco Baldassa ri dirigente anche lui della medesi ma Società. Tra il 1947 e 1950 la carica di presidente rima se vacante e ne fece pienamente le funzioni il benemerito socio Gasto ne Cerato. L'unica ser ia vicissi tudin e la subì purtroppo la di sdoto na che, ricove rata in una tesa dell ' Arsena le, fu vara ta, dopo

87


Il presiclel1le ingegnere Roberto i\ larin .

l'a rmi sti zio presumibilmenre per recupera re lo sca lo . Non si conoscono esa rram ente le circostanze; resra il fatto che essa affondò in sieme ad un pesc herecc io il qu a le le si a ppogg iò sop ra . In ta li cond izioni rim ase per du e anni e po tè esse re recuperata so lo dopo la fine della guerra. Sorroposta a notevo li la vori di resta uro, fu temporan ea mente custodita nei ca pann o ni dell a SADE a San G iob be e quindi nel ca pann one socia le ora occupato dalle imbarcazioni dell'ago nismo; essa potè partecipare a lla prima Rega ta Storica del do pog uerra nel 1946 a ll a presen za del Pres id ente della Repubblica Enrico De ico la. Negli anni success ivi la Società pove ri ssim a di mezz i, ce rcò di riconso lida rsi so prattutto per quanto riguarda la compagine soc ial e di spersa dalla g uerra . Tra il 1946 ed il 19 48 fu rinnovato lo statuto, già nel 1949 si vinse ancora il Ca mpi o na to Ita li a no di veneta e nel 1950 si riprese a vincere "a ll a grand e" . Ancora la paro la a Viviani. "III questo do poguerra avemmo allco ra un '0 1111 0 (elice: il 1950 a Bri1ldisi, ai Campio nati del Mare vin cemmo le Ire gare a lle quali partecipammo, i lit o li il1 palio eran o cinque. Più lardi a Milano il 110stro (uo riscalmo a qual/ro CO l1 tim oniere villceva due campio nali italiani JUlliores e Sellio res e si al/ribIliva l'alt o ollo re di rappresentare l' Italia ai Campio llati Europei. Vincil o re lIelle batterie elltrava il1 finale ileI/a quale. sltperali gli ùvversan, fin o ai 1000 metri parve sicura del/a viI/o ria che per pochissimo gli sfuggiva al traguardo, sopraffatto dal/a Danimarca. Benem erito Istrltlture ed Allel/at ore di qllesti eqllipaggi (II Affilio Scarpa ...

Il va ro della disdolona tblla rimessa dd c~ n[1 e r e

88

sociale.

Come già accenn ato la seconda g uerra mondial e non arrecò a ll a società danni paragonabili a quelli inferri da ll a prima . Es a però ne bloccò lo sviluppo (che, dopo le virrorie dalla fine degli anni trenta era orientato sulla preparazione di un fuoriscalmo ad o tto che sicu ramente avrebbe avuto un grande avve nire), assorbe nd o ne rutte le ri so rse uman e più va lid e. Molti non tornarono piLI e verran no anch'essi ricordati nel 1975 da una la pide posta nella sede socia le. Con le risorse um a ne si esaurirono quelle economiche (a nche perché i muta menti politici fecero mancare gli aiuti di alcuni trad izio na li soste nitori ) per cui ci si trovò per o ltre un decennio in un o stato di semi povertà. Sono anco ra in mo lti a ricorda re la " pesca" di pezzi di legno ga ll egg ianti per il riscaldamenro invernale degli spogli atoi e dell'acqua! elle assemblee del 23 marzo 1946, del 24 marzo 1948 e del 27 maggio 195 1 ven ne modificato lo Sta ruto. Tale stesura, è quella ruttora vigente, integrata per disposizione di legge con l'a rt . 23 (Decreto Legislativo 4.12. 199 7 n. 460: riordino della disciplina tri butaria degli enti non commercia li ).


1950 TRlONFO A BRlNDISI CAMPIONI D'ITALIA Il.

"

Come già accenn ato la Qu erini nel 1950 con eguì eccezio na li ri sulta ti. Lasc ia mo la paro la a l gio rn a le uffic ia le del la EI. e. " II Ca nottaggio" in occasione dell a memo rabil e gio rn ata de l 2 lu glio 1950 .

t'\~OTT"{;UI',

BRINDISI E LA SUA GRANDE GIORNA r A

I Campionati del Mare Alla o",.ennl di Vene1:lo (Ire '1Lllori. ) al C . R. A L D.lesa Eserclle di Romo ed al Circolo POlll hpo d i Napoli i titoli d,I More Il ,,,111,,, I•• , .... 101 ,,,\l'n'''IQPII' .. ia

.....

I,r.,"~,

m,~·.

,I.,

..

•• ~",j.,. ,n , ,,,r.-.uoJ~'''r

(".,n"",,"_" ,... ,

r.·' .........""....

!Il ....... 1

d." ...... 10 ,.. ,.. ~ ....,,,

'"'' ,....,....... r .. ,,' .........M' ,j,., •.>;.

w........ ' n,,~h"'l. l'aUI'.a d., ,,,n, (, ......h .• ' l ••.,. .lpl1. II~I ' ' ' - :War ••• \1: ',,,,,,,, ....1 ('",",,'at.> "t~lI'ua lo ,. ha" .... r"I~IOC ........ I. I" ... ,,,.-,; " .................. )t... .flllo.u d, cn, , •••, ..." ,fh.",. I.. ;,." ..... ..... n" .. ""1''-"'''''''''' "., _ bo .. ltl!' .......... da\.<) t. :" .., ad •

.1',..... " ,.,10 0''''

" f'<,." ...

....... • '.'.'Hnllll"""" ..... tll '"

O.II,lat,

,...,.,HI .111

.......

OrIl ••U .......... .. , "'.

t.I~lInm ......." ••1.

d~

.11.

l'I.."' .... ~ ...I.''',

l' ...... .l........ Iif.. r .. n"III ... fin 11, .• , ' •• wl,,, \ n,h ...u., ""'AI .... 1 1'Itnll.~, d. lin"d,,, .n l' ....... '.... {ludl.llrH. h • • "" I.,. I .... , ~, · ..... "_In ",l'.~. 1'.lI'dl~ .. ",'WIO ,I~~II , 110,1<"0"'" ., ,.,.

" ......."'-",, ,I ·11 .. 01 '1011 ""~''''

"G

1''''0

\~II • • ", .... ,.

d, ..10.10, l ' IUIlIo". .; ~ "Q .. ".. 1' ' - ' ,I l'..II ~II'" ~.,·.tt \ T",,,,,,._.". ,I (~,,,.,,.Iou d~lI. U,"oln ~ .... ha lo ... ,,, 0"(1" ""A I. ,t,.robau'",. tI~Jl:1 ", •• " ....h, ' ...n'CI ~ I. d.ll. b.. _1""l n.l< ro •. d", ei "'n" d."utal.... 1

,n' ... f",,,,,,,,,,,,,.

,tp.,.

,.,.rw"IU'''' .1.-

t.. ",...... ,. ,I, oJo~".. ,,,.... : t".li" ., li .... or n Il~, f'.d"h d~1 .... , ...... 1.

''''"!l''.

.. "",a'a ."" t. ........... ,. I, ..... ,n

p; .....

Il .. ,,, .... uI .. n ' .

\'1111,.,. d;n" ..." 'l a, dlfl •• alo .. I>.IIh

"',.'r"lQI:' <1.1 '...." >"'" 1"'''_''''''''; ol' u,nl' ,'tta'" ..:h~ 0·1 W". 1,. 1. • .,.' .... ·Ii

ill.tI,n,

"""''''1111' ....no .. ' " ,1.011 .. "'11 ••, .,.",., .....\.1 d,"".,," .1 _. II11h""'. a, ('.,lul b 1·.d, ..." <l, ,.,.... s ....... ,.. r•• r Il,,,,,.,, .. "f"to·

,\.., .. , .',

_fII ••" ...... I."'at' .. ''''' 1'1" T~

,,~

,,~tI,

l'''''''j.,,to- ,h-U.. P.. l~ ....""" ,·,... ,n.... "., h. '\.1""'" ~" ....,", .. '11 n,~ ... d_, ,,,,,,(f,~r, ,!.Ili."1

...

\'. 1 I.' .. '. r'~,,,,, 11, ·1 ..... hi" d'a, l,I , ... ,t.. " ....1,., ,l,. r~I',"_"

'l''~

l., "" "M"I'" <l,

"u... ,,,

~,,,,,,,

,lo

f~ .. ~"

l~. l"

Il'''

... Lu,o",_ ., Il.'~ i .. ,"' ..

",~".I

..,I.... ','" 1II1I.,,,1,- I. """1""

Lo IIno le de llo lole a due Sen vi.ibde il molo.co lo del Giudice Arbitro, con b'oppe pen.one a bordo, e l'enonnelollo. oll'arnvo. I.. III,., .~ _01 .. ~ ..., .. ~ "'a /'. QIw"d; di V...u,._ .il,..... "

I

, .1 n,I, ",,,,,,,,,. I,. ~,,,!, • u,

""tt,~r;

,I"., .'1••11' 1"nlln, , •• 0.1, ... IO," , ''''l' "U ·1.,,,,,,,-,,,,,,1, ,,~I! • • "".t. '.I~'rI.nd

I, t,,,,,t.

tWLI< , '.t"h

" l,Il", ,.... uoif. •. "'.,~ • ,"" ,.•1... .l .... ~ 'I"."m ~ ~d • '10'.

,,, ., ... 11."•• Il00.... ".

..ro 'r.

..

I,,,,,

l... " .........1...,,, ,,-l' •• ,"~ .1., •• '11 """ .. , ·J.I \1 ..... Y. nuo'. haf. ""••",1.

i._ &hl"',

Il..1 ........ 'pvrt '" ,fo,,,,,, ..."f". . . .' ... 'r ...... ,~_ n....

"O"

,j.

.."'

""

I

p"'n."r.. d, lo

'l' Il'n.'·n' ... '' ~,Ipl. !wn .. , .• nol ..... , ...... , Io''''''' .• _ 'l''' ...... ' "II.,

Qt.~nn'.

--.

"M .. " ,....... ,... , .1 .... n,l.

' ....

"" .. l'al"

,,", .......

•".,... ". n,..

.,

n'.

1. 11• • ",""'" •• ', "t", .~' <l"1 ,." •.,."" ...

<'U1,

1",·..1,. ('_".'U;,·d 1'... 1111'"

""~

"u"·,,

n,

",,,,.·I.n'

I

"'l~, ...!,

l.

..

l,I,,, •. ,

Lo loIe od otto <WIa S C 0....111 CaID~ dal M .... 195Q. (tono. Lu.g. • c-vto (ho r T . _ D C1malfooto r ~"'. C ...... ç U-.llo ti .. Ioll""",

... ~I".

\' .... " .

lu.J.

"

..-

,,)1' Il,~,,,,,,

l' .. , .... Il'1'' "I..." I • ta \'""~41,, ~ C' I -. Il....,,

.1,

t'

___ l' , _...... __ T,_

.. I ..... I Il,, ~_ ...!I Il.... n • t ' ..... IIA',,",I • l' '0 \. ,., ,ft Il''1''''; , I .".. 11 ...

,l,

'-""

..

('.",.

' ... ,

Il •• • ,

T~ ....... ·

......

."

T

1._'.... .-. . .

\_

,.".

..",-.,.-

I ...... ",

l'.

ç

I:

r

.......

'-"-'" 11_'_" n.. ...h.

...",.

Il,,, • 1.... 1 Qo""n' r.·"... ,. '" r. ,.; TI..... I.... , IL..... ,. t,,, Il.• n. nl t I "",I" I " " .. \.v • , ," • Il I

......

_ 'O'

.'1'1 •.,

lu.

I

r

''''_.

~,_I ..... "-_I~

1"1_".1 .. I.

I

.. ~._.

I

. . . . lIi_ . . .

M\ I

I.

r

JI_... __ ...... . . ... ,......, _...... __" "- ... ....... __ t_,

,la,

I . " .... un '·otIIt... ~

If' .,,!, ... , "". .,

1 __

--_-

~tI

,"t"': , I Il \L Il.,,, l , n IU:t

,,~','i

..

\'d "'A~ ,I "" .,"'~t, .... I~I ,\' 1 t Il.\ L Il,1... r ..... ,t, .t 1\ •

IJ"

I .. """I. I, •• "" .. ,,, ~a

.. " ...111.

..'

..... , .. ,. 1"01\'"

'h.,_._ T....

""II.......

C'

h. ".

,' •• -I I,' .,

·.....,·1,'.,,, .. ,I, ,I,

n..... ,. Ii ... /1." •• ,,,1 .r, Il,," I , 'n "'~) I ...." ". IlA"

-J.r...

.. "I...

'l"·"

",I~,I "~o J"J~ ·1,

do .... d, d.... i _,' lnol'

.. " .... ,,,..,, ,I , .•'"

I~'I .. · ...

, ,l.

•• '.'10'

;" ,

_,

'!" '!, \ t..

...., -

u .. '.,

..

.~

-_-

01'- .._l< _ ... .".1, _ "'" r

'"

- .1r... •

".t. .- ". " ' \ \ 1 \

I proragOIlI'"

dCI C lIllpHmari del .\!:ire:l Brindi5i. ~o pr3 i ,ugi ni RagaLZi. A fianco da "IIll Slr:l: G. FIlO, L. EllO, D. Cimar-

ro<;;to, E TTC\L'!IIl . R. Flzu, C. PaslIll. l,. S, mc rg ll c no, (" Llonello. sed uti : G. R,lgaz/l, T. Rag:l1li. F. Raga zzi, R. Ragan.l, I() ('

~on tl:

G. Ballanll tlm., Bona-

l·allcn.HoTè A . .)c,lrpa.

89


MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI EUROPEI A MILANO

Brillante esito dei Campionati Italiani 1\ rinnovalo duello Ira giovani ed anziani mene In evidenza la classe delle reelule.

lo duplice VlUOria dello Ouennl nel quauro con. della Redaellt nel due senza. di Ber· del doPPIo della Mtlano . Ltbenas Moto-Guzzl e Varese confermano ,l loro tU% .

gommi e

L"_mnalf rJllnioof de, CamIllo. fll'fUliat. qu",

n.h JUIIIQI'ft ~ M'DIU"",

ot'an_ l1li1 nlall1lliQ1 campu d, ,ara ..I", ~ ,' ld l'Oltalo dI lI ill.no. h. dalO

d,

11l....d"

_,st.,..., a,

Il''11

IIU "'~I'O'U

1.)l1'."'\lUIIl d ... hanno .lRLlII~,atll al. w frr,~ dfl fHrallOt'lo.• dnf m.lln,· n. h,- Il'lImat.. di """ti r~lJ,i~r'\' rJ ..

·'I'.,.. ..

p.rl ....

'11.I.1I1 i

d,

1.'111 irlt~,......,.

.mnllm Il Pf'I''V,t!O !l'un.!. dlltllo fn i 1'00,'.n, ~ !l'h 1l/IIUIO', fra i ddl'nlo., dti Ulol, n...llon.h , JCh "'I"unll, h. d.lO Ili000u lo la~ d,tplll.l.U 11Uf" elMo • .. i" dthn.aUli .111. donIf'n;t'II Jk" l. fUuqll' ...... dI'I UlOh jllIlIO,,", tI .,nn ""lllpp.all', 1)1'11 qllaleht m.p,...., IIt'U.

Il'o ru.... fmale del ramIIHlII." ... ....1111; .:Iono orm., nol i , rlllIllIti dfUa Il,~,m. Uluifts\.l.lwn, 'fUIIPI'a l'. l lo".lt (]-w,. il' b.nno Vl'nnelm I. ti· c<I" f~.tna di •• mi l'" ro!tua dllll tlp'" tUl!Im,nlt ID difficili (IOn frunti

in

Ir.a ~ IO e-rick".. i P"'III f 1. auitudilli di nuo'Vi ..qu, P.,lIi dI" ... no ~nut , ad alflaoca"" .1 .. lorioo p I Ii . lIlIani "-"ponfnti d~l I1'rtI ..."n.h.

~Iib.no

1950. L'eqUipaggio dci Quattro con medaglia d'argento ai Ca mpionari Europei all'Idroscalo di .\lIbno: Romco S:uuin. Amedeo Scarpl. ,\ I3rccllo Basso. Albino Tn>"isan c Giovanni Vorano nm.

", .. tro .porL lo tono ti r 1.1Il4'1I\.&1II d ...1 I. "'.l'IIfrrtulonl' Ir.a fitto dlft'IUI la '111.1."111. d"flli ilC'ritti, pII' ,ia'I_n dI> III qualit. df.i MI! nUID~fOIIin'lIIi

's,,"

Il.l.r~ll,,ntl

l:_I'\'IUIOM ~ /'U tt l t'OIn~ oonatalallonr di f.1I0, ma IIUi,

_.e

lIiuudiuta dallll

Rluil"' ~

.,' •.~

nuta du •• ntto 11' num~r1)U' lII.nlf~la ~I"n, 'nt,ru'". ~ "u,,,nali, l'fln ...."\I'n ,I.. d, IM· .. "II"~" .11. IIhah. ,lrU.

MUORE CURZIO DEL GIUDICE

I Ca mplOT11 I uropcl

19 1 I : o;;l.:lplonc.

Bn:nno e C ur710 De l Giudice. LUigi AnncllLTlI, i\l:tno Tres. -rullio RosaJ:a , Giuvanni Ne!1zl, ( . 1110 r.,o]eslIl. Giuscp~ t\lion nm.

I.

90

C. QlI(l'Inj Jj tJmc.:/o cilici/ore Jd Compiono'o jun, 1950 (Sonlin R_ . ,XOlpi AmcJto • &wo MOfCtllo · T rnUOfl AIlu'IIIl . VorcJ,., Ciocanni tim,)

/I quoU,o con J.llo S e.,..

)(1):IId .. "t"V/I ...l IPn 'lI; l'III 'Ilo "'~"

li (ht li I....... allt

,,"~I._

mahcudo le indennità di

~1I".'ln"

'1 __ .ht

lr.. f~ll .

d,

tU, ~ Il'-1& dot.l.ta , ...... uif~,on~ IlI'ldt'lllla.lo. 1. Soeieu. dtbbouo 00_tt n·!'<' JM'I ,. JM" ..... nl'n.. fUOri IItdl' d,i propri .tt.lI ptt qua\ebo I,otlll), l'"' il traopono d~lI~ imharcuinni l' I. nl'<'Hllt" rel.l,vt•• ppar. p~idt'1I

c. ,·1.·, Mt'

nGI1

tun,ot.no ,1t'lDl'tlt;

~ di ,'OI111IOtl.,".nt.. d.· .:11 Il.m., da .... ndfr~ pmb~h,lf un. .r'~.rDII,(ln., btn difllril",,,nt. i

1.Ii di Itmpo

\ ,Olllilili Duetllvi d~Uf &t,pl" 11(111" d"pnllI n ~ _um.r, ''''ll''lInl I.ntu [l'f •• mi E' ill(lll .... btn nnl" •• 1. I"on ,nlprnuioll.h doo.:h .UlIftl

[.. hall llil

C''-'nf~tlUalll,

rh, .1

li, ..I1C1 .. I. c:uw modi. d.l t. nUtl&!! Il,n llah.no ". 'ortunat..-nUi. . . . 1 .1...1.1.. l' p"n.nt o ditl, ..,l,. • noo ""'p", I.l'qlli.,I"I.....n&l. UltU' p" urol.r. t'd IImnn ,ll'/'ll&nllon., r&f ,r.m... i ,u-ll ..1,,,,,,,, r.mfl'l 11/1·

11011.11In .... "'p~_. ,,~ ndorl d, _ Illin ..... i p.fliMlari.•i Ilull ,1 ... lI m,", Ibi , ..IIII.li dI'II. M' III!C.II "-,mitra l'IIP, 'M'IIU f.l ... m,>d"'IIe'. lII~ nt"nlanll' I.. potitloni &o:q1l'litto r, qUIJ.lunqut ,_ _ re j''''1lI d ~lIli "lIIh llltnt; ~am pionat, d' EutapA, ahlr'""iI la c.,. Itua dir il eanoLt.I.Q1<1 Ilaliano naund, .•,.dll.l..... nlr 1 ~u" , ..fletti

....

,i,,·

Il 26 novembre del '50 un grave lurro colpì la Querini e tutto il canottaggio italiano. Decedeva infatti il grande campione Curzio Del Giudice. A so li 17 anni aveva fatto parre dell 'orro della Querini che ne l 19 1 <) conquistò il campionato euro peo e aveva co ntribuito a ll e prime conquiste della coppa "Glanda z". Tra sferitosi a Modena fu fondatore e pres idente dell a "Cano tti eri Mùtina".


CINQUANT' ANNI (1951)

il 'i.1I1daco di Vcnc/.ia prof. Angelo Sp:t nio. il presidenre co. Guido J\r:lIldolini d'Adda c Gastone Ccraro c la co.~s:l Ann:lOl:lri:l Foscarl nel canricrc sociale per il hancsimo di alcune imbarcazio ni.

In un clima di estrema a uste m a, pres id ente il co nte G uid o Bra ndolini d' Add a, fu quindi ce lebrato il cinqu a ntena ri o dell a Fo nd az io ne e fu ba ttezza ta la terza ba ndi era d o na ta da i soc i. Per l'occas io ne venne co ni a ta un 'ose lla ricordo.

La conunemo raZlOne venn e tenuta da l Soc io fo ndato re Giovanni Vi via ni , con un a ri cca e co mm ovente rel azio ne, c he a bbi a mo a mpi a mente util izzato pe r la stes ura delle presenti no te e d i cui riproducia mo testua lmente le a nco ra a ttu a li conclu sio ni. CANOTTIE RI VENEZIANi! MI EI GIOVANI CAN07TTERI!

Il l'rofeo Ercole Olgenl.

lo vecchio fra Voi, il più all'ziano di tutt;. ÙI questa 110 11 comune circostanza ho avltto, rilltttante, dal /Jresidellte co. Guido Brandolini d'Adda il troppo, per me. onorifico compito di riepilogarvi quella che fu la vita (ortunosa di questa Società Querini che io, cinql/ant'anni fa ho volw o nascesse coi più pllri iutelldimenti. Se pllr modestamente, come lo conoscevanO le mie forze mo con tI/if a lo spirito e l'ardente cuore della mia giovinezza Vi ho narrata il1 breve qllella storia (che è anche pagina gloriosa nella storia di Venezia) delle gesta. dei propositi più /lliri dello sport remiero cittadil1o. Perché bel1 possiamo affermare, Se11'la alCima spaLialda millanleria che Venezia ebbe dallo s/l ort del remo. e solo da esso , gli allori più (olgoranli raccolti SII lutli i campi di regata europei. Mai i/nome di Venezia fu tal1l o acclamato sui mari, Slt IlItti i laghi, su tutti i filtmi come il1 queslo mezzo secolo. Q uesto per opera di tlllli i sll oi call ottieri sellza alcllH particolarism o di Società perché indistintamente fecero il loro dovere. È questa la nostra maggiore gloria , O cal/Ottieri venezia Ili. E Voi giovani nOI1 dimellticatela mai. Nei tempi andati, nei miei bei teml}i lo sport remiero era ilmassim D di Venezia . Ogni gara al/a quale partecipassimo era seguita da tulli i cittadini con al1im o trepidallte e anelante al/a vittoria. Oggi 110n più! A/tri sport distolgollo i Ilostri giovani da qllello, che si può affermare, essere per Vellezia il più Ilaturale. il più ricco di gra ndi tradizioni.

91


L'ESPANSIONE NELL' ESTUARIO IL TROFEO DEL BASSO ADRIATICO

Ne l 195 0, a nch e pe r preve nIre la ca renza di va lidi a rieti c he o rma i a nd ava se mpre pill delin ea ndosi, ri co rd a nd o i pos itivi ri sulta ti o ttenuti con l' a perrura nel 194 6 dell a sez ione di Trepo rti, se ne aprì un a a Jeso lo . Pur con le no tevo li d iffi colrà dov ute a ll a di sta nza da l ca nti ere socia le si riu scì ad istrui re ed a ll ena re un fo lto g ruppo di a ri eti jeso la ni e fa rli ga reggia re e vincere con i co lo ri dell a Qu erini in num erose competizioni. Le rega te naz io na li di Brindisi per il " Trofeo del Basso Adri a ti co" (trienn a le) ve ni va no di sputa te u jo le a quattro da voga to ri no n cl ass ifica ti . Ne ll 'edi zio ne del decennal e del 1958 a c ui aveva pa rtecip ato " bu o na parre dell 'Ita li a remi era" la Qu e rini a rri vava prim a nell a fin a le a se i imba rcazio ni. Avendo vinto a nche le fin a li del ·1952 e del 1957 entrava in possesso definiti vo dell' a rti sti ca cop pa in a rgento . Equipaggio vin cito re dell 'edi zio ne del 1958 : Steli o M o retto, M a ri o Bori, Renzo Za borto, An ge lo Vall ese, Renato Fo nta na tim o

DOPO LA TERU.- VITTOR IA NELLE ACQUE 01 BRINDISI

La Coppa del Basso Adriatico

assegnata alla UF. Ouerini" di Venezia

A fianco 1:1 pagi n:1 dc " 11 G:1 7..zernno- con la cronaca clelia manifcsl.1Z io nc; 'iort o la

Nel Canale Pigonati . fra due ali di folla , si Sono svolte gare entus ias manti Meritato trionfo delle" Fiamme d· Oro .. Bari nella prova del •. due con •.

coppa conqlli'if:1ta.

Il .. du··",," .. ,"" drlla tlun"" dI \~nru. rk. "" _,,,ad,u,. 1"" la , •• && . gltl e 'l'"l1d, oI.fuII" ..."."le I. (COPPI dd R•• .., \d"o'l<"o .... II.. Mq"" d.l un"I.. "il ..... ti • RTh"Ii.' If"to F' .•'n..11't " " 'O~T.O ""'T"

Drlndl.I. .1

I~

,I".

I.

lo

, ~.r

.."...

l.

_

"i.

f jW'" .tr· I, UI' r' .. I".

un .• ;... ".

hl"

I .,

C

.n u " (' r

..f

\.

....

,a. 'I,

,",a," ",

T,,:~

l'' Il ,,,, •

,,,"'.nn,tI, :.

O:"I'PI ",o","""d.""o II

.:'u,ft.o. ,

ciP

'I,

1'1"".

hl

'.11.",""0

t'"

lut\

~I

l

re:;.

m I l .•• ""lUI . II'" ,,, , •• ,nlO OttttJ h.," ........ ~. Uo I.... Ma Il .... ·;.ru.. J r~" dI.:' culm'nlnl" ~fn. I"" ~r 'ol .. , r. btlnd ... " • • o!.l:' luHI ,. r,"f,

p.u

."n.

.,"\.0

~ "o •. ~·.. t·~~ .. mI:~·;:" :.:'..l'~:;~~~: :!~:~~ni~!~~..r"~\J~~

.,_ T''''

r~

"P. d .• ,

.....

... , d,

• • ,M ,. '. I " .... t:o H ....... ,., d" ,ftnln.\I urd"JI.,rTlnr ,,' Umol Ur non l ., "'.nl, " "O': Amu.ao,,,,,, t~ poI.,o ;. C" ".. P... J>I' ~urn o Brtll<t .. ,., e fl ...... l. P' cile nuoll,lnlatlun. t. ~ • .w'o .: •. :. I.'. 1'" ,~. 'l""'cI .. d.1 C .... lr PI_ d.'O li nmn. U;I rum • n,', /I ,.01. clr • IJGtIIU ,>I!.rn<! ......... ,\Mltlt.lI" d.; .• P' QUUUlI d, V.,.... p,o tb ,.. 1'.0' 1''''''''0 .nd;"'~~I".bll. dlp ha' d)~ II~" ferr.ia 1011Jl dura". d~ • \l01_"lI \1 ..,~.to l! ".,1. '. d' ",au"," da.~. pa'~"l.I .U'.rr.v". Co H,. ,.... , I .~: ... ,..",n .:.n •. ", ,,!Il) ,p" ~ ... uard" ciI 1III'I1U cii G ... ' . . • i ••. r-I'H 4, p.nr<>l .. Por '- te.'" volla " .. II. cl ~. . ' 1\'1. '~:l ptll' cl .~I ",:. &"'JU.,I'& f'd r 011' . • ClII11Iro rom lA <I.' od • ,~. AL

. B". • B •• , A

jO"

.'.

,;

,

.,.

"

93


LA FIACCOLA OLIMPICA A VENEZIA

eI ge nnai o 1956 in occasio ne dell a Olimpiade in ve rnale di Co rrina d 'Ampezzo, la fi acco la o limpica giun se a ll 'aeroporto Ni ce lli di Venez ia pro ve ni enre da Arene con il redofo ro Giu se ppe Do rd o ni. La fi acco la venn e consegnara a l ca mpi o ne dell a Qu erini Gastone Ce ra to che in co mpagnia di G in o Sopraco rdevo le ini ziò sull a " po lachera" dell a di sdotona la sraffetta del le Socierà remi ere venez ia ne fin o a pi azza Sa n J\1a rco. Do po la cerimo ni a ufficial e la fi acco la proseguì con le dodeso ne dell a Bucinro to, dell e Genera li e il gond o lo ne dell a Di ado ra per M esrre da dove raggi un se Co rrin a.

1_1 Fiaccola O limpica .. ull a ci1sdotoll :l al pass.lgglo da Venezia per le Oli mpiadi dci 19S6 a Con m,I, in "polachcr.l" il redoforo Gastone Cer:l lo con :t fianco Ginu Snpracordc\u[e.

II Il ( Il '

/ 1 0 ,

94


IL PATRIARCA RONCALLI ALLA QUCRINl

Il 195 7 fu al lietato dalla visita del Patriarca Angelo Roncalli poi Pa pa Giovanni XXIII per la benedi zione di numerose nuove imbarca zioni: c'è ancora chi ricorda l'arguto discorso tenmo con la nota bonomia ed il tono divertito con cui l'a ugusto ospite immaginava il suo improbabile imbarco su una jolerra.

L'arrivo alla QUCrini dci Patn.JrC;l di Venezia S.E. Angelo ROllcalli. riee\ utO dall'a\'" Silvio BonduĂ . Alle loro sp:.lle da Slm!>tra Arfiliu Sc.lrpa. Luigi ~ I mch ini e Angelo Buscrro.

95


MUORE VTV1ANI

Dopo o ltre sessant'a nni di "se rviz io" Giovanni Viviani lasciò la sua dil etta Querini. Una la pid e lo rico rda co n poche, efficaci pa role

In memoria del cav. GIOVANNi ViViANI 1877-1962 socio fondatore, impareggiabile an imatore ed allenatore che porlò i canottieri della Querini alla vittoria su sei campionati europei J o giugno 1962

LA STASI AGONISTICA DEGLI ANNI '60 E '70 UMBERTO RAGAZZI LA RIPRESA DELLE VENETE

Umberto Ragaui.

96

Si riti ene qui opportuno sofferm a rsi un momento sull a effetti va notevo le cri si atletica ve rifi ca tas i in quegli a nni cerca ndo di indi ca rne sinretica menre le cause. Co me già accennato negli a nni d'o ro lo spo rt remiero era a Venezia il più pratica to; in o ltre chi desi derava voga re si ri vo lgeva quasi esclusivamente a ll a Bucinto ro o alla Qu erini. Ne l do poguerra ad esse si agg iungevan o ben altre cinqu e soc ietà (il Circo lo Ca no tti eri Diad o ra, es ul e da Zara, il Dopo lavo ro Ferroviario, la Ca no tti eri Treporti, la Virrus Lagun a re Murano, la Società Ca no tti eri Mestre) con conseguente frazioname nto delle forze più va lide. Se a tutto ciò aggi ungiamo la diffu sio ne di altre discipli ne spo rti ve, la mass icc ia partecipaz ion e alla vita remi era delle Forze Ar mate e dei Corpi Milirari dello Stato, il co ntinuo esodo della gioventù veneziana verso la rerraferma, le mutate condiz ioni soc ial i degli abitanti dell'Estuario veneziano, inesauribile se rbatoio di fortissimi ca mpi oni che per 60 an ni hann o fatto parte di a rmi vi ttorios i, si pu ò sp iega re quel la che pu ò essere definita l'eclissi ago ni sti ca della Querini degli anni sessa nta-setta nra da lle co mpeti zio ni più importanti. Essa ne uscirà nel 1976 quando, l'a tl eta della Querini Umberto Ragazzi, avrà l'o nore di difendere i colori italiani nel doppio a ll a XXl Ol impi ade di Montreal e di conquistare a M a ntova i ca m pio nati asso luti nel " dop pi o" e nel "q ua ttro di co ppi a" seppur in eq uipaggi misri formati assieme a ll a Ca no tti eri Velocior e a ll 'U ni o ne Ca no tti eri Livornesi. In quegli anni la Querini, per forza di cose, dovette limitarsi al serv izio socia le, asperto peraltro mai trascurato, se rvizio co nsistenre nel dare a tutti i ve nezia ni la possibi lità di praticare lo SpO rt del remo in tutte le sue specia lità con minima spesa e senza impegni atlerici, no nché nel conse nti -


Jolc a otto

In

laguna in una usci ta do rne-

nica le.

Vogalonga 19 75: Sergio Bianchen o. Piero Andrco la , Ren:1to G raziussi, An ge lo

Busetto.

Vcnc(c in laguna: Piero Fahris, Lucia no

Pincri, Gasrone PiucrI , ErnestO O nis.

I gH)\,anlssimi della Querini impcgn.ni in

,"enela a 4: Jacopo L.1cchi n. ~ I:HlcO 1\l arco Gorrardo. Andrea Colpo.

Ort l~.

re un sa no e profic uo utilizzo d el tempo libero. Sempre in qu eg li a nni, nei g iorni festivi usc iva no gra n pa rte d elle ba rche socia li comprese le jole ad o tto ed i soci, appartenenti ad ogni ceto ed età, si ritrova va no in a llegra brigata nell e belle osteri e che esistevan o un po' do vunqu e in lag una e nei fiumi c he l' abbracciano. In ta l mod o si aggregava e di ventava più unita la compag ine sociale stabilendo qu ello "s pirito di corpo" fondamentale per la sopravvivenza ed il buon fun zio nam ento di soda lizi co me il nostro . La Società continuò comunque a partecipa re e vincere in sede interregionale, regionale e cittadina. È di questo periodo la ricostruzi o ne d ella fl orriglia dell e venete. L'origine piLI probabile di questa leggerissima imbarcazione, è l' adarramento della jole alla voga veneziana. la veneta fu adottata nel XIX seco lo da molte Società sportive no n so lo veneziane ed i primi Campionati Italiani, dis putati a Stresa nel 1889, furono vinti dalla S.c. Ticino d i Pavia. Queste competizioni, previste e regolamentate da l Codice Federale delle Regate, si ripete rono annualmente con genera le soddi sfaz ion e. Nel] 893 il titolo venne conquistato dalla "S.G . Costantino Reyer " fondata nel 18 72 e c he può essere consi derata la prim a Società sporti va che ha praticato, a Venezia , il ca no ttaggIO . Nel 1894 inizia il pred o mini o della Bucintoro c he verrà interrotto so lo con la fon da zione nel 190 1 della Querini. Fin da questi an ni ven iva messa in palio, per il titolo seniores, la prestigio sa "Co ppa Città di Venezia" offerta dai h'a telli Branca. Bucintoro e Querini, che consideravano la vittoria in questa disciplina di notevole prestigio, presentavano ogn i a nn o degli eq uipaggi molto forti e ben preparati; nei quarant'anni che van no dal 1901 al 1941 so lo tre società in ci nqu e competi zioni riescono a rompere il mon opo li o delle vi ttori e detenuto d a ll e Società veneziane: la S.c. Ticino nel 1921 e nel L930, la S.c. Olona nel 1913 e la S.c. Garda di Salò nel 1925 e nel 1927. Questo monopolio purtroppo decretò la fine della veneta come specia lità na ziona le tanto che quelli del 1950 furono g li ultimi camp io na ti banditi dalla EI.C. e più recente mente è stato tolto ogni riferimento a ll a stessa dal Codice de lle regate. Alla scomparsa della veneta come specia lità federale vi furono resi stenze sia a l centro che in pe riferia (in fondo la vogata a lla veneta poteva essere considerata la vera voga all'italiana ). 97


La \ eneta "-I ulli o l{olOaua ,. In al.lone nella rClllpeMm,:1 Vog:1lo nga dci 19- 6: Serg io Peluo, Umhcrro ('ostanrini , G iov,lnnl Seno. Frncsto D rm.

Qui si ricorda il ca v. German o Basadonna , grande appa ssio nato e ca ri sma ti co ca mpi o ne di qu esta spec ia lità, di cui riproducia mo a pago 16 2 un a lette ra sull 'a rgo menro a ll a Federazio ne ed un a no ta della sressa, entra mbe pubblica te su " II Ca nottaggio" . La veneta fece evo lvere a nche la voga ta agoni sti ca nelle ba rche ripich e venez ia ne. [n una recente intervista ril ascia ra a l do rr. G io rgio Cr'ova to Strigheta infa tti così si esprime: " .. . il vero salto di qualità l'ho fa tto quando

ho cominciato, alla Q uerini, a voga re sulla veneta. Da lì ho appreso la teCllica che poi ho affinato con l'esperienza. Era importante il remo sottile, leggero con la pala più ridotta, adatta alle barche da canottaggio. Potevi aumentare la velocità delle battute e una volta in testa non mi prendeva più lIessuno. l vecchi regalanti erano in vece abiluati ad usare rem i con la pala più grande. Facevano una vogata piena, ma più lenta. E facevano anche molta più fa tica!»

Il

(;1\ .

98

Germano Uas.ldnnna.

M a lgrado le di ffi coltà eco no miche, fin dall ' imm ed ia to do poguerra la Qu erini ha ce rcato, di resistere a l declino dell e venete (a nche perché esse era no mo lto ri chi este da i soci), da pprim a rimettend o in servizio ba rc he a due ed a qu a rrro vogato ri che contava no o ltre trent'a nni di vira e po i face ndo ne costru ire d i nu ove dal va lente ca rpenti ere soc iale Sil vio Ra mpin (segui to da Bruno Pesca ro lo c he ne costruì a nche un a a sei remi ) acquista nd o i ma teri a li con un a sottoscri zione tra i soc i e avva lend osi dell'a ppo rro tecnico del sig. M a rco Ace rbi fi g li o del soc io o nora ri o Anto nio.


25 :.1prile 1989. L.1 parrcnz:.1 in Canal Gr:.1nde del 1:.1 prima edizione dclb "'COpp:.1 S. Marco"; rcgam indcrm cd organizzara dalla Qucrmi.

Il "Trofeo San I\-larco".

Il s,cgrerario Giuseppe BomITO.

GIUSEPPE BONATO

La propria capacità tecnica mise la Querini in condizione di poter cedere alcuni esemplari all e consorelle facilitando ulteriormenre il manrenim enro della tradizione e l'organizzazione di inconrri e regate. A tal proposito va evidenziata la stretta collaborazione con la Canottieri Diadora. La Querini, conquistò inoltre negli anni 70/80 il trofeo San Marco messo in palio da Ila Bucintoro ed il trofeo Bertossi organizzato dalla Diadora. Altra vittoria venne riportata nella gara dei sesti eri a Lodi, (manifestazione indetta dalla "Società Canottieri Lodi" in occasione del suo Cenrenario). Infin e interessa nre ricordare che nel 1961 in occasione del Cenrenario dell'Unità d'Italia fu disputata sul Po a Torino una regata in veneta a quattro che fu appannaggio della Querini.

Nei difficili anni successivi alla fine della guerra fu segretario Giuseppe Bonato, socio vitalizio, spedi zioniere ed agenre marittimo, conritolare di ulla importante agenzia, che con intelligenza, fermezza ed arguta bonomia riUScì, malgrado la dura congiunrura, ad amministrare per il meglio la Querini. 99


STELLA D'ORO AL MERITO SPORTIVO

Il 7 maggIo 1969 su proposta della EI.C il Consig lio Naziona le del CO.N. 1. conferiva al la Querini la Stella d'Oro al Nleriro Sportivo, con la seguente significativa motivazione: «Una fra le più anziane e benemerite Società, la

Canottieri Querini vallta una gloriosa attività remiera, volta a creare nei giovani la passione per la pratica sportiva e ad onorare lo sport nazionale. Presente sempre e dovunque con le sue imbarcazioni alle più importanti manifestazioni remiere, ha conquistato lilla serie di grandi successi».

Il presidente aV\'. Pa olo ,\ l agril1l e Domenico h orclli alla cc ruTIom ;l di consegna

dell.l "Iella o'Oro al

100

~ l cnto .)portl\'O.


La disdorona accompagna il Papa Pao lo VI ndla .!oua vi:.ira a Venezia il 16 novcmbrt' 1972.

La disdorona accompagna Il Presidente della Repubblica Anronio Segni, in vIsita a Venezia, assieme a l smdaco Giova nni Favareno Fisca.

IDI


LA TERZA DISDOTONA IL PATRIARCA LUCIANI IN QUERINI I

Il Parriarca di VCIlC'/ i:l ':I.L Albu10 Lucia nl ricenlto dal prc!.idclltc clott. Dmo Sesa ni.

102

Le vicissimdini cui era stata sottoposta avevano messo la disdotona in cond izioni irrimediabilmenre precarie. Già nel 1968 il consiglio diretti vo aveva dovuto decidere la sua sosnruzione ed a ll o co po aveva costinlito un Comitato per il reperimento dei fondi e no minato una commissione tecnica composta dagli ingegneri Gi useppe Peresson e Alfredo Baroncini nonché dai signo ri Attilio Scarpa, Bruno Pescarolo, Sergio Rumor e Roberto Lazzari, con il compito di sovrinrendere ai lavori di costruzione. Il 9 settembre 1973 , all a presenza del Patri a rca Albino Luciani , con il fin anziamento proveni ente da un a sottoscrizio ne aperta tra i soc i, con il co nco rso del Co mune di Venezia, dell a Cassa di Ri spa rmi o, di a ltri Enti cittadini e della fa miglia Fosca ri , veni va va rata la terza di sdo tona . Costruita dal cav. Gi ova nn i G iupo ni , che aveva presentato l'offe rra più conveni ente tra i va ri ca nti eri interessa ti, a differenza dell e a ltre che l'aveva no preceduta, qu esta è stata costruita in tre pezzi smonta bili ed in compensato marin o. Ta le costru zio ne ben riu sc ita a l di sopra di ogni previs ione, ha susc itato un 'ond ata di entu siasmo e di a mmirazione tra i ve nezia ni , e l' interessa mento di g ran parre dell a Sta mpa naz io na le che l' ha definita la "s upergo nd o la" .


