Tfp bright

Page 22

La realtà è che non possiamo scindere il concetto di luce da quello di colore in quanto strettamente interconnessi per natura, ma possiamo analizzarli singolarmente giocando con le loro caratteristiche fisiche. In natura non esiste colore senza radiazione luminosa. La luce bianca naturale, quella generata dal sole per intenderci, è in realtà una miscela di radiazioni elettromagnetiche a differenti lunghezze d’onda. Le stesse che compongono lo spettro cromatico che si forma ogni qualvolta un fascio luminoso colpisce un prisma, dando origine alla rifrazione, disperdendo così le differenti radiazioni. Le due serie di Chromatic, realizzate da Shane Griffin, artista

22

irlandese trapiantato a New York, fanno proprio questo: giocano con la luce studiandone lo strano e affascinante comportamento. Shane “gioca” con il raggio luminoso facendolo penetrare attraverso alcuni pezzi di vetro difettoso. Il passaggio è subito deviato, portando così alla creazione di qualcosa di unico: una composizione cromatica morbida dello spettro. Una composizione così morbida e sinuosa da far pensare subito ad una trasformazione irreale, da luce a liquido. L’effetto visibile in Chromatic porta il fruitore verso una percezione quasi materica della luce (e del colore) attraverso l’abbraccio delle tonalità che si uniscono in un unico fluttuare di sfumature. Le opere sfruttano quindi l’incapacità dei fasci di colore di convergere attraverso l’obiettivo, portando alla formazione naturale di questo vortice cromatico. Nella seconda serie abbiamo addirittura un’evoluzione del processo, unendo alla diffrazione l’assenza di luce diretta. L’effetto finale, seppur surreale, accentua ancora di più il percorso luminoso, trasportando con sé l’osservatore in un silenzio assordante in cui esiste solo l’unione tra luce e colore.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.