Sopra: il costruttore Nino G iu pon! ..eduro SUIl.l sua -creatura", Nelle altre foto: 11 trasporto dcile tre senonl della dlsdotona dal canrlere GiullOnl al canricre della \OCICt:1,

103


Qui di seguito riportiamo l' intervento registrato del pres id ente della Società dott o Dino Sesa ni in occas ione del battesim o . Eminenza, Autorità. Signore e Signori.

La henedizlone della disdol0na con 1.1 madriml conteSsa Amelia Foscari.

104

Perché il dirett ore sportivo. quando deve formare l'arm o IJeT la .. Disdotol1a" è /Jùì indaffarato di II1l cajJo di gabinettu governativo per la 11 0 111;110 dei sottosegretari? Si fa ressa per po /ersi imbarcare, per (are lilla sfacchinata insom ma; è questo il m ondo dei canottieri, è Ull m ondo semplice, è Ult m ondo che 11011 vl/ole o ll ori, che non vuole evidenza. Ebbene io S0110 CDIlVÙllO che 11011 pochi Ira Voi, se 11011 (ossero tra/tenuti da personale compostezza e da persullale discrezione. sarebbero l elltati di chiedermi a che serve questa barca, qllale è la sIla (ullzione lIti/i/aria. Questa domanda sarebbe indubbiamente imbarazzante per m e. Per essere coerente dal/rei o mentire o arrossire. Tralascio la prima delle due ipotesi e arrossisco m oderatamente, dichiarando che la barca nOli serve assolutam ente a lIiellte. Dirò di pilÌ: che la cOllsidero addirittura una stravaganza. se si pensa che i rapporti Ilella società di oggi 110 11 S01l0 pilÌ tanto i11l0lIat; nemmeno alla velocità, quallto addirittura all'accelerazione, e da questa ipotesi è chiaro che i COII/; 110n /ornallo , quall /om ello in termini m ercantili.


Dati tecnici lunghezza f.l. : 24,60 m. larghezza max: 1,75 m. lunghezza/larghezza: 14 peso disarmala: 1.619 kg. costo (1973): 5.700.000 lire

Un varo della

dl~du({)na

da

Urla ~teSll"

clcll"Arsl'l1alc lil Vene/la.

La dl5<.1olOn.l che qUI sorto nccv(' gli .I pplausi dcII" cma dm.lIl/il durame la Vog31ong.l.

Pensate, ben IreH/ase; bicipiti per spingere IIna barca e (are tOllta (a tica e per piti l'lmico passeggero che siede a prllo viaggia gra tis. Evidentemente Wl bilancio 110n si può porre ;11 questi termini, ma

soltanto ;11 termini di valori IImal1i. ;n termini di genuino selltire: solo cosi il bilallcio /oruo ed è largamente attivo. Quando circa Ire anni fa, i nostri soci deliberarono di avviare la società alla costru zione della 11l10Va disdolOIlO. ;n sostitltzione della vecchia " Piero Foscar;", essi (ecero WIa sceltn positiva, 111m scelta consapevole ma audace, perché sapevallo che considerati i mezzi scarsi in possesso della società lo loro attività sportiva e agonistica rischiava di risentirlle o di essere addirittura compromessa. Q1Iesta scelta ha hlllece 1m altro sign ificato: i canottieri della Q llerini, nell'approvare la costruzione della disdotona. h01l1lo volllto compiere llll ges to che evidentemente ha solo 1111 significato morale: lo loro partecipazione, da ueneziani alltentici, alla conservazione a Vellezia di lino tradizione nautica con IIna barca che tlltt o il mOlldo ci ha ammirato. Nel deplial/I che Ira poco al/dremo a dislribuire, pOlrele vedere che Imperatori, Sommi Pontefici. tutto il mundo insomma che è vellllto a Venezia J"ha ammirata. /n questa consapevolezza di partecipaZi01Ie di opera già iniziata, che tlltto il mondo civile ci ha ammirato, 1I0i ci sentiamo orgogliosi di dare Wl piccolo, modestissimo contribllto, ma è pllr sempre Wl cOlltributo. Ma vi è lUi altro m otivo per il quale Iloi abbiamo illteso dare J"avl'io alla costruzione di questa nuova imbarcazione. Ricorre quest '011110 il 50° anniversario della scomparsa del nostro (ol/dalore il co. Piero Foscari. Eg li (u I/ell"a,.co della sua vila /"im magine, lo sintesi di quell'illsieme di virtù, di que/J"insieme di doti m orali e intellettllali che Wl tempo venivano chiamate virtIÌ civiche. Per lo sila città, per i veneziani, per i velleziani d·oltre Adriatico, Egli combatté per tutta la vita; lottò perché venissero CUllSerullte a Venezia le antiche tradizioni, le antiche istituzioni, combattè perché venissero assicurate a Venezia nuove moderlle strutture che si affiancassero a quelle vecchie. Così a/J"inizio del secolo Venezia disponeva già di strutture sportive capaci di dare al mondo e di far partecipare in tutto il continente atleti fortisslllli, veri campioni e maestri di spurt. Q uesto in gran parte lo si deve a Piero Foscari. Noi ci siamo ispirati o questa linea. abbiamo ritellltto di douerla seguire. di doverla cOlldurre. per rillnovare ilei SIIO Home lI1t"imbarcazione così bella, vera m ente splendida. Voi potete ammirarne la (orma. Voi siete in grado di poter apprezzare tutto ciò che è stato (atto. Fra poco. quando lo barca scenderà in acqua, il più giovane ed il pii( anziano dei nostri cauOl/ieri, andranno a rendergli omaggio a Sal/ Michele il/ Isola. È a LI/i quindi che dedichiamo questa giornata, è a Lui che dedichiamo questa Imbarcaziune. Ed ora vorrei presentarvi due protagonisti di questa I/icenda. 1/ primo è AI/ilio Scarpa ill/oslro direttore Sporlivo. DOIl'è Scarpa? Come al solilo 1101/ vl/ole (arsi vedere, Egli è /110110 /IIodeslo. AI/ilio Scarpa è veramente 1111 protagonista. La Sua arciglla vo/olltà, ci ha sopraffaI/O, ha scavalcato preventivi, ha scavalcoto resistenze interne e ci ha portato a costruire questa nostra disdotollo. -'iltle le iniziative sono sue, tutto il merito è solo StiO e oggi credo sia 11110 delle piti belle gioma le e (arse il/ assollllO lo piti bella giomala della slta vita che Egli ha dedica to interamente alla nostra Società. Grazie.

105


La commi ..sio ne recnica da si nisrra : Gi llpo ni, lI1 g. Peresson, :lV \ '. 1 lagrini, dore Sesa m e Sca rpa.

L'a/lro protagonista è Giovamli Giup oui. /11 UI1 01111 0 circa di la voro so litario JleI suo squero del/a Giudecca, Egli ha costruit o la disdolol/a e I/e ha fa tto qualcosa di magico. Ques /e (o rme aeree che naSCO I1O dal/ 'acqua che Eg li Ila creato cu n gesli al/lichi. quanlo è al/lica lo splel/dida raffil/ala Iradiziol/e dei maes tri d'ascia veneziani, SO 110 un esempio di archi/ellura navale direi irripetibile. A Lui dobbiamo talIta riconoscenza e cogliam o quest 'occasioue per ringraziar/o , Un merito va anche ai componenti la Co mmissione Tecnica presiedu ta dall'ing. PereSSO ll cile Ila co nlrol/ato e sorueglialo i lavo ri. E infine ques to indirizzo di salu lo vorrei chiuderlo ringraziando sentitamel1le coloro che ci hallllo aiutato. co loro che ha11no partecipato alla sottoscrizione. Devo ricordare CO li uua portico /are menzione il Sinda co di Venezia, l'A ssesso re a / tI/risma ed allo sporl co mm . Bassott o, la (amiglia Foscari, lo Cassa di Risparmio, il BaI/CO di Sicilia , lo Compaguia llaliana dei Gral/di Alberghi, il BaI/CO di Roma, il Credilo lla lial/ o. il Sigl/ore abbia misericordia di me per le omissioni che certamente avrò commesso e per tutti gli errori nei quali sarò illcorso . A tll l/i co loro che ci hanl10 aiutato va i/n ostro grazie co mmosso e sell tito . Credo che 1I0i 110 11 abbiam o 1110 lt o da offrire loro, 110n possiam o ricambiarli che CO l1 ques ta semplice cerimonia. 5 0 110 persl/aso però che essa 110 11 sia 1110 lto diversa dal rito del Batt esimo di una bella galea del lempo anlico: il Patria rca benedicente. le Autorità lIuite ai cittadini. l'estllario qllieto e so lellll e intatte rivivono oggi nel fascino, nel mistero, nel/a so lenne magia di Venezia . Ed ora co nsentitemi di rivolgere a Sua Eminenza la preghiera di voler procedere alla beuedizione ed alla Madril/a di voler lagliare il nastro che simbolicamente lega l'imbarcazione.

Ha fa tto seg ui tO, con q ueste pa ro le, la Bened izio ne impa rtita da S.E. il Pa t ria rca cii Ve nezia card. Albi no Lu cianl che successiva mence di verrà Papa G iovan ni Pao lo I. "/I110st1'O sa lul O Ile/nome del Sigl1ore. Il Sigl10re sia CO Il Voi. Preghiam o: ascolta o Signore le nostre preghiere e benedici questa imbarcazio ne e quanti con essa parteciperanno alle varie manifeslaziol/i I/auliche e m al/da dal Cielo il Tuo Sal/Io A /lgelo il quale li aillti e li protegga per Cristo 110stro Signore. Amen"

106


La confe rma del su ccesso e la po po la rità di ta le ca ra rre ri sti ca imba rcaz io ne è ri scontra bile nell e edi zio ni dell a " Vogalo nga", dove la di sd o ton a è sta ta impa reggia bile, co ta nte protago ni sta a nche co n un equipaggio esclusiva mente femminile (1989) . Nell o stesso a nn o la pa rtec ipazio ne a ll a Rega ta Sto ri ca, invece, fu a ppa nn aggio di un equipagg io co mposto qu as i esclu siva mente da ragazzi tra i I O e i 13 a nl11 . G iovanni G iupo ni ne fu sempre nero ta nto che c hi ese che fosse la sua imbarca zio ne più bella ad acco mpagna rl o il 7 ma rzo del 2002 all ' ultim a dim o ra. La seconda di sdo tona no n a nd ò di strutta : essa fa bell a mostra di sé nel Mu seo Nava le ove è sta ta si tema ta su desideri o dell a M a rin a Milita re. Si sta prepa ra nd o il suo res ta uro con l' inreg razio ne delle pa rti ma nca nri .

L I !occonda dlSdmon:l nel p:lchglionc delle n:l\ i del ~I usc() 1\':l\:lle.

L I ICri';1 di!.dulOn a con l·cqu ip.1AAiu fcmdlLe l1lo!Tlcnri dell:l VO/;!:l lon ga.

111 III ile III

107


L'ADEMPIMENTO DI UN VOTO: RICORDO DEI SOCI CADUTI NELLA GUERRA 1940-45

VERSO IL 75 0

Il prcsiclenrc av\'o Guglielmo Almansi.

L1 pril1 ~ipcl>sn Marg:nci salma b Quer1l1i nella sua vi~ ita a Venezia.

108

Ne l 1975 è staro ade mpiu ro ad un voto esp resso da i soci in occasione del Cin q ua ntena rio. Nel '5 1 infarti , qu a nd o venn e ri co rd aro il cinqua ntesim o d i fo nd azio ne, no n si era po turo o no ra re con un a la pid e i soci sco mpa rsi nell a g uerra 1940-45 perc hé vi era qu a lch e co nc reta poss ibilità che mil ita ri da ti per d ispe rsi fossero a nco ra rinchiu si nei ca mp i di co ncentra mento. In q uell 'occasio ne si fece votO di ademp iere a ta le dove re no n a ppena la situa zio ne si fosse chi arita . La lapide scoperta nel '75, ri co rda undici soci cad uti di cui d ue, Gin o Nais e G iuli o Bri zzi decorati risperti va mente d i medaglia d'oro e medagli a d'a rgenro a l Va lo r M il ita re.

Dall a metà degli a nni cinqu anta fin o a quell a degli a nni setta nta non si trascurarono, compa tibilm ente con le di sponibili tà, le strurture sociali né gli adeguamenti imposti da l progredire del tempo . Venne costruiro un nuovo po nti le ga lleggia nte (in sostituzio ne di quello presta to per un quara ntenni o da Lia Ma rina) ed una prima pal estra, vennero a mpli ate le po rte d'ingresso a l ca nti ere, rinn ovati e potenzia ti spoglia to i e ervizi igienici, ristruttura ti a lcun i loca li per ospita re le imba rcazioni dei soc i; quest' ultimo provvedimento fu pa rticola rmente efficace sotto l'asperto econo mico in q ua nto mise fi na lmente a di sposizione dell a Società dell e risorse inspe ra ta mente consistenti che consenti rono d i entra re nel qu a rto venticinqu enni o con maggio r serenità . ln questo periodo si susseguirono alla presidenza del la Società gli avvocati: Silvio Bond uà, Guglielmo Alma nsi e Paolo Magrini. Paolo Magri ni socio da l 193 1 è l'un ico della Q uerini ad aver consegui to un tirolo nazionale di canortaggio in uno stato estero. Egli infarti a Sa ntos in Brasile vinse, nel 1948, il Ca mpionato del Ma re Paolista in ca noino, su 2000 m, con notevole va ntaggio. Essi ressero la Società in tem pi veramente difficili, e si avva lsero per la loro azione, come peraltro i loro predecessori, dell 'opera efficace, costante e disinteressata di Attilio Sca rpa. Diretto re della Società per circa un qua ra ntenn io, ne fu instancabile animarore e ne resse le sorti con mano inflessibi le che mascherava però, specialmente nei confronti dei più giova ni una paterna, se pur burbera, bonomia. Ca mpione d' Ita lia nel 1933, socio benemeriro, allenatore d i prima ca tegoria portava alla virtoria gli armi bianco-azzurri in nwnerosi Campionati Italiani e al conseguimento della medaglia d'argento ai Campionati Eu ropei. È doveroso ricordare, relativamente a questi almi, il costante contributo tecnico dell'ing. Gi useppe Peresson, dirigente della SADE e per lungo tempo stimato consigliere della Società.


Il presidemc dOli , Dillo Sesa m,

LA RlCONQUISTA DELLE "POSIZIONI"

Dall 'a ll o la v.l..ca 'tcuob , l'aulOmezzo sociale e le nuove maSC;lrctc.

A questo punto iniziò il quarto venticinquennio che rappresenterà soprattutto per merito del dorr. Dino Sesani, presidente dal 1972, un nuovo periodo aureo per l'agonismo della Querini in concomiranza peralrro a l rilancio dello sport remiero cirradi no seguìto all'imporrante iniziariva della "Voga longa" ideara, vo lura e realizzara da alcu ni appass ionari sportivi veneziani, primo fra rutti il comm. gra n uff. Antonio Rosa Salva . Quesra felice congiuntura avrebbe porrato la compagine sociale del sodal izio a sfiorare il mi gliaio di aderenti. Ne l 1977, presidente Sesani, vennero celebrari i 75 anni della fondazione. La celebrazione ufficiale ebbe luogo nel mese di apri le presso la sede dell' Areneo Veneto; alla sressa fece séguito in ortobre una gira sociale con una numerosa partecipazione di soci. Per quell'occasione venne dara a ll e srampe per la seconda volra la sroria della Querini.

La si ru az io ne partico la rmente favorevole rese possibile rutta un a serie di provvedimenri che hanno interessato all'incirca un ventennio, che sono in via di co mpl eramento e che si possono così r iassumere: o ricovero, con il beneplaciro della Marina, della disdotona in Arsenale con la conseguenre possibilirà di dedicare il capannone che la ospirava a ll 'attivirà agonisrica; o cosrruzione nello sresso di una vasca-scuola, con il conrributo recnico e finanziario del socio arch. Pierantonio Pianon; o miglioramenti delle attrezzarure in parricolare di quelle per l'attivirà ginnica degli arleri; o porenziamento della Aotta sociale con l'acquisto di barche di ogni ripo anche con l'aiuto di generosi benefarrori e di benemeriri soc i. o concessione a canone ricognitorio da parre del Provveditorato al Porto di un ampio locale a Marghera con funzione di base logisrica per facilirare il rrasferimento delle imbarcazioni su campi di gara; o cosrruzione in canriere (da parre dell ' infaricabile Pescarolo) di numerose alrre imbarcazioni rra cui la "parana" a motore per il rrasporro degli armi dell'agonismo in concomiranza delle regare e per i servizi generali; o acquisto di furgoni e degli apposiri rimorchi per il rrasporto degli arleri e delle imbarcazioni nei campi di gara; o acquisizione per l' arrivirà amatoriale di una mura di ben nove "mascarere " da regara cosrruire presso il canriere Amadi; o costinlzione di una nuova sezione femminile (forse un'analoga 109


L':dlen:ltorc N aLl:lrcn() S1I11 0 naro con lb .ffaclla ~ l c m o . L.lUr.l Corò e ~..I a r· gherira ,\1aggiolo.

L:t scuola di ca noa.

L.1 piÙ volte ca mpio nessa It:l I1:lTla Ra(f;tc!·

I.l t\l elllo.

R a ff:te lla 1\!lelllO I:on la di, isa azzu rra

In

p.m enza per l'O lllnpi;ldc di Lo s Angeles.

11 0

sezione era esistita anche negli anni '30) che dette alla Società notevoli soddisfazioni specialmente nell 'attività agonistica; • ri costituzi o ne dell a sc uo la di can o ttaggio con ri co rso ad un a ll enatore di alta profess io na lità e ferm o ca rattere che SOtto a ltri co lo ri aveva già o ttenu to o ttimi ri sultati: azza reno Simo nato coa diu vato in Società da Dav ide Sti g her. Do po di lui negli ultimi anni nova nta o pera ro no come all enatri ci Ari a nn a Gambirasi e Fra ncesca Bro tto ; • fond azion e nei primi a nni settanta dell a sc uo la di ca noa e iscri zion e della Società all a nuova Federaz io ne Ita li ana Ca noa e Kayak; • desc rizio ne dell 'a tti vi tà dell a Società e sintes i dell a sua storia sull a video-cassetta "U na stori a scritta sull 'acqua" per la regia di Alberto Castell ani e rea lizza ta con la co ll abo raz io ne dell e Assicuraz io ni Genera li in occasio ne del 92° anno di a tti vità spo rti va del Soda li zio e nel rico rdo del fo nd ato re Pi ero Fosca ri a 70 a nni da lla sua scompa rsa; • pi anificaz io ne, proge ttazio ne e rea li zzaz io ne dell a co mpieta ristrutturazio ne della sede socia le e rinn ovo dell ' im. . . pl a ntl stl ca . • o rga nizzazio ne di un a base a usili a ri a in ca na le Brentell a presso l' impresa SA CAIM per po ter a ll ena re gli a ri eti In acqu e tra nquill e. I ri sultati compensa ro no la fa ti ca . CANOTTAGGIO - RAFFAELLA MEMO Ne l co mpl esso i ri sultati so no sta ti molto lu sin ghi eri , sono infatti una ventin a i Ca mpi o nati Ita li ani di Ca no ttaggio che va nn o ad aggiungersi ai mo lti simi co nseguiti fin da i prim i ann i d i vita dell a Società . Qu e ti gli ari eti vittorios i: And rea Mazzuccato, Do meni co Po lo, Ma ur izio Mu ra ro e Davide Za ne, Raffae la M emo , Ma rg herita Maggiolo, La ura o rò, Francesca Pa lma, Ca terina Bo na ldo, Alessia Gottipavero, Ba rbara Simi o nato, Va nessa Battagli a rin , Fra ncesca Brotto, Fra ncesca Perego, Nico letta Sa nvita le, Fra ncesca Viane ll o e La ra Testor i. In parti co lare nel 1980 Andrea Mazzuccato e Domen ico Po lo pa rteciparono ad Anversa ai Ca mpi o nati Mond ia li jun io res e nel qu a ttro se nza federa le a i Ca mpiona ti Mond ia li junio res a Pi ediluco. Ne l J 982 sa rà Raffae ll a Memo in azzu rro: a i M o ndi a li a Pi edilu co, cui pa rtec ipa no anche M ura ro e Za ne, ed a Vienn a agli Euro pei, ne l 1983 prim a nel singo lo a ll e Uni versiad i, a Ca ndia negli Euro pei qua rta nel si ngo lo. Se mpre a Ca nd ia, ne l 1983 M argherita Maggio lo e La ura Corò conquista no l'argento a i ca m pionati Europei . All a XX II O limpiade di Los Angeles, Ra ffae ll a Memo si classificherà sesta nel quattro d i coppia.


Le campionesse italiane 12 senza !.cnior): Margherita t\laggiolo, L1ura Corò con il dircn ore sporti vo Piero Andrcob..

Le campionesse im liane {4 senza under 231: Laura Tesrori, France:.ca Vianel lo. Vanessa lhnagliarin e Nicolena Sanvi tale con l'a llenatore Nazarenn Simonato e Da vide Stighcr.

Le ca mpionesse imliane (4 di coppia): Caterina Bon31do, Ibrhard S.mo nato, Francesca Palma e Alessia Gottlpa vcro premiate dal pre~idcme federale Gian Anronio Rom ~lI1ini.

Le call1p ion e~se italiane (4 scnta scnior): Francesca Brorro, Nicolena Sanvitalc, Vancssa Uattagliarin c Francesca l'erego.

Le campiones!>c italiane (2 ~enza jll ni or): Margherita Maggiolo. Laura Corò con il presidente En rico Pa squinucci.

I campio ni italiani (2 :,en;ta junior): Andrc.1 i\1.1I:wcato e Do meni co Polo.

11]


CANOA OLIMPICA Ottimi anche i risultati nella nuova disciplina: la canoa olimpica . Già negli anni sessanta la soc ietà aveva ini ziato a dorarsi di canoe, ma è so lamente nei primi anni settanta che si coagu la spontaneamente un gruppo di soci, che inizia così l'a ttività agonistica . Tra essi vanno ricordati Giovanni Di Pumpo che assunse la prima guida tecnica, Augusto e M assimo Rigo ed altri. Solamente nel 1976 però, sotto la direzione di Mich ele Populin , il settore fu o rga ni zzato in squadra agonistica. Negli anni ottanta, con l'a ll enato re socia le C laudio De Zanchi, si consegue la vittoria in sette Ca mpionati Ita li an i in canoa olimpica . Massimo Memo, Anna Ca tia Casag rande, Amalia Calzavara, Valemina Trevisan, Andrea Rossi, Fu lvio Garlato, Di ego Nazzari sono i protagonisti di queste vittorie. Più recentemente, negli anni nova nta, con la conduzione della sq uadra di can oa da parre deg li a ll enatori sociali Luca Tenderini e Pier Paolo Perutto, si sono ottenuti nove titoli ita liani con Marra Perm, Giu li a Gh igi, Giulia Favero, Francesca Vianello Moro, Rosa C itton, Giul ia Cassani e Giacomo Costantini.

D311'31ro verso il h3SS0: Michele Populin, Piero Negrm e Luca Tcdendcrini, Paolo Peruno. Sopra :1 fianco i cam pioni ita liani di ca noa olimpica: r-vlanucl Bermgli:l. Fulvio GarlatO, VaJcnuna Trcvisan. Diego Nazzari. Andrea Rossi con l'allcnawre Claudio De Zanchi.

I più volte campioni imliani di canoa olimpica: Gi:lcomo Cosra nrini e Giulia

Cass:lni.

112


Nel 1983 a Byddgosz, nel 1985 a Piediluco, nel 1998 in Svez ia, nel 1999 a Zagabria i nostri canoisti Giacomo Costantini e Giulia Cassani hanno partecipato con la Squadra Azzurra ai campionati Europei e Mondiali.

VOGA ALLA VENETA Anche nella voga alla veneta su barche tradizionali i nostri soci si sono sempre distinti in tutte le manifestazioni remiere veneziane, anche le più prestigiose. Mo lti i brillanti risu ltati conseguiti: tra i tanti ricordiamo l'a ttività dell'avvocato Marino Almansi dinamico animatore di molte manifesta zioni remiere e ancora infaticabile vogatore nonché i successi di un folto gruppo di forti vogatrici, come Anna Ca ll1pagnari, Monica Ca rli, adia Donà, Raffaella Memo, Graziana Pavanello e Marta Signorelli . Tutti questi arieti hanno vinto in tante competi zio ni , compresa la Regata Storica . Prestigiosa anch e la partecipazion e di Jacopo Lacchin e Marco Gottardo a tre edizioni della Regata Storica nell a competizione dedicata ai giovan issim i.

[n alto Marino Almansi

C !\,i[Olllca

Car[i; a

lato Raffael[a !\ [cmo.

A l.ltO N.ldla Donà l:On Anna Campagnan e Gra71ana Pavancllo premiara alla Regata Stori('J dal Mnd.lco Anronio Casella ll e dalla senatrice Susa nna Agnelli.

1 13


La Querini potè affrontare un simile ritmo anche per l'aiuto econo mi co di alc uni generosi benefattori, benemeriti soci ed Istitu zio ni cittadine tra cui Paul Lepercq, Giorgio Manzelli, Tito Ceccato, Marino Go linelli , Luigino Rossi, Alfonso Benedetti, Cesare Zonca, Alessandro FavarettoRubelli, co. Nicolò Donà Dalle Rose, famiglie Foscari, fam. Cerato, fam. Co in , fam. Fasano, società IL OR, ditta Zago, " II Gazzettin o", il Banco San Marco, il Credito Bergamasco, la Cassa di Ri sparmio, il Banco Ambrosiano, l'ASM, le Assicurazioni Generali. Si ricorda anc he che la gesti one di questi ultimi anni per tanti aspetti positiva, è stara notevolmente appesantita da complessi contenziosi iniziati alcuni decenni fa riguardanti soprattutto l'u rili zzo della Fondamenta; sono tuttora in corso procedimenti in Consigli o di Stato, presso la Commi ss ione Tributaria e presso la Corre di Cassaz ione che si era già pronunciata a nostro favore alcun i decenni fa a Sezioni Riunire. La Società ha potutO sopportare tale incredibile situazione per l'aiuto disinteressato degli avvocati Silvio Bonduà, Marina Marinoni, Guglielmo Almansi, Maurizio Visconti e Marino Almansi. Pres id ente di questi anni olrre a l dott. Dino Sesani furono l'amm. Enrico Pasquinucci, il sig. Sergio Penso che in occasione del 90° fece stampare una nuova edizione della toria della Società , poi nuovamente il dotto Sesani per finire con il presidente in carica ing. Alfredo Baroncini.

I !>od onora ri Paul Lepcrcq t' Giorgio M anze lli; l'ono fuom.calmo, davanri al carniere, un dono di G iorgio ~lan ze lli .

liro Ceccaro con gli o lnnpio nici Sil vio !-t'rrini e Umberro R .I ~Pll i .

114


FESTA DELLO SPORT IN CAMPO SANTA GIUSTINA DEBARBARIA

Verso la fine degli anni setta nta venne istiruita un'allegra e simpari ca consuetudin e. Nel novembre di ogni anno venivano premiati in campo S. Giustina de Barbaria i migliori a rl eri e soci c he si era no di srinti rispetti va mente nell'attivirà agonisrica e nella co ndu zione della Società. Alla festa interveniva molto numerosa la cittad in a nza ed il rutto finiva, renuto conto della sragione, a "pasta e fas ioi " genere in cui I "cuochi " della Querini hanno pochi rivali . Nel l'occasione veniva anche o rganizzata una ricca lotteria. Negli ultimi anni essa ha dovuto essere sospesa per il gin epraio di adempimenti che so no via via divenuti necessari pe r o rgan izza re simili manifestazioni su l suolo pubblico.

I giovani arleri premiati in campo S. Giu!orina. A destra le :1urorirà presenri: C. V. lo Giumrno, geom. G. Azin. 3S!>. G. I\l O!'!>CU O, 3mOl.

G. Soda no,

ono ~ L

Via nello c

preso A. B::mmclIll.

L'ORATORIO DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA IN CAMPO SANTA GIUSTINA INBARBARIA

Nell o stesso ca mpo so rge dal 1828-30 l'o ratori o della Beata Vergine Addo lo ra ta, un a bella piccola costruzione neoclassica edificata su progetto di G iovann i Moro, da un a Pia Confraternita dell a qua le faceva no parte maestran ze ed impi egati del vicino Arsenale. L'Oratorio è stato per molto rempo dimenticato e trascurato tanto dal punto di vista rel igioso che archirettonico. Qualche manutenzio ne veniva es iguita da ll a Querini la quale nel 1992 dedicava a ta le neccessirà il ricavato della lo tteria cui so pra si è accenaro. Nel 1995 il Li ons Club Venezia Host lo faceva resta urare radicalmente e ne affida va la conservazione a lla Querini la qua le ha provveduto da allora all'illuminazione ed a ll a ma nutenzion e e grazie alla di spo nib ilità del parroco dei 55. Giovanni e Pao lo lo urili zza per i riti religiosi che la riguarda no. Fa piacere ricordare le parole dell'illustre concittad ino Alvise Zorzi in occas io ne dell a fine dei la vori: {... { /'il/tel/ziol/e del Liol/s di affìdarlo dopo il resta llro ali" Società Ca nottieri "Francesco Q lIerilli " ' . . . J consegna il Cllore di 101 venezial1issimo angolo della città ad una L1elle-::ianissimG istitflziolle, iII linea COl1 le tradizioni più outenliche della nostra Venezia.

115


LA SCOMPARSA DI PIERO ANDREOLA BRUNO PESCAROLO GASTONE CERATO GIORGIO MANZELLI

Purrroppo negli ultimi anni del seco lo sono ma nca te a lla società alc une fi gure importanti: Piero Andreola nato nel 1938 a Venez ia, pen to indu stria le, o però per a nni nel la bo rato ri o dell o stabilim ento Petrolchimico di Po rro Marghera. Fu socio affezio nato e fe dele, consigli ere, diretto re spo rtivo e segretario nonché arbit ro federa le. Persona se ri a e la bori osa, di cara ttere duro e bona rio in sieme, svo lse sempre i suo i compiti senza rispa rmi o, co n pass ione, sc rupo lo, p rec isione ed a lta profess iona lità . Pu rtroppo nel 1997, quando ormai in quiescenza aveva accettato di riassumere la ca rica di segretario, una inguaribile ma latti a né provocò la repentina e prematura scompa rsa . La signora Mirell a Andreo la, rega lò a ll a Società il sa nd olo del fra tell o Pi ero che ne po rta il nome.

Piero Andreola.

Brun o Pesca rolo ~() n il lllpotc Pl tl rO duram e lIn b,me,inlO lidi!.! sue l :lTlt c illl harcazion i.

116

Bruno Pescarolo nato a Venezia ne l 1908 da un a fa miglia di ebanisti si isc risse a ll a Qu erin i ne l 1930 . Pa rtec ipò a lla seco nd a guerra mondi a le in M a rin a im ba rcato sul Ct N ull o. Co ll abo rò co n G in o Bettini ed Attilio Sca rpa a ll 'a li enamento di equipaggi, co mpres i qu elli di Trepo rri , che ottenn ero


Il vicepresidenre- Gastone Cerato.

Gastone Cera ro (al n. 2) con Gino llenini dura nte un :t llcnamcnw nel 1932.

o rtimi pi azza menti. In quiescenza da ll ' lNPS, di c ui era staro a lungo dipendente, sostituì piena mente il bravo carpenti ere Sil vio Rampin ritira rosi per rag io ni d 'età, rinuncia ndo ad ogni co mpenso. Come g ià accennaro egli , mettend o a frutto quanro impa raro d a ado lescente d a ll a sua fa mi gli a, ga ra ntì per mo lti a nni no n so lo la ma nutenzio ne de ll a fl o rta socia le ma a nch e il suo rinn ovo sia dell a pa rre spo rti va che a ma rori a le, cimenta nd os i a nche in costru zio ni pa rtico la rm ente impegn a tive qu a li la jole a Otro e la venera a se i; q uesta è tutto ra l' uni co esemplare esistente. Sem pre assiduo, merod ico e p reciso nella sua lunga mil ita nza a servizio dell a Querini , scompa rve improvvisa mente nel 1998 solo pochi giorni do po la sua ultim a gio rnata d i lavoro in ca ntiere. Fu accompagnaro a S. Michele in disdorona. Gastone Ceraro, naro nel 1900, appassio naro di voga fin d a ba mbin o si fece le ossa d a pprima a ll a Qu erini e poi, trasferitosi a Genova pe r morivi di fa mig li a dura nte il primo conflitto mondi ale, presso il loca le Row ing C lub. Alto e mo lro robu sto fu , diciassertenne, chi a maro a ll e a rmi e assegnaro a i repa rti d 'assa lro (Arditi ) co n cui prese parre a ll e ba rtagli e del M o nte ll o e del Piave. Ri ro rn a ro a Genova a ll a fin e de ll e ostil ità riprendeva l'a tti vità remi era ed ad o ttava, ass ieme ad a ltri quattr o a ri eti , una, per a ll o ra, inn ova ti va voga ta, c he co mpo rtava un m aggio r num ero di pa ia te e che co nsentì a l Row in g Club d i conq ui stare tu tta u na se ri e di presti gios i prima ti che culmin ò in un qua rto posro nel q ua ttro con a ll ' O limpi ade di Pari gi d el

11 7


1924. Rirernare a Venezia rientrò subire in Querini conqui stando un ca mpi o na re d' Ita lia in due con nel 1926 a Pa lla nza . Passa ta l'età dell 'ago ni smo il soc io Cera re diventa s po nsor, a mmini strato re, vicepresidente e stretre co ll a bo rarere dell ' in g. Lui gi Ga ggia nell ' ope ra di rinn ovo della Soc ietà e, co me si è altro ve accenn a re , nell ' acqui sre del ca nti ere a c ui contribuì a nch e fin a nzia ri a mente. Continu ò a seguire l'agoni smo a nche come a rbitro fe derale ed ebbe l'ono re, in occasi o ne dei Giochi Olimpici Inve rn a li di Cortin a (1956), di porta re la fiaccola olimpi ca attrave rso Venezia a bo rd o dell 'a ma ta disd o ren a con c ui vo ll e esse re accompagna re a S. Michele (1999 ).

Il viccprCSldell tc Giorgio Mall7c1li.

11 8

G iorgio Manzel li nato a Venez ia nel 1926, ini ziò la sua attiv ità produtti va da nd o vita ad un a impresa a rtigia na per la produ zio ne ed il co mm e rcio di ma teri e pl astiche in Co rte dell ' Albero . N el 195 3, con il determin a re intento di offrire sviluppo a ll'azienda concedendo le spaz i id o nei a ll a rea li zzazio ne delle sue id ee inn ova ti ve, si tras feri sce a M estre ed infi ne nel '70 costrui sce un a fa bbrica in via To rin o con la denomina zio ne ed il ma rchio " P.P.P. - Prodo tti Po lipl asti ci l'o li etil enici S.r.l. ", i cui prodo tti o ttengo no immedi a to successo nel l'a rreda menre, nell 'edili zia civile e dei servizi. l'ur ave nd o raggi unto trag ua rd i imprendi to ri a li c he av rebbero fa tto in o rgoglire c hiunque, ma ntenn e se mpre ina lterato il suo stil e di vita se mpli ce e dedi cato interam ente a l lavoro. Si sentì a ttra tto da l va lo re socia le dell o spo rt, a ppa iona ndos i da vero ve nez ia no a l mo nd o dell a voga e di venn e così socio dell a Que rini a ll a qua le ela rgì la sua gene rosità provvedend o a do na rle va rie a ttrezza ture, un pulm ino ed un "otto" fuo ri sca lmo . Accettò a nche di entra re in Co nsig li o Diretti vo assumend o la ca ri ca di vice presidente che tenn e per di ve rsi a nni , prod iga nd o in ogni circosta nza il suo equilibri o e so pra ttutto il senso pra tico delle cose. Anche do po aver lasc iato l' in ca ri co per effetto dei gravosi impegni az iend a li che lo asso rbi va no inte ra mente, dim ost rò sempre il suo a ttacca mento a ll a Soc ietà sovvenend o co n partecipa ta comprensio ne a num erose necess ità del soda li . . ZIO SpOrti vo . Prima di lascia rci, il 13 dicembre 20 0 l , ebbe la soddi sfazio ne di vedere ultima ta la costru zio ne acca nto a lla fa bbri ca d i via Torin o, del co mplesso ed ili zio (Centro Di rez ionale) che in suo o no re e memo ria si inti re la a ppun re "G io rgio M a nzel li" .


POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE SOCIALI PAUL LEPERCQ

/l'''.I,~,,

..~

-::

/ 1.1"1"'"

~ - ,t L-

l.')·

.I..

, I . . . ..

11.,,,,,-

1.'<

ì ... t<'/J.i'''-':

.'

./r.... ~. .. / '/'... . t. ... .t-. .. ,~'

<-lIr {'l

_

.1

'td<'''r'' ... l> I..",IA~, , I,~

,1, , /.)>>

' ; t' ""., . (,.A..

,','

/"11. .... 1111

.L

. .. ,'1'/1_" __

(~,N,.'.vt,'.n,." ,

.. 1/ _."

.j -

't,,;

,

.r "l'

1 /111 .... '),,.-, -

'-

'/I .... ,,'

."~

,}.

• ,

;'1..,,,,.

.

'. . ,,,,,....

/I.lo IO! , ... ,1

i,· ... '(-,

,.1;;'

,',• •• ,.'-'

,:... rJ ,. I,"", ~c- ~. ... ", ..... ,.. • . ~. I.-, . ;~ ..,,"_., ._' ....7:<..... ",.. , ,." ._,.""",;' ',.. ~-'. ;:

,I;. I~'

~I;'"

.:.

I .II , ~

.u

h.I1. ..-.. ..

/ ,1 .... /fI f. .... , .-T "l" "~ .... ~

_

t ';, ,: ... ;. ;-. ,; ." ..........

*'..

AI.,r

.("

•• ·.. i

.'"

•. /

Cnn quesl:J lett era del 198 1 c in iziato il rapporto di Paul Lepcrcq con la Querinl.

Paul Lepercq nel suo srudi o.

Alcuni anni fa veniva concepito un piano di inrervenro nell a sede della Società a l fìne di rifare radicalmenre il tetto e adeguare all e norme di legge tutta l' impi anristica (elettrica, termica, idrosanitaria, fognaria, anrincend io), onde ev itare non so lo possibili gravi inconvenienri, ma anche prima o poi, la chiusura d'autorità del canriere. L.:inrervenro ven iva inoltre fìnalizzato al miglior utilizzo della disponibilità di spazio per ricavare confortevo li locali di ritrovo, nuove palesrre per l'attività aerobica e fìtness (ora molto richieste) e nuovi locali di disbrigo. Con tale piano, concretizzato progettualmente dal benemerito arc h. Alberto Nicolao, si era inteso a nche dotare la Società di una rendita sicura che ne garantisse la rranquillità fìnanziaria indipendentemente da sponsorizzazioni e senza aume ntare sensibi lm ente le quote socia li . Con le generose elargizioni (determinanri quelle del socio Paul Lepercq e della famiglia Foscari) e l'opera di benemeriti soci, con i fondi o rdin ari dell a Società e con un mutuo presso il Banco San Marco si è riusciti a compiere una buona parte dei lavori prestabiliti. Da alcu ni an ni , seco nd o i pi ani approvati dall ' Assemblea dei soci e dal Consigli o Direttivo, le due palestre più gra nd i sono sta te date in gestio ne a professionisti del ramo, ferme restando le esigenze dell'agonismo e condizion i di favore per i soci. II 50% del ricavato viene utilizzato dalla Società per ammortizza re il mutuo ed il rimanente, per l'agonismo e l'ordinaria gestione. in occasione del centenario il generoso intervento del Comune e de ll a Fo nd azione Cassa di Risparmio, che ricordiamo con gratitudine, ci ha permesso di riprendere i lavori per il comp letamento del le opere preventivate. Appena possibile sarà da prendere in considerazione l'acq uisto di una nuova gru per l'alaggio ed il varo delle imbarcazioni di voga veneta stante l'obso lescenza dell 'es istente e porre termine all'insta ll azione degli apprestamenti antincendio. Si confìda inoltre di ottenere dalle autorità competenti la costruzione di una protezion e antistante il cantiere onde limitare i danni ed i disagi provocati dal moto ondoso. Paul Lepercq ebbe anche parte determinante nel delineare questa "fìlosofìa" sul futuro impiego delle srrutture socia li. Nato a Lione nel L922, era fìg lio di un importate uomo di stato che sa rebbe diventato Ministro dell e fìnanze di Francia nel primo Gabinetto del gen . De Gaulle. Studiò al Politecnico di Parigi ed a Harvard e divenne un affermato uomo d'affari e fìnanziere. innamorato di Venezia vi risiedeva frequentemente in un bel palazzo a S. Maria Nova e si interessava vivamente della vita e dei problemi cittadini. Dal 198 i comi nci ò a frequentare la Querini divenendone un socio molto assiduo

119


e affezionaro che riteneva le trutrure sociali non adeguate al nome di Venezia e al prestigio del soda lizio. Per quesro egli com inciò subiro a finanziare migliorie agli amb ienti e l'acquisro di attrezzature come già accennaro. Ne l 1998 in una riunione con il dort. Sesani e il presi dente in carica affermava senza mezzi termini che, a suo parere, la Querini non sarebbe sopravvissuta se non si fosse adeguata ai tempi estendendo i suoi interessi ad altre discipline sportive ormai molro diffuse e mettendo a disposizione dei frequentarori degli accoglienti loca li di intrattenimento. La Querini insomma, doveva assumere la struttura organizzativa tipica di un club sportivo, struttura già assunta da tempo da molte importanti consorelle. Auspicava, in fondo, un rirorno a ll 'organ izzazione che caratterizzò la Querini prima e subiro dopo la prima guer ra mondiale quando o ltre a ll e attività remi ere venivano praticati il nuoro, il sa lvamenro, la vela e quando i Soci potevano disporre di prestigiosi locali di rappresentanza, svago ed incontro. Si faceva quindi illustrare il piano già predisposto ed imm ed iatamente metteva a disposizione una somma rileva nte per la sua esecuzio ne che permise di mettere in moro tutta la seq uenza degli interventi programmati. Purtroppo non ebbe la soddisfazione di vedere realizzaro quanto da Lui auspicaro e finanziaro. Infatti il 27 febbraio 1999, quanto i lavori erano ancora in corso, Egli mancava improvvisamente. È ricordaro con una targa lignea posata nella palestra secondo un espresso desiderio dell'amata consorte signora Françoise.

120


LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA NELL'ANNO DEL CENTENARIO

Il TcncllIe di Vascello Fra ncesco Querini .

U Consigli o Direttivo nel 2001 era costituito da: Alfredo

Baroncini presidenre, Guido Sesani vicepresid enre, Piero Negrin direttore spo rtivo , Gianni Bevilacqua tesoriere, Anronio Gottard o segreta rio, Luigi Co lpo e Angelo Dall'Acqua con delega di segu ire restauri e potenziamenri, Piero Menetto addetto a ll e manifestazioni, Franco De Martin per l'orga nizzazione della sa la ritrovo, Enesto Orris responsabile per la voga veneta, Luca Tenderini responsabile della canoa e Danilo Pasto rell o responsabile degli automezzi. Revisori dei conri Giovanni Ro hr, Marcello Codognato ed Eros Pastorello. Direttore del canriere era Luciano Vianello, c he malgrado la no n più ve rd e età (nato nel 1924 e socio dal 1939), esplicava ancora con spirito giova nile il s uo delicato e diffìci le incarico reso in quel periodo a ncor plU pesanre dall'esecuzione a ca nti ere aperto, degli importanri lavori di . . n str uttu razIOne. Allora la Società aveva a nc he completamenre riorganizzato la formazione sporti va degli a tleti con la stru ttura tuttora esistenre e cosÌ articolata: Canottaggio e Canoa cura ti dal direttore spo rtivo Piero Negrin, coadiuvato per il ca nottaggio dal campion e o limpi co Primo Baran e dall'allenatore Sandro Anrenori e per la canoa dal do tto Luca Tenderi ni e dal rag. Enrico D'Ambrosio. La Voga alla veneta, la cui conservazione e diffusione è favorita dalla legge regionale 5/1999 c urata dal consig li ere Ernesto Ortis. Essa viene praticata inrensamenre, o ltre c he per l' istruzione degli a llievi delle scuole superiori (attua lmenre g li istituti Sarpi, Benedetti, Foscarini, Barbarigo), anche per quella dei numerosi Ven eziani (e non ) che desiderano cimentars i in tale affascinante vogata. Numeros i sono gli istruttori tra cui ricordiamo i fratelli Ga stone e Luciano Pitteri e Gianni Depetris. La società si avvale inoltre della co ll aborazione e consu lenza d el campione del remo Palmiro Fongher. Veniva al lestito nei nuovi locali sul fronte della laguna un elegante ritrovo munito anc he di posto di ristoro dal consigLi ere De Martin e dal socio Gianni Depetris. La manutenzione delle imbarcazioni veniva affìdata a Vincenzo Fagarazzi " Gepa". In casi particolari interviene il socio Roberto Costa anche lui bravo carpentiere e modellista che ha costru ito un modello della disdotona in scala

1:13. Escluso il lunedì , il Cantiere viene tenuto aperto tutti i giorni dalle 8 al tramonto con qualche riduzione di orario, in dipendenza del la stagione, nei giorni festivi.

121


IL CENTENARIO

Il Consigli o Direttivo, ottemperando alla volontà dei Soci, decideva di ricordare convenientemente l'avvenimento ed allo scopo nominava un appositO comitatO compostO dall'ammiraglio Paolo Pagnottella, presidente, coad iu vatO dall'amm. Lorenzo Sferra direttore del Museo ava le, dai presidenti della Società succedutisi negli ultimi decenni: l'avv. Paolo Magrini, il dotto Dino Sesani, l'amm. Enrico Pasquinucci, il signor Sergio Penso ed il presidente in carica ing. Alfredo Baroncini; inoltre da tre soci tra quelli di più lunga iscrizione e cioè il conte Alvise Valle, il signor Roberto Lazzari, cu ltOre da sempre dei ricordi della Querini ed il signor Duilio Stigher, presidente del ComitatO Regionale VenetO della F.I.c. Il ComitatO in questione decideva di arricolare la celebrazione in più manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi nell'arco di circa uno-due anni a partire dal 16 maggio 200 '1.

ANNIVERSARI li 16 maggio la "","età sportiva celebrò i cento anni dalla londazione con un anicoklto progml11l11a di resteggiamenti

Canottieri Querini, un secolo ai remi Trn le iniziative il restawu della disdotona e una mostra di ricordi da rnccogIiere con l'aiuto dei vene-nani francncoOuennI, rllftlc... dj

Il pmwmn 16 mQl.'!o li CIi·

w.rm. ~ cui rnernotllltli alata

OOlllt'nQueruu~rtunS('· ('filo di \"ta ~ da (l''mpo. onnaJ

Inlltolalllia Clnottleri. A IInlstra. U

[1'1'\1,ofll prt'panIIliVI !)l'r ('I"lI'bta· l''' d''I!lWl1''nt,. U~ lr1I

tefZO~o.IladllOolona

da**' ntnl ~ Il ranno!W' rur.

jlUardo. C(K,l"rtlllaU da un aPJ)Oli·

t., elllnltalO ptt !lKIuto dal 00-

"' la Pft'PII,rt1)Onr dJ \"\l'fl.IC'f' <k1tU

at..leu. ma fanno bi

mandant .. (Wl Cuntllnd" Manna ?amo Pa· !rnIJIV·Ua.. dal ('IJn....-r"al""" dI'I

ilC'k'1:!<.1\C

dI

lJBJe.edtprnpnnqUl'StoLt-Slluto JOC:Il)t, dt CUlla Qwnnl r UNI dt Jlt t:RmPllbllikn C'nt fl tnf'tlt in eondlzkIoi di pn\ikJ')o nsptI. 1tI11ld! aItn lijXIrt.. rnrn.. tuumo di mostrato Ir u!umP dUf' olimJll8'

\'('nfflIl l:I!1lnutajlllo

MUJf'flnln_.~Lorrn­

lO S~f1'1I. dal praitlt'nll' di'I Comn.. to~Vf'nt'WdooDa f'Io d"l"lZIflnt> e&nuItIlI'M. Dul o

SUitht'r. e da QUatt.m tx prt'SIdl'f!

cb·

EnnroPuqwnucrl Panlu Masmnl, SerWo f>(>1lI(I Nt fannlllnolll'f p;ut.t> un 'l't'('CbIo IlO-

1.0 di UJlII 5OMt'la In salutI'. !:tm u,

Barontlnllw trac:cwW Il nt.ral

ti drllOdalmo bl8~'lIlZum, Dlno,~.

......

tlO qUl'noollO. AJwI(. Vllllt" ..... Ul qualJt8 di ~ant) lWbt:no

nr! ConuLIIlo dr! massuni YmM:I dtDa M.annI M.I.tI. lMlt' si sperp lif"ordand" rhf' iii IOdrta vtrult fondllLII nt'11WlI .. InllLolaUllDI D1t"mnrtI ck'I. \'t~rlf'r JW'IO F'ran!'t1M QUl'fUu. UI!'idlII' di manna. 51:'OmPIUSO renna pnma nf'1I8 spt1im<.,rlt'dl cflllQUl aadf'1 Polo NII/'d fflmandaUl dal Dul'8 dtogIJ Abrunl ~In rttItI ronfjonnaD ~nll'dl"llaQoe, ML AIf'ftdo Baroncw ili)! tnten diamo N'if>bral"f' du(' 1'lC,IfTM'lU' qudladeUa IrOmpatSl. appunto. di f'mlf't'SCO Qu!'ntu t" qudl8 d.-t pnml crnto aMI di VIU dtJlI, *>" La

"'...

pl'/!K'l1l:I

Il prq!l'8mma d,'l

rnf'nU' NI'lIIg1urnala W"mI art t't'k-bntta una ftlI'IU dlsuf

{'~

tn.(ao dll\1Intl alla caPJlf'llt'tla di raInJlO Sant.a OIlJSt.IO' llInd.lli aIit' Mll'" di'Ila Qut'MI. l' ~rran· nolt'null'abalttcrnotneanl~",

dclk> nUO'lI: Imbercazlun1 Tra II' Ylln!' 1IIl2latM! \l'l"rTl Il ~ta una mclW1I di lrotct fuco. llJ1Int e ncOl"'dl dt-thI VIta de-1Ia Mr OCl.a.llll.n'ccata ('flfl qudIa attUI

122

Pt"

~rt an·~,mo.'

TUun pot .... N'!IUlUlU). Cl .. ·

n.. raJl, di un IUmato dl AllJcorW eut,.1laru ~ stona d ..ua QuI:'

ranoo anc:bt- du" pubblaz)ntU lUna su Q uennJ t' la ~Jw·dtDo)n.· artr:a. una lUlePJlI'anru della.,.

nnl

CkUI.~nJlIp(lrti~l.1I

t.4.

restauro della ftOOda

DIsdIllo·

ln \-1SUl dlquest\lItUT\ll UUZilI· V\'1W'lJI DJlft'SICIen nauonale dt'lIa f'M!eruione canottagglu. OllUUWllOnlO Ro-

lro"ll. rl1lll'n Il

maninl. C'tifo ha rtcMlatIJ I JnU1dl meriU dtlill Qumnl fll'1 prestCkI (ko-tIa sttssa Ft'dt'~. l1I:'''r dando I DOnU dll:11llXII e.amp.-mI d"1 pasuto tomf' Ol#ni t' fi<'*. tUllll. &rpmo l' SMntulI. o up~ 011 dlleri,tomtqUl'UodJ R&ftMr1Ll p.f, mo. oilmpl!JlUCll' U. AnllP" h nrl 10&4 ~ T1 ca[Jf)tl.ajJIIO f' au. bialO· ha detto' t ~ sorI! la

Querini, cento anni sui remi Per il COmplealll1o,festBfgiamollti solenni e la messa

fPIU'IIia

mt'nu.1n t'InOdi prtp&l1lllOl1t ,l' uai IlrUrobwl. ~ " dlPIUl"I'1l prr lutto I"annn. 8pn-OO!J11 Il 20 tnIC ltIO t'1l1\ la dt·poswun,· di dlli' ~ mn~ di non Wl bu.'.tn di ~ aro Quenn' li OwdlnJ l' lUI SUCI l'C'oolal'Io ilei l'll11.Itl'n'l di San MI c:h~Jc: .NeU'Otta..W.1'I(' anUelpa BaronanI .. t't'I"Cbt'!'tmO anr' hl- di far rrstauran: f'ntrambll monu

Wl '\lll1Ita ori l!r!tll' ani C'n",", ~ta al MII5t"I nII'o'aJf'1 Il nrdmo1"11' ~dalIf'~lIIIOl"-­

dm. ·Chrunqut' abbui dd InIIU" nak> antrlpa anzi BamncmI l' IOYUal/), mftlrmtt.ml! '- QUt: ruu.

nuumetlU' anit'ttuta. dlll YOIum...· rialO l' dallf' dQna.aonl di'i soet I- Pau! U'pt'req t bi, ClunljdII f'o. lalII In partlCoWl'r-llt> rui um, r.hf' dltllrol.ta ~'nt" arrtvano (I.;d COmurw Pft' la nou \iOl-nda dMll ~ IMIa n .... sull'acqua ~5wnu tratl.llU ~ gUo da1Io Stalo hl conrhuo l'M ~rW appln Ir ..., m. a rOf"I!Ziunl c.hr ttl\luoo e.nlo t1dfIlUM\.I aodaIr chr: pnlUchla,

d,~Goorgt

di

ftNDJ .... I n <oOll'nlM' pl ..... h'WI d.aoanll .1 monU!rII'nUI ~ rJln. ~ " u,""Inl h" " PI'f""Ilf11 la alonu" .. rl'ltohnllll

~~~~. \:w:.~~.~ld~\·I~r~::: 1~~C'~..~:/~,it~~,IIi:'~~r

Ilun.·.1 polo nonlWlIUIl1dittll dai ll ufll d"llii \bnlD.I I:I1Imlt1!

I_ I,'

Il

~''III1",

C.."IIkl dI \IIlI '~'llJi n•...tu

'#'

~ ~ 10~~!:~~~~ ft11n-.l"anno, ..

(10)"""''''\.1 1~1mc

1111.11"

nOlPl,

~tI-

_ho !I~~.I

u.. _

,~~

u•.

..,.1 . . IIU ,. ~ In"1 1QJ1 , ............. ""' UIt,,,, p1"'" "1;ttlr!ld""

,","",hr- , ..

ranm:u~

"",I., oInrtlo" ,. •hr,llY." __ '.·r'.,.... ufI 1P,~'nnlll

,U

IInhln:

unq,~,,,"

1lII.~L

411

Il

lVI'"' In "I....

IIn son'" k•• lr, 1\. 'II",U,1.1Ibl,m Il' .1.1"-1.. I.

&er.dI_del.-.-,d • .lnlJ_


Il conte AllIon io ~()M:(Iri.

Alfrcdu Baro!1cim. il presidenrc Gian Anronio Roman ini . Roherro L:tZ7:tfl. Dwliu \tlHncr c Il rCHI<;(.1 AIIX"rto Casrel-

lam.

In sintesi, veniva tra l'altro previsro: la ristampa di una pubblicazione del "1905 su Francesco Qu erini e sulla Società; la posa di una copia della lapide, andata perduta, incisa in occasione della fondazione; la commemorazione del Cenrenario della tragica scomparsa di Francesco Querini; la celebrazione del Centenario di fondazione della Società; una nuova edizione della video cassetta del 1993 "Una sroria scrirra sull'acqua"; il conio di un'osella e una nuova cravarra sociale; - la pulizia del monumenro a Querini nei Giardini di Castello; un siro intern et e la posta elettronica; il restauro del monumento sepolcrale a Francesco Querini in S. M ichele in isola; il restauro con ricostruzione delle pani mancanti della Il disdorona ora nel Museo Navale; la posa di una lapide in ricordo del presidente ing. Luigi Gaggia; il raid del Ce ntenario; la redazione di questa pubblicazione comp rendente, la cronaca della spedizione a l Polo Nord del Duca degli Abruzzi, una monogra fia su Francesco Querini e la sro ria della Canorrieri . Il turro con il determinante aiuro e la collaborazione del conte Antonio Foscari, nipore del fondarore. VISITA DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CANOITAGGIO L'aperrura della celebrazione del centenario ha avuto luogo con la visita del presidente della EI.C. Gian Anronio Romanini avvenuta il 19 aprile 2001 presenti il presidente del Comitaro Regionale Veneto e socio, Duilio Stigher ed i giornalisti Silvio Testa per " II Gazzettino" e Alberro Virucci per " La Nuova Venezia". Il presidente Romanini ha visitaro la Società ed in una lunga intervista dopo averne ricordaro i meriti sportivi ed i grandi campioni che li hanno resi possibili, ha così sintetizzaro il pensiero della Federazione: il canottaggio è cambiato e le Società da sole non ce la fanno più a curare la preparazione di vertice degli atleti, ma fanno la selezione di base, ed è proprio questo tessllto sociale, di CIIi la Querini è uno degli esempi migliori, che ci mette in condizione di privilegio rispetto agli altri sport, come hanno dimostrato le ultime due olimpiadi. Il presidente Romanini invitava a dotarsi di un proprio siro "internet" in modo da ampLiare e migliorare la propria irlllnagine e contribuire così alla diffusione degli spo rt remieri, come peraltro con gli stessi mezzi, sta facendo la Federazione. 123


COMMEMORAZIONE DI FRANCESCO QUERINI Essa ha avuto luogo solennemente con il patronato del Comune e della Marina Militare il 20 maggio 2001 con la deposizione di una corona d'a lloro sul monumento dei Giardini di Caste ll o, (accuratamente ripu lito a cura e spe e della ditta Lares), da parre di una giovane a tleta della Querini e di un marin a io della M.M. Il ruttO a ll a presenza della signora Marcella Pontiggia Valier nipote di Francesco Querini, dell'amm. Paolo Pagnottella e del presidente de ll a Società. H a reso g li ono ri un picch etto della Marin a. Subito dopo mons. Renato Volo ha officiato la S. Messa in Campo S. Giustina in Barbaria presso l'Oratorio della Beata Vergine Addolorata. Trattandosi di un riro in suffragio di un Ufficia le caduto in servizio ad esso è stato conferiro il carattere militare ed è stato segu iro da numetosi soci e da rappresentanti di Istituzioni ed Enti . La giornara si è conc lu sa nella sede soc iale, con la commemorazione ufficiale te nuta dall ' amm . Pagnottella, dal presidente del Soda li zio e dalla signora Pontiggia che ha vo lu to ricordare con queste parole il prozio:

Il munumcnru a FralH:cS(;o Qucnni nei Giardini di C.lstcllo. ~orto: il picchcrlll dcII a ~'Iarina M iliran: rende oma);gio duranre la ccrimonia .

124

.. Ringrazio mo nsig nor Vo lo, l'ammiraglio Pao lo Paglto ttella, tutte le autorità qui convel/ut e che hall110 vollit o o norare C011 la loro prese1lza, la commemora zione per il centenario della scomparsa nella s/Jediziolle Po lare del mio /lr ozio Francesco Qlterilli. UII particolare ringraziamento alla call o ttieri Querilli. che malltieIle cara e semfJre presente la stra memoria alla città.


Voglio ricordare che le pietre di Vene zia, così cariche di mem orie, così illcmztevoli. così ammirate da lutto il mondo com e lf1l miracolo sorto dalle acq/le, 50110 il (rutto di /III popolo speciale, (alto di persone speciali, a una a una speciali per mille anl1i, per quello che hal1l1o operato per /a civiltà che ci hal1110 lasciato iII eredità. Fran cesco Querini, u/timo della sila stirpe, era figlio di questa 'geJls veneta', di questa cultura. e CD II la Sila vita. CO li i slt oi esempi (di eroismo), i/ S Il O sacrificio se ne è dim ostrato degno ".

La S. I\ lessa in campo 5,. Giustina de Barbaria officiara da Illons. Renato Volo.

125


OQ9

L1 ce lebrazionc dci cCllIcnarm dclla scomparsa di l' rancesco QUlmni ,volla nel!.! ...cdl! !Iociale tlme r.unmiragliu Paulo l'agnou.:ll:llu ru:ord:lto b sua figura c le '>lIC gesta.

1. 26


,

~ ---

In 31(0: la dil;()utol1a condorta cl;! un eqUIpaggio fomKltn ti:! .1lIiC\1 della ~.'u(}b N:n .•lc ~ litit,.re '-E Mnrrn,1I11" (.' cl" Sono: il hancsimo delle ITnhan:;:Il;nnl uopo la (crmU)Il1;l di commemorazione.

~ĂŹ

della C.tllorri!.'ri Quenl1l.

127


Si è poi proceduto da parte del parroco dei SS. Giovanni e Pao lo, padre Silvestro Vernier, al battesimo di sette nuove imbarca zio ni intestate ai benefatori che hanno contribuito al loro acquisto. quattro di coppia - "Elisabetta Foscari", madrina contessa Elisabetta Co rtez Foscari; singolo - "A lberta Foscari", madrina contessa Giulia Foscari; singolo - "Angela Coi n" , madrina signora Paola Co in; ingoio - "Mario Fasano", madrina signora Nai Fasano; sanda lo - " II Gazzettino", madrina la signora Lizza consorte del Direttore Generale dell'omonimo Gruppo Editoriale; K l "Françoise Lepercq", madrina signora Françoise Lepercq; - K 1 "Ben iamino Donà". LI tutto si è ch iuso lietamente in cantiere con un rinfresco preparato dai Soci. Per l'occasione la disdotona è stata condotta da un equipaggio misto costituito da studenti della Scuola Navale Militare "E Morosini" e dai soci della Querini.

Il presldenre Alfredo B:tronclili dur:t nrc LI <;uo IIlten 'cnto.

128

CELEBRAZIONE DEL CENTENARlO DELLA SOCIETÀ Il 9 dicembre 200 I si è ricordato il centenario della fondazione alla presenza di Parlamentari, dei rappre entanti del Com un e, della Marina Militare, di gran parte delle Istituzioni e degli Enti veneziani nonché del presidente EI.e.K., del vicepresidente F. I. e., del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e di un gran numero di soci, arieti e cittadini. La relazione sui cent'anni di vita della Società è tata svolta dal presidente onora ri o Dino Sesani e dal presidente Alfredo Baroncini. Essa, che è stata preceduta dalla commemorazione di Antonio Rosa Salva recentemente scomparso, si può considerare una sintesi del presente volum e. Hanno preso inoltre la parola il vicesindaco ed assessore allo sport Michele Mognato che ha portato il saluto della Municipalità, l'asses ore al turismo Marino Cortese, il consigliere comuna le Piero Rosa Salva, il presidenre della Federazione Italiana Canoa Kajak Francesco Conforti e dal vicepresidenre della Federazione Italiana Canottaggio Renato Nicetto. Alla Querini sono anche state portate le attestazioni di stima ed amicizia di varie associazioni ed Enti sportivi: Reale Società Canottieri Bucinroro, Circolo Canottieri Diadora, Virtus Lagunare Murano, Società Canottieri Mestre, Società Ginnastica Triestina, Comitato Regionale Veneto


La seconda più antica società del remo di Venezia ha festeggiato il secolo di vita e di vittorie con i suoi campioni

Querini alla boa dei cento anni Mognato: ~ i Giochi del Mediterraneo del '2f11) si può realizzare lU1 camJXl di regata UIII ree. prt 1'importantiA;I. /110 fI'lIIl.J.I"dG dei centIaoi, quelli lYOItasi ieri TMttiIll praso Il !lede della lOdttj t.lIIOItieri francaco Quennl, 1M dIe. tutti gli ef· fetri t pa..". di ommo IUCUrio per glITinDre con sua::euo U IrquanKJ di un Iin MIOOIo di

1{IOrtlv.

"01'\11. E li _da. dopo li Buc.nton:I. più antic:.a JIXieI" di

IIOP

~

(l901·2OO1l1o

I\.l fallO ~l.Indo1i con una Itdr: III Larp parte ratlLlrMlt c.' COJI nuovi ~ adibiti. 1MIk1In' E IOpnltU.rtto con un obormm bm prt!CUO: .ume.u-

mi Da

<Selli cand!dm~ di Vmeper i Giochi del. Medilftno-

_dellOO9.cbe~

be la realizDzioat di UD campo di repta prt il can(I(lagio da Itm~

l_Slente ID 11IgIUIA.

Intervenuti anche F'raJx::es(:o Confoni, praidenle deLiI federa1)('JIIe iWiana ClIIOII e uyU. e Rmato N"lI;rtto, vicepresiOtn . te della fedenlùone itlllalll QlIOIUGlO. eIw: hl ricordaIo c0me lIOII I0Io Venma, ma l'mte· to Vrnt'to non abtna . . un campo di reca!1 PIero Rosa Salva, nelle \Uli di ~!e

re lIt:MIbilmente il numtnl dft

del COIlUtIlO pabo delle RepublMIdIe Mlnlll~ hllllllSOlO ar·

D:I. ptt~ntll"ellCl

fincM I llle mIlIifellaZlOlle

fllluroll

tl'1ll1wonoe dciii YOp e.

pcrd~

no.r~n\lO\'i CIImplOn! Di munt in un secolo Il Quenni

ne lui axJICIUIlC mnum/.''''~~I un 111010 oIunp!CO, 17 tn liloli wropeJ e morwiJaLi,l()1l11oli di wnpIOIU d'ILIl.Ia.

l'lltt1lak

p~

Alfredo

BlruncinI. ~ al ptC:Iitlerlte 0CI0I'lri0 Dmo SeRni, hl li· eonWOCOll ~

quan.

ti INMo~Ad tnIIltto

dallalllaDD l/imagaodell90l. quando il eaprtano di ~'l:lallo Pidro .'oscari fondò con l'Imi· a! CìoY.IlIIDl Y!YWti una lIOdet.II 5POItiVI dedicm alla ~ del conle f'TanoescQ Quenni, t~le lCOmPi'rIO 1m· port.ntt r.~loemdUSlYO di 8aroncinI atrllltb! li realiuj Il co.tnWone III l1l\I pro(enone anustante il ClIIIIcrt. per 1unI. lite danni e Iiisagi pr'O"OCICi dal moco ondoIcI, lI1LIIIIC:lciI ~ più inoombeute per Il

venga dalO i1111!CeSSanO ruailO LaconlelSl M aroel1ll Ponuggu hl breYellll'D!e ru::ord.to II fi · Kura dello DD, FI'Ince$co Quc. nDl, alla tul memona fu dedj-

CIUlIa JOdetl. Molti i eamplOlll, Ira i q\lllU il re ~ del remo Albulo Dei R-. per tutti "Slnghetaw, applau4iUllimo a&ieme alla CIIIIP_ RIff.el1ll Mcmo. cbe hl dinQlnIo tOInt r3ltJYid fI&OIIISlieI femmmilt deI1II lOCitd abbII uputo prod~ lIkIe di vaIenu imemaDonak-. Pre.mti antbe Umbeno RIpzzi, olimpiooioo I Montn'.1 nel 1976, e Pnmo Baran e Ro:nIO Sambo. campioni I Clni del Me&SJro. AppIIUII mcbe per un -ado balemerito, LI celcbernrno PaImlro F~ Al tmnlnt cWIa cerimJma, l'fIIlItaIi ntiI'ImpIa paIesm re-

. '·fi(.]jlt-.

..........-

ca 1M Ilnoncn Il "magio 1901 ua l"'ppO di velltlianl

cottIlVItce la "Sodeli iii spoI'Iaaulk!Ff'IIIICeICO QumJd". I._del aJoqMp.tt. . .. 11I~le

IIlnIpIlOfli

pI08IOM PienI F...:ane ~ VIriaa1. o.J 1JOJ a1 "14ID~ te l'ftlOrie bi CMIpO

raro.

....... edalIJOllq'"'lIe Inlel'Dllfoull. netti ambhbshnl c:ampIonlll ~ropel. Ceme aatapllktl.

rahn.oded ""oetIana, la

BudJlt«O. L'IobIo den.

Gnnde~~'"

--.,tleUealdrilL t..

IOdelil ta "rifon4lbl' lIe!

_ _.....

'lf. IlIedIllDl dopo .......rrIIlctllcanllen 1IdI'att. . . . . I l'tal rta. "StrlPeb'

e

"Oac*e' sil~

........

.......... Ilta&1a .t IMI. A.DdIe la ~ peI'ft ch'-l ddIa lQIOIa 111 eIIIOltIQlo, . . _ DtUt l'IlttMùl tiene ttple. Dal _lIIa1lttle"'~

.m.mo.IITrtponle laoAo. NelltQ Il CIIJIIÙ&UO

.........."""-"'0

--......, _ò_ .......o.~Ie.\II.(lr1t" poIiucbe, rrulIr."l e sporu~ iD~ule..

Il 'IiIzIuIdaco MlcheIc MQIPW' III Ila rioordam CXlIIIe Il tndi· lioIIe dellII voga drlJba euert aIIlantemtllle ~nut.

dii Comune•• ugurando Il conrct-

ooafeI-tIot .... QRriDIIII 51:...........

.,..w...LeIlnllt_

rac-......el

ROIIda, fislJo del. pIIde campIOneliel remo nillio, hl benedetto UIII lapide Dello spazio

......... t.bIoIl'IIldrid ........ ~IIDe, . . . _ _ 0nImI

.onORante, . . . Iigrlifk:aiYll per la lDtieIL si u.na IDfm dì WII OCJ!U fmelo!! dì UIII JIf'IlOtdtluemente IIlOIplUl e perdUti in al'lXllUlUt mal ben chiante.

......... _1I1d1

Riccardo Pdilo

n.tt.II . . . .u.-.

..~

In alto a destra il \ice!>ind:u.:o ~ I ichele durame Il .. uo inlencnro. Sopra: da destra on, liLI.3n() TrclI, vicepH'S. EI.C. Renato Nicerro, pre". I-.I.C.K. hancesco Conforti. asso .\-Iarmo Cortese. A laro: il don. Piero Rosa Saka, l'al1llll. Paolo Pa~notclla. l'on. Giovanili Castclla ni. l'ono Cesare Campa. l1lons. LorCn7O ~Iugn.ltu

ROS,ld.l.

129


Il presidente onorano don. 01110 s...---s.1n1 con signora .\ Iarcella Ponnggia V;tlicr nipote di Fmncesco Querini. ~ono: la sa la durantc gli inrcn cnt1. In basso: la laplclt ehe neun.l:! la fonda710l1t dclla S{)Clcr.1 C IIlOltlcn Francesco Qucnll1 .

la

.•

DEl MDHE GLORIOSO DI

FRANlESlO OUER INI UffiCIALE OHIA REGIA HARIMA ITAliANA DISPERSO NHl AMOnr POLARI COllA SPEOIIIOHI UII mirA Orroli ARRUIII NEl HCH I GIUVANI CAIlO!1lERII RARI HANI Vl~ll~h' VOIlIRO fRIGIAIA lA lORO ASSuelAllUNE

XVI HAt.t.IO HlMI

130

F.1. c., Co mitato Prov incia le C.O.N. I. , Assoc iaz ione Azzurri d' Ita lia, Uni one Veterani dell o Sport sezio ne "Erco le O lgeni ", Associaz io ne Benefi ca Biri Biri. È stata po i sco perta da ll a signo ra Ma rcell a Po ntiggia Va li er e dall a signo ra l'asso ni so rell a di Pi etro decedu to nel Teve re nel 192 8, un a lapide che riproduce esa ttamence quell a fa tta incidere nel 190 1 e scompa rsa in circosta nze che no n si sono ma i potute appura re. Essa è stata benedetta da mons. Lorenzo Rosa da fig li o de l grand e ca mpi one Tulli o.


IL CENTENARlO RJCORDATO DAGLI AMICI Il P giugno 200 J " l'Associazione M osaico" in colla bo razio ne con " l'Associazio ne S. Fra ncesco della Vigna " ed il pa trocinio della Regione Venero e Comune di Venezia orga nizzava una " Rega ta Eco logica" in laglma e, per l'occasione, sta mpava un elega nte volumerro celebrati vo del nostro centena rio. Il 2 1 lu gli o 2002 il centenario è staro fes teggia to da ll e A oc iaz io ni " VAS" e "EVR " in occas io ne dell a Festa e Rega ta a S. Giaco mo in pa lud o a lla c ui o rga nizzaz io ne ha pa rteci pa ro a nc he la Qu erini . Anc he in qu esta occas io ne è sta ta predi sposta un a bell a pubbli caz io ne.

SITO INTERNET E POSTA ELElTRONICA Co me a uspi caro da l pres id ente fede ra le Ro ma nini, la Que rini ha volu ro adegua rsi ai tempi predi spo nendo un suo siro internet: www.ca norti eriquerin i.it. C hiunque ne a bbia inte resse pu ò o ttenere info rmazio ni gene ra li e srori che e può essere messo tempes ti va mente a co no cenza dell 'evo lve rsi della vita socia le. È intenzio ne del Co nsig li o Diretti vo ripri stina re a nche la pubbli cazio ne del no ti zia ri o soc ia le. Per comunica re con l'esterno si dispone a nche di un indiri zzo di posta elettro nica: info@ca nottieriquerin i. it al quale si può libera mente scri vere. La posta verrà contro lla ta quo tid ianamente e si conta di rispo ndere a quesiti o commenti il pi ù velocemente poss ibile. Non è escluso che in futuro, venga messo in fun zio ne un "forum " od un gruppo di discuss io ne. Ll 5,11.l

del Consiglio nel cm1t1crc soci:lle.

e

._-__ ,--",_.. . .. -

... -

--

_.

131


Hm Arlill IW' II\ OIlU SUAf O I OHI~ \i Il RIlll ;OtllU ClUlUl11 fmmco O,ll O U AmU~N ro

.lCOllISm'A 1~ P~ CH l t S ! ~ I

l A HOUHlru ,m'l rn rmlO!<H IIG[~ m[ LUIr.1 GAr. GI\

m couuSS[ ).

(N1'IItUlO

r m lco IMO IIPOI10 11 Som u' lUI m H~ IOS[ 11101:1011 ,rO, IS IICHf DOPO .m ~ u [OUOllom mu Su m~' : 1 tlfOiO$m ll '1[0'0111 Il rO I!~h~Ul' n r ~I1IM IO I $OCI ""\ fK[

H.l f,~111 I~ I : ' \\

Iil

mlll tlll II I " 1: - ~W III' I n

:if:

JI. LapIde 111 ricordo dcW1Ilg. LUIgi Gaggia.

r

~ ,. / ?

••

Consegna del r1cOIlOM,: lI llènri 311.1 signor:'! Ì\ t.lfcclb G.lggi.l . .1 luciano Ì\ lai nolc.li c :'Id Ahise Ccr:uo.

132

UOVAMENTE " REALE" I Soci, nell 'assembl ea del 3 1 ma rzo 2002 , hann o deliberato di ripri stinare nel nomin ati vo del Soda li zio l'a ttributo " Rea le" oetenu to nel 1903 e conferm ato il 24 April e 1926 .

RJCORDO DELL' lNG. LUIGI GAGGIA Il 24 no vembre 2002 ha av uto lu ogo la comm emoraz ione del presid ente ing. Lui gi Gaggia co n lo scopri mento, da parte dell a fi gli a Ma rcell a, dell a la pid e in suo ri co rd o deli be rata anco ra nel ·194l. Sono sta ti commemo rati a nche i suo i più strerti co ll a borato ri: M a rco Ma in o ldi a ll a prese nza del fi gli o Lucia no e del nipore Giorgio, Gastone Cerato all a presenza del fig li o Alvise ed il suo successo re Ro berto M a rin a ll a prese nza dell a fi gli a Ma ri arosa . Ne ll a stessa gio rn a ta sono stati in a ugurati i nu ovi servizi e la pa lestra fin anzia ti da ll a Fond azione CARIV E. A co nclu sione dell a giorn ata sono state bartezza te dal pa rroco dei Sa nti G iova nni e Pao lo padre Sil vestro nove nu ove imbarcaz ioni acqui sta te grazie a i co ntributi di soci e . . .. sostenl to n a CUI so no state q uas I turte 1l1testate. - la "caorli na" Alvise O ni ga inti to lata ad un giova ne Socio tragica mente sco mparso; - un gondo lino intito lato a ll 'Assoc iazione dei Co mme rcianti ASCOM; - un d ue di co ppia, inti to lato a l Banco Sa n Ma rco; - un q ua ttro di cop pia, intito la to a ll 'AS M (Aziend a Se rvi zi e Mobili tà ); - un ca noin o intito lato a ll a Rubell i Spa; - un sando lo costru ito in soci età ; - tre canoe per giovan issimi, donate dal Conso rzio motoscafi Alil aguna;


ISCRIZIONE ALL'UNASCI Col compimento del centenario la Società ha potuto far parre dell'UNASCI (Un ione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d'Italia ).

LAUREA H .C. AL SOCIO ONORARIO MARINO GOLINELLI

el maggio del 2001 il nostro socio onorario don. Marino Golinelli è stato insignito dall'Università di Bologna della Laurea "Honoris Causa" in Conservazione dei Beni Culturali . Il dorr. Goline ll i, fondatore del Gruppo farmaceutico inrernaziona le "Alfa Wassermann" si è sempre distinro per le sue iniziative filanrropiche verso i serrori più vari dal campo biomedico e biotecnologico alle arti figurative, dalla storia dell'arte al restauro del patrimonio art istico. Il suo mecenatismo si è rivolto anche al nostro sporr sostenendo lo concretamenre ormai da molti anni.

133


NUOVE VITTORIE CAMPIONATI ITALIANI CAMPIONATI MONDIALI DI TRAKAI (LITUANIA) E BELGRADO

Jen n Smcf!!herto e AlviM" I~a r b ì er i .

,-

5a ra Ikm olato con Silv ia Uusctrn.

l C:1I11pI0111 "undef 2V' Nicola ~ I cf.mllll.

134

JC:ln

\mergherm

è

La nuova organizzazio ne dell'agonismo ha iniziato a dare i suoi frutti . Già nel 2001 a Gavirate (Varese) le nostre adete Sara Bortolato e Silvia Buserto conquistavano la medaglia d' argento ai Campionati Italiani nel doppio juniores. Ne l 2002, Jean Smerghetto, figlio di un nostro campione degli anni cinquanta, in coppia con Simone Carbone della Sisport Fiat conquistava la medaglia d 'argento nel due di coppia juniores, a mezzo secondo dall'equipaggio tedesco, ai Campionati mondiali di Trakai dopo una entusiasmante regata condotta sempre testa a testa. Jean Smerghetto ed Alvise Barbieri conquisravano la medaglia d'oro ai Campionati Italiani juniores di Milano in una gara condotta sempre in testa. Smerghetto ancora, arrivava terzo nel canoino juniores ai Campionati del Mare di Palermo in una finale corsa in gran parte da adeti "medagliati" ai mondiali. Per incrementare la partecipazione di adeti ed equipaggi veneziani e veneti alle manifestazioni federali più prestigiose Sara Bortolato associata alla Canottieri Mestre conquistava la medaglia di bronzo in coppia con Claudia Majer ai Campionati juniores di Milano e la medaglia d'argento nel canoino juniores ai Campionati del Mare di Palermo. Nel 2003 Sara Bortolato vinceva il titolo italiano "under 23" nel "quattro di copp ia" con Sara Bolcato, Carlotta Baratto e Marta Donà della Canottieri Padova. A Belgrado, semp re nel 2003, Jean Smerghetto in coppia con Nicola Stefanini della Canottieri S. Miniato vinceva la "Nation Cup-Worl under 23" che equivale al mondiale di categoria: con una regata condotta sempre in testa il "doppio " azzurro tagliava il traguardo con un netto vantaggio sugli equipaggi tedesco e francese. Anche la canoa, ancora in fase di preparazione, ci ha dato seppur indirettamente delle soddisfazioni: Giacomo Costantini infatti, canoista tutto di formazione "querinotta", gareggia con i colori della Guardia di Finanza di cui ora fa parte conseguendo prestigio i risultati in ca mpo nazionale ed internazionale.


IL TROFEO GIUPONI

Alla scomparsa di Giovanni Giuponi, proverro squeraiol, un gruppo di suoi amici ed estimato ri si è costituito in Comitato istituendo il "trofeo Nino Giuponi"da assegnare a sodalizi e figure che "sappiano tener vivo il ricordo del maestro e la tradizione lagulla re" (da un articolo di Alberto Vitucci). li trofeo, costruito ed offerto da Franco Via nello (Crea), consta in una composizione delle parti più caratteristiche delle barche veneziane. La prima assegnazione è stata per la nostra Società che ha ricevuto l'amb ito riconoscimento durante la Regata Storica del 2002 a ll a presenza del Sindaco ono proE. Paolo Costa. La motivazione è quella esposta nella pergamena qui riprodotta consegnataci dal rappresentante del Comitato e nostro socio Albino Busano nel corso della cerimonia del 24 novembre 2002.

p,..:r 111''::1' (lrfi~(II~' olllla':i'I(\.' ':-"3..danll~' (Diup'-'llitn ri.:~'etrll;k'n.: 0:-..:11;\' N,,~\,'t,'IHl . .:np~'IO\,'r,' N nr.::bit':ltlIrn IInl'n!.: IIl1i.::~' 11.:1 "'lIl' ~h:l\.:r.:.: r.::lil;~:\I,' .:,'11 IIl.:Nt.: Ic.:nid'.: ':~' .. Irlltlh·':. )?.:r 1I1''::r P':Ii'Ct1ui l,' .:,'1111<:'1,;\','1, imp.:\lI1C1

il ~""'t':I1_;ln ll\':III,' 1:'.:110 ~\r\'j.)ria rt(\t!1l r.:nli.t.Ulni:',,' in pr~'prk' ci'.:mplarl ~ l'ari..: lipol~lk ,;:ol1\pr.:"': le '\'cn.:t.: P.:r m'.:r ':\'~IUlll.:nll:n": hl~~11t.11\" c NUI .......' tra I Oi"\'ani L[l1ll"W': per In \"\101 .: p.:r t.: :\llIi.:I.\'; trnN .• iNli \'':III:,;inll'':.

c" ,IItU.l",nHI>' (i;u~nl

Il vicesi ndaco M ichele l\ IO!.'1l:ITO, l'o$!>Cs!>o-

re l\ lari no Cortese, Albmo l3uS.1tto, il Sindaco Paolo Costa.

LA VENETA IN REGATA STORICA

Sempre in occasione della Regata Storica del 2002 il Comune ha cercato di rilanciare la veneta con una gara tra imbarcazioni a quattro vogatori. È risultato vincitore l'equipaggio della Querini composto da: Gianni Depetris, Stefano Busarro, Roberto Del Gesso e Fabio Del Gesso.

135


LA NUOVA CAORLINA "SACAIM"

1....1 caorlina $..11..":lim alla XX VIII Vog., long.1.

L1 madnna !.ignora Cecilia Alessandn.

La "SACAlM" prestlglosa ed ultraotta ntenn e impresa edile veneziana ha a ffidato 111 co modato alla Querini una nuova cao rlin a costnllta anch'essa da Fra nco "Crea" e geme ll a della " Alvise Oniga". L'imbarca zione sarà uti lizza ta dal personale della SACAlM e dai soc i dell a Qu erini. La Società disporrà in tal m odo di ben due prestigiose caorlin e.

SANTA TERESINA A VENEZIA

Nel maggio del 2003 le reliquie di Santa Teresina del Bambino Gesù hann o percor o un lungo itinerario che comprend eva una sosta a Venezia . Su richiesta della C uria Patri a rcal e il tragitto tra il Monastero di S. Bonaventura a S. Alvise e la Basilica di S. Marco è stato curato il 9 maggio dalla Qu erini che ha tra sportato il reliqu a ri o prima in di sdotona e poi a spa Il e.

CONCLUSIONE

Qui si conclude la nostra storia. Abbiamo cercato di ricostr uirl a nel modo pill preciso e completo possibile ce rcando di ri co rd a re i fatti e so prattutto gli uomini. Purtroppo per care nza di notizie o di immagini e non per intenzionale dimenticanza, qualcuno sarà stato sic uramente trascurato e di questo ci scusiamo. Co munqu e vi preghiamo di rendercelo noto: sicuramente i nostri successori rimedieranno nell e prossime edizion i.

136


MISCELLANEA

1. I Raid de lla Querini. 2.

I geme ll aggi .

3 . La Querini a Henley. 4. Pubblicazioni curate dalla Querini . 5. La Querini in versi ed in musica. 6. La Querini e la stampa . 7. Immagini di vita socia le. 8.

I nomi da ri cord a re: Soci fondatori . Soci caduti nella guerra 1915-1918. Soci caduti nella guerra 1940-1945. Presidenti onorari. Presidenti. Vicepresidenti. Dame patronesse. Soci onorari, vitalizi, benemeriti. Soci giudici arbitri della El.C. Soci con incarichi federali. Direttori di cantiere. Direttori sportivi ed allenatori. Segretari . Tesorieri.

9. La flotta e gli automezzi . lO. Attrezzature per l'allenamento a terra e per le palestre.

11. Titoli O limpici, Mondiali, Europei ed Italiani conquistati dalla Querini. 12. Breve storia del cantiere. l3. Not izie di sintesi sulla SocietĂ .

137


I RAID DELLA QUERINI

O ltre ai cimenti agonistici, la Querini ha al suo attivo anche una lunga serie di raid sia in Ita li a che all'estero tra i quali si ev id enziano quelli che ebbero notevole ri so nanza sull a stampa nazionale ed europea oppure che rappresentano un fatto sportivo eccezionale. Si ricorda innanzitutto il RAlD LUNGO LE COSTE ISTR IANE avvenuro nel 1903 con la partecipazione dei soc i G. Ghin e co. G. Donà dalle Rose; questa impresa generò contrarietà, disappunto ed atteggiamenti ostili da parte delle aurorità austriache. Di gra nde interesse fu il RAlD VENEZIA-TORI 0VENEZIA effettu aro nel 1927 in veneta a due dai soci Giuseppe Passoni e Piero Nordio che, con una puntata a M ILANO, percorsero su l Po 1.350 Km lasciando un dettagliaro "giornale di bo rd o" di cui , per genti le concessione della sorell a di Gi useppe l'assoni qui sotto vengono riprodotti a Icu ni stra Ici.

Piero Nordio (prmicre) c Gi useppe Pa sritr:mi .. ul Naviglio d. Milano e per l'occa,,ionc salutati dal ca mpio ne di ca no n agglo Itala Annoni. "0111

?-.",. . . .. . l:.,."'J_ . '" .,. tIC ".-.. ;., . ~~, .. -:- ... ~ _--r.. ... _

j;.~

,

-

~ ~

-;.

....._. ....

/~~

#),.

~.' 1'':.t.

;")<r_~

._

....______

J'

...

4

.....__ ~

)t/---

• .... _"7:._

. ." -, ./, &

" ~ '"'

,.

..7.''':::":; .......-

, •

,.

.L.

I

?-~ l j "';..,.

.... , 'r· t • •

"1

_

't'."".\- I·· .• '

• rI

J

I

101 ...

.

.~

,

l.

"

;';iJ-.

~

~ ,.) . _.~~--

l

Va ll'riana Bortola"l. Piero Nordio e Giuseppe l'aSSOni da\'.mu a l cannere sociale con 1.1 veneta a 2 ~ [ s trta- e il carpentiere Silvio R ~unpin. A fianco: Giuseppe Pa'i'iCmi ..compa rso nel raid Vene/ia- Roma.

138

Nel 1928, Piero Nordio e Va leriano Bottolasi compivano un RAlD VENEZ IA-LAGO DI GARDA di 550 Km. Percorrendo i fiumi Bacchiglione, Adige e Mincio raggiungevano il lago roccando Este, Legnano, Mantova, Goiro, Salianza e Peschi era. Successivamente la stessa coppia compiva la traversa ta VENEZIA-TRlESTE. Ancora nel 1928 Nordio e Passoni davano inizio a l loro RAlD più impegnativo e prestigioso, il VE EZ IA-ROMA, che purtroppo si concludeva tragicamente. Infarti sul Tevere a ll 'a ltezza di Terni, l' imbarcazione urtava un Illasso sommerso capovo lgendosi: mentre Nordio riusciva a porsi in salvo, Passoni sco mpariva travolto da ll a corrente in que l punto pa rtico la rmente iIII peruosa.


L'CqU1p ~ ggi ~ I

loro

~ r rivo ~

Tonno,

sede dci comunc e lungo il nume Po.

n c ll ~

in occasione dei ritorno di Triesre a ll'Iralia il 4 novembre 1954 la Socierà in viò nella CITTÀ GrULIA NA la jole a o rro " Esmeralda " con l'equipaggio composto da N ino M oschini, Enni o e C icci o Revolrella, M ario Ri zzerro, Ald o Scarpa, Albino Mini o e Ald o Moroni. Essa ormeggi ò a l mo lo Audace Nel 1977 dodici soci su rre sa ndo li a quarrro remi effe rru arono la VENEZIA-TORINO (6 00 Km perco rsi tra 1'8 ed il 15 gi ugno) . Qu esto ra id va ricord ato per le co ndi zio ni pro ibirive del Po o lrre che per l'accogli enza ricevuta a ll 'a rrivo da l Sindaco Novelli. Accompagnati da G in o Sa nrini e Oreste Da ll ' Acqua a ta le impegnati va prova pa rtec ipa ro no : G iu se ppe Benederri , Fra nco Co rtell azzo , Sil vio De Ca rli , Lui gi Di Spirito, Gi ova nn i e Pi etro Fa bri s, Ge rma no Lac hin , Pi ero M asc hierro, Sergio Penso, Gaston e e Lu cia no Pirreri, Lu cia no Vian ell o, Lui gi Z ambo n.

Sia mo a l 1978, qu and o la Qu erini uscì dai co nfini naziona li per un ' impresa cui dedi caro no spaz io mo lti gio rn a li itali a ni ed euro pei e che il Gazzerrin o ba ttezzò simpati ca mente: " Di eci uo mini in gond o la sul Danubi o" . L'iniziati va idea ta da o rro soci autentici veneziani , col no me di RAJD DELLE TRE CAPITALI (Vi enna-BudapesrBelgrado) si svilu ppò tra il 9 ed il 24 giugno su un percorso di 1. 600 Km. L'a dempimenro delle p rocedure amministra ti ve

In alto: J'aurocarro che h.l rr~~porrato via tcrra le due ~ondoJe: sopra: gli eq u ip~ggi impegnan !lui D:mublo durame unn giornnm pio\'os:l.

139


'. L'alza remi d .. '":lnri

per ottenere i visti necessari per entrare in Cecoslovacchia, Ungheria e Jugoslavia richiesero oltre un anno. Le due gondole furono condotte da Silvio De Carli, Giovanni Fabris, Germano Lachin, Mario Martini, Sergio Novello, Gianni Pellegrini, Sergio Penso, Gastone e Luciano Pitteri, Luciano Vianello.

Bud:1pesl.

Il RA ID "LOCARNO - VENEZIA " . Il percorso di 650 km tra Locarno e Venezia si svolse dal 23 giugno al l Oluglio 1979 lungo il Lago Maggiore, il Naviglio Grande, il Canale Vizzola, il Po, la Laguna di Venezia, toccando Arona, Milano, Pavia, Piacenza, remona, Casa lmaggiore, Revere, Ferrara , Chioggia , La jole a Otto era condotta da: Silvio Barbi-

Nel raid remiero Locarno- Vè"eiHi

Trionfano dopo 600 km i veneziani della «lo/e» VENEZIA - Si è concluso JerI In bacino San Marco. Il Venezia. un ecce:tionale rald rerniero che ha visto una Imbarcaz.ione della «Canottieri Quer!nl _, una antica società veneziana di

voga,

compiere

In nove

giorni. lungo vie d'acqua Interne, ,Il oltre 600 chilo· metri del percorso Locar· no-VenezJa. A portare a

termine taJe impresa sono stati otto voga tori Ura cui due donne) e un timoniere su una leggerissima «Jole-.

Il rald era partito Il 23

giugno scorso da Locarno, in cOncomitanza con la ce· lebrazione del 26. anno di fondazione dell'unione di navigazione interna; In non tappe giornaliere gli atleU sono riusciti a giungere a Venezia pur incontrando grosse difficoltiL in particolare sul lago 1\131glore, increspato dal vento e sul tratto Casalmaggiore-Revere del Po, dove Il fium e si alla.rga e la corrente diminuisce di Intensità_ Ad attendere la « Jole» al suo Ingresso in laguna erano stamane alcune 1mbarcmonl della regata storica, fra cui la famosa « disdotona »_ Al loro arrivo a Venezia gH atleti che hanno portato a tennlne la dlrrlcUe Impresa sono stati ricevuti a Ca' Glustlnlan dall'assessore comunale allo sport Gattinon!'

140


Concluso il raid Locarno· Venezia della jole a otto della Querini

Anche due ragazze per 600 chilometri \11\.11 a.IJ.a. ~ dell .. QuerlfU, rra ali .. pplaual.

GU allall - Luciano Via· nello tlmonlenl, Gluaeppe 0rI1II alpcm)p, le due rapue, Serslo PI!No, Clau· dio PelcaroUo, su"O fIat· blni, EnnIo PImZO, Mareo

Mandneanto,

Prancesco

COataotlnl, LuI&! f't)&liala alati ICOrtaU hU).. re tutto II percorso da. un • JOnUlIOmI • .lui quale ... evano preeo poiIto Gino Sanuru, direttore del cantiere della Querlnl • ual· .tent.e aao.Itarlo, Nino ra~ brii. QJIO'.pediatone. Dui· 110 Stt.cher addetto atamJ»

- .ono

(Fo t_tluaHttl, 81 <11 tlllioemente conclu· .a ieri matun. il mv,aa. Ctante raid ~'ero Locar· no . Veneza dIIIla 10111 • IIUO delJ. Querln.l. una veMl imPrua dun.ta OliO

~lo:a:[o COcMi:=~ Q:ì

nella Quale due MlpzD!. Gnwana Pa \·W1e.IIo e Plora Pajer, twl' no dimOStrato di non espetcOrMl

_

-.clra In alcun modo mt~ rlori, per aI~tà atletiche Il JTUlta. -.J loro compacnl 11 e<mtributo fomi· 1(1 daLle due f1li- & afA.

Flora Pajer e Graziann Pavanello.

L1 jolc sul fiume Po.

L1 disdoron<l viene caricata lou l rir per raggiungere Ginevra.

IO .atlollntato dal preai· Querlnl, Dino Se&&nl. nel CO!".a dl!1 ricevimento olferlo Ieri matti· na dal COmune a Ca' Glu· aUni.D..u, allA presenza del sen. Gusao, do!l eav. Wl. AnIonio RoIa Salva, presidente repO/lll.!@ dellA ~II~ nOuaalo, Il dci Vlceprelll' (\lmte d~11u Querlnl , 11to CeocaIO. mentre alt onori di CUlI sono .tatl 'atU dal· l"llJ6e:NOre GauinOnl. lo ca' GllI&Unian 111 JIII. della Quermi, che .w ftan. co reca.. la acrilta ,Raid d~lte dell1i

Locarno _ Vennta .,

eD

Jlunta con una ITM!ZZ'ora di ritardo 5uJ procnunma, ma IIOlIanlo pen:M I al nottle;rl della Diadora al LIdo lI1'~ voluto tribu

tarl. caloroae manifesta llonl di plauao ed alfetto, nlan1.andone cosi la ma, cla. La lunaa jole Ila Quln

di tlllllunlO Il Bacino. scortata dalla dildtllOI"Wl . l'lmbareuione di nppreSl!!\tanza ckll.. Querlnl, e da .. Itr. barche di a.uoc1a . doni rendere cluadinl ,g. Hnl' la BlIdntoro). E' approdata a Ca' Oluatlntan da dove, IlmIli Il canat CI"1lf\de, ~ Iloalmlmtll arri

, Orl!tile DeU'ACqut. come tl!lOrle re . Erano pllrlltl da Loeamo u.beto 73 Jl.UplO. T\11l1 .,.ano in parCIMle con-

dWon.l ftalche, ad eccedone di SeJ"&i.O J>t,nao ehi!, pur J.ammt.aodO una dolorosa Jclt.taICi1 per la qua· le Il <11 reae neeeuarta. la continua opera di mauq:. ,latore di Gino SantJn1. non ha mai voluto abMndonare Il proprio polito dI vop. III non ... momcmlO del cambi pl"$ristl (_ti· ludone di due q.,torl osni ..enll ebllomllrl elra).

In media, le DOve tappe da. t.oer.mo a Venala ( A· rona, MJ.lano, Cremona. CUlI M apIore, R.nere d i ReYere, Ponle!.-

ruc.nza.

aOlCUro, Chlouta, V_ .ono atate lunabe una IN5IflLlna di chilometri clueuna, con lIDI. punta di 110 c:h!InmItri per la Cual l\laQ1Ort • Revere dl Re\. . re.. Dlftk:olUt ucnlehe sono IUte Ineontn.te auJ Na'f1· ,Ilo OraDde a calda d.l tre rapide, che tonO .tale c0munque f.llcemenle .lupeTlle HnU danni ..1I1mbar· ;Ua)

CUIO~.

1mbul o

uu..

n1, Fra ncesco Costa ntini , Nin o Fa bris, Luigi Fogliata , M a rco Madrica rdo, Giu se ppe Orris, Flora Pajer, Sergio Penso, Enni o Penzo, Claudi o Pescarol o, Gra zia na Pava nello. Tim o ni eri Lucia no Via nell o e Gin o Santini. Accompa· gnatori Duil io Stigher ed Oreste Da ll ' Acqua . Questa impre· sa era inqu adra ta fra le ma ni festazioni orga nizzate in occa· sio ne del 60° a nn ive rsa ri o del progetto di co ll ega mento id roviari o Svizzer a - Adri atico ed era stata patroc ina ta da lle Ca mere di Co mm ercio dell e zo ne interessa te. Per ben ci nqu e vo lte tra il J 979 ed il J 983, nell ' ultim o sabato d i settembre, la Q uerini co mpì il giro co mpl eto del LAGO DI G INEVRA di 170 Km (du e vo lte in veneta a qu attro, un a in veneta a qu attro e jo le a qu attro, un a in veneta a sei ed un a in disdoto na). Questa co mpeti zione o rgani zza ta da l "Club N autiqu e de Geneve" ed aperta a tutte le Società di voga del mond o rapprese ntò, specialm en· te qu a nd o co mpiuta in disdoto na, un successo indimentica· bil e per i nos tri co lo ri . Se mpre acco mpagnati da Gin o San· tini e Se rgio Co minotto e l' ultim a vo lta, q uell a con la dis· dotona, dal pres idente a mm . Enr ico Pasq uinu cci. Alle va ri e edi zioni si a ltern arono a i remi Mass imo Ball a rin , Sil vio

141


La drslOtOn:l sul Lago di Ginevra.

Positivo bilancio della spedizione querinotta sul lago Lemano

La «disdotona» a Ginevra ha conquistato gli svizzeri E' stata lo prima •• perlenza all'estero: al pensa a un bi. sullo Senna , a Parigi

_tana.:

pOCO noella ftnl· cuomai a eanoelJ.ara la aoddlJIluione di comp ....

Tana

~1:"!plO~II~

Identici della _ ,.,.r.u. rt4ou"" Ma l.. poM.al:. oompleul..a deU·lmp ...... l rt ...... u. lnalU. ...u... TranaIU.l. YeI'IUduHima acl un q...no dJ pon:o.-.o.

la .~. ali. dUt ..... ... ba riMllto poal.aIont ... poaIaIonI . S t a n c ' - •

lo. .du"kIIONl' In pa...relll, lui CIONII Grande ••• rltomo der .. Id di GI ..... ' •. (F01011Itu_lld,)

ca

1..& .disdotona. ~n. nottl.n Quertnl. dDpa ti raId ,u.."I1nc>•• """'t"la In cantle... TUtto 01< per Il

vlaulo di ritorno: Il TIr c"'" carica... l1mbat<2d ... .... Il pullman deLlIo roml u... querlnotta Ili .ano rdn<>Olllnll l al TroncheU.O don ........ ano Ippuntarnftl

lO • qui .ono aWI r1CO>nPOIIU I tre ln;>nI>I;InI. doIlI. t..rr& Q\a1ndi 1'..qll.!panIo

blanc:ooeles~,

.. la

Wl

Canal

=~il:~ Jt"tJ't na _ Ira r... u.l aa1uU -

...,..,.

primi del rlent .... alla

~

U bllanclo, vali Hbadl.r

_

di lo. • alato ple........u.t poI IU \'O G li IV"""" ••

a"...

...... hanno llnalmentl t.t-

w

I. C:(>~ dll'eltl la ba...,. _ ammln.ta .010 In I mm&&itw - ehi! da due ...m as"",ttavano • rI

/I. far ~ ~t&lute , P' rtropp<>, l Int.er'Tenuto li

=':~l1~"':p::.r:~

Per I. JOI. • quattro con Umllnle ... plu vetocl, m.o. an<:ba bari plu ' .....111 dell. .dJMie>IOJ\&.

(IOn

di Loaanna.

r hll!d ..... no I cll" fOCQCnl IId • ""\noi.hi ... ..,...,

Tene.r.J.ana

.p ~1I

La adisdot""", . ha ealallaalo la aene..JI!

IUendone. J>O!r la prima ....n.~un fi.n'ol lO

apellAeOl&ft!

c:ompellnane -

cran'" Glro

~l

..cl . una

li .......

LMnano •

remi - la qual .. , ..... uoon dell .. plu lunca l"eIL'a',. dolI monde>, TI ... ~lI'ambl zio"", di d l f .. nl ... nel Wlm PC> una ~ el...te ...

_I

f ..,.,.,aonalmen-

.. ammeua fuort conoor

.u.u

-01, ..... bbero rt.ehl ..... ... F I " , ... rtnotll. d>e • ...... bbero polUto len~ 1·...""'lu.. In ..,lIl.&rio Im.o. _ _ ...... nulll • Hn-

. . boe nollurne di rtlenmenlo\. l'uu1.no p,,'ertlo Inquad ..... 1 ""11'"",e""",, Orw.ru.t:<&tIT'" Centro. 1 ..... 1.& chllometrt. alUlchil oent.....u.u>l ... cambiavano la

n-

Ilrt hanno l elddlato I pIU -.ul ............11 .~ olandNl. ~ • I ...... COlaI. lA unlca lmt>an::azJ ... "" bai. . l .u.u. pen.aI\za. la <li CInque minuti. lA ..... I. a otto dJ Loaanna (l'un). "" boln:a con qu"lLa ......... _lana. ........-... luori l'PIO .....""'10), .. I lnlt. ap _ _ Ima.. Ben dietro. dunq_, l'ammlra,lla q ..... rlnott.... d>a al .. plauau. 1...... 1"..,,_ • eha, .. a ftJI

un Is.... etTO ... pen:ono notturno In

_IU.IO

~== ~·Jt:omoen~7a

...

addlrltt..... nei prlml di.

E a eontorno dell .... p. u.. I 1_«-a\l1&ll>«l1l 011 ..,.mbl dl dunI al ....... ad, dirlttura .p....,.U Tra.,.,. notllert. Ira canottieri e ... \l:otl '.1 era ...... IIa. quaa.l In <'Ont .....po......-. ...... ha 1&

n-an.1........uq... ...Ite-

-olhanol , t ra a-p1u.1I ed a-p1I00nU. E ..np .. l'. qul~n1o dell. odJMtolon&Jo .. . 1.10 al c:etU'O ","II.

In

::'~i,~'~.::rt~~

bL\cIU.rl. di /l.laln 000lon ba daout.lO un orole>alo cl ...

=~ a~l lllPri; cep<aJdrnie Comlnot lO, 1\ eapocantJerw SanunU. al COIIUUI IO ... ~11a p ....~

. . _dl:Idotonu, Il _1..Ulu..u-nna ...... t1'O d 'ooecla Oluponl.. Una .orta dJ . . "",Uaulo con l'IL .tudentl Olandoeal dJ EIn4ho ...... por, ...... queo:tI uLtimi lId arrioehi.... I. ...pp....... tanu. .n.. <iatla prouima

_L 11.....

Dopo q..-1.0 primo laI\. ...., Impallo cvn j'....uro, l'IirI ... penu. In _ QIooortftl.. t&re 1\ bta. Un primo abborao dJ ldM l In dlre:o:I ... "" di ParlI'! (o Ve ....m . . ) . Loo ~OIona • • '.....t.o, .. un otUmo .tn,mento promodon&\.e, Val. dunque, ..... ,,'..ltro, I. pena dJ inal· olllre. F'abl. /lllar.r\&oni

142

Barbini, Srefano Busarro, Alberto C rocicchi o, Giorgio Dall' Asra, Gianni Deperris, Franco De Martin, Franco, Pierro e Renaro Fabris, Gino Fogliara, Be rro Fornasier, Anronio Gorrardo, Germano Lachin, Paolo Maschierro, Aldo lVl oroni, Bruno Nervo, Sergio Novello, Sergio Penso, Ennio Penzo, Ernesro Orris, Gasrone e Luciano Pirreri, Gin o Rosa e Luciano Vianello. In occas ione della parrecipazione della disdorona pa rrecipò al fesreggiamenri a Ginevra anche ·'Nino" Giuponi. Ci fu anc he assegnaro un premIo messo In palio dall 'a rrore Alain Delon ed " II Gazzerrino" riporrò fedelmenre l'evenro con I serv IzI del prof. Fabio Marangoni, qui riprodorro.


L'equ ipaggio all 'a rri vo a Umago.

Telllallo il periplo lagullore

-_._. __ .-"'-"'''_.'''-

Particolarmente impegnativo fu il RAID VENEZIA UMAGO. Il 2 agosto 1980 una nostra jole a otto, scortata da una pilotina al comando del capo pilota Ferruccio Falconi raggiunse malgrado il caldo torrido e la fìtta nebbia, Umago in Istria percorrendo 93 Km in mare aperto in poco più di ono ore. Tutte le autorità di Umago ed una folla festante accolsero la nostra imbarcazione il cui equipaggio era così costituito: Massimo Ballarin, Silvio Barbini, Marco De Col, Cristiano e Gino Fogliata, Paolo Maschietto, Armando MazZllcco, Giuseppe Ortis e Luciano Vianello timonIere. È da ricordare anche un originale RAID SFIDA avvenuto nel giu gno 1981 tra una veneta a quattro (Ernesto Ortis, Sergio Penso, Gastone e Luciano Pitteri ) ed una jole a quattro (Massimo Ballarin, Silvio Barbini, Gabriele Dinon, Giuseppe Orti s, Claudio Pescarolo) ambedue della Querini . Esse co mpiron o co n un'appassionante competizione il peri pio della laguna: 145 Km in meno di 12 ore. Vinse la veneta.

Il percorso delle due imba rcazioni nella Lagt1 na di Venezia.

L1 venera a sei e la disdorona durante il renrarivo di raggi ungere Tricsrc. Sul l'imbarcat.:ionc aU!l ili.lria Giorgio Mant:c ll i.

TI PERIPlO quasi comp leto del LAGO DI GARDA fu invece co mpiuto il 22 giugno 1981 da un quattro di coppia con ai remi Massimo Ballarin, Silvio Barbini, Silvio De Carli, Gino Marzi, Giuseppe Ortis. Partenza ed arrivo a Bardolino. II periplo non poté purtroppo essere comp letato in quanto dopo aver percorso quasi 150 Km in circa 15 ore la prova venne interrotta in vista dell'arrivo a causa delle condizioni metereologiche sfavorevoli; fano peraltro frequente in quella zona. In occasione dell'85° anniversario della Società dal 24 al 30 settembre 1986 si tentò di raggiungere TRJESTE con la disdotona scortata da una veneta a sei, impresa anche questa interrotta per le pessime condizioni del mare che impedirono l' uscita della nostra "squadra" da Punta Sdobba. Furono comunque percorsi in totale circa 300 Km. In disdotona Giuseppe Benedetti, Roberto Bagnolo, Maurizio Bonora, Cesare Boscolo, Lorenzo Castello, Franco e Renato Fabris, Gianni Fuga, Luciano Garlato, Vittorio Gasparini, Adriano Kraul, Aldo Moroni , Renzo Morucchio, Danilo Pastorello, Gastone e Luciano Pitteri, Mauro Pregnolato, Giampaolo Valeri, Luciano Vianello, Luigi Zanon ed in veneta Giorgio Dali' Asta, Antonio Gonardo, Gino Marzi, Sergio Penso, Ernesto e Piero Ortis. Accompagnatori: Sergio Cominotto, Giovanni Fasan, Giorgio Manzelli, "Cice" Novello, Gino Santini, Giovanni Varano.

143


Il J o febbraio 198 7 con un freddo eccezionale la disdorona partecipò a TORINO ad una grande manifestazione remiera per la salvaguardia del Po a cui hanno parteciparo barche sroriche provenienti da tutta Italia. Questi i partecipanti: Piero Andreola, Giuseppe Benedetti, Cesare Boscolo, Lorenzo Castello, Sergio Cominotto, Oreste Dall' Acqua, Franco De Martin, Franco e Renaro Fabris, Umberto Fornasier, Luciano Garlaro, Antonio Gottardo, Piero Menerro, Aldo Moroni, Renzo Morucchio, Danilo Pasrore llo, Gasrone e Luciano Pitteri, Mauri Pregnolaro, Giacomo Ri zzo, Sergio Rumor, Gino Santini e Luigi Zanon. A Torino

rU rII IO

scia rpa!

TRIESTE fu raggiunta 1'8 settembre J 989 da un sandalo a quarrro remi vogato da: Giu eppe Benedetti, Roberto Sopradassi, Tessa Scamell ed Ennio Penzo. Per i particolari si invia al capirolo "la Querini e la stampa " . e1maggio del 1993 due gondole a quattro remi prestate dal Comune raggiunsero PORDENONE percorrendo il Ca nale Pordelio, il Sile, il Canale Cavetta, la Liroranea Veneta, la Livenza, il Meduna ed il Noncello per un rotaie di 280 Km in 5 giorni. AI rirorno, il tratro foce della Livenza - Venezia, fu com piuro via mare. A Pordenone una gondola fu esposta davanti la sede della CARIVE che aveva sponso rizzaro la spedizione per i consueti festeggiamenti. Hann o vogaro Andrea Colpo, Giorgio Dall'Asta, Franco e Renaro Fabris, Ernesro Lugobon, Gino Marzi, Lorenzo ed Andrea Morucchio, Giovanni Vianello, accompagnarore Luigi Zanon.

QUI sopra le due gondole percorrono il Cana le l'ordeho e la Laguna Venet.l. A laro la gondola davann la sede CAR IVE dì Pordenone.

RAID VENEZIA - MA TOVA - VE EZIA di 440 km compiuro nel giugno 1997 in 5 giorni, attraverso la Laguna Veneta, il Canale di Valle, il Po ed il Mincio, dalla veneta a sei con a lla voga Stefano Busatto, Giorgio Dall' Asta, Franco e Renato Fabris, Gino Marzi ed Ernesro Ortis. Accompagnatori: Roberro Costa e Gasrone Pitteri. Ln vcneta a se i del raid

144

VC ll ella - ~·danrO\' .l .


L1 spedizione sul Tamigi attraverso le immagini e la cronaca locale.

Ind imenticabil e la "SPEDlZIONE TAMIGI" del 1999 da parte di un grup po di dieci soci invitati dalla SocietĂ gemellata "City Barge" in occas ione di una manifestazione del teatro italiano in Gran Bretagna per raccogliere fondi per il "Venice in Perii fund". 11 fi um e fu disceso partendo da Lechlade su barche veneziane messe a disposizione in loco dai soci del "Ciry Barge" e si concl use a Marlowe alle porte di Londra. Partecipanti: Gianni Bevilacqua, Roberto Costa, Andrea Co lpo, Giorgio Dal l' Asta, Franco De Martin, Gia nni Depetris, Antonio Gottardo, Piero Menetto, Danilo Pastorello, Roberto Sopradassi.

In primo piano Antonio Gottardo, Gian-

ni Bevi lacqua e Franco Dc Martin.

L."l dlSdotona all'arri vo nel Golfo di Triesre accolta dal saluro di un rimo rchiarore.

IL RAID DEL CENTENARIO VENEZIA - TRIESTE Come programmato per ricordare i cento anni dell a "Querini" è stato organizzato con il determinante conrributo dell'ASCOM (Associazione Commercianti di Venezia) il viaggio della disdotona e di un natante per il supporto logistico da Venezia a Trieste lungo la Litoranea Veneta fino a Punta Sdobba e via mare fino a Trieste con tappe a Bibione e Fiumicello. Ai remi: Ernesto e Piero Ortis, Antonio Gottardo, Franco De Martin,

145


-

-

-

Il presidente BaronclIlI c Il Sindaco di Tneste dr. Roberto D. Piazza si scambiano

I

dOni

Società

In

preSCn7..1

~ l arma

S.

dci preSidente della GIUSto

c,n. Ita lo

,\ tanam.

Sotto il Si ndaco con Il cav. Mariani a bordo della di!.dorona.

146

Sergio Penzo, Renaro e Franco Fabris, Ludovico Folin, Gianni De Petris, Igor Rigon, Galileo e Sandro Gavagnin, Andrea Cadi, Roberto Sopradassi, Gino Marzi, Luigi Costantini, Gianni Pellegrini, Roberro Costa, Vincenzo Manzini, Luca Tenderini, Giorgio Dall'Asta, Massimo Via nello. Marteo Ortis alla guida della barca d'appoggio. Le condizioni meteorologiche sono state particolarmente favorevoli a parte le condizioni del mare nel Golfo di Trieste, come narrato da Ernesto Ortis, " La no tra maggiore preoccupazione era quella dell 'a ttraversamento del braccio di mare che va da Punta Sbodda a Trieste, vista l'esperienza negativa del precedente raid quando una forte bora ci aveva costreno a fermarci tra le dighe foranee dell'lsonzo. La disdorona lunga oltre 25 metri non può infarti sopportare l'onda lunga senza il pericolo di subire gravi danni alla struttura. Per quesro motivo si è deciso di partire da Fiumicello alle sei del mattino per trovare le condizioni atmosferiche più favoreli alla traversata. Dopo un 'ora di voga all'altezza delle dighe foranee dell ' lsonzo, abbiamo trovaro invece un venro teso di levante ed uno stato del mare che ci hanno messo in difficoltà. Per limitare i problemi che potevano presentarsi durante la traversata si è deciso di farci precedere dalla barca-a ppoggio in modo che questa attenuasse l'onda di prora. Dopo altri cinquanta minuti di voga con grande sollievo eravamo sorto costa. Nel frattempo ci comunicavano da Trieste che si era alzaro improvvisa mente un vento di bora. Per cui ci si portava ancora più sotto riva. Alle nove e cinquanta minuti, finalmente il nostro arrivo al molo di S. Giusro". A Trieste l'ospitalità alla nostra ammiraglia è stata data dalla Società "Ma rina S. Giusro" con il suo presidente cav. Italo Mariani. Particolarmente calorose sono state le accoglienze da parre delle autorità locali di Bibione e Fiumicello durante il percorso; indimenticabili quelle a Trieste ove siamo stati ricevuti dal sindaco, dotto Roberto Di Piazza al lieto suono di una fanfara. II sindaco, o ltre ad intrattenersi a lungo con l'eq uipaggio ci ha fatto l'on ore di farsi accompagnare in "polacheta" fino in piazza dell'Unità. Con le varie aurorità sono sta ti scambiati i tradizionali doni tra cui alcuni emblemi del Co mune di Venezia messi a disposizion e dall'Assessoraro al Turi smo.


I GEMELLAGGI

John Millcrchip consegna alla disdoroll'" 1'UrTKI con le ceneri di Sir A ~ hl e)' Clarke.

Roberto 05[3 r: /I,'l r. Rohcn William sul Tamigi d::mmri al Ci rcolo inglese.

Voga longa 2002. !\Ir. Richard NOrfon dci Ciry Barge Club riceve dall'assessore Marino Cortese la Coppa Barovicr. A sinistra "Ll lo" Rosa Salva :l destra bdy

Franccs Clarkc.

CON IL CITY BARGE CLUB Verso la fin e del 1 993, su sugge rim ento del socio Enni o Penzo e della co nso rte Tessa, un a g raz iosa ragazza in glese a ppass ion a ta vogatri ce, e bbe ini zio un inten so r a ppor to s po rti vo con il club C ity Ba rge di Sta nfo rd Mill , loca lità nei press i di Oxford , che il 2 4 magg io 199 4 fu sugge lla to da ll a so lenn e co nsegna a l cha irm a n del C lu b Ri c ha rd No rto n, di un sand o lo deno min ato As hl ey C la r ke, in ri co rd o del n os tro illu stre con socio, a ll o ra da p oco sco mpa rso. L' Ambascia tore brita nnico C la r ke, insigne pe r la sua az io ne in di fes a di Ve nez ia do po l'a llu vio ne del 1966 (pres id ente del Ve nice in Perii Fund ) mo rì a Lo ndra nel 199 4; su su o es presso des id eri o le sue ce ne ri furo no traslate a San Mi c hele ove furo no tras po rta te in disdoto na il 2 6 fe bbra io '9 4. E così sul Ta migi si è accesa la pass io ne per la voga all a ve nez ia na; infa tti in brev iss im o tempo il C ity Ba rge ha a rri cc hito la sua florta co n gondo le, sa nd o li e un a ba lo tin a, che so pra ttutto in occas io ne dell a ce lebre rega ta di Henl ey sfil a no a ppl a uditi ss ime davanti a l pitto resco pu bblico che a ffo ll a le rive del fium e. L' lI M aggio 1996, e bbe luogo un a suggesti va cerimo nia cele bra ta nel ca ntiere soc ia le per la benedi zio ne impa rtita co ngiunta mente dal pa rroco dei Ss. G iova nni e Pao lo e da l pastore dell a C hi esa a ng li ca na di S. Vi o, del "sin go lo" Fra nces C la rke do na to a ll a Qu erini da l C ity Ba rge C lub. O gni a nno grupp i di soci del Club ing lese pa rtecipa no a ll a Voga lo nga, rema nd o co n perizia e disin vo ltura su rucei i tipi di ba rc he venez ia ne, co me pure mo lti Qu erin o tti resti rui sco no le visite reca nd os i a voga re ass ieme ag li a mici in gles i del City Ba rge sui loro fi umi . L'a mi cizia tra i d ue soda li zi sa reb be sta ta po i r afforzata con la partec ipazio ne in fo rze de ll a Qu eri ni a lle Rega te di H enl ey.

CON LA CANOlTLERl LAZIO el Lug lio del 200 1, la Q uerini ha fi r mato un protoco ll o d i ge mell aggio co n un 'a ltra sto ri ca Soc ietà remiera: la Ca no ttieri Lazio d i Roma, pres iedu ta da l doceor Anto ni o Boccion i. Con q uest'a tto, p ur nei lim it i de ll e rispettive str utture, le du e Soc ietà ge melle si sono impegnate reciprocamente a dare os pita lità a i rispettivi soc i in occas io ne di gare e manifes taz io ni sportive in genere.

147


LA QUERINI AHENLEY

Il pubblico dL Henley.

Henley Royal Regatta sta al canorraggio come Ascot sta a lle corse di cava ll i o Wimbledon a l tennis sull'erba. Senza considerare le olimpiadi ed i campionati de l mond o, la settimana di regate di Henley è, senza timore di smentita, il più importante evento di ca nottaggi o a l mondo. La tradizi one, ini ziata nel 1839, è rimasta immurata. È difficile immaginare lm evento sportivo più " british" delle regate di Henley. Cinque giorni di sport ai più alti livelli, una festa del remo, ma anche un 'occasione mondana per 50.000 persone che sfoggiano giacche a righe e paglien a i gentlemen e gOlme rigorosamente son o il ginocchio e vi tosi ca ppelli le ladies. Sigl/ore eSigI/ori, {... ! Ciò di cui sto per por/arvi è la storia di tino sorta di scommessa o, se preferite, di lilla sfida. TlItto ha avuto inizio tre, quattro O (orse cinque anlli fa, 11011 posso ricordarlo COl1 esattezza perché 11011 c'ero. Q ualCllno sogl/a va di vedere barche veneziane alla Roya l I-I en ley Rcgarra e si era delta: perché I/ o? Nell/ ovembre del 2001, durallle IIIIG sed/I/a del cOl/siglio direttivo della società, Roberto Costa disse che gli inglesi desideravano vederci ad Hel1/ey ed io mi chiesi: perché ilO? Roberto era seduto accollto a m e e cominciammo som messamente a parlare del progetto. Mi misi poi iII COll tatto CDII Richard Nartol1 e da subito iniziammo Il scambiarci messaggi per e-mail. / ... 1 00"0 937 e-mail sialll o qui. Abbiamo grallde rispetto per il vostro paese e per le vostre tradiziolli. Abbialllo portato qui alCI/ile delle lIostre e pellso che ciò che alculli di voi hanno visto venerdì scorso ad Henley e durante il nostro viaggio giù per il fiume sia stato I/n perfetto matrimonio di elltrambe. Abbiamo lavorato duro, ma ne è sicuramente valsa lo pena: i quindici minuti che ho trascorso SI/I Tamigi a bordo della lancia del/'um pire tra le dI/e venete e la disdotona è stata probabilmente una delle cose più emozionanti della mia vita. Adesso so che abbiamo fatto la cosa giusta. Desidero sottolineare la parola "abbiamo". In effetti non saremmo potllti essere qui stasera senza l'aiuto ed il supporto di molte persolle. l membri del City Barge per l'apprezzata assistellza sul fiume, il Molesey Boat Club ed il suo Presidellte che ci ospitallo questa sera, la gellte che ci ha applaudito IUllgo le rive del Tamigi, gli s"ollsor ed iII "articolare Ciprialli LOlldoll che ringraziamo per l'ottima cena, Lady Frances Clarke, i nostri Q ue';lIotti "aluralmente, e ultimo, ma 11011 me110 importante, Wl Homo senza il Ciii aillto certamente 11011 saremmo qui stasera. Non ci sono parole sufficienti per descrivere la sua devozione, la slta pazienza ed il suo impegno per quest'avventura: Richard Nortoll . EII/rambi abbiamo dedicato molto delllostro tempo a questo progetto ed oggi, come ho detto, possiamo dire COli orgoglio che l'abbiamo fatto e l'abbiamo fatto belle: grazie Richard, bravo. Viva lo Q llerini, viva Venezia. viva San Marco

1.. ·1

Il vicepresidente Guido Ses:ml e Giov:mni Valen t\lanera a bordo della lancia dclI"II111pm' seguono la regala delle venereo

148

QuestO è parte dell 'intervento tenutO durante la cena al Molesey Boat Club di Londra dal vicepresidente Guido Sesani il quale ha, con abil ità e perseveranza, organ izzatO questa indimenticabile "avventura inglese" della Querini.


Le due venere in regara seguirc dalla disdOlOna ed il foh o pubblico a riva e sullc rribune.

Mike Sweeney, riceve in dono dal presidente Baroncini una forco la veneziana.

L. . dy Cla rkc t: Richard Norron ricevono. all'arrivo, il sa luro della disdorona.

L'impresa non è stata da poco: 25 metri di disdotona, due venete e 47 persone sono state portate sul Tamigi ad 80 Km a monte di Londra assieme a tutto l'apparato logistico per una permanenza ed una navigazione di 8 giorn i. Il tutto è com inciato a Tempie Island, Henley-on-Thames quando all e] 5.55 del 2 luglio 2004, George Hammond , giudice di gara, o per meglio dire umpire delle regate della Henley Royal Regatta, pronunciò il fatidico "eq uipaggi pronti! via !" . Sotto un cielo plumbeo a tratti risch iarato da qualche squarcio di celeste e bianco, non a caso definito con arguzia da Richard Norton "Querini sky", le due venete una condotta da Ernesto e Matteo Ortis, Renato Fabris e Gianni De Petris (Cariola), fascia verde, l'a ltra da Giorgio Dall'Asta, Franco De Martin, Vincenzo Mancini e Stefano Busatto, fascia azzurra iniziarono la sfida. Tutt' altro che dimostrativa, la regata si è disputata sul percorso classico di un miglio eSSO yards pari a 2.112 metri, davanti ad un pubblico competente ed entusiasta di vedere l'ingaggio tra queste barche vogate in piedi ed in più da voga tori che guardano verso prua. Il forte vento laterale ha caratterizzato la regata che ha visto vittorioso l'equipaggio con la fascia verde di poco più di mezza barca e con un tempo di poco inferiore ai dieci minuti. A seguire la disdotona che, anch'essa alle prese con problemi di vento, ha sfilato davanti al pubblico suscitando meraviglia ed entusiasmo soprattutto per la scia ed i rituali alzaremi. Grande emozione per il pubblico, ma soprattutto per i Querinotti che neppure a Venezia hanno mai ricevuto tanti applausi ed espressioni di ammirazione.

149


G UIdo Sesa ni e Richard No rton sul ca mpo di g:1 r:1 .

On song for Venetian boatmen

Il sindaco Colin Yandle ricevc b QUCrlTu . Sono r amhasci:Hore Ar:1~onrl con la con· sorre in "polachera".

150

All'arrivo Mike Sweeney, Cha irm an della Regatta, ha consegnaro a ciasc un vogarore un piccolo remo d'argento con inciso il lago HRR, mentre dalla Querini ha ricambiaro con un a forcola veneziana . A conclusione di una giornata memorabile, guidati da Owen, il nostro prode ed infaticabile autista, ci dirigiamo verso Reading nei cui pressi, Lord Francis Phillimore e sua moglie athalie ci arrendono nella loro casa di campagna. Sorro dei tendoni installati per l'occasione viene servita una ricca cena alla quale i nostri fanno decisamente onore senza farsi pregare. Il giorno dopo, è iniziata da parte della disdorona, delle due venete e di a ltre barche veneziane dei club ing lesi, tutte co nd otte da eq uipaggi misti, la discesa del fiume fino a Londra attraverso 21 chiu se su un percorso di circa 80 km . Prima tappa Maidenhead. Domenica 4 luglio, tappa di trasferimento sino a Chertsey, fermandosi per la merenda a Windsor in un trarro di fiume decisamente suggestivo: da un lato il castello che domina la vallata del Tamigi, dall'altro Eton, ameno paese sede del più escl usivo college d'Inghilterra. Lunedì, ulteriore tappa sino a Richmond ave l'accoglienza è stata particolare. Ad arrendere la disdotona e le altre barche c'era un rappresentante dell'Autorità Fluviale ed uno dell' Autorità del Porto di Londra che dopo una breve cerimonia nel corso della quale vi è stato uno scambio di doni, con ben due lance ed assieme alla Royal Thamensis, replica della scialuppa con la quale i reali si spostavano sul fiume condotta da membri del City Barge, hanno scortato i nostri sino a Richmond. Ma la sorpresa maggiore è stata l'apparizione del sindaco di Richmond, Colin Yandle, che con tanto di toga scarlatta, feluca e coll are d'oro ci ha dato ufficialmente il benvenuto. Il mattino seguente, con a bordo tre ospiti d'eccezione, la disdotona ha lasciato gli ormeggi diretta a Putney Bridge. Hanno onorato della loro presenza in "polacheta" l'ambasciatore d'Italia S.E. Giancarlo Aragona e sua moglie, nonché Arrigo Cipriani in veste di apprezzato vogarore sistemato a centro barca assieme ad Alfredo Baroncini, presidente della Querini che riprendeva in mano il remo dopo qualche lustro. La sera, presso la splendida sede del Molesey Boat Club, la Querini, grazie al generoso supporro di Cipriani London, ha offerto una cena ai membri del club ospite ed a quelli del club gemello, il City Barge. Ha partecipato anche il nostro socio Giovanni Valeri Manera, nipote dei presidenti Achi ll e e Luigi Gaggia, attualmente residente a Londra. Mercoledì 7 luglio, la disdorona sarebbe dovuta sfilare davanti a Westminster ed al Parlamento inglese ave era in programma un alzaremi . Purrroppo le pessime condizioni atmosferiche ce l'hanno impedito.


Arrigo Ci priani e il presidente Baronci ni dUr:lnte1:1 di scesa verso Londra ,

Lad)' Frances Cla rke e un sorridente Gianni Bevilacqua resoriere della società . Foto di gruppo alla Draper's Hall.

La co lazio ne ha a vuto lu ogo nei sontu os i e storic i loca li dell a Draper's Hall , sede dei Dra pers, un a sorta di ex co rpora zio ne o meg li o di o rga ni zzazio ne che ha sco pi d i fil a ntropi a e di benefi ce nza. Ad accogli ere la Querini vi era il Master dei Drape rs, Jam es Deve re ux . Termin ato il pra nzo la disdoton a, le venere e le attrezza ture so no sta te ca ri ca te sul ca mi o n co n ve nto, pi oggia e "acqu a a lta". Il gio rno successi vo, ritorn o a Venezia . Fine dell'avvenrura. Questi i partecipanti: Alfredo e Pierpaola Ba roncini, Gino Bellon, Gianni Bevilacqua, Franco Bratovich, Stefano Busatto, Danilo Carraro, Ro berto Costa, Luigi Costa ntini, Gio rgio Dall'Asta, Gianfra nco e Luisa De Ma rtin, G iamlÌ De Petris (Cariola), Fra nco Fabris, Renato e Anna Fa bri s, Sand ro Gavagnin , Anton io e Marco Gotta rdo, Vincenzo e Cristina M anzini, Gi no M arzi, Pieto Menetto, Marco M otto, Ernesto e Sandra O rtis, M atteo Ortis, Gianni Pellegrini , Germano Rizzo, Dino e Fulvia Sesa ni, Guido e Giovanna Sesani , Ro berto Sopradassi, Duilio Stigher, Luca ed Elisa betta Tenderini, Tommaso Tonetti, M assimo Vianello e Lucia no Vi anello, oltre a G iova nni, Monica e Jacopo Giusto, Claudi o Ba rbierato sponsor e prezioso colla bo ratore per i ptoblemi di logistica, Sil vio Testa in viato de " li Gazzettino", Matteo De Fina fotografo al seguito della spedizione e Giova nni Caniato dell'associazione Arzanà, tutti nostri graditi ospiti. Il sopracitato inrervento del vicepresidente si è co ncluso con il ringrazia mento a tutti co loro che a vari o ti to lo ha nn o offerto la loro co lla bo raz ione ed il loro suppo rto . (... ) Oltremanica ed in ordine sparso, il più volte citato Richard Norto/1 e sua moglie Claire, oltre a Tim e Penn)' Wiffiams, Richard Baile); Robi/1 e Pen,,)' Privett, Alex Marti/1, Richard "smart blazer" Robi/1son,

15 1


19

---~

LONDlA ~*~--=- .abllp;t., HeIrt) ~ Rq:m

Querini, successo sul Tamigi "Disdotona" la PlU . - fotc4i afala

Alcuni articoli di Silvio Testa inviaro dc II Gazl.crtino.

I

~~

HENUY J).rllo ,=ziano nclJa RegatlErdosure

"Disdotona", regina del Tamigi iIcoronata dal London City Barge

-,---.... _....

Lo ","o dclb Q.oerini nellCl"plO dci """" u>gle;e .... _ - -

FeItI "britiIh""'1839

--_ ... - -----___ ... ...._. :.!..":.._::::... __.._':........ === _._, - . =:~~ _.-. __ ...... -_._>0 ,___ -'--Qooo __

__ __

_-~

' _ -.._ - ....

==.=:"..! - - -

_ - == .....__. -_ _.. --___ =--=.:..c:. =--=-o - _

1

.•'---~ .. -'-::--

... · _ ..... _ . .

..... . =-":;;~

- - - - . -

_ __

- _ . -

,

.

=..:::..- :- :.::..--::..~ -_.--==-...::..~-:: =--:::::. =r .... ,-_ ... ...- -._ _._._ _ .... _10 _ ....._ _ .. --_ -_ .. ..- ..... __... _-...- -"--"-'------_ ....- ._-- -- ~=.:..:.: =.:.=..-:.: .. [ "_io._._. ----.. -.-_' ..----"---.. --"-' _-- ---.. _---....._-----_.-----_._----_.-------,--.. ............_._. --'-'_._--_ ....-- -_._--_. . ._-..... _-..... _-_-_..---- ,._--.....-._ ...... -_-_ .. _... _--- _.. ,_... _-'_.-_._ .. - ' ... 10_ ---...... __ . __.........----_.' ..-- -_ ... -

'-"

I ::~

I

_ _o

_

-_._"-

_

_ _ _ _ lo - _ .. _ ••

_ _ _ . - - . . .. _ _ _ _ _o _ _ _ _ ..

__._-

.a _ _ _ _ .. _

_ __

----~

....... •

~_

.. _ _

_ __ --_ ___ -_

___ o

....

.. , _ _ ... _

... _

_ . _ _ _ ,.

_ _ _ ._

....... _ _ _ •

-

--"'-~

lo _

....

.' _ _ _ o _r_ _ t o _ • _ _ _ ....... _

_

.. _ _ _ ..... _.110_' .. _ _ _ _ _

152

jim e Marlha Crawford, GlIslav TempIe, David Saxh)\ Tql Arbllilmot. Mike Dempst?)\ Nadia Lear, Clare Oxb)\ Susau Cape!, Autoll)' de Wlill1011, lall Hall, Nick Birch, }alle Hall, Robill Rigby e Adie MartùI e tlltti i membri di City Barge per l'ospitalità e l'assistenza a terra ed il1 barca, Mike Sweellt?)', Richard Goddard e George Hammolld di HRR, ViscoIIIltess Hambledo11 per la premiaziolle ad Helllt!')~ Francis e Nathalie Phillimore per il dÙ111er lIella loro casa di campaglla, Roger e }lIliel Blackbllm, per il piCllic sotto la pioggia, Harry Pickett e Ted Bales rispettivamellte presidellte e segretario del Molesl?)' Boat Club, }ames Deverellx ed Alaslair Ross, Masler e Clerk dei Drapers, Alali Brand dello Hellll?)' Mallagemellt College, Philip MIIIISlow, Caplaill del Maidellhead Rowùlg Club, Mark Edwards, Sykvia Wlicks e Roger MllttOIl, per l'assistellw a Richmolld, Alld)' Millle, dello H MS President, David BlIslmell e Harry Wladdingham, per la professionalità e l'assistellw dllra11le il varo e l'alaggio delle lIostre barche a Wlargrave ed a PUl1It?)', Frallces Clarke, preziosa, illvisibile, ma ben presente ospite e collaboratrice, l'Ambasciatore d'Italia, Gia1lcarlo Arago11a e sua moglie per averci Ol1orato della loro presenUl, Arrigo Ciprialli e Gianni Zamboll per l'appreZZt1to caterillg al MBC, OIVell il lIoslro paziellte autista, Alldy CottOli, }eall Rochford e Mattew Wloodham per la logistica, il Thames Rowillg Clllb. Colill Yalldle, Adriall dello Old Ship Pllb di Richmolld, Myroll Bamard e tlltti coloro i qllali ci hallllo accolla COli affetto ed entusiasmo durante il nostro soggiorno . 111 patria ed iII ordine altrettanto sparso scltsalldomi per le ;,zevitabili quanto imperdonabili dimenticanze: Italu Prario, Litigi Bacialli e Diego Battiston de "II Gazzettino ", GiovOlmi Sammartini, Massimo Mazzega. Giorgio Crova to ed Emilio Viallello della Cassa di Risparmio di Venezia, Claudio Barbierato della Nic{)lè Traslochi, Armando Peres e Marigusta Lazzari dell'Assessorato al Turismo del Comune di Venezia, Stefano e Cristian Contini dell'omonima Galleria d'Arte, PierIlligi Alessalldri della SACA/M, Rellato De Spirt, Aimolle BOIIsi delle Assicurazioni Gellerali, Giulio e Gianna Secco, Luigi Torretti ed Elella Fllmagalli di IlIsl/la, Loris Barbaz::a di Nexl Aim. Vittorio Ravà. Massimo Zallotta e Dino Tagliapietra per lo lo ro pre::iosa consulenza. Bepi Maida delle Grafiche Vellezialle, Gim111i Torre per l'assistellw allo scalo del Trollcbetto, Roberto Naletto per il trasporto CO/I il poderoso camion ed illfille Dilla ed ENZO Castegllaro di C Service. Las( bm nor least, ovvero ultimi, ma non meno importauti. i nostri spollsor sellza il elli generoso supporto Ilo n saremmo riusciti a realizzare l'impresa , A loro la 1l0stra gratitudilIe e riconoscenza: Il Gazzettino, Cassa di Risparmio di Venezia . Provincia di Venezia, Assessorato al Turismo del Comune di Venezia, Galleria Contini, De Spirt Marine Illsllrance, Assicurazioni Gellerali Agenzia di Venezia, Nicolè Tras lochi, Arrigo Cipriani Spa, /I l'rata Srl, SACA IM Spa, 111sl/Ia Spa ed il/fine Nexl Aim.


PUBBLICAZIONI CURATE DALLA " Q UERINI"

~ num~ro

Unico

.$

.$ franmeo

o.u~rini

è

a btntHclo cttl!' Asilo pri Ogll dfftllUi liti Pucalorl, ddlca la Sockrll di slHH'ls "ulld frUCtlCO Q.llfrlll ..~

Numero unico ,. Francesco Querini" (a beneficio dell'Asilo per i figli derelitti dei pescatori, dedica la Società di sports nautici Francesco Querini). Venezia XX nove mbre MDCCCCV. Giov. Zanerri Edirore. Contro una patente ingiustizia. La verifica intorno alla squalifica della ·'Querini". Venezia 1912. Tipografia degli Operai. S. a C. La "Francesco Q uerini " per il battesimo della sua seconda bandiera. Grafiche Zanerri. Venezia 1925. La rea le Società dei Canottieri e Rari Nantes "Francesco Querini " di Venezia nel suo XXV anniversario. XVI maggio MCMI - MCMXXVI. Sramperia Za nerri . Venezia 1926 . La ,. Disdotona" Piero Foscari a cura di Roberro Lazzari. Tipografia Co mmerciale. Venezia 1973 . Querini 1901-1 976 a cura di Roberro Lazzari. Fanroni G ra fi che. Venezia 1977. Le canzoni del remo. Venezia 198 "1. In contro con il canottaggio . G rafiche Veneziane. Querini 1901- 199 1 a cura di Roberro Lazzari. Tipografia Co mmercial e. Venezia 199 1.

LA RF.ALE SOClETÀ ilEI CAl'IOlTlF'.H1 l RARI ~A~T ES . fR,, ~CESCO QUEHIM" ,DI YEl\EZU. ~E L SUO XX" Al"NI\ EIL"iARlO. 1\1 MAGçlO lIICM I .lfCMIX'.

QUERINI 1 01-1976

153


LA QUERINI IN VERSI ED IN MUSICA

La Querini, nella sua lunga vita, è stata più vo lte gra tificata dall 'attenzione di poeti e musicisti. Già nel 1904, in occasione della consegna della prima bandiera, veniva composto dal poeta G. Lanza (Fugassetta ) e musicato dal maestro co. V. Morolin l'inno sociale. 11 medesimo poeta ne componeva un seguito in occasione della consegna della seconda bandiera (31 maggio 1925). Nel :J 980 Giovanni Spagnol dedicava alla nipote Raffaella Memo il suo componimento (parole e musica ): "Forza Querini" . Purtroppo non so no noti alcuni spartiti musicali. In evitab ilmente con gli anni anche i baldi canottieri "perdono sma lto " ed una moglie probabilmente stanca delle baldorie del marito, ha voluto rendere in versi a Lui ed ai suoi compari, pan per focaccia. Qui di eguito si riportano i quattro componimenti conoSC IUtl:

INNO SOCIALE COi\ II'OSTO IN OCCASIONE DEL BATfES IMO DELLA PRIMA BANDIERA. OAL POETA G. LANZA (FUGASSETAI E MUSICATA 0 ,\ L MAESTRO Co. v. MOROLIN.

Sve nlOla. svenlOla .. col bianco e ' I bili o alegro simbo lo - de zoventù: sventola, sventola. - cara bandiera, al so l, ai ce foli. - in mar e in tera!

Dal lido veneto - co' ardito 5vo10. svola fra i grèbani - del fcedo polo: e sul mar perfido - che no ga boe. consola cl spirito - del nostro eroe!. .. Dighe che. ai fe rvidi , - lanli del re mo. de la so imagin c - se ricorde remo; dighe che cl nobil e - so sacrifi cio più in alt o c l cò loca - r o nor patrizio:

d ighe che i zoveni - ro busti c fo ni de sta magnifi ca - tera dc moni. d rent o nei mu scoli - drent o nel cuor i se nt e i stim oli - de l so va lo r! Sve nto la. sve nto la - caro vessilo. sul mar che bro nto la. - sul mar lranquil o: al sol. ai rero li. - metite in mostra. glori fica ndo ne - Ve nezia nostra: e al baso amabile - dei çe nto fiorì che te ne pro nostica - vilo ri e e ono ri. sve nt o la, sve nt o la - co l bianco e ' I blù , o al egro simbo lo - de zove nlù!

154


--

STRUMENl1 In 00

...

n

J'_'. ".

.

me vlen çerti sbizeghini ,

.... .

~

..... 000

..

. ~ -

Ma no tutti xe campioni

co do ",uscoli cussi.

Sc6lta sta veze. che vien da in fondo al cuor, tuta Venexia spénze insieme a tI. Ouerinottl che voghé, Ouerlnottl che fraché. tuta la zente ve sta a vardar, ogni remo xe un bel palo. par tacar do· tre medagie .

Forza, Duerinl. gloria de la ç"i ta, ecc., ecc .

.

...

J

-;j .

. _...

..

...

• "

..

....

__

~I ~

~'

J::J

J

n

• • _ _ 010 d _ a . · f I _ "

.,

._"

. _ ... .. _

...

;

* • _ __ .,.. .. _ .. •• , ..

......... _. ....

...

~

. .. .. ... •

" __ O

..,

_ ._

=

.. ... ....

• ...

_..... .

,

...

. ..

"' ""-

"

.. _ _ ... .. _ Y o ... _

~I '

" I

Varda. varda. quante barche , a sta festa venexiana , de colori na bubana. ma I me cci va a zercar tutl i nostri vogadorl, màgla bianca e celeston, saldi in pòpe , duri i banchi , la Dueri"1 ecola Qua ,

• ............. _

o

in cantier gavemo posto pa r le c6pe che vi nçé. -Ardisci e spera-, ogni parola xe in più , qua ve spetémo. co I remi tirai sù.

..

I

vinçl , Querlnl , che xèmo tuti qua .

t

JFi

. ~ ...

~

Forza, Duer'nl. gloria de la çltà.

_

-- .. . . . .. ... . ..... ... .. .

, ; ..... - ...... . ..... _._.,-

.

me contento de <;antarghe do parole pensae da mi ...

• MI . . . . . ...

Il

... . . . . . . . . . . .

s..""'"

(:IA .....

,

Mi co vedo quele màgie co li colori de la Ouerini,

anca mI vorla esser là .

_._...

FORZA. QUERINI

o

FORZA. aUERINI

. . . . . . . _ ...... ., . ...,.

lA I

J . .. J . ,. - ... .± -.

d

J ;

.. -. . . . . .

of

-~ ._ --- .

A Raffaella Memo Milano , 21 setto '80

Per i Querinotti

Chi beve birra campa cento ani Chi beve vin ... forse anca più. I querinoni (seben anziani) davanti al gOlo, no i so fre più. Me par de vedarli ' sli veci in fresca,

i fa i smargiassi, i ziga, i canta, per lori in fondo xc na resta trovarse tuti ne la locanda. dove fra litri de bon nostran i fa progeti per 'na gita: e i xe d'acordo (co l'ombra in man) de star alcgri in questa vita. Tuta i desmelltega quando i se trova. putei i torna. e ghe fa ben parlar de barche, cantier c voga. i torna savelli col cuor se ren .

Saria da farghe un monumento A 'sti al leli d'altri ani che i ga sempre in papa cl vento e soranomi i ga nostrani : Cancvina. Peta, Ovo. Baraca. Nono. Bugnigolo. Naso de' Ca rtono DOlor. Pade •. Raraelo. Frac •. Tanaia. Cicio e Penololl . Quei che resta da elencar Dovaré petarghe un nome, dovaré far batesa r coillostran e savé come. Or bevé, ma in malora. stc atenti a le baie che se no. co tornè ra ra

trova re streta la ca le.

testo di Luisa Scrizzi Guenini

155


LA QUERINI E LA STAMPA

La stampa ha dedicato ampio spazio a ll a Querini fin dalla sua nascita, Vengono qui riprodotti, non sempre in ordine cronologico, alcuni tra i titoli più significativi, Da " II Gazzettin o" del 20 aprile 1903 la cronaca del varo della prima disdotona,

Il varo

della,

"disdoton~"

Una lolla di geDte Msistctte RI13 I~ s~a d rll~ SODi~ta Quorini. da v,pol·etti. da bar· cbe. dagli sqlleri vicini. dal ponte della V~­ nftn Marina o dallo Inndan1<!nto lat~rali. Uno spettacolo sin~olurm e nlc pllt,'resco Del soo insicm e. Gli invitati drlla Societ,i erano stirati in un vaporetto della La~lln'lre, in altro vaporetto dellii R"gia Marina ed in qn attro grllsse lancie conce~se ,cntilm.nt~ dal Comando deli' Arsenalc. 'In altro barch e 'min ori, ~nn~olc. s~n~oli o lance a beDzi n~ erano ancora inviLati o soci dcIII, Qu"rini. circondali da un '. lulla di barchc d' ogni fUI'lO<I accol'su in tHI IIUmp. I'O, che pareva si dovesso compi.re uo varo a~sai più impo l·tank-Ma cra in tutti importante la ouriositli di vedl!re una disd ',tona. hRrca certalllon Le singolarissima o ch~ Del g~l\. re oon ba preccdenti. Alle 3 si fa il hatte~imo dp.lI~ barca np.l cRntlere, E' madrina la gentile si~norina Fari na. fi ~ l ia dell'bm m i m~lio. Con s"'pre~:I di tutti ancbe di cbi la Slura. la blltLl~lJa del battesimo contiene vino ncro. ma orm"i è stural!l e la. cerimonia si COlli piO srn· z·.ltro. Clnquo minuti dopo mentro il (ont~ Alvise Foscltri, ~olerte e cllrtcse sempre. fa so~no ulla Ban~a D,·lIini. cho sta IL bordo dol flmorchintnfe dr lla R, Marina di altaccarc una marci .. tri"nfale, la lun~a O ~vctl:l nuovII barCA di rappresontan7.a d"lla Qnnrini sc~ndo ndl'ucqua o scivola v~r un lunso tratto. l cHnolticri ~ri~ano gli urrah festosi cd all.ilntJ i 1'61111 u~ll'aria. salutillld·o la IIl1tl\'a imbarcazione' gli altri soci o l:'Ii iOIJtJti sVI,ntolano i la1.z"!dti elI i CApponi. Alla i fCllli ancho la b ,,'na ad otto delln Marziale. i"t-rvcnllt:l alla lestii, Sak""o ~nlla disdlltnna i V II~atnri: BI'IItlo. Bellutto ~a',o dell,\ H"v el'o. Marchlorl, Salllho '~1illlti F",sclta, Gava~"io. Ol~eni Cesare: Hnlllnr. T .. lf Ino Paln7,z,'n, A.. To· m.slllti. Tllnini. Villanova, tì~ilrHlJ~lilo, Pierobao. D"rn.ch. Civlero.

156

Verso le tre e moua la di"Io!.ona s'Avviò 01 Canala1.Zo. se\tnit,\ da due barche piatte, da due yole di mare, da nna harchella a due. e d" due skdf~ delill Querini, dal va· poretto d"lIa La~llnaro . dIII rlmorchiatoro e dallo allro I~nc .. c,,~1i inVitati. La dlsdotona filHva sv,·lta e ~noile, sntto l'abile d lr,'zione dcll'avvocltt~ G~I~O VillaD" va p"sto tllnto i:1 .alto su qnella noppa. che pareva nnn dov es~ e arri vare ali'acqulI col remI). II ~'osselta, 'in S",IItina, lo ooadiuvava stl'l'nuam"nte b"nché artcb' e~li si trllva'~e un po' tropoo soll evato in ari •. CUnJpiva il ferzcLtl, delra tt dirl·zion .. N" no Do:I la I{overe, a prOI'ÌD, v u~:lloro Imperlerrito ed instancab ic, L'I fnr1.a nJoli'ico er~ fornita d'lll'l brnr,cil\ rnhu<te d,~1i allrl qUIII~ICI VO~alOrl , tutti forti e si ili pn tici. La hal'C" per la SIJ~ b,·lla linp.3 c ]lcr l'a· I:il ità cI'a arnlOil'ata da LI"lO il oul)hl,oo. Essa pcw,rsp.. onl cu rleo già dellO di vaporetti c barc he. tutto il C,,"alaz7Il, ri· chiaman ,jo sulle ril' o ollrinsi III ["Ila, A S, ChIara si diert. ron ,l" "II .. ancore p. tra lidi conve".. i si d'stri',ul birra, vermoulb , pH, te e d"lci a pro[ ilslo"e. , N,s<on dISC"fSO. (o/"llaIIlO·I! f"tto per la SU!\ Ktraordlltari ... tà. a:~IUII:elld .1 che nun fu Pl'rciò meli" c"rdl-Iu e ~"IlI,aLicll la r~" ta, "aché le parolt di c"mu IKcl lll~nLo e ~I all-

~lIri" dio, avrchho poLnlo dlro II prO~lt.lclllo conle Fu'cari erano IIc1 Cuurc di Lnlli. V"> r,n lo cinque r'torno a S. Marco. tra il ",I" n') Ctlntinllo d,'l,'. IIl1rce dell ,I Bell ini e • I evviva dOI c:Ju"tlieri e d c~ li invilati, AI l'~s,:\~~io davallti il Giard, n-U" ,vi fu D'" sC~llIblO di ..\I liti e ~i CVVII'!I [l'a la

.QUI·I'llii. e la

-B llcl oturl).: diilln.:HI'l.l7. , (.ne

CHrll c simPllli oa ~hl) f'I C'lflllSCluta (,I In· t~rl""t,,t;1 [.vorevolmelltc, da llliti e certa: m,'nle ~r"dlt" per iiI r" ,lproca s~olltallclLa cud"lio il qllelli ch .. la f,',:ero., " All o li ! l' si sha l'ea\'a SU ll:l Itll'a d ~ ' I Sebi ',vn llÌ. L\IanCI) Il dil'c che la f\'sta Ilul'ala ol\r" duc oro fu selllpre. ra l l,'~r~la d'\ un 501,< m"~nitico . II solo alna le bdlo /Daolf.· st,IL'On h d. furz., di "i la. ~-!..

Rie,ordi 'l lIl' che hi"h~I·" :1., i,l-n b e co<lo·ni·

ta diti V,II " te ill~.

AII~t' I~

MI;lolll;llIi culla

dCI C'il'O C.lIlLl"I'C lillJVanll1 Casson e dCI CllpO mCl'ca nico J\" ,IJ'oa Mallr.nto, ila Jo R !;1I'~lIli di t)Clh flui: ItllI~h l!l.I.a L·,tald mel l' i ~!O. IUII\:hezza al ~I\II,'~~iamentl m, 16, lal· ' uov,. IIIII'·IIIl a ili , l ,GO, IUIW OI', IOUO ID, O,t5. ,.\t,,1.7.\ tUl a e m, 0,70, C.... pr.l·aZIOIlO


RIVISTA NAUTICA

1905 '

ROWING

L'equipaggio della ve"e/a ti Satrapi ", campione italiano e se"iores, è composto dai signori :\1. Tres, S. Del

i,,,,ior~s

ITALIA. NAPOLI. -

Sono giunte al •

R e~io

Club Canonie r i Sa-

voia1lo due nuovc belle imb:t rcazionl n ,'cmi , espressamenlc COSt ruite dal cantiere Gallinari di Livorno. Le due imbarcazioni, una yo le di mare n due voga tori cd unll yole di mare a quattro vogalori di punta e timoniere, sono di ottima costruzione, t! quanto di meglio e piO recente si costruisce nel genere. . VE~EZIA. - Riproduciamo t.-e fOlogr ..tfie di (''Taipaggi dci· la • Francesco Quedni» di VeneJÌa , Vlncilori d CI Campionati i~(t!~ r l: di SalO, e di que1Ji e uropt"i di Luc~l"R~ Dirett~ .. : di caRenaggio e Irenne,. della Sodetlt sino dalla sua fondazione è stato il signor Cesare Dlgeni, ed è sta ta sem pre sua cu ra di comporre ed allenare gli equlpag&'i, pe ... poi gl1idurli su tutti i ca mpi di regata . L'eq uipaggi o del quattro se,dor • Lunatici» vincitore del Campionato italiano ed euro~o è composto dai signori: Ercole Dlgeni, capo 'Voga, Sciplone Del Giudice, Mario Tres e Brenno Del G iudice, rispettivamente seconda, tena e quarta "Voga. I due primi sono nomi ben noti nel canottaggio italiano, già Ca mpion i italiani 19().1-05.06, Campioni d'Europa 1906, e Campioni italiani ed europei nel 1908_ Sono q :'1..511 i due unici canali ie ri italiani che l'cr duc "Volte conquistarono l'ambito titolo di Campioni d'Europa. Mario Tres t: Brenno Del Giudice si preSe ntAvano per la prima .olta sui campi di regata e non po te "Vano avere un migliore battesimo , acquistandosi subito l'ambi.o titolo di Caml?ioni d ' Europa . conservandosi purt: ,'",n'ore;, caso unico ne gli annali del canotwggio itaLiano. L 'e9 uipasgio del c ue seuior « G iannizze ri» è pure formato dai sl~norl E. Olgeni e S. Del Giudice, i due indi visibili coequ,pier, i"ià vincitori de l Campionato europeo 1906. Ri· cordiamo con piacere la be lla jitara fatta da questo equipaggio nei .campio'1o.ti e uropei di Lu ce rna. che dopo Il tila· nica lou a sostenuu. nel quattro, si presentavano ancora col due, arriva ndo secondi per mezza imbarcazione conlro il formidabil e equipaggio belga che scendeva fresco in lizza .

Veneta" Se.trapl " campione Italiano j.m·""'$ e _ior-u. ,Capo voca Mario Tre., .ucce..lvlIIIlcole Selplone Del Gludlee. Guido Co.tanlinl, Italo 'Suubo popplere.

Giudice, G. Costanlini e S. Sambo poppie re . Il ~res, Del Giudice e Samho si presentavano per la prIma volta In questo

Due

~Or

" GllIlDiDeri _, E.rcole (»...nl e Sdplone Dd Giudice.

~ d i voga; Cio"V& per ò r icordare, che il Tres e il Del Giudice montavano la " m d " subito dopo la S'ara del quattro se"ior, e si confermavano Campioni anche in questo. voga; Tres e Costantini vinser/) pure lo. gara di (esistenza in ve· neta Milano-Abbiategrasso lo scorso giu~no.

Quattro &wiOr' " Lunalic::i It, campione Ilahano ed europeo 19C'it Capo voga EJ'cole OlFenl; l u cce..ivamente Selp'oDe Del Giudice, Mario TJ'ea, B~nDO Ot:1 Giudice.

Con sei canottieri la • Fran cesco Que rlni • si aggiudicò in questo Dnno i seguenti premi : 23-2-' a~osto, SaiO - Campi onati italiani: 1. uallro s~ ,u'ores .. J. ue se,,,'or~s i 1. Velleta ùlllior~ii l. Ve"eta se,dores i 2. Due iu"r'ores. 30 agosto, Lucerna - C:ampio nati d ' Europa: l. O uattro se"ior es i 2. Oue se"iores. In complesso un s uccesso non facile ad ottenersi con UI numero cosi esiguo di ca notti eri, che ci nuguriamo dcbb; ripetersi in avvenire ad onore del canottaggio italinno.

Per gellftle seg1talaz.io1te del dotto Alessandro Paglta.

157


I ' CANOTTIER I' DI VENEZIA. LG 'Bucintoro' e lo Querin / ' .

503

Alle feste d e lla laguna, parteci pano solitame nte - e a lme no, son flotti di sa ngue g iovine, cotesti 1.. •• - i canottieri d ella Bucintoro e della Querini : a dodici re mi, è la barca grande dell' una: e a diciotto remi, la b a rca grande dell'altra. Candide le succ inte brache: lindi. i Farsetti di schietta maglia - a stri e celesti per la reale Querini. e bianchi. con su impresse in turchino la scritta sociale e la coro na , per la reale Bucintoro : in stapio d' apprestamento, per la Bucintoro sono neri o turchini con trapunto in bianco il nome : così che, ai neri o ai turchini si contTappongono i cele:sti. ossia qu ei della Querini. È peccato , non si sia ancora ripris tinata l'antitesi di colori c h' è propria dell' anima secolare di Venezia per le supre m e gare del re m o. La Bucinto ro soprattutto, dovrebbe ri spe ttare quei due to ni di luce: ma se ne tenne lo ntana a nche la Querini, la qual e . a to rto. preFerì il ge nerico conce tto cromatico di V e nezia allo specificò concello c ro m atico d e ll e a nti che e glo riosissime gare di veneziana voga. n R ossi" e "neri n. hanno a essere q ue i della Il Buci ntoro" da una banda, e quei della "Querini" dali" a ltra: mai si deve lasciar disperdere - e tanto m e no, sove rc hiare con più incerte concezioni - le tradizioni in c ui sia verde sem ente. Nu ..emo Car.ldani . e ma,ciaremo co· I. Nu ..emo Nieoloti _ e marci.re.mo co· I.

c: 'anto bast. : f ...... r _ . e 1.• nIO balla: f . - nera.

Lunghe barche e spesse. sono la cJode:sona e la cJi:scJotona; in re tto o rdine di te mpo , s' affondano le pale dei re mi: e pare, invero, ch' in un solo ritmo di giove ntù. e di gioia di vita, (erva no tutte le energi e delle sq uadre d e i vogatori. In mezzo a tante cose vecchie, nello intimo di forme o rmai inanimate. d" improvviso brilla quell' impeto, com e un raggio di g iovine sole . Invece ... è appena r alba; ma sembra, proprio, che sia a lba non corruttibil e darl' ipocriti scutre tto la nti sul palcosceni co di cotesta sciatta civiltà contemporanea. 506

I L NAUFRAG I O

T oni e Scilinguagno lo a ndavano la se ra - no n sono trascorsi m o lti an ni - a voga re in uno d i q ueg li schifi esil issimi, c he co me Frecce vanno lungo le foncJamen le di Venezia, o di fia nco a ll e navi. Vi si re m a a la venez iana. ossia stando in piedi: o h I è la più be ll a voga. quella bella voga Ialina l.. ... Per to rnare a Toni e a S cilinguagnolo essI e rano. 10 q ue U,.. peregrinazioni lagunari. sull' imbrunire , tutt' e due vestiti di bianco ; colla bella scri tta della "Bucintoro" sul petlo si capisce. Andavano di conserva. nell' impe to d elle m e mbra. nell' affondar del remo . Pareva r annonia di d ue ali. R o busti e ntrambi, e agi li ..... ....... Ecco. sono sulla via del ritorno. Quand' ecco, proprio presso la fine d e l g'r an Canal de la GiucJeca. il palischermo sottil e viene còlto da onde soffici e veem enti che movevano di lo nta no: un enorm e piroscafo. dopo aver insaccato la sua me rce a l molino d e lla Ciudecca, doveva essere passato a ndando verso il m are: i due non lo avevano potuto scorgere, chè le tenebre scendeva no sulle isole. e la piroga lieve. il vago legno capillare. e ra sopraggi unto veloc.issimamente. Cavalloni densi e poderosi, dunque; balla, balza il guscio - e si ro vescia. l due, risaliti a galla subitamenle, ricuperano la navicella . e nuo tando. la traggono dielro a sè ; diritti vanno verso la sponda . es' imb a tto no proprio nell o zatterone c h ' è davanti la sede d ell" a ltra Società. la Società "Que rini" - gem e lla e rival e, come si disse. Dura cosa , per quei due campioni della Bucintoro, c apitar a na ufraga re proprio davanti l' aborrita, e pur desiderata, sore lla 1.. ... .... Ahimè. il diavolo ci mèsse la coda : e il Fatto venne risaputo ... . . Sicchè, tutto Fu perduto: Fuorc hè la barca ... e un po" d'onore. La ricapovolsero. vi risa liro no dentro fràdici com' erano! e che lo vada ! .. Dopo il naufragio di Toni Bortolato e di Scilinguagnolo sullo scoglio della Querini. si convocò d'urgenza la Presidenza d ella "Querini", per vedere com e si potesse armeggiare, di fronte alla consorella rivale, traendo profitto dal fatto che due campioni deUa Bucintoro fossero andati a finir male, proprio... ai piedi della "Querini". M a la napoleonica prontezza di mosse di Aldo J esurum impedì ogni guaio maggio re. Scilinguagnolo. gli mise in vista d ' accordarsi con Bepi Pardo - pezzo grosso della "Queri ni" : e Pardo poi. p rese un 'a ttitudine addirittura cavall e resca ; sicc hè il motivo di quel naufragio divenne un novello pretesto perchè q ue ll e due Società fraternizzassero. Quel birichino di Scilinu agno [o, vedete ciò c he poteva fare. a nche cadendo!. ..... Successe una vera luna di miele fra i du e sodalizi: a l p unto. che la Querini finì co n accompagnare uffic ialme nte, dopo un banchetto. la Bucintoro a ll a sua sede magnifica del "Giardinetto". in riva a ll a laguna .. . .. l

lj;

----------------- - - ----

Da Gino Bcrtohm: t(alta: stona SOCIale del secolo XX. volo 2. Istitmo Veneto di Arti Grafiche Editore, Venezia 19 12. Per gcmilc scgl131rwollc dci don. Giorgio Crovaro.

158


IL GAZZETTINO 25.5. 1926

Il Vilro della nuova disdotona" della QUBrini Il

bsnedEtta dal Patriarca alia prmnza dBi mlnisti Volpi e 6iuriati .

Il lenII! ... .11 \I! ~' f!l n F rJI\I't$('o u llerl' l li pr~·.~ i urnl\' drllil Htl~·r.H r OD'" de'I CIIIIlI.

Il :, "'011111111':\0 ne'I 1'0\1 dlll'OIntr h

' p,'\l l.

"u ni' l'h l :I~C ,II'I Ihlt..ll d t'li ll :\lIrll:1.I. nlf tl

InlUJlo lloo:il r "ltr., nutori\u retlernh, lunll llt!\ hne " ,Ies l', ui t'r:lllo p~'r\' cnutç ,n.

It.. nll rn lr n n\ n In .. !ill u I1t l \;ft:.:.:'".1i r !lu rllll , In ~trrn~l nllt ll 1 1 1. !r ~!\ d i Ichl ne('I , i! .. l lS l to ,l n llU' \lII' 1I 11I,, 1O'IlI mI'H t .' r \;-u t .

.:h ... d" un te ~o rlC ( ~ l'op., rtjw', Inoltre .1 ':'1 rll'0 11 11 L1 l!ro lI\'I.'.'un,1 h,,·i:!: ,. ,){"oprlr

.1,, :11 .l:t ll li rllm lR1I1! . pcwth'n l'hl' 1'11 !'lIn !lOIII C , ' Inll :o lll r di cui rir" rr"" '11 Il ~;; . "' O nn ldn- rSIH lu ddln rnn t hu :n n ~· . ~: rll'i t (ll:n lj.fllr dellel S o~lo-l~ di (,:11 0111. InJllllo l'' ~~1U1 0 l.)u ...,.lnl. col 11I't'::'I..J Cllh' ':" lnlll, ,t' CIl~r:I'III I, e I (:I\'rn!i III"tt d l'l (,011, 11. 1111, l'rt!lt't u. t!1l1llt'n!('1\ mlllt lnu, J'ln Sl o :.u 11 1, 1111 '11110:\':\0 III~ ~:llltr ~ , d i (rnnl e 1'1 1 u nllrrr, IltH . I SoCICIII t' ,I l" "

('.luri (';I lhllld. il C"Uri: 1o Il 1\ ,'il "c ;I l'oli. AI'!nt"nu, If l''ul hnlldlcr.· 51 10011 lI i.!. po~le

'·l.r~, n O In 11{' l1e!!rll~ RJ{tT l o. III I1lull~III;:onll' 1' ;lIn .. \' ~~" Qutrlnt. :I I l.l Il I·Jhll. Sul \n'

ti

JlNe !lo ,; ,mblt l'tllrOnn

lU ll'h"

Ilrt"~nb tl1 ~

~ o) r l ~

f nl"

tll ~1t r t' ~.II."I :!j !\11o r th'C' , \ i f; 1:H'oi in i, " rnrmll 11 11 r orlto C'ht. ,' l1 n 1:- h!lIHti rl'.' il. h· ~ I :t. I!h \ll~ fi l m" II Unl r n'!! Qu cri n: 110 ,,( nllt rult'nu Il I: , nC'nt l' tll \ ';' : ('11" t''', (j !r.r~ l .. F" ~ .·lIrl r=. " ( rnll'lI,l l.ndr", irl1 l' ,l n lJ'l"t r ,h'l r ionl l'

P;1"I'I'

", i"~('Ji r l,

C'll pi{lI l1f1 " inl!, .. I .. ,1\' .

U ~ Cr~1'O

c SC'ren l. !.It \'a imo ni.... rlur:. po.·h l .111 :m i: il

\...~, IJlt' ~ idC' n: r dI' I h QUNi n i. \ · il\:III ' . l' il \ ' ~ . l;U l tlr.I! I1, ;' ; \1 .> p ,lI: ~I' 11 1l ~ 1I11 l . ~~ .· d." n.(>I1I1I1Irn lo unn r ll r n n3 d i b; " n,:'l rid i:! ~ n " ;' lit l' qUl'll n di 1~ lIru n.. 1111 I)L,· dn l',' Ma Itl~ : r ml' t'fi n F "!1 lh·~ ~.·O Qn cl'ln ' , l .. ~ ro.: ;t'l!I ,S nro r li" n ha ""Iul;o l'I nOriHt' In · chc nn all m ...-"m pII U II : Pler rl Fo,eArI, .. olu: r hr .n lmò ~ slllh\ III ~fl rrti~ i "ne r o, I., I"C ,1, " iI..-ru r ~,' 0 .... 1111 ' r::-fl\ nu ;0\ 1 J'tt'ar IIII. ·H,I ~ ':'" trinl. Il i CII i non ~ ' rl'lIno .!I "li te 11 li, n....! i:: 1' e .. hl" ~ ; ~ pt'; ò1' .1 tl i .In· Il':\1.'1;· 1:1:"1.', ('nl " l dir (d Il !liimo t brnrl\#

lii tlto p~ rif\J ~nl l' dr!!,. ~ot l t'a Spo r.h· •.

Il corteo nautico

:'111)1'1'1' ....... 1 111'" Il!. nnH' Scill.l , .. II l~plo·

lo roda "III.' Dllr~ bUidu: , Il C'OI'lro tn nl'l' lll) .111 11 11 ( 1)011 1l5.... 1I1I., tl ~ 1('1.' ~a ll o c tl,~ ln Uul'rlni. 1111 111111 dci !:,

Ihlcinloro l ' t1;1 uno ~1. i lT \'" !Cut o tI ~T c.JlIIpiont IIn llnlhl Urll l lli . a. t:llì 'tlflll \'I. nr) :'IR101h!3tr Ir jolr; 11{l 1 Ir " l'Ilde e I. Ouldl'iCl'r n flu nttro e nJ vlhl ,'v)lut (} ri. In (fUt'sl'lIrJ : n: 1"1,(' io sh tn 1":i1i:enll~:t. te con:u.'!rnlll lI u l'o~tlln : l' 'lu3lcbe I,i(o('o lo , !)(\\'Iò1menlo 1""'0 IIC ;'C,S!'Irio dall e dI". ,·\)~ t :ll1 :r.t'. I.' imbor\'rlzlO I\ I hatlno .Iopplalo ::1 punl:l d.:.lI .. lJo~lIn:a (' ~ O 'lII entl·a.le nd (:01101 (irlllld r=. pcreor r;- ntJclo !t' nl .. nll'ull! )inn ,11 /\ Pn,- h ~rin ,

tI""

.fQ"" •

.r...

~O ll\'t' r-.:lre rOIl

1·I\ 'lItll ,mg li".

I.'olh"", Il d ~1 r" tllI .. I f" nll' IO!o;!. SI ;tt~ Irm :lr il t' II rIC I) 1I \' II\I " ,l , " 11 i Iln ~ minislrl, 1.11 ..)Il·.·.: hil. II',h't)WI

111'1".-

Il Il ' b l:t ll l('

il c:nn-

~

1

Il cantiere Carraro

ri(l\' e r .I ~O

rol".

!i.· n~' Il

,'ullka ~ n nn , l mll ~ IA 1:1,... rn. ~r., 111 11 1I1I\lln; " I Il ' ~ir. nr' •• n l\ol l .1 .ti IJU,). o nl Ili iii delle r in' in lull l " ii 'pul di~ "1100111111 I\n o nlln Il' I1I ':1IIn C' un'a di Sltn· 1"E1«n:l. :\11\, IG. 1l1 IIl1 ol 1u~n t ~· . fl':l lCvrNI battim:a ni I.Ul1un.· i ll n., l'arri\'1l dci curteo, lini ,,',:In;\k di SnnrEh'o.l. {"ungoin., III 1t":'I II1, rflllÙlllndo. ~ ho· dr Ild lII i" I.. l d \' I~lrti (' II n lu C'U JI \"o lpl • IIKlhl :o.: (' r : /Ul " Giu riuti. lJ ])1'\'h'1I 0 gt_ IIrT. r.\l1T1l 1'I C' \i.:no r:r . II ( l 'n\ll1 i ....u ri., stra n..d ioorio .'0 1110\, Fl\ru:I.:.in!i r ... i"non.. 5nlnl(' MI bol:irw di Slln ~1I1n.:(l b:\I'('..!1r Il ..... 1\1" pe!k.: rin:, 1':1\"\. (:',\ :1:.:11. il J:I'. (' lnlld c, hAn"" l'illClZiu.nto ili hrr;'t "iso- ulT . !'U lo UI01 1'. I.., rll nfa :\! inlc.rnno j . la di $nnl'Ekn" e per Il ~nlli r ~mnnlmr) ~1 ... n,.. i3 R,·al•.' (1':\ un ,h'llir ju t!i rol:. Jlln u dt"llir. ,i ~r.-:. o I)urtatc :d C':.l1tlocr.' dd Ir.rtclll Dinn.n z.1 III r no tirl'\' " iCf40 .l(j 11Ir;lC'I"!!· CArl'lIrO n s,.1 U l· i.'l r ll di Cn:o;kUlI. Uui\'1 .ha 111\\1'1,} Ili r rrhn Ol1 in \l rl ,'II Nl J .. II.. nuo l'l'In fO' tl::s" 1., nC'l:\ l'h(' l' l\n l l eo ~ I ~ ki. I : · 1(' 0 l't'mllt nri c!(' lh Oi...sd<"<!(In., : '1"'1ro r.rJ " II (J) i ~l n t(\ltl\ Pier\! FnloC,lI"h (\!'!t\ di di.'IIOni! .... l1 n II' ~, ...I(' e le ' ·rn!!:. Sin dllllt " 1'1' 1·1 In .ltt'~ tlnl!:I ,'r rl- Il,,IL, tJut'ri ni t c.I..t hl Ilur";nl or,' e It -I .... :t1'..! lIm, orni 1I('\.·t\'ò5~ ",1 cG.n1 l.' I'\.' i,. sb,ll'l'U# t.I ld ma,rl i!.' rfl"~!! d ..<lL1 ll oJ ~'!'l't\ll . tv .. ct>rdu-ui di C'nrabln!\'rl. di ,'I"i ll t Fr;, un ~ib nt ioJ roHgi ,~ ,) rh' ~:it b rA· di milit i. Olt re il t\IDJn t' "ln:l!n ponl(' di kl!rnll dI Uu inlll\'1Irlll". tX-lla plr.;!) ],. tl\'Q m b il conte' 1I n'. ,\nlllfli ro 1' ~ lJrgrtnl IW'iI In..,linnlll dl' 1 mllL~ rl O!tmN\ è prO;>l\· )oid r nl,' d("lIn ,t..)CM'ill i~ il qml!! l""'alb l mIo il 11101111 IIrlla ...{"ti.mon ln. (t'~ I ..,i .\ di Irr isrir:rtnri dr l pM'l~ '("ri e ddl,. nnbj\i ~tA dI'Ila Sor iC':.! : Fl'IIn(.(''Co Qu~rint t'l\tullt"1'e. l' di 111":\1"'111 . ,'IN'I) ,,·4)o ~;'Irl . (;i~~e '·olpi. X('\ nltn<l d('11.\ ~h'U . • ; ~ QU ' )\':\ DiC.~II /tli II ppÙ\u,i <'1lr .:=lI lu:I..,oo Yill· ~tlt o n;\. doli • • mklta t rAr;tltr.rl.sllen M-

j.:.' m_ III,.... ", 1\ n ", di ' (' 1"1111''', In!;ull lllolA. compit'l di (I. tte ll'llpi"",iI.:a . In'<u cK ~oe<1l'UL1'\11t' . }.;o "llI~)I' lù , rr~,. 111 mrmnrl. lll' l thll: ind i. UII., ~ll1W'rl\1 jrnJVlr\"ui"ur III mntrl ~5 I)t'1' IIlc n: lrnlt ili .'nl1('llhd in i, la ~(IrI"t. Qut. 1.1iO. ,. ili 5S f:C!\11 1nltlrl di 1,,·vl l,ndllb . r lnl h. flrl:lln lzulo per il pnm('fi::~i~ una rr"la rJh' 1'11 i.· nrllllrrl' IIp{\rlh'(! hn unilo 1101'1 nl·ln III ~1)h.""'I\ ! :'i wnl':.iollllii in qllnll· Autorità ' e slgno re tll " " l(\'oll:'i in c(.\rnic'c d'Grqua, Allf! i:-', UllII lnll1l~I!IoA (1l1I ,1 gli 'N'mi· di l'filMi, di rll!lll ,::"in n)..,lepnIR lunA" I \'Ioni I per .~~kttrt 1'11 rt'lrlen "Aul ico. Jce 1 b..,konl ImbRr.dlenll, It .1Une e I ~(, I\IJ'lf" btll n Il arl lalitl/nenlc ,",ug'::I':\II- lelt I d<ollc- ~'tI ~ e ,' Icln~ e ,.. pl,li.ndo)1 .n ' 'O, SI ( ,'/Haln, 1\111 pre~enll\ del mi ni· Me in UIlO 1ir\.\'~!10 mial"" 0t111C11ICit.t.. d i· ~Irl V"I.,! t <.ilurl.tl. b nu"". "Ol,(h', nnn.:.1 1'1 110 !oojla.'CJtlo tJ 'n('qu~ dI'I ranll('ro )ulla rh'n di Nint''\U1I1', rneutre inrutmc· lona, h\" n~l"ln rinl Pnlri"",=n . 1'\11'011 imb,u(:u i L\(1i co.t linrlllno Id .. fnuiTrD. \"n(lr, jolf. ootrllfRi'r ~ Yt'l1rlt'. l. lC', di!\opttu<6nd061 "ll·e.~JU ) kl due rh~. 111 p(r C"Qnrt1ll1l ~ ... ,'r\'l\ IImlntn M-II ' 'l'nti bllr· .:=bt. tt'nlro Irt'nhdlle drl!a S.,' ddlt cnn. (otl o ol\.1.1 U(', ~o lll) I" M>M·c-gIM.n .... delll! ,,('rt:llI. rhe non ,,"t"11 ( r llll"lr,.", In l'l· hlNlle tiri \' il.::i.1I, .-'Ile. 15 l' 1111 q\1.\rlo mll~ nrrndClnt' ..ti ~ qull':t~C" i llft" anrht< t. lCiu~e in IlInd A l'MnminrJlio T.1I1t!a .0 "nndr,\ fl nll ., ~ o1't'lln pIi! nn llc:I e plil pie· «In'Q'N'l8Mlo IÙlI tC"ne.llte di ' ·1l5.·\!lIo Cacina d r l1n • ni ~dnl lt nrl' da I I1I1U)tUt'Art, O1A Inl111\1 o !1l1hko dtJpu In lQ.n.... ~ tI!!l eonlo J'lur St' nlptc IIHI ~ ln~Il, ~pt'\-l:t lnlC: nttl nel- Ah-ile' 1~ll-'"Cfttl e delt, " Olllt'~~a, Sulla ~h~ttft • !\in lslr'a \"'Ilnno lota.'o lo Il ' l11ftRl1rn r.:t MI 5uoi ,'oJ::'il nrl. ~("t'11i qu.· ,I 1,,111 fr:l, .. f ~tsl mllu i 01I drlh s~ disponN.106i It l'ftII'lpr~nU!rwte l! le bnn. diue dI'I Rlilillil. de'II.. C'.ompl(!lll de.\1. melA , VICI•. (~IM Sod('!.\ Canoltti"rl cSllh. de.l ~el ~ n1'1I$!t'.. .. .,' ,rrlnO d!lul lo. 11JtJtuin teo.ntco CPal>lol S:rrpb., dtllo. IO· It~r"mm l (' \ttlcr!! n dlCC'lnt<. «Iunt. lo cCoItiDlirro R~'~ de. lel!M di ntlcliioni". TrII III .odetA, IIbbla- cl.et1 mo Iln:n1 n : S. \: . t~nrlll d i Comn, PiellS ~ III ;lxiot~lt Cattollti, cI"c 9...... • JUI!II 111 r n l ll , C,'lIoll;c l'l Co ;nn .. SetÌell Ik l' l d hll"\.·') Fll&al'in i, t' ,~Inl't t) Pr)lo 'l drllr nl'~ntt , f:lln(lllkri ~tlll1no. Club tldl':a ):lOt.·ill : lll lh' ,1;".II n:i d i ~hl rt" • • d ..:l1. IIl1nu r rllnnllÌtri ,\dri:a tll Trl!!sle, ~Ot. ~ 1iI111(t ~11IJ; i!ool r.:r I\. eH ' ·r ll <'ti.:!. :h·JIa SeuO Rtdl'nla di 1' lrnM , ~ AI'"UJllnn", . di Rovi. lA 1 ~,<,n lClI ~SI· hll,..Ii:;IlO c'ohnIO,. dc.lu. crom Jntl. r,om~.J:'nll drllO'l l'fili. 's1k. DJ..dora IIh'1I11'nl:arr cS:m mln .. r d"Un ' sedoue di di 7,1\"" . ..·.lr1./l ,. ,'nIMr di Pllrf'tn.:n, C.· \'l'nNi,1 th·lI" r. O. F:, I. 1\nU ltrl !\rrrn i' l"lmn di tTlm""n. di \' i s,)n .. innUr.. k i :t u rllre dellA .s.·lj .. l\!nn(" lr"nt. ~ o.· , (JlIlIrnJlrO d i Fiume . I.,. e t.lr ll ·I ~ liI U l o ~1:1I\; n . AnlC!nc di ROllII, ~ A"CI\'ano teleg'.!.. lo ...... cIosi di po,,", lnl4nool.. .\'\.· .... HtI '"IlIr.!ln

Il Patriarca 1;,,:10 In u n" 1.. I\d .. J \': 1I1l MuSOfIl /l ill ll..,l"'" !'-Ila Eminl'..1l'-l il C.u diTl"le I.. FI'nlu illt,. (>'~\'cl \lb t~ dn ll C! ,\utoril). • 1\t'!.·. J III .llIlIn ~hm:I,1 IIC!JI,·. r: lII\l.\lrc p~ s ul~" .U·. .·nlllI Ulll l1nl n rbl 11rt':'I I'I1 I/, \'11 .. T( );1111'" 1'lnh' t'1I1) Ih" :lIn ll~rr o,·t Il tra t ~ ,\111'

donMl o

.. 1~ ~'l"o 1":! (1

{\~ ~

parb il cal"d in ... l~ I..

e ~)m\l1 . 1)C!U~,l· l nl. Fonlain~ :

le parole del card. La fontBlne StU ~;mil\ e nu. d'",,1\1 Q"er r1n~lIo tm _ lu I., t..! '·Jnltt.1,,, io alle tL, El::, il !."OlIl\! "d»' C!

\"1\, ..... uta ri"II,

r;~II i.'II'h1\n'I.'n:e. p~ld(, Q

l..,

ooU. .I !."! I:I qua"-

Il' llu olrutl0 t lIto-.... r)uo l"'.lrlo cQu ... r in l:- , uicc cht nt..lIu 1I,'CI'"l d\rllntll. "- San ~Inrci.'l

nel

::,U,'1 \'lln :!I!I\I,

li

n.'d \~ noJ ,I!'; ur ')JI:!o!i ;: i.'n~ t' robu.stA ••~ .. lWhlll :1 1 reni,' .lTn l:l·.:H ! nel \-0('" Ch llil \I 1\ H ' nlO avve n o;. (' Gl'..sÙ d\O

d'inl

r ....\\ ' \ ' i:sll Nl lltl) r\(. 111 lI'1f\':). clllm:. la fU..' rl.. de'l ' enlo, "l'ti" 11\111 ~nt"djzlol1. ridI" ba,,':! c ,le-,li AIIOSI\lII, &6l'tne di o~ fini IItra bt.nl'ilizjc De dd ,rlle.r~ . che l'.. ..r nlnw I bc.1I~Ure la .. di:;do toun" . SaU.. qlllll(' f'<$li n .:PII può t'Q\.,-I ).I1~ ut\..\ barca d i li('mpli.:-( ~11\.lf1; 1'10.' '1..1\ un,,- \)arc;a pl'r la qun.l!! l "~ !lpOl't , nc("C.",Qrlo ·,','oltA., pi1;1;', Intlonl' di 1I1\' U t! "I nne. R 1\ fiDe è qUe'lIo di Irt'l, bu~Hrc:r I:t .:I,>,' int'na pu n dl'C'Ot'O c l'utlllth dcilll Pntrln e dci p~ ~In, \' , I.e J:t·\\cnulo.ll ,. 1\)II$: e l'I rlcltil)oo d \ !llll pcr il ~e Ilc II". Pal ria. quelle ~ ncmLhuù rhr, ('{'mr I UIl )!li" ri della Qut'rln i. IlbbuM'\\ nn J':rh': ""l lhln ) ..Id. ,a.llrl lurlll "Id i. d lll1tlk 1\II~' olh) ,n"cnte iod1. "'..Lu i \":h.·IIil ù.. ! t' t\lbt' ~,'10'51 ('bI': ~ODa una

,'"toI.

• ,·«h'ri.!. Pul'll'\"lIUp l'U N I"' , IUI Ù ) \' 111 ire In sé ie ('lin.nlr"o\ pl'M1.': ~ " t'N! ltnll\.1lO d i trw.~ 1oC1tl.1rl,. nll upt' rnrt" ('nl1ttn tu r:l~ :r:m~ ti a ~nmm N h' nri 01 lI" ìoX,l dr.I1\· p.lsSlool l'ibt"J II. O", c.. ~ lI lr" Ilde r i bclllllD~ ••d iii": fr\'.nn r~ 1.· In'lloIli l'-l.,.'\i1on.l. non " i h.a c.twJ o l... 1n~rnl iu nl' de ll'IlS\'cla pt"nlte.ot~. G; \II d ia L, bo r i~u , ,·rcon:l ..l il principio di pi {'l.~

159


· -.~~~~~~~~~~~ ~:~tL GA'UTTINO • Mlrtedl, n .,:" .. tJ\...~u 9:h'ob Il'ul.'lm('ot~ ,ul plano In~ , to:-Ilà e rilPI)~3 ..\ot.l\DZe chf' "oUtr" 0- I

S-;~ Bt"ntclt'"h" dII ~('lt'l:i:l: (or:; Cit labom. cUnAt o delin srinl;,ltin, ru.ltghmfh~ 1'IIt'qun noraro.:oo I. Il)1'0 prucnl.5 le corunO- , _ Ill'tt:1Il C' dnlll "1111 fnlh:« d",1 lAvoro.ID si tutt'n. 1..1. .Il\..<ç\.) ,,!t'o (nltn N:""olnre n'e ptl XXV, &nol\'ersnrlo dclla .QUt· I J QurNoillU I hn.nllo 'C'l'h D In C.tlcA del eH ,oHf'I lA r:hi,lt lin, ,. (l'D W\ ur:\;:;,nQ III rmJ. ••' lIa Pre!lld~nu ~Iln .auclllIOI'Oo : rMlO, r hC'n,- I~. H' ulil" rkl"u:a:loae - . pplnu:ii"1 $uOI1('\ dtllll :\fnrdo I\('Rle I. ~ la. Sooletà ha lo\' ja:o Il i\!@lIt'nlC! tele- ! ,.Iulnre: ~ un alTni'\n:lrlli ~nlpre l'fll.l .Piero Fo~rh ,I cuJlu 1e.g't'I'U Drl ft l lo l «TtJ1llOl: m..uf'. M'condi) 1<' Ilntl..·h e nohW"lme tft ... C'trc:hio &1J.co imbu'cAZinoi ~Off'Ilf', . Ct.noILlerl . (k,l('ilnI- conHIlO~ ~1 griln' diz;'o1l'1l \"i.'l'Il"z:IAIK', 1':",\ ,1t'la,~(' JllIarp !'rLa ~tl:l ~erimOllìn ~ flnlln, Il eorll"o d lOl& manltestazlono r:Lm\'Tallsnlo, UOf.lrol Ili 11 ",,,,,Loro pc! mllrl. .. rkL)anp~lll. t tue minlslrl, il Pn'fl"Uo, ttltl van!lelnqueli:Jt\o, rlnsrull.DvJ COI"· I .s. E. derma clw, kt qutlllto '0030. ( ~I COlIte l'l"U",rioi, l'n.\'\', Cnsdln.II, il r:r, d.llllnlmameote o • .-o di klTOC&nl ... bc.ni.'ll,H~ione di Dio ulT. TOQ1ootnn - F:I\'n sOno 01."11. Rondo-..").... ~ODU sui wol marinll, lal la in lC6la ~,,~(U11A in1llu-dlnlllm"nto dAl Con complkl!olmC'nlo io slalol. appresa 1:1. loro ~t. pl"tlSidenti, e 000 pU\l ~ .OlsdotoUn:t in eul d!ciO~lo remi ~m- lIol.l1la urrkhlle dello. nominI!, Il caval!e'6Dao.Lk&rc l'Rmi.:o conte Piero F06CArl, brnnQ !mpnli"lIlì tll m\)I,th' I'e l'nC(IUIl, TI dt U.. CoronI d1t.&UtI, dI :srlploM del ' . oW ... cd.I:dOtOI14' .1 lntlto)la, IU'llninll, Dnln l'orli. Ull po' Inrd:a 11011 ~ ~llI.to Gludloo. d!rt"ltore tI ~ 1I1\ soclrlà .QlItri~ ~ QUAle, cho lw:I eOJulliulO la trm'trsala ross~l(' t,c)tulre. con\)llettllncnlc 11 pro. 11~" , l'cr bClneml.'fl'nze n l' l ~Iun~o 5porll· i ~ mare di ~io mondOlllusura I" p:I s=t'lmma Mubilllo in ::anllcil'n .-:he prc\'e-. vo, del OO!lsltrC - ClOO:lOnlO (,;l\rl0 GR· 1 ~ DO! porto deU., fe.lldtll n Jcthl • DI", d ' l 01 tI I ' I O' '\'ol.~lu, c di GlonDllI Vh'hanJ. vloer.rnl.~ _ U ·"-'-0 ,1<1 PaU'It'lI"'. ~ la- tU o s :amento c corteo l'",n:l 1- ti fote della . (lucr!nl. dalll\ fondu 011". i ~ ,......... v... ~ ,-.doloo:! nno n S, Chl ll ra e ritorno. t le 1m , '" nn.mente ..pplttudIIO. , bu'Cuiool si ~ono qu indi Dl'N'stlllt in ('.:l- I Pellegrinaggio studentesco , Fia,IU i dlse0r:'I~ con lI"anlll~ atl o \l" n- nal GrQude a'l Gnn<! lIulel 1.10),' 0 il ('onte IDIIC'I'o Il l"JI", XIII Ione 1.k·1 (,IIII.II:C, thTl"t \' l ' . 'G· . . 1 . . al monumento Querini lore d61la Sotelà. COIlSo.;'D4 bl'Uiuillll o pl, 1011 , lurlllll, lo , n lf"I'I IUlorl.tll IDftUt di l'ruC blllndu' Cl ro)Sll\' .. Ua ,·cdv · I. PI'CS.i.llcnu ddln (luuml sono SCUI pc~ L' lppello ddl 'Ord lae Gol l,,:dleo dcIII'. '" dN conio Piero,) ):1,)."41"1. 1111" lIu\Clrine ti rlee.d~t'DtO. .. .. , , .... ',Gh . 6 . 5 . TilmurllFl f' slt1~~ COn cotus l&.lml\ d ell. d4dIJIOII.'\ m:"X'lh~S4 ,FOS.:II!,J ~. Ciht· l ~O~)...w. teendono a m 'A a Il contc \01- " ~CDIl0 d. tulla lA sluJenlesct ,·eno· n.M1ol ti c(lntOS~jl1Jl ;\Iat'lul\ ' 011'11 •• 1111 pl Tuoi. stringere la mino ili bAldo cam· , !.Ilna, 1 ' c:oo~ \'olfll, nlb conttSSlt (>rll"grLllj pione Del Giudice, C!\Po \'og~ dcII n. .dl· II CO:llnt. liG rn:u:Jllrl dll! ~le o.lla Inlzll1..u.. si.Joora Moda AUlOO. "datoti .. col qUAle si Celicitl!.. !h'lt Il 6UO IltO ct'llsePiQ c :Uspu:;c r,~r-I la benedizione l'h6 .,quadro ri'lppreSl'OlilOli di lutte le Dq\o di ciò Il P'lrlAn:.:t circondate.. dIII s~ul)lt e1ellll' nlllrl partllll~ll.zlsl!ro col " ~!'~ I hl rl.cl roait:a {rQ il 5i1~I~i(l solellne dci F!m AI , corleo , nlt'do 1\ S'IO lulOre\'oll! ! ! arDi"; ICl r'ghl"r di rito itldi b.,. ~ "flP(\ "~O ali. co~~lt I01al3th'II !I Prm'· 11 t l'..-r!'o'· I~ )· '",',:.' bo· T,dUo" .gll et" I· O . ,,... no pro\'\'lde tL !rtnchè lutti I CliP dr~1I I· I • Z\odi..1c.'6 ta dlsd~ tuDn a~lrJlt\l at1.l ~ oJa. • .'\ compimento .;1i lle r('5l~ Indellt cL\l. Illluti medl piU'\telp!1ss~ro 00110 band lt- ,' ' td. 1l1l.\ (\QILM,.' r :t 2, lIollllte Allo !)(). Il mretlene delin Soc lelA. CnoalllrM ,. ' r " lJ lIl pIU1etUlcl. ccrllllon' n ~ lalA ~t conte Pt'.II(\jì:r!nl ~ dnl ~omm. Az Rari :\ml c.> s oQuerinl-. ID D ~ C:!.i ! ntle \I ," • Alle 01"1) 10 III t1on:~n :c3 ' \1111 PJ!.1 11Ui!O .uno )O mrullorl:! .tI~U erl>Id1 1ij;1.IO Firrn. \·ent.!olnquf~lmO~ dnnl,,-erSiirlo de!!. foo- Duclle al mODUmf.nto lI! Villurlo Euu•• Df1ro la bt'-.ncch&!ooc. ~ m,1<1r!ll:\ nur- datloD!' della ;:.odE' lu. 51 s\()!se, lerse:'" nUl' le rlilia :u o,!o l"" !tl'hlc rùllll nl o : !i l chONl. Fo."oo"R,rl - lrhemnltnl, ,1'01\\))(' cnl!' Allo S.30 iii G:il1d Hot!) rll L,do. 'Jn rbbCl unI!. radunaln di Q~nllnaln di gtovat ro ~,p:1rolt della I~ ~I!. la rlluAll' bL\I,tl- : JOnlU O~o b~chetta, CO." slS'nl tlralo 1 (t- TlI. dRI piccoli 1\(\lIl1u cliC Ilprh'auo t: ,lillA di .spumnnlc, E Il nUmlNlUJ ùc~ \1\ - . n Ofe Il mlo,i]lrl ~., 'alpl e Glurla.l. Il C'hiooc\'lno !1 eorl eo. agII a.Dzlanl fU C.' ro. In un ,U lm~ J diciotto .rem,"toTt. ~"· I 'Pra.DtO slsnor!lm~:1te ~':f"\'I1I'l. t~bt luo(;o Foscarl ellc pl.!r la rlUitllta. della IDlall:no ai loro poslt eol remi ,Irall, Scoll,1 Mila bclln. sall 0\1 rrl:t!o plllno et \'1 In ~ ' h'&. IClCO:'C:-ro I.a 'l'liM . • -polaeh«u (oJcrnlli di C~tIIO a t'lI'O'J , 4fr\' ennero I~ pi'1Dt'lpll! lutorltà olttA· Uo .t.re.ppeUo LI: \'I,m flite'" 'e(,rla fltt'udono -poslo le duc IMdrlOt t' 1n. IIIe cltne. d'onOfe l rCCn\ll unl srand'l cOronll. d'lIl· ('oln Q,rru.ro, flt:'llil dlo'l prdprletlr:l.o (1c-1 --oloro orre rt~ MI COmUDI! di V-culi ('..anUerr, Nall'nla immobilt' rl$uon=sno , I.. Rtalf SOCll'lA C:\oottlrrl f! Rari NaD 11 eoneo il mou-e alle 10.30. o ,Ù:a.r. 1 ~"-'C'('Ju glI ultimi cOlnaudi, Indi, 5,fllnla I " .ouerloIt, el ~r".,a di r (\mUnlt!4A c iò veno ! p.rdlOl pubbllol con ma~II· 1 dalle br4ctle. \' I.IIOroUl dOGli operai, III ti !QIO vivo rI~JIQm c nlo A lul:e I~ 1\1- t ()!llul'Jnl di crude dIsciplina .

t

~

I I

wi

I

I

.1

1.. ,,"a.

DJ!'.""",

Il banc heIl D aI Granu rO li 'IIB l·d Io 1

160

Sluù, ,-.",,,,. """peron'


1928 U.

e

""" Il • N-J ........

VEN EZIA _ 5 FeI>br..., IIiI\l t

I -, ..".O I.NR

OtI>teo,,"' \IO la """ ..

.

aid ,

I

m.

compjuto da due canottieri veneziani Due so ci dllln

o

Ci.l ltollieri c QluriN' 2' .

Pit'.ro Nordio ~ l'alt'r iano Rorl olto;{ con "no imIJaroa.z iont' alfa l-'t'n !':. lona compiro no ali" f;lI e dd/ o 800 r$O nttn lUi r aid di {;;lO km alt.ra»erJO ; fiuDIi 8acclIl'gl ion !', Ad;qr e Minrio ed Il lAgo di GlIrda, Parliti clalta 'l'd c della cQue.rini» il mattin o dci 26 nroooio, {tct! M 'Una prima

tappa a PadrJlla e Il' 'ltOf'tssivt' a E.lt,

L t'Dnu{Jo, Mant otla . Goito, Salion =a e Pe~ 6chiera. ".hll o nlo m lQ . t mpre l o corrt' II ~ _. in laluni punii f ortissima , Oa Pr:rd,irra p , r Punta SirlJlio:u>, Alan (' rba, il ojorn o do po compirono l a t r avd!lata dtl Lago di Garclo tn tft! 0(( e 1II t = =O, TOfJ(J i unytndo SaM alla -,('"n. .~.t'l rilo('no , i 230 J\m. da ,Vantol,," a l~t­ nt':.la vt'nnt'ro compiuti {n un giorn o e 1It; DU . Ci o t'h!' c06litu i1K'r un bd/is:§;mo ~ rt'cO rda del turismo naull'ro.

-

195" .

~S\ [GN\ II

I PRIMI 111 OLI IUlI4NI 01 C4NOTT ~ GG I O

Il " 4• con della • Ouerini • " gli ]unlOres campIOne fra

..

...

,.

" ",. .., '"

salo.

2111 avo-to coppia : CaDo ROm. 7'11 " ': Can SeblUO Lo~~ p(lTn.,.ta OU_" ""'nn 7'38"', C,::n;,)')naU Ita.IMUloI CU ~ ..natw.lI:_ 7 ':r~"7 : 011.. : l.brtnn. lIoII'f'('llnll't' 1Jl.... uli,"Ia,~1 Ieri Il ,,",16, al eonn .'10"2: RomStI~urn!a ~, 2, Ce" ,~ .... :10 . . ~;c ~"l"'YOIi I IIt r .: .1> cClmp:CI,,1 • JunlClru. ,.,,-~ ,'20''7'. DOn .... "1 Il ."ClI"",... nnCl .. Ill1ti b:an~MA fN I al"lol1lltl aeaIlnlCl,u • quel, recUOIl«) UlUn. pc:, ..111....1. ~n iniZio al!1! t i ~ml)Cl di pta ~ ClIIII ))V'ICO:\CI CIOndalOni d lll'acqua onu"... u" .. dlaef'Ol:ta 'o.:.la ba ..• Ia:lt.o .,~ . .'U Qd!vlla, IU'u('nU ,,;.no p~k1anta del. "c:let,"~IO" .. Iwolkl.1la di c.-not.- per I M lUli!llrno O lo" .. ""e"," '.-Wo Il o rna, 211 .aDUo tulto Il CONl I.ll0 l'"edeT&lc , L'UIUona 1!.1Ilo1t..na n'n S0a!.auHaU: ha .~blllto U pro.nunma l. "~~=I~ 81~;r ~.!;~I~: Od C&:IlpIOtiAIO ttal1ano Ql&OIUdel 1110 "111 e del "eW!:Wn!, .. hc !II"'j: 2. ConllllD I (c..n, l'adO"a \ to ."oll'e r to Verona .ut a'!J'1\ tll'O d i 8A.n Zeno, J ",dor~ - (!ID4U): Qu.ttro con : TO~ pl'OKnUnmA 1\ 0011 ,- ~ I. QUKlnJ Van<':I:, (8aarpI. 8Ilcltllo. nelle au<': IIIU'c pne""lI: 21 . 2:2 e ~t.I',lIl1, A natoln, um. VOn\- 2..t ... ~I.ò!mbr. pla~a automati_ Can , J\oa:aV'o M' I SO"I; cal. Ii e O: 13 • 24 &C'tUmbr. Lauri (II l'ftk'!tmo 6'.53"8: 3, Can, .,..,nl'llIn.1o p1llto:. IIne ... ~, . Acku <11 Lod, .'1i1"7, e 2l aeuembr.. OII'.blna l''1I'i11!Ma I l lle. fW O""; L C~ n , ,~ 7'22"9: Olnn. 1Tlutll1Ol 7'24": Ubt'ftl ..,.mplOnnlo IIC'tt.romb~ Ooral~ 7'21t'., C"O 8u,",,0 .,~ P10bert <I. Il:Incoln, C"n. B\U1lO di !..ano lPlltf!M) 7'35"3; CU.S. "", \ 7· ...0"5: Cln. >-n eaml'lo n " U d'lt..alla maacl1!1l a fl'UlmllllLl di ,tletlca ICII,;e", al t J"II, D Ue:> CO": t. Can, o..r<Iu di &o- .~olll",,..nno a UOIOll'III. nel ':0'''1 /) i't."). 2 P'I1lL TClrtno 7'49 "; OtWW" OIIn D'f'H'n;l"nll Comuoall d i 1"\' N e lla IlIMl.lna daU. V'" ..~ ~.~ Il'CY''2 d\ ~IO. U ll1ctot~nlle A n~lo Qn nUtQ •. .".. ; l, C a ll. VU.torl- Romani ho IerI mll-lIonto " 20/) nn . . F,,"~" PlaQtn ,... 8'»"11: Il prlm.uo ItaLIa n o~dOI m , . U2 , Call. S6J(Ioq lo OremClne. 8·:18 ....: l . !:t.beT<), ~a.udo 11 umpo d1 2':1 ...· '2 ~ Ok>na 41. lI11&AO '7'00., • N~11t

.~

,.

,.

" "

.

... ,

"

""".

.,

,

.

,

,

.

,.

.,

,.

" ."

."

,.'"

."

"

----

Il programma d.1 campionato Uralori ,Io'rani n leranl

..-.,

. .. " ..,. • . "

"',. " " • , ", • " "

1950 SULLE ACQUE D ELL'

ili famltionali Il.·1 r.·mo rifOllit·rme .. ril .·liuiolli

.

_.. _.

, • .. "

_......

161


Il

C.lnolt<lj4!IO

1949

NON DIMENTICHIAMO LA VENETA

CAMPIO NATI EUROPEI DI CANOTTAGGIO

~\l111

Ula Sljt

,·..-~"I

DirnLorf'.

''''''l' ,,"

""",., IIf,.u"rl.(. Il, nAf"

l'',' D, ~''',.

'lo "", I/IIINIn/,. ,1ft l~, ,', . '11" ,)1,fiI, .IHJrtll" "I//,n". ,/.1 r"'''''''''fll//(J " r ,prt,,,I,,-c tll '"C''' "', .. ,,,~ ,,, ,"fjfl"ta lilla ,·" .. n",,,,,. ,." fI"t., ...."".,.'NIIU"'/a or! tlr'· d,;"

,,,,.,t,,l''-

,h, ,,,It,, "11/'"'11""" I .",/" t"tI.,.N ....' .. ,,. 'l''''''' d,., ,,,ti,, "bOOml,,"a'a

I/UII

fi .. ,~'" ,'u(,I(""

.\'(11'.. "11/' "t,H ",,'l

l" .

"'II"" ", ,.",.,.,. p,-n'tI'"'.. ,,~, """ ,. ,,,,, .. "" "",'.,,, ,..1 "" .",,,/0 ""'1'''' ''''IIV 1"""#0 ,

,,,,,,,"',

III

tlll/i'

/,

\-,,"Ollal, ,. """ .1"I"t." l'h, ",l 'UNj ",If,. 11I/'rI,'I!,,,,,,,I,

"'''''I"llIw ... ",a

'I""/(/I''''''''_/(I/t,

r"",. ri/"""'OI/'

d • .~I)r'tl" ,l'',,, , ,hl (;",..""

/l'~', TII,II"O., Pfl"~ ",,"HIII> ''''''01''11,

'"'''1'''''

1"",11; ,,,,,

.-.,,,., ... , ...,,, ,. Il,flIOflll,,.,.

'W" """.Vflll,.""

. ".. 'l''''''' '·''!I"t'" r .. ,. .. /,,.,,, ,.~,.h"'",.,,, .. 1111.1,.1111.. ali"

.1.. , ..."""'::"'"'' .. ,110 ,.,,,,,, ",1,. ,.''l''''''''''; ,.,.11" ,.. "itI",· ",_ /,,,~.,, .,,/0 ,h,,-,. ,.h, ,,,,,.A,. I L.'!I"H"ro 'Nh,ro..... .,,,,,I,h, I",,,.~I/,,. t"'ro/lfl" "1"'1""1111' /.,"" "11"t",, , lu,"', 'l'u,,,'' """",,1,

La Ouerini di ~enezia sPoPOla

'/"If, ""A .. I.. I"tI ,I,., ","mloll .. ,/;/1,

ai campionati del mare

. ''''''':/1''''

,1,.1 """''', ,/~II'''''I'''' , .hl

/'"''''0''''' I,. .. 11,-,. ,.""1,,

/.. '''''!IIo,u" "~I /', .,./,;. rum"

""~~I"

.r"I'''' ...., 1'''11'''1/ """ ,., .... ' 'I/,t" "

'1'1""-" "'

, ...·"' , l'II .. ,,', V'I" (','U /Q Ut't'flifUNC

~/ ... It"',)r l

",,'t',.'" """i"", 7'u,..,,,,,, INI",

C6V",""

Il, l'id,,"

/01"""'"

..,II,... ",.",,, (..

"0r,"10n

l'I""fI"''''''

t:

t'Q/I

l''''' "''''' ,../. ''1'''/1''1111'

'''''I",/ti /J" ""..-1110 ffllll/U"," "" ,,/,rllll) """ ,I .. '/'''AI" /!,'''(I , bnloo ,.,,~,tl' '''JlI' "(fl, Il,. (." " •• ,,,,, ,,,,,,plfI,,. ti" pa •• ."" "I I",,, ,lrI /lW""NJ/IIII, "«""11 ~,_ >Il/m, .1'/1"1,,, ,,~I

,"',,, "",,. ' ' 11 "

",,",,1 ..

,'"'",,,t,,

r~", It"'lfI'" I, ""Oli,."" ;,,,'" ,IrI t,pi) '"'IH'I/'"m ti .." """'cllno, "l'IMO. .. ,,,, .. ,. ""0'110,., "/1~'n,III)',, ".iit" 1/11 /m"" .I, N/l'mll) ,III fI'l,t, ,/ri n,

""m, ,., ,ti" ",./. "..",,,h ... ,, fiI.

"""HI'

''/l',H , , ,·i,U/I"" .....,,,. .arrbb, , ....,."I/') I"#,it,,,, ,' ..,.,i"",., ,,,

''',

"c,.l.

""0(./11

'·"i/fll/lIl...

{ l.,., S'U"O/ f;' ..I'/II1/·" ,11 III S,'" fI" ..aI, .1 •

.. II" .,,,.,, " .."tll'.. I, Il'''''' , .. ,.."".t<Jm'.

, '"" 4 .. 1,,,t,, "nn.,t1tM1UJ'" Germeno B..edon"e ~'''1I16 lif'tl di ~'(,"Iu.rf' rlw §(In"

m ror~ lli Jf'finlr.innr ••"('Ord, rh .. ri .... , HrtblJt.ro .l1e 1KlC:.,tà nUIl vp",r.i. III' I. d"l,ulll d!!1 CamlH"nnto illnio ' .. Il 194~ nplle irnb.t('at.I!J/lr ,,11. \ .. nrU t'ib 'AVOrl .... b!'" l'afflu .... ,I, nllO\l.. IIll'n

fone

.11"

""""I,.., '"

caratl"r1Sl'CI

""t "' I

lN_d

nI

H'

1910

Per il Campionalo Junior delle barche alli venezlanil

I Ca m p ion a ti d e l d, N.. poII

I

"1<>1i 01.1 MCI,.

-_--__ _ __ "-,--_.,, . .... ._ _ <• •

'"

. , • -.... ...... 1.....

O"

...

' _. . . . . 1.

,,_.

•• ..-1.............

.... :_... ..._.. .... _. ... ......._. . ...... ---" ~

_~_

01- ....

! . . . . . ., . . ._ UI" -~ •• _ ...

,"'_ __

.~

__

~_

... _

• _ _ _ ...... f'I _ . '

_..... ........... _........- . .......... _ .. 01 "._ ..... .... ,--' ........, ...... ,.. .. ......... , . - ... -,... ---,"

-,~

=_~~--

f

_

~

... - . .... "

' .......... '"

.Il.o

,

.. _ .... .. .

, ...... ti ...,.• \ ..... ... "",~

__ ., _ . ·... · ...... 1 •••• '

C·.'''''-"":..· ,""".C ~

~-

,cM"

d- ........ bole il _ ...... .w c-t..,. Atbu... _ " - . . . . - . "-do.. 1_ _ I0Il.. oli"",...

Lo ...... cWIe.

In IIna slIdata vicenda di "quaUl1o tOll" cinquant'anni di unsie "fIUCI'iuoHe" o.n. __ m,Idb "'''''''. Laru.PIfiaj.Il1I... d'ohiJOo _ _ j,J'.,.. ;';',Ia SocidI ........ ! r. ~ , _ AI io ..... /RApIi..

Per il Campionato junior In Presidenza federale, desiderosa di ma ntenere in vita e dO\'e rosAme ll te propagandare la ripresa della. carat.terist.ica f' lIaziollal(' vogata alilL veneziana, ha richieslo alle SocietÀ Bucintoro t' C;:'uerini ùi L'(.'Ceziollnlmentt' rinunciare, I)er il correntf' anno, al:" partN:ipRzion" al campionato in veneta. junior, sempre quando Il: campionato I)rerletto siallo iscritti e partt:ci'llno a:meno tre N!uipaggi di altre SocietA afliliate. Con l'nccettar.ione delle .società i nter"&mW il gt''!to sportivo richie8to alle .Ide,riose SocietÀ Veneziane &\'rà pratica 'l.ttuar.illnf' se, come ai .s pera, le &>cIelO. ch~ aru:o ra praticano la vogata alla "enetiana, 1.:0101' In Canottieri Garda. la Ba.ttellieri Colombo, 'n Canottieri Baldesio, la Canottieri Olona, il Gruppo Sportivo Fiat, e qualche altra della. qual,. ci s fugge il nome, vorranno \'aleni dc!I'f'U!t'zioualf' ('""ncessiflne per ridart' lustro ad un campionato sfortunatamente ridot.tu, in qUf"sti ultimi anni, ad un m",~h dI'III' f.)Q('i .. tÀ Veneziane. DOI}() il non riuscito e!'lperilllento dello S('Or~, anllO, ~ questo un nllllOO Ll'ntntivo ('hf' dovrt'bbe risveglill.l'e i restnnll cultori di questa simpatica branca dello "port remiero, ma OVf' :ln"he qUfosta volta il risultaLO non ri'!pond-asf' alla sportivitÀ di chi :0 ha perlllèSSO t'd al de.siderio Ùl chi lo ha tentato. francamente dovremlllo ron,ide rnr.. an-iMa ad una nOli lonUtIla fint> la cl)n~ rvazione di 1111 camo piunato che non I\vr,.bbt- I)iil UII cl\rat.ti'n Illlzional p I.' for'!" llf'mllll'lHI rl'Ilionnle, mll unitamf'ntf' l'ittadI It O, /(6"',

162


1977

CIIIIollaggio aVenezia lA socieli fagunire, Iradiricnale amoalia della tanl){· !ieri Budnlofo conia oHre senecenlo imi"i • femre di

inizilthe per riporiare finalmente in auge oHre d. roga .11"dngle1e. anche quella aUI q nnela " ttT\:n

t\lflCOf!ltJ .. Ll'11'II

w

fmllL eompooll.

fra

"..t

=~=III~Jf:n'ft'~ l"~

PfOP(IIILO òd cktlor &a.ni, ptf 4lanlO rt fIDI'1à " Quo:r\III. alm.br " IIUIIIIIlllqlltllolllrilpl;tl~~

~=:.r ~::: J: • • 'dole c't ,~ un tIUII-

jIIO!Ir COIIW Ulllbtrto Raiuz1. ollmpionlOll • WoaU'Nl. .. fu da _pio IlUdtIIIlOrt .. ...

lUldIe 1* IJIWIII alla ~. Pfr 1& prima. &I ~ r~

'lIIII&n' la CO\lIII WUbaUT. 'lI'1 (t~ MIII. O,~ di fIIl 01 dlet\. la IPfI'llU •. Il UPaI'f la n,alla taIlPl't' a'l'IIlf In. Qw:nrll t Bu ttl\t<S9. .oa1'f'llbt <pOrI.l'&mI1I

Ir parlallllo. llna UHla '!" \'li ",cIls:..1I\II ~ , II. ,-. al. tllPI_. la ':olMi ' qurii .. ~ tllon;&l? .lla d"II~\ ' del tlm

LI • di.dolo"" _, lN,a di rlpprllMnUlIln dell. Canotl!ttl 0 Ile,ln1, me!'1lre pII.D sono 11 ponte cii Rialto. In s" II. nel mullh:olOr' COrfeQ deWl/fl iml R~ul Sto,ltI. li SOCI/l'1 Y;'Ole ~;I.~II'~ II ~tlagglO • Venan..

PIOfla1!I~1

":ih anl.O Ilrt''''lnln

198 1

SlH.:;elò canottieri Francesco Querini

Ottuagenaria sì ma ben consenrata TI.

~I

'I"""'_'

........ >J~ft,....I'f"' .. ~"' ...... ILo ... pu.,. ol.ol< Il "~P" <l, Il ........ e"be" _"""".am ..... tu .~IC r< •• 1.0 Q.oc"a, ,

.,,,,, ..""..... ,.,~, ~I'" Jr,J ..... u."'P

v..mn, ... '" ",.j" ~

rn .,..... h"""

wU ,,~...

k .....,.,"-

l.,,,,

I n ........"'·

ì:ì~~~;~t:.:~ .~~'l:..'::

~r=,< ;::,...~:: !ìt~, r~.:~~ .......It" .. rI

"_''''fU''' I ....' " 110 ..... ,

.. wl •• ~.d..o~ ... D<io. h. dca>.'.!l <.t.II... .. '",,"'" - . "". - III... ~".I ..

,,"u'"

.. .10.1.0...... I ............... b "n'

".~ ",,<,II<'~.

OI.Ia'nn<nl.< ........ , ... wl< . u ...... Il ....

... ~1_

,on • .!tU" 0..."". ;

pAio " ' _... _

M" ~ .. ~,

:rr..'7tw~; ~"'C'':,;,,~....~:!h~

....., ..... I "

do"'...... , In

u. ;

onou lo '1...w""" .. 1"'" 1"'" ....I. •. I".. .:nopo..oy,_"... " l n _m",,, il'>; I ~n" okU 01 ,U.n_ <1.o ..... .l ••1k

pt ... t.t

- ... 1....'

lO.' '" ~

1 .. _ ' " • ,I ....... k .. dir I "",..1.0

1% 1

___ IO' -: ......

!'t,,.....,

.t,o t~f' ,lo

::r. j.;: e~~"'.". !.:.,:,.",:::a, ".u ............

l''' .. lIn.... ............... ".:,,"tl< ,m""n.&,IJo'ft' .In ...., ~ .....

"

....

Mlf ...

r,m

,-,." ..01,_ AU ....... " ... , ......

La Memo si conferma la più forte d'I lalia

n_w "-o, """""'-II)ooooIw • . -...... Il ........-

<M 1),0,""

z.- ~

\ b .ntWo \ , ..."' . . . t>-Illi

,",,"11.110

~

_nl

1"'''' '" "m ... ~' ......

I·..I1.l ...... n< ... .Lo,~

~...

'"

.IJj.,JuI, .... .

~~~':'.::at~,,:lr~ ::~~,'ì! .u1.....eun'O....""'c.;,,'PI""" ,ft

l

~UI Vll~!l.. ft"

MI

1~11

:...':.~~;~':..!!k ~~

'n ......... -J!oun"'· ,n dII' j!unw ~Dtl~ 1"..-..,.,..1< ~ r.

."...w.ro

1lu<1o<11oln_~ ... bl.o

• ...... 101 _

",."""

.",·h~

...

...... «"""""'1'. _. ,+",,11. ................ fui .. '1,w •.• n"""" pvt"'f"''''' """ ....~I.. ,mll<'f"<" <nll/OU ..... ' O••• n Qu~

'" .... ...-.1.

""!aII,," ......

rr-"" 0.11.0 ........... "~I U,.. lbl_.I(ò"..;" .. lwlf>1 km b '..n" .... ,• .l't<

..... ,,,"'In ",..... ......... ,n "'''''' '''""'''1'1

f~"'~ '1r."...:!:..I":::!,::>.l:: I).a~"'" noi I~'"

".'WI .lI>< ....

t<k.I~ t~ dt::."'t!::':;~::F-~1 ..

~Inq""""""'url'"

OftIU

......... , 1"1 la! .kILo \ ....,.. 1'_,., ...... _.fin.·w-.,"

\)wnno

'1.1 Q _h,!.o .1 ..... ,....

".n" -.. ~'... ~.........,.,.....,..u... l ... "-ud.I,~",,"rr,,,

.r."" J: :::,';.!..;:

~

_ \tu....

_

t

Il ~ ...... o-m..t~

" .............0 <_

W

. - . . - ............ - J '"""- \1~ .. " ........... 1.--

t ... ... _ri<l .... t«oIe~._ ..

l'~:

.1 . nA7 7.ETT1NO

Gloyed.i l OdJ Cf: mb~ 1m

Querini: giù il pontile! --.,,;..:~.

Or_ N

A.II""II" MamCl c .... la medllllila d i "",mpIO..-Il... lIana,", ..... "10.". Il a!KI,unl O aneto. qu"lI" di Un'lplon"... Il.1I.1M1 junIOl'••

,

I

Jt.'U

\1o'n " ...... , •.•1 V'M'rUI I -nao. rl.~ l'"~ CI,1 '<"011 ,m .Ltro, Il n ... ""

_1'\1)

. . . . .1.... _ " '

",.1... ' dfoll:\ Qun-ml

_rr'"I"1,rQ'.

...

~I

Il 111,,10 JIU

n ~ ",,1 ""8"1" "" ,,,,,

tl\t'

........

Q"~II.

tU

tl

.-

,,"l''' ·,,...1

umulo

Ir"

I>

t"II

1"11

,I.

Q', ..rl. . . , ...... fU .' l

,,~t,., "'''~ " 4 ~,,~ "" .... <"OrlI_I" dII '1,r.]

,,,.1 \!: '"'... """'" """",. . . nr ~.I .nn n".!... · '1

r

Il.

m"nl~rr

<1.'

."1,

... I.. .... n> di

n.

IIn.w" •• ,

"j'"

"v~r<'

.. Ii fa finn al

'",... l

~","

r~O!'l.r<l'~ P,,,,,',hl~n

." ... _"'1(0 ........:llaI.

"11'''''-'

n

mr!~. l5tI

~..,

" 'l'P'"

tirI Oofl"'''H''''

.rn."ul'

~,In ~

tuo ·," ..

"n(I'""" ,,",I "1010 ili

"., .... " .",,1.. ,: .I~

n,,'"

i"""" .I,nr"n<1n

"_n,,

<1,,"'1<'

"'TT'"

P'

"'Iut~:

" ' q,u_........ dJ re -,....

163


1981

Con I vogatorl della

Con una

La Disdotona ha sfilato sul Po

te

veneta ~ a sei vogllto ri

Riuscita l'impresa della Querilli alla maratolla del lago di Lemallo fIN ..uoe.tmo ~UI tra I 11 part«:l...,u a . _ __ ...... elle Ili m.ert ""

~-;.=!~

p,,~.

L 'lmsn- cII:I

..t "'IMo-

rI"'IItftIaIIlt~_.n ·

~ quella ' " camplute due lU1Dl la da I<U ~

.uI. La ..... moLtr., ••~ U. fUll p{u. 41tl iQolw.a _

"'"" I primi U dtllometrlc1aIlo r.pU'a" della 111M Ila bora FriDc'ra), che hA (O-

=W.i~~

• prwcvI ~ cii toqulUImo tra 101 oacIe CItl _

• quallnl td 11<1& jM • q..aau,fO, • 1_ _ .:!Ono dii

.\.ante. arNie anche III IlOprqr;l""'.... di UN .plft\. dldA noItata, f!IISI lOIlO rlv,

un qu.UrO dl coppIal ha

11'10 • f&(l .. re Il lrquardo

donito. oItl1!tutt.o, fan! I llOnU «Wl ,. . _ DOnd1

&IoGI

atmo&I'ericIoo'. ehe hannO loro tn'qMd.l1O dl al· loIaanI alla '+'IC1lJa lUl pOo

- p(*O di

troni. rJIa lede

~~_Nr"UI~'I:~ anllelpo lUI

tempo prnt

.~

1980

Il raid adriatico della C anoTrieri Qu.eri"i s i ripet erà C Oli '"I/II ero 11laggiore di barclle .,

Si è svolta a Torino d0-

m enica scorsa la grande manifestazione remiera

--'~ .

f iume Po. organ1zzata dal Comitato per la rivalutazlone del fiume stes-

....

per la salvaguard!a del

SO', All'evento ha pa.rtec1pato anche la D1sdotona

della Canottieri Querl-

~

_--_ _--_ .

.

...

.-

~-

ni. con 1 8uoi 18 vogatorl che 08J)ltavano in -poa.-

cheup anche due

~

schere veneziane 001 ti-

pico costume della Sere-

nlssima.

Malgrado U freddo intenso mlgl1a1a di pen!<>ne hanno asslstlto allo spet ta<:olo che é iniziato di prima mattina. e 1&

aveva pato al !Pro del Ginevra.

1989

Venezia-Trieste-Venezia a remi, con un "sandolo" VENEZIA - A suo modo, un'Imprua.. Quattro .oct deUa Quertni, una delle più anticM societ<i di canottaggio di Venezia (e d '1tol1lll, IuInno C01IClU!O ieri Il rald Venezla-Trle. te- Venezia ,

con un santùJ/o a quattro remi, La pIcco/a 1>archdta vogata In piedi, a/l4 veneziana, nata per 14 /Qguna. luI CO!Ì sfiOOto a7ICM Il mare: partita lunedì .oorso da V... nezi<l, luI jatttJ una prima tappa a Caorle, quindi a Grado, e da li luI raggiunta TrieJte mercoledì, tra 14 curio8it<i <1m cittadini gIullllni, Rlportita il giovedi, t giunta a Venezia ieri sera, dove l'equ;paggio t stata jesteg. gItlto dai .querinotti.. AI remi IuInno vogato Giu-

seppeBeMdettI de/to.TenJ>.

14-, Rcberto Soprad.assl, Ennio Penzo, Tessa Scame/L Quest'ultima t un~nsegnan­ te ingle.te che vive a Venezia

164

dattueannl, amante dl!pOl't cornA! tanti suo( conUrmnet eviIIenIemente a/l4 Quertnl luI trovato l 'ambiente adatto per ..prI17umJ 14 "'" ptW1t>ne. .E' stata dura - luI raccontato all'arri"" Pen.ao - se.!santa chUomttrl al gforno per !eI giorni, almeno dieci ora di tJ09I1 tra mlIttina e ~ Tes.!a t stata braVUs1171a. AU'andala ."". elevamo di non jarcela, acqua a contmrfa, vento • pfDggIa.' siamo stIltt li li per jemUlrd, ma poi abbiamo tenuto duro e a Trieste quan(ÙJ siamo arrivati ci IuInno jatttJ jesta grande. ritomo t stata meno jaJ.icooo, ma In 7IIIITe ci luI preso 14 Bora, poco /IJOri 7ne.!te. Abbiamo dato la poppo al vento, puntando verso riva, ma 1'/lCIiUIl ci entrova da tutte le porti. Ce 14 siamo vi.!ta bnata>.

n

S.T.


2001

Solenne commemorazione ieri mattina in campo Santa Giustina

La Querini ricorda il suo conte Cento anni fa il Il capitano da marll Francesco scomparve nell'Atlantico ~enezla

200 1

~

Ii<ri~""",,~ pereeJebrare 1100 anni dalla del tenente di vasceI, COIItt f'nIncesco QueriDi, di· rso nen-Dceano ALlantko te la spedizIoot della Rej!ia Manna. per la cooquista del Nord.aleomandodel Duce

Canottieri in festa tra campioni e speranze

Querini, quando il remo

festeggia il primo secolo ,~ . ~ .

,.

coni.e& 0ruIIa Foscsn); llsingolo ·Angela Coin. (madrina Paola Coin); D~.Mario Fasano. (madrinaNalFasano); il sandaJo ·D Gmettlno· (madrina la si-

.... """"""'"""" d. direttore genel1lle del gruppo edltoriaJe n GlIZZettioo); Il Kl .F'rançoisf Lepercq. (madrina Prançoise Lepereq); Il Kl .Edml!e Lepereq. (madrina Edmée Lepercql e il KI ·Beniamino ])on8.. In mallll13l.a ! sta· ta deposta una corona d'alloro sul monumento

8

Foto storica: la disdoc:ona del cantiere Que r ini

Prnneesco

Querini. nei ~ di CIsteDo, restauntadi reeemedal1a Lares srl Era presente la DisdolOna con equIpaggiO misUJ della can· nottieri QuerinI e della Scuola Navale Milhare .f'ranctsco MI> rosini•. A settembre invece lÌ resteg. geranoo 1100 anni della F0ndazione della sodetA biancoBxrur· ra e smza dubbio l querinot.ti in· tenderanno ceIebnIre la resta in lllII!lIenI adeguata alla (ama eal prestigio della SOcietà Federica Repl!UG

IV WJm. Ad_.dlDIID~Rtpa.li6tmrlmrmsra~~bledlllittftr!li lIteaar

Il gotha del remo chiama la Querini 1. . - ilil'llll) -1l1"JllI!"" 'Jidlm' TiIllgL Anlr d'"""'" fra 11 'l''''' _... _. oj

-_ ::--;..

--

lA """ _ _ _l1li00

:.::-_....

__-a-= ~~--------------~;:::~ ~~L :::::.."';".!; ==.-.=-: :::::: :.= ::-.:: .- :-= :=':::.:=: .:.:.=::: --.. _-_ -_ ......... =-:::... ::;:.;: -_ - _._-- ...=---=::: _._ .. =::..-.:: ----- --... _... ... _......_. . ... ....... ---.-

___ -

:.~~ ~;;:..:;=

::"'....:=: ~_. ~_._

~

.......

~=--.:

f"-"" ::.

::=" ,...,

;:":.:''; ===.' ==: r*.o.:;,.:E. =="': ~___ ..::

-==--=: ==--= ;:'::'; :.:.: ::: =;?' ~.;: =::.-.= :..-_=-.: _._, __ .. ____...1... -"-----._._-_.- -_._ - -- --.... _-==.~ _-- --,-------

::. ... -

~

=.:~ =:~.'. .... .......... '-'-'-' .

VENEZIA. Venezia unita sto - ha aggiunto Sesani per fes teggiare i cento ann i attendiamo che il Magistra· della Reale Società Canottie- to tenga fede alla promessa ri Querini. Domenica il di realizzare la barriera comondo sportivo veneziano e me quella già sperimentata non si è infatti stretto attor· davanti a ll' ospedale Civile». no all'antica e gloriosa caMolti i personaggi sia del nottieri di Castello per ono- mond o sportivo - tra cui il rare la storia sportiva e so- presidente della FICK Fran· ciale di un sodalizio che con cesco Conforti. e i campioni i suoi atleti (dagli olimpioni- Albino Dei Rossi, Raffaella ci dei primi del'900 Olgeni. Memo, Umberto Ragazzi, Sca tturin e Sopracordevole Primo Baran, Renzo Sambo. fma alle attuali punte di dia- Palmiro Fongher ~ sia del mante Giulia Cassa ni e Gia- mondo politico, tra cui il vicomo Costantini) ha scritto cesindaco Michele Mognamolte pagine importanti ne- to, Tizia no '!'reu, presenti algli s~ rt del remo. «~Ce nt' a no la manifestazione, cui ha ni d att ività è un tra~uardo partecipato anche la contesimportante anche se il diffi- sa Marcella Pontiggia che cile viene ora. {lerché ~ amo ha ricordato la figura dello monisce il vlcepres idente zio Francesco Querin i alla Guido Sesani - è sempre cui memoria fu dedicata la più difficile attrarre i giova- società. dt importante che ni verso questi sport nobili il mondo politico capisca ma faticosi, se nza contare i Quale ruolo sociale. prima costi crescenti ed il grave che sport ivo, svolgano da problema del moto ondoso)). a nni società come la nostra Una "" '0-' , ___, _ " " , . , in una realtà difficile come quella veneziana)) ha puntualizzato a ncora Sesan i, sottolinea ndo la necessità di un maggiore sostegno da parte dell'a mmin istraz ione comunale verso gli sport del remo, La manifestazio, ne si è conclusa con la benedizione di mon signor Loren· zo Rosada, figlio del campione del remo Tullio, alla lapide che ricorda la nascita del· la società. I&!bastlano Giorgi)

165


Ne ll e pagin e precedenti abbi a mo ce rcato di racco nta re i fa tti pi ù impo rra nti o significa ti vi o sempli ce mente curiosi dell a nostra a ma ta Assoc iazione. o n si pu ò però igno ra re l' influenza che essa ebbe nella vita e nelle a bitudini dei soci, delle lo ro fa migli e ed a nche cl elia cerc hi a dell e lo ro conoscenze ed a micizie con la sua ca pacità di aggregazio ne e di pro elitismo; tenu to co nto del nume ro cerra mente mo lto a lto di venez iani ch e lun go un seco lo è ri entra to in tale novero si può afferm a re c he la sua esistenza a bbi a avuto qu alche influ enza sul modo di vivere dell a città . Questo ca pitolo è stato introd orto pro pri o per mettere in maggio r luce ta le as petto integra ndo il testo con a ltre immagini ritrova te nel nost ro a rchi vio . L'o rdin e no n è se mpre quell o cron o logico.

IMMAGINI DI VITA SOCIALE

_

_

c._ .

Iloti N<InI..

··FR ANCESCO QUERINI"

l,L'l'ti!')'. i. SABATO 31 MARZO 1928 . DAillIll12

""'''l11"~.l"lI 1.1,

1h~1 ~;It \~I~

J 66

Lm~,


l. 1923 . soci cd atleri d.lvallli al carHiere .11lC Zattere con Giov:lnni Vivi.mi si riconoscono Cesnre ed Ercole Olgeni, Giovanni Scanurin c Gino Soprncordc\"()]e. 2. J\ lnnifesro per lIna 'eWla "ociale "mondana c ballerrna" dci 1928. 3. Ribssanre su"ra nell'isola dI S:ml·Era"mo. 4. Attilio 5<:arpa con un equIpaggIo della lIisdorona; sdraiaTO il <ioeio hcncmerllo LurJti Colpo. 5. 1986,85" Annhersario clelia Società. fOlo di campiol1l. 6.-7. l:t Querini sul Brenta ptr "RI\'icra Fiorita ". 8.-9.- 10. Gira sociale alla ~1:1lconrema in Villa Foscari, OSpiti del co. AntolllO Foscari c della conSOrte Barbara. 11. Vel1et:1 a 4 nella ReJtat.) )rorrca dci I 'J74. 12. Premiazione veneta a 4 in Regata ~tOric:l: A. :-" Ioroni. S. Penso. R. Tom.\si. G. Fn ~:In cnn Il sindaco G, t.ongo cd il minisrro G. l\\. j\ b.neoni.

167


l 68


13. Partenza per una gira sociale. 14. Di~dorona :!lui 1>0 a Tonno. 15. Gino Sanrml con il giornalisra e ~rir­ rorc N:lntas Sa l\-alaggLo. 16. l>remla/l0nc \'cnCla a 4 alla Regala !:,carpa, A. Dal1'Acqu:l, il sinSroric:I: daco G. Longo. P. Fahris. ~I. Almansi, l·a!o!.Cssore C Bassono. 17. Si l\"io Barbini con il tiglio Leonardo. Altilio Scarpa c Dino Scsani. 18. Il pre~idcntc dci CO.N. 1. Regionale G. Bertono prcmia l campioni della Qucrml Almiru Ik rgalllo e GUido Sanun. 19. Rega la :llIa valcs:lna 111 S. Giacomo in Pa ludo. 20. Il prc~ldcn(e dd CO.N.1. Provinciale ~omm. Sergio Prando premia I. uciano Vianc1lo. 21. EqUlpaggLo della Qucn111 vincitore del Palio delle Annche Repuhbliche Ì\ lannare a Pisa nd 1981 nd corso di un allenamentu sono 1.1 gUIda di BepL Fongher: S. Tona. B. Del Ros!oi. E Oel Rossi, A. Sc:ul'a . E.1)e Fina. S. Tona. t>.1. Costanrim. C. Fongher. 12. Il socio .\loschlrli in una Vog'1Iong:t. 23. Giuseppe Bcnedclti. Orcste Dall' Acqua !glJ prezioso esa rtore socicmrio). Angelo Da11"Acqua 111 Vogalonga 24. Fest:l 111 C:lntlere per Il banesimo di Imharcazloni.

21

c..

22

23

.1 69


2$. La disdowna nel

(;ortCtl

clelia Regata

~l{Jrlca.

26. 27. 28. 29.

Quer1l1nrn alla Ì\ lakonrcnt:l. 1\ larrnnOIll() tI! Raif.lclla 1\ lcmo. Querinnw III Vogalonga. Premiaz.ionc di ),:H)\'3m .l1lcr; con comln. Antonio Ro!o.\ Salva. don. Dino w'ì-aru, aV\. Augusto Sal\'adori. 10. Prelnla710ne di guwalll arlerl cun gli Istrutturl GIllO ~I:trlll' Germano 1...1chlTl. J I. Premiallone lTl canllcre: G. Pmcn. I}. Ncgrln, L. PutCrI , r\. DCI Rm~1 - rnghl't.\- c F. Dc Ì\ lartin. 32.-3 . 1. L'olimpiolllco Damele Scarpa con il prcsidente Baroncini o!opiti di Annibale Ikrtt)n.

B. PrCI1l1a7101ll del C.ll1lJllom

Al\' l ~e

8:1f-

hlcn. Jcan <'mcrgheno, Giacomo Cosr:tn-

tIIl1 c ara Borrolato. 35.-37, Prcl1ll;lIiolll dCI gimal1l atlctl l' cOIl~gna .llIa SOCiCf.i dci modello dell.l !>Cconda disdorona da parte del !olg. GiorgIo Carrara figlin dci (o"rruttore.

36. Giu\'alll atleti cnn gl! isrrunori Barhi e Soiano.

111

170


17 1


38. Premiazio llc dei vincirori de lla Regara 1.:0n eqUlpaggi misti Amminisrrazione Provi nciale + Querini: al ccmro l'assessore a llo Sporr della Provincia di Venezia Bruno Gill~eppe Murètto. 39.+40.-4 1. Corsi di voga a lla \'cncra per Stu + denri degli Ismuci superiori di Venezia. 42. Il re del remo Palmlro Fongher, iS[nmore sociale, con Picrino C hiusso. 43, I giovani Foscari. Fcrigo c Giu lia con i C()I1+ soni Claud ia e Ph ili p .Iccompagnati in gondo+ b ~oc i a l e da Franco De M:min (e Giorgio D31+ l'Asr:l),

"

172


44

45 路H . Varo della nuova "p:1[.1I1a" Gepa con il CmfrUrlOrC Vincenzo Faghcrani, il (hrcrrnrc del ca ntiere Roherto Cu'>t:l, il viccprcsidclHC Guido SCSrt ll ; cd il prcsidcnrc. 45. Tradi7ionak' huffet organizzi.lro dm soci 111 ucca<;iullc (II llll.l manifestazione s()('ia1c.

46. Barbara c Amomo F()!>Can alla ~ I :llc()ntcnta.

173


I NOMI DA RICORDARE

I SOCI FONDATORI Co. Piero Foscari, Umberto Barbieri, prof. Antonio Bettanini, prof. Augusto Biasini, Daniele Brotto, Vittorio Cavenago, Nino Ci vi ero, Alfredo Cristofoli, Arturo Cristofoli , nob. Giovanni Querci della Rovere, nob. Guido Querci della Rovere, rag. Aldo De March, Eugenio Donadoni, Giuseppe Fabris, Carlo Gavagnin, Domenico Girardi, avv. Cosrantino Masotti, Cesare Modenese, Cesare Olgeni, rag. Gio Batta Pirtoni, co. Manfredo Ricchieri, Cri to Soririu, rag. Giovanni Sriffoni, prof. Giuseppe Torres, Duilio Torres, avv. Guido Villanova, Silvio Via nello, Giovanni Viviani. SOCI CADUTI NELLA GUERRA 1915 - 1918 Gen. Antonio Chinotto, Pierro Azzano, avv. Giovanni Brunialri, Ettore Buna, Antonio De Grandis, Matteo Favero, Em ilio Fontanella, Fausto Fontanella, Giacomo Fabrizio, Mariano Giri, Edoardo Gavagnin, Nino Pazienti, Peppino Pozza, Romeo Quinta valle, Amedeo Sambo, Amedeo Soave, Attilio Soave, avv. lppolito Segre, Silvio Valarelli, rag. Guido Viali, avv. Antonio Via nello.

>Cn. conte P,cro ~O"3 " , fondarore c

primo prt'siJt.,l1tc ( 190 1· 19 16 ).

SOCI CADUTI NELLA GUERRA 1940 - 1945 Gino Nais Med. d'Oro v. M., Giulio Brizzi Med. d'Argo V. M., Pietro Busetto, Mario Burraro, Angelo Carminari, Tullio Gianese, Enrico Fregonese, Gino Lionello, Gianfranco Magrini, Carlo Ru ol, Bruno Vianello e Giovanni Zambon. PRESIDENTI ONORARI S.A.R. Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi, co. Min . Giuseppe Volpi, avv. min. Giovanni Giuriari, sen o ing. Achille Gaggia, dotto Dino Sesani.

C.l rlo G:nagOln. ll(K IO fo nd.llurc.

174

I PRESIDENTI Co. senatore Piero Foscari Med. d' Oro amm. Luigi Rizzo Comm. Gino Angelo Toso Gr. uff. Giuseppe Toso Avv. Antonio Pellegrini Ma . Corrado Dal Pozzo Avv. Antonio Pellegrini Avv. Domenico Giuriari Avv. Costantino Masotti Ing. comm. Luigi Gaggia Ing. Roberto Marin Ing. Francesco Baldassari Comm . Gastone Cerato (f.f. ) co. Guido Brandolini d'Adda Avv. Guglielmo Alman si Avv. Paolo Magrini Avv. Silvio Bonduà

1901 - 191 6 1919- 1920 1920-1923 1923-1925 1925-1926 192 7-1928 1928-1930 1930-1931 1931-1932 1935-1941 1941-1946 1946-1947 194 7-1950 1950-1955 1958-1 96 1 1962-1965 1966-197 1


Dott. Dino Sesani Amm. Enrico Pasquinucci Penso Sergio Dott. Dino Sesani Ing. Alfredo Baroncini

1972-1982 1982-1990 1990-1991 1992-1996 1996-

I VICE PRESIDENTI Cav. Luciano Peti t, dotr. Francesco Muller, prof. Giovanni Pardo, prof. Antonio Garioni, cav. Giovanni Viviani, avv. Luigi Vasilicò, avv. Guido Villanova, cav. Antonio Azzano, avv. Giuseppe Fusinato, avv. Costantino Masotti, comm . Augusto Genovese, avv. Roberto Oreffice, cav. Mario Vitas, COlllJll. Gastone Cerato, avv. Silvio Bonduà, avv. Guglielmo Almansi, avv. Paolo Magrini, avv. Marina Marinoni, Tito Ceccato, Gastone Marinetti, amm. Enrico Pasquinucci, Giovanni Fabris, Sergio Cominotto, Luciano Via nello, Duilio Stigher, Giorgio Man ze lli, Franco De Martin, Sergio Penso, ing. Alfredo Baroncini, Giacomo Rizzo, Guido Sesani .

A\ \'. Giu"cppe Fusin:lto il viccprc~ id cntc dell.l ricostruzione della 'sodet:l nel prim i) dopngIICrr:1.

DAME PATRONESSE Co.ssa Elisabetta Foscari Widmann-Rezzonico, cO.ssa Angela Toso, Antonita Toso Delfino, cO.ssa Marina Foscari, cO.ssa Nerina Volpi Pisani, co.ssa Anna Maria Volpi, cO.ssa Marina Volpi, Gina Toso Merk, co.ssa Maria Luisa Foscari De Bresson, Delie Pellegrini Zadra, cO .ssa Lucia Tito Zavagli, ma .sa Barbara Cicogna Berlingeri, dott .ssa Giovanna Gioi, ba .ssa Maria Teresa Rubin De Cerven, co.ssa Barbara Foscari, Paola Golinelli, Françoise Stoll Lepercq, co.ssa Elisabetta Foscari, Marcella Gaggia, cO.ssa Barbara Cerato Valmarana, lady Frances Clarke, Marcella Pontiggia Valier. SOCI ONORARI, VITALIZI E BENEMERITI I criteri con cui la Società ha assegnato lungo il suo secolo di vita questi titoli non sono stati uniformi . [n occasione del centenario l'Asse mblea dei soci ha deciso di mettere ordine nella questione per il passa to e soprattutto per il futuro e ha delegato una ristretta commissione a riordinare e inquadrare in modo organico gli interessati secondo una interpretazione il più possibile univoca dei vigenti dettami starutari che così recitano: "Sono soci onorari vitalizi e

benemeriti quelle persone od Enti che per particolari benemerenze riconosciute vengono nominati dall 'Assemblea dei Soci; o che abbiano versato alla Società una S0111111a nOI1 i11(eriore a quella che di anllo iII anno sarà stabilita dal Consiglio Direttivo nella seduta di approvazione del bilal1cio precedente" .

Il prl'~ldl·nrc Francesco Bald:l';~an. Rega 'storica 1948.

Ne è risultata la suddivisione dei soc i che hanno particolarm ente meritato per la sopravvivenza e per il lustro della Società nelle seguenti categorie rimanendo inteso che la 111 edes ilna figura pu ò appa rtenere a categorie diverse e che

r.t

175


chi era già stato inquadrato in una vi è comunque rimasto. Gli elenchi sono in ordine cronologico.

II socio onorario .. ir A .. htey Ctarkc.

I .soci onorari Cill/hl/t! e Strtgl1('fi1; (d:l Cm /"10m , 9.., 5/2()(){) di Enril.:o Ril.:cia rdl, ed. Cicero).

II socio onor:lrio Ci.1CI in Ill:lglia biancoazzurra.

SOCI ONORARI Persone ed Enti, noti per nome, fama o benemerenze, la cui appartenenza alla compagine sociale è stata ed è motivo d'onore ed orgoglio per il sodalizio. Tutti i Presidenti. Attributo conferito inoltre a soci eccezionalmente meritevoli a "titolo d'onore". Preso seno co. Piero Foscari, S.A.R. Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, ono avv. min. Giovanni Giuriati, prof. cav. Annibale De Lotto, gr. uff. ba. Cesare Origlia, mr. Ugo Whitaker, co. Renato di San Gallo, ing. Angelo Meloncini, min. Giuseppe Volpi di Misurata, vice amm. Giuseppe Morrola, ten. gen. comm. Enrico Rossi, gr. uff. Agostino D'Adamo, gr. uff. ptof. Davide Giordano, preso comm. Angelo Gino Toso, co. comm. Antonio Revedin, pres o M.O. com.te Luigi Rizzo, preso gr. uff. Giuseppe Toso, COll1m. Anronio Azzano, co. Alvise Foscari, cav. Silvio Marsoni, Antonio Acerbi, Nicolò Fossetta, Enrico Fossetta, Marco Bi io, comm. Bruno Fornaciari, comm. Giuseppe Palumbo, gr. uff. Iginio Coffari, co. Vittorio Cini, preso COll1m. avv. Antonio Pellegrini, seno ing. Achille Gaggia, Cassa di Risparmio di Venezia, Società Adriatica di Elettricità, Provveditorato al Porro di Venezia (ora Autorità Porma le), Società Veneziana di Navigazione, Magistrato alle Acque, Alfredo Campione, Attilio Carrara, pres oma. Corrado Dal Pozzo, cav. Giovanni Viviani, preso avv. Domenico Giuriati, preso avv. Costantino Masotti, preso ing. Luigi Gaggia, preso cav. prof. ing. Roberto Marin, preso cav. Ing. Francesco Baldassari, comm. Gastone Cerato, Anilio Scarpa, Albino Dei Rossi "Strigheta", Marcello Bon "Cia pate", don. Pietro Soncin, preso co. Guido Brandolin d'Adda, preso avv. Guglielmo Almansi, preso avv. Paolo Magrini, preso avv. Silvio Bonduà, avv. Marina Marinoni, comm. Antonio Rosa Salva, Giovanni Giuponi, dotto Paul Lepercq, preso dotto Dino Sesani, preso amm. Enrico Pasquinucci, Tito Ceccato, sir AshJey Clarke, preso Sergio Penso, Sergio Tagliapietra "Ciaci", Palmiro Fongher, Gino Sanrini, Luciano Via nello, Giorgio Manzelli, dotto Luigino Rossi, avv. Cesare Zonca, avv. Maurizio Visconti, amm. Mario Buracchia, prof. Gianfranco Mossetto, geom. Gian Antonio Romanini, dotto France co Coniorti, p.i. Renato Niceto, Duilio Stigher, avv. Augusto Salvadori, cav. lav. Marino Golinelli, ing. Patrizio Cuccioletta, amm. Paolo Pagnottella, ing. Giovanna Piva, co. arch. Antonio Foscari, lmpresa SACAlM, ing. Pierluigi Alessandri, Marcella Pontiggia Valier, seno Marin o Cortese, don. Pi ero Rosa Salva. SOCI VITALIZI Persone ed Enti che abbiano versato nell'arco di cinque anni alla Società U/l importo anche in materiali o manufatti pari a trenta annualità.

176


Ono min. Giu se ppe Vo lpi di Misurata, gr. uff. Gian Ca rl o Stucky, co. Vittori o C ini, Ll oyd Adri ati co Venezia, ca v. Va ldemaro Ra in eri, gr. uff. An ge lo Pog li a ni , co mm. a vv. Antoni o Pell egrini , gr. uff. Giu seppe Toso, Società Am eri ca na Petro li o, Società Veneziana Conterie, sen o ing. Achille Gaggia , ing. Luigi Gaggia, comm. Gastone Ce ra to, Società Adri ati ca di Elerrri cità, Soc ietà Indu stri a le Sa n M a rco, Do po lavoro Telve, G ugli elmo G ugli elmi, Ald o Rossi, cav. Fra nco Oli vetti, Bruno Lebreton, G io rgio G hi slieri, co mm. Gi ac into Bernardi, Domeni co Dal M o lin, Lodov ico Ce ra to, Alfo nso Coin , Errore M olin, Giaco mo Del Prà, Artemi o Toso, dorr. Ma ri o Friedemberg, Anto nio Ma rcherro, Gi useppe Ra ndelli, Egidi o Berga mo, Anto ni o Pi ovesa n, Gia nni Da l Pra, Giuseppe Tonon, Giuseppe Bona to, do rr. M a ri o Za nerri , dorr. M a ri o Sta mbogli , Ma rce ll o Ca ffì , Arm a nd o Sera fini , Augusto Trevisa ni , Ital o M a rza ri , Mario Facco, G io rgio M anze lli , Tito Ceccato, Pa ul Lepercq, co. N ico lò Do nà dell e Rose, avv. Al essa ndro Fava retto Rubelli , dotr. Ma rin o Go linelli , Ba nco Sa n M a rco, C redi to Berga masco, avv. Giuli o Gidoni, Eli sa betta Fosca ri , Alvise Fosca ri , Alessa ndro Fosca ri , Leo na rd o Foscari , An to ni o Fosca ri, \I Gazze ttin o, ASM, Fond az ione di Venez ia, Comun e di Venez ia. SOC I CONTRIBUEN TI Q uesta ca tegoria di soci nO li è prevista da llo Statuto, ed a quanto si sa, è stata utilizzata so lamente prima de l 1926 per i soci che si impegnavano a versare L. 2000 nell'arco di . . c/l1que an/ll. Artu ro Ba lli ch, Al essa ndro Paul , Società Venez ia na d i Nav igazione a Va po re, Ll oyd Adri ati co Venez ia, cav. Va ld ema ro Ra in eri , gr. uff. An ge lo Pogli a ni , co mm. Giobatta Del Vo ', Pi er Celso Baccovich, Cassa d i Ri spa rmi o d i Venezia, ing. co mm. Attili o Bisio, Banca Po p. Coop. An. d i ovaraVenezia . SOCI BENEM ERI TI Persone ed El1ti che hanno contribuito in modo sostanzia le con risorse fina nziarie, in natura o con la loro opera all'in temo od all'esterno della Società alla sopravvivenza, al potenzia mento, ed al maggior lu stro della stessa. Allenato ri che hanno conseguito prestigiosi risultati. Giova nni Viv ia ni , Cesa re O lge ni, Gazzettin o Illustrato Venezia, Arturo Balli ch, Ca rl o Gavagnin , Ca rl o Ru o l, Ari stide Sa lm as i, G iu sep pe Girardini , Do menico Leoni , N in o Periss in otto, cav. Eugeni o Va lentini , Tu ll io Gia nese, Max O refi ce, gr. uff. Ugo Ca rn era, Gi ulio Mariuzza, avv. Robe rto Oreffìce, Gin o Berrini, Sil vio Rampin, Bruno Pescaro lo, Lui sa Sc ri zz i G uerr ini, Mario Borgo, Franco De Va nn a, Lucia no Gar lato, Sergio Romor "G igio", Ugo Co la, Giovan ni Fasa n, Ro berto Lazzari, Aldo Moroni, Luigi Co lpo, 177


Luigi Moschini, Nazareno Simonaro, Piero Andreola, C laudio De Zanchi, Michele Populin, Pier Paolo Perut, Luca Tenderini, cav. Primo Baran, Sandro Antenori, ing. Luigi Licciardo, arc h. Alberto Nicolao. SOCI BENEMERITI - ATLETI

Atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi, ai Campionati del mondo ed ai Campionati d'Europa; Campioni d'Italia . ATLETI OLIMPICI, MONDIALI, EUROPEI

Scipione Del Giudice, prof. arch. Brenno Del Giudice, Curzio Del Giudice, Mario Tres, Luigi Armellini, cav. Giovanni Nenzi, ing. Gino Solesin, Tullio Rosada, Giuseppe Mion, Antonio Fontanella, Anronio Finotti, Corrado Benedenelli, Italo Sambo, Alfredo Stranieri, Giovann i Lucadello, Giovanni Scanurin, Gino Sopracordevole, Ercole Olgeni, Giuseppe Tassan, Gin o Bettini, Almiro Bergamo, Gu id o Santin, Romeo Santin, Amedeo Scarpi, Marcello Basso, Albino Trevisan, Giovanni Vorano, Umberto Ragazzi , Margheri ta Maggiolo, Laura Corò, Raffaella Memo, Giacomo Costantini, J ea n Smerghetto. CA MPIONI I TALIANI

Antonio Marchiori, Anronio Miono, Daniele Brono, Giuseppe Sambo, Luigi Pietrobon, Giuseppe Tonini, Enore Mazzega, Primo Mazzera, Giovanni Parmesan, Guido Costanrini, Leopoldo Cuciro, Pietro Dell'Andrea, Umberro Celadin, Lorenzo Berlendis, Attilio Dal Col, Giovanni Mazzera, Cesare Olgeni, Giuseppe Tassan, Domenico Sambo, G iovann i Bonaldo, G iovanni Saura, Germano Basadonna, Arma ndo Furlan, M. Casanova, Gasrone Cerato, Ceccarello, G. Ventura, V. Da Preda, Roberro Dal Gesso, G. Bergamo, A. Tagliapietra, Giovanni Osena, Anilio Scarpa, G. Allegretro, A. Zambon, Anronio Moreno, Giovanni Romar, Guido De l'ieri, p. Carmellini, Giobatta Piano, Pietro Buseno, Leopoldo Busetro, Guido Romor, Antomo Santin, Aurelio Battagliarin, Benedetro Vanzeno, Angelo Fagherazzi, Livio Via nello, Gino Scarpa, Pietro Santi n, Aldo Liberalesso, Enrico Fregonese, Sigfrido Via nello, Guerrino Saccomani, Albino Dei Rossi "Strigheta", Angelo Dei Rossi, Marcello Bon "Cia pate", Virgilio Dinon, A. Santin, G. Sanrin, Romeo Santi n, Amedeo Scarpi, Albino Trevisan, Marcello Basso, G. Ballarin, Bruno Manzoni, Ugo Ballarin, Augusro Topan, Guerrino Via nello, Tiberio Ragazzi, Luigi Ragazzi, Francesco Ragazzi, Roberro Ragazzi, F. Trevisan, D. Cimarrosro, F. Smergheno, Carlo Pasini, Giorgio Lionello, Rino Elzo, Luigi Elzo, Giorgio Elzo, Esterino Scarpi, Ugo Bocciolo, Luigi Pastrello, Alberto Angiolini, Andrea MazZllccaro, Antonio, Domenico Polo, Francesca Palma, Caterina Bonaldo, Alessia Gottipavero, Barbara Simonaro, Nico letta Sanvitale, Francesca Brotto, Vanessa

178


Battagliarin, Francesca Perego, Lara Testori, Francesca VianeUo, Luca Secco, Piero Negrin, Lorenzo Negrin , Gian luca A1degani, Andrea Rossi, Fulvio Garlato, Diego Nazzari, Emanuele Berraglia, Valentina Trevisa n, Massim o M emo, Anna Katya Casagrande, Amalia Calzavara, Marta Perut, Francesca Vianell o Moro, Giulia Ghigi, Giu li a Favero, Giu lia Cassa ni, Rosa Citton, Alvise Barbieri. SOCI GIUDICI ARBITRI DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO Cav. Giovan ni Viviani, Scipione Del Giudice, gr. uff. Ange lo Gino Bettini, COIllIll. Gastone Ce rato, Roberto La zzari (o ra tutor regional e), p.i. Piero Andreola, ing. Alfredo Baroncini. SOCI CON INCARICHI NELLA FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO Dott. Dino Sesani Presidente Co ll egio Reviso ri Co nta bili e Delegato Provinciale, Duilio Stigher Presidente Comitato Regionale Veneto. I DIRETTORI DI CANTIERI Scipione Del Giudice, Attilio Scal'pa, Gino Santin i, Ennio Penzo, 'Lucian o Via nell o, Gianni Pellegrini, Giuseppe Benedetti, Antonio Gottardo, Germano Lachin, Luciano Vianello, Roberto Costa. DIRETTORI SPORTIVI ED ALLENATORI Cesare Olgeni, Giovanni Querci dell a Rovere, Scipione Del Giudice, Gino Bettini , Guido Ro mo r, Attilio Scarpa, Piero Andreo la, Piero Negrin, Mario De Biasio, Pa lmiro Fongher, Ernesto Ortis, Nazareno Simon ato, Davide Stigher, Arianna Gambirasi, Francesca Brotto, Primo Baran, Sandro Antenori (ca nottaggi o). Michele Pop ulin , Claudio De Za nchi , Pi er pao lo l'erutto, Luca Tenderini, Enrico D'A mbrosio (canoa). I SEGRETARI Giova nni Viviani, Dario Montalbotti, T. Gianese, Ca rl o Urbani, Antonio Zanon, Ca rl o Ru o l, Pi etro Favero, Mario Bartolini, Marco Mainoldi, Bruno Lebreton, Gi useppe Bonato, Mario Pastrell o, Robe rto Lazzari, Marino A1mansi, Pa olo Cortella zzo, Oreste Dall' Acqua, Nicolò Dapretto, Piero Andreola, Gi no Sa ntini, Enn io Penzo, Alessandra Vio, Luciano Via nello, Luigi Zanon, An tonio Gotta rdo. I TESORIERI Ca rl o Gavagnin , Antonio Missana, rag. Umberto Beggio, Att ili o Scarpa, ing. Gi useppe Peresson, Sergio Penso, Ernesto Ortis, dott. Gastone Boldrin, geom. Gianni Bevilacqua. 179


LA FLOTTA SOCIALE GLI AUTOMEZZI

La fl otta soci a le si compo ne d i 11 2 imba rcazio ni di cui 23 di tipo o limpico, 5 venete, 19 di tipo rego la menta re, 40 ca noe e 24 tipiche venez ia ne e a usi li arie. IMBARCAZION I DI TIPO OLIM PI CO NOTI

TI1'()

NOl\!I-

co~

Orto

P. P. P.

Salani

1984- '-_ __ __

Quarrro di coppia uarrro di co lia

Luigi Gaggia

Quattro di coppia

Elisahertrt Foscari A.S.M.

Fili Filippi

200 I 200 I

Due senza Due di Co .,ia

Damiano Foscari Gastone Ceraro

Salani Salani

1996 1994

fHrnORl

·\ N!\O

1970

"D",u",<__dc.i__C"(:t,p"'p"'ia" -_--'B...aoo:'"lC"'o"S"ac.n'-'c".. lac.r,,co" '--=Fi Ii Donorarico Donoratico DOllorarico DOl1orarico

200 I 1994 1994 1994 1994

Singolo 7,20" '-_ _ ---"I"L'-N:.:0= R...:S"pc.A"----_ _

Donorarico

19"-.8 "'6" '-_ _ _ __

Singolo 7.20 ~i n g()lo 7.20 Singolo

Donorarico DO!loracico S•.llani

Sin '010 Sin '010 ~ingolo

Singolo Singolo

Singolo ~l11golo

Singolo Singolo Singolo ~ i ngoc o 1"'0'---_ Sin '010

Schia ardii I O Sehia arelli r Schiaprarclli 3° Schiapparelli 4° Beniamino Dona Toni Buserro

Paola Chi::\Vi d'oro Frallcis Clarke

Fral1coisc Lepercq Angela Coin Mario Fasa no Alherra Foscari l\ larco Foscari Au 'usto Coin

I 95

I 95 I 95 I 95

Salalli Fi,,\r.r.:P"'pi" --_ _ lOOO Filippi

Filippi

2000 2001

VENETE Giorgia Pel1~o CA RIVE --~~~-----Quanro TOIll BUSCITO Luigi Pedercini Due Due _____ Albcrgo S. ,\Iarc ~

Sei

~nrQ

I~IBAR CAZ IONI 1'11'0

I>escarolo 1983 Pescarolo 1987 ~--~~----Pcscarolo 1988 Pescarolo l'<sc3101"'0'--_.:.19"'8,,9:.... _____

DI TIPO RFGOLA,\IENTARE (JOLE I ;-';(l~11'

--'.'c.""".:.'_

( ()~TRP1TORF --" " o-',c'(.:. ) __

Orro con rim, Venclia 1953 Orro con rllll. Da Prctro Pe~ ca rolo 1983 uarrro con [ull. - -èF"èlu'-r'-a="'--------:Pc!locarolo 1977 Quarrro con fIIll, Stella Polare Pescarolo 1982 Qua rrro _ _--:I"'aC'ue.I"'L"'c"-pe"r"'c,,9_ _ _-èDe:o"",, 'o"'r"'aè',i,,co"--_ I-:9,,82_ _ _ __ 7 Pesca rolo 1982 Quattro Silvcstrini Due con run, Querilla Pescarolo Doppio canoe Enrico _ _ _-':l'~escarolo 1991 DoppiO ca noc" -_ _ ,,,I'-. 1 "G·",a", ,,,:,c,,,trc.inoo0"---_ _ -':I'"cs"c'"'3.:.1O,,1,,0_ _.:. 19,,8"'7,--_ _ _ __ Do IO canoe Banco S. Marco Pe ~caro lo 1988 Canoino Ciano Pc')Carolo 1993 c..anoino Annadia PC'icarolo 199 1 ~~~--~~------"C"'a"'n"0c.in"'o'--_ _ _ _,,L."'al.,.11"a"' PC!locarolo 198] (:al101l1o _ __ .:.Ic.~.ubell,-i",1_°___ Pe5Glroio 199 1 C.lnoino Marghen ra Pl'~caro lo 1983 ça noil19_ Rubclli 2° Fillppi 2002 !olerra Alessia Pescarolo --~= = - - - -

180


TIPO

"O,\ IF

COSTRlllTORE

lalerra 'oletta

Francesca Caterina

Pescarolo Pescarolo

TII'O

'Oi\IF

COSTRlIlTORf

K4 K4 K4 K2 K2 K2 K2 K I K K KI K K K K I KI K I K I KI KI K I KI KI K 1-420 K 1-420 K 1-410 K 1-420 K 1-420 K 1-420 K 1-420 K 1-420

Chiari e Forri Giulia Cassani

Stuer (Dan. ) ASA

A:-'-";O

:-.;OTr

A~:-';O

'\;OTI

CANOA

Flu viale Fluviale Fluviale Fluviale Fluviale KS KS KS KS

1986 1978 ASM Hodv S~orr 1998 Maria Piner Strller 1978 Andrea Rossi Strller 1985 Coo~, S. Marco K 3 mi~ 1990 J\llaria Fasa no Ilod):: S~()rr 1998 Fulvio G::trlaro Struer 1970 Albergo S. Mnrco 1 Strlll:r 1985 Mnria Teresa Struer 1985 Albergo S. Marco 2 Struer 1985 Massimo Memo ASA J978 Valentina Trevisan ASA 1978 Mam Berron Bozzaro 1980 Rlibelli 1980 Kaminskr Giulia Favero Kaminsk):: 1980 Marra Pcrut Knl11in sk)' 1980 Diego Nazzari Ungherese 1995 Nbnucl Bertaglia Ungherese 1995 Rosa Citon Ungherese 1995 Francesco Via nello Ungherese 1995 Bruna Rossi Ungherese 1995 Giacomo Costa nrini Hodv S~orr 1998 Alilaguna IO Kalllinskr 200 1 Alilaguna 2 0 2001 Kaminskr Alilaguna 3 0 Kamin!.kr 2001 Luca Secco ASA 1992 Sandra Bazzano ASA 1992 ILNOR Arr Fiber 1996 J\l:1rco Cola Art Fiber 1996 Marco Zanerro Arr Fiber 1996 Ale~sandro De I>oli ASA 1985/90 Bruno Biancardi Bozzato 1985/90 I· Art Fiber 1985/90 2· Art Fiber 1985/90 3· Arr Fiber 1985/90 Beniamino Donà Hodr S~()rr 1996 Piero Negrin Hodv S~orr 1996 Edmcé LCJ.~ercg Hodr S~ort 2000 Françoise Le~erc9 Hod r S~urt 2000

Legno

Legno Legno

Legno Legno Legno Legno

IMllARCAZIONI T IPIC HE VENEZIANE ED AUS ILI ARIE 111'0

M),\ !I

U)\lltlfITOKI

Disdomna Caorlina Caurlina Gondola Gondolino Pupparino Pupparino Sandalo Sandolo

Pietro Foscari Alvise Oniga

G.

SACAlJ\;1 Gabriella ASCOM

1973 E V=ello (CR'a)2002 F. V"ncJlo (0ea)2003

i\llTE

Accom.

2002

Castellana

M . Via nello

CA RNE

Amadi Pescarolo Pescarolo

Pietro Andrcola Piero

.\:-::-':0

Gill~oni

181


IWO

:-:O~II

CO)fRlrtTORF

ANNO

Sandalo

Aldo Francalli

V. Faga razzi

2003

j\ l asca reta

Bucinroro

M asca rcra

Agostino

Amadi

Masca rera

Aldo Celeste Dino

AI11:ldi

Amadi Amadi Amadi Amadi Amadi Amadi Anmdi

1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982

Fagherazzi

2004

Masca rera fvl asca rera

Mascarera Mascarera

l'vI asca rera

Masca rera Masca rera Vallcs3na Vallesana Pa r ~lIla

Licin Paola Fratelli Piueri Rosetta Simoncrra

MlH

Carmela Ci-io

Gcppa

Due Gommoni

AUTOMEZZI Per le rrasferte sui campi di gara la Società dispone di un furgone Ford Transir 100S Kombi da 9 posri e di un rimorchio per il rrasporro delle imbarcazioni.

ATTREZZATURE PER ALLENAMENTO A TERRA E PER LE PALESTRE

VASCA SCUOLA E REMO ERGOMETRI Per l'all enamento a rerra degli arieti la Società dispone, oltre che di una vasca scuola, anche di sei remoergomerri e . . rre pagalaergomern. ATTREZZATURE DELLE PALESTRE Le due palesrre grandi sono dorate di: A1TREZZATURE ISOTO N ICHE

Ven:ical row, vertical traction, leg extension , pulley''", leg curi , leg press, sirring ca lf, sranding calf, glu reus machine, panche addominali, shoulder press, chesr press, pecroral , lar machine, mulripower '", abductor machine, adductor machine, rotary torso, pek dek, panca declinara '., panca spalle*, panca orizzontale con appoggi *, "cavi incrociari doppi", delr's machine, "parallele/sbarra"', panca inclinara '·, panca "Scorr"*, crunch machine, lower back, panca orizzonta le, panca doppio uso, rasrrelliere compIere di copp ie manubri da l a 30 kg '", bilancieri caricabi li -dischi da 2 a 20 kg, spalliera svedese, srep", bilancieri comp leti'", quindici cerchi per rirmica *, bastoni di legno *, tapperini di gomma-palle di varie dimensioni- c1averre'", manubri da l a 3 kg'·, impianti srereo"· . A1TREZZATURE ··CARD IOFITNESS··.

Srep'", cyclette'", rapi ro ulant '", rorex "", rowing*. N. B. Le attrezzature

182

COli

"asterisco

SO li o

di proprietà del gestore.


TITOLI OLIMPICI, MONDIALI, EUROPEI ED ITALIANI CONQUISTATI DALLA QUERINI

CA.I'vt PIONATI ITA LI AN I VENETA 4

J :: J uniorcs; S = Scniores; I = lr:l tiall0 Anno

Cina

aL

1902 Torin o

J

1902 Torino

S

Campo Arr.

" I·

Norlllll;WVI,lIlclI

Anronio M archiar., Anronio Miano. D::miclc Brorro. Giuseppe Sambo Anronio Marchiari, Anronio Mia no,

D<lniele Bran . Giuseppe Sambo 1903 Venezia

J "

,903 Venezia

S "

,905 Co mo

J

J.

1906 Pallanza

J

J.

1907 Pisa

S

1908 Milano

J

1908 Salò

J

1908 Salò

S

1909 Milano

S

19 14 Venezia

J

19 19 Lecco

J

192 1 Pa ll nnza

J

192 1 Venezia

J

1922 Venezia

J

1922 Venezia

S

Antonio Marchia ri, Antonio Mia no, Dan iele Brorro, Giuseppe Sambo Anronio M archiari, Antonio M iorro, Da niel e Brorro, Giuseppe Sambo Luigi Pi cr robon , Gi use ppe To nin i, Ettore Mazzega, Giova nni l'vtazzega Luigi Pi crrobo n, Giuseppe Toni ni , Ettore Mauega, Giovanni Mazzcga Luigi Pi errobon, Giuseppe To nini,

Errore Mazzega, Giovanni Mazzega

" "

"

1931 Como

S "

193,

Como

J

,932 Stresa

J

1932 Stresa

S

,933 Napoli

J

J 933 Napoli

S

, 934 Cas telga nd o lfo

J

1934 Cas telga nd o lfo

5

194 1 Verbania

J

,94 1 Verbania

S

"

"

òrpl\ VE ImANO ~:"il·'1\ \ l dl'NIOI..!I·, AX,i( '. ,.( .r~IJ(f"N'

" " "

"

M a rio Tres, Giovanni Parm esan, G uido Cosranrini , Lcopoldo Cucire Ma rio Tres, Giovan ni Pa rmesa n, Guido Cosranrini , Lcopoldo C ucire M ar io Tres, Giovanni Parmcsa n, Guido Cosca nrini, Lcopo ldo C ucire M a rio Tres, Giovanni Parm esan, G uido Cosrantini. Leopoldo Cucire Pietro Dell'Andrea, Um berto Celadin, Lore nzo Berlendi s, ArtiIio Dal Col Piecro Dcll 'Andrea, Umlx:rto Celadin, Lo renzo Berl endi s, Artilio Da l Col D. Sambo, Arrilio Dal Co l, G iovan ni Bo naldo, Giovanni Saura D. Sambo, Arrili o Dal Co l, Giovanni Bonaldo, Giovanni Satira Germano Basadonna, Armando Furlan Germano Basadonna, Armando Furla n Ge rm a no Basadonna, Armando Furlan, Lorenzo Berlendis, Arturo Saura G. Venrura, V. Da Preda, Robc rro Dal Gesso, F. Bergamo G. Venrura, V. Da Preda, A. Tagliapierra, V. Da Pred a G. Venrura, V. Da Preda, A. Tag liapicrra, V. Da Pred3 G. Venrura, V. Da Preda, A. Tagliap icrra. V. Da Preda G. Ventura, V. Da Preda, A. Tagliapierra, V. Da Preda Equipaggio mi sto Querini -Buc in toro Equipaggi o mi sro Querini -Buci nroro Albino Dci Rossi (Srrighera), Angelo Dci Rossi, Marcello Bon (C iapare ), Virgilio Dinon Albino Dei Ross i (Srrighera). Angelo Dei Rossi, Marcello Ban (Ciapare), Vi rgilio Dinoll

183


1949 Verbania

f\UI.I:

l'

J

Hrullo Manzoni.

Ugo Balbrill) Guerrino Vianello. Augusro To~an

DJI 19) I 1;. FeJer':lZ1one Ilall.1I1.\ C:monJgglo f10n h.1 l'Hl mde'no L.mlplUnJII ..11 \'cnela.

RISULTATI CA MPIONATI CANOTTAGGIO R

= Ragaul: J = J Ul1Iorts; su = ~nlorcs

Il;

~A

= SCnlorcs A; U23 = Under 23; = Olimpiade; M = MomJialc

S = $tniores; .. = Femminile; I = h.l liano: E = Europeo: O Cn.

1mb.

1904 Pisa

J

4+

1905 Gand

S

4+

Anno

CiH;!

CarnI'. Arr.

l'

NOrnmall\l1 adCl1

E. Olgeni, S. Del Giudice, A. Fonranell3. A. Finoni.

rim. Beneclcrdh E

2'

E. Olgeni, S. Del Giudice, A. Fonran clla , A. Fino rri.

rimo Benec.lcrclli

1905 Como

S

4+

1906 Palbn za

S

2+

E

l'

1906 Palbn za

S

2+

l'

1908 Salò

S

4+

l'

1908 Salò

S

2+

l'

1908 Lucerna

S

4+

E

l'

1908 Lu cern<l

S

2+

E

2'

1909 Parigi

S

2+

E

l'

1909 Parigi

S

4+

E

l'

1909 P:Hlgi

S

8+

E

2'

1909 L.:1g0 D'Orra 1909 Lago D'Orra

S

1909 Lago D'Orra

]84

l'

2+

l'

2+

l'

4+

l'

l'

1909 Lago D'Orra

S

8+

19 10 Osrenel;'!

S

4+

E

l'

19 10 Osrenda

S

2+

E

2'

19 10 Taranro

5

2+

l'

E. Olgenl. S. Del Giudice, A. Fonrandb, A. Finorri. timo Benedcrelli

E. Olgeni, S. Del Giudice. rim o G. Mi o n E. Olgeni, S. Del Giudice, [imo G. Miol1 E. Olgeni, S. Del Giudice. 1\1. Tres, B. Del Giudice. rimo G. Mion E. Olgeni. S. Del Giudice, tim o G. ~ti()n E. Olgeni, ~. Dci GiuJicc, M. Tres, B. Del Giudice timo G. Mum E. Olgeni, ~. Del Giudice, timo G. J\tìon S. Del Giudice, L. Armcllim timo G. Mion S. Del Giudice, L. Armellini, M. Tres. B. Dci Gi udice. rimo G. ~lion S. Del Giud ice, S. Armellini, T. Rosada, l. Sambo, A. Tres. A. Stranieri, I . Dci Giudice, B. Del Giudice, rimo G. Mion B. Del Giudice, M. Tres, timo G. Mion S. Del Giudice, L. Armcl lini. rimo G. Mion S. Del Giudice, L. Armellini, B. Del Giudice. M. Tres, rimo G. M ion S. Del Giudice, L. Armellini, T. Ro~.ub, l. Sambo, A. Tres, A. Srranlerl, C. Del Giudice, B. Dci GiuJlce, rimo G. ~lion S. Del Giudice, L. Armellini. l'VI. Tres, B. Del Giudice, rimo G. Mion S. Del Giudice. L. Armellini, tim o G. r.. llon S. Del Giudice, L. Armcllini. rimo G. J\lion


1910 Tamnro

s

4+

1911

Como

s

s+

E

1911 Como

s

4+

E

1911 Como

s

4+

19 11 Como

s

8+

192 1 AIl1Mcrclam

s

2+

192 1 Palbnza

s

1922 Trieste 1923 Como

S S

Ix

1923 Como

s

2+

E

2+

E

S

2+

O

s

2+

1933 Napoli

J

4-

1934 Castelgandolfo

S

4jole I

1936 Venezia

S

8jole I

ivlilano

J

4+

1937 Am sterdam

S

2+

1937 Pallanza

S

2+

1938 Milano

S

2+

E

1924 Tric!trc 1924 Zurigo 1924 Parigi 1926

Pallan/.a

R rEDERAl lONE ITALIANA DI CANOTTAGGIO CAMPIONATI NAl.IONALI A .X IV

1936

IDROSCALO 01 M I LA NO QUAT TR O DI PUN TA CON TlM . .,JU NI O RE S

REALE SOCIETA CANOTTIERI QUERINI

1938 Como 1939 Pallan/a

J

1940 Pallan/a 1940 Pallanza

S

J

Ix Ix

E

E

IO S. Dci Giudice, L. Armcl1ini, M. Tres, B. Del Giudice, rimo G. Mion IQ ~. Dci Giudice. C. Del Giudice. B. Del Giud ice, L. Anncllini. T. Rosada. G. Solesin, M. Tres, G. Mcnzi, timo G. ~ ti on 2 0 C. Del Giudice, B. Del Giudice, L. Armel1ini, l\. 1. Tres. timo G. Mion l'' C. Dci Giudice, B. Dd Giudice, L. Armcllini. M. Tres. rimo G, Mion l" S. Dci Gi udice, L. Armcllini, T. Rosada, G. Nenzi, ;vl. Tres, G. Solesin, C. Del Giudice, B. Del Giudice. rimo G. Mion 2 0 S. Del Giudice, C. Del Giudice, rimo G. Lucatello IO S. Del Giudice. C. Dci Giudice, rimo G.Luca rci lo IO G. Mancga IO G. Scarturin, C•. Tassal1, rim. Sopr:lcordcvole 2 0 G. Scarrurin, G. Ta ...san, rimo Sopracordcvole IO E. O lgeni, G. Scarrurin. tim. Supracordevulc 3 0 E. O lgeni, G. ~catrurin, timo Sopracordevulc ZO E. Olge ni , G. ~c:Hrllrin, rimo opracordcvolc IO f\ 1. Ca:'.lnuva, G. Ccr~Ho. rlm. Ccccarcilo IO A. Scarpa, G. O 'icna , G. Alegrctro, A. Zamboll IO Bum:ltoro-QUCfll1l f\ l. GOZLi, A. Faghcrazzl, G. Alcgrcrro, E Brombara , tlm. G. Bcrnni IO A. Moren o, G. O'icna, G. Romor, G. De Picri, P. Carmcllllli. G. B. Piatto. P. Bu:,cno, L. Bu ~c[ro IO G.Oscrra, G. Moreno. P. Buserro, G. De I)itri. rimo G. Romor r A. Bergamo, G. Sanrin, tim . G. Berrini IO A. Bergamo, G. Santin. rimo G. Bcrrini IO A. Bergamo. G. Sanrin, rimo G. Benini IO A. Bergamo, G. Sannn, [1m. G. Bertin. IO A. Sa ntin. A. Batragliarin. B. Vanzerro, M. Fagherazzi, L. Via nello. G. Scarpa. P. Sanrin, G. Rumor, rimo G. Benin. IO A. Berga 1110 IO A. Bergamo

185


1940 Verbania

J

8+

A. Sanrin. G. Romor. A. Libcra lcsso, E. Frcgonese,

B. Vallzerro, S. Vi::mello, P. S3nrin, G. Saccomani , rimo G. Berrini

J

2+ 2+

I· I·

5

2+

1949 S. Marghcnra Lig.S

4jole I

1950 Brindisi

5

2jole I

1950 Brindisi

5

4jole I

1950 Brind isi

5

8jole I

E Trevisan, D. Cimarrosro, F. Smcrgherro, C. l'asini, G. Li oncllo, R. Elzo, L. Elzo. G. Elzo, rimo G. Balbrin

1950 Milano

5

4+

1950 Milano

J

4+

1950 Milano

5

4+

195 1 Milano

5

4+

1952 Tricsre

S

4jole I

1952 Salò

J

4+

1976 Monrreal

5

Ix

1976 Mantova

5

lx

1976 Mantova

S

4:.:

2Ix 2Ix 4x Ix Ix 4 Ix

M M

4

E

I· I· 9· I· 7" I· I· 5· 5· 4· I· I· 6· I· I· I· I· I· I·

R. Smuin, A. Scarpi, M. Basso, A. Trevisan, rimo G. Vorano R. Sanrin, A. Scarpl, ~ I. Basso, A. Trevisan, rimo G. Varano R. Sanrin, A. Scarpi, M. Basso, A. Trevisan, rimo G. Varano R. Sanrin, A. $carpi, M. It1SSQ, A. Trevisan, rim oG. Varano E. Scarpi, U. Bacciolo, L. Pasrrello. A. Angiolin, rimo G. Vorano E. Scarpi, U. Bacciolo, L. Pasrrello, A. Angiolin, rimo G. Varano Equipaggio misto, x Qucrilli: U. Ragazzi, xliv: Ferrini Equipaggio Misro, x QlIcrinì: U. Ragazzi . "< Liv: Fcrrinl Equipaggio misto '( Querini: U. Ragazzi, x Vclocior: Spinello, x Livomesi: Ferrini, Biondi A. lazzuc3ro, D. Polo Raffaella Memo A. Mazzucaro, D. Polo Raffaella Memo x Querilli: Raffaella MCl110 Raffaella Mel110 Raffaella Memo Eguij2:3gsio misto Raffaella Memo Eguij?:aggio 111isro Raffaella Memo Raffaella Memo Ra ffaella ," lel11o M. MalY2iolo, L. Corò M. lvlagsiolo, L. Corò Raffaella ,\ Iemo M. Massiola, L. Corò Raffaella MeOlO M. Maggiola, L. Corò

194 1 Verbania 1942 Padova 1946 Palln ll za

np ~

p

~I rl"M()NTE

C

A XI

~

.

.,..~

,.

('

nru 'VilI: RI I

,. "1 .. UN

r-

1980 1980 1980 1980 198 1 198 1 1981 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1982 1983 1983

186

I

Milano CaStelgandolfo Anversa Milano Pancarevo Piediluco Piediluco Picdilllco Piediluco Vienna Milano Milano Vicl1na ,\lliI3no Pusiano Piediluco Piediluco Pusiano Pusia no

R-F

I R-F

5-1'

J-F

sB-F

5 s-F s-F

5·1' sA-F

5.1' 1·1' s ll-F sB-F s-F sA-F sA·F

Ix Ix Ix 221x 2Ix 2-

E

O

M M

E

A. Santin, E. Frcsonesc

B. Va nzerco, G. Saccomani, rimo G. Ikrrini A. Santin, G. Santin, A. Scarra R. Santi n, A. Scarpi, A. Trcvisan, M. Basso, timo G. Balbrin T. Ragazzi, L. Ragazzi, rim G. Ballarin T. Ragazzi, L. Ragazzi, F. Ragazzi, R. Ragazzi, timo G. Ballarin


SB-F SA-F SA-F SB-F R-F

Ix 2Ix 24x

1983 Candia 1984 Piediluco

S-F J-F

Ix 4x

1984 Varese

U23-F 4-

1984 Las Angeles

SA-F

4x

1984 Copenaghen

SA-F

4x

1983 1983 1983 1983 1983

Pusiano

Candia Vichr Picdiluco Picdiluco

l° 2° 10° l° l°

U

E M

E

4° l°

Raffaella Memo M. MaSSiolo, L. Corò Raffaella Memo M. 1\l13SSiolo. L. Corò F. Pa Ima, C. Ilolla Ido, A. GO[tir3vero, B. Simonare Raffaella Mcmo E Palma, C. Bona Ido. B. Got[lj~avero, B. Simonato

E Palma, C. Bonnldo. B. Gorripavcro, B. Simonato

O

Equipaggio misro x Qucrini: Raffaella Mcmo

E

Equipaggio misto x Qucrini:

Raffaella MeOlO E Brarro, N. S~lIlvirale,

1993 Gavirate

U23-F 4-

1993 Milano

SA-F

V. Barrasliarin, F. Perego

4-

E Brorro,

. Sanvira le,

V. Barragliarin, F. Perego

1994 Gavirate

U23-F 4-

2002 Milano

J-M

2x

2002 Trabi (Lituania) pO'I

2x

M

U23-M 2x

M

L .Testori, N. 5.anviralc, V. Barrasliarin, F. Via nello Alvise Barbieri. -'can Smcrghcrro Misro 'Ii: Qucrini Jean Smcrsherro

2003 Ilclgrado

Misro x Querini .Ican Smcr8;hcrro

RISULTATI CA MPIONATI CANOA R

=

Raga7.:II:

J =JunlOrcs:

5 = ~llIores; ..

S8 = Scmorcs B; SA = Sclllorcs A: U2J = Untlcr 11: I = ltal13no; E = Europeo; 0= Obmpi.ldc; ,\I = "londiale

= h:mmlllilc:

<.:.103 1980 Castelgandolfo

ClI.

Ill1h.

~It.

J

K4

5.000

1983 Milano

J

K4

10.000 I

1983 Milano 1983 Milano

RF J

KI K4

5.000 1.000

K2 K4

1.000 1.000

S-F

KI K2

5.000 5.000

S-F

K2

500

1985 Pl ecl iluco 1995 Sabaudia

I-F K4 R-F K4

500 500

1996 Castelgandolfo

R-F K4

500

I\nno

CarnI'. t\rr. 'lonun.\II\I adclI

l ° Luca Secco, Piero Negrin. I orC1170 Ncgrin, Gianluca AldcgJlli (sg ualifica x tess. irrcg. ) l ° Andrea Rossi, FulvIo Garl::Ho. Diego N:Jlzari. Malluclc Bcrraglia l° Valenrina Trevisan l ° Diego NalZari. Fulvio Carlaro, Emmanuele Ilcrraslia. Andrea Rossi

1983 Brddsosz CZ 1984 C:asrelgandolfo

1985 I"tcrl:::0zzo 1985 Mcrgono 1985

~tilano

J J

R

E

M

7° EguiEaas:io misto l° Andrea Rossi, Fulvio Carlaro, Emm311uelc Berraslia, Diego Naaari, l° Ma ssimo l\t emo l ° Anna Karia Casagrande, Amalia Ca ll3vara l° Anna Karia Casagrande. Amalia Ca lzavara So ECIUi2<11i:liio l11isro l° Marra Pena. Via nello Moro FranCC:l.C3, Giulia Ghigi. Giulia Favcro l° Marra Pena, Via nello Moro Fr~H1cesca, Ghigi

Giulia. Giulia Favero

187


1997 "Iibno

J-F

K4

500

l' 1\llarm Perur. Viancllo Moro Francc!>ca, Giu li a

1997 Milnno 1997 M amova 1997 S. Giorgio di N.

1-1' R RF

KI KI KI

10.000 I 1.000 I 10.000 I

l' Giulia Cassa ni l' Giacomo Cosranrini l' Giulia Cassani

1998 i\tanrova

J-F

K2

5.000

l ' Giu li a Cassani,

1998 Mantova

U23 K2

500

l ' Giulia Cassani,

1998 Ilisa

J-F

K2

5.000

l' Giulia Cassani. Via nello Moro Francesca

1998 1999 1999 1999

I I I

KI KI KI K2

1.000 E 1.000 1.000 M 500 "'I

Cassani, Rosa Cinon

Vi:mello Moro France~ci1

Vianc ll o Moro hanccsca

Svezia Milano Zasabria Zagabria

J-F

Giacomo Cosrannni

l' Giacomo Cosranrini S.E Giacomo Cosr::mrllll 7" Misro x Querini:

Giu lia Cassani

LE VITTORIE PIÙ SIGN IFICATIVE CO SEGUITE DALLA R.S.C. FRANCESCO QUE RIN I CANOTTAGG IO O LIMPI AD I 1924 PARIGI - V II OUi\ \PIADE - Ivledaglia d'Argcnro. due con timoniere, Erco le

Olgeni, Giovan ni Scarrurin, rimo Gino Sopracordcvolc;

1976 MONTREAL - XX O LIMP IADE· 7" CIa"ific,to. doppio misto, Umberro Ibgalli; 1984 LOS ANGELES - XX II OLIM PI ADI' - 6' ClaSSIficato, quonro di coppi, mistO. Raffaella ",Icmo; CAM PI O ATI ~IONDIALI 1980 ANVERSA - 9° Classificato, due senL1 Jl\ I, Andrea IvlazzuCato, Domenico Polo; 198 1 PANCAREVQ - 7° CIa\sificaro, quarrro di I.:oppia misto, Raffaella l\ l emo, 1982 PIEDI LUCO - 5° Classificato, quartro di coppia rnisro, Raffaella J\llcmo; 4° Classific:Ho, quarrro con misto, Davide Zane, Maurizio Muraro 1983 VleHY - 10° Class IFicaro. Singolo, Raffaella ~lel11u; 2002 TRAKAI (LiTUA lA) - 2' Classifica,o, dopp'o mistO jr. Jcan Smerghetto: 2003 BELGRADO - I ° Classificato, doppio miSto undcr 2.3, Jean Smcrgherro; CAMP IONATI EUROPEI Medaglia d'Oro 1906 Pallalll.:l due con; 1908 Lucerna quartro COI1; 1909 Parigi due con; 1909 Parigi quarrro COll, 19 10 Ostenda quartro con; 1911 Como orto; 1938 ~,tilano due con; 1984 Copenaghen quattro di coppia nllSto; MedaglIa d'Arge/llo 1905 Gand quattro con; 1908 LlII.:erna due con; 1909 P3rigl OrtO; 19 10 Ostenda due con, 19 11 Como quarrro COI1; 1921 Amsterdam due con; 1923 Como quattro con; 1937 Amsterdam due COll, 1950 I\filano quanro con; 1983 Candi,] due senza; /1,Iledaglta di Bronzo 1924 Zur igo due con; CI.ASS IFICAZION I 1982 VIENNA - 4° Cbssificaro, quanro di coppia, Raffaella .\ l emo; 6° Cbs'iin,aro, singolo, Raffaella Memo; 1983 CAND IA· 4· Classificato, ,in~olo, Ibffaell, MCl11o: UNIVERS IAD I 19H3 PUSIANO - l' Cla",fica,o, singolo, Ibff,dl" Memo:

188


CANOA CAMP IONATI MONDIALI 1985 CASTELGA NDOLFO - 8路 Classifica to, K4 J-F m. 500, Equipaggio misro Va lenrina Trcvisan;

1999 ZAGA BRI A - Semifinale, K 1 J m. 1.000, Giacomo Cosranrini;

r

Classifi-

caro. K2 J-F m. 500. Giulia Cassani; CA MP IONATI EUROPE I 1983 BYDDGOSZ - ]O Classificaro, K1 J m. 1.000. Equipaggio misro Andrea Ros...;ij 1998 SVEZIA - Semifina le, K I .I m. 1.000, Giacomo Cosra nrini. CONSUNTIVO CAMPIONATI ITALlANl 28 Tirol; Voga venera; 63 T iroli di

Ca n o [[aggi o~

17 Tiroli di Canoa olimpica.

BREVE STORIA DEL CANTIERE

I fabbricati nei qu a li si trova il canti ere soc ial e ri vestono qualche inreresse sia storico sia arc hitettonico (per lo men o sono il profilo dell'a rcheo logia industr ia le) tanto che pe r le recenti rea li zzaz io ni furon o imposti dagli Uffici co mun a li e dalla Co mmi ss ion e per la sa lvaguardi a di Venez ia particolari accorgimentI. Il complesso 猫 situ ato in un a zo na delle " Fondamenre N uove" che fino a circa un secolo e mezzo fa era stata tradi zionalmente occ upata da importanri depositi cii legna me.

189


Verso il 1880 vi si installò l'officina meccanica e fonderia della ditta De Marco - Gasparini che si occupava soprattutto dell'assistenza tecnica ai bastimenti della "Compagnia Generale Italiana Florio e Rubattino". Nel 1887 vi trovavano lavoro 85 operai. L'a ttività andò in crisi verso il 1894 quando la "Florio Rubattino" cessò di avvalersi della De Marco - Gasparini proprio nel momento in cui il titol are fu colpito da grave malattia. L'attività venne rilevata dall a "Vianello-Moro, Sartori & C" (Stabilimento meccani co marittimo e fonderia) che fece fortuna costruendo per la "Società Veneta di Navigazione a Vapore Lagunare", (s uccessivamente municipalizzata, dette origine all'AC IL e quindi all'ACTV), lIna serie di battelli, precursori degli attuali vaporetti, che ottenne un notevo le successo. "orit ic c foro tr.me da . Ernesto Trc\'i ..am. RWlst" Industrl.lfe e Com1lU!rCII1/e ,\l ilano. 1897.

. Vellc::ia

Clttù

d,

Vel1ezt.l

t!

PrOl'/IIe/d.

mdustrt"le. 1\1.In,ilio EdilO-

n, 1980

Il progeno

L'opificio esteso in totale su 6000 mq di cui 4500 coperti e con i suoi 300 operai divenne, nel suo genere, uno dei più importanti di Venezia. Esiste una bella serie di fotografie dell' epoca qui in parte riprodotte, che dà una indicazione della attrezzatura dello stabilimento e della vasta gamma di prodotti che in esso si producevano. Dopo la grande guerra esso fu chiuso e lortizzato; la parte ora di proprietà Querini fu acquistata e ristrutturata come deposito della "Birra Dreher". In quella occasione ven ne costruita la zona uffici ed è curioso co nsta tare che il progetto della facciata, allora concepito e a quanto pare non autori zzato, coincida a lm eno strutturalmente con quanto recentemente da noi realizzato.

~D rehe r ··.

'l"l'"

tITO ,. 'l''.i . ,r, 'tff ' t IN ,lllcr,,, 1I1l" ,ilt/f~ ... ,1 '/ftneff - TltlUrC _H

",,/1., -, .,

=

• IiI !il li! In

liItli

r'-'""" -

= 190

J ,


NOTIZIE DI SINTESI SULLA SOCIETÀ

Fond ata il 16 m agg io 190 1; sede soc ia le e ca nti ere: Fo nd a mente N uove Castell o 6576/b/c/d - 30122 Venezia; tel./fax n. 041 5222 039; . . .. .. SIto Intern et: www.ca now enqu ennl.lt; e-ma il: in fo@ca norri eriqu erini .it; area scoperta compreso pontil e fi sso 258 mq; area co perta tota le 1444 mq; ri messaggio 671 mq; flo rra socia le 11 2 imb. (23 o limpi che, 19 rego lamentari, 40 canoe, 5 ve nete e 24 tipi che veneziane e a usili a rie); tre pa lestre 270 mq (un a di 126 mq per gli a ttrezzi, L1n a second a di 109 mq per il fi tn ess, una terza di 36 mq per usi va ri); zona ritrovo comp resi loca li di se rvizio 105 mq ; zona per rapp resenta nza, seg reteria, a rchi vio, loca le ma rin a i 77 mq ; offi cin a 60 mq; spogli ato i maschili compres i docce e servizi per 125 mq; sp ogli ato i femminil i compres i docce e se rvizi per 80 mq; du e ser viz i di cui un o per di sab ili a l pia nterreno; un a vasca scuo la.

Oltre a quanti già ricordati con affettuosa gratitudine nelle pagine precedenti, si vogliono qui ringraziare Istituzioni, Enti, imprese e ditte, cittadini e soci che hanno in qualsiasi modo dato il loro contributo per la buona riuscita della celebrazione del nostro centenario e per la stampa di questo volume.

1n particolare: Comune di Venezia; Provincia di Venezia; Camera di Commercio Industria, A rtigiamo e Agricultura di Venezia; Marina Militare; Fondazione di Venezia; .. Rivista Marittima "; Ufficio Storico della Marina; Ateneo Veneto; Il Gazzettino; Ditta ILNOR; ASCOM; Autorità Portuale; Thetis spa; Consorzio Venezia Nuova; Credito Bergamasco; Banco San Marco; Cassa di Risparmio di Venezia; Assicurazione Generali;

Dott. A lberto Castellani; ASM; LA R ES 5rl; ENDA R snc; SACA IM spa; Gruppo Co in; Rubelli spa; Carlo Tono lo fu Matteo ago marittima - spedizioni tutti i soci ed in particolare: Luigi Colpo; cav. lavo Marino Golinelli; cav. Annibale Berton; A lbino Busatto; Sergio Penso; ing. Pierluigi Alessandri; Gastone Marinetti; conte A lvise e contessa Elisabetta Foscari; Marcella Pontiggia Va lier.

19 L


Stampato con il contributo della Regione del Veneto

,

Coordmomellto generale.

cllra del testI

e ncercbe d'archll'tO

Alfredo Baroncini coordinamento Duilio Stigher

RedaZIOne e

tecmeQ

hmll l/'arcbivio

Archivio Sociale, Biblioteca aziona le Marciana; Fondazione Qucrini Stampalia; Museo Correr; Rivista Canottaggio de lla E I. e. Referenze fotograficbe

Archivio Sociale; Camcraphoro; Brullo Croscra; Manco De Fina; FotoattualirĂ ; Antonio Gottardo; Roberro Lazzari; Inrerpress l'horo; Laforo; Plibliforo; Renard; Reporter; Mimmo Perna; Duilio Srigher Bat/tlura testI

Andrea Colpo, Giorgio Cecchi, Anto nio Gottardo Progetto grafico, utdeo

ullpagillozlOllt!

e SCOIlSf()11I

Brullo Crosera

Stampa

Grafiche Veneziane !-"inno di st:J.mpa re ncllllcse di llQ\cmhrc clcll004



UE.---.A.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.